Unar rassegna stampa 15 luglio 2015
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Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Rassegna Stampa
MO NITOR AG G IO E AP P RO FO ND IME NTO
DE I FE NO ME NI D ISC R IM INATO R I NE I MED IA E SU L W EB
Anno IV
Roma, 15 Luglio 2015
Pagina 2
Anno IV
15 Luglio 2015
A cura di:
Fernando Fracassi
(Resp. Comunicazione Contact-Center)
In collaborazione con:
Francesca Cerquozzi
Monica D’Arcangelis
Se vuoi segnalarci delle
iniziative scrivi a:
UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
Design: Fernando Fracassi
Rassegna Stampa MONITORAGGIO E APPROFONDIMENTO
DEI FENOMENI DISCRIMINATORI NEI MEDIA E SUL WEB
Q uattro giovanissimi arrestati dalla
Polizia per lesioni gravi in concor-
so, con l'aggravante dell'uso di armi,
per aver malmenato, con tanto di maz-
za da baseball, un giovane rom colpe-
vole di aver difeso un'amica dalle mole-
stie di uno dei quattro. Ai domiciliari, a
Pescara, sono finiti due 19enni e due
18enni. L'episodio, avvenuto nel piaz-
zale antistante una sala slot a Spoltore,
risale alla notte tra il 19 e il 20 maggio
scorsi. I quattro, in una vera e propria
spedizione punitiva, usando anche una
mazza da baseball hanno aggredito il
giovane, che ha riportato la frattura
scomposta multipla della mandibola.
Finito in ospedale, il giovane è stato
sottoposto a intervento chirurgico per
l'impianto di una protesi, con prognosi
superiore a 40 giorni. Solo alcuni giorni
prima la vittima aveva difeso un'amica
dalle molestie di uno dei quattro arre-
stati e, secondo gli investigatori, ci sa-
rebbe proprio questo episodio all'origi-
ne della spedizione punitiva, organizza-
ta anche attraverso Facebook, con uno
scambio di messaggi in cui i giovani si
mettevano d'accordo per «fargliela pa-
gare». Il giorno dopo l'aggressione, tra
l'altro, gli uomini delle volanti erano
riusciti a sventare un tentativo di ven-
detta da parte di una trentina di rom
che si erano radunati sotto l'abitazione
di uno dei due 19enni. Le misure caute-
lari, eseguite dagli uomini della squadra
Mobile e da quelli della Volante, sono
state emesse dal gip del Tribunale di
Pescara, Gianluca Sarandrea, su richie-
sta del pm Barbara Del Bono. Sono in
corso accertamenti per verificare l'e-
ventuale coinvolgimento dei quattro in
un altro episodio violento che avvenuto
sulla riviera di Pescara la notte del 28
giugno, quando alcuni ragazzi hanno
aggredito e picchiato selvaggiamente
alcune persone che passeggiavano. In
quell'occasione è stato arrestato uno
degli aggressori, amico e frequentatore
dei quattro.
(fonte http://ilcentro.gelocal.it )
AGGREDISCONO RAGAZZINO ROM CON UNA MAZZA DA
BASEBALL A SPOLTORE
Arrestati due 19enni e due 18enni per aver picchiato un giovane rom colpevole di aver difeso un'amica dalle loro avances. Spedizione organizzata su Facebook
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UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
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N uove soluzioni abitative per arrivare alla chiu-
sura, “senza se e senza ma”, dei grandi campi
nomadi “dove è più facile che si concentrino conflitti,
tensioni sociali, condizioni igieniche non tollerabili”.
Quella dell'abitare è senza dubbio una delle voci prin-
cipali del progetto di legge sull'inclusione sociale di
Rom e Sinti, approvato oggi dall'Assemblea legislati-
va. “Si è concluso finalmente l'iter di questo progetto
di legge per noi molto importante - ha commentato
Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e
assessore alle Politiche di Welfare -, che ha abrogato
una norma del 1988, ormai ampiamente superata”. La
nuova legge “recepisce delle norme internazionali, sia
le raccomandazioni dell'Onu su Rom e Sinti, sia la
Strategia europea sull'inclusione sociale di queste co-
munità. Quindi – sottolinea Gualmini – ci siamo ade-
guati a normative già esistenti. E' un aspetto che mi
preme chiarire, per sgombrare il campo da equivoci e
pregiudizi”. Le comunità Rom e Sinti rappresentano
attualmente lo 0,06% della popolazione complessiva
dell’Emilia-Romagna, e sono perlopiù cittadini italiani.
