Indice
AVSI (AutoValutazione della Scuola dell’Infanzia)
DAVOPSI (Dispositivo di Analisi e Valutazione
dell’Organizzazione Pedagogica della Scuola
dell’Infanzia)
AVSI
A.Bondioli con E.Becchi, M. Ferrari, A.
Gariboldi, D. Savio, AutoValutazione
della Scuola dell’Infanzia (AVSI),
Azzano S. Paolo, Edizioni Junior, 2008.
AVSI
lo strumento è stato realizzato
nell'ambito del progetto 5 del S.N.Q.I.
"Interventi speciali per la valutazione
della qualità nella scuola dell'infanzia”.
AVSI: finalità e oggetto della
valutazione
• Il tipo di valutazione che l’AVSI intende
promuovere è essenzialmente di
carattere formativo
• Oggetto di valutazione è la scuola
intesa come contesto educativo
AVSI: il sistema
SCALE SEZIONI
A. L’esperienza educativa A1. Le esperienze relazionali e sociali
(item 1-7)
A2. Le attività educative (item 8-31)
A3. Le routine (item 32-35)
A4. Spazi (item 36-38)
A5. Tempi (item 39-40)
B. Le attività professionali B1. Promuovere l’esperienza educativa
(item 1-6)
B2. Socializzare l’esperienza educativa
(item 7-10)
C. Gli adulti e i loro rapporti C1. L’organizzazione del lavoro (item 1-
7)
C2. Rapporti in rete (item 8-14)
D. Le garanzie D1. Testi programmatici (item 1-3)
D2. Il personale (item 4-7)
D3. La struttura (item 8-12)
D4. I servizi all’utenza (item 13-17)
AVSI: : scala A. A1. Le esperienze
relazionali e sociali
1. L'inserimento
2. L'accoglienza e il commiato
3. Le relazioni adulto/bambino
4. La responsabilizzazione sociale dei bambini
5. L’organizzazione dei gruppi
6. La sensibilizzazione alle differenze
7. L’integrazione del bambino in situazione di handicap
(disabile)
AVSI: scala A. A2. Le attività
educative
A2.1. Attività per lo sviluppo corporeo
8. Attività per lo sviluppo corporeo: materiali e allestimento
ambientale
9. Attività per lo sviluppo corporeo: tempi
10. Attività per lo sviluppo corporeo: ruolo dell'adulto
A2.2. Attività per lo sviluppo linguistico
11. Attività per lo sviluppo linguistico: materiali e
allestimento ambientale
12. Attività per lo sviluppo linguistico: tempi
13. Attività per lo sviluppo linguistico: ruolo dell'adulto
AVSI: scala A. A2. Le attività
educative
A2.3. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito grafico-manipolativo-pittorico
14. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito grafico-manipolativo-pittorico:
materiali e allestimento ambientale
15. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito grafico-manipolativo-pittorico:
tempi
16. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito grafico-manipolativo-pittorico: ruolo
dell'adulto
AVSI: scala A. A2. Le attività
educative
A2.4. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito sonoro e ritmico
17. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito sonoro e ritmico: materiali e
allestimento ambientale
18. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito sonoro e ritmico: tempi
19. Attività per lo sviluppo delle capacità creative ed
espressive nell'ambito sonoro e ritmico: ruolo dell'adulto
AVSI: scala A. A2. Le attività
educative
A2.5. Il gioco del far finta
20. Il gioco del far finta: materiali e allestimento
ambientale
21. Il gioco del far finta: tempi
22. Il gioco del far finta: ruolo dell'adulto
A2.6. Attività per la sollecitazione delle capacità
costruttive
23. Attività per la sollecitazione delle capacità costruttive:
materiali e allestimento ambientale
24. Attività per la sollecitazione delle capacità costruttive:
tempi
25. Attività per la sollecitazione delle capacità costruttive:
ruolo dell'adulto
AVSI: scala A. A2. Le attività
educative
A2.7. Osservare-ragionare-fare ipotesi
26. Osservare-ragionare-fare ipotesi: materiali e
allestimento ambientale
