Windows, la Microsoft, e•••gli allri · punto di vista dell'utilizzatore medio, personaggio...

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w w ............................................................................................................Windows, la Microsoft, e ••• gli allri Indipendentemente dalle sue qualità tecniche, il PC IBM è lo standard di Mercato, nel senso che viene utilizzato in tutti gli uffici e in tutti gli ambienti di lavoro. Windows, dal punto di vista dell'utilizzatore medio, personaggio non tecnico che lavora con il PC in uno di questi uffici, è un Sistema Operativo, intendendo con tale termine, semplicemente, un insieme di programmi di «servizio» di Francesco Petroni All'utente «medio» il fatto che sotto Windows ci sia DOS, che Windows la- vori a 16 o 32 bit, o quant'altro, non in- teressa affatto. Il PC IBM è quindi uno Standard, così come lo è il suo Sistema Operativo, DOS o Windows che sia. Essendo, l'uno e gli altri, molto diffusi, è ovvio che molti costruttori hardware e molti sviluppatori software si stiano inge- gnando per realizzare periferiche o pro- grammi che sfruttino tale base, affron- tando anche tecnologie verso le quali il PC IBM e Windows non sono molto portati, al contrario di altre macchine, come MAC e Amiga, in cui invece è l'hardware stesso che è stato specializ- zato, direttamente dalla casa madre, per queste particolari attività. Per questo motivo un confronto tra le possibilità in termini di videografica tra Windows e MAC o Amiga mi sem- bra senza senso. Chi deve fare attività professionale sceglierà senza dubbio una di queste seconde apparecchiature, chi invece è interessato comunque a Windows, magari per il fatto che trova molti più programmi, e vuole arricchirlo di altre funzionalità, ad esempio verso la videografica, dovrà trovare soluzioni di compromesso, «pompando» la macchi- na con accessori particolari e raggiun- gendo qualità non certo paragona bili a quella del PC dedicato. Va ricordato che in numerosi altri casi è stato il mercato a indirizzare questa o quella tecnologia, indipendentemente dalla qualità della scelta e soprattutto dall'opinione degli esperti. Si pensi al 312 mercato dei videoregistratori, in cui era- no inizialmente entrati vari sistemi, Be- tamax della Sony e Video 2.000 della Philips, oltre a quello VHS, che si è poi imposto. E si è imposto indipendente- mente non solo dalla «forza» delle case produttrici, ma anche dalla qualità intrin- seca del sistema. Lasciando da parte le polemiche e passando invece alla prima parte del ti- tolo vogliamo spiegarvi il tema di que- sto articolo. Arrivano in redazione moltissimi pro- dotti software, moltissimi dei quali sono sviluppati per il PC IBM compatibile, e tra questi sempre moltissimi sono i pro- dotti per Windows. È indubbio che il flusso di prodotti per Windows, così vo- luminoso in termini numerici e così esteso in termini di tipologie, ha assun- to il valore di «fenomeno» da osservare con attenzione. Il nostro primo compito è ovviamen- te quello di eseguire e pubblicare le pro- ve dei prodotti più significativi. Altro compito è quello di guardare «dall'alto» il fenomeno per coglierne gli aspetti ge- nerali, che invece sfuggono quando ci si concentra sulle singole funzionalità dei vari prodotti in prova. Scopo di questo e di un paio di suc- cessivi articoli è quindi quello di cercare di vedere anche dal di fuori il fenome- no, cogliendo aspetti tecnici generali, tendenze, aperture verso nuovi mercati, ecc. Cominciamo con una puntata dedi- cata quasi esclusivamente alla Micro- soft, che fa, come noto, la parte del leo- ne, sia perché è la responsabile princi- pale del fenomeno, sia perché è la più grande produttrice di pacchetti softwa- re. Aspetti Multimediali in Windows Ad un certo punto, eravamo nel pe- riodo storico caratterizzato da Windows 3.0, la Microsoft ha dettato le specifi- che per trasformare un normale PC in un PC multimediale. Tali specifiche, che all'epoca avevano dato corpo al marchio MPC, si poi sono affermate in maniera spontanea, indipendentemente da tale marchio. Tutte le macchine oggi prodotte so- no «potenzialmente» multimediali. Ba- sta installare qualche «pezzo» hardwa- re. Il software di base multimediale è già a bordo, è lo stesso Windows 3.1, per cui già si riesce a fare qualcosa, ad esempio ad aggiungere ad un qualsiasi manufatto (un documento, uno scheda- rio, un foglio elettronico, un disegno, ecc.) realizzato con un qualsiasi prodot- to, un suono registrato e incorporato come oggetto OLE. Dal punto di vista hardware servono tre cose. Una scheda video un po' più spinta della semplice VGA, che è peral- tro scomparsa dalla circolazione in quanto oggi tutte le schede sono Su- perVGA (fig. 1). Un lettore di CD, il cui costo sta scendendo con regolarità e dei quali escono modelli sempre più perfezionati (maggiore velocità, compa- tibilità con CD Kodak, ecc.). Una scheda Audio. In questo caso i costi partono da livelli minimi, per le schede «non musi- MCmicrocomputer n. 139 - aprile 1994

