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ArcelorMittal Flat Carbon Europe update Rivista clienti | Novembre 2009 08 Progettare il futuro con il co-engineering 10 Le ambizioni europee di Toyota 12 Usibor ® e Ductibor ® : un connubio vincente 14 Granite ® Comfort e Granite ® Diamond per il settore edile 20 ULCOS: nuove soluzioni per una società sostenibile 24 Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69% 08 Progettare il futuro con il co-engineering 10 Le ambizioni europee di Toyota 12 Usibor ® e Ductibor ® : un connubio vincente 14 Granite ® Comfort e Granite ® Diamond per il settore edile 20 ULCOS: nuove soluzioni per una società sostenibile 24 Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69%

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ArcelorMittal Flat Carbon Europe

updateRivista clienti | Novembre 2009

08 Progettare il futuro con il co-engineering 10 Le ambizioni europee di Toyota12 Usibor® e Ductibor®: un connubio vincente 14 Granite® Comfort e Granite® Diamond per il settore edile20 ULCOS: nuove soluzioni per una società sostenibile24 Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69%

08 Progettare il futuro con il co-engineering 10 Le ambizioni europee di Toyota12 Usibor® e Ductibor®: un connubio vincente 14 Granite® Comfort e Granite® Diamond per il settore edile20 ULCOS: nuove soluzioni per una società sostenibile24 Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69%

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CopertinaNuovi acciai: una resistenza alle collisioni mai vista prima.Foto: ArcelorMittal R&D

CopyrightTutti i diritti riservati. Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta in qualsivoglia forma o con qualsivoglia mezzo senza preventiva autorizzazione in forma scritta.Nonostante la massima cura prestata nell’intento di riportare informazioni accurate, ArcelorMittal non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori od omissioni.

Progettazione grafi cae produzioneGeers Offset nv

Fotografi eArcelorMittal e:p. 4-6: Jessica Fulat

p. 7: GM

p. 9: Jeroen Op de Beeck

p. 10-11: Toyota

p. 15: Philippe Vandenameele,Armat by ArcelorMittal

p. 16: MCB

p. 17: Joris Ide

Indice04 Una più accentuata

presenza locale emaggiore reattività

07 ArcelorMittal proclamata Fornitore dell’anno da General Motors

10 Le ambizioni europee di Toyota

16 Tempi di consegna ridotti per impegni sui volumi: il lancio del servizio CV&SLT

18 Rivestimenti ingalvannealed: un’offerta globale ed in ulteriore evoluzione per gli OEM

20 ULCOS: nuove soluzioni per una societàsostenibile

24 Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69%

08 Progettare il futuro con il co-engineering

Scoprite le cinquefasi dell’attività dico-engineering: potrebbero aprirvi le porte di opportunità inattese per uscire ancora più forti dalla

crisi. Lasciatevi ispirare da alcuni esempi concreti in cui il taglio dei costi è andato di pari passo con una maggiore varietà e qualità dell’offerta prodotti.

12 Usibor® e Ductibor®:un connubio vincente per auto più sicure e leggere

Destinato alle barre anti-intrusione anteriori delle automo-bili, il nuovo concept di ArcelorMittal – sviluppi saldati al laser e

stampati a caldo Usibor® 1500P / Ductibor® 500P – consente di ridurre di più del 30% il peso

di un veicolo rispetto alle soluzioni che ricorrono a componenti stampati a freddo. Non solo: questo felice connubio garantisce ottime prestazioni in caso di collisione e non comporta costi aggiuntivi.

14 Granite® Comfort eGranite® Diamond: nuovi prodotti con rivestimento organico per il settore edile

I requisiti posti dal settore edile alle lamiere d’acciaio con rivestimento organico, in termini di prestazioni termiche e durata nel tempo, sono sempre

più rigorosi. Per questo motivo ArcelorMittal ha arricchito la propria gamma Granite® con l’introduzione dei prodotti Granite® Comfort e Granite® Diamond, ognuno con vantaggi specifi ci.

22 SteelUser… quantotempo risparmiato!

Dall’inizio del 2009, SteelUser.com procede spedito a un ritmo superiore ai 100.000 contatti al mese, provenienti dai più di 900 clienti che si sono

già registrati sulla piattaforma di e-business di ArcelorMittal. Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di spiegarci il successo di SteelUser.

Responsabilità editorialeCecile Van den HofArcelorMittal Flat Carbon Europe S.A.19, avenue de la LibertéL-2930 Lussemburgowww.arcelormittal.com/fce

Capo redattoreDieter Vandenhende

RedattoriAlain Besseyrias, Carine Bouichou,Maren Burkhardt, Virginie Claeys,Jan J.M. De Moor, Aurélien Pic,Dieter Vandenhende

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Cecile Van den HofCommunications

ArcelorMittal Flat Carbon Europe

Editoriale

Gli effetti della contrazione del credito e della conseguente crisi economica mondiale stanno iniziando a smorzarsi. Il nostro settore, in generale, sta fi nalmente vivendo le prime fasi della tanto agognata ripresa. Insieme ai nostri clienti, cominciamo a volgere lo sguardo verso il futuro con rinnovato ottimismo e maggiore determi-nazione.

Non possiamo negare che l’ultimo anno è stato diffi cile, ma la tenacia e la capacità di adattamento con cui, a fi anco dei nostri clienti, abbiamo saputo affrontare il peggio ci guideranno anche nel prossimo ciclo di attività che, crediamo, sarà caratterizzato da un progresso costante e una dinamica al rialzo.

Jean-Christophe Deville, General Manager Purchasing di Toyota Europe, condivide appieno la fi ducia che abbiamo voluto riporre di nuovo nel nostro business. Nella sua intervista, che potete leggere in questa edizione del nostro magazine, inserisce ArcelorMittal tra i “partner dello sviluppo” della rinomata casa automobilistica giapponese, certo della nostra disponibilità a collaborare per “gettare le fondamenta dei successi che metteremo sicuramente a segno domani, una volta usciti dalla crisi.”

E ad ArcelorMittal Flat Carbon Europe stiamo effettivamente gettando le fonda-menta per i successi a venire. Ne sono una chiara dimostrazione le attività di riorganiz-zazione della nostra struttura commerciale, descritte nell’articolo intitolato “Una più accentuata presenza locale e maggiore reattività”. L’obiettivo di questa riorganiz-zazione consiste nell’attribuire maggiori competenze ai team commerciali locali, in modo tale da garantire che possano reagire con maggiore rapidità alle vostre esigenze. E per voi dovrebbe risultare presto chiaro l’impatto positivo che questa attività ha

Gettando lefondamenta per i successi di domani

sortito sulla nostra reattività, ma anche sulla fl essibilità con cui rispondiamo alle vostre esigenze in termini di prodotti e servizi. Sicuramente un’ottima base per la nostra collaborazione futura.

In un clima da “post-crisi”, la maggior parte delle società operanti nei settori correlati alla siderurgia si troveranno ad affrontare sfi de nuove e complesse. Queste sfi de possono essere vinte solo collaborando in un’ottica di pro-attività e partnership con fornitori disposti a offrire prodotti e servizi innovativi e di alta qualità. Nell’edizione di Update che vi apprestate a leggere, quindi, abbiamo prestato la dovuta attenzione allo sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie. Troverete sicuramente interessanti gli articoli dedicati ai nuovi prodotti, come Usibor® e Ductibor® o Granite® Comfort e Granite® Diamond. E non potrete lasciarvi sfuggire i contribuiti incentrati su servizi innovativi e ancora più effi caci, come Committed Volume & Short Lead Time, la nostra piattaforma e-business di SteelUser e i servizi – di comprovato successo – di co-engineering.

Come state per scoprire, abbiamo voluto arricchire questo numero di Update con tante informazioni utili e interessanti, nella speranza che possano fungere per voi da massima fonte di ispirazione. Condividere idee, esperienze e opinioni è il primo, fondamentale passo per costruire insieme il futuro.

Buona lettura,

Cecile Van den Hof

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Nell’intento di sostenere l’impegno profuso da ArcelorMittal FCE nei confronti dello sviluppo di rapporti soddisfacenti e duraturi con i propri clienti, il management team di FCE ha ridefi nito con maggiore precisione la nostra organizzazione commerciale. In quest’ottica, abbiamo semplifi cato strategia e approccio in ambito commerciale per venire incontro alle singole esigenze dei diversi segmenti di mercato, attribuendo maggiori competenze ai team locali, che sono ora in grado di reagire con maggiore rapidità.

Una più accentuata presenzalocale e maggiore reattivitàCome molte realtà che operano a livello globale, ArcelorMittal Flat Carbon Europe (FCE) si è resa conto che l’approccio “pensa globalmente, agisci localmente” non basta, in particolare alla luce della crisi fi nanziaria che ha colpito il mondo intero. Per riuscire davvero a mettere il cliente al centro di ogni nostra azione nei diversi settori e regioni in cui operiamo, non possiamo prescindere dall’approccio inverso: “pensa localmente, agisci globalmente”. Abbiamo quindi deciso di riallineare la nostra organizzazione commerciale per poter coniugare tutti i vantaggi offerti dal know-how di cui disponiamo nei vari segmenti di mercato ad una maggiore responsabilizzazione a livello locale.

Brian Aranha è il nuovo Chief Marketing Offi cer (CMO) di FCE.“La politica commerciale e di pricing generale verrà sempre gestita a livello di FCE per tutti i nostri mercati. Tre segmenti di mercato chiave – General Industry, Automotive e Partners – continueranno a disporre di team commerciali centralizzati, mentre i clienti regionali verranno seguiti dalle forze vendita regionali”, spiega Brian. “E con unità operative dislocate in tutta Europa, possiamo continuare a garantire forniture di back-up e soluzioni personaliz-

zate basate sulle ultime tecnologie disponi-bili. Ma i clienti esigono da noi risposte ancora più rapide e il modo migliore per offrirle è attribuire maggiori competenze ai team regionali in termini di supporto commerciale e gestione della supply chain.”

Risposte più rapide grazie ai CMO regionali

“Dovevamo inoltre adottare un approccio più capillare, in grado di adattarsi meglio alle esigenze dei clienti attivi a livello regionale e

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locale, che hanno un rapporto storico consolidato con un particolare stabilimen-to”, prosegue Brian. “Quindi, nell’ambito della nostra riorganizzazione, la gestione dei clienti commerciali locali – compresa la responsabilità per la supply chain – è stata trasferita alle divisioni commerciali. Le divisioni commerciali operano sotto la guida di singoli CMO (Chief Marketing Offi cer), che svolgeranno la propria funzione all’interno di una rete coordinata e avranno un’infl uenza diretta sulle performance di servizio. I clienti dovrebbero notare non solo un impatto positivo sotto il profi lo della reattività, ma anche una maggiore fl essibi-lità nei confronti delle loro esigenze in termini di prodotti e servizi.”

