Tuttorvieto Magazine - Gennaio/Febbraio 2015
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DIRETTORE RESPONSABILE: Monica Riccio (in corso di variazione) - [email protected] ARTISTICO: Alessandro Marzi - [email protected] MARKETING: Catia Purgatorio - [email protected] PUBBLICITA’Kreator Factory s.n.c. - 0763.301043 - [email protected] - www.kreatorfactory.com
Reg. Imprese Terni 101197Registrazione al Tribunale di Orvieto n° 1/2005Registro Operatori di Comunicazione n° 22931
28 Cocktails & Dreams - Silent Disco, “caciara” senza disturbare!
29 Una tira l’altra - Ciambellone light allo yogurt
30 I quattro elementi - Educazione Ambientale materia a scuola
41 Hi-Tech - Droni in agricoltura per battere la crisi
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N° 118 | Anno XI Gennaio/Febbraio 2015
Je suis Charlie, ma non troppo
Io sono Charlie. Sono Charlie perché nessuno può essere uccisoin nome di nessun Dio, in nessun luogo della Terra, e meno chemai perché scrive, parla, canta, suona o disegna qualcosa. Iosono Charlie perché nessuno, in nessun luogo della Terra, puòspezzare una penna, o strappare un foglio di carta, o bagnare disangue una tastiera. Io sono Charlie perché sono una giornalistache racconta i fatti ma sono anche una giornalista, e ancor primauna persona, che vuole essere libera di esprimere le proprie opi-nioni. Voglio essere una Charlie libera, ma rispettosa, audace marispettosa, ferma nelle mie convinzioni ma rispettosa. Perché èil rispetto che deve governare il mondo. Senza rispetto non c'èlibertà, né giustizia, né Charlie.
Monica Riccio, direttore responsabile
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INAUGURAZIONE ISTITUTOAGRARIO FABRO________________________Comprensorio: Fabro
Casciari: “Opportunitàimportante per ilterritorio”
all’inaugurazione del nuovoIstituto Professionale Agrario“Bruno Marchino”, il primoistituto agrario presente nellaprovincia di Terni, situatopresso l’Istituto Omnicom-prensivo Alto Orvietano.“L’istituzione di questo per-
corso professionale - ha affer-mato Casciari - consentirà ai
ragazzi di conseguire al terzo
anno di studi la qualifica dei
operatore agricolo e dopo cin-
que anni quella di agrotec-
nico, cioè di tecnico specializ-
zato per i servizi
dell’agricoltura e lo sviluppo
rurale. Due qualifiche spendi-
bili sul mercato del lavoro, che
arricchiscono l’offerta didat-
tica di un territorio ad alta vo-
cazione agricola con
eccellenze da sostenere”.Oltre alla creazione di una so-lida rete di partenariato contutti i Comuni della zona, laProvincia e con il sostegnodella Regione Umbria, l’Isti-tuto di Fabro si avvarrà dellacollaborazione dell’Universitàdegli studi di Perugia, diparti-mento di Agraria, e dell’Isti-tuto Agrario di Todi. “Lo
scorso dicembre e nel mese
corrente - fanno sapere dallascuola - sono state realizzate
giornate di orientamento nelle
scuole secondarie di primo
grado e “open days” per
aprire l’istituto ai ragazzi e
allo loro famiglie, così da pre-
sentare la struttura e l’offerta
didattica”.Presenti all’inaugurazione ilsindaco di Fabro MaurizioTerzino, il vescovo S.E. Mon-signor Benedetto Tuzia, il se-natore Gianluca Rossi el’europarlamentare SilviaCosta, presidente della com-missione cultura del Parla-mento Europeo.
“L’Istituto professionale per
l’agricoltura e l’ambiente di
Fabro rappresenta per il terri-
torio un’importante occasione
per avviare percorsi didattici
innovativi finalizzati alla valo-
rizzazione e alla tutela del
paesaggio e con prospettive di
ampio raggio, anche nel set-
tore agricolo che oggi rappre-
senta uno dei comparti
maggiormente attrattivi per i
giovani in cerca di occupa-
zione”: lo ha detto la vice pre-sidente della Giunta regionaledell’Umbria, con deleghe al-l’istruzione, Carla Casciari, in-tervenendo nei giorni scorsi
...| Comprensorio |.....................................................................................
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EMERGENZA ABITATIVA:APPROVATO ODG PER UTI-LIZZO CASA CANTONIERA
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L’ACQUARIO DI BOLSENARIPRENDE LE ATTIVITA’DIDATTICHE
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ACQUAPENDENTEADERISCE ALL’UNIONEDEI COMUNI MONTANI
___________Comprensorio: Baschi Comprensorio: Bolsena Comprensorio: Acquapendente
Con deliberazione di Giuntail comune di Acquapendenteaderisce al l’unione dei Co-muni Montani per la promo-zione e valorizzazione delterri torio. “Il tut to si rendenecessario – afferma i l s in-daco Alberto Bambini – inrelazione al fat to che dalprimo gennaio l’esercizioassociato delle funzioni èobbligatorio per il comuni aldi sotto dei 5mila abitanti eche tut tavia in ragione deiprincipi di sussidiarietà, r i-sparmio economico e solida-rietà ol tre che pervalorizzare l’area omogeneadell’at tuale comprensoriomontano, i l nostro Ente in-tende aderire ad un cartelloed al la sua gest ione asso-ciata di tut te o alcune fun-zioni fondamentali indicatedalle Legge 135/2012 art i-colo 19”.
L’Acquario didattico della Provin-cia di Viterbo, che ha sede a Bol-sena presso il CastelloMonaldeschi, ha avviato le attivitàper l’anno scolastico in corso conle scuole della Tuscia. “Anchequest’anno – ha spiegato l’Asses-sore provinciale all’AmbientePaolo Equitani – l’Acquario offreuna proposta didattica innovativarivolta ad accogliere gli studentidella provincia, ma anche quellidelle regioni vicine. Da tre anniinfatti la struttura propone visiteguidate e laboratori didattici ri-scuotendo grande entusiasmo tragli studenti che hanno provatoquesta esperienza” .Grazie alla ricostruzione degli am-bienti, gli studenti e i numerosi vi-sitatori, hanno avuto la possibilitàdi scoprire come è composto unhabitat di acqua dolce, come sipresenta un torrente vorticoso ecosa si nasconde tra le profonditàdel lago di Bolsena.
Il Consiglio comunale di Ba-schi ha approvato all’unanimitàun ordine del giorno nel qualedà mandato all’amministra-zione di chiedere alla RegioneUmbria la cessione al Comunedell’ex casa cantoniera di CasaSparse al fine di mettere il Co-mune nelle condizioni di af-frontare eventuali emergenzeabitative legate a famiglie indifficoltà a causa della crisi. LaRegione, sostiene il documento,non utilizza quel bene, mentreal Comune può tornare utile perdare risposte alle richieste diabitazione. “L’ente – si leggenell’ordine del giorno - può as-sumere sin da ora l’impegno adeffettuare piccole opere di ma-nutenzione e nel caso in cuiemergesse la necessità di piùprofondi e radicali interventi, siprocederebbe alla richiesta dicontributi o finanziamenti adorgani ed enti superiori”
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“E’ CARNEVALE, E OGNISCHERZO PER OGGI VALE”________________________Testo: M. Riccio | Foto: Web
Orvieto si prepara afesteggiare ilCarnevale. Febbraioa tutto divertimento incittà per grandi epiccini.
vece seguono il rito Ambro-siano di Milano, il Carnevaletermina il sabato dopo il mer-coledì delle Ceneri). In molteregioni di Italia si è soliti fariniziare ufficialmente il Carne-vale il 17 gennaio, giorno incui si festeggia S.AntonioAbate. Il nome “Carnevale”carnem levare ("eliminare lacarne") deriva probabilmentedal latino medievale “carne le-vare”, cioè "togliere la carne"dalla dieta quotidiana, in os-servanza del divieto nella reli-gione cattolica di mangiare lacarne durante i quaranta giornidi quaresima.I festeggiamenti nel periododel Carnevale hanno un'ori-gine molto lontana, probabil-mente nelle feste religiose
pagane, in cui si faceva usodelle maschere per allontanaregli spiriti maligni. Con il Cri-stianesimo questi riti persero ilcarattere magico e rituale e ri-masero semplicemente comeforme di divertimento popo-lare. Durante il Medioevo e ilRinascimento i festeggiamentiin occasione del Carnevale fu-rono introdotti anche nellecorti europee ed assunseroforme più raffinate, legateanche al teatro, alla danza ealla musica. Ancora oggi ilCarnevale rappresenta un'oc-casione di divertimento e si
Il Carnevale è il periodo cheprecede la Quaresima ed è fe-steggiato con feste masche-rate, sfilate di carri allegorici,danze. Tradizionalmente neipaesi cattolici, il Carnevale hainizio con la Domenica di set-tuagesima (la prima delle noveche precedono la Settimanasanta secondo il calendariogregoriano) e finisce il martedìprecedente il mercoledì delleCeneri che segna l'inizio dellaquaresima (nelle zone che in-
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...| Cultura |...........................................................................................
Carnevale in filastrocca, con
la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco, e
Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi “Co-
lombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccola-
tino e non ne da niente a Me-
neghino,
mentre Gioppino col suo ran-
dello mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balan-
zone gli fa una bella medica-
zione,
poi lo consola: “E’ Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.”
