Vobarno Notizie

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segue Periodico Trimestrale del Comune di Vobarno. Anno XXVI - N. 2 - Luglio 2011 - Registrazione Tribunale di Brescia n. 29 del 3.11.1983 A Vobarno viva Lo scorso 25 giugno, nella grande Piazza della Pace, era- no davvero in tanti ad assistere ad un concerto lirico rivelatosi, come peraltro prevedibile, di alto livello. Ad esibirsi il tenore, nostro concit- tadino, Mario Malagnini e la giovane soprano siberiana Irina Dubrobskaya, accompagnati dalla pianista coreana Angelina Kim. Un onore, per tutti noi vobarnesi, po- ter assistere all’esibizione di un artista cresciuto in questi luoghi, accolto nei più prestigiosi teatri lirici di tutto il mondo e tornato per una sera a Vo- barno, tra un impegno internazionale e l’altro, per sostenere un nobile pro- getto. La manifestazione, organizzata dalla locale sezione dell’Associazione Ita- liana Donatori Organi e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Vobarno, aveva infatti l’intento di rac- cogliere fondi a sostegno dell’attività svolta dall’associazione stessa e, più in generale, quello di sensibilizzare e dif- fondere la cultura della gratuita dona- zione. Nel nostro paese le donazioni da parte dei cittadini sono ancoro molto basse in rapporto alle reali esigenze delle liste di attesa dei centri trapianto, è ancora molto ampio il divario tra la disponibi- lità di organi trapiantabili ed i pazienti che ne hanno un bisogno vitale, così come troppo numerosi sono ancora i tristemente noti “viaggi della speran- za” verso paesi lontani. E parlare di “cultura” della donazio- ne è quanto mai appropriato, poiché spesso sono proprio retaggi culturali e morali, la negazione stessa della morte o la volontà di mantenere intatta la sa- cralità del proprio corpo, a frenare ed ostacolare il normale e naturale pro- cesso della donazione. Retaggi e ostacoli ormai anacronistici, che un paese moderno e civile deve superare e rimuovere, senza alcuna imposizione, ma favorendo scelte con- sapevoli attraverso una puntuale e cor- retta informazione scientifica. Donare organi è un atto d’amore; è un’opportunità che ciascuno di noi ha a disposizione, nel corso della propria vita, di offrire una speranza di vita migliore a chi, sofferente, attende fi- ducioso un gesto anonimo di enorme valore umano e sociale. Un gesto che non si limita a salvare una vita, o a migliorare le condizioni di una o più vite, ma che contribuisce a costruire una società più solidale e altruista, della quale abbiamo tutti un estremo bisogno e che abbiamo il do- vere di consegnare a chi verrà dopo di noi. E’ lo stesso spirito, del resto, che ani- ma tutti i donatori di sangue e che ispi- ra l’attività dell’AVIS Vobarnese, giun- ta a celebrare il suo 50° anniversario di presenza sul territorio. L’augurio è che le voci potenti, este- se e squillanti che Irina Dubrobskaya e Mario Malagnini hanno elevato in Piazza della Pace, trasportino lontano, molto lontano questo messaggio. Sindaco Carlo Panzera

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notiziario del Comune di Vobarno - edizione 2 anno 2011

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Periodico Trimestrale del Comune di Vobarno. Anno XXVI - N. 2 - Luglio 2011 - Registrazione Tribunale di Brescia n. 29 del 3.11.1983

A Vobarno viva

Lo scorso 25 giugno, nella grande Piazza della Pace, era-no davvero in tanti ad assistere ad un concerto lirico rivelatosi, come peraltro

prevedibile, di alto livello. Ad esibirsi il tenore, nostro concit-tadino, Mario Malagnini e la giovane soprano siberiana Irina Dubrobskaya, accompagnati dalla pianista coreana Angelina Kim.Un onore, per tutti noi vobarnesi, po-ter assistere all’esibizione di un artista cresciuto in questi luoghi, accolto nei più prestigiosi teatri lirici di tutto il mondo e tornato per una sera a Vo-barno, tra un impegno internazionale e l’altro, per sostenere un nobile pro-getto.La manifestazione, organizzata dalla locale sezione dell’Associazione Ita-liana Donatori Organi e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Vobarno, aveva infatti l’intento di rac-cogliere fondi a sostegno dell’attività

svolta dall’associazione stessa e, più in generale, quello di sensibilizzare e dif-fondere la cultura della gratuita dona-zione.Nel nostro paese le donazioni da parte dei cittadini sono ancoro molto basse in rapporto alle reali esigenze delle liste di attesa dei centri trapianto, è ancora molto ampio il divario tra la disponibi-lità di organi trapiantabili ed i pazienti che ne hanno un bisogno vitale, così come troppo numerosi sono ancora i tristemente noti “viaggi della speran-za” verso paesi lontani.E parlare di “cultura” della donazio-ne è quanto mai appropriato, poiché spesso sono proprio retaggi culturali e morali, la negazione stessa della morte o la volontà di mantenere intatta la sa-cralità del proprio corpo, a frenare ed ostacolare il normale e naturale pro-cesso della donazione. Retaggi e ostacoli ormai anacronistici, che un paese moderno e civile deve superare e rimuovere, senza alcuna imposizione, ma favorendo scelte con-sapevoli attraverso una puntuale e cor-retta informazione scientifica. Donare organi è un atto d’amore; è

un’opportunità che ciascuno di noi ha a disposizione, nel corso della propria vita, di offrire una speranza di vita migliore a chi, sofferente, attende fi-ducioso un gesto anonimo di enorme valore umano e sociale. Un gesto che non si limita a salvare una vita, o a migliorare le condizioni di una o più vite, ma che contribuisce a costruire una società più solidale e altruista, della quale abbiamo tutti un estremo bisogno e che abbiamo il do-vere di consegnare a chi verrà dopo di noi.E’ lo stesso spirito, del resto, che ani-ma tutti i donatori di sangue e che ispi-ra l’attività dell’AVIS Vobarnese, giun-ta a celebrare il suo 50° anniversario di presenza sul territorio.L’augurio è che le voci potenti, este-se e squillanti che Irina Dubrobskaya e Mario Malagnini hanno elevato in Piazza della Pace, trasportino lontano, molto lontano questo messaggio.

SindacoCarlo Panzera

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Dal 4 all’8 giugno scorsi il Comune di Vobarno ha accolto una delegazione della città senegalese di Kaolack com-posta dal Sindaco Madieyna Diouf, già Ministro dello Stato africano, e dai Con-siglieri sigg.ri Amadou Sow e Mambodji Thiam.Il legame con la città di Kaolack risale agli inizi degli anni 2000, quando il Co-mune di Vobarno, unitamente ad altri enti bresciani, iniziò a destinare i contri-buti di solidarietà internazionale, verso la costruzione di un ospedale nel centro

senegalese che, nell’anno 2007, venne ultimato e messo in funzione.L’incontro, favorito dal Presidente dell’Associazione culturale senegalese e nostro concittadino, sig. Ousseynou Niang, ha consentito di approfondire la reciproca conoscenza e, alla delegazione senegalese, di apprendere le modalità di organizzazione e di funzionamento del-la nostra Comunità.Al termine della visita, durante la seduta del Consiglio Comunale convocato per l’occasione, il Sindaco Diouf, ringra-

ziando per l’ospitalità ricevuta, ha mani-festato il desiderio di ricambiare il gesto di amicizia invitando sin d’ora una dele-gazione dell’Amministrazione vobarne-se a visitare la città di Kaolack.La missione, prevista per i primi mesi del prossimo anno, ci consentirà di prende-re visione delle problematiche presenti in quella realtà e, conseguentemente, di predisporre concreti progetti di recipro-ca collaborazione nell’interesse delle ri-spettive municipalità.