Quattro i grandi temi considerati dalla legge: lavoro,
scuola e istruzione, salute, abitare. Per quanto riguar-
da l'abitare, vengono indicate alternative ai grandi
campi, “a rischio di ghettizzazione – ha ribadito la vi-
cepresidente – e che quindi vanno assolutamente
chiusi”: da un lato aree molto piccole, pubbliche e pri-
vate, a carattere familiare, “dove ci sia un padre di
famiglia che paga le proprie utenze, come succede per
tutti i cittadini, in un'ottica di piena legalità e respon-
sabilità”.
Altre alternative sono gli alloggi sul mercato, oppure
gli alloggi popolari, “laddove ci siano i requisiti, validi
per tutti i cittadini, per accedere alle graduatorie”.
Grande attenzione va al tema della scuola e della for-
mazione, canale privilegiato per l'inclusione: la Regio-
ne favorisce, coerentemente con la normativa in ma-
teria, parità di accesso all'educazione, all'istruzione
scolastica e universitaria, alla formazione professiona-
le.
Dal punto di vista della salute, la Regione garantisce
l'accesso alle prestazioni sanitarie e l'assistenza a
Rom e Sinti in conformità con quanto previsto dalla
normativa in vigore, anche attraverso équipe multi-
professionali della rete territoriale dei servizi. "L'iter di
questa legge è stato lungo e complesso -prosegue
Elisabetta Gualmini- ma mi preme sottolineare come
si sia concluso con il contributo di tutti, minoranze
comprese, che voglio ringraziare per l'apporto, in al-
cuni casi migliorativo, che hanno saputo esprimere.
Questa legge costituisce una scommessa, conclude la
vicepresidente, sono assolutamente consapevole che
non sarà tutto facile né immediato ma controlleremo
seriamente che vengano raggiunti risultati efficaci".
(fonte http://www.romagnanoi.it )
Etnico/razziale
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(ROMAGNA)
APPROVATA CHIUSURA DEI CAMPI ROM E
SINTI. LA VICEPRESIDENTE GUALMINI: "IN
ALTERNATIVA GLI ALLOGGI SUL MERCATO,
OPPURE GLI ALLOGGI POPOLARI"
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E siste un diritto universalmente riconosciuto a
tutti i bambini, ed è quello di poter giocare
(convenzione sui diritti dell’infanzia Unicef), diritto che
dovrebbe essere, a maggior ragione, garantito in quei
posti creati ad hoc per il divertimento dei più piccoli.
Sembra che tale diritto sia totalmente disatteso per
chi è bambino disabile, infatti, i parchi giochi accessi-
bili ai bambini con disabilità in Italia sono pochissimi,
e naturalmente, nella Nostra Città di Nardò totalmente
assenti, alla faccia della convenzione sui diritti UNI-
CEF.
Ovviamente non c’è da stupirsi poi tanto, consideran-
do quanto siamo indietro su tutto, figurarsi su quello
che riguarda il problema disabilità.
Eppure, la possibilità di dotarsi di giochi anche per
bambini disabili l’abbiamo avuta, più che altro ci ab-
biamo sperato, pensavamo che la creazione di un
nuovo parco giochi nelle vicinanze dell’Area Mercatale
avrebbe garantito anche la presenza di alcuni giochi
adatti ai nostri piccoli bambini disabili. Ma così non è
stato.
C’è un dovere legale e morale in tutti noi per fare in
modo che ogni bambino, indipendentemente dalla
propria capacità, si possa esprimere attraverso il gio-
co. Ciò è realizzabile creando giochi inclusivi, cioè aree
attrezzate dove i bambini con disabilità fisiche o sen-
soriali o con problemi di movimento possano giocare e
divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri.
Con il gioco i bambini imparano il rispetto delle regole,
ad accettare i propri simili sia per i loro pregi ma an-
che difetti, imparano a stare insieme e relazionarsi,
perché poi da grandi dovranno vivere in una società.
Perché negare ad alcuni bambini questa esperienza
così importante?
L’alternativa è l’esclusione, scorretta e deprecabile,
che colpisce i bambini con disabilità e le loro famiglie,
prima nel gioco e successivamente nella vita.
