TIBET - I Viaggi di Maurizio Levi · 5° giorno / Tsetang – Samye – Yambulakang – Tsetang (la...
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TIBET Il Tetto del Mondo
Tra templi, popoli e paesaggi dell’altopiano tibetano
18 giorni – in hotel
Per secoli questo regno buddhista, arroccato fra le montagne dell’Himalaya, ha
esercitato un fascino straordinario sull’Occidente. Esploratori, colonialisti e
commercianti lo consideravano una terra proibita ricca di tesori nascosti. I
sognatori impegnati in un percorso di ricerca spirituale ne parlavano come di
uno Shangri-la perduto avvolto da un’aura di mistero e magia. Nel 1950 i cinesi
invasero il Tibet e in nome della rivoluzione comunista diedero inizio a un
sistematico smantellamento del patrimonio storico e culturale dell’intera regione.
Fortunatamente le azioni compiute dai cinesi sono state vanificate dalla fede
profonda del popolo tibetano. Oggi i pellegrini tibetani hanno ripreso a recitare i
mantra per le strade e a far girare le ruote di preghiera in cappelle pervase
dall’odore acre del burro di yak e dell’incenso di ginepro. I monasteri sono stati
restaurati e contemporaneamente è stata reintrodotta una seppur limitata libertà
religiosa. Il Tibet continua a essere uno dei paesi più straordinari dell’Asia! Un
luogo intriso di spiritualità che vanta monasteri incantati, splendidi scorci delle
montagne più alte del mondo e un popolo amabile con cui è piacevole entrare in
contatto.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2018
1° giorno / Italia – Pechino
Partenza in tarda mattinata da Milano Malpensa con volo di linea Air China per
Pechino. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno / Pechino – Lhasa (la città del Dalai Lama) (circa 70 km)
Arrivo a Pechino al mattino presto e proseguimento con il volo per Lhasa. Arrivo
a Lhasa (3.600 m) nel primo pomeriggio, disbrigo delle formalità d’ingresso e
accoglienza da parte dello staff locale. (N.B. L’aeroporto di Lhasa si trova a circa
70 km dalla città e il trasferimento richiede circa 1 ora e mezza). Cuore e anima
del Tibet, Lhasa, per secoli residenza dei Dalai Lama e ambita meta di
pellegrinaggio per migliaia di devoti, cela autentiche meraviglie. Avvicinandosi
all’abitato, uno dei centri urbani più elevati del mondo, il primo edificio che si
scorge a chilometri di distanza è il Potala un’imponente fortezza bianca e ocra che
preannuncia al pellegrino e al viaggiatore i fasti della città santa. Sistemazione in
hotel. Resto del pomeriggio dedicato all’adattamento all’altitudine. Cena in
ristorante locale o in hotel. Pernottamento in hotel.
3° giorno / Lhasa: Potala e il Jokhang (i simboli di Lhasa)
Dopo la prima colazione visita di due dei principali simboli di Lhasa: il Palazzo
del Potala (Patrimonio dell’Umanità UNESCO) e il Tempio di Jokhang. Il Potala
è una delle massime meraviglie architettoniche dell’Oriente, un’immane struttura
simile per molti aspetti a un’inviolabile fortezza. Il palazzo, che giace assopito
come un immenso museo, incute una sorta di timore reverenziale. Il Potala, i cui
lavori di costruzione iniziarono nel 1645, è stato sede del governo tibetano e
dimora di tutti i Dalai Lama che si sono susseguiti nel corso dei secoli a partire dal
quinto Dalai Lama. Provvisto di cappelle, celle, scuole per gli studi religiosi e
persino tombe dei Dalai Lama, costituiva in pratica un microcosmo
autosufficiente. Il Jokhang è l’edificio sacro più importante del Tibet. Fu fondato
tra il 639 e il 647 dal re Songtsen Gampo per ospitare la statua di Mikyoba, che
oggi si trova nel Tempio di Ramoche. La principessa cinese Wencheng, un’altra
moglie di Songtsen Gampo, dopo la morte del sovrano vi trasferì la statua di Jowo
Sakyamuni, l’immagine del Buddha più venerata del Tibet. Jokhang significa
appunto “cappella di Jowo”. La visita del tempio, pervaso dall’odore intenso del
burro di yak, animato dal mormorio sommesso dei fedeli che recitano i mantra e
sempre affollato di pellegrini, è un’esperienza da non perdere. Il Jokhang, e gli
antichi edifici che lo circondano, è situato all’interno del quadrilatero di strade che
definisce il Barkhor, il kora (circuito di pellegrinaggio) più sacro di Lhasa. L’area
del Barkhor, che ha resistito a ogni tentativo di infiltrazione da parte del mondo
moderno, è al contempo il cuore della città santa e il più importante quartiere
commerciale di Lhasa. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel.
