GLI ALUNNI DELLA CLASSE QUINTA B PRESENTANO:
SCUOLA PRIMARIA DI CASALEONE “DON LORENZO MILANI”
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
La festa nazionale degli orti in condotta 2016 è stata dedicata
all’olio extravergine d’oliva.
Molteplici sono state le attività proposte e svolte con gli alunni, i
quali hanno manifestato la curiosità di conoscere in modo più
approfondito le proprietà e l’origine di questo prezioso alimento.
Sono state raccolte in questo fascicolo le ricerche e gli
approfondimenti realizzati singolarmente e in gruppo dagli alunni
della classe quinta B della scuola primaria di Casaleone.
La pianta dell’ ulivo
CARTA D’IDENTITA’
NOME : OLIVO
FAMIGLIA : OLEACEAE
GENERE: OLEA
SPECIE : OLEA EUROPEA SATTIVA
CARATTERISTICHE GENERALI : ALBERO ADATTO AD AMBIENTI ARIDI
FRUTTO : OLIVA
NOME BOTANICO DELL’ OLIVA : DRUPA
COMPOSIZIONE DELLA DRUPA : EPIDEMIDE-POLPA-NOCCIOLO
L’olivo è una pianta sempreverde (non perde le foglie e restano verdi per
tutto l’anno) che può raggiungere anche i 20 metri di altezza.
Il tronco è spesso contorto con la base più larga. La corteccia è di colore
grigio.
Le sue radici sono molto superficiali ed espanse, in genere non si
spingono mai oltre i 60-100 cm di profondità.
Le foglie sono opposte, ovali, lucide; hanno la superficie inferiore bianca
e argentata, mentre quella superiore di un verde scuro.
Le foglie dell’ olivo, quando piove, si girano con la parte argentata verso
l’alto per assorbire l’acqua, quando c’è il sole invece, si girano dalla parte
verde scura e trattengono l’acqua.
La chioma e i suoi rami sono Penduli o Patenti secondo la varietà.
I fiori “mignole” sono piccoli, bianco-
verdastri e riuniti in grappoli ; la fioritura
“mignolatura” si compie in Maggio-
Giugno; solo una piccola percentuale di
fiori si trasforma in frutto.
Il frutto da cui si estrae questo olio è una drupa costituita da una buccia,
una polpa carnosa, un nocciolo che contiene la mandorla ossia il seme
della pianta.
La pianta inizia a produrre i suoi primi frutti circa il terzo - quarto anno di
vegetazione ed inizia la piena produttività verso il nono – decimo anno.
Il legno d’olivo, duro, giallo con venature brune, è usato in ebanisteria
perfare mobili e altri lavori. E’ anche un ottimo combustibile.
Gli ulivi millenari
Gli ulivi millenari sono piante dai tronchi ricurvi, vere e proprie sculture della natura.
Gli ulivi secolari della Puglia potrebbero diventare presto Patrimonio Unesco. Questi
alberi hanno alle spalle una storia millenaria. Sono dei veri e propri simboli del
patrimonio naturale regionale e nazionale, oltre che una fonte di sostentamento
economico per la popolazione.
Dagli ulivi pugliesi si ricava olio extravergine di qualità, uno dei prodotti più
caratteristici d’Italia. Gli ulivi della Puglia sono un raro esempio di arte naturale, al
pari di monumenti costruiti dall’uomo nel corso dei secoli e costituiscono un
bagaglio di storia, di cultura, di vita popolare e di tradizioni. Ma garantire la loro
protezione non è così semplice.
L’ ulivo millenario di Palombara Sabina-Lazio.
Nel territorio di Palombara Sabina troviamo un ulivo millenario, antico tanto quanto
la storia di questa località del Lazio. Secondo alcuni esperti la sua anzianità viene
stimata attorno ai 3000 anni. Un’ associazione di volontari si è impegnato a
recuperarlo ed ora l’ ulivo fa parte di un’oasi protetta ed un vero e proprio simbolo
del territorio della Sabina. Si tratta forse di uno degli ulivi più antichi d’ Europa.
