V-Magazine 4 ITA - novembre dicembre 2013
-
Upload
detourism-turismo-sostenibile-citta-di-venezia-sustainable-tourism-city-of-venice -
Category
Documents
-
view
218 -
download
4
description
Transcript of V-Magazine 4 ITA - novembre dicembre 2013
magazineee vv ee nn tt ii mm oo ss tt rr ee ii tt ii nn ee rr aa rr iiaannnnoo 11 ,, nnuummeerroo 44
nnoovveemmbbrree -- dd ii cceemmbbrree 220011 33
VVeenneezziiaa
Eventi
Feste veneziane
PPaasssseegggg ii aattaa wwaaggnneerrii aannee
VVeenneezzii aa dd ''aauu ttuunnnnoo
aa ll ll aa ssccooppeerrttaa ddee ll ll ee ddee ll ii zzii ee ddee ll ll aa ll aagguunnaa
Fuori rotta: l 'altra Venezia
II rreennee FFii nneessssii
BBaarrbbaarraa BBoonnaannnnooAAssssooccii aazzii oonnee AAEErreessNN ii nnaa KKeennnneeddyy
Mostre in città
I luoghi del la musica
MMaaddoonnnnaa ddeell ll aa SSaall uu ttee
GGrraann TTeeaattrroo LLaa FFeenn ii cceessttaagg iioonnee ss ii nn ffoonn ii ccaa
GGuuggggeennhheeiimm:: AAvvaanngguuaarrdd ii eenneell ll aa PPaarrii gg ii ffiinn ddee ssiièèccllee
VVii nncceennzzoo CCoorrbboo
SSOOMMMMAARRIIOO
0044 0088
11 00
11 6611 44
2200 2288
Incontri d'arteAvanguardie nellaParigifin de siècle
Mostre in cittàmostre temporanee a Venezia
Feste VenezianeMadonna della Salute
Vediamoci a VeneziaCartel lone degli eventi in corso
Verdi & WagnerPasseggiate wagneriane
Fuori rotta: l'altra VeneziaVenezia d'autunno
Le pietre di VeneziaTradizioni, antichi mestieri ecuriosità veneziane
04
08
14
20
26
16
10
La mostra si apre con una selezione introduttiva di dipinti impressionisti,fra cui quelli di Claude Monet, PierreAuguste Renoir, Berthe Morisot eAlfred Sisley, che contestualizzano l’ambiente artistico in cui si formano i
neoimpressionisti, i Nabis e i simbolisti, per poi focalizzarsi sulle attività diquesti movimenti.
La Parigi fin de siècle fa da scenario a sconvolgimenti politici e fortitrasformazioni culturali.
Avanguardienella Parigifin de siècle
A tutto questo gli artisti reagiscono indifferenti modi, aderendo o meno aimovimenti politici e culturali, e dandovita a nuovi movimenti artistici cheportano linguaggi innovativi, eprediligono canoni estetici inediti.Il nuovo porta con sé ansia e inquietudine,fabbriche, socialismo e condizioni di vitadifficili. L’arte, se non vuole perdere divista se stessa, deve seguire il suo tempo,deve essere contemporanea.La mostra si sofferma in particolar modosu alcuni dei maggiori protagonisti diquest’epoca: Paul Signac, MaximilienLuce, Maurice Denis,Pierre Bonnard, FélixVallotton e OdilonRedon.
IlNeoimpressionismoE’ stato un importantemovimento artisticonato in Francia alla fine
del XIX° secolo, con la finalità di perfezionare i principi alla base della correnteimpressionista. Georges Seurat, ilmaggiore esponente della corrente, utilizzò il termine di Neoimpressionismo perenfatizzare il processo evolutivo portato atermine con l’uso delle ultime scoperte incampo scientifico. Le scene fantasiosedelle tele rispecchiano contenuti ideologicie teorie pittoriche e anche nelle interpretazioni di città, sobborghi e campagne, riflettono luoghi idealizzati di armonia.
INabis
Furono ungruppo di artistipariginidell'avanguardia postimpressionista attivialla fine delXIX° secolo,raccolti intorno
Le avanguardie parigine fin de siècleFino al 6 gennaio 2014Peggy Guggenheim CollectionApertura 1018 tutti i giorniChiuso il martedì e il 25 dicembrewww.guggenheimvenice.it
al pittore Paul Sérusier con l'intento di rinnovarela pittura. La loro arte fu influenzata dal Sintetismo di Paul Gauguin e dalle stampe giapponesi;non cercavano la forza espressiva ma la purezza,la bidimensionalità, la sintesi formale, laflessuosità della linea e la morbidezza delcolore.
Il Simbolismo
E’ un movimento culturale sviluppatosi inFrancia nel XIX secolo che si espresse nellaletteratura, nelle arti figurative e di riflesso nellamusica. Scopo dei simbolisti è quello di superarela pura visività dell'impressionismo in sensospiritualistico (e non scientifico, come avvieneinvece tra i neoimpressionisti), cercando ditrovare delle corrispondenze tra mondooggettivo e sensazioni soggettive.Tra gli artisti francesi che lavorano con varietecniche, dalla pittura alla decorazione, alleincisioni, si annoverano Maurice Denis, GeorgesLacombe, Paul Ranson, Charles Filiger e OdilonRedon.