A fine giugno, nella Sala Consiliare, la Giunta Co-munale ha incontrato i militari in forza presso la Stazione dei Carabinieri di Vobarno, diretta dal M.llo Vincenzo Reddavide.L’occasione è stata promossa per rivolgere un sen-tito saluto al M.llo Reddavide, ormai prossimo a lasciare il Comando della locale Stazione e ad as-sumere un diverso incarico.Al termine dell’incontro, il Sindaco Carlo Panzera ha consegnato al M.llo Vincenzo Reddavide una targa, riportante lo stemma del Comune di Vo-barno, accompagnata dalla seguente dedica: “A ricordo della Sua permanenza a Vobarno quale Comandante della locale Stazione dei Carabinie-ri, con la più viva riconoscenza mia personale, dell’Amministrazione Comunale che rappresento e della cittadinanza tutta, per la preziosa attività svolta al servizio dello Stato ed a tutela della lega-lità e della sicurezza pubblica. Con l’augurio che la breve ma intensa esperienza presso la comuni-tà vobarnese, l’abbiano arricchito umanamente e

professionalmente, affinchè possa svolgere al meglio anche il Suo nuovo e prestigioso incarico quale Comandate di Stazione presso il Comando Provinciale dell’Arma di Brescia.”

Un saluto al M.llo Reddavide

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Nel pomeriggio di domenica 10 aprile 2011, si è spento il nostro concittadino Raffaele Rizza.Aveva 59 anni (07.11.1951), 24 dei quali dedicati alla collet-tività, in veste di pubblico amministratore.Eletto per la prima volta in Consiglio Comunale nella pri-mavera del 1985 nelle liste del PSI, assunse la carica di Vice Sindaco (di Maurizio Butturini) con la delega assessorile ai Lavori Pubblici. Nuovamente eletto in Consiglio Comunale nel 1990, fece parte per l’intero quinquennio della Giunta presieduta dal Sindaco Andrea Barbiani, assumendo la delega assessorile alla cultura ed allo sport.Nel 1995, in occasione della prima elezione diretta del Sin-daco, si presentò a fianco di Marina Corradini nella lista “Insieme per Vobarno” e, come suo Vice, resse l’assessora-to alle Politiche sociali ed alla Pubblica Istruzione.Si ripresentò e venne rieletto nella successiva tornata elet-torale del 1999, sempre a fianco di Marina Corradini e con la lista “Insieme per Vobarno”; svolse il ruolo di capogrup-po consiliare e, in qualità di rappresentante del Comune di Vobarno in seno alla Comunità Montana di Valle Sabbia, svolse il ruolo di Vice Presidente nel Direttivo presieduto da Gian Antonio Girelli, con delega alla gestione del terri-torio, dell’ambiente e della protezione civile.Nel 2004 si ripresentò alle elezioni comunali, ancora nella lista “Insieme per Vobarno”, a fianco della candidatura a Sindaco di Carlo Panzera, svolgendo il ruolo di capogrup-po consiliare per la prima metà del mandato e di consigliere comunale fino al giugno 2009 oltre a far parte dell’Assem-blea della Comunità Montana di Valle Sabbia in rappresen-tanza del nostro Comune.Dunque un’esperienza amministrativa a tutto tondo, svolta occupandosi di tutti i temi nevralgici del governo locale, profondo conoscitore della realtà vobarnese e ad essa lega-to; legato al suo territorio, ma certo non prigioniero del lo-calismo, anche grazie all’esperienza amministrativa svolta a livello sovra comunale ed a quella professionale nell’ambito economico e produttivo dell’artigianato bresciano.Per non parlare poi della passione politica, della sua anti-ca militanza nel P.S.I., dell’adesione poi ai Democratici di Sinistra e, da ultimo, del suo essere convinto protagonista della costruzione di un nuovo soggetto politico, il Partito Democratico, quale elemento di superamento delle ormai anacronistiche divisioni da consegnare definitivamente al passato e, in quanto tale, soggetto in grado di riaprire la sfi-da per un futuro nel quale dispiegare energie ed affermare un’idea nuova di società. Una grave perdita. Innanzitutto per i suoi cari, ai quali ri-volgiamo un commosso cordoglio. Ma anche per tutta Vo-barno, che perde un protagonista della sua vita comunitaria.

Carlo Panzera

Un vobarnese che amava il suo paeseIn ricordo di Raffaele Rizza

Gremito di musicanti, tanto che il Coro Rosignolo ha do-vuto esibirsi dal loggione. Così si presentava il teatro comu-nale, pavesato di tricolori la sera del 2 giugno. In sala tanti vobarnesi e i labari delle associazioni d’arma. Tutti riuniti per festeggiare la festa della Repubblica, cosa piuttosto insolita per Vobarno. Per la ricorrenza del 150° anniversario dell’Uni-tà d’Italia il Corpo bandistico Sociale diretto dal M° Pietro Leali si è fatto promotore di un concerto commemorativo patrocinato dal Comune di Vobarno che ha coinvolto il Coro Rosignolo diretto dal M° Antonella Antonaglia ed il Prof. Roberto Maggi con i suoi storici collaboratori Enzo Formi-sano, Donatella Mosca e Costanza Duina. Banda e coro si sono prodotti nell’esecuzione dell’Inno di Garibaldi, del coro dei pellegrini e crociati da “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi e nell’Inno di Mameli, mentre il Prof. Ro-berto Maggi e i suoi collaboratori hanno recitato letture risor-gimentali spaziando da “Le mie prigioni” di Silvio Pellico a “La spigolatrice di Sapri” a diario di un garibaldino. La banda ha poi eseguito altri brani della tradizione patriottica italia-na presentati nel loro contesto storico. Una serata sobria ma intensa, molto apprezzata dal pubblico che ha così potuto aderire al sentimento di ringraziamento verso il nostro Paese che ha animato tutti quelli che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.

Il concerto per la Festa della Repubblica

Misure di prevenzione e contenimento della diffusione della zanzara tigre (aedes albopictus). Anno 2011.

Considerato che l’attività di monitoraggio effettuata negli anni scorsi dall’ASL di Brescia nei territori contermini al Co-mune di Vobarno ha messo in luce la presenza della così detta zanzara tigre

(Aedes Albopictus), per il 2011 è stata emessa l’ordinanza relativa ai provvedi-

menti da assumere nella lotta a tale insetto.L’ordinanza emessa, indirizzata a tutti i cittadini, contiene al-cune azioni obbligatorie da seguire per contrastare la prolife-razione delle zanzare (con particolare riferimento a quella del-la tipologia di che trattasi) e per evitare rischio di un possibile sviluppo di epidemie determinate dalle loro punture.

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Dai Rifiuti alla sostenibilità

In Italia i dati riguardanti la gestione dei rifiuti non sono propriamente inco-raggianti: il 52% dei rifiuti urbani finisce in discarica, più di un terzo di questa spazzatura (12 milioni di tonnellate) finisce in discarica senza essere trattato. A confermarlo è il Rapporto sulle Tecniche di Trattamento dei Rifiuti Urbani pre-sentato da Enea e Federambiente. Secondo questi nel 2009 sul territorio nazio-nale erano presenti 393 impianti destinati al trattamento di rifiuti urbani: 195 impiegati nel recupero attraverso compostaggio, 135 nel trattamento meccani-co-biologico che producono combustibile derivato dai rifiuti, 10 impianti di dige-stione anaerobica, 53 inceneritori e un gassificatore per il recupero energetico. In questo rapporto inoltre si evidenzia come nelle regioni settentrionali ci sia una distribuzione abbastanza capillare delle varie tipologie di impianti di trat-tamento, mentre al centro-sud vi è una certa carenza di impianti.Al di là di quelli che sono inevitabilmente i meri dati tecnici un contributo fondamentale lo può dare uno stile di vita più attento finalizzato a ridurne la quan-tità, migliorarne la qualità e ridurne la tossicità. Ciò non significa sacrifici o fatiche gravose, la semplice attenzione rivolta alla quotidianità dei piccoli gesti, ma costanti, può essere un buon inizio.

Compostaggio domestico

Il compostaggio do-mestico è una prati-ca che trasforma in concime i rifiuti or-ganici, possono es-sere compostati tut-ti gli scarti, residui ed avanzi di origine animale o vegetale, purché biodegrada-

bili. Tra questi figurano per esempio avanzi di cucina (residui delle verdure, bucce, pelli,fondi di tè e caffè, gusci d’uovo), scarti del giardino e dell’orto (legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti) e altri materiali biodegradabili (carta non patinata, tova-glioli e cartone). Tra i vantaggi vi è la riduzione della quantità di rifiuti urbani e relativi costi di trasporto e conferimento in discarica.

