Il nuovo sistema implantare sommerso a guarigione ossea primaria con abutment avvitato “platform switching”
LA FILOSOFIA DEL SISTEMAIl sistema chirurgico PHI si basa su un approfondito studio della guarigione di fratture e di fori ossei. Le modalità di guarigione della porzione corticale e midollare delle ossa è stata analizzata anche con lavori sperimentali da Schenck e McKibbin. Nei loro lavori sono stati descritti processi di riparazione ossea che interessano anche la guarigione intorno ad un impianto endosseo.In particolare PHI ,con la sua metodica chirurgica mirata e il design implantare unico, ha ottimizzato i processi di riparazione ossea ottenendo una guarigione per rimodellamento Haversiano a livello della corticale e per callo midollare primario a livello della spongiosa.Le caratteristiche fondamentali di questo processo sono così riassumibili:•alivellodell’ossocorticale,rimodellamentohaversianoequindiassenzadisostanzaosteoideall’interfaccia•alivellodell’ossospongioso,callomidollareprimariograzieall’attivazionedellecelluleendostaliche producono sostanza osteoide e successiva formazione di osso spongioso organizzato•assenzanellefasidiguarigionediprocessigeneralizzatidiriassorbimentodeltessutoosseoall’interfacciaeassenzadelfenomenocondroide•guarigionefunzionaleaottosettimanePer ottenere questi risultati due sono le condizioni imprescindibili:•riduzionedelgapinizialeossovitaleeimpiantoalminimopossibile•mantenimentodelregimepressorioequindidelladiffusioneematicanell’areacircostanteall’impianto.
TECNICA CHIRURGICABasandosiquindisuduerequisitifondamentaliqualil’accoppiamentomicrometricotracavitàeimpianto e il mantenimento di pareti ossee vitali, PHI ha messo appunto una tecnica chirurgica chesiavvaledistrumentiraffinatiedefficaciedimpianticonundesignmodernoerivoluzionarioche uniti raggiungono lo scopo di ottenere intorno agli impianti la guarigione ossea primaria che si traduce in una guarigione funzionale a otto settimane.Sullascortadell’esperienzaaccumulatainambitoclinicoescientifico,PHIharealizzatoilnuovosistema implantare SAS1.
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REQUISITI DEL SISTEMA PHI SAS1IlnuovonatoincasaPHI,SAS1,raccogliedaunapartel’ereditàchirurgicacheharesounicoilsistemaPHIechecompiei25ANNIDIATTIVITA’clinica,dall’altraaccoglielenuovetendenzeinambitoscientificoeprotesicoconlanuovasuperficieottenuta con mordenzatura acida combinata e una connessione protesica di tipo platform switching.
Mordenzatura acida combinataBasandosisuilavoripresentinellabibliografiainternazionale,èstatomessoapuntounprocessodimordenzaturaacidacombinata,chepermettediottenereunamorfologiasuperficialeottimaleperl’attaccoosseo.Tale processo, unito a un processo di lavaggio e decontaminazione, che prevede 30 passaggi, permette di ottenere una superficechegarantisceilpiùaltolivellodicontattoosso-impianto
Platform switchingE’ stata realizzata una connessione impianto-abutment costituita da un accoppiamento ottagonale, che garantiscel’antirotazionalità,eunaccoppiamentoconicochepermetteilsigillodellacavitàintraimplantareepreserval’accoppiamentoda possibili svitamenti.Il concetto di platform switching consiste nell‘utilizzo di componeti protesici sottodimensionati relativamente al diametro del collo dell‘impianto per limitare il riassorbimento osseo perimplantare. Soprattutto nei settori anteriori, la stabilità dell‘osso a livello del collo dell‘impianto rappresenta una delle chiavi del successo delle riabilitazioni implantosupportate. Inoltre la configurazione“platformswitching”hailvantaggiobiomeccanicodispostarel’areadiconcentrazionedeglistresslontanodall’interfacciaossocervicale-impianto
METODO CHIRURGICOIl principio chirurgico alla base della guarigione ossea primaria si basa fondamentalmente su due direttrici:accoppiamento micrometrico tra impianto e matrice ossea;mantenimento della vitalità della matrice ossea.