(Gianni Rodari)
scorrere tutti insieme un finaledi Carnevale quanto più possi-bile divertente, coinvolgente e
spensierato, riempiendo lacittà di musica e colore.
esprime attraverso il travesti-mento, le sfilate mascherate, lefeste ed è soprattutto una festavissuta in prima persona daibambini. Eventi di Carnevale,ricchi di storia e tradizione, sisvolgono in tutta Italia ma ipiù famosi sono quelli di Ve-nezia, Viareggio, Putignano,Ivrea, Cento.
A Orvieto si sta lavorando perorganizzare un Carnevale2015 all'insegna dello stare in-sieme, dell'uscire in strada adivertirsi, dell'aggregazione.Per questo un gruppo di volen-terosi consiglieri comunali ca-pitanati dall'assessore allaCultura Vincenzina Martino edalla vicepresidente del consi-glio comunale Roberta Coti-gni, stanno lavorando per darvita ad un finale di Carnevaleil più possibile vivo e coinvol-gente. Nei giorni di febbraioche vanno dal 15 al 17, giornodi chiusura, Orvieto si vestiràdi colori, di musica e corian-doli (vedi box). Il calendariopreciso dei festeggiamenti, almomento in cui andiamo instampa, non è definitivo ma èsicuro che il centro storico,con base operativa alla Torredel Moro, sarà protagonista disfilate in maschera, musica egiochi per i più piccoli.L'obiettivo dell'assessorato, incollaborazione con numeroseassociazioni cittadine, è tra-
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........................................................................................... | Cultura |...
Qualche secolo fa, nel periodo di Carnevale, durante le tipichesfilate delle carrozze, venivano gettati sulla folla mascherata,granturco, arance, fiori, gusci d’uovo ripieni di essenze profu-mate e monete. In seguito, a partire dal 1500 circa, con i fruttidel coriandolo rivestiti di zucchero, venivano fatti dei confettiniprofumati, prodotti appositamente per essere lanciati dai carri odai balconi in occasione del carnevale. Questa produzione eraperò molto costosa e ben presto venne sostituita da piccole pal-line formate dal seme del coriandolo ricoperto di gesso.Duranteil 1800, a Milano, un certo Sig. Enrico Mangili cominciò a lan-ciare dei minuscoli dischetti di carta bianca che al minimo soffiodi vento si alzavano danzanti in aria, creando un’atmosfera diparticolare effetto scenico: sembrava che nevicasse sui carri dicarnevale che sfilavano per la città!Questi dischetti non eranoaltro che gli scarti dei foglietti bucherellati che venivano usaticome lettiere per i bachi da seta! La folla iniziò ben presto a chia-marli coriandoli, e iniziarono a essere prodotti a livello indu-striale usando anche carta colorata.
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LA STORIA DEI CORIANDOLI_______________________
Balanzone gran dottore,
Pantalone gran signore,
Arlecchino e poi Brighella,
ecco arriva Pulcinella.
Furbe, vispe e biricchine...
benvenute mascherine!
(Attilio Cassinelli)
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EFFICIENZA E DEDIZIONE.LA POLIZIA MUNICIPALE________________________Testo: M. Riccio | Foto: M. Riccio
Le tante attività, lenecessità, lo stare inmezzo alla gente, lemulte, i controlli. Ilcomandante MauroVinciotti ci spiega inostri vigili urbani
Sono una delle categorie pro-fessionali che fanno capo alleForze dell'Ordine tra le piùaccusate, più criticate, più“odiate”. Ma anche tra le piùutili e versatili. Sono i vigiliurbani, o polizia municipaleche dir si voglia, e a Orvietosono guidati dal Tenente Co-lonnello Mauro Vinciotti.
Comandante ma quante
...| L’intervista |........................................................................................
cose fa la polizia munici-
pale?
Il corpo di Polizia Munici-
pale fa molto di più delle sole
multe per divieto di sosta:
ogni giorno prestiamo la no-
stra vigilanza alle scuole, ci
occupiamo di sicurezza stra-
dale, interveniamo in caso di
incidenti, svolgiamo attività
di polizia giudiziaria ed am-
ministrativa, diamo il nostro
contributo al nucleo di vigi-
lanza edilizia, facciamo con-
trolli sul commercio e sulle
occupazioni di suolo pub-
blico, abbiamo fatto anche
diverse sanzioni in materia di
abbandono dei rifiuti, senza
contare l'attività di informa-
zione per tutte le pratiche re-
lative alle residenze, alle
attività artigianali e quant'al-
tro.
Dunque una serie di attività
molto complesse e diverse
da tra loro. Qual è l'orga-
nico su cui può contare il
suo comando?
Abbiamo un organico ridotto
all'osso: un ausiliario delle
soste, sei vigili, quattro mare-
scialli (uno segue le pratiche
di informazioni e tiene aperto
l'ufficio decentrato di Orvieto
Scalo.) Ci sono quattro te-
nenti che a turno coordinano
le attività dei vigili e sovrin-
tendono ai parcheggi, z.t.l.,
contenzioso e mille altre cose.
Il servizio viabilità è tutto
qui.
A parte, c'è un nucleo di vigi-
lanza edilizia composto da un
vigile e un geometra dell'uffi-
cio tecnico.
Gli uffici sono occupati da
personale amministrativo,
quattro persone che seguono
tutto quello che "gira in-
torno" all'attività dei vigili:
contravvenzioni, parcheggi,
ordinanze, gestione delle ri-
sorse economiche, delibere e
determinazioni, segreteria di
settore; più due tecnici della
segnaletica stradale. Infine
un cenno al nostro "vigile
onorario", Simone Tafani,
che con grande simpatia e di-
sponibilità non ci fa mancare
mai il suo aiuto.
E a mezzi come siamo
messi?
Il parco veicoli è piuttosto
antiquato: quattro autovet-
ture, una Fiat punto, una Fiat
Brava, una Volvo V40 e
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....................................................................................... | L’intervista |...
un'Opel Corsa (l'unica relati-
vamente nuova) più due vec-
chi scooter Piaggio Exagon
che fanno ancora il loro do-
vere. Con un po' di inventiva
cerchiamo di far fronte alla
mancanza di soldi: ad esem-
pio, l'anno scorso abbiamo
acquistato per poco più di
mille euro una Volvo di-
smessa dal servizio di polizia
stradale, è vecchia ma fun-
ziona ancora bene.
Come è organizzato il la-
voro, come vengono scelti i
turni e le destinazioni?
Il nostro servizio si articola
su due turni: dalle 07.30 alle
13.30 e dalle 14.00 alle
20.00. Per ogni turno di la-
voro uno dei sottufficiali pre-
sidia la centrale operativa,
gli altri tutti sul territorio. La
"giornata tipo" di un vigile
comincia con il servizio di
sorveglianza all'entrata delle
scuole (che sono tante, spesso
quando non bastano i vigili
escono pure gli ufficiali e i
sottufficiali) poi ci si dedica
alla viabilità, anche se spesso
il nostro "giro" di controllo
viene interrotto da chiamate
o da attività non preventivate.
Un lavoro molto prezioso
che però potrebbe essere
ancora più efficiente se ...
La nostra principale criticità
è costituita dalla scarsità del
personale. Per ogni turno ab-
biamo, in media, non più di
due/tre vigili, più un sottuffi-
ciale in centrale operativa e
un ufficiale in coordina-
mento: troppo poco. Se pen-
siamo a quanto è grande il
nostro territorio (siamo il
terzo comune dell'Umbria per
estensione) e alla miriade di
compiti che dobbiamo svol-
gere, diventa chiaro che
molte volte non si riesce a
"coprire" bene né il centro
storico né le frazioni. I citta-
dini, invece, desidererebbero
una maggiore presenza della
Polizia Municipale in città:
non è vero che la gente non
vuole le multe, anzi sono sem-
pre di più quelli che invocano
maggiori controlli. Il pro-
blema per noi, è riuscire a
farle con una continuità tale
da assicurare parità di tratta-
mento per tutti.
E l'Amministrazione comu-
nale cosa intende fare per
voi?
Sindaco, Assessore e Giunta
hanno ben presente questo
problema e si stanno impe-
gnando per risolverlo: visto
che, per i limiti imposti dal
piano di risanamento, è im-
possibile pensare a nuove as-
sunzioni a tempo
indeterminato, stiamo cer-
cando di capire se le norme ci
consentano di chiamare al-
cuni "stagionali" e, contem-
poraneamente, si stanno
vagliando anche soluzioni al-
ternative, come quella di so-
stituire i vigili in servizio
all'uscita delle scuole con del
personale ausiliario.
Ma parliamo anche un po'
di lei, anche se è molto che è
qui magari non tutti la co-
noscono
Sono laureato in Legge e ho
conseguito l'abilitazione alla
professione forense: sono ar-
rivato sulla rupe nel maggio
del 2008 ed è stato subito
amore a prima vista: mi ha
colpito non solo la bellezza
della città ma anche la stra-
ordinaria qualità della vita.
Forse chi è nato e cresciuto
qui non ci fa più caso, ma vi
assicuro che vivere in una
città a misura d'uomo come
Orvieto è un grandissimo pri-
vilegio: la ricchezza artistica
e culturale, le eccellenze eno-
gastronomiche, la possibilità
di muoversi a piedi, l'acco-
glienza della gente, sono tutti
valori inestimabili.
Piccola provocazione fi-
nale… della vicenda ro-
mana e dei vigili assenti a
Capodanno cosa pensa?
Mi limito a dire che ad Or-
vieto, dall'inizio di Umbria
Jazz al primo dell'anno, tutti
i vigili prestano servizio, non
esistono ferie, o permessi.
