Università degli Studi di Bari Progetto ARIANNA – Ore 04 Attività Formative Trasversali Moduli...
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Università degli Studi di Bari
Progetto ARIANNA Progetto ARIANNA –– Ore 04 Ore 04Attività Formative TrasversaliAttività Formative Trasversali
Moduli Moduli
““Autostima, Autoefficacia e Motivazione”Autostima, Autoefficacia e Motivazione”
““Comunicazione efficace”Comunicazione efficace”
Dott.ssa Milena MarzanoDott.ssa Milena Marzano
AutostimaAutostima
AutoefficaciaAutoefficacia
MotivazioneMotivazione
Comunicazione EfficaceComunicazione Efficace
Rappresenta un Rappresenta un giudizio globale su se stessi e sulle proprie capacitàgiudizio globale su se stessi e sulle proprie capacità, , che si accompagna ad un senso generale di auto accettazione e ad che si accompagna ad un senso generale di auto accettazione e ad un atteggiamento positivo verso se stessiun atteggiamento positivo verso se stessi
L’autostima è importanteL’autostima è importante
perché incide su:perché incide su:
L’autostima è la valutazione che ci diamo, il nostro modo di viverci.
L’autostima viene determinata da informazioni oggettive
e soggettive, riferite a diversi tipi di sé:
• Il sé reale: ciò che crediamo crediamo di essere …
• Il sé ideale: ciò che desideriamo desideriamo essere …
• Il sé imperativo: ciò che sentiamo di dover dover essere …essere …
I problemi legati all’autostima nascono solitamente dalla discrepanza tra il Sé reale/ Sé ideale e Sé reale/Sé imperativo.
DISCREPANZASé reale / Sé ideale
(fallimento nel corrispondere alle aspirazioni)
Sé reale / Sé imperativo(fallimento nell’adempiere
agli obblighi)
REAZIONIEMOTIVE
•Delusione•Tristezza•Diminuita attivazione fisiologica
•Colpa •Imbarazzo•Accresciuta attivazione fisiologica
EFFETTI A LUNGO TERMINE
•Minore autostima•Depressione•Mediocre funzionamento del sistema immunitario•Malattia
•Minore autostima•Ansia•Mediocre funzionamento del sistema immunitario•Malattia
La teoria della discrepanza del SèLa teoria della discrepanza del Sè(Higgins, 1998)
DISCREPANZA
Sé reale / Sé ideale
(fallimento nel corrispondere alle
aspirazioni)
Sé reale / Sé imperativo
(fallimento nell’adempiere agli
obblighi)
REAZIONI
EMOTIVE
Delusione
Tristezza
Diminuita attivazione fisiologica
Colpa
Imbarazzo
Accresciuta attivazione fisiologica
EFFETTI A
LUNGO TERMINE
Minore autostima
Depressione
Mediocre
funzionamento del sistema immunitario
Malattia
Minore autostima
Ansia
Mediocre
funzionamento del sistema immunitario
Malattia
Il senso di Autoefficacia … … … ovvero, le ovvero, le convinzioniconvinzioni di una persona di essere di una persona di essere
in grado di superare gli in grado di superare gli ostacoliostacoli che di volta in che di volta in volta si frapporranno alla messa in atto di un volta si frapporranno alla messa in atto di un comportamento.comportamento.
“Convinzioni che le persone hanno circa la loro efficacia personale di organizzare e dirigere le loro abilità e risorse per mettere in atto un’azione che li condurrà alla conseguenza desiderata” (Bandura, 1977).
Come si acquisisce
l’Autoefficacia?Vi sono 4 meccanismi che contribuiscono a determinare il Vi sono 4 meccanismi che contribuiscono a determinare il
nostro senso di Autoefficacia:nostro senso di Autoefficacia:
1.1. Esperienze personaliEsperienze personali: : “In passato ci sono riuscito? Quante volte?”; “Ci sono riuscito grazie alle mie capacità?”
2.2. Esperienze vicarieEsperienze vicarie: : “Altri ci sono riusciti?”; “Come hanno fatto?” ; “Se ci sono riusciti loro ci riuscirò anch’io?”
3.3. Persuasione e influenze socialiPersuasione e influenze sociali: : “Secondo gli altri ci riuscirò?”; “Cosa dicono delle mie capacità pertinenti?”