REQUISITI DEL SISTEMA
IMPIANTO
L’accoppiamentoconiconell’ossomidollarepermettediridurrealminimoilgaptraossovitalee impianto. Collo cilindrico per l’attraversamento della porzione di osso corticale cervicale.L’impiantohaunafilettaturadi0,5mmdipasso.
FRESA
Conformazione a gradini per una foratura progressiva.Bassavelocitàdirotazione(50-100giri/min.).Irrigazioneinternaperunmigliorraffreddamentodeltessutoosseo.Taglientisolointestaperminimizzareglieffettidisbandieramentodellafresainfasedirotazionecon conseguente aumento della precisione del foro.Effetto autocentrante e garanzia di non invadere spazi biologici inappropriati. In ossoparticolarmente compatti (classe D1), è consigliabile effettuare una foratura progressivautilizzandolefresecrescentisecondoildiametro(3,75mm,4,5mm,5,4mm)
ALESATORE
Manualeconchiavidigitalidedicateperunmaggiorcontrolloedelicatezzadell’operazionedirettificadellacavità.Recupero di osso autologo vitale per eventuali operazioni di rigenerazione tissutale.
MASCHIATOREDeveessereutilizzatoesclusivamenteinossoparticolarmentecompatto(D0,D1).Manualeconchiavidigitalidedicateperunmaggiorcontrolloedelicatezzadell’operazionedimaschiatura.Presentaunforodideflussodelsanguepernonscompensareilregimepressorionella cavità implantare preparata.
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AFFONDAMENTODELL’IMPIANTO
Lostrumentariochirurgico(fresaagradini,osteotomoalesatore)presentadelletacchediprofondità,ilcuisignificatoèilseguente:•taccaapicale:indicailraggiungimentodelpianoosseo•taccaintermedia:indical’emergenzadellapiattaformadelmonconebasso(pertuttiidiametri)•taccadistale:indical’emergenzadellapiattaformadelmonconealto(pertuttiidiametri)
piano osseo
moncone bassomoncone alto
PLATFORM SWITCHING
Il concetto di “Platform switching” consiste nell’utilizzo di componentiprotesiche sottodimentsionate rispetto al diametro del collo implantare.Questo permette di creare una barriera all’infiltrazione battericanell’interfacciaosso-impiantoedispostareipicchidisovrasollecitazioneal di fuori dell’area dell’osso cervicale, che potrebbe andare incontro ariassorbimento per sovrasollecitazione
0,8 mm
6 FRESAAGRADINICAVITA’PRELIMINARE
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
7 VFRL7 VFRM7 VFRN710 VFRL8 VFRM8 VFRN813 VFRL9 VFRM9 VFRN9
OSTEOTOMO ALESATORE DIAMETRO
ALTEZZA 3,75 4,5 5,4
7 VALL7 VALM7 VALN710 VALL8 VALM8 VALN813 VALL9 VALM9 VALN9
MASCHIATORE A DEFLUSSODIAMETRO
ALTEZZA 3,75 4,5 5,4
7 VMSL7 VMSM7 VMSN710 VMSL8 VMSM8 VMSN813 VMSL9 VMSM9 VMSN9
FRESA SONDA cod. VFR1C
La fresa sonda serve per realizzare il foro pilota. Non ha taglienti in senso radiale, permettendouneffettoautocentrantetrale corticali.
FRESA DA CORTICOTOMIAcod. VFR2C
Serve per superare la porzione di osso corticale,preservandol’efficienzadellafresa sonda.