Con questo, non pretendo di
dipingere i vigili di Orvieto
come dei "martiri del lavoro"
voglio semplicemente dire
che le donne e gli uomini
della nostra Polizia Munici-
pale, quando si verificano i
grandi eventi che fanno vi-
vere la città, rispondono
sempre con grande professio-
nalità e senso di responsabi-
lità, senza badare a ferie,
impegni familiari ed orario di
lavoro. Di questo (nonostante
la severità che a volte la mia
posizione mi impone) io sono
profondamente consapevole e
grato a tutti loro, sono certo
che tale sentimento sia condi-
viso da tutta la comunità.
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CLAUDIO DI BARTOLOMEOUna straordinaria famiglia, i fiori di zucca
fritti, l'impegno politico, la musica________________________Testo: M. Riccio | Foto: F. Mariani
Classe '64, orvietanodoc, Claudio DiBartolomeo è statoeletto alle ultimeamministrative nellalista “Per andareavanti” e oggi siede inconsiglio comunalenei banchi dellamaggioranza.
mancare quando avevo 18 anni.
Il mio primo lavoro è stato il ca-
meriere presso il ristorante di
mio zio, attività che mi ha soste-
nuto negli studi di Tecnico Ra-
diologo che frequentavo
giornalmente a Roma. Ho co-
minciato quasi subito a lavorare
e ben presto sono divenuto Pre-
sidente del Collegio dei TTSRM
(Tecnici Sanitari Radiologia
Medica) di Terni. Dopo la Lau-
rea in Tecnico di Radiologia
Medica ho conseguito la Lau-
rea Magistrale Specialistica in
Scienze delle Professioni Sani-
tarie e un Master di Coordina-
mento in Radiodiagnostica e
Radioterapia. Socialista da ge-
nerazioni e soprattutto per
scelta ideologica, ho sempre
creduto nei principi di ugua-
glianza giustizia e libertà so-
ciale che costituiscono i diritti
imprescindibili di ogni uomo
sulla terra.
Come mai hai deciso di intra-
prendere un impegno politico
che oggi ti vede in prima linea
come consigliere comunale?
Intraprendere l’impegno poli-
tico che oggi sto vivendo è stata
una scelta difficile e ponderata,
sapevo di dover intraprendere
un percorso tutto in salita, co-
sciente di non aver nulla di più
di chi mi ha preceduto, e la con-
sapevolezza di avere una città
con grandi potenzialità di cre-
scita in turismo, cultura, arte,
ma soprattutto persone.
Come riesci a conciliare lavoro
e politica?
Il lavoro mi occupa la maggior
parte del tempo e grazie alla pa-
zienza della mia famiglia posso
dedicarmi all’attività politica
della città. Ascoltare le persone
e i cittadini che ti fermano per
strada ti da la forza di affrontare
le problematiche spesso comuni
a tutti. Questo uno dei miei pro-
positi: stare tra la gente, parlare
con la gente e vivere la città.
Ti conosciamo anche come un
appassionato musicista, rac-
contaci di questa passione.
La passione per la musica è ar-
rivata nell’età adolescenziale
quando trovai in una soffitta
una antica piccola chitarra che
presi, ristrutturai e cominciai a
strimpellare. Avevo una certa
propensione quindi continuai e
di li a poco mi sono ritrovato a
comporre canzoni e suonare per
le strade delle città italiane. Ero
Claudio raccontaci qualcosa
di te …
Mia madre Adalgisa, mia mo-
glie Lorena, mio figlio Miche-
langelo e la cagnolina Rose
formano la mia straordinaria
famiglia, quella che costante-
mente mi sostiene e mi sorregge
nella vita. Mio padre è venuto a
...| Politica |...........................................................................................
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ritengo che sia uno dei più bei
giochi che abbia mai cono-
sciuto.
Quali sono i tuoi piatti prefe-
riti?
Libri film che genere preferisci?
Il mio piatto preferito sono i car-
ciofi ed con i fiori di zucca fritti
mi ci “faccio male tutte le
volte”. Preferisco film di fanta-
scienza: Oblivion, The edge of
Tomorrow, Avatar pere citarne
solo alcuni.
Quali i tuoi obiettivi come po-
litico?
Ritengo di avere degli obiettivi
come cittadino più che come po-
litico, come politico a questo
punto ho l’obbligo di perse-
guirli. Credo che uno degli
obiettivi principali sia far ripar-
tire l’economia locale sotto ogni
forma, sia turistica che impren-
ditoriale, ma soprattutto pae-
saggistica e culturale. Abbiamo
un tesoro da riscoprire e utiliz-
zare senza dover investire chissà
quali risorse economiche.
Ho in mente delle iniziative e
degli eventi che si potrebbero
realizzare, immagino una città
completamente immersa nella
musica, nel teatro, nella pittura,
nella storia, nella gastronomia e
nella natura .
Un messaggio a chi ti ha vo-
tato e a chi non lo ha fatto.
Ringrazio chi con il proprio voto
ha avuto fiducia in me, mi au-
guro di portare avanti con lealtà
e dedizione l’impegno preso.
Ringrazio chi non mi ha votato
perché sicuramente è colui che
aveva a cuore la mia persona e
sapeva quante difficoltà avrei
dovuto affrontare.
il chitarrista ritmico degli Eko-
Park uno dei primi gruppi or-
vietani che provava a
“cambiare” musica, voce e pa-
role alla città del 1980.
La passione non può svanire nel
nulla e ecco qua che a distanza
di anni riaffiora rivelandosi
sotto forma di un nuovo progetto
musicale che prende il nome di
Les Cerveaux Maléfiques, que-
sta volta con un bellissimo e af-
fascinante strumento, il
contrabbasso.
Cosa ti piace fare quando non
sei impegnato?
Il tempo libero lo trascorro ine-
vitabilmente con la mia famiglia
facendo in modo che anche le
piccole cose quotidiane diven-
tino belle divertenti e perché no
interessanti.
Una delle cose che mi piace
molto fare è giocare a scacchi,
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AVVICENDAMENTO AIVERTICI PER I CARABINIERI________________________Testo: M. Riccio | Foto: Redazione
Il Capitano MarcoRovaldi è il nuovocomandante dellaCompagniaCarabinieri di Orvieto
binieri che presidiano lazona nord occidentale dellaProvincia di Terni, il Capi-tano Rovaldi sostituisce ilCapitano Giambattista Fu-marola. Quest’ultimo, dopocinque anni al Comandodella Compagnia di Or-vieto, è stato destinato dalComando Generale del-l’Arma dei Carabinieri adassumere l’incarico di CapoSezione Operazioni e Logi-stica dell’Ufficio Comandodel Comando Provinciale
dei Carabinieri di Napoli.
Il Capitano Rovaldi,48enne, nativo di Senigal-lia, laureato, sposato epadre di un figlio, prove-niente dalla Direzione Ge-nerale del PersonaleMilitare di Roma, ritorna inUmbria dove per vari anni,dal 2001 al 2009, avevaretto il Comando del Nu-cleo Operativo e Radiomo-bile della CompagniaCarabinieri di Terni. L’Uffi-ciale, con questo ulterioreincarico operativo, torna aprestare servizio nell’am-bito dell’OrganizzazioneTerritoriale dell’Arma deiCarabinieri nella quale hasvolto la maggior partedella propria carriera mili-tare. Il Capitano Rovaldi èstato inoltre impiegato invarie missioni internazio-nali nei Balcani ed inMedio Oriente (Bosnia,Iraq, Kosovo, Afghanistan,Cisgiordania e Striscia diGaza).
Al Capitano Rovaldi il no-stro benvenuto con l’augu-rio di una lunga e proficuacollaborazione, al CapitanoFumarola un grazie per illavoro svolto in questi annia Orvieto e le nostre con-gratulazioni per la nominanel nuovo incarico
Il Capitano Marco Rovaldiè da qualche giorno ilnuovo Comandante dellaCompagnia Carabinieri diOrvieto. Nel prestigioso in-carico, che comporta la ge-stione ed il coordinamentodelle dodici Stazioni Cara-
.......................................................................................... | Cronaca |...
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EBREI AD ORVIETO________________________Testo: C. Trequattrini | Foto: Redazione
Limitati nell’esercitarele libere professionidel medico e delprestatore, gli ebreivennero chiamatiusurai solo perchéliberi di applicare untasso di interesse,detto “usura” in latino,al contrario dei pre-statori cristiani a cuil’attribuzione diinteressi era preclusa,almeno ufficialmente.
Con i fatti di Parigi, è tor-nata all’attenzione la pre-carietà in cui sono vissutee ancora vivono le comu-
nità ebraiche nel mondo.Agricoltori e artigianiprima, nell’Alto Medioevosi occuparono di commer-cio e di finanza, facendonascere una ricca borghesiaebraica impegnata inscambi internazionali, chemigrò in Europa: a partiredall’XI sec. Spagna, Fran-cia, Germania e Italia di-vennero le aree piùimportanti della diaspora.La loro attività commer-ciale perse importanza conl’affermarsi delle repubbli-che marinare e a seguitodelle crociate, così si tra-sformarono in gestori delprestito su pegno. Una co-lonia tra le più importanti epopolose era quella di
Roma. Da lì si mosseronella seconda metà delDuecento gruppi di presta-tori, dirigendosi in moltecittà dell’Umbria cosìcome al nord della peni-sola, sotto la protezione deiPontefici. Presenti ad Or-vieto a partire dal 1297, iprestatori furono di sup-porto alle istituzioni citta-dine erogando prestitipubblici, le cosidette pre-
stanze e con l’invenzionedel prestito a consumo supegno consentirono a chinon poteva di adempiere alpagamento delle tasse. Neiloro capitolati stilati con leautorità orvietane, sempre,richiesero garanzie di pro-tezione e rispetto del loroculto: poter andare in giroarmati, stessa protezionegiuridica degli altri citta-dini, diritto a santificare ilsabato e le altre festivitàebraiche senza l’obbligo dilavorare, possibilità di ac-quistare immobili da poterutilizzare come sinagoga ecome cimitero. Chi scrivesi è calata nella realtà dellacomunità ebraica orvietanamedioevale e dai docu-menti d’archivio, tra lealtre cose, è potuta risalireall’ubicazione della cosid-detta Piazza degli ebrei ri-servata loro per l’eserciziodel prestito: di sicuro siapriva alla fine di una viacorrispondente a via SanLeonardo e presumibil-mente coinvolgeva la zonadi Piazza Vivaria, neipressi degli spazi econo-mici e politici cittadini.