E per le multinazionali, un approccio per segmenti di mercato

Il team CMO centrale comprende tre organizzazioni dedicate ai vari segmenti di mercato, che rispondono direttamente a Brian Aranha.

General IndustryIl segmento General Industry comprende Appliances, Packaging, Electrical Steels ed Energy Pipes. “I nostri Global Account Manager (GAM) rimangono in carica nell’intento di garantire continuità per i clienti di dimensioni maggiori e per le multinazionali”, precisa Alain Le Grix, CMO General Industry. “In questo momento stiamo rivedendo la nostra strategia commerciale in collaborazione con i clienti, in modo tale da comprendere a fondo le loro esigenze.” Dato che molti dei clienti multinazionali di FCE si rivolgono a più stabilimenti per acquisti e assistenza, una delle funzioni chiave espletate da Alain consiste nel garantire la massima coerenza, svolgendo un ruolo di coordinamento tra il team centrale responsabile del segmento di mercato e le divisioni commerciali regionali.

Automotive EuropeL’impatto devastante sortito dalla crisi fi nanziaria sul settore automobilistico– a cui si aggiunge una profonda rifl essione avviata da ArcelorMittal sulle modalitàda approntare per essere un partner più effi cace nonostante la sua espansione – ha comportato un’inevitabile evoluzione per Automotive Europe. “Per noi, è giunto il momento di rifl ettere sui concetti di base”, afferma Jean-Martin Van der Hoeven, CMO per il segmento Automotive Europe. “La contrazione del credito ha avuto gravissime ripercussioni sulle case automo-bilistiche, sui loro mercati e sui loro pro-dotti. Stiamo tentando tutti, talvolta a fatica, di trovare la direzione giusta in un mondo dominato sempre più da concetti come “compatto” e “low cost”. I clienti hanno bisogno di risposte più precise dal settore siderurgico in termini di specifi che, qualità e rivestimenti dell’acciaio, nonché di distribuzione e supply chain. Il settore automobilistico si trova di fronte ad una svolta storica, data la richiesta sempre maggiore di acciai ultra-leggeri ad assorbi-mento di energia e di acciai elettrici. In quanto leader di queste tecnologie, partiamo sicuramente con il piede giusto per essere protagonisti di questa rivolu-zione. Ma sappiamo che non basta essere leader tecnologici. Dobbiamo essere in grado di costruire rapporti fondati sull’empatia: l’unica, vera garanzia di una partnership a lungo termine con i nostri clienti.”

PartnersTra i vari clienti di grandi dimensioni che distribuiscono i nostri prodotti piani laminati agli utenti fi nali, il segmento Partners comprende i centri di servizio e le distribu-tion solutions (AMDS) – già indiscutibili leader di mercato in Europa, sia in termini di volume che di capillarità geografi ca – non-ché ArcelorMittal Tubular Products, la

Alain Le GrixBrian Aranha Jean-Martin Van der Hoeven Luc De Mondt

Vincere la sfi da domanda/offerta

Come tutti i produttori di acciaio, dagli inizi della crisi fi nanziaria mondiale ArcelorMittal FCE ha dovuto limitare la produzione a causa del calo della domanda. Nel secondo trimestre siamo quindi stati costretti a spegnere 14 altiforni su 25. Mentre questa mutata operatività è passata quasi inosservata per i clienti dell’Est Europa, altri potrebbero dover affrontare ritardi nelle consegne. Nel frattempo alcuni degli altiforni che erano stati spenti sono stati temporaneamente riavviati, essendo ormai terminato il periodo di smaltimento delle scorte. Alla fi ne di ottobre erano ancora fermi 9 altiforni su 25. “Questo processo di riaccensione è molto complesso ed oneroso,” spiega Brian. “Considerando le varie fasi, dalla pianifi -cazione alla programmazione del sentiero critico, possono essere necessarie setti-mane. Per cui ci andiamo un po’ con i piedi di piombo, ovviamente. A fronte di un clima economico senza precedenti, con il calo delle entrate dai clienti e le varie azioni intraprese dai governi, è stato davvero impegnativo riuscire a programmare le tempistiche in maniera effi cace. Ma con i clienti che iniziano ad acquistare con maggiore regolarità, ci stiamo impegnando a fondo per ripristinare la capacità e consentirci di gestire al meglio il ciclo di spegnimento ed accensione degli altiforni, in modo tale da poter soddisfare la doman-da in maniera più fl essibile. In termini di prezzi, tra il quarto trimestre del 2009 eil primo trimestre del 2010, il settore siderurgico nel suo insieme sarà probabil-mente interessato da un qualche effetto “altalena”, ma si dovrebbe giungere ad una stabilizzazione nel momento in cui verrà ripristinato un maggiore equilibrio tra domanda e capacità.”

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nostra divisione “sorella” per la produzione di tubi e condotti. Partners gestisce inoltre la vendita di materiali non prime generati da tutti gli stabilimenti FCE in tutti i prodotti, nonché le esportazioni di prodotti di nicchia venduti a clienti chiave in tutto il mondo.

“Intendiamo promuovere rapporti stabili con tutti i nostri partner”, commenta Luc De Mondt, CMO Partners. “In ultima analisi a giovarne saranno tutti i soggetti interes-sati. Ricordiamo che l’innovazione nasce spesso nelle realtà più piccole. Ecco perché dobbiamo seguire molto da vicino i nostri clienti più piccoli. Ed è in quest’ottica che si inserisce l’importanza strategica di AMDS.”

I vantaggi di una più accentuatapresenza locale

“Il vantaggio principale di un approccio “per paese” ai clienti locali e regionali è rappre-sentato dal fatto che, pur portando avanti una strategia commerciale globale per ogni segmento di mercato, avremo modo di garantire una maggiore differenziazione all’interno dei singoli paesi”, precisa Antoine Van Schooten, CMO & Supply Chain, Divisione commerciale Nord. “E così, il responsabile dell’uffi cio commerciale

un’attività di coordinamento di respiro globale, ma adesso c’è maggiore spazio per avviare un dialogo e adottare rapidamente decisioni adatte alla situazione economico-industriale di una regione. Inoltre il nostro approccio “un solo volto per il cliente” rimane invariato, per cui la continuità è garantita.”

“Lavoro in Turchia da sei anni ormai. Quindi conosco bene i clienti della regione sud-est dell’Europa e capisco le differenze insite nel loro mercato”, precisa Mahesh Barve, CMO & Supply Chain, Divisione commerciale Sud Est. “Ho l’impressione che alcuni dei nostri clienti locali e regionali si sentissero persi di fronte alla nostra tentacolare organizzazi-one. Ma con questo nuovo approccio sanno che siamo loro vicini. Basta una telefonata e possiamo aiutarli direttamente a risolvere ogni problema, senza dover passare dal team CMO centrale.”

Divisione commercialeEst

CMO & Supply Chain: Tomasz Plaskura Acciaierie: Eisenhüttenstadt, Polonia, Supporto tecnico ad OstravaUffi ci commerciali: Repub-blica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia

Contatti commerciali localiDivisione commerciale Nord

CMO & Supply Chain:Antoine Van Schooten Acciaierie: Brema, Basse-Indre, Desvres, Dudelange, Dunkerque, Florange, Geel, Genk, Gent, La Praye, Liegi, Mardyck, Montataire, Mouzon, TallinnUffi ci commerciali: Benelux, Francia, Germania/Austria/Svizzera, Regno Unito, paesi nordici/baltici

Divisione commercialeSud Ovest

CMO & Supply Chain: Gilles Mirol Acciaierie: Asturie, Avellino, Canossa, Etxebarri, Fos-sur-Mer, Piombino, Sagunto, Sestao, St. Chély d’Apcher, Supporto tecnico ad Annaba (Algeria)Uffi ci commerciali: Spagna, Portogallo, Italia

Divisione commercialeSud Est

CMO & Supply Chain:Mahesh Barve Acciaierie: Galati, Skopje, Ambalaj Turchia, Supporto tecnico a BorçelikUffi ci commerciali: Turchia, Romania, Grecia, Balcani

francese, per esempio, avrà la possibilità di esaminare il nostro profi lo industriale locale ed analizzare le modalità di acquisto dell’acciaio approntate dagli utenti fi nali, adattando quindi la strategia globale al proprio paese e al proprio bacino d’utenza, in stretta collaborazione con le acciaierie locali.”

“Si viene quindi a creare una maggiore accessibilità”, commenta Gilles Mirol, CMO & Supply Chain, Divisione commerciale Sud Ovest. “Tutto ruota intorno al concetto di “prossimità” e alla volontà di semplifi care i rapporti con i clienti. Grazie a legami più stretti tra responsabili di stabilimento, supply manager e commerciali, i clienti locali potranno contare su persone che lavorano sul campo, conoscono il mercato, capiscono le loro esigenze e sono in grado di reagire con maggiore rapidità.”

“Stiamo già raccogliendo i primi feedback.I clienti hanno la sensazione che le loro aspettative ed esigenze, di natura pretta-mente locale, vengano prese seriamente in considerazione”, racconta Tomasz Plaskura, CMO & Supply Chain, Divisione commer-ciale Est. “È sicuramente importante poter contare sempre su una prospettiva ed

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“GM è orgogliosa di insignire i suoi migliori partner del premio per il Fornitore dell’anno. Questo riconoscimento rappresenta, a nostro avviso, l’onorifi cenza più sentita da queste aziende”, ha sottolineato Bo Anders-son, che ha presieduto la cerimonia nella sua veste di Vice-presidente del gruppo GM, nonché di responsabile delle attività di Global Purchasing e Supply Chain.“In un periodo diffi cile per l’economiacome questo, è più importante che mai riconoscere i risultati ottenuti dai nostri fornitori. I nomi che abbiamo premiato rappresentano quanto di meglio sia pre-sente sul mercato oggi. Per questo abbiamo voluto premiarli per le loro eccezionali performance.”

Il riconoscimento premia i contributi più signifi cativi offerti dai fornitori di GM nel 2008 come parte attiva nel prodotto globale e nel raggiungimento delle per-formance del Gruppo. Il programma Fornitore dell’anno ha preso il via nel 1992 e ogni anno una giuria composta da executive che operano nei settori acquisiti, engineering, qualità, produzione e logistica decreta i vincitori. Il verdetto si basa sulle prestazioni offerte dai fornitori in termini di qualità, servizio, tecnologia e prezzo.

