Trentino Industriale | dicembre - gennaio 2014

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ANNO 54 | N°06 DICEMBRE 2013 | GENNAIO 2014 Al via la nuova stagione invernale sulle piste da sci Speciale neve Presentata la nuova edizione del progetto “Tu Sei” Scuola Intervista al nuovo presidente Alessandro Lunelli Gruppo Giovani I bilanci delle imprese trentine nel quinquennio della crisi La nuova indagine di Confindustria Trento realizzata con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige.

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Il bimestrale di Confindustria Trento.

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ANNO 54 | N°06DICEMBRE 2013 | GENNAIO 2014

Al via la nuova stagione invernale sulle piste da sci

Speciale neve

Presentata la nuova edizione del progetto “Tu Sei”

Scuola

Intervista al nuovo presidente Alessandro Lunelli

Gruppo Giovani

I bilanci delle imprese trentine nel quinquennio della crisiLa nuova indagine di Confindustria Trento realizzata con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige.

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Confidimpresa Trentino s.c. è una Società Cooperativa

per azioni senza scopo di lucro, basata sui principi della

mutualità. Nata nel settembre 2007 dalla fusione tra Confidi

Trento e Terfidi, importanti realtà locali di trentennale

esperienza, è supportata da personale preparato e sempre

più aggiornato. Rappresenta oggi una realtà solida e

capace di coniugare l’esperienza del passato con l’esigenza

del cambiamento.

Le molteplici novità normative degli ultimi anni ed il coraggio

di credere nelle aziende, hanno inciso in maniera profonda

nell’organizzazione e nel funzionamento di Confidimpresa

Trentino. La società, partendo dalle esigenze del singolo,

vuole comprendere meglio le problematiche generali,

analizzando, costruendo e proponendo varie iniziative che,

anche in sinergia alle organizzazioni di categoria, elaborano

funzionali proposte di gestione capaci di sostenere le

imprese a 360°.

Interlocutore del sIstema credItIzIoGrazie alle convenzioni con tutto il sistema bancario operan-te sul territorio provinciale, Confidimpresa Trentino facilita i propri associati nell’accesso al credito tramite il rilascio di ga-ranzie consortili a sostegno di nuovi finanziamenti. L’avvento dell’attuale crisi finanziaria ha portato altresì la Provincia au-tonoma di Trento ad istituire “il tavolo del credito”, all’interno del quale Confidimpresa Trentino svolge, dalle origini, un ruolo attivo, propositivo e di testimonianza.

consorzIo dI garanzIaL’operatività di Confidimpresa Trentino prevede il rilascio di garanzie a sostegno sia delle linee di credito a breve termine (fidi in conto corrente, linee auto liquidanti, ecc) sia a medio e lungo termine (mutui e leasing). Un’analisi congiunta con l’imprenditore delle sue esigenze finanziarie costituisce il fulcro intorno al quale strutturare l’in-tervento di Confidimpresa Trentino.

Interlocutore della ProvIncIaAttraverso la stipula di precise convenzioni, Confidimpresa Trentino si pone come interlocutore della Provincia autonoma di Trento, per conto della quale gestisce il processo di istruttoria ed erogazione di diverse agevolazioni provinciali e di altri mol-teplici interventi volti allo sviluppo ed al sostegno delle imprese.

aiutiamo le imprese a crescere, per far crescere il trentino.

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2014

editoriale

7 Bilanci aziendali e nuovo Governo provinciale

il punto

9 Per i giovani

associazione

11 “Tu Sei” ai blocchi di partenza

13 Un nuovo sito di servizi alle imprese

14 Catalogo Assoservizi 2014

15 In Trentino per studiare l’innovazione

17 Reach e Clp: prevenzione e controlli

aziende

20 Simply the Best Parola di Saiv

23 Il benessere su misura

25 Un compleanno in full HD

28 Qualità certificata per 20mila cantieri

dossier

31 L’economia trentina attraverso i dati di bilancio delle imprese della provincia

speciale neve

44 Funivie volano per il turismo invernale

47 Tecnologia in alta quota per sciare in sicurezza

edilizia

51 Imprese edili: bilanci e previsioni

53 Ance spiega AVCPass

internazionalizzazione

55 Nuovi fondi per l’export

56 Formarsi per l’estero

58 Verso i mercati dell’Africa mediterranea

59 Eccellenze trentine in Nordafrica

61 Legami locali e visione globale

62 Incoming brasiliano in Trentino

64 Ict e Internazionalizzazione

giovani

66 Cultura d'impresa per le nuove generazioni

economia

68 Un social network dai vantaggi concreti

innovazione

69 Stop polveri sottili dalle pastiglie freno

università

71 Universiadi ispirate dall'innovazione

rubriche

11 associazione

20 aziende

31 dossier

44 speciale neve

51 edilizia

55 internazionalizzazione

66 giovani

68 economia

69 innovazione

71 università

Confidimpresa Trentino s.c. è una Società Cooperativa

per azioni senza scopo di lucro, basata sui principi della

mutualità. Nata nel settembre 2007 dalla fusione tra Confidi

Trento e Terfidi, importanti realtà locali di trentennale

esperienza, è supportata da personale preparato e sempre

più aggiornato. Rappresenta oggi una realtà solida e

capace di coniugare l’esperienza del passato con l’esigenza

del cambiamento.

Le molteplici novità normative degli ultimi anni ed il coraggio

di credere nelle aziende, hanno inciso in maniera profonda

nell’organizzazione e nel funzionamento di Confidimpresa

Trentino. La società, partendo dalle esigenze del singolo,

vuole comprendere meglio le problematiche generali,

analizzando, costruendo e proponendo varie iniziative che,

anche in sinergia alle organizzazioni di categoria, elaborano

funzionali proposte di gestione capaci di sostenere le

imprese a 360°.

Interlocutore del sIstema credItIzIoGrazie alle convenzioni con tutto il sistema bancario operan-te sul territorio provinciale, Confidimpresa Trentino facilita i propri associati nell’accesso al credito tramite il rilascio di ga-ranzie consortili a sostegno di nuovi finanziamenti. L’avvento dell’attuale crisi finanziaria ha portato altresì la Provincia au-tonoma di Trento ad istituire “il tavolo del credito”, all’interno del quale Confidimpresa Trentino svolge, dalle origini, un ruolo attivo, propositivo e di testimonianza.

consorzIo dI garanzIaL’operatività di Confidimpresa Trentino prevede il rilascio di garanzie a sostegno sia delle linee di credito a breve termine (fidi in conto corrente, linee auto liquidanti, ecc) sia a medio e lungo termine (mutui e leasing). Un’analisi congiunta con l’imprenditore delle sue esigenze finanziarie costituisce il fulcro intorno al quale strutturare l’in-tervento di Confidimpresa Trentino.

Interlocutore della ProvIncIaAttraverso la stipula di precise convenzioni, Confidimpresa Trentino si pone come interlocutore della Provincia autonoma di Trento, per conto della quale gestisce il processo di istruttoria ed erogazione di diverse agevolazioni provinciali e di altri mol-teplici interventi volti allo sviluppo ed al sostegno delle imprese.

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I prezzi indicati vanno maggiorati di I.v.a.

L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.

Laura Canzian [email protected] 338 7789032 | F 0461 933551

Direttore ResponsabileAlessandro Santini

Comitato di RedazioneGiovanni ColettiAlessandro LunelliRoberto BusatoPaolo AnghebenPierangelo BaldoLorenzo GarbariAndrea MarsonetEduard MartinelliRoberto Pisetta

RedazioneSilvia BrunoPrimo Bee

Direzione, Redazione e AmministrazionePalazzo Stella, Via Degasperi, 7738123 TrentoT 0461 360000 | F 0461 933551Internet: www.trentinoindustriale.come-mail: [email protected]

Progetto graficoGraffiti2000.com

StampaSaturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 - 822603

FotoArchivio fotografico Confindustria Trento, Panato, MoniQue Foto, KLR foto, Alessio Coser, Rensi, Hugo Muñoz

EditoreAssociazione degli Industrialidella Provincia di Trento

PubblicitàITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551

Autorizzazione del Tribunale di TrentoN. 71 del 10 febbraio 1990

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

Associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

INFORMATIVAAi sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati - con la garanzia di massima sicurezza - nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 - 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

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www.trentinoindustriale.comil nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati

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ANNO 54 | N°06DICEMBRE 2013 | GENNAIO 2014

Al via la nuova stagione invernale sulle piste da sci

Speciale neve

Presentata la nuova edizione del progetto “Tu Sei”

Scuola

Intervista al nuovo presidente Alessandro Lunelli

Gruppo Giovani

I bilanci delle imprese trentine nel quinquennio della crisiLa nuova indagine di Confindustria Trento realizzata con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige.

La pubblicità su Trentino Industriale significa:

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invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche,commerciali e di servizi;

invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti,commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...;

invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale;

articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;

presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori;

autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

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TARIFFE

per un’uscita 1.700 €SECONDA DI COPERTINA | I ROMANA | CONTROSOMMARIO

per un’uscita 1.600 €FRONTE COLOPHON | FRONTE EDITORIALE

per un’uscita 1.500 €TERZA DI COPERTINA

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TRENTINO INDUSTRIALE Anno 54 | N. 6 Dicembre 2013 - Gennaio 2014

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Pubblichiamo su questo numero di Trentino Industriale la nuova indagine annuale sui bilanci delle imprese trentine, promossa da Confindustria Trento. Si tratta di un’evoluzione della tradizionale indagine sul sentiment degli impren-ditori – svolta anche in questo caso con Fondazione Nord Est e Mediocredito Trentino-Alto Adige – per analizzare in maniera puntuale con i numeri lo stato di salute e le prospettive del nostro sistema produttivo.

Ne esce un Trentino a due velocità. Da un lato le imprese in difficoltà ormai cronica, con redditività in caduta libera e indebitamento crescente. Si tratta dei settori più legati alla domanda locale o nazionale. Dall’altro lato le imprese più strutturate, aperte ai mercati esteri e all’innovazio-ne. Quelle che all’inizio della crisi hanno sofferto di più, ma che nell’ultimo perio-do stanno viaggiando come e meglio di prima, grazie alla crescita che riescono ad intercettare in varie aree del mondo.

È esattamente a queste ultime, e in particolare alle loro strategie, che dobbiamo guardare se vogliamo riportare l’intero sistema economico su un sentiero di crescita.Le direttrici da seguire sono note da tempo: internazionalizzazione, innovazione, aggregazioni.Ora si tratta di declinarle in azioni concrete, alla portata del tessuto imprendito-riale trentino.

Spetterà al nuovo Governo provinciale elaborare politiche pragmatiche ed efficaci, dagli effetti immediati. L’obiettivo è riportare al più presto a regime il mo-tore della nostra economia, in special modo quello del manifatturiero trentino.Le leve da azionare sono quelle che abbiamo più volte ribadito, da ultimo in occasione delle elezioni provinciali, con un documento che abbiamo presentato pubblicamente alle forze politiche. Le priorità – voglio ricordarle – sono i giovani, il lavoro, il welfare, il credito, la burocrazia, le infrastrutture, l’innovazione e l’internazionalizzazione.Le elezioni dello scorso 27 ottobre hanno gettato le basi di un quinquennio all’insegna della governabilità. Anche l’assetto della nuova Giunta provinciale, con un assessorato dedicato all’economia e al lavoro, è una presa d’atto che il futuro del Trentino si giocherà innanzitutto in campo economico. Le premesse, dunque, ci sono.

Ma dobbiamo fare presto. Soprattutto se vogliamo mantenere i posti di lavoro e preservare – e possibil-mente incrementare – il Pil locale. Cioè quelle risorse, create da imprese e lavo-ratori, che vanno ad alimentare il bilancio provinciale e che fino ad oggi ci hanno garantito livelli di benessere e di qualità della vita da primato, come recentemen-te ci ha riconosciuto anche Il Sole-24 Ore.È nostro dovere fare in modo che anche le nuove generazioni ne possano beneficiare.

Paolo MazzalaiPresidente Confindustria Trento

Bilanci aziendali e nuovo Governo provinciale

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Il nostro impegno per i giovani continua.Sono diverse, infatti, le iniziative a loro rivolte che anche su questo numero di Trentino Industriale raccontiamo.

A due anni dal lancio del progetto “Giovani industriosi” registriamo un crescen-te interesse da parte di giovani e imprese verso iniziative come il lavoro estivo nell’industria – lanciato da Confindustria Trento con Agenzia del lavoro – o il contratto di apprendistato professionalizzante accompagnato da un percorso di formazione focalizzato sulle competenze richieste nelle imprese industriali.

Stiamo ora predisponendo azioni concrete e coordinate a supporto delle strategie di orientamento e placement di Scuole e Università. Per supportare i giovani nella transizione al mondo del lavoro saremo sempre più presenti con le nostre imprese in incontri diretti con gli studenti e nei nuovi contesti di incontro domanda-offerta di lavoro.

In queste ultime settimane abbiamo presentato anche la nuova edizione del progetto “Tu Sei” di Confindustria Trento e Provincia autonoma di Trento. Un’ini-ziativa, giunta alla sesta edizione, che sta contribuendo ad avvicinare concreta-mente due mondi inizialmente distanti come la scuola e l’impresa. Due mondi, però, che dovranno imparare a conoscersi e ad interagire sempre di più, per dare ai giovani qualche chance occupazionale in più.

I giovani, inoltre, continueranno ad essere al centro delle iniziative del nostro Gruppo Giovani Imprenditori, che ha da poco rinnovato il Direttivo. Il nuovo Presidente Alessandro Lunelli ha già confermato i progetti avviati negli ultimi anni dal Gruppo, da sempre presente nelle scuole con testimonianze in aula e iniziative sul territorio, ma ha anche presentato nuove idee per contribuire alla crescita delle giovani generazioni trentine.

I giovani sono una priorità condivisa. E non potrebbe essere altrimenti.La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli preoccupanti. In Trentino è più contenuta rispetto al dato nazionale, ma il trend crescente obbliga anche noi a tenere alta la guardia.Il Presidente della Provincia Rossi ha posto la questione giovanile in cima all’a-genda della nuova Giunta provinciale e le prime iniziative annunciate in queste settimane confermano questa volontà.Non ci può fare che piacere, perché è una sfida che possiamo vincere solo se la affrontiamo tutti insieme.

Roberto Busato Direttore Confindustria Trento

Per i giovani

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CONSULENZADall’innovazione al risk management, passando per il modello di organizzazione e controllo, la finanza agevolata, le certificazioni, il kaizen…: diamo risposta a tutte le esigenze che si manifestano nella gestione d’impresa.

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INTERNAZIONALIZZAZIONETra i nuovi servizi proposti: indagini sulle specializzazioni e sui mercati esteri di interesse; certificazioni di prodotto; formazione e informazione; consulenze e incontri con delegazioni straniere.

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SICUREZZA & MEDICINAFormiamo il personale e ti assistiamo nell’attuazione delle normative; contribuiamo alla tutela di salute e benessere attraverso la sorveglianza sanitaria e la consulenza per la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni.

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SERVIZI ALLE IMPRESEGrazie alla collaborazione di Feinar e.d.o. e di Caf Interregionale Dipendenti, supportiamo le imprese nella gestione delle paghe e nell’assistenza fiscale per la compilazione e l’elaborazione dei modelli 730 dei dipendenti.

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associazione

di Silvia Bruno

Presentata presso Metalsistem Spa e Bauer Spa la sesta edizione del progetto che promuove la partnership tra scuole e aziende trentine. Sei le formule di collaborazione proposte ai candidati.

“Tu Sei” ai blocchi di partenza

Accanto a Manica e Lunelli, il gruppo di lavoro dedicato al progetto è composto da Maria Cri-stina Poletto per Confindustria, nonché da Cre-scenzo Latino, Daniela Carlini e Alberto Garni-ga per la Provincia di Trento.

Tu sei accoltoVisite guidate alle aziende: offrono spunti di ri-flessione e contribuiscono a diffondere l'effettiva conoscenza delle realtà aziendali, fornendo le in-formazioni più aggiornate sul mondo del lavoro. Testimonianze: opportunità di confrontarsi di-rettamente con titolari d'azienda, dirigenti, collabora tori, giovani che appartengono ad indu-strie locali, mediante il racconto delle loro espe-rienze.

Speciale orientamentoTu sei comprensivoPercorsi di visita/testimonianza in aziende trenti-ne, con la collaborazione dei Giovani imprendi-tori di Confindustria Trento.

Tu sei coinvoltoIncontri personalizzati: singoli allievi meritevoli incontrano imprenditori o loro collaboratori di industrie locali, seguendone una giornata tipo; un'occasione stimolante per comprendere in pri-ma per sona gli onori e gli oneri di un ruolo di responsabilità.

Tu sei globaleEsperienze internazionali: allievi motivati e se-lezionati partecipano a momenti di apertura ester na dell'industria trentina (fiere, accoglienza di delegazioni di clienti e/o fornitori etc.), con particolare attenzione ai rapporti internazionali.

unica di orientamento e di sperimentazione delle proprie capacità”: così Giu-lia Manica, membro della Giunta esecutiva degli industriali trentini e responsabile del progetto Tu Sei, ha presentato la sesta edizione dell’iniziati-va in occasione di uno degli eventi promossi da Confindustria Trento nel corso di novembre.In due momenti, ospitati presso Metalsistem Spa e Bauer Spa, il gruppo di lavoro dedicato al pro-gramma ha incontrato imprenditori, dirigenti e docenti di tutto il territorio per illustrare i detta-gli della proposta: numerose le adesioni raccolte, a dare il senso della sensibilità riservata all’ini-ziativa e dell’ampia attenzione mantenuta nel tempo.Frutto di un protocollo di intesa tra Confindu-stria Trento e Provincia autonoma di Trento, forte del positivo riscontro dimostrato dalle numerose iniziative realizzate e premiate negli anni scor-si, “Tu sei” promuove la partnership tra scuole e aziende anche per l’anno scolastico e formativo 2013/2014.“Il progetto risponde all’obiettivo di favorire la conoscenza reciproca tra il mondo dell’impresa e quello della scuola, e per il tramite della di-mensione scolastica lambisce le famiglie trentine – spiega Manica -. L’esperienza degli anni passati conferma che per i giovani il progetto Tu Sei co-stituisce un importante momento di confronto con il mondo adulto e con la realtà industriale”.Agli eventi di presentazione ha preso parte anche il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Alessandro Lunelli, che ha evidenziato il valore dell’iniziativa nel contesto delle azioni promos-se da Confindustria Trento a favore dei giovani allievi degli istituti trentini, in particolare nella forma della proposta “Tu sei comprensivo”.

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SICUREZZA & MEDICINAFormiamo il personale e ti assistiamo nell’attuazione delle normative; contribuiamo alla tutela di salute e benessere attraverso la sorveglianza sanitaria e la consulenza per la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni.

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associazione

Lo studente può trarne significativi benefici in termini di crescita personale, pratica ed appro-fondimento di lingue straniere, scelte formati-ve e occasioni di conoscenza del valore e della complessità del business.

Tu sei creativoRicerca & sviluppo: l'azienda partner commis-siona a una classe o a un gruppo di studenti pro-getti di sviluppo, innovazione o miglioramento di un prodotto, servizio, modello organizzativo o processo aziendale: una sfida di idee.

Tu sei imprenditoreCreazione d'impresa: concorsi e/o sponsorizza-zioni di progetti riguardanti idee d'impresa o

elaborati (ricerche scritte, prodotti informatici, grafici etc.) su temi quali l'evoluzione dell'im-presa e la valoriz zazione del territorio come ri-sorsa. Gli studenti possono trarre spunto dagli esempi reali testimoniati e confrontare le loro proposte con gli esperti aziendali.

Tu sei premiatoPremiazioni: i progetti e le esperienze più si-gnificative verranno premiate dalla commissio-ne durante l'evento finale annuale del progetto Tu Sei. la valutazione terrà in particolare conto il processo e i pro dotti finali, la creatività e l'intraprendenza, le abilità di project-manage-ment e di collaborazione messe in campo dai ragazzi.

Dalla quinta edizione del progetto erano uscite vincitrici le partnership tra l’Istituto Comprensivo Trento 5, Bresa-

dola e Sepr Italia Spa (per il primo ciclo), tra la Scuola d’Arte Pozza di Fassa e Sanae Beauty & Spa Srl, tra l’Istitu-

to di Istruzione Tambosi-Battisti e Segata Spa (nella foto), tra l’Istituto Pavoniano per le Arti Grafiche – Artigianelli

Trento e Edizioni e Centro Studi Erickson Spa (per il secondo ciclo). La menzione speciale della Commissioni di

valutazione era andata invece alla collaborazione tra l’Istituto Comprensivo Tione e Girardini Srl.

