Marzo 2012
Scheda Paese
Montenegro
a cura del Servizio Centrale Studi Economici
Federazione ANIE
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro indice della Scheda Paese
Caratteristiche del Paese Pag. 3
Suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato Pag. 4
Indicatori macroeconomici Pag. 5
Partner commerciali Pag. 7
Interscambio commerciale dell’Italia con il Montenegro Pag. 8
Interscambio commerciale Italia - Montenegro di Elettrotecnica ed Elettronica Pag. 9
Opportunità Paese: Trasporti Ferroviari, Energia elettrica e Illuminazione Pag. 11
Investimenti diretti esteri (IDE) Pag. 19
Disciplina generale degli investimenti diretti esteri Pag. 20
Zone franche Pag. 21
Mercato del lavoro Pag. 22
Tutale dei diritti di proprietà intellettuale Pag. 23
Fiscalità Pag. 24
Disciplina doganale Pag. 26
Rischio Paese (fonte SACE) Pag. 27
Indirizzi utili Pag. 28
Contatti ANIE Pag. 29
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Montenegro caratteristiche del Paese
Superficie: 13.812 km² Popolazione: 657.394 (dicembre 2011) Densità della popolazione: 48 abitanti per km² Capitale: Podgorica
Lingua Ufficiale: Montenegrino
(presenti numerosissime minoranze linguistiche tra cui serbo, albanese, bosniaco)
Moneta Ufficiale: Euro (EUR) Distribuzione Popolazione:
- Area Urbana: 61%
- Area Rurale: 39%
Il 15,5% della Popolazione ha un’età inferiore ai 15 anni Tasso di Alfabetizzazione: 96,4% di cui:
- Uomini: 97,8%
- Donne: 94,6%
Fonte: CIA The World Fact Book
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Montenegro suddivisione amministrativa e ordinamento dello Stato
ORDINAMENTO DELLO STATO
L'organo legislatore è l'Assemblea del Montenegro, Parlamento
unicamerale composto da 81 membri, tutti eletti per un mandato di quattro
anni. Il Governo è retto da un Primo Ministro, che viene nominato dal
Parlamento su proposta del Presidente, e può essere sfiduciato dal
Parlamento stesso. Fonte: Governo del Montenegro
SUDDIVISIONE AMMINISTRATIVA Il Montenegro è suddiviso in 21 comuni, che fungono da divisioni amministrative di primo livello.Ciascun comune (opština) prende il nome dal suo capoluogo ed ha di norma un'estensione territoriale molto vasta
Comune Superficie (Km²)
Andrijevica 283
Antivari (Bar) 598
Berane 717
Bijelo Polje 924
Budua (Budva) 122
Castelnuovo (Herceg Novi) 235
Cattaro (Kotor) 335
Cettigne (Cetinje) 910
Danilovgrad 501
Dulcigno (Ulcinj) 255
Kolašin 897
Mojkovac 367
Nikšić 2.065
Plav 486
Pljevlja 1.346
Plužine 854
Podgorica 1.441
Rožaje 432
Šavnik 553
Teodo (Tivat) 46
Žabljak 445
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Montenegro indicatori macroeconomici
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati MONSTAT, FMI, EIU
* dato di previsione
Indicatori 2008 2009 2010 2011 2012* 2013*
PIL a prezzi correnti (Miliardi di Euro) 3,1 2,8 2,7 2,8 3,0 3,1
PIL pro capite a prezzi correnti (Migliaia di Euro) 4,9 4,5 4,4 4,5 4,7 4,9
Tasso di crescita del PIL (variazione % a prezzi costanti) 6,9 -5,7 1,1 2,0 3,5 3,7
Indice Produzione Industriale (variazione %) 7,8 -14,9 2,5 3,2 4,0 4,0
Tasso d'Inflazione (variazione %) 8,5 3,4 0,5 3,1 2,0 1,8
Tasso di Disoccupazione (%) 16,8 19,1 19,7 20,0 20,2 21,0
Esportazioni totali (Miliardi di Euro) 0,4 0,3 0,3 0,5 0,6 0,6
Importazioni totali (Miliardi di Euro) 2,5 1,7 1,7 1,8 1,9 1,9
Saldo Commerciale totale (Miliardi di Euro) -2,1 -1,4 -1,3 -1,4 -1,3 -1,3
Bilancia Commerciale
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Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economi ANIE su dati MONSTAT
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Montenegro PIL per settori economici
….Industria Manifatturiera composizione per produzione settoriale
Prodotto interno lordo composizione per settori economici
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Montenegro partner commerciali
Aree di importazione del Montenegro (Anno 2011) Aree di esportazione del Montenegro (Anno 2011)
Con poco meno di 1 Miliardo di Euro e con una crescita sostanzialmente stabile le esportazioni del Montenegro risultano
fortemente localizzate nelle aree confinanti. Serbia, Ungheria, Croazia e Grecia i principali mercati di sbocco.
Sul fronte delle importazioni nel 2011 hanno raggiunto quota 1,8 Miliardi di Euro e per l’anno in corso dovrebbero confermarsi in
ulteriore crescita e prossime ai 2 Miliardi di Euro. Anche in questo caso i principali Paesi fornitori sono i vicini Stati della Serbia,
Grecia e Bosnia – Erzegovina.
Quarto Paese fornitore l’Italia, in crescita di oltre 8 punti percentuali e con una quota sul totale di circa il 6%.
Il saldo della bilancia commerciale si conferma in negativo con un disavanzo di 1,4 Miliardi di Euro.
Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati MONSTAT
Nr. Paese Partner Quota % ∆ % 2011/2010
1 Serbia 17,6 6,5
2 Ungheria 16,9 165,4
3 Croazia 10,1 226,8
4 Grecia 8,6 -30,3
5 ITALIA 6,8 -36,4
6 Slovenia 6,7 47,3
7 Kosovo 5,2 -30,8
8 Bosnia 4,9 7,0
9 Germania 4,5 56,5
10 Albania 2,3 25,7
11 Altri Paesi 16,4 124,4
Nr. Paese Partner Quota % ? % 2011/2010
1 Serbia 28,4 19,8
2 Grecia 7,9 12,3
3 Bosnia - Erzegovina 7,6 25,0
4 ITALIA 5,9 8,3
5 Germania 5,7 -10,9
6 Croazia 4,9 12,3
7 Slovenia 3,4 2,1
8 Austria 1,9 -31,5
9 Francia 1,7 15,9
10 Romania 1,5 37,2
11 Altri Paesi 31,1 -17,2
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Sul fronte delle importazioni risultano ancora per il 2011 estremamente contenute (33 Milioni di Euro). Il nostra Paese
importa dal Montenegro principalmente metalli non ferrosi.
Il Saldo della bilancia commerciale è positivo per l’Italia con un avanzo di 67 Milioni di Euro nel 2011.
Montenegro interscambio commerciale dell’Italia con il Montenegro
Esportazioni italiane verso il Montenegro per settori industriali (Anno 2011)
Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT
Con una crescita contenuta del 3% rispetto al 2010, nel 2011 le esportazioni italiane verso il Montenegro hanno
superato i 100 Milioni di Euro. Per l’anno in corso si prevede una conferma del trend positivo con una crescita non
superiore ai cinque punti percentuali.
Oltre il 20% dell’export italiano in Montenegro è ascrivibile al settore del Tessile – Abbigliamento; seguono la Metallurgia
e i Prodotti Agroalimentari. Le esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica incidono per oltre il 10% sul totale export in
uscita dal nostro Paese e destinato al mercato montenegrino.
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Montenegro interscambio commerciale Italia-Montenegro di Elettrotecnica ed Elettronica
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat
2007 2008 2009 2010 2011
Esportazioni da Italia verso Montenegro 23,0 24,8 14,5 12,2 11,2
Importazioni da Montenegro verso Italia 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0
Saldo Commerciale 22,9 24,7 14,5 12,0 11,2
TOTALE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICABilancia Commerciale (Dati in Milioni di Euro)
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Montenegro esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso il Montenegro
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Istat
Totale esportazioni nel 2010 = 11,2 Milioni di Euro
distribuzione per macro comparti
COMPARTI ELETTRONICA Milioni di Euro ∆ % 2011 / 2010
ICT 4,1 8,6
Automazione e Misura 0,9 -38,7
Componenti Elettronici 0,1 -19,6
Sicurezza ed Automazione Edifici 0,1 0,7
COMPARTI ELETTROTECNICA Milioni di Euro ∆ % 2011 / 2010
Apparecchi Domestici e Professionali 2,1 2,7
Produzione, Distribuzione, Trasmissione Energia 1,7 44,0
Ascensori e Scale Mobili 1,2 5,9
Illuminazione 0,5 -11,6
Cavi 0,3 -7,2
Componenti e Sistemi per Impianti 0,2 12,0
Trasporti Ferroviari ed Elettrificati 0,0 3,1
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Montenegro opportunità Paese: Trasporto ferroviario
La rete ferroviaria in Montenegro si sviluppa su di 250 km di lunghezza a binario singolo, elettrificata e di calibro
normale.
Due sono le principali linee ferroviarie:
- un tracciato collega il porto di Bar a Podgorica passando per Bijelo Polje e proseguendo fino a Belgrado, capitale
della Serbia.
- mentre un altro tracciato collega Podgorica a Nikšić, con un congiunzione in Albania via Tuzi.
Entrambi i tracciati sono sia per i passeggeri sia per il trasporto merci.
All'inizio del 2010, l'Infrastruttura ferroviaria del Montenegro ha firmato un contratto con la società austriaca Swietelsky
Bau per la ricostruzione della ferrovia Belgrado-Bar (una linea di 18 km lungo Bijelo Polje fino al confine con la Serbia)
per un importo di 7,9 Milioni di Euro.
Ulteriori 10 Milioni di Euro sono stati recentemente stanziati per la ricostruzione della linea ferrovia a nord del Paese.
Nella metà del 2011, nuovi tracciati sono entrati in funzione dalla cittadina di Kolašin fino al confine con la Serbia.
Infine, la linea ferrovia che collega il centro industriale di Niksic con il porto di Bar e con Podgorica ha beneficiato di un
programma di riabilitazione finanziato con un prestito di 15 Milioni di Euro dalla Banca Europea per la Ricostruzione e
lo Sviluppo BERS.
Fonte: Governo del Montenegro
70,7
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Montenegro opportunità Paese: Energia elettrica I La strategia del Montenegro per lo sviluppo del mercato energetico interno riflette gli obiettivi generali della
politica energetica dell'UE. L'obiettivo fissato dalla strategia principale è quello di garantire un approvvigionamento
sostenibile, sicuro e competitivo di tutte le fonti di energia con misure di efficienza energetica e l'utilizzo di energia
rinnovabile. La legislazione e i regolamenti del Montenegro in materia di energia sono, in larga misura, armonizzati con
le direttive UE. Dalla sua istituzione nel 2004, l'Agenzia per la regolamentazione dell'energia, ai sensi della Legge
sull’energia della Repubblica del Montenegro, ha interpretato il ruolo di regolatore del settore energetico.
