Volume Completo QNMLfumo

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QuestO è Il raccOntO dI quattrO amIcI che per cercare la verItà sI raccOntanO delle stOrIe. stOrIe che sOnO una ventata dI arIa fresca, anche se parlanO dI fumO, dI nIcOtIn a e dI tante altre cOse pIù O menO fumOse... uESta nON me la fuMO Q Proviamo a vederci chiaro nei discorsi fumosi Sabina Colloredo Giulia Ghigini Q UEST A NON M E L A FU M O ISBN 978-88-95443-57-7 9 7 8 8 8 9 5 4 4 3 5 7 7 euro 15,90

Transcript of Volume Completo QNMLfumo

questo è il racconto di quattro amici che per cercare la verità si raccontano delle storie.

storie che sono una ventata di aria fresca, anche se parlano di fumo, di nicotina

e di tante altre cose più o meno fumose...

uestanoNme la fuMoq

Proviamo a vederci chiaro nei discorsi fumosi

Sabina ColloredoGiulia Ghigini

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ISBN 978-88-95443-57-7

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euro 15,90

Cari bambini,

questo libro è un regalo per voi: un viaggio alla scoperta di un problema “da grandi” che però riguarda anche “i piccoli”. Perché grandi e piccoli

viviamo tutti nello stesso mondo e perché, in fondo, anche i piccoli un giorno saranno grandi.

Sarà anche un viaggio che vi porterà a scoprire che crescere è un’avventura straordinaria, in cui

tuffarsi con la mente e i polmoni liberi, alla scoperta di tutte le cose meravigliose che la vita

ha in serbo per voi.

uestanONme la fuMOQ

Proviamo a vederci chiaro nei discorsi fumosi

Vivo e lavoro a Milano, ma appena posso scappo nel mio casale nelle Marche in cima alla collina. Lì c’è il mio posto nel mondo, da cui la mia vita e la mia scrittura traggono grande giovamento. Ho due figlie, Zoe e Olivia, che insieme ai loro numerosi amici, sono state negli anni una fonte inesauribile di idee a cui ho attinto per i miei libri per ragazzi, e non solo.

sabiNa cOllOredO

giulia ghigiNiSono nata 28 anni fa in quel di Voghera, dimostrando fin da piccola una certa abilità nel disegno. Interrogata dalle maestre dell’asilo, mentii dicendo che andavo alezione di disegno. Mia madre, due ore dopo, negò. Bugie e disegno sono rimaste una costante nella mia vita. Dopo aver studiato arte e illustrazione, ho iniziato a lavorare facendo della mia passione un mestiere. Adesso sono 5 anni che disegno un sacco di cose interessanti, come questo libro che insegna a guardare il mondo in cui viviamo con i propri occhi e a ragionare con la propria testa. Non avrei mai pensato di lavorare disegnando... ma, per fortuna, esistono anche questi lavori!

Lisa è sdraiata sul tappeto e Ago, il suo cucciolo di cane lupo, le lecca il viso. «Tanto io non fumerò mai!» sbotta, sforbiciandole gambe in aria, «Non vedo a cosa mi serva fare questa ricerca sui danni del fumo. Non voglio certo mettere quel gas mortale nel mio corpo!». «Intanto non è un gas. E poi per fare una ricerca sul fumo non bisogna essere dei fumatori» interviene Filippo. «Vi devo sempre spiegare tutto!» Federico si affaccia alla finestra. È un pomeriggio grigio e umido che sembra non finire mai. «I grandi sono ossessionati dal fumo...» dice, «Fumano e poi ti dicono di non fumare. A me invece ossessiona questa pioggia». «Ragazzi, eddai!» salta su Chiara, i ricci rossi le si agitano intorno al viso. «Abbiamo poco tempo! Diamoci da fare!» Sei paia di occhi la fissano speranzosi. «Ho capito. Non avete idee. Ma io invece sì!» Si alza, prende una torcia e la appoggia sul pavimento. «Sediamoci intorno!» dice, accendendola. «Sapete, pensavo che ognuno di noi potrebbe raccontare qualcosa che riguarda il fumo. Una sua esperienza, una cosa che ha letto... poi vediamo cosa ne viene fuori. Chi comincia?»

