Una grande sfida oltre il PIL. Il BES per misurare il benessere ......Una grande sfida oltre il PIL....
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Una grande sfida oltre il PIL.Il BES per misurare il benessere del Paese
Miria Savioli | Istat
Sapienza Università di Roma, Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresaRoma, 19 novembre 2019
Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
E Bob Kennedy disse
Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy evidenziò, con parole rimaste famose, l'inadeguatezzadel PIL come indicatore del benessere.
«Il PIL misura tutto tranne ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta».
Robert Kennedy discorso sul rapporto tra la felicità e il PIL. 18 Marzo 1968, Università del Kansas (Stati Uniti), https://www.youtube.com/watch?v=p4Z2F8i5pp4
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Cosa non misura il PIL: un esempio
Lavoronon retribuito
Lavororetribuito
La71 miliardi e 353 milioni di ore
41 miliardi e 794 milioni di ore
Le donne: 50 miliardi e 694 milioni (71%)
Le casalinghe: 20 miliardi e 349 milioni
FONTE: ISTAT, INDAGINE USO DEL TEMPO PER IL LAVORO NON RETRIBUITO; ISTAT, CONTI NAZIONALI PER IL LAVORO RETRIBUITO http://www.istat.it/it/archivio/202202
Il PIL non misura il lavoro non retribuito: attività domestiche, cura di bambini, adulti e anzianidella famiglia, volontariato, aiuti informali tra famiglie e spostamenti legati allo svolgimento di taliattività.
Nel 2014 sono state effettuate 71 miliardi di ore di lavoro non retribuito. Le donne hannoeffettuato quasi 51 miliardi delle ore (il 71% del totale). Le casalinghe, con 20 miliardi di ore, sonoi soggetti che contribuiscono maggiormente a questo tipo di produzione.
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Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
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Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
1968 Robert Kennedy discorso sul rapporto tra la felicità e il PIL (18 Marzo 1968).
2007
Gennaio: il presidente francese Sarkozy istituisce la Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi.2008
• Giugno: Dichiarazione di Istanbul adottata da Commissione europea, Ocse, Organizzazionedella conferenza islamica, Nazioni Unite, UNDP (Programma delle Nazioni Unite per losviluppo) e Banca Mondiale.
• Giugno: Ocse lancia il Global project on measuring the progress of societies.
• Novembre: Commissione Europea, Parlamento Europeo, Club of Rome, Ocse e il WWForganizzano la conferenza Beyond GDP.
2009 • Agosto: Commissione Europea approva la comunicazione «GDP and beyond. Measuringprogress in a changing world».
• Settembre: Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi pubblica «Report by the Commission on theMeasurement of Economic Performance and Social Progress».
• Settembre: Oecd pubblica «A Framework to Measure the Progress of Societies».
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Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
• 27 dicembre 2010: Istat e Cnel lanciano il Progetto Bes.
• Maggio: Ocse lancia la Better Life Intiative. Pubblica il volume «How’s life?» (cadenzabiennale) e a ottobre presenta il Better Life Index (BLI).
• Novembre: Eurostat pubblica il report «Multidimensional measurement of the quality oflife» (Task Force del Sponsorship Group on Measuring Progress, Well-being and SustainableDevelopment).
2010 • Febbraio: Il Consiglio dei Ministri franco-tedesco chiede al Conseil d’Analyse Économique(CAE) e al German Council of Economic Experts (GCEE) di continuare i lavori dellaCommissione Stiglitz-Sen-Fitoussi.
• Marzo: Eurostat costituisce lo Sponsorship Group on Measuring Progress, Well-being andSustainable Development a cui partecipano anche l’OCSE e l’Unece.
• Settembre: Conferenza dei Direttori generali degli Istituti di statistica europei “MeasuringProgress, well-being and sustainable development” (Memorandum di Sofia).
Istat e Cnel pubblicano il primo Rapporto Bes (cadenza annuale, a dicembre 2019 verràpubblicato il 7°.
2013
2011
2015 Eurostat pubblica «Quality of life». Aggiornamento continuo dei dati on line.
Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
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Dal 2011, ogni due anni, fornisce unquadro del benessere nei 36 paesidell'OCSE e in 4 paesi partner(prossima pubblicazione 2020).
Better Life Index (BLI) è uno strumento web interattivo creato percoinvolgere le persone nel dibattito sul benessere. Ogni utente puòcreare il suo BLI, scegliendo l’importanza da attribuire ai diversidomini del benessere.
Oecd Better Life Initiative (2011)
Benessere declinato in 11 domini (3+8)
Better Life Intiative: fornire un quadro statistico aggiornato sul benessere nei paesi Oecd
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Oecd Better Life Index (2011)
Condizioni materiali
1. Abitazione
2. Reddito
3. Occupazione
Qualità della vita
4. Relazioni sociali
5. Istruzione
6. Ambiente
7. Impegno civile
8. Salute
9. Soddisfazione per la vita
10. Sicurezza
11. Equilibrio lavoro-vita 11 domini 57 indicatori
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11 domini 57 indicatori
Condizioni materiali
1. Abitazione
2. Reddito
3. Occupazione
Qualità della vita
4. Relazioni sociali
5. Istruzione
6. Ambiente
7. Impegno civile
8. Salute
9. Soddisfazione per la vita
10. Sicurezza
11. Equilibrio lavoro-vita
Oecd Better Life Index (2011)
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Each flower represents one country.
Each petal represents one of the eleven topics.
The length of a petal represents the country’s score in a topic, while itswidth represents the importanceyou’ve assigned to that topic.
Oecd Better life index (2011)
Ogni petalo rappresenta un dominio. La lunghezza di un petalo è ilpunteggio del paese in un dominio. La sua larghezza rappresental'importanza che l’utente assegna al dominio.