Tramodaeprofumodal 1° novembre
Palazzo Mocenigo, San Stae, Santa Croce, 1992
All’interno del nuovo percorso un' inedita proposta
museografica che riguarda la storia del profumo.
Vere e proprie “stazioni olfattive” accompagnano i
visitatori nell’approfondimento della storia del
profumo e delle essenze attraverso i sensi.
www.mocenigo.visitmuve.it
ItesoridelGhettodiVenezia
fino al 6 gennaio 2014
Galleria G. Franchetti alla Ca' d'Oro
Cannaregio, 3932
Un progetto ricco di significati storici per i
500 anni della Comunità Ebraica di
Venezia: il restauro degli oggetti liturgici in
oro e argento finemente lavorati dagli
artigiani veneziani tra il XVII e il XX secolo,
salvaguardati dalle razzie naziste.
www.cadoro.org
HenryHargreavesfino al 24 novembre
Museo della Follia Isola di San Servolo
La prima personale europea dal titolo No
seconds del fotografo neozelandese Henry
Hargreaves, famoso per la sua ricerca tra
fotografia e cibo.
www.events.artmovie.it"GeroQua"Canalettodal 10 novembre al 27 dicembre Abbazia
di San Gregorio Salute, Dorsoduro, 987
Il famoso dipinto di Canaletto torna nel luo
go dove l'artista lo dipinse all’Abbazia di
San Gregorio. Non una mostra ma un’espe
rienza emozionale.
www.canalettovenezia.it
MaDonnefino al 31 dicembre
Museo Diocesano d'Arte Sacra S.Apollonia
Fondamenta della Canonica, Castello, 4312
Una preziosa testimonianza di fede e pietà
popolare, dimenticate nel culto attuale, ma
ancora vive nella tradizione: le Madonne
vestite sono parte della preziosa collezione
del Museo Diocesano.
www.veneziaupt.org
HarisEpaminondadal 22 novembre al 2 marzo 2014
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa Castello 5252
Epaminonda utilizza spesso materiali pree
sistenti, quali immagini tratte da libri, film
o sculture, assemblandoli per creare opere,
installazioni e video che evocano situazioni
misteriose.
www.querinistampalia.org
Diformeedistilidal 30 novembre al 27 aprile 2014
Palazzo Mocenigo
San Stae, Santa Croce, 1992
Attraverso un percorso ricco di suggestioni e
di riferimenti stilistici, la mostra esplora le
abitudini e i mutamenti del gusto in Europa,
fenomeni spesso “precursori” di cambiamenti
sociali e culturali prodottisi nel Vecchio Conti
nente in questi ultimi secoli.
www.mocenigo.visitmuve.it
Unanottealmuseo30 novembre e 28 dicembre
Gallerie dell'Accademia, Galleria "Giorgio
Franchetti" alla Ca' d'Oro
I musei statali veneziani che aderiscono
all'iniziativa Una notte al museo restano
aperti fino a mezzanotte.
www.beniculturali.it
LudovicoDeLuigidal 31 ottobre al 1 dicembre
Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza S.Marco, 71/c
Una mostra antologica che racconta il
percorso artistico dell'artista veneziano Lu
dovico De Luigi dal 1960 al 2013, in un
viaggio tra passato e presente, verso un futu
ro immaginato con visionarietà attraverso
oltre 30 dipinti e 3 sculture.
www.bevilacqualamasa.it
INCHIUSURA
BiennaleArtefino al 24 novembre
Giardini, Arsenale, luoghi vari di Venezia
Ultimi giorni per visitare la 55. Esposizione
Internazionale d'Arte.
www.labiennale.org
Amarcordfino al 24 novembre
Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A
In questa mostra vengono portati alla luce
frammenti della storia della Biennale di Ve
nezia, grazie all’incursione del curatore che
si è imbattuto in alcuni materiali e li ha scelti
con lo spirito del collezionista e dell’appas
sionato più che dello storico o dello studioso.
www.labiennale.org
AnaTzarev.Love&Peaceffino al 24 novembre
Museo Diocesano d'Arte Sacra S.Apollonia
Fondamenta della Canonica, Castello, 4312
L'artista Ana Tzarev presenta la sua campa
gna globale Love & Peace: un enorme scultu
ra floriforme che sboccia al centro di una
collezione di suoi dipinti di fiori.
www.veneziaupt.org
RoyLichtensteinsculptorfino al 24 novembre
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Dorsoduro, 42
Mostra di scultura dedicata a Lichtenstein
uno dei maggiori protagonisti della pop art
americana.
www.fondazionevedova.org
…CosiddettiCarnevali…finoal24novembre
Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Spazio Espositivo Dorsoduro,42
La mostra riunisce opere realizzate tra il 1977 e
il 1991 e testimoniano una inconsueta espe
rienza all’interno del percorso di Emilio Vedova.