Pernottamento in hotel.
4° giorno / Lhasa – Dranang – Mindroling – Tsetang (i rari dipinti murali)
(circa 190 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Tsetang. Sosta lungo il
percorso per la visita del piccolo Monastero di Dranang, risalente all’XI secolo.
Il piccolo monastero sakyapa è famoso per i suoi rari dipinti murali che
combinano aspetti stilistici indiani (Pala) e dell’Asia centrale (Western Xia). Si
prosegue verso est e si effettua una breve deviazione verso sud, nella valle del
Drachi, per la visita del Monastero di Mindroling, il più grande nonché il più
importante monastero nyingmapa della zona. Sebbene sul sito in cui oggi sorge
Mindroling fosse già stato fondato un piccolo monastero nel X secolo, la struttura
attuale viene generalmente fatta risalire al 1675 circa. Il suo lama fondatore,
Terdak Lingpa, era un erudito assai stimato come terton (scopritore di tesori) e
aveva avuto tra i suoi allievi il quinto Dalai Lama. Arrivo a Tsetang (3.510 m),
capoluogo della prefettura dello Shannan. Pranzo libero. Cena in ristorante locale.
Pernottamento in hotel.
5° giorno / Tsetang – Samye – Yambulakang – Tsetang (la Valle dello
Yarlung) (circa 120 km)
Intera giornata dedicata alla Valle dello Yarlung, considerata la culla della civiltà
tibetana, perché fu da qui che, nel VII secolo, i primi re del Tibet avviarono il
processo di unificazione del paese. Si inizia dalla visita del Monastero di Samye,
circondato da nude montagne e da spettacolari dune di sabbia. Samye, il primo
monastero buddhista costruito in Tibet, fu fondato durante il regno di re Trisong
Detsen probabilmente tra il 765 e il 780. La maggior parte della corte, essendo di
religione bon, la fede dominante in Tibet prima dell’avvento del buddhismo, non
gradì per nulla questa iniziativa. L’affermazione del buddhismo a dispetto della
classe dirigente bon fu simboleggiata dal trionfo riportato da Guru Rinpoche sui
demoni del Tibet radunati sulla collina di Hepo Ri, subito a est di Samye. Il
disegno architettonico del monastero è una rappresentazione mandalica
dell’universo. Il tempio centrale simboleggia il Monte Meru e i templi disposti
intorno a esso in due cerchi concentrici rappresentano gli oceani, i continenti e i
subcontinenti. I 1008 chorten lungo il muro circolare che circonda il monastero
rappresentano il Chakravala, l’anello di montagne che avvolge l’universo. Il
complesso in origine comprendeva 108 edifici, numero che per i tibetani ha un
valore benaugurale. Si continua con la visita del Monastero di Trandruk, fondato
nel VII secolo per soggiogare una leggendaria diavolessa distesa in posizione
supina lungo tutto l’altopiano del Tibet. Per costruire il monastero in questo
punto, che corrispondeva alla spalla sinistra della creatura malefica, Songtsen
Gampo aveva assunto le sembianze di falco (tra) per sconfiggere un drago (druk)
del luogo; tale evento leggendario viene ancora oggi ricordato dal nome stesso del
monastero. Infine si sale su un crinale scosceso che si affaccia sui campi della
valle per la visita dell’elegante e affusolata struttura dello Yumbulagang, il
palazzo più antico del Tibet. Dal promontorio sormontato da bandiere di preghiera
si godono vedute favolose. Rientro a Tsetang. Pranzo libero. Cena in ristorante
locale o in hotel. Pernottamento in hotel.