La produzione di energia elettrica in Montenegro si basa prevalentemente su risorse primarie, cioè: carbone
marrone, lignite, legna da ardere, così come sull’energia idrica e sui rifiuti industriali di legno, non su petrolio e gas
naturale. La centrale termica Pljevlja, le centrali idroelettriche Piva e Peručica, e qualche ulteriore piccola centrale
idroelettrica, producono energia elettrica sufficiente a soddisfare quasi i due terzi del mercato (circa 4.700
GWh/anno).
Circa un terzo di energia elettrica fornita è utilizzato dalle famiglie.
Il più grande consumatore di energia elettrica è l’impianto di produzione dell’alluminio di Podgorica (KAP),
che utilizza circa il 44% del totale del fabbisogno lordo di energia elettrica.
Un altro grande consumatore di energia elettrica sono le acciaierie Niksic.
Il settore dell'energia è caratterizzato da un’efficienza insoddisfacente e da notevoli perdite.
Tuttavia il potenziale di generazione elettrica è notevole. Il potenziale idroelettrico stimato dei principali corsi d'acqua
ammonta a 9.846 GWh, di cui meno di 1.800 GWh (circa il 17%) viene sfruttato al momento.
Mentre il potenziale dei piccoli corsi d'acqua è compreso tra gli 800 GWh e i 1.000 GWh.
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
70,7
Mix energetico in Montenegro
distribuzione %
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Montenegro opportunità Paese: Energia elettrica II Nel gennaio 2009 il mercato dell'elettricità è stato aperto ai consumatori non domestici. La società elettrica di stato
(EPCG) è stata ristrutturata e sono sorte cinque società affiliate: quattro di loro si occupano di generazione,
approvvigionamento, distribuzione e costruzioni e sono rimaste parte della holding, mentre l'unità di trasmissione è
diventata una società per azioni. EPCG AD è stata parzialmente privatizzata nel 2009 mediante un aumento di capitale
e la vendita del 18,3% delle sue azioni alla società energetica italiana A2A, che detiene ora il 43,7% del capitale di
EPCG. Il Governo montenegrino ha inoltre firmato un accordo con il Governo italiano per il collegamento delle
reti elettriche dei due Paesi attraverso un cavo di trasmissione sottomarina con capacità di 1.000 MW. Il progetto,
finanziato interamente dal versante italiano, del valore di 720 Milioni di Euro, sarà attuato dalla società italiana Terna e
dalla sua consociata montenegrina Prenos. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2013. Il Governo italiano
ha espresso la sua disponibilità a investire un totale di 5 Miliardi di Euro nel settore energetico montenegrino.
FONTI RINNOVABILI
Il Montenegro è uno dei firmatari del Protocollo di Kyoto e ha partecipato attivamente al vertice sui cambiamenti
climatici di Copenaghen. Come Stato ecologico (uno dei pochi al mondo che viene ufficialmente definito tale nella sua
Costituzione), il Montenegro si è impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 20%; ad aumentare l'efficienza
energetica e ridurre i consumi del 20%; ad aumentare la quota delle fonti energetiche rinnovabili al 20% del consumo
totale di energia primaria, e di carburante biodiesel per almeno il 10%.
Al fine di bilanciare le esigenze energetiche con lo sviluppo e la protezione dell'ambiente, il governo cercherà di
costruire nuove fonti di produzione di energia elettrica, connesse al futuro gasdotto Adriatico-Ionio, sulla base del
possibile sfruttamento delle risorse nazionali di gas naturale e di petrolio greggio.
Negli ultimi dieci anni, le Fonti di Energia Rinnovabili hanno rappresentato circa il 25% del saldo totale di energia
primaria del Montenegro, composto essenzialmente da legno combustibile, acqua e rifiuti.
Il Governo montenegrino ha individuato altre potenziali fonti di energia rinnovabile come l'energia eolica, l’energia
solare, le biomasse, i rifiuti vegetali e solidi urbani.
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Montenegro opportunità Paese: Progetto Energia elettrica da Biomassa legnosa nel Montenegro settentrionale
DESCRIZIONE PROGETTO
L’obiettivo del progetto è la costruzione di un generatore elettrico regionale, di potenza installata netta di 3 MW e
produzione annuale di elettricità di circa 23,4 GWh trasferita alla rete, utilizzando i residui di biomasse legnose
forestali come combustibile. La quantità di scarti di biomassa necessaria potrebbe essere ottenuta dalle lavorazioni
del legno e, per la maggior parte, da legname proveniente da foreste di proprietà delle società per la lavorazione del
legno.
Secondo le informazioni ricevute dai tre Comuni coinvolti in questo progetto (Berane, Andrijevica e Rozaje), la quantità
attuale di legno proveniente dalle foreste e dalle fabbriche per la lavorazione del legno ammonta a circa 31,000
m3/anno. Tuttavia altri due Comuni nelle vicinanze (Plav e Bijelo Polje) hanno espresso il proprio interesse nel
progetto, per cui la quantità complessiva del legname potrebbe aumentare sino a 57,000 m3/anno. Lo scenario
relativo all’impianto di 3 MW è basato sulla disponibilità di scarti di biomassa dai 5 comuni menzionati (cioè 57,000
m3/anno).
L’unità per la produzione regionale dell’energia elettrica potrebbe essere ubicata nel Comune di Berane, che ha una
posizione centrale rispetto ai comuni selezionati, a distanza massima di 35 km. Nella realizzazione dell’impianto
potrebbero essere utilizzati gli impianti e le infrastrutture della vecchia fabbrica per la produzione di carta presenti in
questo Comune.