Il Sindaco sul suo profilo facebook, il giorno 10 luglio
scorso dichiarava: “Nardò. Ci siamo. Domani alle 19
inauguriamo il parco giochi e il bar della nuova area
mercatale. Uno spazio in più per i nostri bambini. Sa-
ranno felici.”
Non tutti i nostri bambini saranno felici, Signor Sinda-
co... non tutti.
T o n y R o m a n o ( A n d a r e O l t r e )
Federica Maria Ruggeri (Onlus Non voglio mica la lu-
na)
(fonte http://www.portadimare.it/)
Disabilità
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IL PARCO GIOCHI? PER MOLTI BIMBI
MA NON PER TUTTI
Lgbt
I MANIFESTI OMOFOBI DI
GIOVANARDI ARRIVANO A VERONA
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D opo Modena sarà la città di
Verona ad essere invasa dai
manifesti omofobi di Carlo Giova-
nardi. L'annuncio viene lanciato
direttamente dal sito del senatore,
fiero nel mostrare come abbia uni-
to i messaggi lanciati a maggio e
giugno nella sua città. Interessan-
te è notare anche come si sia fatto
ancora una volta un uso illecito di
un'immagine che, secondo lo stes-
so autore, non sarebbe mai potuta
essere utilizzata per scopi simili in
base alla licenza con cui è stata
concessa.
In calce al manifesto appaiono
anche una serie di firme preoccu-
panti. Il manifesto viene infatti
firmato dalle associazioni Bioetica
e Psicoterapia Cattolica in Trivene-
to e Unione Cattolica Farmacisti
Italiani di Verona. Si aggiungono
poi le firme dei Giuristi per la vita,
Donum vitae,Medici Cattolici Ita-
liani Verona, Voglio la mamma,
Nicolò Stenone. Tre le firme non
mancano poi i soliti politici, come
Alberto Benetti (assessore all'i-
struzione e alle politiche giovanili
del Comune di Verona) e Stefano
Valdegamberi (consigliere regiona-
le del veneto).
Dinnanzi all'ennesimo attacco alla
dignità delle persone gay, legitti-
mo è il chiedersi quali rischi pos-
sano derivare dal diffondere alcuni
messaggi mistificatori tipici dell'in-
tegralismo cattolico in un comune
dove la violenza omofoba è già
fuori controllo.
Clicca qui per vedere i manifesti
omofobi.
(fonte http://gayburg.blogspot)
Lgbt
MESSA AL BANDO DI LIBRI GENDER
NELLE SCUOLE DI VENEZIA? ABBIAMO VINTO. PER IL MINISTERO È
ILLEGITTIMA MA È LA CULTURA CHE VA CAMBIATA
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Le cose sono diverse da come appaiono, ma non
si lasci ingannare: la realtà è sempre una sola.
Murakami Haruki, 1Q84.
F rancesca Pardi, l'autrice di "Piccolo Uovo", dise-
gnato da Altan, uno dei 49 libri messi al bando
dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha espresso a
mio parere con grande semplicità questo concetto ri-
ferito alla famiglia: "Non c'è una realtà preferibile a
un'altra, se si tratta di una realtà di cura, d'amore, di
presa di responsabilità. Non è la forma che conta in
una realtà familiare, è la sostanza."
E prosegue: "…questo libro è uno strumento che ci
viene richiesto dagli insegnanti stessi perché parla di
una realtà che è già presente nelle scuole."
Questo è il motivo principale che mi ha spinto a lan-
ciare una petizione su change.org: il fatto che tramite
la censura di Brugnaro si cerchi di negare una realtà
che non solo esiste, ma che è sempre esistita.
Grazie anche alle 30.000 firme raccolte, il sottosegre-
tario all'istruzione Davide Faraone ha affermato:
"Nessun sindaco può intervenire in tal senso, né meno
che mai può decidere quali libri possono stare o meno
all’interno di un istituto".
Vittoria, dunque. Anche se la strada mi sembra ancora
lunga, lunghissima.
Credo che al mondo ci sia una tale varietà di tipi d'a-
more e di famiglie che elencarli sarebbe complesso.
Solo una cosa le accomuna tutte. Attenzione, sto per
dire una cosa banale. E' l'amore. E l'amore rifugge gli
stereotipi che la censura vorrebbe disegnargli addos-
so.
Come ha recentemente affermato Papa Francesco:" La
diversità non solo è buona, è necessaria".