L’ ulivo millenario di Vernole-Puglia.
L’ albero d’ ulivo soprannominato “La Regina” è un imponente pianta
ultramillenaria. Ha un’ età stimata di oltre 1400 anni e la sua circonferenza alla base
misura circa 14 metri. È posizionata in provincia di Lecce. Nel 2012 questo antico
ulivo è stato ufficialmente dedicato a Michelle Obama, per il suo impegno nella
promozione della dieta mediterranea negli Stati Uniti.
L’ ulivo millenario di Luras-Sardegna.
L’ ulivo millenario di in Gallura, avrebbe ben 4000 anni. Si tratta di un ulivo selvatico. È un esemplare di dimensioni davvero imponenti: 8 metri di altezza per 12 metri di circonferenza. Secondo le antiche leggende narrate dagli abitanti Santo Baldolu di Carana, l’ulivo era considerato un rifugio per gli spiriti maligni .
L’ulivo millenario –Sardegna
È un ulivo selvatico che si trova in Sardegna, dove lo chiamano “s’ozzastru” : ha un
età compresa tra i 3000 e i 4000 anni. Nel 1991 è stato dichiarato monumento
naturale.
L’ origine, la storia e la diffusione
Grazie ai numerosi rinvenimenti archeologici, a racconti tradizionale e ai testi
religiosi, possiamo affermare che le origini dell’olivo e la sua coltivazione risalgono a
circa 6000-7000 anni fa, in Asia Minore, e lungo le coste mediterranee della Siria e
della Palestina.
Da qui l’albero di ulivo si è diffuso nella mezzaluna fertile della Mesopotamia.
Gli Ebrei e i Fenici furono grandi coltivatori, consumatori e diffusori. Da lì l’olivo
si diffuse in Grecia dove si coltivavano ben quindici specie.
Fenici e Greci diffusero la coltivazione negli altri paesi che si affacciavano sul
mar mediterraneo, per questo si dice che l’olivo è una pianta tipicamente
mediterranea.
L’olivo era una vera fonte di ricchezza.
USO NELLA STORIA
I Greci e i Romani facevano grande consumo di olio di oliva.
Oltre che per l'alimentazione e l'illuminazione, essi se ne servivano per
la cura del corpo.
Infatti, dopo il bagno, si ungevano il corpo con l'olio di oliva.
Così come gli atleti romani, che riprendendo il costume dei greci, si
cospargevano anch’essi il corpo d'olio prima delle gare per evitare che
l’avversario avesse presa su di loro.
L'olio veniva anche utilizzato per la fabbricazione di alcuni tessuti di
lino, al fine di renderli più morbidi ed assicurarne la durata nel tempo e in
alcune cerimonie religiose (i Romani lo usavano in occasione dei matrimoni
per ungere gli stipiti delle porte). L’uso dell’olio nelle cerimonie sacre è
continuata poi nella religione cristiana impiegandolo per impartire i
sacramenti (Battesimo, Cresima, Ordinazione Sacerdotale, Estrema
Unzione) nonché nella consacrazione delle chiese.
ASPETTO SCIENTIFICO
L’oliva è un frutto di forma ovale diviso in tre parti:
una parte esterna sottile e
trasparente detta epicarpo;
una parte polposa detta
mesocarpo;
una parte interna detta
endocarpo-nocciolo.
-VARIETA’ IN ITALIA
In Italia esistono circa una trentina di varietà di olive diverse, tra
le quali ricordo le più rinomate e conosciute:
Olive Ascolano del Piceno DOP: sono un cultivar
marchigiano peculiari per la morbidezza della polpa,
vengono usate nella ricetta delle olive all’ascolana;
Olive taggiasche/liguri: prendono il nome dalla città di
Taggio, in provincia di Imperia, pesano circa 2-4 gr a drupa
e la superficie è variopinta ( dal verde bruno al nero). Sono
una delle poche varietà tardive, vengono raccolte a
gennaio;
Olive Nocellara del Belice DOP: siciliane, dalla provincia di
Trapani sono olive verdi dal colore brillante e molto grandi.