Per default è attribuito punteggio 1 a tutti i domini. Questa ponderazionenon rappresenta l'opinione dell'OCSE sull'importanza di ogni tema.
Oecd Better life index
L’Italia si colloca in 24° posizione su 40 paesi
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Oecd Better life index
I due domini in cui sta meglio sono Salute e Equilibrio lavoro-vita
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Oecd Better life index
Dando punteggio 5 a Salute e Equilibrio lavoro-vita l’Italia sale in 18° posizione
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① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
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Contenuti del documento
Raccomandazioni
• Proposta di una prima lista di indicatori• Scelta delle fonti (uso delle fonti esistenti)• Diffusione e comunicazione
• Indicatori oggettivi e soggettivi • Indicatori a livello subnazionale• Confrontare sottopopolazioni con alto livello di rilevanza politica (persone a
rischio di rischio di povertà o esclusione sociale, migranti, anziani o altrigruppi vulnerabili)
• La Task Force non raccomanda l'uso di un indicatore composito unico.
Eurostat Quality of life (2011)
Benessere declinato in 9 domini (8+1)
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Fornire un quadro statistico aggiornato sul benessere nei paesi Ue28
Eurostat Quality of life (2011)
9 domini 37 indicatori
Complementary aspects of quality of life
1. Condizioni materiali di vita
2. Occupazione
3. Istruzione
4. Salute
5. Relazioni sociali e tempo libero
6. Sicurezza (fisica e economica)
7. Governance
8. Ambiente
Personal perception of quality of life
9. Soddisfazione per la vita
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Eurostat Quality of life
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Eurostat Quality of life
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Eurostat Quality of life
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Eurostat Quality of life
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Eurostat Quality of life
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Eurostat Quality of life
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① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
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Istat: il progetto Bes
Il progetto Bes nasce il 27 dicembre 2010 da un’iniziativa congiunta Cnel - Istat.
Il progetto si inquadra nel dibattito internazionale sul «superamento del PIL». L’obiettivo del progetto èvalutare il progresso della società non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale eambientale.
Si tratta di un approccio multidimensionale, che consente di integrare l'indicatore dell'attivitàeconomica (PIL), con le dimensioni fondamentali del benessere e con misure di disuguaglianza esostenibilità socio-economica/ambientale.
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Il quadro di riferimento adottato è tra i più ambiziosi perché si propone di misurare oltre al livello di benessere la «B» del Bes anche l’equità e la sostenibilità, ovvero la «E» e la «S».
Equo
Sostenibile
Benessere analisi multidimensionale degli aspettirilevanti della qualità della vita dei cittadini.B
ES
Battenzione alla distribuzione del benesserenei territori e tra soggetti sociali.
garanzia dello stesso benessere anche perle generazioni future.
Istat: il progetto Bes
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Perché equo?
Il benessere di un paese non si può valutare solo in termini di livelli.
Un esempio: la speranza di vita della popolazione italiana è tra le piùalte al mondo. L’indicatore ci dice quindi che va tutto bene?
L’indicatore della speranza di vita mostra la presenza di fortidisuguaglianze per genere, territorio, titolo di studio.Se l’indicatore migliorasse e, allo stesso tempo, aumentassero ledisuguaglianze tra gruppi sociali non potremmo dare una valutazionepositiva del benessere.
Il benessere migliora se contemporaneamente si riducono ledisuguaglianze.
Uguaglianza: è dare alle persone le stesse cose
Equità: è dare a tutti le stesse possibilità
E
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… e Don Milani e i suoi studenti dissero
Miria Savioli
«Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far le parti uguali fra diseguali».
Lettera a una professoressa, 1967
«Lettera a una professoressa» (1967) è un libroche ha messo in luce e accusato con severità lecontraddizioni della scuola italiana.
Alla fine degli anni ‘60 l’elevato numero dibocciature e l’altissimo tasso di abbandonoscolastico colpivano soprattutto i bambiniprovenienti da famiglie disagiate.
«Bisogna garantire 8 anni di scuola a tutti, non 4classi ripetute ognuna due volte».
E
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… disseroE«Abbiamo fatto una rilevazione sul mestiere delbabbo degli invecchiati nelle elementari».
I dati si riferiscono alle III, IV e V elementari di 35scuole della provincia di Firenze, Milano, Mantovaper un totale di 2.252 ragazzi (a.s. 1965-66 e 1966-67).
Solo il 54,9% degli studenti figli di contadini è inregola nel percorso scolastico, mentre tra i figli dellacategoria «super» la quota supera l’86%.
• Nella categoria «super»: impiegati (piccoli e grandi),insegnanti, professionisti, imprenditori, dirigenti.
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E«Abbiamo suddiviso i bocciati di prima edi seconda media per categorie sociali».
«Quando i professori videro questa tabella dissero che era
un’ingiuria alla loro onorabilitàdi giudici imparziali».
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… e Don Milani e i suoi studenti dissero
Indagine realizzata in un comune limitrofo a quello diBarbiana dagli studenti di Don Milani.
«Sono classificate di paese le case delle zone più popolosee dotate di tutti i servizi: acqua, luce, strada, negozi.Quelle classificate isolate sono in genere sulle pendici diMonte Morello e della Calvana. Nelle case isolate c’`esempre qualche faccenda da dare anche a un bambinopiccolo».
… disseroE«A questo punto occorrerebbe una rilevazionedel mestiere del babbo dei licenziati dallemedie. Ma l’ISTAT non l’ha fatta. Come potevapensare che la Scuola dell’obbligo facessedistinzioni di classe?In compenso ha studiato la professione dei papàdei diplomati alle medie superiori».
• «Abbiamo scelto la base 30 perché ci pareva faticadisegnare 100 ragazzi per categoria».
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Perché sostenibile?
