WORKSHOP GESTIONE DELLO SVILUPPO E AUTONOMIA … Scotti Foglieni 6... · Ordine dei Dottori...
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Ordine dei Dottori Commercialisti di Parma
Unione Giovani Dottori Commercialisti di Parma
COMUNE DI PARMA
WORKSHOPWORKSHOP
GESTIONE DELLO SVILUPPO E AUTONOMIA GESTIONE DELLO SVILUPPO E AUTONOMIA FINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALIFINANZIARIA DEGLI ENTI LOCALI
DAL DAL ““DECRETO TAGLIASPESEDECRETO TAGLIASPESE”” ALLA FINANZIARIA:ALLA FINANZIARIA:
LL’’ORGANIZZAZIONE E LE SPESE PER IL PERSONALE, LE ORGANIZZAZIONE E LE SPESE PER IL PERSONALE, LE CONSULENZE, I CONTRATTI DI COLLABORAZIONE.CONSULENZE, I CONTRATTI DI COLLABORAZIONE.
IL PATTO DI STABILITAIL PATTO DI STABILITA’’
Parma, 6 maggio2005 Carlo Scotti Foglieni
Carlo Scotti Foglieni Carlo Scotti Foglieni –– Dal Dal ““decreto decreto tagliaspesetagliaspese”” alla finanziaria: Lalla finanziaria: L’’organizzazione e le spese per il organizzazione e le spese per il personale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il pattpersonale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il patto di stabilitao di stabilita”” –– Parma 6 maggio 2005Parma 6 maggio 2005
Questa relazione si articola in due parti:
La prima tratta del personale degli enti locali
La seconda parla del patto di stabilità per l’anno 2005
Carlo Scotti Foglieni Carlo Scotti Foglieni –– Dal Dal ““decreto decreto tagliaspesetagliaspese”” alla finanziaria: Lalla finanziaria: L’’organizzazione e le spese per il organizzazione e le spese per il personale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il pattpersonale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il patto di stabilitao di stabilita”” –– Parma 6 maggio 2005Parma 6 maggio 2005
La gestione del personale presenta numerosi aspetti peculiari che spesso ne rendono difficile la comprensione:
-delle dinamiche del personale
- degli istituti che ne regolano il funzionamento
Personale/Risorse Umane
Direttore generale
Dirigenti
posizioni organizzative
livelli “A” “B” “C” “D”
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comuni con oltre 15.000 abitanti
nominato dal Sindaco
Direttore generaleA tempo
determinato per la durata del
mandato del sindaco
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DIRIGENTE
Selezione per concorso pubblico (non riservato)
responsabilità di settore
direzione degli uffici e dei servizi (art. 107)
Presidenza commissioni di gara e concorso;
responsabilità procedure d’appalto;
stipulazione dei contratti;
assunzione impegni di spesa
atti di amministrazione e gestione del personale
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La Delega di Funzioni
Dirigente specifiche e comprovate esigenze di servizio
Può delegare funzioni ai
FUNZIONARI(di più alto livello)
per per un periodo determinato
la delega può riguardare:adozione di attipoteri di spesadirezione uffici
gestione del personale
E’ UNA FACOLTA’ DEVE ESSERE PREVISTA NEL REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE
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Posizione Organizzativa
Assunzione di elevata responsabilità diretta
di prodotto di risultato
posizioni caratterizzate da un elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa e/o dallo svolgimento di attività
ad alta professionalità, che richiedono autonomia e esperienza. Possono essere solo della categoria D.
L’incarico viene conferito dal dirigente.