7
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
7 VSAL7 VSAM7 VSAN710 VSAL8 VSAM8 VSAN813 VSAL9 VSAM9 VSAN9a 2,1 3,1 3,5
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
7 VSGL7 VSGM7 VSGN710 VSGL8 VSGM8 VSGN813 VSGL9 VSGM9 VSGN9
IMPIANTOSAS1“GOLD”
IMPIANTO SAS 1
a
8
CHIAVICHIAVI PER IMPIANTO
PERNO“SAS1”OTTAGONALEPER CHIAVE UNIDIREZIONALE cod. VCR1S
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
BASSA(2,2mm) VVGLB VVGMB VVGNBMEDIA(4,5mm) VVGLM VVGMM VVGNMALTA(5,4mm) VVGLA VVGMA VVGNA
VITE DI GUARIGIONE
VITE DI GUARIGIONE A FILO(TECNICASOMMERSA)cod.VVG2B
CHIAVE UNIDIREZIONALEPER IMPIANTO cod. VCRCC
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DIAMETROALTEZZA 16 mm
BASSO(20mm) VCO2MALTO(26mm) VCO2A
DIAMETROALTEZZA 6,5
20 VCV1M30 VCV1A
CHIAVI PER VITI DI GUARIGIONE
CHIAVI PER OSTEOTOMO ALESATORE E MASCHIATOREDIAMETRO
ALTEZZA 10 16 20 23
15 VCE1B VCE2B VCE5B20 VCE2M VCE3M23 VCE5S26 VCE2A VCE3A
CHIAVE ANGOLATAPER MONCONE cod. VCC5A
CHIAVE DI SERRAGGIOATTACCO SFERICO cod. VCE1S
CHIAVE DINAMOMETRICAPER SERRAGGIO MONCONE cod. VCRSC
PERNO“SAS1”ESAGONALEPER MONCONE cod. VCR1D
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REGISTRAZIONEDELL’IMPRONTATECNICA CON TRANSFERT A STRAPPO
Iltransfertvieneposizionatonell’impiantoebloccatoconl’appositavitedibloccaggio.Vieneregistrataun’improntadiprecisione.Unavoltarimossal’impronta,siprocedeallosmontaggiodeltransfertdall’impianto,alsuoriassemblaggionell’analogodalaboratorio.Iltransfertmontatonell’analogo,vieneriposizionatonell’impronta.
TRANSFERT A STRAPPODIAMETRO
ALTEZZA 3,75 4,5 5,4
UNIVERSALE VTRLS VTRMS VTRNS
VITE CENTRALETRANSFERT A STRAPPO
cod. VTR1S
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TECNICA CON TRANSFERT DI PRECISIONE
Realizzazione di un portaimpronta individuale foratoPosizionamentodeltransfertnell’impiantoesuobloccaggioconapposita viteRegistrazionediun’improntadiprecisioneutilizzandoilportaimprontaindividuale(liberarel’ingaggiodellevitidibloccaggiodalmaterialed’impronta)Rimozionedellavitedibloccaggioequindidell’improntaAssemblaggiodell’analogonell’impronta
TRANSFERT BLOCCATO
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
UNIVERSALE VTRLP VTRMP VTRNP
VITE CENTRALETRANSFERT DI PRECISIONE
cod. VTR1P
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PROTESIZZAZIONE CON ABUTMENTTECNICA ABUTMENT PREFORMATI AVVITATI
Sceltadell’abutmentAdattamentodell’abutmentRealizzazionedell’elementoprotesico
TECNICA ABUTMENT CALCINABILI AVVITATI
Adattamentodelcalcinabileemodellazionedell’abutmentfusione, liberazione, decapaggio e perfezionamento dell’abutmentrealizzazionedell’elementoprotesico
TECNICA ABUTMENT PROVVISORI AVVITATI
Selezioneeadattamentodell’abutmentRealizzazionedell’elementoprotesicoprovvisorio
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DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
BASSO(1,1mm) VABLB VABMB VABNBALTO(2,5mm) VABLA VABMA VABNAANGOLATO(15°) VAALA VAAMA VAANA
ABUTMENT PREFORMATO
VITE CENTRALE ABUTMENT cod. VAB1V(diametrovite1,6mm)
UNIVERSALE PER TUTTI I TIPI DI ABUTMENT
COMPONENTI DISPONIBILI
ALTOBASSO ANGOLATO
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DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
BASSO(1,1mm) VCALB VCAMB VCANBALTO(2,5mm) VCALA VCAMA VCANA
ABUTMENT CALCINABILE
DIAMETROALTEZZA 3,75 4,5 5,4
BASSO(1,1mm) VAPLB VAPMB VAPNBALTO(2,5mm) VAPLA VAPMA VAPNA
ABUTMENT PROVVISORIO
ATTACCO SFERICOPER OVERDENTURE:SFERA(2,5mm)
