Una diversa visione del mondo

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questione sociale qualità sociale qualità dello sviluppo social journalism D WNGRADE q Una diversa visione del mondo Bisogna esser chiari, questa sfida corrisponde alla più generale partita che deve affrontare il Terzo Settore. Coincide con le “ambiguità” della trasformazione del suo ruolo nell’era post-fordista, con la funzione che può svolgere nell’innovazione del welfare o nel suo definitivo abbattimento, cosìcome può operare alla definitiva deregolazione dei rapporti di lavoro o allaricostruzione dei legami sociali, così come può costruire una nuova forza edefficacia del suo operato oppure accompagnare i processi di terziarizzazionedell’economia, da un lato e di imprenditorializzazione del sociale, dall’altro. Inutile nascondercelo, è anche di questo che stiamo parlando. Come perquesti ben più cruciali cimenti, entriamo in uno spazio aperto a diverse in-terpretazioni e risultati possibili. Come per questi, parliamo «di processi giàampiamente in corso, che fanno del Terzo Settore non tanto l’oggetto di un’opzione univoca (politica, esistenziale, culturale) cui dire “sì” o “no” in blocco, quanto piuttosto un terreno di confronto - e di scontro - tra diverse concezioni dell’essere nel sociale e di “fare società”»*. Anche noi entriamo in questo terreno, sebbene solo da una porta laterale. Dovremoentrare in quest’area, conoscere le alternative e i rischi, ricostruire le genealogie. E, quando necessario, fare delle scelte. Marco Binotto, in Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit Ana v stasis *Marco Revelli, La sinistra sociale, Bollati Boringhieri, Torino 1997, p. 178 19 X 2012 primapagina La misura della sfida MANI II di Enzo Berti 2007 - Foto 120 x 80 cm Lo stile di narrazione, la cura delle inquadrature, il rispetto per le storie e le persone, la despettacolarizzazione, la disciplina tecnica e deontologica delle teche, il repertorio dei contenuti, l’organizzazione delle fonti dal territorio. Lo studio dei formati per device, l’attenzione - massima - alle interfacce grafiche, alle dinamiche d’interazione, lo studio dei testi e del mix testo|immagine|suono. Tutto questo concorre al VISUAL CONTENT MANAGEMENT. Come la forza dell’immagine, sopra, illustra con sguardo acuto e poesia. Giuseppe Nenna, in Un Canale Tamatico per il Volontariato, giugno 2007 Verso un TED social social network, Benevento 2013 2013

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19 ottobre 2012, ORE 19:30, Tendostruttura B il Workshop promosso da CeSVoB ed Associazione Ditaubi per illustrare il Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit Keynotes degli autori del volume Marco Binotto ed Antonio Santomartino Modera Giuseppe Nenna

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questione socialequalità socialequalità dello sviluppo social journalism

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Una diversa visione del mondo

Bisogna esser chiari, questa sfida corrisponde alla più generale partita che deve

affrontare il Terzo Settore. Coincide con le “ambiguità” della trasformazione

del suo ruolo nell’era post-fordista, con la funzione che può svolgere

nell’innovazione del welfare o nel suo definitivo abbattimento,

cosìcome può operare alla definitiva deregolazione dei rapporti di

lavoro o allaricostruzione dei legami sociali, così come può

costruire una nuova forza edefficacia del suo operato oppure

accompagnare i processi di terziarizzazionedell’economia,

da un lato e di imprenditorializzazione del sociale, dall’altro.

Inutile nascondercelo, è anche di questo che stiamo parlando.

Come perquesti ben più cruciali cimenti, entriamo in uno

spazio aperto a diverse in-terpretazioni e risultati possibili.

Come per questi, parliamo «di processi giàampiamente in corso,

che fanno del Terzo Settore non tanto l’oggetto di un’opzione

univoca (politica, esistenziale, culturale) cui dire “sì” o “no” in

blocco, quanto piuttosto un terreno di confronto - e di scontro - tra

diverse concezioni dell’essere nel sociale e di “fare società”»*.

Anche noi entriamo in questo terreno, sebbene solo da una porta laterale.

Dovremoentrare in quest’area, conoscere le alternative e i rischi, ricostruire le

genealogie. E, quando necessario, fare delle scelte.

Marco Binotto, in Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit

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primapagina

La misura della sfida

MANI II di Enzo Berti 2007 - Foto 120 x 80 cm

Lo stile di narrazione, la cura delle inquadrature,il rispetto per le storie e le persone,

la despettacolarizzazione, la disciplina tecnica edeontologica delle teche, il repertorio dei

contenuti, l’organizzazione delle fontidal territorio. Lo studio dei formati per

device, l’attenzione - massima - alleinterfacce grafiche, alle dinamiched’interazione, lo studio dei testi e

del mix testo|immagine|suono.Tutto questo concorre al

VISUAL CONTENT MANAGEMENT.

Come la forza dell’immagine,sopra, illustra con sguardo acuto e poesia.

Giuseppe Nenna, in Un Canale Tamatico per il Volontariato, giugno 2007

Verso un TED social social network, Benevento 2013

2013

Page 2: Una diversa visione del mondo

19 ottobre 2012, ORE 19:30, Tendostruttura B

il Workshop promosso da CeSVoB ed Associazione Ditaubi per illustrare il

Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profitKeynotes degli autori del volume Marco Binotto Marco Binotto Marco Binotto Marco Binotto Marco Binotto ed Antonio Santomartino Antonio Santomartino Antonio Santomartino Antonio Santomartino Antonio Santomartino

Modera Giuseppe Nenna

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evoluzione di una identità aperta e fluida in rapporto armonioso con il sistema cui appartengono.(O. de Leonardis, In un diverso welfare. Sogni e incubi, Feltrinelli, Milano 1998, p. 138)

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