SOSTENIBILITA’ Gli effetti positivi del progetto, oltre a quelli relativi alle riduzioni di emissioni di gas-serra, si riferiscono sia ad aspetti sociali che ambientali: • supporto allo sviluppo sostenibile della regione • miglioramento della gestione dei residui forestali nell’area • promozione delle fonti di energia rinnovabile ed introduzione di tecnologie efficienti ed ecocompatibili • diversificazione delle fonti per la produzione di energia elettrica. STATO ATTUALE Società vincitrice del bando: Agrotec (www.agrotec-spa.net) in collaborazione con università della Tuscia di Viterbo (www.unitus.it) PARTNER LOCALI
Comuni di Berane, Andrijevica, Rozaje, Plav e Bijelo Polje, Ministero di Economia, Impresa pubblica per l’energia
elettrica del Montenegro, imprese locali per la lavorazione del legno. Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Montenegro opportunità Paese: Progetto Energia elettrica da Biomassa legnosa nel Comune di Pljevlja DESCRIZIONE PROGETTO
L’obiettivo del progetto è la costruzione di un generatore elettrico di potenza installata di 6 MW per la produzione
annuale di elettricità di circa 40 GWh trasferita nella rete, utilizzando la biomassa legnosa ed i residui dell’industria del
legno come combustibile. La quantità di biomassa disponibile è di 25.900 tonnellate l’anno. L’idea progettuale prevede
il coinvolgimento dei due maggiori concessionari nel territorio del Comune di Pljevlja. La maggior parte del
combustibile legnoso proviene da foreste per le quali le imprese private per la lavorazione del legno hanno già le
concessioni di utilizzo, ma che non sono sfruttate a causa della bassa intensità produttiva e della difficile situazione
finanziaria delle imprese.
RIDUZIONE STIMATA DELLE EMISSIONI DI GAS-SERRA
Si stima che la capacità di riduzione delle emissioni del progetto è circa 117.000 tCO2eq nel periodo 2008 – 2018.
SOSTENIBILITA’ Gli effetti positivi del progetto, oltre a quelli relativi alle riduzioni di emissioni di gas-serra, si riferiscono sia ad aspetti sociali che ambientali: • supporto allo sviluppo sostenibile della regione • miglioramento della gestione dei residui forestali nell’area • promozione delle fonti di energia rinnovabile ed introduzione di tecnologie efficienti ed ecocompatibili • diversificazione delle fonti per la produzione di energia elettrica. STATO ATTUALE Società vincitrice del bando: Sirio Techno Group (www.siriotechnogroup.it) COSTO DI INVESTIMENTO STIMATO Costo di investimento stimato per l’unità CHP (turbina a vapore) con capacità istallata di 3MWel / 5MWth è di circa 7,65 Milioni di Euro, mentre l’istallazione di 3MW solo per la produzione di energia elettrica costerebbe circa 6,77 Milioni di Euro. PARTNER LOCALI
Comune di Pljevlja. Imprese locali per la lavorazione del legno. Impresa pubblica per l’energia elettrica di Montenegro -
EPCG.
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Montenegro opportunità Paese: Progetto Risanamento di mini impianti idroelettrici DESCRIZIONE PROGETTO
La realizzazione del progetto comprende il ripristino di sette impianti idroelettrici di piccola taglia esistenti in
Montenegro, con potenza totale installata fino a 9 MW, gestiti da EPCG. Il primo è stato costruito nel 1910, gli altri
negli anni trenta e cinquanta, senza, nel frattempo, grandi ristrutturazioni o modernizzazione dell’attrezzatura. Inoltre la
situazione idrologica è cambiata rispetto ai parametri di progettazione, il che attualmente causa lo sfruttamento
inefficiente delle risorse idriche, e va rilevata anche la cattiva condizione degli impianti. Secondo le analisi tecnico-
economiche già svolte, l’eventuale ripristino è focalizzato sul miglioramento delle Small Hydro Power Plants SHPPs,
sulla riduzione delle perdite e sul miglioramento della gestione. Questo contribuisce all’incremento di disponibilità e di
produzione di elettricità. In particolare, va tenuta in considerazione la ristrutturazione delle dighe, il rafforzamento delle
strutture con calcestruzzo, la riparazione e/o sostituzione delle turbine, dei generatori, dei sistemi di controllo
automatici, dei sistemi ausiliari e delle altre parti elettriche. Realizzando i miglioramenti di cui sopra, l’attuale
produzione annuale di elettricità di 15 GWh potrebbe molto probabilmente essere aumentata fino a 26 GWh.
SOSTENIBILITA’ Con la realizzazione delle attività progettuali descritte, le SHPPs esistenti in Montenegro opereranno con massima produttività ed in condizioni di sicurezza più elevate, sia per il personale che per l’ambiente. STATO ATTUALE È stato fatto lo studio di fattibilità finora. COSTO DI INVESTIMENTO STIMATO Costi di investimento sono 7,35 Milioni di Euro. PARTNER LOCALI
EPCG, Ministero dello Sviluppo Economico.
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Montenegro opportunità Paese: Progetto Mini impianti idroelettrici Krupac e Slano DESCRIZIONE PROGETTO
L’obiettivo del progetto è la generazione di elettricità rinnovabile utilizzando fonti idroelettriche e il passaggio
dell’energia prodotta alla rete montenegrina sulla base di accordi sull’acquisto di energia elettrica (Power Plants
Agreements - PPAs), utilizzando il sistema di trasmissione dell’Impresa Pubblica per l’energia elettrica di Montenegro
(EPCG) per la distribuzione. L’attività progettuale porterà alla riduzione delle emissioni di gas-serra evitando la
generazione di elettricità e le emissioni di CO2 provenienti dagli impianti termici di produzione.
