(WINE+FOOD+ARTS) x TOURISM = LA BUONA ITALIA · rappresentare un asset strategico di grande valore...

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Rapporto

(WINE+FOOD+ARTS) x TOURISM = LA BUONA ITALIALa formula della valorizzazionedell’eccellenza agroalimentare italiana

A cura del Laboratorio Gavi per il Consorzio Tutela del Gaviin collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria di Varese

In collaborazione con

con il sostegno di

Con il patrocino di

Rapporto(WINE+FOOD+ARTS)xTOURISM=LABUONAITALIAI.INTRODUZIONEVersola‘DestinazioneGavi’MaurizioMontobbio–PresidentedelConsorzioTuteladelGavi 5Lastrategiadell’integrazionetraCultura,TurismoedeccellenzaagroalimentareitalianaFrancescoPalumbo–DirettoreGeneraledelMIBACT-MinisterodeiBeni,delleAttivitàCulturaliedelTurismo 6VinoeCibomotoridellaculturadelTerritorioGiorgioFerrero–Assessoreall’AgricolturadellaRegionePiemonte 9Unanuovamappaturadellavalorizzazionedella‘BuonaItalia’FrancescoMoneta–LaboratorioGavi 9LeaziendedelVinoedelCibocomedriverdicrescitaediattrattivitàdei‘territorilenti’RobertaPezzetti,EnricaPavione–Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia 10II.IlbinomioArte&Cultura+Ospitalità:fattoricriticidisuccessperlosviluppoel'internazionalizzazionedelsettorevinicoloitalianoRobertaPezzetti,EnricaPavione–Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia 14III.L’importanzadellapartnershippubblico-privatoperpromuovereevalorizzareefficacisinergietraaziendedell’agroalimentaree“territorilenti”RobertaPezzetti,EnricaPavione–Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia 19IV.Ilvaloreaggiuntoeconomicoesocialedell’integrazionetraletrediversedimensioni:ilrisultatodell’Indagineempirica 23V.ViaggiareeDegustareconArte,inItaliaFrancescoMoneta–LaboratorioGavi 43VI.Lashortlistdel‘PremioGaviLABUONAITALIA’ 57VII.Credits 59

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Versola‘DestinazioneGavi’

MaurizioMontobbio–PresidentedelConsorzioTuteladelGavi

IlterritoriodiproduzionedelGaviDOCGhavisto,negliultimianni,unimportantericambiogenerazionaletraititolaridelleaziendedelvinoel’arrivodiimprenditoriprovenientiancheda altri settori produttivi, che hanno scelto questi luoghi per la loro bellezza e per lavicinanzaaigrandicentriurbani.Questa nuova ‘contaminazione’ ha generato un processo culturale che vede i produttorisentirsinonsolocustodideiproprioterritoriviticoli,maanchedepositari,epercertiversiresponsabili,delpatrimonioculturalechefadacontestoallaloroattività.I singoli imprenditori riscoprono il sentimento di essere comunità, sentono proprio ilpatrimonio culturale, artistico e architettonico di questi luoghi, che vogliono valorizzare econdividere, attraverso l’accoglienza di viaggiatori sempre più desiderosi di essereprotagonistidiesperienzememorabili.Interpretandoquestanuovatendenzasul territorionascenel2014 il LaboratorioGavi,percontribuire alla promozione delle ‘buone pratiche’ nella valorizzazione delle filiereenogastronomiche italiane, seguito l'anno successivodal Il PremioGavi LABUONA ITALIA,riconoscimento oggi alla terza edizione, per chi riesce meglio a declinare questa attivitàstrategica per diffondere la qualità del nostro Paese. In questo cammino siamo statiaffiancati da Enti e Istituzioni come l’Università dell’Insubria, con cui abbiamo redatto ilRapporto2017,proseguimentodiquellodelloscorsoanno–WINE,FOOD&ARTSINITALIA,realizzatoconilCeSTIT–CentroStudiperilTurismodell’UniversitàdiBergamo.Porgere l’attenzione ai distretti viticoli che rappresentano l’integrazione tra Cultura, Arte,Storia, Accoglienza e altre produzioni artigianali di eccellenza – e dove ancora non sonoarrivatiflussituristicidimassa–nascedallaconvinzionechel’OspitalitàsiaunadellegrandiopportunitàperilnostroPaese.CosìcomeillogodelPremioGaviLABUONAITALIArappresentaaltempostessounalineadiorientamento e una rete di connessione tra punti, questo Rapporto ha lo scopo dicontribuire alla valorizzazione della nostra ‘Filiera della Bellezza’ indicando chi e come siesprime la“Buona Italia”.Sono300 le realtàenologicheedagroalimentari mappateche -incorporando nelle proprie strategie di sviluppo e di marketing la Cultura, l’Arte el'Accoglienza - hanno contribuito ad evolvere la geopolitica del proprio territorio,stimolando anche un flusso turistico che contribuisce a generare valore economico e dicomunicazione.ComeConsorzioTuteladelGavicrediamoinquestaformuladieccellenza(WINE+FOOD+ARTS) xTOURISM= LABUONA ITALIA,eal tempostesso siamoconvintidellanecessitàdiunacabinadiregiachesiaingradodidefinirelestrategiediunapoliticaterritorialedilungotermine per trasformare la denominazione del Gavi in una destinazione turistica “lenta eautentica”.

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Lastrategiadell’integrazionetraCultura,TurismoedeccellenzaagroalimentareitalianaFrancescoPalumbo–DirettoreGeneraledelMIBACT-MinisterodeiBeni,delleAttivitàCulturaliedelTurismo

Italianiestranierispendonoperl’enogastronomiaunterzodelpropriobudgetperlavacanzanelnostro Paese, un giro di affari che conta per un terzo del fatturato turistico complessivo e checontribuisceafaredelturismoWine&FoodunodeicompartipiùsignificatividelPILitaliano,con13milionidipresenze,dicuiil57%straniere,econuntassodicrescitanegliultimi5annidioltreil20%1Due stranieri su tre menzionano il cibo e il vino tra le principali motivazioni del proprioviaggioinItalia,maanchepergliitalianil’enogastronomiahaunruoloimportantenellavacanza,laddoveperoltreil30%deinostriconnazionaliilsuccessodiunviaggioèlegatoalladegustazionediprodottitipicilocali.Ilciboèdunqueconsideratodamoltiuningredientefondamentalediunitinerario di scoperta o di un soggiorno fuori casa, più essenziale di altri aspetti, quali visiteculturalieshopping.

L’Italia, con il maggior numero di prodotti agroalimentari a Denominazione di Origine e aIndicazione Geografica riconosciuti dall'Unione Europea, detiene in tale contesto un primatounico,soprattutto invirtùdel forte legameche lega leeccellenzeenogastronomicheairispettiviterritoridiorigine.Sitrattadiunpatrimoniochehaormaisuperatole4.600specialitàalimentariregistrate,incostanteaumentoeaffiancateda286prodottiDOP,IGP,STGe603viniDOCG,DOC,IGT2riconosciutialivellocomunitario.

Invirtùdiuncosìgrandevantaggiocompetitivo,ilrilanciodellaleadershipitaliananelturismosideve senz’altro avvalere dell’offerta enogastronomica e promuoverla, integrando tale ricchezzacon gli altri comparti che rendono unica e attrattiva l’immagine dell’Italia turistica nel mondo,qualiinprimislaculturaeilpaesaggio.

Dataleconsapevolezzaènata lavisionecondivisadiunturismodurevole, fondatosulconnubiotramoderna valorizzazionedel patrimonio storico e culturale e fruizione turistica, della quale èespressione ilPianoStrategicodi sviluppodelTurismo2017–2022, recentementeadottatodalConsigliodeiMinistri (17 febbraio2017),costruitograzieaunmetodofortementepartecipativochehavistoilcoinvolgimentodituttiiportatoridiinteressipubblicieprivatidelsettoreinItalia.Nel contesto di tale partecipazione, sono stati individuati i pilastri che devono supportare ilrinnovamento e il rilancio del turismo per fare del nostro Paese un punto di riferimento per iviaggiatori italiani e stranieri in cerca di bellezza e qualità, grazie a un patrimonio naturale eculturaleunicoeirripetibile,aunostilediospitalitàriconosciutointuttoilmondoeaunsistematuristico accogliente, inclusivoebenorganizzato, focalizzato sul turista, sui suoi desideri e sullesuenecessità.

Nel Piano Strategico del Turismo, infatti, la definizione di tutti gli obiettivi e delle linee diinterventosonostatefondatiinnanzituttosullacomprensionedell’evoluzionedelturismoedelle

1Fonti:Coldiretti,2016;Rapportosulturismo2016,UniCrediteTouringClubItaliano,2016.2Fonti:DirezioneStudieRicercheIntesaSanpaolo,dadatiIstat2015;Ministerodellepoliticheagricole,alimentarieforestali,2016.

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tendenze che caratterizzeranno l’andamentodei flussi di viaggiatori e sulla individuazionedi unmodello di sviluppo di settore in grado di generare benessere economico e sociale diffuso edistribuitosututtoilterritorionazionale.

In tal senso, attraverso l’analisi dei trend in attonelladomanda turisticamondiale, si è rilevatoinnanzitutto un importante cambiamento rispetto alle esigenze dei viaggiatori contemporaneiquelli che, in numero via via crescente, ricercano un’esperienza culturale creativa, innovativa epartecipativaesonointeressatiall’enogastronomiaqualeelementodelpatrimonioculturalediunluogo,perlasuastrettaconnessioneconilterritoriodiproduzione,letradizionilocalielepersonecheloabitano.

Molteplici sono nel mondo gli esempi di successo di marketing legato alla promozionedell’enogastronomiaattraversostrategiechesonostatecapacidicrearenuoveformedicomunità,basatesumodellidiconsumocondivisi,ancheattraverso l’usodella tecnologiae lacreazionedipiattaforme mirate. Basti pensare al successo del social eating e dei corsi di cucina offerti aivisitatori da parte di privati, aggregati su social media che pubblicizzano online questo tipo diofferta. La fascia di mercato di riferimento di questa modalità di viaggio sono soprattutto icosiddettifoodie3ingeneraledescritticomegiovaniappassionatidellamediaborghesiaacuipiacecollezionareesperienzeenogastronomichepressorinomatiristoranti.Sitrattadipersoneamantidelciboa360chesitengonocostantementeaggiornatesultemaesonoattrattidatutteleattivitàdiscopertadinuovespecialitàenogastronomiche.PerquantoriguardailnostroPaese,lacrescitadel popolo dei foodie è un fenomeno relativamente recente ma ha assunto una rilevanzaragguardevole:basti pensare che il 5%dellapopolazione italianad’età compresa tra i 25e i 74anni–ossiacirca10milionidipersone–vieneascrittaaquestatipologiadiconsumatori.

La prima sfida per l’enogastronomia italiana consiste, quindi, nel saper interpretare i nuovisignificati di consumoe, conseguentemente, innovare la creazionedi prodotti e servizi. Il PianoStrategicodelTurismohaevidenziatocomesussistaunproblemadiriposizionamento laddoveèfondamentale saper creare esperienze per riuscire ad attirare l’attenzione del consumatore etrasmettereilvaloreunicodelproprioprodotto.

In tal senso, accostare il cibo a forme artistiche di diversa natura è un’ottima maniera pertrasmettereilsensoeilvalorediantichetradizioniculturaliedipromuovereunterritorionellasuainterezza, realizzando uno degli obiettivi primari del Piano: far emergere destinazioni menoconosciute, promuovere un turismo lento, alla scoperta della ricchezza di centri minori e areeinterne,distribuendoiflussiefacendodecrescerelapressionedelturismodimassasuimaggioripoliattrattori.

Il secondo aspetto rilevante che nel Piano si evince grazie all’analisi complessiva del settore alivello internazionale riguarda la necessità e opportunità rappresentata da una efficaceintegrazione tra prodotti enogastronomici, arte, cultura e turismo, un connubio che puòrappresentareunassetstrategicodigrandevaloreperilnostroPaese.

3TermineutilizzatoperlaprimavoltainunarticolopubblicatosulNewYorkMagazinenel1980,iniziòadiffondersialivelloglobalequalcheannopiùtardi(1984)conlapubblicazionedellibro“TheOfficialFoodieHandbook”

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Oggi il settore del Food, Wine & Co richiede una visione di marketing e comunicazione cheaggreghi all’enogastronomiamolti elementi quali ilMade in Italy, l’entertainment, la cultura, ilturismo slow, eventi e grandi eventi. A due anni da Expo 2015, che ha rappresentatoun’importanteoccasionedi sensibilizzazioneuniversalequanto, tragli altri temi, l’importanzadiun’alimentazionecorrettaesostenibileelaricchezzadellediversecultureenogastronomichedelmondo,moltopuòancorafarsiintaledirezione.

Vièunaulterioreopportunitàper l’Italiacheriguarda ladiffusionesuscalanazionaledimodellipromozionali di successo. La ricchezza del patrimonio enogastronomico è enorme in tutte leRegioniitalianemasonoinparticolarequelledelcentro-nord,Piemonte,Veneto,Toscana,EmiliaRomagnaeLombardia,checontanoilmaggiornumerodirealtàattiveemaggiormenteaffermateanche rispetto al mercato turistico internazionale. Diffondere la capacità di comunicare epromuovereletradizionilocalianchenelsuddelnostroPaeseèquindiunaprioritàstrategicapergli operatori del turismo. In tutte le regioni italiane sono già attivi soggetti che promuovono ilbinomio cibo-vinoepatrimonio artistico-culturale, segno incoraggiantedi unevidente interesseverso il tema e dell’attenzione verso la valorizzazione (in senso lato) del vasto e variegatopatrimonioenogastronomico italiano.Viètuttavia lanecessitàche laqualificazionedellerisorseumane operanti nel turismo sia maggiormente e più uniformemente distribuita sul territorionazionale,conilfinedirenderepiùcompetitivoilsistemadioffertaturisticaenogastronomicainunmondosemprepiùdigitalizzatoefortementecompetitivo.

Èattraversoquestocompartoeilsuoconnubioconpatrimonioculturaleepaesaggiocheoggipuòessere promosso efficacemente il country branding italiano, con il rafforzamento di unamarcaItalia in grado di veicolare prodotti, servizi, imprese, cultura italiani verso il mondo che a loroattribuiscecostantementeunareputazioneunicaedigrandepregio.

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VinoeCibomotoridellaculturadelTerritorioGiorgioFerrero–Assessoreall’AgricolturadellaRegionePiemonte L’agroalimentare è per il Piemonte ormai da tempo una importante occasione di volano perl’attivitàturisticaeculturaleneidiversiterritori.Vino,tartufo,carnepiemontese,riso,formaggiDop, insiemeconaltreeccellenze,nonsonosoloprodottienogastronomiciingradodiconquistarefetteimportantidimercatiinternazionaliperlaloroqualitàindiscussa.SonoancheambasciatoridelPiemontenelmondo,perchéconlorosiportaall’attenzione pubblica anche un territorio, una tradizione, una cultura, un paesaggio capaci diattrarreinteresse,disponibilitàafrequentarli,risorsedainvestire.Il riconoscimento da parte dell’Unesco, nel 2014, dei vigneti diMonferrato-Langhe-Roero comepatrimoniodell’umanitànonèsoloilriconoscimentodelvaloreagricolodiquellecoltivazioni.7E’ un sigillo alla bellezzadel paesaggio, allo sforzodell’uomo chehaplasmato con le suemani,generazionedopogenerazione,quellecolline.E’ insostanza l’incoronazionediunmixdi lavoro,tradizione, cultura, che rendono quelle zone uniche nel mondo e per questo fonte di grandeattrazioneperchi,attraversoiloroprodotti,nevieneaconoscenza.DelrestoilturismoenogastronomicoeculturaleviveinPiemonteunastagionefelice.Con questa consapevolezza si è già attrezzata la politica regionale per sviluppare l’opera divalorizzazionedeisuoiterritori.Oggiintornoaunprodottoenogastronomicosipuòorganizzareunsistemaingradodirilanciareiservizi di accoglienza, l’artigianato locale, le tradizioni storiche e le occasioni culturali checaratterizzanoquelterritorio.Di tutto questo siamo ben consapevoli e stiamo utilizzando tutti gli strumenti a nostradisposizione, dai fondi europei alle risorse regionali, per rafforzare anche intornoall’agroalimentare unmodello di sinergia e di rilancio economico, culturale, turistico del nostroPiemonte.