Federico accosta le tende. La luce della torcia disegna un grande sole pallido sul soffitto. I quattro amici si sistemano in cerchio, le ginocchia vicine, i respiri che s’intrecciano. Ago si struscia contro Lisa, la sposta col muso, cerca il suo posto. «Inizio io» mormora lei, accarezzandolo. «L’estate scorsa mi è successa una cosa che non vi ho mai detto. Ero ai giardini. Faceva caldo. Ago dormicchiava, accucciato all’ombra. C’erano pochi bambini e una volta tanto i giochi erano tutti per me. La settimana dopo avevo le gare di atletica, così ne approfittavo per allenarmi:1 pertica, tappeto elastico, altalena e tutto il resto. Sotto gli alberi, c’era un gruppo di ragazzi più grandi. Ragazzi e ragazze. Uno di loro lo conoscevo, perché era amico di mio fratello.»

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La storia di Lisa

il MOstrO giacOfuMO

il cerchiO delle stOrie

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1 chi è iN fOrMa è felice

Fai uno sport che ti piace, regolarmente. Ti divertirai, ti sentirai in forma e sarà l’occasione

per conoscere nuovi amici e crescere con loro.

2«Dimmi che era Giacomo!» esclama Chiara, con aria sognante. «Proprio lui. Fumava una sigaretta dietro l’altra. Quando gli passavo accanto, mi veniva da tossire.2

Così trattenevo il fiato, perché non volevo che il suo alito al fumo di sigaretta mi finisse nei polmoni. È carino, niente da dire. Le ragazze lo ascoltavano e ridevano quando lui rideva, ma a vederlo da vicino aveva dei brufoletti sul viso...» «Che peccato!» sospira Chiara, «Ma è vero che il fumo fa venire i foruncoli. Io non fumerò mai, perché li odio, i foruncoli». «Parlavano sottovoce» continua Lisa «e io ero curiosa di sentire cosa dicevano. Mi annoiavo e loro invece sembravano divertirsi tanto! Così, tra un gioco e l’altro, mi avvicinavo sempre di più. Ma a un certo punto, Giacomo si è voltato di scatto: “La smetti di girarmi intorno?” mi ha alitato in faccia, “Che cavolo vuoi!”. Voleva farsi bello con le ragazze, è chiaro! Ha schiacciato per terra il mozzicone di sigaretta e mi ha guardato con aria di sfida. Sapete che non riesco a stare zitta: “Non si fa!” gli ho detto, “Così inquini”.3» «No!» esclama Federico, «Gli hai detto proprio così?».«Certo. Allora lui ha tirato fuori un pacchetto di sigarette e me l’ha messo sotto il naso: “Scommettoche ne vorresti una anche tu, piccola ecologista rompiscatole!” ha ringhiato. Poi si è messo a ridere e ridere e... ha cominciato a trasformarsi.»«Trasformarsi?!» esclamano i tre amici.«Sì! Ha strabuzzato gli occhi e il suo viso ha iniziato a ondeggiare, a scomporsi, a... fumare! Mi fissava e dalla bocca gli usciva una colonna di fumo, e anche il naso gli fumava, e le orecchie! Era diventato un mostro: il mostro Giacofumo! Ago si è avvicinato e gli ha ringhiato contro. Capirai! Un gomitolo di pelo

taNti VeleNi iN fuMO

Sapete quanti veleni ci sono in una sigaretta? Soffiamoli via insieme:

acetone, ammoniaca, ddt, monossido di carbonio, nicotina e... trovate voi

l’elenco completo.

3terra iN fuMO

I fumatori italiani sono circa 13 milioni. I loro mozziconi di sigarette sparsi su strade, marciapiedi, spiagge, parchi e così via, sono quasi... 72 miliardi! Cioè più di 10 volte gli abitanti della Terra. Un problema serio se si pensa

che un filtro di sigaretta per biodegradarsi ha bisogno da 1 a 5 anni di tempo! Trovate quali altri elementi ci mettono tanto tempo a biodegradarsi.