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associazione

Tutte le proposte formative, le consulenze e i servizi per gli associati sono disponibili sul nuovo sito. “Un luogo – spiega Biasiolli - di promozione della cultura della formazione e della sicurezza”.

un nuovo sito diservizi alle imprese

questo abbiamo ritenuto di destinare particolare evi-denza a comunicati, articoli, interviste in grado di sviluppare e approfondire i temi trattati nel corso delle attività ordinarie”.A corredo delle notizie legate all’attività della socie-tà di servizi, alla base della homepage, il sito mette inoltre a disposizione del navigante anche i materia-li multimediali caricati sul canale youtube dell’As-sociazione e gli articoli e i redazionali pubblicati sull'ultimo numero di Trentino Industriale. Parti-colare visibilità è offerta, in quest’area, alle aziende menzionate dalla testata: un modo per valorizzare, insieme al profilo della società, anche quello dei fru-itori della sua offerta. Ancora, la homepage del sito dà accesso alla pagina Facebook di Assoservizi, visua-lizzando gli ultimi post pubblicati.Attualmente in fase di sviluppo, sarà prossimamente disponibile un percorso guidato immaginato per offrire il più rapido riscontro alle esigenze e alle necessità delle aziende che ricorrono, magari per la prima volta, ai servizi della società. (sb)www.assoservizi.tn.it

mese di novembre è on line il nuovo sito di Assoservizi, la società di Confindustria Trento attiva nei settori della formazione, della consulenza e dei servizi alle imprese.La veste grafica scelta, sviluppata intorno alla cor-porate identity adottata la scorsa primavera e in sintonia con lo stile proprio delle comunicazioni as-sociative, valorizza una nuova organizzazione delle informazioni, definita per rispondere al meglio alle attese del fruitore. La barra dei menù pubblicata nella parte superiore della homepage dà accesso a tutti i dati relativi alla offerta della società. Alla voce attività i contenuti sono catalogati in ragione della loro tipologia; alla voce aree i corsi, i percorsi, le consulenze proposti sono suddivisi in base alla materia di riferimento; alla voce opportunità è disponibile l’intera gamma di iniziative in programma, con particolare riferi-mento alla possibilità di finanziare l’attività ricorren-do all’ausilio di Assoservizi. Un calendario mensile mette in evidenza gli appuntamenti e le scadenze del periodo visualizzato, per consentire un accesso trasversale alle proposte. Nel menù compaiono in-fine i tasti di accesso al profilo di Assoservizi, alla piattaforma di e-learning, alle news e ai contatti.Al centro della homepage una serie di percorsi te-matici in forma di app conduce il navigante alla scoperta di tutti i contenuti afferenti il motivo di interesse per favorirne il rinvenimento. All’interno delle schede relative ai singoli corsi, anche la possi-bilità di iscriversi direttamente alle attività. Scorrono poco più sopra le notizie in primo piano: “Vorremmo che la nuova piattaforma non fosse solo una vetrina delle opportunità messe a disposizio-ne del cliente – spiega la direttrice Agnese Biasiolli – ma anche un luogo di promozione della cultura della formazione e della sicurezza in azienda. Per

dal

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associazione

Area per area, i temi trattati nei corsi di formazione in programma per l’anno nuovo. Trasversale è il percorso Management per l’Internazionalizzazione d’Impresa, illustrato a p. 56.

Catalogo assoservizi 2014

terms® ICC e dei pagamenti internazionali, di tutela di brevetti e marchi sui mercati internazionali, di origine preferenziale e di Made In.

logisticaI corsi proposti riguardano prevalentemente i temi della gestione del magazzino (anche dal punto di vista contabile) e dei flussi logistici.

Marketing e commercialeSi parla di strategia competitiva, analisi del settore e dei concorrenti, delle regole fondamentali per essere presenti e farsi trovare sul web al tempo dei social media, di internazionalizzazione d’impresa, marke-ting internazionale, strategie per una efficace nego-ziazione e credito commerciale.

risorse umaneNumerosi gli interventi sui temi di leadership ed empowerment, sviluppo manageriale e change ma-nagement, team working e team building, resilienza, peak performance, valutazione delle prestazioni, ge-stione dei conflitti.

ricerca e innovazioneI corsi approfondiscono i temi dei finanziamenti nazionali ed europei per l'innovazione, della gestio-ne dei progetti di ricerca e innovazione in azienda, degli strumenti per tutelare e valorizzare l'innovazio-ne, della ricerca brevettuale, delle novità promosse nell’ambito del programma Horizon 2020, di Inno-vation team, Lean production e Kaizen.

Strategia e managementSi parla in prevalenza di gestione della crisi d'impre-sa e strategie di risanamento, di controllo dei proces-si aziendali e di project management.

amministrazione del personaleSi parla delle novità della legge di stabilità 2014 e dei contratti atipici, di piani di riduzione del persona-le e di ammortizzatori straordinari, di regolamento aziendale e procedimento disciplinare, di trasferte, trasfertismo e trasferimento, della compilazione del cedolino paga, della gestione del personale italiano all’estero.

area geograficaDalla scoperta dei nuovi mercati ai focus su Africa Sub-sahariana, Angola, Ghana, Kenya, Mozambico, Nigeria e Paesi islamici.

ComunicazioneI corsi offrono strumenti pratici per la comunica-zione aziendale nelle Pmi, a partire dalle strategie per una scrittura efficace, tra mail e sito web, ma c’è spazio anche per la comunicazione verbale e non verbale e il public speaking.

Finanza e contabilitàI temi trattati vanno dal controllo di gestione e pia-nificazione alla riduzione dei costi, passando per il bilancio e il piano economico finanziario plurien-nale.

FiscoAttenzione ai temi della disciplina Iva, alla gestione delle spese di rappresentanza, delle trasferte dei di-pendenti e dei collaboratori, alla fiscalità dell'azien-da operatrice con l'estero, a esterovestizione, stabile organizzazione e trasfer-pricing.

legale Si parla di gestione della privacy in azienda, di con-tratti internazionali, degli aspetti pratici degli Inco-

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Assoservizi porta alla Fondazione Bruno Kessler i manager di Mantova, Padova, Vicenza, Verona e Rovigo per un corso esperienziale sulla leadership.

in Trentino per studiare l’innovazione

Handling: in quella occasione, lo study visit gestito da Emanuele Cesari, Business Solutions Manager e Responsabile Toyota Academy presso Toyota Mate-rial Handling Italia, aveva consentito ai partecipan-ti di toccare con mano l’applicazione più spinta del Tps – il Toyota Production System - in Italia.Costituita per condividere le eccellenze, aumentare le possibilità di confronto e scambio tra imprese provenienti da territori contigui, investire su nuove proposte formative, Rete Formazione nasce da un accordo siglato dai consorzi territoriali di Confin-dustria di Bologna (Cofimp), Mantova (Assoservizi Mantova), Padova (Fòrema), Rovigo (Cifir), Trento (Assoservizi Srl), Verona (Cim & Form) e Vicenza (Risorse in Crescita). Rete Formazione è la prima esperienza di aggregazione tra associazioni impren-ditoriali sul tema della formazione. (sb)

le tappe di Vicenza e Bologna, si è conclu-so con il corso esperienziale di Trento il percorso itinerante “Leadership e Innovazione” promosso da Rete Formazione – e da Assoservizi per il Trentino - e destinato a imprenditori, dirigenti e manager del Nordest e delle province di Mantova e Bologna.Ospitato a fine novembre presso la sede della Fon-dazione Bruno Kessler - interlocutore essenziali per le aziende che intendono migliorare la propria competitività attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative – il gruppo di imprenditori ha raccolto la testimonianza di Alfredo Maglione, presidente e fondatore di Optoi Group, per poi prendere par-te alle attività esperienziali guidate da Leonardo Frontani e ispirate al tema della leadership, com-petenza fondamentale per l’imprenditore di suc-cesso e necessaria a costruire condizioni idonee a facilitare il processo di innovazione. La giornata si è conclusa con una visita alle Canti-ne Ferrari, azienda che ha saputo coniugare la cul-tura dell'innovazione all'eccellenza del vino. L’intervento si era aperto il 24 settembre a Vicenza presso il Centro Logistico di Dainese, azienda lea-der nel settore dell’innovazione applicata alla sicu-rezza nell’abbigliamento protettivo per lo sport. Nel corso dell’incontro si era parlato di innovazione e di metodi che consentono di arrivare sul mercato in tempi più rapidi, di identificare e utilizzare con intelligenza fonti di know-how esterne, di gestire in termini imprenditoriali il rischio collegato agli investimenti in innovazione. La docenza era stata affidata a Vittorio Chiesa, responsabile dell’area Strategia Tecnologica e delle iniziative formative in tema di Imprenditorialità e Family Business presso il Mip, Politecnico di Milano. La seconda tappa del percorso si era tenuta il 23 ottobre a Bologna, pres-so lo stabilimento produttivo di Toyota Material

dopo

associazione

Istruzioni per ottenere sgravi InailSi è svolto a inizio dicembre a Palazzo Stella il seminario “Sgravi Inail per le aziende virtuose in sicurezza”. Le aziende operative da almeno un bien-nio possono ottenere, ogni anno, una riduzione del premio dovuto all’Inail, purché dimostrino di avere eseguito – nei dodici mesi precedenti - inter-venti per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia. La domanda di “oscillazione per prevenzione” va presentata entro la fine del mese di febbraio previa compilazione del modello OT24. Assoservizi è in grado di assistere le imprese nella corretta compilazione del modulo.

Per infomazioni Assoservizi Area Consulenza [email protected] T 0461 360079 F 0461 390127

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di FiaMMeTTa niColeTTi, area economia d’impresa di Confindustria Trento

Il seminario promosso da Confindustria Trento a Apss sul regolamento per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche.

reach e Clp: prevenzione e controlli

nei detergenti o nelle vernici, a quelle presenti in articoli come abiti, prodotti tessili, mobili, elettro-domestici ecc.Il Regolamento, quindi, interessa la maggior parte delle aziende di tutta l’Europa trovando applica-zione nei confronti di una vasta gamma di ope-ratori appartenenti a numerosi settori comprese molte aziende che in prima analisi potrebbero non apparire coinvolte nelle problematiche rela-tive alle sostanze chimiche. Le aziende infatti pos-

10 ottobre ha avuto luogo un ap-prezzato e partecipato seminario dal titolo “Reach e Clp: obblighi, prevenzione e sistema dei control-li in materia di sostanze chimiche”, organizzato da Confindustria Trento in collaborazione con la locale Azienda provinciale per i Servizi Sanitari, che ha consentito di ripercorrere le tappe attuative della normativa europea riguardante le sostanze chimiche entrata in vigore nel 2007 e che comple-terà il proprio cammino esecutivo nel 2018. Infat-ti, in ragione della particolare complessità della materia, il provvedimento ha definito varie tappe attuative cui si collegano specifici adempimenti a carico degli operatori coinvolti nell’uso delle so-stanze stesse. Già in occasione dell’entrata in vigo-re del Regolamento, nel 2007, Confindustria aveva organizzato un importante momento formativo. Dopo l’introduzione ai lavori della presidente del-la Sezione Chimica Marisa Zeni e del responsabi-le Reach dell’Azienda Sanitaria Antonino Biondo, due esperti relatori in campo nazionale – Mauro Sabetta e Bruno Marchesini – con la loro esposi-zione hanno calamitato l’attenzione del folto udi-torio e sollecitato un vivace dibattito e confronto di opinioni.Il regolamento Reach (acronimo di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle so-stanze chimiche) persegue lo scopo principale di migliorare la conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da sostanze chimiche già esistenti e nuo-ve ed al contempo mantenere e rafforzare la com-petitività e le capacità innovative dell’industria chimica europea.In linea di principio la normativa si applica a tut-te le sostanze chimiche: non solo a quelle utilizza-te nei processi industriali, ma anche a quelle che vengono adoperate quotidianamente, ad esempio

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sono ricoprire i ruoli di fabbricante, importatore o Utilizzatore a valle, ciascuno dei quali comporta l’assunzione di precise responsabilità.Gli utilizzatori di sostanze chimiche hanno l’ob-bligo di fare uso delle sostanze secondo “gli usi identificati” dal proprio fornitore ed all’interno degli “scenari di esposizione” da esso comunicati tramite le schede di dati di sicurezza, assicuran-do a loro volta la trasmissione di informazioni puntuali e complete relative al ciclo di vita delle sostanze e dei preparati utilizzati lungo tutta la filiera.Particolarmente rilevante è la responsabilità di chi produce ed importa sostanze chimiche nell’U-nione Europea in quanto deve dimostrare che le stesse possono essere utilizzate in maniera sicura. Infatti uno dei principali obiettivi del regolamen-to è quello di incoraggiare la sostituzione delle so-stanze che destano maggiori preoccupazioni con sostanze e tecnologie meno pericolose quando esi-stano alternative economicamente e tecnicamente idonee.Nelle fasi iniziali di applicazione della nuova nor-mativa gli operatori coinvolti temevano che gli obiettivi di Reach fossero troppo ambiziosi e ne sottolineavano la complessità, le pesanti respon-sabilità ricadenti sulle aziende e le impegnative scadenze. Dopo alcuni anni dalla sua entrata in

vigore invece, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (l’autorità europea di regolamentazione in materia di sicurezza delle sostanze chimiche) ha registrato un buon successo applicativo ed ha rilevato che le parti responsabili stanno adem-piendo correttamente i loro compiti anche grazie alle nuove relazioni professionali improntate alla massima collaborazione fra i diversi soggetti coin-volti.Il regolamento Reach ha imposto sempre mag-giori responsabilità alle aziende per garantire la sicurezza d’uso delle sostanze chimiche. Questo trasferimento della responsabilità, dall’autorità di regolazione all’industria, richiede un mutamento radicale di mentalità ormai richiamato sempre più frequentemente nell’applicazione della nor-mativa europea. Punto di forza del regolamento è costituito dalla comunicazione di informazioni sulle sostanze e sulla sicurezza d’uso lungo tutta la catena di ap-provvigionamento fino agli utilizzatori a valle ed ai consumatori attraverso informazioni facilmente comprensibili.Il Reach è stato integrato anche da un regolamen-to riguardante la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche (regolamen-to Clp) comportante ulteriori adempimenti per gli operatori.

Imprenditoria femminile: il convegno

Il comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile istituito presso la Camera di Commercio di Trento, presso il quale sie-

de, in rappresentanza di Confindustria Trento, Tiziana Carella, delegato per la Vallagarina della stessa Associazione, ha promos-

so nei giorni scorsi il convegno “L’imprenditoria femminile in Trentino. Buone pratiche nel settore turistico”.

I dati divulgati in occasione dell’appuntamento confermano un costante aumento delle imprese femminili negli ultimi dieci anni:

oggi sono pari a 9.477 unità, ovvero il 20% del totale delle imprese attive sul territorio.

Nel comparto turistico l’apporto delle strutture guidate da donne è intimamente legato al loro profilo professionale. Solitamen-

te le imprenditrici gestiscono il lavoro con maggiore flessibilità; ricorrono meno a forme di finanziamento esterno anche perché

scontano più di una difficoltà nell’accesso al credito; hanno un livello di educazione superiore a quello dei maschi ma con minori

conoscenze nella gestione del business; sono più avverse al rischio; hanno obiettivi di qualità ambiziosi ma fattibili; favoriscono

l’autorealizzazione dei collaboratori e la loro crescita professionale; hanno maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità dello

sviluppo.

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aziende

di aleSSandro de BerTolini

Il nuovo contenitore della società di Trento si avvale di tecnologie moderne e di solide competenze per rispondere a tutte le esigenze del cliente.

Simply the BestParola di Saiv

così come non vincolano all’acquisto finale del bene. “Adottiamo questa nuova strategia a cano-ne scalabile ed elastico – prosegue – su tutta la gamma di servizi e di prodotti che offriamo e che rientrano nella famiglia Best”. Al contenitore Best fanno riferimento numerosi servizi e competenze: “Saiv Best Monitoring” (365 giorni all’anno, 24 ore su 24, il centro operativo di supporto Saiv risponde con specialisti di set-tore per salvaguardare, mantenere e monitorare in tempo reale qualsiasi processo relativo al fun-zionamento dell’infrastruttura tecnologica della tua impresa), “Saiv Best Mail” (posta elettronica e calendario in outsourcing con un servizio basato su uno dei principali motori di posta nel mondo cloud: una soluzione ad alta affidabilità e dispo-nibilità di accesso alle risorse di posta per mezzo di Smartphone/Tablet, Web App, desktop/laptop, con la personalizzazione di Saiv), “Saiv Best Vi-deo” (il servizio videocomunicazione “as a service” a canone o on-demand permette di beneficiare di tutti i vantaggi dell’infrastruttura video ad alta definizione, senza la necessità di investimenti onerosi per l’azienda, minimizzando l’impatto sull’architettura di networking esistente), “Saiv

postazione di videoconferenza, o più precisa-mente di Telepresence, che Saiv ha installato nella saletta associati di Palazzo Stella, sede di Confin-dustria Trento, si inserisce in un’evoluzione che la nostra azienda ha da poco avviato, basata su una forte strategia di crescita per offrire nuovi servizi alla clientela”. Lorenzo Zanfardin, direttore com-merciale e marketing di Saiv, spiega così il nuovo corso intrapreso dall’azienda, riconducibile allo slogan "Simply the Best". L’acronimo sta per Business Enterprise Support Team: una suite di servizi dimensionati in base all’esigenza. La filosofia consiste nell’offrire al cliente una gamma completa di servizi a cano-ne strutturati, in modo scalabile ed elastico per la gestione del parco informatico, per i sistemi telefonici, network/Wi-Fi, sicurezza informatica, videosorveglianza, ambienti multimediali, video-conference. “Per esempio – spiega Zanfardin – se un’azienda ha bisogno di una serie di postazioni informatiche per i propri dipendenti, ciascuna con gli strumenti necessari (pc, stampante, linea telefonica, collegamento Wi-Fi, scanner ecc.), può scegliere di rivolgersi a Saiv e di pagare un cano-ne di servizio per tutta l’infrastruttura, invece che acquistarla. Ciò con evidenti vantaggi per l’azien-da. In primo luogo, la possibilità per il cliente di avere sempre una tecnologia all’avanguardia, che noi provvediamo a rinnovare mano a mano che si presentano le necessità. In secondo luogo, di-mensionare l’equipaggiamento delle infrastrutture alle reali necessità dell’azienda, senza dover pia-nificare investimenti sul medio-lungo periodo. In terzo luogo, disporre dell’assistenza on-site di Saiv e di tutta una serie di sistemi di monitoraggio che siamo in grado di garantire al cliente”. I servizi a canone di Saiv sono liberi da vincoli di durata

azie

nde

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aziende

technology. L’azienda trentina è ben posizionata e non si muove da sola. Fa parte del Gruppo Saiv, che opera nel territorio italiano con i marchi Saiv e Telcables Net attraverso le sedi di Vicenza, Vene-zia, Trento, Bassano del Grappa e Verona. Nell’a-rea Maghreb è presente con la filiale di Algeri. “La filiale estera ad Algeri – sottolinea Zanfardin – è operativa dal 2004. Ma quest’anno abbiamo avvia-to collaborazioni anche in Qatar. E abbiamo ri-preso l’attività verso la Libia, che era stata sospesa nel 2010. La nostra percentuale di export occupa il 25% circa del fatturato complessivo”. Un fatturato in crescita, per Saiv, che 2012 nel registrava 16,5 milioni di euro e si avvia chiudere il 2013 con 20 milioni. “Se un’azienda vuole essere solida – con-tinua – si deve differenziare sia sul mercato nazio-nale sia all’estero. É questo uno dei nostri slogan: se vuoi essere forte all’estero devi essere forte nel tuo Paese e viceversa”. Nonostante lo sguardo al di fuori dei confini na-zionali, Saiv si sente fortemente legata al Trentino. “Siamo presenti da molti anni sul territorio”, con-clude Zanfardin. “Quella trentina è stata la prima sede che Saiv ha aperto al di fuori del vicentino, ed è tutt’oggi quella con il maggior valore stra-tegico”. Per posizionamento sul mercato, numero di dipendenti e copertura territoriale, Saiv è oggi uno dei maggiori System Integrator presenti sul territorio.

Best Btc” (servizio di protezione dei dati da remo-to che consente il backup e il ripristino di dati della propria azienda attraverso un servizio cloud a disposizione presso il business data center di Saiv), e “Saiv Best Ftp” (gestione semplice e veloce dello scambio files tra dipendenti, collaboratori esterni e clienti: tutti gli scambi di file, gli upload e i download, anche di grandi dimensioni, sono sicuri e crittografati). A quasi quarant’anni dalla sua fondazione, Saiv sceglie così questa strada come strategia aziendale, frutto della capacità di innovazione e della con-sapevolezza di poter disporre sempre delle più moderne tecnologie e di solide competenze. “Oggi – fanno sapere da Saiv – è l’ottimizzazione dei pro-cessi di business la chiave evolutiva per un’azien-da moderna. Ai sistemi informativi si chiede di rispondere con una infrastruttura di data center flessibile, agile, scalabile e ottimizzata per ottenere efficienza ed efficacia”. Saiv nasce nel 1977 come piccola azienda artigiana. Oggi è una realtà con oltre 100 dipendenti leader nel settore dell’Information and communication

Dedagroup porta in Francia il proprio know-how nel fashion e retail Prosegue lo sviluppo internazionale di Dedagroup Ict Network che, forte dell’esperienza DDway nel settore del Fashion, apre una nuova sede in Francia per seguire ancora più da vicino i grandi nomi della moda italiana e confrontarsi direttamente con il mercato d’oltralpe. Dedagroup Ict Network, che riunisce dieci aziende federate specializzate in soluzioni Ict per imprese, pubbliche amministrazioni e istituzioni finanziarie, porta avanti la propria strategia di internazionalizzazione del Gruppo con l’apertura a Parigi di Dedagroup France.“La Francia è un mercato simbolo per il Fashion e simile al nostro paese per tipologia di prodotti e cultura industriale - afferma Gianni Camisa, amministratore delegato Dedagroup -. L’inaugurazione della sede parigina risponde alla volontà del nostro grup-po di supportare al meglio lo sviluppo internazionale dei nostri clienti e segna un ulteriore passo nella nostra strategia di espansio-ne territoriale, basata sull’internazionalizzazione delle competenze del Network”.