Vengono usate per la produzione del formaggio locale
Bellicino;
Olive Leccine: una delle tipologie più diffuse in Italia, sono
olive piccoline ( circa 2-3 di peso) e di colore nero violaceo;
Olive Bella di Cerignola: un cultivar della provincia di Foggia,
hanno un colore verde paglierino e una forma allungata
simile ad una susina.
LE OLIVE
DEFINIZIONE
Le olive sono frutti commestibili della
pianta dell’olivo, dalla cui spremitura si
ricava l’olio d’oliva.
Il sapore delle olive varia molto a seconda della tipologia; tutte
hanno una tendenza amarognola perché hanno un alto
contenuto di polifenoli. Per questo è necessario trattarle
preventivamente con acqua e sale per de-amarizzarle, vanno
tenute in una salamoia per un periodo di tempo compreso tra 3 e
10 mesi. Dopo questa trasformazione, le olive possono essere
consumate al naturale oppure condite con olio ed erbe
aromatiche sia con il nocciolo che snocciolate.
Le olive da tavola vengono classificate secondo il colore in 3
tipologie:
1. Le olive verdi: sono quelle raccolte premature, a fine estate
o inizio autunno;
2. Le olive nere: invece sono le olive lasciate maturare
naturalmente sull’ albero oppure le verdi che hanno subito
un trattamento di annerimento in ambiente alcalino.
3. Le olive cangianti: sono una via di mezzo tra quelle verdi e
quelle nerecon una buccia che ha iniziato ad imbrunire ma
una polpa che rimane ancora chiara.
MATURAZIONE
Il processo di maturazione delle olive si distingue in base al
colore, verde giallo durante lo sviluppo, nero violaceo a
maturazione. Le olive vengono raccolte quando raggiungono il
punto giusto di inolizione. Nel sud Italia, il periodo di raccolta è
tra novembre e dicembre quando raggiungono il massimo delle
loro dimensioni e sono ricche di olio. I frutti vengono riposti in
cassette forate e in ambienti freschi e areati, dopo vengono
portate al frantoio e lavorate.
L’olio di oliva = un olio alimentare estratto dalle olive, ovvero i frutti
dell’olivo.
Il processo di trasformazione che porta dall’oliva all’olio extravergine è un
lavoro molto delicato e complesso. Gli olivicoltori trasformano i preziosi
frutti dell’olivi in molti tipi di olio extravergine di oliva.
Esistono molte varietà di olive e ognuno offre un olio diverso a causa di
diverse condizioni climatiche, composizione del terreno e tipi di
lavorazione . L’olio quindi ha sapori e aromi diversi per usi differenti.
Tale percorso, dalle olive all’olio, si può riassumere in sei fasi principali,
ciascuna molto importante.
LA RACCOLTA DELLE OLIVE
Il metodo migliore resta la raccolta a mano. Più il metodo di raccolta
“strapazza” le olive e più influenza la qualità dell’olio. Le olive vengono
raccolte con scuotitori e pettini e con teli da disporre sotto la pianta.
DEFOGLIATURA E LAVAGGIO
Dopo la raccolta le olive vengono immagazzinate in apposite cassette con
fori laterali per favorire la circolazione dell’aria. Le olive vengono pulite
dalle foglie e lavate. Tramite un aspiratore le foglie, che conferirebbero
all’ olio un sapore legnoso, vengono eleminate.
FRANGITURA
Consiste nel macinare la polpa e nocciolo per ridurle in pasta. La
frantumazione è necessaria per rompere e spezzettare la polpa dalla
quale si estrae l’olio.
GRAMOLATURA
La gramolatura è un passaggio che serve a far coagulare le gocce d’olio e
prepararle per l’estrazione.