27. Osservare-ragionare-fare ipotesi: tempi
28. Osservare-ragionare-fare ipotesi: ruolo dell'adulto
A2.8. Le esperienze pro-alfabetizzanti
29. Le esperienze pro-alfabetizzanti: materiali e
allestimento ambientale
30. Le esperienze pro-alfabetizzanti: tempi
31. Le esperienze pro-alfabetizzanti: ruolo dell'adulto
AVSI: scala A. A3. Le routine
32. Pasti e merende
33. Riposo e relax
34. Pulizia personale
35. Altre routine
AVSI: scala A. A4. Spazi
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-
sezione
37. L'organizzazione e l'utilizzo pedagogico degli spazi
extra-sezione
38. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio
esterno
AVSI: scala B. B1. Promuovere
l’esperienza educativa
1. Osservare
2. Progettare
3. Programmare
4. Valutare
5. Innovare
6. Promuovere la qualità del servizio
AVSI: scala B. B2. Socializzare
l’esperienza educativa
7. Documentare
8. Promuovere l’immagine del servizio
9. Fare ricerca
10. Fare sperimentazione
AVSI: scala C. C1. L’organizzazione
del lavoro
1. L’organizzazione del lavoro
2. Il rapporto numerico adulti-bambini
3. Il personale ausiliario
4. Il dirigente scolastico
5. Altre figure
6. La determinazione dei compiti e delle responsabilità
7. La gestione dell’autonomia
AVSI: scala C. C2. Rapporti in rete
8. I rapporti con le famiglie
9. I rapporti con l’ente gestore
10. I rapporti con altre scuole dell’infanzia
11. I rapporti con il nido e/o con le nuove tipologie
12. I rapporti con la scuola elementare
13. I rapporti con altre agenzie educative del territorio
14. I rapporti con enti di ricerca educativa
AVSI: scalaD: D1 e D2.
D1. Testi programmatici
1. Il regolamento
2. La carta dei servizi e il POF
3. Le linee pedagogiche
D2. Il personale
4. La stabilità del personale
5. Le sostituzioni
6. La formazione in servizio
7. L’orientamento professionale relativo all’entrata in
servizio
AVSI: scalaD: D3 e D4.
D3. La struttura
8. La funzionalità dell’edificio
9. La funzionalità dello spazio interno
10. La funzionalità dello spazio esterno
11. Le attrezzature e gli arredi per le cure di routine
12. Le attrezzature e gli arredi per le attività educative
D4. I servizi all’utenza
13. L’organizzazione del tempo
14. La mensa
15. Pre e post scuola
16. Altri servizi per le famiglie
17. La trasparenza
AVSI: gli item
Ogni item è concepito come un “descrittore”di un aspetto della qualità (criterio) che può venire apprezzata facendo riferimento ad una scala ordinale.
AVSI: gli item
Ciascun item presenta cinque situazioni tipo corrispondenti a livelli crescenti di qualitàdell’aspetto considerato:
• qualità inadeguata (punteggio 1),
• qualità minima (punteggio 3),
• qualità discreta (punteggio 5),
• qualità buona (punteggio 7),
• qualità eccellente (punteggio 9).
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
L'organizzazione dello spazio di riferimento è funzionale alla creazione di un contesto che concorra a promuovere l'apprendimento per scoperta e la qualità sociale dell’esperienza educativa. In tal senso la disposizione dello spazio dovrebbe facilitare l'auto-organizzazione delle attività infantili, stimolare la differenziazione e l'approfondimento degli interessi e favorire la dimensione sociale delle attività.
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
1.• Lo spazio della sezione è indifferenziato.
• Non esistono angoli strutturati,
• lo spazio è occupato quasi integralmente da tavolini
• e gran parte dei materiali non sono accessibili autonomamente dai bambini.
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
3.• Esistono alcuni angoli strutturati
• ma sono male organizzati nella disposizione dei materiali (pochi materiali, materiali non raggruppati e disposti in modo confuso...)