La sostenibilità implica un “non-deprezzamento” del capitale disponibile poiché è ilcapitale (naturale, fisico, umano, sociale) che ogni generazione attuale lascia allegenerazioni future a determinare le condizioni di partenza di quest’ultime.
Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile. Per perseguire losviluppo sostenibile le generazioni attuali soddisfano i propri bisogni senzacompromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
Bisogna garantire alle generazioni future “capitali” sufficienti per perseguire i propriobiettivi di benessere.
S
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Il progetto Bes: un percorso condiviso
Miria Savioli
Cos’è il benessere di una società?
Il concetto di benessere cambia secondo tempi, luoghi e culture; non può quindi essere definitounivocamente, ma solo attraverso un processo che coinvolga tutta la società nella definizione deisuoi elementi costitutivi.
La misurazione del benessere richiede un approccio partecipato e condiviso perché solo unadefinizione di benessere che è stata presa con una grande consultazione ha la legittimitànecessaria per essere utilizzata per le politiche pubbliche.
Processo di legittimazione democratica
Il BES è il risultato di un percorso partecipato e condivisocon la società civile, le parti sociali, il mondo accademico el’associazionismo (associazioni di categoria, sindacati,rappresentanti del terzo settore, ecc.).
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Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
Componente politica
Per ciascun dominio scelta di un set diindicatori di elevata qualità statistica.
Definire i domini più rilevanti del benessere
1Selezionare un set di indicatori
statistici di qualità
2Comunicazione e diffusione
dei risultati
3
Componente tecnico-statistica
Diffusione dei risultati attraverso il web,pubblicazioni, incontri, convegni.
Cosa significa benessere per l’Italia?
Elaborare una definizione condivisa dibenessere attraverso l’individuazione deidomini che lo costituiscono.
Componente politicae tecnico-statistica
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Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
Consultazione pubblica
Comitato ISTAT-CNEL
Indagine Multiscopo; questionario on-line eblog sul sito www.misuredelbenessere.it;incontri sul territorio (Istat).
La Commissione, coordinata dall’Istat, con lapartecipazione di esperti del mondoaccademico e delle istituzioni, ha selezionatogli indicatori per ogni dominio (80 membri).Ha valutato l’opportunità di costruire indicisintetici.
Definire i domini più rilevanti del benessere
1Selezionare un set di indicatori
statistici di qualità
2Comunicazione e diffusione
dei risultati
3
Commissione scientifica
Rapporto annuale sul benessere in Italia enelle sue regioni associato ad un eventopubblico. Monitoraggio e revisione annualedegli indicatori per tener conto deicambiamenti economici e sociali e degliavanzamenti statistico-metodologici.Sito www.misuredelbenessere.it e diffusionedel progetto sul web.
Coordinato da CNEL e Istat, formato darappresentanti delle parti sociali e dellasocietà civile ha elaborato una definizionecondivisa di benessere (54 membri).
ISTAT
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Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
Definire i domini più rilevanti del benessere
1Selezionare un set di indicatori
statistici di qualità
2Comunicazione e diffusione
dei risultati
3
Comitato ISTAT-CNEL
12 DOMINI
Commissione scientifica
130 INDICATORI
ISTAT
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Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
e
Dis
cuss
ion
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www.misuredelbenessere.it
Il progetto Bes: la consultazione con i cittadini
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La consultazione con i cittadini Indagine Multiscopo
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Un caso unico nel panorama internazionale
PUNTEGGIO MEDIO ATTRIBUITO ALLE 15 DIMENSIONI DEL BENESSERE DALLE PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ. Anno 2011
7,1
7,9
8,5
8,7
8,8
8,9
8,9
8,9
9,0
9,0
9,1
9,1
9,2
9,3
9,7
Partecipare alla vita della comunità locale attraverso strutture politiche oassociazioni
Poter influire sulle decisioni dei poteri locali e nazionali
Tempo libero adeguato e di buona qualità
Servizi di pubblica utilità accessibili e di buona qualità
Istituzioni pubbliche in grado di svolgere bene la loro funzione
Vivere in una società in cui ci si possa fidare degli altri
Un buon livello di istruzione
Il presente e il futuro delle condizioni dell'ambiente
Sentirsi sicuri nei confronti della criminalità
Essere felici in amore
Buone relazioni con amici e parenti
Un reddito adeguato
Avere un lavoro dignitoso di cui essere soddisfatto
Poter assicurare il futuro dei figli dal punto di vista economico e sociale
Essere in buona salute 79,9%
% 10
66,1%
30,6%
18,7%
La consultazione con i cittadini Indagine Multiscopo
Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
e
Dis
cuss
ion
e
www.misuredelbenessere.it
Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
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I 12 domini
«Non siamo un gruppo di esperti, anche setra noi vi sono esperti di grande esperienzae di grande valore, sui quali facciamo moltoconto. Dovremmo lavorare come ungruppo di ascolto, di ascolto della nostrasocietà».
Comitato CNEL - ISTAT sugli indicatori di progressoe benessere. La misurazione del Benessere Equo eSostenibile (BES), 2012, pag. 130.
4 novembre 2011
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I 12 domini
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I 12 domini
1 Overall experience of life2 Material living condition3 Productive or main activity4 Education5 Health6 Leisure and social interactions7 Economic and physical safety8 Governance and basic rights9 Natural and living environment
Quality of life
1 Salute2 Istruzione e formazione3 Lavoro e conciliazione tempi di vita4 Benessere economico5 Relazioni sociali6 Politica e istituzioni7 Sicurezza8 Benessere soggettivo9 Paesaggio e patrimonio culturale
10 Ambiente11 Ricerca e innovazione12 Qualità dei servizi
BES1 Housing conditions2 Income and wealth3 Jobs and earnings4 Social connections5 Education and skills6 Environment quality7 Civic engagement and governance8 Health status9 Subjective well-being
10 Personal security11 Work-life balance
Better life Initiative
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Umbria: la Strada del Sagrantino
Langhe-Roero: paesaggio vitivinicolo del Piemonte, patrimonio dell'UNESCO dal 2014
Sassi di Matera, patrimonio dell'UNESCO al 1993
Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).Blog
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
e
Dis
cuss
ion
e
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Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
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Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe www.misuredelbenessere.it
Il sito consente a cittadini, istituzioni, centri di ricerca, associazioni, imprese di contribuire a definire
«che cosa conta davvero per l'Italia».