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H.M.S. HAIR METABOLICSYSTEM (Mineralogramma)________________________Testo: E. Caciolla | Foto: Redazione
L’H.M.S. è un testlaboratoristico discreening, e non didiagnosi, atto adidentificare latendenza ai maggiorisquilibri funzionali edorganici di unindividuo.
l’”Individualità Biochimica eGenetica” del soggetto che sisottopone al test.Quale “check-up metabolico”,l’H.M.S. è attualmente un testpredittivo e preventivo di no-tevole affidabilità, non inva-sivo e di veloce esecuzione.
L’H.M.S. del soggetto coniugadue variabili:l’Analisi minerale tessutale
del capello esame di labora-torio che, attraverso “l?analisispettrofotometrica in emis-
sione di plasma” di un quanti-tativo modesto di capelli ta-gliati in sede occipitale peruna lunghezza di 3 cm circa, èin grado di valutare esatta-mente e simultaneamente iprincipali livelli e rapporti dei“minerali nutrizionali-addizio-nali-tossici intracellulari” pre-senti nell’organismo. I comuniesami di laboratorio eseguitisu sangue, liquor, urine e fecifornisco invece dati a livello“extracellulare”. Questi ultimicomunque validi possono flut-tuare in seguito a varie condi-zioni del soggetto.L’A.M.T.C. invece non è sog-getta a queste fluttuazioni cosida essere il principale test perdeterminare lo stato mineraledi un individuo e di conse-guenza la sua attività metabo-lica.Gruppo Sanguigno “AB0”
permette, inoltre, di persona-lizzare i suggerimenti diete-tico-nutrizionali e modularealcune caratteristiche costitu-zionali dell’emogruppo di ap-partenenza.
Grazie alla messa a punto dimetodiche estremamente sen-sibili e precise si può affer-mare che non esiste alcunabranca medica in cui l’H.M.S.non possa trovare applica-zione per la comprensionedelle più svariate disfunzionicliniche e sub-cliniche.
Unico nel panorama mondialesanitario, il Metodo H.M.S.permette di rispettare nei con-sigli dietetico-nutrizionali
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STORIE DI CASA NOSTRA:FILIPPO MARRICCHI ALLA JUVE?________________________Testo: L. Calistri | Foto: Redazione
Storia di un “piccolo”portiere orvietano cheper merito e passioneha tutte le carte inregola per diventare“grande”.
al coraggio e alla tenacia concui affronta il sacrificio el’abnegazione richiesti. ECarlo Duranti, nome noto edai gloriosi trascorsi nel cal-cio nostrano con la magliadell’Orvietana, è bravo a leg-gere in lui tutto questo e nu-trire giorno dopo giornoquella passione con i suoi in-segnamenti. E’ per meritosuo se Filippo matura la deci-sione di diventare un por-tiere. Carlo porta quelbambino con sé ovunque, loallena in qualunque situa-zione, nei campi incustoditidi periferia, nei freddi pome-riggi invernali, illuminati daifari della macchina. E’ sem-pre Duranti che, insieme alpapà di Filippo, lo accompa-
gna a fare i provini con squa-dre del calibro della Fioren-tina e lo trasforma in unpiccolo pendolare che, due otre volte al mese, si reca intreno a Firenze per allenarsi.
Una volta che la metamorfosida brutto anatroccolo incigno è ormai avviata, CarloDuranti lo lascia; il portierinoapproda all’Orvietana e vieneaffidato alle cure di MarcoLoddo e Claudio La Vecchia,che si incaricano di affinarele sue doti naturali e tecniche.
Così succede che un giorno,quando Filippo ha, sì e no,quattordici anni e si allena alMuzi con la maglia bianco-rossa dei Giovanissimi, ar-riva una chiamata importantee la maglia, d’improvviso, di-venta rossoverde: Filippo ètitolare nella Ternana, con cuigioca il campionato Giova-nissimi Nazionali.
E’ proprio grazie all’Orvie-tana, che ha l’indubbio me-rito di aver saputo scovare,prima, e gestire al meglio,poi, questo giovane talento indivenire, che il Baby Marric-chi inizia un percorso che loporta a bruciare tempi e tappedella crescita professionale ea maturare in un rapidissimofrangente. La tecnica appresaa Orvieto viene, in questoanno e mezzo alla Ternana,oltremodo perfezionata, siaper quanto riguarda la visioneprospettica del gioco e lapresa, sia nella gestione delpallone con i piedi. Del resto,Filippo può contare su un
E’ piccolo Filippo, ha appenaotto anni, quando incontraper la prima volta il pallone,ma lui quella sfera non provaneanche una volta a calciarla;a lui piace afferrarla con lemani. Si piazza tra i pali e lìresta. E’ quella che, comune-mente, si chiama passione.
Solo che stavolta c’è di più:oltre all’amore per il calcio,qui c’è stoffa, c’è talento, in-sieme - che non guasta mai -
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non potrebbe, e repentina-mente si trasforma: dal ragaz-zone timido e introversoarrivato da Orvieto sbocciaun nuovo Filippo Marricchi,molto aperto alle relazionicon i compagni di squadra,bravo negli studi, nonostantegli impegni sportivi sfian-canti.
Con la Ternana, gioca da tito-lare, tra l’altro sotto età,anche nel campionato AllieviNazionali Serie A e B e il 15novembre 2013 riceve la suaprima convocazione in ma-glia azzurra, prendendo parteal Torneo Giovanile di Natalepresso il Centro Tecnico Fe-derale di Coverciano. E’ lostesso portierino che confidaa Sky – che poi pubblica lasua scheda nel libro La gio-vane Italia, un almanacco dei
gran fisico – a quindici anni,è alto un metro e novanta –sia su preparatori di prim’or-dine, quali Michele Serpentie poi Davide Quironi, il qualecrede fermamente in lui e loporta in allenamento diretta-mente con la prima squadra,giudicandolo ora pronto alsalto per l’esordio nella Pri-mavera.
Questa veloce evoluzionenon si limita, tuttavia, allesole doti calcistiche, ma coin-volge ben presto anchel’aspetto caratteriale: sarà cheFilippo ha imparato a sognaree non ha più voglia di smet-tere, sarà che un’esperienza,poco più che quattordicenne,lontano dalla bambagia casa-linga farebbe cambiarechiunque, fatto sta che lui laprende bene, come meglio
cinquecento giocatori piùpromettenti dello Stivale –che la presenza a Covercianoè stata la sua “emozione az-zurra. Ricordo che nella se-conda partita feci anche unabella parata ed una bellauscita alta”.
Appare quindi quasi inevita-bile che, dai piani superiori,qualcuno si sia affacciato allafinestra e gli abbia messo gliocchi addosso. Negli ultimigiorni, notizie insistenti, pro-venienti da prestigiose testatesportive nazionali, nonchérumors, a quanto pare, piutto-sto fondati danno Filippopronto per la Juve, cheavrebbe sbaragliato l’agguer-rita concorrenza di Inter eMilan, e sarebbe riuscita adaccaparrarsi le prestazioni delgiovane orvietano.
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DUE MAGLIE PER CARMEN,IL BOMBER ROSA DI ORVIETO________________________Testo: M. Gobbino | Foto: Redazione
Dopo l’esperienzacon la Roma, oraChianciano e Ciconiaper la giovanecalciatrice orvietanaCarmen Nenna
Stella Azzurra Arezzo fino alleesperienze in Sicilia a Marsalae in Serie A con la Roma. Al-l’attivo diversi campionativinti (due di Serie C conArezzo e Marsciano, uno di Dcon il Chianciano e uno conl’Orvieto Scalo C5) e un titolodi capocannoniere con 39 gol.Ora Carmen si divide tra laSerie C di calcio a 11 FIGC aChianciano (già 11 gol in 11partite!) e l’avventura con ilCiconia calcio a 5 nel mas-simo campionato umbro UISP.
Ma come è nata la passione
per il calcio che ti ha portato
a così tante esperienze?
“Voglia c’è sempre stata. Ad 8
anni già giocavo nella COAR,
le mie prime insegnanti sono
state Stefania Momoli e Mar-
tinella Mocetti, che ringrazio.
Poi devo ringraziare la mia
famiglia che mi ha sempre so-
stenuto, anche quando era più
una spesa che altro coltivare
questa passione. A Siena ci si
allenava fin oltre le 22, tor-
navo a Orvieto che era mezza-
notte e la mattina dopo
andavo a scuola. Non è così
scontato che i tuoi genitori
“sopportino” tutto questo!
Tante ragazze che hanno ini-
ziato con me infatti hanno
cambiato sport, ma io il calcio
non lo ho più lasciato”.
Le tappe più importanti fin
qui?