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aziende

di auTore

Sanae Beauty & Spa opera nel settore del wellness e dell'hotellerie realizzando prodotti su misura per la soddisfazione del cliente. In arrivo un progetto rivoluzionario per il trattamento delle acque di piscine e spa.

il benessere su misura

e tecnologici elevati – sottolinea il titolare – at-traverso un’organizzazione dinamica ed efficiente, in un mercato di nicchia sempre più esigente e sensibile alla personalizzazione dei prodotti e dei servizi offerti”. Sia per far fronte alla contrazione del mercato Italia sia per proseguire la fase di cre-scita dimensionale, Sanae Beauty & Spa intende aumentare la propria presenza in futuro sui mer-cati esteri e sta ponendo le basi per un organico programma di internazionalizzazione.Manualità del singolo artigiano ed espressione del made in Italy sono i punti di forza di Sanae, che mira alla qualità e alla realizzazione di un prodotto unico. Questa, infatti, la filosofia azien-dale: “Non esiste un albero uguale all’altro, non un blocco di pietra come il precedente. La natura compone forme in modo sempre nuovo e impre-vedibile. Perciò Sanae Beauty & Spa crede che la lavorazione dei materiali debba avvenire il più possibile per mano dei suoi artigiani, realizzan-do ogni volta il centro benessere o la home spa su misura”. Per Zanoner sono racchiusi in questa formula i principi cardine delle strategie azien-dali e del rapporto col cliente. “In primo luogo – continua – fare impresa affermando la centra-

biosaune, bagni a vapore, laconicum, tepidarium, kneipp, docce aromatiche, cascate di ghiaccio, vasche idromassaggio, piscine, aree relax e meditazione e tutto ciò che riguarda il benessere inclusi servizi di consulting e management. Dal concept alla progettazione, dalla realizzazio-ne all’assistenza post vendita, Sanae Beauty & Spa risponde con competenza e passione a quegli in-terlocutori economici (hotel, agriturismi, palestre, ecc.) e privati che desiderano avere un centro be-nessere o una home spa su misura il più possibile personalizzata per un prodotto ogni volta unico e irripetibile. “Integriamo soluzioni altamente tec-nologiche con materiali naturali in un processo di lavorazione sempre legato all’artigianalità – spiega Maurizio Zanoner, titolare dell’azienda – selezio-nando materiali nobili ed ecologici che per natura suscitano emozioni e sono intimamente legati al benessere della persona”.Sanae Beauty nasce nel 2000 a Moena, in Val di Fassa, grazie all’intraprendenza e all’esperienza maturata nel settore dal suo fondatore Gianpietro Zanoner. Nel 2007 la costruzione della nuova sede aziendale a Mazzin di Fassa, dove l’azienda dispo-ne di oltre 1.700 metri quadrati (produzione, uffici amministrativi, spazio magazzini). Sanae Beauty è presente nel settore del wellness e hotellerie con due divisioni principali: produ-zione e installazioni attrezzature spa e divisione beauty (soprattutto attrezzature beauty e cosmesi). Con più di 400 clienti attivi, l’azienda conta 20 unità fra dipendenti e collaboratori (designer, arti-giani). In poco più di 10 anni di attività, Zanoner ha realizzato oltre 230 centri wellness; perlopiù si tratta di centri benessere in hotel e agriturismi di lusso in Trentino, in Italia e all’estero, “dove cerchiamo di affermarci con standard qualitativi

saune,

Maurizio Zanoner

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lità della persona, in quanto fruitore finale, idea-tore del progetto, committente. In secondo luogo, preservare l’identità del designer e caratterizzare il processo di lavorazione con un’impronta artigia-nale, che aumenta la personalizzazione e valorizza la specifica identità. In terzo luogo, essere consa-pevoli di lavorare in un mercato iper-competitivo, in continua evoluzione, dove il cambiamento va gestito con consapevolezza e responsabilità. Infine, crediamo nel valore e nella cultura della collabo-razione e dell’amicizia operativa: conoscersi, lavo-rare, risolvere insieme le difficoltà, saper cambiare per cogliere le opportunità di sviluppo e maturare nuove competenze tecniche, spunti creativi, cresci-ta generale”.Dal 2008 Sanae Beauty & Spa è certificata Iso 9001. “La politica della qualità – prosegue Zanoner – è obiettivo primario. Il cliente è e deve essere il

focus dell’attività e la sua soddisfazione va con-tinuamente cercata e misurata. Il perseguimento di tale politica consente non solo di consolidare la posizione di mercato ma di crescere e fideliz-zare i clienti”. Alla qualità è strettamente legata la necessità di innovare e di innovarsi. “Ricerca e innovazione tecnologica – spiega – sono indispen-sabili. La continua ricerca di nuove idee, soluzioni, materiali, prodotti e attrezzature all’avanguardia fa parte della nostra mission. In quest’ottica abbia-mo creato da poco ‘Sanae touch control system’, un sistema di controllo domotico per piscine nella versione "Pool" e "Wellness" per la gestione comple-ta di una spa, in totale sicurezza poiché i dati non transitano nel server del cliente. Nel corso dell’ulti-mo anno, inoltre, abbiamo svolto ricerche in tema di risparmio energetico e applicato alcune miglio-rie sulle nostre attrezzature, quali saune e bagni a vapore, in modo da renderle ancora più efficienti. Altro obiettivo per il 2013/2014 è un progetto rivo-luzionario per il trattamento delle acque di piscine e spa, che ha come fine la progressiva diminuzione nell’uso del cloro con evidenti benefici in termini di benessere fisico”. Grande attenzione, infine, per i servizi post-vendita e per l’assistenza, affidati a una equipe di tecni-ci specializzati che risolve eventuali problemi nel modo più solerte e professionale. “Tutti i nostri impianti – conclude il titolare – dalla fase di pro-duzione a quella di montaggio sono sottoposti a severi controlli di qualità. Questo li rende prodot-ti assolutamente affidabili che non necessitano di particolari interventi di manutenzione”. (adb)

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In occasione dei quindici anni di vita, Videoframe Multimedia rilancia e si regala una nuova regia mobile, battezzata in piazza Fiera lo scorso ottobre.

un compleanno in full Hd

Per l’occasione è stato esposto anche il nuovo schermo Jumbo Led, della ditta Selettra, con la quale Videoframe collabora nella diffusione di immagini in grandi eventi.Videoframe Multimedia si presenta al traguardo dei primi 15 anni dopo un percorso fatto di pas-sione e innovazione: l’amore per il giornalismo di Alessandro Cagol e il continuo rinnovamento degli strumenti tecnologici nel comparto audio e video. “Mio padre, Bruno Cagol – spiega Alessan-dro – fu presidente dell’ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige per quasi vent’anni consecu-tivi, fino al 1996. Da lui ho ereditato l’amore per questo mestiere, che ho unito alla mia passione per il video e per l’immagine. Le prime esperienze sono state al Centro comunicazioni sociali della

Multimedia festeggia con una nuova regia mobile full HD in alta definizione il traguardo dei primi 15 anni di attività. Per l’azien-da trentina di Alessandro Cagol – specializzata in realizzazioni video, installazioni audiovisive, regie televisive e dirette tivù – si tratta di un momento di grande soddisfazione che coincide con investi-menti importanti per il futuro. La nuova regia mobile full HD, un vero e proprio studio televisivo mobile per documentare in diret-ta manifestazioni e grandi eventi sportivi, ha im-pegnato l’azienda di Cagol per l’acquisto di nuove tecnologie e supporti audio-video all’avanguardia. In pratica, si tratta di pullmino attrezzato per la registrazione e la trasmissione televisiva con carat-teristiche che lo rendono unico rispetto ai compe-titors. “In Trentino-Alto Adige – spiega Alessandro Cagol – siamo gli unici a possedere un’attrezzatura simile. E soltanto altre tre aziende in tutto il Trive-neto hanno gli strumenti di cui disponiamo noi. Nel pullmino si trova una regia televisiva, uno stu-dio itinerante che registra e trasmette tutto in alta definizione. Da un paio di anni avevamo avvertito l’esigenza di fare questo grande passo. E ora, in occasione dei 15 anni dell’azienda, abbiamo bat-tezzato il nuovo mezzo”. Non a caso, Cagol parla di battesimo. Videofra-me ha festeggiato i 15 anni lo scorso 26 ottobre in piazza Fiera. Dalle 9 alle 13 del mattino i pre-senti – e con loro l’onorevole Lorenzo Dellai e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta - sono stati inviatati a salire sul mezzo per toccare con mano la nuove tecnologie e per vedere dal vivo la regia mobile. Ma, prima della colazione (a tutti gli invitati sono stati serviti cappuccino e brioche), è intervenuto in piazza Fiera l’arcivescovo di Trento Luigi Bressan per benedire il pullmino.

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diocesi di Trento, dove collaboravo inizialmente nel montaggio e in altre mansioni. Ho appreso lì l’abc del mestiere. Poi, dopo un periodo da amatore, ho cominciato a svolgere il lavoro come professionista e nel 1998 ho deciso di dare vita a un’azienda mia”. Nasce così Videoframe Multime-dia. “In un primo momento facevo l’operatore per alcune reti televisive locali. Poi le richieste aumen-tavano. E quando, nel 2001, mi si presentò l’occa-sione giusta, acquistai da una ditta di Bolzano una piccola regia mobile”. Di questo passo l’azienda cresce negli anni 2000 facendosi conoscere anche all’estero, fino all’esigenza di dotarsi di una nuova unità mobile all’avanguardia: il pullmino battez-zato dall’arcivescovo lo scorso 26 ottobre. Oggi Videoframe svolge numerosi servizio ed è in grado di garantire al cliente un servizio completo. “La nostra azienda è presente in campo sporti-vo, con diverse dirette televisive di sport come il volley, il calcio, il basket, lo sci. Nel settore dello

spettacolo, con riprese integrali di grandi mani-festazioni canore o di opere teatrali. In ambito sociale, con filmati e servizi di approfondimento sulle tematiche giovanili, handicap, sviluppo del dialogo tra enti pubblici e clienti. In campo ec-clesiale, con svariate dirette delle più importanti cerimonie religiose organizzate in regione e a nu-merosi servizi e trasmissioni di approfondimento a carattere religioso. In ambito politico, con regi-strazioni integrali e service periodici di interventi o dibattiti dei maggiori esponenti italiani della politica giunti in Trentino negli ultimi anni. Nel mondo della cultura, attraverso l’attiva collabo-razione con l’Università di Trento (con reportage sulle più significative iniziative dell’Ateneo) e me-diante lavori con diverse altre realtà locali. Video-frame, inoltre, gestisce e cura la regia delle dirette del Festival dell’economia di Trento coordinando tutti i media televisivi”.Alessandro Cagol si avvale complessivamente di 27 collaboratori esterni. “Lavoriamo in sinergia con numerose realtà trentine”, continua. “Nel nostro settore, in Trentino, sono presenti molte competenze specializzate di altissimo livello sia per l’audio sia per il video, sia per la proiezione sia per la cablatura. Lavorare in Trentino ci rende orgogliosi. Così come siamo orgogliosi di portare all’esterno il nome della nostra provincia quando ci muoviamo all’estero”. E proprio all’estero Video-frame lavora con successo. “Da alcuni anni – con-clude Cagol – abbiamo sviluppato e consolidato importanti contatti nel centro Europa. Soprattutto in Svizzera, in Austria e in Germania”. (adb)

Cagol con l'onorevole Dellai

Il sindaco di Trento Andreatta con Cagol

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Leader del settore in Trentino Alto Adige, Laboratorio Trentino certifica la qualità dei materiali impiegati nelle costruzioni. Massima attenzione è data all'innovazione dei processi e alla formazione del personale.

Qualità certificata per 20mila cantieri

sussidiarietà – spiega Sighel – la Provincia non dovrebbe intervenire in ambiti dove sono già pre-senti aziende private. Accade nel nostro settore, ma anche in altri. Questo non soltanto in base a criteri di concorrenza tra pubblico e privato, ma anche per ragioni di spending review”.Laboratorio Trentino opera in conformità alla normativa Uni En Iso 9001 ed è certificata e au-torizzata da più enti di collaudo italiani e stra-nieri. Il primo riconoscimento per l’esecuzione di prove sui materiali destinati alla costruzione di apparecchiature in pressione è stato ottenuto già nell’ottobre 1980, rilasciato dall’Ancc, poi Ispesl oggi Inail. Laboratorio Trentino è inoltre Centro d’esame Cicpnd (Centro italiano di certificazione per le prove non distruttive) per la formazione e la certificazione di operatori addetti ai controlli non distruttivi di livello 1 e 2 secondo Uni En Iso 9712 e partner del Slv di Monaco di Baviera per la saldatura.Ma quali sono le attività più importanti effettuate presso il laboratorio di Sighel? Prove meccaniche, tecnologiche e chimiche su materiali metallici e non metallici (soprattutto materiali per le strut-ture metalliche, il calcestruzzo, i ferri di armatura, ma anche il legno, la plastica, i compositi), tara-tura di strumenti (con la nuova sala metrologica unica in tutto il triveneto), prove di tenuta, ricerca delle cause di rottura, qualifiche dei saldatori e dei procedimenti di saldatura (secondo Uni En 287, Uni En Iso 15614 e Uni En 1090). L’impresa è specializzata anche in perizie tecniche per il tri-bunale o per le imprese e indagini diagnostiche sulle strutture per valutarne lo stato di degrado. Ed è all’avanguardia con moderne attrezzature e competenze tecnologiche per l'esecuzione di pro-ve non distruttive: “Controllo di saldature delle

ultimi 18 anni di attività Laboratorio Trentino ha controllato e rilasciato certificati di qualità per oltre 20mila cantieri. “Mettiamo in luce la qualità: prove, controlli, ricerca su mate-riali e impianti e formazione professionale”: que-sto lo slogan dell’azienda. “Svolgiamo un’attività a tutto tondo sulla qualità dei materiali – spiega Sergio Sighel – per verificare se questi, quando sono in esercizio, garantiscano la sicurezza. Così con i nostri controlli vigiliamo anche sulla sicu-rezza delle persone”. Laboratorio Trentino svolge controlli della quali-tà dei materiali impiegati nelle costruzioni e in particolare in edilizia, sia per quanto riguarda le costruzioni civili e industriali sia per le infrastrut-ture (ponti, viadotti, gallerie, ecc.). Nata nel 1979 allo scopo di soddisfare le esigenze di controllo della qualità dei materiali delle aziende trentine, la ditta – con sede a Cirè di Pergine in via degli Artigiani, 34 – è oggi leader del settore in Trentino-Alto Adige. Una legge italiana del 1971 prescrive che tutti i materiali impiegati nelle costruzioni, in particolare nell’edilizia, siano sottoposti a prove per l’accertamento della loro qualità. Dal 1995 l’im-presa di Sergio Sighel, fondatore e titolare, è in possesso della concessione rilasciata dal Ministero dei lavori pubblici (ora Ministero delle infrastrut-ture e dei Trasporti) a effettuare e certificare prove sui materiali da costruzione ai sensi dell’articolo 20 della legge del 5 novembre 1971 (n. 1086). Le pro-ve effettuate da Laboratorio Trentino consentono, se con esito positivo, di ottenere le certificazioni necessarie per il collaudo finale dell'opera. Solo altre due realtà in Trentino sono in grado di farlo: un laboratorio della Provincia e un laborato-rio dell’Università di Trento. Nel privato, l’impresa di Cirè non ha concorrenti. “In base al criterio di

negli

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Laboratorio Trentino, operativa sul mercato come azienda di servizi, è consapevole del fatto che la presenza sul territorio e la vicinanza al cliente sono requisiti fondamentali. “Per questo – conclu-de – nel 1996 abbiamo aperto una sezione staccata a Bolzano, dotata delle principali attrezzature per l’effettuazione di prove meccaniche e tecnologiche, con officina propria, nonché di controlli non di-struttivi sia in sede (in bunker proprio) che fuori sede. Nel febbraio del 2003 la sezione staccata di Bolzano ha assunto identità autonoma diventan-do società consociata con il nome di Labor Test. La sua attività si è estesa nel settore delle mate-rie plastiche e delle saldature e oggi opera in un nuovo e moderno edificio di proprietà in grado di garantire gli spazi e la struttura per sviluppi futuri importanti. Un ulteriore ampliamento dell’attività è stato realizzato recentemente con la nuova sezione di Cirè Alto, dove sono possibili prove su prodotti finiti di grandi dimensioni (tubi, pozzetti, catene, telai, fasce, altro) fino a 10 metri di lunghezza e 100 tonnellate di carico. Ulteriori evoluzioni future sono previste per soddisfare le maggiori esigenze della clientela e per un servizio sempre più attento al miglioramento della qualità e della sicurezza”. (adb)

tubazioni di metano, di teleriscaldamento, di impianti a fune e molto altro – precisa Sighel – laddove è necessario valutare se vi siano o meno elementi di rischio o difetti su strutture in opera o in costruzione. Impieghiamo tecnologie mol-to avanzate servendoci di radiografie, ultrasuoni, controlli magnetoscopici, liquidi penetranti e altri tipi di controlli”. Per questo l’innovazione è strate-gica per Laboratorio Trentino, che, per ambiti così specialistici, provvede autonomamente a formare il proprio personale con addestramento, corsi di specializzazione e aggiornamenti continui. Sin dai primi anni di attività, Sergio Sighel ha creduto fortemente nel valore imprenditoriale di un’azienda a conduzione familiare. Oggi sono im-pegnate nell’impresa 16 persone. Tra queste, “le mie tre figlie, io, mia moglie e due generi”. Dopo quasi 35 anni al timone dell’impresa, Sighel ha avviato lentamente il passaggio generazionale. Ma la sua esperienza è ancora imprescindibile. Origi-nario di Pinè, alla fine degli anni 70 avviò l’attività dopo un lungo periodo trascorso a Milano in un centro di progettazione con funzioni di tecnico addetto ai controlli di macchinari e materiali de-stinati alla costruzione di centrali nucleari e ter-moelettriche.

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a cura di: Gianluca Toschi

EDIZIONE / 2013

L’ECONOMIA TRENTINA ATTRAVERSO I DATI DI

BILANCIO DELLE IMPRESE DELLA PROVINCIA

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Per rilevare l'andamento eco-nomico delle imprese della provincia di Trento sono stati utilizzati i dati di bilancio di più di 3.000 società di capitale presenti nel database Aida di Bureau Van Dijk. L’analisi sui bilanci viene condotta su un campione chiuso di imprese, utilizzando i bilanci disponi-bili relativi agli ultimi cinque esercizi (2008-2012). Il campione chiuso consente di creare se-rie storiche coerenti (l’impresa dev’essere presente in tutti gli anni analizzati), ma ha lo svan-taggio di escludere a priori le imprese costituite o cessate suc-cessivamente l’anno di inizio dell’analisi (2008). Partendo dai 7.744 bilanci di imprese (socie-tà di capitale) della provincia di Trento presenti nel database AIDA di Bureau Van Dijk 1 sono stati selezionati quelli disponi-

bili nel periodo 2008-2012 relati-vi a imprese attive e quindi non in cessazione o con procedure all'attivo (liquidazioni, fallimen-ti e procedure concorsuali). Tra questi sono stati considerati solamente quelli delle imprese che in tutti i quattro anni con-siderati hanno ottenuto ricavi per almeno 50.000 Euro. Consi-derando le finalità dell'analisi (studio sull'andamento dell'e-conomia della provincia) non sono stati considerati i bilanci consolidati. Al termine della se-lezione sono risultati coerenti con i criteri applicati 3.161 bilan-ci. Utilizzando gli stessi parame-tri sono stati selezionati i bilan-ci di altre 44.350 imprese delle altre aree del Nord Est: Bolzano, Veneto e Friuli Venezia Giulia in modo da confrontare l'anda-mento economico della provin-cia con quello delle aree vicine.

Le imprese considerate appar-tengono a tutti i settori produtti-vi presenti in provincia di Tren-to in modo tale da poter dare indicazioni sull’andamento glo-bale delle imprese locali. Tra le 3.161 aziende selezionate i settori maggiormente presenti, e che costituiscono complessivamente il 53,2% del totale, sono: il com-mercio con il 20,2%, le attività manifatturiere (18,3%) e le costru-zioni (14,7%).

Considerando i sei settori più rilevanti in termini di ricavi prodotti nel 2012 per l'econo-mia della provincia si segnala la specializzazione relativa del-la provincia, rispetto alle altre aree considerate (Bolzano, Friu-li Venezia Giulia e Veneto) nel settore della fornitura di ener-gia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, settore nel quale anche la provincia di Bolzano evidenzia una forte specializza-zione, nel settore delle costru-zioni, in quello del trasporto e magazzinaggio e in quello dell' agricoltura, silvicoltura e pesca.Le imprese sono state classifi-cate in Grande, Media, Picco-la e Micro utilizzando come parametro la media dei ricavi ottenuti nel periodo analizza-to. Sono considerate grandi le aziende con ricavi superiori a 50 milioni di Euro, medie quel-le con ricavi tra 10 e 50 milio-ni, piccole quelle con ricavi tra 2 e 10 milioni e micro quelle con volume dei ricavi inferiore a 2 milioni di Euro. Il gruppo

1. il profilo delle imprese selezionate

Tabella 1 - Distribuzione delle imprese per settore produttivo

Raggruppamento v.a. %A Agricoltura, silvicoltura e pesca 72 2,3B Estrazione di minerali da cave e miniere 39 1,2C Attività manifatturiere 577 18,3D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 35 1,1E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività gest. rifiuti e risanamento 29 0,9F Costruzioni 464 14,7G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli e motocicli 638 20,2H Trasporto e magazzinaggio 128 4,0I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 227 7,2J Servizi di informazione e comunicazione 189 6,0K Attività finanziarie e assicurative 29 0,9L Attività immobiliari 219 6,9M Attività professionali, scientifiche e tecniche 219 6,9N Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese 123 3,9P Istruzione 31 1,0Q Sanità e assistenza sociale 66 2,1R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 58 1,8S Altre attività di servizi 17 0,5U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 1 0,0

Totale 3.161 100,0Fonte: Fondazione Nord Est 2013

1 Le elaborazioni dei dati di bilancio sono state prodotte da Istituto Poster su specifiche di Fondazione Nord Est partendo dai dati della banca dati Aida, Bureau Van Dijk

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Il periodo considerato ai fini dell'analisi, il quinquennio 2008-2012, permette di verifica-re come il sistema produttivo della provincia di Trento abbia reagito alla crisi. è qui opportu-no ricordare come i bilanci del 2008 non abbiano registrato gli effetti di una crisi che ha ini-ziato a manifestarsi in modo eclatante solo nell’ultimo tri-mestre dell’anno. Utilizzando la tecnica del bilancio somma (le voci di bilancio delle impre-se che appartengono al cam-pione vengono sommate come se si trattasse di una unica im-presa), è possibile ricostruire

l’andamento dei ricavi delle vendite. Se si considera il si-stema economico trentino nel suo complesso, ponendo pari a 100 il valore dei ricavi del 2008, il 2009 ha visto una caduta che si è arrestata solamente a 92, il 2010 ha visto un quasi totale re-cupero dell'attività (99), mentre già nel 2011 il livello dei ricavi risultava più elevato di quello che si registrava prima della crisi (105,5). Nell’ultimo anno considerato (2012), viceversa, si osserva un nuovo arretramen-to, ma di entità moderata, con un dato pari a 104,4.Considerando le dimensioni

delle imprese emergono degli andamenti diversificati. Già nel 2009 il livello della caduta dei ricavi mostrava un’inten-sità differente con una mag-giore sofferenza al crescere della dimensione.