Buste al bando

Dal primo gennaio 2010 le buste della spesa in polieti-lene sono messe al bando, una piccola rivoluzione che non coinvolge solo negozi, mercati e supermercati ma tutti noi. Si è calcolato si ridurrà l’inquinamento dei mari dove il 90% dei rifiuti galleggianti è costituito pro-prio da plastica. Si è calcolato che una famiglia in un anno può risparmiare fino a 6 kg di plastica.

Pannolino Amico

Il Comune di Brescia ha lanciato l’iniziativa “Pannolino Amico” consistente nella sensi-bilizzazione e nell’invito all’uso di pannolini per bambini in tessuto lavabile. La risposta delle famiglie è stata sorprendentemente positiva; evidente, nell’immediato, il rispar-mio economico nonché la ricaduta sull’am-

biente. Questa iniziativa fa parte del progetto “Riduciamo i rifiuti in città” promosso da regione Lombardia, Comune di Brescia e Aprica, società di igiene ambientale del gruppo A2A. Si tratta di un progetto pilota che ha la finalità di promuovere la riduzione della produzione dei rifiuti (PARR) attraverso numerosi inter-venti specifici tra cui quello sopra citato, il quale stimola a superare la cultura dell’usa e getta.

Pile ricaricabili

Gli apparecchi portatili che richie-dono di essere alimentati a batteria sono sempre più tanti e più usati: telecomandi, telefoni cordless, radio sveglie, giocattoli, ma le batterie si sa, hanno una durata limitata, non sono economiche e contengono sostanze

altamente inquinanti per l’ambiente. Per questi motivi conviene scegliere quelle ricaricabili che hanno una vita ben più lunga ri-spetto alle usa e getta. Ogni anno in Italia si vendono circa 30000 tonnellate di pile, di questa montagna di rifiuti solo il 10% segue il percorso della raccolta differenziata (ricordiamo che una pila che finisce in discarica sopravvive per oltre 100 anni).È evidente che quelli sopra citati sono solo piccolissimi esempi, ma se prestiamo attenzione ogni giorno ciascuno di noi può contribu-ire a invertire la tendenza dell’usa e getta indiscriminato, dare una mano alla tutela dell’ambiente, ridurre la mole di rifiuti prodotti. A questi esempi se ne possono aggiungere svariati altri quali l’utiliz-zo di detersivi venduti sfusi alla spina che permettono di ridurre la mole di plastica da produrre e smaltire; ridurre il ricorso all’uso di prodotti in carta/tessuto come fazzoletti, tovaglioli, rotoloni ecc. e per finire scegliere prodotti con un ridotto imballaggio.

Donata Caspani Brida

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Come Gruppo Volontari Raccolta Carta Oratorio abbiamo rilevato con piacere i dati positivi (anno 2009) della raccolta differenziata del no-stro Comune, pubblicati sul perio-dico “Vobarno Notizie” dell’aprile scorso. Poiché da tempo molti cit-tadini, vedendo il nostro furgoncino percorrere in lungo ed in largo le vie di Vobarno e frazioni, si chiedono chi siamo e che compito stiamo svol-gendo, cogliamo l’occasione per pre-sentarci: Il nostro gruppo, nato in Oratorio nel maggio 2003, è formato attualmen-te da 30 volontari (giovani e meno giovani) che, in modo continuativo, ogni mercoledì e sabato, effettuano la raccolta di carta e cartone presso circa 45 punti (uffici, aziende, ne-gozi ecc.). Inoltre, annualmente, nel terzo sabato di giugno, organizzia-mo il Campo di Raccolta estendendo così il servizio a tutta la cittadinanza raccogliendo in aggiunta anche ferro ed altro.In questa occasione e, saltuariamen-te durante l’anno, grazie alla dispo-nibilità e generosità di alcuni volon-tari, ci prestiamo per il trasporto in discarica di materiale di vario gene-re e altri piccoli servizi a persone bisognose. La finalità del Gruppo è

quella di poter raccogliere fondi per finanziare opere straordinarie e nuo-vi servizi in Oratorio. La scelta di impegnarci per questa realtà del no-stro paese non è stata casuale ma è maturata dalla constatazione di come questo sia uno dei pochi ambiti attivi per la formazione e al servizio dei nostri giovani.Passando all’analisi del grafico pre-sentato nell’articolo citato e riferito alla raccolta differenziata dell’anno 2009, si quantifica che carta e carto-ne corrispondono al 34,4 % dell’in-tera raccolta vobarnese. Ci preme puntualizzare che come volontari della carta abbiamo contribuito a raccogliere il 61 % dei 7.200 quintali complessivi corrispondenti all’89 % di tutto il cartone ed il 34 % di tutta la carta. Buono, anche se marginale, è stato pure il concorso per il vetro di cui quest’anno non ci è più possi-bile effettuare la raccolta per motivi di sicurezza e per la scarsa remune-razione.Tutto questo si traduce in un ritorno positivo sotto vari aspetti: in primo luogo per il Comune che ha così po-tuto incrementare le quote comunali della differenziata e al tempo stesso “calmierare” la TIA (ex TARSU) a beneficio di tutti i cittadini e, in se-

guito, per tutti i nostri giovani che possono trovare in oratorio un am-biente decoroso. Purtroppo, nel mo-mento in cui stiliamo queste note siamo consci che, nonostante da par-te nostra sia stata attivata una ini-ziativa di autofinanziamento che ha portato ripercussioni positive in vari ambiti sociali (Comune, cittadinanza ed Oratorio), il nostro futuro sarà alquanto incerto se gli enti compe-tenti non si adopereranno per met-terci in grado di continuare il nostro lavoro.Oggi più che mai per la crescita del nostro tessuto sociale c’è bisogno di sinergie positive e dialogo tra uomi-ni ed enti e nulla di quanto dà buoni frutti dovrebbe essere lasciato mori-re per poca lungimiranza. Che il ca-mioncino “Oratorio S. Giovanni Bo-sco” possa continuare a percorrere in lungo ed in largo le vie del nostro paese!

Volontariato e sensibilità ambientaliPer i Volontari

Adriano Bigoloni

Contro i rumori molestiCon l’avvicinarsi della bella stagione si richiama l’osservanza del Regolamento del Piano di Zonizzazione acustica che recita:

Art. 11 - Detenzione di cani o altri animali nelle abitazioni“E’ vietata, nel centro abitato del Comune, la detenzione in abitazioni, stabilimenti, negozi, magazzini, cortili e giardini, di cani o di altri animali che disturbino, specialmente di notte, con insistenti e prolungati latrati, con guaiti o altrimenti, la pubblica quiete.”.......

Art. 18 – Macchine da giardino“L’uso di macchine e impianti rumorosi per l’esecuzione di lavori di giardinaggio è consentito dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Nei giorni festivi ed il sa-bato dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.”........

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Aperitivo con l’innovazione. La tappa di Vobarno

Sono più di quaranta le aziende che sin dalle prime fasi dell’in-contro hanno partecipato alla tappa di Vobarno dell’Aperitivo con l’Innovazione in Tour lo scorso fine di maggio. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco del Comune valsabbino, Carlo Panzera, il presidente della Comunità Montana, Ermano Pasi-ni, e il direttore generale della Cassa Rurale Giudicarie Valsab-bia Paganella, Davide Donati. Tra i protagonisti dell’incontro con le imprese anche tre dot-torandi e un ricercatore dell’Università dell’Aquila che insieme ai colleghi di Ingegneria dell’Ateneo bresciano hanno avuto l’opportunità di dialogare con imprenditori “curiosi” di co-noscere i loro ambiti di ricerca di interesse applicativo. L’in-contro, informale, si è svolto svolge secondo la formula or-mai ampiamente rodata nei mesi scorsi a Brescia, Coccaglio e Montichiari.

