VALUTAZIONE PSICOPATOLOGICA
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GIUSEPPE SARTORIUniversità di PadovaProfessore ordinario di Neuropsicologia ClinicaDirettore del Master in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense
VALUTAZIONE PSICOPATOLOGICA
COGNOME E NOME: M. T.
INDIRIZZO: …..
TELEFONO: ….
DATA DI NASCITA: ….
PROFESSIONE: muratore
SCOLARITA': 5 anni
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Quesito
L’avvocato L. O. mi ha conferito l’incarico di Consulente Tecnico di Parte nel
procedimento penale n. …. R.G.N.R. Nello specifico mi ha chiesto di condurre un
accertamento neuropsicologico sul sig. T. M., detenuto presso la Casa
Circondariale di … al fine di valutare la capacità di intendere e di volere del
medesimo al momento dei fatti così come ricavabili dal capo d’imputazione:
“Indagato del delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., art 609 bis c.2 n.1), 609 ter n. 1, 5)
c. p. perché in qualità di ascendente, con più azioni esecutive del medesimo
disegno criminoso, induceva la propria figlia M.D., di anni 14 (nata il ….), anche
con violenza consistita nel trattenerle con forza i polsi, a subire atti sessuali
consistiti in palpeggiamenti, congiunzioni carnali complete e nel leccarle i seni, in
più occasioni con la frequenza di una o due volte alla settimana da quando la
persona offesa aveva l’età di tredici anni. In …. dall’aprile 2004 all’aprile 2005” .
Descrizione delle attività di consulenza
L’esame diretto sul sig. M.è avvenuto presso la Casa Circondariale di ... nei
giorni:
− 05/08/2005
− 26/08/2005
Sono state raccolte ulteriori informazioni anamnestiche tramite un colloquio con la
moglie, la signora F. F. .
Documentazione presa in considerazione
La documentazione relativa al processo, presa in considerazione ai fini della
presente consulenza, è costituita da:
- Segnalazione della dott.ssa …. e del dott. … (S.O.S. il Telefono Azzurro -
sede di ….) al maresciallo …., stazione dei carabinieri di ….) del …. ;
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- Verbale di interrogatorio di persona sottoposta ad indagini, il sig. M.T. , del
…;
- Verbale di assunzione di informazioni della sig.ra F. F. del …;
- Decreto d’allontanamento dal padre della minore D. M.e la sospensione
della potestà dei genitori con nomina di un tutore, del Tribunale per i
minorenni di …. del ….;
- Verbale di sommarie informazioni testimoniali assunte dalla persona
informata sui fatti, il sig. M. …, il giorno …;
- Verbale di sommarie informazioni testimoniali assunte dalla persona
informata sui fatti, il sig. M. …, il giorno …;
- Cartelle cliniche dei sanitari operanti nella Casa Circondariale di ... .
Anamnesi personale e familiare
Il sig. M.è nato il …. e ha conseguito la sola licenza elementare dopo essere stato
bocciato. E’ stato inoltre ripetutamente bocciato alle scuole medie mostrando
impegno e partecipazione alle attività scolastiche molto scarsi, con profitto
nettamente insufficiente. Riferisce solamente precedenti problemi di salute
conseguenti ad incidenti sul lavoro. Degno di nota è il ricorso al Pronto Soccorso
del Presidio Ospedaliero di …., a seguito di trauma cranico lieve subito in data …..
La moglie riferisce che ha sempre svolto l’attività di muratore, attività che lo
costringeva ad assentarsi da casa per la maggior parte del giorno. Fino a
settembre scorso rientrava, infatti, la sera verso le 20.00, mentre solo nell’ultimo
periodo rientrava verso le 17.30.
La moglie la sig.ra F. F. , nata il …., lavora fuori casa come donna delle pulizie
due sere alla settimana.
Dal matrimonio con il sig. M.sono nati due figli, D., nata il ….e M., nato il ….. D.
viene descritta dalla madre come una ragazza estroversa e ribelle che, soprattutto
nell’ultimo periodo, manifestava aggressività e dava forti preoccupazioni per
“frequentazioni strane”, continue richieste di soldi (“per bere e fumare”) oltre che di
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permessi per uscire la sera e comportamenti poco adeguati tenuti dalla stessa,
come “strusciarsi contro gli uomini” o “farsi le canne”.