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L’incarico di posizione organizzativa
viene conferito
dal Dirigente
con provvedimento motivato, scritto
durata non superiore a cinque anni
assorbe le competenze accessorie (straordinari) nel trattamento economico
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retribuzione di
posizione
remunera la complessità della
posizione ricoperta
componenti della retribuzione
retribuzione di
risultato
remunera il risultato ottenuto sulla base di una valutazione
annuale
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la classificazione del personale
Il CCNL del 1999 ha introdotto la nuova classificazione del personale in quattro categorie, oltre alla dirigenza.In estrema sintesi il personale viene cos’ classificato:
livello ante 1999 categoria post 1999I AII AIII AIV B1V B3VI CVII D1VIII D3
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La dotazione organica
Strumento di programmazione con il quale l’ENTE decide sulla
QUALITA’QUANTITA’
DISTRIBUZIONEdel proprio personale
cessazioni per quiescenza, assunzioni per mobilità, assunzioni per concorso, progressioni verticali, progressioni orizzontali, spostamenti
all’interno di una categoria
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PROGRESSIONIORIZZONTALI
VER
TIC
ALI
C/1 C/2
D/1
D/3
C/3
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I CONTRATTI
personale non dirigente
personale dirigente
Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro
Contratto Collettivo
DecentratoIntegrativo
Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro
Contratto Collettivo
DecentratoIntegrativo
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Cosa troverete in un ente locale:
• I contratti del personale (CCNL e CCDI)• I contratti della dirigenza (CCNL e CCDI)
• le code contrattuali•eventuali accordi di settore stipulati dall’ente
• il regolamento di personale dell’ente• il regolamento per il personale part-time
• il regolamento sul lavoro extra ufficio dei dipendenti• la dotazione organica dell’Ente
• il regolamento organizzativo
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Gli adempimenti dell’Organo di RevisioneIN RELAZIONE AL PERSONALE
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Gli adempimenti dell’Organo di Revisione
All’organo di Revisione compete la valutazione del costo della contrattazione collettiva integrativa e la sua compatibilità con i
vincoli di bilancio dell’Ente.
D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165. Art. 48, comma 6.Il controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione collettiva integrativa con i vincoli di bilancio ai sensi dell'articolo 40, comma 3, è effettuato dal collegio dei revisori dei conti ovvero, laddove tale organo non sia previsto, dai nuclei di valutazione o dai servizi di controllo interno ai sensi del d.lgs. 30 luglio 1999, n. 286.
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SPAZIO LASCIATO INTENZIONALMENTE VUOTO
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All’organo di Revisione compete la valutazione del costo della contrattazione collettiva integrativa e la sua compatibilità con i vincoli di
bilancio dell’Ente.
Nel caso in cui l’Ente adotti un contratto collettivo decentrato integrativo l’Organo di Revisione deve esprimere la propria valutazione sui contenuti
dello stesso per quanto riguarda
LA COMPATIBILITA’ CON I VINCOLI DI BILANCIOovvero
DEVE RISPETTARE LE PREVISIONI DI BILANCIOeventuali risorse aggiuntive per il personale che fossero previste dal
CCDI dovranno essere state previste nel bilancio.
E’ UNA VALUTAZIONE PREVENTIVA CHE DEVE ESSERE ASSUNTA SULLA IPOTESI DI CCDI
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Le Previsioni della FINANZIARIA 2005in Materia di Personale
(L. 311/2004 – art. 1 commi 91, 95, 98, 99 e 116)
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Decreto “tagliaspese” I contenuti del c.d. “Decreto
Tagliaspese” che aveva validità
per l’anno 2004 sono stati trasferiti
praticamente tutti nella
FINANZIARIA 2005FINANZIARIA 2005
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blocco delle assunzioni
indirizzo alla riduzione del costo del personale del 5%
previa riorganizzazione
FINANZIARIA2005
blocco delle assunzioni comprese le mobilità per
gli enti che non rispettano il patto di stabilità
vincoli per le consulenze
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FINANZIARIA2005
blocco delle assunzioni
sono consentite:mobilità anche intercompartimentaliassunzioni di categorie protettefunzioni trasferite
Le altre assunzioni a tempo indeterminato che potranno essere effettuate da ogni ente nel triennio
2005/2007 saranno fissate in un apposito DPCM
E’ sempre richiesta da parte dell’Ente l’autocertificazione che attesti il rispetto del patto di stabilità.
