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LIFE+ EC-SQUARE
ROSSO SCOIATTOLO
Alla ricerca dello scoiattolo rosso Red Squirrel Watching Guidelines
Il nostro scoiattolo rosso
Carta d’identità
Nome: Scoiattolo comune
Soprannome: Scoiattolo rosso
Nome scientifico: Sciurus vulgaris
Nazionalità: Italia, Europa, Asia
Residenza: Boschi dell’Europa e dell’Asia
Colorazione: Variabile, dal rosso al nero
Caratteristiche fisiche ed ecologiche
Lunghezza testa-corpo (mm) 190-220 mm
Lunghezza coda (mm) 170-200 mm
Peso (g) 270-360 g
Longevità (anni) 5-8 anni
Incremento autunnale (% del peso
corporeo) 0-10%
Attività arborea (% tempo, media annua) 67%
È ghiotto di ghiande? No
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Densità media
Boschi di conifere <0,6 ind./ha
Boschi di latifoglie <1,0 ind./ha
Lo chiamano scoiattolo rosso, ma il suo colore può variare. La colorazione dorsale e laterale del mantello dello scoiattolo rosso è molto variabile, dal
tipico rosso vivo, al grigio e marrone, fino al nero, mentre il ventre è bianco. I caratteristici ciuffi auricolari crescono durante l’autunno per essere molto folti
in inverno, e spesso sono assenti in estate.
Distribuzione
Lo scoiattolo rosso è l’unica specie di scoiattolo arboricolo presente in gran
parte dell’Europa e dell’Asia. Il suo areale è molto vasto, estendendosi dalle Isole Britanniche alla Cina, dal Circolo Artico al Mediterraneo, al Caucaso, agli
Urali, alle montagne dell’Altai, fino all’isola di Hokkaido in Giappone.
Due altre specie di scoiattoli forestali sono presenti in Eurasia: lo scoiattolo
della Persia (Sciurus anomalus), con un areale ristretto a Transcaucasia, Turchia, Iraq, Iran, Siria, Libano e Israele, e lo scoiattolo giapponese (Sciurus
lis) presente nelle isole di Honshu, Shikoku e Kyushu.
In Italia sono riconosciute tre sottospecie di scoiattolo rosso: nel nord troviamo Sciurus vulgaris fuscoater, la sottospecie diffusa anche in gran parte
dell’Europa centrale e orientale, mentre nel centro e nel sud vi sono due sottospecie endemiche, presenti quindi solo in Italia, rispettivamente Sciurus
vulgaris italicus e Sciurus vulgaris meridionalis.
Le sottospecie del centro e del nord Italia sono caratterizzate da una
colorazione molto variabile del mantello dorsale, così come indicato in precedenza, mentre la sottospecie del sud, presente esclusivamente in
Calabria, è completamente nera con ventre bianco. Questa sottospecie è anche geneticamente diversa, a livello di aplotipi del DNA mitocondriale, da tutte le
altre sottospecie di scoiattoli comuni presenti in Europa.
Comportamento
Lo scoiattolo rosso è uno dei pochi mammiferi che può essere osservato
durante un’escursione nei boschi della penisola. Gli scoiattoli, infatti, sono
attivi durante il giorno e, contrariamente a quanto molti credono, non vanno in letargo in inverno. Gli animali iniziano a essere attivi fuori dal nido all’alba e
terminano l’attività al pomeriggio tardi o alla sera, in base alla stagione e alla disponibilità di cibo.
Gli scoiattoli costruiscono un nido, facilmente distinguibile da quello degli uccelli, di forma sferica di 25-45 cm di diametro, costruito con rametti
intrecciati, in genere vicino al tronco o alla biforcazione dei rami. I rametti spesso mantengono le foglie secche a formare uno strato impenetrabile,
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mentre l’interno è foderato con muschio, cortecce e foglie, per assicurare una
buona coibentazione e impermeabilizzazione all’acqua. All’occorrenza usano come nidi o luoghi di rifugio anche le cavità degli alberi.
I nidi non sono esclusivi; un singolo scoiattolo può usare fino a 3-4 nidi e lo
steso nido può essere usato da diversi animali in giorni successivi. Maschi e femmine possono usare lo stesso nido nel periodo riproduttivo, ma sarà poi la
femmina da sola ad allevare i piccoli in un nido grande e ben isolato.