UNIVERSALE PER TUTTI I TIPI DI IMPIANTO
ATTACCO SFERICO PER OVERDENTURE
ATTACCO SFERICO PER OVERDENTURE:
INSERTO CONICOUNIVERSALE PER TUTTI I TIPI
DI IMPIANTO
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PROTOCOLLO CHIRURGICO IMPIANTO “SAS1”
Il sistema implantologico PHI consiste in uno strumentario chirurgico composto da un calibro osseo collimatore, da una fresa per corticotomiadeputataall’invitoperlafresasonda,daunafresaagradini,daunosteotomoedaunmaschiatore.Lafresaagradiniècompostadaungambocavo,daunaporzionelisciaedallapartelavoranteraffreddata.Larettificacavitaria(osteotomia)èrealizzatamanualmentedaunosteotomocompostodaquattrolameincrociateparallelecheproseguonoapicamenteagenerarenelsitochirurgicolaformadefinitiva.Lamaschiaturavieneeffettuataconunostrumentocavocheconsenteailiquidibiologicidifuoriuscireevitandocosìilverificarsidicompressioniidraulicheintraossee.Il tappo-vite di guarigione viene impiegato concordemente alla misura dell’impianto, dell’ampiezza della gengiva e in base alprotocollo prescelto.L’impiantoPHIdeveessereinstallatoconglistrumentichirurgicidedicati.Ciòsignificache,sesiimpiantaunaprotesimodelloL8(3,75x10)sideveusareunafresagradinimodelloL8, l’osteotomomodelloL8e infine,sedelcaso,unmaschiatore modello L8.
Protocollo chirurgicoLecontroindicazionigeneraliassoluteall’usodegliimpiantiariparazioneosseaprimariarestanoatutt’oggidaindividuare.Piùchedi reali controindicazioni si tratta di situazioni in cui operare pazienti con limitate speranze di sopravvivenza a breve termine, sembra deontologicamente inopportuno. Dalle osservazioni sin qui raccolte risulta utile adottare un livello di prudenza adeguato allo stadio della malattia.Comunquel’applicazionedellaterapiaimplantoprotesicaapazientiaffettidamalattienongraviperlequalisianecessarioapplicareilconcettodiprudenza(cioèriduzionedellesollecitazioni)rendenecessarioinformareilpazientedelmaggiorerischiod’insuccessoo di possibile minore durata degli impianti.Essereprudentisignificaridurrelasollecitazionesull’ossocontuttigliaccorgimentipossibiliecioè:• aumentodeltempodiriparazioneossea• aumentodelnumerodeipilastri• contattiocclusalipuntitormi• carichiverticali• perfettobilanciamentoocclusale• superficidimasticazionemorbide• doccieocclusalinotturnediprotezione
Sidefinisceriparazioneosseaprimaria ilprocessoriparativoosseo,chesiverificaaseguitodell’inserimentodiunimpiantoneltessuto osseo, con la seguente evoluzione:• alivellodeltessutoosseocorticalelariparazionedeveavvenireperrimodellamentohaversianochetoccailsuoapiceintornoallasecondasettimanadall’interventoecheentrainfasediquiescenzaentroilsecondomese.Nelfemorediconiglioadulto,laformazionediosteoidefraimpiantoecorticaledev’essereassente:• alivellodeltessutoosseospongiososideveverificarel’attivazionedellecelluleosseequiescentidell’endostioelaproduzionediosteoidenelcoaguloorganizzato,connettaevidenzaalsettimogiornodall’operazione.Nelfemorediconiglioadultolasuccessivaneoapposizione ossea e il contemporaneo rimodellamento, devono portare alla formazione di osso parzialmente rimodellato dopo circa quattro settimane come in una frattura composta:•assenzadelfenomenocondroidechesiverificanellefratture,assenzadiunprocessogeneralizzatoepreventivodiriassorbimentodeltessutoosseoall’interfaccia:nelfemorediconiglioadultol’incrementodelleresistenzeofferteall’estrazionedell’impiantodev’esserepressochélineareeportarea valori, a quattro settimane, superiori al 65% dei valori a sei mesi.