“Dopo l’inizio e le esperienze
a Città della Pieve e Perugia,
a Siena in Serie C ho avuto il
mio primo rimborso che mi
permetteva i ripetuti sposta-
menti, avevo 14 anni e in
squadra ci stavano anche qua-
rantenni, ma sono riuscita ad
esordire. Poi 4 anni a Mar-
sciano, siamo state promosse
e siamo arrivate 4° in B.
Quando ho deciso di provare
l’Università a Roma ecco
Le maglie indossate da Car-men Nenna, classe 1990, sonodavvero tante. Da quelle diCoar e Orvieto Scalo, nel cal-cio a 5, per poi passare a Cittàdella Pieve, Grifo Perugia,Siena, ANSPI Marsciano,
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11 maschile, ha iscritto da
qualche tempo una squadra
nel campionato UISP e anche
se mi alleno a Chianciano col
calcio a 11, sono sempre in
campo anche con loro nel fut-
sal. Quando giochiamo in
casa scendiamo in campo il
mercoledì sera a La Svolta e
stiamo andando alla grande”.
Ma cosa manca per avere
anche ad Orvieto il calcio a
11 femminile?
“Siamo ancora poche, un
gruppo di 6 o 7 ragazze sa-
rebbe già pronto ma ovvio per
una rosa di calcio a 11 ne ser-
virebbero almeno il triplo. Bi-
sognerebbe integrare con
qualcuna di fuori e questo si-
gnifica che servirebbero dei
piccoli rimborsi. Ma non si
partirebbe certo da zero e la
passione non manca”.
E chissà se Carmen, il bomberrosa protagonista in tanti cam-pionati e in tante parti d’Italia,un giorno potrà gonfiare larete anche in quello stadio chevede ogni mattina quando siaffaccia da casa. Quale? Behlei abita a La Svolta…
l’occasione di indossare la
maglia giallorossa, il livello
era alto, ma non mi sono sen-
tita fuori posto. Sono poi finita
a Marsala in Sicilia in Serie
C, per poi tornare in zona ad
Arezzo e vincere un altro cam-
pionato. Da qualche anno
gioco a Chianciano dove
siamo state promosse in C ed
ho vinto il titolo di capocanno-
niere con 39 gol e ora siamo
quinte in C. Per ora sono a 11
reti in altrettante partite”.
Ma Carmen non si ferma
mai, appena ha sentito che
sotto casa sua stava ripar-
tendo il Calcio a 5 ecco che
non si è fatta mancare l’oc-
casione
“Proprio così, la società del
Ciconia, la stessa del calcio a
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CIAO CRISTINA...________________________Testo: M. Riccio | Foto: Redazione
Il volley della Rupepiange disperato lascomparsa di CristinaCappelloni. Lagiovane si è uccisanella sua abitazionedi Grotte di Castro.
aveva giocato a Orvieto, nellaIa divisione della Libertas Pal-lavolo ma aveva indossatoanche le maglie dell’Acqua-pendente e del Bolsena Volley.
Quella tragica mattina la gio-
vane donna ha postato una im-magine nera sul proprio pro-filo Facebook, poi, intorno alle11 ha mandato un messaggioad un collega dicendo di nonpoter andare a lavorare perchémalata, poi ha preso la pistoladel padre (regolarmente de-nunciata e detenuta), l’ha cari-cata, ha scritto un biglietto dipoche righe e si è sparata allatempia.
Un gesto estremo, disperato,ancora oggi inspiegabile, ungesto che ha gettato nel doloreuna famiglia, una comunità,tanti amici anche qui a Or-vieto. Nessuno avrebbe maipotuto immaginare che un di-sagio così grande potesse im-padronirsi di lei e potessearmare la sua mano fino a pri-varla della sua stessa vita. “Un
gesto così forte ci lascia sgo-
menti e consapevoli che que-
sta perdita ha provocato un
vuoto difficile da colmare - di-cono dalla Libertas Pallavolo- a Cristina rivolgiamo il no-
stro grazie per aver condiviso
con noi la passione per la pal-
lavolo.”
Cristina Cappelloni, si è toltala vita con un colpo di pistolasparato alla tempia lunedì 12gennaio scorso. La giovane,appassionata di pallavolo,aveva giocato qualche sta-gione fa nella Libertas Palla-volo Orvieto ed era conosciutae amata qui, nella città delDuomo. 29 anni, segretaria daoltre dieci anni dello studio le-gale dell’avvocato Di Silvio,bella, bellissima, Cristina
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FORRADITESTA. SPORT,NATURA E PASSIONE________________________Testo: L. Calistri | Foto: Redazione
Stefano, Marco,Pasquale, Maurizio,Sandro; Francesco eDavide. Signore esignori, ecco a voi iFORRADITESTA®,un gruppo di amiciaccomunati dallapassione per ilcanyoning.
molta fisicità e consentono ungrande contatto con la natura,estraneo alla gran parte deglialtri sport.
“La forra - ci spiegano proprioi membri - non è altro che una
gola stretta ed angusta, dove il
più delle volte scorre un tor-
rente, un vero e proprio ca-
nyon. Da qui
FORRADITESTA, un nome
che raggruppa la nostra pas-
sione ed il nostro modo di con-
frontarci tra noi, con gli altri
e soprattutto con la natura,
unito a tanta voglia di diver-
tirsi”.
Con il passare del tempo, ilGruppo si organizza e diventaanche una Associazione Cul-turale e Sportiva regolarmenteregistrata.“Anche quest’anno, ci siamo
divertiti con la seconda edi-
zione della discesa della Be-
fana su corda dal campanile
della chiesa di Castiglione in
Teverina, un evento che il
gruppo è stato felice di orga-
nizzare con il Comune e la Pro
Loco”. FORRADITESTA èanche il piacere di far cono-scere luoghi e cose ad amici econoscenti. “Abbiamo posti
splendidi a due passi, come ad
esempio la Forra di Prodo, o
di Parrano, i canyon "di casa"
che i Torrentisti di tutta Italia
ci invidiano e di cui, pur-
troppo, la maggior parte degli
orvietani non immagina nean-
che l'esistenza. La filosofia
FORRADITESTA è molto
semplice: stare bene, diver-
tirsi, far divertire nel rispetto
della natura e della sicu-
rezza”.
Il loro più grande auspicio è diorganizzare una “befana senzapedana” anche sulla rupe, conuna discesa da una delle tantebelle chiese e torri, di cui Or-vieto è ricchissima.
Il gruppo mi ha colpito, perchéle attività praticate richiedono
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...| Cocktails & Dreams - Movida |......................................................................
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SILENT DISCO, “CACIARA”SENZA DISTURBARE!________________________Testo: A. Marzi | Foto: Web
Oltre ad essere unafresca novità cheincuriosisce un po'tutti la Silent Disco èun ottimo modo percreare un evento inun locale ed attirareclientela desiderosadi scatenarsi conqualche hit delmomento.
sta prendendo piede un po'ovunque, compreso Orvieto.
Ma di cosa si tratta? Ebbene,la Silent Disco è un particolaretipo di evento musicale du-rante il quale i partecipantiballano ascoltando la musicaattraverso cuffie o auricolariwireless invece di utilizzare unnormale impianto audio.Quelli senza le cuffie, ovvia-mente, non possono sentire lamusica, l'effetto è quindiquello di una stanza piena dipersone che ballano nel silen-zio.
Non vi siete mai trovati in
una situazione del genere?
Beh, questa pratica è stata uti-lizzata anche in campo pubbli-citario nell'ambito dellacampagna pubblicitaria TIM#milionidipassioni, dove l'exIena Pif ci porta, indovinate unpo', nel mondo della SilentDisco attraverso alcuni video(nella foto qui sotto).
Questo sistema, oltre ad essereuna fresca novità che incurio-sisce un po' tutti, è un ottimomodo per creare un evento inun locale ed attirare clienteladesiderosa di scatenarsi alritmo di qualche hit del mo-mento. Allo stesso tempo per-mette di “alzare il volume”senza limiti, aggirando quindile rigide norme che regolanol'allietamento nei locali. Proprio ad Orvieto, negli ul-timi tempi, sono state fatte al-cune serate di questo genereda un locale situato nel centrostorico, raccogliendo consensida tutti i partecipanti.Se volete partecipare ad unevento Silent Disco vi con-viene tenere gli occhi aperti,magari, forse si o forse no, neverranno organizzati deglialtri, altrimenti, se siete i ge-stori di un locale, potresteprendere in seria considera-zione l’idea di organizzarneuno: il successo è assicurato!
Visti i precedenti della nostracittadina, il titolo di questo ar-ticolo potrebbe rappresentarela soluzione alle diatribe tracomitati antirumore e localiaperti fino a tarda notte. Pro-prio così, la Silent Disco (Di-scoteca Silenziosa) pian piano
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........................................................................... | Una tira l’altra - Cucina |...
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CIAMBELLONE LIGHTALLO YOGURT________________________Testo: C. Purgatorio | Foto: C. Purgatorio - Web
Ecco il dolcetto salva-linea, attento anchealla salute, damangiare senzasensi di colpa dopole abbuffate dellefeste natalizie.
Preparazione:
Allora voi non ci crederete maquesto ciambellone, oltre adessere leggero, vegetariano eaddirittura vegano, se utiliz-zate lo yogurt di soia, è ancheultra semplice. Non servonoattrezzi particolari e neanchela bilancia, infatti utilizzereteil vasetto dello yogurt comeunità di misura.Bastano una ciotola e un cuc-chiaio; unite tutti gli ingre-dienti nella ciotola emescolate. Versate il compo-sto in una teglia imburrata ooliata e poi infarinata e cuo-cete a forno caldo a 180° percirca 35/40 minuti. Se voletespolverizzate con zucchero avelo. Lo stesso composto sipuò utilizzare per preparare
degli ottimi muffin.