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Accordo comune sindacati per interventi a favore dei pensionati

Il 19 aprile 2011 è stato sottoscritto il verbale di accordo tra l’ammini-strazione comunale di Vobarno e i sindacati dei pensionati bresciani SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL, con l’obiettivo di programmare iniziative rivolte alle aree più deboli della popolazione con particola-re attenzione alle problematiche che colpiscono la terza età.Sono state riviste le fasce di reddito isee per accedere ai servizi so-ciali mentre è confermata a € 9.400 la fascia di reddito per ottenere i contributi per spese di riscaldamento, farmaceutiche e ticket sanitari con l’inserimento della clausola che prevede l’ammissione al contri-buto dei cittadini che hanno compiuto 65 anni al 31 Dicembre 2011.Gli assessorati ai servizi sociali e alla cultura, con lo scopo di con-trastare gli stati di solitudine che spesso sono presenti nella persona anziana, promuoveranno iniziative a carattere culturale e ricreativo alle quali tutti potranno agevolmente accedere. I rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali presenti all’incontro hanno condiviso il “progetto di socializzazione e partecipazione an-ziani 2011”.Tale progetto è finalizzato a:• Migliorare il benessere della collettività tramite l’organizza-zione di luoghi di incontro• Favorire la socializzazione e il dialogo quali antidoti alla soli-tudine con la finalità di ritardare il decadimento cognitivo e l’istituzionalizzazione dell’anziano• Proporre iniziative per affrontare le problematiche tipiche della terza età• Stimolare il lavoro di rete da attuare in sinergia con le asso-ciazioni e le realtà organizzate presenti sul territorio.

Sono confermati i servizi “over 65-mai più soli” che consente di ricevere direttamente a domicilio i libri in prestito dalla biblioteca e la “carta d’argento” rilasciata a tutti i residenti con più di 60 anni con la quale si possono ottenere sconti presso i negozi che hanno aderito alla proposta.Per le persone con più di 70 anni si è riconfermato il buono per l’acquisto di piani di cottura a gas dotati di valvole di sicurezza.Nell’accordo si sono inseriti anche quei servizi che l’amministra-zione comunale già da numerosi anni mette a disposizione quali : servizio di assistenza domiciliare per la cura e l’igiene della persona, la consegna dei pasti a domicilio, il telesoccorso, il trasporto sociale per raggiungere gli ospedali e luoghi di cura, i soggiorni climatici, l’integrazione delle rette per soggiorni in strutture protette, ed infi-ne il servizio “metti in moto il movimento” gruppi di cammino per migliorare la salute e la qualità della vita.

Assessore alle politiche socialiPaolo Barbiani

1961 – 2011 50° anniversario

di fondazione AVIS VOBARNO

Cari avisini di Vobarno50 anni sono un bel compleanno e alla fine del 2011 saranno quasi 20.000 le donazioni ef-fettuate; ognuna di esse è importante, ognuna rappresenta un atto di altruismo senza compe-tizione.Donare il sangue è un gesto forte perché signi-fica dimostrare con i fatti che la vita di chi sta soffrendo ci preoccupa. Scorrendo le fotogra-fie pubblicate nel libro del 50°, ho notato come costante l’immagine del sorriso e della serenità impresse sui volti dei donatori. Perciò credo che questa sensazione sia la naturale conseguenza della solidarietà. Solidarietà che si concretizza grazie al lavoro della Vostra associazione composta da persone che in tutti questi anni si sono rese disponibili oltre che a donare il sangue, anche ad organizza-re il servizio. Desidero ringraziare l’Avis di Vo-barno per questo e anche per le attività sociali che organizza ogni anno, dimostrando di esse-re un’associazione che si apre al territorio, che collabora con le istituzioni e che partecipa con altri gruppi alla promozione di varie iniziative. Rappresenta quel valore aggiunto che consente di perseguire il bene comune.Auguro a tutto il consiglio direttivo e a tutti i do-natori di continuare con lo stesso entusiasmo.

L’Assessore alle politiche sociali Paolo Barbiani

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L’Avis di Vobarno celebra quest’anno il 50° anniversario di fondazione.

Era doveroso prepararsi convenientemente alla celebrazione di una così im-portante ricorrenza, non tanto per ricercare motivi di vana gloria, ma per riaf-fermare e diffondere i valori di solidarietà, altruismo e amore del prossimo che il dono del sangue esprime. Valori che sono ben riassunti nel nostro Statuto che definisce l’AVIS una “associazione di volontariato apartitica, aconfessionale, che non ammette discriminazioni di sesso, razza,lingua, nazionalità, religione,ideologia politi-ca.”… “Ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue volontaria, periodica,associata, non remunerata, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espres-sione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità locale i valori della solidarietà, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.”Se analizziamo con calma queste definizioni e cerchiamo di capirne il signifi-cato, scopriamo i motivi di un impegno che si rinnova costantemente per as-

sicurare la disponibilità di un indispensabile e, fino ad oggi, insostituibile “farmaco” utilizzato nella cura di molte malattie, negli interventi chirurgici, nei trapianti di organi.Il Consiglio Direttivo ha predisposto un intenso programma in modo da richiamare, nel corso dell’intero anno, la presen-za di una associazione che da 50 anni svolge la propria attività per il bene di tutta la collettività, animata da sentimenti di partecipazione e altruismo. Nel mese di gennaio, presso la casa degli alpini, la compagnia teatrale vobarnese “Il Risveglio” ha presentato la commedia dialettale “Bèl afare, èl divorsio”; il 19 febbraio, giorno in cui fu redatto e sottoscritto l’atto costitutivo della nostra associazione, è stato proposto il monologo “Non sono una signora” da Paola Rizzi del Teatro po-etico di Gavardo, insieme alla mostra dei lavori realizzati dai ragazzi delle scuole di Vobarno e di Roè Volciano che abbia-mo coinvolto con il concorso “Goccia dopo goccia … la vita”. Nei mesi di marzo e aprile si sono tenuti gli incontri di informazione sanitaria, in maggio la tradizionale biciclettata come preludio ai festeggiamenti di giugno: le serate di venerdì 10 con Charlie Cinelli e sabato 11 con Leonardo Manera. Domenica 12 la celebrazione ufficiale, accompagnati dal Corpo Bandistico Sociale, con la S. Messa, il pranzo e la consegna delle benemerenze in oro. La conclusione dei festeggiamenti è prevista per il mese di settembre con la trentennale partecipazione alla gara podistica “Caminada en Cargiù” organizzata dal gruppo sportivo “Via Prandini” e il concerto del coro “La Faita “ di Gavardo. Da non dimenticare che la nostra princi-pale attività consiste nella organizzazione della raccolta del sangue distribuita nelle quattro donazioni collettive annuali e ci piacerebbe riscontrare che, allo sforzo organizzativo, corrisponde anche un incremento nella partecipazione al dono come conferma di una rinnovata sensibilità.Oltre alle citate attività, ci piace ricordare altre due delibere del Consiglio: la prima riguarda la pubblicazione di un libro, un album fotografico, per testimoniare quanto è stato fatto in questi 50 anni di vita del gruppo, per ringraziare tutti coloro che, generosamente e in vari modi, hanno contribuito al conseguimento dei risultati ottenuti, per stimolare la partecipazione a questa coinvolgente e benefica testimonianza di solidarietà umana.La seconda è relativa all’offerta di un contributo alla Fondazione I.R.Falck, impegnata nell’ampliamento della Casa di Ripo-so, per l’allestimento del centro fisioterapico con lo scopo di sottolineare lo spirito solidaristico della nostra associazione. L’idea è partita da una persona che ha maturato una lunga e laboriosa esperienza nell’Avis vobarnese quale è l’amico Emi-lio, che motivò la sua proposta con la convinzione di valorizzare le nostre modeste risorse con un intervento molto più utile ed efficace di quello che ipotizzava la costruzione di un monumento al donatore. E dopo attente analisi e riflessioni il Consiglio la approvò. Anche il motto, inciso sulla targa ricordo che ripropone il titolo del concorso fatto nelle scuole, richiama quei valori, quel dono anonimo e periodico che è salvaguardia e difesa della vita.Auspichiamo che tutta la comunità si unisca a nostri festeggiamenti e che nuove energie scoprano il desiderio di rinvigorire e rinforzare il nostro gruppo.