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Unanuovamappaturadellavalorizzazionedella‘BuonaItalia’FrancescoMoneta–LaboratorioGaviNel 2016 abbiamo creato la prima mappatura nazionale ‘WINE, FOOD & ARTS IN ITALIA’,connettendo ledimensionidiunarealtàchefinoadalloraeranotacomeoccasionalesommadiscelte individualidi imprenditori–perlopiùdelvino–appassionatidiartiecultura,collezionisti,amanti del bello oltre chedel buono.Dal Piemonte edal Friuli fino alla Campania e alla Sicilia,abbiamo raccontato storie di premi letterari, installazioni d’arte contemporanea in vigna e incantina, etichetted’artista, cantinedidesign, vitigni coltivati tra resti archeologici oesposti allamusicadiMozart,eventiculturalicreatipervalorizzareilterritoriooaggiungerenuovielementidicomunicazioneallostorytellingdelprodotto,dell’azienda,delconsorzio.

Dall’indaginecondottaincollaborazioneconilCeSTIT-CentroStudiperilTurismodell’UniversitàdiBergamo-èemersoallostessotempoquantoquestasceltadatatticasisiaspessotrasformatain strategica, avendo pagato sì in termini di autogratificazione, ma anche economici ereputazionali.‘InvestireinArteconviene’,‘Arteebellezzamotoridelvino’,sonotraititolidedicatidalla stampa economica nazionale a questa inedita ‘success story’ che ha consentito dirazionalizzareefaremergerealcunedellerealtàpeculiaridellanostra‘FilieradellaBellezza’.

Dove.ithadedicatoaltrettantepagineai20progettiselezionatinellashortlistdelPremioGaviLABUONAITALIA2016,tappediunviaggiogovernatodalleesperienzemultisensorialidellavistaedelgusto,stimolandoinsiemecorpo,animaeintelletto:abbiamoquindidecisocheil2017perilLaboratorio Gavi sarebbe stato l’anno dell’osservazione della ‘terza dimensione’ del TurismoapplicataalWine&Food,quandoassociataanchealleArtieallaCultura.Ilragionamentoèprestofatto:seFederculturecalcolacheilTurismoculturalepesaoltreunterzodelTurismonazionale,esesecondoilWorldFoodTravelMonitoril49%deiTuristiinternazionalidichiaranodiesseremossianchedaunamotivazioneenogastronomica,quantorilevantedivental’integrazionediquestiduefattori,echecosaaccadenelnostroPaeseinquestaprospettiva?

Questo Rapporto vuole dare un contributo a questo tema, anche stimolati del progetto ‘Vivereall’Italiana’–acuradeidueMinisteriMAECIeMIBACT(chevogliamoringraziareperaveraderitoinsieme al MIPAAF a questa nostra iniziativa) - che proprio su questa integrazione fonda lastrategiadivalorizzazioneinternazionaledelnostroPaese.

E’notocheil‘Turismodiluoghi’èstatosostituitodal‘Turismodelleesperienze’,equellaculinaria(Vino, Cibo, e sempre più Birra) è tra le esperienze più ricercate, anche grazie alla crescente einarrestabile ‘gastromania’. Lagranpartedellecantinesièattrezzataperproporredegustazionicontestualmente alla visita, propedeutiche all’acquisto, e talvolta vetrina anche delle tipicitàgastronomiche del territorio, ma ben più limitate sono le realtà che hanno operato la sceltadell’AccoglienzaintegrataaquelladellaCultura.

Infine:nelseguitoapprofondiremoalcunetendenzeprendendospuntodai20casidellaShortListdellaedizione2017delPremioGaviLABUONAITALIA.Maèopportunosottolinearecheilfattoredisuccessoèrappresentatodallacapacitàdi‘farerete’econnettersiconlealtrerealtàdelproprioterritorio: altre cantine, i luoghi d’arte di cultura e di natura, i produttori delle tipicitàenogastronomiche, iservizi pubblicieprivatidiaccoglienza. Insostanzaè laTerzaRegoladellaBuonaItalia,cherecita:‘ComuneVisione-insieme,a360°,facendoreteeinnovando,partiattivediundisegnostrategico’.

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LeaziendedelVinoedelCibocomedriverdicrescitaediattrattivitàdei‘territorilenti’

RobertaPezzetti,EnricaPavione-Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia

Nella vasta letteraturamanageriale l’importanza assegnata agli ambiti locali nel determinare lecaratteristicheelaqualitàdellosvilupposocialeedeconomicoèampiamentericonosciuta.Ilruoloattivocheunterritorioesprimenell’orientarelosviluppoeconomicodituttigliattoricheinessorisiedono, sianoessipubblicioprivati, trova fondamentonel fatto che inesso si costruisconoesedimentano nel tempo fattori storici, culturali e sociali che sono alla base dei modelli diorganizzazione della produzione e, quindi, dei processi che attivano e alimentano l’evoluzionesocio-economicadell’areastessa.

Inquestaprospettiva,ilterritoriopuòesserevistocomeunfattorefondamentaleperlacrescitaela competitività delle imprese che esso ospita, in quanto all’interno di esso hanno origine siarelazionichescambidiinformazionieconoscenze,siatacitecheespresse,checoinvolgonotuttiiportatoridiinteressiealimentanopercorsidisviluppocomplessivodell’area4.

Nederivache l’attrattivitàe lepotenzialitàdisviluppodiunterritorioderivanoprioritariamentedalmodoconcui tali risorse si leganoe si integrano inunavisioneunitariae coerente.Da taleinterazione scaturisce quella che viene definita “la vocazione di un territorio”, concetto moltocomplessochepuòesprimersicomerisultatodell’evoluzioneneltempodelpatrimoniodirisorsematerialieimmaterialiedellastrutturaistituzionale,socialeedeconomico-produttivadicuiessoèportatore. Conferire valore alle risorse disponibili costituisce il processo attraverso il quale sirealizzalastrategiadisviluppolocale.Lerisorse,infatti,rappresentanoilpernosucuifarruotarela vocazione del territorio. Nelmedio-lungo periodo, la vocazione può diventare la base per laspecializzazione produttiva del territorio e tende a permanere nel tempo quando la comunitàlocale vi si identifica, dando luogo aduno spiccato radicamento ed identità territoriale. In altreparole, le specificità di un luogo che formano la vocazione territoriale trovano il propriofondamentonelfortesensodiidentitàdellacomunitàlocale.

La sedimentazione di risorse e competenze specifiche in una determinata realtà territorialerappresenta il fondamentodiquellichesemprepiùspessovengonodefiniti territori“lenti”o, inalcunicasi,territoriminori5.L’accezione“lenta”o“minore”nonfaevidentementeriferimentoaduna situazionedi ritardoodi arretratezzadel territorio , quantopiuttosto adun approccio allosviluppoorientatoinprimisallaqualitàdelterritorio,allostiledivita,allasostenibilitàe,pertanto,lontanodaltradizionalemodellofordistadicrescitaalungoperseguitodamolteareeterritoriali.Sitratta,infatti,diareeabassadensitàgeografica,caratterizzatedaunrilevantecontestorurale,daun tessuto imprenditoriale composto da imprese di qualità a base territoriale e un importantepatrimoniodirisorsetangibilieintangibili(artistiche,enogastronomiche,culturali,paesaggistiche,

4S.BARILE,M.SAVIANO,F.POLESE,P.DINAUTA, “Il rapporto impresa-territorio tra efficienza locale, efficaciadicontestoesostenibilitàambientale”,inSinergie,90,2013,pp.25-49.

5A.MUTTI,Capitalesocialeesviluppo.Lafiduciacomerisorsa,IlMulino,Bologna1998;E.LANCERINI,“Territorilenti:contributiperunanuovageografiadeipaesaggiabitatiitaliani”,inTerritorio,34,2005,pp.9-15.

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etc.). Le caratteristiche distintive del paesaggio, che rappresenta uno degli elementimaggiormentequalificantiiterritori“lenti”,sonolegateadunacrescitanonquantitativainterminidi spazio edificato, ma alla ricerca di spazi ospitali, accoglienti ed inclusivi lontani dallaprogettazione architettonica spettacolare. Nel modello di sviluppo dei territori “lenti”, cheprivilegianoun’otticadi filiera, il paesaggiodiventa il collanteper le azioni dei diversi attori delterritorioeperlosviluppoditraiettoriedicrescitasettoriali.

Si tratta di contesi sono spesso poco noti, ma che in molti casi racchiudono un significativopatrimonio di eccellenze, in primis produttive, il cui tratto comuneè rappresentatodall’elevataqualitàdelpaesaggioche,unitaallastoria localeealletradizioni,configurataliareecomeveriepropri distretti culturali. I territori “lenti” non rappresentano pertanto un modello di sviluppolocale, quanto piuttosto una traiettoria di crescita guidata da una precisa visione capace diconiugarecrescitaeconomica,coesionesocialeetutelaambientale6,inun’otticadisostenibilità.

Inquestocircuitovirtuosodicrescita,gliattoriprincipalisonorappresentatidaltessutoproduttivodiqualitàabaseterritoriale, l’agricolturae l’enogastronomia legataal territorio, il terzosettore,maanchesemprepiùilturismo,spessocostruitoattornoalleeccellenzeproduttiveeculturalicheconnaturano il territorio stesso. Rapporti innovativi tra realtà agricole e industriali, processi divalorizzazione dei prodotti tipici, del patrimonio culturale e paesaggistico rappresentano i trattipeculiari dei territori “lenti”, che si innestano su una forte identità tradizionale, basata sullareciprocità, la fiducia, l’attaccamento alle radici. È proprio in virtù di tali caratteristiche che ilterritorio si fa in molti casi promotore di distretti di qualità, fondati sulla valorizzazione delleeccellenzelocali,inunasemprecrescenteintegrazionetrarealtàproduttive,patrimonioculturaleepaesaggisticoecomunitàlocale.

In questo contesto, che vede oggi una crescente attitudine alla scoperta e valorizzazione degliasset intangibili capaci di attivaree sostenerenuove traiettoriedi sviluppo locale, i territori delvinoedelcibosemprepiùsivannocaratterizzandoequalificandocome“territori lenti”.Le lorocaratteristiche distintive, infatti, sono frutto di un patrimonio unico sedimentato nel tempo dirisorse (materiali e immateriali) di eccellenza, nonché di competenze e di relazioni tra attorifondatesullafiduciaesuunprofondosensodiidentità,incuituttalacomunitàlocalesiriconosce.E’talepatrimonioadeterminaresemprepiùlasperimentazionedioriginalitraiettoriedisviluppodiciascunterritoriofondate,seppurenonsempreconsapevolmente,propriosulla“lentezza”deimodelli di crescita. Modelli, come già indicato, che non fanno riferimento a situazioni diarretratezzasocio-economicaquantopiuttostoallapresenzadieccellenzediffuseesinergichecheciascuntessutoenogastronomicohasaputoneltempocostruireepreservareecheoggisiaprono

6E. PAVIONE, R. PEZZETTI., “The valorisation of “slow territories” through the development of sustainable andexperiential tourism”, Proceedings of Strategica International Academic Conference, C. Brătianu, A. Zbuchea, F.Pînzaru, R.-D. Leon& E.–M. Vătămănescu (Eds),Opportunities& Risks in the Contemporary Business Environment,CollegeofManagement,NationalUniversityofPoliticalStudiesandPublicAdministration,Bucharest,20-21October,2016,October20-21,ISBN:978-606-749-181-4;CST,Sviluppoturisticoeterritorilenti,FrancoAngeli,Milano2009;

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astrategiedivalorizzazionediunpatrimoniospessononreplicabilealtrove,capacediguidarnelosvilupponellungotermine.

Inquestaprospettiva,confermatadalleevidenzeempiriche, i territori italianidelvinoedelcibovengonoaqualificarsioggicomeprotagonistidinuoviparadigmidisviluppodiqualità,capacidiconiugare (spesso in termini molto originali) la dimensione economica della crescita - che fariferimentoadunconcettodicompetitivitàdelterritorio-conquelladellacoesionesocialee,nonultimo, della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del suo paesaggio. In questo quadro,confermatodalla ricercacondottasuuncampionediattoridella filiera,eccellenza, inimitabilità,creatività, ma anche reciprocità e fiducia, divengono elementi caratterizzanti la natura dellerelazioni tra soggetti (in primis tra imprese, istituzioni e la comunità locale) sui cui di viene afondarel’identitàstessadiciascunterritorio,incuigliattorisiriconoscono.

Inquestoquadro indivenire, l’arte, la cultura trovanoampiapossibilitàdi fungeredamotoridiqueste traiettoriedi sviluppo, rafforzandoulteriormente l’identità, la reputazionee l’attrattivitàdeiterritorienogastronomici.

Queste traiettorie di crescita investono evidentemente anche la dimensione dell’accoglienzaturisticacheoffreai territoridelvinoall’opportunitàdiaprirsialmondodiventandometadiunsegmento di domanda internazionale in forte crescita, ovvero quello del turismo sostenibile diqualità che sempre più ricerca la dimensione esperienziale dell’accoglienze e della vacanza. Ladimensionedell’accoglienzaturisticaenogastronomicacheemergedallaricercaempirica,laddovesostenutadaunacabinadiregiaingradodidefinireunastrategiedipoliticaterritorialedi lungotermine,puòfungeredavolanoper losviluppodi intereareeeborghidelnostroterritoriooggiancorapoconoti,proponendomodellialternativialturismodimassacherispondonoastilidivitaediconsumoinrapidaespansioneintuttiipaesi7.

7E. PAVIONE,R. PEZZETTI, “Evolutionof tourismdemandanddevelopmentof sustainable tourism:what impact ontourist destinations?”, Proceedings of Strategica International Academic Conference, C. Brătianu, A. Zbuchea, F.Pînzaru, R.-D. Leon& E.–M. Vătămănescu (Eds),Opportunities& Risks in the Contemporary Business Environment,CollegeofManagement,NationalUniversityofPoliticalStudiesandPublicAdministration,Bucharest,20-21October,2016,October20-21,ISBN:978-606-749-181-4.

