+737,74
quota estradosso solaio
quota minima indradosso solaio
+742,71
+447,49
+737,74
+742,71
+447,62
B. Intonaco
1B. Finitura dei fondi ad intonaco
Interventi in ordine cronologico:
I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con
spazzole, pennellesse e aspiratori.
Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione
I_1B.1
I_1B.4
Operazioni Preliminari: Realizzazione di una campagna di prove per la definizione e/o
individuazione delle idonee concentrazioni e tempi di contatto per la pulitura delle superfici con
impacchi solventi di natura basica. Realizzazione di scalette cromatiche per individiazione di eventuali
coloriture originarie. Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione
I_1B.4 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con
velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a
velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie
originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica
di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per
armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto
secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla
D.L. in corso d'opera
I_1B.2
I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle
interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle
parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti
sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine
epossidiche e perni in vetro resina
I_1B.3
I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere
ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti
non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di
materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in
funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui
materiali originari
A. Stucchi monocromi
1A. Restauro e reintegrazione di superfici a stucco
Operazioni Preliminari: Indagini preliminari: revisione statica del modellato per
l'individuazione di aree di criticità ed eventuale fissaggio provvisorio in situazioni di movimentazione di
parti. Campionatura di saggi al fine di identificare una corretta procedura per la rimozione dello scialbo
a calce sovramesso sui stucchi monocromi. Sostituzione e trattamento dei perni e staffe presenti
soprattutto in prossimità di bassorilievi e decorazioni aggettanti.
Esecuzione di saggi stratigrafici per l'individuazione dei livelli originali da condursi a bisturi e/o con
ausilio di emolienti, saggi di prove con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle
idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici. Indagini diagnostiche:
Analisi chimico-fisiche per individuazione dei materiali costitutivi e delle finiture
Interventi in ordine cronologico:
I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con
spazzole, pennellesse e aspiratori.
Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua,
spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne.
I_1A.1
I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di
vapore e spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi
I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di
lettura all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello
originale per conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni
imperniature delle parti ricostruite mediante calco fuori opera.
I_1A.2
I_1A.3
I_1A.5
I_1A.5 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e
terre naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni
altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni
che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera
I_1A.4
I_1A.4 Consolidamento delle parti distaccate di finitura con
velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i
rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le
indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in
corso d'opera
C. Muratura a facciavista
1C. Restauro delle opere a facciavista
Operazioni Preliminari: Si dovranno quindi eseguire prove e/o saggi di tipo nondistruttivo o minimamente distruttivo, da eseguirsi in situ o da condursi in laboratorio (l'analisi disezioni stratigrafiche lucide o sottili), tramite il prelievo di campioni secondo le modalità poste inessere dalle normative vigenti al fine di individuare le caratteristiche compositive della materiaoriginaleInterventi in ordine cronologico:
I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con
spazzole, pennellesse e aspiratori.
Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti pulitura
meccanica a bassa pressione
I_1C.1
I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela
consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o
altra idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro
della lesione fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle
fuoriuscite di materiale
I_1C.2
I_1C.3
I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del
livello della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si
procederà alla risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente
realizzata in funzione alla superficie da integrare
I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di
malta o con parti fortemente compromesse, con getti di aria
compressa, risarcitura profonda dei giunti con malta a base di calce
naturale idraulica, inerti di granulometria e colore simile a quella
originale, caricato con resina acrilica se espressamnete richiesto dalla
DL, percentuale 1: 3, le malte potranno essere se necessario caricate
con pigmenti naturali di terre.
I_1C.4
I_1C.5
I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con
velature di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a
velature successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie
originarie evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica
di finitura con velature di scialbo e terre naturali superventilate per
armonizzare i rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto
secondo le indicazioni e le disposizioni che verranno impartite dalla
D.L. in corso d'opera
I_1A.6
I_1B.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,
pennellesse e aspiratori.
Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione
I_1B.1
I_1B.6
I_1B.6 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature
di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature
successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie
evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con
velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i
rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le
disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera
I_1B.2
I_1B.2 Consolidamento degli strati distaccati, pulitura delle
interfaccie, preparazione e/o adattamento delle sedi rincollaggio delle
parti distaccate con iniezioni a base di miscele idrauliche, se le parti
sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di resine
epossidiche e perni in vetro resina
I_1B.3
I_1B.3 Rimozione degli intonaci pregeressi, si dovrà procedere
ad un abbassamento del livello incongruo e alla rimozione delle parti
non aderenti tra gli strati. Si procederà alla risarcitura delle lacune di
materiale con intonaco a base di malta adeguatamente realizzata in
funzione alla superficie da integrare ed alle analisi eseguito sui
materiali originari
I_1A.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,
pennellesse e aspiratori.
Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti con acqua,
spruzzatori, pennelli, spazzole e spugne.
I_1A.1
I_1A.2 Rimozione di scialbature sottili non carbonate con uso di vapore e
spazzole e specilli e per parti più lavorate con bisturi.
Previa esecuzione di saggi prova con impacchi solventi di natura basica per individuazione delle
idonee concentrazioni e dei tempi di contatto per la pulitura della superfici
I_1A.3 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura
all'opera, con materiale avente caratteristiche simili a quello originale per
conformazione e composizione, inclusi nelle lavorazioni imperniature delle
parti ricostruite mediante calco fuori opera.
I_1A.3
I_1A.6 Equilibratura cromatica di finitura con velature di scialbo e terre
naturali superventilate per armonizzare i rifacimenti e per ogni altra
disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le disposizioni che
verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera
I_1A.5
I_1C.1
I_1C.3 Risarcitura di lesioni, avverrà mediante iniezione di miscela
consolidante a pressione controllata tipo MapeAntique I della Mapei o altra
idonea, attraverso tubicini di gomma inseriti lungo il perimetro della lesione
fino a completa colmatura dei vuoti con attenzione alle fuoriuscite di
materiale
I_1C.2
I_1C.3
I_1C.3 Stuccature pregresse, Si dovrà procedere ad un abbassamento del livello
della malta, e alla rimozione delle parti non aderenti tra gli strati. Si procederà alla
risarcitura delle lacune di materiale con malta adeguatamente realizzata in funzione
alla superficie da integrare
I_1C.4 Stuccatura dei giunti, pulitura profonda dei connettori privi di malta o
con parti fortemente compromesse, con getti di aria compressa, risarcitura
profonda dei giunti con malta a base di calce naturale idraulica, inerti di
granulometria e colore simile a quella originale, caricato con resina acrilica
se espressamnete richiesto dalla DL, percentuale 1: 3, le malte potranno
essere se necessario caricate con pigmenti naturali di terre.
I_1C.4
I_1C.5
I_1C.5 Equilibratura cromatica delle superfici architettoniche con velature
di scialbo di calce e terre colorate superventilate, applicate a velature
successive fino ad ottenere un effetto uguale alle cromie originarie
evidenziate dagli studi precedenti. Equilibratura cromatica di finitura con
velature di scialbo e terre naturali superventilate per armonizzare i
rifacimenti e per ogni altra disomogeneità. Il tutto secondo le indicazioni e le
disposizioni che verranno impartite dalla D.L. in corso d'opera
A. S
TU
CC
HI M
ON
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B. IN
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CO
C. M
UR
AT
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A A
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VIS
TA
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO
1A.1a Patina Biologica
Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito
quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche
spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o
pulverulento.
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA
I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa
all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio
quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli
di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)
I_1A.1a
1A.1 Deposito Superficiale
Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia
natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,
generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale
sottostante
1A.2 Scialbature
Alterazione materica della struttura originale, realizzate in malta
bastarda o con malta a base di calce distribuita in maniera
disuniforme e irregolare alterando la lettura della tessitura
originale, o che presenta uno stato di decoesione.
1A.3 Lacuna 1
Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più
interni o del supporto.
1A.5 Distacco
Distacco di frammenti o parti pericolanti la cui mancanza di
adesione provochi rischi di crollo di parti adiacenti o che crei
difficoltà di ricollocamento
1A.6 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica
Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli
strati più interni o del supporto.