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indirizzo alla riduzione del costo del personale del 5% previa riorganizzazione (comma 93)
effetti
contrattazione decentratariorganizzazione dell’ente
progressioni verticali
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indirizzo alla riduzione del costo del personale del 5% previa riorganizzazione (comma 93)
Una nota: La Corte dei Conti ha individuato nel suo programma per l’anno 2005, tra l’altro, la rilevazione
dei costi del personale e del lavoro e il ricorso ad incarichi esterni
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blocco delle assunzioni comprese le mobilità per gli enti che non rispettano il patto di stabilità
Per gli enti che non abbiano rispettato i vincoli del “patto di stabilità” è previsto al comma 98 della
Finanziaria il blocco integrale delle assunzioni inclusi quelli delle categorie protette per tutto l’anno 2005.
Fanno eccezione e solo nei limiti dei posti non coperti le assunzioni per le funzioni trasferite.
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IMPORTANTE
Agli effetti del computo delle assunzioni deve venire considerato anche il personale che chiede di essere trattenuto in servizio oltre il limite di età (comma 99)
Pertanto: DEVE ESSERE CONSIDERATO COME UNA ASSUNZIONE E QUINDI DEVE ESSERE PREVISTO
NELLA DOTAZIONE ORGANICA NEL RISPETTO DELLA LEGGE
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LE CONSULENZE
Il comma 42 prevede un ulteriore inasprimento dei vincoli per il ricorso a consulenze da parte degli ENTI
La FINANZIARIA recepisce sostanzialmente gli orientamenti vincolistici espressi ripetutamente dalla
CORTE DEI CONTI
Si veda:Corte dei Conti - Lombardia 2/2004
Corte dei Conti – Liguria 24/2004Corte dei Conti – Abruzzo 834/2004
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LE CONSULENZE
Il comma 42 prevede un ulteriore inasprimento dei vincoli per ilricorso a consulenze da parte degli ENTI
•conoscenze ed esperienze eccedenti quelle del personale;•incarico non continuativo ma per specifici problemi•temporaneità e specificità•compenso deve essere proporzionato all’attività svolta•incarico deve essere adeguatamente motivato•incarico non generico o indeterminato
L’AFFIDAMENTO DEVE ESSERE CORREDATO DALLA VALUTAZIONE PREVENTIVA DELL’ORGANO DI REVISIONE
LA DETERMINAZIONE DEVE ESSERE TRASMESSA ALLA CORTE DEI CONTI CORREDATA DAL CITATO PARERE DELL’ORGANO DI REVISIONE
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Utilizzo di personale di altri enti locali (comma 557)
Disposizione innovativa
Consente l’impiego da parte di comuni con popolazione inferiore
a 5000 abitanti di personale dipendente da altri enti locali
anche se non a part-time
Può essere svolta anche eccedendo i limiti orari
Non estensibile agli incarichi
dirigenziali o di titolarità di uffici
Superamento del vincolo di
esclusività previsto dal DPR 3/1957
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Per l’anno 2005
Enti che abbiano
rispettato il patto di stabilità
NO VINCOLI
Collaborazioni coordinate e continuative
circolare funzione pubblica 4/2004
-rimedio eccezionale- senza attribuzione di funzioni-senza vincolo di orario-senza vincolo di subordinazione
Assunzioni a tempo
determinato
Non soggette alla Legge “Biagi”
vedi anche circolare 1/04 del Ministero del Lavoro e
Politiche sociali
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LAVORO INTERINALE
E’ consentito perchéNON E’ SPESA DI PERSONALE
ma è una SPESA PER SERVIZI
Limite del 7% dei lavoratori a tempo indeterminato dello stesso ente.(art. 2 comma 3 CCNL 14/9/2000)
VINCOLO
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COSA E’ IL PATTO DI STABILITA’?
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UNIONE EUROPEAL’OBIETTIVO DI LISBONA
Programma di Lisbona. Nella primavera 2000 l'Unione europea (UE)si è prefissa l'obiettivo di diventare "l'economia basata sulla
conoscenza mondialmente più competitiva e più dinamica". Per conseguire meglio questo obiettivo, l'Unione ha deciso di
razionalizzare i vari processi di coordinamento delle politiche economiche e occupazionali.
Sviluppo SostenibileCrescita Economica
Salvaguardia AmbientaleCrescita Occupazionale
Modernizzazione dei sistemi previdenzialiCrescita Economica
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UNIONE EUROPEAIL PATTO DI STABILITA’ E DI CRESCITA (fonte U.E.)