Suggerimenti:
Questo ciambellone si prestaveramente come base a moltevarianti. Io per esempio, nellapreparazione che vedete nellafoto, ho aggiunto alla ricetta50 grammi di mirtilli essiccati,per renderlo più goloso ho so-stituito allo yogurt biancodello yogurt di soia ai frutti dibosco, ho usato lo zucchero dicanna e il cremor tartaro. Co-munque si puo' utilizzare, conlo yogurt bianco e delle goccedi cioccolato, dello yogurt allafrutta, oppure yogurt al caffe'e scaglie di cioccolato bianco.Ho trovato questa ricetta men-tre cercavo, su internet (Leti-zia in Cucina), dei consigli perdelle preparazioni senza uovae sto ancora sperimentandogusti e abbinamenti :-)
Lo yogurt è un alimento da
sempre consigliato per chi
vuole mantenere un apporto
calorico non eccessivo. Uti-
lizzando lo yogurt di soia, che
è un legume ricco di proteine
vegetali, rendiamo il nostro
dolce adatto anche a chi ha in-
tolleranze al lattosio o sempli-
cemente osserva un regime
dietetico vegano. La soia
vanta molteplici proprietà,
aiuta l’intestino pigro, pro-
tegge le arterie e quindi ab-
bassa il livello di colesterolo,
migliora i sintomi della pre-
menopausa e menopausa e
combatte l’osteoporosi.
Ingredienti per una tortiera
da 22 cm:
- 2 vasetti di yogurt bianco- 3 vasetti di farina- 1 e 1/2 vasetti di zuccherodi canna
- 1 vasetto scarso di olio di semi di girasole
- Una bacca di vaniglia- 1/2 bustina di lievito per dolci (ma può andar beneanche il cremor tartaro)
- 1 pizzico di sale
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EDUCAZIONE AMBIENTALEMATERIA A SCUOLA________________________Testo: M. Riccio | Foto: Web
Una mini-rivoluzionetra i banchi dallematerne alle supe-riori: “Insegnare aibambini èfondamentale per ilnostro futuro”, ilprogetto del ministerodell’Ambiente
mare e del territorio, dalla bio-diversità all'alimentazione so-stenibile, i temi ambientalientreranno in aula per ora du-rante l'insegnamento di altrematerie, come geografia,scienza, arte, in attesa di im-porsi con un'ora strutturale,tutta riservata a loro. Le lineeguida del progetto sono prontee sono contenute in un faldoneda circa 150 pagine. L'idea ènata al ministero dell'Am-biente dove il sottosegretarioBarbara Degani ha sviluppatonei mesi scorsi un impiantoche è stato poi scritto a quattromani con il ministero del-l'Istruzione per studiarne l'ap-plicazione ai vari gradiscolastici.A breve sarà presen-tato al pubblico ma per quello
che si è potuto sapere sarannodieci gli argomenti base sele-zionati e sviluppati a secondadell'età degli alunni. Le lineeguida comprendono schede diapprofondimento per i varipercorsi didattici in modo chel'ambiente, in tutte le sue de-clinazioni - dalle nozioniscientifiche all'uso nell'arte,sino al rispetto nell'uso delletecnologie - possa entrarenella vita dei giovani. Soprat-tutto il concetto di rispetto del-l'ambiente. L'obiettivo, quindi,è insegnare ai bambini comeporsi in modo corretto nei con-fronti dell'ambiente che li cir-conda. “È un progetto moltoimportante che avrà unagrande ricaduta su tutto ilPaese”, ha assicurato il sotto-segretario.L'educazione am-bientale, nel progetto delministero dell'Ambiente, nondovrà essere più discrezionalecome avviene oggi nell'ambitodelle materie di educazione ci-vica. Il progetto “parte propriodai bambini” che “sono il no-stro futuro - ha spiegato De-gani - e potranno a pieno titoloessere chiamati nativi ambien-tali”. Un concetto tanto caro alministro dell'Ambiente, GianLuca Galletti, per il quale ladiffusione della cultura am-bientale tra i giovani è un temafondamentale tanto che ne hafatto una delle missioni princi-pali del suo mandato per svi-luppare una culturaambientale nel Paese. “Credoche comminare sanzioni, con-templare reati in ambito am-bientale sia doveroso ma nonsia sufficiente” è l'idea del sot-tosegretario Degani: “è neces-
L'educazione ambientale di-venterà una materia obbligato-ria dal prossimo annoscolastico. Mini rivoluzionedunque fra i banchi di scuola:l'educazione ambientale di-venterà una materia obbligato-ria, dalla materna sino allasecondaria superiore. Dal rici-clo dei rifiuti alla tutela del
...| I quattro elementi - Ambiente |......................................................................
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sario intervenire con una poli-tica di grande respiro, a lungotermine altrimenti il patrimo-nio che abbiamo a disposi-zione oggi non ci sarà piùdomani. Ecco allora entrare incampo l'Educazione ambien-tale come strumento impre-scindibile da cui partire per farcapire l'importanza di alcunescelte”.Il presidente dellaCommissione Ambiente dellaCamera, Ermete Realacci, ac-coglie positivamente il pro-getto ma avverte: “Renderel'educazione ambientale obbli-gatoria a scuola è una sceltamolto positiva, ma non deverappresentare una mera aggiuntadi una materia, rappresenti piut-tosto anche l'introduzione diforme nuove di apprendimentoper educare alla convivenza ci-vile e al futuro”.
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3x3 - 3 DOMANDE A 3... GIORNALISTI____________________________________Claudio Lattanzi
La Nazione
Antonello Romano
TeleOrvietoWebSara Simonetti
Il Messaggero
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In un mondo in cui le infor-
mazioni viaggiano in rete pra-
ticamente in tempo reale e
sono diffuse da fonti non sem-
pre autorevoli, qual’è il ruolo
del giornalista oggi?
Il ruolo del giornalista oggi,credo che sia relegato a sem-plice "spalatore di scorie" o"maneggiatore" di notizie repe-ribili in rete. In un mondo in cuiormai l'informazione viaggiaonline al tempo di un battito diciglia è diventato veramente dif-ficile fornire notizie di qualità,ben lavorate ma soprattutto"fresche".
Alla luce di tutto questo come
è cambiata la professione
giornalistica nell'ultimo de-
cennio?
Più che cambiata direi stravolta.Internet ha cambiato tutto: l’in-formazione, da quotidiana è intempo reale. Col risultato che ilgiornalismo è diventato unostrumento necessario per conte-stualizzare una notizia che hadiverse fonti.
In un mondo in cui le informa-
zioni viaggiano in rete pratica-
mente in tempo reale e sono
diffuse da fonti non sempre au-
torevoli, qual’è il ruolo del
giornalista oggi?
Giornalista oggi vuol dire dotarsidegli strumenti di navigazioneidonei e affidabili per navigarenell'immenso mare della rete, co-noscere bene il " linguaggio"della rete, avere buon intuitonella ricerca delle notizie e porrela massima attenzione nella ri-cerca dell'attendibilità delle fontie forte determinazione nellosmascherare le false notizie:in-somma cercare di essere al paricon i tempi.
Alla luce di tutto questo come
è cambiata la professione gior-
nalistica nell'ultimo decennio?
La professione concettualmenteè quella di sempre, cambiano glistrumenti e le modalità operativee logistiche:oggi, ad esempio, sipuò fare informazione in temporeale anche dal proprio studiosenza necessariamente recarsi suiluoghi in cui i fatti che si vuole
In un mondo in cui le informa-
zioni viaggiano in rete pratica-
mente in tempo reale e sono
diffuse da fonti non sempre
autorevoli, qual’è il ruolo del
giornalista oggi?
Oltre a raccontare la realtà man-tenendo un sano distacco e lamaggiore autonomia possibiledirei che si andrà sempre di piùverso una polarizzazione tra in-formazione on line. Oggi, comeieri, il giornalista deve conside-rare in fondo se stesso come unstrumento di conoscenza, maanche di critica e di controllo dicui il pubblico, i lettori, le per-sone possono disporre non soloper sapere ciò che accade, maanche per avere chiavi interpre-tative della realtà.
Alla luce di tutto questo come
è cambiata la professione gior-
nalistica nell'ultimo decennio?
Internet ha cambiato i parametri,imponendo tempestività mas-sima a chi lavora on line e impo-nendo a chi lavora per la cartastampata la necessità di dare unvalore aggiunto a notizie che,
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Nel prossimo numero saranno i “grafici” i protagonisti del 3x3!Se vuoi partecipare chiama lo 0763.301043 o inviaci una E-mail a: [email protected]
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potendo raramente essere com-pletamente inedite, debbono es-sere presentate in manieradiversa, cercando tagli interes-santi.
Cronaca e politica locale, quali
le problematiche che ti trovi
ad affrontare giorno per
giorno nel tuo lavoro?
Una decina di anni fa, all’av-vento di internet, si faceva unagrande fatica a convincere i pro-tagonisti della scena sociale lo-cale ad usare questo mezzo percomunicare. Oggi siamo nellasituazione opposta. E' inoltremolto più impegnativo il com-pito di rimanere autonomi da in-fluenze e condizionamenti.
raccontare accadono.
Cronaca e politica locale, quali
le problematiche che ti trovi ad
affrontare giorno per giorno
nel tuo lavoro?