La famiglia vive in un contesto allargato dove, nell’abitazione vicina, è presente il
fratello del sig. M.(di professione operaio). Il tenore di vita della famiglia è
modesto, con costanti preoccupazioni circa le diverse difficoltà economiche da
fronteggiare.
Metodologia di rilevazione della sintomatologia psichica
La diagnosi descrittiva è finalizzata ad individuare la sintomatologia
psicopatologica manifesta, sia sul versante cognitivo che su quello di personalità.
La rilevazione dei sintomi psicopatologici può essere effettuata con varie
metodiche. Nel caso in esame, il soggetto è stato sottoposto ai seguenti
accertamenti diagnostici: test cognitivi, il colloquio clinico ed i test di personalità.
1. Esame cognitivo
I test cognitivi vengono somministrati al fine di evidenziare eventuali deficit
cognitivi (es. deficit di memoria, di calcolo, di comprensione, decisionali) che
possono essere alla base di eventuali difficoltà nella capacità di intendere e di
volere. Sono stati effettuati svariati test neuropsicologici finalizzati a valutare le
seguenti funzioni:
1) Livello cognitivo generale: Matrici Progressive di Raven e Wechesler Adult
Intelligence Scale (WAIS-R)
2) Memoria: Digit span, Memoria di prosa immediata
3) Intelligenza sociale: Test delle situazioni sociali
4) Linguaggio: Token Test e Comprensione del linguaggio metaforico
5) Memoria e attenzione: Trail Making Test A e B; memoria di brano
6) Funzioni prassiche: Copia di disegno e Test dell’Orologio
I risultati dei test sono riportati in appendice I.
Livello cognitivo generale
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È stata somministrata la parte verbale della scala d’intelligenza WAIS. Questo test
ha evidenziato un QI verbale pari a 63, punteggio che indica un importante deficit
della cognizione linguistica indicativa di “Ritardo Mentale lieve” così come
definito sulla base del DSM IV-TR che riporto di seguito.
Criteri diagnostici per il Ritardo Mentale1
A. Funzionamento intellettivo significativamente al di sotto dellamedia: un QI di circa 70 o inferiore ottenuto con un test di QIsomministrato individualmente.
B. Concomitanti deficit o compromissioni nel funzionamento adattivoattuale (cioè, la capacità del soggetto di adeguarsi agli standardpropri della sua età e del suo ambiente culturale) in almeno duedelle seguenti aree: comunicazione, cura della propria persona,vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorsedella comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamentoscolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza.
C. L’esordio è prima dei 18 anni di età.
Codificare sulla base del livello di gravità che riflette il grado dicompromissione intellettiva:
Ritardo Mentale Lieve : livello del QI da 50-55 a circa 70Ritardo Moderato : livello del QI da 35-40 a 50-55Ritardo Mentale Grave : livello del QI da 20-25 a 35-40Ritardo Mentale Gravissimo :livello del QI sotto 20 o 25.Ritardo Mentale, Gravità Non Specificata: quando vi è forte motivo dipresupporre un Ritardo Mentale, ma l’intelligenza del soggetto nonpuò essere verificata con i test standardizzati.
Il test WAIS si compone delle seguenti sottoscale:
Informazioni (P.P. = 2, corrispondente ad un percentile al di sotto di 1 e
precisamente a 0.4 2): Valuta la capacità del soggetto di recepire le informazioni
dall’ambiente, la sua curiosità e suoi interessi. È più influenzata dall’ambiente
1 Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, versione italiana del 2001, ed. Masson2 Questo dato indica che su cento persone esaminate con questa prova il sig. M.risulta avere laprestazione peggiore.
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familiare e dall’educazione ricevuta, che non dal livello di istruzione raggiunto. A
prova delle difficoltà evidenziate dal sig. M., si consideri che lo stesso non ha
saputo rispondere al primo quesito del test, vale a dire: “quanti sono i colori della
bandiera italiana?”
Memoria di cifre (P.P. = 3 corrispondente ad un percentile pari a 1): Mette
in luce la capacità del soggetto di mantenere vigile l’attenzione e di indirizzarla
correttamente verso il compito da svolgere. È inoltre una misure della capacità di
memoria a breve termine.
