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umanesimo - prospettiva storia dell'arte

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  • 5/27/2018 umanesimo - prospettiva

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    RINASCIMENTO O UMANESIMO arti e scienze non udite e mai vedute

    Con il termine Rinascimento si soliti indicare quella straordinaria stagione letteraria, artistica, filosofica e

    scientifica fiorita in Italia tra Quattrocento e Cinquecento. Giorgio Vasari tra i primi ad usare il termine

    rinascimento per indicare il rinnovamento della pittura introdotto da Cimabue e da Giotto. Gli uomini di

    cultura italiani del XV e del XVI secolo erano legati alla grande civilt classica di cui si ritenevano eredi econsideravano il Medioevo un periodo di barbarie e decadenza. Rinascimento quindi il ritorno in vita del

    mondo classico. In questi anni c una prodigiosa produzione artistica e letteraria , i caratteri distintivi furono

    lamore e linteresse per ogni manifestazione culturale del mondo antico e la consapevolezza della centralit e del

    valore delluomo. E con il cosiddetto Umanesimo che incomincia il rinascimento, cio lo studio dei testi

    letterari ai quali si attribuiva la capacit di formare linteriorit dellessere umano. Gli artisti rinascimentali si

    sentirono di dover competere con gli antichi e se possibile di superarli. Questa speranza espressa da Leon

    Battista Alberti nella lettera dove dedicava a Filippo Brunelleschi il suo trattato sulla pittura. Dallo studio della

    civilt classica si deduce che larte dei greci e dei romani naturalistica e da questo consegue che lo scopo

    dellarte limitazione della natura o mimesi. Sulla natura gli uomini del rinascimento indagheranno molto perpoter carpirne il segreto e il principale strumento di indagine sar la prospettiva. E Firenze la citt in cui

    inizialmente la nuova arte rinascimentale si manifesta e i suoi artisti ne sono i fondatori, nominati dallAlberti :

    Filippo Brunelleschi, Donatello, Lorenzo Ghiberti, Masaccio.

    LA PROSPETTIVA Briglia e timone della pittura

    Prospettiva deriva dal latinoperspicere, cio vedere distintamente e con questo termine si soliti indicare una

    serie di proiezioni su di un piano di oggetti in modo che quello che stato disegnato corrisponda agli oggetti

    reali come noi li vediamo nello spazio. Tramite un procedimento grafico possibile rappresentare qualunque

    oggetto o insieme di oggetti su un foglio in modo che limmagine disegnata sia quanto pi simile a ci che noivediamo realmente. Si ha quindi un oggetto da rappresentare, losservatore che lo guarda in una determinata

    posizione ed un supporto su cui rappresentarlo. Il supporto, cio il foglio di carta o il muro, deve essere

    immaginato come una pellicola trasparente posta fra loggetto da rappresentare e chi guarda. Si suppone che

    dallocchio dellosservatore partano dei raggi che vadano a circondare loggetto (piramide visiva), tali raggi

    intersecano la pellicola trasparente (quadro prospettico). In una prospettiva locchi dellosservatore si chiama

    punto di vista (V), tute le linee perpendicolari convergono in un unico punto detto punto di fuga (P), per

    questo punto passa la linea dellorizzonte (LO). Fu Filippo Brunelleschi, agli inizi del secondo decennio del

    quattrocento a scoprire le regole geometriche della rappresentazione prospettica. Egli dette prova delle sue

    scoperte realizzando due tavolette prospettiche purtroppo perdute, in una era rappresentato il battistero di

    Firenze visto dal portale centrale della cattedrale di Santa Maria del fiore, laltra raffigurava il Palazzo Vecchiovisto da Via dei Calzaiuoli. Ci fu veramente importante in un momento in cui si riteneva che compito

    principale dellarte fosse non solo limitazione della natura ma anche la sua conoscenza. La prospettiva,

    basandosi su leggi matematiche, consentendo la perfetta rappresentazione delle cose era lo strumento tecnico per

    eccellenza alla portata dellartista per studiare ed indagare la natura. Le lunghe operazioni necessarie per

    lesecuzione di una prospettiva per mezzo della costruzione di Brunelleschi furono ridotte di numero ad opera di

    Leon Battista Alberti, il grande umanista, pittore ed architetto a cui si deve il procedimento prospettico che

    divenne noto con il nome di costruzione abbreviata. LAlberti nel 1435 ultim la stesura latinadel primo

    trattato di prospettiva, il De pictura (la pittura9 e lo tradusse in volgare lanno successivo dedicandolo al

    Brunelleschi. Il trattato dellAlberti si divide in tre libri, senza illustrazioni. Fu soltanto con Piero della Francescache il Rinascimento ebbe il suo primo trattato di prospettiva interamente illustrato: il De prospectiva pingendi .

    Lopera si compone di tre libri, con esercizi sempre pi complessi che passano dalla rappresentazione di semplici

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    figure piane a quella di corpi solidi e elementi architettonici fino al virtuosismo della prospettiva di una testa

    umana. Alla fine del quattrocento Leonardo da Vinci, che considerava la prospettiva briglia e timone della

    pittura, aggiunse un tocco di vita a questa scienza con la teorizzazionedella prospettiva aerea, tenendo conto

    anche delle molteplici variazioni di colore e di forma. La prospettiva influenz anche il disegno architettonico,

    gli architetti furono affascinati dalla forza dimpatto del disegno prospettico capace, con un solo grafico, di

    mostrare unintera fabbrica e il metodo delle proiezioni ortogonali cedette il passo alla nuova scoperta.

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