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Concorso nazionale edizione 2015-2016
Partecipanti: classe 1A plesso Bosco
ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARE ITALIANO PROF. ENRICO BITETTI ARTE E IMMAGINE PROF. ROSSANA FERRANTE TECNOLOGIA PROF. MARIA BRUNA PALOMBA SCIENZE PROF. MARIELLA STINGI
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Introduzione
SUPERTAB ha costituito un momento di riflessione sulle tematiche legate all’uso intelligente e sicuro
del web, tematiche proposte dal concorso che hanno attivato un confronto tra la classe 1A e i docenti
aderenti alle attività. Da qui lo spunto per la scrittura di “vicende” in cui i ragazzi sono stati
protagonisti nel reinterpretare i temi legati all’uso del web.
Il bando richiedeva la trasposizione di una storia prescelta in fumetto, da realizzare in campi assegnati
all’interno di un fascicolo in dotazione. Non è stato facile individuare la storia da rappresentare: tutte
erano ben centrate rispetto agli obiettivi educativi del concorso. Si è optato per «UN EROE
PROTETTORE DEL WEB» in cui i dialoghi, già espressi, agevolavano la restituzione in forma di scene.
Parte integrante del presente documento è dunque il Power Point «UN EROE PROTETTORE DEL
WEB» che i ragazzi hanno sviluppato utilizzando le scansioni del fascicolo di studio e dell’ elaborato
finale.
Di seguito i testi dei ragazzi. Buona lettura.
Maria Bruna Palomba
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IN VIAGGIO NEL WEB CON IL BROWSER
C’era una volta una ragazzina di nome Maria che stava viaggiando nel web con il browser. Mentre
navigava su Google vide un annuncio che le proponeva di navigare con “TUTTO GRATIS” e avrebbe
vinto un IPhone 6s con 4G a costo zero (in realtà costava ben $1.007!) e lei accettò. Dopo due giorni
arrivò la bolletta dal valore di $2.000 e i suoi genitori sporsero denuncia per truffa. In seguito ebbero
una lettera che spiegava cosa avessero accettato tramite il sito web ma non riuscirono a capire chi
avesse mai aderito all’offerta. Chiesero a Maria se ne sapesse qualcosa e Maria confessò di aver
navigato su “TUTTO GRATIS” e di aver ottenuto un IPhone 6s 4G a costo zero. I genitori decisero di
toglierle il computer e di metterla in punizione. Passarono mesi dalla punizione e Maria non usò mai
più il computer se non per studiare e navigò sul web solo in presenza di un adulto.
Di:
Lucarelli Sara
Massaro Alessia
Porfido Francesca
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FALSE AMICIZIE
Marco è un ragazzo di 16 anni che adora navigare sui social. Un giorno, fingendosi un adulto
quarantenne, chiede l'amicizia ad una signora di media età.
Passate settimane, diventano grandi “socialfriends” e la signora si innamora di Marco.
Quest'ultimo, per apparire forte e capace di fare tutto, parla ai suoi compagni di liceo di questa storia:
talmente assurda che nessuno ci crede. Così Marco chiede alla signora appena conosciuta di inviargli
foto e video “personali” che quest'ultima invia senza esitare.
Il giorno seguente, appena arrivato a scuola, Marco condivide le immagini e i video con i suoi amici
che li inviano su Youtube. Per diversi giorni per Marco e i suoi amici tutto fila liscio: le visualizzazioni
ed i “mi piace” aumentano. Un giorno, però, la signora scopre, casualmente, le sue immagini ed i suoi
video su Youtube. Si infuria e reagisce. La prima cosa che fa è togliere l'amicizia a Marco, la seconda
chiamare la Polizia postale che geolocalizza il ragazzo grazie alle informazioni fornite dalla signora sul
numero di telefono del presunto amico di cui la signora scopre la vera identità. Marco e i suoi amici
sono incriminati per violazione della privacy e le rispettive famiglie chiamate e rispondere dei loro
errori da minorenni sciocchi.
Insomma: storia di triste di superficialità da parte di ragazzi e di adulti.
Ora sia la signora che i ragazzi hanno imparato la lezione!
Di:
Ariano Davide
Caponio Christian
Disanto Carlo
Lella Carlo
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DALL’ ALTRA PARTE…
C’era una volta una ragazzina di nome Maria… Sembrava un pomeriggio come tutti gli altri per lei
quando, nel bel mezzo dei compiti, il suo cellulare si accese improvvisamente squillando. Era il suono
di un messaggio da Instagram. Maria ignorò i compiti e si precipitò allo schermo del telefonino. Era
incuriosita dalla foto profilo del mittente, che mostrava il viso di uno splendido giovinetto dagli occhi
verdi.
Lesse il messaggio:
Ehi sei molto carina in foto!