Vocabolario (P.P = 2 corrispondente ad un percentile al di sotto di 1 e
precisamente a 0.4): Evidenzia le capacità derivate, in primo luogo, da acquisizioni
dovute all’ambiente familiare, poi a quello scolastico. È un ottimo indice di
intelligenza che rimane costante nel tempo. Anche in questo subtest il sig. M.ha
evidenziato gravi difficoltà. Le poche risposte fornite dall’imputato si presentavano
povere di contenuto e spesso troppo semplicistiche; ad esempio alla domanda
“cos’è l’inverno” ha risposto solamente con “fa freddo”.
Ragionamento aritmetico (P.P. = 2 corrispondente ad un percentile al di
sotto di 1 e precisamente a 0.4): È un valido criterio di intelligenza che valuta la
capacità del soggetto di utilizzare le competenze matematiche per affrontare i
problemi quotidiani. Necessita di una buona memoria di lavoro, e di adeguate
capacità recettive e di concentrazione. Il sig. M.non è stato in grado di rispondere
a quesiti semplici come: “quanti minuti ci sono in un’ora e mezza?” fornendo una
risposta errata.
Comprensione (P.P. = 2 corrispondente ad un percentile al di sotto di 1 e
precisamente a 0.4): Indaga sulla capacità di acquisire informazioni utili
dall’ambiente per usarle in modo socialmente appropriato. Fa riferimento ad una
capacità di ragionamento pratico e al giudizio morale. Il sig. M.ha evidenziato
importanti difficoltà nel rispondere ai quesiti posti, fornendo delle risposte
estremamente semplici e spesso non adeguate (“ITEM: che cosa si dovrebbe fare
se al cinema si fosse la prima persona ad accorgersi che in sala è scoppiato un
incendio? RISPOSTA: andar fuori” oppure “ITEM: che cosa significa: batti il ferro
finchè è caldo? RISPOSTA: perché dopo non si può più”)
Analogie (P.P. = 4 corrispondente ad un percentile pari a 2): È un ottimo
indice di intelligenza astratta, implica la capacità di comprendere le caratteristiche
rilevanti comuni a vari oggetti.
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La conferma si è ottenuta dalla somministrazione delle Matrici Progressive di
Raven. Questo è un test cognitivo generale, utilizzato per valutare diverse abilità
mentali quali: capacità di analizzare, costruire e integrare una serie di concetti;
abilità logiche e pensiero astratto. Riguarda soprattutto l’aspetto visuo-spaziale e
la capacità di analizzare figure astratte sulla base di somiglianza, differenza,
progressione numerica, grandezza e altri criteri. Tale prova evidenzia un Q.I. pari
a 70, punteggio da considerarsi deficitario ed in linea con quanto
precedentemente rilevato alla WAIS.
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A titolo di esempio del livello cognitivo del sig. M.riporto la riproduzione del test
dell’orologio, prova questa condotta a termine correttamente anche da un bambino
di 8 anni.
Funzioni linguistiche
Al Token Test il sig. M.ha ottenuto un punteggio nella norma. Nella norma è inoltre
la capacità di comprensione di espressioni metaforiche.
Funzioni mestiche
Si evidenziano marcate difficoltà in compiti di memoria di brano immediata. A
causa della scarsa prestazione in questa parte del compito, non è stato possibile
verificare la prestazione nel compito differito. In sintesi trattasi di dismnesia
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anterograda che determina grosse difficoltà di apprendimento. Dato in linea
questo con le difficoltà scolastiche riscontrate in anamnesi e con il livello cognitivo
stimato ai test di intelligenza e che è stato alla base della diagnosi di ritardo
mentale.
Funzioni prassiche
Le funzioni prassiche risultano deficitarie. Alle prove di copia di disegno il sig.
M.evidenzia difficoltà a mantenere le proporzioni e la prospettiva.
Il test dell’orologio evidenzia difficoltà nella rappresentazione mentale e nella
pianificazione della disposizione dei numeri nel quadrante.
Funzioni frontali
Nella norma le capacità di attenzione selettiva (TMT A), mentre emergono
marcate difficoltà quando deve cambiare, a seguito di specifiche istruzioni, il
criterio di risposta (TMT B) manifestando in questo caso molti errori e
perseverazioni indicativi di una alterata capacità decisionale.