www.fondazionevedova.org
ImbarcazionidaRegatafino al 24 novembre
Ca' Rezzonico Museo del Settecento veneziano
Dorsoduro, 3136
Una delle collezioni più importanti d’incisio
ni e disegni dedicati a questo aspetto specifi
catamente veneziano dell’effimero barocco è
conservata presso il Gabinetto dei disegni e
delle stampe del Museo Correr e viene ora
esposta, dopo lungo tempo, a Ca’ Rezzonico.
www.carezzonico.visitmuve.it
PatrickMimranGhostsfino al 30 novembre
Palazzo Malipiero San Marco, 3075/76
L'autore dipinge fantasmi, quella parte che
non vuole morire, che vuole vivere ancora,
distante dai ricordi materiali che ci legano
alle figure del passato.
www.mimran.com
LL aa MM aa dd oo nn nn aadd ee ll ll aa SS aa ll uu tt ee
2211 nnoovveemmbbrree
LL aa MM aa dd oo nn nn aadd ee ll ll aa SS aa ll uu tt ee
2211 nnoovveemmbbrree
La festa della Madonna della Salute è una ricorrenza religiosa di Venezia che si celebra il 21novembre di ogni anno ed è considerata, insie
me alla festa per il Redentore, la festa dei veneziani,perchè rappresenta un appuntamento immancabileper molti abitanti della città lagunare.
La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste che colpì il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si trattadella stessa epidemia descritta anche da AlessandroManzoni ne I promessi sposi. Il contagio si estese a Venezia in seguito all'arrivo di alcuni ambasciatori diMantova, città già particolarmente colpita dall'epidemia, inviati a chiedere aiuti alla Repubblica di Venezia.Gli ambasciatori furono alloggiati in quarantenanell'isola di San Servolo ma nonostante questa precauzione diffusero il morbo tra la popolazione che vennedecimata. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solennealla Madonna di erigere un tempio votivo grandioso esolenne se l’epidemia si fosse risolta. Così avvenne cheun anno dopo la città fu finalmente libera dal morbo e ilGoverno della Repubblica, mantenendo fede al voto,fece erigere la Basilica della Madonna della Salute, adopera di Baldassare Longhena. La struttura della chiesafu realizzata in stile Barocco, con pianta ottagonalesormontata da un’imponente cupola. La sua consacrazione avvenne il 21 novembre del 1687.
Nei giorni che precedono la festività, per facilitarel'accesso dei fedeli alla Basilica, viene allestito unquinto ponte sul Canal Grande tra Santa Maria del Giglio e la riva opposta. In origine era un ponte di barche,interamente in legno, oggi invece è assemblato conmaterie plastiche; costituito da 4 arcate più un'arcata didimensioni maggiori, consente il transito di natanti piùgrandi quali i vaporetti o le barche da trasporto.
NNaavvii nn RRaajj aaggooppaall aann
FFaauussttoo MMaarrooddeerr
FFaauussttoo MMaarrooddeerr
I veneziani sono molto devoti alla Madonnadella Salute e ogni anno partecipano numerosi alle celebrazioni liturgiche che si susseguono all’interno della Basilica per piùgiorni. Ogni fedele porta all’altare una candela per rendere omaggio alla Madonnaaffinché interceda per la loro buona salute.Davanti alla chiesa e nei campi vicini sisvolge una fiera e non mancano le bancarellenon solo di ceri votivi, ma anche frittelle ealtri dolciumi, palloncini, giocattoli, inun’atmosfera mista di sacro e profano.
È un piatto che ha le proprie origini nella storia antica di Venezia, ed è legato alla festadella Madonna della Salute. La castradinainfatti è una pietanza che rende omaggio allafedeltà dei Dalmati i quali, nel lunghissimoisolamento patito da Venezia durante il periodo della pestilenza, furono gli unici a rifornire gli abitanti di cibo, tra cui la carne dimontone. Durante i lunghi diciotto mesi di
peste i Veneziani mangiarono quasi esclusivamente questo piatto saporito. Di seguito laricetta tradizionale:
Ingredienti per 4 persone:
Castrato salmistrato1000 g.Verze 1000 g.Burro 50 g.Cipolla 100 g.Sale e pepe q.b.Timo q.b.
Bollire la carne per tre volte cambiandol'acqua ogni volta; conservare l'acquadell'ultima bollitura. Soffriggere la cipollanel burro ed aggiungere la verza tagliata ajulienne, farla cucinare fino a 3/4 di cottura,unirla poi alla carne insieme al suo brodo ecompletare la cottura. Si può aggiungere apiacere un pizzico di timo. Il piatto andrebbeservito in ciotole di coccio con crostini di pane saltati al burro. Un Cabernet sauvignonasolano darebbe il tocco finale.