Gli scoiattoli sono animali solitari, ma non strettamente territoriali. Gli adulti in
genere non difendono parte del bosco impedendovi l’accesso ad altri animali, ma le femmine adulte che si riproducono difendono la porzione di territorio che
usano più intensamente (core-area) dall’accesso di altre femmine riproduttive. Questo tipo di territorialità è chiamata territorialità intra-sessuale. La
dimensione del territorio occupato da un individuo dipende dalla quantità di cibo disponibile e da quanti animali usano la stessa porzione di bosco. Può
quindi cambiare di molto, in base al tipo di bosco e alla produzione annuale di semi e altre risorse alimentari. Talvolta gli scoiattoli usano territori di 2-3 ha,
ma in altri casi, come ad esempio in foreste alpine di conifere in anni con bassa produzione di semi, gli animali si muovono in aree di 30-50 ha. In generale i
maschi tendono ad avere territori più grandi delle femmine e gli adulti usano
aree più grandi dei giovani.
Il periodo degli accoppiamenti è in genere compreso tra gennaio e giugno, e i
parti (dopo una gestazione di sei settimane) avvengono da marzo ad agosto. Negli anni in cui il cibo è abbondante le femmine possono avere due figliate
l’anno, ma in condizioni di scarsità alimentare, la riproduzione può essere unica o anche assente. Dopo la nascita, i piccoli sono allattati per 10-12 settimane,
prima dello svezzamento che li rende indipendenti. In seguito si allontaneranno dal territorio della madre anche di alcuni chilometri, alla ricerca di aree idonee
per loro, ma solo il 20-40% dei nati sopravviveranno nel loro primo anno di vita. Quando lo scoiattolo grigio è presente, tale percentuale di sopravvivenza
si riduce drasticamente come conseguenza della competizione per il cibo e lo spazio dei più grandi (e nati prima) scoiattoli americani.
In ogni caso, quegli scoiattoli rossi che avranno la possibilità di trovare un luogo dove installarsi, inizieranno a condurre la loro vita forestale, aiutando il
bosco a rimanere dinamico!
Cosa mangiano?
Gli scoiattoli sono roditori generalisti e opportunisti, in grado di sfruttare molte fonti alimentari di tipo vegetale, quali gemme, foglie giovani, fiori, bacche,
cortecce e licheni. Il cibo principale sono comunque i semi e i frutti di molte specie arboree e arbustive. In estate possono mangiare anche i funghi, sia
quelli epigei che crescono sul terreno (i corpi fruttiferi dei funghi, quali boleti e russule), sia quelli ipogei (che si sviluppano nel terreno, come i tartufi o simili).
Occasionalmente gli scoiattoli possono mangiare anche insetti che trovano su tronchi e foglie.
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La produzione di semi delle varie specie di alberi varia in maniera anche
marcata da un anno all’altro, questo ha un effetto sulla dinamica delle popolazioni di scoiattolo. La densità degli scoiattoli aumenta notevolmente
negli anni in cui ci sono molti semi da mangiare, per diminuire invece negli
anni in cui le piante producono pochi semi o niente del tutto. Vi è quindi un forte legame tra la composizione (in specie di alberi) del bosco, la produzione
di semi e il comportamento, la riproduzione e la sopravvivenza degli scoiattoli.
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Dove e quando osservare
L’osservabilità degli animali è dovuta a diversi fattori, legati alle caratteristiche ambientali del luogo in cui ci si trova e ai ritmi di attività della specie in
questione. Specie che vivono in ambienti aperti come praterie (marmotta, camoscio) sono maggiormente visibili di specie forestali (scoiattolo, capriolo)
poiché gli alberi limitano la distanza della propria visuale. Specie ad attività diurna (camosci, scoiattoli) sono maggiormente visibili di specie ad attività
notturna o crepuscolare (lepre, cervo).
Lo scoiattolo rosso è una specie ad attività diurna che vive in ambienti
forestali; si tratta quindi di uno dei pochi mammiferi diurni e questo ne facilità
l’osservazione. Vivendo, però, in boschi più o meno fitti, le osservazioni si limitano spesso alla fugace comparsa di animali in fuga. L’osservazione nei
pressi di mangiatoie o cassette nido può favorire il contatto con questi animali.
Di seguito prenderemo in considerazione alcuni fattori che possono aiutarvi a
programmare la vostra uscita per l’osservazione degli scoiattoli. I prossimi capitoli vogliono rispondere a queste domande: in quale bosco andare?
Quando?
Infine presenteremo una parte sull’utilizzo delle cassette nido e una guida
fotografica per il riconoscimento delle specie presenti in Italia. Infatti, se lo scoiattolo rosso è l’unica specie nativa di scoiattolo presente in Italia e in gran
parte d’Europa, altre specie sono state introdotte dall’uomo, creando notevoli squilibri ecologici.