Protocollo di impiego degli impianti PHIGli impianti PHI possono essere usati come sostituti di radici dentarie sia singolarmente sia in associazione, formando radici multiple, sia come pilastri di ponti tradizionali e sia come sostegni di elementi in estensione.Naturalmente non tutti i tipi di impianto sono adatti a tutte queste funzioni. Per ogni situazione vi sono indicazioni diverse. Lo scopo delprotocolloèfornirequesteindicazioninelmodopiùcompletopossibile.
Procedure operatorie
Antibiotici localiVa ricordato che durante gli interventi ambulatoriali di chirurgia orale, quale che sia il livello di sterilità della sala operatoria, si deve abbondare in lavaggiconsoluzioneantibioticaper ridurresemprepiù lacaricabatterica.Lasceltadell’antibioticodeveesseremirataadevitarel’eventualesensibilità;perciòqualsiasiantibioticosiusi,cisidevedapprimaaccertarecheilpazientenonsiaallergicoosensibileadesso.E’utileusareunantibioticodotatodibuonadiffusioneosseaperfacilitarneilriassorbimento,evitandoche si forminobolle di farmacononpiù sterile e di difficile eliminazione locale.Un esempiodi antibiotico conbuon tropismoosseo è la lincomicina. Questo antibiotico si presta per un uso locale. A livello pratico è utilissimo tenere a portata di mano due siringhecontenenti4mgciascunadibetametasoneinsoluzione.Incasodimanifestazioniallergicheèpossibilefareun’immediatainfiltrazionedibetametasonenelpavimentodella lingua.Questaoperazionedà tempestivaedassolutacertezzadel risultato. Isuccessivi provvedimenti possono essere presi con assoluta tranquillità.
Anestesia locale Vienepraticatal’anestesialocalechee’ditipoplessicoterminale,latroncularedeveessereevitatapermantenerelasensibilita’delcanalevascolo-nervosomandibolare.
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Misurazione dello spessore osseo tramite pinza calibro osseo o su tac, misurazione dell’altezza ossea disponibile su rx o su tac.Nell’eventualitàdianomaliecomesottosquadri,sevieneconstatatalapresenzadiunospessoreosseosufficiente,sitracciaunpuntosullagengiva(conunpennarelloadatto)inmezzoaidueaghiindicatoridellapinzacalibroosseo.Questoprocessoconsentedicollocarel’impiantoconsicurezzasenzafenestrarelapareteossea
Definizione del tipo di impianto tenendo presente che il successo a lungo termine è maggiore con osso di contorno abbondante.
Incisione della gengiva con lembo vestibolareNellazonaincuisiintendeinserirel’impianto,sipraticaun’incisioneaspessoretotale,diformalineare.Puòessereutilearrivarefinoalsolcodeldentemesiale
Esposizione della cresta ossea a spessore totale nei casi tipici
Foratura preliminare della corticale con fresa per corticotomiaNel punto di inserimento degli impianti viene praticata una foratura della corticale con strumento dedicato, che, non avendo irrigazioneinterna,deveaffondaresoloperlaporzionediossocorticale.
Foratura pilota con fresa sondaLacorticaleespostapuòpresentareunprofiloappuntitoocomunquetaledarenderedifficileilposizionamentocorrettodellafresasonda.Ilmetodopiùsempliceediminorcostobiologicoèquellodiaffrontarelafresaturapilotaquasiortogonalmenteall’ossoespostovestibolarmente.Superatalaprimacorticalesiallineeràgradualmentelafresasondaall’assedell’impianto.Inalternativailprofilodellacorticalepuòessereregolarizzatoconun’operazionediosteoplastica.
