Corso di Laurea in Scienze della Formazione PrimariaTecnologie per la Didattica
A.A. 2014/2015
Turano Claudia 152326Sorbara Silvia 152137
Principato Antonella 151460Pisano Francesca 151018
Palermo Anna Maria 148600
Prof. Maurizio De Rose
Destinatari
Scuola dell’infanzia
Tempi di attuazione
Tre giorni scolastici
Spazi di attuazione
Sezione della scuola dell’infanzia
Finalità del progetto
Le finalità del progetto saranno quelle di far acquisire ai bambini di età 4 e 5 anni competenze di base in matematica, partendo dallo sfondo integratore “Biancaneve e i 7 nani”.
Obiettivi Formativi
Ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie; Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi; Contare e nominare i numeri da 1 a 7; Essere in grado di compiere ragionamenti logici proposti durante il gioco; Giocare e lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Metodologie/ procedure
Lettura della fiaba e comprensione del concetto di numero, spazio e tempo;
Brainstorming individuale di termini incontrati durante la lettura della fiaba;
Discussione collettiva.
Strumenti
Microsoft PowerPoint; PC; Proiettore.
Il progetto è strutturato nelle seguenti fasi:
I FASE: RACCONTO DELLA FIABA E DISCUSSIONE COLLETTIVA
II FASE: SUDDIVISIONE IN SEQUENZE LOGICHE
III FASE: «LA SETTIMANA DEI 7 NANI»
IV FASE: I COLORI DELL’ARCOBALENO
V FASE: «LA CASETTA DEI 7 NANI»
VI FASE: VERIFICA FINALE
I FASE: RACCONTO DELLA FIABA E DISCUSSIONE COLLETTIVA
Biancaneve e i Sette NaniC'era una volta una bella principessa di
nome Biancaneve: aveva i capelli neri comel'ebano, la bocca rossa come una rosae la carnagione bianca come la neve.
La sua cattiva matrigna,la regina, possedeva unospecchio magico, a cui rivolgeva sempre la
stessa domanda: ‘’Specchio, servo delle miebrame, chi è la più bella del reame?’’
E sempre lo specchio rispondeva: "Sei tula più bella del reame!”
Ma la regina,temendo che un giorno la bellezza della
principessa superasse la sua, vestì la piccoladi stracci. E la costrinse ai
lavori più pesanti. Biancaneve,però era sempre allegra e cresceva
più graziosa che mai. Così ungiorno, lo specchio disse che era lei
la più bella del reame.
Arrabbiatissima, laregina incaricò allora un cacciatore diucciderla. Ma l'uomo non ne ebbe ilcoraggio: suggerì alla fanciulla di
fuggire e non tornare mai più alla reggia.Biancaneve corse via spaventata e si
rifugiò nel bosco buio. Laggiù scorse una
casetta. "E' permesso?" chiese, entrando.Non c'era nessuno.
I proprietari erano sette nani del bosco: Dotto, Gongolo, Pisolo, Eolo, Brontolo, Mammolo e Cucciolo. Al loro ritorno, rimasero meravigliati nel
trovare un'estranea in casa. "Sono Biancaneve," si presentò allora la principessa e raccontò la sua triste storia.
I nanetti, commossi, l'invitarono a rimanere a vivere con loro.
La fanciulla accettò felice.
Ma la regina scoprì che Biancaneve era ancora viva! Grazie a un filtro magico, si trasformò in una strega e avvelenò una mela. Poi si recò nel bosco e, fingendosi una mendicante,
offrì aBiancaneve la mela stregata.
"Coraggio, dalle un morso!" Non appena la fanciulla l'ebbe assaggiata, per l’incantesimo, cadde in un sonno profondo. Intanto gli animali del bosco erano corsi ad avvertire i nani.
"Eccola là!" esclamarono, vedendo la strega che si allontanava veloce. Mentre la inseguirono, scoppiò un terribile temporale. La malvagia regina si arrampicò fin sulla cima di un profondo
burrone. Proprio allora, un fulmine la fece precipitare dalla roccia.
I nani decisero di costruire un'urna di cristallo e oro, dove deposero Biancaneve.
Finché un giorno passò di là un principe, che rimase incantato dalla bellezza della giovane. Sceso da cavallo, la baciò. Quel bacio ruppe l'incantesimo e Biancaneve si svegliò.
Che gioia per tutti! Biancaneve e il principe si sposarono e vissero sempre felici e contenti.
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III FASE: «LA SETTIMANA DEI SETTE NANI»
LUNEDÍ è il più piccino
si chiama Cucciolo,
è tanto carino!
MARTEDÍ col raffreddore
Eolo starnutisce a tutte le ore
ETCì! ETCì! ETCì!
MERCOLEDÍ è grassottello
si chiama Gongolo è un po’ monello.
GIOVEDÍ c’è un gran sapiente
si chiama Dotto
non scorda niente.
VENERDÍ c’è un nano musone
si chiama Brontolo
il brontolone.
SABATO
con il suo dolce viso
ecco Mammolo
ci fa un sorriso.
La DOMENICA…
che russare!
è proprio Pisolo
che va a riposare.
Ronf… ronf… ronf…
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