Dal 4 novembre 2011 sul sitowww.misuredelbenessere.it:
• Presentazione dell’iniziativa e gli obiettivi;• Lista dei 12 domini individuati dal Comitato
Cnel-Istat• Documentazione ufficiale;• Lista dei membri del Comitato e della
Commissione Scientifica;• Rassegna stampa con le notizie attinenti al
tema e rassegna delle esperienze nazionali edinternazionali.
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).Blog
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
e
Dis
cuss
ion
e
www.misuredelbenessere.it
Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
La consultazione con i cittadini Indagine on line e blog
Dal 4 novembre 2011 sul sito www.misuredelbenessere.it i cittadini hanno partecipato al processodi definizione dei domini del benessere attraverso due strumenti:
Il blog ha offerto la possibilità di condividere commenti e intervenire sull’interaproblematica delle misure del benessere. La discussione ha coinvolto esperti echiunque aveva interesse sul tema.
Un questionario breve (5 domande) haconsentito agli utenti di esprimere la propriaopinione in merito alle 12 dimensioni delbenessere proposte dal Comitato Istat-Cnel.
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La consultazione con i cittadini Indagine on line
3. Ritieni che le dimensioni individuate misurino bene la qu alità della tua vitao manca qualcosa di importante? (si, no, se sì quali?)
1. Finora il benessere è stato misurato soprattutto in termi ni economici tramite ilPIL (cioè il Prodotto Interno Lordo, che esprime il valore complessivo dei beni e serviziprodotti all'interno di un Paese). Credi che sia importante valutare il benesseremisurando anche altri aspetti che rispecchiano la vita dell e persone?(molto/abbastanza/poco/per niente).
4. Ritieni che in Italia ci siano alcuni aspetti che, intermini di qualità della vita, ci caratterizzano rispetto a lresto del mondo ? (si, no, se sì quali?)
5. Pensi che le misure del benessere possanomigliorare la qualità delle politiche pubbliche? (si, no,non so; se si o no perché?)
La consultazione con i cittadini Indagine on line
Dal 4 novembre 2011 al 24 febbraio 2012, 2.518 personehanno risposto al questionario on line.
Quasi il 90% dei rispondenti ha 25-64 anni. Due terzi hannola laurea o titolo superiore, il 48% risiede nel Nord, il 32%nel Centro , il 19% nel Mezzogiorno.
Il campione non è rappresentativo della popolazione(partecipazione volontaria).Si tratta probabilmente di un gruppo di persone sbilanciatoper sensibilità verso il tema del benessere.
Solo il 2% dei rispondenti ritiene che non sia importante valutare benessere e qualità della vitaconsiderando anche aspetti della vita delle persone che vadano oltre i soli aspetti economici.
Il consenso sull’importanza di andare “oltre il Pil” è unanime.
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La consultazione con i cittadini Indagine on line
DIMENSIONI DEL BENESSERE RITENUTE MOLTO IMPORTANTI/POCO IMPORTANTI (valori %). Anno 2011-2012
55,2
55,7
62,8
69,7
76,3
77,8
82,8
88,8
91,2
92,4
95,1
98,0
44,8
44,3
37,2
30,3
23,7
22,2
17,2
11,2
8,8
7,6
4,9
2,0
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Benessere economico
Benessere soggettivo
Politica e istituzioni
Sicurezza
Relazioni sociali
Paesaggio e patrimonio culturale
Ricerca e innovazione
Lavoro e conciliazione tempi di vita
Qualità dei servizi
Istruzione e formazione
Ambiente
Salute
Molto importante Poco importante
I risultati della consultazione sul
web: la salute al primo
posto
La consultazione con i cittadini Indagine on line
Espressioni più frequenti
paesaggio, bellezza, patrimonio,ambiente, cultura, arte, storia,tradizioni
patrimonio culturale, patrimonioartistico, patrimonio storico,patrimonio ambientale, beni culturali,bellezze naturali, posizione geografica
Parole chiave
alimentazione, cibo, gastronomiadieta mediterranea, qualità del cibo,buona cucina
socialità, relazioni, famigliarelazioni sociali, relazioni familiari,umane e interpersonali, calore umano,cultura della famiglia
creatività, inventiva, flessibilità,fantasia
stile di vita, capacità di adattamento,carattere solare
ASPETTI POSITIVIIl 63% degli intervistatiritiene che in Italia ci sianoaspetti che, in termini diqualità della vita, cicaratterizzano rispetto alresto del mondo.
Solo aspetti negativi
Solo aspetti positivi
Aspetti positivi e negativi
83%
11,2%
5,5%
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La consultazione con i cittadini Indagine on line
ASPETTI NEGATIVI
• la mancanza di senso civico e di regole certe• il particolarismo che non consente di vedere il bene comune• l’inadeguato livello della classe politica che determina la sfiducia nelle istituzioni• la mancata tutela del patrimonio culturale e paesaggistico• lo scarso investimento in ricerca e istruzione• la mancata tutela dei giovani e l’inadeguato sviluppo della società multiculturale• la precarietà del lavoro• la carenza di politiche per la famiglia• il peso della burocrazia• una giustizia che non garantisce “la certezza della pena”• il peso dell’evasione fiscale• la scarsa mobilità sociale• condizionamento delle mafie
corruzione, burocrazia, privilegi, disorganizzazione, individualismo,
degrado, mancanza, pessima, negativi
Parole chiave
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Solo aspetti negativi
Solo aspetti positivi
Aspetti positivi e negativi
83%
11,2%
5,5%
La consultazione con i cittadini Indagine on line
Poco meno di metà deirispondenti ha segnalatosoltanto un aspettocaratteristico, gli altrihanno indicato in media2,3 aspetti.