ESTRAZIONE
Con questa operazione si separa la parte liquida dalla parte solida (sansa
e la pasta di olive). Attraverso una centrifuga si separano la sansa
dall’acqua e dall’ olio.
SEPARAZIONE OLIO/ACQUA
La separazione avviene in apposite centrifughe che, in ambiente privo di
odore e al riparo dalla luce. eliminano la quasi totalità dell’ acqua
presente.
L’olio si presenta torbido, per questo motivo viene filtrato con carta filtro,
che lo rende limpido e pronto per l’ imbottigliamento.
LA CONSERVAZIONE DELL’ OLIO IERI ED OGGI
Ieri
Tradizionalmente si utilizzavano recipienti in ceramica prodotti
appositamente per questo scopo. All’ interno dei palazzi di Creta e dei
centri micenei sono stati rinvenuti enormi contenitori che conservavano l’
olio d’oliva e potevano contenere centinaia di chilogrammi d’ olio.
Negli ultimi secoli furono sostituiti da cisterne di pietra per proteggere
l’olio dagli sbalzi di temperatura e dalla luce.
Oggi
Le cisterne di acciaio o i silos costituiscono il moderno sistema di
immagazzinamento di grandi quantitativi d’olio caratterizzate da grandi
facilità di lavaggio.
Altrettanto importante risulta tuttavia la conservazione domestica.
L’ olio d’oliva non migliora invecchiando, però può durare a lungo se ben
conservato.
I recipienti devono essere in vetro scuro o in banda stagnata per
proteggere dalla luce e vanno conservati in luoghi scuri e freschi.
1 PROTEGGERE L’ OLIO DALLA LUCE SOLARE
E’ importante che l’ olio sia conservato in contenitori che lo
proteggono dai raggi solari.
Durante lo stoccaggio in azienda il problema della luce non si pone
se il prodotto viene conservato dentro silos in acciaio inox.
2 TENERE L’ OLIO AD UNA TEMPERATURA AMBIENTE
E’ necessario evitare temperature troppo basse alle quali l’ olio
congelerebbe e altresì temperature troppo alte che ne
provocherebbero il riscaldamento.
3 EVITARE IL CONTATTO CON L’ OSSIGENO
Occorre tenere i contenitori ben chiusi ed evitare che questi
trattengano ossigeno al loro interno.
L’ olio deve essere conservato dentro fusti e silos in acciaio inox che
siano facilmente lavabili, chiudibili, con un dispositivo che permetta
di rimuovere il materiale di deposito.
REGOLE DI CONSERVAZIONE
1 PROTEGGERE L’ OLIO DALLA LUCE SOLARE
2 TENERE L’ OLIO AD UNA TEMPERATURA AMBIENTE
3 EVITARE IL CONTATTO CON L’ OSSIGENO
4 RIDURRE AL MINIMO IL CONTATTO DELL’ OLIO CON L’
ACQUA E CON I SEDIMENTI SOLIDI
4 RIDURRE AL MINIMO IL CONTATTO DELL ‘ OLIO CON L’ACQUA E I
SEDIMENTI SOLIDI
A tal fine è molto importante separare l’olio dai residui che
interferiscono negativamente con l’ olio.
Questo può avvenire in maniera naturale lasciando a riposo l’olio.
Successivamente l’olio verrà travasato in nuovi contenitori oppure il
deposito verrà rimosso.
PROPRIETA’ NUTRITIVE DELL’ OLIO
Aiuta contro il colesterolo alto
L’ olio d’ oliva è molto ricco di acidi grassi monoinsaturi. E’ uno dei condimenti
più indicati per chi soffre di colesterolo alto. L’olio extravergine d’ oliva,
infatti, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Un concentrato di antiossidanti
L’ olio extravergine d’oliva è ricchissimo di “fenoli” utili nella prevenzione di
tantissime malattie, per esempio diabete e tumori.
