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Trend economici e riforme del mercato del lavoro in Italia:
un'analisi su 50 anni
Matteo Deleidi ♣
Walter Paternesi Meloni ♠
“I giovani nel mercato del lavoro che cambia: il punto di vista degli studenti”
Roma, 17 dicembre 2013
TASSI MEDI DI
CRESCITA ANNUI
1960
1973
1974
1983
1984
1993
1994
2007
2008
2012
PIL Reale 5,37% 2,82% 2,32% 1,67% -1,40%
Consumi 5,94% 2,87% 2,50% 1,57% -1,05%
Investimenti 5,03% 0,86% 1,71% 2,77% -5,07%
Spesa pubblica 4,07% 3,40% 1,97% 1,06% -0,58%
PIL REALE
Cause del rallentamento
1. Dinamica degli investimenti � politiche monetarie
2. Tasso di crescita della produttività
2
Spesa pubblica 4,07% 3,40% 1,97% 1,06% -0,58%
Esportazioni 10,31% 5,11% 5,20% 4,63% -0,15%
Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
POLITICHE MONETARIE
10%
15%
20%
25%
correlation
ρ = 0,7936
3
0%
5%
10%
Fonte: serie storiche Ameco (nostre elaborazioni)
Politiche monetarie restrittive volte al contenimento dell’inflazione
Lato “offerta” • Investimenti in R&D
Lato “domanda”• Sostegno ai consumi
PRODUTTIVITA’
TASSI MEDI DI
CRESCITA ANNUI
1960
1973
1974
1983
1984
1993
1994
2007
2008
2012
Valore aggiunto per addetto 7,43% 2,30% 1,98% 0,78% -0,91%
Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
• Investimenti in R&D• Sviluppo di capitale umano• Liberalizzazione dei mercati•GVA/L ���� PIL
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• Sostegno ai consumi• Politica fiscale espansiva• Incentivo all’export• PIL ���� GVA/L
Cosa è stato fatto in Italia…• Liberalizzazione del mercato del lavoro (dagli ‘80)
• Contenimento della spesa pubblica (dal 1981)
30.000
40.000
50.000
60.000
PRODUTTIVITA’ – SALARI
Valore aggiunto per addetto
Salario reale
… e cosa è successo
0
10.000
20.000
30.000
19
60
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98
20
00
20
02
20
04
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06
20
08
20
10
20
12
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Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati (Euro-ITL) a prezzi costanti 2005
Gap Produttività-Salari
Euro-ITL
VALORE AGGIUNTO / ORE LAVORO
1900
1950
2000
2050
2100
25
30
35
Ore lavorate per occupato
6
1600
1650
1700
1750
1800
1850
1900
0
5
10
15
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70
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94
19
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19
98
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00
20
02
20
04
20
06
20
08
20
10
20
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Valore aggiunto per ora lavorata
(scala sinistra)
Ore lavorate per occupato
(scala destra)
Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati (Euro-ITL) a prezzi costanti 2005
Euro-ITL h_lav
SALARIO REALE
TASSI MEDI DI
CRESCITA ANNUI
1960
1973
1974
1983
1984
1993
1994
2007
2008
2012
Salario per lavoratore 5,70% 2,05% 0,95% -0,09% -0,33%
Valore aggiunto per addetto 7,43% 2,30% 1,98% 0,78% -0,91%
Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
7
Possibili cause del rallentamento salariale
Riforme del mercato del lavoro
volte alla flessibilità
Dinamicadel tasso di
disoccupazione
QUADRO DELLE “RIFORME”
I 1959 L. 741/59 Vigorelli
II 1969 Autunno caldo
III 1970 L. 300/70 Statuto dei lavoratori
IV 1975 Introduzione “scala mobile”
V 1983 Protocollo Scotti
8
V 1983 Protocollo Scotti
VI 1984/92 Sospensione della “scala mobile”
VII 1993 Accordo sul costo del lavoro
VIII 1997 “Pacchetto Treu”
IX 2003 “Legge Biagi”
X 2007 Protocollo Welfare
ANALISI DEL GAPLegge
Vigorelli
Autunno
caldo
Statuto
lavoratori
Introduzione
Scala
mobile
Protocollo
Scotti
Sospensione
Scala
mobile
Accordo
costo lavoro
Pacchetto
Treu
Legge
Biagi
Protocollo
Welfare
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Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
REAL WAGE PHILLIPS CURVE
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Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
QUOTA LAVORO E OCCUPAZIONE
60%
65%
70%
75%
18.000.000
20.000.000
22.000.000
24.000.000
26.000.000
Tasso di disoccupazione
Lt 8%
9%
10%
11%
12%
11
Fonte: serie storiche Ameco
45%
50%
55%
60%
10.000.000
12.000.000
14.000.000
16.000.000
18.000.000
LsW
3%
4%
5%
6%
7%
WAGE SHARE PHILLIPS CURVE
12
Fonte: serie storiche Ameco, nostre elaborazioni su dati a prezzi costanti 2005
CONCLUSIONI
Osservando il valore aggiunto dal lato della domanda, la scarsa dinamica della produttività è imputabile
al progressivo ridursi dei tassi di crescita dei consumi, della spesa pubblica e degli investimenti.
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I motivi di tale rallentamento possono essere ricercati
1. nella contrazione del tasso di crescita degli investimenti, al seguito delle restrizioni monetarie degli anni ‘70/’80
2. nella stagnazione dei salari reali, dovuta sia alla liberalizzazione del mercato del lavoro, sia all’elevata disoccupazione (’80/’90)
3. nel contenimento della spesa pubblica, imposto dal rispetto deiparametri del trattato di Maastricht