Pierenzo Faberi

I (primi) 50 ANNI DELL’ AVIS VOBARNO

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Vobarno, Biblioteca Comunale, 16 giugno 2011

Ad Alfredo Bonomi

Le Amministrazioni Comunali di Idro e di Vobarno hanno inteso organizzare questa serata, alla fine dell’anno scola-stico 2010-2011, perché coincide con la conclusione del percorso lavorativo del prof. Alfredo Bonomi, che è quindi l’ospite d’onore e, al tempo stesso, il pro-tagonista di questo incontro.Concludi questo lungo cammino, caro Alfredo, (mi permetto di darti del tu, come avviene ogni volta che ci incontria-mo, anche se ben conosco la tua partico-lare e puntigliosa attenzione al rispetto delle forme e delle procedure, così come conosco la tua capacità di distinguere le formalità dai formalismi e la tua istinti-va sensibilità a cogliere l’autenticità dei gesti).…lo concludi, questo lungo percorso lavorativo, da dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore della Valle Sabbia, architettato originalmente nelle sue sedi di Idro e e di Vobarno.Nel campo dell’istruzione pubblica, in Valle Sabbia e non solo, tu hai inciso davvero molto.Hai colto da tempo, e per tempo, quanto il basso livello di scolarizzazione costitu-isse per la Valle Sabbia un peso, un limi-te, un ostacolo alla crescita in senso lato, non solo reddituale, che andava rimosso.E quanto anche il progressivo spopola-mento dei territori più periferici e mon-tani, fosse analogamente e specularmen-te un piano inclinato da invertire, con politiche attive anche in campo scolasti-co e formativo.E’ su queste basi, su questi solidi presup-posti, su questa visione crudamente rea-le dello stato dell’arte e, al tempo stesso, su una visione coraggiosa e lungimiran-te del futuro, che nasce il progetto del Polivalente di Idro, in controtendenza ri-spetto alla moda dell’accentramento del-le funzioni e dei poli di servizio in voga all’epoca.

E’ su queste basi che si afferma, nell’anno scolastico 2003/04, l’autonomia dell’Itis di Vobarno rispetto alla sede centrale di Lonato, e che prende vita l’Istituto di Istruzione Superiore della Valle Sabbia “Giacomo Perlasca”. E se i progetti han-no gambe solide, allora avanzano.Infatti si sono ampliati gli indirizzi, è cre-sciuta l’offerta formativa, si è innalzata la qualità dell’istituto e, conseguente-mente, quale miglior riconoscimento del buon lavoro svolto, è cresciuta l’utenza. La scuola si è aperta al territorio, alle sue realtà produttive ed alle rappresentanze istituzionali.I progetti si sono dunque attuati, ma certo non per moto proprio. Tutto ciò si è concretizzato quale risultante di un insieme di azioni, in ognuna delle quali è riscontrabile il tuo personale, qualificato e appassionato intervento, sia in veste di amministratore pubblico che di dirigente scolastico.Nell’uno, come nell’altro, sempre anima-to e sostenuto da una profonda e robu-sta conoscenza della storia, della cultura e dell’arte che hanno plasmato, silenzio-samente, la nostra indole di valsabbini nella brescianità.A fronte di tutto ciò, era ed è doveroso, da parte nostra, manifestare pubblica-mente la gratitudine e la profonda rico-noscenza delle nostre comunità.E questo è il senso, nella sua semplicità, di questo ritrovarci.Con una differenza, rispetto a quanto ti hanno calorosamen-te espresso i docenti dell’Istituto. Per noi amministratori locali non è il momento del distacco e del saluto; per noi non vai in pensione. Al contrario, resti a dispo-sizione, quale preziosa risorsa umana e professionale, alla quale attingere per superare gli ambiziosi traguardi che tu stesso ci hai indicato.

Grazie Alfredo !

LA SCUOLA DELLE DONNESi è concluso a fine Maggio il proget-to “la scuola delle donne”, un corso di alfabetizzazione in italiano rivolto alle donne immigrate. La finalità di questo progetto è stata quella di favo-rire l’inserimento sociale delle donne straniere offrendo uno spazio guida-to per incontri, il tutto nell’ambito di un’iniziativa di formazione allo sco-po di fare acquisire loro alcune com-petenze linguistiche di base. Hanno partecipato a questo progetto circa 40 donne provenienti da Burkina Faso, Senegal, Marocco, Egitto, Nigeria. Il livello di scolarizzazione era disomo-geneo e questo ha indotto a formare due gruppi di lavoro separati per ot-timizzare l’apprendimento. Il corso si è articolato in due incontri settimanali di due ore ciascuno: uno il lunedì mat-tina e uno il mercoledì pomeriggio, le sedi erano una presso il Centro Sociale Parrocchiale e una presso i locali della vicina sede Caritas.Il progetto è il frutto di una collabo-razione fra l’assessorato ai Servizi So-ciali del Comune di Vobarno, il Centro Istruzione degli Adulti di Gavardo, la Caritas zonale di Valle Sabbia, il Cen-tro Sociale Parrocchiale e alcune vo-lontarie.Il progetto “la scuola delle donne” è nato come esperimento e come ten-tativo di risposta ai nuovi bisogni che i flussi migratori di questi ultimi anni hanno generato in particolare, come detto, per favorire la socializzazione delle donne confinate speso nei ruoli di mogli e madri e le destina a una serie limitata di rapporti.“La scuola delle donne” nel suo picco-lo ha dato inizio a un’inversione di ten-denza. Varie e a vario titolo le persone che hanno permesso la sua realizzazio-ne e a tutte loro un grazie.

Caspani Donata Bridacommissione Servizi Sociali

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Bilancio impossibile da condividereIl Capogruppo “Vobarno che Cambia” Paolo Pavoni

Sono giunte all’ufficio Servizi Socia-li numerose segnalazioni da parte di cittadini – soprattutto anziani – di persone sconosciute che si recano al domicilio chiedendo contributi – a fini benefici – alcune volte qualifican-dosi come rappresentanti di associa-zioni vobarnesi.In altre occasioni sono presunti fun-zionari INPS o impiegati dell’Ufficio Postale o di altri Enti che suonano il campanello e chiedono di entrare in

casa per verificare i libretti della pen-sione o l’autenticità del denaro, ma-gari appena incassato in Posta.Invitiamo alla massima prudenza e a non permettere ad alcuno di entrare in casa se non conosciuto. In caso di dubbio è preferibile fare una telefonata ai Carabinieri.A questo proposito anche il Presi-dente di AUSER Vobarno – associa-zione che da numerosi anni collabora con l’Amministrazione Comunale –

ha precisato che: “L’unica raccolta fondi effettuata dall’Auser di Vobar-no si svolge in primavera, con l’auto-rizzazione del Comune, solitamente di venerdì con un proprio banchetto presso il locale mercato comunale. Pertanto chi si sentisse chiedere, in particolare a casa propria o per tele-fono, dei contributi a nome dell’AU-SER, sappia che si tratta di una fal-sità.”

Non credete a sconosciuti

Ancora una volta la primavera scorsa ci siamo trovati davanti ad un Rendiconto di esercizio finanziario impossibile da condividere.Per quanta buona volontà ci si possa mettere, non si può essere d’accordo con qualcuno che nell’amministrare un paese, come Vobarno, si ostina a non aprire gli occhi e continua a tenere stabile, se non addirittura ad aumentare, le spese correnti a discapito dei cittadini che avrebbero tutti i diritti ad un miglioramento della qualità dei servizi.Come noto, le spese di personale rappresentano una quota considerevole della spesa corrente, e quando queste ultime sono molto alte producono una rigidità di bilancio che ovviamente impedisce di reperire risorse da destinare a favore degli investimenti che nel nostro Comune sono carenti.I nostri amministratori di maggioranza continuano a rinnovare l’impegno di ridurre queste benedette spese, ma senza alcun risultato.Ci chiediamo perché anche Vobarno non prenda spunto dall’operato della Comunità montana di Valle Sabbia che ha ridotto le spese del personale da 800mila euro a 600 mila all’anno, e ha una spesa di funzionamento dell’8% contro la media nazionale di enti e Comunità montane che è del 28%; dimostrando l’oculatezza e l’intraprendenza classica di un’amministrazione di centro destra, citata addirittura dal Corriere della sera come: “virtuosa”.Nell’amministrazione di Vobarno c’è invece poca lungimiranza, vengono lasciate cadere nel nulla occasioni che po-trebbero significativamente cambiare il nostro Comune.Un modo per ridurre le spese correnti potrebbe essere quello offerto dall’ opportunità di realizzare progetti per l’impiego di lavoratori socialmente utili, in modo da creare anche occasioni di lavoro su fasce di soggetti più deboli o lavoratori in difficoltà.L'utilizzazione dei lavoratori nei L.S.U. non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità, questo per Vobarno potrebbe rap-presentare una facile soluzione.Ma manca la volontà di risolvere anche i problemi più elementari, ancora una volta il nostro gruppo “Vobarno che Cambia” si è perciò dichiarato contrario all’approvazione di un Rendiconto di gestione che non condivide.Per dare un segnale concreto della disponibilità del nostro Gruppo a lavorare per il paese, abbiamo deciso di rinun-ciare ai gettoni di presenza lasciandoli nelle casse del Comune, convinti che una gestione più oculata porterebbe maggiori servizi al territorio.