“È la prima volta che ArcelorMittal viene insignita di questo riconoscimento, anche se il Gruppo è stato più volte Fornitore dell’anno di GM in passato, quando operava con le precedenti ragioni sociali nord-americane od europee”, spiega Gordon O’Neill, Global Account Manager per GM.In questa edizione, ArcelorMittal è stata

premiata per la sua performance globale. Oltre a servire tutti gli stabilimenti GM dislocati in 4 regioni del mondo – NAFTA, Europa, LAAM (America Latina, Africae medio Oriente) e Asia-Pacifi co –, ArcelorMittal ha supportato l’attività di engineering di GM contribuendo al conteni-mento dei costi e al lancio di nuovi modelli, come nel caso della prossima GMX 353, la Buick LaCrosse.

Perché GM ha scelto ArcelorMittal

La performance globale di ArcelorMittal ha rappresentato senza ombra di dubbio il fattore decisivo nell’assegnazione di questo

Venerdì 5 giugno 2009, General Motors ha premiato i suoi migliori fornitori a livello globale. 99 le aziende salite agli onori della cronaca, tra cui ArcelorMittal.Il riconoscimento è stato attribuito per lo straordinario impegno mostrato da queste società nell’allinearsi alle priorità globali di GM in termini di acquisti e supply chain. La cerimonia si è svolta nel GM Heritage Center a Sterling Heights (Michigan, USA) dove sono esposti molti modelli classici e storici di GM, tra automobili e mezzi pesanti.

Greg Wells, Direttore Vendite Automotive NAFTA, mentre riceve il premio per ArcelorMittal dalle manidi Jon Lauckner, GM Global Product Development Vice President (a sinistra), e Tom McMillen, GME Purchasing Vice President (a destra).

ArcelorMittal proclamata Fornitore dell’anno da General Motors

premio. Nei paesi NAFTA, come del restoin Europa, molti dei programmi e degli interventi di ArcelorMittal hanno consentito a GM di ridurre considerevolmente i costi. In Brasile ArcelorMittal ha potenziato in misura eccezionale il grado di qualità dei propri prodotti. Il nostro sales team ha saputo garantire consegne impeccabili e puntuali. Nella regione Asia-Pacifi co ArcelorMittal è stata in grado di fornire acciaio per il nuovo modello GM M300 Spark in Corea, riuscendo dove chiunque altro aveva fallito. In India, nel frattempo, GM ha portato avanti la collaborazione con ArcelorMittal per la nuova M300.

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Jan De Moor, Development Manager del FCE Technical Client Team, non lascia adito a dubbi. “Il co-engineering è una questione di lavoro di squadra”, precisa. “Personal-mente concepisco la mia fi gura come un project manager che agevola e monitora la collaborazione tra i tecnici del cliente e lo staff di ArcelorMittal: specialisti della R&S, Client Technical Support e commerciali. Sono una persona molto pragmatica e sono convinto che non vi sia nulla di magico nell’attività di co-engineering. Si tratta semplicemente dell’approccio più sensato all’innovazione: esattamente ciò di cui ha bisogno la maggior parte delle aziende oggi.”

Quali società dovrebbero valutare la possibilità di avviare un progetto di co-engineering?Jan De Moor. Tutti i nostri clienti dovreb-bero avvalersi di questo servizio con maggiore frequenza. L’acciaio rappresenta spesso dal 60 all’80% del costo totale di un prodotto innovativo. Per cui, se si intende risparmiare, vale davvero la pena soffer-marsi in primis sulla componente “acciaio” dell’equazione. Paradossalmente da un progetto di co-engineering potrebbe nascere il suggerimento di passare a una qualità di acciaio più avanzata e, quindi, più impegnativa in termini economici. Ma il risultato fi nale di una decisione in questo senso sarà in realtà una riduzione del total cost of ownership. Sarà infatti necessario un quantitativo inferiore di acciaio, per il semplice motivo che si potranno usare spessori più fi ni senza compromettere la solidità e la durata nel tempo del design. Non solo: spesso, grazie al ricorso al nuovo

Progettare il futuro con ilco-engineering Le nuove sfi de del dopo-crisi

Adesso che ci siamo lasciati alle spalle i momenti più bui della recessione e che le economie si sono avviate sulla strada della ripresa, potrebbe essere una buona idea valutare modalità inedite per affrontare le sfi de che ci aspettano nel periodo successivo alla fase più acuta della crisi. Una riduzione dei costi che non passa per l’innovazione dei prodotti si tradurrà inevitabilmente in un calo dei rendimenti. Per cui, per la maggior parte delle società, il miglior approccio da adottare consiste nel contenere i costi migliorando costantemente la diversità e la qualità dell’offerta prodotti. Ed è proprio in questo senso che l’attività di co-engineering potrebbe aprire le porte di opportunità inaspettate.

materiale, si riesce a semplifi care i processi produttivi del cliente.

Ma il co-engineering si traduce sempre nell’utilizzo di qualità di acciaio diversee più costose?Jan De Moor. Non necessariamente.A volte potremmo benissimo consigliare al cliente di passare a qualità più economiche che offrono esattamente gli stessi risultati. In altri casi, invece, potremmo giungere alla conclusione che è possibile contenere i costi grazie all’applicazione di processi più effi cienti o al ricorso a design inediti e più semplici da produrre, pur mantenendo qualità di acciaio già note e fi date. Infi ne, l’attività di co-engineering potrebbe consentire di ridurre i costi potenziando l’effi cienza energetica di un prodotto o un processo. È quanto accade, in modo particolare, per gli impianti di riscaldamen-to, ventilazione e condizionamento dell’aria, per i mezzi di trasporto, le macchine industriali e altri impianti o sistemi ad elevato consumo energetico.

Mettiamo il caso che la mia azienda intenda rivedere il design di un prodotto per soddisfare meglio le esigenze dei suoi clienti e ridurre i costi di produ-zione. In quale momento dovremmo rivolgerci ad ArcelorMittal?Jan De Moor. In una situazioneideale dovreste rivolgervi a noi il primo possibile nella fase di progettazione o ri-progettazione di un prodotto. Il processo di co-engineering si articola intorno a cinque fasi (si veda il riquadro), calibrate per consentire di sfruttare appieno il potenziale congiunto offerto dalle competenze dei

nostri e dei vostri tecnici. La prima fase consiste nella defi nizione delle fi nalitàdel progetto. Il punto di partenza èrappresentato dalle esigenze e dai desideri del vostro cliente fi nale, nonché dalle caratteristiche e dalle proprietà di cui dovrebbe disporre il prodotto. La nostra missione consiste nel mettere a vostra disposizione le risorse e le competenze tecniche necessarie per consentirvi di soddisfare le esigenze del vostro cliente nel modo più effi ciente ed economico possibile. Ecco spiegato il motivo per cui la maggior parte dei progetti di co-engineering sono fi nalizzati alla riduzione dei costi e del peso, oltre che al risparmio energetico e alla sicurezza. Nella fase successiva del proces-so, eseguiamo poi uno specifi co studio di fattibilità. Subito dopo aver esaminato le nuove opzioni di design ed aver selezionato i materiali più adatti, passiamo alla creazio-ne del prototipo “in situ” e alle fasi di test.Al termine del processo di co-engineering, scegliamo il design fi nale e decidiamo la qualità di acciaio da utilizzare. L’obiettivo fi nale è ottenere sempre una situazione win-win, che consenta ad entrambi i partner di trarre un vantaggio tangibiledal progetto.

Il co-engineering: un processo a cinque fasi

• Fase 1: Analisi congiunta dei requisiti tecnici ed economici del progetto

• Fase 2: Studio di fattibilità basato sull’analisi eseguita nell’ambito della prima fase. Formulazione di diverse proposte in termini di opzioni di design e selezioni dei materiali.

• Fase 3: Creazione dei prototipi

• Fase 4: Test

• Fase 5: Produzione & Follow up.La soluzione fi nale viene tradottain rigorose specifi che produttive. Nascita del prodotto.

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Ri-progettazione di vasi d’espansione, boiler e radiatoria pannelli Grazie all’applicazione di un acciaio avan-zato ad alto limite di snervamento e al miglioramento del processo di lavorazione è stato possibile ridurre del 35% il costo di produzione di un vaso di espansione.

Grazie alle proprietà di una qualità di acciaio avanzato si è riusciti a ridurre del 15% i costi di produzione di un radiatore a pannelli.

Esempi di co-engineering

Telai di rimorchi di mezzi pesanti

Il passaggio ad acciai avanzati ad alto limite di snervamento nella costruzione di rimorchi destinati a mezzi pesanti si è tradotto in una riduzione del peso del 25%, in un risparmio sui costi dei materiali del 19% e in un calo del total cost of ownership del 25% (costi di ammortamento & risparmi sul costo del carburante grazie alla riduzione del peso).

Un fabbricante di pali destinati all’illuminazione stradale si è rivolto al team di co-engineering di ArcelorMittal per lo sviluppo di pali della luce ad assorbimento di energia. Abbiamo optato per qualità di acciaio avanzate ad alto limite di snervamento, in modo tale da garantire che il palo possa assorbire l’energia prodotta da un impatto e piegarsi al di sopra del veicolo accidentato.Il nuovo design nasce dal connubio traun grado di sicurezza superiore e una signifi cativa riduzione dei costi.

Pali della luce ad assorbimento di energia

Jan De Moor ci mostra una bombola di gas realizzata con una qualità di acciaio avanzato che ha consentito al team di co-engineering di ridurne il peso del 40% e di tagliare i relativi costi di produzione almeno del 30%. Tenendo conto del fatto che l’acciaio è completamente riciclabile, questa nuova bombola riduce in maniera signifi cativa la propria impronta di carbonio rispetto a tutti i prodotti concorrenti leggeri. Si tratta di un ottimo esempio dei risultati ottenibili con un progetto di co-engineering.

Vasche da bagno

L’applicazione di nuove qualità di acciaio avanzato spiana la strada per design innovativi nel mondo delle vasche da bagno, consentendo di ricorrere a processi di stampaggio profondo inimmaginabili in passato.

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Bruxelles, un piovoso venerdì di settembre.Philippe Aubron, General Manager Automo-tive Europe Sales Area C, e Frederik Leus, Key Account Manager per Toyota Europe, hanno un appuntamento con Jean-Christophe Deville, General Manager Purchasing di Toyota Europe. E Updatenon si è lasciato sfuggire questa ghiotta occasione… Jean-Christophe Deville ci spiega che in Toyota vige la fi losofi a del “casual Friday”. Quindi, tolte le cravatte, l’atmosfera prende immediatamente una piega informale.