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE
I_1B.1a
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE AD INTONACO
I_1A.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa
all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio
quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli
di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)
1B.1a Patina biologica
Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito
quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche
spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o
pulverulento.
1B.1 Deposito Superficiale
Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia
natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,
generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale
sottostante
1B.2 Distacco
Soluzione di continuità tra strati superficiali del materiale, sia
tra loro che rispetto al substrato sottostante, prelude alla caduta
di materiale
1B.3 Elementi impropri
Ricostruzioni e/o integrazione di parti mancanti realizzate con
materaili incompatibili o impropri per colore e per composizione
con la struttura originaria.
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE
1B.6 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica
Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli
strati più interni o del supporto.
I_1C.1a
I_1C.1 Rimozione depositi superficiali incoerenti a secco con spazzole,
pennellesse e aspiratori.
Bussatura della superficie per individuare presenza di decoesione
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN MURATURA
I_1C.1a Rimozione patine biologiche , applicazione di biocida in soluzione acquosa
all'1/2% di ipoclorito di litio per muschi. Per i licheni soluzioni di sali di ammonio
quaternario in acqua all'1/2% o di pentaclorofenolo di sodio all'1%. (Per due cicli
di intervento uno all'inizio ed uno a fine lavoro)
1C.1a Patina biologica
Strato superficiale di alterazione, di spessore variabile, costituito
quasi esclusivamente da microrganismi. Può staccarsi anche
spontaneamente dal substrato, che si presenta disgregato e/o
pulverulento.
1C.1 Deposito superficiale
Depositi estranei al supporto più o meno stratificati di varia
natura, quali polveri, terriccio, guano ecc. Di spessore variabile,
generalmente di scarsa coerenza e scarsa aderenza al materiale
sottostante
1C.2 Stuccature in malta pregresse
Tamponature o stuccature realizzate in malta bastarda o con
malta a base di calce distribuita in maniera disuniforme e
irregolare alterando la lettura della tessitura muraria originale, o
che presenta uno stato di decoesione.
3C.3 Lesioni
Discontinuità strutturale seguita da fessurazione non più soggetta a
fenomeni di ulteriore evoluzione
3C.5 Abbrasione e/o Discontinuità cromatica
Caduta e perdita di parti di finitura, con messa in luce degli
strati più interni o del supporto.
3C.4 Mancanza di malta nei giunti
Decoesione o mancanza della malta tra i giunti di pietra
che si manifesta con la perdita di materiale e aderenza tra
le parti.
I_1A5 Consolidamento delle parti distaccate Rimozione delle parti
disconnesse, pulitura delle interfaccie, preparazione e/o adattamento delle
sedi rincollaggio delle parti distaccate con malta idraulica o acetato
polivinile, se le parti sono di grossa entità si dovranno prevedere l'uso di
resine epossidiche e perni in vetro resina
I_1A.2
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE IN OPERA
I_1A.4 Integrazione di parti mancanti al fine di restituire unità di lettura
all'opera, si procederà con l'esecuzione di stampo dell'elemento originale,
mediante la tecnologia dello spruzzo di un materiale poliuretanico al fine di
realizzare uno stampo negativo direttamente sul posto dei singoli elementi da
ricostruire in fase successiva in laboratorio in EPS o polistirene espanso o
polistirolo, da definire dopo adeguata campionatura
I_1A.4
1A.4 Lacuna 2
Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più
interni o del supporto.
I_1B.4
I_1B.4 Ristabilimento della coesione della pellicola pittorica: ristabilimento
della coesione della pellicola pittorica o degli strati di preparazione mediante
applicazione di resine sintetiche in soluzione data a pennello o ad iniezione.
Integrazione pittorica delle lacune con colori ad acquerello, stesi per velature
successive, fino al ristabilimento di una corretta lettura dell'unità delle
opere, secondo indicazioni della D.L
1B.4 Disgregazione della pellicola pittorica originale
Alterazione della superficie di finitura originale, legat alla
presenza sulla superficie di materiali non collegabili a manifesti
fenomenidi degradazione del colore originario.