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L’estate vobarnese: tra appuntamenti e

progetti, ecco il Comune che non va in vacanza

Siamo in estate, e gli appuntamenti che hanno animato le prime settimane estive sono stati di altissimo livello ed hanno coinvolto tantissimi vobarnesi. La stagione si è aperta con Musica da Bere che ha riscosso un eccezionale successo di pubblico e di critica. Eugenio Finardi e Ascanio Celestini hanno riempito la Biblioteca di Vobar-no ed il Teatro Comunale. Abbiamo poi con-tinuato con la festa per l’anniversario dell’Avis che ha portato a Vobarno nomi importanti come Charlie Cinelli e Leonardo Manera, ed ha premiato i donatori lanciando un importante se-gnale. Presso il Centro Sportivo si è svolto il secon-do Salambeldon. Appuntamento importantissi-mo è stata la visita presso il nostro Comune da parte della delegazione Senagalese, che fa parte del progetto di gemellaggio in atto. Un consiglio comunale straordinario ha dato la possibilità ai consiglieri ed alla popolazione di confrontarci con culture solo apparentemente lontano dalla nostra. Insomma, nonostante l’estate Vobarno non va in ferie, ma grazie al contributo delle numerose associazioni ci saranno moltissime occasioni per incontrarsi e vivere il territorio. Di pari passo continuano i lavori della Giunta e del Consiglio Comunale. Nel frattempo si è svolto il referendum che ha espresso chiaramente il sentore popolare. An-che a Vobarno il quorum è stato ampiamente raggiunto e superato, in linea con la tendenza nazionale. Sintomo che la gente comincia ad essere stanca di alcuni politicanti e dell’attuale governo. Erano anni che il quorum non veniva raggiunto, e l’invito del presidente del Consiglio a non recarsi alle urne è un esempio di cattiva politica e un messaggio chiaro di una certa in-sofferenza alla democrazia. La distanza tra PDL e Lega Nord aumenta creando una situazione di instabilità e congelando di fatto il governo. Ma come tradizione la nuova stagione politica riprenderà a settembre.Noi, rinfrescati dalla brezza del fiume Chiese, ci godiamo un’intensa estate vobarnese.Buone vacanze a tutti

Davide VedovelliCapogruppo di Maggioranza

Badanti: quando l’ immigrazione ed il sociale s’ incontrano nelle

nostre case.Non voglio illustrare, una volta ancora, i problemi di una im-migrazione iniziata senza regole circa 20/25 anni fa e che molti si ostinano a considerare una ri-sorsa indispensabile in un Paese come l’ Italia che, nel 150° anni-versario della sua nascita, nono-stante inni, bandiere e discorsi, si scopre, ad un attento esame, divisa come sempre, sia econo-micamente che ideologicamente, e, per buona parte, inefficiente e

corrotta e dove i vari tentativi della Lega Nord di porre delle regole in que-sto campo paiono cozzare contro gli interessi di alcuni di quei poteri così detti forti, che dimostrano sempre più di esserlo davvero, così da far pen-sare che, forse, una massa di poveri e disperati possa far comodo a molti, compreso chi si spaccia come pubblico gestore di bontà.Vorrei invece qui richiamare l’attenzione del lettore su un’immigrazione che, per la delicatezza dei compiti che svolge, varrebbe sicuramente un’ analisi a parte. Mi riferisco alle così definite badanti che, nello svolgimen-to della mia pluriennale attività nel campo del sociale, ho avuto modo di osservare e valutare a vari livelli. E’ indubbio che queste badanti coprano oggi un vuoto nella cura a domicilio dell’ anziano che, sia la scomparsa della famiglia patriarcale, sia l’ assenza o l’insufficienza di opportune strut-ture pubbliche hanno creato negli anni. Anche se bisogna rendere onore e merito alle Cooperative di assistenza che operano in questo campo sul ter-ritorio, nessuna struttura pubblica, o quasi, si è però occupata della forma-zione delle badanti a livello sanitario, ambientale e culturale per evitare che spesso queste figure di collaboratrici sociali si rivelino il contrario di quelle che erano le aspettative della famiglia dell’anziano da accudire, lasciando il tutto all’ iniziativa del richiedente ed all’ intraprendenza della badante, magari tramite qualche forma di mediazione. Questo stato di cose, oltre che rivelarsi disagevole per quanto appena accennato, può rappresentare un problema di difficilissima soluzione là dove esistano pensioni da 500 euro al mese, e magari anche meno, e la famiglia non abbia adeguate risorse finanziarie da investire. Stupisce quindi che l’Amministrazione Comunale di Vobarno, sempre così prodiga nell’elargire fondi agli immigrati o nell’apporre scritte in arabo in luoghi pubblici, non abbia pensato, fino ad oggi, all’organizzazione di qualche corso per queste badanti, dove la loro professionalità possa venire affinata e le richieste tenute in linea con le reali capacità economiche del-la media utenza. Ci permettiamo pertanto di fare una concreta proposta all’Assessore alle Politiche Sociali, e cioè di organizzare dei corsi per badan-ti ed uno sportello dove far incontrare domanda ed offerta, aiutando così le famiglie in problemi di non facile valutazione e soluzione. Speriamo che questa proposta venga correttamente studiata e non, magari, accantonata dicendo che è già allo studio, anche se essa viene dalla Lega Nord che é spesso definita una forza politica improvvisata, oltre che ovviamente raz-zista, ignorante ecc. ecc., ma che è anche la più vecchia che oggi siede in Parlamento accanto a vecchi Parlamentari, veri professionisti della politica, che, oggi su altre poltrone, iniziavano la loro esperienza moltissimi anni fa in Partiti che, ricchi di istanze sociali e di pratiche di sottogoverno, hanno concluso la loro esistenza nei Tribunali di Milano, ai tempi di Mani Pulite.

Daniela ApollonioGruppo Consiliare Lega Nord

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Perché un monumento alla Resistenza? Perché un monumento alla Resistenza a Vobarno?Un monumento alla Resistenza ricorda, richiama alla mente che ci fu un’azione di opposizione a un regime. Questa azione armata, ma anche operata con altre armi quali la lotta politica, culturale ed ideolo-gica, portò a una liberazione; portò a una trasformazione sociale, portò a una Re-pubblica, portò a una Costituzione, qual è quella italiana, modello per altre costituzio-ni di grandi democrazie mondiali.Ricordare la Resistenza è ricordare un pe-riodo nel quale un popolo si riconobbe sotto la bandiera della libertà. Alleanza di combattenti, civili, sacerdoti, uomini, don-ne e persino ragazzi, in una lotta comune.Un monumento ha il silenzioso compito di ricordare quanto costò quella libertà che va coltivata con passione, con sensibilità, sapendo che la si può anche perdere. Il ventre che partorì quel mostro, è ancora fecondo – scrisse sempre Brecht – la liber-tà è un bene di ognuno e chi ne gode ha il dovere di tutelarla. La libertà la si tutela soprattutto con la propria presenza. Essere liberi è semplicemente esserci. È soprattut-to coraggio. Citando Gaber: la libertà non è star sopra un albero. Aggiungerei: non è starsene alla finestra o al balcone a guar-

dare svolgersi gli eventi, senza fare nulla. Magari anche giudicando negativamente chi ha avuto l’umiltà e il coraggio di scen-dere in campo, sapendo che si può anche sbagliare. Starsene lì a sciorinare lamentele non è essere liberi. La libertà è partecipa-

