Archeologia dell’ambra
Apollonio Rodio Argonauticon
Liber IV - vv.603-616: Tutt'intorno le fanciulle Eliadi, battute dal vento negli alti pioppi, effondono miseramente un triste lamento, e dagli occhi versano al suolo splendenti gocce di ambra; queste si asciugano al sole sulla sabbia, e quando le acque della sacra palude bagnano le coste al soffio del vento sonoro, allora tutte compatte sono trascinate rotolando verso l'Eridano dalla gonfia corrente. I Celti hanno immaginato la storia che ad essere trasportate dai vortici siano le lacrime di Apollo figlio di Latona, quelle che un tempo versò infinite, quando giunse alla sacra stirpe degli Iperborei lasciando per ordine del padre il cielo risplendente, adirato per il figlio.
P. Cornelius Tacitus Germania
45 - 5:Si può pensare tuttavia che l'ambra sia un succo di alberi, perché spesso vi si scorgono in trasparenza certi animali terrestri e anche alati, che, avviluppatisi in questa sostanza ancora liquida, vi restano chiusi dentro quando s'indurisce. Io crederei quindi che, come nelle remote regioni dell'Oriente vi sono alberi e boschi sacri da cui trasudano incensi e balsami, così nelle isole e nelle terre dell'Occidente ve ne sono di più fecondi, il succo dei quali, spremuto fuori e liquefatto dai raggi del vicino sole, scivola nel mare, e dalla violenza delle tempeste è gettato sulle rive opposte. Se per provare la natura dell'ambra vi accosti il fuoco, essa si accende come una torcia e alimenta una fiamma grassa e odorosa; poi si ammollisce in pece o in resina.
C. Plinius Secundus Maior Naturalis Historia
XXXVII - 44: La storia è certo associata al Po per una ragione evidente: ancora oggi le contadine transpadane portano oggetti d'ambra a mo' di monili, soprattutto per ornamento, ma anche per le sue proprietà medicinali; si crede infatti che l'ambra sia efficace contro le tonsilliti e le malattie della gola, perché la natura delle acque in prossimità delle Alpi provoca infezioni di vario tipo alla gola degli uomini.
Ambra: fonti mitografiche e storiche
Cos’è e da dove viene l’ambra
Caratteristiche:
Materiale solido, organico, derivante da resine di piante superiori (conifere o leguminose)..Miscela complessa costituita in prevalenza composti terpenoidi e/o fenolici, oltre a alcoli, acidi, grassi ecc.
Provenienza:
Soprattutto coste del mar Baltico e regioni prospicienti. Qui era raccolta su spiagge o estratta a poca profondità nell’interno.Importanti giacimenti anche in Romania e in Sicilia.
Progetto:
“Ambre e materiali vetrosi protostorici della Valle dell’Adige nel quadro delle coeve
attestazioni dell’Italia del Nord”
Paolo Bellintani Gilberto Artioli , Ivana Angelini Ufficio Beni Archeologici TN Università di Milano (Dip. Scienze della Terra)
Premesse e ipotesi di lavoro:
ornamenti d’ambra e in m.v. come indicatori di scambio su lunga distanza nell’età del Bronzo (Micene-Europa) e ruolo delle Alpi centro orientali e della Valle dell’Adige
Metodologia:
indagini archeologiche ed archeometriche e loro correlazione
Obiettivi: determinazione della natura e della tecnologia dei materiali;
traiettorie spazio-temporali dei flussi di scambio
Aquileia
Plinio il VecchioNaturalis Historia XXXVII – 45 La distanza da Carnunto, in Pannonia, alle coste della Germania, da dove si importa l'ambra, è di circa 600 miglia: il fatto è stato accertato da poco, ed è ancora vivo il cavaliere romano inviato a procurarsela da Giuliano, quando questi fu incaricato di curare lo spettacolo di gladiatori dato dall'imperatore Nerone. Egli attraversò i mercati e le coste e ne riportò una quantità così grande che le reti protettive che tenevano lontane le fiere dal podio erano annodate con pezzi d'ambra, e inoltre le armi e le barelle e tutto l'apparato di ciascun giorno (dal momento che lo sfarzoso allestimento ogni giorno cambiava) erano ornati d'ambra.
Indicatori di lavorazione locale (I-III sec.d.C.):
- oltre 300 oggetti finiti da corredi funerari- materiale grezzo da lavorare
Provenienza:
- da nord (Baltico)- attraverso la Pannonia (fonti classiche)
Certezze (o quasi …) in età romana
VIII-VII
VII
VI-V
VII-VI
IV
VIII-VII
V-IV
Centri di produzione di ambre figurate tra VIII e IV sec.a.C. (da: Negroni 1989)
VI
Il dibattito sulla provenienza Le ambre pre-protostoriche nel Mediterraneo 1874: congresso di
Antropologia eArcheologia preistorica di Stoccolma.Italiani (Capellini): provenienza da giacimenti italiani Nord Europei: provenienza dal Baltico
1876: Analisi chimiche di Helmle ambre baltiche contengono acido succinico (3 – 8 %)
Studi sui distanziatori tipo “Kakovatos”:Melhart 1940; Sandars 1956; Renfrew 1968;Harding - Huge Broks 1974 ecc.
Collana con distanziatori in ambra da Micene
XVI sec. a.C.;
?
?