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Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
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Dis
cuss
ion
e
www.misuredelbenessere.it
Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
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I domini e gli indicatori
130 INDICATORI
12 DOMINI
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I domini e gli indicatori
130 INDICATORI
«La selezione degli indicatori è un passo cruciale, perché ciò che misuriamo influenza ciò che
facciamo»
(Joseph Stiglitz, 2009)
• Tipo di indicatori: Indicatori oggettivi + indicatori soggettivi
• Fonti: prediligere le statistiche ufficiali
• Parsimonia: evitare di aumentare in modo eccessivo il numero degli indicatori
• Serie storiche: prediligere indicatori per i quali era disponibile la serie storica
• Serie storiche: prediligere indicatori declinati a livello regionale (Nuts2)
• Significato: chiaro significato degli indicatori rispetto al concetto di benessere
• Indicatori armonizzati a livello internazionale
12 DOMINI
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I domini e gli indicatori
Numero indicatori
1 Salute 13
2 Istruzione e formazione 11
3 Lavoro e conciliazione tempi di vita 14
4 Benessere economico 10
5 Relazioni sociali 9
6 Politica e istituzioni 12
7 Sicurezza 11
8 Benessere soggettivo 4
9 Paesaggio e patrimonio culturale 11
10 Ambiente 18
11 Ricerca e innovazione 7
12 Qualità dei servizi 10
Totale 130
Domini BES
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Gli indicatori
Indicatori disponibili per territorio (Regione, ripartizione), genere (maschi/femmine), fascia di età. Dalprossimo Rapporto Bes (dicembre 2019) anche per livello di istruzione.
Tutti gli indicatori sono disponibili in serie storica, la maggior parte a partire del 2004.
Numero %
Ripartizione geografica 125 96,2
Regione 123 94,6
Genere 76 58,5
Regione e genere 57 43,8
Età 64 49,2
Genere ed età 63 48,5
Totale 130 100,0
IndicatoriDisaggregazioni
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Il progetto Bes e il progetto Bes dei territori
Disaggregati per:
• 125 per ripartizione geografica• 123 per regione
• di cui 33 corrispondenti agli indicatori Bes
• 12 disaggregati per genere
130 INDICATORI NAZIONALI
56 INDICATORI PROVINCIALI
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Indagine Multiscopo
(45.000 persone) (febbraio 2011)
Indagine on-line (2.500 persone) (4 novembre 2011-
24 febbraio 2012).
Conferenza stampa(27 dicembre 2010)
12 Domini (4 novembre
2011)
Comitato Istat-Cnel(aprile 2011)
Commissione scientifica (aprile 2011)
130Indicatori
(giugno 2012)
Rapporto BES(marzo 2013)
Comitato Istat-Cnel e Commissione scientifica
Dis
cuss
ion
e
Dis
cuss
ion
e
www.misuredelbenessere.it
Il progetto Bes: il percorso in 3 tappe
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La diffusione dei risultati
Il progetto BES ha prodotto 6 rapporti che analizzano ledisuguaglianze in ciascuna delle 12 dimensioniattraverso: l’analisi per regione, per genere egenerazione dei 130 indicatori selezionati.
Sul sito Istat, oltre ai rapporti in formato pdf sonodisponibili:
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Prossimo Rapporto Bes 16.12.2019
La diffusione dei risultati: il Rapporto Bes 2018
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Rapporto Bes a dicembre di ogni anno (prossimo 16.12.2019)
Dal 2018 aggiornamento intermedio degli indicatori a giugno
Gli indicatori
La salute rappresenta un elemento centrale del benessere individuale e della prosperità delle popolazioni. Essa ha conseguenze che impattano su tutte le dimensioni della vita dell’individuo in tutte le sue diverse fasi, modificando le condizioni di vita, i comportamenti, le relazioni sociali, le opportunità e le prospettive dei singoli e, spesso, delle loro famiglie. Al crescere dell’età, il ruolo svolto dalle condizioni di salute diventa sempre più importante, fino a essere quasi esclusivo tra i molto anziani, quando il rischio di cattiva salute è maggiore e l’impatto sulla qualità della vita delle persone può essere anche molto forte.
Un bene da salvaguardare per tutti
1. Speranza di vita alla nascita2. Speranza di vita in buona salute alla nascita3. Indice di salute mentale
4. Mortalità infantile (decessi nel 1° anno di vita)
5. Mortalità per accidenti di trasporto (15-34 anni)
6. Mortalità per tumore (20-64 anni)
7. Mortalità per demenze e mal. del sistema nervoso (65+)
8. Speranza di vita senza limitazioni nelle attività a 65 anni
9. Eccesso di peso10. Fumo11. Alcol12. Sedentarietà13. Adeguata alimentazione
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I risultati
FONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
I risultati
FONTI: ISTAT, TAVOLE DI MORTALITÀ DELLA POPOLAZIONE ITALIANA E INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE ALLA NASCITA PER SESSO. Anno 2015 (numero medio di anni)
In Italia nel 2015 la speranza di vita in buona saluteè di 59,2 anni tra i maschi e 57,5 tra le femmine.
In Umbria, il valore dei maschi è in linea con lamedia Italia e del Centro, quello delle femmine èinvece molto più alto sia della media Italia sia delCentro.