Infatti, le imprese medie e grandi subiscono una riduzio-ne più elevata rispettivamente fino a un livello di 91 e 90. Vi-ceversa, per le piccole il livello dei ricavi si ferma a 94,7 e per le micro a 98. Gli anni succes-sivi, tuttavia, mettono in luce una diversa capacità di rea-zione a una crisi lunga che ha probabilmente rimesso in di-scussione i precedenti fattori di sviluppo e ha evidenziato l’importanza dell’innovazio-ne e, ancor più, dell’interna-zionalizzazione. Strategie che certamente le grandi hanno potuto più agilmente intra-prendere riuscendo a realiz-zare una crescita complessiva del livello dei ricavi già a par-tire dal 2010 (99), fino a rag-giungere nel 2012 un indice pari a 111. Viceversa, le altre realtà - probabilmente mag-giormente legate al mercato domestico in cui la domanda

2. l'andamento dei ricavi

più rilevante (68,9%) è quello delle imprese micro, seguono le piccole (23,1%), le medie (195

imprese, pari al 6,2%) e quelle grandi (1,8%). Se si considera il volume dei ricavi relativi al

2012 le imprese grandi produ-cono quasi la metà dei ricavi: 49,3%, le micro l’8,7%.

Tab. 2 - Distribuzione delle imprese per classe dimensionale (v.a. e ricavi 2012) Classe dimensionale v.a. % ricavi %Grande 56 1,8% 8.367.584.530 49,3%Media 195 6,2% 3.943.177.010 23,2%Piccola 731 23,1% 3.185.519.241 18,8%Micro 2.179 68,9% 1.480.881.851 8,7%Totale complessivo 3.161 100,00% 16.977.162.632 100,0%

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

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GRAFICO 1Andamento dei ricavi per classe dimensionale 2008-2012 (2008=100)

grande piccola totale micro media

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

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ha conosciuto un progressivo calo - hanno registrato un re-cupero modesto dopo la ca-duta del 2009 e solo le micro hanno saputo recuperare il li-vello pre-crisi. Nello specifico per micro, piccole e grandi si registra un crescita dei ricavi complessivi fino al 2011, con la capacità di raggiungere li-velli superiori al 2008, cui nel 2012 è seguito un nuovo calo che ha portato il dato per le prime a 100, per le seconde a 98,6 e per le terze a 98. L’indicazione sull’andamento

dei ricavi per settori economi-ci mette in luce come nel 2009 la riduzione abbia interessato i settori del primario e del se-condario – tranne la fornitura di energia elettrica - mentre per quanto riguarda il terzia-rio - ad esclusione di com-mercio, attività immobiliari, trasporto e magazzinaggio e assistenza sociale e sanità – i diversi comparti registrano un andamento di crescita, con una punta massima pari a 122,8 nell’istruzione.

Nel dettaglio il settore agricol-tura, silvicoltura e pesca eviden-zia un biennio di riduzione dei ricavi tra il 2009 e il 2010, segui-to da una ripersa nel 2011 (102,8) e un nuovo calo nel 2012 che porta il valore appena sopra a quello del livello pre-crisi (101,1).Le attività manifatturiere regi-strano un decremento rilevan-te nella fase iniziale della crisi (81,3 nel 2009), il peggiore tra i settori, per poi recuperare tra il 2010 e il 2011 fino a 103,9 e poi flettere leggermente nel 2012 a 103,4.

Tab. 3 - Andamento dei ricavi per settore 2008-2012 (2008=100) 2008 2009 2010 2011 2012

Agricoltura, silvicoltura e pesca 100,0 90,2 87,3 102,8 101,1Estrazione di minerali da cave e miniere 100,0 100,4 82,0 80,4 75,0Attività manifatturiere 100,0 81,3 94,8 103,9 103,4Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 100,0 120,9 125,1 142,5 142,6Fornitura di acqua; reti fognarie, attività gest. rifiuti e risanamento 100,0 89,2 108,5 115,1 111,5Costruzioni 100,0 91,8 98,7 91,6 88,5Commercio all’ingrosso e al dettaglio; rip. di autoveicoli e motocicli 100,0 95,7 100,2 104,7 103,6Trasporto e magazzinaggio 100,0 91,7 103,5 109,2 105,1Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 100,0 105,9 108,0 111,4 111,9Servizi di informazione e comunicazione 100,0 105,5 118,9 124,9 127,9Attività finanziarie e assicurative 100,0 109,3 101,5 64,1 94,1Attività immobiliari 100,0 97,7 87,6 87,5 82,2Attività professionali, scientifiche e tecniche 100,0 101,2 87,9 95,5 90,7Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese 100,0 104,3 105,9 110,3 113,1Istruzione 100,0 122,8 141,3 116,7 128,5Sanità e assistenza sociale 100,0 99,4 102,2 107,1 111,9Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 100,0 106,8 108,4 114,2 107,8Altre attività di servizi 100,0 105,8 113,4 124,7 128,1Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 100,0 66,3 49,7 49,0 47,0Totale 100,0 92,0 99,2 105,5 104,4

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

Per quanto riguarda le costru-zioni il dato al termine del pe-riodo considerato registra un livello di ricavi nettamente infe-riore al periodo precedente alla crisi (88,5). Risultano fortemente in crescita a fine 2012 i ricavi dei comparti relativi sia alla fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (142,6), sia all’acqua e gestione dei rifiuti e risanamento (111,5).Per quanto riguarda il com-mercio, già nel 2010 erano stati recuperati i livelli del 2008 e a

fine periodo il dato si attesta a 103,6.In constante crescita il dato per quanto riguarda le attività lega-te all’alloggio e ristorazione che a fine 2012 registrano un indice pari a 111,9. Stessa dinamica an-che per quanto riguarda i servi-zi di informazione e comunica-zione: 118,9 nel 2010 e 127,9 nel 2012. Medesimo percorso anche per il comparto noleggio, agen-zie di viaggio e supporto alle imprese: 105,9 nel 2010 e 113,1 nel 2012.

Nell’ambito del terziario pre-sentano nel 2012 un valore peggiore rispetto al dato di inizio periodo: le attività fi-nanziarie e assicurative (94,1 in ripersa dal 64,1 del 2011), le attività immobiliari (82,2 in progressivo peggioramento) e le attività professionali, scien-tifiche e tecniche (90,7).Se si proietta il dato dei ricavi a livello territoriale non si evi-denziano, nella sostanza, an-damenti molto differenziati: un calo più o meno rilevante

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nel 2008, un progressivo recu-pero nel biennio successivo e un nuovo arretramento nel 2012.

Tuttavia, i risultati raggiunti appaiono alquanto differen-ziati. Infatti Bolzano, dopo un calo molto lieve nel 2009 (98), già nel 2010 presenta un livello di ricavi superiore ad inizio periodo (105,2) che poi risulta ulteriormente rafforza-to nell’anno successivo (114,4) e modestamente in calo nel 2012 (112,7).Veneto e Trentino presentano risultati simili salvo una più ampia caduta del Veneto nel 2009 e un recupero più impor-tante nel 2011 (107,8 rispetto al 105,5 del Trentino). A fine pe-riodo il Vento si attesta a 103,6 e la provincia di Trento a 104,4.Infine, il Friuli Venezia Giu-lia tra le realtà del Nord Est è quella che presente i livelli minori di ricavi in tutto l’arco di tempo considerato e l’unica a registrare a fine periodo un indice inferiore al 2008 (94,8).Rispetto all’andamento gene-rale del manifatturiero trenti-no i settori della metalmecca-nica e quello del legno-arredo evidenziano una maggior dif-ficoltà a trovare percorsi di risalita verso i valori pre-crisi. Fatto 100 i ricavi del 2008 le imprese della metalmeccanica fanno segnare, nel 2012, un va-lore pari a 89,3 (in linea con quanto avviene a Nord Est, dove i ricavi si attestano, nel 2012 a 91,3) e quelle del com-parto legno-arredo a 89,6 (91 a Nord Est). Decisamente miglio-ri rispetto alla media i risultati nel settore del tessile-abbiglia-mento (136 nel 2012) anche se in lieve flessione rispetto al picco del 2011 (140,4). A livello

nordestino il settore si attesta a 106,3. Bene anche il macro-settore chimica-gomma-plasti-

ca con ricavi che si attestano a 121,9 nel 2012 (110,1 il valore generale a Nord Est).

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GRAFICO 2Andamento dei ricavi per area 2008-2012 (2008=100)

Bolzano Trento Veneto FVG

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

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GRAFICO 3Andamento dei ricavi per macro-settore delle imprese manifatturiere 2008-2012 (2008=100)

Manifatturiero Trento

Chimica - Gomma - Plastica Metalmeccanica

Alimentazione Carta e grafica

Legno - Arredo Tessile - Abbigliamento

Altre attività manifatturiere

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

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Nel 2012 il 51,2% delle imprese della provincia registrava ri-cavi superiori rispetto a quel-li pre-crisi (2008). L’indicatore premia le imprese di dimen-sioni maggiori (73,2% tra le grandi), allineate vicino al dato medio le imprese delle altre di-mensioni. Tra i settori spicca-

no i dati relativi alle imprese del settore sanità e assistenza sociale (87,9% ha ricavi nel 2012 superiori a quelli del 2008), di quello della fornitura di ener-gia elettrica (65,7%) e nelle atti-vità artistiche e sportive (67,2%). Rispetto ai settori più rilevanti per l’economia provinciale le

imprese manifatturiere si col-locano al di sotto delle media (43,2%), e così anche quelle del settore costruzioni (43,3%), me-glio le attività legato al servizio di trasporto e magazzinaggio: il 59,4% ha recuperato ai valo-ri dei ricavi che aveva prima della crisi.

Nel confronto con le altre pro-vincie Trento si colloca dopo Bolzano, dove il 56,5% delle im-prese ha ricavi superiori a quelli del 2008, ma con dati migliori rispetto a Veneto (46,9%) e Friuli

Venezia Giulia (45,2%).Se si considerano solamente i dati delle imprese manifatturie-re della provincia, la quota di quelle che nel 2012 registravano ricavi superiori al 2008 si abbas-

sa dal 51% al 43,2%. All’interno del manifatturiero si riscontrano, però, andamenti differenziati: nel comparto dell’alimentazione il dato si attesta a 62,3%, quasi 20 punti percentuali sopra la media,

GRAFICO 4Imprese con ricavi 2012 superiori ai ricavi 2008 (val. %) per dimensione e settore

0 100

estrazione di minerali da cave e minerali

fornitura di energia elettrica, gas, vapore e...

fornitura di acqua; reti fognarie, attività di...

attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

servizi di informazione e comunicazione

tutti

DiMensione

grande

media

piccola

micro

seTToRe

agricoltura, silvicoltura, e pesca

costruzioni

commercio all'ingrosso e al dettaglio

trasporto e magazzinaggio

attività finanziarie e assicurative

attività immobiliari

attività professionali, scientifiche e tecniche

noleggio, agenzia di viaggio, servizi di...

istruzione

sanità e assistenzia sociale

attività artistiche, sportive, di...

altre attività di servizi

attività manifatturiere

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

20 40 60 80

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Più di un’impresa su quattro (25,4%) ha un rapporto debt/equity superiore a 2, e quin-di si trova nella “zona a ri-schio” che caratterizza le im-prese con debiti pari a oltre il

doppio del patrimonio netto. Nei cinque anni analizzati la situazione tende a peggio-rare. Nel 2008 il dato era 0,6 punti percentuali in meno. Va comunque ricordato che

molte imprese avevano bene-ficiato, proprio nel 2008, della possibilità di rivalutare i beni iscritti in bilancio offerta dal-le misure anti-crisi varate in quell’anno.

3. indebitamento

bene anche il settore chimica-gomma-plastica (57,1%) e quel-lo carta-grafica (50%). Valori inferiori rispetto a quelli medi si riscontrano nel comparto legno-arredo (33,3%), in quello delle metalmeccanica (38,9%) e tra le altre attività manifatturiere (39,4%).

Tab. 4 - imprese con rapporto debt/equity>2 2008 e 2012 (val. % e differenza in punti percentuali)2008 2012 diff.

AreaBolzano 21,6 22,2 0,6FVG 22,2 24,0 1,8Trento 24,6 25,4 0,8Veneto 23,6 23,5 -0,2nord est 23,4 23,6 0,2DimensioneGrande 21,4 21,4 0,0Media 25,6 26,2 0,5Piccola 24,6 25,9 1,2Micro 24,6 25,3 0,6settoreagricoltura, silvicoltura e pesca 25,0 25,0 0,0estrazione di minerali da cave e miniere 38,5 48,7 10,3attività manifatturiere 23,2 25,8 2,6fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 25,7 14,3 -11,4fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 10,3 13,8 3,4costruzioni 34,7 32,3 -2,4commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 23,4 25,1 1,7trasporto e magazzinaggio 30,5 35,9 5,5attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 28,2 30,4 2,2servizi di informazione e comunicazione 20,6 19,0 -1,6attività finanziarie e assicurative 17,2 10,3 -6,9attivita' immobiliari 25,6 21,9 -3,7attività professionali, scientifiche e tecniche 18,7 21,0 2,3noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 18,7 18,7 0,0istruzione 16,1 9,7 -6,5sanita' e assistenza sociale 9,1 12,1 3,0attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 13,8 15,5 1,7altre attività di servizi 23,5 41,2 17,6organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0,0 0,0 0,0

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

GRAFICO 5Imprese del manifatturiero con ricavi 2012 superiori ai ricavi 2008 (val. %) per macrosettore

0

Trento

Alimentazione

Altre attività manifatturiere

Carta e grafica

Chimica - Gomma - Plastica

Legno - Arredo

Metalmeccanica

Tessile - Abbigliamento

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

10 20 30 40 50 60 70

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Tra le imprese di dimensioni maggiori la percentuale scende al 21,4 e rimane stabili nei cin-que anni analizzati. Il peggiora-mento più marcato si registra tra le imprese piccole: la quo-ta di imprese con debt/equity superiore a 2 passa da 24,6 a 25,9%. Rispetto ai settori più im-portanti (in termini di volume di ricavi) per la provincia nel settore manifatturiero si assiste ad un aumento della quota di imprese nella zona a rischio di 2,6 punti percentuali (da 23,2% a 25,8%), anche nel commercio si assiste a una variazione po-sitiva pari a 1,7 p.p., migliora, invece, pur rimanendo pesante, la situazione nel settore del-le costruzioni: il 32,3% ha un rapporto debt/equity superiore a 2 (2,4 p.p. in meno rispetto al 2008).Nei confronti con le altre aree del Nord Est la provincia di

Trento si caratterizza per avere il dato più negativo. Rispetto all’andamento genera-le del manifatturiero risultano in controtendenza il macro settore alimentazione, quello chimica-gomma e plastica e tessile-abbigliamento. In tali settori, nel passaggio tra il 2008

e il 2012 diminuisce la quota di imprese con debt/equity supe-riore a 2.

Le situazioni di maggiori difficoltà si riscontrano nel settore legno-arredo in cui quasi una impresa su tre (32,1%) nel 2012 ha un rappor-to debt/equity superiore a 2.

GRAFICO 6Trento, imprese manifatturiere con debt/equity > 2

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Trento

Alimentazione

Altre attività manifatturiere

Carta e grafica

Chimica - Gomma - Plastica

Legno - Arredo

Metalmeccanica

Tessile - Abbigliamento

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2012

L'analisi del ROS (Return on Sales2) evidenzia una riduzio-ne costante della redditività durante tutto il periodo consi-derato. Il valore mediano per le imprese della provincia era pari a 4,3% nel 2008, cinque anni dopo si è assestato a 3%. Una dinamica analoga si regi-stra tra le imprese di tutte le aree del Nord Est considerate.

I risultati meno positivi si regi-strano tra le imprese medie: il ROS passa da 3% a 1,9% in cin-que anni, il dato peggiore tra tutte le classi.

4. redditività

2 Il ROS misura la redditività delle vendite, è ottenuto dal rapporto tra il reddito operativo e i ricavi di vendita.

2

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GRAFICO 7ROS 2008-2013 (Valori mediani)

Bolzano Trento nord est Veneto FVG

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2009 2010 2011 2012

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Se si considerano i settori rile-vanti per l’economia provinciale, il manifatturiero vede ridursi la redditività delle vendite da 5,11% a 3,52%. Riduzione progressiva e costante nel settore delle costru-zioni in cui si passa da 6,83% del

2008 a 4,14% del 2012. Il settore del commercio sperimenta un livello del ROS sostanzialmente costante fino al 2012, quando si assiste a una repentina caduta dell’indicatore. Una dinamica si-mile a quella delle imprese di tra-

sporto e magazzinaggio, 2,39% il dato relativo al 2008 che si man-tiene sostanzialmente invariato fino al 2012 in cui si attesta a 1,47%, uno dei valori più bassi tra tutti i settori considerati. In controtendenza l’agricoltura, il ROS, dopo la caduta del 2008 è tornato a crescere, per attestarsi, nel 2012 a un livello più elevato rispetto a quello del 2008. Tra gli altri settori spicca il dato delle attività finanziarie e assicurative in cui il ROS nel 2012 si attesta a 13,84%.

Tab. 5 - Ros 2008-2012 per dimensione (val. %)

2008 2009 2010 2011 2012Tutti 4,3 3,9 3,9 3,6 3,0DimensioneGrande 2,8 2,0 4,1 2,8 2,1Media 3,0 2,2 2,2 2,1 1,9Piccola 3,9 4,4 4,4 4,1 3,5Micro 4,9 4,4 4,4 4,1 3,5

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

Tab. 6 - Ros 2008-2012 per settore (val. %)settore 2008 2009 2010 2011 2012agricoltura, silvicoltura e pesca 1,02 0,88 0,96 1,31 1,16altre attività di servizi 2,21 1,97 3,04 5,01 5,55attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 1,43 2,50 1,48 1,69 1,44attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 4,92 4,43 4,60 4,90 4,17attività finanziarie e assicurative 7,28 6,27 7,67 9,34 13,84attivita' immobiliari 10,66 9,75 9,99 9,45 5,55attività manifatturiere 5,11 3,72 4,06 3,90 3,52attività professionali, scientifiche e tecniche 5,94 4,92 4,81 3,96 4,33commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 2,95 2,69 2,87 2,60 1,88costruzioni 6,83 5,94 5,27 4,67 4,14estrazione di minerali da cave e miniere 5,52 4,27 3,46 4,34 2,64fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 4,22 6,03 5,01 3,05 1,98fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 5,67 9,77 6,80 7,72 11,05istruzione 2,76 2,12 2,65 2,69 3,30noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 3,20 2,12 2,93 3,01 2,26organizzazioni ed organismi extraterritoriali 28,50 13,03 -29,12 -12,28 18,74sanita' e assistenza sociale 2,34 1,87 2,34 2,13 1,87servizi di informazione e comunicazione 7,00 7,31 6,70 6,09 5,78trasporto e magazzinaggio 2,39 2,56 2,29 2,43 1,47Tutti 4,31 3,86 3,88 3,62 3,01

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

Approfondendo l’analisi del set-tore manifatturiero, emerge che la redditività delle vendite dei settori alimentazione e tessile-abbigliamento è inferiore al ROS medio dell’intero comparto ma-nifatturiero in tutto il periodo in esame. Ancora, il settore chimica, gomma e plastica subisce una pe-sante riduzione delle redditività delle vendite nel 2012. I settori carta e grafica e metalmeccanica, dopo aver sperimentato un buon recupero nel 2010 sembrano aver intrapreso un percorso di pro-gressiva erosione della redditività.

4

3

2

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GRAFICO 8Trento, settore manifatturiero, ROS 2008-2013 (Valori mediani) per macro-settore

Manifatturiero Trento

Chimica - Gomma - Plastica Metalmeccanica

Alimentazione Carta e grafica

Legno - Arredo Tessile - Abbigliamento

Altre attività manifatturiere

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2009 2010 2011 2012

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L'andamento del ROE3 delle im-prese della provincia si caratte-rizza per una sostanziale stabilità attorno al valore di 5,7, nei primi tre anni considerati, per poi su-bire una caduta importante nel 2011 attestandosi a 3,9%. Nelle altre aree del Nord Est la dinami-ca appare diversa: si assiste a una caduta nel 2009, a un recupero l’anno successivo per poi tornare a scendere nel 2011 e nel 2012.

Tra le imprese di dimensioni maggiori si registra la redditività globale più elevata durante tutti i cinque anni considerati.

In provincia di Trento, nel 2012, il 66,8% delle imprese ha chiuso il proprio bilancio in utile, una quota di quasi 7 punti percentua-li inferiori rispetto a quello che si registrava nel 2010 e di 4 p.p. inferiore al 2008. Le provincie di Trento e Bolzano sono accomu-nate dallo stesso andamento: la quota di imprese in utile cresce nei primi tre anni (2008-2010) per poi subire variazioni negati-ve nei due esercizi successivi. In Friuli Venezia Giulia e in Veneto si assiste ad una caduta impor-tante già nel 2009, una ripresa nell’anno successivo e una nuova caduta nel biennio 2011-2012.

3 Return on Equity, misura la redditività globale di una impresa e viene calcolato attraverso il rapporto tra il reddito netto d'esercizio e i mezzi propri.