da far paura! “Fallo smettere o gli tiro un calcio!”ha tossito Giacofumo. E anch’io tossivo, perché ormai lui fumava tutto, anche il collo e le spalle, e non riuscivo a parlare, né a respirare e il cuore mi batteva forte4 per la paura! Allora Giacofumo ha sollevato un piede per colpire Ago, ma io l’ho preso in braccio appena in tempo ed ero così arrabbiata che avesse potuto anche solo pensare di fargli del male che... gliel’ho tirato io, un bel calcione su quegli stinchi fumanti! “Brutto foruncoloso!” ho gridato e sono scappata. Allora Giacofumo ha dato un colpo di tosse che sembrava un urlo5 e ha iniziato a rincorrermi e le sue braccia di fumo si allungavano e cercavano di afferrarmi i capelli, ma io filavo via come il vento. Lui faticava a starmi dietro. Tutto quel fumo gli aveva tagliato il respiro e le gambe. E poi.... non l’ho più sentito. Quando mi sono girata, era piegato in mezzo al vialetto e il fumo che gli usciva dalla bocca disegnava in aria le parole ciao, ciao. Ciao, ciao a me? Ciao, ciao a lui, grande grosso e puzzolente! Ho dato un bacino ad Ago e anche lui puzzava un po’ di fumo. “A casa ci laviamo tutti e due!” gli ho detto e lui mi ha dato una leccatina.» Lisa smette di parlare. Tutti pendono dalle sue labbra, Chiara prende matita e quaderno. «E chi se la fuma, questa?» dice. «Spiegati, vuoi forse dire che le sigarette fanno diventare più cattivi?» «Voglio dire che i ragazzi grandi fumano per darsi delle arie, ma noi sappiamo bene che quella non è aria per noi. Le sigarette fanno venire i brufoli e poi ti puzza il fiato e non reggi nemmeno una corsetta con una pischella come me!»6 Lisa guarda i volti attenti dei suoi amici. «Perché fate quelle facce? Non credete alla mia storia? Sentiamo le vostre, allora!»

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cuOre fuMatO,

cuOre aMMalatO.

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fuMare NON è uNO sPOrt:Primo aL traguardo

sono arrivato, PerChé non ho mai fumato.

Sai quante pulsazioni al minuto fa il cuore di un atleta? E quello di un fumatore? E il tuo

quante ne fa? Prova a misurarle!

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Il fumo danneggia le piccole ciglia che rivestono le vie respiratorie e filtrano

sporco, batteri e polvere. Senza ciglia, però, si prendono tante malattie!

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Filippo fa un sorrisetto, afferra la torcia e se la punta addosso da sotto in su. «Uuuuuhhhh!» si mette a ululare, «Il mostrooooo!». Chiara gliela toglie di mano e la rimette a posto. «Smettila! Scommetto che vuoi raccontarci una storia di paura!» «E invece no, carina. Ti stupirò!» esclama Filippo. Si alza in piedi e si spettina i capelli. «Tu!» dice a Federico «Alla chitarra!». «Ma qui non c’è nessuna chitarra!» gli risponde Federico. Filippo alza gli occhi al cielo. «Tutto! Vi devo dire tutto! Fai finta, no? Io cantoun rap e tu mi accompagni. Pianoforte, chitarra o batteria... devi solo mimare!» Lisa batte le mani divertita: «Ci sto! Perché non facciamo finta di essere la tua band? Io alla batteria!». «Io alla chitarra!» strilla Chiara. «E io, ovviamente, non ho scelta. Al pianoforte...» brontola Federico. «Pronti?» li incita Filippo. La band si mette in posizione, ognuno con il proprio strumento immaginario. «Prontiiiii!» «Il titolo sarà... uhm... ecco! Ci sono:

La storia di Filippo

chi fa il durOè uN iNsicurO

chi la fuMi, l'asPetti! Filippo finge di avere il microfono e attacca:

Nelle scuole dei grandi Ci son tanti ragazzi Con la siga in bocca Non saran tutti pazzi! Coretto dei tre amici: E chi se la fuma? Sì che son pazzi, la salute va a pezzi! Dicono quei raga Quando non sai che fare Accendi una siga Il mondo può cambiare Coretto: E chi se la fuma? il mondo lo cambio anch’io1 e anche più in fretta perché fiato ne ho più io! Dicono anche Hai l’aria da duro Le tipe ti guardano E appena vuoi tu Ti fanno gli occhi dolci E poi cadono giù Lisa e Chiara: e chi se la fuma?2 Il duro sfiatato Non ci ha mai conquistato! Imbranato con la siga

Certo non sei più Gli altri ti cercano:

Il più bello sei tu

Coretto: E chi se la fuma? invece ti vengono i brufoli3

E il sorriso diventa grigio

su quel tuo bel viso!