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II. Il binomio Arte & Cultura + Ospitalità: fattori critici di successo per lo sviluppo el'internazionalizzazionedelsettorevinicoloitalianoRobertaPezzetti,EnricaPavione-Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomiaL’enogastronomiaitalianaèchiamataadaffrontareimportantisfidestrategichediposizionamentocompetitivonelquadrodimercatoglobalecaratterizzatodaunlatodauncrescitadellapressionecompetitiva, domestica e internazionale, dall’altro da profonde modificazioni dal lato delladomanda.Si fa inparticolare riferimentoalla rapidaaffermazione in tutti ipaesidinuovi stilidivitaediconsumo,attentiallasostenibilitàdeiprodottiedeiterritoridicuisonoespressione,maancheall’emergeredinuovisegmentidiclientela(sipensiaimillenialscosicomeaifoodies)chenon solo mostrano uno spiccato interesse verso prodotti enogastronomici di qualità, di cui ilnostro Paese è straordinariamente ricco, ma anche (e sempre più) ricercano la possibilità digoderediesperienzedegustativeoriginaliepartecipative,capacidiesaltareinmodoinnovativolaconnessionetracibo,vinoeculturadelterritorio.Tali dinamiche, in rapida affermazione, determinano l’esigenza per tutti gli attori della filieraenogastronomica italiana di ricercare un posizionamento distintivo nel mercato, in grado disostenerenellungolacrescitaelosvilupposuimercatiinternazionaliincuiladomandadivinoecibodialtaqualitàstasperimentatotassidicrescitaparticolarmentesostenuti.Inquestoquadro,losviluppodicreativesinergiatraWine&Foodconl’arteelaculturapermettedicreareesperienzewin-winadaltovaloreaggiunto,capacidiaccrescerelavisibilitàdeiproduttorielariconoscibilitànonsolodeiprodotti,maanchedeiterritoriedelsistemaproduttivodicuiessisono espressione. Ne consegue una crescita della reputazione sia degli attori della filiera chedell’interoecosistematerritoriale,favorendoneilriposizionamentocompetitivoediimmagineconevidenti ricadute positive di medio-lungo termine. I risultati emersi dal Rapporto 2016 “Wine,Food&Arts in Italia”, realizzatonel 2016dal ConsorziodelGavi con il CeSTITdell’UniversitàdiBergamotestimoniano,anchesottoilprofiloempirico,laforzadelconnubiotravino,ciboarteeculturaingradodisupportaregliattoridellafilieranellosviluppodioriginalistrategiedimarketingad alto tasso di efficacia. Nel panorama enogastronomico italiano alcuni attori (in particolare iproduttoridivino)hannopienamentecompresoemessoafrutto lepotenzialitàstrategichechetaleconnubiooffre,offrendopropostesinergicheoriginali,innovativeeadaltotassodicreatività.Per largapartedel settore, leopportunità restanodacogliere,valorizzandopassionipersonaliecompetenzediffusesulterritoriopersostenerelacrescitael’aperturainternazionale.Tali risultanzee leprospettiveche ilconnubiocon l’artee laculturaoffronoatuttigliattoridelmondodelWine&Foodspieganol’interessedapartedeipromotoridelPremioGavidaunlatoadun approfondimento di questa sinergia, dall’altro all’integrazione nell’ambito dell’analisi di unaulteriore dimensione, quella dell’Aaccoglienza turistica, intesa nella sua accezione più ampia. Iltema dell’accoglienza, infatti, si pone come ulteriore fattore chiave in grado da un lato disupportarestrategiedidiversificazionedell’offerta,correlataalcorebusiness,dapartenonsolodei produttorima di tutti gli attori della filiera atte ad accrescerne la visibilità e la capacità di

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attrazionediclienti,visitatoriealtristakeholder;dall’altrodifavorirelavisibilitàelaconoscenzadei territori che ospitano eccellenze produttive, ulteriormente contribuendo alla crescita dellareputazionedeiterritoristessi.Daquesteconsiderazioninasce l’ideadiproseguire ilpercorsodianalisi avviato, integrando nell’analisi il tema dell’accoglienza turistica al fine di megliocomprendere, anche attraverso un’indagine empirica, le opportunità che il triplice connubio(Wine&Food+ArtsXTourism)oggioffreatuttigliattoridelmondoenogastronomicoitaliano.E’ convinzione di chi scrive che la sperimentazione di percorsi innovativi di crescita fondati suoriginali connubi tra eccellenza produttiva, specie laddove integrati in modo permanente nellastrategia aziendale e dimarketing, possano fungereda importanti driver di crescita, nonchédamotoridipercorsiproattividisviluppointernazionaleingradodifavorireesupportareneltempoanche l’internazionalizzazione (in ingresso e in uscita) di intere aree territoriali che li ospitano.Questaopportunitàdi coniugare l’internazionalizzazionedei singoli attoridella filiera conquelladel territorio incuiessisonopresentiè fortementerafforzatadallapresenzadigranpartedelleeccellenze enogastronomiche italiane in aree territoriali che storicamente, si caratterizzano perunamarcatavocazionedistrettuale,moltedellequalisonodivenute,nel tempo,sedepressochéesclusivadialcuneproduzioni.Ildistretto,infatti,perlesuecaratteristichepeculiari,sicaratterizzaper lacompresenzadiunaseriedi fattori, tangibilie intangibili, siaall’internodelle impresechediffusi nel territorio, riassumibili nel “saper fare” che trae linfa dal patrimonio culturale eimprenditorialedi cui il territorioèal contempoespressioneeartefice.Edèproprio talemixdirisorseecompenteaspingereetrainareleperformancedeidistrettiitalianiInquestoquadro, chea lungoha sostenutounmodello italianodi crescita socio-economicadeltuttopeculiarequanto inimitabile,nonsorprendonoidatiemersidarecenterapportoelaboratoda Intesa Sanpaolo, che annualmente analizza l’economia e la finanza dei distretti italiani, cheevidenzauntrenddi“rinascitadeidistretti”8. Inquestoquadro,rilevaparticolarmenteosservarelostatodisalutedeidistrettidellafilieraagro-alimentare(trainatidavino,olioecarniinprimis),chefannotoccarenuovirecordstoriciinterminidicrescitadelfatturato.Traimigliori15distrettimappati, valutati mediante un indicatore sintetico che ne misura la performance in termini dievoluzionedelfatturato,delleesportazioniedellaredditività,svettanoinfatti6distrettidell’agro-alimentare,comesievincedallatabellachesegue,tutticlassificantinellatop10.Digranlungaalprimopostosicolloca infatti ildistrettodelproseccodiConegliano-Valdobbiadene,cheguida laclassifica dei top 15 facendo registrare un punteggio complessivo di crescita di 92,8 (su unpunteggiocomplessivodi100)conunacrescitadelfatturatotrail20008eil2015parial58,1%e+135,9%delleesportazioni,seguitoalquartoterzopostodaldistrettodeiSalumidiParmaconunpunteggiocomplessivodi82,7su100,eal4postoildistrettodeivinideiColliFiorentinieSenesi,cheregistraunacrescitadel fatturatodi+23,5%edelleesportazioniparia+63,1%nellostessoarco temporale. Rispettivamente al 5°, 7° e 8° posto si collocano il distretto alimentare dellaMozzarelladibufalacampana,ildistrettodelleConservediNoceraeildistrettodeiDolciepasta

8Fonte:IntesaSanPaolo,EconomiaeFinanzadeiDistretti,DirezioneStudieRicerche,Rapporton.9,dicembre2016

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veronesi, tutti caratterizzati da un rafforzamento sia della redditività che dei livello di export efatturato,inmolticasisulivellidimassimostorico(nonostantelacrisieconomica).

Imiglioridistrettiperperformancedicrescitaeredditività

Fonte:IntesaSanpaolointegratedDatabase(ISID)eIstat,p.37.

Rileva inoltreosservareche,nelperiodocompresotra2008e il2015, le impresedistrettualidelciboedelvinosicollocanorispettivamentealprimoealsecondopostointerminedicrescitadelfatturato, facendo registrare in molti casi record storici. Il grafico che segue permette diapprezzarenonsololeperformancedicrescitadelfatturato,maancheildifferenzialesignificativodelle imprese del Food&Wine attive nell’ambito di aree distrettuali rispetto a quelle nondistrettuali.

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Evoluzionedelfatturatotrail2008eil2015neiprincipalisettoridispecializzazionedeidistretti(variazione%sudatiaprezzicorrenti;valorimediani)

Undatodiestremointeresse,checonfermalaparticolarevitalitàdelleimpresevitivinicoleinseritein aree caratterizzate da qualità produttiva, forte immagine e reputazione internazionale,compresenzadiimpreseconsolidateedinuoviprotagonisti,presenzadiunsetdifattoriintangibilidiffusi.Atalielementi,chedefiniscononelcomplessolavocazioneproduttivanonchél’identitàdiciascunterritorio,siaggiungelacrescenteconsapevolezzainmeritoall’importanzadiintegraretalifattori critici di successo con nuovi driver di sviluppo al fine di accrescere l’attrattività e lareputazioneturisticadeiterritoriedeisingoliattori.Inquestaprospettiva,arte,culturaeaccoglienzaturisticapossonofungeredamotoridiunnuovomodello di sviluppo, sostenibile, esperienziale e partecipativo. La mappatura realizzata e leevidenzeemersedall’indagineempiricarealizzataacompletamentodell’analisi,icuirisultatisonopresentatinelRapporto,confermanoladiffusionesemprepiùcapillareditaleconsapevolezzatragliattoripubblicieprivati,profitenonprofit,delsettoreenogastronomico italiano.Siva infattiampliando il bacino di soggetti che sperimentano progettualità imperniate sul binomio arte-ospitalitàperaccresceresialalorocompetitiva,sialacapacitàdiattrazionedelterritorionelsuocomplesso.Alcunediqueste sperimentazionihannoassuntonel tempocaratterepermanenteelivelli qualitativi di eccellenza riconosciuti ed apprezzati a livello non solo domesticoma ancheinternazionale; tali esperienzevannooggimessea sistema,potendo fungereda stimoloadaltriattoridellostessoterritorioperattivaresperimentazionisinergichevirtuoseedoriginalicapacidicaratterizzare il tessuto imprenditoriale e culturale del territorio nel suo complesso.Evidentemente, tale percorso di sviluppo necessita di progettualità condivise tra più attori delterritorio,chesappianoagireinotticasistemicasullabasediunavisionecondivisadimodellodisviluppoeconomicomaanchesociale.Inquestoquadrosicollocailtemadellosviluppodinuoveforme di partnership tra attori pubblici e privati del territorio finalizzate a “mettere a sistema”competenzediffuse, risorse (tangibilie intangibili),valorizzando l’immensopatrimonioartistico ,culturale e del sistema dell’accoglienza turistica che il nostro paese può esprimere.

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III. L’importanzadellapartnershippubblico-privatoperpromuovereevalorizzareefficacisinergietraaziendedell’agroalimentaree“territorilenti”

RobertaPezzetti,EnricaPavione-Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia

L’osservazione delle imprese del comparto agroalimentare, sia considerato singolarmente cheabbinato a forme di arte ed ospitalità evidenzia, come in precedenza evidenziato, un legamesignificativoconquellichelaletteraturarecentesemprepiùspessodefinisceterritori“lenti”9.Rapportiinnovativitrarealtàagricoleeindustriali,processidivalorizzazionedeiprodottitipici,delpatrimonio culturale e paesaggistico rappresentano i tratti peculiari di tali territori, che siinnestanosuunaforteidentitàtradizionale,basatasullareciprocità,lafiducia,l’attaccamentoalleradici. I territori “lenti” risultano così in grado di miscelare tratti rurali e aspetti urbani,sviluppandooriginalitraiettoriedicrescita,inun’otticaplurisettorialecherendetalicontestidotatidipiùmotoridisviluppo.

L’intreccio tra comunità locale, territorio e imprese, in cui la qualità è il denominatore comuneconferisceunicità a tali territori, unicità chediventa la loro vera forza competitiva. Èproprio invirtùditalicaratteristichecheilterritoriopuòdiventarepromotoredidistrettidiqualità,fondatisulla valorizzazione delle eccellenze, delle radici locali e del paesaggio. Non è difficile, infatti,riconoscere in queste aree tratti tipici dei tradizionali distretti industriali: la presenza di unapopolazionedipiccoleemedie impresetra lequalisi instauranorapportidi tipocooperativo, ladelimitazione geografica, l’esistenza di una comunità di persone portatrice di un sistemaabbastanza omogeneo di valori ed identità territoriali. In una visione allargata, questi territoripossono essere pensati come un modello di sviluppo locale sostenibile, in grado di coniugarecrescitaeconomica,coesionesocialeetutelaambientale10,inun’otticadisostenibilità.

In questa prospettiva, i caratteri distintivi di tali territori appaiono coerenti con le mutatecaratteristichedelmercatodelturismoche,soprattuttonegliultimianni,evidenzia lacrescitadiun segmento consistente di domanda alla ricerca di una vacanza esperienziale, lontana dagliitineraripiù tradizionali,nellasceltadellaqualeacquisiscesempremaggiorepeso ladimensioneresponsabile e sostenibile. La crescita del livello culturale dei turisti, la sensibilità nei confrontidellequestioniambientali,ilrispettoeildesideriodiconoscereleculturelocalistannosemprepiùdiventando criteri fondamentali nella scelta della destinazione turistica. Questo nuovo stile diconsumononattribuisce importanza tantoalla visitadiun luogo,quantoall’entrare in contattoconletradizioni,leabitudini,ilpatrimoniodirisorsediunterritorio11.

9A.MUTTI,Capitalesocialeesviluppo.Lafiduciacomerisorsa,IlMulino,Bologna1998;E.LANCERINI,“Territorilenti:contributiperunanuovageografiadeipaesaggiabitatiitaliani”,inTerritorio,34,2005,pp.9-15.

10CST,Sviluppoturisticoeterritorilenti,FrancoAngeli,Milano2009.11PavioneE.,PezzettiR.,“Evolutionoftourismdemandanddevelopmentofsustainabletourism:whatimpactontouristdestinations?”,ProceedingsofStrategicaInternationalAcademicConference,C.Brătianu,A.Zbuchea,F.Pînzaru,R.-D.Leon&E.–M.Vătămănescu(Eds),Opportunities&RisksintheContemporaryBusinessEnvironment,CollegeofManagement,NationalUniversityofPoliticalStudiesandPublicAdministration,Bucharest,20-21October,2016,October20-21,ISBN:978-606-749-181-4.

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Iterritori“lenti”,inquantocaratterizzatidallacapacitàdiattivarepercorsidisviluppoorientatiallaqualità coerenti con la loro vocazione, si pongono allora come realtà potenzialmente moltoattrattiveper i turisti chesonoalla ricercadiesperienzediqualità, luoghigradevolie tradizioni,lontano dai contesti di forte urbanizzazione. In questo quadro, i territori “lenti”, se in grado diconiugare l’identità locale fatta di imprese eccellenti, storia, tradizione, capitale sociale,patrimonio culturale, con l’accoglienza di un turista attento ai risvolti sostenibili della vacanza,possonodelineareinnovativimodellidisviluppoturistico,legatiadesperienzeoriginalidifruizionedelterritorio.Di qui la necessità di promuovere il territorio nella sua globalità, che spazia da luogodel sapervivere,grazieallaqualitàdelpaesaggio,dellavitaedell’ambientealuogodelsaperprodurre,dovesiintreccianoagricolturadinicchia,industriadiqualità,produzioniartigianalidieccellenza.La sfida per questi territori consiste nel diventare testimoni di una politica attiva del territorio,intesacomecostruzionediambiticaratterizzatidaun’elevataqualitàdellavita, facendo levasulrecuperoesullavalorizzazionedellesingolepeculiarità.Questo percorso appare possibile solo se i territori simostrano in grado di offrire una rispostastrategicaa livellodi sistema,chesia ingradodiaffermareunmodellodi sviluppo innovativoeduraturo, dove si fondono risorse locali, innovazione e tradizione. Il tutto presuppone ilcoinvolgimento fattivo di tutti gli attori locali, nella direzione di rafforzare la competitività delterritorioesoprattuttolasuaabitabilitàinun’otticadisvilupposostenibile12.Appare quindi di grande importanza la coerenza tra il modello di sviluppo sostenibile che ilterritoriointendeperseguireeifattoridiattrattivitàincuiessosiproponediraggiungerelivellidieccellenza e, conseguentemente, i segmenti di domanda cui intende rivolgersi. Da questeconsiderazioniemergel’importanzadelcircolovirtuosoattoridelterritorio-risorse-attrattività.Tutti questi aspetti presuppongono un processo decisionale di tipo strategico, da parte di unterritorio,orientatoadindirizzareipercorsidisviluppodell’offertaturistica.Ciòappareancorapiùrilevante per i territori “lenti”, che si configurano come destinazioni di tipo community13, cioèluoghiche,attraversol’interazionedeimoltepliciattorilocali,siposizionanosulmercatoturisticoconunospecificobrand.Ilperseguimentodellasostenibilitàdiunterritorio,condizioneperattrarreilturismosostenibile,dipende allora dalla capacità dei diversi soggetti coinvolti di coordinare le proprie scelte divalorizzazionediunterritorio,neilimitidellasuafruizionesostenibile.Lacapacitàdicombinarelediverse componenti dell’offerta territoriale, in modo da generare una immagine coerente e

12E.Pavione,Turismosostenibileevalorizzazionedelterritorio,AracneEditrice,Roma,2016.13Ilconcettodidestinazioneditipocommunitysaràoggettodiapprofondimentonelprossimoparagrafo.P.E.MURPHY,Tourism:aCommunityApproach,Methuen,NewYork1985.