6° giorno / Tsetang – Lago Yamdrok – Gyantse (il lago dalla forma di
scorpione) (circa 360 km) Dopo la prima colazione partenza ovest per Gyantse. Lungo il percorso si
raggiunge la sommità del passo Kamba-La (4.700 m) da dove si gode di una vista
mozzafiato delle acque scintillanti del Lago Yamdrok, uno dei quattro laghi sacri
del paese (gli altri sono il Lhamo-La, il Nam e il Manasoravar). La forma del lago,
che giace diverse centinaia di metri più in basso, ricorda vagamente quella di uno
scorpione. Si prosegue verso ovest lungo un percorso straordinariamente
scenografico. Sosta sul passo Karo-La (4.960 m), il più alto punto del percorso,
con una superba vista del ghiacciaio Karo-La e del passo Simi-La (4.280 m). Si
giunge a Gyantse (3.980 m), una delle più gradevoli città tibetane, situata nella
valle del Nyangchu, famosa per il suo bianco Kumbum, il più grande chorten
tibetano. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Pernottamento in
hotel.
7° giorno / Gyantse – Shalu – Shigatse (il più importante chorten tibetano)
(circa 90 km) Dopo la prima colazione visita dei principali siti di interesse di Gyantse. Si inizia
dal Kumbum (“100.000 immagini”), il chorten, commissionato da un principe di
Gyantse nel 1427, dichiarato il più importante del suo genere in Tibet. Si tratta di
una magnifica struttura alta 35 metri, composta da livelli sovrapposti dipinti di
bianco e orlati di decorazioni. All’interno una serie apparentemente infinita di
minuscole cappelle ospita numerosi e pregevoli affreschi. Dai piani superiori si
possono ammirare splendide vedute. Si prosegue con la visita del vicino
Monastero di Pelkor Chode, con i caratteristici muri dipinti di rosso. Non
mancheremo l’impegnativa salita allo Dzong di Gyantse (circa 20 minuti a piedi)
per godere del grandioso panorama sugli edifici imbiancati a calce della città e
sulla fertile valle che li circonda. Si prosegue verso nord-ovest per Shigatse.
Lungo il percorso sosta in un luogo alquanto singolare, immerso in uno splendido
scenario naturale, il Monastero di Shalu. Fondato nell’XI secolo, il monastero
divenne un centro per l’insegnamento di discipline particolari come l’arte di
camminare in stato di trance o il thumo, l’abilità di generare calore interno per
sopravvivere in condizioni climatiche rigide, caratteristiche rese famose dai
“monaci volanti” descritti nel libro Mistici e maghi del Tibet di Alexandra David-
Neel. La forma del monastero rappresenta il paradiso di Cenresig
(Avalokiteshvara), rifugio da tutte le sofferenze terrene. Arrivo a Shigatse (3.840
m), la seconda città del Tibet, nonché capitale storica della provincia dello Tsang.
Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Pernottamento in hotel.
8° giorno / Shigatse – Sakya (la residenza del Panchen Lama) (circa 150 km) Dopo la prima colazione visita del principale sito d’interesse di Shigatse, il
Monastero di Tashilhunpo, la più grande istituzione monastica del Tibet nonché
residenza del Panchen Lama, “grande erudito”, la seconda autorità temporale e
spirituale del Tibet dopo il Dalai Lama. Il monastero, che si estende su una
superficie di 70.000 mq, è a tutti gli effetti un’imponente città fortificata. Fu
fondato nel 1447 da un discepolo di Tsongkhapa, Genden Drup, che venne
retroattivamente nominato primo Dalai Lama e che riposa all’interno del
monastero. Sopra gli edifici bianchi in cui risiedono i monaci sono raggruppate
numerose strutture color ocra con il tetto dorato, all’interno delle quali si trovano
le tombe dei Panchen Lama. Più in alto si staglia un grande muro bianco sul
quale, durante le feste, vengono appesi enormi thangka dai colori vivaci. Intorno
al complesso monastico si snoda un kora che conduce alle colline alle spalle del
monastero. Si prosegue con la visita del mercato locale, il secondo mercato
agricolo del Tibet in ordine di grandezza, frequentato da tibetani, cinesi han e
commercianti hui, che si tiene giornalmente in un grande cortile all’aperto.