nnoottii zzii ee.. ccoommuunn ii -- ii ttaa ll ii aann ii .. ii tt
MUSICA
SanServoloJazzMeeting21 e 26 novembre Isola di San Servolo
Uno degli appuntamenti più attesi del panorama
jazz nazionale, grazie alla presenza in cartellone
di nomi prestigiosi in grado di coniugare l’alto
livello qualitativo all’originalità della ricerca
www.sanservolo.provincia.venezia.it/
Meyerbeer"L'africaine"
dal 23 novembre al 1 dicembre
Teatro la Fenice Campo San Fantin,
San Marco, 1965
Opera di Giacomo Meyerbeer in lingua origi
nale con sopratitoli in italiano e in francese
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro La
Fenice nel 150° della morte dell'autore.
www.teatrolafenice.it
Stagionesinfonica
Teatro La Fenice, San Marco 1965
6 e 7 dicembre
Concerto Sir John Eliot Gardiner
18 e 19 dicembre
Concerto Stefano Montanari
La Stagione dedicata al Novecento, con raris
sime incursioni nell’Ottocento.
www.teatrolafenice.it
DouceFranceTeatro La Fenice, San Marco 1965
28 novembre
musica da camera di compositori francesi
www.societavenezianaconcerti.org
BeethoveneDvořákTeatro La Fenice, San Marco 1965
15 dicembre
concerti per violino e pianoforte
www.societavenezianaconcerti.org
DANZA
Onegindal 18 al 22 dicembre Teatro La Fenice
Campo San Fantin, San Marco, 1965
Balletto in due atti soggetto di Boris Eifman
dal romanzo Evgenij Onegin di Aleksandr Pu
skin coreografia di Boris Eifman musiche di
Pëtr Il'ič Čajkovskij e Aleksandr Sitkovetskij
www.teatrolafenice.it
TEATRO
ParolediPietra38 dicembre
MuseoArcheologicoNazionale,PiazzaSanMarco,52
È un progetto teatrale che mette al centro la
bellezza e il fascino degli edifici storici vene
ziani attraverso una visita filtrata dall’arte
performativa
www.teatrocontinuo.it
DomenicaateatroRassegna di teatro per bambini.
fino al 9 marzo 2014
Teatro Momo, via Dante, Mestre
24 novembre Il lupo e i 7 capretti
1 dicembre L'apprensista stregone
15 dicembre Gli aiutanti di Babbo Natale
www.culturaspettacolovenezia.it
“Poperomia/Golden Teardrop”
fino al 24 novembre Venezia S.Croce n.556
(fronte Stazione Ferroviaria S.Lucia)
Gli artisti tailandesi rin Rungjang e
Wasinburee Supanichvoraparch sono stati
selezionati per rappresentare la Thailandia
nel loro padiglione nazionale alla Biennale di
Venezia.
MMiicchheell ee CCrroosseerraa
AArrcchh ii vvii oo ffoottooggrraaffii ccoo ddeell ll aa FFeenn ii ccee
“Poperomia/Golden Teardrop”
fino al 24 novembre Venezia S.Croce n.556
(fronte Stazione Ferroviaria S.Lucia)
Gli artisti tailandesi rin Rungjang e
Wasinburee Supanichvoraparch sono stati
selezionati per rappresentare la Thailandia
nel loro padiglione nazionale alla Biennale di
Venezia.
Stagionediprosa
fino al 18 aprile 2014
Teatro Carlo Goldoni, San Marco, 4650/b
1317 novembre Il discorso del re; 2324
novembre Passione; 27 novembre1 di
cembre Il servitore di due padroni; 46
dicembre Sior Tita paron; 1215 dicembre
The country
www.teatrostabileveneto.it
Stagionediprosadal 13 novembre al 13 aprile 2014
Teatro Toniolo P.tta C. Battisti, 1 Mestre
1317 novembre Le voci di dentro
48 dicembre Servo per due
1115 dicembre Riccardo III
1819 dicembre Verdi, narrar cantando
www.culturaspettacolovenezia.it
VISITEGUIDATE
QueriniStampalia
Castello, 5252
Il Museo della Fondazione Querini Stampalia
rappresenta una delle testimonianze di casa
museo, nel cuore di Venezia, più importanti e
meglio conservate d'Europa.
www.querinistampalia.org
StanzadiEleonoraDuseFondazione Giorgio Cini Isola di S.Giorgio
Uno spazio permanente dedicato alla memoria
della grande attrice italiana Eleonora Duse.
www.cini.it
ChiesadelleZitelleIsola della Giudecca
La chiesa rientra quale terzo polo palladiano,
dopo S. Giorgio e il Redentore nel progetto
urbanistico di rinnovamento del prospetto
sud del bacino di S. Marco.
www.scalabovolo.org
Ca'GiustinianSan Marco, 1364/a
Affacciata sul Bacino di San Marco, la sede
della Biennale di Venezia è una dimora stori
ca tra le più rappresentative dello stile tardo
gotico veneziano.
www.labiennale.org
ItinerarisegretiPalazzo Ducale
Visite guidate solo su prenotazione e con accompa
gnatore specializzato. Si svolgono per un mini
mo di 2 persone, massimo 25 e vengono
proposti ogni mattina
www.palazzoducale.visitmuve.it
Galleriedell'AccademiaCampo della Carità, 1050 Venezia
Il museo ospita la più ricca collezione di di
pinti veneziani e veneti, dal Trecento bizanti
no e gotico agli artisti del Rinascimento
www.gallerieaccademia.org
Liveonartfino al 13 dicembre Ca' Pesaro, Palazzo Mocenigo,
Ca'Rezzonico,MuseoCorrer
Per conoscere in modo nuovo e coinvolgente il patri
monio dei Musei Civici di Venezia, scoprendone
particolari inaspettati,storieecuriositàsorprendenti.
www.visitmuve.it
PER LE FAMIGLIE
fino al 31 dicembre 2016
Fondazione Querini Stampalia
Studiare in biblioteca o visitare il
museo con i più piccoli non è più un
problema.