L'obiettivo del patto di stabilità e di crescita è prevenire un disavanzo di bilancio eccessivo nella zona euro dopo l'avvio della terza fase
dell'Unione economica e monetaria (UEM).
Il patto è destinato a garantire una gestione sana ed efficace delle finanze pubbliche nella zona euro al fine di evitare che la politica di bilancio lassista di
uno Stato membro penalizzi gli altri tramite i tassi di interesse e mini la fiducia nella stabilità economica della zona euro.
Suo obiettivo è garantire una convergenza rilevante e duratura fra le economie degli Stati membri della zona euro.
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UNIONE EUROPEAIL PATTO DI STABILITA’ E DI CRESCITA (fonte U.E./ZONA EURO)
DUE PRINCIPI
VIGILANZA MULTILATERALE
PROCEDURA DISAVANZI ECCESSIVI
Tale procedura viene avviata se uno Stato membro supera il criterio del disavanzo pubblico, fissato al 3% del prodotto interno lordo (PIL). Il regolamento su questa procedura specifica i termini, le condizioni, le
eccezioni e le sanzioni, anche finanziarie, che possono essere applicate allo Stato membro in
questione
gli Stati membri della zona euro presentano un
programma di stabilità in cui figurano gli obiettivi
dei conti pubblici a medio termine, aggiornati ogni
anno.
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Le Previsioni della FINANZIARIA 2005in Materia di PATTO DI STABILITA
(L. 311/2004 – art. 1 commi da 21 a 41)
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La Legge Finanziaria 2005 modifica completamente il disegno precedente delle regole inerenti il patto di stabilità per il triennio 2005-2007
I SOGGETTI OBBLIGATI ALL’ADEMPIMENTO
CAMBIANOI CRITERI DI CALCOLO
DELL’OBIETTIVO AI FINI DEL PATTO
Il nuovo PATTO DI STABILITA’ sostituisce completamente quello precedente. La Legge abroga espressamente (comma 41) le
previsioni dell’art. 29 della 289/2002 e succ. modif.
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ENTI COINVOLTI
Sono obbligati al rispetto delle previsioni del Patto di Stabilità:
-REGIONI
-PROVINCE
-COMUNI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 3.000 ABITANTI
-COMUNITA’ MONTANE CON POPOLAZIONE SUP. A 10.000 ABITANTI
-COMUNITA’ ISOLANE CON POPOLAZIONE SUP. A 10.000 ABITANTI
-UNIONI DI COMUNI CON POPOLAZIONE SUP. A 10.000 ABITANTI
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
Il nuovo obbligo non è più quello (precedente) di rispettare un saldo finanziario inteso come differenza tra entrate e uscite, ma è l’obbligo di NON SUPERARE UNA DETERMINATA SOGLIA DI
SPESA CORRENTE E SPESA IN CONTO CAPITALE.
IN SOSTANZA ENTRANO NEL COMPUTO AI FINI DEL PATTO DI STABILITA’ OLTRE ALLE SPESE CORRENTI (TITOLO I) ANCHE LE SPESE IN CONTO CAPITALE (TITOLO II) E CIOE’ LE SPESE
PER INVESTIMENTO.
Carlo Scotti Foglieni Carlo Scotti Foglieni –– Dal Dal ““decreto decreto tagliaspesetagliaspese”” alla finanziaria: Lalla finanziaria: L’’organizzazione e le spese per il organizzazione e le spese per il personale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il pattpersonale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il patto di stabilitao di stabilita”” –– Parma 6 maggio 2005Parma 6 maggio 2005
GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
La soglia di spesa si determina in maniera differente in relazione a tre diverse categorie di ente locale:
- categoria 1: province, comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti e comunità montane con popolazione superiore a 10.000 abitanti;
- categoria 2: comunità isolane e unioni di comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti;
- categoria 3: regioni.
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
NEL CASO DEGLI ENTI DELLA PRIMA CATEGORIA LA FINANZIARIA DISPONE CHE:
il complesso delle spese correnti ed in conto capitale dell’anno 2005 non può essere superiore alla corrispondente spesa annua, mediamente sostenuta nel triennio 2001-2003,
incrementata del:-11,5 per cento se tali enti nello stesso triennio hanno registrato una spesa corrente media pro-capite inferiore alla spesa media pro-capite della classe demografica di appartenenza (Enti VIRTUOSI);
- del 10 per cento se tali enti nello stesso triennio hanno registrato una spesa corrente media pro-capite superiore a quella spesa media pro-capite della classe demografica di appartenenza.