4.4. Stati fisiologici e affettiviStati fisiologici e affettivi: : “Mi sento in forma?”; “Il compito richiede molta efficienza?”; “In questo stato sono in grado di funzionare al livello richiesto?”
Nel processo di scelta persone
con . . BASSA AUTOEFFICACIABASSA AUTOEFFICACIA
Sono intimidite da attività difficili Sono intimidite da attività difficili e se ne allontananoe se ne allontanano
Hanno basse aspirazioni e scarso Hanno basse aspirazioni e scarso impegno nel raggiungere gli obiettiviimpegno nel raggiungere gli obiettivi
Nelle difficoltà non considerano le Nelle difficoltà non considerano le proprie carenze e gli ostacoliproprie carenze e gli ostacoli
Sono lente nel recuperare i Sono lente nel recuperare i fallimentifallimenti
Attribuiscono le prestazioni Attribuiscono le prestazioni
scadenti alla propria incapacità e scadenti alla propria incapacità e perdono fiduciaperdono fiducia
Sono sopraffatte da ansia e stress Sono sopraffatte da ansia e stress
ALTA AUTOEFFICACIA
• Affrontano compiti difficili con motivazione• Si pongono obiettivi ambiziosie si impegnano a raggiungerli• Nelle difficoltà intensificano il loro impegno e la costanza, forti dei successi passati• Recuperano velocemente la propria autoefficacia dopo i fallimenti• Attribuiscono l’insuccesso alla mancanza di conoscenze e impegno • Affrontano i problemi esercitando un determinato controllo
La vita tra destino e controllo:
IL LOCUS OF CONTROL
Il locus of control (Rotter, 1966) è una variabile psicologica che indica il grado di percezione rispetto al controllo del proprio destino e degli eventi.
Rappresenta l’atteggiamento mentale con cui noi sentiamo di essere in grado di determinare le nostre azioni, e i relativi risultati, rispetto al controllo esercitato dal caso e dalle circostanze esterne.
Di chi è la responsabilità? Gli alunni tendono frequentemente ad attribuire Gli alunni tendono frequentemente ad attribuire
successo e insuccesso a fattori esterni che successo e insuccesso a fattori esterni che sfuggono al controllo soggettivo (fortuna, arbitro, sfuggono al controllo soggettivo (fortuna, arbitro, compagni, avversari, ecc.), piuttosto che compagni, avversari, ecc.), piuttosto che analizzare i meriti e le responsabilità personalianalizzare i meriti e le responsabilità personali
Importanza dell’attribuzione interna!!!Importanza dell’attribuzione interna!!!
LA MOTIVAZIONE
La Motivazione
Quali ragioni spingono le persone ad investire energie e impegno nel loro contesto di lavoro?
Cosa spinge a dare il meglio di sé al lavoro?
Si riferisce all’attivazione, alla direzione ed alla persistenza di un comportamento.Essa indica il complesso processo delle forze che attivano, dirigono e sostengono il comportamento nel tempo.
Lo studio della motivazione consente di:• comprendere la natura del comportamento• predirne la manifestazione• poterlo influenzare
Che cos’è la motivazione?
La Motivazione intrinseca vsMotivazione estrinseca
Deriva da fattori esterni, quali i premi, gli elogi, gli incentivi, l’approvazione sociale, lo status
Deriva da fattori interni all’oggetto (i.e. il lavoro) come l’interesse, la curiosità, il successo e, in primo luogo, il piacere provato nello
svolgimento dell’attività
Motivazione intrinseca
Motivazione estrinseca
La teoria gerarchica dei bisogni La teoria gerarchica dei bisogni di Maslowdi Maslow (1945)(1945)
L’ipotesi alla base della teoria è quella della riduzione della tensione:il bisogno crea nell’individuo uno stato di disagio vissuto come tensione verso un’azione che porti al soddisfacimento del bisogno, ovvero alla riduzione del disagio. L’azione viene ripetuta finché il bisogno non viene soddisfatto e la tensione non viene eliminata.
Le persone possiedono un comune set di bisogni, organizzati secondo una scala gerarchica di importanza. Questi ultimi si dispongono in forma piramidale. forma piramidale. I bisogni di livello più basso sono i primi che devono essere soddisfatti e solo dopo la loro soddisfazione quelli di livello successivo diventano motivanti per il comportamento.
