Valutazione stress-lavoro-correlato-gruppo-ambiente-sicurezza
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Gruppo Ambiente Sicurezza s.r.l. Via Biagio Petrocelli, 228 - 00173 Roma
P.IVA 11264521003 Tel./Fax: +39.06.64763266
www.gruppoambientesicurezza.it [email protected]
10 PRINCIPI GENERALI A CUI ATTENERSI NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO
STRESS LAVORO CORRELATO
1. La valutazione è promossa e gestita dal Datore di Lavoro e/o dal Top Management.
2. Valutazione del rischio come processo. La valutazione del rischio è un processo che non si esaurisce in unico
momento (per esempio compilazione della lista di controllo per la valutazione preliminare) ma è un processo
che prevede diverse fasi: fase Propedeutica (costituzione del gruppo di gestione della valutazione; sviluppo di
una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale; Sviluppo del piano di valutazione del rischio);
Valutazione preliminare; Valutazione approfondita; Pianificazione degli interventi successivi (piano d’azione);
Pianificazione del monitoraggio nel tempo ed aggiornamento periodico.
3. L’analisi deve indicare con precisione quali gruppi omogenei sono interessati dalle criticità evidenziate. La suddivisione in gruppi omogenei deve essere fatta preventivamente nella fase di pianificazione della
valutazione. La scelta dei gruppi omogenei deve essere coerente con la reale organizzazione del lavoro e il
contesto territoriale in cui opera. La scelta dei gruppi omogenei parte da una valutazione della complessità
organizzativa, degli ambienti di lavoro, della linea gerarchica presente e della comunicazione interna aziendale.
4. La valutazione si impernia sull’effettiva partecipazione dei lavoratori attraverso i lavoratori e/o dei loro
rappresentanti: i lavoratori rappresentano degli “osservatori privilegiati” dell’organizzazione del lavoro in
quanto ne sono parte e la vivono direttamente. La partecipazione deve essere garantita sia in fase preliminare
che approfondita, anche se con modalità diverse. Per quanto riguarda, per esempio, la valutazione preliminare,
la compilazione delle liste di controllo (check list osservazionali) non può essere considerata attendibile senza il
coinvolgimento dei lavoratori e/ o RLS.
5. Il metodo di valutazione osservazionale (liste di controllo) utilizzate per la valutazione preliminare deve
essere scientificamente valido: gli strumenti sperimentati e validati non possono essere modificati. Le eventuali
modifiche devono essere oggetto di una giustificazione teorica e di una verifica sperimentale di validità.
6. Le annotazioni all’interno delle liste di controllo sono necessarie: nelle note, per ciascun parametro devono
essere riportati i dati con le relative fonti che consentono di vonferire carattere di oggettività alla valutazione. Se
necessario, deve essere allegata tutta la documentazione richiamata dalle note delle check list.
7. Le criticità evidenziate devono portare alle azioni correttive corrispondenti da attivare. Le misure di
prevenzione devono essere individuate con la partecipazione del RLS e/o dei lavoratori. Le azioni devono
essere pianificate, concrete e verificabili nel tempo. Per quanto attiene la valutazione preliminare, le misure da
attivare possono dirette, di area o correlate.
8. Validità e ricerca come caratteristiche indispensabili per i questionari. I questionari devono essere di
documentata validità e supportati da una teoria condivisa a livello internazionale. Tali strumenti devono
valutare esclusivamente le dimensioni non riconducibili a tratti di o caratteristiche di personalità ed essere
specificatamente dedicati ai fattori di contenuto e contesto del lavoro.
9. Professionalità specifiche per la gestione di specifiche fasi. La presenza di un professionista esperto, possibile
ma non obbligatorio nella prima fase, è necessario nella fase approfondita a meno che non si adottino metodi
valutativi che prevedono il ricorso a sistemi automatici che garantiscono la corretta elaborazione e
interpretazione dei dati raccolti.
10. Indispensabile la verifica dei requisiti richiesti per l’utilizzo degli strumenti impiegati nella valutazione. Un
codice etico internazionale stabilisce per ogni questionario le professionalità abilitate all’uso. I focus group,
inoltre, devono essere condotti da operatori esperti nella tecnica specifica.