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condivisa rappresenta, infatti, il fattore di successo imprescindibile di un’adeguata strategia divalorizzazionediunarealtàterritoriale.Lanecessitàdi integrare leazionideidiversi attori verso forme innovativeedevolutedioffertaevidenziailruolodiunsoggettogestoredell’offertaturisticadelterritorio,confunzionidiindirizzoecoordinamento,chesipongacomeparteattivaeproponente,conilruolodicabinadiregianelcoinvolgereidiversioperatoridelturismolocale14.Taleorganodigovernodelterritoriodovrebbeassicurarecostantementelaconvergenzadeiprocessitop-downebottom-upeporreinessereleazionistrategicheedigestionedelsistematuristicolocale,ingradodimigliorarelecondizionidicompetitività15.L’individuazionedelsoggettocandidatoadiventarel’autoritàdicoordinamentostrategicodiunadestinazione territoriale rappresenta tuttavia un passaggio non semplice. In particolare, neiterritoridoveprevaleunacertaframmentazionedell’offertaturistica,puòrisultareproblematicoesprimereungovernounitariodicoordinamentostrategico;viceversa,neiterritoridoveprevalelalogica collaborativa appare più agevole identificare un soggetto che agisca da cabina di regianell’orientare un percorso di valorizzazione dell’offerta turistica. La complessità dell’attività digovernodiunterritorioderivaaltresìdalfattocheilgovernodellosviluppoeconomicoappartienea molteplici istituzioni che operano su piani spaziali differenti e dalla progressiva presenza diinnovative formedipartnership pubblico-privato, cheportanoall’affermazionedinuovi soggettiattivinelpromuovereiniziativedisviluppolocale16.Talisoggetti(agenziediscopo,organismimisti,soggettirappresentatividelleforzesociali,etc.)agisconosupianidiversiesemprepiùsonolegatialleistituzionipubblichedarelazionidiretteeindirette,influenzandoilprocessodigovernancedelterritorio17.Dataliconsiderazioni,nederivachel’attivitàdigovernodelterritorio,inun’otticadisviluppodelturismo,dovrebbecoinvolgeretuttiisoggetti-pubblicieprivati-chehannounqualcheinteresseper il territorio, inuna logicadipartnership.Unpiùampiocoinvolgimentodegliattoripubblicieprivatipresentisuunterritorioèinfattipotenzialmenteingradodi incrementarelacondivisionedellesceltestrategicheeloroconcretaimplementazione.L’adozione di relazioni rinnovate tra tutti gli stakeholder, pubblici e privati, superando laframmentazione degli interventi e garantendo il coordinamento delle diverse azioni, puòrappresentare un importante volano per lo sviluppo di realtà territoriali lontane dalle grandidirettricidelturismo,maricchedieccellenzeepotenzialitàdisviluppo.

14G.I. CROUCH, J.R.B. RITCHIE, “Tourism, Competitiveness and Societal Prosperity”, in Journal of BusinessResearch, 44(3), 1999, pp. 137-152; R. SAINAGHI, “From Contents to Processes: Versus a Dynamic DestinationManagementModel(DDMM)”,inTourismManagement,27(5),2006,pp.1053-1063.

15T. PENCARELLI, S. SPLENDIANI, “Il governo delle destinazioni e dei prodotti turistici: analisi di alcuneesperienze”,inMercatieCompetitività,2,2008,pp.91-121.

16M.G.CAROLI,Ilsistemadigovernodellosviluppoeconomicodelterritorio,IlSole24Ore,Milano2002.17H.T.ANDERSEN,R.VANKEMPEN (eds.),GoverningEuropeanCities:SocialFragmentation,SocialExclusionand

UrbanGovernance,Ashgate,Aldeshot2001.

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InquestadirezionesembranoandarelerealtàesaminatenelpresenteRapportoche,aldilàdellesingolespecificitàedellediversefasidisviluppo,evidenzianocomelosviluppodeiterritoridebbaesseresupportatodaoriginali formedipartnershippubblico-privato,orientateacostruireformeinnovative ed evolute di offerta, in grado di coniugare interessi imprenditoriali privati connecessitàpubblichedisviluppo.

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IV.Ilvaloreaggiuntoeconomico-socialedell’integrazionetraletrediversedimensioni:ilrisultatodell’IndagineempiricaRobertaPezzetti,EnricaPavione-Universitàdell'Insubria,DipartimentodiEconomia18L’indaginerealizzatanell’ambitodelPremioGavi“LaBuonaItalia”offreunpuntodiosservazioneprivilegiatoedunicodiun fenomenochevaassumendo importanza crescentenell’ambitodellestrategie di promozione degli attori del mondo Wine&Food. Tale fenomeno, in fase diconsolidamento, fa riferimento alla crescente consapevolezza da parte dei diversi attori dellafilieraenogastronomica(aziende,consorzi,museiaziendalietematici,fondazioni,altreistituzioni)inmerito all’importanza strategiadi avviare e sviluppareoriginali percorsi di crescita fondati sudue macro-direttrici di sviluppo tra loro interrelate: da un lato la diversificazione dell’offertarispettoalcorebusiness,alivellodicorporatestrategy;dall’altrounastrategiadidifferenziazioneresapossibiledall’integrazionetraattività,iniziativeeprogettualitàcapacidiconiugare,spessoinmodo originale, cibo, vino, arte, cultura, ospitalità turistica. Nel complesso, tali strategiepermettonononsolodiaccrescere lacapacitàdei singoliattoridi competere inunoscenariodimercatosemprepiùcomplessoecompetitivo,beneficiandodiunrafforzamentodellavisibilitàdedella reputazione aziendale,ma anchedi valorizzare nel contempo le eccellenze (sia produttivecheculturaliinsensolato),dicuiilterritorioospitanteènelcontempoespressioneemotore.IlRapportorealizzatodalLaboratorioGavinel2016hapostosolidebasiconoscitive,avviandoperlaprimavoltaunamappaturadi219realtàitalianedelmondoWine&Foodingradodiproporrealvisitatore esperienze differenziate articolate attorno al connubio tra vino e cibo con l’arte e lacultura. IlseguenteRapporto,chesi inseriscenell’ambitodell’edizione2017delPremio,vanelladirezione di rafforzare ed ulteriormente sviluppare tale conoscenza, integrando nell’analisi(accanto alle due dimensioni dell’arte e della cultura) la dimensione dell’accoglienza (intesa insenso lato). Tale prospettiva di analisi si inserisce nell’ambito di una strategia di sistema paesefinalizzataalrilancioeallavalorizzazionedelturismonelnostroPaese,icuiassetstrategicifannoperno,comenoto,suunimmensopatrimonioartistico,culturaleeenogastronomicoapprezzatointutto il mondo,ma non sempre in grado di valorizzare e rendere visibile le proprie eccellenzediffuse.LadirettricedisviluppotrovacompiutamenteespressionenelPianoStrategicodiSviluppodelTurismo2017-2022, recentementevaratodalMinistero,cherappresenta il frameworkentrocuilal’analisiempiricachesegueèstataideataerealizzata.MetodologiadellaricercaempiricaIl numerodi realtà considerateeanalizzateèpari a276. Sebbenequestodatonon rappresentil’effettivadimensionedelfenomenoosservato,costituiscetuttaviauncampionedianalisiritenutosignificativo in termini di posizionamento sui motori di ricerca delle esperienze proposte daidiversi attori della filiera legate a food, wine & arts ed accoglienza, nonché in termini diinnovazione dei progetti, valore artistico e culturale espresso, attenzione alla valorizzazione del 18Alla realizzazione dell’indagine empirica hanno contribuitoMatteo Dall’Ava, Daniele Grechi ePaolaOssola,acuivannoiringraziamentideicuratoriperl’apportofornito.

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territorio e sinergie tra attori pubblici e privati. A seguito di una primamappatura delle realtàcensite attraverso i motori di ricerca, si è proceduto all’analisi delle singole realtà attraverso irispettivi sitiweb,da cui sono state tratte le informazioni generali di seguitoproposte. L’analisiaggregata è stata infine oggetto di approfondimento attraverso la somministrazione di unquestionarioatuttelerealtàprecedentementecensite,chehapermessodirealizzareun’indaginequalitativaingradodifornireunquadrodiriferimentodettagliatodelfenomenooggettodianalisi.

Conriferimentoalla tipologiadei276progettiosservati,essi risultanocosi ripartiti:168Aziendesiavinicolechealimentarinonvinicole(parial61%dell’universoanalizzato),38Consorzi(14%),22Dimore storiche(8%), 36Musei tematici dedicati al Wine&Food (13%), oltre a 6 istituzioni e 6associazionipubblicheeprivate,cherappresentanoilrestante4%delcampione.

In linea con le finalità del presente Rapporto, particolare attenzione è stata dedicata allaclassificazionedelletipologiediprogetticulturalieartisticirealizzatidaidiversisoggettimappati.Relativamentealleaziende,cherappresentanooltre il60%delcampione,sievinceunamarcatadominanza di progettualità connessa alla produzione di eventi culturali in senso lato, cherappresentanoil51%deltotaledeiprogettiosservati.Seguono, in ordine di peso percentuale, i progetti culturali connessi alla realizzazione dimuseiaziendali (15%), opere di restauro e di valorizzazione di opere d’arte (9%) e organizzazione dipremiartisticieculturali (9%),alcuniacaratterepermanentee ricorrente,altri solooccasionali.Seguono i progetti di promozione dell’arte contemporanea (7%), le progettualità legate allaproduzione di etichette e di packaging d’autore (5%), mentre rivestono un peso ancora moltocontenutoprogettualitàambizioselegateallacreazioneepromozionedicantinedidesignspessorealizzatedaarchitettidifamanazionaleeinternazionale(2%).

Ancheleattivitàdisponsorizzazionedipremid’arteeculturalimantengonounpesoresiduale.TalidaticonfermanoinlargamisuraleevidenzeemersenelRapporto2016.

61%14%

8%

13%2%2%

Tipologiadiprogettiosservati

Aziende

Consorzi

Dimorestoriche

MuseiFood&Wine

Istituzioni

Associazioni

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TipologiadiprogetticulturalieartisticirealizzatidalleAziende Valorein%

Produzioneculturaleinsensolato 51%Museiaziendali 15%Eventidipromozionedell’artecontemporanea 7%Etichetteepackagingd’autore 5%Sponsorizzazionedioperedirestauroedivalorizzazionedelpatrimonioartistico 9%Cantinedidesign 2%Sponsorizzazionidipremiartisticieculturali 2%Premidivarianaturaetipologia 9%Totalecampione 100%

L’analisidelleprogettualitàrealizzatedaiConsorzidelvinoedelcibo,volteadintegrarel’arteelacultura offrono una ulteriore prospettiva. Dominano con riferimento a questi attori delmondoWine&Food la produzione di eventi culturali in senso ampio (siano essi su scala locale chenazionaleetalvoltainternazionale),cherappresentanoil42%deltotale.Interminidipesoseguela realizzazione di eventi di promozione dell’arte e della cultura del territorio (31%) e lesponsorizzazioni di premi artistici e culturali (16%). Le ulteriori tipologie di progetti individuati(musei, etichette d’autore, sponsorizzazione di restauri) nel complesso pesano per l’11% deltotale.

TipologiadiprogetticulturalirealizzatidaiConsorziWine&Food Valore%Produzioneculturaleinsensolato 42%Museiinterni 3%Etichetted'autore 3%Sponsorizzazionedioperedirestauroedivalorizzazioneartistica 5%Sponsorizzazionidipremiartisticieculturali 16%Eventidipromozionedell’arteedellaculturalocale 31%Totale 100%

Infine,acompletamentodell’analisicondottasulcampioneosservatosièprocedutoadindagarelatipologiadiservizidiaccoglienzaediospitalitàerogatidagliattoridelmondoWine&Foodalfinedicreareulterioripositivesinergieconl’arteelaculturautiliadaccrescerelavisibilitàdeisoggettidaunlatoeavalorizzareulteriormenteilterritorioattraendoetrattenendosullostessovisitatorianchedi segmenti di domandadiversi rispetto ai tradizionali target dimercato. Come si evincedalla tabella che segue, nell’ambito delle Aziende del settore Wine&Food risulta tutt’oggiprevalente l’offerta di visite guidate all’azienda (che pesano per il 37% del totale), seguita dadegustazionidivinoecibosulterritorioinunotticadipromozioneterritoriale(25%).Sivainoltreconsolidando l’offerta di servizi che integrano la ristorazione in loco all’azienda con ilpernottamentopressostrutturediricezioneadessacollegate(15%),cosicomel’offertadiattivitàvariegate che integrano opportunità di degustazione delle eccellenze aziendali e territoriali conaltriattivitàculturalieartisticheediaccoglienza(15%).Rilevaperaltroosservarechel’accoglienzaintesa in ottica restrittiva, ovvero di offerta di mera degustazione dei prodotti aziendali,rappresenta solo il2%dell’offertaosservata; taledatoconferma la tendenza inattonelmondo

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Wne&Foodallasperimentazionedipercorsidiaccoglienzamaggiormentearticolatiesemprepiùprotesiadintegrareilpernottamentodegliospitipressostruttureproprieodelterritorio.