Partenza verso sud-ovest per la cittadina di Sakya (4.280 m). Pranzo libero. Cena
in ristorante locale o in hotel. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Sakya – Shigatse (la “Grande Muraglia” tibetana) (circa 150 km) Dopo la prima colazione visita del Monastero di Sakya (4.280 m), la “Grande
Muraglia tibetana”, un imponente edificio simile a una fortezza che svetta a metà
della collina sulla sponda del fiume. L’imponente monastero, che venne edificato
nel 1268, fu la sede del primo governo tibetano retto da un lama. Pervaso da una
straordinaria atmosfera di sacralità, si caratterizza per il colore grigio cenere delle
sue mura e per le strisce decorative verticali bianche e rosse. La scelta dei colori
sta a simboleggiare il Rigsum Gonpo (la trinità di bodhisattva) e al tempo stesso
rimanda all’autorità di Sakya, nome che letteralmente significa “terra pallida”. In
realtà a Sakya sono presenti due monasteri, ubicati rispettivamente a nord e a sud
del Trum-chu. L’imponente edificio che svetta a metà della collina sulla sponda
meridionale del fiume è il più famoso e suggestivo. Dell’originale complesso
monastico settentrionale rimane ben poco, si dice che un tempo fosse costituito da
108 edifici e che ospitasse circa 3000 monaci dediti agli studi tantrici. Partenza
vero nord-est per Shigatse (3.840 m). Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in
hotel. Pernottamento in hotel.
10° giorno / Shigatse – Lhasa (la residenza estiva dei Dalai Lama) (circa 270
km) Dopo la prima colazione partenza verso est, attraverso gli splendidi paesaggi
dell’altopiano tibetano, per il rientro a Lhasa. Visita del Norbulingka, il cui nome
significa letteralmente “Parco Gioiello”, l’antica residenza estiva dei Dalai Lama.
La sede del palazzo d’estate fu scelta dal settimo Dalai Lama che nel 1755
commissionò la costruzione di un grande edificio nel parco. Anziché usare il
palazzo semplicemente come luogo di meditazione, questi decise di adibirlo a
vera e propria residenza estiva dalla quale governare il paese, e il suo esempio fu
seguito da tutti i Dalai Lama che gli succedettero. La grandiosa processione
annuale del trasferimento della corte dal Potala al Norbulingka divenne uno degli
eventi più importanti che scandivano la vita a Lhasa. Pranzo libero. Cena in
ristorante locale o in hotel. Pernottamento in hotel.
11° giorno / Lhasa – Ganden – Drigung Til (il cimitero a cielo aperto) (circa
150 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-est per il Monastero di Ganden, la
principale sede dell’ordine gelugpa, fondato nel 1409 da Tsongkhapa, il “venerato
riformatore”. Ganden, che in tibetano significa “gioioso”, è il nome del Paradiso
Occidentale in cui dimora il Jampa, il Buddha del futuro. Questo nome augurale
non è stato sufficiente a propiziare la fortuna del monastero, che ha ricevuto gli
attacchi più pesanti da parte delle Guardie Rosse, forse proprio a causa della sua
importanza politica. Il monastero, pervaso da una particolare atmosfera difficile
da ritrovare negli altri grandi complessi gelugpa della zona, offre una vista
stupenda sulla circostante Valle del Kyi-chu, e sul suo suggestivo kora, il sacro
circuito percorso dai pellegrini.
Si continua verso nord-est, attraverso valli incontaminate, per il Monastero di
Drigung Til (4.150 m), che si erge su un alto e impervio crinale in posizione
dominante rispetto alla Valle del Zhorong-chu. Fondato nel 1167, è il più
importante monastero della scuola drigungpa dell’ordine kagyupa nonché il
cimitero a cielo aperto più famoso del Tibet centrale. Intorno al 1250 si trovava
già in competizione con il Monastero di sakya per la conquista del potere politico.
Nel 1290 le forze di Sakya si allearono con l’armata mongola e lo saccheggiarono.
Dopo aver subito la sconfitta, il complesso monastico si dedicò all’insegnamento
della meditazione contemplativa. Attualmente vi risiedono circa 300 monaci.