Ti dicono Il fumo fa ammalare

Ma ti ammali lo stesso Anche senza fumare

Coretto: Buuuuu!

E chi se la fuma? Questa è una bugia

Che si racconta Chi non sa cosa sia

Ti dicono se inizi

Non smetti più Ma io vado liscio come un oglio

Vedrete Smetterò quando voglio!

Chiara: «Oglio?! Si dice olio!»

Filippo: «Zitta pupa! La rima è la rima!»

Coretto: Ragazzi

Solo senza fumo sarete sempre in forma

Questa sì

Che è la normaaaaa!

Nel VOstrO PiccOlO, POtete fare graNdi cOse:

indicate le prime tre cose che vi vengono in mente per migliorare

il mondo che vi circonda.

1crescere

iNdiPeNdeNtiPer non dipendere dagli

altri, impara a confrontarti con loro. Esprimi quello

che pensi e ascolta l’opinione altrui.

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uN NeMicO Per la PelleIl fumo danneggia la pelle, perché le

sostanze nocive che contiene contribuiscono a chiudere i pori e a formare punti neri

e brufoli. Provate a elencare gli stili di vita che, invece, aiutano a mantenere la pelle

bella e sana.

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Filippo si contorce, ululando l’ultima vocale al centro di una band scatenata. Chiara rotea sulla testa la sua chitarra che non c’è, Lisa batte mani e piedi come una forsennata sulla batteria, Federico è l’unico che cerca di rimanere composto, con la schiena dritta, dietro il suo pianoforte. «Bene!» la prima a tornare in sé è Chiara, «Cosa si evince dalla tua canzone rap, devo dire, a malincuore, molto carina?». «Evince?!?» chiedono i tre amici in coro. «Chi vince?» Chiara alza gli occhi al cielo. «Evince significa che si capisce...» Filippo si gratta la testa perplesso. «Boh... non so...» «Cioè, hai cantato un testo che non hai capito?» scatta Chiara. «Qualcosa del genere, sapientona. Evinci tu allora!» Chiara non se lo fa ripetere. «Quelli che hai elencato sono i falsi miti del fumo, come diceva oggi la maestra. E cioè...» Tutti crollano seduti, sbadigliando. Chiara li fulmina con lo sguardo. «Non siamo qui per divertirci! Dicevo... UNO: dicono che se fumi ti senti più grande.4 DUE: dicono che solo se fumi sei ben accolto in un gruppo.» «Ma non è vero!» la interrompe Federico «noi siamo un gruppo5 di sfumati! E bello anche!». «Lo so, ma è quello che si raccontano i fumatori! E smettila di interrompere! TRE: dicono che una sigarettina non fa poi così male!» «No, fa solo ammalare...» continua Filippo con la rima. « QUATTRO: fumare, dicono, ti aiuta a conoscere i ragazzi o le ragazze.» «Ah sì?» s’intromette Federico «E come?». «Questo ce lo racconti tu dopo!» lo prende in giro Filippo.

la graNdezza dei PiccOliSei grande se dedichi un po’ del tuo tempo

a giocare con tuo fratello più piccolo. Sei piccolo se per sentirti grande lo obblighi

a fare qualcosa che non vuole.

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entra in un gruPPo PerChé ti senti aCCettato Per Come sei e non PerChé fai QueLLo Che ti diCono.

5 Tutti scoppiano a ridere. Federico diventa rosso e si butta addosso a Filippo. I due rotolano sul pavimento, ma più che una lotta è un gioco. «Ragazzi! Ragazzi!» Chiara cerca di riportare l’ordine, «Insomma, ricapitolando possiamo dire che quelli che fumano vogliono farci credere che il fumo fa sentire bene le persone, ma noi cosa rispondiamo?6» E i tre amici in coro: «Questa non me la fumooooo!».

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tu fuMi? NO, iO ViVO.