Io dirigo un network televisivosul web che produce 7 canali te-matici di cui 1 nazionale, 2 gene-ralisti locali con diverse playliste 4 tematici. I generalisti si occu-pano di attualità, cronaca, poli-tica, spettacolo e l'informazioneè spesso legata ad una comunica-zione da parte delle fonti spessocarente di quelle caratteristicheche le sono proprie, soprattutto latempestività che, come dicevamoprima, è un elemento essenzialedella moderna comunicazione.
Cronaca e politica locale,
quali le problematiche che ti
trovi ad affrontare giorno per
giorno nel tuo lavoro?
Le difficoltà giornaliere sonomolte. Prima di tutto quella didover conciliare due lavori enon per avidità quanto per ne-cessità (sic!). Vivendo in unapiccola realtà le notizie moltospesso arrivano prima all'orec-chio del curioso piuttosto che aquello del giornalista che purepuò fare del curioso la sua fonte.Le forze dell'ordine, ma anche ipolitici, dovrebbero capire che igiornalisti non sono scribac-chini pronti all'occorrenza pernarrare le loro glorie, ma sonolavoratori come tutti gli altri.
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I FIORI NERI, COVERBAND DEI NOMADI________________________Testo: M. Riccio | Foto: I Fiori Neri
Anni di grandisuccessi per la banddi origine viterbese.Dopo “Adesso Dormi”è in arrivo un nuovoimperdibile singolo.
Ruspantini (Drums) sono iFiori Neri, band storica dellaTuscia che nasce a Viterbo nelmaggio del 2007 come coverband dei Nomadi.
Inizialmente l’avventura mu-sicale dei Fiori Neri era incen-trata, esclusivamente, neldivulgare la musica dei No-
madi, poi, col crescere e con ilcondividere i successi nellepiazze e nei teatri, la band hainiziato a creare propri arran-giamenti, proprie proposte,propri lavori musicali, tenendoperò sempre fede alla pro-messa iniziale, fare la musicaNomade. In questi anni lo hafatto anche contribuendo, inmodo fattivo e continuo, al-l'Associazione “Augusto perla Vita”, associazione per la ri-cerca e la lotta contro il can-cro, ormai parte della vitainterna dei Fiori Neri che nel2011 sono stati riconosciuticome soci onorari.
Quest'ultima realtà, ha portatola band della Tuscia, a starespesso vicino ai Nomadi, ini-ziando, anche con loro, un rap-porto di stima reciproca e difattiva amicizia personale chesfocia in un bellissimo con-certo del 2013 al teatro diMontalto di Castro a cui par-tecipano alcuni membri deiNomadi (Beppe Carletti, Da-niele Campani e Cristiano Tu-rato) e Rosanna Fantuzzi,compagna storica del leaderdei Nomadi Augusto Daoliononché presidente dell'Asso-ciazione “Augusto per la
Il 24 dicembre scorso è uscitoil nuovo singolo dal titolo"Adesso Dormi", canzone chein pochi giorni è stata inseritanella programmazione diRadio Galileo e Radio Verde.Loro sono i Fiori Neri, coverband dei Nomadi. Luca DerekMarroni (Acoustic Guitar),Massimo Stendardi (Drums),Andrea Concarella (Bass Gui-tar), Riccardo Bizzi (Voce),Leonardo Rossi (Keys), Gio-vanni Neri (Guitar), Stefano
...| Mr Brownstone - Musica |..........................................................................
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Vita.”
Alla fine del 2013, dopo nu-merosi concerti nelle piazzeviterbesi, toscane e umbre, ilgruppo ha deciso di iniziareun’avventura discograficatutta sua e, dopo molti consiglie solleciti di alcuni personaggiimportanti della musica leg-gera italiana, il progetto hapreso forma e verrà realizzatonel corso del 2015, con la spe-ranza, una volta pubblicizzatoe prodotto da seri professioni-sti, di scendere sul mercato na-zionale italiano.
Di "Adesso Dormi", esce dun-que anche un video promozio-nale che può essere visto sulweb tramite il sito www.fiori-neri.it oppure tramite la paginadel gruppo su Facebook
(www.facebook.com/ifiori-neri) o il canale Youtube dellaband. È inoltre in arrivo unnuovo singolo che uscirà neiprossimi mesi, prima dell'ini-zio del Tour 2015 che vedrà i
Fiori Neri impegnati in tuttaItalia.E' possibile scaricare gratuita-
mente la APP dei Fiori Neri sia
per Android che IPhone cer-
cando FIORINERI.
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...| Silenzio in sala - Cinema |..........................................................................
Titolo originale:
Exodus: Gods and KingsPaese: USA, Regno Unito, SpagnaAnno: 2014Durata: 150 min.Genere: Epico - BiblicoRegia: Ridley Scott Interpreti: Christian Bale, JoelEdgerton, John Turturro, Ben Kin-gsley, Sigourney Weaver.Trama: Moderno riadattamentodella lotta di Mosè contro il fa-raone egizio Ramses, guidando400,000 schiavi in un monumen-tale viaggio per fuggire dall'Egittoe dalle sue mortali piaghe.
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EXODUS: QUANDO LABIBBIA TORNA DI MODA________________________Testo: A. Marzi | Foto: Web
ma la curiosità nel vedere l'uti-lizzo degli effetti speciali in que-sto genere era troppo forte,quindi...
Il film ha una durata importante,due ore e mezza, giustificata dal-l'introduzione ai fatti salienti,che guida alla conoscenza delprofondo rapporto di amiciziafraterna che lega Mosè a Ram-ses, anche se questi non sonofatti fedeli alla storia originale,ma il signor Ridley Scott ci haabituato così, fin dai tempi de “IlGladiatore”.Dal punto di vista visivo, pos-siamo considerare il film un ca-polavoro, il reparto fotografico equello scenografico, ci donanomeravigliose sequenze e scene,come la tanto attesa separazionedelle acque, paragonabile più aduno tsunami che a un vero e pro-prio miracolo voluto dal Divino.Rimanendo sul tema del Divino,Exodus ci mostra un’idea ge-niale, brillante e alquanto origi-nale: Dio è un bambino viziato,vendicativo e capriccioso. Perquanto riguarda il cast passanoquasi inosservati SigourneyWeaver, John Turturro e BenKingsley, visto che il focus restaquasi sempre sui due eccellentiprotagonisti, Christian Bale eJoel Edgerton, interpreti rispet-tivamente di Mosè e Ramses. Un inizio scomposto e una con-clusione troppo rapida rischianodi far dimenticare alcuni buonimomenti della storia, comunquetroppo lunga e obbligata a mo-strare momenti clou come le fa-mose piaghe, ma tutto sommatoExodus può considerarsi ilprimo buon prodotto di questoneonato 2015.
tato '56. A distanza di quasi 60anni la tematica torna di ten-denza, prima con “Noah” edadesso con “Exodus – Dei eRe”. Premetto di non essere ungrande amante di questo genere,
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Negli ormai lontani anni '50 eradiventato un vero e proprio bu-siness cinematografico fare deikolossal ispirati ai grandi eventidescritti nella Bibbia: primo fratutti “I dieci comandamenti” da-
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Titolo:
Costruttori di babele Autore: Gabriele MinaEditore: EleutheraPagine: 232Anno di pubblicazione: 2011Prezzo di copertina: € 16,00
COSTRUTTORIDI BABELE ________________________Testo: Libreria Parole Ribelli | Foto: Web
zone del nostro territorio,come Tuscania con la coloratacasa di Bonaria Manca.Le conversazioni con i “mura-tori dell’immaginario”, le con-siderazioni con altri ricercatorie le numerose immagini dellearchitetture creano una rac-colta di affascinanti storie di“immaginazione abusiva”. Una geografia anarchica, sem-pre in bilico fra accumulo ecrollo.
Dalla quarta di copertina:Un ferroviere ligure che dacinquant’anni costruisce unosmisurato presepe fatto conmateriali di recupero. Un mu-ratore messinese che tra-sforma la sua baracca in unacasa dei sogni tra mosaici edelefanti di cemento. Un con-tadino sardo che modellauna donna di quindici metrifatta di colla e reti da pol-laio...
costruttoridibabele.net
Una ricerca architettonica sucostruzioni fantastiche realiz-zate in Italia da misconosciutiartisti autodidatti. L’indagine attraversa tuttal’Italia toccando anche diverse
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...| Silenzio in sala - Libri |.............................................................................