La crisi ha accelerato il ritmo del cambia-mento nel settore automobilistico. Toyota punta, più che mai, a un’organizzazione più snella e fl essibile, in grado di soddisfare le esigenze del mercato, in costante e rapida evoluzi-one. In questo contesto, quali sono le aspettative che nutre Toyota nei con-fronti di un partner come ArcelorMittal?Jean-Christophe Deville. Il nostro obiettivo consiste, effettivamente, nel dotarci di una struttura più snella e fl essibile. Si tratta di una considerazione valida per

Le ambizioni europee di Toyota

rio adottare una visione a lungo termine. Vorremmo defi nire oggi, insieme ad ArcelorMittal, i piani per il periodo 2015-2020. Ecco perché non ci limitiamo a prestare attenzione ai meri dati di fatturato, ma poniamo l’accento anche su altri fattori quali l’innovazione, la logistica, la riduzione del peso e il contenimento dei costi. I nostri partner per lo sviluppo devono continuare ad investire nella R&S adesso, nonostante la crisi. Ci aspettiamo che continuino ad orientare le proprie attività di R&S in funzione dell’evoluzione delle nostre

tutti, che si è tradotta in una missione che il settore sta ormai portando avanti da un po’ di tempo. Dobbiamo affrontare costante-mente degli alti e bassi, che seguono l’andamento del mercato. È questa la fonte di ispirazione del modello “Toyota Produc-tion System”. Tutti i nostri fornitori svolgo-no un ruolo strategico per noi, ma solo alcuni sono stati in grado di porsi come veri e propri partner per lo sviluppo. E Arcelor-Mittal rientra in quest’ultima categoria.Per quanto concerne le aspettative che nutriamo nei loro confronti, posso dire chei nostri partner devono essere in grado di affrontare la crisi, gestendo volumi ridottie potenziali problemi di natura fi nanziaria, senza che ciò vada a scapito delle prestazi-oni garantite a Toyota in termini di con-segne, qualità e costi. Ma per quelli che consideriamo “partner per lo sviluppo” la sfi da è ancora più impegnativa. Non ci aspettiamo semplicemente che riescano a uscire dalla crisi indenni, ma addirittura più forti. Vogliamo che collaborino con noi oggi per gettare le fondamenta dei successi che metteremo sicuramente a segno domani, una volta usciti dalla crisi. È quindi necessa-

Con circa 9 milioni di veicoli venduti nel 2008 in più di 170 paesi diversi, Toyota si conferma come una delle realtà di punta del settore automobilistico mondiale.Dal 1992 – anno dello sbarco delle strutture produttive di Toyota in Europa – ArcelorMittal è uno dei partner più fi dati del colosso giapponese per la fornitura di acciaio. Una collaborazione che si è intensifi cata con gli anni. La crisi fi nanziaria che ha colpito il mondo intero l’anno scorso ha generato non poca turbolenza sia all’interno di Toyota che di ArcelorMittal, ma la nostra partnership è rimasta solida.

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esigenze. Ecco perché condividiamo apertamente con loro gli obiettivi delle nostre attività di R&S. È davvero un processo bi-direzionale.

ArcelorMittal e Toyota operano a livello mondiale. Questo orientamento globale è garanzia di un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti?Jean-Christophe Deville. Per decenni l’orientamento globale di Toyota si è effettivamente tradotto in un vantaggio per noi. In passato, alcune crisi potevano essere considerate di livello regionale e la presenza globale di Toyota rappresentava sicuramente una marcia in più. Ma oggi siamo confrontati a una crisi di portata mondiale, che ha causato un calo del fatturato a doppia cifra. Non dimentichia-mo, poi, che siamo una società giapponese e, quindi, dobbiamo fare i conti con tassi di cambio sfavorevoli. Stiamo attraversando tempi duri in molti paesi oggi. Pertanto tutti i collaboratori di Toyota, ma anche i nostri fornitori, devono essere in grado di far fronte a questa situazione. Oltre a gestire questioni a breve termine, poi, dobbiamo spianare la strada per il futuro. Non appena cominceremo a intravedere i primi segnali di ripresa, i nostri partner per lo sviluppo dovranno far sentire la loro presenza ovunque più che mai. Siamo convinti che sia essenziale per il nostro futuro poter contare su un potenziale di crescita in molti paesi diversi. Ecco perché abbiamo accolto con favore il fatto che ArcelorMittal ci abbia messo a disposizione un Global Account Manager (GAM) negli Stati Uniti, un KAM in Europa, persone di contatto permanenti in Giappone e Sud Africa e un team mondiale di grande competenza. Questa collaborazi-

one su quattro continenti ha funzionato alla perfezione in passato e proseguirà sicura-mente nel prossimo futuro.

Come alcuni statisti americani, lei sembra avere piena fi ducia in una risoluzione rapida della crisi. Conta davvero su una ripresa in tempi brevi?Jean-Christophe Deville. Mi lasci declinare meglio questo ottimismo. Dal 2008, in Europa, stiamo portando avanti per lo più un’attività di risk management. Personalmente penso che il peggio, in termini di calo del fatturato, dovrebbe ormai essere passato. Non mi aspetto ulteriori contrazioni del mercato. In Europa, le vendite di automobili sono passate da 21 milioni di unità all’anno a 16 milioni. Per i prossimi anni ci aspettiamo una ripresa lenta, che dovrebbe prendere il via in un periodo non ben defi nito del 2010. Ma ci vorranno anni prima di poter tornare ai livelli di mercato che si registravano prima della crisi. Temo che la fi liera dell’Automotive non si riprenderà immedi-atamente. Dovremo attendere, probabil-mente, fi no a 2013-2014 prima di poterci lasciare defi nitivamente tutto alle spalle. Inoltre anche il processo di ripresa stesso potrebbe causare effetti collaterali. Alcuni fornitori hanno risentito pesantemente della crisi e potrebbero soffrirne sul piano fi nanziario e sociale nei prossimi anni. La crisi economica potrebbe essere parago-nata a un uragano. Ieri una tempesta si è abbattuta su tutto il mondo. Oggi il ventoè calato. Ma è ancora troppo presto per festeggiare. Le macerie delle case e i resti degli alberi abbattuti sono ancora sotto i nostri occhi. In alcuni casi sarà necessario costruire nuove fondamenta. Dobbiamo

smaltire i detriti, valutare i danni e pianifi -care le attività di ricostruzione. E per ricostruire ci vuole sempre più tempo che per distruggere.

Toyota ha piani ambiziosi in Europa.Si parla dello sviluppo di una nuovaauto ibrida, per esempio. Jean-Christophe Deville. L’Europa non è esattamente il mercato più competitivo del mondo, ma quasi… Se riusciamo a centrare i nostri obiettivi qui, riusciremo a farlo ovunque. Toyota ha effettivamente investito milioni nelle attività di R&S e diottimizzazione operativa in Europa. Per esempio, la nostra sede centrale europea, che sorge a Bruxelles, ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo della nuova Aventis, attualmente in fase di produzione in Inghilterra. Per quanto concerne la ques-tione dell’auto ibrida, posso ricordare che a luglio Toyota Motor Europe ha annunciato che avrebbe prodotto una versione ibrida della propria hatchback del segmento C (Auris) nel Regno Unito verso la metà del 2010. Si tratta di un passo decisivo nell’ottica dei piani della società volti ad offrire una versione ibrida per ogni modello dagli inizi del decennio 2020. Queste iniziative, innovative e ambiziose, sono la prova tangibile che Toyota prende molto sul serio il mercato europeo. Le recenti strategie presentate dal nostro nuovo presidente, Akio Toyoda, confermano questa tendenza.

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Sempre attente alla sicurezza dei passeg-geri, le case automobilistiche stanno già facendo un uso massiccio dell’acciaio stampato a caldo Usibor® 1500P, privile-giandolo rispetto a materiali stampati a freddo. In tal modo si riduce il peso dei componenti strutturali dell’automobile, come il secondo montante per esempio, abbattendo le emissioni prodotte.Ma non è ancora suffi ciente…

Il frutto di quattro anni di ricerca

Le case automobilistiche vorrebbero ottenere prestazioni superiori dai propri veicoli in caso di collisione in corrispondenza delle zone di assorbimento degli urti più critiche. Da questa esigenza è nata l’idea di unire l’acciaio Usibor® 1500P a una qualità adatta allo stampaggio a caldo ma con proprietà meccaniche diverse.

Il nostro centro di ricerca per le applicazioni nel settore automobilistico, che sorge a Montataire, sta collaborando da quattro anni con i team commerciali e tecnici di ArcelorMittal per lo sviluppo di una nuova tecnologia brevettata e di nuovi materiali dedicati. L’intento? Ottenere sviluppi saldati al laser e stampati a caldo Usibor® 1500P / Ductibor® 500P in grado di funzionare al 100%. Il relativo processo brevettato – che consente di evitare la formazione di fasi intermetalliche indesiderate nel bagno di saldatura, dovute al rivestimento in silicio/alluminio – è in uso presso ArcelorMittal Tailored Blanks dal mese di maggio 2008 per la produzione in serie di sviluppi saldati al laser (Laser Welded Blanks) basati sulla qualità di acciaio Usibor® 1500P. Il nuovo prodotto dedicato Ductibor® 500P è disponibile industrialmente e commercial-mente dalla fi ne del 2007.

Usibor® e Ductibor®: un connubiovincente per auto più sicure e leggereSviluppi saldati al laser e stampati a caldo Usibor® 1500P e Ductibor® 500P

Tutto il potenziale della nuova soluzione nelle barre anti-intrusione anteriori delle automobili

Per mettere in mostra tutto il potenziale di questa nuova soluzione, il centro di ricerca per le applicazioni nel settore automobilis-tico ha dato il via al progetto “catalogo barre anti-intrusione anteriori”. Il progetto propone una serie di design innovativi per la barra anti-intrusione anteriore, tra cui una soluzione basata su uno sviluppo saldato al laser Usibor® 1500P /Ductibor® 500P realizzato con unprocesso di saldatura continua a rulli, composto da:

• Ductibor® 500P 1,5 mm: per la zona anteriore, dedicata all’assorbimento di energia;

• Usibor® 1500P 1,3 mm: per la zona intermedia, che evita un’intrusione eccessiva nella cella di sicurezza del passeggero;

• Usibor® 1500P 0,9 mm: per la zona posteriore, che trasferisce il carico residuo al resto della scocca.

Questo connubio garantisce una riduzione del peso superiore al 30% rispetto al benchmark stampato a freddo utilizzato a titolo di raffronto. La fattibilità del concept è stata sancita dopo aver applicato metodi di simulazione del processo di stampaggioa freddo sviluppati internamente da ArcelorMittal.

I ricercatori hanno esaminato anche le proprietà della nuova soluzione in condizioni di servizio, soffermandosi sia sugli aspetti statici (robustezza) che dinamici (in caso di collisione, per esempio). I risultati hanno confermato prestazioni in caso di urto simili

se non addirittura superiori al design utilizzato come benchmark.