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Windows, la Microsoft, e ••• gli allriIndipendentemente dalle sue qualità tecniche, il PC IBM è lo standard di Mercato, nelsenso che viene utilizzato in tutti gli uffici e in tutti gli ambienti di lavoro. Windows, dalpunto di vista dell'utilizzatore medio, personaggio non tecnico che lavora con il PC in

uno di questi uffici, è un Sistema Operativo, intendendo con tale termine,semplicemente, un insieme di programmi di «servizio»

di Francesco Petroni

All'utente «medio» il fatto che sottoWindows ci sia DOS, che Windows la-vori a 16 o 32 bit, o quant'altro, non in-teressa affatto.

Il PC IBM è quindi uno Standard, cosìcome lo è il suo Sistema Operativo,DOS o Windows che sia. Essendo,l'uno e gli altri, molto diffusi, è ovvioche molti costruttori hardware e moltisviluppatori software si stiano inge-gnando per realizzare periferiche o pro-grammi che sfruttino tale base, affron-tando anche tecnologie verso le quali ilPC IBM e Windows non sono moltoportati, al contrario di altre macchine,come MAC e Amiga, in cui invece èl'hardware stesso che è stato specializ-zato, direttamente dalla casa madre,per queste particolari attività.

Per questo motivo un confronto trale possibilità in termini di videograficatra Windows e MAC o Amiga mi sem-bra senza senso. Chi deve fare attivitàprofessionale sceglierà senza dubbiouna di queste seconde apparecchiature,chi invece è interessato comunque aWindows, magari per il fatto che trovamolti più programmi, e vuole arricchirlodi altre funzionalità, ad esempio verso lavideografica, dovrà trovare soluzioni dicompromesso, «pompando» la macchi-na con accessori particolari e raggiun-gendo qualità non certo paragona bili aquella del PC dedicato.

Va ricordato che in numerosi altri casiè stato il mercato a indirizzare questa oquella tecnologia, indipendentementedalla qualità della scelta e soprattuttodall'opinione degli esperti. Si pensi al

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mercato dei videoregistratori, in cui era-no inizialmente entrati vari sistemi, Be-tamax della Sony e Video 2.000 dellaPhilips, oltre a quello VHS, che si è poiimposto. E si è imposto indipendente-mente non solo dalla «forza» delle caseproduttrici, ma anche dalla qualità intrin-seca del sistema.

Lasciando da parte le polemiche epassando invece alla prima parte del ti-tolo vogliamo spiegarvi il tema di que-sto articolo.

Arrivano in redazione moltissimi pro-dotti software, moltissimi dei quali sonosviluppati per il PC IBM compatibile, etra questi sempre moltissimi sono i pro-dotti per Windows. È indubbio che ilflusso di prodotti per Windows, così vo-luminoso in termini numerici e cosìesteso in termini di tipologie, ha assun-to il valore di «fenomeno» da osservarecon attenzione.

Il nostro primo compito è ovviamen-te quello di eseguire e pubblicare le pro-ve dei prodotti più significativi. Altrocompito è quello di guardare «dall'alto»il fenomeno per coglierne gli aspetti ge-nerali, che invece sfuggono quando ci siconcentra sulle singole funzionalità deivari prodotti in prova.

Scopo di questo e di un paio di suc-cessivi articoli è quindi quello di cercaredi vedere anche dal di fuori il fenome-no, cogliendo aspetti tecnici generali,tendenze, aperture verso nuovi mercati,ecc. Cominciamo con una puntata dedi-cata quasi esclusivamente alla Micro-soft, che fa, come noto, la parte del leo-ne, sia perché è la responsabile princi-

pale del fenomeno, sia perché è la piùgrande produttrice di pacchetti softwa-re.

Aspetti Multimediali in WindowsAd un certo punto, eravamo nel pe-

riodo storico caratterizzato da Windows3.0, la Microsoft ha dettato le specifi-che per trasformare un normale PC inun PC multimediale. Tali specifiche, cheall'epoca avevano dato corpo al marchioMPC, si poi sono affermate in manieraspontanea, indipendentemente da talemarchio.