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
SPESA MEDIA : COMPRENDE LA MEDIA DEI PAGAMENTISIA IN CONTO COMPETENZA
CHE IN CONTO RESIDUI
POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO (CLASSE DEMOGRAFICA):si deve tenere conto della popolazione residente calcolata alla fine del
penultimo anno precedente secondo i datiISTAT (province e comuni)
UNCEM (comunità montane)(criteri ex art. 156 D.Lgs. 267/200)
LE CLASSI DEMOGRAFICHE SONO RICHIAMATE NEL COMMA 22
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
Ai fini del calcoloIL COMPLESSO DELLE
SPESE CORRENTISPESE IN CONTO CAPITALE
COMPRENDE
SIA LA GESTIONE DI COMPETENZACHE LA GESTIONE DI CASSA
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
a) spese di personale, cui si applica la specifica disciplina di settore;
b) spese per la sanità per le regioni che sono disciplinate dai commi da 164 a 188;
c) spese derivanti dall'acquisizione di partecipazioni azionarie e di altre attività finanziarie, dai conferimenti di capitale e dalle concessioni di crediti;
d) spese per trasferimenti destinati alle Amministrazioni pubbliche individuate in applicazione dei commi da 5 a 7;
e) spese connesse agli interventi a favore dei minori soggetti aprovvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile.
f) spese per calamità naturali per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza, nonché quelle sostenute dai comuni per il completamento dell'attuazione delle ordinanze che dichiarano lo stato di emergenza, emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri.
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GLI OBBLIGHI PER COMUNI, PROVINCE E COMUNITA’ MONTANE
IMPORTANTE
PER IL SOLO ANNO 2005 (e quindi andranno comprese a partire
dall’anno prossimo)SI ESCLUDONO ANCHE LE SPESE IN CONTO CAPITALE PER INTERVENTI FINANZIATI CON
FONDI EUROPEI
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NONOInterventi Interventi cofinanziaticofinanziati UE (ammontare UE (ammontare complesscompless))
NONOSpese per calamitSpese per calamitàà naturalinaturali
NONOInterventi a favore di minori soggetti a Interventi a favore di minori soggetti a provvprovv. AG. AG
NONOTrasferimenti destinati ad altre AA PPTrasferimenti destinati ad altre AA PPNONOPartecipazioni conferimenti e similiPartecipazioni conferimenti e similiNONOSpese di personale (inclusa IRAP)Spese di personale (inclusa IRAP)SISISpese in Conto CapitaleSpese in Conto CapitaleSISISpese CorrentiSpese Correnti
INCLUSEINCLUSEVOCI DI SPESAVOCI DI SPESA
Riepilogando le voci principali
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Riepilogando il calcolo delle medie
(spesa corrente 2001)+(spesa corrente 2002)+(spesa corrente 2003)SPESA MEDIA= ------------------------------------------------------------------------------
3
(Popolazione 31/12/2001)+(popolazione 31/12/2002)+(popolazione 31/12/2003)POPOL MEDIA= ------------------------------------------------------------------------------
3
SPESA MEDIA DEL TRIENNIOSPESA MEDIA PRO CAPITE= -------------------------------------------------------------
POPOLAZIONE MEDIA DEL TRIENNIO
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La verifica della virtuosità (Soli comuni) – Dm 26/01/2005
1177,501177,50------Oltre 500.000Oltre 500.000ComuneComune
1112,681112,68499.999499.999250.000250.000ComuneComune
854,66854,66249.999249.999100.000100.000ComuneComune
751,07751,0799.99999.99960.00060.000ComuneComune
651,77651,7759.99959.99920.00020.000ComuneComune
607,98607,9819.99919.99910.00010.000ComuneComune
580,88580,889.9999.9995.0005.000ComuneComune
607,14607,144.9994.9993.0003.000ComuneComune
Spesa media Spesa media ProPro--CapiteCapite
Popolazione Popolazione AA
Popolazione Popolazione DADA
ENTEENTE
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Quantificazione degli obiettivi di patto:(rideterminazione della spesa)
ENTI
non virtuosi Possibilità di incremento
della spesa del 10%