I due bacini idrici Krupac e Slano sono già sfruttati per i fabbisogni della centrale idroelettrica di Perucica, in
conformità con la programmazione dello scarico d’acqua durante l’anno. È stato previsto l’utilizzo dell’acqua scaricata
per le nuove mini centrali idroelettriche senza alcun influsso sulla programmazione esistente. Il progetto include la
costruzione di due piccoli impianti idroelettrici di potenza installata totale pari a 6.640 kW, per una produzione annuale
di elettricità di 6.900 MWh. La costruzione della centrale di Slano è prevista con una dotazione di due turbine di 2.880
kW ognuna, mentre quella di Krupac con una turbina di 880 kW. Si potrebbe ottenere una maggiore produzione
energetica migliorando la programmazione dello scarico, senza influire sulla programmazione quotidiana che riguarda
il rapporto livello/volume. L’immissione in rete dell’elettricità prodotta dalle centrali di Krupac e Slano sarà effettuata
tramite una sub-stazione e una linea aerea di trasmissione. Gli impianti saranno connessi alla rete tramite due linee a
35 kV (inlet-outlet). STATO ATTUALE È stata effettuata una dettagliata valutazione tecnico economica del progetto. COSTO DI INVESTIMENTO STIMATO Secondo le valutazioni preliminari, il costo di investimento totale è approssimativamente 7 Milioni di Euro. PARTNER LOCALI Ministero dello Sviluppo Economico, EPCG
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Montenegro opportunità Paese: Progetto Efficienza energetica nel settore dell’illuminazione pubblica DESCRIZIONE PROGETTO
Le attività progettuali comprendono il miglioramento del sistema esistente per l’illuminazione pubblica in nove
municipalità del Montenegro, con circa 300.000 abitanti utilizzando tecnologie più efficienti per l’illuminazione
stradale. In conformità alla Strategia sull’EE, con una buona scelta dei sistemi di illuminazione e la regolazione
automatica, è possibile risparmiare il 20-25% di energia in questo settore. Al momento c’è un uso diffuso delle vecchie lampade al mercurio, che consumano più elettricità per la stessa quantità di luce, e la loro durata è di un anno, ossia tre volte di meno rispetto alle lampade al sodio. Perciò le attività progettuali sarebbero composte dalla sostituzione di più di 11.450 lampade al mercurio con le lampade moderne al sodio. Di conseguenza, a un’efficienza energetica aumentata corrisponderebbero consumo energetico e costi di manutenzione ridotti, a causa della durata più lunga delle lampade al sodio ad alta pressione. Il risultato delle attività progettuali sarebbe rappresentato dal risparmio energetico di 4.300 MWh per anno e dalla riduzione delle emissioni di GHG. I progetti per l’efficienza energetica nel sistema di illuminazione non contribuiscono in modo significativo alla riduzione delle emissioni di carbonio. In ogni caso, se vengono presentati come una parte di progetti più grandi, essi possono rappresentare un contributo importante per la riduzione delle emissioni di CO2. Manutenzione e giusta attenzione (con periodi di monitoraggio) sono necessarie per assicurare l’uso continuo del nuovo sistema di illuminazione. Questo progetto potrebbe rappresentare la base per prevedere e definire le possibilità di sviluppo di progetti rilevanti più estesi, per esempio il miglioramento dell’efficienza nel settore dell’illuminazione stradale al livello nazionale.
SOSTENIBILITA’ Il progetto migliorerà la disponibilità dell’elettricità e la qualità dell’illuminazione nell’area locale. Inoltre, la realizzazione del progetto mira a un contributo positivo allo sviluppo sostenibile della regione dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. STATO ATTUALE Società vincitrice del bando: Ati (www.atispa.it) in collaborazione con Eurecna (www.eurecna.it) e Eng Team & Partners (www.engteam.it) PARTNER LOCALI
Municipalità di Herceg Novi, Niksic, Berane, Bijelo Polje, Danilovgrad, Plav, Pljevlja, Tivat e Ulcinj.