Come muoversi nel bosco
Il bosco, ambiente preferenziale dello scoiattolo, è costituito da un insieme di forme di vita: dall'albero centenario sino al microrganismo che assume il ruolo
di trasformare in sostanze riutilizzabili il materiale vegetale e animale accumulato al suolo. Il bosco è inoltre un rifugio sicuro per molte specie
animali, offrendo loro anche sostentamento.
Occorre essere attenti osservatori per rilevare e riconoscere le tracce della
quotidiana presenza degli animali del bosco. Vi sono infatti numerosi passaggi che s’intersecano fra loro, nelle impronte sul terreno, resti di pasto, nidi e fori
praticati nei tronchi per crearvi ripari.
Quando entri in un bosco alla ricerca di animali o per una semplice
passeggiata, segui queste semplici regole.
Segui preferibilmente i sentieri.
Quando ti muovi cerca di fare meno rumore possibile.
Se siete in gruppo, non parlate o fatelo sottovoce.
Non concentrate lo sguardo solo davanti, guardatevi intorno.
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Fate attenzione ai suoni del bosco: fruscii e altri suoni sono prodotti dal
movimento degli animali.
Il bosco ospita numerose specie animali che generalmente temono l'uomo. Il
bosco è la loro casa, occorre quindi usare comportamenti appropriati nel
muoversi al suo interno cercando di non arrecare disturbo. Anzitutto evitare di depositarvi, per disfarsene impropriamente, qualsiasi tipo di oggetto specie se
non biodegradabile. Nel corso delle osservazioni occorrerà aver cura di non indossare abiti con colori evidenti o con odori penetranti (es. profumi) in
quanto vi impediranno di risultare il più possibile mimetizzati nell'ambiente e costringeranno gli animali a disertare la zona.
Le cose che si possono fare e quelle che non si debbono fare...
Fra le cose auspicabili da fare trovandosi nel bosco, indipendentemente dai motivi che hanno spinto ad entrarvi, è quella di guardarsi intorno e cercare di
apprendere, cogliendo tutte le informazioni che direttamente o indirettamente vi consentono di comprendere meglio l'ambiente intorno a voi. Anche la
capacità di orientamento ha la sua importanza. Inoltre i movimenti silenziosi all'interno del bosco vi permetteranno di favorire l'eventuale incontro con gli
animali selvatici, che altrimenti, in relazione alla diffidenza nei confronti
dell'uomo, si daranno sempre alla fuga prima di essere visti.
Infine, se non riuscite a vedere gli scoiattoli, certamente avrete l’occasione di
osservare altri animali.
Cosa portare con sè quando si va nel bosco per le osservazioni di scoiattoli?
Innnazitutto occorre avere un abbigliamento adeguato: le scarpe dovranno essere chiuse, fasciare la caviglia per prevenire facili distorsioni ed essere
munite di suola “a carro armato” con profonde incisioni capaci di garantire una presa sicura su qualsiasi tipo di terreno. Gli abiti, comodi e adatti al clima della
stagione, con colorazione "mimetica" ossia con colori che si confondano il più possibile nell'ambiente naturale... occorre poi dotarsi di uno zainetto con:
- Un binocolo
- Un paio di guanti da lavoro o in lattice per la raccolta di eventuali reperti;
- Alcuni sacchetti di plastica tipo surgelati e contenitori ermetici in plastica per i
reperti;
- Un pezzo di stoffa impermeabile da usare eventualmente come appoggio sul
terreno;
- Una torcia;
- Un kit di pronto soccorso;
- Cibo adeguato e scorte di acqua sufficienti;
- Carta topografica di dettaglio della zona e una bussola.
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Le tracce dello scoiattolo
Disegni tratti dalla pubblicazione: Casale P. Una vita da scoiattolo. Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate.
In quali boschi andare
In Italia gli scoiattoli rossi vivono in ogni tipo di bosco, ammesso che vi sia un numero sufficiente di alberi in grado di produrre semi (a partire da 20-30 anni
d’età, a seconda della specie di albero) necessari alla loro alimentazione. Li
troviamo quindi in boschi misti di latifoglie, conifere e latifoglie o solo conifere. Generalmente gli habitat forestali migliori sono quelli costituiti da più specie di
alberi, in modo che in ogni anno vi sia qualche specie arborea che produce abbastanza semi.
Nella segunte tabella sono riportati i valori di densità massima di scoiattoli in diverse tipologie forestali. In genere i boschi misti hanno densità maggiori
rispetto a quelli monospecifici (con una specie sola di albero).