I 49 libri messi al bando facevano parte di un progetto
a cura di Camilla Seibezzi, già delegata ai Diritti Civili
del Comune di Venezia, chiamato "Leggere senza ste-
reotipi".
Ecco, appunto. Credo che l'unico modo per crescere
senza stereotipi sia avere più cultura e conoscenza,
per coltivare fin da bambini uno spirito critico autono-
mo e solido. Mi chiedo in che modo ignorare una te-
matica ci possa rendere più forti nell'affrontarla, nel
capirla. Tenere i bambini all'oscuro di realtà che li
coinvolgeranno comunque, sia in prima persona sia
indirettamente, significa a mio parere solo renderli più
fragili e più confusi quando il momento del confronto
con la tematica fatalmente arriverà.
Ho ricevuto in seguito alla mia petizione svariate e-
mail, in una in particolare mi si chiedeva questo:
"Nella situazione attuale (Grecia, Isis, bolla cinese,
fame nel mondo e chi più ne ha più ne metta) è dav-
vero così importante mobilitare la gente su questo
tema gender o arcobaleno che dir si voglia?".
Vorrei rispondere che per un mio amico omosessuale
che insegna nelle scuole e che per timore di perdere il
posto di lavoro non ha potuto dichiarare la sua omo-
sessualità (un esempio tra tantissimi di discriminazio-
Lgbt
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ne e ignoranza), questo tema ha una certa rilevanza.
Vorrei rispondere che se esistono problemi grandi non
significa che si debba smettere di cercare di risolvere
quelli "piccoli".
Vorrei rispondere che leggere libri, tanti libri, fin da
bambini, può creare una generazione di persone in
grado di capire e quindi risolvere molti dei problemi,
inclusi quelli "grandi".
Il sindaco Brugnaro ha twittato: "Sarà un lavoro di
analisi fatto con cura e attenzione, anche approfittan-
do del periodo estivo e delle vacanze scolastiche, va-
lutando quali siano le persone più adatte a questa se-
lezione ed evitando, così, ulteriori diatribe e strumen-
talizzazioni di un argomento che, ad oggi, ha fatto
anche troppo parlare di sé".
Ecco, io invece spero che grazie alla visibilità
di change.org e alle 30.000 indispensabili firme di so-
stenitori della mia petizione, di questo argomento si
parli ancora, perché credo che solo parlando e comu-
nicando si possa creare un mondo più libero e più feli-
ce. Di qualunque "gender" si sia.
Non sono solo i roghi di libri che mi preoccupano. So-
no i libri che non saranno mai scritti. I libri che non
saranno mai letti. E tutto a causa del timore di censu-
ra. Come sempre, i giovani lettori saranno i veri per-
denti.
(fonte http://www.huffingtonpost.it)
Lgbt
UNIONI CIVILI: CAMPANA, OGGI PD
CHIEDERA' CALENDARIZZAZIONE
Pagina 13 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
"Q uesta mattina si e' svolto un incontro con le
associazioni Lgbt insieme al sottosegretario al
Ministero dell'Istruzione Davide Faraone in materia di
prevenzione di ogni forma di violenza e discriminazio-
ne. Il PD con la buona scuola vuole aumentare i luoghi
di confronto contro le discriminazione e sul rispetto
delle diversita'. L'appuntamento con le associazioni ha
rappresentato l'occasione per fare il punto sull'iter
delle unioni civili". E' quanto si legge in una nota della
deputata Micaela Campana, responsabile diritti del Pd.
"Da troppo tempo leggiamo di ipotesi di impantana-
mento del testo, il Partito democratico oggi chiedera'
la calendarizzazione del testo per voce del capogruppo
al Senato Luigi Zanda. E' chiaro che non intendiamo
cedere ai ricatti di chi vuole solo fare ostruzionismo",
ha spiegato Campana. "Stiamo lavorando in queste
ore per accelerare l' iter dei pareri e delle relazioni,
che gia' il ministero della
Giustizia e il ministero degli
interni hanno fornito, che
saranno valutate dalla com-
missione bilancio per costrui-
re i pareri che permetteran-
no l' inizio della votazione
degli emendamenti in commissione. Oggi noi chiede-
remo la calendarizzazione, e seguiremo la strada ordi-
naria, ma davanti a chi porra' sul tavolo solo ostruzio-
nismo siamo disposti a mettere in campo tutte le azio-
ni che il regolamento ci consente", ha concluso.