zione. Un monumento alla resistenza vicino a una scuola. A una scuola

che mi sento davvero di poterlo dire vanta una tradizione di sensibilità e di passione nell’interessare e coinvolgere i propri gio-vani utenti nell’attenzione a questi avveni-menti. Non è un caso, infatti, che alle ce-lebrazioni del 4 novembre e del 25 aprile la scuola vobarnese partecipi sempre con entusiasmo grazie alle loro rappresentanze con tanto di bandiera. Per non parlare poi dei lavori prodotti in questi anni, dagli spet-tacoli, alle pubblicazioni, cartelloni, DVD e quant’altro, frutto di un apprendimento serio e maturo. Un plauso, allora, a questa scuola. Ai suoi insegnanti e ai suoi ragaz-

zi. Questo monumento a poca distanza da voi, vi rammenterà negli anni a venire la viva lezione della storia. La più vera unità di apprendimento che possiate conoscere: la testimonianza. Un pensiero d’affetto, infine, va a coloro – presenti e non – che oltre ad aver lavorato per anni nel locale Direttivo ANPI (lasciatemelo dire: uno dei

più attivi di tutta la provincia) hanno a suo tempo militato tra i combattenti della Re-sistenza, hanno sfidato la quotidianità della guerra o hanno opposto l’onore italiano alla barbarie nazista tra le fila dell’esercito a Cefalonia. Le pagine della storia sono scritte nelle rughe di loro volti, nell’invisi-bile silenzio dei loro cuori. Ma è a loro che va il grazie per il regalo che ci hanno fatto. La loro sofferenza ha spalancato per noi le porte della democrazia e della libertà.Uno studente di Parma, Giordano Cave-stro, 18 anni, prima di essere fucilato nel maggio del 1944, scrisse: se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della libertà. Il 25 aprile festa della liberazione porta anche il suo nome. Porta il nome di tutti. Porta anche il nostro nome. Siamo noi che dobbiamo tenere ac-ceso il faro di questa libertà. L’Italia così bella e così libera. Quella stessa Italia che sentiamo scaldarci il viso con il suo sole, quella stessa Italia che sentiamo sulle lab-bra delle nostre bellissime donne quando le baciamo con passione, quella stessa Italia che ci chiama al mattino con il suono delle nostre campane e che dobbiamo imparare ad amare un po’ di più; quella stessa Italia ci vuole così: liberi.Ricordandoci che la libertà non si riceve in regalo. Si può vivere nel paese più demo-cratico della terra, ma se si è pigri, servili, non si è liberi. La libertà la si conquista an-che lottando. Poiché, come scriveva Silone, la libertà bisogna prendersela, ognuno la porzione che può.

Roberto Maggi

INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AL PARTIGIANONella giornata del 22 maggio 2011

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Sono una ragazza vobarnese, ma soprattut-to sono un’atleta della pallavolo vobarnese.Mi è balenata questa idea “ fare una sor-presa alla mia società “….spero di aver fat-to centro con questa mia esposizione! Eh, si. Anche la stagione sportiva 2010/2011 è terminata… ed oserei dire, che meglio di così non poteva andare! C’è chi forse percepirà un velo di presunzione in que-ste parole, ma non ci sono altri termini per definirla… è stata una stagione davvero perfetta….siamo state brave e determina-te abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e abbiamo riportato il Volley Vobarno in serie C.Vi presento quindi con molto orgoglio le mie compagne: Barbara Ferrazzi, Sara Be-gni, Manuela Azzini, Martina Rubelli, Giu-lia Zizioli, Francesca Saottini, Sonia Danie-li, Desirèe Facchetti, Elena Santino, Linda Pietroboni e anche …. ( che sono io ) ed i miei allenatori : 1° mister Fabio Mangili coadiuvato dal 2° Roberto Pasini. ma c’è ancora una cosa che voglio fare: svelarvi come tutto questo sia stato possibile.Vorrei che per un istante l’attenzione si spostasse da noi ragazze e che tutti guar-dassero più a fondo … non solo il risul-tato, quanto più cosa ne ha determinato il raggiungimento. Non è con 12 ragazze che si vince un campionato … ma è con una valida società alle spalle e questo è proprio il nostro caso.Se mi chiedessero di spiegare in 2 parole come funziona la “Polisportiva Vobarno Volley”, la prima cosa a cui metaforica-mente penso è un formicaio. So che può sembrare assurdo e inappropriato, ma ave-te idea anche solo lontanamente di quanto si lavori all’interno di un formicaio? E so-prattutto, avete presente la complicità con la quale le formiche collaborano fra loro? Esatto, proprio così! La forza di questa società sta nelle persone che silenziosa-mente vi lavorano all’interno… nascosti nelle stanze del palazzetto, proprio come le formiche negli innumerevoli cunicoli del loro formicaio. Senza troppe parole, senza lamentarsi mai semplicemente svolgono ognuno il proprio compito, più o meno importante esso sia, senza fermarsi un atti-mo. Tutti sono indispensabili.Alla base una struttura molto organizzata che porta avanti il tutto con la solidità di un gruppo di persone, che da anni, con gran-de passione, sono dedite al volley.Conoscerete gli storici (quasi preistorici, … ahahahah) ALBINO FRANCINELLI e il ds GIUSEPPE ARRIGHI, colonne por-tanti del Volley Vobarno; la nostra fanta-

stica ed ex giocatrice nonché ex capitano CATERINA MAGRI; i mitici “DANIE-LI” …. che potrebbero sembrare il titolo di una serie televisiva, invece sono i diri-genti MAURO e NANCY e le loro figlie ROSSELLA e SONIA, rispettivamente allenatrici della terza divisione, under 18, under 13 e minivolley; ROBERTO PASI-NI, secondo allenatore, accompagnatore ed anche un po’ psicoterapeuta delle ra-gazze della prima squadra, nonché fidato supporto tecnico e morale del primo alle-natore FABIO MANGILI. E’ difficile spiegare per ognuno di loro di cosa si occupino nello specifico.. direi che da brave formiche tutti sanno fare tutto.. a livello amministrativo, gestionale ed ope-rativo.. tutti si destreggiano con spontanei-tà, quasi alla perfezione! Sono dei “tutto fare”… sono insomma i dirigenti che tutti vorrebbero avere; quelli che ci sono sem-pre, quelli che piuttosto di non venire in pa-lestra si addormentano sulla sedia durante i nostri allenamenti; quelli disponibili, che non ti fanno mai mancare niente, quelli che hanno una pazienza infinita; quelli che non sono solo dirigenti, ma che prima di tutto sono persone con un’anima e un cuore!Nonostante i malumori dovuti alla retro-cessione dello scorso anno, queste persone hanno saputo ricreare un ambiente sere-no e tranquillo, ideale per raggiungere gli obiettivi prefissati ed avere questa grande soddisfazione… ed è stato uno dei fattori fondamentali che ci hanno permesso di ot-tenere la promozione in serie C. Il Vobarno Volley è questo cari signori … è un grande formicaio, una grande squadra,

ma soprattutto è un grande gruppo! Quasi dimenticavo…. cito alcuni dei motti più fa-mosi di me e delle mie compagne (sono si-cura che apprezzeranno) “fino alla fine“…….”So che nom“ ……”dai che è nostro“ …….e naturalmente FORZA VOBS Grazie a tutti.

Claudia Ferraro

VOLLEY VOBARNO – STAGIONE 2010/2011“ Le laboriose formiche vobarnesi”

36H BEACH VOLLEYBy Pà e Salam

Da non perdere anche quest’anno la 36h Beach Volley organizzata dal gruppo Pà e Salam.L’evento avrà inizio al Centro Spor-tivo di Vobarno sabato 30 luglio alle 8:00 e terminerà domenica 31 luglio alle 20:00. Per info e iscrizioni rivol-gersi al Centro Sportivo di Vobarno o al gruppo Pà e Salam su facebook.