ServizidiaccoglienzaeospitalitàerogatidalleAziende Valore%Solovisiteguidateall'azienda 37%Servizidiristorazioneedalloggio 15%Soladegustazionedivinoe/ocibo 2%Degustazioneeserviziintegratiqualieventi,attivitàcultura,pernottamento 15%Resorteresidenzed'artista 4%Degustazionimediantevisitesulterritorio 25%Eventispecificidipromozionedelterritorio 2%Totale 100%

IndaginequalitativaA completamento della mappatura su scala nazionale delle eccellenze della filieraenogastronomicacheintegranonell’ambitodeirispettivicorebusinessprogettiartistico-culturali(a carattere permanente o occasionale ) e proposte di ospitalità turistica è stata realizzataun’indagineempiricasuuncampionepiù ristrettodiattori. L’indaginequalitativaempirica, i cuirisultati sono di seguito illustrati, è stata condotta mediante un questionario articolato in tremacro-sezioni:

- caratteristiche generali degli attori della filiera in termini di localizzazione geografica,settoridiattivitàprevalenti,dimensioneaziendale,vocazioneinternazionale;

- gradodi integrazionedelladimensioneartisticae culturalenel corebusiness, conanalisidelleattivitàrealizzate,dellemotivazionisotteseatalistrategieedell’impattodellestessesuipercorsidisviluppoesulfatturato;

- grado di integrazione della ulteriore dimensione connesse all’accoglienza turistica, conanalisidelleattivitàrealizzate,dellemotivazionisotteseatalistrategieedell’impattodellestessesuipercorsidisviluppoesulfatturato;

Ilquestionarioèstatosomministratoall’interouniversodiattoridellafilieramappati,paria276soggettilecuistrategiedisviluppofannopernosullacapacitàdiintegrazionedelletredimensionisopraindicate.L’indagineèstatarealizzatanelperiodocompresotraaprileemaggio2017tramitesomministrazione del questionario a mezzo mail e successive recall telefoniche e rispondeall’obiettivospecificodimegliocomprenderedaunlatoillivellodieffettivaintegrazionetravino,cibo, arte e ospitalità nell’ambito delmondoWine&Food, dall’altro di analizzare la tipologia dimotivazioni che inducono gli attori della filiera a rafforzare tali sinergie, la natura delle attivitàspecificamentemesse inatto,nonchégli impattisulletraiettoriedisviluppo(attualiedattese)esul fatturato. risultati di seguito presentati fanno riferimento a 52 realtà compiutamenteosservate,pariacircail19%delcampione.Lasignificativitàdelleevidenzeemersedall’indaginenonrisiede,evidentemente,nelladimensionedell’universo osservato, quanto piuttosto dalla composizione dei rispondenti (che comprendetutteletipologiediattoriprecedentementemappati)edallapresenzadipressochétuttiisoggetti

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selezionatidallaGiuriadelPremioGavi“LaBuonaItalia”inbasediprecisiparametri,confluitinellashortlistalfinedell’assegnazionedelPremioEdizione2017.AreageograficaecaratteristichedellerealtàosservateLe realtà che hanno risposto al questionario sono situate in 11 differenti regioni italiane; lapercentuale maggiore dei rispondenti si trova in Piemonte (45%) e in Lombardia (45%)). InPiemonte, in particolare, è possibile osservare una spiccata varietà di attori del mondoWine&Food e in particolare di aziende, che spaziano dall’azienda tradizionale a vocazioneesclusivamente vinicola, all’azienda vinicola che ha intrapreso percorsi di diversificazione delproprio core business introducendo elementi distintivi dal lato food (produzioni orticole, olio,birra, etc.) come elemento caratterizzante della propria strategia di posizionamento e diattrattivitàdelladomanda.LaLombardia,inparticolare,sicaratterizzaperunamarcatapresenzadiconsorzivinicoli,consorzifoodnonvinicoliediassociazioniefondazionipubblicheeprivatecheattivenellapromozioneevalorizzazionedellaallafilieraenogastronomica.Lamassicciapresenzatra i rispondenti di realtà produttive localizzate in queste due Regioni riflette, peraltro, laparticolare ricchezza del patrimonio enogastronomico di cui tradizionalmente esse sonoespressionericonosciuta,nonsoloalivellonazionalemaancheinternazionale.SeguonoilVeneto(27%deirispondenti),laPuglia(18%)eilFriuli(14%).LarestantepartedelcampioneindagatoèdispersoinaltreregioniUn’osservazionepiùattentadelposizionamentogeograficodelleimpreseconsideratetestimoniala loroprevalentelocalizzazioneinquelleareeprecedentementedefinite“territori lenti”,ovverocontestipeculiari,abassadensitàabitativa,dovesiintersecanoinuncircuitovirtuosoagricolturadinicchia,unpatrimoniostorico-culturaledirilievoeunapluralitàdirisorsedistintive(artistiche,paesaggistiche,enogastronomiche,etc.).

45%

45%

9%18%5%

9%

9%

27%

9%9%

14%

ProvenienzaGeografica

Lombardia Piemonte Umbria Puglia Lazio Campania

EmiliaRomagna Veneto Toscana Sicilia FriuliV.G.

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In termini di natura giuridica dei rispondenti, il settore privato rappresenta (come prevedibile)l’87% del campione, di cui il 57% rappresentato da realtà private for profit (aziende vinicole,aziende agricole, consorzio produttivi) e il 30% da realtà private non profit (consorzi vinicoli,consorzifoodnonvinicoli,museieaziendeturistichelocali);ilrestante13%èascrivibileasoggettidinaturagiuridicapubblica(comefondazioni,museieassociazioni)cheoperanoinparticolareasupportodistrategiedivalorizzazionedelleeccellenzeenogastronomiche.

Conriferimentoallecaratteristichedegliattori sotto ilprofilodimensionale, l’indagineevidenziauna scenario che conferma le peculiarità proprie del tessuto produttivo italiano, caratterizzatodallamarcataprevalenzadiimpresedipiccola-mediadimensionesiaconriferimentoalparametrodelnumerodidipendenti,siadelfatturatodichiarato.

Con riferimento a questo secondo parametro, in particolare, emerge la frammentazionedimensionale che tuttora caratterizza la filiera enogastronomica italiana, fatta di realtà in largamisura molto piccole rispetto agli scenari competitivi e di dimensioni dei mercati che vannoemergendo:il46%deirispondenti,infatti,dichiaraunfatturatoannuofinoad1,5milionidieuroesoloil2%sicollocainunafasciadifatturatocompresatrai15ei50milionidieuroannui.Rilevaperaltroosservarel’elevataincidenzadirispondentinondispostiadichiararelaclassedifatturato(parial45%deltotale).

Naturagiuridica %Soggettoprivatoprofit 57%Soggettoprivatononprofit 30%Soggettopubblico 13%NumerodidipendentiTra1e10 48%Tra11e50 18%> di50 27%ND 7%ClassedifatturatoFinoa1,5mlndieuro 46%Tra1,5e5mlndieuro 5%Tra5e15mlndieuro 2%Tra15e50mlndieuro 2%ND 45%

Per quanto riguarda la tipologia di produzione delle aziende, si rileva una predominanza diproduttorivinicoli,cherappresentanoil69%deltotale.Il23%delcampionerientranelcompartoFood&Beverageattraversolaproduzioneevenditadiprodottidiorigineanimaleevegetale.

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TipologiadiProduzione %Vino 30%Vinoedaltrialimentari 39%Altrialimentari(orticoli,formaggio,salumi) 23%Nessunaproduzione 8%

La restantepartedel campione, chehanaturanonproduttiva,è rappresentatadaimusei,dallefondazioniedalleassociazionidisoggettipubblicieprivati.LadimensioneoperativainternazionaleUndatomolto interessanteemersodell’indagineè relativoalprofilo internazionaledegli attori,misuratoattraversounindicatoresinteticodatodallapercentualedifatturatocheprovienedellavenditainmercatiesteri.Circalametàdelleimprese(48%)dichiaradiunapresenza,inmolticasiconsolidatadaoltre10anni(35%)oinfasecrescenterafforzamento.Permegliocomprenderel’importanzacheimercatiesteririvestonoperleimprese,èstatochiestodi indicare il peso percentuale delle vendite estere rispetto al fatturato complessivo annuale.Come si evince del grafico che segue, per il 25% dei rispondenti le vendite sui mercati esteripesano tra 1-30% del fatturato complessivo, il 16% rientra nel range compreso tra 31%-60% el’11%delcampionedichiaraunpesodellevenditeesteresuperioreal61%delfatturatoannuale.Tali evidenze empiriche confermano la vocazione all’internazionalizzazione quale elementodistintivodel compartoenogastronomico italiano,nonostante la ridottadimensione che tuttoracaratterizza leaziendedella filiera. Indubbiamente, tuttavia, il fattoredimensionale rappresentaanche un importante vincolo all’internazionalizzazione: il 48% del campione, infatti, dichiara dinon realizzare vendite suimercati esteri, nonostante le aziende operino in territori distrettualicaratterizzatidaunaaltareputazionefondatasullaqualitàdelleproduzionivinicoleealimentari.

48%

25%

16%

11%

Venditeall'esteroa]ualirispe]oalfa]uratoin%

Nessunavenditaall'estero 1%-30% 31%-60% Piùdel60%

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L’importanzacheladimensioneinternazionaleassumenellestrategiedicrescitadeisingoliattoriemerge con evidenza dalle previsioni espresse in merito all’incremento stimato delle venditeall’esteronelprossimoquinquennio;nell’ambitodel78%deirispondenti,il73%prevedeinfattiunincrementodellevendite. Il22%dimancate risposteè in largamisuraascrivibileallanaturadeisoggettirispondenti,lacuitipologiadiattivitànonhacaratterecommerciale.Talidatievidenzianoun atteggiamento proattivo all’internazionalizzazione e la sempre maggiore consapevolezza dapartedelleimpresedellafilieraenogatronomicacheloscenariocompetitivoincuisimuovonononpuòpiùesserecentrato solamente sulmercato locale,masemprepiù suuncontestoallargato,chetendeacoinciderecolmercatoglobale.

Incrementoprevistodellevenditeall'esteroneiprossimi5anni

%

SI 73%NO 5%ND 22%

Rileva peraltro osservare che i percorsi ad oggi intrapresi, nella maggioranza dei casi, fannoriferimento a modalità di internazionalizzazione non strutturate, riconducibili soprattutto alleesportazioni, circostanza che sembra trovare spiegazione sia nelle caratteristiche strutturali delsettore,sianelfattochel’internazionalizzazionedelleimpresedelcompartovinoèunfenomenorelativamenterecente.Idatidiincrementodellevenditedichiaratiregistranounaunafortevarianzainfunzionedeltipodiaziendarispondente,dell’attualedimensionedellevenditeall’esteroedellestrategieinattoperentrare in nuovi mercati, con un range di incremento che varia da un minino del 5% ad unmassimodel90%,Lecaratteristichedell’ospitalitàAl fine di meglio comprendere il profilo dei visitatori che le realtà enogastronomiche indagatesono in grado di attrarre, sono state innanzitutto individuate 4 differenti tipologie in baseall’ambito geografico di provenienza: locali, regionali, nazionali e internazionali. Il questionariosomministratoprevedevalapossibilitàdirispostemultiplealfinedicomprenderelacomposizionedeitargetdimercato.Dalgraficocheseguesievincecomeil61%dellerealtàabbiadichiaratodiaverevisitatorilocali,il71%visitatoriregionalieoltrel’80%visitatoriextraregione.Inoltre,pressochél’interocampionedichiaradiaverevisitatoriprovenientidapaesiesteri,purnonindicandonel’incidenzapercentuale(la somma è superiore a 100 perché la domanda prevede risposta multipla.) Questo datoconferma la crescente capacità del comparto Wine&Food da un lato di attrarre la domandaprovenientedamarcati esteri, dall’altrodi intercettare flussi turistici esteri in cercadi qualità ebellezza, interessati a vivere sui territorio del vino e del cibo di qualità una dimensioneesperienziale di vacanza che fa perno proprio sulle caratteristiche di eccellenza, unicità eirrepetibilitàdelpatrimonioenogastronomicoitaliano.

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Anchel’analisidellatipologiadiospiticheleaziendeelerealtàdelsettoreWine&Foodriesconoadattrarrepresentaelementidiinteresse.Il73%delcampionerispondente,infatti,dichiaracheiltargetdiclientelaaccoltaèrappresentatodagiovaniadulti,seguitodagruppieassociazioni(64%);seguonocoppiesenzafiglievisitatoridietàsuperioreai65anni,mentreperil36%latipologiadiutenzarappresentatadallefamiglieconfiglipiccolieinetàadolescenziale.Questidaticonfermanoirisultatidell’indaginecondottanel2016etestimonianol’interessecrescentedapartediquestosegmentodimercatoversoproposteenogastronomichedialtaqualità. Igiovaniadulti,peraltro,rappresentano in tutto il mondo una percentuale di anno in anno crescente del segmento deicosiddetti “foodies che, come noto, sono costantemente alla ricerca di esperienzeenogastronomiche uniche e distintive capaci di mixare in modo originale vino, cibo, arte,progettualità culturali anche espressione diretta del cultural heritage locale, rendendoli efficacilevediattrazioneturistica.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Locali Regionali Nazionali Internazionali

Provenienzadeivisitatori

50%

73%

50%

64%

36%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80%

TipologiadiOspi_

Famiglie Gruppi/Associazioni Coppiesenzaeigli

Giovaniadulti Seniors>65anni

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VisibilitàdelleaziendestataindagataancheanalizzandoAttraversol’indaginesièvolutocoglierelacapacitàdegliattoridella filiera enogastronomica di dare visibilità alla propria realtà su scala non solo locale enazionale, ma anche internazionale, sia attraverso la presenza in guide dedicate al mondoWine&Food,siaattraversoilpossessodicertificazioniemarchidiqualità.Conriferimentoalprimoaspetto,il59%deirispondentidichiaradiesserepresentenelleprincipaliguidedi settorededicatealla ristorazione (comeSlowFood, ilGamberoRosso,GuidaRistorantid’Italiadell’Espresso,GuidaMichelin,Veronelli,SlowWineeDoctorWine),controun32%diattorichedichiaradinonavereeffettuatoinvestimenti intaledirezione.Ilmaggiornumerodirispostepositiveproviene,comeprevedibile,dalleaziendevinicoledimaggioridimensionimentreglialtriattori, che pur offrono servizi di ospitalità legati anche a degustazioni enogastronomiche, sonoancora poco presenti su questi strumenti di comunicazione. Inoltre il 55% dichiara di esserepresente anche in specifiche guide culturali e artistiche, al fine di valorizzare gli investimenti inarteeculturarealizzatiasupportodistrategiedicrescitaedipromozionedell’immaginedimarca.Inparticolaresiosservauna tendenzialesovrapposizionedi risposteaffermative, che testimoniacome l’integrazione di queste della dimensione culturale e artistica nel core business stiadeterminandounacrescentespintaacomunicare tali investimentia targetmiratidiutenza.Pertuttigliattorichehannorispostopositivamente,infatti,lapresenzasuguidespecializzateèpostainstrettarelazioneconlavolontàdirafforzare lapropriavisibilità, intesaqualeelementochiaveperaccrescerelacapacitàdiattrazioneedilnumerodivisitatori.

Lavostrarealtàèpresentenelleguidedisettoreperlaristorazione %SI 59%NO 32%

ND 9%

Lavostrarealtàèpresentenelleguideculturalieartistiche? %SI 55%NO 32%

ND 13%

La capacità di valorizzare e comunicare la qualità dei prodotti, nonché la sostenibilità delleproduzioniècollegatainmanieramoltofortealpossessodicertificazioniagroalimentariDOP,IGPeSTGperiprodottiagroalimentarieDOCG,DOCeIGTperquellivitivinicoliedambientali.Comenoto, l’Italia detiene il maggior numero di prodotti agroalimentari di origine e indicazionegeografica riconosciuti dell’Unione Europea, a testimonianza del legame che tradizionalmenteesiste tra eccellenze enogastronomiche e i rispettivi territori di origine. L’87% del campioneanalizzato possiede infatti almeno una certificazione, circostanza che rende evidente che esiste

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unacorrelazionedirettatralaqualitàdelprodottoeleaziende,dicuiil64%dichiaradiessereinpossessodipiùdiunacertificazione.

