CdL in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. A.A. 2017/2018
Corso di Anatomia umana e radiologica
Anatomia umana
Docente: Leonardo Di Ascenzo, MD, PhD
Recapiti del docente: [email protected]
Lezione 3
1
Anatomia topografica del torace
2
Programma di lezione 3
1. Il Cuore e i grandi vasi
2. I vasi epi-aortici
3. I ritorni venosi
4. Esofago
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1. Il cuore
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Apparato cardiovascolare 5
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Circolo polmonare o Piccola circolazione
Invia ai polmoni sangue a scarsa concentrazione di ossigeno, per accumulare ossigeno ed espellere anidride carbonica.
Circolo sistemico o Grande circolazione
Cede sangue ricco
di ossigeno e di nutrienti a tutte le cellule del corpo,
da cui estrae i materiali di scarto o
scorie..
Il cuore si compone di due pompe muscolari in serie.
Localizzazioen del cuore 6
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Il cuore è una pompa muscolare cava e coniforme, alloggiata nel mediastino e appoggiata sul diaframma. Dimensioni medie adulto: Larghezza ~ 9 cm Lunghezza ~ 14 cm Rapporti: Lateralmente con i polmoni Posteriormente con esofago e colonna vertebrale Anteriormente con sterno.
Struttura cardiaca 7
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Base cardiaca Origine dei grossi vasi
Sotto la II costa
Apice V spazio intercostale a sinistra
Rivestimenti cardiaci 8
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Il pericardio, o sacco pericardico, è un rivestimento sieroso che racchiude il cuore e l’origine dei grandi vasi che da esso nascono. Il pericardio si compone di due foglietti, uno parietale che a livello dei grossi vasi si riflette su stesso per darne uno viscerale per cui possiamo riconoscere un foglietto esterno o pericardio parietale ed un foglietto adeso al cuore o pericardio viscerale.
Il pericardio parietale, che come il viscerale è un foglietto epiteliale, sul versante esterno presenta una componente più fibrosa composta di tessuto connettivo denso. Tra i due foglietti pericardici vi è una cavità virtuale riempita normalmente solo da un film di liquido citrino, che riduce la frizione.
Tavola Sacco pericardico
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Parete cardiaca 10
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La parete cardiaca dall’esterno verso l’interno si compone di:
Sia il pericardio, che l’endocardio, sotto lo strato epiteliale presentano uno strato connettivale. Tutti gli strati cardiaci sono innervati e presentano irrorazione ematica.
Camere cardiache 11
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V. dx V. sx
Superficie esterna del cuore 12
Solco atrioventricolare cinge il cuore e separa gli atri dai ventricoli, accoglie le diramazioni delle arterie coronariche destra e circonflessa ed il seno coronarico. Solchi interventricolari Anteriore Posteriore Separano i due ventricoli collocandosi all’esterno del setto interventricolare. Accolgono le arterie coronariche interventricolari anteriore e posteriore
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Valvole cardiache 13
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Le Vv. aortica e polmonare sono dette semilunari, per la forma delle loro cuspidi.
Le Vv. mitrale e tricuspide sono dette atrio-ventricolari.
Le 4 valvole cardiache sono sostenute da uno scheletro fibroso ad anelli di tessuto connettivo denso interconnessi. Tale scheletro separa completamente, se non per il solo Fascio di His il miocardio atriale da quello ventricolare.
Tavola Valvole cardiache
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Le valvole tricuspide e mitralica mediante robusti cordoni fibrosi, le corde tendinee, vengono connesse ai muscoli papillari e alla parete endoventricolare.
Le arterie coronarie e la circolazione coronarica 15
Le arterie del cuore dette coronarie, nascono con due osti separati, al di sopra della valvola aortica nei seni coronarici: - la sinistra dal seno coronarico sinistro, - la destra dal seno coronarico destro.
Esse decorrono sulla superficie epicardica in solchi riempiti di grasso. Quando un’arteria si occlude si possono sviluppare dei circoli collaterali ovvero connessioni tra le più piccole branche di diramazione delle arterie principali. L’occlusione acuta di un’arteria coronarica provoca l’infarto miocardico. Il circolo coronarico ha anche un ritorno venoso verso l’atrio destro.
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Visione anteriore del circolo coronarico 16
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Visione posteriore del circolo coronarico 17
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Tavola Arterie coronarie
Vene del cuore
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Sistema di conduzione 19
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Il cuore è un muscolo auto-ritmico. Il sistema di conduzione è composto di miocardiociti formati da un numero ridotto di miofibrille e specializzati nella produzione e nella conduzione dell’impulso cardiaco.