VIRTUOSI Possibilità di incremento
della spesa del11,5%
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GLI ADEMPIMENTI
COMUNI OLTRE 30.000 ABITANTI
Verifica annuale Verifica annuale Cassa e Cassa e CompetenzaCompetenzada parte da parte delldell’’organo di organo di revisionerevisione
Comunicazione al Comunicazione al Ministero Ministero IntInt, in , in caso di mancato caso di mancato conseguimentoconseguimento((modalitamodalitaàà da da definire)definire)
Controllo Controllo consuntivoconsuntivo
Invio trimestrale al Invio trimestrale al dipartimento RGS dipartimento RGS delle informazioni delle informazioni sulle gestioni di sulle gestioni di competenza e di competenza e di didicassacassa
Verifica trimestrale Verifica trimestrale da parte da parte delldell’’organo di organo di revisionerevisione
Trasmissione al Trasmissione al Dipartimento RGS Dipartimento RGS delldell’’eventuale eventuale mancato rispetto mancato rispetto delldell’’obiettivo obiettivo trimestraletrimestrale
previsione previsione trimestrale di trimestrale di cassa cumulata cassa cumulata da trasmettere da trasmettere al Dipartimento al Dipartimento RGS RGS (da inviare (da inviare entro il 18 entro il 18 marzo 2005)marzo 2005)
Monitoraggio Monitoraggio TrimestraleTrimestrale
Controllo Controllo ConcomitanteConcomitante
Controllo Controllo PreventivoPreventivo
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GLI ADEMPIMENTI
COMUNI TRA 5000 E 30.000 ABITANTI
Verifica annuale da Verifica annuale da parte dellparte dell’’organo di organo di revisione (cassa e revisione (cassa e competenza)competenza)Comunicazione al Comunicazione al Ministero in caso di Ministero in caso di mancato mancato conseguimento (mod. e conseguimento (mod. e modalitmodalitàà verranno verranno stabilite con succ. stabilite con succ. decretodecreto
Verifica trimestrale da Verifica trimestrale da parte dellparte dell’’organo di organo di revisionerevisione
Trasmissione Trasmissione trimestrale alla RGS in trimestrale alla RGS in caso di mancato caso di mancato rispettorispetto
previsione trimestrale di previsione trimestrale di cassa cumulata da cassa cumulata da trasmettere al trasmettere al Dipartimento RGS Dipartimento RGS (entro 15 aprile 2005)(entro 15 aprile 2005)
Controllo consuntivoControllo consuntivoControllo Controllo ConcomitanteConcomitante
Controllo PreventivoControllo Preventivo
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GLI ADEMPIMENTI
COMUNI TRA 3.000 E 5.000 ABITANTI
Verifica annualeVerifica annuale(cassa e (cassa e competenza) da competenza) da parte dellparte dell’’organo di organo di revisionerevisione
Comunicazione al Comunicazione al Ministero in caso di Ministero in caso di mancato rispettomancato rispetto
Verifica semestrale di Verifica semestrale di cassa da parte del cassa da parte del revisorerevisore
Trasmissione Trasmissione semestrale a RGS in semestrale a RGS in caso di mancato caso di mancato rispettorispetto
previsione trimestrale previsione trimestrale di cassa cumulata di cassa cumulata verificata dal revisore verificata dal revisore e trasmessa alla e trasmessa alla Ragioneria Ragioneria Provinciale dello Provinciale dello StatoStato(entro 15 aprile)(entro 15 aprile)
Controllo Controllo consuntivoconsuntivo
Controllo Controllo ConcomitanteConcomitante
Controllo Controllo PreventivoPreventivo
Carlo Scotti Foglieni Carlo Scotti Foglieni –– Dal Dal ““decreto decreto tagliaspesetagliaspese”” alla finanziaria: Lalla finanziaria: L’’organizzazione e le spese per il organizzazione e le spese per il personale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il pattpersonale, le consulenze, i contratti di collaborazione. Il patto di stabilitao di stabilita”” –– Parma 6 maggio 2005Parma 6 maggio 2005
IL PATTO DI STABILITA’ – GESTIONE DI COMPETENZA
= Impegni effettivamente assunti= Impegni effettivamente assunti
Spese non rientranti nel patto (Spese non rientranti nel patto (--))