Presenzadicertificazioneemarchidiqualità %

Nessunacertificazioneomarchio 13%Unacertificazioneomarchio 23%Piùdiunacertificazioneomarchio 64%

Lacapacitàdegliattoridellafilieradidarevisibilitàallapropriarealtàeaiprodottieservizioffertiè stata ulteriormente approfondita facendo riferimento all’utilizzo dei social media. A taleproposito, l’indagineeffettuatasulcampionemostracome i socialmediaaziendali costituiscanoparteintegrantedellepolitichedicomunicazioneedimarketingperl’85%deirispondenti;soloil15% del campione, infatti, dichiara di non essere presente su alcun social network. Più nellospecifico, l’’86%del campioneutilizza regolarmente Facebookper svolgere leproprie attivitàdicomunicazione nei confronti dei propri target di clientela, nonché dei propri stakeholderinteressati;InstagrameYoutubesonoutilizzatidaoltreil60%deirispondentipercomunicareconilmercatoinmanieravisuale,rapidaedemozionale.RilevainfineosservarecomesolamenteunapiccolapartedelcampioneutilizziLinkedin.Laforteframmentazionedimensionaledelcampioneconsentedicomprendereillimitatoutilizzodiquestostrumentoelasuaridottaintegrazionenellestrategiedicomunicazionesocial.CaratteristichedeiterritoricheospitanoleeccellenzeL’importanza di politiche territoriali per lo sviluppo del settore, ampiamente sottolineate nellaprimapartedel rapporto,èbenavvertitadalle impresedelcampione.Solo il25%delcampione

86%

73%

55%64%

5%

18%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

Facebook Instagram Twitter Youtube Linkedin Pinterest

PresenzadiSocialMediaAziendali

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dichiaradi farpartediunbio-distrettoodiunaeco-regione.Nelquestionario, il bio-distrettoèstato indicato come una realtà in grado di valorizzare l’economia del territorio, mettendola inrelazione con il patrimonio delle risorse locali. Per raggiungere questo obiettivo, le realtàproduttive vengono collegate attraverso l’attivazione di servizi integrati locali e di specifichepolitichesettoriali.Untassellodiquestopercorsodisviluppo,èrappresentatodallavalorizzazionedella produzione biologica, che permette di integrare lo sviluppo delle potenzialità economicheconaspettiambientali,socialieculturali.

E’statochiestoinoltre,allerealtàchenonfannopartediunbio-distrettoounaeco-regione,selacreazione di un bio-distretto possa costituire un driver per lo sviluppo della singole attivitàproduttiveedell’attrattivitàdelterritorio,anchesotto ilprofiloturistico. Il90%degli intervistatiha risposto in maniera positiva, sottolineando che un territorio con queste caratteristichepotrebbeavere impatti rilevantiper lapropria realtàaziendaleeper la competitivitàdell’interocontestoproduttivo.Questodatotestimonialasensibilitàdelleimpreseneiconfrontidipoliticheterritoriali attive e la consapevolezza che la valorizzazione delle singole realtà produttive passaattraversounpercorsodicondivisionedellestrategieedelleazionidisviluppodapartedituttigliattori ingiocosuunterritorio.Ciòappareparticolarmenterilevantequalorasifacciariferimentoallo sviluppo dell’attrattività turistica; l’indagine evidenzia infatti come politiche territoriali ingradodiattivarepercorsidisviluppocondivisicontuttigliattoriorientatiallavalorizzazionedelleeccellenze e all’accoglienzadi un turista semprepiù attento ai risvolti esperienziali e sostenibilidella vacanza, possano delinearemodelli di sviluppo innovativi, legati ad esperienze originali difruizionedelterritorio.

IlvostroterritoriosicaratterizzacomeBio-distrettooEco-Regione? %SI 25%NO 48%

ND 27%

IlconnubiotraWine&Foodel’ArteIlconnubiovino-cibo-arterappresentaunindubbioassetstrategicoperilnostrosistemapaesee,come già sottolineato, il principaledriver di sviluppo dei territori “lenti”, in quanto in grado disoddisfare leesigenzediun turista semprepiùattentoesensibilealladimensioneesperienzialedella vacanza. La necessità di integrare queste dimensioni in un’offerta unitaria dall’altissimovalorecreativoèstatapienamentecoltadalleaziendeanalizzatenelpresenteRapporto.

NellavostrarealtàilconnubiotraWine&FoodeArteè: %Occasionale 41%Permanente,integratonellastrategiadipromozioneaziendale 34%Nonvisonoattualmenteinvestimentiinarteecultura 25%

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Quantosietesoddisfattidelladecisionididiversificarelavostraattivitàprincipaleintegrandolaconl’ArteelaCultura %Nonsoddisfatto 0%Parzialmentesoddisfatto 27%MoltoSoddisfatto 61%ND 11%

Nel campione analizzato si denota, infatti, come ben il 75% abbia intrapreso un percorso diintegrazionetravino,ciboearte.Traqueste,nel41%deicasi talepercorsoappareoccasionale,mentrenel 34%dei casi rappresentauna strategiapermanente, inseritanellapromozionedellapropriaazienda.Questidatipermettonodicoglierelavolontàdapartedelleaziendedicostruireuna strategia di spiccata differenziazione della propria offerta produttiva, con l’obiettivo direnderlaunicaericonoscibile,anchesulmercatoglobale.A testimonianza di ciò, basti leggere il dato che emerge dalle risposte relative al grado disoddisfazionecircal’integrazionetravino,ciboearte;nessunadelleimpreseintervistatehadatoinfatti risposta negativa rispetto alla scelta di affiancare l’arte e la cultura al core businessrappresentatodalvino.Lasoddisfazionecheemergeètotale(seppurcondiversigradi)perl’interocampioneanalizzato.

Lemotivazioni della coniugazione tra vinoe cibo con arte e cultura sonoda ricercarsi in primisnellapassionepersonaledei titolari delle aziendeenel desideriodi contribuire alla crescitadel

82% 84% 86% 88% 90% 92% 94% 96% 98% 100% 102%

Aumentodellavisibilità

Accrescereilfatturato

Attrarrenuoviclienti

Miglioramentodelservizioperclientiattuali

Accrescerelareputazionedelbrand

Promozioneevalorizzazionedelterritorio

Renderepiùsolidelerelazioni

Favorirelacrescitadeltessutoartisticolocaleeinternazionale

Passionepersonaleperl’arteelacultura

ConiugazioneWine&FoodconArteeCultura

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tessutoartisticolocaleedinternazionale.Laricercadellasoddisfazionepersonalesembraessereilpernosucuifaleval’integrazionetravinoearte.ComeemergeanchedalRapportodelloscorsoanno, lapassionepersonalecheanima laricercadel connubio con l’arte e la cultura diventa uno straordinario strumento di comunicazione, inquantoingradodiconiugarespiritodiinnovazioneecreatività.Non a caso, tra le motivazioni sottese alla strategia di integrazione tra vino e arte le impresedichiaranoanchedivolerrenderepiùsolidelerelazioniconipropristakeholder(inprimisiclienti)e di voler contribuire alla promozione e valorizzazione del territorio. I due punti appaionostrettamente correlati: abbinare alla propria produzione vinicola opere d’arte ed elementicaratterizzanti il territorio in cui l’impresa si colloca significa infatti costruire un pacchetto diofferta unico, non ripetibile e non fruibile al di fuori dello specifico contesto. In questomodo,l’impresadiventa attoreprincipaledella differenziazioneepromozionedel territorio e rispondeall’interessecrescentecheturisti,cittadini,visitatorioggihannoneiconfrontidellaconoscenzadiunterritorio,intuttelesuesfaccettature.

Prevedetedirafforzareinfuturoilconnubioconl’ArteelaCulturaasupportodellosviluppodelvostrocorebusiness? %SI 73%NO 14%ND 13%

Un ulteriore dato conferma l’importanza dell’integrazione tra vino, arte e cultura: il 73% delcampione ha infatti in previsione di rafforzare il connubio tra core business, arte e cultura,attraversoinvestimentilegatiallarealizzazionedispettacoliteatraliedipromozionedelterritorioeallemanifestazioniWine&Food,legateaeventiespositivieculturali,insensoampio.Perquantoriguarda,nellospecifico,imusei,ilrafforzamentodellegameconl’arteeilvinovienemessoinrelazioneconlacreazionedinuoveambientazionitematichelegateall’archeologiaeconla creazione di laboratori didattici. Come ultimo aspetto, chiaramente legato agli aspettiterritoriali, le strutture museali indicano il rafforzamento e l’innovazione dei percorsi d’arteall’internodiborghimedievali,ancheattraversolariqualificazionedistruttureabbandonate.Inoltre le aziende interpellate sono molto favorevoli ad investire in strategie di sviluppo delterritorioincentratesullastrettaintegrazionetramondoWine&Fooderealtàartisticheeculturalinazionalieinternazionali.L’integrazionenelconnubioWine&Food+ArtedeiservizidiospitalitàLaterzaeultimapartedelquestionarioèstatastrutturataperindagaredaunlatolestrategieedall’altro lemotivazioni chesottendonoall’integrazionedelledueprecedentidimensioni (ArteeCultura) con quella connessa all’offerta di servizi di ospitalità e di ricezione turistica. Tale

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dimensionedianalisirappresentaunanovitàrispettoall’indaginerealizzatadalConsorziodelGavinel2016espiegaladiversadimensioneecomposizionedelcampionediattorimappato.

L’interesseperl’integrazionenellamappaturaditaleulterioreprospettivadiindagineèconnessaadiversifattori.Inprimoluogo,lafilieraenogastronomicaitalianaèoggiimpegnatainunasfidadiposizionamento competitivo e di immagine nell’ambito di un mercato globale sempre piùcomplessoearticolato,siadalatodelladomandachedell’offerta.Insecondoluogo,lacapacitàdiconseguire emantenere nel tempoun posizionamento realmente distintivo atto a sostenere lacrescita (sia dei singoli attori chedel territorio di cui essi sono espressione) appare semprepiùconnessaallosviluppodivirtuoseedoriginalisinergieprogettualitraidiversiattoridiunterritorio(pubblicieprivati),nonchéallacapacitàdioffrirealvisitatoreesperienzemultidimensionaliadaltoimpatto emotivo e ad elevato valore aggiunto. Infine, il connubio tra Wine&Food+Arte con ladimensionedell’accoglienzasiconfigura,alivelloaziendale,comestrategiadimarketingefficace,capace di aggregaremolteplici competenze in progetti e attività in grado di unire innovazione,creatività,autenticitàequalità,mettendoafrutto(ofacendoemergere)ancheinteressipersonalie passioni che accrescono il senso di appartenenza dei singoli soggetti all’azienda cosi come alterritorio.

Virtuosiesempidiintegrazionetravino,cibo,arte,culturaconservizidiospitalitàcheinglobanoladimensione turistica dell’accoglienza, si vanno sempre più diffondendo sul territorio nazionalearricchendo l’offerta dei singoli attori e contribuendo, in misura spesso molto marcata, allareputazionedel territorioealla valorizzazionedi tutti gli asset intangibili cheessoesprime, cosicomeemergesiadallamappaturanazionale,siadell’indagineempiricarealizzata.

Inparticolare,il75%deirispondentidichiaradiavereinattostrategiediintegrazionedelconnubioWine&Food+Arteconservizidiospitalità,dicuiil55%inmanierapermanente.Sitrattadiundatoestremamente rilevante, dalmomento che esso sta ad indicare l’integrazione della dimensionedell’ospitalità,intesanellasuaaccezionepiùampia,nellastrategiadipromozioneaziendale.Soloper il 20% degli attori tale connubio si concretizza occasionalmente o su base periodica, inconcomitanzaconlapresenzasulterritoriodieventiculturali,festival,manifestazioniepremicheoffrono la possibilità agli attori della filiera enogastronomica di aprirsi a servizi di accoglienzaturisticadiversidalcorebusiness.

L’integrazionedell’offertaWine&Food+Arteconservizidiospitalitàè:Nonvisonoattualmenteinvestimentiinoffertadiservizidiospitalità 18%Permanente,integratanellastrategiadipromozioneaziendale 55%Occasionale,inconcomitanzaconeventiculturalisulterritorio,festival,premi 20%ND 7%

Ladimensionetemporaledeiservizidiospitalitàoffertipermettedimegliocomprenderel’impattoche essi rivestono nelle strategie aziendali. Il 44% del campione dichiara di offrire servizi diospitalità turistica da un arco tempo inferiore a 5 anni, (27% se si considerano solo quelle che

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hannoaggiuntoquestoservizionell’ultimoanno),mentreil50%delcampionehainessereattivitàdi ospitalità da più di 10 anni. Si tratta di un dato rilevante, che permette di comprendere ilsuccesso di mercato di molte delle realtà censite, anche al di fuori dei confini nazionali, il cuiposizionamento competitivo e di immagine fa perno proprio sul connubio tra tutte questedimensioni.

I servizi offerti fanno riferimento ad un panorama variegato di attività, in molti casi tra lorocompresentinell’offerta::

• Serviziointernidiristorazione• Alloggio• Puntovenditainternodiprodottilocali• Degustazioniconabbinamentoadalimentidelterritorio• Degustazioniorganizzateincollaborazioneconaltriattoridelterritorio• Fattoriadidattica/Fattoriasociale• Corsididegustazione(….%)• Lezionidicucina,altriseminariecorsitematici

Si tratta di servizi e proposte che, in molti casi, traggono valore dal patrimonio intangibile dirisorse e competenze distintive, ovvero dal saper fare disseminato da generazioni su undeterminato territorio e che ne costituisce l’identità. Attraverso questi servizi, i singoli attorihanno la possibilità di offrire ai visitatori gli strumenti necessari a sviluppare una conoscenzaapprofondita dei territori che li ospitano, accrescendo la capacità di attrattività turistica delterritoriostessoinotticasistemica.

IcanalidioffertadeiservizidiospitalitàNell’ambito del campione indagato, lo strumento più utilizzato per la valorizzazione dell’offertarelativaaiservizidiospitalitàècertamenteilcanalediretto,cherisultautilizzatodaquasi il60%delcampione.Uncanaleancoraconfortipotenzialitàdisviluppoèrappresentatodalleagenzieedaiconsorzidipromozioneturisticadelterritorio,utilizzatidal23%deirispondenti

Oltre il60%diquesteaziendeèpresentesupiattaformedisocialmediatourism, in lineacon letendenzeemergentisottoilprofilodelladomandadiservizituristici,eil55%siappoggiaasoggettipreposti alla vendita di pacchetti turistici per incrementare il numero dei propri clienti e deivisitatori.

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Sietepresentiinpiattaformesocialmediatourism? %SI 64%NO 20%ND 16%

Lavostrarealtàèinseritaall’internodiunoopiùpacchettituristicioffertidasoggettiprepostiallalorovendita? %SI 55%NO 32%ND 13%

Il tempo di permanenza media degli ospiti nelle strutture analizzate risulta compreso tra 1-3giorni.Trattandosidiunarcotemporalemoltocontenuto,gliattoridellafilieraenogastronomicaimpegnati in strategie di integrazione tra le diverse dimensioni analizzate sono oggi chiamati asviluppare, in sinergia con tutti i soggetti pubblici e privati del territorio, azioni congiunte dimarketingterritorialefinalizzateafarapprezzare,seppurenelbrevearcotemporale,ilpatrimonioproduttivo,culturaleeartisticodiunluogo.Ciòpresupponealcapacitàdiprogettareedioffrireunsistemadiproposteedipercorsiesperienzialiintegratirealmentedistintivifinalizzatiacreare,inunmercatosemprepiùsaturo,interesseperilterritoriosupportandoilpassaparolapositivo.Inquesto senso, l’integrazione delle smart tecnologies nei processi di offerta, combinate con glistrumenti offerti dai social media marketing risultano aree con forti potenzialità di sviluppo asostegnodiunmodelloinnovativodicrescitadeiterritori.Attraversol’indaginecampionariasièinoltrevolutocomprenderedaunlatosel’integrazionedeiservizi di ospitalità rappresenti un elemento che ha inciso (o ritenuto in grado di incider) sulla

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Canalidiretti(Website/email/telefono,visitainazienda)

Agenziadiviaggitradizionalieon-line

Touroperator

Onlinetravelagency(es.Expedia,booking.com)

Agenzieeconsorzidipromozioneturisticadelterritorio

Canalididistribuzionelega_all’offertadiservizidiospitalità

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tipologia di visitatori, dall’altro le motivazioni che inducono ad integrare nel connubioWine&Food+Arteladimensioneturisticadell’accoglienza.Conriferimentoalprimoaspetto,il55%deirispondentidichiaraunavariazionedellatipologiadivisitatori,chepermettediampliare il targetdimercato, il25%nonregistramutamentidi targetmentreilrestante20%nonhafornitorisposteinmerito.

