Tito Bianchi
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Tito Bianchi
UVAL Dipar2mento per lo Sviluppo e la Coesione
Torrazza Coste (PV) 8/11/2013 Come Sta andando lo sviluppo rurale?
Aree interne 2014-‐2020: temi, obieLvi, e prospeLve di
intervento
Schema dell’Intervento
• Perché le aree interne • Come le definiamo
• Quale strategia • Come intervenire nelle aree interne
– Con quali strumen8 – Con quali criteri
• In Lombardia, nell’Oltrepo?
Diagnosi e gius2ficazione della policy per le aree interne
Chi vive in larghe porzioni del territorio nazionale ha esperienza di:
Spopolamento e invecchiamento della popolazione
Carenza di servizi Pubblici
Piccola dimensione dei comuni
Relativa dipendenza dal settore agricolo e di prima trasformazione
Deterioramento e scarsa manutenzione dei suoli
Aree Interne Individuazione all’interno di una
Strategia Nazionale
«Una parte maggioritaria del territorio italiano caratterizzata dalla aggregazione dei cittadini in Centri Minori, anche assai piccoli, spesso con limitata accessibilità a servizi essenziali». La «specificità» e separatezza di questo modo di vita è colto definendo questi territori «aree interne», interne rispetto alle aree (per lo più pianeggianti) dei grandi e medi centri urbani e alle loro reti di collegamento»
Le Principali Tappe percorse verso una Strategia Nazionale per le Aree Interne
Se#embre 2012 – Nasce il Comitato Tecnico Aree Interne
DPS, ISTAT, BANCA D’ITALIA, MINISTERO DELLA SALUTE, MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, INEA, ISMEA, ANCI
15 Dicembre 2012 – Seminario «Nuove Strategie per la programmazione 2014-‐2020 della poli@ca regionale: le Aree Interne»;
14 Marzo 2013 – in collaborazione con ANCI – Forum Aree Interne di Rie@: Riunioni «mirate» con le Regioni
9 Aprile Prima Bozza di Accordo di Partenariato 2014-‐2020
6 Agosto Nota Tecnica Aree Interne condivisa con le Regioni
Una proposta iniziale di delimitazione
Le aree interne definite rispeMo alla loro distanza da Centri d’offerta di servizi di base (Comuni o Aggregazioni di Comuni), in 2 step:
• Individuazione Poli urbani, • Delimitazione di diverse 8pologie di Aree Interne
1. Individuazione Poli Urbani
E’ stata individuata una rete di Poli/Centri d’offerta di Servizi di dimensione «media» (12 000 abitan8) che offrono un offerta di servizi di «medio» livello (senza riferimento alla qualità effe[va dei servizi);
• Presenza di scuole secondarie superiori (tu[ i 8pi);
• Presenza di almeno 1 ospedale sede di DEA (Dipar8mento d'Emergenza e AcceMazione );
• Presenza di una stazione ferroviaria di 8po almeno «Silver»
2. Definizione 8pologie di aree non-‐polo in funzione della accessibilità ai Poli
Gli «Altri comuni» sono classifica8 sulla base delle distanze dalle «Aree di aUrazione» misurate in termini di percorrenza. Le soglie sono state individuate sulla base dei valori caraMeris8ci della distribuzione, terzili e 95-‐esimo percen8le
Italia – Classificazione del territorio
Classi
Fonte: elaborazione UVAL-‐UVER-‐ISTAT-‐Ministero della Salute
Poli di aMrazione inter-‐comunali Aree di cintura (t < 20’) Aree intermedie (20’ < t < 40’) Aree periferiche (40’ < t < 75’) Aree ultra-‐periferiche (t > 75’)
Autostrade
Aree interne
Poli di aMrazione urbani
Comuni con popolazione < 5.000 abitan8 nelle aree Intermedie, Periferiche e Ultra-‐Periferiche
Finalità della strategia nazionale
- Le Aree Interne devono tornare a essere considerate una Questione Nazionale, e un asse importante del rilancio del Paese;
- Vi risiede una quota consistente delle popolazione del Paese che potrebbe beneficiare di un uso migliore delle risorse;
- Costi sociali (e non solo) delle attuali modalità di produzione e di investimento: dissesto idro-geologico; degrado dei paesaggi; perdita di conoscenze e tradizioni; paesaggi abbandonati; capitale edilizio in disuso…
- Il più basso grado di accessibilità ai servizi di base limita il campo di scelta e le opportunità degli individui, e li spinge all’abbandono …
La Situazione Tendenziale in Assenza di Cambio implica perdite di opportunità e costi monetari
Italia – Quota della popolazione anziana sul totale della popolazione 2011 Fonte: ISTAT – Censimento della popolazione 2011
Aree intermedie, periferiche e ultra-‐periferiche
AREE INTERNE CENTRI
Poli urbani, poli intercomunali e cintura
Fonte: Elaborazioni INEA su da@ ISTAT