La ragazza, per la prima volta, si sentì apprezzata e presa dall’entusiasmo rispose:
-Anche tu! Quanti anni hai? Io ne ho 15, mi chiamo Maria Bianchi.
- Ho compiuto 17 anni da pochissimo. Come regalo di compleanno mi manderesti una tua foto?
Era sul punto di postare una sua foto, quando sentì nella sua testa due vocine:
- Posta la foto, sarai popolare come le tue amiche e avrai un ammiratore!
- Non postare la tua foto per nessun motivo, chi si mostra come un ragazzo potrebbe essere un adulto
e viceversa.
Maria scelse di essere popolare e inviò una sua foto in costume da bagno al misterioso giovane.
Dietro la maschera del diciassettenne, in realtà, si nascondeva un adulto: il padre di Maria, il quale
aveva avuto un passato difficile. Appena si accorse, attraverso la foto inviatagli, che dall’altra parte
c’era sua figlia spense il PC e ripensò all’azione compiuta.
Maria riprese i suoi compiti e non ebbe più notizie dello sconosciuto.
SCEGLI GLI AMICI CON ARGUZIA, NON PUOI MAI SAPERE CHI C’È DALL’ ALTRA PARTE.
Di:
Dimauro Annagiulia
Giove Rossella
Lella Allegra
Nuzzi Michela
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ATTENZIONE A NAVIGARE IN INTERNET
Un giorno un ragazzo navigava in Internet; dopo un po' comparve un malware inviato da un hacker. La
stessa cosa accadeva ai ragazzi del vicinato. Così un tecnico esperto di elettronica installò un
antivirus che funzionò per poco tempo perché l’hacker non conosceva la password. I ragazzi
navigarono in sicurezza per un po' ma un giorno l’hacker tornò all’attacco aggirando la password di
sicurezza. I ragazzi erano disperati e non sapevano come rimediare al problema. Decisero di spegnere
il computer in attesa che tutto tornasse alla normalità. Chiesero consiglio al tecnico che si mise a
lavoro e riuscì a creare un programma di ricerca sicura: IL SAFESEARCH. Ci volle molto tempo per
installarlo su tutti i computer della città ma fu davvero utile: l’hacker non riuscì ad aggirare la
password di nessuno e da quel momento non creò più problemi.
Navigare in Internet comporta dei problemi e bisogna essere sempre molto attenti.
Di:
Digirolamo Giovanni Erasmo
Plantamura Daniele
Sirressi Alessandro
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TOM E IL MESSAGGIO PHISHING
Un giorno Tom accede alla sua posta elettronica per scrivere una mail ad un suo amico e raccontare la
vacanza appena trascorsa, ma viene attratto da un messaggio inviato da uno sconosciuto. Incuriosito
decide di aprirlo commettendo un grosso errore perche’ si trattava di un messaggio phishing, ovvero
di un messaggio ingannevole e non sicuro. Tom impaurito, si consulta con un suo caro amico molto
esperto di computer e, capendo di aver aperto una e-mail truffa, denuncia l’accaduto alla Polizia
postale. Fortunatamente tutto si risolve nel migliore dei modi perche’ la Polizia riesce a rintracciare
l’hacker. La polizia fa notare a Tom che bisogna fare molta attenzione ad aprire e-mail che ci vengono
inviate da gente sconosciuta o che contengono messaggi pubblicitari in quanto il broswer si potrebbe
collegare ad un sito proibito dalla legge e quindi non sicuro.
Di:
Bitetti Mario
Cecca Mariano
Stano Sante
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IL TABLET
Un giorno il pc portatile di Chiara si ruppe. Il notebook era per lei indispensabile per lo studio ma non
aveva denaro sufficiente per comprarne un altro. Andò dal suo rivenditore di fiducia e gli chiese di
consigliarle uno dispositivo più economico. Fu così che conobbe un nuovo prodotto: il tablet. La
ragazza ne rimase colpita: le sue dimensioni erano più piccole, le batterie duravano più a lungo, era
molto più leggero e maneggevole e le sue funzioni erano compatibili con quelle di un pc. In poco
tempo scoprì il mondo del tablet: potè leggere libri, vedere film, fare ricerche, fare i compiti sia a casa
che a scuola, navigare in internet e giocare comodamente con le sue amiche. Dopo qualche giorno il
suo tablet, sovraccarico di giochi scaricati dal web, fu attaccato da un virus che spiava le informazioni.
Chiara scaricò un programma anti-virus che bloccò il malware. Il dispositivo ricominciò a funzionare
regolarmente senza dare altri problemi. Chiara fu veramente soddisfatta del nuovo acquisto elettronico
da cui seppe trarre tutti i vantaggi.