(Fonte: www.ansa.it )
UNIONI CIVILI: CIRINNA', DA PROSSIMA
SETTIMANA SI PUO' INIZIARE A VOTARE
''Sulle unioni civili dalla
prossima settimana si
potrà iniziare a votare''.
Lo annuncia la senatrice
Monica Cirinnà (Pd), rela-
trice del provvedimento,
sottolineando che ''non c'è mai stato alcun rallenta-
mento, ma il puro e semplice rispetto dell'iter parla-
mentare che, come da regolamento, prevede il parere
della commissione Bilancio e la relazione tecnica, an-
ch'essa in via di deposito, a cura del vice ministro Mo-
rando, che ringrazio per la preziosa collaborazione.
Quindi, dalla prossima settimana nessuno avrà più
argomenti per bloccare le votazioni''.
(Fonte: www.ansa.it )
Lgbt
UNIONI CIVILI: ZANDA, NO A
OSTRUZIONISMO, IN AULA PROSSIMO FINE SETTIMANA
Pagina 14 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
"H o chiesto e insistito per la ca-
lendarizzazione in Aula del ddl
sulle unioni civili. L'obiezione che ho a-
vuto è che il ministero dell'Economia non
ha ancora presentato un calcolo com-
pleto sui costi delle pensioni di reversibilità, degli as-
segni familiari, ecc....Per queste relazioni tecniche
possiamo attendere 2 -3 giorni, ma non oltre". Lo
afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda
al termine della Conferenza dei capigruppodi Palazzo
Madama.
"Ho chiesto -aggiunge- che la commissione Giustizia
acceleri il più possibile i suoi lavori, per completarli al
più presto, in tempo per una calendarizzazione in Au-
la già alla fine della settimana prossima".
Zanda spiega anche di aver chiesto e ottenuto dagli
altri capigruppo che "da questo tema venga esclusa
ogni pratica ostruzionistica. Le unioni civili non posso-
no essere affrontate con tattiche ostruzionistiche".
(Fonte: www.adnKronos.it )
UNIONI CIVILI. SCHIFANI: NESSUNO
SCAMBIO CON PD PER MINISTERO A NCD
"S ono rimasto allibito nel leggere queste cose.
Non c’è nessuno scambio tra le unioni civili
e un ministero per Gaetano Quagliariello". Lo dice il
capogruppo Ncd al Senato, Renato Schifani, a chi gli
chiede se ci sia stato un accordo con il Pd in tal senso.
(Fonte: www.dire.it )
Lgbt
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N egli ultimi anni l’omoses-
sualità sta diventando una
realtà sempre meno stigmatizzata
a livello sociale, a tal punto che
molte nazioni stanno decidendo di
riconoscere alle coppie gay gli
stessi diritti di quelle omosessuali.
Persino la cattolicissima Irlanda,
lo scorso Maggio, ha deciso
di legalizzare i matrimoni omo-
sessuali; si trattò di un risultato
straordinario, visto che fino al 19-
93 essere gay in territorio irlande-
se era ancora considerato
un reato.
Per non parlare della storica deci-
sione di rendere i matrimoni omo-
sessuali legali in tutti gli Stati U-
niti d’America (sebbene alcuni di
essi-di forte stampo repubblicano
conservatore-abbiano protestato,
arrivando persino a nascondersi
dietro l’obiezione di coscienza pur
di riservarsi di non celebrare u-
nioni omosessuali, come nel
caso del Texas).
Eppure, in molte regioni del mon-
do, l’omosessualità viene tuttora
vista come una piaga, se non ad-
dirittura come unamalattia o
un reato. Ad inizio del mese ad
esempio, il più famoso attore ira-
niano aveva espresso la pro-
pria soddisfazionesu Twitter per
la legge americana sui matrimoni
gay, ma era stato costretto
a ritrattare e cancellare il post
sotto la minaccia dell’inquisi-
zione dell’autorità religiosa.
Tra tutti i Paesi che ancora non
riconoscono l’essere gay come una
condizione non patologica né peri-
colosa, la Russia è sicuramente
sul podio (in negativo) in Europa.