RX di controllo
Foratura graduale con frese a gradini di diametro crescente sino alla dimensione prestabilita velocita’ non superiore a 100 rpm, abbondante irrigazione con soluzione fisiologica interna ed esterna.Ilprocessodi fresaturaconfresaagradini (senzataglienti laterali)permettealle freseunalloggiamentoautocentranterispettoallecorticaliossee.Lafresaturaprogressivaesegueun’asportazionediquantitàditessutoosseomoltoridottaconsentendounamanovra di formazione della cavità molto delicata. Il numero di passaggi e di calibri da impiegare successivamente dipende dal tipo diconsistenzadell’osso.Siprovvedequindiallacollocazionesulmanipolocontrangolo,dellafresaagradinipresceltaperiniziarel’esecuzionedellacavitàpreliminare.Lavelocitàdirotazionedellafresadeveesseremoltoridotta(70-100giri/min).Sicontrollacheilflussodisoluzionefisiologica(temperaturaambiente)provenientedallafresasiaregolare.Ilflussodeveesserecaratterizzatodaunabassapressioneedaun’abbondanteportata;flussiadaltapressionepossonoesseremoltopericolosi.Essipossonodareluogoadenfisemiliquidi,peresempiodellaglottideconrischiodivitaperilpaziente.Sipongonol’indiceedilpollicedellamanosinistra,inopposizione,ailatidaoperare,siposizionel’apicedellafresaneltunnelcreatodallafresasondaesiprocedeallafresaturalungoiltunneltracciatodallafresasonda.Lapressionedaesercitaresulmanipoloèquellaadattaaprovocarel’affondamentodellafresa,questa tende ad impegnarsi spontaneamente nel canale tracciato seguendo la minor consistenza della midollare. Rettifica della cavita’ con osteotomo manualeQuandosiprocedeallaoperazionediosteotomiaperrettificarelacavitàpreliminarel’osteotomovivieneinseritoevialloggiaperuntrattoconsiderevolesenzaesserviforzato.Larotazioneavvienemanualmenteconl’usodiunaappositachiaveatamburochevieneimpugnatafrailpolliceel’indicedellamanodestrainopposizione.Sceltalachiavepiùadattaallasituazioneanatomicasi imprimeall’osteotomounmovimento rotatorioesercitando una pressionedidiscesaminima. Ingeneraleè sufficiente la pressione esercitata involontariamente. La forza di avanzamento rotatorio deve essere quella che serve a superare la resistenzaoffertadall’osso.L’osteotomiaavvienecorrettamenteperasportazionesuccessivadiporzioniditessutoosseodallepareti della cavità preliminare, sono quindi indicate molte rotazioni e poca pressione verticale. L’osteotomoalesatoredeveessereestrattoeripulitodopouncertonumerodirotazioni,asecondadelladensitàdeltessuto,perevitarechel’accumulodidetritofiniscaperdeformarelacavità.E’buonanormachel’osteotomovengaimmersoinsoluzioneantibiotica(lincomicina)primadiogniintroduzionenellacavità.Raggiuntalaprofonditàrichiesta,cioèlastessataccadiriferimentodell’ultimafresaagradini,l’operazionediosteotomiaalesativahatermine,l’esamedellostrumentochirurgicopotràfareosservareseintuttelescanalatureèpresenteresiduoditessutoosseo.Ove il residuo mancasse risulterebbe ovvia la sua permanenza nella cavità dalla quale è fondamentale che venga rimosso.