Tutte le macchine oggi prodotte so-no «potenzialmente» multimediali. Ba-sta installare qualche «pezzo» hardwa-re. Il software di base multimediale ègià a bordo, è lo stesso Windows 3.1,per cui già si riesce a fare qualcosa, adesempio ad aggiungere ad un qualsiasimanufatto (un documento, uno scheda-rio, un foglio elettronico, un disegno,ecc.) realizzato con un qualsiasi prodot-to, un suono registrato e incorporatocome oggetto OLE.

Dal punto di vista hardware servonotre cose. Una scheda video un po' piùspinta della semplice VGA, che è peral-tro scomparsa dalla circolazione inquanto oggi tutte le schede sono Su-perVGA (fig. 1). Un lettore di CD, il cuicosto sta scendendo con regolarità edei quali escono modelli sempre piùperfezionati (maggiore velocità, compa-tibilità con CD Kodak, ecc.). Una schedaAudio. In questo caso i costi partono dalivelli minimi, per le schede «non musi-

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WINDOWS

Figura 2 - Windows 3. 1- Strumentazione Mul-timediale minima.A bordo del PC con ilquale è stata realizzataquesta immagine c'èun lettore di CD, ne-cessario per vederemateriale Video forWindows. Per vedereun file AVI (quindi nonper fare) si usa l'acces-sorio Media Plaver, vi-sibile in alto. /I OuickRecorder invece è indotazione alla schedaaudio Sound Svstemdella Microsoft, che hafinalità orientate al Bu-siness Audio, al contra-rio delle altre, adesempio la Sound Bla-ster, più adatta per uti-lizzi musicali.

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Figura 3 - Windows 3, lProgram ManagerDefinizione delle Pro-prietà. Uno dei meritidi Windows rispetto alDOS sta nel permette-re, grazie alla sua strut-turazione in gruppi e inprogrammi, un'organiz-zazione logica del pro-prio PC, basata sulleattività che vi si svolgo-no, e non sulla distribu-zione delle directorvnel disco rigido. Adesempio si può defini-re un Pulsa n te, sce-gliendone l'Icona, ladescrizione, il program-ma ed eventualmenteil file da lanciare, e ladirectory di lavoro sullaquale il programmapunta direttamente.

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Figura l - Windows 3. 1- Il nostro PSP alle pre-se con il numero deicolori.La grafica ad alta risolu-zione non è, per i PCIBM compatibili, asso-lutamente un lusso. Or-mai tutte le schede vi-deo, anche quelle abordo dei più economi-ci dei compatibili, sonodelle SuperVGA. chepermettono sempre diraggiungere risoluzionidi 1.024 per 768 pixel,e colori in numero su-periore ai 256 (che è ilminimo per un utilizzonel Multimedialel. Perquan to riguarda ilsoftware che serve permanipolare qualsiasiformato grafico, qual-siasi risoluzione e qual- ·~51~ ••• 16"'"

siasi numero di colorinon bisogna lasciarsi sfuggire il Paint Shop Pro, presente nel pacchetto MC Software n. 25.

Regole non più messe indiscussione

Uno dei primi meriti di Windows ri-spetto al DOS consiste nel permettere,grazie alla sua strutturazione in gruppi ein programmi, un'organizzazione logicadel proprio PC, basata sulle attività chevi si svolgono, e non sulla distribuzionedelle director nel disco rigido. Ad esem-pio si può definire un Pulsante, sceglien-don e l'Icona; la descrizione, il program-ma ed eventualmente il file da lanciare,e la directory di lavoro sulla quale il pro-gramma punta direttamente (fig. 3).

Altri meriti vanno sicuramente riferiti

cali», e arrivano a livelli elevati per quel-le specializzate per la musica.

Con una scheda «minima» si posso-no comunque eseguire e registrare suo-ni digitalizzati, si possono però solo ese-guire brani musicali memorizzati in for-mato MIDI.

Per quanto riguarda la possibilità divedere dei file animati, con l'uscita diVideo per Windows della Microsoft, si èconcretizzato uno standard minimo, chepermette comunque di vedere dei fil-mati, in formato AVI, su qualsiasi mac-china. Il livello qualitativo è ancora mol-to basso. Si è comunque delineato lostandard del futuro, che necessita dimacchine più potenti e di processori de-dicati per la compressione e decom-pressione dei file con l'animazione (lntelIndeo), Si dovrebbe raggiungere la pos-sibilità di film «full motion», visibili apieno schermo su un Video SuperVGA,alla velocità canonica dei 30 fotogrammial secondo.

In figura 2 vediamo una situazioneoggi praticabile anche su una macchina386. In alto il Media Player di Video forWindows, che mostra un filmetto cuipartecipa un personaggio molto noto, ein basso un Recorder Audio, che, comesi vede chiaramente anche dalle vocidel menu, permette svariati tipi di mani-polazione dell'onda sonora.