Ora la Fondazione Querini Stampalia ti
dà una mano offrendoti, con lo spazio
ed i libri per studiare, anche la custodia
“intelligente” del tuo piccolo.
www.querinistampalia.org
( )FFoonnddaazzii oonnee QQuueerrii nn ii SSttaammppaall ii aa
AArrcchh ii vvii oo ffoottooggrraaffii ccoo ddeell ll aa BBii eennnnaall ee
VVii nncceennzzoo CCoorrbboo
Richard Wagner amò moltissimo Venezia, città che lo impressiona fortemente fin dal suoprimo soggiorno, nell’agosto del 1858, quando sta componendo il Tristano e Isotta.L’intrico dei canali, la sensazione quasi di sospensione dal tempo, il silenzio interrotto dai
canti dei gondolieri ispirano la musica del compositore di Lipsia, e a sua volta Venezia si dimostrasubito molto propensa ad accogliere le opere di Wagner. Al Teatro La Fenice si tiene infatti la prima rappresentazione italiana sia di Rienzi (1874) sia de L’Anello del Nibelungo (1883), quest’ultima ad opera della compagnia itinerante wagneriana diretta da Angelo Neumann.In seguito al suo primo viaggio, nell’arco di 25 anni Wagner frequenta periodicamente Venezia, ritornando nella città d’acqua altre cinque volte, insieme alla moglie Cosima, figlia del pianista ecompositore Franz Liszt. Dei primi due soggiorni (dall’agosto 1858 al marzo 1859 e nel novembre1861) è lo stesso musicista a parlarcene ne La mia vita, nel cosiddetto diario veneziano e nelle
Passeggiatawagneriana
SSuullllee oorrmmee ddeell mmaaeessttrroo ddii LLiippssiiaa
AArrcchh ii vvii oo ssttoorrii ccoo ddeell ll aa FFeenn ii ccee
lettere a Mathilde Wesendonk, mentre deglialtri quattro (settembre 1876, ottobre 1880,aprile 1882, e dal 14 settembre dello stessoanno fino alla sua morte, il 13 febbraio 1883)abbiamo notizie dalle pagine del diario quotidiano che Cosima tenne negli anni trascorsiaccanto al musicista. Cercando tra le righe diquesti scritti, si può ripercorrere la città con gliocchi del maestro, alla scoperta di alcuni deiluoghi dove Wagner era solito passeggiare, riflettere, trarre ispirazione per la sua musica.Occasione unica per conoscere più a fondo ilgrande artista tedesco, questa passeggiata wagneriana in omaggio al compositore nell’annodel bicentenario della nascita ha inizio proprionel cuore della città, nel sestiere di San Marco.La bellezza della celebre piazza colpisce grandemente Wagner, che frequenta spesso l’areamarciana. È infatti amico del signor Lavena,proprietario dello storico caffè situato ai piedidella Torre dell’Orologio, proprio di fronte allaBasilica di San Marco. Questo è l'angolo più soleggiato della piazza, dove il maestro ama riposare dopo lunghe camminate. Una lapide al
pianterreno del caffè indica il tavolino occupatodi frequente dalla famiglia Wagner.Lasciata Piazza San Marco, uscendo dall’Alanapoleonica, si percorre la Salizada san Moisè eproseguendo in calle larga XXII marzo si svoltain corte Barozzi, dove sorge Palazzo BadoerTiepolo (oggi hotel Westin Europa & Regina),dimora prediletta da Franz Liszt (1839) e Giuseppe Verdi (1851). Nel settembre del 1876,nell’aprile e nel settembre del 1882 vi soggiornaanche Wagner, prima di trasferirsi a Ca’Vendramin Calergi, ossia il palazzo del Casinò, che oggi, nelle stanze dove Wagner passagli ultimi anni di vita, ospita la più grandecollezione privata a lui dedicata dopo quella diBayreuth. Proseguendo ancora in direzione dicampo santo Stefano e poi di campo San Samuele, si percorre salizada Malipiero fino araggiungere Palazzo Malipiero, affacciatosul canal Grande, accanto a Palazzo Grassi, oggisede di grandi mostre d'arte. Nel 1882, Wagner, con la famiglia, viene invitato spesso a Palazzo Malipiero dagli amici Schleinitz: a voltesuona al pianoforte o canta qualche aria delle