• e/o scarsamente delimitati e protetti utilizzando arredi od altre strutture divisorie.
• Prevale un materiale di tipo commerciale che non viene variato ed arricchito nel corso dell'anno.
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
5.• Lo spazio della sezione è organizzato per angoli
strutturati ben delimitati e protetti.
• La differenziazione degli spazi consente esperienze di apprendimento diversificate.
• La disposizione del materiale promuove le attivitàautonome dei bambini,
• il materiale è ordinato ed organizzato secondo criteri chiari
• e viene variato ed arricchito nel corso dell'anno.
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
7.• Tutto ciò che è compreso al punto 5 e in più
l'organizzazione dello spazio è parte integrante della programmazione annuale: ogni anno si ripensano le modalità di delimitazione ed allestimento degli angoli strutturati in funzione delle finalità educative e delle caratteristiche del gruppo di bambini.
• L'organizzazione dello spazio della sezione è progettata e realizzata sollecitando anche il contributo ideativo ed operativo dei bambini.
• Nella sezione prevalgono materiali non strutturati e di recupero.
AVSI: sezione A4. Item 36.
36. L'organizzazione e l’utilizzo pedagogico dello spazio-sezione
9.• Tutto ciò che è compreso al punto 7 e in più esiste un
progetto educativo esplicito, preciso e concordato da tutte gli insegnanti della scuola sull'organizzazione degli spazi-sezione. Tale progetto, che intende promuovere l'apprendimento per scoperta e la costruzione sociale degli apprendimenti, tiene conto della necessità che le esperienze proposte si arricchiscano, si articolino e si affinino in relazione allo sviluppo degli interessi e delle potenzialità di ogni singolo bambino.
• Periodicamente si verifica l'adeguatezza del progetto osservando il comportamento dei bambini nelle attivitàsvolte nello spazio della sezione
• e lo si modifica di conseguenza.
AVSI: gli item
I punteggi pari (2,4,6,8) vanno assegnati qualora non tutte le condizioni specificate ad un certo livello dispari risultino soddisfatte (ad es. si assegna punteggio 2 qualora non risultino soddisfatte tutte le condizioni indicate al livello 3).
Nel loro complesso le quattro scale comprendono 81 descrittori o “criteri”.
Il processo valutativo mediante
l’AVSI
• rilevazione non impressionistica degli aspetti di qualità della propria scuola attraverso la griglia di lettura offerta dallo strumento da parte di ciascun operatore scolastico coinvolto;
• confronto tra la scuola “reale” (la propria scuola) e la scuola “ideale” (il modello di “buona” scuola dell’AVSI);
• discussione del modello e dei criteri di qualità proposti dallo strumento;
• esplicitazione delle idee che informano il lavoro degli insegnanti mediante il confronto con i parametri di qualitàproposti dallo strumento e le valutazioni espresse da ogni singolo valutatore;
• ridefinizione consensuale e negoziata degli aspetti della qualità da privilegiare nel lavoro educativo e individuazione dei percorsi per realizzarli.
Il modello operativo di una
autovalutazione mediante l’AVSI
Le esperienze di autovalutazione proposte e monitorate nella
loro realizzazione sono state condotte secondo un modello che prevedeva:
• la definizione e il coinvolgimento di un gruppo di lavoro
• accertamento della qualità mediante l’uso dello strumento
• la discussione dei dati valutativi (restituzione)
• la valutazione dello strumento
• la presenza di un formatore con funzione di broker
AVSI: il collaudo
Le esperienze di autovalutazione proposte e monitorate nella
loro realizzazione sono state condotte secondo un modello che prevedeva:
• la definizione e il coinvolgimento di un gruppo di lavoro
• accertamento della qualità mediante l’uso dello strumento
• la discussione dei dati valutativi (restituzione)
• la valutazione dello strumento
• la presenza di un formatore con funzione di broker
Il DAVOPSI
Le aree di interesse del DAVOPSI sono quattro, e concernono
l’organizzazione pedagogica de:
• A. IL TEMPO
• B. LO SPAZIO: B.1. SPAZIO INTERNO, B2 SPAZIO ESTERNO
• C. I RAGGRPPAMENTI
Gli item. Ciascuna area di interesse si articola in una serie
di item o voci. Sono gli elementi da tenere presente quando
si organizza l’ambiente educativo e si riflette su di esso.