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DRONI IN AGRICOLTURAPER BATTERE LA CRISI________________________Testo: Redazione | Foto: Web
I settori nei quali idroni stanno avendoun impatto (o lopotranno avere nelfuturo) sonoinnumerevoli, emolto diversi fra loro.Uno fra questi ècertamente quellodell'agricoltura
care le macchine agricole tra-dizionali in diverse lavora-zioni, con costi inferiori, tempiridotti e maggiore sicurezza.In Giappone, per le attività di'spraying' sulle risaie, sono giàutilizzati 2.500 droni ad ala ro-tante.A fare il punto su una delledieci tecnologie applicateemergenti al mondo, secondoil Mit Technology Review, èstata l'associazione Ifimedia eMediarkè il 28 gennaio scorso
a Roma in un incontro nel-l'ambito del ciclo ''RomaDrone Conference'', dove sonointervenuti i massimi espertiitaliani del settore. La confe-renza, ha ricevuto numerosipatrocini, tra cui: Ministerodelle Politiche Agricole Ali-mentari e Forestali, Consigliodell'Ordine Nazionale dei Dot-tori Agronomi e Dottori Fore-stali, Collegio Nazionale degliAgrotecnici e Agrotecnici lau-reati, Confederazione ItalianaAgricoltori (CIA), Coldiretti,Confagricoltura, Ente Nazio-nale per l'Aviazione Civile(ENAC) e Agenzia Nazionaleper la Sicurezza del Volo(ANSV)."Se c'è un settore in cui i dronistanno passando rapidamentedalla fase di sviluppo tecnolo-gico a quelle applicativa ecommerciale è proprio il 'pre-cision farming', la cosiddettaagricoltura di precisione", hasottolineato il presidente diRoma Drone Conference, Lu-ciano Castro. "Questo speci-fico settore, infatti, si starivelando di grande interessein Italia, sia per l'importanzadel comparto agricolo nel-l'economia del nostro Paese,sia anche per la relativa sem-plicità dell'utilizzo dei droni inaree agricole considerate 'noncritiche' perché disabitate eprive di infrastrutture".I droni arrivano in agricoltura,
indispensabili alleati per mo-nitorare le coltivazioni neicampi, con interventi di preci-sione su particolari aree o ad-dirittura su singole piante.Centinaia di queste nuovemacchine volanti radiocoman-dante sono pronte ad affian-
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3,2,1... START!SI PARTE!________________________Testo: M. Riccio | Foto: Redazione
A Ciconia nasce unanuova associazioneformata da giovani.Obiettivo: mantenereattivo lo spiritoricreativo della città
nostra associazione è pronta a
collaborare con tutti coloro
che lo vorranno, INSIEME
possiamo diventare più grandi
e raggiungere risultati mi-
gliori!”
A presentare la neonata asso-ciazione è Serena Antonini, lapresidente: “Siamo in nove - ciracconta - e tutti hanno un
ruolo importantissimo all’in-
terno del gruppo, non esiste
rivalità e lavoriamo tutti in-
sieme per lo stesso obiettivo.
Credo molto in questo gruppo
che mi ha dato l’opportunità
di avere un ruolo così impor-
tante, li ringrazio nella spe-
ranza che l’entusiasmo che ci
sta rendendo così uniti non fi-
nisca mai.”Oltre a far parte di “Ciconia
Start”, ognuno dei giovaniche hanno dato vita all'asso-ciazione ha ovviamente altriimpegni nella vita quotidiana:lo studio, il lavoro, l’impegnosociale, il volontariato, losport e molto altro ancora “ma
nonostante questo - ci dice Se-rena - siamo riusciti a rita-
gliare una parte della nostra
vita a questa associazione, ci
crediamo e vogliamo arrivare
fino in fondo!”Serena Antonini, RiccardoGraziosi, Nicola Baffo, IlariaTrentavizi, Luca Frizza, Fede-rico Burla, Daniele Muzi,Leonardo Andreani, EnricoGrillo, per restare sempre ag-giornati su quello che hannointenzione di fare visitate lapagina Facebook “CiconiaStart” o inviare una mail al-l ’ i n d i r i z z [email protected].
“Siamo 9 ragazzi che, da circa
un mese, hanno deciso di
“partire” con questo ambi-
zioso progetto. La nostra meta
è vivere in una città che ci
possa permettere di far vedere
quelli che siamo veramente,
vogliamo favorire la diffu-
sione della cultura giovanile,
creando spirito di aggrega-
zione fra tutti coloro che vor-
ranno collaborare con noi.
Vorremmo mantenere attivo lo
spirito ricreativo della città, la
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________________________Testo: Protyle Fitness | Foto: Protyle Fitness
simi - alcuni di essi laureati inScienze Motorie che si alternanonella co-gestione degli spazi2) la nostra partnership con unnoto marchio USA di FitnessEquipment, Startrac che ci con-sente di utilizzare marchio, im-magine, concept e ciaccompagnerà nell’espansionedel nostro marchio almeno nellaprossima apertura di un Club ge-mello - oltre che supportarci nellanostra avventura di distribuzionee vendita tramite il web di pro-
dotti per il fitness “made inUSA” e - prossimamente - di ab-bigliamento “made in Italy"3) il nostro box ufficiale CrossFit- denominato CrossFitOrvieto -www.crossfitorvieto.com: Otte-nere l’utilizzo del marchio Cros-sFit e la relativa affiliazione el’insegnamento di questa disci-plina richiedono requisiti essen-ziali e formali rigidi finalizzatiall’applicazione di una metodo-logia nata nel 1995 con GregGlassman e cresciuta a dismisuranel corso degli anni al punto diaver dato vita allo Sport del Fit-ness, i CrossFit Games ai quali siaccede con selezioni di qualifica-zione tenute in tutto il mondo, inItalia con i cd. “Regionals -Throwdowns”.
Con l’introduzione progressivadi alcune soluzioni tecnologichee risorse strumentali e con l’ag-giornamento continuativo mi-riamo nel tempo ad alzare laqualità e abbassare i costi perpoter allargare la comunità degliappassionati e contribuire a faredel fitness e di discipline più tra-dizionali come lo Yoga un “life-style” per persone di tutte le età.
ProtyleFitness entra nel settoredel fitness “in punta di piedi” conun progetto pilota rappresentatodal Club in Via Monte Cetona -Orvieto Scalo. Il Format è quello di un conteni-tore di Spazi destinati a ottimiz-zare il fattore dell’indipendenzasia disciplinare sia gestionale: 3studi, 2 dei quali dedicati ad atti-vità consolidate come il Pilates,lo Yoga Astanga Vinyasa e loSpinning ed attività innovativecome il MMA e Difesa Perso-nale, il CrossFit e lo Yoga Aereoed uno spazio dedicato a Mac-chinari isotonici e cardiofitness diultima generazione.Fra i nostri punti di forza menzio-niamo:1) i nostri Istruttori - professio-nali, preparati e appassionatis-
PROTYLE FITNESSALLENA IL MOVIMENTO, ISPIRA IL MOVIMENTO
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La tua carriera lavorativa sarà al massimo in questoperiodo e potrai ricevere grandi soddisfazioni.In amore tutto sembra volgere nei migliori dei modi,anche se sei in ballo con una storia appena iniziata.Il freddo non è ancora del tutto finito, quindi fai at-tenzione a non scoprirti troppo.
Impegnati sul lavoro e vedrai che potrai ottenere irisultati che hai sempre cercato. In ambito senti-mentale le storie d’amore sembrano non avereproprio alcun ostacolo di fronte a sé.Recupera le energie e riposati finché puoi.
I progetti lavorativi potranno subire qualche rallen-tamento, ma non preoccuparti perché presto ti ripren-derai. I legami importanti sono solidi e forti, quinditutto procedere per il migliore dei modi.Qualche chiletto di troppo ti perseguite ancora dallefeste di Natale…fai più movimento!
La prima parte del 2015 sarà sicuramente vantaggiosanel mondo del lavoro degli amici nati sotto il segnodel Cancro. Dopo le chiusure di rapporti importantiè il momento di iniziare alla grande con il nuovoanno. Potrebbero verificarsi dei periodi in cui ti sen-tirai più stanco del solito. Prenditi cura di te!
In ambito lavorativo, potresti esser sorpreso da grandisoddisfazioni. In amore sembra esser tutto perfetto eti aspettano ancora dei mesi più belli ed intensi da vi-vere con la tua metà. Il raffreddore è sempre dietrol’angolo, quindi bada a non scoprirti troppo.
E' tempo di avvicinarsi di più alla propria professionedi lavoro e magari arrivano anche nuovi risultati. Siapre un momento importante per la vita di coppia epotrai iniziare a pensare ad un grande passo. Tienitiin forma, ma soprattutto evita di incontrare l’in-fluenza scoprendoti troppo velocemente.
L’anno è iniziato nei migliori dei modi per la vita pro-fessionale. Chi vive una bella storia d’amore potrebbepensare di compiere finalmente il grande passo. Tie-niti ancora al caldo, perché l’influenza potrebbe es-sere dietro l’angolo.
I primi mesi dell’anno si presenteranno tutti difficiliper le attività di lavoro avviate da poco. La vita af-fettiva ti aiuterà a ripristinare una situazione piace-vole ed a fare nuovi incontro stimolanti. Controllasempre che il tuo umore sia al top, altrimenti conce-diti del meritato riposo.
La strada sul successo sembra già segnata, quindi im-pegnati al massimo sul lavoro per ottenere i risultatiche tanto speri. Un incontro importante potrebbe farnascere in te un’attrazione fisica importante. Un po’di sport o qualche passeggiata in più ti aiuteranno asentirti meglio a livello fisico.
Ci saranno diversi cambiamenti che ti aiuteranno acapire realmente che cosa devi o puoi fare realmente.É tempo di cambiare rotta perché ti senti troppo in-soddisfatto. Cerca di incontrare nuove persone che tipossono far felice. Questo mese sarà all’insegna dellosport, così che tu possa rimetterti in forma. Ricordaperò di non esagerare.
Su lavoro dovrai amministrare al meglio il tuo carat-tere, poiché ci saranno momenti di forte stress.Grazie al transito di Mercurio e di Venere, la vita sen-timentale si avvia nei migliori dei modi per i natisotto il segno dell’Acquario. La salute è buona, macerca comunque di rilassarti quando puoi perché saràun momento ricco di stress.
Alcuni progetti sul lavoro iniziano a dare ottimi segnipositivi. Forse è arrivato il momento per cambiare letue relazioni e pensare solo al meglio per la tua per-sona. Ottima la tua salute, ma forse è arrivato il mo-mento giusto per fare un po’ di movimento.
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1.. 2.. 3... STELLE!
L’OROSCOPO DI TuttOrvietoMagazine____________________________________Mese: Febbraio | Anno: 2015 | Fonte: ivanaraffa.com
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