sue opere. Sulla riva opposta del canal Grande,sulla destra, vicino a Ca’ Foscari, sede ufficialedell'Università di Venezia, si può scorgere PalazzoGiustinianBrandolin. È qui che Wagner risiede nel corso del suo primo viaggio veneziano:affitta i mezzanini sotto il piano nobile del palazzo,sperimentando per la prima volta l'ebbrezza di abitare a Venezia. Sebbene la sistemazione si riveli poiun tetro e freddo appartamento dove, per tuttol’inverno del 1858, Wagner è costretto a combattere con la stufa, in queste sale compone il secondoatto del Tristano e Isotta e inizia a lavorare alParsifal. La sera Wagner raduna alcuni amici musicisti per far ascoltare loro le pagine appenacomposte. Da campo San Samuele, percorrendocalle Mocenigo, in pochi minuti si arriva fino a Palazzo Contarini dalle Figure, che ospita Wagner nell’ottobre del 1880. Qui, circondato dal piùgrande lusso, Wagner continua a lavorare al suoParsifal; a volte, la sera, canta per gli amici qualchearia, accompagnato al pianoforte da Joseph Rubinstein o suona lui stesso brani di Beethoven. AArrcchh ii vvii oo ssttoorrii ccoo ddeell ll aa FFeenn ii ccee
SStteeffaannoo RReemmoo
L’autunno è la stagione ideale per un viaggioa Venezia: scemata la folla dei mesi estivi,resta la Venezia dei veneziani, e si respira
un’atmosfera più intima e autentica. Basta lasciareil centro storico e andare a perdersi nelle zone piùnascoste della città: sarà una piacevole sorpresascoprire una Venezia silenziosa, poco frequentata,quasi sconosciuta.A novembre e dicembre può anche capitare l’insolitaemozione di camminare per Venezia con i piedisott’acqua, quando l’alta marea arriva a sommergere ipunti più bassi della città: è l’acqua alta, evento naturaleche i veneziani ben conoscono. Questi allagamenti sonoper lo più di pochi centimetri di acqua e durano solo un
paio d’ore, poi la marea decresce e la vita cittadina tornaalla normalità. Di regola, è sufficiente indossare un paiodi stivali in gomma; si può comunque passeggiare per levie principali grazie ai camminamenti sopraelevati allestiti in caso di acqua alta che consentono di attraversare ipunti dove l’acqua lo impedirebbe.Oltre a farsi conquistare dall'arte e dalle bellezze storichedella città lagunare, con l’autunno non si può non lasciarsi sedurre anche dalla bontà delle tradizioni gastronomiche veneziane. Questa è infatti una stagionedavvero generosa di delizie per il palato: chiunque ami ilbuon cibo e il buon vino, durante gli ultimi mesidell’anno può girare la città alla scoperta degli ingredienti più tipici della saporita cucina locale, sia nei
UUnnaa ggiioorrnnaattaa aallllaa ssccooppeerrttaaddeellllee ddeelliizziiee ddeellllaa llaagguunnaa
VVeenneezziiaadd''aauuttuunnnnoo
VVeenneezziiaadd''aauuttuunnnnoo
mercati che nelle botteghe che nei tanti luoghi in cui sigustano le specialità più appetitose, dai bacari (le tipicheosterie veneziane) ai ristoranti alle pasticcerie.
Immergersi nell'atmosfera caratteristica dei mercatinicittadini è un ottimo modo per scoprire le zone più popolari di Venezia, vissute dai suoi abitanti. I venezianiinfatti fanno ancora la spesa quotidiana al mercato onelle botteghe di ortolani e fruttivendoli, che espongonoin bella mostra la merce sui banchi dei loro piccoli negozi affacciati lungo le calli. Durante tutto l’anno in città sipuò trovare un’eccellente scelta di verdure e frutta
sempre freschissime, provenienti in gran parte dagli ortidelle vicine isole della laguna, come Mazzorbo,Sant’Erasmo, Le Vignole, o dell’entroterra veneziano. Iterreni argillosi e imbevuti di acqua salmastra delle isolelagunari danno vita a verdure particolarmente gustose ea varietà uniche, come il famoso carciofo violetto diSant’Erasmo, Presidio Slow food. I mercati di frutta everdura traboccano di tesori dell’orto e delizie della tavola che saranno protagonisti dei menù di ristoranti elocali che qui si riforniscono ogni giorno: fare una passeggiata a caccia dei prodotti più freschi e di stagionedarà certamente un’idea per sapere quale piatto scegliere la sera a cena, magari biologico o a chilometro zero, acui abbinare uno degli eccellenti vini locali.