Tipo di bosco Densità massima
(scoiattoli/ha)
Latifoglie miste 1,1
Querco-carpineto 0,8
Castagno 0,5
Faggeta 0,4
Conifere e latifoglie
miste
1,3
Conifere 0,6
Pioppeti 0,1
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Quando osservare gli scoiattoli
Gli scoiattoli sono caratterizzati da un ritmo di attività monomodale in inverno che tende a diventare bimodale in estate (Fig. 1). Nel periodo invernale
l’attività fuori dal nido, prevalentemente indirizzata alla ricerca del cibo, si concentra nelle ore centrali e più calde della giornata. In questa stagione è
possibile vedere gli animali muoversi tra i rami o al suolo soprattutto nel periodo 10.00-14.00. In primavera e in autunno gli animali tendono a essere
attivi tutto il giorno, dal mattino alla sera, con dei lievi picchi di attività nelle ore 7.00-10.00 e 15.00-17.00. In estate gli scoiattoli tendono a evitare
l’attività nelle ore più calde. Per questo escono dal nido al mattino molto
presto, anche verso le 4.00-5.00, fanno una lunga sosta nelle ore centrali della giornata e sono di nuovo attivi alla sera.
Queste indicazioni, seppur generiche, aiuteranno a pianificare le ore di osservazione presso mangiatoie e altre strutture attrattive. Scegliete l’ora di
maggior attività in base alla stagione e dotatevi di pazienza.
Figura 1. Ritmi di attività dello scoiattolo nelle diverse stagioni. La curva
indica i picchi di attività nel corso della giornata in estate (summer), primavera e autunno (spring and autumn) e in inverno (winter). Le frecce indicano
l’uscita e il rientro nel nido (Tonkin 1983).
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USO DELLE CASSETTE NIDO
Dati sull’uso delle cassette nido sono disponibili per un’area dell’Inghilterra,
dove 30 cassette erano state collocate in un bosco di conifere miste con una
densità molto alta di scoiattolo rossi (3,5-4,0 scoiattoli per ettaro in primavera, Shuttleworth 1999). L’uso delle cassette nido è stato maggiore in estate (61–
79% delle cassette nido) e autunno (65–73%) e minore in inverno (51–52%) e primavera (36–49%) (Fig. 2).
Figura 2. Uso delle cassette nido in un bosco di conifere in Inghilterra.
Shuttleworth C. M. 1999. The use of nest boxes by the Red Squirrel Sciurus
vulgaris in a coniferous habitat. Mammal Review 29: 61-66.
Tonkin J.M. 1983. Activity pattern of the Red squirrel (Sciurus vulgaris).
Mammal Review 13: 99-111-
LIFE+ EC-SQUARE
ROSSO SCOIATTOLO
Guida al riconoscimento delle
specie di scoiattoli presenti in Italia
Foto di: Veronique Adriaens, Sandro Bertolino, Dario Capizzi, Jean-Louis Chapuis, Monica
Chasseur, Nicola Cordero di Montezemolo, Dario De Siena, Emanuele Fasce, Laura Guichón,
Peter Lurz, Carlo Morelli, Fernando Milesi, Ambrogio Molinari, Matteo Negro, Johan Seys,
Alain Pizzinat.
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SCOIATTOLO COMUNE o ROSSO
(Sciurus vulgaris)
Unica specie nativa in Italia.
Scoiattolo arboricolo di taglia media (adulti 270-360 g); unica
specie di scoiattolo nativa in Italia. Il mantello può essere
molto variabile come colorazione e tonalità.
Mantello di colore variabile dal rosso al grigio, talvolta nero.
Assenza della banda bianca nella parte esterna della coda.
Ciuffi auricolari in genere presenti, possono mancare in
estate.
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Mantello di colore variabile, dal rosso, al marrone, grigio e nero
Ciuffi auricolari non sempre presenti
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SCOIATTOLO GRIGIO
(Sciurus carolinensis)
Specie introdotta in Italia; origine nord America.
Gli individui adulti sono più grossi (500-650 g) e di corporatura
massiccia rispetto agli scoiattoli rossi.
Il mantello è grigio con parti rosso mattone sulle zampe, la
testa, la coda e talvolta il dorso.
La colorazione è molto simile in tutte le popolazioni presenti
in Italia.
Caratteri evidenti sono la mancanza di ciuffi auricolari e una
banda bianca nella parte esterna della coda.
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Banda bianca nella parte esterna della coda
Assenza di ciuffi auricolari
Mantello grigio con parti rosso mattone
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SCOIATTOLO VARIABILE
(Callosciurus finlaysonii)
Specie introdotta in Italia; origine asiatica. Leggermente più
piccolo dello scoiattolo rosso (adulti 200-250 g). Il mantello è
marrone-olivastro nella parte superiore e color crema
ventralmente; la coda è fulva, a volte con la parte apicale
biancastra o crema. Tuttavia, si osservano, sia nel dorso sia nella
coda, moltissime tonalità di colore o più colori insieme. I giovani
presentano spesso un colore uniforme grigio-rossastro sulle parti
dorsali e crema in quelle ventrali. Con il progredire dell’età, il
colore chiaro del ventre si estende lungo i fianchi e ai lati del
muso.