Il plus di tutto ciò rispetto a soluzionispecializzate, sta prima di tutto nel fattoche audio, animazione, alta risoluzione,sono sfruttabili, grazie a ODE e OLE, daqualsiasi prodotto. E inoltre che ilsoftware per gestire questi aspetti mul-timediali è abbondante e in molti casianche economico.

MCmicrocomputer n. 139 - aprile 1994 313

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WINDOWS

ad Indici di Ricerca, operanti all'internodell'lpertesto, generati automaticamen-te da uno specialissimo motore.

»

Multlmedi. Au1horin Guide

• IntroduC1Jon•• An Introduction to Digitallmagss Tectmology•. Acquiring Images•. Setting Up the lmcge Prep~on Environment•. Image Processing Softwere•• Imoge Processing Hardware•. Capturing ond Pteparing Imo.ges

MIOI

Audio

Animation and Video

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eD-ROM

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Figura 4 - Windows 3. 1- Help Personalizzato epersonalizzabile eViewer.Windows fornisce an-che servizi di Help.Questo significa cheesiste un programma, ilWINHELP.EXE, in gra-do di leggere e di per-mettere una serie di co-mandi sui file, con desi-nenza HLP, presenti inqualsiasi applicativo. Inaltre parole, il menu, lapulsantiera, la possibi-lità di gestire i rimandiad altre pagine, di gesti-re le finestre popup e lapossibilità di utilizzaredei bottoni interni al te-sto dell'Help, sono ca-ratteristiche delWINHELP.EXE. Ogniprodotto ha i suoi fileHLP. I prodotti per svi-

luppare applicazioni permettono anche di costruire dei file HLP e di collegarli all'applicazione. Un gradinopiù in su dell'Help c'è il Viewer. Ne parliamo nel testo.

realizzare degli Ipertesti più sofisticati,dotati ad esempio di Strutturazione, ar-ricchiti con l'inserimento di OggettiMultimediali, e soprattutto agganciati

al fatto che Windows mette a fattor co-mune una serie di Servizi, che è più giu-sto che siano svolti dal Sistema Opera-tivo (per questo motivo da un punto divista dell'utilizzatore Windows può es-sere considerato un Sistema Operati-vo). Si pensi all'installazione e configu-razione delle periferiche, stampante intesta, si pensi alla gestione dei FontTrue Type, si pensi alla gestione gene-ralizzata dei file di Help (fig. 4). Va an-che osservato come il programmaWINHELP.EXE possa gestire non solo ifile di Help forniti con i vari programmi,o quelli sviluppati a servizio dei vari ap-plicativi per Windows, ma possa gestireanche file testuali, che, con le possibi-lità proprie degli Help Files, diventano,se opportunamente confezionati, degliIpertesti.

Nella figura 4 vediamo il fratello mag-giore del WINHELP.EXE, il VIEWER, dicui parleremo presto, che permette di

Figura 6 - MS Excel 5.0e MS Word 6.0 perWindows - Modalitàoperative a confronto.Scusate l'immagine unpo' confusa, dovutaall'accostamento didue finestre molto ric-che. Guardate bene imenu dei due pro-grammi: sono uguali,tranne una voce: inWord 6.0 c'è Tabella,mentre in Excel 5.0 c'èDati. Tutte le altre voci,e buona parte delle vo-ci sottostanti, sonouguali, a dimostrazionedel livello raggiuntonell'allineamento tra icomandi dei vari pro-dotti, indipendente-mente dalla categoriadel prodotto.

Figura 5 - Windows 3. 1- Tasto destro del Mou-se che richiama il QuickMenu. Le tecniche clas-siche relative all'uso delmouse prevedevanol'uso del solo tasto sini-stro Qualche applicati-vo, per funzionalità par-ticolari, si è appropriatodel tasto destro, lascia-to inizialmente da parte.Ora il tasto destro stavivendo una nuova sta-gione. Tutti iprodotti lohanno associato all'ap-parizione del Quick Me-nu, menu al volo, chedipende dall'oggetto sucui ci si trova e dalla si-tuazione logica. Questoè un altro Uovo di Co-lombo cui ci ha abituatiWindows.

~ Wiaosoft Word - Oocumentol o_Ho Aie Modifica ~sualizza Inserisci Formato Strumenti Tabella FiRl:slra 1 lo

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82 • Questo è Excel5.0A B I C I D E F I G H .

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Affinamenti e aperturadi altri fronti

Un altro dei fenomeni conseguenti ladiffusione del PC IBM e del suo princi-pale sistema operativo, che è (sulla ba-se delle precisazioni prima fatte) Win-dows, è sicuramente costituito dall'al-largamento dei fronti della «ricerca» in-tesa in senso lato.