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GRAFICO 9ROE 2008-2013 (Valori mediani)

Bolzano Trento nord est Veneto FVG

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2009 2010 2011 2012

Tab. 7 - Roe 2008-2012 per dimensione (val. %)2008 2009 2010 2011 2012

Tutti 5,7 5,8 5,8 3,9 3,7DimensioneGrande 7,1 5,6 7,2 6,0 6,5Media 3,5 2,9 4,4 3,7 3,6Piccola 5,6 5,0 5,4 3,7 3,2Micro 6,0 6,6 6,4 4,1 3,9

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

GRAFICO 10Imprese con bilancio in utile per area 2008-2012

62 64 66 68 70 72 74 76

Bolzano

FVG

Trento

Veneto

nord est

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2009 2010 2011 2012

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Nel manifatturiero le quota di im-prese con bilancio in utile cresce costantemente nel settore alimen-tazione e raggiunge l’85,5% nel 2012 (era il 66,7% nel 2008). An-damento inverso nel settore altre attività manifatturiere, il 66,1% delle imprese aveva bilanci in uti-le nel 2008, il 59,1% nel 2012.

L'analisi condotta su 3.161 bilan-ci di imprese della provincia di Trento (e di altri 44.350 di im-prese delle altre aree del Nord Est) relativi al periodo 2008-2012 evidenzia, pur all'interno di an-damenti generali, alcune interes-santi peculiarità che riguardano l'economia della provincia. Le imprese trentine hanno, infatti, sperimentato, nella prima fase della crisi, una caduta meno in-tensa dei ricavi rispetto a quello che hanno vissuto le imprese di Veneto e Friuli Venezia Giu-lia ma anche una dinamica di risalita verso i valori pre-crisi caratterizzata da una maggior lentezza. Tale dinamica è, al-

meno in parte, spiegata dalla minore propensione all’export dell’economia del Trentino-Alto Adige rispetto alle altre aree del Nord Est, che aveva inizialmen-te contribuito a mettere quest’a-rea maggiormente al riparo dal-la congiuntura negativa della domanda estera ma in seguito ostacolato l’aggancio al ciclo po-sitivo del commercio internazio-nale nonostante alcuni buoni segnali sul fronte delle esporta-zioni registrate nel biennio 2010-20114. Le imprese di dimensioni mag-giori evidenziano una maggior capacità a uscire dalla crisi: nel 2012 tre imprese su quattro che

fatturano più di 50 milioni di Euro hanno registrato ricavi su-periori a quelli del 2008 (51,2% il dato generale). Nei cinque anni considerati hanno mantenuto costante il rapporto debt/equity a valori inferiori rispetto al dato medio. Meno positivo il dato che riguarda la redditività delle vendite ROS che risulta in calo (seguendo l'andamento genera-le) ma a livelli più bassi rispetto a quelli medi. La necessità di trovare nuovi mercati si scon-tra, probabilmente, con conte-sti competitivi decisamente più aspri. Migliore il dato sul ROE. Rispetto ai settori spiccano i dati relativi alle imprese che si

5. Conclusioni

4 Open – Fondazione Nord Est - La dinamica del commercio estero. Agosto 2013

GRAFICO 11Manifatturiero, imprese con bilancio in utile per settore 2008-2012

40 50 60 70 80 90

Trento

Alimentazione

Altre attività manifatturiere

Carte e grafica

Chimica Gomma Plastica

Legno - Arredo

Metalmeccanica

Tessile Abbigliamento

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

2008 2009 2010 2011 2012

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occupano di energia elettrica, che registrano, nel periodo, una variazione positiva interessante dei ricavi caratterizzati da red-ditività (in termini di ritorno sulle vendite) elevata. I settori di specializzazione delle provincia (agricoltura e commercio) evi-denziano, invece, modeste varia-zioni positive dei ricavi associate a redditività medio, medio/bas-se. Migliori i dati relativi al set-tore manifatturiero. In termini di prospettive future appaiono interessanti gli andamenti di al-cuni settori legati al mondo dei servizi che hanno evidenziato, in questo lungo periodo di crisi sia la capacità di crescere che di garantire redditività interessanti (servizi di informazione e comu-nicazione, altri servizi, istruzio-ne e alloggio e ristorazione).Se si considerano i bilanci del-le imprese del manifatturiero trentino, il settore della metal-meccanica e quello del legno-ar-redo evidenziano una maggior difficoltà a trovare percorsi di risalita verso i livelli dei ricavi pre-crisi. Decisamente migliori rispetto alla media i risultati nel settore del tessile-abbigliamento e in quello della chimica-gom-ma-plastica. Entrambi i settori evidenziano un andamento mi-gliore rispetto a quello dell’inte-ro Nord Est. Rispetto all’indebi-tamente le situazioni migliori si riscontrano nel settore chimica-gomma-plastica in cui nel 2012 meno di una imprese su cin-que ha un rapporto debt/equi-ty maggiore di due (situazione di rischiosità), in calo rispetto a quanto si registrava nel 2008. Peggiora, invece, la situazione nel settore metalmeccanico, le imprese con indice superiore a due aumenta, nel periodo, da 17,7% a 23,6%.

La redditività delle vendite dei settori alimentazione e tessile-abbigliamento, che sono i set-tori che più sono riusciti a far crescere i ricavi, è inferiore al ROS medio dell’intero comparto manifatturiero. I valori più ele-vati di redditività si riscontrano tra le imprese del settore carta e grafica, chimica-gomma-plastica e metalmeccanica.

Analizzando la variazione della redditività e non il suo valore me-dio emerge che i settori alimen-tazione e tessile-abbigliamento hanno il miglior andamento sia intermini di variazioni dei rica-vi che di variazione dell’indica-tore di redditività delle vendite,

che in un periodo così difficile riesce a rimanere, nella sostanza, inalterata. Gli altri due settori che hanno evidenziato variazio-ni positive dei ricavi (chimica-gomma-plastica e carta-grafica) vedono, nei cinque anni ana-lizzati, ridurre la propria reddi-vità, una riduzione che appare decisamente più pesante nel settore chimica-gomma-plastica, che dopo aver sperimentato un buon recupero nel 2010 sembra aver intrapreso un percorso di progressiva erosione della reddi-tività. I settori legno-arredo e altre atti-vità manifatturiere assistono ad una contemporanea riduzione dei ricavi e della redditività.

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1

2

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5

6

GRAFICO 12Manifatturiero, variazione media dei ricavi (mediana) e redditività (ROS medio. valori mediani) 2008-2012 per settore

-5 -4 -3 -2 -1 1 2 3 4 5

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

Altre attività manifatturiere

Legno - Arredo

Metalmeccanica Carta e graficaChimica - Gomma - Plastica

Tessile - Abbigliamento

Alimentazione

-5

0,1

0

-0,1

-0,2

-0,3

-0,4

-0,5

GRAFICO 13Manifatturiero, variazione media dei ricavi (mediana) e variazione della redditività (ROS) 2008-2012 per settore

-4 -3 -2 -1 1 2 3 4 5

Fonte: Fondazione Nord Est 2013

Altre attività manifatturiere

Legno - Arredo

Metalmeccanica Carta e grafica

Chimica - Gomma - Plastica

Tessile - Abbigliamento

Alimentazione

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speciale neve

Intervista a GIULIo MISConeL, vicepresidente di Confindustria Trento con delega all'Urbanistica e infrastrutture.

Funivie volanoper il turismo invernale

dendo una “giornata sugli sci” da organizzare in collaborazione con gli istituti scolastici. Oltre alla diminuzione delle presenze, si pone con sempre maggiore forza il problema della rigidità del sistema dei costi fissi, in continuo e drastico aumento (energia elettrica, personale, manutenzioni, imposte) e degli ammortamenti. Molte aziende infatti, pur vantando buoni risul-tati nell’attività caratteristica, presentano bilanci in perdita a causa dei pesanti ammortamenti do-vuti agli investimenti in attrezzature ed impianti.In ogni caso, il settore funiviario, con i suoi 150 milioni di euro di fatturato aggregato e gli oltre 700 milioni di euro di indotto locale, mantie-ne il suo ruolo di volano dell’economia turistica, e resta un fattore di attrazione imprescindibile per i turisti e gli appassionati che si riversano in Trentino nel periodo invernale.

Le recenti elezioni provinciali hanno definito nuovi equilibri e hanno consegnato al settore un nuovo interlocutore politico. Cosa chiede a nome degli impiantisti funiviari al nuovo as-sessore al Turismo Michele Dallapiccola?A nome di Confindustria Trento desidero porge-re i migliori auguri all’assessore Dallapiccola e a tutta la nuova Giunta provinciale. Ci sarà molto da lavorare, con rapidità e coraggio, per dare ri-sposte concrete ai cittadini che si aspettano un deciso cambio di passo da parte della politica. Permettetemi anche un ringraziamento a Paolo Nicoletti, che come dirigente generale del dipar-timento Turismo ci ha seguito con passione per tanti anni e che ora è stato chiamato alla dire-zione generale della Provincia. Noi imprenditori garantiamo da subito all’assessore Dallapiccola la massima collaborazione e apertura al confronto,

Misconel, per il secondo bien-nio consecutivo, all’interno della Giunta di Confindustria Trento le sono state confermate deleghe molto “pesanti” sia per importanza, che per complessità dei temi. Concentrandoci sugli impianti a fune, con quale spirito il setto-re affronta la nuova stagione invernale?Con grande fiducia e con motivate aspettative. Il settore impianti a fune trentino infatti vanta im-portanti eccellenze, che lo pongono ai massimi livelli sia italiani che europei per competitività dell’offerta turistica, della qualità dei servizi e dell’innovatività tecnologica delle strutture.A fronte di questo però è noto che una riduzio-ne delle presenze dei turisti italiani dovuta alla crisi e alla perdita di potere d’acquisto delle fa-miglie, sta determinando sempre maggiori diffi-coltà alla sostenibilità dei bilanci. Noi vogliamo continuare ad investire sul turista di casa nostra, in quanto rappresenta da sempre il principale destinatario del nostro servizio, per questo stia-mo sviluppando nuovi progetti e promozioni per avvicinare i bambini allo sci e per ripristinare la cultura dello sciare in sicurezza, anche preve-

spec

iale

nev

e

presidente

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equilibrando l’esigenza di un efficace controllo dei costi, con la necessità di investire in inno-vazione e servizi per mantenere alta la compe-titività del territorio agli occhi di una clientela straniera sempre più esigente.

Si assiste sempre più spesso a prese di posizio-ne a vari livelli che auspicano un blocco degli investimenti nel settore funiviario, a favore di ipotetiche forme di “turismo alternativo”. Cosa vuole rispondere a chi sostiene tali posizioni? Non posso che ribadire il valore strategico del-le aziende funiviarie per la tenuta del sistema turistico trentino. Il nostro settore attrae turisti italiani e stranieri, alimentando così un impor-tante indotto a vantaggio di molteplici operatori quali albergatori, commercianti, maestri di sci; per non parlare dei notevoli investimenti, che generano lavoro per le imprese locali e che ga-rantiscono sostanziosi benefici per le casse della Provincia. Oltre all’indotto, pari a circa 700 milio-ni di euro, si devono infatti aggiungete quasi 55 milioni incassati dalle imprese trentine fornitrici di beni e servizi per il settore. Inoltre distribu-iamo ogni anno, sotto forma di stipendi, oltre 60 milioni di euro su 1400 dipendenti tra fissi e stagionali. In un panorama alpino che vede i comuni di montagna in forte crisi, mi pare evidente l’im-portante ruolo sociale delle aziende funiviarie, che evitano lo spopolamento delle aree decentra-te ed attraggono capitali dall’estero. Se poi qualcuno vuole proporre soluzioni migliori, siamo pronti a discuterne, ma noi imprenditori vogliamo dati concreti e business plan, non di-scorsi ideologici avulsi dal contesto reale. (em)

ma rispetto al passato auspichiamo da lui una maggiore costanza nel dialogo e considerazione per il settore in quanto motore dell’economia tu-ristica provinciale.Confidiamo che le richieste che la categoria ha formulato nei due anni passati e che sono in gran parte rimaste disattese, siano ora prese in considerazione, con particolare riguardo al pro-blema dei costi di gestione.Per questo è auspicabile l’immediata attivazione dei tavoli di lavoro (già concordati, ma mai con-vocati) su Lp 7/87, Lp 35/88 e Pguap, al fine di rag-giungere un sistema di regole più moderno e co-erente con le esigenze operative di aziende che si confrontano con la concorrenza internazionale.

Lei è stato recentemente nominato presidente delle Funivie Alpe Cermis, succedendo a suo padre che ha saputo guidare l’azienda in un processo di investimento volto all’ammoder-namento e al rafforzamento sul mercato in-ternazionale. Che valutazioni fa per il futuro?Ho l’onore di guidare un’azienda sana ed equili-brata dal punto di vista gestionale, grazie al lavo-ro svolto da mio padre con grande passione ed attenzione nei confronti della Valle di Fiemme e dei suoi abitanti.Nonostante le difficoltà generalizzata, le Funi-vie Cermis nelle ultime stagioni hanno ottenuto buoni risultati reddituali. Spesso (come nel 2012) ben al di sopra della media del settore. L’ultimo bilancio ha risentito pesantemente della perdita di alcune settimane in alta stagione, dovuta ai mondiali di fondo tenutisi in Val di Fiemme, che hanno rappresentato un importante momento di visibilità per la Valle, ma che al contempo hanno fortemente limitato l’afflusso di turisti appassio-nati di sci alpino. Tuttavia le proiezioni indicano che, in assenza di tale evento eccezionale, il bi-lancio si sarebbe mantenuto attivo, o almeno in pareggio. Risultato importante in considerazione della crisi che sta condizionando tutte le località sciistiche dell’arco alpino.Per il futuro cercherò, con l’aiuto dei miei col-laboratori, di mantenere una gestione oculata,

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speciale neve

Intervista a VALeRIA GhezzI, presidente della sezione Impianti a fune di Confindustra Trento.

Tecnologia in alta quotaper sciare in sicurezza

Certamente noi abbiamo fatto la nostra parte e la partenza è stata incoraggiante. Le prime valutazio-ni però potranno essere fatte solo dopo le festività natalizie.Bisogna sempre tenere presente che purtroppo il nostro è un servizio che non può essere modulato in base al numero degli utenti, il funzionamento degli impianti infatti ha per noi gli stessi costi sia che girino vuoti, sia che vadano a pieno carico. è ovvio però che se non ci saranno adeguate pre-senze, tali costi non potranno essere coperti dalle entrate e per molte aziende, già provate da alcune stagioni passate non eccezionali, sarà difficile otte-nere la sostenibilità dei conti e proseguire quindi con i piani di investimento e di ammodernamen-to che per il nostro settore sono indispensabili.

Ghezzi, in tutte le località scii-stiche trentine si è aperta la nuova stagione in-vernale. Come si sono preparate le vostre azien-de?Con serietà e passione come ogni anno.Dopo la stagione estiva, che ha dato buone sod-disfazioni un po’ in tutti gli ambiti turistici della provincia, gli esercenti funiviari hanno avviato importanti lavori di manutenzione ed ammoder-namento delle piste, degli impianti e delle struttu-re di servizio, per garantire agli sciatori splendidi momenti di divertimento in sicurezza.Sotto tale profilo abbiamo avviato nuovi accordi con le forze dell’ordine ed il soccorso alpino, che si impegneranno lungo tutta la stagione per as-sistere i turisti in difficoltà ed abbiamo investito nell’introduzione di innovativi sistemi di monito-raggio elettronici (frutto di un progetto di ricerca sviluppato con Fbk e con la Questura di Trento) volti all’individuazione delle potenziali situazioni di rischio ed alla prevenzione degli incidenti.Oltre a questo abbiamo anche rinnovato il siste-ma di trasmissione delle immagini via webcam, per consentire agli appassionati di verificare da qualunque parte del mondo le condizioni delle nostre piste e delle nostre strutture di accoglienza. Siamo quindi certi di poter offrire anche quest’an-no un’esperienza indimenticabile a tutte le catego-rie di turisti, in quanto la diversificazione attuata nei nostri servizi, ci consente di poter soddisfare le esigenze degli sciatori di tutte le età.

Quindi la stagione si preannuncia ottima.Non voglio sbilanciarmi. Molto dipenderà sia dal-le condizioni meteo, sia dalla possibilità di spesa delle famiglie, due fattori sui quali purtroppo non abbiamo controllo.

presidente

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Vicina da non crederci74 Km di piste, centro fondo 45 Km

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www.blog.folgariamania.itwww.folgariaski.com

LO SPETTACOLO TI ASPETTA

#FolgariaExperience

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speciale neve

dell’Anef Trentino del contratto di secondo livello. Infatti, nelle scorse settimane quattro aziende as-sociate, in vista della scadenza dell’accordo azien-dale, hanno ritenuto opportuno formulare delle proposte di revisione strutturale dell’accordo di se-condo livello, al fine di limitare in parte i costi del

personale e di introdurre sistemi, prima inesistenti, idonei a premiare i dipendenti in rapporto all’e-sperienza, alla competenza e a i risultati ottenuti.Tengo a precisare che la Sezione non è coinvolta nella questione nella sua interezza e che la tratta-tiva è gestita singolarmente dalle aziende con il supporto della struttura di Confindustria Trento. Il dialogo tra gli imprenditori ed i sindacati sta procedendo e mi sembra che, dopo qualche dif-ficoltà iniziale, si stia trovando anche la strada giusta per discutere senza pregiudizi e nella con-sapevolezza che obiettivo comune è la sostenibilità dei bilanci aziendali abbinata al mantenimento dell’occupazione. Sono certa che il reciproco senso di responsabilità che ha sempre ha animato le no-stre relazioni con i sindacati consentirà di arrivare presto ad una soluzione, evitando azioni eclatanti quali i paventati scioperi. Tale risultato costituirà poi un paradigma al quale potranno eventualmen-te rifarsi tutte le altre aziende della Sezione al mo-mento della scadenza dei loro contratti di secondo livello. (em)

La Sezione sta affrontando importanti passag-gi sul fronte dei rapporti sindacali, è infatti in discussione il rinnovo del contratto nazionale di settore, nonché il rinnovo di alcuni contratti aziendali di secondo livello. Come procedono le trattative?Premetto che nel nostro settore, sia per ragioni sto-riche, sia per nostri innegabili errori del passato, gli stipendi sono molto più alti della media degli altri settori industriali. Tanto per quantificare mol-ti o moltissimi dei nostri collaboratori superano abbondantemente i 2mila euro netti mensili. è evi-dente che tali livelli sono difficilmente sostenibili in questo particolare momento storico ed econo-mico.Nonostante questo il nostro settore afferma con orgoglio di essere riuscito a mantenere inalterati, anche in questi difficili anni, i livelli occupaziona-li, garantendo a tutte le famiglie dei dipendenti la certezza dello stipendio. Ciò premesso, per quanto riguarda il contratto nazionale la nostra Sezione si è subito mostrata compatta nel sostenere la necessità di un rapido rinnovo, a condizioni che potessero risultare pre-mianti per i collaboratori, ma non eccessivamente gravose per le aziende.Non nego che all’interno dell’associazione naziona-le (Anef) le posizioni di alcune regioni siano decisa-mente distanti dalla nostra, ma dopo un confronto aperto e corretto si sta giungendo ad un valido compromesso che, se accettato dalla controparte sindacale, credo potrà essere soddisfacente sia per noi imprenditori, che per i nostri dipendenti.

E per quanto riguarda i contratti di secondo li-vello? Nelle scorse settimane i sindacati hanno assunto posizioni piuttosto dure anche sulla stampa.In Trentino non esiste un contratto provinciale per il settore funiviario, bensì solo contratti aziendali, che sono simili per struttura, ma diversi tra loro, in quanto frutto di una contrattazione diretta tra l’impresa ed i propri lavoratori.In tale senso è errato quanto affermato dai sinda-cati in merito ad una presunta disdetta da parte

Vicina da non crederci74 Km di piste, centro fondo 45 Km

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LO SPETTACOLO TI ASPETTA

#FolgariaExperience

Le stazioni sciistiche del Trentino sostengono TelethonLe aziende funiviarie iscritte a Confindustria Trento hanno aderito alla raccol-

ta fondi promossa da Telethon, versando un contributo di 1 euro per ogni

skipass giornaliero non scontato venduto nei giorni di sabato 14 e domenica

15 dicembre.

Gli operatori del settore impianti a fune, che da sempre promuovono lo

sport, la salute ed il benessere, con tale iniziativa vogliono evidenziare la

vicinanza e il sostegno alla ricerca finalizzata a garantire anche alle persone

meno fortunate la possibilità di godere di una vita piena, libera da vincoli e

privazioni.

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Il nostro territorio è da sempre una

delle mete più appetibili per chi

ama divertirsi sulla neve. Poiché in

inverno, ancora più che nella stagio-

ne calda, sono le infrastrutture a

fare la differenza, l’innovazione è un

processo che non si arresta mai.

Impianti di risalita comodi e veloci,

skipass tecnologicamente avan-

zati tarati per le diverse esigenze,

supporti informatici che portano in

tempo reale sugli smartphone e i

pc tutte le informazioni utili, una rete

di alberghi sempre più qualificata e

un’offerta enogastronomica in gra-

do di soddisfare anche i palati più

esigenti, fanno del Trentino un luogo

da tenere sempre in considerazione

quando si parla di vacanza bianca,

in Italia, in Europa e nel mondo.

Il fiore all’occhiello, per chi scia

o ama cavalcare le onde con lo

snowboard, rimangono naturalmen-

te i due grandi caroselli Dolomiti

Superski e Skirama Dolomiti

Adamello Brenta, che offrono un

mix unico fatto di natura e tecnolo-

gia. In tutto quasi 800 chilometri di

piste, tra scenari da cartolina, serviti

da efficienti impianti di risalita. In

ogni diverso periodo della stagione

invernale propongono pacchetti

pensati per agevolare ogni tipologia

di ospite, dalla famiglia agli sciatori

più instancabili. In questi due grandi

ambiti, che racchiudono più vallate,

non mancano le opportunità per

sciare di notte, per praticare lo sci

nordico e per volare sulla tavola da

neve. Webcam e app per iPhone

e Android aiutano a conoscere in

tempo reale la situazione delle piste

e le condizioni meteo.