Intelligenza sociale. È stato somministrato il Test delle situazioni sociali, test
predisposto per valutare la capacità di discriminare tra comportamentiaccettabilii e
violazioni, ovvero comportamenti socialmente inaccettabili. Il sig. M.risulta non
essere in grado di riconoscere quali comportamenti possono essere messi in atto
e quali sono invece ritenuti inammissibili dal contesto sociale. Si evidenziano
inoltre gravi difficoltà nell’attribuzione della gravità delle azioni commesse. Nello
specifico si può osservare come il sig. M.considera comportamenti inadeguati
anche quelli che in realtà sono del tutto normali come per esempio difendersi
dando uno schiaffo ad una persona che tenta di rubarci la borsa; oppure considera
accettabili dei comportamenti inaccettabili quali togliersi le scarpe davanti al
proprio capo in ufficio o aggredire urlando una persona che inavvertitamente ha
commesso un banale errore.
2. Esame di personalità
L’esame dei sintomi attinenti alla sfera dei disordini della personalità e del
comportamento è stato effettuato con due metodi al fine di aumentare il grado di
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confidenza nelle conclusioni raggiunte: questi sono il colloquio clinico e la
somministrazione di test di personalità.
2.1 Colloquio clinico
Il colloquio clinico è uno strumento importante in ambito psicologico e
psichiatrico. Esso permette, attraverso la libera formulazione di domande, di
sondare molteplici aspetti della vita del soggetto: storia personale, caratteristiche
personologiche, relazioni familiari e sociali. Inoltre, il colloquio fornisce un setting
di osservazione del comportamento del soggetto (postura, gestualità,
comportamento non verbale,…) e delle sue capacità di relazione interpersonale. Il
colloquio clinico si configura, pertanto, come un elemento fondamentale
dell’esame psicodiagnostico3. Se condotto in modo adeguato e approfondito, esso
è sufficiente a rilevare psicopatologie evidenti e conclamate.
Commento
I risultati ottenuti dal colloquio clinico hanno permesso di ricostruire il quadro
sintomatologico del sig. M.. In particolare, gli elementi emersi sono i seguenti:
1. Forte dipendenza dalle relazioni interpersonali
2. Episodi depressivi, successivi all’entrata in carcere
3. Gravi somatizzazioni e preoccupazioni legate al corpo
4. Pensieri suicidari e tendenze autolesive
I sintomi rilevati mediante il colloquio clinico sono compatibili con la diagnosi di
disturbo depressivo, così come definita dal DSM IV-TR. Il sig. M.riferisce di
essere di umore depresso per la maggior parte del giorno. Si sente infatti triste e
vuoto, manifesta una forte ansia ed evidenzia importanti crisi di pianto con pensieri
suicidi ed autolesivi. Il sig. M.ripete frequentemente come desideri togliersi la vita
e come non riesca a tollerare l’ambiente in cui si trova e la lontananza dalla moglie
e dal figlio minore. È poi assillato dal pensiero del benessere della famiglia,
costretta a “tirare avanti” in maniera precaria a causa della sua assenza. Inoltre
emerge una marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte le attività per la
maggior parte del giorno. Altri elementi emersi sono legati alla sfera fisica e
3 Sanavio, E., Cornoldi, C. (2001). Psicologia Clinica. Il Mulino.
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comprendono gravi disturbi somatici quali cefalea, disturbi gastrointestinali e
cardiaci, che rendono necessario il ricorso ad accertamenti medici oltre che
l’utilizzo di numerosi farmaci. Inoltre il sonno del sig. M.risulta essere molto
disturbato da numerosi incubi e frequenti risvegli notturni. Si è assistito poi ad un
importante calo ponderale che va ad inficiare ulteriormente il benessere
dell’imputato.
2.2 Test di Personalità
Il colloquio clinico costituisce una metodologia adatta per la rilevazione di sintomi
particolarmente marcati ed evidenti. Per sintomi più sfumati e per i quali è
necessario documentare l’assenza di simulazione è indicata l’utilizzazione di
appositi test di personalità, che permettono analisi più specifiche e mirate, che
altrimenti sfuggirebbero all’osservazione diretta. I test di personalità più in uso in
ambito forense sono i questionari di personalità i quali forniscono una misura
oggettiva e quantitativa di eventuali sintomi che attengono alla sfera della
personalità.