La progressione sistematica dalla soddisfazione del livello più basso a quella del livello più alto è l’aspetto cruciale della teoria: il bisogno di livello più basso viene attivato dalla deprivazione e, allorché questo bisogno viene gratificato, la gratificazione in se stessa attiva il bisogno che si trova al livello superiore.
bisogni biologici
bisogni di sicurezza
bisogni di affiliazione
bisogni di stima
bisogni di autorealizzazione
La teoria gerarchica dei bisogni La teoria gerarchica dei bisogni di Maslowdi Maslow (1945)(1945)
Dalla base al vertice, la piramide dei Dalla base al vertice, la piramide dei bisogni èbisogni è
articolata in:articolata in:
- bisogni - bisogni fisiologicifisiologici::
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
- bisogni di sicurezza
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
- bisogni di appartenenza
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
bisogni di affetto e stima
- bisogni di autorealizzazione
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
Un bisogno soddisfatto cessa di essere motivante!!!
Un bisogno non diviene motivante finché non sono soddisfatti i bisogni di livello inferiore!!!
La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow (1945)
AUTOSTIMA
AUTOEFFICACIA MOTIVAZIONE
COMUNICAZIONE EFFICACE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE
Messaggi verbali e non verbaliEsistono due modi di comunicare: Esistono due modi di comunicare:
- Attraverso la Attraverso la parolaparola (o altri codici, ad es. la (o altri codici, ad es. la segnaletica stradale)segnaletica stradale)
- Attraverso i Attraverso i messaggi involontari del corpomessaggi involontari del corpo
Massima di quantità
Massima di qualità
Massima di modo
Principio di pertinenza
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
MASSIMA DI QUANTITÀMASSIMA DI QUANTITÀ
◦ Dà un contributo tanto informativo Dà un contributo tanto informativo quanto richiestoquanto richiesto
◦ Non dare un contributo più Non dare un contributo più informativo del necessarioinformativo del necessario
◦ es. alla fine del processo ad Aldo es. alla fine del processo ad Aldo hanno dato una multahanno dato una multa
◦ (non e`anche stato condannato ad (non e`anche stato condannato ad anni di prigione!!anni di prigione!!))
Fornisci l'informazione necessaria, né di più, né di meno: Fornisci l'informazione necessaria, né di più, né di meno:
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
Massima di qualitàMassima di qualità
Tenta di dare un Tenta di dare un contributo che sia contributo che sia vero, e quindi non vero, e quindi non dire ciò che credi dire ciò che credi essere falso non essere falso non dire mai cose per le dire mai cose per le quali non hai prove quali non hai prove adeguate …adeguate …
es. Carlo ha due lauree(lo so, ne ho le prove, lo credo vero)
es. Il tuo terreno si estende per 200 acri?(non lo so e vorrei saperlo)
sii sincero, fornisci informazione veritiera, secondo quanto sai
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
Differenti modi di mentire:Differenti modi di mentire:
omissioneomissione: si omettono informazioni : si omettono informazioni utili per la comprensione dell’evento utili per la comprensione dell’evento
falsificazionefalsificazione: si inviano informazioni : si inviano informazioni che si sanno essere falseche si sanno essere false
Massima di qualità
Massima di qualità
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
Massima di modoMassima di modo
Evita espressioni oscureEvita espressioni oscure
Evita espressioni ambigueEvita espressioni ambigue
Sii breve, evitando inutili prolissitàSii breve, evitando inutili prolissità
Sii ordinato nell’esposizioneSii ordinato nell’esposizione
sii chiaro: l'enunciato dovrebbe essere chiaro, poco ambiguo, breve e ordinato.
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
Massima di pertinenzaMassima di pertinenza
Il contributo informativo di un Il contributo informativo di un enunciato dovrebbe essere enunciato dovrebbe essere pertinente con la pertinente con la conversazione.conversazione.
un’ipotesi è pertinente un’ipotesi è pertinente quanto minore è quanto minore è lo sforzo per lo sforzo per
trattarla!!trattarla!!
MASSIME DELLA CONVERSAZIONE
STILI COMUNICATIVI A
CONFRONTO…
Il linguaggio
del corpo …
Comunicazione non verbale CNV: Insieme dei comportamenti osservabili CNV: Insieme dei comportamenti osservabili
L’uomo comunica anche quando è in silenzioL’uomo comunica anche quando è in silenzio
Quando si conosce una persona già Quando si conosce una persona già nei primi 60 secondinei primi 60 secondi la la nostranostra
mente genera il 90% dell’impressione che la persona ci fa.mente genera il 90% dell’impressione che la persona ci fa.