Nei nuovi prodotti che via via esconosi notano due tipi di miglioramenti: mi-glioramenti funzionali, nel senso chevengono inserite funzionalità che primanon c'erano, miglioramenti operativi,nel senso che con le nuove versioni deiprodotti si fanno in maniera più facile ediretta cose che prima si potevano co-munque fare. Questo secondo tipo dimiglioramento è peraltro difficilmentevalutabile. Anzi ci sono molti tecnici chenon danno a questo tipo di migliora-menti nessuna importanza. Molti tecniciad esempio ritengono inutile la traduzio-ne in Italiano dei prodotti, anzi, con unapunta di sussiego, dicono che preferi-scono comunque le versioni originali deivari prodotti.

Ebbene poiché mi capita, per motiviprofessionali, di avere moltissimi scam-bi di vedute con utenti normali, parloprincipalmente di persone che lavoranonegli uffici, vi posso assicurare che unodei fattori che favoriscono l'attecchi-mento della tecnologia informatica negliuffici sta proprio nel fatto che i vari pro-dotti di larga diffusione sono ormai initaliano.

Ma ritengo altrettanto validi gli studidi ottimizzazione che si stanno facendosulle modalità operative, si pensi al-l'adozione, ormai generalizzata, delQuick Menu (fig. 5), ovvero del menusensibile all'oggetto e alla situazione,

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WINDOWS

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Microsoft Works 3.0 e i suoi treStrumenti Fondamentali

Works 3.0 è un prodotto integratonel senso che dispone di tre sottopro-grammi. Un Word Processor, che oranella versione 3.0 permette anche lastampa su più colonne, un foglio elet-tronico, sufficientemente ricco di fun-zioni, un Filer semplice, nel senso chegestisce semplici liste, ma molto como-do anche per il fatto che può collabora-re con gli altri due membri della fami-glia. Inoltre c'è un modulo per le Comu-nicazioni e il WinTotus, che era già pre-sente, come regalo di Natale, nel Publi-sher 2.0.

In Works 3.0 sono stati inseriti tutti ipossibili accorgimenti per rendere ilpacchetto immediatamente utilizzabileanche dagli utenti alle prime armi, e perrenderlo produttivo una volta raggiuntoun medio livello di conoscenza. Gli stru-menti sono:

- presentazioni chiamate Panorami-ca, da scorrere per vedere cosa si puòfare con Works 3.0.

- Tutorial interattivi, per esercitarsidirettamente nell'ambiente operativo diWorks 3.0.

- Schede Guida con l'indicazione dei

lanci, alla definizione di un piano di ad-destramento del personale). Inoltre ingenere queste Aziende acquistano ipacchetti usando delle speciali formuled'acquisto che le varie case produttricihanno messo a punto per eliminaremolti dei problemi burocratici.

Tornando al mercato Business, e ri-manendo in questo primo articolo in ca-sa Microsoft, vogliamo presentarvi bre-vemente il Works 3.0, uscito recente-mente, che è il classico rappresentantedella categoria Small Business .

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R. c.l L 17.17 - ."' '"f --

si può citare la frammentazione delmercato, che ormai si è sicuramente di-viso in più tipologie di utenti. A partel'hobbista appassionato, che fa storia asé, in quanto le sue azioni non sono ingenere dettate da motivi né economiciné professionali, possiamo distinguereil mercato dello Small Business dal mer-cato Aziendale. Nel primo caso c'è unindividuo che spende di tasca propria equindi pretende di fare un buon uso delsuo danaro. Vuole spendere poco evuole un pacchetto che sia subito pro-duttivo e, nel caso in cui l'acquirente siaun neofita, sia facile da imparare. NelMercato Aziendale, una Azienda che«investe» nell'Informatica Individuale,invece il discorso è ben più complesso,non basta scegliere uno o una serie diprodotti. Tale scelta va sicuramente fat-ta, ma fa parte di una serie di scelte edecisioni, che coinvolgono varie compo-nenti e vari livelli dell'Azienda (si pensi aproblematiche di gestione del persona-le, di organizzazione degli uffici, di defi-nizione di un piano di acquisti di macchi-ne, che poi vanno ammortizzate nei bi-

cunwlativlll annuel~di vmdrte H el catalogo di m lU"ZOabbiamo mtsodotto due nuovi pt'odoth:-Cioccoll2t»tiapraline" ·VaM •• ortim.nto dal •.•.pore pnhbato. ingredtenii di oUlma qualit.i..dfcorc.ioni origindi·.-GcltJttnc gflUSat;Z: -Ingredienti genuini e semplici garantiscono sapori delixiosi".

Al

t23 Vendite mensili.• P~on. vlndlte5 Vendite cumulative, Pnntldon. cumul.!!ltlva1• Somme 172.:1i4,

MCmicrocomputer n. 139 - aprile 1994

La divisione del mercatoTornando all'elencazione delle varie

conseguenze del fenomeno Windows,

che appare premendo il tasto destro delmouse. Questa modalità operativa èuniversale: vale per qualsiasi prodotto inqualsiasi situazione. Oppure il continuoaffinamento delle Barre dei Menu, sem-pre più ben organizzate e simili tra di lo-ro (fig. 6).