Non bisogna dimenticare che

accanto alle località più conosciute

ce ne sono molte altre, fuori dai

due circuiti, ideali per chi muove i

primi passi sulla neve, per chi cerca

una vacanza rilassante o per i più

piccoli. Non c’è vallata, insomma,

in provincia, che non sia pronta ad

accogliere chi desidera rilassarsi e

divertirsi, ma anche gustare qual-

che piatto prelibato o degustare un

vino di qualità.

Tanti gli eventi sportivi di alto livello

che trovano in questa terra la pro-

pria sede ideale. Fra i più importanti

ricordiamo le Universiadi invernali,

dall’11 al 21 dicembre, capaci di

coinvolgere 3600 persone prove-

nienti da oltre 60 nazioni, caratteriz-

zate da un format ecocompatibile.

Inverno in Trentino,una magia che si rinnova

informazione pubblicitaria

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edilizia

di lorenzo GarBari, Segretario ance Trento

L’illustrazione del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Trento e le prospettive per la ripresa dell’edilizia al centro dell’incontro delle imprese associate e del confronto con l’assessore Gilmozzi.

imprese edili: bilanci e previsioni

le costruzioni, il quadro che emerge dal bilancio è quello di una industria delle costruzioni che, nonostante la profonda crisi del comparto, riesce ancora oggi ad esprimere una valenza economica e sociale di assoluto rilievo.Un comparto in cui prevalgono le imprese medio-piccole, nel quale più della metà delle imprese di Ance Trento occupa meno di sedici lavoratori e poco meno del 10% ne occupa oltre cinquanta e nel quale il fatturato medio è di circa 5,7 milioni di euro per azienda.Poco meno di duemila sono i lavoratori occupati (il dato si riferisce naturalmente al campione di imprese che hanno partecipato alla rilevazione), dei quali il 93,5% con contratto a tempo indeter-minato, per la gran parte (l’89,3%) a tempo pie-no. Dato che si replica pressoché nelle medesime percentuali tra i lavoratori stranieri occupati, che rappresentano il 12% del totale della forza lavoro.Il valore della produzione realizzato nel 2012 sfio-ra il mezzo miliardo di euro; dato che, seppure in marcata flessione rispetto ai fatturati registrati ne-gli anni pre-crisi, segnala come le imprese di Ance Trento siano ancora in grado di contribuire in mi-

svolta il 28 novembre a Palazzo Stella la "Ri-unione Generale" delle imprese di Ance Trento, la Sezione Autonoma dell’Edilizia di Confindustria Trento, presieduta dal presidente Giulio Misconel assieme ai vicepresidenti Andrea Basso e Dome-nico Rossaro.La Riunione, che ha visto la partecipazione di una folta rappresentanza di imprese associate, è stata l’occasione per l’illustrazione, alla presenza dell’as-sessore provinciale ai Lavori pubblici Mauro Gil-mozzi e del dirigente generale del Dipartimento lavori pubblici e mobilità Raffaele De Col, del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Tren-to. Non poteva peraltro non essere colta l’occa-sione, a distanza di un mese dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, per un dialogo franco e aperto con l’assessore sulle prospettive di ripresa del settore e sugli impegni di investimento della Provincia per i prossimi anni.Dopo il saluto di benvenuto il presidente Giulio Misconel, nella sua relazione introduttiva, ha vo-luto sottolineare l’importanza della collaborazio-ne tra politica e imprese, dando conto dei buoni risultati che il confronto e la collaborazione, leale e costruttiva, tra Ance Trento e la Provincia, in particolare con l’assessorato di Gilmozzi, hanno permesso, in questi ultimi mesi, di raggiungere. Collaborazione che, ha voluto sottolineare il pre-sidente Misconel, la Sezione auspica possa prose-guire in modo positivo anche nei prossimi cinque anni.è toccato quindi al Segretario della Sezione Loren-zo Garbari illustrare i risultati del primo bilancio territoriale e sociale di Ance Trento.Premesso che la fotografia che si è inteso scattare rappresenta una realtà parziale, che naturalmente non pretende di raffigurare l’intero comparto del-

edili

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edilizia

sura considerevole all’economia locale, fungendo da stimolo per l’intera filiera. Ammonta infatti a 340 milioni di euro la somma dei pagamenti a for-nitori, dei quali il 55% sono trentini, a 70 milioni di euro il monte retribuzioni ed a 11,6 milioni di euro gli onorari pagati a professionisti.Ammontano infine a poco meno di 700mila euro le erogazioni liberali dell’ultimo triennio a favo-re della promozione di eventi culturali, iniziative solidaristiche, manifestazioni locali o associazioni sportive; dato questo che mette in evidenza come anche in anni di profonda difficoltà le imprese industriali trentine mantengano un forte radica-mento col territorio, contribuendo al benessere della comunità trentina in ogni sua espressione, non soltanto produttiva ed economica.Nel suo intervento l’assessore Gilmozzi, dopo aver portato i saluti del governatore Ugo Rossi e dell’in-tera Giunta, ha delineato agli imprenditori pre-senti il quadro generale della finanza provinciale, fornendo dati e numeri utili a comprendere quali saranno, nei prossimi anni, le risorse a disposizio-ne dell’Autonomia.Una situazione complessa, nella quale la Provin-cia vanta peraltro due miliardi di euro di crediti verso lo Stato e nella quale non è ancora giunta a una soluzione stabile la definizione dei rapporti finanziari con il Governo centrale.Un forte freno alle possibilità di spesa per inve-stimenti è rappresentato dal Patto di stabilità, che non consente di spendere le risorse che pure sono presenti a bilancio. Bilancio che può ancora conta-re su 4,5 miliardi di euro di entrate ma che, a cau-sa dell’esaurirsi nel 2017 degli arretrati dello Stato nei confronti della nostra Provincia, subirà da al-lora una riduzione di 500 milioni di euro annui.L’impegno della Provincia è tuttavia quello di ar-rivare preparati a tale scadenza, approntando una riforma della spesa che sia in grado di consentire di mantenere anche nei prossimi anni un livello adeguato di investimenti.Non potranno peraltro mancare, in tale pro-spettiva, anche forme di coinvolgimento sempre maggiore da parte dei privati nella realizzazione degli investimenti pubblici. A tal fine, sottolinea

l’Assessore, un ruolo importante assumeranno le forme di partenariato pubblico-privato. E proprio su questo tema Ance Trento ha promosso un con-vegno per il 2 dicembre dal titolo “Strumenti di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche in Provincia di Trento”. Come dire, anche su questo tema le imprese industriali trentine sono pronte a fare la loro parte.Sul versante del credit crunch, problema di assolu-to rilievo ed emergenza attuale, Gilmozzi richiama quanto finora fatto e quanto si sta attualmente facendo per favorire l’accesso al credito d’impresa secondo canali alternativi rispetto a quello banca-rio. Attraverso i minibond, i 75 milioni di euro del Fondo strategico di sviluppo regionale, ai quali si aggiungono gli ulteriori 125 milioni di euro di in-tervento dei fondi di previdenza locale (Laborfon-ds), il ricorso a canali di credito diversi da quello bancario, che da noi è limitato a poco più del 5% rispetto al 50% dei Paesi più avanzati del resto d’Europa, potrà senz’altro ricevere un impulso. Un quadro di sintesi, quello delineato, che mo-stra all’orizzonte anche qualche luce e non soltan-to ombre. Saranno, ha ribadito Gilmozzi, cinque anni difficili quelli che abbiamo di fronte ma, raccogliendo in tal senso l’invito che il presidente Misconel gli ha voluto rivolgere, lavorando insie-me “fianco a fianco” per sviluppare sempre nuove idee e trovare nuove soluzioni potremo porre le basi per il rilancio dell’economia.La Riunione è quindi proseguita con il dibatti-to; alle domande e osservazioni di molti degli imprenditori intervenuti, che hanno riguardato un ampio spettro di questioni compresa quella sempre maggiormente avvertita di una forte sbu-rocratizzazione dei procedimenti amministrativi, hanno risposto l’assessore e De Col, invitando al-tresì ciascuno a voler presentare proposte anche puntuali, nonché soluzioni per il miglioramento dei processi amministrativi.Un’apertura di dialogo, o per meglio dire un rin-novo in termini concreti di una collaborazione che è già stata avviata e che ha ricevuto da par-te degli imprenditori intervenuti un’accoglienza molto positiva.

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edilizia53

Incontro illustrativo, a Palazzo Stella, sulle modalità di verifica dei requisiti negli appalti pubblici in vigore dal 1 gennaio 2014.

ance spiega avCPass

la cui produzione è a proprio carico, che l’opera-tore economico stesso può utilizzare per ciascuna delle procedure di affidamento alle quali partecipa entro il periodo di validità del documento.Il proposito è quindi quello di una digitalizzazio-ne e semplificazione dell’iter amministrativo, ba-sato su un sempre maggiore utilizzo di tecnologie e procedure informatizzate. Tutte le comunicazio-ni svolte nell’ambito del sistema AVCPass devono peraltro essere effettuate tramite posta elettronica certificata.Il nuovo sistema sarà obbligatorio per tutte le ti-pologie di contratti disciplinate dal decreto legisla-tivo 12 aprile 2006, n. 163 per le quali è previsto il rilascio del codice Cig (Codice Identificativo Gara) attraverso il sistema Simog. In particolare, il Siste-ma troverà applicazione per le procedure di affida-mento il cui Cig è richiesto a partire dal 1 gennaio 2014; non farà pertanto fede la data di pubblica-zione del bando di gara, ma quella appunto di acquisizione del Codice identificativo della gara.Ance Trento fornirà assistenza alle aziende alle pre-se con il nuovo Sistema anche dopo la data della sua entrata in vigore, anche in quanto si parla già di una versione 2.0 che dovrebbe essere rilasciata nel primo semestre del prossimo anno. (lg)

19 novembre a Palazzo Stella Ance Trento, la Sezione Autonoma dell’Edilizia di Con-findustria Trento, ha tenuto un incontro illustrati-vo sul sistema che dal prossimo anno troverà ap-plicazione negli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il corso, introdotto dal Segretario di Ance Trento Lorenzo Garbari, è stato tenuto da Bruno Urbani, funzionario esperto della Direzione Legislazione Opere Pubbliche dell’Ance nazionale, e ha visto la partecipazione di numerose imprese, non sol-tanto dell’edilizia, per quello che rappresenta un cambiamento epocale nella verifica dei requisiti di partecipazione delle imprese a procedure pubbli-che di affidamento dei contratti pubblici.Sulla base del sistema tradizionale la partecipa-zione a una gara pubblica metteva in moto una intensa attività burocratica di richiesta e acquisi-zione di documenti e certificati necessari per la dimostrazione dei requisiti di partecipazione alle gare d’appalto.Il nuovo sistema, denominato AVCPass, acronimo di Authority Virtual Company Passport, consiste in un servizio realizzato dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici. In pratica si tratta di un’in-terfaccia web che permette la verifica dei requisiti attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, istituita presso l’Avcp stessa.Il Sistema AVCPass consente alle stazioni appal-tanti di acquisire la documentazione comprovan-te non solo il possesso dei requisiti di carattere generale, ma anche quelli tecnico-organizzativi e economico-finanziari richiesti per concorrere agli appalti. Agli operatori economici il Sistema con-sente, tramite l’apposita area dedicata dell’inter-faccia web, di inserire a sistema (cioè nella Banca Dati Nazionale) i documenti, firmati digitalmente,

lo scorso

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anticipazione dei Crediti Commerciali PubbliciSpecifiche linee di affidamento per l'anticipazione crediti verso organismi della Pubblica Amministrazione relativi alla fornitura di lavori, beni, servizi ed appalti.

FormazioneSpecifiche linee di finanziamento per l’esecuzione di piani forma-tivi a favore del personale dirigente e dipendente delle imprese trentine.

Per la formazione e l'anticipazione di Crediti Commerciali Pub-blici, la Banca ha messo a disposizione un Plafond Finanziamenti di 10 milioni di euro.Banca Popolare di Vicenza si impegna a collaborare con Confin-dustria Trento nell’attività di informazione e sostegno operativo all’impresa intervenendo ad incontri, seminari, e fornendo assi-stenza su tematiche estere attraverso le proprie strutture territo-riali. La collaborazione già in atto prevede, presso Palazzo Stella e a vantaggio delle imprese industriali trentine, incontri di consulen-za individuale gratuita tutti i secondi giovedì di ogni mese.

tenuta il 29 ottobre a Palaz-zo Stella la firma dell’accordo di collaborazione fra Confindustria Trento e Banca Popolare di Vicen-za, finalizzato a fornire sostegno fi-nanziario aggiuntivo all’industria trentina, per internazionalizzazio-ne, formazione e anticipazione dei crediti commerciali pubblici.Il presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai e il vice-direttore generale di Banca Popo-lare di Vicenza Emanuele Giu-stini hanno siglato l’accordo, alla presenza di esponenti di alto li-vello della Banca e della Giunta di Confindustria Trento, nonché di Trentino Export e di Trentino Sviluppo.In concreto, l’accordo prevede, a vantaggio delle imprese associate a Confindustria Trento:

esportazione e internazio-nalizzazioneAgevolazioni sull'attività di espor-tazione, in particolare nei mercati di Cina, India, Brasile, Russia e Turchia, tramite specifiche linee di credito riservate per complessi-vi 40 milioni di euro.

Corporate financeServizi finanziari avanzati ed in-novativi (Corporate Finance - Pri-vate Equity - Merger and Aquisi-tion - Ipo Initial Public Offering).

internazionalizzazione

di niColò andreini, area internazionalizzazione di Confindustria Trento

Confindustria Trento e Banca Popolare di Vicenza insieme per l’internazionalizzazione dell’industria trentina: le ricadute del nuovo accordo.

nuovi fondi per l’export

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internazionalizzazione

di niColò andreini, area internazionalizzazione

Assoservizi presenta i piani formativi sull’internazionalizzazione d’impresa per il 2014: i dettagli sui siti di Confindustria Trento e Assoservizi.

Formarsi per l’estero

Ogni modulo avrà un approccio pratico e operati-vo. Si terranno corsi della durata di 4, 6, 8 o 12 ore, dal contenuto autonomo. Ciascuna azienda potrà selezionare e partecipare unicamente ai moduli di proprio interesse. Le adesioni a ciascun modulo si chiuderanno entro 5 giorni lavorativi dalla data programmata per esso.Il semestre febbraio-luglio sarà dedicato a quattro corsi di approfondimento su altrettante tematiche legali: il contratto internazionale e la vendita in-ternazionale; gli Incoterms Icc e i pagamenti in-ternazionali; agenti e distributori; e la proprietà industriale (marchi, brevetti). I moduli tematici saranno alternati da due moduli con focus geografico, in cui si definiranno suggeri-menti, strategie ed opportunità in Africa Sub-Saha-riana e Paesi Islamici. Sempre entro luglio, si terranno anche quattro mo-duli con approccio generale, su: come organizzare e gestire l’Ufficio commerciale estero; il marketing internazionale, le strategie di negoziazione interna-zionale; e la scoperta di nuovi mercati.Infine, nel quadrimestre settembre-dicembre si ter-ranno sei moduli su altrettante tematiche di fisca-lità internazionale: disciplina Iva delle prestazioni di servizi con soggetti esteri; discipline Iva delle cessioni e degli acquisti di beni con soggetto co-munitari ed extra-comunitari; fiscalità dell’azienda operatrice con l’estero; origine preferenziale, non preferenziale e Made In; gestione del personale ita-liano all’estero; esterovestizione, stabile organizza-zione e transfer-pricing.

Corsi di lingua inglese e tedescaCiascun corso si terrà 1 solo pomeriggio per 3 ore continuative ogni settimana, il lunedì o il mer-coledì dalle ore 18.15 alle ore 21.15, presso Palazzo

i corsi e i percorsi in sintesiLe proposte di formazione a sostegno dei processi di internazionalizzazione dell’industria trentina si moltiplicano per il 2014, con l’obiettivo di rispon-dere al crescente interesse delle imprese verso le opportunità offerte dai mercati esteri in funzione anti-crisi.Si aprirà all’inizio di febbraio il percorso annuale

“Management per l’Internazionalizzazione d’Im-presa”, giunto alla sua terza edizione. Accanto alle tematiche di contrattualistica e fiscalità interna-zionale, si proporranno nuovi approcci di mar-keting e negoziazione, nonché focus geografici su Africa Sub-sahariana e Paesi islamici.Altra novità consisterà nei Corsi semestrali di lingua inglese e tedesca, livello principianti e in-termedio, per facilitare il business all’estero e, in particolare, nei vicini Paesi germanofoni.Infine, Assoservizi offrirà formazione in azienda, tarato sulle esigenze della stessa, con due diver-si percorsi formativi di moduli autonomi: sulle

“Strategie di internazionalizzazione”; e, in lingua inglese, su “Lavorare e comunicare in Ambienti Internazionali”.

Percorso “Management per l’internazionalizzazione d’impresa” – edizione 2014Il percorso formativo, organizzato da Assoservizi in collaborazione con Confindustria Trento, si ar-ticolerà nel 2014 in 16 moduli, con cadenza ogni 20 giorni circa, dal febbraio al dicembre presso la sede di Palazzo Stella (Via De Gasperi, 77, Trento). I corsi saranno tenuti da docenti esperti, selezio-nati in tutta Italia, e saranno destinati alla forma-zione di specialisti e tecnici di impresa su argo-menti focali per l'internazionalizzazione.

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internazionalizzazione

Si prevedono costi agevolati per le imprese associate a Confindustria TrentoIn ogni caso, la partecipazione ai corsi può esse-re interamente finanziata per il tramite di Fon-dimpresa, Fondirigenti e/o fondi interprofessio-nali, qualora la richiesta pervenga ad Assoservizi Confindustria Trento almeno 2 settimane prima dell'inizio dei moduli ed a condizione che siano soddisfatti i criteri di base (cifra accantonata, li-mite minimo di spesa). Per le azienda che hanno in scadenza al 31 dicembre 2013 parte dei propri fondi accantonati, la formazione proposta potrà rientrare in un piano formativo ad hoc che As-soservizi potrà elaborare e presentare entro fine anno in corso. (na)

Stella dal 13 gennaio al 9 giugno, per complessive 60 ore. Le adesioni ai corsi si chiuderanno il 10 gennaio 2013. I corsi si divideranno nei livelli base o interme-dio, a seconda della conoscenza della lingua per ciascun partecipante verificata con apposito test inviato all’atto dell’iscrizione.I corsi saranno tenuti da docenti madrelingua esperti nell’insegnamento e forniranno gli stru-menti di base (grammatica e vocabolario in ascolto, lettura, scrittura e parlato) utili a sviluppare com-petenze comunicative generali e specifiche adatte a lavoratori adulti, con possibilità per i partecipanti di tenere un esame finale di certificazione inter-nazionale.

Percorso "lavorare e comunicare in ambienti internazionali"in lingua ingleseNel 2014 Assoservizi Confindustria Trento propo-ne all’industria trentina formazione in azienda in lingua inglese, con approccio metodologico attivo, pratico e personalizzato per comunicazione, inter-culturalità e formazione linguistica. Non si tratta di un corso di lingua. Piuttosto, l’o-biettivo è quello di trasmettere ai partecipanti me-todo e approccio corretti per operare sui mercati esteri, ai seguenti fini: presentarsi ai potenziali partner stranieri; negoziare all’estero; gestire effica-cemente incontri internazionali e conference calls. Il tutto in lingua inglese.

Percorso "Strategie di internazionalizzazione" L’offerta di formazione internazionale per l’anno 2014 si chiude con un secondo percorso formativo, composto anch’esso di moduli autonomi, di pri-mo approccio all'internazionalizzazione, presso la sede dell'azienda e tarato sulle esigenze della stessa.Si tratta di 4 moduli, della durata di 2, 3 o 4 ore ciascuno a scelta, ciascuno dei quali tocca un aspetto di base per lavorare sui mercati esteri: line-amenti di internazionalizzazione; contrattualistica internazionale; fiscalità internazionale; e organiz-zazione dell’Ufficio Export.

Per informazioni AssoserviziArea [email protected] Internazionalizzazione [email protected] 0461 935050 – F 0461 390127

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internazionalizzazione

L’analisi dei mercati di Tunisia, Libia e Marocco nel forum di Confindustria Trento e Unicredit Spa. A margine, nove incontri bilaterali tra aziende ed esperti.

verso i mercati dell’africa mediterranea

Più complesso è l’accesso al mercato tunisino, che risente ancora nei suoi indicatori economici delle conseguenze della primavera araba che lì ha avu-to inizio. Tuttavia, nel mercato è tradizionalmente forte la presenza dell’industria italiana, soprattut-to nel metalmeccanico, complice anche una linea di credito riservata ad aziende tunisine intenzio-nate ad acquistare macchinari italiani. L’Agenzia di promozione dell’industria locale, molto opera-tiva, segnala fra i settori di sviluppo: componenti auto ed elettroniche, strumenti medicali, tessile, agroalimentare, trasporti e ingegneria.Infine, è stata presentata la Libia, Paese ancora non pacificato né sicuro ma ricco di opportunità grazie anche alle sue enormi e note riserve di Oil & Gas. Promettente è soprattutto l’edilizia ed il re-lativo indotto. Unicredit, presente nel Paese, offre sostegno fattivo nel caso di interesse.Si tratta nel complesso di un mercato di 160 milio-ni di persone, dove – ha evidenziato il presidente Mazzalai – circa 40 imprese industriali trentine operano già o sono pronte a farlo. A conferma dell’interesse, al termine della parte seminariale, si sono svolti nove incontri bilaterali fra le imprese trentine interessate ed i due relatori di Unicredit dislocati in Nord Africa. (na)

novembre 2013 Confindustria Trento ha or-ganizzato presso la propria sede, congiuntamente con Unicredit, un forum finalizzato ad anticipare e intercettare le dinamiche di crescita dei cinque mercati dell’Africa mediterranea, geograficamente strategici e con buone potenzialità di sviluppo, soffermandosi in particolare su Tunisia, Libia e Marocco. L’evento è stato introdotto dagli interventi di Pa-olo Mazzalai, presidente di Confindustria Trento, e da Romano Artoni, deputy regional manager Region Nord Est Unicredit. Nigel Marco Zanenga, Unicredit Travelling delegate Tunisia e Marocco, e Giovanni Giacomazzi, chief representative Uni-credit Tripoli, hanno fornito alle numerose impre-se intervenute un quadro della situazione socioe-conomica e politica dei tre Paesi, soffermandosi sulle opportunità di business in numerosi settori.Il Marocco, unico Paese stabile dell’area, grazie anche alla recente riforma nel senso della monar-chia parlamentare, registra incremento del Pil pro capite, forza lavoro a costi ancora molto bassi e piani di sviluppo e sistemi di incentivi che ren-dono il mercato attraente e promettente per inve-stimenti nei settori elettrico, elettronico, chimico e tessile, edile ed energetico.