59,160,0
59,258,6
59,2
57,5
50
52
54
56
58
60
62
64
Maschi Femmine
Umbria
Centro
Italia
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I risultati
PROPORZIONE DI PERSONE DI 18 ANNI E PIÙ IN SOVRAPPESO O OBESEPER SESSO. Anno 2015 (per 100 persone di 18 anni e più)
FONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
In Italia nel 2015 la quota di popolazione di 18anni e più in sovrappeso o obesa è pari al 53,2%tra i maschi e al 33,8% tra le femmine.
In Umbria si rilevano livelli più bassi rispetto allamedia nazionale tra i maschi e, in particolare, trale femmine.
52,5
31,5
52,6
33,4
53,2
33,8
0
10
20
30
40
50
60
Maschi Femmine
Umbria
Centro
Italia
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Gli indicatori
L’istruzione, la formazione e il livellodi competenze influenzano il benesseredelle persone e aprono opportunità altrimentiprecluse. Le persone con livello di istruzione più alto hanno maggiori opportunità di trovare lavoro, anche se esiste una forte variabilità per tipo di diploma o laurea. Coloro che sono piùistruiti hanno un tenore di vita più alto, vivonodi più e meglio perché hanno stili di vita piùsalutari e hanno maggiori opportunità di trovarelavoro in ambienti meno rischiosi. A livelli più elevati di istruzione e formazione corrispondono livelli più elevati di accesso e godimento consapevole dei beni e dei servizi culturali e, in generale, stili di vita più attivi.
Per vivere di più e meglio
1. Partecipazione alla scuola dell'infanzia2. Persone con almeno il diploma3. Laureati e altri titoli terziari4. Passaggio all'università5. Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione6. Giovani che non lavorano e non studiano (Neet)
7. Partecipazione alla formazione continua
8. Livello di competenza alfabetica degli studenti9. Livello di competenza numerica degli studenti10. Competenze digitali
11. Partecipazione culturale
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I risultati
I risultati
7,4
21,2
0 5 10 15 20 25
Abruzzo
Trento
Umbria
Emilia-Romagna
Marche
Friuli-Venezia Giulia
Veneto
Toscana
Lazio
Piemonte
Lombardia
Molise
Liguria
Bolzano
Basilicata
Valle d'Aosta
Italia
Calabria
Puglia
Campania
Sicilia
Sardegna
Anno 2017
7,85,4
27,0
16,619,2
11,2
0
5
10
15
20
25
30
Gap (M-F) Maschi FemmineFONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
I risultati
19,1
33,7
0 5 10 15 20 25 30 35
Sicilia
Calabria
Campania
Puglia
Sardegna
Liguria
Bolzano
Valle d'Aosta
Abruzzo
Molise
Piemonte
Veneto
Toscana
Friuli-Venezia Giulia
Basilicata
Umbria
Emilia-Romagna
Lazio
Marche
Trento
Lombardia
Anno 2017
5,6
14,312,8
19,818,4
34,1
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Gap (F-M) Maschi Femmine FONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
Gli indicatori
Un complemento fondamentale
1. Soddisfazione per la propria vita2. Soddisfazione per il tempo libero3. Giudizio positivo sulle prospettive future4. Giudizio negativo sulle prospettive future
Sapere come le persone giudicano la propria vita, se sono soddisfatte di una dimensione fondamentale dell’esistenza come il tempo libero e che percezione hanno della loro situazione personale rispetto al futuro costituisce un complemento fondamentale e necessario alle misure «oggettive» di benessere. Le misure «soggettive» sono importanti perché forniscono informazioni su aspetti che altri indicatori sociali ed economici non misurano. Inoltre, essi possono contribuire a spiegare comportamenti individuali e collettivi, nonché ad individuare aree di disagio di particolari gruppi di popolazione.
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I risultati
Sapere come le persone giudicano la propria vita, se sono soddisfatte di una dimensione fondamentale dell’esistenza come il tempo libero e che percezione hanno della loro situazione personale rispetto al futuro costituisce un complemento fondamentale e necessario alle misure «oggettive» di benessere. Le misure «soggettive» sono importanti perché forniscono informazioni su aspetti che altri indicatori sociali ed economici non misurano. Inoltre, essi possono contribuire a spiegare comportamenti individuali e collettivi, nonché ad individuare aree di disagio di particolari gruppi di popolazione.
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PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ CHE HANNO ESPRESSO UN PUNTEGGIO DI SODDISFAZIONE PER LA VITA TRA 8 E 10.Anno 2018 (per 100 persone di 14 anni e più)
FONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
I risultati
Nel 2018, in Italia la soddisfazione per la vita nelcomplesso ha mostrato segni di ripresa, dopo ilforte calo registrato tra il 2011 e il 2012 e lasostanziale stabilità nel periodo successivo.
43,445,9
35,3 35,0 35,4 35,1
41,039,6
41,4
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ CHE HANNO ESPRESSO UN PUNTEGGIO DI SODDISFAZIONE PER LA VITA TRA 8 E 10.Anno 2018 (per 100 persone di 14 anni e più)
I risultati
I giovani sono più soddisfatti.
La soddisfazione per la propria vita diminuisceall’aumentare dell’età.
I più soddisfatti sono i giovani di 15-19 anni(53,4%). Già a 20-24 anni si registra un crollo neilivelli di soddisfazione.
I livelli più bassi nella popolazione di 75 anni(36,2%).