Pulizia con cucchiaio chirurgico dello 0Idetritiresiduidall’operazionediosteotomiadevonoessereaccuratamenteeliminatipernonesserecompressicontroleparetidalle successive manovre. La toeletta viene eseguita dapprima con un cucchiaio chirurgico del n.0. Si ponga attenzione alla rimozioneeffettivadeidetritimancantisull’osteotomo.Siprocedeallavaggiodellacavitàconsoluzionefisiologica(unasiringada20cc).E’consigliatoprocedereadunulteriorelavaggioconantibiotico(lincomicina)
Maschiatura con maschiatore a deflussoLo strumento maschiante viene introdotto nella cavità in cui alloggia per alcuni millimetri senza alcuna forzatura. Esso viene successivamentefattoruotaremanualmenteservendosidell’appositachiavedigitaleimpugnatafrapolliceedindiceinopposizione.Il maschiatore viene avvitato lentamente nella cavità, con movimenti alternativi di va e vieni sia per eliminare prontamente letensioni neltessutosiaperdarmodoai liquidirefluidirisalireall’esternosenzacomprimereil tessutoosseomidollare. Il maschiatore viene fatto avanzare sino a raggiungere la tacca di segnalazione apicale.E’importantechetuttosisvolgacondelicatezza,gliavanzamentidevonoessereminimiesempreprontamenteseguitidaritorni, i movimenti devono essere lenti perchè un rapido andirivieni può provocare il riscaldamento del tessuto. Tutto questo è tantopiùimportantequantopiùsiincontraunaforteresistenzaallamaschiatura.Ricordiamochemaggioreèlaresistenzadeltessutoosseoallaoperazionedimaschiaturatantopiùèimportantechequestavengaportata correttamente a termine.
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Apertura della confezione dell’impiantoLacavitàpreparatadeveesserelavataconunasoluzioneantibiotica(lincomicina).L’impiantovieneestrattodallaconfezionedovesièiniettatol’antibiotico.L’antibioticosiadsorbesullasuperficieruvidaformandounapellicolaprotettivacheevitailcontattodellasuperficieconl’atmosfera,con i liquidi della bocca e con la gengiva.
Estrazione della vite tappo dal manipolo dell’impianto
Posizionamento dell’impianto nell’imbocco della cavitàUn filo da sutura di lunghezza opportuna può essere annodato con funzione di sicurezza, alla apposita foratura presente sulmanipoloinplasticaavvitatosull’impianto.L’impiantovieneinseritonellacavità,ilfilodisicurezzaall’esterno,previaaspirazionedeiliquidi,successivamentesifaruotareconl’appositomanipolosinoadimpegnarlonellafilettaturadellaparete.Forzandoilmanipolosigiungealdisimpegnodellostesso.Siprosegueconunachiaveatamburodidimensioniopportune.Siprocedeall’ulterioreavvitamento lentamente, con movimenti alternativi per eliminare immediatamente le eventuali tensioni meccaniche dal tessuto osseoeperdarmodoailiquidididefluireall’esterno.
Posizionamento della chiave unidirezionale a leva dedicata e avvitamento definitivo
Avvitamento della vite tappoSiprocedeallavaggioconglutarolodellacavitàinternadell’impiantopoisiinstallalavitediguarigione.Sidisporràunagocciolinadisiliconeperimpiantisull’apicedellachiaveintitaniocomeadesivoeunasecondaporzionedisiliconeinapiceallavitetappodi guarigione.Siprocederàall’avvitamento,ilserraggionondovràessereeccessivo
Sutura
RX di controllo
NEL CASO DI CARICO IMMEDIATO
Avvitamento della vite di guarigione idonea
Sutura
RX di controllo
Dopo minimo quattro giorni rimozione delle viti di guarigione per presa dell’impronta
Procedura protesica usuale
Installazione del provvisorio
SCOPERTURA DELL’IMPIANTO E POSA DELLA VITE DI GUARIGIONE
A guarigione avvenuta anestesia locale
Incisione e scopertura del’impianto
Rimozione della vite tappo
Pulizia e lavaggio della cavità interna dell’impianto
Posa e avvitamento della vite di guarigione adeguata
Sutura
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Foratura preliminare della corticale con fresa per corticotomia
Foratura pilota con fresa sonda
Foratura graduale con frese a gradini di diametro crescente sino alla dimensione
prestabilitavelocita’nonsuperiorea100 rpm, abbondante irrigazione con
soluzionefisiologicainternaedesterna.
Rettificadellacavita’conosteotomomanuale
Maschiaturaconmaschiatoreadeflusso
PER INFORMAZIONI:
P.H.I. SRLPRIMARy HEALING IMPLANT
VIA ROMA, 2020028SANVITTOREOLONA(MI)-ITALy
TEL +39 0331 422327FAx +39 0331 422337E-MAIL:[email protected]
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