Fuori rotta. L’altra mappadi Venezia è un prontuariodi consigli e idee per unavacanza ecosostenibile e solidale in laguna.Non solo la mappa realizzata dalla Città di Venezia in collaborazione conl’organizzazione no profitAeres è ricca di suggerimenti per fare acquisti diprodotti biologici eshopping equosolidale (negozi, mercatini, aziende agricole)ma offre anche indicazioni su dove soggiornare e mangiarebiologico o vegetariano nel centro storico di Venezia, nellealtre isole della laguna veneta e nella terraferma.Il tutto consultabile prima di partire, direttamente sulportale turistico della Città di Venezia, all’indirizzowww.veniceconnected.com/fuorirotta
AAssssooccii aazzii oonnee AAEErreess
PPaassqquuaall ii nnoo BBrrooddeell ll aa
Certamente il più celebre dei mercati veneziani èquello di Rialto. È qui che bisogna partire per conoscere le delizie veneziane. Da quasi mille anni questa,che è la parte più antica della città, è la sede delmercato per eccellenza, dove ancora oggi i veneziani tutte le mattine eccetto domenica e lunedì si riforniscono di pesce fresco, frutta e verdure, maanche spezie, carne, formaggi, pasta, pane e dolci.Girare per il mercato di Rialto, specialmente lamattina presto, è un modo diverso per osservare ilvolto autentico della Venezia di tutti i giorni, mescolandosi ai veneziani intenti a fare la spesa. Ilmercato solitamente brulica di persone, ma primadelle otto di mattina non è ancora affollato: è l'oraperfetta per ascoltare il vociare dei fruttarioli e deipescivendoli che sapientemente allestiscono lamerce come un tempo trasportata su barche e poia mano e respirare gli inconfondibili odori che sisprigionano nell’aria.
Alla fine della spesa, l’ora di pranzo o dell’aperitivosono i momenti più piacevoli della giornata per unospuntino veloce in compagnia di veneziani veraci,che da sempre hanno l’abitudine di ritrovarsi amangiare nelle tante osterie di Rialto. Si assaggianogli invitanti cichèti, stuzzichini caldi o freddi di tipici piatti veneziani a base di pesce, carne o verdure – sarde in saor, polenta o crostini con baccalàmantecato e moeche fritte (granchi di laguna),polpette di carne o pesce, nervetti con cipolla,scampi e seppioline grigliate, musetto (cotechino)col cren – da accompagnare con un'ombra de vin,
ossia un buon bicchiere di vino. Il bacaro è il luogoper eccellenza dove bere lo “spritz”, popolarissimoaperitivo a base di vino bianco secco allungato conseltz e colorato con Bitter Campari, Select o Aperol.
A pochi passi da Piazzale Roma, in zona Rio Teradei Pensieri, per gli amanti del biologico o per chivuole acquistare un regalo sfizioso o un souvenirartigianale, ogni giovedì c’è il mercato del BiologicoEquo Solidale, promosso dall’associazione veneziana AEres – Venezia per l'AltraEconomia. Qui sipossono trovare prodotti biologici direttamente dalproduttore al consumatore e gustose specialitàdella gastronomia locale come frutta e verdura distagione, formaggi, miele, pane, dolci, vino e pianteofficinali di aziende bio certificate, ma ancheaccessori in pelle realizzati dai gruppi delcommercio equo e solidale, oltre a vestiti confezionati con materiali bio e colorati con tinte naturali.Da non perdere le collezioni di borse e accessorirealizzati a mano con tecniche artigianali nellecarceri veneziane, tra cui le borse “Malefatte”, prodotte con il pvc riciclato dei manifesti pubblicitari,diventate in poco tempo un ricercato fenomeno dimoda, ma anche Tshirts e shoppers in cotone, e lalinea cosmetica biologica certificata di profumi, saponi e detergenti formulati con le piante officinalicoltivate nell'orto all'interno del carcere femminiledella Giudecca. Per chi fa una passeggiata alla Giudecca, proprio di fronte al carcere, ogni mercoledìmattina, un banco vende i cosmetici e la frutta e laverdura biologiche dell’orto.
NN ii ccooll aa FFaassooll aattoo
NN ii ccooll aa FFaassooll aattoo
Mercato di RialtoMercato del pesce: dal martedì alsabato, dalle ore 7.00 alle 14.Mercato di frutta e verdura: dal lunedìal sabato, dalle ore 7.00 e 20.00.Rialtowww.comune.venezia.itMercato Bio Equo Solidale AEresOgni giovedì in Rio tera dei Pensieri,Dorsoduro Venezia, dalle ore 9 alle 16.Ogni sabato in via Allegri a Mestre (VE),dalle ore 8 alle 13.www.aeresvenezia.netBanco ortaggi e cosmetici biologiciFondamenta delle Convertite, Isola dellaGiudecca 712, Venezia(davanti alla Casa di Reclusione Donne)Il mercoledì dalle 9 alle 12.www.rioteradeipensieri.org
PPaaooll oo PPeerrll aassccaa
GGiioorrgg ii aa SSaall ii nn ii ttrroo
L'acqua alta, fenomeno a cui i venezianisono da sempre abituati , non è altro cheun picco di alta marea che interessa lacittà sol itamente in autunno e in inverno,con maggiore probabil ità tra novembre edicembre, quando la marea astronomi-ca, i l forte vento di scirocco, i l fenomenodella sessa in Adriatico - oppure tuttiquesti elementi insieme - determinanoun maggior afflusso di acqua nella lagu-na di Venezia. L'acqua alta a Veneziasegue il ciclo del la marea, che per 6 orecresce e nelle successive 6 cala: in que-sti casi, questa, dura solo per le orecentral i del la fase crescente perma-nendo solitamente per circa 3-4 ore. Unavolta sceso il l ivel lo del l 'acqua, la città ri-torna alla sua normalità.