Il DAVOPSI : presentazione dello
strumento
SCALA A. L’ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DEL TEMPO (item 1-12)
• Item 1. L’organizzazione del tempo a scuola. Progettazione
• Item 2. La giornata educativa. Ritmo
• Item 3. La giornata educativa. Articolazione delle situazioni di esperinza e di attività
• Item 4. La giornata educativa. Continuità dell’esperienza
• Item 5. La gestione delle transizioni
• Item 6. La personalizzazione del tempo collettivo
• Item 7. Il tempo condiviso: l’uso sociale del tempo
• Item 8. Il tempo e le figure di riferimento
• Item 9. Il tempo e il ruolo dell’adulto
• Item 10. Il tempo e lo sviluppo dell’autonomia
• Item 11. Il tempo e la costruzione dell’identità
• Item 12. Il tempo e la competenza simbolica
Il DAVOPSI : presentazione dello
strumento
SOTTOSCALA B1. L’ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DELLO SPAZIO INTERNO (item 1-14)
• Item 1. Progettazione
• Item 2. Articolazione e destinazione d’uso
• Item 3. Attenzione agli adulti
• Item 4. Articolazione interna degli spazi extra-sezione
• Item 5. Fruibilità
• Item 6. La personalizzazione degli spazi.
• Item 7. La valenza sociale dello spazio
• Item 8. Lo spazio e le figure di riferimento.
• Item 9. Il ruolo dell’adulto
• Item 10. Lo spazio e lo sviluppo dell’autonomia
• Item 11. Lo spazio e la corporeità
• Item 12. Lo spazio e la competenza simbolica
• Item 13. Lo spazio e l’agentività infantile
• Item 14. La qualità estetica dello spazio interno
Il DAVOPSI : presentazione dello
strumento
SOTTOSCALA B2. L’ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DELLO
SPAZIO ESTERNO (item 1-12)
• Item 1. Progettazione
• Item 2. Sicurezza
• Item 3. Piante e fiori
• Item 4. Articolazione
• Item 5. Fruibilità
• Item 6. Personalizzazione dello spazio esterno
• Item 7. Valenza sociale dello spazio esterno
• Item 8. Spazio esterno. Il ruolo dell’adulto
• Item 9. Lo spazio esterno e la corporeità
• Item 10. Lo spazio esterno e la competenza simbolica
• Item 11. Lo spazio esterno e l’agentività infantile
• Item 12. La qualità naturalistica dello spazio esterno
Il DAVOPSI : presentazione dello
strumento
SCALA C. RAGGRUPPAMENTI (item 1-9)
• Item 1. Progettazione
• Item 2. Dimensione
• Item 3. Stabilità
• Item 4. Varietà
• Item 5. L’appartenenza a un gruppo e il suo significato
• Item 6. I raggruppamenti e le regole
• Item 7. Figure di riferimento
• Item 8. Ruolo dell’adulto
• Item 9. I gruppi e lo sviluppo dell’autonomia
B2. L’ORGANIZZAZIONE PEDAGOGICA DELLO SPAZIO ESTERNO
Item 2. Sicurezza
La possibilità di usufruire dello spazio esterno dipende dalle garanzie di protezione e
sicurezza che esso può offrire: recinzione, assenza di oggetti o materiali pericolosi, buone
condizioni igieniche, pavimentazione adeguata, ecc. Di alcune di queste garanzie non è
responsabile direttamente l’equipe educativa; tuttavia la salvaguardia dell’incolumità dei
bambini dipende anche dal modo con cui gli insegnanti promuovono l’autonomia e il senso di
responsabilità dei bambini. E’ opportuno che le strategie per avviare i bambini all’autonomia
nell’uso dello spazio esterno siano discusse collegialmente tenendo conto dell’esigenza di
coniugare le garanzie di sicurezza con i bisogni infantili di movimento e di esplorazione.