Fonte: Ministero dell’Energia, Montenegro
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Il Montenegro presenta un significativo potenziale per gli investimenti italiani nei settore dell’energia e del turismo. Secondo i dati diffusi dall’ufficio ICE di Podgorica attualmente sono presenti poco meno di 20 aziende italiane che hanno implementato investimenti diretti esteri nel Paese. Con una quota prossima al 2%, l’Italia si posiziona quale tredicesimo Paese investitore nella Repubblica del Montenegro. Il gruppo italiano A2A, nel quadro dell’operazione di ricapitalizzazione e privatizzazione parziale della EPCG è diventato un partner strategico di grande importanza per il Montenegro. Sono da segnalare insediamenti di imprese italiane medio-piccole da collegarsi principalmente ad alcune produzioni nel settore del tessile-abbigliamento e del legno-arredamento, nonché investimenti nel settore dei servizi. Si tratta di realtà che spesso sfuggono alle ricognizioni ufficiali ma che sono sintomatiche di una vitalità di scambi e di collaborazioni tra i due Paesi
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro investimenti diretti esteri (IDE)
Paesi di provenienza degli Investimenti
distribuzione %, Anno 2009 (ultimo dato disponibile)
Fonte: elaborazioni ANIE su dati Unctad, Banca Centrale del Montenegro. ICE
Andamento degli IDE (2000 – 2011*)
Milioni di US$ Milioni di US$
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Montenegro disciplina generale degli investimenti diretti esteri
Gli investimenti esteri in Montenegro sono regolati dalla Legge sugli Investimenti Esteri (RM No. 52/00). La costituzione di una società nella Repubblica di Montenegro viene, invece, regolata dalla Legge sulle Società (Gazzetta Ufficiale della Repubblica di Montenegro No. 6/2002). Investitore straniero è: • una persona giuridica che ha la propria sede centrale all’estero • una persona fisica o un cittadino del Montenegro con residenza permanente o temporanea per un periodo superiore a
un anno all’estero • una società costituita da un cittadino straniero o da una società straniera in cui la partecipazione straniera eccede il
25%. Un investitore straniero può costituire una società o investire in una società già esistente in Montenegro e può operare in maniera autonoma oppure con un altro investitore straniero. Un investitore straniero è soggetto alle medesime condizioni previste per gli operatori locali, fatta eccezione per le attività relative alla produzione e al commercio di armi e di equipaggiamento militare. Un investitore straniero non può operare in aree proibite definite per legge, ad esempio nelle zone di confine. Può inoltre trasferire e reinvestire liberamente i propri profitti purché in regola con l’autorità fiscale montenegrina e con tutti gli obblighi derivanti dall’investimento. ESENZIONI: • Una società di nuova costituzione è esonerata dalla tassa sugli utili societari per i primi tre anni di attività (per gli
investimenti in attività commerciali, dei servizi finanziari e alle imprese e i servizi assicurativi saranno esenti solo il primo anno di attività)
• Una società di nuova costituzione il cui investimento supera il 50% della partecipazione estera o è costituita solo con capitale straniero, sarà esentata dall’imposta sugli utili per i primi 5 anni di attività
• Una società di nuova costituzione che si instaura in una zona franca sarà esente dall’imposta sugli utili per i primi 10 anni di attività
• Una società di nuova costituzione in una delle province in ritardo di sviluppo sarà esente per i primi 5 anni di attività.
Fonte: Governo del Montenegro
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Montenegro Zone franche
La Legge sulle zone franche è stata approvata nel giugno 2004 (L. 42/04). Secondo questa legge le Zone franche e
depositi franchi fanno parte del territorio dello Stato ed usufruiscono della extraterritorialità doganale. Nel
senso doganale queste zone rappresentano l’estero per il mercato nazionale, ma in ogni altro senso fanno parte del
territorio dello Stato al quale appartengono. In queste zone tutte le attività economiche che non sono proibite possono
essere effettuate. Le agevolazioni per il magazzinaggio e le unità di produzione possono essere stabilite grazie
ad un accordo con le relative autorità. Lo sdoganamento in una zona di libero scambio così come lo scambio
di merci e servizi all'interno delle zone differenti è esente da tasse e da spese.
Le merci introdotte nel territorio doganale del Montenegro da una zona di libero scambio sono, comunque, soggette
allo sdoganamento. In questo modo viene aumentata la loro concorrenza sui mercati terzi.
Questa legge è stata emanata con lo scopo di rafforzare l’economia del Montenegro, tramite la realizzazione di migliori
condizioni per gli investimenti esteri, per attirare il capitale estero, tecnologia, per adottare delle conoscenze
professionali ed esperienze e abilità di manager dall’estero; per aumentare la crescita ed il rialzo del livello
d’occupazione e scambio commerciale. Attualmente in Montenegro esistono due Zone franche: Free Trade Zone Bar Free Trade Zone Kotor
Fonte: Governo del Montenegro
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Secondo la legge montenegrina il contratto di lavoro può essere sia indeterminato che a tempo determinato. Per quest’ultimo si
stabilisce sia l’attività specifica da svolgere che la durata, la quale non può essere inferiore a 6 mesi né più lunga di un anno se
non in particolari circostanze. Il salario mensile non può essere inferiore a 55 Euro. In Montenegro vi sono tre tipologie di
contratto collettivo:
- generale, concluso tra le associazioni dei datori di lavoro e le rappresentanze sindacali
- di settore, valido solo per certe industrie
- individuale, concluso tra i rappresentanti sindacali del datore di lavoro e manager.
Le ore settimanali massime di lavoro stabilite per legge sono 40.
Gli straordinari permessi sono pari ad 8 ore a settimana, si ha inoltre diritto a 18 giorni di ferie annuali.
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro mercato del lavoro
Fonte: elaborazioni ANIE su dati del Ministero del lavoro del Montenegro
Occupazione per Settori Tipologiacontributo a carico
del lavoratore
contributo a carico
del datore
Pensione di disabilità 12,00% 8,00%
Assicurazione per la salute 4,00% 5,00%
Assicurazione di disoccupazione 0,50% 0,50%
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI*
* dati espressi in Tassi
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro tutela dei diritti di proprietà intellettuale
Negli ultimi anni il processo di adesione al WTO e, quindi, l’esigenza di dare attuazione agli accordi TRIPS (Accordi
sui diritti di Proprietà Intellettuale relativi al commercio) ha fatto compiere al Montenegro significativi passi in avanti in
materia di tutela della proprietà intellettuale e industriale.
Dal 2004 è stato varato un pacchetto di leggi in materia di tutela di brevetti, marchi, denominazione geografica
e di provenienza, design industriale e diritti di autore.
Il Montenegro ha aperto ufficialmente il 28 maggio 2008 un Ente Statale per la proprietà Intellettuale (IPO:
Intellectual Property Office) che, a partire da tale data, accetta e processa le domande di registrazione di marchio
nazionali. In base alle disposizioni vigenti, qualsiasi persona fisica - giuridica può ottenere un brevetto.