Basti pensare alle dichiarazioni
omofobe degli atleti russi in occa-
sione delle Olimpiadi di Sochi: la
stessa Elena Isinbaeva, due vol-
te medaglia d’oro alle olimpiadi e
detentrice del record europe-
o nel salto con l’asta, aveva di-
chiarato: “I russi sono persone
normali, gli uomini vanno con le
donne e viceversa, non come gli
altri europei”.
Per fare luce su questo problema,
un gruppo di amici ha voluto con-
durre un semplice esperimento
sociale: camminare per le strade
di Mosca, la capitale del Pae-
se, mano nella mano. A prece-
dere i due ragazzi che si fingevano
omosessuali c’era Nikita, un loro
compli ce, che portava u-
na telecamera nascosta nel pro-
prio zaino, per riprenderli senza
che i passanti sospettassero che si
trattasse di una messinscena.
“Stavamo parlando della legge sui
matrimoni gay negli Stati Uniti,
discutevamo su come in America
due persone dello stesso sesso
potessero camminare per strada
tenendosi per mano, senza essere
oggetto di insulti e minacce. E ci
chiedevamo se qui in Russia potrà
mai essere lo stesso” ha dichiarato
Nikita, parlando di come il gruppo
abbia ideato l’esperimento.
“Per i primi 15 metri, ho visto mol-
te facce arrabbiate. Ero scioccato,
perché tutti erano così aggressi-
vi?”. Ad un certo punto, al terzo
minuto del filmato proposto, un
passante si è addirittura scagliato
con violenza tra i due giovani,
urtandoli con forza per far sì che si
s e p a r a s s e r o , p e r
poi aggredire uno dei due. La
situazione si è calmata solo quan-
do gli è stato spiegato che si trat-
tava di un sempliceesperimento
sociale, e che i protagonisti non
erano realmente omosessuali.
“Gli ho chiesto se potevamo utiliz-
zare il filmato di quella reazione-
ha continuato Nikita-ed ha accet-
tato, a patto che gli coprissimo il
viso. Si vergognava a far vedere a
tutta la Russia di aver reagito in
un modo così aggressivo”. La mo-
tivazione di unoscatto d’ira così
deciso? “Ero con mio figlio per
strada-ha spiegato l’aggressore-e
non voglio che veda certe cose”.
Estero
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OMOFOBIA, VIDEO SHOCK: ECCO
COME I RUSSI TRATTANO I GAY
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Estero
UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
Parole che si commentano da sole.
Ma non si tratta solo della paura delle botte, ha spie-
gato Nikita: è il contesto umiliante la cosa peggio-
re: “Due gruppi di ragazzi in Piazza Rossa ridevano,
scattavano foto, li deridevano davanti a tutti […] A
Parigi le persone in treno ci parlavano senza problemi.
Qui in Russia invece non succede”.
Dato che le reazioni documentate fanno riferimento
solamente alla visione di due giovani dello stesso ses-
so che si tengono per mano, fa davvero paura suppor-
re cosa potrebbe succedere nel caso di un gesto affet-
tuoso come un bacio.
(fonte: http://news.fidelityhouse.eu/ )
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Estero
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Estero
TURCHIA: ONU LANCIA ALLARME SU
VIOLAZIONI DIRITTI LGBT
Pagina 21 UNAR—Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - ANNO IV - 15 Luglio 2015
L 'Alto commissariato per i diritti umani del-
l'Onu (Ohchr) ha espresso preoccupazione
per le violazioni dei diritti delle persone lgbt
(lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Tur-
chia, chiedendo ad Ankara di assicurarne la pro-
tezione e la libera espressione. "Chiediamo alle
autorita' turche di agire per combattere la
violenza e la discriminazione omofobica e tran-
sfobica, di garantire i diritti delle persone Lgbt a
riunirsi pacificamente ed esprimersi e di assicu-
rare che le vittime lgbt di reati siano trattate con
rispetto e dignita' e abbiano accesso ai meccani-
smi di protezione e a cure effettive", ha sostenu-
to il portavoce dell'Ohchr, Rupert Colville.
L'allarme fa riferimento a diversi episodi accaduti
nelle ultime settimane, a partire dalla violenta
repressione delle forze dell'ordine del gay pride
di Istanbul del 28 giugno scorso. L'Ohchr cita
anche i casi dei manifesti omofobici diffusi nella
capitale Ankara da un gruppo islamista e una
denuncia di violenza sessuale da parte dell'attivi-
sta lgbt Kemal Ordek, sempre ad Ankara.
( Fonte: www.ansa.it)