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Adesso tutti guardano Federico. «A me piacciono gli odori» inizia a parlare a voce così bassa, che gli altri si avvicinano e stringono il cerchio per poterlo sentire. «Tutti. Anche quelli cattivi. Gli odori sono come le note. Non esistono note buone o cattive: le metti insieme in modo diverso e formano una musica nuova. Anche se le note, come gli odori, sono sempre gli stessi.» Filippo guarda gli altri e si gira l’indice sulla tempia. «Non potrei vivere senza sentire gli odori. Per questo non fumerò mai1, perché il fumo attenua i sapori e gli odori.»

La storia di Federico

tutti gli OdOri del MONdO

da grande non aCCendere mai La tua Prima

sigaretta PerChé non sai QuaLe sarà L’uLtima.

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«Grazie al cielo ci siamo» borbotta Chiara. «Sono così sensibile agli odori che mi sveglio ogni mattina, quando la vicina di casa prepara il caffè. Di domenica no, mi sveglia l’odore del soffritto. In genere prepara il ragù, di domenica. Poi credo che vada a messa, perché, quando torna, sento odore d’incenso.» Lisa lancia un’occhiataccia a Filippo, che rotea gli occhi e sta per interrompere. «Per esempio tu, Lisa, odori di sport. Odori di tuta appena lavata e di sole sulla nuca. Un bambinoche fa sport ha un odore sicuro. Padrone del corpo2, padrone del mondo. In genere sa cosa vuole, ma con gentilezza.» Lisa si annusa la tuta. «E tu, Chiara, odori di perfetto. Il perfetto è un odore neutro, come di nuvola, che circonda le persone che sanno cosa vogliono. È un odore che dà sicurezza. In più mangi sano3. Non schifezze come Filippo. Mangi frutta e verdura, anche quella cotta, che nessuno di noi mangia. E si sente. Non hai mai l’alito che sa di latte rancido come Filippo.» «Ehi, ehi!» sbotta Filippo, «Perché sempre io l’esempio negativo?». «E poi c’è Filippo. Non fa sport, sempre davanti aivideogiochi. Non gli piace sognare, conosce poco la musica, mangia da schifo. odora di ragazzo in crescita4, insomma. Non che sia un odore cattivo, è un odore in evoluzione. Come i tuoi pensieri. Sei il caso più interessante che abbia mai incontrato. Potresti finire per avere quell’odore grigio, un po’ sfinito, un odore di tutto-troppo-senza-pause. Oppure quell’odore di: cambio il mondo, voi seguitemi. Chissà, ti terrò d’occhio!» Filippo, Chiara e Lisa si annusano tra di loro. «E poi ci sono io. Ditemi voi che odore ho...»

uN bel caMbiaMeNtOSi cambia per rimanere se stessi.

Quando cresci il tuo corpo e il tuo carattere si modificano, ma non

preoccuparti. Sei sempre tu!

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iL tuo CorPo è beLLo se gLi vuoi bene e se ti Prendi Cura

di Lui.

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Se vuoi crescere bene, a tavola devi essere curioso: assaggia e mangia

un po’ di tutto, bevi molta acqua e colora i tuoi piatti con frutta e verdura.

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Lisa si avvicina:«Posso?». E inizia ad annusarlo. «Tu sai di musica. Di bambino incantato che guarda verso la finestra e vede quello che gli altri non vedono.» «Un buon odore?» domanda Federico titubante. «Buonissimo. Unico.» «Eh, no!» sbotta Filippo. «Questa non vale. Non è una storia! E neppure questa me la bevo. Non si evince niente!» «E invece si evince, eccome!» interviene Chiara, togliendo il quaderno dalle mani di Lisa. «Si evince che Federico è un poeta e che tu puzzi. Che Lisa è una sportiva e che io sono una perfettina. Si evince che chi fuma non sente bene gli odori5, né i sapori, che i cuochi non fumano e che i fumatori non apprezzano la buona tavola6, perché il loro palato è infestato di nicotina.» «Bum!» esplode Filippo, «Paroloni!». «Si evince che se mangi sano e fai sport e leggi libri sei carina e profumata come Lisa e me. E si evince che la vita è bella. Anche senza fumo. E che noi non fumeremo, perché siamo più in gamba e sicuri di quelli che fumano e che pensano di esserlo, ma non lo sono.» Filippo è seccato. Si annusa le ascelle, poi indica Federico. «Perché a lui sempre un trattamento di favore?» «Lui è il nostro Federico. Unico al mondo» dice Lisa, mentre Federico si fissa imbarazzato le mani. «Dai, andiamo a fare la merenda!» Chiara si alza di scatto. Filippo si precipita verso la cucina, poi si ferma di botto in mezzo alla stanza. Gli altri gli finiscono contro. «Non è che adesso ci dai le verdure cotte, vero?»