Sistema di conduzione 20
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Nodo senoatriale Struttura allungata di t. muscolare cardiaco specializzato subepicardico, alloggiato nell’a. dx in prossimità dello sbocco della vena cava superiore. Le sue fibre si continuano con quelle del muscolo atriale internodale.
Nodo atrio-ventricolare Massa di tessuto muscolare cardiaco specializzato situata nella porzione inferiore del setto interatriale a livello subendocardico. Le fibrocellule muscolari che lo compongono hanno un diametro ridotto per cui rallentano l’impulso cardiaco.
Fascio di His Aggregato di grosse fibre subendocariche, che penetra nella parte superiore del setto inter-ventricolare e subito si biforca nelle due branche destra e sinistra.
Fibre di Purkinje A metà circa del setto inter-ventricolare le branche danno origine a fibre che conducono l’impulso alle regioni più distanti del miocardio ventricolare.
Le fibre muscolari cardiache sono disposte secondo uno schema ben preciso che fa sì che la contrazione agevoli lo svuotamento dei ventricoli
verso i grossi vasi.
2. I vasi epi-aortici
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I vasi sopra-aortici 22
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Segmenti aortici
1. Bulbo aortico, la regione costituita dai seni del Valsava
2. Giunzione sino-tubulare, sorta di anello virtuale di lieve restringimento aortico al limite superiore dei seni del Valsalva,
3. Ao. Ascendente, dalla giunzione sino-tubulare al tronco brachiocefalico.
4. Arco aortico, che termina con l’a, succlavia sinistra
5. Aorta discendente toracica, dall’a. succlavia al diaframma
6. Aorta discendente addominale, dal diaframma all biforcazione nelle aa. Iliache comuni
L’ao. discendente decorre a sinistra della linea mediana ma ritorna anteriore alla colonna vertebrale all’altezza della 12° vertebra toracica. Suoi rami sono: aa. bronchiali, pericardica, esofagea, mediastiniche, intercostali posteriori.
I vasi sopra-aortici 23
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Chemocettori o corpi aortici: giacciono nel rivestimento epiteliale dell’arco ao. e percepiscono le concentrazioni ematiche di O2 e CO2.
Principali branche dell’aorta 24
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Arterie della parete toracica 25
L’ arteria toracica interna o mammaria origina dall’a. succlavia alla base del collo e discende sulla pleura posteriormente alle cartilagini delle prime 6 coste. Dalle aa. toraciche interne si dipartono le arterie intercostali anteriori dei primi 6 spazi intercostali (servono i muscoli intercostali, altri tessuti intercostali, ghiandole mammarie).
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Le aa. intercostali posteriori originano direttamente dall’aorta toracica (servono i muscoli intercostali, le vertebre, il midollo spinale, i muscoli profondi della schiena).
Tavole Nervi e
arterie intercostali
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3. I ritorni venosi
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Caratteristiche dei percorsi venosi 28
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Le vene di maggior diametro derivano dalla confluenza delle venule, che a loro volta derivano dalla confluenza dei capillari. Le vie circolatorie del sistema venoso sono tortuose e di difficile identificazione, perché i vasi di minor calibro spesso si connettono in reticoli irregolari. Molti vasi tributari senza nome possono riunirsi a formare una grossa vena. L’individuazione del decorso delle vene maggiori è più agevole, perché decorrono parallele alle arterie e possono mutuarne il nome. Le vene provenienti da tutti gli altri distretti del corpo convergono in due vie di circolazione principali, le vene cave superiore e inferiore, culminanti nell’atrio destro.§
Principali vene dell’encefalo, del capo e del collo 29
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Vv. Giugulari esterne: drenano volto, cuoio capelluto, regioni superficiali del collo. Si svuotano nelle succlavie. Vv. Giugulari interne: traggono origine da molte vene e seni venosi del cervello e da vv. profonde di alcune porzioni del volto e del collo. Discendono nel collo di fianco alle aa. carotidi comuni e sfociano nelle vv. succlavie. Unendosi v. giugulare interna e v. succlavia formano, bilateralmente, le grosse vene brachiocefaliche che, a loro volta, convergono nel mediastino, generando la v. cava superiore.
Vene provenienti dall’arto superiore e dalla spalla 30
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Gli arti superiori sono drenati da vv. profonde, che decorrono parallelamente alle rispettive aa. e da vasi superficiali organizzati in reticoli poi connessi ai profondi.
Le vv. profonde cominciano dalle vv. digitali che sboccano nella paia di vene radiali e ulnari, che confluiscono a formare un paio di vene brachiali.