1010%%
3030%%
MESSAGGIO VERBALEMESSAGGIO VERBALECOSA COMUNICOCOSA COMUNICO
TONO DI VOCETONO DI VOCECOME COMUNICOCOME COMUNICO
LINGUAGGIO DEL CORPOLINGUAGGIO DEL CORPOCOME COMUNICOCOME COMUNICO
6060%%
I canali di comunicazione
PROSSEMICA Gestione consapevole dello spazio (distanza) comunicativo in un Gestione consapevole dello spazio (distanza) comunicativo in un
dialogo.dialogo.
Noi non permettiamo a qualsiasi individuo di Noi non permettiamo a qualsiasi individuo di
avvicinarsi nella stessa maniera…avvicinarsi nella stessa maniera…
•Distanza o prossimità;•Intima (fino a 40 cm);•Personale (da 40 a 120 cm);•Sociale (da 120 a 360 cm);•Pubblica (da 360 cm in poi);
•Distanza o prossimità;•Intima (fino a 40 cm);•Personale (da 40 a 120 cm);•Sociale (da 120 a 360 cm);•Pubblica (da 360 cm in poi);
Tutti noi percepiamo intorno a noi una specie di ‘bolla invisibile’, che ci circonda per un diametro di circa unmetro e che può essere sovrapposta alla ‘bolla’ di un altro individuo solo se questi ci sia familiare o accetto.
CINESICA
La cinesica si occupa dei movimenti del corpo come forme La cinesica si occupa dei movimenti del corpo come forme strutturate di linguaggio.strutturate di linguaggio.
(…) Oggi si tende a suddividere la cinesica secondo due (…) Oggi si tende a suddividere la cinesica secondo due principali aree di comportamenti:principali aree di comportamenti:
• La La macrocinesicamacrocinesica (la postura e la gestualità). (la postura e la gestualità).
• La La microcinesicamicrocinesica (soprattutto il volto); (soprattutto il volto);
La postura E’ un segnale involontario che partecipa al processo di E’ un segnale involontario che partecipa al processo di
comunicazione. Può comunicazione. Può indicare:indicare:
la la specifica specifica emozione che la persona sta provandoemozione che la persona sta provando
l’intensità l’intensità dell’emozione specifica provatadell’emozione specifica provata
la la fiducia fiducia che una persona ha in se stessa, o l’immagine di sé.che una persona ha in se stessa, o l’immagine di sé.
il proprio il proprio atteggiamentoatteggiamento (per es. il modo di camminare, stare in (per es. il modo di camminare, stare in piedi o sedersi rivela stili di comportamento espressivi di ruoli piedi o sedersi rivela stili di comportamento espressivi di ruoli vissuti)vissuti)
la postura è meno controllabile del volto e del tono di voce, perciò la postura è meno controllabile del volto e del tono di voce, perciò nel legame tra stato d’animo e postura questa può svelare un’ansia nel legame tra stato d’animo e postura questa può svelare un’ansia segreta che il volto non fa trapelare.segreta che il volto non fa trapelare.
Linguaggio del corpo:
alcuni esempi ed interpretazioni
Conoscere la comunicazione non verbale è un ottimo sistema per Conoscere la comunicazione non verbale è un ottimo sistema per decodificare la comunicazione del nostro interlocutore, sapere se decodificare la comunicazione del nostro interlocutore, sapere se chi abbiamo di fronte gradisce o rifiuta i nostri argomenti.chi abbiamo di fronte gradisce o rifiuta i nostri argomenti.
È un sistema per capire da cosa è stimolato il nostro È un sistema per capire da cosa è stimolato il nostro interlocutore, qual è l’argomento che ama e utilizzarlo per creare interlocutore, qual è l’argomento che ama e utilizzarlo per creare un rapporto empatico.un rapporto empatico.
Si possono distinguere segnali di …Si possono distinguere segnali di …◦ GradimentoGradimento◦ Rifiuto Rifiuto
Il nostro inconscio si esprime in maniera semplice e comunica Il nostro inconscio si esprime in maniera semplice e comunica gradimento o rifiuto verso un argomento, una parola o una gradimento o rifiuto verso un argomento, una parola o una persona. persona.