Per quanto riguarda i diritti di proprietà intellettuale il Montenegro ha aderito a tutte le convenzioni e ai trattati
internazionali che regolano tale materia.
L’accordo di estensione e cooperazione sottoscritto dal Presidente dell’Ufficio Europeo dei Brevetti e dal Ministro
dello Sviluppo Economico del Montenegro il 13 febbraio 2009 è entrato in vigore a marzo 2010.
A partire da questa data tutte le domande di brevetto europeo ed internazionale saranno considerate automaticamente
estese al Montenegro. Nel caso delle domande di brevetto depositate anteriormente al 1° marzo 2010 e dei brevetti
concessi derivanti da queste sarà possibile fare valere l’accordo di estensione e cooperazione sottoscritto a suo tempo
dalla Repubblica federale di Jugoslavia, entrato in vigore nel novembre 2004.
Fonte: Governo del Montenegro, ICE Podgorica
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro imposta sul reddito delle persone giuridiche
Il sistema fiscale del Montenegro si basa su un corpo di Leggi, ognuna delle quali regola una tassa specifica. Il sistema fiscale è stato determinato in modo tale da: • favorire la stabilità e la crescita economica • creare le condizioni di compatibilità con gli altri sistemi fiscali • creare delle pari condizioni per i contribuenti che operano all’interno di un mercato grazie al libero movimento di merci, servizi, persone e capitali • creare una uguale condizione tra le persone fisiche e giuridiche che operano sul territorio montenegrino • stabilire la capacità di contribuzione in relazione alle reali possibilità del contribuente. TASSA SUI PROFITTI SOCIETARI
Sono soggetti passivi le persone giuridiche esercenti un’attività lucrativa comprese le società in accomandita semplice
stabilite in Montenegro o che ivi hanno la sede di direzione. Sono soggetti all’imposta i redditi dei soggetti residenti, i redditi
prodotti in Montenegro dai soggetti non residenti, nonché i redditi prodotti dalle stabili organizzazioni di soggetti non
residenti. Non è applicata la ritenuta sui dividendi percepiti delle azioni acquistate allo scopo di capitalizzare una società.
Dal 2006 l’aliquota proporzionale unica è fissata al 9 per cento. E' consentito riportare a nuovo le perdite nei successivi
cinque anni.
Il capital gain è tassato secondo le regole ordinarie per il 50 per cento del loro ammontare. La plusvalenza derivante dalla
vendita di azioni a scopo speculativo, ossia per il riacquisto di nuove nell’arco di 12 mesi, non rientra nella base imponibile.
In caso di vendita di proprietà immobiliari non sono dovute imposte se si dimostra che nei tre anni precedenti l’immobile è
stato adibito a scopi abitativi personali. Le plusvalenze e le rendite sono tassate in sede di dichiarazione dei redditi e
concorrono alla formazione del reddito complessivo. I non residenti, invece, scontano le imposte nella misura del 15%
tramite ritenuta alla fonte.
TASSAZIONE NELLE AREE SOTTOSVILUPPATE
E’ prevista un’esenzione triennale per i contribuenti che iniziano un’attività in zone sottosviluppate. Sono previste tre
tipologie di detrazione:
- per assunzione di nuovi dipendenti. L’impiego deve durare non meno di due anni e l’agevolazione spetta per un anno
- per investimenti in azioni. Tale detrazione spetta se i profitti ritratti sono reinvestiti entro 12 mesi per incrementare il
capitale
- per le attività delle organizzazioni non governative. Tali enti beneficiano di un’esenzione fino a 4.000 Euro se gli utili
sono utilizzati per il raggiungimento degli scopi istituzionali. Fonte: Governo del Montenegro
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro tassazione delle persone fisiche
Fonte: Governo del Montenegro
E’ tenuto al pagamento dell’imposta sul reddito una persona fisica che riceve un guadagno. L’imposta sul reddito viene calcolata sulle entrate nette derivanti da ogni fonte, fatta eccezione per le entrate che sono esenti da tale tassa. L’imposta, con aliquota unica del 12%, è assolta mensilmente per i lavoratori dipendenti da parte del rispettivo datore di lavoro che effettua la ritenuta sui redditi corrisposti e provvede al versamento, tenendo conto delle deduzioni personali, se presenti. Le deduzioni personali consistono nei carichi di famiglia e spettano nella misura di 120 Euro annue (10 Euro mensili) per ogni familiare. I datori di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta, devono presentare entro il 31 gennaio, per l’anno precedente, i dati relativi alle retribuzioni corrisposte e alle imposte versate nei confronti di ogni dipendente. I redditi di fonte diversa devono invece essere dichiarati con la dichiarazione annuale che deve essere presentata entro il 30 aprile, per l’anno precedente. Gli individui residenti in modo permanente pagano le imposte sia sui redditi ritratti nel Paese che sui redditi conseguiti all’estero, mentre i non residenti pagano le imposte solo sui redditi prodotti in Montenegro. Sono considerate residenti le persone che risiedono nel territorio di Montenegro per almeno 183 giorni continuativamente nell’arco di un anno, ovvero le persone che hanno nello Stato il centro dei propri affari o interessi. I redditi derivanti da locazioni di immobili sono tassati al 15%; i redditi derivanti da interessi e dividendi sono tassati al 9%. Le plusvalenze realizzate dalle persone fisiche sono esenti. Le ritenute alla fonte si applicano alle seguenti tipologie di reddito: salari, secondo le aliquote previste dagli scaglioni di reddito; diritti derivanti da opere dell’ingegno, nella misura del 20 per cento; rendite da capitale, nella misura del 15 per cento; redditi da proprietà immobiliari, nella misura del 20 per cento. Per le ritenute sui pagamenti effettuati ai non residenti sono fatte salve le deduzioni assicurate dalle Convenzioni contro le doppie imposizioni. Ai pagamenti effettuati nei confronti dei non residenti si applicano le seguenti ritenute: 9% per i dividendi, 5% per gli interessi e 9% per le royalties. Il Montenegro ha firmato con l’Italia l’ Accordo contro la doppia imposizione nel 2005. IMPOSTE SUL VALORE AGGIUNTO L’IVA è stata introdotta in Montenegro il 1° aprile 2003. L’aliquota è stata fissata al 17% sia per i prodotti che i servizi, ma è stata ridotta al 7% per il turismo. Dal pagamento dell’imposta sono esclusi alcuni prodotti e servizi, quali: olio, zucchero, medicinali, libri e pubblicazioni.