Ottimo per i bambini
L’ olio extravergine d’ oliva contribuisce alla formazione delle ossa, al cervello
ed è un ottimo aiuto per le difese immunitarie.
Un aiuto per le ossa
L’olio extravergine d’oliva è molto ricco di vitamina E, che aiuta a preservare la
salute delle ossa.
CONTROINDICAZIONI DELL’OLIO D’OLIVA
L’olio d’oliva è molto calorico; non bisogna esagerare con il consumo se si ha
necessità di controllare il peso corporeo.
Produzione di olio di oliva nel mondo
Nel mondo sono coltivati oltre 750 milioni piante di olivo, 95% all’interno
del Mediterraneo .
La Spagna è, con il maggior numero di piante di olivo (più di 300 milioni)
oggi il principale produttore di olio di oliva.
L’Italia è il secondo produttore europeo; 2/3 della produzione sono
rappresentati da olio extra-vergine d’oliva.
In Italia ci sono circa 6180 frantoi; il totale di olive nell’annata 2006/2007
è stato circa 3,5 milioni con una produzione di circa 600 milioni
tonnellate.
Il 90% proviene dalle regioni del Sud Italia.
La Grecia è il principale produttore al mondo di olive nere.
L’Australia produce alcuni dei migliori oli al mondo, grazie alle ottime
condizioni di coltivazioni.
L’olio di oliva australiano viene esportato in Asia e in Europa.
OLIO NELLE REGIONI ITALIANE
1 Puglia 35,16 %
2 Calabria 29,54 %
3 Sicilia 9,96 %
4 Campania 7,39 %
5 Lazio 4,17 %
6 Abruzzo 3,87 %
7 Toscana 3,32 %
8 Umbria 1,2 %
9 Molise 1,09%
10 Basilicata 1,09%
11 Liguria 0,94%
12 Marche 0,86%
13 Sardegna 0,84%
14 Veneto 0,23%
15 Emilia Romagna 0,16%
16 Lombardia 0,13%
17 Trentino Alto Adige 0,042% (Trento)
18 Friuli Venezia Giulia 0,007%
19 Piemonte 0,001%
20 Valle d’ Aosta 0%
L’OLIO NELLE RELIGIONI
L’olio è presente in molti dei riti delle tre religioni.
Per i Cristiani è uno dei simboli dello Spirito Santo.
Per i Ebrei è simbolo dell’alleanza tra l’uomo e Dio.
Per i Musulmani l’ulivo è uno dei simboli del paradiso degli
eletti, e l’albero dal quale emerge la luce.
L’ ulivo fa parte delle tre religioni: nell’ Islam l’ulivo e l’olio sono
sacri tanto quanto nel Cristianesimo.
Nell’ Islam è l’albero COSMICO per l’eccellenza e pilastro del
mondo.
L’ulivo è l’ albero della vita , è l’albero benedetto è considerato
soprattutto la fonte della luce tramite l’olio che esso produce.
La leggenda dell’ulivo Nel regno degli Dei, Poseidone, Dio del mare,
abitava in un palazzo sull’isola di Eubea. Tutte le creature del mare gli obbedivano, quelle della terra lo temevano. Poco lontano dal suo regno c’era una città stupenda: Atene, devota ad Atena, figlia di Zeus. Il Dio del mare voleva diventare il signore di Atene e un giorno andò nella città e battendo il tridente sulla roccia fece sgorgare l’acqua marina e disse:”Ecco la prova della mia potenza. Atene è mia!” Atena protestò e Poseidone allora la sfidò a duello. Atena cercò di risolvere la questione pacificamente e fecero quindi a gara a chi portava il regalo più utile. Poseidone, sicuro di vincere, portò un cavallo che simboleggiava la guerra, invece, Atena regalò l’ulivo che simboleggiava la pace. Zeus convocò un’assemblea con tutti gli dei affinché votassero. Vinsero le dee e da allora l’ulivo divenne il simbolo della pace.