Una tecnologia sofisticata ed impor-tantissima che deve ancora (è un'opi-nione personale) dare il meglio di sé èOLE, Object Linking and Embedding.Con la versione 2.0 è permessa unamaggiore integrazione tra i due prodotticoinvolti in un collegamento OLE, nelsenso che quando dal prodotto riceven-te (il Client) si richiamano i servizi delServer, l'ambiente operativo non cam-bia, ma cambiano i Menu e le Toolbar,che sono quelli del Server. In figura 7vediamo appunto l'ambiente Word 6.0in cui è inserito un oggetto OLE, una ta-bella e un grafico realizzati con Excel, ein cui Menu e Toolbar, sono quelle diExcel e non quelle di Word, mentre lafinestra rimane quella di Word.

OLE 2.0 darà il meglio di sé quandousciranno prodotti specializzati per es-sere usati solo come Server OLE. Moltigià ce ne sono in giro, ma risolvono so-lo problemi particolari. lo penso adesempio ad un Word Processor «legge-ro» che possa essere usato come Ser-ver OLE per gestire un campo OLE diun Database. In altre parole se con ilmio DBMS per Windows debbo gestireun Database che contiene anche deiTesti, posso definire un campo OLE eper gestire tale campo posso usare unWord Processor esterno al mio DBMS,che si dichiari ovviamente OLE Server.Sarebbe opportuno disporre di un WPpiù leggero, rispetto a quelli dell'ultimagenerazione, che contenga solo funzio-nalità utili per un suo uso come Server.

Figura 7 - Excel 5.0 eMS Word 6.0 per Win-dows - Tecnologia OLE2.0.Una tecnologia che de-ve ancora (opinionepersonale) dare il me-glio di sé é OLE Con laversione 2.0 è permes-sa una maggiore inte-grazione tra i due pro-dotti coinvolti in un col-legamento OLE. Il Ser-ver, fedele al suo no-me, viene ormai vistoquasi come una funzio-nalità del Client.

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WINDOWS

passi da compiere per eseguire un cer-to comando.

- Help tradizionali.- Svariate procedure di Autocompo-

sizione, anche per la costruzione degliSchedari (fig. 8).

- Possibilità di usare Modelli precon-

fezionati e/o di costruirne di propri (fig.9).

Altro aspetto importante in un pro-dotto della classe Small Business, co-me il Works 3.0, consiste da una partenella compatibilità tra i programmi dellostesso tipo (il suo foglio elettronico èuna sorta di fratello minore di Excel)(fig. 10) e dall'altra nell'allineamentodelle sue tecniche operative con gli altriprodotti Windows. Citiamo ad esempio

il rispetto della tecnologia OLE 2.0 (figg.11 e 12). oppure la possibilità di operarecon il metodo Drag and Drop, oltre chel'allineamento delle altre modalità ope-rative più normali, come Menu, Toolbar,ecc.

In tutti i casi infine l'apprendimento el'uso di un prodotto Small Businnesspuò essere inteso come propedeuticoin caso di passaggio a prodotti di cate-goria superiore (fig. 13).

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Figura 8 - MS Works per Windows 3.0 - Autocomposizione. Il mercato dei pro-dotti di Informatica Individuale si è diviso in più ((filonill. Ad esempio si è creatoil filone Small Business, caratterizzato da persone che comprano in proprio, alcontrario ad esempio degli utenti delle Aziende che invece, come si dice a Ro-ma, non cacciano una lira. Gli utenti del filone Small Business preferiscono pro-dotti che costano poco, facili da apprendere, quindi dotati di Tutorial interattivi,supportati nell'uso da una serie di strumenti che facilitano le normali attività.Ad esempio il Works 3.0 della Microsoft adotta lo strumento Autocomposizio-ne che evita all'utente tutte le operazioni più routinarie e prevedibili.

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Figura IO - MS Works per Windows 3.0 - Spreadsheet tradizionale. Altra carat-teristica dei prodotti della Small Business Class è quella di essere propedeuticirispetto ai prodotti di classe superiore. Ad esempio il foglio elettronico delWorks ha prestazioni, dal punto di vista calcolo, analoghe a quelle di un Lotus123 versione 2.0, mentre dal punto di vista estetico, permette tutte le imposta-

zioni, Font, Bordi, Motivi vigenti nell'ambiente Windows.