L’aperturaaservizidiospitalitàhamodificatoostamodificandolavostratipologiadeivisitatori? %

SI 55%NO 25%ND 20%

Le motivazioni che determinano l’integrazione tra Wine&Food + Arte con l’offerta di specificiservizi di ospitalità sono molteplici e variegate. Esse attengono in misura preponderante allavolontàdeisingoliattoridipromuoverel’ecosistematerritorialenelsuocomplessovalorizzandoilterritoriocheliospitaerafforzandoillegameconlostesso(88%),cosicomeallavolontàdielevarelaqualitàdeiservizioffertiallaclientelagiàservita (88%),ediattrarrenuoviclientiampliando isegmenti dimercato raggiungibili. Inoltre, quasi il 70%dei rispondentimotiva tale integrazioneconlavolontàdiaccrescereneltempoilfatturato,diversificandolefontidientrata.

69%

81%

88%

88%

88%

88%

88%

81%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%100%

Accrescereilfatturato

Aumentarelavisibilitàdell’azienda

Attrarrenuoviclienti

Offrireunmiglioreservizioaiclientigiàserviti

Accrescerelareputazionedelbrand

Promuoverel’ecosistematerritorialenelsuocomplesso,valorizzandoilterritorio

Soliditàdellerelazioniconilterritorioeisuoisoggetti

Sostenereefavorirelacrescitadeltessutoartisticolocaleeinternazionale

Mo_vazionidelcomnnubiotraWine&Foo+Arteconservizidiospitalità

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Il 46% del campione dichiara di essere molto soddisfatto della decisione assunta voltaall’integrazionedelcorebusinessconservizispecificidiospitalità,il40%soddisfatto,mentresoloil14%hadatounfeedbacknegativo

Rileva infine osservare che l’81% del campione ha dichiarato di voler rafforzare nel prossimofuturo il connubio tra arte, cultura e dimensione dell'ospitalità a supporto dello sviluppo delpropriocorebusinessedellavisibilità.Gliinvestimentiprevistifannoinparticolareriferimentoallaristrutturazionedistruttureedalloggigiàpresenti,alfinedimigliorareedaccrescerelacapacitàricettivadegliospiti,nonché interventispecificiattiasupportare la riqualificazionedel territorioattraversolapropostadinuovipercorsiartisticieculturalidaaffiancarealladegustazionedivinoecibo di qualità, capaci di accrescere la reputazione delle singole strutture e rafforzare laconoscenzadell’interoterritorio.

Irisultatirelativaalgradodisoddisfazioneconnessoalladecisionedidiversificareilcorebusinessintegrandoletredimensionidell’arte,culturaeospitalitàsonoincoraggianti:il46%delcampionesiritienemoltosoddisfatto,il40%soddisfatto,mentresoloil14%hadatounfeedbacknegativo.

Infine, il connubio tra arte cultura ed ospitalità a complemento dell’offerta Wine&Food hadeterminato un incremento del fatturato per il 50% dei rispondenti, con una percentuale dirispostenegativeparial32%mentreilrestante18%nonhafornitorispostaindicandoinmolticasil’impossibilità di determinare una correlazione stante la recente apertura a progettualità volteall’offertadiservizituristicidiospitalità.

IlconnubiotraWine&Food+Arteconiservizidiospitalitàhadeterminatounincrementointermini%delfatturato? %SI 50%NO 32%ND 18%

Insintesi,èpossibileevidenziarecomelesinergiepositiveconnessealconnubiotraWine&Foodcon l’arte e la cultura, che il Rapporto 2016 aveva espressamente evidenziato, appaianoulteriormenterafforzatedall’integrazionedelladimensionedell’ospitalitàturistica. Ipercorsie leprogettualitàpresentinell’ambitodellafilieraenogastronomica italianaevidenziano,consempremaggiore chiarezza, quanto il connubio tra queste tre dimensioni nell’ambito dei core businessdegliattoridellafilierasiconfiguricomeelementostrategicoingradoditrasmetterealclienteedaivisitatori(domesticieinternazionali)ilvalorediunpatrimonioditradizioniculturali,eccellenzeproduttive e bellezza non solo unico ed irripetibile ma anche, in molti casi, ancora pococonosciuto.

Lavalorizzazioneditalepatrimoniopassaattraversolapromozioneturisticadeiterritoridacuileeccellenzeenogastronomicheaffondanoleproprieradiciedacuitraggonoancoraoggilinfaperilloro sviluppo. In discussione non solo la crescita dei singoli attori della filiera, quanto piuttosto

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l’affermazione di nuovi modelli di sviluppo territoriale che necessitano di un sistema turisticoaccogliente, inclusivo, sostenibile ed esperienziale capace di rispondere alle esigenze di unadomandainfortecrescitache,semprepiù,rifuggeicanonitradizionalidiunmodelloditurismodimassa. In questa prospettiva emerge con crescente evidenze l’esigenza di affiancare all’azionedegliattoridellafilieraenogastronomicauna“cabinadiregia”attaaguidare,inunaprospettivadilungotermine, l’affermazionedinuoviedoriginalimodellidi sviluppoterritoriale.Losviluppodiformeinnovativedipartnershiptrapubblicoeprivato,precedentementeanalizzate,sicolloca inquestoquadroesiconfiguracomeelementoimprescindibilepermettereasistemaleesperienzediffusediintegrazioneconl’arte,laculturael’accoglienzaturistica.Sitratta,evidentemente,diunpercorso di sviluppo a lungo termine che va oltre un approccio di marketing territoriale,configurandosi come elemento attivatore di nuovi paradigmi di sviluppo locale capaci di farepernosullecaratteristichedistintive,spessounicheeirripetibili,dicuiiterritorilentidelvinoedelcibosonononsoloespressione,maanchemotoreperladiffusionedelcountrybranding italianonelmondo.Taledirezionedi sviluppo, in fasedicrescenteconsolidamento, trovaoggiunnuovopilastronelPiano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022, recentemente adottato dal Consiglio deiMinistri. IlPianopermettedimettereasistemacompetenzediffusetratuttigliattoripubblicieprivati della filiera enogastronomica, guidando strategie di politica territoriale di lungo termineche possono agire da volano per lo sviluppo di intere aree e borghi del nostro territorio oggiancorapoconoti.Ilrinnovamentoedilrilanciodelsettoreturisticoitalianopassanoattraversolacondivisione di una visione di sviluppo imperniata sulla valorizzazione degli asset strategici chehannoresofamosal’Italiaintuttoilmondo:arte,culturaeaccoglienzanelsegnodellabellezzaedelbelvivere.Inquestoquadroindivenire,leesperienzemappateeirisultatidell’indagineempiricaillustratinelpresenteRapportopossonofornirealcuniinteressantispuntidipolicyutiliallasperimentazionedinuovimodelli di turismo enogastronomico imperniati sull’arte e la cultura dell’accoglienza, cherispondonoadunadomandainforteespansioneintuttiiPaesi.

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V.ViaggiareeDegustareconArte,inItaliaFrancescoMoneta-LaboratorioGavi

Se ilPremioGaviLABUONAITALIA2016hageneratounviaggio idealetraalcunerealtà italianeemblematiche del rapporto tra Vino Cibo Arti e Cultura, con l’edizione del 2017 si è volutoriservareattenzioneancheadesperienzeeterritoridiqualitàmenoconosciutirispettoai‘classici’delpanoramanazionaleWine&Foodeanuoveformeorganizzativedivalorizzazioneterritoriale.Con una prima mappatura si sono osservate complessivamente quasi 300 realtà tra Aziendevinicole e agroalimentari, Consorzi, Dimore storiche,Musei tematici dedicati al Cibo e al Vino,IstituzionieAssociazionidelsettore,pubblicheeprivate.L’obiettivoerariconoscerenontanto l’eccellenzanellaproduzioneenologicaealimentare–nonsiamonoideputatiaquestaosservazione,ecisonoperquestopremi,riconoscimenti,guide,criticierealtàbenpiùautorevoli–quantolaqualitàel’efficaciadelmixcomplessivotraArte,Cultura,AccoglienzaePromozionedelTerritorio,percomesipossonoverificaredallaRete,luogoprincipedi conoscenza e informazione globale, in particolare nel Turismo. Abbiamo tenuto inoltre inconsiderazione informazioni, opinioni e segnalazioni condivise con l’autorevole Giuria di questaedizione.In particolare le modalità di accoglienza e ospitalità sono state classificate a tre livelli diimportanzacrescente:

I. DegustazioniconeventualeabbinamentoadaltrialimentidelTerritorioII. RistorazioneeAlloggioIII. ValorizzazionedelTerritoriocircostanteconvisiteedescursioni

E’ stata quindi composta una Short list in cui troviamoanche esperienzeminorimaqualificate,efficaciecreativedelSudItalia,piuttostochenuovesoluzioniorganizzativeperfarereteesistemanelterritorio,acomplementodellaformulapiùclassicarappresentatadaiConsorzi.ObiettivodelPremioGaviLABUONAITALIA,infatti,èilriconoscereevalorizzarele‘buonepratiche’,auspicandochequestolavorosiadistimoloperun’applicazionesemprepiùdiffusa,nell’interessedelnostro‘SistemaItalia’.L’interessestrategicodiquestainiziativaèconfermatoanchedallaqualitàdeiPatrocinatoriedei21 componenti della Giuria. Tra i primi il MIPAAF e il MIBACT, Confindustria Federturismo,Federculture,Civita,ilTouringClubItaliano,oltrechelaRegionePiemonte.I Giurati sono rappresentanti di queste Istituzioni, Operatori dell’Informazione e dellaComunicazione,RappresentantidiIstituzioniculturaliediOrganizzazionituristiche:ClaudioBocci–DirettoreGeneralediFederculture;AldoBonomi–Sociologo,FondatoredelConsorzioAASTER;

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AntonioBarreca–DirettoreGeneraleFederturismo–Confindustria;GiovannaCastelli–DirettoreGeneraleAssociazioneCivita;VincenzoChierchia–CaposervizioEconomiaeImpresa–IlSole24Ore;MinaClemente-ResponsabileMarketingTerritorialeeCulturadellaCameradiCommerciodiMilano;PaoloGiulini-Co-founderMusement.com;BarbaraGramolotti–CoordinatriceMarketingeComunicazionedelDistrettodelNovese;GiovannaMaggioni -DirettoreGeneraleUPAUtentiPubblicitàAssociati;EgleMicheletto - SoprintendenzaArcheologia BelleArti e Paesaggio per leProvincediAlessandria,AstieCuneo;MaurizioMontobbio-PresidenteConsorzioTuteladelGavi;Francesco Moneta – The Round Table progetti di comunicazione / Laboratorio Gavi; RobertaPezzetti–DipartimentodiEconomia–UniversitàdegliStudidell’Insubria;FabioPiccoli–DirettoreResponsabile di Wine Meridian; Francesco Palumbo – Direttore Generale Turismo – MIBACT;DavidePaolini–Giornalista,ConduttoredelGastronautaRadio24,FondatorediMilanoGolosa;Alessandro Regoli – Direttore di Wine News; Davide Rampello – Regista, Direttore ArtisticoPadiglioneZeroExpo2015;GiuseppeRoma–ConsigliereNazionaleTouringClubItaliano,SeniorAdvisorFondazioneCensis;CatterinaSeia–VicepresidenteFondazioneFitzcarraldo–IlGiornaledell’Arte/Arte e Imprese.it; Massimiliano Tonelli – Direttore Editoriale Art Tribune/GamberoRosso.

I vincitori sono risultati da una votazione numerica in una griglia composta da 7 parametri divalutazione,cuisonostatiassegnatipesidifferenti:

.InnovazionedelProgettorispettoaglistandarddelsettore;

.Valoreartisticoeculturaleespresso;

.Qualità,distintivitàedefficaciadelleattivitàdiaccoglienza,inqualitàequantità;

.Sinergieenetworkingpubblico/privatoperlavalorizzazioneturisticaeculturaledelterritorio;

.QualitàdelPianodicomunicazioneintegrata,conparticolaremanonesclusivaattenzioneaglistrumentidicomunicazionetramiteweb(sitointernet,utilizzodeisocialnetwork);.Dimensioneeprospettivainternazionale;.Produzionedivaloreaggiuntoeconomico,occupazionaleesocialeperilTerritorio.

IlPremioGaviLABUONAITALIA2017èstatoquindiassegnatoconunconsensoquasiunanimeaPlaneta–Aziendavinicolasiciliana,cherappresentaunaefficacecombinazionedicomunicazioneinproprio–curatainognidettaglio–edivalorizzazionedelTerritoriodicuièambasciatricenelmondo.Più serrato il confronto per l’assegnazione delle due Menzioni speciali, che sono andate alConsorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Docg, in Friuli (categoria Consorzi eOrganizzazioni)eallaFondazione Lungarotti di Torgiano, inUmbria (categoriaMuseidelCiboedelVino).

Nell’insieme l’Italiaèrappresentataadogni latitudine,maoltre i trevincitori–protagonistidelWorkshopdipremiazionealFortediGavidel19maggio2017-sonotuttelerealtàdellaShortlistameritareattenzione,eneraccomandiamolaconoscenza–inReteomeglioancorasulposto–per comprendere le dinamiche con le quali oggi si può promuovere la nostra ‘Buona Italia’ erenderlacompetitivanelloscenariointernazionale. Seperomogeneitàosserviamoledinamicheall’internodelletrecategorie,nellaprimaqueste’20storie della Buona Italia’ ci raccontano del protagonismo delle Aziende vinicole, mentre quelleagricolepaionoraramentemotivatearappresentareuna‘destinazione’,oltrecheilmotorediunprogettoartisticoeculturale.L’attrattivitàel’economiadelVinosonocertamentepiùconsolidate,edèspessoilVinoarendersiparteattivadellapromozionedellealtreeccellenzeagroalimentari

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delTerritorio,maèprobabilecheunmaggioreattivismodeiProduttoridiCibosiapossibile,oltrecheraccomandabile.

Sul fronte enologico troviamo alcuni brand già bandiere della migliore tradizione enologicanazionale–comeMicheleChiarlo inPiemonteper ilBarolo, Allegrini inVenetoper l’Amarone,Frescobaldi in Toscana per il Brunello di Montalcino – impegnati nella valorizzazione dellepeculiarità territoriali non solo in termini produttivi, esaltando vitigni autoctoni e vigneti, maancheambientalieculturali.

Emblematici sono i pay-off di Chiarlo (‘100% Piemonte’), di Frescobaldi (‘Cultivating ToscanaDiversity’)ediRicasoli(‘IpaesaggidelChiantiClassicoinunatenuta’).Allegrinimetteinevidenzail valore della Valpolicella, e Diego Planeta dichiara la propria missione di ri-scoperta delterritorio:‘IlnostroèunnuovomododipensareilviaggioinSicilia:Menfi,Vittoria,Noto,l’EtnaeCapoMilazzo.Unpercorsononcasuale,fortementelegatoalladiversitàdeipaesaggi,deiventi,delcarattere degli uomini e quindi dei loro vini’. Il rapporto con la dimensione dell’Accoglienza èdichiarato:‘dasempreconiughiamolapassioneperlaSiciliaaldesideriodiaccoglierealmegliochivuolescoprirla.Perquestolenostrecantinenonsonomaistatesolospazidedicatiallaproduzionedelvino,maluoghidell’ospitalità,legatiallacucina,allanatura,allacultura’.Questo‘manifesto’delvincitoredelPremioGaviLABUONAITALIAènellasostanzagiàcondivisodaalcuniProduttori–ognunoperilproprioTerritorio–madovrebbeessereunaguidapercolorocheancoranonhannoverificatocomequestastrategiapaghiintermininonsolodifatturatoperlapropriarealtà,madiindottosociale,economicoereputazionaleperuninterosistemalocale.