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Il caso virtuoso di zanetti Srl, azienda che deve il 35% del proprio fatturato al mercato libico. “I servizi all’internazionalizzazione in Trentino sono lodevoli – dicono – ma è l’imprenditore a doverci credere”.

eccellenze trentinein nordafrica

all’estero alla stregua dei cantieri locali, presidian-do direttamente i lavori con ns. personale diretto. Per fare questo è stato necessario un adattamento alla mentalità e alle abitudini arabe e un nuovo impulso alla formazione del personale interno, con corsi in lingua inglese, consulenze specifiche riguardanti la contrattualistica internazionale, le formule di pagamento e la gestione dei trasporti extraeuropei. Abbiamo inoltre customizzato la no-stra offerta, con lo sviluppo di nuovi prodotti, e abbiamo investito costantemente sulla promozio-ne della nostra immagine aziendale, con 16 fiere in 8 anni”. La penetrazione in Nordafrica della Zanetti non si ferma alla Libia: “Stiamo avviando un’iniziativa di stabile penetrazione commerciale in Marocco con risultati attesi già nel 2014. In Libano e in Iran abbiamo accordi di agenzia che prevediamo possano dare i primi frutti dal 2015. All’occorren-za – aggiunge Zanetti - siamo pronti a investire ulteriori risorse nello sviluppo di nuovi prodotti e nella partecipazione attiva a fiere internazionali”. Costanza, perseveranza, tenacia, lungimiranza e intuito imprenditoriale sono gli ingredienti di un caso di successo che spicca in un panorama a tin-te fosche. Il settore è in fortissima difficoltà a cau-

una piccola e media impresa trentina in Libia acquisire un ordine il cui valore è superiore al proprio fatturato?Nel caso della Zanetti Srl la risposta è affermativa. “Operiamo attivamente dal 1998, vivendo il pe-riodo pre e post embargo americano del 2004, il periodo della rivoluzione pre e post Gheddafi nonché i momenti socioeconomici attuali – spie-ga Alberto Zanetti, responsabile commerciale ed export della società -. Abbiamo tre dipendenti che vivono a Tripoli dal 2010, un appartamento ed un magazzino logistico, essendo responsabili non solo della produzione e del trasporto ma anche dell’installazione e della manutenzione post-ven-dita”. Zanetti si occupa della progettazione, produzione e posa in opera di facciate continue, rivestimenti esterni, coperture vetrate, serramenti in alluminio e schermature solari. “In sintesi – continua Zanetti - ci occupiamo del vestito dell’edificio, personaliz-zando soluzioni, materiali e applicazioni in fun-zione dell’esigenze dell’edificio, delle preferenze del committente e del progettista”. Il 35% del fatturato dell’azienda, relativamente al 2013, deriva dal mercato libico. Il dato è il ri-sultato di un processo di internazionalizzazione pianificato nei minimi dettagli e sviluppato con paziente assiduità. “In una fase iniziale – ricorda il titolare d’azienda alla seconda generazione - ab-biamo acquisito commissioni di piccola e media entità per capire il mercato, le sue le esigenze e per farci conoscere. Definita una strategia di me-dio-lungo periodo, abbiamo creato condizioni tali per cui la nostra presenza all’estero non dovesse scontare l’inesperienza del contesto di riferimento. Forti delle esperienze maturate in altre occasio-ni oltre confine, abbiamo considerato il cantiere

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sa delle crisi dell’edilizia e a causa della mancanza di liquidità sia nell’ambito pubblico che privato. Dati alla mano, Zanetti ci racconta che tra il 2009 e il 2012 un campione di 35 aziende concorrenti tra le maggiori a livello nazionale registra nel com-plesso un calo del fatturato del 16% e una caduta del margine operativo netto del 70%, per un crollo dell’utile netto del 128%. “Nel 2012 – continua l’im-prenditore - l’utile complessivo del settore è stato addirittura negativo. 11 aziende su 35 hanno chiu-so in perdita (30%), altre 6 hanno ottenuto un utile inferiore ai 20 mila euro su un fatturato medio di 15 milioni. Quest’anno già tre di questo campione d’ aziende hanno dichiarato fallimento, mentre altre quattro sono in forte difficoltà. Molte hanno personale in mobilità, in cassa integrazione o la-vorano all’interno di contratti di solidarietà”.Sul versante opposto, i bilanci dell’impresa tren-tina sorridono: “Tra il 2009 e il 2012 registriamo un fatturato in aumento del 29% (quello del 2013 è allineato al dato dello scorso anno). Il reddito del-le vendite (Ros) medio degli ultimi quattro anni è pari al 25%, laddove la media del settore è stata pari al 4%; il fatturato 2014 è già assicurato per il 90% con nuove acquisizioni in Italia e all’estero senza considerare i lavori in fase di trattativa fi-nale e quelli che emergeranno nei primi mesi del 2014”.

Nel 2013 l’azienda, che conta sul lavoro di 30 ad-detti assunti mediamente da 13 anni, ha provvedu-to a due nuove assunzioni e prevede di operarne almeno altrettante nel 2014 puntando sui giovani. “L’obiettivo è quello di puntare su persone di-namiche e con volontà di crescita professionale mettendo loro a disposizione per le esperienze accumulate in oltre 40 anni di storia aziendale. è fondamentale pianificare, controllare la formazio-ne del giovane e poi avere pazienza; io stesso dieci anni fa sono entrato in azienda senza sapere cosa fosse una facciata continua”. “In molti periodi dell’anno la nostra produzione fatica a soddisfare le commesse acquisite, richiedendo frequenti ore di straordinario e l’esigenza di far produrre a ditte terze i manufatti più standard a valore aggiunto inferiore. La strada, insomma, è quella giusta. Anche e so-prattutto quando porta all’estero. In questo sen-so, il supporto offerto dal sistema trentino non manca, ma da solo non basta: “Il nostro territorio, con tutte le sue istituzioni, associazioni e consorzi sta mettendo a disposizione delle aziende e degli stessi professionisti una mole impressionante di servizi, corsi, iniziative, contributi… Tutto questo è lodevole. Tuttavia, io credo che debba essere l’im-prenditore con la sua motivazione, l’entusiasmo e la capacità a doverci credere davvero”. (sb)

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nell'incontro organizzato da Confindustria Trento in collaborazione con la Banca di Trento e Bolzano le analisi degli economisti e le testimonianze degli imprenditori.

legami localie visione globale

prodotti. Ma operare con l’estero è anche un mezzo per rafforzare la competitività. L’ambien-te fortemente competitivo spinge le imprese ad innovare, a rafforzare i marchi, a costituire presenze produttive e commerciali direttamente sui mercati di sbocco: tra gli esportatori le im-prese con brevetto, marchio, investimenti diretti esteri sono rispettivamente due, tre e quattro volte superiori a quelle che vi sono tra i non esportatori.Nel suo intervento Zaninotto ha individuato i fattori critici che hanno determinato il succes-so sui mercati esteri di alcune aziende trenti-ne identificate come “esportatori permanenti e strutturati". Attraverso interviste ai titolari delle aziende, l'indagine identifica gli elementi co-muni che nel tempo hanno determinato il loro successo sui mercati internazionali, definendo alcune best practice utili alle imprese che si orientano sui mercati esteri. L’indagine indaga la natura dei processi di internazionalizzazione delle imprese trentine e cerca di raccogliere le migliori pratiche delle imprese con lo scopo di una diffusione delle stesse e di una messa a punto degli interventi di sostegno alle impre-se che esportano da parte di amministrazioni pubbliche, banche, associazioni di categoria. Fattori come il carattere familiare dell’impresa, o l’elevato grado di integrazione verticale, appa-iono elementi comuni alla base del successo. A questo si accompagna la natura “non continua” della scelta di fare dei mercati esteri il cuore della strategia di impresa, che impone non solo sostanziali investimenti, ma anche un’attenta pianificazione nella scelta dei mercati, dei ca-nali di distribuzione, della creazione della rete di assistenza o di eventuali partnership.

gli eventi ospitati nelle scorse settimane a Palazzo Stella, il seminario “Legami locali e visione globale: le imprese esportatrici di suc-cesso”, organizzato dagli industriali trentini in collaborazione con Banca di Trento e Bolzano e il dipartimento di Economia e management dell’Università di Trento, ha avuto l’obiettivo di proporre un confronto tra le analisi degli eco-nomisti e le testimonianze di alcuni impren-ditori. I lavori sono stati introdotti da Alessandro Lu-nelli, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Trento, Franco Dall'Armellina, direttore di Banca di Trento e Bolzano e Pao-lo Collini, prorettore vicario dell’Università di Trento.Al centro dell'incontro gli interventi di due economisti: Fabrizio Guelpa del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ed Enrico Zani-notto, docente del Dipartimento di economia e management dell'ateneo trentino.Le informazioni elaborate dai relatori sono sta-te riprese nella testimonianza di Riccardo Feli-cetti, titolare del Pastificio Felicetti di Predazzo, che anche in questo periodo di crisi sta raffor-zando le proprie posizioni sui mercati interna-zionali.Guelpa, nella ricerca sul “Ruolo dell’interna-zionalizzazione per la competitività”, ha mes-so in evidenza il ruolo delle esportazioni quale principale strumento per far tornare a crescere il nostro paese. La ripresa è ormai avviata in buona parte del mondo - ha spiegato - e si pro-spettano tassi di crescita del Pil cumulati 2014-15 in accelerazione (area Euro 2,3%; Giappone 2,4%; Usa 5,9%; Cina 14,3%; India 11,4%; America Lati-na 6,6%) che trascinano la domanda per i nostri

fra

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di GiorGio zaGonel, Trentino export

nel corso del soggiorno, un gruppo di imprenditori edili sudamericani ha visitato alcuni stabilimenti trentini per poi prendere parte a un workshop dedicato.

incoming brasilianoin Trentino

Distretto Tecnologico Trentino ed Arca Casa Legno Srl a cui hanno partecipato: New Engineering Srl, Log Engineerign Srl, Essepi Srl, Xlam Dolomiti Srl e Legno Dolomiti Group Srl. Evento questo che ha permesso alle aziende trentine della filiera del-la costruzione delle case in legno di mettere in mostra le loro eccellenze. Eccellenze che hanno colpito gli imprenditori brasiliani presenti, come conferma Nivaldo Pinheiro titolare della Procave Construcoes: “Il settore delle costruzioni in Bra-sile è in fortissima crescita. Siamo alla continua ricerca di tecnologie innovative e sostenibili per il nostro settore ed il campo delle costruzioni abita-tive in legno è stato per noi una grande scoperta. Siamo rimasti colpiti da queste nuove tecnologie ed è nostra intenzione approfondire la tematica anche per poter stringere rapporti di partnership con aziende e studi di progettazione trentini”. Passo successivo sarà quello, quindi di sviluppare e consolidare i rapporti, già esistenti, con le asso-ciazioni edili di categoria e con le singole imprese di costruzioni in Brasile. L’idea di Trentino Export è quella di organizzare per il prossimo anno una missione in Brasile per presentare il sistema edile

20 al 22 ottobre scorso, Trentino Export ha organizzato, nel quadro del suo pluriennale pro-getto di internazionalizzazione in Brasile, una missione di importanti imprenditori edili brasi-liani in Trentino. La missione ha visto la parte-cipazione di quattro imprenditori dello Stato di Santa Catarina, che già, tramite la piattaforma logistica di Trentino Export, Pi.Ma.Rio., a Rio dos Cedros sempre nello Stato di Santa Catarina, han-no rapporti commerciali con imprese trentine del settore delle costruzioni.La tre giorni in Trentino, fortemente voluta dagli operatori brasiliani, ha permesso di far conosce-re la bellezza del nostro territorio, le eccellenze produttive e mettere le basi per una futura colla-borazione nel campo edile con imprese trentine del settore.

“Organizzare questi incoming di operatori stranie-ri in Trentino è fondamentale per mettere in con-tatto la domanda e l’offerta commerciale e per aiu-tare concretamente le imprese trentine a scoprire e a consolidarsi sui mercati esteri” ha sottolineato Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export. Fedrizzi ha poi ribadito: “Sono rimasta colpita dall’interesse creato dai nostri prodotti e dalla volontà di collaborazione riscontrata dai membri della missione brasiliana. Sono state giornate in-tense ma ricche di soddisfazioni. La crisi economi-ca è difficile e allargare i propri orizzonti è fon-damentale. Un ringraziamento va a tutto lo staff della Cooperativa, alle aziende trentine che hanno partecipato a questa operazione ed a Trentino Svi-luppo, che ha sostenuto la nostra iniziativa”. Oltre a visite agli stabilimenti di Sicor Spa, Rover-plastik Spa, Gasperotti Srl, Gyform Srl e Cogi Srl, si è svolto un workshop presso la ex Manifattura Tabacchi di Rovereto organizzato con Habitech–

dal

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tecnologie. Trentino Export è diventato ormai un vero e proprio ponte tra Brasile e Trentino, due territori distanti geograficamente ma allo stesso molto vicini ”Il progetto di Trentino Export è quello di far in modo, quindi, che questa missione non sia fine a se stessa ma il primo passo di un più ampio progetto per sostenere il settore edile trentino e tramite questi importanti rapporti con un paese in forte crescita economica rilanciarlo.Trentino Export dal 1975 si propone di sostene-re la promozione e l’esportazione dei prodotti trentini all’estero ed il Brasile è solo un tassello, importante, di questa strategia. Russia, India, Sud-Est Asiatico ed America Settentrionale saranno i prossimi obiettivi di azioni mirate di internazio-nalizzazione.

trentino e sviluppare collaborazioni proficue, in collaborazione con Habitech – Distretto Tecnolo-gico Trentino ed Arca Casa Legno Srl per sondare le opportunità di mercato, stringere i rapporti cre-atisi con questa missione tra imprese brasiliane e trentine ed incontrare importanti interlocutori.A tal proposito Oscar Lenzi, referente in Brasile di Trentino Export, sottolinea: “In Brasile c’è una grande richiesta di tecnologie e soluzioni innova-tive, in special modo nel settore delle costruzio-ni. Le costruzioni in legno potrebbero essere una grande opportunità per un paese tra i primi pro-duttori mondiali di legname. Dopo quasi quattro anni, bisogna ora provvedere a consolidare sem-pre più la nostra presenza in Brasile per renderla stabile e permettere alle aziende trentine di tro-vare sempre nuovi sbocchi per i propri prodotti e

Note pratiche per l’accesso al mercato statunitenseSi è svolta a inizio dicembre la due giorni di lavoro per le imprese trentine dedicata al mercato degli Stati Uniti. Una ventina gli incontri bilaterali che hanno fatto seguito ai lavori del seminario “Senza confini. Note pratiche per l’accesso al mercato statunitense”, ospitato al Polo tecnologico di Rovereto con un centinaio di partecipanti in rappresentanza di imprese locali.L’evento è stato promosso da Confindustria Trento, Casse Rurali della Vallagarina e Trentino Sviluppo e organizzato da Cassa Rurale di Rovereto.A fine 2013 il Pil degli Usa crescerà – secondo le stime più accreditate – dell’1,6% ed il tasso di disoccupazione, in costante diminu-zione, scenderà al 7,3%.Sembra quasi un altro mondo quello presentato da Simone Crolla, amministratore delegato della Camera di Commercio Usa in Italia con sede a Milano, che ha tratteggiato un quadro sulla presenza di multinazionali Usa in Italia e di imprese italiane negli Stati Uniti.È quindi toccato ad Antonio Valla, avvocato consulente di Confindustria Trento e di numerose imprese industriali trentine, guidare i presenti in una carrellata sulle principali problematiche legali e commerciali che l’imprenditore italiano trova nell’affacciarsi sul mercato nord americano.Gli interventi di Crolla e di Valla - moderati da Nicolò Andreini, responsabile internazionalizzazione di Confindustria Trento - hanno riscontrato un forte interesse nella platea presente, che si è ulteriormente ravvivato per effetto delle testimonianze aziendali di due realtà trentine presenti sul mercato Usa: Pama Spa, rappresentata da Giovanni Manucci (Chief financial officer) e Vetri Speciali Spa, presente con Maura Mazzer (Export manager).In apertura, dopo il saluto del presidente della Rurale di Rovereto Paolo Marega, che aveva ribadito l'interesse delle Rurali della Vallagarina ad affiancare le aziende con servizi per l'internazionalizzazione, Tiziana Carella - delegata di territorio della Vallagarina per Confindustria Trento - aveva declinato le linee di impegno dell’Associazione nell’appoggiare fortemente la proiezione estera delle imprese trentine, al fine di far valere in maniera sempre più significativa le eccellenze che il Trentino può vantare anche fuori dai confini domestici. Mauro Casotto, direttore Sviluppo e innovazione di Trentino Sviluppo, ha chiuso ricordando il programma istituzionale di interventi varato dalla Provincia autonoma di Trento per il 2014, programma che ben focalizza il ruolo del soggetto pubblico nella fase che precede “l’ultimo miglio” lasciato all’iniziativa delle associazioni di categoria.

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L’Ict trentino pronto a conquistare nuovi mercati internazionali: il punto in un seminario a Palazzo Stella. A fine novembre le sessioni di approfondimento.

ict e internazionalizzazione

“Il messaggio che abbiamo voluto dare con que-sto incontro – ha infatti sottolineato Barbara Fedrizzi, presidente di Trentino Export – è il ruolo fondamentale dell’internazionalizzazione quale motore per la crescita delle aziende tren-tine e la necessità di un forte coordinamento tra tutte le strutture, pubbliche e private, che se ne occupano sul nostro territorio”. “Il segnale uscito da questo incontro è importante – ha ag-giunto -. Le testimonianze aziendali di Ma-estro Srl e L.M. Val di Non, sono esemplificative di come anche chi non ha mai fatto internazio-nalizzazione, con l’impegno, la perseveranza e la pazienza riesca ad avere ottimi risultati sui mercati esteri”.Dopo questo primo incontro, a fine novembre le aziende Ict interessate hanno partecipato ad alcune sessioni di approfondimento, durante le quali esperti di Trentino Export hanno incontra-to gli imprenditori interessati a sondare le op-portunità per i loro prodotti sui mercati esteri. Ampliare i propri orizzonti commerciali è diven-tato imprescindibile anche per settori che fino a qualche anno fa pensavano non fosse neces-sario. Trentino Export con i suoi quasi quaranta anni di esperienza, continua ad essere punto di riferimento per l’internazionalizzazione in Pro-vincia di Trento ed esempio di professionalità e concretezza. (gz)

anche per le imprese trentine ope-ranti nel mondo dell’Ict di affrontare i mercati internazionali. Sull’onda della perdurante crisi economica che impone alle imprese di allargare i propri confini e puntare sempre più sui mer-cati esteri, anche il settore dell’Ict inizia a cerca-re sbocchi sui mercati esteri, forte anche della fama positiva che le eccellenze trentine godono a livello internazionale. E le imprese Ict trentine sono pronte ad affrontare questa sfida e a pre-sentare i propri prodotti e soluzioni, già collau-dati, anche fuori dai confini nazionali. Questo il principale messaggio emerso nel corso dell’in-contro “Ict e internazionalizzazione”, promosso da Informatica Trentina e Trentino Export tenu-tosi giovedì 14 novembre presso Palazzo Stella.Una trentina di imprese Ict locali hanno ani-mato l’iniziativa “Ict e Internazionalizzazione”, pensata per illustrare potenzialità, modalità e incentivi economici che caratterizzano un percorso di internazionalizzazione. L’esigenza dell’incontro è nata nell’ambito del Tavolo del-la Collaborazione Ict, promosso da Informatica Trentina con le associazioni di categoria, con l’obiettivo di far crescere e qualificare le aziende Ict del territorio.A raccontare alle aziende Ict locali che cosa si-gnifichi intraprendere un percorso di interna-zionalizzazione è intervenuta anche Trentino Sviluppo, che da qualche mese ha lanciato uno sportello integrato dedicato a questa tematica,. A confermare la validità del percorso di inter-nazionalizzazione sono intervenute due piccole realtà trentine – la L.M., del settore food, con Alberto Corazzolla e la Ma-estro, operante nel settore Ict, con Giorgio Manara - che stanno affrontando con successo i mercati esteri.

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Intervista ad ALeSSAndRo LUneLLI, nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento.

Cultura d'impresa per le nuove generazioni

comunità. Ed è in quest’ultima vocazione socia-le che risiede, a mio avviso, il valore aggiunto del nostro ruolo: dobbiamo ripristinare il sen-so d’identità e l’orgoglio di essere imprenditori. Come Gruppo Giovani possiamo aiutare a cre-are una cultura d’impresa nelle nuove genera-zioni, sia per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro, sia per promuoverne la neoimpren-ditorialità.