MMPI-2. L’MMPI-24 è il più autorevole e diffuso questionario di personalità
attualmente in uso. E’ formato da 567 items di tipo Vero/Falso, ed è ampiamente
usato in ambito giudiziario in quanto prevede delle scale di controllo per la
tendenza alla simulazione dei disturbi psichici. La somministrazione è ammissibile
tenuto conto che la comprensione verbale del M.risulta adeguata, così come
dimostrato dal token test.
Scale di validità:
Il particolare contesto nel quale avviene questo accertamento potrebbe portare ad
una più o meno intenzionale esagerazione della sintomatologia; è necessario,
quindi, escludere una eventuale simulazione. La scala L misura la tendenza a
fornire un’immagine di sé socialmente accettabile; la F è un indice della validità del
test; la K evidenzia l’atteggiamento difensivo verso le indagini psicologiche. Il
MMPI-2 del sig. M.non mostra differenza significativa fra la scala F e K (F-K=14):
questo risultato permette di escludere una simulazione.
4 HATHAWAY, S.R., MCKINLEY, J.C. (1995) Minnesota Multiphasic Personality Inventory – 2.Manuale. Organizzazioni Speciali.
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Scale di base, supplementari e di contenuto:
Il signor M.ottiene punteggi indicativi di patologia nelle seguenti scale:
- Paranoia (con idee persecutorie e suscettibilità): caratteristico di persone che
riferiscono che il loro mondo è minaccioso ed hanno la sensazione di essere
incomprese. Si sentono sospettose e non hanno fiducia negli altri. Inoltre vedono
sé stesse come estremamente sensibili e permalose.
- Psicastenia che descrive persone che hanno la tendenza ad essere ansiose,
tese ed agitate. Riferiscono di provare grande disagio, preoccupazione e senso di
inquietudine. Sono molto nervose, depresse, irrequiete ed hanno difficoltà di
concentrazione
- Pd-5 (auto-alienazione): le persone con alto punteggio riportano di sentirsi a
disagio e infelici con sé stesse. Possono riferire di far uso eccessivo di alcol.
- Schizofrenia in cui si riconoscono Alienazione sociale, vale a dire senso di
incomprensione e sfiducia; Alienazione emozionale, quindi con sentimenti di
depressione e disperazione; Perdita di controllo dell’io che caratterizza persone
che temono di diventare pazze e che riportano di avere depressione, disperazione
e possono desiderare di morire.
- Introversione sociale (Alienazione personale e sociale) che caratterizza persone
che riferiscono sentimenti di estraniazioni dagli altri e da loro stesse. Si sentono
lontane dalle altre persone e hanno un’immagine di se stessi molto povera.
- Hy-4 (Disagio somatico): le persone che ottengono alti punteggi in questa scala
riportano disturbi somatici multipli, come ad esempio mal di testa o vertigini.
- Disturbo post traumatico da stress che descrive sintomi come ansia,
depressione, disagio emotivo, disturbi del sonno, pensieri disturbanti e sensazioni
di essere incompresi o maltrattati.
- Ansia: le persone che ottengono un alto punteggio in questa scala riferiscono
sintomi che includono tensione, problemi somatici come tachicardia e mancanza
di respiro, disturbi del sonno, preoccupazioni eccessive e problemi di
concentrazione.
- Paure: punteggi elevati in questa scala sono presenti in persone che riferiscono
un numero eccessivo di paure o fobie riguardanti molte e diverse situazioni o
cose.
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- Preoccupazione per la salute riferita da persone che riportano molti sintomi fisici
che interessano svariate parti del corpo, inclusi sintomi gastrointestinali,
cardiovascolari ecc.
- Bassa autostima tipica di persone che hanno la tendenza a caratterizzarsi in
termini negativi e hanno una scarsa opinione di sé.
- Indicatori di difficoltà di trattamento che riguarda persone che hanno
atteggiamenti negativi verso medici e terapie che concernono la salute mentale.
CBA 2.0
La batteria CBA 2.0 si compone di svariati questionari e di un’intervista strutturata.