Arti e Cultura possono essere declinati con variemodalità,ma se lo scorso anno è stata l’Artecontemporaneaadessereprotagonistadellanostraosservazione(equest’annoconnotaiprogettidiChiarlo,Frescobaldi,LaRaia,Planeta,Ricasoli), inquestaedizioneemergonoanchesceltepiùdedicateallanarrazionedellastoriaedellaculturaproprieedelterritorio.IsingoliProduttorisifannocaricodellamemoria,checondividonocreandoincasaMuseinontantod’Impresa,quanto‘tematiciedidistretto’:ilMuseodellaCiviltàdelVinodellaCantinadeiProduttoridiPrimitivodiManduria; l’ArchivioWhitaker e ilMuseo degli Attrezzi delle Cantine Pellegrino di Marsala; ilMuseoelaBibliotecadelVinodeLaTosadiPiacenza.Lanarrazionedellapropriastoriasiaffiancao talvolta si pone in secondo piano rispetto a quella di un ‘saper fare collettivo’ che viene dalontano,echeoggifaladifferenza.UnpreziosoraccontochenontrovandorappresentazionedapartedelleistituzionidelTerritorio,vieneaffidatoalsingoloprivato,chenediventaprotagonista.

‘ArtieCultura’puòessereancheilrecuperoelavalorizzazionediunBeneculturale,destinatononsolo ad essere prestigiosa sede d’impresa, ma contenitore di programmi culturali in cui vienecoinvolto l’intero territorio. E’ il caso della celebre Villa della Torre degli Allegrini, dellospettacolare Castello di Brolio – dimora dei Ricasoli dal 1141 - ed è la storia de Il Borro, inToscana,chevantaradicialtrettantoantiche–sipartedal1254–eunpercorsochevedecoinvoltitraglialtriiMedicieiSavoia,finoagiungereall’attualeproprietario,FerruccioFerragamo,cheharesol’anticoborgomedioevaleunRelaisChateaux.

Veniamo all’accoglienza in senso stretto: quali migliori destinazioni si propongono oggi a unvisitatorechevogliaviverealmeglio un luogonellasuaessenza, fattadimuraedipersone,disapori suoni e profumi? Che dire dell’immagine aerea della vignamurata diVenissa e del suoresort,conVeneziadall’altrapartedelcanale,evocativadiun’oasidavverospeciale inunadellemeteturistichepiùaffascinantiealtempostessopiùcaotichedellanostrapenisola?

ChiscendenellanuovaLocandaLaRaia,nelcuoredelGavi,trovasì l’Artecontemporanea,maèsoprattutto immerso in unadimensione ‘verde’ e sostenibile che connota tutta la visionedi un

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modernoprogettoenologicoe imprenditoriale . All’altro capodella Penisola, aManduria, i 400socidellaCantinadeiProduttoridelPrimitivo nonoffrono l’esperienza in lussuosi resort,masifannopromotoridellascopertadellanaturaedellaculturadiunterritorioche,comegranpartedelSud,haunformidabilepotenzialeturisticoinespresso.

Promotorietalvolta‘registi’dellavalorizzazionedelterritorioanchecome‘destinazioneturisticaesperienziale’ sono spesso i Consorzi di produttori: il nostro Osservatorio ha voluto dedicareattenzione non solo al Vino, ma anche alle organizzazioni che in modo innovativo fannodell’offertaagroalimentareilcuoredellapropostaturistica.L’abilitàrichiestaèilsaper‘farerete’,comenelcasodiPiacereModena,nuovarealtàchehasaputoconnettere leDOPe le IGPdellaprovinciamodeneseelanciareunprogrammadivalorizzazioneculturaleedenogastronomicacheè già un successo. Il brand ‘East Lombardy’ raggruppa quattro provincie contigue storicamentepocodisponibilialgiocareinsquadraconilvicinodicasa–Bergamo,Brescia,MantovaeCremona–maoggiprotagonistediunicapropostadidestinazioneturisticaall’insegnadell’agroalimentare:abbiamo riconosciuto l’importanza del Progetto, e nel 2017 – anno in cui questa è RegioneGastronomica Europea - vedremo come nei fatti dalla visione si riesca a passare all’azione. IConsorzienologiciditradizionehannoanch’essimodalitàdiversedifaredell’ArteedellaCulturauna bandiera complementare a quella della eccellenza produttiva, e valore aggiunto all’offertaturistica: a Castel del Monte l’omonima Strada del Vino ha scelto la Musica, ad Aquileia ilConsorzio di Tutela dei Vini doc del Territorio punta sull’Archeologia,mentre Scultura e Pitturasono protagoniste dell’azione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. La Menzionespeciale va al Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Docg che non solo affianca leistituzioni culturali del territorio di Rovigo restaurando opere antiche altrimenti confinate indeposito, e ora di nuovo accessibili al pubblico,ma si è fatto promotore della candidatura delterritorioaPatrimoniodell’UmanitàUNESCO.

Infine,ancheitreMuseidelCiboedelVinodellanostraShortlistrappresentanorealtàtraloroassaidiverse,matutteconvergentinelpromuoverelaBuonaItaliaeilsuoterritorio.IlMuseodelTe’ di Raddusa, piccolo centrodi 3.200 abitanti del catanese, è l’unicodel suo genere in Italia,entratoperben2voltenelGuinnessdeiPrimati:imezzidell’Associazioneculturalechel’hacreatosonolimitati,magrandeèladeterminazionearenderlooccasionediconoscenzaeaccoglienzadelterritorio,unesempioperinumerosiborghidicuièriccal’Italia,eaiqualièdedicatol’Anno2017promossodalMIBACT.Parmaèunaltroesempiodi‘rete’,questavoltadeibenseiMuseidelCibodi una delle provincie più votate all’agroalimentare, mentre la Menzione speciale va allaFondazioneLungarotti,inUmbria,unbrandnotosìpersuoivini,maancheperi‘veri’MuseidelVinoedell’Olioeperilsofisticatoprogettoculturaledifamainternazionalechedaoltre40annivedeimpegnataMariaGraziaMarchettiLungarotti,traiprotagonistidellagiornatadiGavidel19maggio: perché anche in questo settore, come inmolti altri della ‘Buona Italia’, spesso sono lepersoneeleindividualitàafareladifferenza,accendendolamicciadell’innovazione.

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Allegrini - Villa della torre facciata esterna, Fumane (VR)

Associazione Strada dei Vini DOC Castel del Monte, Corato (BA)

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Cantina Produttori Primitivo di Manduria - Museo, Manduria (TA)

Cantine Pellegrino, Marsala (TP)

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Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene, Pieve di Soligo (TS)

East Lonbardy - Mantova

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Frescobaldi, Artisti per Frescobaldi, Firenze

Il Borro, San Giustino V.no (AR)

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Locandina di ‘Piacere Modena’ - Aceto

Lungarotti, Tenuta di Montefalco - Torgiano (PG)

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Michele Chiarlo - Madre Natura Pink - Calamandrana (AT)

Musei del Cibo - Museo della Pasta, Parma

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Museo del Te - Servizio per la cerimonia del te indiana, Raddusa (CT)

Museo La Tosa – Vigolzone (PC)

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Tenuta La Raia - Novi Ligure (AL)

Planeta_Viaggio in Sicilia VIS7_Manifesto Residenza

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Piazza Grande durante i festeggiamenti del Bravío delle Botti, Montepulciano (SI)

Suggestioni Archeologiche_Consorzio DOC Aquileia, Aquileia (UD)

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Ricasoli - Silber Stele, Gaiole di Chianti (SI)

Venissa, vista aerea, Venezia

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VI. LaShortlistdelPremioGaviLABUONAITALIA2017

Aziende,Consorzi,Organizzazioni,MuseidelVinoedelCibocheassocianoArtieCulturaall’OspitalitàeallapromozioneturisticadelTerritorio

I. AZIENDEVINICOLEeAGRICOLE

ALLEGRINI–Fumane(VR)Organizzatoridella4°edizionedelPremio“L’Artedimostrarel’Arte”.RistorazioneealloggioallaVilladellaTorre.CANTINAPRODUTTORIPRIMITIVODIMANDURIA–Manduria(TA)MuseodellaCiviltàdelVinoPrimitivo.LaCantinaoffrevisitecondegustazioneetournelterritorioeinluoghiculturali.CANTINEPELLEGRINO–Marsala(TP)Ospital'ArchivioWhitaker,ilMuseodegliAttrezzieilMuseoNavePunica.VisitecondegustazioneallecantinediMarsalaePantelleria.FRESCOBALDI-FirenzePremiod'artecontemporanea‘ArtistiperFrescobaldi’.LetenuteoffronopernottamentoeristorazioneILBORRO–SanGiustinoV.no(AR)CollezionepermanenteArte&Vino conincisionidiartisticlassiciemoderni.Diverseattivitàoutdoor:tournellecittàdellaToscana,CacciaaltartufoeWineTourtralecollinedelChiantiLARAIA–NoviLigure(AL)Ospita installazionieopered’artecontemporaneasite-specific.Pernottamentoall’internodiunborgo ristrutturato,puntodipartenzaperescursioniorganizzateallascopertadelGavi.LATOSA–Vigolzone(PC)MuseodelVinoeBibliotecadelVino.Visitecondegustazioneeserviziodiristorazioneall’internodell’agriturismo.MICHELECHIARLO–Calamandrana(AT)Percorsodi opered’arte contemporanea site specific “Il ParcoOrme su La Court”.Wine Tour e soggiorno aPalasCerequio,ilprimorelaisdedicatoalBarolo.*PLANETA–Menfi(AG)‘VIS7-ViaggioinSicilia’,alla7°edizione.Pernottamentoeristorazioneall’internodellediversetenutedislocatenelterritoriosiciliano,dicuiPlanetaèpromotoreculturaleRICASOLI–GaiolediChianti(SI)Operad’Artecontemporanea ‘SilberStele’alCastellodiBrolio.Degustazioniconprodotti tipici locali,visiteguidate,tourenogastronomici.VENISSA-VeneziaEsposizionetemporaneadelleoperediGianMariaPotenzaall’internodellaTenuta.SoggiornonelWineresort,ristorante,osteria

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II. CONSORZIEORGANIZZAZIONIASSOCIAZIONESTRADADEIVINIDOCCASTELDELMONTE–Corato(BA)Sponsor del3° Concorso Internazionale di Canto Lirico “Federico II” adAndria. Tutela, valorizzazione e promozioneterritorio.CONSORZIODELVINONOBILEDIMONTEPULCIANO–Montepulciano(SI)Concorso“LaNobil'Ebrezza"dedicatoalVinoNobileealleeccellenzevitivinicoletoscaneeumbre.Gestionedell'Enotecaconsortile.**CONSORZIODITUTELACONEGLIANOVALDOBBIADENEDOCG–PievediSoligo(TS)Restaurodi4opereinmostra“Belliniebelliniani”aConegliano.NuovaStradadelProseccoeVinideiColliConeglianoValdobbiadene.CandidaturaUNESCOCONSORZIOTUTELAVINIDOCFRIULIAQUILEIA–Aquileia(UD)‘Suggestioni archeologiche’: conferenze e incontri aperti in collaborazione con ilMuseo Archeologico Nazionale diAquileiacuiseguonodegustazionidiviniDOCAQUILEIAPIACEREMODENA-Modena‘Gusti.a.mo2016’:programmadivalorizzazioneculturaleedenogastronomicadelleDOPeIGPdelterritoriomodenese.REGIONEEUROPEADELLAGASTRONOMIA2017-Bergamo(coordinamento),LombardiaProgetto internazionale di turismo enogastronomico e culturale ‘EAST LOMBARDY’ (Bergamo, Brescia, Cremona eMantovacomeunicadestinazioneturistica).

III. MUSEIDELCIBOEDELVINO***FONDAZIONELUNGAROTTI–Torgiano(PG)

IMUSEIDELCIBO–ParmaRetemuseale dei seiMusei del Cibodella provincia di Parma, conpromozione reciproca e creazionedi percorsi divisita.MUSEODELTE–Raddusa(CT)Collezionedi Tèprovenientida tutto ilmondoeBibliotecaOrientale.VisitealMuseoassociatea visite guidatenelterritorio.

* VincitoredelPremioGaviLABUONAITALIA2017** Menzionespecialenellacategoria‘ConsorzieOrganizzazioni’*** Menzionespecialenellacategoria‘MuseidelCiboedelVino’

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VII. Credits

Rapporto(II,III,IV)eIndagineempirica:DipartimentodiEconomiadell’Universitàdell’Insubria,conilcoordinamentoscientificodiRobertaPezzetti

RobertaPezzetti

Professore di Marketing e International Business presso il Dipartimento di Economiadell’Università degli Studi dell’Insubria, è coordinatore scientifico di ricerche nazionali einternazionalisuitemidell’internazionalizzazionedelleimprese,deimodellistrategici,dibusinessedigovernanceemergenti siaconriferimentoai settoriadalta intensitàdi innovazionechedelmanifatturieroedell’agroalimentare. E’ autoredi numerosi saggi e volumi sui temidei percorsistrategici di crescita internazionale delle imprese knowledge-intensive, della sostenibilità nelsettoredellusso,delturismosostenibileedeimodelliterritorialidisviluppoemergentinelquadrodi nuove forme di partnership pubblico-privato. E’ membro dell’Osservatorio nazionale dellaFondazione CRUI per il dialogo e la cooperazione tra Università e Imprese ed espertointernazionale delRegional Development Center di Kharkiv con cui collabora alla definizione dinuovimodelli di sviluppo urbano e territoriale fondati su un approccio di smart economy e divalorizzazionedelleeccellenzedeiterritori.CoordinailprogettoInternationalPracticumpromossodall’Università dell’Insubria, che coinvolge università partner di diversi paesi europei eextraeuropei, nell’ambito del quale sono coinvolte imprese che rappresentano le eccellenzeterritorialidelMadeinItalynelmondo.

Rapporto (V),Mappatura e Premio Gavi LA BUONA ITALIA: Laboratorio Gavi per il ConsorzioTuteladelGavi,conilcoordinamentodiFrancescoMoneta–TheRoundTable

FrancescoMoneta

FondatorediTheRoundTable,agenziadicomunicazionechecapitalizzaoltre30annidiesperienzanellaComunicazioned’Impresa,conparticolareexpertisenell’ambitodiArte&Cultura,Wine&Food,Turismo,BrandHeritageeCulturad’Impresa.Partner di Visit Russia – Milano per conto di Rostourism e del Ministero della Cultura dellaFederazioneRussa.PresidentedelComitatoCULTURA+IMPRESA,fondatoinsiemeaFederculture.Nel2014hacreatopercontodelConsorzioTuteladelGaviilLaboratorioGaviLaBuonaItalia,chenel2015hadatovitaalPremioGaviLaBuonaItalia,allasuaterzaedizione.Nel2017adatovitaalprogetto formativoTheBridge - connessioni traCulturae Impresa,percontodellaCameradiCommerciodiMilano.Docente presso lo IULMdiMilano e la LUMSAdi Roma inmateria di Comunicazione, Eventi eSponsorizzazioni culturali, pubblica regolarmente su questi temi per Advertiser Strategie dicomunicazioneeperArteeImprese.it/IlGiornaledell’Arte.

Hannoinoltrecollaborato:

• SaraLucini,LauraMazzaglia,AliceSalvalai–TheRoundTable

• EnricaPavione–Universitàdell’Insubria,inqualitàdico-autoredelRapporto

• Matteo Dall’Ava, Paola Ossola, Daniele Grechi, nell’ambito della realizzazionedell’indagine empirica condotta dal Dipartimento di Economia dell’Universitàdell’Insubria