Di:
Ciliberti Carla
Preci Marianna
Volpe Giusy
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IL PERICOLO DI FACEBOOK
Un giorno un bambino di nome Francesco si iscrisse su facebook pubblicando foto e altri dati suoi e
della sua famiglia: foto, abitudini e molto altro ancora….Dopo due minuti un hacker trovò i suoi dati
personali. L’hacker gli scrisse che lo avrebbe rintracciato però Francesco non credette alle sue parole
e non disse niente ai genitori. Un giorno i genitori uscirono e lui rimase solo in casa. Collegatosi a Fb
qualcuno chiese di chattare con lui ed incominciò a fargli delle strane proposte…Francesco ne parlò ai
suoi genitori che chiamarono la Polizia Postale. La Polizia trovò l’hacker molestatore e lo arrestò. Quel
giorno Francesco imparò la lezione e disinstallò facebook.
Di:
Cacciapaglia Mariarosaria
Gaia Popolizio
Sergio Sabrina
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UN EROE PROTETTORE DEL WEB
“… per concludere questo video ti diciamo soltanto che il ragnetto (l’informazione) va da ogni parte
della ragnatela (il Web) e quindi tutti hanno la possibilità di vederlo. Come per il ragnetto, questo
succede per i tuoi dati personali quindi ricorda che …”
“Questa cretinata è inutile…” pensò Mattia spegnendo il video istruttivo – “…navigo sempre in Internet
e non mi è mai successo niente … gli hacker non saltano fuori dal nulla!”.
Mattia era un bambino molto intelligente ma in cuore portava un orgoglio che nessuno gli poteva
togliere. Essere presuntuoso, non fidarsi degli altri, fare di testa propria … erano le sue specialità.
Amava il mondo del web e, per festeggiare il trentesimo anniversario di Internet, voleva iscriversi su
tutti i social.
“Cominciare dal piccolo per finire al grande!” gli consigliò la madre.
Ma, mettendo in atto le sue “specialità”, Mattia fece tutto il contrario: volle iniziare da … Facebook.
Un giorno, appena tornato da scuola, si mise all’opera: era determinato voleva a tutti i costi iscriversi a
Facebook. Una volta inseriti i dati personali, fu fatta: Mattia era iscritto a Facebook.
Dopo qualche tempo iniziò a chattare con uno sconosciuto. Mattia ignorò gli ammonimenti della
mamma e del video istruttivo e trascurò ogni attenzione.
Il suo “amico” si rivelò subito un nemico perché in poco tempo riuscì a rubare i dati personali di
Mattia.
Mattia disperato scoppiò in lacrime ma in suo soccorso arrivò il protettore del Web: il GARANTE
DELLA PRIVACY che immediatamente si prodigò per soccorrere mattia.
“Salve cittadino, cosa succede?” – gli chiese il Garante.
“Un hacker, saltato fuori all’improvviso, ha rubato i miei dati personali e ora ho paura” rispose Mattia.
Il Garante ci pensò su e poi volò via in un batter d’occhio. Rintracciò l’hacker e lo condusse al suo
centro di lavoro per discutere sull’accaduto.
“La sicurezza su Internet è importante per tutti. Non è giusto che qualcuno debba avere timore e
quindi negarsi un desiderio: iscriversi ad un social o comunque fare qualcosa che comprenda l’uso
dei dati personali. Allo stesso tempo non è giusto che tu debba compiere azioni pericolose e avere il
tormento di essere braccato dalla polizia e di finire in carcere…. Non c’è alcun divertimento nel rubare
i dati personali altrui.” – disse il Garante all’Hacker.
“Lo so. Ma questo è l’unico modo per essere al centro dell’attenzione. E, inoltre, alle ragazze piacciono
molto i ragazzi pericolosi!” – replicò l’hacker.
“Ho imparato a mie spese che non sempre è bello essere al centro dell’attenzione ma, se proprio ci
tieni, sappi che ci sono molti altri modi per suscitare interesse: diventare uno youtuber, essere famoso
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sui social, ecc. . Inoltre, a una ragazza devi piacere così come sei e mai peggiorarti per una ragazza o
per un amico.” – gli consigliò il Garante.
L’hacker ci pensò su: decise di restituire i dati a Mattia, promise di non fare più il criminale su internet
e di valere per quello che era veramente.
Questa vicenda ha insegnato molto sia a Mattia che a l’hacker.
Mattia ha imparato a non essere testardo ed a fidarsi di chi gli vuole bene.
All’hacker ha lasciato in dono il senso della vera autostima, l’essere se stessi senza avvertire il
bisogno di cambiare per nessuno.
A noi tutti, invece, ha insegnato ad essere costantemente attenti quando si naviga su Internet
Di:
Andriola Serena
De Pinto Marino
Digirolamo Christian
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GUARDA IL POWER POINT CON IL NOSTRO FUMETTO:
“UN EROE PROTETTORE DEL WEB”
LO TROVERAI SU:
http://www.calameo.com/read/0050824125eb1fc02b3f1
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