Le scale della CBA indagano in modo generale un’ampia serie di problematiche di
potenziale interesse clinico. E’ pertanto possibile individuare eventuali aree
disfunzionali nella situazione di vita del soggetto, che potranno essere oggetto di
ulteriore approfondimento. La batteria CBA permette, attraverso il calcolo di alcuni
indici, di stimare la validità del protocollo. Nel caso in esame, l’indice STAI-ACC è
nella norma , il numero di risposte omesse non è significativo e non compromette
la validità del test stesso e non si evidenzia una tendenza alla simulazione o alla
presentazione di sé in una luce socialmente favorevole. Si rilevano dei valori
d’ansia piuttosto alti soprattutto al momento dell’inizio del test, ma non tali da
compromettere la validità del protocollo. Per quanto riguarda le altre scale, si
evidenziano alti livelli anche per l’ansia di tratto (scala STAI-X2 = 89,2) e nella
scala per la diagnosi dei sintomi depressivi (scala QD = 80,6), coerentemente con
l’anamnesi raccolta e con le risultanze del MMPI-2. Risultano significativi anche i
punteggi relativi ai sintomi somatici,e alle paure e fobie .
Commento
La sintomatologia depressiva rilevata al colloquio e ai test di personalità è a mio
avviso secondaria alla carcerazione essendo insorta successivamente alla
medesima. Per questo motivo detta sintomatologia non può essere messa in
relazione causativa con il fatto/reato e pertanto non verrà commentata
ulteriormente.
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Metodologia di controllo della simulazione e della dissimulazione
Al fine di poter avanzare ipotesi diagnostiche maggiormente affidabili, una
discussione a parte si rende necessaria nell’affrontare il problema della
simulazione. Si definisce simulazione la tendenza a riportare sintomi non veri o ad
esagerare i propri problemi d’adattamento psicologico. In ambito forense spesso
esiste un interesse da parte del soggetto a simulare una patologia psichica. E’
quindi importante applicare le metodologie appropriate al caso in esame, visto che
si potrebbe avanzare legittimamente l’ipotesi di simulazione finalizzata ad ottenere
dei vantaggi processuali.
I metodi utilizzati per valutare l’esistenza di un’eventuale simulazione sono i
seguenti:
- Scala L del M.M.P.I. La scala L del M.M.P.I. è in grado di fornire una stima della
tendenza del soggetto alla menzogna e alla presentazione di se stesso in una luce
socialmente favorevole (desiderabilità sociale). Essendo la scala L pari a 62 non
esiste una indicazione di simulazione.
- Indice F-K del M.M.P.I. Metodo F-K. Il M.M.P.I. contiene due scale, F e K, che,
opportunamente confrontate tra loro, permettono di rilevare il tentativo di
simulazione. La scala F misura la tendenza a riportare un numero eccessivo di
sintomi psicologici o ad esagerare i propri problemi di adattamento. Se F è molto
maggiore di K si ha simulazione. L’indice F-K o di Simulazione valuta la tendenza
ad esagerare i propri sintomi5 ed è significativo quando ha un valore maggiore di
18. Nel caso in esame tale valore è 14.
In sintesi il profilo di personalità non è simulato dal momento che gli indicatori che
in letteratura6 sono utilizzati per evidenziare la simulazione non la evidenziano.
5 J.N. Butcher, C.L. Williams, (1996), Fondamenti per l’interpretazione del MMPI-2 e del MMPI-A.Organizzazioni Speciali6 A. K. Hess, I. B. Weiner, (1999), “The handbook of forensic psychology”, Wiley editore.
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CONCLUSIONI GENERALI
I) Descrizione della sintomatologia psichica del sig. M.
Dagli accertamenti condotti sul sig. T. M.è emerso il seguente quadro
sintomatologico:
- Alterazioni cognitive: Ritardo Mentale lieve che causa
a. significativo deficit di intelligenza sociale che determina una
incapacità di interpretare correttamente le situazioni sociali
b. deficit nei processi decisionali che determina una incapacità di inibire
la risposta istintiva.
c. deficit di memoria anterograda (apprendimento)
Si evidenzia un livello cognitivo generale deficitario, difficoltà a carico delle
funzioni frontali e a carico dei processi decisionali, oltre che gravi difficoltà nel
discriminare tra comportamenti socialmente accettabili e comportamenti
socialmente inaccettabili.
- Alterazioni affettive e di personalità
Il sig. M.evidenzia una patologia di tipo depressivo. Dal colloquio effettuato e dai
test somministrati emergono infatti tratti inequivocabili al riguardo. La presenza di
forte ansia, accompagnata da senso di vuoto e tristezza, da crisi di pianto e
ideazione suicidarla sono caratteristiche in atto. In aggiunta vengono riferiti
numerosi disturbi somatici (confermati dalle cartelle cliniche) e un importante calo
ponderale.