Maggiore leggerezza e solidità, senza costi aggiuntivi

Oltre a un considerevole potenziale in termini di riduzione del peso, le analisi dei costi hanno dimostrato la possibilità di produrre parti come queste senza costi aggiuntivi rispetto alle soluzioni di raffronto che ricorrono a componenti stampati a freddo.Costi così interessanti si ottengono essenzialmente grazie ai vantaggi offerti dal concept degli sviluppi saldati al laser:

• Riduzione dei materiali di scarto grazie all’ottimizzazione del processo di sub-blanks nesting;

• Riduzione del numero di fasi del processo (stampaggio e post-assemblaggio).

Grazie al costo interessante, alle ottime prestazioni tecniche e al contenimento del peso che consente di ottenere, la combina-zione Usibor® 1500P / Ductibor® 500P rappresenta una soluzione vincente per i nostri clienti del settore Automotive, che potranno così gestire in maniera più agevole i vincoli di natura tecnica, fi nanzi-aria e industriale posti dalla nostra epoca.

Presso l’unità di produzione di Gand di ArcelorMittal Tailored Blanks sono attual-mente in produzione con questa tecnologia dei lotti di componenti di serie destinati a una casa automobilistica tedesca. Ma sono molti altri i progetti di co-sviluppo all’avanguardia in corso presso il centro di ricerca per le applicazioni del settore automobilistico di Montataire.

Destinato alle barre anti-intrusione anteriori delle automobili, il nuovo concept di ArcelorMittal – sviluppi saldati al laser e stampati a caldo Usibor® 1500P / Ductibor® 500P – consente di ridurre di più del 30% il peso di un veicolo rispetto alle soluzioni che ricorrono a componenti stampati a freddo. Non solo: questo felice connubio garantisce ottime prestazioni in caso di collisione e non comporta costi aggiuntivi, grazie a un migliore utilizzo dei materiali.

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Contatti:

Aurélien Pic – R&D Project Manager, ArcelorMittal Automotive Applications Research Centre([email protected])Fabrice Pinard – Manager Business & Product Development, ArcelorMittal Tailored Blanks([email protected])

Lo sviluppo saldato al laser Usibor® 1500P / Ductibor® 500P inserito nelle barre anti-intrusione anteriori delle automobili ha superato brillantemente un crash test. È stato inoltre possibile conseguire una riduzione del peso superiore al 30% e un abbattimento dei costi di produzione rispetto al benchmark stampato a freddo.

“Oltre a un considerevole potenziale in termini di riduzione del peso, le analisi dei costi hanno dimostrato la possibilità

di produrre parti come queste senza costi aggiuntivi ris-petto alle soluzioni di raffronto che ricorrono a componenti

stampati a freddo.”

Fabrice Pinard,Manager Business & Product Development,

ArcelorMittal Tailored Blanks

Impatto frontale (es. auto contro auto)

LWB (= Laser Welded Blanks) – sviluppi saldati al laser

1,90 mm HSLA280

1,35 mm HSLA280

2,50 mm HSLA280

1,90 mm HSLA280

Riduzione del peso 30% Prestazioni superiori in caso di

collisione

Soluzioni di acciaio ingegneriz-zate ArcelorMittal

Zona posteriore

Zona anterioreZona intermedia

Caricod’urto

Barra anti-intrusione anteriore

Pannello del pianale

Ductibor® 500P

Usibor® 1500P

SaldaturaAssorbimento

Anti-intrusione&

Trasferimento

Assorbimento Anti-intrusione Trasferimento

1,30 mm DP780

0,90 mm Usibor® 1500P

1,30 mm Usibor® 1500P

1,50 mm Ductibor® 500P

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Granite® Comfort, per performance termiche superiori

Granite® Comfort è un nuovo tipo di lamiera d’acciaio con rivestimento organico in grado di migliorare in misura signifi cativa il confort termico degli edifi ci. Utilizzato come materiale per rivestimenti di tetti e coperture di pareti, questo prodotto garantisce un potere rifl ettente decisa-mente superiore, restituisce all’atmosfera un quantitativo maggiore di raggi solari e assorbe meno calore rispetto all’attuale acciaio preverniciato ArcelorMittal e alla maggior parte dei materiali concorrenti. Tetti e facciate risulteranno quindi più freschi, riducendo il calore trasferito alla struttura sottostante. In tal modo le unità abitative, gli uffi ci e qualunque altra parte

Granite® Comfort eGranite® DiamondDue nuovi promettenti prodottiI requisiti posti dal settore edile alle lamiere d’acciaio con rivestimento organico, in termini di prestazioni termiche e durata nel tempo, sono sempre più rigorosi. Per questo motivo ArcelorMittal ha arricchito la propria gamma Granite® con l’introduzione dei prodotti Granite® Comfort e Granite® Diamond. Queste nuove soluzioni sono destinate entrambe al mercato edile, ma ognuna di esse offre vantaggi specifi ci.

degli edifi ci potranno godere di una temperatura molto più gradevole persino nei giorni più caldi dell’estate. L’utilizzo di Granite® Comfort per l’involucro isolante di un edifi cio contribuirà a una riduzione della temperatura interna nei giorni di sole pari a 10°C, anche senza ricorrere all’uso di un impianto di aria condizionata.

Pensando all’inverno, invece, ricordiamo che le proprietà termiche di Granite® Comfort consentono di ridurre di 1 cm lo spessore dello strato di schiuma inserito nei pannelli sandwich isolanti, garantendo un’effi cacia costante in termini di isolamento.

Inoltre, grazie alle proprietà termorifl ettenti dei rivestimenti di tetti e delle coperture di pareti in acciaio, optando per Granite®

Comfort è possibile contenere i costi energetici e diminuire le emissioni di CO2, con tutti i vantaggi che ne derivano per l’ambiente.

Granite® Comfort, poi, eccelle indiscutibil-mente nel mantenere una temperatura costante sulla superfi cie degli edifi ci, riducendo shock e stress termici ed aumentandone la durata di vita.

Risparmi A seconda di vari parametri, tra cui la destinazione d’uso (residenziale, uffi ci o commerciale), l’ubicazione e il design dell’edifi cio, l’uso di Granite® Comfort può contribuire a far risparmiare fi no al 15% sul consumo energetico totale.

ArcelorMittal ha sviluppato uno strumento molto pratico che consente di calcolare rapidamente il possibile risparmio offerto da Granite® Comfort in termini energetici ed economici. Questo strumento interat-tivo calcola rapidamente la riduzione del consumo di energia (espressa in percentu-ale annua) e il risparmio fi nanziario (espres-so in euro all’anno). Lo strumento mette inoltre in evidenza i vantaggi in termini di confort apportati da Granite® Comfort e l’effetto diretto sortito sulla temperatura interna (espresso in gradi centigradi).

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Rivolgetevi pure al vostro esperto Client Technical Support per richiedere una dimostrazione.

Oltre a questi risparmi, l’uso di questo nuovo tipo di lamiera in acciaio preverni-ciato dovrebbe contribuire in misura sempre maggiore al rispetto delle nuove normative europee in materia di energia, che in futuro potrebbe tradursi nel ricono-scimento di crediti d’imposta e sgravi fi scali.

Una resa estetica straordinariaGranite® Comfort è disponibile in quattro interessanti colori fotoresistenti, in grado di garantire una Rifl ettanza Solare Totale (TSR) pari al 27%: un valore decisamente superiore rispetto alla maggior parte dei prodotti concorrenti presenti sul mercato (per esempio, una vernice nera standard è caratterizzata da un TSR compreso tra il 3 e il 5%). I colori sono: Testa di moro (marrone scuro), Anthracite grey (grigio antracite), Verde Navarra (verde scuro) ed Azul Baracaldo (blu profondo).

Granite® Comfort è inoltre disponibile in altri colori di una specifi ca cartella colori, creati utilizzando la stessa tecnologia dei pigmenti freddi per garantire una TSR ottimale (colori specifi ci disponibili su richiesta).

Granite® Diamond, per una resistenza superfi ciale superiore e una buona formabilità

Il nuovo Granite® Diamond è un acciaio rivestito preverniciato con un comporta-mento superfi ciale superiore. Il rivestimento si fonda su un sistema di vernice termoin-

durente composta da poliestere e, in misura predominante, poliuretano. La nuova soluzi-one coniuga una resistenza maggiore alla corrosione e ai raggi UV con un aspetto e una texture inediti, di stampo “minerale”. Grazie alla sua eccezionale robustezza superfi ciale, Granite® Diamond è in grado di resistere a condizioni di lavorazione e movimentazione impegnative, anche in ambienti ostili.

Il prodotto è disponibile in diverse tonalità del grigio (grigio stagno, grigio topo e grigio pietra) con una fi nitura ruvida e opaca, che ricorda i materiali naturali. In alternativa, è disponibile in color carbone (nero), giallo sabbia e beige salmone, con fi nitura brillante. Altri colori su richiesta.

In linea con la politica di sostenibilità portata avanti da ArcelorMittal, Granite® Diamond è totalmente privo di cromo esavalente e di metalli pesanti. Il prodotto è associato a una garanzia automatica di 10 anni.

Granite® Diamond è stato progettato e sviluppato specifi camente per essere adatto ad un ampio spettro di applicazioni edili, tra cui rivestimenti con tavole a vista, cassette, pannelli sandwich e profi li trapezoidali. Grazie al suo aspetto naturale, questo nuovo prodotto può offrire agli architetti svariate soluzioni accattivanti sotto il profi lo del design.

Case studyPer testare in maniera accurata il suo Granite® Diamond, ArcelorMittal ha deciso di utilizzare il nuovo prodotto per sostituire la vecchia facciata di un edifi cio ad uso uffi ci

Grazie al suo aspetto naturale, Granite® Diamond può offrire agli architetti svariate soluzioni accattivanti sotto il profi lo del design.

L’utilizzo di Granite® Comfort per l’involucro isolante di un edifi cio contribuirà a una riduzione della temperatura interna nei giorni di sole pari a 10°C.

del sito industriale di Montataire, a circa 50 chilometri ad est di Parigi.

L’edifi cio è stato costruito nei primi anni 60, ha una superfi cie calpestabile di circa 650 metri e consiste in una struttura ad intelaiatura in acciaio. Tra ottobre 2006 e marzo 2007 tutte le facciate e i frontoni sono stati dotati di cassette in Granite® Diamond. La scelta è caduta sulle cassette per vincoli di natura tecnica. Gli architetti hanno imposto uno schema cromatico incentrato su alcune varianti delicate del grigio, con qualche tocco di rosso.

Oggi, a più di due anni di distanza dall’intervento, i colori hanno mantenuto la brillantezza originaria e la superfi cie – dalla consistenza leggermente granulare – non mostra segni di attacchi da parte dell’inquinamento.

Esempio di applicazione in cui può essere utilizzato il prodotto.