Situazione A
Lo spazio esterno non è sicuro (manca ad esempio la recinzione) e pertanto pericoloso.
Situazione B
Lo spazio esterno è abbastanza sicuro ma non sufficientemente da garantire una totale non
pericolosità (ad es. ai bambini non sono state spiegate le regole di comportamento da adottare
(es. non salire sugli alberi; non oltrepassare la cancellata, ecc.).
Situazione C
Lo spazio esterno è sicuro e i bambini conoscono e comprendono le regole di comportamento
da adottare (es. non salire sugli alberi; non oltrepassare la cancellata, ecc.).
Spunti di riflessione
Item 2. Sicurezza.
Questo item valuta due diversi aspetti della sicurezza dello spazio esterno:
da un lato la oggettiva non pericolosità dell’uso di tale sp azio (e,
comunque, la consapevolezza di ciò che rende pericoloso uno spazio
esterno e le iniziative prese per renderlo più sicuro); dall’altro le norme di
utilizzo dello spazio est erno da parte dei bambini che riducono il rischio di
incidenti. La presentazione di tali norme ai bambini in una forma e
secondo modalità comprensibili (le norme devono essere poche e semplici;
vanno non solo esplicitate ma anche “spiegate” nelle loro motivazioni), il
ruolo dell’adulto nel farle rispettare (sorveglia nza, spiegazioni, ecc.) ha a
che fare anche lo sviluppo sociale infantile. Pertanto esse costituiscono
non solo una garanzia di un “buon uso” dello spazio esterno ma anche un
dispositivo di socializz azione. Sarebbe opportuno che, oltre a valutare
l’item, le educatrici dichiarassero quali sono queste norme, come le hanno
proposte ai bambini, come le fanno rispettare. (Lettura consigliata : S.
Isaacs, Lo sviluppo intellettuale dei bambini, (cap. II, in particolare il
paragrafo “Limiti e condizioni negative della libera attività”, pp. 31-43)
Valutare col DAVOPSI
La messa a punto in una forma definitiva dello strumento
ha consentito di avviare un’ulteriore fase del lavoro che si è svolta nel corso del 2005-06 cui hanno partecipato individualmente o collegialmente un numero notevole di educatori delle scuole dell’infanzia liguri. In questa fase il DAVOPSI è stato utilizzato come vero e proprio strumento di riflessione e valutazione.
Valutare col DAVOPSI
Il percorso riflessivo che si intendeva attivare mediante l’utilizzo del DAVOPSI era caratterizzato dalle seguenti finalità e tappe:
• esplicitare e socializzare le idee di qualità implicite dei diversi soggetti chiamati a valutare
• giungere a una decisione da parte del gruppo di lavoro circa l’idoneità dello strumento a rappresentare l’orizzonte di valori e le idee di qualità proprie del gruppo
• confronto tra “reale” e ”ideale”; discussione e una negoziazione tra i membri del gruppo circa gli aspetti del contesto scuola su cui puntare l’attenzione e su cui investire per progetti di miglioramento. Riflessione collegiale sulle priorità, le scelte da compiere, gli obiettivi da realizzare.
DAVOPSI: le esperienze
Con questi presupposti si sono dunque avviati tre progetti che si
sono realizzati nel corso del 2005-2006:
– utilizzo del DAVOPSI come strumento di formazione. Il progetto si rivolgeva a insegnanti che non avessero negli anni precedenti già ragionato in corsi di formazione sull’organizzazione pedagogica del contesto scuola. Gli insegnanti coinvolti sono stati 120, rappresentanti di scuole delle diverse province della Liguria.
– utilizzo del DAVOPSI come strumento di valutazione dell’organizzazione pedagogica della propria scuola.
– Valutazione col DAVOPSI e riflessione sulla giornata educativa.
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