I principali vasi del reticolo superficiale sono: v. basilica transita lungo la regione dorsale dell’avanbraccio sul lato ulnare, curva in avanti verso la superficie anteriore, sotto al gomito. Si continua risalendo sul lato mediale, fino a raggiungere la regione centrale del braccio, dove penetra in profondità e si congiunge alla vena brachiale, dando la v. ascellare. v. cefalica decorre in direzione superficiale sul lato esterno dell’arto superiore, dalla mano alla spalla. Qui penetra nei tessuti e si congiunge alla vena ascellare che, oltre l’ascella, si tramuta in v. succlavia.
Nella piega del gomito un vena cubitale mediana risale dalla vena cefalica sul lato dell’avambraccio verso la v. basilica sul lato mediale.
Vene provenienti dalla parete addominale e toracica 31
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Vena Azygos e mediastino destro 32
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E’ la continuazione della v. lombare ascendente destra. Risale verso il mediastino addossata al lato destro dei corpi vertebrali, attraversando il diaframma. Nel mediastino, passando sopra al bronco principale destro forma l’ arco della azygos e va a sfociare nella vena cava superiore. Drena la maggior parte del tessuto muscolare delle pareti addominale e toracica. I vasi tributari sono: - le vv. intercostali posteriori a destra, - le vv. emiazygos superiore e inferiore,
che ricevono il sangue refluo dalle vene intercostali posteriori a sinistra.
Le ven lombari ascendenti destra e sinistra, prima di connettersi al sistema delle azygos, ricevono il sangue delle vene tributarie che comprendono i vasi provenienti dalle regioni lombare e sacrale.
Vene emi-azygos e
Mediastino sinistro
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Le vene lombari ascendenti destra e sinistra, prima di connettersi al sistema delle azygos, ricevono il sangue delle vene tributarie che comprendono i vasi provenienti dalle regioni lombare e sacrale.
Mediastino: sezione trasversale
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All’interno della gabbia toracica ci sono i polmoni, e tra essi una regione chiamata mediastino, che separa il torace in due compartimenti che contengono i polmoni destro e sinistro. I rimanenti visceri toracici, cuore, esofago, trachea e timo, si trovano all’interno del mediastino.
4. Esofago
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Giunzione esofago-laringea
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Laringofaringe ed esofago non svolgono funzioni digestive ma con la loro struttura muscolare consentono la deglutizione e il transito del cibo.
Lari
ng
ofa
rin
ge
Laringo-faringe 37
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Muscoli faringei Organizzati in gruppi - esternamente circolari (muscoli costrittori) - internamente longitudinali. Il contrario dell’esofago. Mm. costrittori faringei superiori, sono inseriti sui processi ossei di cranio e mandibola. Mm. costrittori faringei medi, sorgono dalle proiezioni dell’osso Joide. Mm. costrittori faringei inferiori, originano dalla cartilagine laringea. I muscoli della faringe sono striati e volontari ma durante la deglutizione intervengono meccanismi riflessi.
Esofago 38
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Tubo diritto dilatabile lungo circa 25 cm. Origina nel collo, scende attraverso il torace posteriormente alla trachea, attraversa il mediastino, penetra il diaframma attraverso un’apertura detta iato esofageo, per unirsi allo stomaco all’interno dell’addome.
Tavola Muscolatura dell’esofago
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xxx
Il Cardias
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A livello del cardias fibre muscolari circolari determinano un aumento del tono muscolare simpatico e formano lo sfintere esofageo inferiore, o cardiale. Tali fibre sono di norma contratte prevenendo il reflusso gastro-esofageo. Queste fibre si rilassano quando giunge l’inda peristaltica per far passare il cibo.
Tavola Arterie dell’esofago
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xxx
Tavola Vene dell’esofago
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Il drenaggio venoso esofageo confluisce nel sistema delle vene azygos. Attenzione alle anastomosi con il sistema della vena porta->varici esofagee
Tavola Vasi linfatici e
linfonodi dell’esofago
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In pz. oncologici è necessario esaminare i diversi distretti linfonodali, che possono essere sedi di metastasi.
Tavola Nervi dell’esofago
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L’importante azione muscolare dell’esofago è mediata da più vie nervose che decorrono anteriormente e posteriormente.
Motilità esofagea 45
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Appendici iconografiche
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Tavola Pericardio
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Tavola Cuore visto anteriormente
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Tavola Interno del cuore
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Tavola Angiografia coronarica 1
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Tavola Angiografia coronarica 2
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Tavola Interno atrio e ventricolo
destri
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Tavola Interno atrio e ventricolo
sinistri
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