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro disciplina doganale
Il sistema doganale montenegrino è basato sul Sistema Armonizzato del 1996. Tutte le aziende che intendono avviare
attività commerciali in Montenegro devono essere registrate presso la corte commerciale in Podgorica. Secondo il
Commercial Companies Act (Službeni list RCG 6/2002), un'azienda straniera che intende implementare attività
commerciali può aprire il proprio ufficio di rappresentanza in Montenegro.
In conformità con l’Action Plan, la tariffa doganale corrente in Montenegro è entrata in il vigore il 15 agosto 2003. In gran
parte è armonizzata con le tariffe applicate nella Repubblica di Serbia. L'armonizzazione completa è operativa dalla fine
del 2006. Tuttavia 56 articoli di tariffa doganale (pacchetto strategico dei prodotti agricoli) sono stati esclusi.
Il Montenegro ha mantenuto il diritto di stipulare i tassi tariffarie speciali per questo pacchetto.
L'importazione delle merci straniere autorizzate alla libera circolazione in Serbia è soggetta al pagamento dei
diritti doganali in Montenegro. Invece il movimento delle merci di origine serba è libero.
Le merci in transito fra gli stati membri devono essere accompagnate dalla polizza di carico. Le merci serbe possono
essere introdotte in Montenegro attraverso gli uffici doganali di Dracenovac, di Dobrakovo e di Rance.
I dazi sulle merci importate nel territorio doganale della Repubblica si basa sulla legge sulla tariffa doganale e sulle
norme stabilite nella presente legge. Le tariffe doganali vanno dallo 0% al 30%, e la media tariffaria è del 6,11%.
Tutte le merci che vengono introdotte o prese fuori dal territorio doganale devono essere dichiarate agli uffici doganali di
frontiera o all’ufficio doganale competente.
Fonte: Governo del Montenegro
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RISCHIO POLITICO
Le elezioni parlamentari di aprile 2009 hanno dato maggiore stabilità alla maggioranza impegnata nell’approvazione di
una serie di riforme di stampo liberista e all’acquisizione della membership europea.
RISCHIO ECONOMICO
L’economia è poco diversificata e dipendente dal turismo e dall’esportazione di alluminio. Il deficit di parte corrente è
particolarmente elevato e a ciò si aggiunge un debito pubblico ed estero in veloce aumento.
RISCHIO BANCARIO E OPERATIVO
Gli effetti della crisi si sono fatti sentire sul sistema bancario montenegrino che sta soffrendo l’aumento dei crediti non
esigibili e le difficoltà legate al rifinanziamento dei prestiti. L’obiettivo di diventare membro dell’Unione Europea
costituisce una notevole spinta per il miglioramento del contesto operativo.
Condizioni di assicurabilità SACE:
categoria OCSE: 6/7- rischio alto
Rischio sovrano: senza condizioni
Rischio bancario: senza condizioni
Rischio privato: senza condizioni
Plafond: 20 Milioni di Euro
a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro Rischio Paese (fonte SACE)
Ultimo aggiornamento SACE: 23 luglio 2010 0
7
Montenegro
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a cura del Servizio Centrale Studi Economici di ANIE
Montenegro indirizzi utili UFFICI ITALIANA IN MONTENEGRO
AMBASCIATA ITALIANA A PODGORICA
Ulica Džordža Vašingtona
81000 – Podgorica
Tel: +382 20 234661/2
Fax: +382 20 234663
E-Mail: [email protected]
ICE – UFFICIO A PODGORICA
Ulica Džordža Vašingtona
81000 – Podgorica
Tel: +382 20 205130
Fax: +382 20 205131
E-Mail: [email protected]
MINISTERI ENTI – GOVERNO MONTENEGRO
MINISTERO DELL’ECONOMIA
Rimski trg 46
81000 - Podgorica
Tel: +382 20 482119
Fax: +382 20 234027
MINISTERO DELL’ECONOMIA
DIPARTIMENTO PER L’ENERGIA
Rimski trg 46
81000 - Podgorica
Tel: +382 20 482251
Fax: +382 20 234027
MINISTERO DELL’ECONOMIA
DIPARTIMENTO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
Rimski trg 46
81000 - Podgorica
Tel: +382 20 482185
Fax: +382 20 234081
MINISTERO DELL’ECONOMIA
DIPARTIMENTO PER L’INDUSTRIA E PMI
Rimski trg 46
81000 - Podgorica
Tel: +382 20 482302
Fax: +382 20 234027
ENTI PUBBLICI
EPCG
Vasa Raickovica 18/a Street
81000 – Podgorica
Tel: +382 20 238562
Fax: +382 20 238561
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