316

Figura 9 - MS Works per Windows 3.0 - Modelli. Altro concetto ormai consoli-dato è quello della ((tesaurizzazione)) delle esperienze. Ad esempio se, conqualsiasi prodotto, si crea un documento, un foglio di calcolo, un grafico, ecc. ese si ritiene di dover usare più volte lo stesso lavoro per fare un lavoro dellostesso tipo, questo si può memorizzare come Modello. In pratica è un file conimpostazioni già definite, sia di tipO estetico, in modo tale che il documento, sesi tratta di documento, abbia sempre lo stesso aspetto, sia di tipo contenutisti-co, se parti del documento sono sempre le stesse.

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Figura Il -MS Works per Windows 3.0 - Composizione OLE. Una delle princi-pali novità di Works 3.0 è l'adozione delle tecniche OLE 2.0, di cui abbiamogià parlato. I prodotti OLE Server di cui è dotato sono il Word Art 2.0, già vistoin Publisher, e l'interessante MS ClipArt Gallery, una spece di Database delleimmagini ClipArt, anch'esso visto in Publisher. I prodotti OLE 2.0 sono co-munque compatibili con OLE 7.0, per cui è possibile anche sfruttare i vecchiServer, come MS Draw.

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WINDOWS

MS Creative WriterLe motivazioni

MS Creative Writer fa parte dei pro-dotti con il nuovo marchio MicrosoftHome. Il pubblico Home è quindi anchecostituito dai bambini, cui sono destina-ti dei prodotti assolutamente nuovi, chetraducono in una forma più vicina ad unbambino, analoga ad un video gioco,due prodotti tradizionali, come il WordProcessor e il Paint.

Microsoft Creative Writer è un WordProcessor per bambini, il Fine Artist èun Paint.

Che esista un mercato per tali pro-dotti è fuor di dubbio. Ormai in moltissi-me case (il 25% in USA, circa il 5% inItalia) è presente un PC, classe 18M. Lastessa IBM produce una linea di PC perfamiglia. In queste case ci sono deibambini che hanno i loro videogiochispesso collegati a loro televisori.

I prodotti Home della Microsoft ten-dono a sposare l'attitudine al videogio-co, tipica di tutti i bambini, alla neces-sità di poter trovare nel computer un va-lido, e soprattutto corretto, strumentoche li aiuti nella loro attività principaleche è la scuola e quindi che li aiuti, adesempio, a fare i compiti senza distrarlidallo scopo principale.

Un bambino delle elementari, ne par-lo per esperienza diretta, spesso deve

di apprendimento e di stimolazionementale, come un'attività Iudica.

La ricerca ha comportato alcune mi-gliaia di ore impiegate ad intervistaremaestri, psicologi, genitori e bambini.Un gruppo di bambini è stato anche im-piegato in un Campus Estivo che avevacome scopo proprio quello di testarel'efficacia di questi prodotti.

Figura 13 - MS Worksper Windows 3. O -Schedario.Il programma di Workspiù debole è sicura-mente il Database, chepermette di realizzaredei semplici Schedarimonotabella. È comun-que possibile definirecampi calcolati e defini-re l'estetica dei varielementi della Scheda.Nella sua semplicità co-stituisce una prima for-ma di awicinamento aproblematiche di me-morizzazione di datistrutturati.

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I bambini ci guardano

Figura 12 - MS Worksper Windows 3.0 -Composizione con pez-zi di foglio.I tre prodotti in cui sipuò dividere Works so-no sinergici. Tale siner-gia si mette in praticagrazie a specifici co-mandi. Le sinergie piùnormali sono costituitedalla possibilità di im-portare in un documen-to scritto con il WordProcessar delle Tabellee dei Grafici realizzaticon il Foglio e dallapossibilità di importare,come campi di un MailMerge, dati presentinella sezione Databa-se.

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La ricerca, intesa come già detto insenso lato, porta anche ad individuarenuovi possibili mercati, nuove possibilicategorie di utenti.

Un mercato ricchissimo e importan-tissimo è quello costituito dai bambini,'quelli che oggi usano i videogame, eche decidono i propri regali (quelli chedovranno ricevere alla prossima occa-sioni istituzionale, Compleanno, Natale,Promozione, nel migliore dei casi) aven-do visto una determinata pubblicità allatelevisione.

È un mercato importante perché ibambini possono oggi essere gli utiliz-zatori di quei milioni di PC che ci sonoin milioni di famiglie, e perché domanisaranno gli utilizzatori dei PC che trove-ranno nel loro ambiente di lavoro, lavoroche faranno «da grandi».

La Microsoft si è dedicata a questonuovo mercato, proponendo nuovi pro-dotti frutto di un mix tra tecnologia Win-dows e ricerca condotta su bambini del-le elementari.