il fuMO è NeMicO della buONa taVOla

Le alterazioni del gusto dipendono dalle alterazioni dell’olfatto. Come quando hai il raffreddore e non

senti i sapori! Lo stesso fa il fumo che, danneggiando la mucosa nasale, riduce la percezione sia degli odori

che dei sapori.

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il fuMO degli altri

NON MOlla l'OssO

e ti riMaNe aPPiccicatO

addOssO.

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Chiara fa un profondo respiro e guarda ispirata davanti a sé. «La cosa che vi voglio raccontare è molto importante. Veramente. E non la sa nessuno.» Fa una pausa per vedere l’effetto che hanno le sue parole. Nessun effetto: Filippo sbadiglia, Lisa gioca con Ago, Federico si fissa le mani in silenzio. «Io vi ho ascoltati, però!» strilla.

La storia di Chiara

iNsieMe Per seMPre

2019

I tre sobbalzano e si rimettono in posizione, intorno alla torcia. «Dicevo... È uno di quei segreti che i grandi non capirebbero. Lo dico solo a voi e poi ce lo dimentichiamo!» «Vedi» la interrompe Filippo «non la devi tirare tanto in lungo, altrimenti qualsiasi cosa dirai, sarà una delusione».Chiara appoggia il quaderno degli appunti sul pavimento e si sporge in avanti. «L’altro giorno mia madre era sul divano, proprio questo qui dietro. Si era appisolata. Ultimamente le succede spesso, perché la pancia è grossa e le pesa, dice. La piccola dovrebbe nascere tra poco! Insomma, non sapevo cosa fare e ho iniziato a parlare con mia sorella.» «Sorella?» salta su Lisa «Quale? Tu non hai una sorella!». «Quella che deve arrivare, ovviamente. Ho appoggiato l’orecchio al pancione e l’ho sentita muoversi. Un guizzo veloce, da vera nuotatrice. Si era messa in posizione, capite? Da queste cose si capisce che verrà su sveglia come me.» «Già. Tutti geni in casa tua» ironizza Filippo. «Ma in posizione per cosa?» domanda Lisa. «Per parlare, no? “Ciao Chiara” mi ha detto “tra poco arrivo. Sei pronta?”. “Sì” le ho risposto. “Ho messo la tua culla vicino al letto. Così di notte il ciuccio te lo metto io.” “Ma che sapore ha ’sto ciuccio?” “Gomma. Ma fidati, ai neonati piace. Poi, più tardi, ti piacerà la gomma da masticare. Quando avrai i denti.” “E la mamma com’è?” “Dovresti conoscerla meglio di me. Tu la vedi da dentro.” “Non è come credi. Dentro si sente, ma non si vede.” “Simpatica, direi. Allegra. Pigra. Cucina bene. Non chiede com’è andata quando torni a casa da scuola.

Peccato che fumi...” “Lo sento. devi dirle di smettere. non ci fa bene.”1 “Pensi che non ci abbia provato in tutti i modi? Non è che gli adulti diano poi tanto retta ai bambini. Solo se fai un capriccio da fargli rizzare i capelli in testa, a volte cedono. Per esempio, su questa storia del fumo, prima fumava un botto.

fiN dalla PaNciaSe la mamma aspetta un fratellino,

attraverso il cordone ombelicale gli passa tutto il nutrimento... ma, se fuma, anche le sostanze dannose presenti nelle sigarette.

Il piccolino così potrebbe ammalarsi o non crescere abbastanza.

Visto che non può, difendi tu i suoi diritti!