ATTI DI GRADIMENTOBacio dato a se stessi
È un bacio dato a se stessi che si esprime tramite un leggero arricciamento delle labbra. Indica interessamento verso la tematica trattata. Spesso questo segnale è appena accennato e poco visibile.
Accarezzamento delle labbra con le dita o il dorso della mano
Esprime gradimento emotivo nei confronti delle tematiche trattate o verso il suo interlocutore. Può essere espresso anche utilizzando, ad esempio, una penna. In genere tutti gli atti concernenti l’accarezzamento, esprimono gradimento. Questo segnale significa che il nostro interlocutore è coinvolto emotivamente verso la parola o argomento espresso.
Mordicchiarsi le labbra
Indica un forte interessamento verso la tematica trattata.
Accarezzarsi i capelli
Esprime gratificazione e gradimento verso la tematica espressa.
Spostare il busto o il corpo in avanti
Rappresenta interesse verso l’argomento trattato.
ATTI DI RIFIUTOSfregare con le dita la punta del nasoSfregare con le dita la punta del naso
Grattarsi la punta del naso esprime il massimo scarico tensionale da Grattarsi la punta del naso esprime il massimo scarico tensionale da parte del soggetto. È un forte segnale di rifiutoparte del soggetto. È un forte segnale di rifiuto
Spostare il corpo indietroSpostare il corpo indietro. .
Indica rifiuto verso la tematica trattata.Indica rifiuto verso la tematica trattata.
Spostare occasionalmente oggetti lontano dalla propria personaSpostare occasionalmente oggetti lontano dalla propria persona..
Il soggetto esprime rifiuto verso l’argomento trattatoIl soggetto esprime rifiuto verso l’argomento trattato
Raschiamento della golaRaschiamento della gola
Il soggetto prova tensione verso la tematica trattata.Il soggetto prova tensione verso la tematica trattata.
Gambe accavallate e/o braccia conserteGambe accavallate e/o braccia conserte..
Indica chiusura verso l’argomento trattato o verso l’interlocutore (porre Indica chiusura verso l’argomento trattato o verso l’interlocutore (porre attenzione al fatto che la posizione non sia già tenuta da prima che attenzione al fatto che la posizione non sia già tenuta da prima che l’interlocutore si avvicini alla persona, ma che sia contemporanea alla l’interlocutore si avvicini alla persona, ma che sia contemporanea alla situazione attivata dall’interlocutore stesso)situazione attivata dall’interlocutore stesso)
ComunicazioneComunicazione
Efficace Efficace
Comunicazione efficace …Comunicazione efficace …
Relazioni Relazioni positivepositive
1- Chi dice la fonte
2- Che cosa il messaggio
3- Attraverso quale canale il canale
4- A chi il ricevente
5- Con quale effetto l’effetto
Gli elementi costitutivi della comunicazione
La fonte
• In senso generale identifica chi produce il messaggio.Tre fattori legati alla fonte del messaggio:
1. La competenza professionale2. L’attendibilità3. La simpatia della fonte
Il messaggio comunicativo
Generalmente rappresenta Generalmente rappresenta l’oggetto della l’oggetto della comunicazione (comunicazione (che cosa che cosa dire? … dire? … ))
È composto da:È composto da: contenutocontenuto ( (cosacosa si si
comunica) comunica) formaforma ( (comecome lo si lo si
comunica).comunica). La struttura delle argomentazioniLa struttura delle argomentazioni Il formatoIl formato
Il canale comunicativo In senso generale è il mezzo fisico attraverso il In senso generale è il mezzo fisico attraverso il
quale si svolge l’atto comunicativoquale si svolge l’atto comunicativo
Può essere di vario genere: naturale o artificiale (con il
ricorso ad un qualche mezzo tecnico);
principale e/o accessorio (nel caso di canali attivati contemporaneamente);
vocale e/o cinesico (nella comunicazione interpersonale o faccia a faccia) .