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CV&SLT ha un duplice fondamento: da una parte, l’impegno di ArcelorMittal a fornire una gamma di prodotti predefi nita con una tempistica ridotta rispetto ai tempi di consegna standard e, dall’altra, l’impegno del cliente ad acquistare un determinato volume di acciaio entro uno specifi co lasso di tempo. ArcelorMittal ha introdotto questo servizio nell’intento di garantire ai clienti una riduzione dei costi ed uno snellimento della loro catena di fornitura.La possibilità per un cliente di far parte del servizio CV&SLT dipende dal risultato della valutazione delle sue esigenze. Se l’esito di

Tempi di consegna ridottiper impegni sui volumiArriva il servizio Committed Volume& Short Lead Time ArcelorMittal Flat Carbon Europe (FCE) si sta impegnando sempre di più per potenziare e arricchire la propria offerta di servizi nell’intento di garantire un valore aggiunto ai propri clienti. Committed Volume & Short Lead Time (CV&SLT) rappresenta un ottimo esempio in quest’ottica. Il servizio è stato pensato principalmente per due categorie di clienti: aziende che non vogliono lasciarsi sfuggire occasioni che si presentino all’ultimo momento ed aziende che puntano ad un’ottimizzazione della produzione e della supply chain per garantire tempi di approvvigionamento più contenuti ai propri clienti fi nali.

questa valutazione è positivo, potrà stipulare un accordo con ArcelorMittal per la fornitura del servizio CV&SLT.

La soddisfazione dei primi clienti

Per preparare il lancio del nuovo servizio CV&SLT, nel corso del primo semestre del 2009 è stata condotta una serie di test utilizzando l’acciaieria ArcelorMittal Gent (Belgio) come stabilimento-pilota. Una cerchia ristretta di clienti che ha accettato di partecipare all’esperimento ha avuto la possibilità di ordinare volumi prestabiliti di

alcuni prodotti, ricevendo in cambio la garanzia di una consegna con un lead time ridotto. Dopo i primi incoraggianti risultati di Gand, ha preso il via un secondo progetto pilota, che ha visto protagonista un gruppo più nutrito di clienti, serviti questa volta da ArcelorMittal Piombino.

René van der Valk, responsabile acquisiti di MCB – centro di servizi ed azienda che commercia in acciaio – si è dichiarato particolarmente soddisfatto dell’offerta di servizi CV&SLT. “Abbiamo avuto modo di partecipare ad un progetto pilota che si è articolato intorno alla fornitura in regime CV&SLT di volumi prestabiliti di acciaio laminato a freddo, a caldo e zincato a caldo. I vantaggi per il nostro business sono evidenti. Questo servizio, che taglia i tempi di approvvigiona-mento, ci consente di ridurre la quantità di acciaio a magazzino (la nostra “scorta di sicurezza”) e di operare in una logica improntata ad una maggiore fl essibilità.

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Ulteriori informazioni

I clienti che vogliono avvalersi di questo servizio possono contattare il proprio Account Manager, il quale provvederà a valutarne le effettive esigenze in collaborazione con il Customer Service team dell’acciaieria che verrà coinvolta. L’offerta CV&SLT, in termini di prodotti e lead time, verrà redatta sulla base della capacità delle singole acciaierie – in costante aumento – che offrono questo servizio.

CV&SLT: valore aggiunto

• CV&SLT riduce i costi operativi e consente sia ai clienti che ad Arcelor-Mittal di ridurre le scorte di magazzi-no, grazie ad un miglior allineamento tra domanda e offerta.

• CV&SLT contiene i costi amministra-tivi, dato che gli ordini non devono essere modifi cati una volta concluso l’accordo.

• CV&SLT aumenta il grado di fl essibi-lità dei clienti sotto il profi lo operativo e commerciale, consentendo loro di cogliere le occasioni che si presentano all’ultimo minuto.

• CV&SLT garantisce la massima sicurezza per i nostri clienti: i volumi a loro riservati verranno consegnati.

La fase pilota è andata molto bene. Proprio a metà del periodo di test, però, il mercato ha subito un’impennata improvvisa e abbiamo esaurito rapidamente i volumi che ci erano stati riservati. Fortunatamente siamo riusciti a rinnovare l’accordo in tempi brevi e speriamo che i volumi a noi riservati possano essere incrementati. Si tratta davvero di un ottimo servizio, che ci aiuta a cogliere le opportunità offerte dal mercato e a servire i nostri clienti con maggiore effi cacia.”

Anche Luc Soete, responsabile acquisiti di Joris Ide, una delle principali aziende europee nel settore dei prodotti in acciaio destinati all’edilizia, ha partecipato al progetto pilota. “Joris Ide è un gruppo internazionale, che vanta sedici stabilimenti di produzione in sette paesi”, ci spiega. “Dobbiamo poter contare su fornitori stabili, in grado di offrire un servizio globale e di mantenere le promesse formulate. Sono rimasto quindi favorevolmente sorpreso quando ArcelorMittal mi ha parlato per la prima volta del progetto che aveva in cantiere. Il servizio CV&SLT era esattamente ciò di cui avevamo bisogno. Nei primi mesi di test tutto è proceduto al meglio, ma nel mese di giugno abbiamo assistito ad un brusco aumento della domanda di profi li e rivestimenti per tetti. Le forniture di acciaio hanno cominciato ad essere un problema e la linea di rivestimen-to organico di ArcelorMittal ha esaurito presto la vernice. Una circostanza che ha inevitabilmente infl uito sul tempo di consegna, che ha subito un rallentamento. A mio avviso, il sistema deve ancora essere perfezionato, ma è sicuramente il migliore disponibile sul mercato. Accolgo confavore questa iniziativa e incoraggerei ArcelorMittal a proseguire sulla buona strada intrapresa.”

La capacità di garantire tempi di consegna più brevi rappresenta infatti l’elemento chiave di questo nuovo servizio. “CV&SLTè un’offerta di servizio che deve essere disponibile senza soluzione di continuità: l’offerta rimarrà valida anche quando il mercato procede a ritmo sostenuto”, precisa Marc Billant, responsabile del Customer Service team. “La pianifi cazione della domanda a livello centrale e la pianifi cazione della capacità nelle singole acciaierie svolgono entrambe un ruolo importante in questo senso. Riserveremo la capacità necessaria per soddisfare ogni cliente e le acciaierie garantiranno sistematicamente la precedenza agli ordini per cui i clienti si sono già impegnati nell’ambito dell’intero processo di produzione e consegna.”

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Questo tipo di rivestimento è stato sviluppato inizialmente in Asia e nei paesi NAFTA, in cui viene ampiamente utilizzato da anni. Solo con lo sbarco in Europa delle case automobilistiche asiatiche questa tecnologia di rivestimento ha preso piede anche nel settore siderurgico del vecchio continente. Oggi, ArcelorMittal fornisce rivestimenti galvannealed per un ampio spettro di qualità di acciaio, dagli acciai IF per stampaggio profondo agli acciai ad alto o altissimo limite di snervamento, come si evince peraltro dai nostri cataloghi prodotti (on-line e cartacei).

Galvannealing vs. zincatura a caldo

Il processo di galvannealing può essere considerato alla stregua di un tipo partico-lare di zincatura a caldo continua.La principale differenza nel processo di produzione è legata al fatto che, per realizzare un rivestimento galvannealed, il nastro d’acciaio viene sottoposto a tratta-mento a caldo subito dopo essere stato immerso in un bagno di zinco fuso. Dato che il nastro viene tenuto ad una determi-nata temperatura per uno specifi co lasso di tempo, gli atomi di ferro contenuti nel substrato hanno modo di diffondersi nello strato di zinco. Il rivestimento venutosi così a creare è una lega zinco-ferro con un tenore di ferro che si colloca di norma tra l’8 e il 12%. È poi fondamentale, una volta conclusa l’operazione di ricottura, sot-toporre i parametri di galvannealing ad un’attenta attività di monitoraggio e

controllo per ottenere il grado di induri-mento richiesto dal cliente.

Il settore automobilistico ha molti buoni motivi per privilegiare il rivestimento galvannealed rispetto ai tradizionali rivestimenti ottenuti con zincatura a caldo. Il rivestimento galvannealed, infatti, garantisce un’ottima aderenza della vernice ed un comportamento migliore nella saldatura a punti. La presenza di ferro, inoltre, amplia la gamma di saldatura ed aumenta la durata di vita degli elettrodi.A giovarne è l’affi dabilità di lavorazione,che va a tutto vantaggio degli OEM.

Rivestimenti in galvannealed: un’offerta globale ed inulteriore evoluzione per gli OEM

Nel corso degli ultimi 30 anni, a fronte dell’importanza sempre maggiore assunta dai requisiti di resistenza e durata nel tempo, si è assistito ad un’impennata nell’utilizzo di lamiere in acciaio zincato per la produzione delle scocche delle automobili. Per garantirne la resistenza alla corrosione sono stati sviluppati tre processi di rivestimento metallico: l’elettrozincatura, la zincatura a caldo ed il galvannealing. Quest’ultimo processo presenta un potenziale decisamente superiore a quello sfruttato fi nora, in particolare se si considera cheArcelorMittal è riuscita a sviluppare uno speciale trattamento superfi ciale peri rivestimenti galvannealed in grado di offrire un considerevole valore aggiunto agli OEM.

Un rivestimento molto diffusonell’industria automobilistica

Rivestimenti utilizzati dagli OEM per la scocca in Europa (%)

Rivestimenti utilizzati dagli OEM per la scocca nella regione NAFTA (%)

I rivestimenti galvannealed rientrano nella famiglia dei rivestimenti zincati a caldo e risultano particolarmente adatti per svariate applicazioni del mondo dell’Automotive, sia per componenti visibili che invisibili.

Elettrozincati(EG)

Galvannealed(GA)

Zincati a caldo (GI)

Galvannealed(GA)

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Sezione vasca coper-tura (lame d’aria)

Processo di produzione di rivestimenti galvannealed

Raffreddamento

Forno ad induzione

Elettrozincati(EG)

Zincati a caldo (GI)

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Ulteriori innovazioni

Rivestimento Galvannealed per acciai per stampaggio a caldo

A fronte di un ambiente diffi cile – in cui è fondamentale riuscire a soddisfare i requisiti posti ai veicoli in termini di riduzione del peso senza comprometterne la sicurezza – ArcelorMittal ha sviluppato una nuova serie di acciai ad altissimo limite di snervamento utilizzati nel settore automobilistico per le operazioni di stampaggio a caldo.

Sulla scia dello straordinario successo del classico rivestimento Usibor® 1500P con AlSi, ArcelorMittal sta sviluppando un acciaio al boro rivestito con una lega zinco-ferro che può essere utilizzato sia in processi diretti ben consolidati che in processi indiretti, destinati spesso alla produzione di parti con geometria diffi cile.