In che modo ritiene di potere perseguire la strada di una maggiore responsabilizzazione dei giovani associati?In primo luogo, offrendo al Gruppo nuove opportunità di crescita, personale e collettiva. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto nella mia vita, per studio e per lavoro, e ritengo che l’apertura mentale sia un fattore determinante del cambiamento e del miglioramento di ogni persona. In questo senso intendo aumentare le relazioni tra i Giovani Imprenditori di Trento e i Gruppi di altre territoriali e di altre cate-gorie, aiutando gli associati a creare una rete di contatti e conoscenze anche fuori provincia. La grande rappresentanza trentina al Convegno Nazionale di Napoli è stato un primo splen-dido segnale di una squadra già forte e coesa. Allo stesso modo continueremo ad investire sulla formazione degli associati, promuovendo incontri, eventi, e percorsi formativi: stiamo programmando per gennaio e febbraio un ciclo di appuntamentisulle imprese familiari e sui fattori critici e di successo delle stesse. Nelle scorse settimane abbiamo organizzato due visi-te in azienda: alla Leitner (insieme ai colleghi di Bolzano), e alla Fly di Grigno. In prossimità delle festività natalizie saremo al Muse per un

Lunelli, lei ha scelto di candi-darsi presidente del Gruppo Giovani Impren-ditori in un momento caratterizzato da una forte crisi. Perché?Perché credo che di fronte a uno scenario come questo si debba reagire con forza, determinazio-ne e tanto lavoro. Credo profondamente nella forza dell'associazionismo, e altrettanto profon-damente credo sia un mio dovere impegnarmi. Sono convinto che la missione dell’imprendi-tore non sia solo quella di creare valore per la propria azienda, ma anche per l’intero si-stema, mettendosi a disposizione della propria

gio

vani

alessandro

Alessandro Lunelli

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giovani

necessarie a restituirle la competitività perduta non sono mai state adottate, a partire da un ripensamento drastico dei costi della pubblica amministrazione, ad un serio taglio del cuneo fiscale, ad una riduzione della pressione sulle imprese. Per non parlare della legge elettorale, che ogni settimana sembra essere in cima all’a-genda di tutti gli schieramenti politici, ma mai viene modificata.

E a livello locale?Il nuovo governo provinciale ha un grande for-za: è espressione di una volontà popolare chia-rissima. Quanto alle caratteristiche della nuova Giunta, due scelte appaiono particolarmente importanti, ovvero l’aver voluto accorpare le deleghe allo sviluppo economico, il lavoro e gli ammortizzatori sociali da una parte, e le com-petenze di lavori pubblici, ambiente, trasporti ed energia dall’altra. Ora, di fronte alla svolta imposta dalla contrazione delle risorse, occorre fare scelte coraggiose.Dal canto nostro, sapremo essere propositivi. Perciò ho voluto dare la mia disponibilità a sostenere questo incarico: voglio essere tra quel-li che sono discussi e giudicati perché fanno, perché agiscono, non fra quelli che giudicano, discutono e non fanno. (sb)

evento che vuole essere l’inizio di una collabo-razione con questa importante realtà del nostro territorio.

“Una squadra forte e coesa”, a partire dal team chiamato a fare parte del Consiglio Di-rettivo del Gruppo Giovani…Esattamente. Ho deciso di candidarmi solo perché sapevo di poter contare su un Direttivo fatto di persone capaci e motivate, che condivi-dono con me la voglia di crescere come gruppo e aiutare la nostra società, ed in particolare i ragazzi più giovani, che, mai come ora, faticano a entrare nel mondo del lavoro.

Uno degli obiettivi del suo programma se-gue la direzione tracciata dai presidenti che l’hanno preceduta: mi riferisco alla promo-zione della cultura d’impresa.Il lavoro realizzato fino ad oggi ha un grande valore, pertanto insisteremo sui progetti avvia-ti negli anni scorsi, come il Progetto “Impresa a Scuola” e l’Orientagiovani. Di più: promuo-veremo lo spirito imprenditoriale delle nuove generazioni tramite collaborazioni proficue con enti quali Trento Rise e Italia Camp, e cerchere-mo di essere sempre più protagonisti in alcune iniziative promosse dall'Associazione quale ad esempio la fortunata formula del “Tu sei”. Ri-tengo che il Gruppo Giovani debba divenire il braccio operativo della Giunta di Confindustria Trento per tutte le iniziative che riguardano il mondo dei giovani, in stretta e proficua col-laborazione con la delegata di Giunta per le politiche giovanili Giulia Manica, che oltretutto fa parte del Gruppo Giovani stesso.

Il Gruppo Giovani rivendica un ruolo anche all’interno del dibattito politico? All’ultimo evento nazionale, il convegno “Capri per Na-poli”, ha preso parte più di una dozzina di giovani imprenditori trentini, e in quella oc-casione il Presidente Morelli ha lanciato un messaggio molto chiaro.L’Italia fa fatica, perché le riforme strutturali

Il nuovo Consiglio Direttivo del Gruppo

Accanto al neopresidente Alessandro Lunelli (Gruppo F.lli Lunelli - Cantine

Ferrari), siedono nel Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani di Confindu-

stria Trento Stefania Segata (Segata Spa), Vittorio Marangoni (Marangoni

Spa), Matteo Bortolotti (Edildrena Srl), Mauro Dolzan (Villa de Varda Srl),

Stefano Libardoni (Libardoni Costruzioni Srl), Michele Manica (Manica

Spa), Walter Perini (Eurotex Filati Srl), Samuel Ramella (Domoticarea Srl),

Mattia Sottovia (Costruzioni Edili Sottovia Snc), Martina Togn (Vinicola

Valdadige Sas).

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S c h n e e b a c h e r , qual è a suo avviso il dato più significativo che possiamo trarre dall’ “Euregio Small Business Fo-rum”?Gli imprenditori di tutte e tre le re-gioni geografiche hanno imparato dalla crisi economica ad essere più flessibili, ma hanno riconosciuto anche la necessità di continuare a crescere, di ottimizzare la struttura dei costi, e di occuparsi del merca-to estero. Anche gli attuali modelli organizzativi vanno ripensati; che ne è, ad esempio, delle coopera-zioni o delle attività consorziali? Posso dire che in generale il Bu-siness Forum è riuscito a trasmet-tere un’atmosfera positiva e molta voglia di intraprendere.

Volksbank si è posta l’obiettivo di aumentare il numero dei soci. Per quale motivo?Siamo una banca cooperativa regionale, per cui quanto più pro-fondamente siamo radicati nella società, tanto meglio. Attualmen-te la nostra banca regionale può contare sul sostegno di 35mila soci.Entro fine del 2014 puntiamo ad essere in 50mila. Constatiamo come molti dei nostri clienti si interessano molto per la loro banca e decidono conseguentemente di diventare soci, senza con-tare i vantaggi di ordine economico legati alla distribuzione dei dividendi. D’altra parte in Volksbank accogliamo molto volentieri come nostri soci anche gli imprenditori e le loro imprese.

Volksbank ha recentemente istituito un social network per i soci all’indirizzo www.volksbank-lounge.it. Con quale finalità?Volksbank si distingue per l’innovazione e il dialogo. Entrambi i concetti si riflettono nella nostra community della Volksbank-Lounge. Da una parte offriamo ai nostri soci la possibilità di allac-ciare contatti sociali con persone aventi interessi analoghi, grazie ad un social network moderno. Dall’altra i soci hanno un accesso speciale a offerte commerciali di aziende del loro stesso bacino territoriale. Desidero pertanto invitare anche gli imprenditori del Trentino, ad approfittare di questa piattaforma per farsi conoscere e per far conoscere i propri prodotti e servizi. La Lounge è come un forum votato agli incontri e al libero scambio, e tutto questo in Internet, made in Volksbank.

Che cosa c’è di così speciale in questo social network?Si tratta di un social network ambientato in un mondo virtuale, ma al contempo profondamente regionale. La nostra offerta è con-cepita per i nostri soci da Malles a Portogruaro e da Cadipietra in Valle Aurina fino a Fossò. Siamo una banca con radici regionali, con soci e clienti del territorio, che si interessano per ciò che viene offerto in quello stesso territorio. Risulta per l’appunto ovvio, com-prare dal vicino. Sono profondamente convinto del grande valore che rivestono le offerte regionali come contrappeso ad un mondo globalizzato.

economia

“euregio Small Business Forum”, convegno svoltosi lo scorso 20 settembre a Rovereto, è stato un importante punto di raccordo per gli imprenditori del Trentino, dell’Alto Adige e del Land Tirolo.

un social network dai vantaggi concreti

eco

nom

ia

direttore

Johannes Schneebacher

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innovazione

di Giovanni STraFFelini, dipartimento di ingegneria industriale dell’università di Trento

L’Unione europea finanzia un progetto congiunto per frenare l’inquinamento da polveri sottili: 2 milioni di euro a Rebrake.

Stop polveri sottilidalle pastiglie freno

delle particelle – Pm10 e non solo - prodotte dal consumo di dischi freno e pastiglie. Verranno ana-lizzate polveri raccolte realizzando prove di labora-torio (con tribometri di tipo pin-on-disc attrezzati ad aspirare i frammenti di usura) e pure polveri raccolte ai bordi delle strade dove le automobili sono costrette a frenate decise. Verranno quindi re-alizzati dei modelli di emissione cercando di capire i meccanismi di usura e come essi sono determinati dalle caratteristiche dei materiali e delle condizioni di frenata. Il ruolo dei materiali appare assai critico, visto che le pastiglie freno sono realizzate in mate-riali compositi contenenti decine di “ingredienti”, ognuno con un suo specifico ruolo. Successivamen-te, il progetto si propone di avviare la progettazio-ne di impianti frenanti formati da nuovi tipi di pastiglie (e, eventualmente, nuovi tipi di dischi fre-ni; attualmente essi sono realizzati in ghisa grigia perlitica), che permettano di raggiungere l’obiettivo ultimo del programma: offrire al mercato sistemi in grado di combinare all’efficacia e alla sicurezza funzionale, una forte attenzione ai temi ambientali.

automobilista sa che periodicamente deve sostituire le pastiglie freno della propria vettura perché si usurano. Ma dove finiscono i frammenti di usura? Ai lati della strada, si legge in uno dei tanti libretti dedicati alle domande strane. No, que-sta è solo metà della storia: infatti, metà dei fram-menti di usura (più o meno) entra nell’atmosfera e contribuisce all’inquinamento da polveri sottili (le ben note Pm10, Pm 2,5 e così via) dell’aria che respiriamo.Sarà un contributo trascurabile, penseranno in molti. Non proprio. Grazie al continuo migliora-mento della qualità delle benzine e del funziona-mento dei motori, le emissioni di polveri sottili dal tubo di scappamento delle automobili sono dimi-nuite tantissimo negli ultimi anni, tanto che oggi sono sostanzialmente comparabili a quelle dovute all'usura del sistema frenante. Dunque se si vuole raggiungere l'obiettivo Ue 2020 di riduzione delle emissioni totali di polveri sottili del 47% entro il 2020, è necessario "attaccare" il problema da tutte le direzioni, e considerare pure il sistema disco freno pastiglia. è in questo ambito che si inserisce il progetto Re-brake finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro, e svolto in collaborazione tra il dipartimen-to di Ingegneria dei Materiali, la Brembo (azienda leader nella produzione di sistemi frenanti) e il Royal Institute of Technology (Kth) di Stoccolma. Si tratta di un progetto Iapp (Industry-Academia Partnerships and Pathways) attraverso il quale l’U-nione Europea promuove collaborazioni dirette tra le industrie e il mondo accademico su specifici pro-grammi di ricerca.Il progetto si svilupperà in diverse fasi. Inizialmen-te saranno raccolte informazioni sulla quantità e le modalità di diffusione nell’ambiente circostante

inno

vazi

one

ogni

Polveri sottili al microscopio emesse durante la frenata di un'automobile

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innovazione

Non è escluso che dalla ricerca emerga anche la necessità di proporre nuove strategie di gestione del traffico con l’obiettivo di ridurre il numero e l’intensità delle frenate dei veicoli; un esempio può essere la riduzione del numero di semafori per fa-vorire lo scorrimento costante e a velocità contenu-ta dei veicoli. Il progetto Rebrake avrà una durata di quattro anni, e coinvolgerà a tempo pieno una ventina tra ri-cercatori e dottorandi. Per chi volesse seguirne lo sviluppo, segnaliamo il sito ufficiale del progetto: http://www.rebrake-project.eu/Pages/home.aspxI responsabili trentini del progetto sono Giovanni Straffelini e Stefano Gialanella del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento.

Universiadi tra innovazione e sostenibilitàSi chiama “Universiade ad emissioni zero” e si pone come obiettivo l’organizzazione, lo svolgimento e la dismissione della 26esi-

ma Universiade Invernale Trentino 2013 senza incrementare le emissioni di gas climalteranti.

Il Comitato Organizzatore attuerà un pacchetto di buone pratiche al fine di minimizzare l’impatto ambientale dell’evento. Azioni

come il massimo contenimento dell’utilizzo di materiale cartaceo a favore dell’uso dei mezzi informatici; parziale innevamento delle

piste con la neve caduta lo scorso inverno e accumulata sotto speciali tendoni protettivi per evitare lo scioglimento estivo; impiego

di automezzi a trazione elettrica o alimentati a gas o idrogeno per gli spostamenti degli atleti e dei loro staff; premiazione degli

atleti con medaglie realizzate, almeno in parte, con materiali riciclati.

Dall’altro lato le inevitabili tonnellate di CO2 emesse per le attività di organizzazione, svolgimento e dismissione dell’evento saranno

compensate da numerosi interventi di efficienza e di risparmio energetico adottati su tutto il territorio provinciale, con effetto risul-

tante pari a zero. In questo modo l’Universiade non produrrà alcun incremento delle emissioni globali di CO2. Il progetto si articola

in due fasi successive:

FASE 1: contabilizzazione delle emissioni

La contabilizzazione delle emissioni dell’Universiade si baserà su un approccio Life Cycle Assessment applicato all’impatto am-

bientale delle diverse fasi di organizzazione, svolgimento e dismissione. Il calcolo sarà conforme alla norma tecnica ISO 14064:

2006 e ai protocolli internazionali di riferimento.

FASE 2: compensazione delle emissioni

Le azioni di riduzione delle emissioni per la compensazione dell’evento potranno essere a carattere temporaneo o permanente.

Sarà in ogni caso escluso l’acquisto a titolo oneroso di crediti di CO2.

Chiunque sia intenzionato a condividere l’obiettivo del Manifesto di Sostenibilità, sarà “amico” delle Universiadi, con qualsiasi con-

tributo di riduzione dei consumi energetici e quindi delle emissioni. Chi risparmia energia contribuirà con azioni virtuose finalizzate

ad un risparmio anche economico e soprattutto con un ringraziamento speciale da parte dell’ambiente.

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università

di FranCeSCo aneSi

Storia della genesi di un evento extra-ordinario, fondato sul connubio stretto tra cultura internazionale e cultura di impresa.

"universiadi ispirate dall'innovazione"

dicembre al Mart: un summit nel vero senso del-la parola. Partecipano ai lavori Stefano Paleari (presidente della Crui/Conferenza rettori Univer-sità italiane), Giovanni Malagò (presidente Coni), autorità accademiche e istituzionali, nazionali e internazionali. Uno strano mix di tre comunità: la comunità accademica, la comunità dell’innovazio-ne e la comunità sportiva. Da segnalare i contri-buti internazionali dell’ex consigliere economico di Tony Blair, dell’Oecd e dello European institu-te of innovation and technology. L’Oecd presenta un report sul concetto di legacy dei grandi eventi sportivi e culturali. L’Eit porta le “sport-oriented enterprises”, le imprese incubate dall’Eit a livel-lo europeo e lo stesso vincitore dell’Eit Entrepre-neurship Award 2013, David Tacconi. I contributi video di sostegno e di stimolo di Androulla Vas-siliou (Commissario europeo con responsabilità su Giovani, Cultura e Sport, ma anche Eit), An-tonio Tajani (vicepresidente della Commissione europea con delega su Industria/Impresa ma so-prattutto grande promotore di iniziative europee come lo European enterprise network e della Smes Week) ed il ministro Enrico Giovannini (ministro del Lavoro e Politiche sociali). Conclude l’incontro un dibattito organizzato da Corriere Innovazione e Corriere della Sera.Tutto è partito con un fiocco di neve, e le Univer-siadi sono diventate una virtuosa valanga. Tutto è partito dalla cultura di impresa e dall’incontro con Ambra Redaelli (presidente della Piccola In-dustria Assolombarda), Antonio Calabrò (diretto-re Fondazione Pirelli e ex direttore editoriale del Gruppo Il Sole 24 Ore) e Sergio Anesi (Presidente Universiade e membro di Giunta Coni con dele-ga sugli sport invernali) il 21 ottobre al Festival delle Professioni. Da questa riflessione partita in

della neve e del summit cattura-no perfettamente lo spirito dell’Universiade Inver-nale Trentino 2013. Le Universiadi sono partite con un fiocco isolato. La candidatura trentina per il 2017 fu ritirata nel pieno della crisi finanziaria e con grande respon-sabilità fiscale da parte del Comitato Organizza-tore (Pat, Unitn, Cusi e Comune di Trento). Ma prima del 2017, c’è il 2013: la cittadina slovena di Maribor, che doveva organizzare le Universiadi 2013, ha sofferto più del previsto la crisi economi-ca e si è ritirata all’ultimo momento. Questa si è trasformata in una grande occasione ed un fiocco di neve per il Trentino: l’Universiade 2017, che era sfuggita nella crisi, è arrivata nel 2013 (con meno investimenti richiesti da parte della Fisu e la stes-sa visibilità internazionale di un grande evento – per una comparazione economica: la Russia ha investito 4.700 milioni di euro per le Universiadi Estive 2013, il Trentino ne investirà meno di quat-tro/4 milioni euro). Qui l’occasione ed il fiocco di neve.Le Universiadi sono un’occasione internazionale e di internazionalizzazione per il sistema trentino e soprattutto per i giovani. Le Universiadi portano in Trentino 61 Paesi, 3.700 studenti universitari, 200 testate giornalistiche ed una visibilità internazio-nale extra-ordinaria (Eurosport è official broadca-ster, la Rai seguirà l’evento, ma anche il primo ca-nale russo, una grande tv americana, troupe dalla Cina alla Corea del Sud). Ma soprattutto saranno un’occasione per guardare al futuro e per guarda-re al futuro accademico, internazionale e indu-striale del sistema. Le Universiadi porteranno una nuova prospettiva e questa prospettiva si esplicita soprattutto nella conferenza internazionale “Uni-versity & Sport: Inspiring Innovation” del 9 e 10

univ

ersi

le metafore

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università

sordina, è nata una grande sinfonia ed una gran-de riflessione sul legame tra cultura di impresa e innovazione-sport. La valanga cresceva e i dialo-ghi fiorivano, mentre le Universiadi si avvicina-vano. La Torcia veniva accesa da Papa Francesco il 6 novembre e partiva il tour della Torcia delle Universiadi, che veniva accolta al Mise dal vice-ministro Calenda, alla Presidenza del Consiglio dal ministro dello Sport Delrio, al Ministero del-la Cultura dal capo Gabinetto Lipari, al Miur dal ministro Carrozza, al Ministero Affari Esteri dal sottosegretario Giro, in Campidoglio dal presiden-te del Comitato Paralimpico Italiano Pancalli, al Coni dal presidente Giovanni Malagò ed alla Crui dal presidente Paleari. In parallelo, il 7 novembre, il vicepresidente delle Universiadi Paolo Bouquet discuteva a Bruxelles le prospettive future con il presidente Fisu, l’am-basciatore Marco Peronaci e la Commissione eu-ropea. La Torcia delle Universiadi girava l’Italia (si chiama Lux Universitaria – soprannominata e battezzata dallo stesso Calabrò come Uni.Lux) e portava una nuova luce ed un messaggio di spe-

ranza, pace e fraternità internazionale. Arrivava a Losanna e veniva accolta dal direttore del Museo olimpico al Cio, al Rolex Learning Centre da Clau-de Stricker (e dal segretario generale della World Federation of the Sporting Goods Industry, la Con-findustria dello Sport Internazionale, a cui par-tecipa Assosport) e dal Segretario Generale della Fisu. Il culmine della riflessione tra cultura di im-presa e cultura accademica è arrivato proprio ad Assolombarda con una collaborazione tra Confin-dustria Lombardia e Confindustria Trento, con un grande contributo di Alessandro Benedetti, presi-dente della Piccola Industria in Trentino, Ambra Redaelli, un gruppo di imprenditori, il direttore di Sport Knowledge Centre di Bocconi/Rcs e Cristia-no Seganfreddo (direttore del Progetto Marzotto). Il futuro? Dipenderà dal summit e dalla neve. “La cosa positiva del futuro – dicono - è che arriva un giorno alla volta”: e il futuro lo costruiremo assie-me come sistema e con un nuovo circolo virtuoso tra le tre comunità della Universiade Conference. “Inspired by you” è il motto delle Universiadi e la fonte di ispirazione è l’innovazione.

Piccola Industria a Milano per il passaggio della torciaIn occasione del passaggio da Milano della torcia dell’Universiade invernale Trentino 2013, si è tenuto presso la sede di Assolombarda il convegno “Sport, Pmi e innova-zione: riflessioni al passaggio della torcia”. Filo conduttore della manifestazione è stato lo sport inteso come fattore di crescita economica, sociale e culturale oltre che come essenziale elemento formativo per i giovani. L’evento, organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria Lombardia e di Assolom-barda in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria Trento e il Comitato organizzatore Winter Universiade Trentino 2013, ha visto alternarsi sul palco autorevoli interlocutori del mondo dello sport, dell’innovazione e dell’imprenditoria lombarda e

trentina, che hanno avviato un’attenta riflessione su questo tema così trasversale."L'evento dell’Universiade invernale – ha detto Alessandro Benedetti. presidente Piccola Industria di Confindustria Trento - riveste un valore straordinario sia per l'Italia che per il territorio trentino. È infatti l'occasione per far conoscere al mondo le nostre aziende e per promuovere e valorizzare l'attenzione che esse dedicano alle tematiche inerenti l'Università, i giovani e lo sport. Tale atten-zione si concretizza sia in collaborazioni attive nell'ambito della formazione e dell'innovazione, sia in investimenti volti allo sviluppo e alla diffusione ai valori dello sport, che tutti sanno essere molto vicini alla cultura d'impresa. L'incontro con i colleghi lombardi in occasione del passaggio della torcia – ha concluso Benedetti - ci ha fornito lo spunto per un ragionamento sul valore del nostro sistema industriale e sulla centralità dello stesso in qualunque progetto mirato alla ripresa dell'economia italiana”.

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