La sintomatologia descritta sotto il titolo Alterazioni affettive e di personalità risulta
essere insorta in seguito alla carcerazione. Pertanto non essendo in potenziale
relazione causale con il fatto/reato non verrà ulteriormente presa in esame.
L’utilizzo degli appropriati indicatori ha permesso di escludere che la
sintomatologia sopra riportata sia stata simulata.
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II ) Considerazioni circa il vizio parziale di mente
Tutta la sintomatologia sopra riportata a mio avviso rileva ai fini del vizio parziale
di mente e assume “valore di malattia” 7 per i motivi che seguono:
a) incapacità di intendere
Dal un punto di vista clinico, Il sig. M.presenta un Ritardo Mentale di grado lieve.
Il Ritardo Mentale consiste in un deficit cognitivo generalizzato e il portatore di tale
sindrome presenterà dei deficit alle varie funzioni quali memoria, attenzione,
ragionamento astratto ecc. Questa diagnosi descrittiva è indicativa di una
riduzione generalizzata di efficienza cognitiva. Alcuni sintomi però risultano
particolarmente pronunciati nel M.e sono quelli relativi all’Intelligenza Sociale e
alle capacità decisionali. Il deficit di Intelligenza Sociale nel caso in esame è
caratterizzato da una significativa riduzione della capacità di distinguere e
riconoscere in maniera corretta comportamenti accettabili e comportamenti non
accettabili oltre che nella incapacità di riconoscere adeguatamente gli stati emotivi
delle altre persone.
Occorre sottolineare, per una migliore comprensione delle considerazioni
sovraesposte, che un aspetto fondamentale dello sviluppo psichico - dal punto di
vista affettivo e della cognizione sociale - consiste nella capacità di una chiara e
corretta distinzione di ruoli: la capacità di distinzione di ruolo (di cui la distinzione
dei ruoli familiari costituisce il nucleo prototipico) rappresenta il fondamento
psichico delle abilità di cognizione sociale. Il comportamento sociale è adeguato o
inadeguato avendo come riferimento la cornice di ruoli in cui ha luogo: una battuta
spinta può essere socialmente non patologica con un amico stretto, ma esserla
con la madre del fidanzato appena conosciuta (come visto, i test di cognizione
sociale si basano proprio su questa distinzione). Ciò che si vuole sottolineare è,
proprio per le considerazioni sopra esposte, l’assenza di chiari segnali di rifiuto
(che avrebbero quindi integrato un comportamento di vera e propria violenza
7 Fornari, U. (2004), “Trattato di psichiatria forense”, UTET
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sessuale) possono aver fatto perdere la comprensione del disvalore sociale del
comportamento.
Il caso in esame può dirsi, da questo punto di vista, un caso da manuale:
l’incapacità del sig. M.di afferrare i segnali deboli di rifiuto provenienti dall’altra
persona causa una incapacità ad individuare il disvalore sociale del
comportamento oggetto di reato (ossia il non comprendere fino in fondo che il
comportamento tenuto è riprovevole socialmente e lesivo nei confronti della
persona che l’ha subito) è strettamente legato con il suo complessivo stato
mentale, caratterizzato da una generale e pervasiva disfunzione della abilità di
comprensione e interpretazione della realtà (e della realtà sociale in particolare).
In sostanza, i deficit di cognizione sociale del sig. M.determinano una inabilità a
determinare il “disvalore sociale” dell’atto che va a compiere. Inabilità che,
tradotta nel linguaggio giuridico, può essere considerata come una incapacità di
intendere grandemente scemata, valevole per la sussistenza del vizio parziale di
mente.
b) incapacità di volere:
Il deficit di intelligenza sociale evidenziato nel sig. M.non si esprime solo in una
inabilità di comprensione della realtà sociale (componente cognitiva) ma, nella sua
compenente attiva, pratica, si traduce in una inettitudine e inappropriatezza
dell’agire sociale. Da un deficit di comprensione della realtà sociale si passa ad
una incapacità di valutare e selezionare correttamente i comportamenti permessi e
adeguati in un determinato contesto. Il deficit di intelligenza sociale impedisce di
apprezzare appieno le conseguenze delle proprie azioni sugli stati soggettivi ed
emotivi delle altre persone. Con riferimento al reato ipotizzato, tale sintomatologia
avrebbe impedito al M.di stimare le conseguenze e quindi di regolare il proprio
comportamento nel contesto del fatto/reato.