Da De Navarro (1925) a Von Merhart (1940): le “vie dell’ambra”
Giacimenti d’ambra in Europa
Composizione
variabile in funzione
di:
- area di provenienza,
- storia geologica
- possibili alterazioni diagenetiche dopo il seppellimento
- paleoclima
- fonte paleobotanica
- zona di accumulo della
resina (canali, tasche)
- organo di produzione (tronco, corteccia,etc.).
modenese
analisi DRIFT
analisi FTIR
Spettroscopia: osservazione e registrazione delle diverse lunghezze d’onda dellaluce emessa da un campione sollecitato
Infrarossa:perchè condotta solosulla zona dell’infrarosso(per materiali organici)
La spettroscopia infrarossa(C.W. Beck 1964)
Le curve così definiteconsentono una rapida identificazione di alcune tipologie di resine fossilicome:SucciniteRumeniteSimetiteGedaniteGedano-succinite
Archivio BeckVassar College NY
12
3
4
Bronzo antico (2100-1650 a.C.)
.
succinite
0. La Vela (TN)1. Cattaragna (BS)2. Lagazzi di Vho (CR)3. Laterza (TA)4. G. Calafarina (SR)
non succinite
Lagazzi di Vho
0
lignite
Analisi I.R. su ambre italianedel II mill.a.C.
Elenco siti con ambre e analisi effettuate
1
23457
8
9
10 11
12
131415
1617
Bronzo medio 1-2 (1650-1450 a.C.)
1. Fiavè (TN)*2. Povegliano (VR)3. Castellaro L. (MN)4. Ara di Spin (MN)5. Castione M. (PR)7. M. Castellaccio (BO)8. Lavagnone (BS) 19. Olmo di Nogara (VR)20. Scalvinetto (VR)9. Grotta Manaccora (FG)*10. Toppo Daguzzo (PZ)11. Murgia Timone (MT)12. S. Dom. Ricadi (CZ)13. Longane (MS)14. Valsavoia (SR)15. C.C. Barbara (SR)16. Monte Sallia (SR)17. Castelluccio (SR)18. Lipari Acropoli
* AnaMI
succinite
non succinite ?
18
19-20Elenco siti con ambre e analisi effettuate
1
23456
8
9
1011
12
1516
1718
1. Poviglio (PR)2. Peschiera Imb.M. (VR)3. Scalvinetto (VR)4. Olmo di Nogara (VR)5. Sabbionara (VR)6. Franzine (VR)7. S.Ambrogio (MO) 8. Toscanella Im. (BO)9. Moscosi di C. (AN)10. Coppa Nevigata (FG)*11. Trinitapoli (FG)*12. Bisceglie (BA)13. Lavello (PZ)14. Cisternino (BR)*15. Lipari Acro. (ME)16. Salina (ME)17. Thapsos (SR)18. Plemmyrion (SR)19. Beneceto (PR)*
14
succinite
non succinite ?
non succinite
7
13* AnaUniMI
19
Bronzo medio 3 – Bronzo recente (1450-1200 a.C.)
diffusione dell’ambra:nel nord Italia(palafitte e terramare)Analisi (Guerreschi e Angelini)succiniti baltichenel sud succiniti e non succiniti
Bronzo medio avanzato e Bronzo recente: le “signore delle ambre”
Ambra in abitati e necropoli(corredi funerari femminili) Tipici del veronese i due vaghi fermapieghe associati a spilloni in bronzo
Distribuzione da luogocentrale ?Associazione con altri materiali,
soprattutto faience e vetri (Trinitapoli FG)
Ambra come “dono” tra capi (e relativi lignaggi). Ambra come “Oliatore” di scambi di tipo economico ?
Bernstorf I tesori di Bernstorf(1360 a.C.)
1 23
4 65
79
810
1211
1413
15 1716
2021 1822
19
2426
25
27
23
2829
succinite
non succinite?
1. Isolino (VA)2. Costa Cavallina C. (BG)3. Calcinato P.S.M. (BG)4. Fondo Paviani (VR)5: Mariconda di M. (RO)6. Frattesina (RO)*7. Bismantova (RE)*8. Borgo Panigale (RE)9. Monte Battaglia (FO)10. Candalla R. d. A. (LU)11 Panicarola (PG)12 Ponte S.Pietro V. (VT)13. Poggio La Pozza (RM)14. Roma F.R.15. Ardea C.d. F.(RM)16. Capitanata (FG)17. Coppa Nevigata (FG)18. Torre Castelluccia (TA)19. Lipari P.Monf. (ME) 20. Nuraghe Attentu (SS)21. Serra Neddu di Sorso (SS)22. Palmavera - Alg. (SS)23. Siligo (SS)24. Nurdòle-Orani (NU)25 Sa Sedda ‘e Sos Carros (NU)26. Gremannu-Fonni (NU)27. Forraxi Nioi - Nuragus (NU)28. S.Vittoria Serri (NU)29. Antas (CA) 30. Su Romanzesu (NU)
30
* AnaUniMI
7
Tipo Tirinto Tipo Allumiere
Bronzo finale (1200-1000 a.C.)
Bronzo finale 1200 – 1000 a.C.: la via adriatica
vaghi tipo Tirinto
vaghi tipo Allumiere
??
??
-Diffusione
-Centri di produzione: Egeo? Nord Adriatico e Tirreno? Sardegna?
Vaghi di collana
Teste dispillone
Bottoni
Bismantova – tipo Tirinto: non identificato
Verucchio
Poggiomarino
0
1
2
3
4
5
6
1
Succinite!
Non Succinite!
Non Succinite?
Top Related