Spese titolo II (+)Spese titolo II (+)
Spese titolo I (+)Spese titolo I (+)
Colonna Colonna ““ImpegniImpegni”” del conto consuntivo del conto consuntivo -- gestione di competenzagestione di competenza
--
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IL PATTO DI STABILITA’ – GESTIONE DI CASSA
= Pagamenti effettivamente assunti= Pagamenti effettivamente assunti
Pagamenti non rientranti nel patto (Pagamenti non rientranti nel patto (--))
Pagamenti titolo II (+)Pagamenti titolo II (+)
Pagamenti titolo I (+)Pagamenti titolo I (+)
Colonna Colonna ““conto del tesoriere conto del tesoriere --pagamentipagamenti”” del conto consuntivo del conto consuntivo
(residuo + competenza)(residuo + competenza)
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QUINDI
Il patto di stabilitIl patto di stabilitàà èè stato rispettatostato rispettato
ALLORAALLORA
Totale pagamenti < obiettivo programmaticoTotale pagamenti < obiettivo programmatico
Totale impegni < obiettivo programmaticoTotale impegni < obiettivo programmatico
SE (entrambi i valori)SE (entrambi i valori)
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LE SANZIONI PER IL MANCATO RISPETTO DEL PATTO DI STABILITA’
Divieto di fare ricorso allDivieto di fare ricorso all’’indebitamento per finanziare indebitamento per finanziare gli investimentigli investimenti
Divieto di assunzione di personale a qualsiasi titoloDivieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo
Obbligo di contenimento della spesa per lObbligo di contenimento della spesa per l’’acquisto di acquisto di beni e servizi (interventi 02 beni e servizi (interventi 02 –– 03 03 –– 04 del bilancio) nel 04 del bilancio) nel limite del 90% della spesa sostenuta nel corso limite del 90% della spesa sostenuta nel corso delldell’’ultimo anno in cui si ultimo anno in cui si èè rispettato il pattorispettato il patto
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I casi in cui è possibile eccedere il limite di spesa (commi 26 e 27)
Gestione di Competenza (comma 26)
il limite di spesa, può essere superato solo per spese di investimento e nei limiti dei proventi derivanti da
alienazione di beni immobili, alienazione di beni mobili,
nonché delle erogazioni ricevute a titolo gratuito e liberalità.
Le regioni possono destinare le nuove entrate alla copertura degli eventuali disavanzi di gestione accertati nel settore sanitario.
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I casi in cui è possibile eccedere il limite di spesa (commi 26 e 27)
Gestione di Cassa (comma 27)
possono essere anticipate a carico di un apposito fondo istituito presso la gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti.
Le anticipazioni dovranno venire estinte dagli enti locali entro il 31 dicembre 2006 e i relativi interessi sono a carico del bilancio statale.
Gli enti locali comunicano al CIPE e alla Cassa depositi e prestiti Spa, entro il 30 aprile 2005, le spese che presentano tali
caratteristiche, i progetti a cui si riferiscono, nonchè le scadenze di pagamento e le coordinate dei soggetti beneficiari.
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Gli adempimenti dei Revisori nel TUEL
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ORGANO DI REVISIONE
RICORDO LE PREVISIONI DELL’ART. 239 DEL d.LGS. 267/200 “Funzioni dell’organo di revisione”
Comma 1, lettera A)
“Attività di collaborazione con l’organo di revisione secondo le disposizioni dello statuto e del
regolamento”
Comma 1, lettera c)
“Vigilanza sulla regolarità (…) della gestione relativamente a (…) attività contrattuale”
Comma 1, lettera e)
“referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione con contestuale denuncia ai competenti
organi giurisdizionali…”
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Quale ruolo possibile perIL DOTTORE COMMERCIALISTA
AL SERVIZIO DELL’ENTE LOCALE
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FINE