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SCOIATTOLO A VENTRE ROSSO
(Callosciurus erythraeus)
Specie introdotta in Italia; origine asiatica.
È leggermente più piccolo dello scoiattolo rosso (adulti in Italia
250-320 g). Il mantello è oliva marrone sul dorso, la testa, i
fianchi e gli arti; talvolta tende al grigio sui fianchi e gli arti. Il
ventre è tipicamente rosso in alcune popolazioni, giallo-
arancione in altre. Negli animali a ventre rosso, anche parte del
capo ha una colorazione simile. Zampe grigie, come il mento e
la gola. Coda leggermente ad anelli con colorazione fulva nella
parte iniziale e tendente al bianco all’estremità.
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TAMIA SIBERIANO
(Tamias sibiricus)
Specie introdotta in Italia; origine asiatica.
Piccolo scoiattolo (50-120 g) di colore giallo ocra, con testa e
parti posteriori bruno-rossastre. Sul dorso e i fianchi sono
presenti cinque strisce longitudinali scure molto evidenti,
alternate a bande chiare. Anche la coda presenta alternanza di
bande chiare e scure in senso longitudinale. Le orecchie sono
prive dei ciuffetti di peli caratteristici dello scoiattolo comune.
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GHIRO
(Glis glis)
Specie nativa in italia. Non è uno scoiattolo, ma bensì un
gliride. Il ghiro è inserito nella guida perché talvolta individui
di questa specie sono scambiati per scoiattoli grigi.
Dimensioni più piccole degli scoiattoli (80-240 g). La
colorazione del dorso e dei fianchi è grigio-bruna con tonalità
che variano dall’ocra al grigio-argento. Il ventre è grigio chiaro
o color crema. La coda è grigia come il resto del corpo, ma
spesso tende al nero. Orecchie più rotonde ed evidenti rispetto
agli scoiattoli. Gli scoiattoli sono ad attività diurna, il ghiro è
notturno.
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CONFRONTO TRA SPECIE
SCOIATTOLO ROSSO
SCOIATTOLO GRIGIO
Il mantello può essere di
colore variabile, dal rosso al
grigio, talvolta nero. I ciuffi
auricolari in genere presenti,
possono mancare in estate.
In ogni caso, manca sempre
la parte bianca nella parte
esterna della coda.
Il mantello è grigio con parti
rosso mattone sulle zampe, la
testa, la coda e talvolta il dorso.
Orecchie sempre senza ciuffi
auricolari. È presente una
banda bianca nella parte
esterna della coda.
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SCOIATTOLO GRIGIO SCOIATTOLO VENTRE ROSSO
Il mantello è grigio cenere
con parti rosso mattone; il
ventre bianco. È presente
una banda bianca nella
parte esterna della coda.
Orecchie sempre senza
ciuffi auricolari.
Il mantello è oliva marrone sul
dorso, la testa, i fianchi e gli arti;
talvolta tende al grigio sui fianchi
e gli arti. Il ventre è rosso o
giallo-arancione (in Italia). Coda
ad anelli con colorazione fulva
nella parte iniziale e tendente al
bianco all’estremità.
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SCOIATTOLO GRIGIO GHIRO
Il mantello è grigio con parti
rosso mattone sulle zampe, la
testa, la coda e talvolta il dorso;
il ventre è bianco. Orecchie
meno rotonde del ghiro.
Presenza di una banda bianca
nella parte esterna della coda.
Attività diurna.
Il ventre è grigio chiaro o
color crema. La coda è grigia
come il resto del corpo, ma
spesso tende al nero; manca
la banda bianca esterna.
Orecchie più rotonde ed
evidenti rispetto agli
scoiattoli. Attività notturna.
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SCOIATTOLO ROSSO
SCOIATTOLO VARIABILE
Il mantello può essere di colore
molto variabile, dal rosso al
grigio, talvolta nero; il ventre è
bianco. I ciuffi auricolari in
genere presenti, possono
mancare in estate.
Mantello marrone-olivastro
nella parte superiore e
crema ventralmente; la
coda è fulva, a volte con la
parte apicale chiara. Con
l’età, il colore chiaro del
ventre si estende lungo i
fianchi e ai lati del muso.
Ciuffi auricolari assenti
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