53,4
42,0 42,7 42,740,7
38,939,9 40,4
36,2
20
30
40
50
60
14-19 20-24 25-34 35-44 45-54 55-59 60-64 65-74 75 e più
FONTE ISTAT, INDAGINE ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
I risultati: le schede regionali
Italia
Nord
Piemonte
I risultati: le schede regionali
Italia
Mezzogiorno
Puglia
La diffusione dei risultati
La diffusione dei risultati
Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Cosa scrive la stampa
Analisi realizzata su 272 articoli online e cartacei pubblicati da gennaio2013 a luglio 2015 sul tema delbenessere.In totale 1.610 parole
Sostenibile
Benessere
S
B
EquoE
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Analisi realizzata su 272 articoli online e cartacei pubblicati da gennaio2013 a luglio 2015 sul tema delbenessere.In totale 1.610 parole
Sostenibile
Benessere
S
B
EquoE
Cosa scrive la stampa
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Analisi realizzata su 272 articoli online e cartacei pubblicati da gennaio2013 a luglio 2015 sul tema delbenessere.In totale 1.610 parole
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Benessere
S
B
EquoE
Cosa scrive la stampa
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Analisi realizzata su 272 articoli online e cartacei pubblicati da gennaio2013 a luglio 2015 sul tema delbenessere.In totale 1.610 parole
Sostenibile
Benessere
S
B
EquoE
Cosa scrive la stampa
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Indice
① Era il 1968… e Bob Kennedy disse
② Lungo la linea del tempo: quando tutto è iniziato
③ Oecd: Better Life Initiative
④ Eurostat: Quality of life
⑤ Istat: il Progetto Bes
⑥ Cosa scrive la stampa
⑦ Il presente e il futuro
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Il presente e il futuro: operazione Bes nel DEF
La Legge di bilancio n. 163 del 4 agosto 2016 hainserito per la prima volta gli indicatori dibenessere equo e sostenibile nel Documento dieconomia e finanza (DEF).
Quali indicatori utilizzare? Un passaggiofondamentale della legge è costituito dallaselezione degli indicatori di benessere.
Il DEF analizzerà l’evoluzione di questiindicatori nel triennio passato, dovràprevedere l’andamento futuro e valutarel’impatto delle politiche.
L’Italia è il primo Paese avanzato a darsiun compito di questo tipo.
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Il Comitato per gli indicatori dibenessere equo e sostenibile a partiredai 130 indicatori del Bes haselezionato un set ristretto diindicatori.
l’Istat diffonde 4 indicatori, scelti tra i 130, sui quali realizzare in viasperimentale l'esercizio di simulazione di impatto delle politiche per il DEF2017.
Il lavoro del Comitato: le tappe
14 Aprile 2017
20 Giugno 2017
2 Agosto 2017
Il Comitato conclude i propri lavori con una relazione finale che individua 12indicatori BES da inserire nel DEF.
la V Commissione «Bilancio, tesoro e programmazione» della Camera deiDeputati ha discusso lo schema di decreto ministeriale relativo agliindicatori selezionati e ha dato parere positivo.
2018 A partire dal 2018, i 12 indicatori sono inclusi nell’esercizio di simulazione diimpatto delle politiche.
La legge di bilancio istituisce il Comitato per gli indicatori di benessere equoe sostenibile.
4 Agosto 2016
Il Comitato inizia i lavori.28 Novembre 2016
Il presente e il futuro: operazione Bes nel DEF
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Una nuova capacità di monitoraggio delle politichepubbliche
«Stiamo finalmente passando, grazie alla legge 163/2016dall'uso simbolico del Bes all'uso politico, con una nuovacapacità di attuazione e monitoraggio delle politichepubbliche» (F. Boccia, Presidente della CommissioneBilancio della Camera, il Sole 24 ore, 1.8.2016)
I 12 indicatori selezionati per il DEF
1. Reddito medio disponibile aggiustato pro capite;
2. Indice di diseguaglianza del reddito disponibile;
3. Indice di povertà assoluta;
4. Speranza di vita in buona salute alla nascita;
5. Eccesso di peso;
6. Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione;
7. Tasso di mancata partecipazione al lavoro;
8. Rapporto tra tasso di occupazione delle donne di 25-49anni con figli in età prescolare e delle donne senza figli;
9. Indice di criminalità predatoria;
10. Indice di efficienza della giustizia civile;
11. Emissioni di C02 e altri gas clima alteranti;
12. Indice di abusivismo edilizio (in attesa del Consumo disuolo).
130 INDICATORI
DEF
Il presente e il futuro: operazione Bes nel DEF
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
Il presente e il futuro: gli indicatori di sviluppo sostenibile Nel 2015 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
L’Agenda 2030 è il piano di azione globale delle Nazioni Unite per le persone, per il pianeta e per la prosperità.
17 Obiettivi
(goal)
169
Sotto-obiettivi
(target)
244
Indicatori
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Il presente e il futuro: il Progetto MAKSWELL
Miria Savioli
Nel 2017 ha preso l’avvio il progetto MAKSWELL finanziatodall’Unione europea e coordinato dall’Istat.
Il progetto si propone di:• elaborare nuove misure di benessere attraverso l’uso dei
big data e di metodologie statistiche innovative• suggerire agli Stati membri (19 dei quali già dispongono
di sistemi di misurazione del benessere) modalità diutilizzo, efficaci e armonizzate, di quelle misure.