I l remer è l'artigiano chefabbrica i remi e le forcole,ossia lo scalmo sul quale il re-mo si appoggia per effettuarele varie manovre.Per i remi si tratta di piallaredelle lunghe tavole in modoche abbiano una maneggevo-le impugnatura conica, che di-venta poi cilindrica per ruotarenel morso della forcola.Per le forcole si tratta di indi-viduare la migliore forma chesi possa ottenere da un quartodi tronco a seconda delle varieesigenze: le forcole da poppaper gondola hanno bisogno diuna venatura dritta, altre forco-le sono storte, protese in
avanti, ed è quindi necessariousare pezzi con la vena che sipieghi. La corporazione deiremeri è antichissima, es-sendo nata nel 1 307: essi era-no indispensabili nell'economiae nella politica navale dellaSerenissima per le migliaia diremi e forcole che costruivanoanche nell'ambito dell' Arsena-le. Nel 1 700 c'erano in cittàquasi duecento remeri: neglianni 60 e 70 del novecento ilsettore entrò in crisi, a causadella diffusione inarrestabiledei motori anche nei trasportiacquei. I l momento negativo fusuperato grazie soprattutto alritorno massiccio dei veneziani
Curiositаveneziane
antichi mestieri
RemeriMMaatttteeoo CChh ii nneell ll aattoo
FFaabbrrii zzii oo OOll ii vveettttii
Il 13 dicembre la Chiesacelebra Santa Lucia, vergine emartire di origine siracusana,conosciuta come la protettricedei ciechi e degli oculisti,invocata dai devoti per laprotezione della vista.La ricorrenza è sentita aVenezia poiché da secoli ilcorpo della santa, incorrotto,si trova nella città lagunare.Le spoglie di Santa Lucia,infatti, trasferite da Siracusa aCostantinopoli per proteggerledai Saraceni, durante lacrociata del 1204 furonotrasportate dai Veneziani nelmonastero di San Giorgio aVenezia. Santa Lucia fueletta copatrona della città ei Veneziani le dedicaronosuccessivamente una grandechiesa dove il corpo fuconservato fino al 1863,quando questa venne
demolita per far posto allastazione ferroviaria, che oggine porta ancora il nome; ilcorpo fu trasferito nellachiesa dei Santi Geremia eLucia, nel sestiere diCannaregio, dove è conservatotutt’oggi.Ogni 13 dicembre moltifedeli si recano a far visitaalla santa, le cui spoglie sonocustodite in una teca postaall'interno di una cappellacostruita col materialeproveniente dalla chiesapalladiana di Santa Lucia.Molti a Venezia ricordanol'episodio della trafugazione diSanta Lucia, nel 1981, quandoalcuni delinquenti conun’azione fulminea sottrasseroil corpo, per poi chiederne ilriscatto. Provvidenzialmentele spoglie della santa furonorecuperate dalla polizia
Arrivando a Venezia per la prima volta,una delle cose che non si può non nota-re è la grande quantità di pali dissemi-nati nella laguna. Si tratta di elementiutili in vari modi alla navigazione vene-ziana.La bricola è una struttura formata dadue o più grossi pali di legno legati tra diloro e piantati nel fondo lagunare, uti-lizzata per indicare le vie d'acqua (cana-li) nella laguna.La palina è invece costituita da un so-lo palo e viene utilizzata anche comeormeggio all'interno dei canali cittadini.
Un aspetto caratteristico di Venezia èdato dai circa 7000 camini di formee dimensioni diverse a seconda delperiodo nel quale furono costruiti odell'edificio sul quale venivano collocati. In passato molti tetti delle caseerano ricoperti di paglia tanto chebastava una scintilla a provocare unincendio. Per questo motivo vennerocostruiti camini a "canna rovesciata"e a "tronco di cono" che, con la loroparticolare forma riuscivano ad ostacolare e a raffreddare le faville.
tradizioni
Festa di Santa Lucia
FFaabbrrii zzii oo OOll ii vveettttii
AAll ll oogggg ii BBaarrbbaarrii aa BBll oogg
hhtttt
V – Venezia magazineanno 1 , numero 4 novembre - dicembre 201 3Bimestrale online a cura dell’Assessorato al Turismo della Città di Venezia.
Contatti redazioneturismosostenibi [email protected]. it
Tutti i material i presenti nel magazine sono protetti da diritto d'autore. Èvietata qualsiasi riproduzione totale o parziale senza l'autorizzazioneformale dell ’Assessorato al Turismo della Città di Venezia o senza citarela fonte (Assessorato al Turismo della Città di Venezia).
L'amministrazione è disponibi le regolare eventual i spettanze per leimmagini di cui non sia stato possibi le reperire la fonte.
Da scaricare oppure sfogl iare on-l ine.
Assessorato al Turismo