L’incapacità di inibire la risposta e di modificare il proprio comportamento è una
ulteriore componente, che a mio avviso, è in stretto nesso causale con il fatto
reato e rende conto di una grandemente scemata capacità di volere. Una persona
normale, sotto l’influsso di una forte pulsione sessuale, modula il proprio
comportamento di avvicinamento sessuale sulla base della risposta verbale e non
verbale che ottiene dal soggetto avvicinato. Il M., gravemente compromesso nella
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sua capacità di interpretazione degli stati emotivi delle altre persone è anche
incapace di bloccare il proprio comportamento istintivo quando questo si è
innescato, in quanto egli è privo dell’apparato cognitivo essenziale per un
adeguato e socialmente accettabile comportamento nel contesto in questione
Le sovraesposte inabilità ad individuare e modulare il comportamento adeguato al
contesto, realizzano quello che nel linguaggio giuridico può considerarsi come
incapacità di volere. Incapacità che, come quella di intendere, risulta grandemente
scemata e dunque idonea ad integrare il vizio parziale di mente.
Ad incrementare questo aspetto (lo si accenna soltanto, trattandosi di
considerazioni non strettamente psicopatologiche) c’è inoltre un aspetto culturale
caratteristico del gruppo sociale di provenienza che appare particolarmente
degradato. Il compimento di atti incestuosi all’interno delle mura domestiche,
rappresenta tutt’altro che una rarità all’interno di determinate realtà sociali8. Una
malsana abitudine sociale non può certo giustificare il comportamento del singolo,
ma a mio sommesso avviso potrebbe trovare considerazione nell’inquadramento
del caso.
Padova, ….
prof. Giuseppe SartoriOrdinario di Neuropsicologia Clinica
Università di Padova
8 Luigi Luca Cavalli-Sforza, Geni, popoli e lingue Adelphi, Milano 199
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Appendice I
TEST SOMMINISTRATI
TEST
NEUROPSICOLOGICI
RISULTATI
GREZZI
PUNTEGGI
(punti z, cut-off,
QI)
VALUTAZIONI
FUNZIONI COGNITIVE GENERALI
WAIS – parte verbale 15 QI = 63 Deficitario
Matrici di Raven(Livello intellettivo visuo-spaziale) 22/48 QI = 70 Deficitario
ESAME NEUROPSICOLOGICO BREVE
Memoria di prosa immediata 2/28 Deficitario
Trail making test – A 50 sec. Nella norma
Trail making test – B 180 sec. Deficitario
Test dei gettoni 28/26 Nella norma
Copia di disegno 1/2 Nella norma
Test dell’orologio 4/10 Deficitario
INTELLIGENZA SOCIALE
TEST DELLE SITUAZIONISOCIALI
Normativi identificatiViolazioni identificate
Gravità violazioni
10/1516/2524/75
z = -5,31z = -7,38z = -4,15
Gravement Def.Gravement Def.Gravement Def.
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Appendice II
MMPI-2
Scale di base Punti TL Menzogna 62F Frequenza 82K Correzione – Atteggiamento di difesa 32Hs Ipocondria 58D Depressione 55Hy Isteria 42Pd Deviazione psicopatica 49Mf Mascolinità 43Pa Paranoia 67Pt Psicastenia 65Sc Schizofrenia 69Ma Ipomania 61Si Introversione sociale 65
Scale supplementari Punti TFb Back F 90Vrin Incoerenza nelle risposte 53Trin Incoer. Nelle risp “Vero” 64Mac-R Alcoolismo 71O-h Ostilità ipercontrollata 44Pk Dist.post-traumatico da stress 75Mds Disagio coniugale 56Aps Tossicodip. potenziale 36Aas Ammissione di tossicodip. 48
Scale di contenuto Punti TAnx Ansia 75Frs Paure 73Obs Ossessività 64Dep Depressione 63Hea Preoccupazione per la salute 77Biz Ideazione bizzarra 79Ang Rabbia 63Cyn Cinismo 72Asp Comportamenti antisociali 68Tpa Tipo A 73Lse Bassa autostima 68Sod Disagio sociale 53
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Fam Problemi familiari 63Wrk Difficoltà sul lavoro 72Trt Indicatori di difficoltà di trattamento 69