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Il presente e il futuro: il Progetto MAKSWELL
PaesiIndicatori utilizzati nel
ciclo delle politicheLivello territoriale
sub nazionale
SI 19 11 12
NO 9 17 16
TOTALE 28 28 28
PAESI CHE HANNO IMPLEMENTATO UN FRAMEWORK PER MISURARE IL BENESSERE
PaesiIndicatori utilizzati nel
ciclo delle politicheLivello territoriale
sub nazionale
SI 27 21 12
NO 1 7 16
TOTALE 28 28 28
PAESI CHE HANNO IMPLEMENTATO UN FRAMEWORK PER MISURARE GLI SDGs
ROMA, 19 NOVEMBRE 2019 | Corso di laurea in Comunicazione Pubblica e d'impresa| UNA GRANDE SFIDA OLTRE IL PIL. IL BES PER MISURARE IL BENESSERE DEL PAESE | Miria Savioli
BibliografiaRobert Kennedy, Discorso sul rapporto tra la felicità e il PIL, 18 Marzo 1968, https://www.youtube.com/watch?v=p4Z2F8i5pp4
Scuola di Barbiana, Lettera a una professoressa, 1967, http://www.liberdigit.org/paas/lib/exe/fetch.php?media=documenti:lettera.pdf
2007-2009
Dichiarazione di Istanbul, 2007, https://www.oecd.org/site/worldforum06/40306640.pdf
Oecd, Global project on measuring the progress of societies, 2007, http://www.oecd.org/site/progresskorea/44117539.pdf
Commissione Europea, Parlamento Europeo, Club of Rome, Ocse e il WWF, Beyond GDP, 2007, https://ec.europa.eu/environment/beyond_gdp/proceedings/bgdp_proceedings_full.pdf
Commissione Europea, GDP and beyond. Measuring progress in a changing world, 2009, (COM 2009 433 20.08.09), https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2009:0433:FIN:EN:PDF
Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi, Report by the Commission on the Measurement of Economic Performance and
Social Progress, 2009, https://ec.europa.eu/eurostat/documents/118025/118123/Fitoussi+Commission+report
Oecd, A Framework to Measure the Progress of Societies, Statistics Directorate, Working Paper n. 34 by Jon Hall, Enrico Giovannini, Adolfo Morrone, Giulia Ranuzzi, September 2009, https://www.oecd-ilibrary.org/economics/a-framework-to-measure-the-progress-of-societies_5km4k7mnrkzw-en
Bibliografia2010-2015
Conseil d’Analyse Économique (CAE) e al German Council of Economic Experts (GCEE), Monitoring economic
performance, quality of life and sustainability, 2010, https://ec.europa.eu/eurostat/cros/system/files/11_Monitoring%20economic%20performance.pdf
Sofia Memorandum. Measuring progress, well-being and sustainable development, 2010, https://ec.europa.eu/eurostat/documents/8131721/8131772/Sofia-memorandum-final.pdf
Sponsorship Group on Measuring Progress, Well-being and Sustainable Development, Report of the Task Force
Multidimensional measurement of the quality of life, 2011, https://ec.europa.eu/eurostat/documents/8131721/8131772/TF3-Final-report-Quality-of-Life.pdf
Comitato CNEL - ISTAT sugli indicatori di progresso e benessere, La misurazione del Benessere Equo e Sostenibile
(BES), 2012, http://www.marcoinfussi.it/files/2012-cnel-selezione-dei-12-indicatori-del-bes.pdf
Eurostat, Quality of life. Facts and views, 2015, https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-statistical-books/-/KS-05-14-073
BibliografiaIstat
Istat, Accordo Cnel-Istat sulla misurazione del benessere, 4 novembre 2011https://www.istat.it/it/archivio/44267
Istat, Comunicato stampa, Cnel e Istat insieme per misurare il benessere della società italiana: individuate le 12
dimensioni del benessere, 4 novembre 2011, https://www.istat.it/it/archivio/44267
Istat, L’importanza delle dimensioni del benessere per i cittadini. Anno 2011, 4 novembre 2011, https://www4.istat.it/it/archivio/44214
Istat, Comunicato stampa , Varati gli indicatori per misurare il benessere della società italiana, 22 giugno 2012, https://www.istat.it/it/files//2012/06/comunicato-bes-giugno2012.pdf
Istat, Le opinioni dei cittadini sulle misure del benessere. Risultati della consultazione online, 2012
Istat, Le casalinghe in Italia, 10 luglio 2017, https://www.istat.it/it/archivio/202202
BibliografiaIstat
Istat, Rapporto Bes 2013, https://www.istat.it/it/archivio/84348
Istat, Rapporto Bes 2014, https://www.istat.it/it/archivio/126613
Istat, Rapporto Bes 2015, https://www.istat.it/it/archivio/175169
Istat, Rapporto Bes 2016, https://www.istat.it/it/archivio/194029
Istat, Rapporto Bes 2017, https://www.istat.it/it/archivio/207259
Istat, Rapporto Bes 2018, https://www.istat.it/it/archivio/224669
BibliografiaIstat – Audizioni Parlamentari
Audizione del Presidente Istat Enrico Giovannini, Indagine conoscitiva sull’individuazione di indicatori di
misurazione del benessere ulteriori rispetto al PIL, V Commissione “Bilancio, tesoro e programmazione” dellaCamera dei Deputati, Roma, 22 febbraio 2012, https://www4.istat.it/it/archivio/54481
Audizione del Presidente Istat Giorgio Alleva, Schema di decreto ministeriale recante Individuazione degli
indicatori di benessere equo e sostenibile (Atto n. 428), V Commissione «Bilancio, tesoro e programmazione»della Camera dei Deputati, Roma, 1 agosto 2017, https://www4.istat.it/it/archivio/202931
Audizione del Direttore del Dipartimento per la produzione statistica Roberto Monducci, Relazione
sull'evoluzione dell'andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile per l'anno 2019 (Doc. LIX n. 1),
Commissioni riunite V Commissione «Bilancio, tesoro e programmazione» della Camera dei Deputati e VCommissione «Bilancio» del Senato della Repubblica, Roma, 27 marzo 2019,https://www.istat.it/it/archivio/229165
Sitografia
Oecd, Better life index, http://www.oecdbetterlifeindex.org
Eurostat, Quality of life, https://ec.europa.eu/eurostat/cache/infographs/qol/index_en.html
Istat, Progetto Bes, https://www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilit%C3%A0