Presenza diffusa di disgregazione della materia originale
I_1B.5
I_1B.5 Integrazione della superficie, si dovrà procedere ad un
consolidamento localizzato della muratura antica con sigillatura dei giunti e
rimozione delle malte deteriorate. Si procederà quindi all'integrazione degli
strati di materiale mancante al fine di restituire unità di lettura all'opera, con
materiale avente caratteristiche simili a quello originale per conformazione e
composizione.
1B.5 Lacuna
Caduta e perdita di parti, con messa in luce degli strati più
interni o del supporto.
OPERAZIONE DA ESEGIRE SU TUTTA LA SUPERFICIE
SEZIONE A-A'
Mappatura del degrado e degli interventi
Scala 1:50
SEZIONE A-A'
Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi
Scala 1:50
SEZIONE B-B'
Mappatura dei materiali e indicazione degli interventi
Scala 1:50
SEZIONE B-B'
Mappatura del degrado e degli interventi
Scala 1:50
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.2
I_1B.3
I_1A.2
I_1A.3
I_1A.5
I_1A.4
I_1A.1
I_1A.2
I_1A.3
I_1A.5
I_1A.4
I_1A.1
I_1A.2
I_1A.3
I_1A.5
I_1A.4
I_1A.1
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.2
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
Limite intervento
IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE
DELL'INTERVENTO DI RESTAURO
IN FASE DI ESECUZIONE DOVRANNO ESSERE PRODOTTE LE MAPPATURE TEMATICHE
DELL'INTERVENTO DI RESTAURO
I_1B.2
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.2
I_1B.1
I_1B.4
I_1B.3
I_1C.1
I_1C.2
I_1C.4
I_1C.5
I_1C.1
I_1C.2
I_1C.4
I_1C.5
I_1C.5
I_1B.2
I_1C.4
I_1B.2
I_1B.1
I_1B.1a
I_1C.1
I_1C.1a
I_1C.2
I_1C.5
I_1C.2
Nuovo
intonaco con
finitura tipo
dlayer
I_1C.4
I_1B.2
I_1B.1
I_1B.1a
I_1C.5
I_1C.5
I_1C.3
I_1C.4
I_1C.2
I_1C.4
I_1C.4
I_1C.4
I_1C.1
I_1C.1a
I_1A.4
I_1A.6
I_1A.1
I_1A.1a
I_1A.5
I_1A.3
I_1A.4
I_1A.6
I_1A.1
I_1A.1a
I_1A.5
I_1A.3
I_1A.5
I_1B.2
I_1B.5
I_1B.3
I_1A.1
I_1A.1a
I_1A.3
I_1A.3
I_1B.4
I_1B.3
I_1B.6
I_1B.3
I_1B.6
I_1B.6
I_1A.5
I_1A.1I_1A.1a
I_1A.6
I_1A.6
I_1A.6
I_1A.6
I_1B.4
I_1A.3
I_1A.6
I_1B.3
I_1B.6
I_1A.3
I_1A.5
I_1B.2
Discendente da rimuovere,
realizzare nuova
sagomatura della canale e
spostarlo in adiacenza
dello spigolo
Discendente da rimuovere, realizzare
nuovo sagomatura della canale e
spostarlo in adiacenza dello spigolo
con la nuova vetrata interno al nuovo
muro
Foto 1 - Particolare della cornice delle finestre
Foto 2 - Particolare delle lesene ad angolo
Foto 5 - Particolare delle coloriture originali
Foto 6 - Prospetto laterale della Chiesa di Santa
Margherita
Foto 1
Foto 2
Foto 5
Foto 6
Discendente da rimuovere,
realizzare nuova sagomatura della
canale e spostarlo in adiacenza
dello spigolo all'interno della
controparte con ambiente voltato
Arch
05a
1:50
Foto 4 - Cornicione decorato della facciata esterna
lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma
Foto 3 - Cornicione decorato della facciata esterna
lato cortile dei Gesuiti foto di repertorio pre-sisma
Mappatura degli interventi : Restauro facciate esterne
Foto 3-4
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