LA STORIA DI OLIVIA
OLIVIA ERA UN OLIVA MOLTO CURIOSA MA FIFONA.
UN GIORNO VENNE RACCOLTA CON ALTRE OLIVE, POI PORTATA
AL FRANTOIO DOVE DEGLI OPERAI LE FACEVANO IL SOLLETICO
LAVANDOLA E LAVORANDOLA .
LA SPREMEVANO E LA METTEVANO IN BOTTIGLIE DI VETRO
TRASPARENTE .
POI VENNE MESSA SU UNO SCAFFALE DEL MINI MARKET.
INFINE OLIVIA VENNE COMPERATA DA UNA MAMMA E UNA
BAMBINA CHE LA MISERO SOPRA “A PIZZA”, UNA GRANDE
AMICA DI OLIVIA.
FILASTROCCA DELL’OLIO
Nonno dell’olio, sonno dell’oro,
sugo dorato del nostro lavoro.
Brillano e colano come promesse
in cinque gocce le tue cinque ESSE.
SOLE del cielo che ti dà calore.
SALE del mare che ti dà sapore.
SASSI nel suolo che dolce ti avvolge.
SOLCO d’aratro che lo capovolge.
SCURE dell’uomo che taglia e che toglie.
Cascano olive, cascano foglie!
Cascano foglie, cascano olive!
L’oliva muore, ma l’olio vive!
Bruno Tognolini
Acrostico
Oh tra le foglioline
Le foglioline d'argento
Il colore e la forma delle
Olive, gentili mamme dell'olio
Vivian Lamarque
FILASTROCCA DELL’OLIO
Filastrocca dell’olio,
il figlio giulivo
dell’ulivo semprevivo,
con le foglie verde argento,
che in collina sta contento.
Delle olive la raccolta
con fatica viene svolta,
perchè tanti sono i frutti
e si devon coglier tutti.
Poi le olive radunate
sono messe nel frantoio,
dove sono ben pestate,
e così vien fuori l’olio!
Condimento necessario
per verdure ed insalate,
dà un sapore straordinario
alle cose cucinate.
Alla luce, sembra d’oro:
mamma versa dall’oliera
goccia a goccia il suo tesoro.
Trova sempre il proprio posto
nel tegame, sull’arrosto,
ed inoltre ci assicura
ogni tipo di frittura.
Fritto misto, le frittelle,
cotolette, le ciambelle
specialmente a Carnevale.
Ma le troppe patatine
ti potrebbero far male.
-L’olio e la verità tornano sempre a galla.
Come le gocce di olio galleggiano sull’ acqua, anche la verità
prima o poi si viene a conoscere.
-Gettare olio sul fuoco.
Riaccendere sentimenti di rancore.
-Gettare olio sulle onde.
Calmare una situazione.
-Essere come l’olio per il lume.
Essere di grande aiuto.
-Olio, aceto, pepe e sale, sarebbe buono uno stivale.
Qualsiasi alimento condito con olio diventa buono.
-Mercante di vino, mercante poverino; mercante d’olio
mercante d’oro.
L’ olio rende più del vino.
-Olio di gomito.
Fatica fisica, lavorare con impegno.
-Allargarsi a macchia d’olio.
Diffondersi velocemente.
-Fammi povero di legno che ti farò ricco d’ olio.
Una buona potatura assicura un ottimo raccolto
-Ungi e frega ogni male si dilegua.
Ungi con l’olio e massaggia e ogni dolore sparisce.
-Liscio come l’olio.
Va tutto bene.
UN PO’ DI ENIGMISTICA
1 – Si coltivano negli orti
2 – Il contrario di ruvido
3 – La principale industria in Puglia
4 – Lo emanano le piante aromatiche
5 – Uno dei sensi, situato in bocca
6 – Un insieme di ulivi
7 – Il colore di una mela
8 – Senso che ti permette di vedere
9 – Il contrario di insapore
VINCENT VAN GOGH
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