Insieme ai nostri “partner per lo sviluppo” del settore Automotive, siamo stati in grado di dimostrare che è possibile gestire in condizioni industriali il nuovo prodotto sulle linee esistenti. Sono state prodotte svariate parti da sottoporre ad ulteriori analisi, nonché ad un esame dettagliato delle proprietà in regime di utilizzo, della verniciabilità e della resistenza alla corrosione.

Questa innovazione nel campo dei rivestimenti per acciai per stampaggio a caldo contribuirà ad un’ulteriore espan-sione del nostro portafoglio prodotti, che si arricchirà di rivestimenti in lega zinco-ferro in grado di offrire ai nostri clienti tre importanti vantaggi. Possono essere prodotti sulle linee esistenti;accompagneranno in maniera effi cace l’implementazione della tecnologia di stampaggio a caldo e forniranno una protezione galvanica attiva, di particolare interesse per quei clienti che hanno eliminato alcune fasi nell’assemblaggio dei veicoli, quali il passaggio di olio ceroso e la sigillatura.

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Con lubrifi canteCoe

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) Galvannealed “standard”

Galvannealed + L-Treatment

Pressione di contatto (MPa)

Effetto stick-slip

I molteplici vantaggi dell’acciaio galvannealed:

• Ottima aderenza della vernice• Miglior comportamento nella

saldatura a punti• Ampia gamma di saldatura (grazie alla

presenza di ferro)• Durata di vita superiore per gli

elettrodi• Ottima resistenza alla corrosione• Elevata qualità superfi ciale• Altamente raccomandato per svariate

applicazioni

Non solo: l’ottima resistenza alla corrosione (in particolare in termini di scollamento minimo della vernice) e l’elevata qualità superfi ciale offerta dai rivestimenti galvannealed rendono questi prodotti particolarmente adatti per svariate applicazioni. Le lamiere di acciaio galvan-nealed sono infatti un’ottima scelta per le parti interne ed esterne, nonché per i componenti strutturali.

Valore superiore grazie a un tratta-mento superfi ciale speciale

ArcelorMittal si è sempre posta come obiettivo l’offerta di prodotti tecnologica-mente avanzati, in grado di distinguersi sul mercato grazie al contribuito fornito agli OEM in termini di contenimento dei costi.In quest’ottica abbiamo sviluppato un trattamento superfi ciale specifi co per i rivestimenti galvannealed, teso a migliorare la stampabilità del materiale. Questo nuovo trattamento, battezzato L-Treatment, è stato sviluppato per il mercato europeo in collaborazione con Nippon Steel, che è licenziataria.

Oggi sono due le acciaierie di ArcelorMittal in grado di produrre su scala industriale acciaio galvannealed sottoposto a L-treat-ment: Mardyck (Francia), che vanta una regolare attività di produzione e consegna dal 2005, ed Eisenhüttenstadt (Germania).

Il cosiddetto L-Treatment vanta chiara-mente ottime proprietà in termini di attrito, riducendo i coeffi cienti di attrito e attenu-ando l’insorgere dell’effetto stick-slip.Su scala industriale è stato quindi possibile ottenere una signifi cativa riduzione dei costi, grazie a una serie di vantaggi che interessano componenti notoriamente impegnativi. Tali vantaggi si esplicano in un notevole abbattimento del numero di scarti e/o di riparazioni, in una riduzione delle operazioni di pulizia degli utensili ed in un aumento della produttività.

Nel Nord America ArcelorMittal produce già acciaio galvannealed prefosfatato per la stessa fi nalità.

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Acciaio: nuove soluzioni per uSenza ombra di dubbio l’acciaio continuerà ad essere il protagonista indiscusso tra i materiali destinati ai settori delle infrastrutture, dei beni strumentali, dell’edilizia e dei trasporti. Sul lungo termine, quindi, la domanda si prospetta sostenuta, dato che dovrà tenere il passo della crescita demografi ca ed economica mondiale.È pertanto essenziale, per la siderurgia, accelerare il ritmo delle innovazioni intraprese per giungere a soluzioni produttive a ridotte emissioni di CO2.Svariate sono state le iniziative lanciate nel corso degli ultimi anni, mentre altre sono ancora in corso. È quindi giunto il momento per una breve panoramica.

Giovedì 5 marzo 2009, a Bruxelles,il membro del GMB Michel Wurth ha presieduto la sesta riunione del Comitato di Pilotaggio della Piattaforma tecnologica europea dell’acciaio (ESTEP). La riunione era incentrata sulle nuove iniziative del settore siderurgico per una società sostenibile, tra cui rientrano programmi negli ambiti dell’edilizia a risparmio energetico e della produzione intelligente. Inoltre il settore siderurgico europeo ha deciso, di concerto con i suoi partner del mondo politico, di portare avanti il progetto ULCOS (Ultra Low CO2 Steelmaking) battezzandolo ULCOS II.

Il progetto ULCOS II: una svolta epocale

La riduzione di CO2 – uno dei principali gas serra responsabili del cambiamento climatico – è stato uno dei principali motivi alla base del lancio del primo progetto ULCOS, che abbraccia un lasso temporale compreso tra il 2004 e il 2010. La stessa ambizione animerà anche la seconda edizione del progetto – ULCOS II – gestita da un consorzio di 48 partner europeitra società, università e laboratori. Arcelor-Mittal è fi era di essere uno degli attori chiave di questo programma volto a ridurre il carbonio generato dai processi produttivi del settore siderurgico di una percentuale compresa tra il 30 e il 70% entro il 2050.

Nella fattispecie, il progetto ULCOS II tenterà di tagliare della metà le emissioni di CO2 del ciclo di lavorazione degli altiforni sul lungo termine. Il progetto nasce sulla scia del programma originale ULCOS, che aveva selezionato quattro tecnologie considerate all’avanguardia. Tra di esse, la più avanzata è il Riciclo del gas di bocca d’Altoforno (TGR-BF). Questa soluzione verrà associata alla tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio (nota come CCS).

Il progetto effettivo, presentato a Bruxelles, prende il via dopo la conclusione di un Memorandum d’intesa tra ArcelorMittal,

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r una società sostenibile

Corus, ThyssenKrupp e altri produttori di acciaio in merito allo sviluppo e all’industrializzazione congiunti della tecnologia TGR-BF. Nel periodo 2010-2014 verrà lanciato un progetto pilota nello stabilimento ArcelorMittal di Eisenhütten-stadt (Germania), teso a convalidare il concept della tecnologia TGR-BF in un altoforno di medie dimensioni.

In una seconda fase – corrispondente al periodo compreso tra il 2011 e il 2016 – nello stabilimento ArcelorMittal di Florange (Francia) vedrà la luce un progetto dimos-trativo su scala industriale, che verrà affi ancato ad un esperimento senza precedenti per la cattura e lo stoccaggio sotterraneo di biossido di carbonio nella regione francese della Lorena. Il progetto è volto a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica di entrambi i concept – TGR e CCS – nonché a spianare la strada al lancio della tecnologia nelle strutture produttive esistenti dopo il 2020.

Questo progetto – unico nel suo genere per il settore siderurgico – richiederà ingenti investimenti. Secondo le stime, infatti, i costi per il progetto dimostrativo relativo ad un altoforno si collocano intorno ai 300-400 milioni di euro. Inoltre, è un’iniziativa non certo scevra da rischi…Ma un progetto di questo tipo potrà rivelarsi un successo – e rappresentareuna strada effettivamente percorribile – solo se potrà contare su un signifi cativo fi nanziamento da parte dell’Unione europea e dei governi nazionali.

Processi più effi caci oggi, nuovetecnologie domani

ArcelorMittal sta inoltre lavorando in maniera autonoma su una serie di prodotti e processi inediti, pensati all’insegna della sostenibilità. Possiamo contare su più di 1400 ricercatori, attivi in 15 diversi centri di ricerca dislocati tra Europa, Stati Uniti,

Canada e Brasile, e abbiamo investito 190 milioni di euro in R&S nel 2009. La maggior parte delle risorse investite ha interessato progetti atti a ridurre l’impatto ambientale dei nostri processi produttivi e a sviluppare nuovi prodotti eco-compatibili, come gli “acciai verdi”, e acciai avanzati ultra-leggeri ad elevato limite di snervamento, in grado di soddisfare anche i requisiti più rigorosi posti dai nostri clienti.

Per esempio, stiamo sviluppando nuove forme di acciai ultra-leggeri ad elevata resistenza in grado di ridurre il peso di un’automobile del 20-30%. In questo modo le automobili consumeranno meno carburante ed emetteranno un quantitativo minore di CO2, senza con ciò compromet-tere la sicurezza dei passeggeri. Gli acciai ultra-leggeri rappresentano inoltre soluzioni sostenibili per il mercato edilizio. Consentono, per esempio, di avvalersi di luci superiori per ponti ed edifi ci e offrono performance superiori in termini di resi-stenza meccanica pur necessitando di un quantitativo inferiore di materie prime per la loro costruzione. In un altro campo, poi, sono state sviluppate nuove superfi ci in acciaio nell’intento di prevenire l’uso di solventi per i nostri clienti. Tutti i nostri nuovi prodotti, adesso, vengono sviluppati puntando sull’effi cienza energica e sul risparmio delle risorse.

Tentiamo anche di aiutare i nostri clienti a migliorare le proprie performance ambien-tali sviluppando nuove applicazioni per l’acciaio. In particolare stiamo valutando la possibilità di utilizzare una qualità avanzata di acciaio nei motori elettrici e nel trasporto ferroviario, al fi ne di ridurre le emissioni di CO2. Questa soluzione saprà ritagliarsi uno spazio, sempre più prominente, nei settori delle turbine eoliche, dell’edilizia (per materiali edili più eco-compatibili), dell’Automotive (per auto a ridotto con-sumo di carburante) e dei pannelli solari.Il nostro stabilimento spagnolo di Gijón,

Visitate il sito www.ulcos.org

Il sito uffi ciale del progetto ULCOS offre un’ampia gamma di informazioni sul programma di R&S più avanzato mai intrapreso dal settore siderurgico e consentirà a tutti gli interessati di tenere sotto controllo tutti gli sviluppi. Il sito comprende anche animazioni dettagliate relative ai quattro concept di processo selezionati da ULCOS in funzione del loro potenziale: Riciclo del gas di bocca d’Altoforno, ISARNA, Nuova riduzione diretta ed Elettrolisi.

per esempio, fornisce su base annuale circa 200.000 tonnellate di lamiere d’acciaio per generatori eolici.

Sul lungo termine, troveremo delle risposte al cambiamento climatico in alcune delle tecnologie all’avanguardia che stiamo già considerando, in collaborazione con alcune delle principali università del mondo.Le possibilità spaziano dai nano-materiali (sostanze con particelle estremamente piccole) ai materiali biomimetici (sostanze prodotte dall’uomo che imitano quelle naturali) passando per la meso-architettura. Il futuro sarà ricco di entusiasmanti novità. Per noi e per i nostri clienti.