1

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Poi ho iniziato a starle sotto. Fuma lei, ma affumica anche me, capisci?Così le ho fatto vedere un articolo sui danni del fumo passivo, si dice così, che ci avevano lettoa scuola. L’ho attaccato sul frigorifero in cucina. "io non ho diritti?" mi ha chiesto lei con aria infastidita. e io: "solo se non danneggiano i miei"2. Insomma, discussioni di giorni. adesso fuma sul balcone.3 “Ma io non posso uscire sul balcone” ha detto la mia sorellina. Aveva l’aria assonnata. Credo si fosse appisolata anche lei, mentre parlavo.» «E ti credo!» s’intromette Filippo «Con ’sta storia dei diritti, sembravi il tg!». «io m’informo.4 Non sono ignorante come te!» «Vai avanti, lascialo perdere» dice Federico, che non ha mai aperto bocca, ma sembra molto interessato alla storia. «“Non preoccuparti” le ho detto. “È vero, dicono che se la mamma fuma i bebè nascono più piccoli, ma tu sarai un’eccezione. Mi sembri un bel raviolone ripieno. Almeno a giudicare dalle dimensioni di questa pancia.” “Non vedo l’ora di conoscerti” mi ha sussurrato. “Parli così tanto. Fai venire un gran sonno!”»«Ah, ah, ah!» si sganascia Filippo, «Mi è simpatica!». Chiara lo ignora. « “Non voglio il latte che sa di fumo” ha aggiunto con una vocina. “Latte fumé?” le ho suggerito. Siamo scoppiate a ridere tutte e due. Lei gorgogliava un po’. L’acqua le era andata per traverso. “Adesso voglio fare la nanna con la mamma.” “E aspetta, dai. Dormi sempre. Pensi che sarai una sportiva? O una piagnona?” “Cos’è meglio? Cioè, dove si prendono più coccole?”

“Piagnona: si prendono coccole dalla mamma. Sportiva: dagli amici.” “E dalla sorella?” “Sempre” Ha riso. Una risatina piccola ed educata. “Quando esco voglio vederti: te per prima!”, così mi ha detto, capite? È evidente: mi ama alla follia!» Filippo storce il naso: «Un po’ di insicurezza non guasterebbe nella tua vita». «Sbadigliava. Allora ho preso la palla al balzo e le ho chiesto: “Ma ti ricordi qualcosa del postoda dove vieni?”.

Se mamma o papà vogliono smettere di fumare, devi sapere che le prime 24 ore dall’ultima sigaretta

saranno le più difficili. Come puoi aiutarli? Suggerisci di

farlo in un giorno di vacanza o del weekend: saranno più rilassati e potrete stare insieme più tempo.

Per quel giorno organizza una gita o qualcosa di divertente: li distrarrai!

3

ascolta sempre quello che ti dicono i grandi, ma trova il coraggio

di dire quello che pensi.

2

cONOscere i tuOi diritti è uN dOVere

Tu li conosci? Esiste una carta dei diritti del bambino che puoi leggere insieme ai tuoi genitori o in classe.

Non pensare che siano cose scontate, ci sono tanti bambini

nel mondo che quei diritti non li hanno ancora.

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“Certo” mi ha risposto. E le è cambiata la voce. “Me ne parli?” già pensavo al figurone che avrei fatto in classe il giorno dopo.» «E...?» la sollecita Lisa. «“Dopo, quando dormi. Nel sogno...” mi ha detto.» «E...?» questa volta è Filippo. «E in effetti l’ho sognato!» «E...?» ora è Federico. «Me lo sono dimenticato, appena sveglia. Nei sogni è sempre così!» Filippo alza gli occhi al cielo. «Hai dimenticato il segreto dei segreti?!» sbotta, «Questa storia non me la fumo!». «Concludendo. Dal tuo racconto si evince...» inizia Lisa, afferrando velocissima il quaderno, «Scusa Chiara, adesso scrivo io perché hai parlato tu. Dicevo, si evince che...» «UNO: Non si deve fumare in gravidanza» elenca Federico «perché fa male al bambino. DUE: non si fuma nei locali5». «Cosa c’entra?» lo fulmina Chiara. «Non l’hai detto, ma c’entra eccome. Perché tua sorella non beve ancora l’aperitivo, altrimenti lo saprebbe! TRE: fa male anche a chi non fuma avere uno che fuma in giro6» continua Federico, imperterrito, «QUATTRO: Il fumo inquina l’aria e l’ambiente come i gas di scarico delle auto». «Non ho detto neppure questo!» «Ma è così!» «Devi stare al tema!» «È il tema! Non parlo mai e quando parlo mi interrompi?! CINQUE: Tra figli e genitori bisogna dirsi le cose. Noi bambini siamo persone. E abbiamo dei diritti. L’abbiamo studiato a scuola, non guardatemi così!» Lisa sta scrivendo: «Qualcos’altro?».