La finalità è la realizzazione di prodot-

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WINDOWS

fare le cosiddette «ricerche», deve in-somma cercare, nelle enciclopedie, neilibri, informazioni relative ad alcuni ar-gomenti (sono reduce da un'impegnati-va collaborazione ad una ricerca sugliEgizi). Ferma rimanendo l'utilità didatti-ca della ricerca, il problema è quello diriportare in una forma corretta il risulta-to della ricerca, senza che questa stes-sa sia condizionata dallo strumentousato.

In altre parole se mio figlio mi chiedecome fare a produrre la ricerca, non ècorretto che io, come padre, mi pro-ponga di scriverla al suo posto, magaricorreggendo eventuali suoi errori. È piùcorretto che il bambino abbia un suo si-stema di produzione, un suo Word Pro-cessor, adatto alle sue necessità, chesono quelle di fare una composizionesemplice, con poche frasi di testo, conqualche figura, copiata dalle figure tro-vate nei libri, ecc.

Figura 16 - MS Creati-ve Writer - Menu inizia-le. Questa è l'antica-mera (lobby) dalla qua-le si può andareall'ascensore (Eieva-tori, ma c'è anche lapertica dei pompieri,con il quale si raggiun-gono i vari ambienti, laLibrary (File Manager),lo Studio, la Stanza del-le idee. Nell'anticame-ra si può scegliere il ti-po di documento dainiziare, Moosepaper,giornaletti, letterine, ri-cerche scolastiche,Cardvark, biglietti d'au-guri, inviti, ecc. Banne-roceros, direttamentedal Jurassic Park, lostrumento per realizza-re gli striscioni.

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Insomma serve un prodotto che nonsia da una parte «dannoso» come puòesseri o un videogame, in cui non ci so-no mai aspetti creativi, e dall'altra ina-datto ad un bambino, come uno deiWord Processor «per grandi».

Figura 15 - MS CreativeWriter - I tre personag-gi.I prodotti sono, per ora,due: Creative Writer eFine Artist. In questidue prodotti, come fos-sero videogiochi, ci so-no tre personaggi: MCZee, Maggie e Max.McZee è l'ispiratore, ilsuggeritore del giocaI/a-varo, Maggie è la dise-gnatrice, migliore amicadi Max, che invece è loscrittore, e che da gran-de sarà un famososcrittore. Maggie fa ri-ferimento a Fine Artistmentre Max a CreativeWriter.

Figura 14 - MS Creati-ve Writer - Un prodottodestinato ai ... pulcini -Ambiente.Creative Writer, il nuo-vo Word Processar svi-luppato dalla Microsoftper i bambini, lavorasotto Windows, anchese gli oggetti mostratinon hanno l'aspettotradizionale. In alto laBarra dei Pulsanti, incui troviamo quello perscrivere, il Timbro pergli inserimenti grafici,la Trombetta per gli in-serimenti di pezzi so-nori, ecc. C'è l'uovocon il pulcino, per l'Un-do, e la Borsa conl'Help. Per l'uscita ba-sta ... fare clic sulla Por-ta.

MS Creative WriterCome è fatto

Parlando in concreto del prodotto, esfruttando le tre immagini a corredo,vediamo come si faccia grande uso di«metafore» per definire i vari ambienti(fig. 14) e le varie funzionalità. Come siutilizzino dei «personaggi» che media-no lo sfruttamento delle varie funziona-lità. MCZee suggerisce ed ispira, Maxlo scrittore aiuta a scrivere. Maggie èamica di Max ed è più portata per il di-segno.

I bambini imparano a conoscere i lo-ro nuovi amichetti vedendoli in un al-bum fotografico (fig. 15).

Altri elementi sono una specie diSiot Machine (Splot Machine) che pro-duce uno tra ottomila inizi di racconto,per dare perlomeno uno spunto ad unbambino un po' a corto di fantasia, op-pure una funzionalità che serve per ...farsi raccontare delle barzellette. Ci so-no poi sia il dizionario ortografico chequello di sinonimi, che stavolta servenon per evitare errori ma per insegnareparole nuove.

Vi faremo sapere se è prevista unaversione in Italiano.

Una stranezza di Creative Writer è laquasi indipendenza da Windows anchese lavora sotto Windows.

Non è ad esempio riduci bile la fine-stra, non sono assolutamente usatenessuna delle tecniche operative Win-dows. In figura 16 vediamo un ambien-te con un Menu ... che è diventato unastanza, anzi l'anticamera, con i trofei dicaccia.

Ma sotto c'è Windows, che serveper i Font, per le Stampe, e per fareoperazioni anche non adatte ai bambinicome il Copia ed Incolla dal di fuori aldi dentro.

Un altro aspetto significativo inCreative Writer è l'assenza del manua-le (lo immaginate un bambino che leg-ge un Manuale) sostituito da un colora-tissimo Poster. c::rs

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