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IL TENNIS A VOBARNO

La Polisportiva Vobarno sezione Tennis è composta dal presidente Federico Nolli, coadiuvato da Pierangelo Va-lenti, Monica Don, Roberto Maccagni, Antonello Piras, Dory Nolli , Adriano Martinelli e Ennio Brida. Gli ultimi anni sono stati pieni di successi sia nelle com-petizioni a squadre che a livello individuale per il tennis a Vobarno. Cominciando dal campionato a squadre, c’è da sottoline-are il grande lavoro del presidente Nolli che ha costruito un fantastico gruppo che gli ha dato e gli sta dando tuttora enormi soddisfazioni. Nel 2008 è nato questo progetto e la squadra capitanata da Roberto Maccagni, ha iniziato il suo cammino conseguendo ottimi risultati come testi-moniano le 3 promozioni consecutive raggiunte: nel 2008 promozione dalla serie D4 alla serie D3, nel 2009 promo-zione dalla serie D3 alla serie D2, l’anno scorso l’ultima e più sofferta promozione dalla serie D2 alla serie D1, ca-tegoria che la Pol. Vobarno sta disputando proprio in questo periodo. La ciliegina sulla torta è arrivata a marzo di quest’anno quando i ragazzi vobarnesi hanno conquistato il titolo provinciale bre-sciano invernale 2011. Parallelamente alla squadra il tennis vobarnese si distingue anche per numerosi successi individuali dei suoi atleti, che si mettono in mostra non solo in provincia ma anche in tutta la regione. Cominciando dai più piccoli bisogna elogiare il lavoro di Luigi Cavagnini che allenando i più piccoli durante l’anno ha portato in pochi anni 2 allievi ai massimi livelli nei tornei gio-vanili. Prima Lorenzo Corioni e ora Marco Piras stanno infatti ponendo le basi per poter ambire a diventare dei giocatori di un certo livello. Marco, nato nel 2002, è al primo anno di tor-nei Under 10 e sta dominando il circuito, come dimostrato dal numero dei tornei vinti finora ( 4 vittorie su 6 partecipazioni). Lorenzo Corioni invece che per 4 anni ha primeggiato nelle categorie under 10 e under 12 in provincia e in regione, ora è allenato dal maestro Simon Flood e sta piano piano scalando la classifica (attualmente ha la classifica di 4.2 ma i positivi risultati in questo primo scorcio di stagione gli han già dato punteggi

sufficienti per approdare in terza categoria); un paio di settima-ne fa Lorenzo ha ottenuto il titolo regionale Under 13 durante i campionati di categoria svoltisi a Buccinasco (MI). La Polisportiva Vobarno in questi anni è stata ottimamente rappresentata anche da altri atleti, tra i quali ricordiamo Aldi-miro Agostinelli (leader della squadra A e spesso protagoni-sta nei tornei di 3° categoria), Roberto Maccagni (campione provinciale 2010 di 4° categoria e vincitore del circuito pro-vinciale Bresciaoggi di 4° categoria sempre nel 2010), Alberto Carnevali (campione provinciale di 4° categoria nel 2007 e da anni in terza categoria), Diego Ondei (a segno da anni in vari tornei in provincia nella 4° categoria), Alberto Moretti (nuovo acquisto e vincitore del Trofeo Mobili Zanni di 4° categoria nel 2010, cercherà di bissare il successo quest’anno), Roberto Va-lenti, Marco Giappi, Pierangelo Valenti, Federico Nolli, Stefano Tiboni, Damiano Bertanzetti, Enzo Merigo (valsabbini DOC che dicono la loro sia nei tornei di 4° categoria che nel circuito Valsabbino). Ricordiamo infine che la sezione Tennis della Polisportiva Vo-barno, oltre a conseguire tutti questi meritati successi, si impe-gna ogni anno a organizzare un programma ricco di tornei per tutte le categorie.

Programma 2011• aprile il Torneo Sociale di primavera (vinto da Agostinelli

in finale su Carnevali);• maggio i tornei giovanili, TROFEO GABOGAS (Marco

Piras ha primeggiato negli under 10);• giugno il doppio appuntamento di 4° categoria

(TROFEO MOBILI ZANNI di singolare eTROFEO EDOK di doppio);

• luglio la manifestazione di più alto livello ovvero ilTROFEO ELMEC di 3° categoria maschile e femminile;

• settembre il tradizionale TORNEO SOCIALE DELLA ROCCA, MEMORIAL MASSIMO ARRIGHI;

• per chiudere a fine anno con il DOPPIO DI NATALE, trofeo MB CONSULTING SERVICE, una vera e propria festa per gli auguri di Natale.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor sopra-citati per il validissimo e fondamentale sostegno e invitiamo tutti gli appassionati di tennis a frequentare il nostro circolo sia per cimentarsi in questo fantastico sport che per gustare e ammirare le partite dei vari tornei.

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Una tranquilla pedalata fornisce l’occasione per un tuffo nella storia, modulato sui brani letterari di chi seppe guardare con l’anima e con l’intelletto questi panorami sospesi. E’ quanto promette il progetto “Il fiume e la fabbrica”, presentato nei giorni scorsi a Vobarno e realizzato grazie ad un finanziamento regionale su iniziativa dei Comuni di Vobarno (che funge da ente capofila), Roè Volciano e Villanuova sul Clisi.Si tratta di un percorso letterario dedicato agli scrittori del Novecento che si svolge per i dieci chilometri che vanno dalla Via Romana di Sopraponte di Gavardo fino alla biblioteca civica che Vobarno in

Piazza Marina Corradini. Lungo la pista ciclabile che affianca il corso del fiume Chiese, il progetto prevede la realizzazione e l’allestimento di pannelli che illustrano la storia delle grandi aziende della zona.L’aspetto «fabbrica» della proposta riprende le vestigia del Lanificio di Gavardo (1889), dei cotonifici di Villanuova (1883) e di Roè (1882), della Ferriera di Vobarno (1868) e dell’ex ferrovia Rezzato-Vobarno (1897). Un recupero dell’identità e della memoria, fra letteratura, storia e natura, reso possibile grazie ad autori che nel corso del Novecento hanno narrato, nelle loro opere, di questi luoghi della natura e dell’anima, ma pure descritto

le fabbriche che oggi costituiscono la memoria del lavoro del secolo scorso. Un inedito punto di vista, arricchito dalle “parole” di scrittori che, nel corso del tempo, hanno descritto questo angolo della valle e del fiume Chiese.La Regione Lombardia ha premiato l’originalità di un progetto (otto in totale quelli promossi dalla regione) che renderà possibile percorrere questi luoghi accompagnati dalle emozioni e dagli scritti di alcuni autori locali che nei decenni precedenti hanno narrato dei panorami del fiume e delle colline, e raccontato del lavoro nelle oggi dimesse fabbriche, simbolo della rivoluzione industriale valsabbina avviatasi alla

fine dell’Ottocento. Con la pubblicazione di un volume e una guida tematica in tre lingue per ciclisti ed escursionisti, la posa di nuovi luoghi attrezzati per la sosta e il riposo, il posizionamento di diversi pannelli informativi, spettacoli teatrali dedicati al tema, si proporranno così inedite suggestioni permanenti, dettate dalla penna di scrittori come i gavardesi Eugenio Bertuetti (già direttore dl Radiocorriere e vincitore del prestigioso premio giornalistico “Saint Vincent”) e Arnaldo Baruzzi, il villanovese Vittorino Ravasio, il gardesano Giuseppe Solitro ed altri

ancora che nel corso del secolo scorso hanno editato racconti e volumi strettamente legati a questo angolo del territorio bresciano.

Fra la fabbrica e il fiumeUn percorso letterario lungo il fiume Chiese

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Componenti comitato di redazione del notiziario comunale(nominati con delibera di giunta n. 14 del 01.02.2010)

Caspani Donata, Galvagni Sara, Maggi Roberto, Panzera Michele, Pini Simona, Ferrari Giuseppe

Direttore: Marta Cocca - Direttore Responsabile: Marcello Zane

Grafica e Stampa: Tipolitografia Vobarnese - tel. 0365.599975 - [email protected]

ORARI SERVIZI DEMOGRAFICI

LUNEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45

MARTEDI dalle 9,00 alle 12,00

MERCOLEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45

GIOVEDI dalle 9,00 alle 12,00

VENERDI dalle 9,30 alle 12,00

SABATO dalle 10,00 alle 12,00

CENTRALINO 0365 596011

FAX 0365 596036

ANAGRAFE 0365 596033

BIBLIOTECA 0365 597618

VIGILI URBANI 0365 597321

FARMACIA COMUNALE 0365 598001

SERVIZI SOCIALI 0365 596052

SEGRETERIA 0365 596041

NUMERI UTILIComune di Vobarno