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SteelUser…quanto tempo risparmiato!Secondo voi è già un ottimo strumento...ma noi vogliamo migliorarlo ancora!Dall’inizio del 2009, SteelUser procede spedito a un ritmo superiore ai100.000 contatti al mese, provenienti dai più di 900 clienti che si sono già registrati sulla piattaforma di e-business di ArcelorMittal. E i più diligenti tradi loro si sono addirittura presi la briga di farci sapere cosa ne pensano…Un feedback estremamente importante per noi, che ci viene davvero in aiutoper migliorare ancora di più questo strumento, come potete notare dagli ultimi aggiornamenti sviluppati.

Grazie a SteelUser potete gestire i vostri rapporti commerciali con ArcelorMittal on line. Ad ogni ora del giorno (o della notte), potete infatti verifi care lo stato di avanza-mento dei vostri ordini, scaricare documenti commerciali, tenere sotto controllo il seguito dato ai vostri reclami e addirittura inserire nuovi ordini. Molti clienti consultano la pagina dedicata al follow-up ordini ogni giorno per pianifi care le proprie attività in ambito logistico, sfruttando quindi al meglio le potenzialità di SteelUser.com, a comple-mento dei contatti diretti con il nostro Customer Service e i team commerciali.

Poliglotta, personalizzabile e semplice da usare

SteelUser è stato progettato per essere semplicissimo da usare. Bastano pocheore di formazione per carpirne tutti i segreti e iniziare subito ad esplorare tutte le funzioni e le potenzialità che lo caratteriz-zano. E per rendere il tutto ancora più agevole, la nostra Piattaforma è disponibile in più lingue – inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo – e offre la possibilità di personalizzare svariate impostazioni in funzione delle vostre preferenze.

Un servizio in costante evoluzione

Dalla seconda metà del 2008 fi no ad oggi ArcelorMittal ha dedicato tempo e risorse per migliorare e potenziare il funzionamen-to di SteelUser.com. Una migliore integrazi-one dei dati consente ora di accedere alle informazioni fornite dalle acciaierie in maniera decisamente più rapida ed effi cace.Gli aggiornamenti di SteelUser di giugno (9.3) e settembre 2009 (9.4) hanno apportato ulteriori migliorie. In questo senso possiamo citare due esempi relativi alla funzione Inserimento Ordini:

• attraverso SteelUser è possibile ordinare lamiere non completamente confi gurate;

• i clienti che si avvalgono dei servizi CV&LT e Superior Delivery Punctuality possono ora inoltrare i relativi ordini direttamente da SteelUser accedendo alla funzione Inserimento Ordini.

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Norsk Stal Tynnplater Steel Service Centre norvegese

Abbiamo iniziato a servirci di SteelUser nel 2007 e da allora usiamo tutti i giorni le funzioni Follow-up ordini e Documenti commerciali. L’applicazione Follow-up ordini consente di verifi care lo stato di avanza-mento degli ordini in maniera più rapida e precisa di qualunque altro sistema.Seguiamo come procede la produzione e verifi chiamo se un ordine sia già pronto per la consegna. Per noi risulta anche molto utile poter stampare le fatture, le conferme d’ordine e i certifi cati ogni qualvolta ne abbiamo bisogno.

Lorraine TubesProduttore di tubi francese

Usiamo SteelUser da qualche anno ormai. Accediamo alla piattaforma ogni giorno per inserire gli ordini e verifi carne lo stato di avanzamento, nonché per scaricare documenti e bolle di consegna. Grazie a SteelUser siamo meno dipendenti dall’Account Team per operazioni che possiamo gestire tranquillamente da soli. Oggi contattiamo il Customer Service di ArcelorMittal solo quando abbiamo bisogno di informazioni dettagliate.A nostro avviso le tre applicazioni principali di SteelUser – Inserimento ordini, Follow-up ordini e Documenti commerciali – dovrebbero essere promosse come un unico pacchetto applicativo. Consentono davvero di risparmiare molto tempo.

Targe Distributore francese

Abbiamo iniziato a gestire i nostri rapporti commerciali con ArcelorMittal on line nel 2004, con la piattaforma STEEL24-7.Nel 2008 siamo passati a SteelUser pere funzioni di follow-up ordini, recupero documenti (conferme d’ordine e fatture)e inserimento ordini. Ci colleghiamo al sistema più volte al giorno. SteelUser offre un accesso rapido ad informazioni e documenti essenziali. Quanto tempo risparmiato!

C. Brown & Sons (Steel) Ltd.Rivenditore britannico

Usiamo SteelUser ormai da un anno, accedendo per lo più alle funzioni Follow-up ordini e Documenti commerciali. Dato che il portafoglio ordini non è particolarmente ricco in questo periodo, per ora non usiamo molto la funzione Inserimento ordini.Le funzioni Follow-up ordini e Documenti commerciali ci forniscono sempre risposte immediate, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tra l’altro è proprio la ragione principale per cui consiglieremmo l’utilizzo di queste funzioni ad altri clienti.

Ferrometal PolskaRivenditore polacco

Navigando su www.arcelormittal.com/fce nel maggio del 2008, abbiamo trovato una serie di informazioni su SteelUser che hanno subito risvegliato il nostro interesse. Il nostro ArcelorMittal Account Manager ci ha dato accesso alla piattaforma e da allora la usiamo ogni giorno. Per quanto contatti regolari con l’uffi cio commerciale e il Customer Service rimangano fondamentali, risulta davvero utile poter accedere a tutte le informazioni disponibili sulla piattaforma in qualunque momento. Utilizziamo in particolare la funzione Follow-up ordini, in modo tale da disporre di aggiornamenti quotidiani sugli ordini in corso. Consigliamo davvero a tutti gli altri clienti di fare altrettanto. Si risparmia tantissimo tempo.

MersteelRivenditore sloveno

È dal 2007 che usiamo SteelUser più volte alla settimana per verifi care lo stato di avanzamento degli ordini e recuperare documenti. Preferiamo di gran lunga controllare come procedono gli ordini on line piuttosto che mandare e-mail. Steel-User ci consente di verifi care lo status della produzione in maniera proattiva, chiedendo di accelerare l’evasione di un ordine se prevediamo problemi. Apprezziamo inoltre il fatto che tutti i documenti commerciali siano salvati su un unico database sempre accessibile.

Il successo crescente di SteelUser

Il feedback dei nostri clienti

Nei primi mesi del 2009 abbiamo intervistato alcuni degli utenti più assidui di SteelUser.com. Ecco come spiegano il successo della nostra piattaforma.

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Anche se non vi siete ancora registrati su SteelUser.com, potete comunque dare un’occhiata alle sueprincipali funzionalità.Basta visitare l’apposito sitowww.arcelormittal.com/fce/steeluser/ per accedere a tre video dimostrativi interattivi della durata di due minuti.

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Più acciaio riciclato? Meno emissionidi CO2

Integrando l’acciaio riciclato nei processi produttivi l’industria è in grado di ottenere un risparmio energetico globale pari al 70%, riducendo le emissioni di CO2 di 13 milioni di tonnellate all’anno. In altre parole: se si opta per l’acciaio nella produzione di imballaggi, il tasso di riciclaggio aumenta e di conseguenza le emissioni di CO2 di-minuiscono. In tal modo si risparmiano risorse naturali preziose, che possiamo lasciare in eredità alle future generazioni,e si riducono in maniera signifi cativa il consumo energetico e la produzione di CO2.

In Europa, ogni anno, sono più di 2,5 milioni le tonnellate di acciaio riciclate, tra lattine usate per generi alimentari, bevande ed altri tipi di contenitori: una quantità pari al 69%

Imballaggi in acciaio in Europa: riciclati al 69%Il 18 marzo 2009 l’Associazione mondiale dell’acciaio e l’Associazione europea dell’acciaio per imballaggi (APEAL) hanno annunciato con orgoglio che il riciclaggio dell’acciaio ha raggiunto picchi senza precedenti nella storia. Oggi,in tutto il mondo, il 68% di tutti gli imballaggi in acciaio viene riciclato: una percentuale, peraltro, in costante crescita anno dopo anno. L’acciaio, inoltre, è il materiale per imballaggi più riciclato in assoluto. Non solo: l’acciaio rappresentala soluzione più effi cace in termini di sicurezza, protezione e conservazione, proiettandosi quindi al numero uno tra tutti i materiali in un’ottica di sostenibilità.

del volume annuale di acciaio per imballaggi utilizzato nell’Unione europea. Questi numeri, da soli, equivalgono ad una riduzione annuale delle emissioni europee di CO2 pari a 4,8 milioni di tonnellate.

Quanto precede è l’evidente dimostrazione che il settore dell’acciaio ha preso molto seriamente l’impegno a migliorare le proprie performance ambientali. Secondo l’APEAL, le emissioni di CO2 per tonnellata di ferro grezzo sono state ridotte del 50% negli ultimi 40 anni. Il riciclaggio offre quindi all’acciaio un considerevole vantaggio in termini di sostenibilità.

I vantaggi di scegliere l’acciaio

Oltre alla possibilità di essere riciclato, l’acciaio offre sicurezza e praticità al settore degli imballaggi. Gli imballaggi in acciaio

Tra gli sviluppi messi a segno da ArcelorMittal Packaging, ricordiamo un acciaio speciale che consente alle lattine di espandersi fi no al 30%,ora utilizzato per contenitori di aerosol e sciroppi. CreaSteel offre inoltre ai marchi la possibilità di differenziarsi con forme innovative e interessanti in grado di attirare l’attenzione dei consumatori, oltre al vantaggio di essere compatibile con il microonde.

garantiscono una protezione naturale assoluta contro luce, aria e acqua. Inoltre, nessun altro materiale per imballaggi può battere l’acciaio sotto il profi lo della robustezza. Anche il suo ”effetto barriera” è eccezionale. I generi alimentari conservati in imballaggi in acciaio hanno il vantaggio di garantire lo stesso tenore di vitamine dei generi alimentari freschi, senza aggiunta di additivi e conservanti. Questa considera-zione offre un’ulteriore argomentazione nutrizionale alle case di produzione del settore alimentare, che possono quindi contribuire ad un futuro sostenibile scegliendo imballaggi in acciaio.

Il settore degli imballaggi in acciaio è impegnato in un miglioramento costante delle lattine in acciaio in modo tale da rispondere con maggiore effi cacia ai requisiti, sempre più rigorosi, posti dai mercati dei generi alimentari, delle bevande e industriale. Praticità, appeal, riduzione del peso e protezione superiore del prodotto sono tutti elementi messi in evidenza per valorizzare gli imballaggi in acciaio agli occhi delle case produttrici e dei consumatori.

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