Descrizione Totale SAU 2010 (Ha)
SAU/Superficie territoriale totale
Var. % rispeUo al 2000
A Polo 1.442.531 49,01 3,09
B Polo intercomunale
265.107 42,52 -‐1,48
C Cintura 3.942.089 48,27 -‐3,15
D Intermedio
3.639.026 40,84 -‐4,85
E Periferico
2.748.811 37,56 -‐4,2
F Ultraperiferico
817.474 37,64 9,2
Totale Nazionale 12.855.038 42,66 -‐2,47
• Forte perdita in molte aree
• SoUo alla media le periferiche e ultraperiferiche (boschi e i terreni sterili)
• Tenuta della SAU in aree ultra-‐periferiche e nei Centri (aree vocate)
• Forte diminuzione in 1.217 comuni delle aree interne (27%)
Italia – La SAU e la perdita di suolo agricolo nelle aree interne (2000-‐2010)
Presenza di scuole nel territorio
Disponibilità di pos2 leUo ospedalieri
ObieLvi generali della Strategia Paese per le Aree Interne
1) Tutelare il territorio e la sicurezza degli abitan8 affidandogliene la cura -‐ Interven8 sporadici ed emergenziali creano un problema di ges8one ordinaria
del territorio, degli invasi idrici e dei boschi: aumento del rischio (e.g. frane) e dei cos8;
2) Promuovere la diversità naturale e culturale e il policentrismo aprendo all’esterno -‐ Mantenere e valorizzare il policentrismo e la diversità di diale[, culture e
tradizioni -‐ SfruMare posi8vamente la presenza di popolazioni assor8te (giovani e vecchi;
residen8 fissi e temporanei, immigra8 di ritorno e globali ) 3) Rilanciare lo sviluppo e il lavoro aMraverso l’uso di risorse potenziali soMo
u8lizzate -‐ Valorizzazione adeguata delle Aree Interne conduce a nuove opportunità di produzione e sviluppo -‐ Ridisegno del modello di stato sociale (salute, istruzione) porta a migliori servizi, nuove opportunità di lavoro, maggiore aMra[vità dei luoghi e minori cos8
Approccio Strategico (a livello Nazionale ma anche a Regionale) – Obie[vi Generali;
– Costruzione delle Pre-‐condizioni per lo Sviluppo; – Promozione di proge[ di sviluppo locale facendo leva sui
«FaMori Laten8» di sviluppo: Domanda di Diversità
Approccio ProgeMo -‐ Lo sguardo strategico deve dare visione, obie[vi e coerenza
allo sforzo progeMuale richiesto alle coalizioni locali -‐ Frammentazione delle esperienze esisten8 …
Le due Anime della Strategia per le Aree Interne …
ATTUAZIONE: I PROGETTI NELLE AREE INTERNE
• Partono dall’inizia8va del territorio aMraverso i suoi referen8 intermedi (Associazioni di Comuni)
• Concorrono alla strategia lavorando su uno o più dei faMori laten8: 1. Tutela del territorio e comunità locali;
2. Valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
3. Sistemi agro-‐Alimentari e sviluppo locale;
4. Risparmio energe8co e filiere locali di energia rinnovabile;
5. Saper fare e ar8gianato
• Hanno come precondizione i servizi di «ciMadinanza», assicura8 da poli8che ordinarie nazionali (salute; istruzione e traspor8)
• Saranno monitora8 e valuta8 in i8nere,
• Fortemente accompagna8 da un Team di Campo ed eventualmente coinvol8 in una «Federazione di Proge[»
Ministeri; Regioni; Province; Comuni e/o Associazioni di Comuni, altri sogge[ locali
Promozione/co-progettazione del progetto d’
area
Selezione interventi/ operazioni
Reperimento e gestione risorse
finanziarie
Il meccanismo di Governance del progeUo di area
AREA
ACCORDO PROGRAMMA QUADRO
– Per i proge[ che rispeMano un set stringente di requisi8 (da stabilire insieme);
– finanzia8 da qualsiasi fondo (ordinario o aggiun8vo); – Si crea un luogo di condivisione e discussione esperienze, in relazione ai diversi obie[vi;
– inves8mento in «conoscenza»: permeMe di meMere a faMor comune l’esperienza e la conoscenza acquisita;
– Crea un effeMo di Reputazione e Appartenenza – Strumento di valutazione dell’applicazione della Strategia stessa;
La Federazione di ProgeL
Regione Lombardia Classificazione del territorio
Lombardia – Variazione percentuale della popolazione
Tra il 2001 e il 2011
Tra il 1971 e il 2011
Fonte: ISTAT – Censimen4 della popolazione 1971, 2001 e 2011
Lombardia – Superficie forestale
Fonte: Rielaborazione SIAN – INEA su da8 AGRIT-‐POPOLUS (MIPAAF)
Lombardia – Popolazione esposta al rischio di frane
Fonte: ISPRA
Lombardia – Specializzazione nel seUore manifaUuriero* 2009
Fonte: ISTAT – ASIA * l’indice è calcolato per i comuni con almeno 150 addeW totali
Indicatori a livello provinciale – Pavia
Per chi vuole saperne di più…
hMp://www.dps.tesoro.it/Aree_interne/ml.asp
GRAZIE