In senso generale è il ricevente In senso generale è il ricevente del processo del processo comunicativocomunicativo (i lettori di un quotidiano, gli (i lettori di un quotidiano, gli ascoltatori radiofonici, i telespettatori)ascoltatori radiofonici, i telespettatori)
Il ricevente …
Perchè comunichiamo?Perchè comunichiamo?FUNZIONI della comunicazione
- Funzione EMOTIVA o ESPRESSIVA(sentimenti, pensieri, opinioni,… )- Funzione INFORMATIVA(trasmissione “oggettiva” di dati, di informazioni)- Funzione DI CONTATTO(per entrare in contatto, mantenere il contatto o interrompere ilcontatto: saluti, esclamazioni,…)- Funzione POETICA(per rendere più armonico e piacevole il discorso, elementi nonessenziali, poesia)- Funzione METALINGUISTICA(capacità della lingua di descriversi, di parlare di sé, dizionario)- Funzione PERSUASIVA(per convincere l’altro, pubblicità, discorsi politici,….)
Tutto ciò che facciamo è comunicazioneTutto ciò che facciamo è comunicazione
Le modalità con cui cominciamo un msg Le modalità con cui cominciamo un msg
spesso incide sull’esito della spesso incide sull’esito della
comunicazionecomunicazioneLe modalità con cuii trasmettiamo un msg Le modalità con cuii trasmettiamo un msg
influisce sulle modalità con cui il msg influisce sulle modalità con cui il msg
viene recepitoviene recepito
Alcuni “Principi di base”Alcuni “Principi di base” della comunicazione …della comunicazione …
La “vera” comunicazione riguarda il msg La “vera” comunicazione riguarda il msg
ricevuto e non ciò che si intendeva direricevuto e non ciò che si intendeva dire
La comunicazione è bidirezionale: dare e La comunicazione è bidirezionale: dare e
ricevere qualcosaricevere qualcosa
Alcuni “Principi di base”Alcuni “Principi di base” della comunicazionedella comunicazione
““6 C” del fornire buone 6 C” del fornire buone informazioniinformazioni
1 principio: dare informazioni “buone”1 principio: dare informazioni “buone”
CHIARECHIARE CONCISECONCISE
CORTESECORTESECOMPLETECOMPLETE
CORRETTECORRETTE
CONCRETECONCRETE
• Utilizzare parole precise, facili da ricordare ed efficaci
• Supportare le proprie parole con aiuti visivi
• Fornire dimostrazioni, esempi, metafore analogie
• Utilizzare il linguaggio dell’altra persona
Quando si forniscono informazioni………Quando si forniscono informazioni………
dare informazioni “buone” dare informazioni “buone” ……
Ottenere “buone Ottenere “buone informazioni”con le tue orecchie: informazioni”con le tue orecchie: “EARs”“EARs”
E E – esplorare, facendo domande
A A – (affirm) mostrare che si sta
ascoltando
RR – riflettere la comprensione (capire)
SS – silenzio, ascoltare ancora
Ascolto attivoAscolto attivo
Fornire attenzione incondizionata a chi parla, sforzo genuino di comprendere il suo punto di vista.
Quindi: piena attenzione, incoraggiamento
Linguaggio non verbale: sorriso e linguaggio del corpo
Ascolto attivo
Vantaggi dell’ascolto attivoVantaggi dell’ascolto attivo
1. Obbliga le persone a prestare attenzione agli
altri
2. Evita i malintesi, perchè richiede che si chieda
conferma di ciò che si è compreso
3. Porta la gente ad aprirsi
Skills di ascolto attivoSkills di ascolto attivo
• Parafrasare i significati:Parafrasare i significati: tradurre in parole tue le cose che sono state dette dall’altro
• Riflettere le emozioni:Riflettere le emozioni: quando qualcuno esprime emozioni o sembra emozionato (arrabbiato, felice, ecc.), sii empatico e ingoraggialo a parlare ancora
• Riflettere sugli eventiRiflettere sugli eventi: riassumi brevemente I contenuti, gli aspetti fattuali, o ciò che ha detto l’emittente
• Immaginare ad alta voce
Cattive abitudini – DIFFICOLTA’:Cattive abitudini – DIFFICOLTA’:
• interrompere
• Subito alle conclusioni
• Terminare le frasi al posto di un altro
• Cambiare spesso l’argomento
• Linguaggio corporeo inappropriato
• Non rispondere alle domande degli altri
• Incapacità a porre domande
Buone abitudini nella comunicazioneBuone abitudini nella comunicazione
• Guardare l’emittente e osservare anche il
linguaggio del corpo e cogliere le sfumature
• Porre domande
• Dare il tempo di articolare il prorpio discorso
• Restare calmo e controllare le proprie emozioni
• Mostrarsi interessato
• Rispondere in modo assertivo
Attenzione!!!