«Avete dimenticato la cosa più importante!» si intromette Filippo. «E cioè?» «Che ai neonati piace la gomma! Ah, ah, ah!» «E che tu non piaci ai neonati! Ah, ah, ah!» sbotta Chiara, riprendendosi il quaderno, «E adesso forza, io detto e voi scrivete!». «Nooo!» gridano gli amici. Qualcuno prende la torcia e la spegne. Federico apre le tende. «Guardate!» strilla «C’è il sole!». «Appunto!» Chiara gli fa cenno di rimettersi a sedere «Il tempo ideale per scrivere la ricerca!».

baMbiNO filtratOSi parla di fumo passivo quando si respira il fumo di tabacco consumato da altri, ma anche quando si sta in ambienti dove si è fumato, perché le particelle combuste

(altrettanto nocive!) rimangono intrappolate nei tessuti. Per i bambini

il fumo passivo è più pericoloso: perché hanno vie respiratorie più piccole e

respirano più frequentemente.

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geNeraziONi seNza fuMO

Io non fumo Tu non fumi

Egli non fuma Noi sorridiamo Voi siete felici

Essi vivranno a lungo.

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latO fuMatO

latO

saNO

ènON mai

trOPPO tardiDicono che non è mai troppo tardi per smettere di fumare,

SCoPriamolo inSieme! Guarda l’immagine che trovi nella pagina accanto.Da un lato (quello fumato!) puoi leggere tutti i danni che il fumo provoca al corpo umano.Dall’altro (quello sano!) trovi i benefici che ottiene chi smette di fumare. Ora dopo ora, giorno dopo giorno e così via.

Che Dire? Basta proprio poco per far tornare bello e sano il corpo di chi smette di fumare!

ma Sai PerChé?Chi fuma ha denti gialli, alito cattivo e piú carie.

Dopo due ore la nicotina comincia a essere eliminata dal corpo con la pipì‘.

Dopo dodici ore il sangue trasporta piu‘ ossigeno.

Dopo una settimana l'alito migliora e i denti sono piu‘ puliti.

Dopo una settimana i capelli diventano piu‘ lucenti e la pelle piu‘ rosea.

Dopo una settimana il corpo non sente piu‘ la mancanza della sigaretta.

Dopo un mese i polmoni riescono a difendersi meglio da infezioni e malattie.

Chi fuma ha un pensiero fisso: la sigaretta.

Chi fuma ha capelli sbiaditi.

Chi fuma ha acne, pelle grigia, avvizzita e rugosa.

Chi fuma cresce meno.

Chi fuma ha poco fiato e poca energia.

Chi fuma ha spesso mal di stomaco.

Chi fuma si ammala di piú.

Chi fuma puzza di fumo.

Realizzato in collaborazione con Walce (Women Against Lung Cancer in Europe) Onlus

Per il Walce onlusPresidente: Silvia NovelloCoordinamento del progetto: Raffaella RonchettaSupervisione: Cristina Mantovani, Maria Vittoria Pacchiana

WALCE Onlus c/o AOU San LuigiII Padiglione II PianoRegione Gonzole 10, 10043 Orbassano (TO)tel. 011.9026980 - fax 011.9038616www.womenagainstlungcancer.euufficiostampa@womenagainstlungcancer.eu

Progetto editoriale: Carthusia edizioniDirezione editoriale: Patrizia ZerbiCoordinamento editoriale: Silvia MarelliArt Director: Elisa GalliRacconto: Sabina ColloredoIllustrazioni: Giulia Ghigini

© 2011 Carthusia Edizionivia Caradosso 10, Milanowww.carthusiaedizioni.it

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Finito di stampare ottobre 2011 presso La Grafica snc, Molteno (LC)