Pranzo libero. Cena e pernottamento in semplice guest-house (in stanze a più letti
con servizi in comune).
12° giorno / Drigung Til – Reting – Lago Nam Tso – Tashi Do (uno dei siti
naturali più belli del Tibet) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per il Monastero di Reting,
adagiato sul fianco di una collina nella Valle del Rong-chu. Come il Monastero di
Ganden, anche Reting fu danneggiato dalle Guardie Rosse. Nonostante ciò il sito
è tuttora uno dei più belli della regione. Il Dalai Lama ha dichiarato che se
dovesse mai tornare in Tibet, è a Reting e non a Lhasa che vorrebbe risiedere. Il
monastero, risalente al 1056, inizialmente era legato alla figura del famoso
maestro buddhista Atisha, ma nel corso degli anni stabilì importanti legami con
l’ordine gelugpa e i Dalai Lama. Si prosegue verso nord-ovest per lo splendido
Lago Nam-Tso (4.730 m), per grandezza il secondo lago di acqua salata della
Cina (lungo oltre 70 km, raggiunge un’ampiezza di 30 km e una profondità
massima di 35 m), nonché uno dei siti naturali più belli del Tibet. Il lago appare
come una meravigliosa distesa turchese avvolta dall’imponente cornice delle
montagne. Gli ampi spazi aperti, punteggiati dalle tende dei nomadi dronkpa,
offrono uno scenario davvero suggestivo. Si raggiunge il Monastero di Tashi Do,
situato su una penisola che si protende nell’angolo sud-orientale del lago. Qui, ai
piedi di due colline dalle cime aguzze, si trovano due piccole cappelle con vedute
che dalle limpide acque spaziano fino al vasto e innevato massiccio del Nyenchen
Tanglha (7.110 m). Furono proprio queste le montagne attraversate dagli alpinisti
Heinrich Harrer e Peter Aufschnaiter durante il loro incredibile viaggio verso
Lhasa raccontato nel libro “Sette anni in Tibet”. Pranzo libero. Cena e
pernottamento in semplice guest-house (in stanze a più letti con servizi in
comune).
13° giorno / Tashi Do – Tsurphu – Lhasa (la setta dei berretti neri) (circa 270
km) Dopo la prima colazione partenza verso sud per il Monastero di Tsurphu, la sede
del ramo karmapa dell’ordine buddhista dei kagyupa. I karmapa sono conosciuti
anche come berretti neri, appellativo che fa riferimento a un mitico copricapo
regale, una copia del quale fu donata al quinto Karmapa dall’imperatore cinese
Yong Lo nel 1407. Nel monastero sono esposte delle immagini che ritraggono il
sedicesimo Karmapa con indosso il berretto nero, decorato in oro, che si dice
fosse stato confezionato con i capelli delle dakini, le donne celestiali. Fu il primo
Karmapa, Dusum Khyenpa (1110-93), a introdurre il concetto di reincarnazione e
la linea di discendenza dei karmapa è proseguita fino a oggi. Si prosegue verso est
per Lhasa. Pranzo libero. Cena in ristorante locale o in hotel. Pernottamento in
hotel.
14° giorno / Lhasa – Drepung – Sera – Lhasa (i grandi complessi monastici
gelugpa) (circa 40 km) Dopo la prima colazione partenza per la visita del Monastero di Drepung, un
tempo il più grande monastero del mondo, situato 8 km a ovest dal centro di
Lhasa. La parola drepung, che significa “mucchio di riso”, fa riferimento ai
numerosi edifici bianchi, ammassati sulla collina, che costituivano questo
immenso complesso. Nel corso dei secoli il monastero ha subito gli attacchi dei re
di Tsang e dei mongoli, ma ha superato relativamente indenne la Rivoluzione
Culturale, tanto che ha mantenuto intatti molti degli elementi di maggiore
interesse. Popolato da circa 600 monaci, oggi Drepung è tornato ad assomigliare a
un piccolo villaggio. Nel pomeriggio visita del Monastero di Sera, 5 km a nord
dal centro di Lhasa. Sera fu fondato nel 1419 da Sakya Yeshe, un discepolo di
Tsongkhapa noto anche con il titolo onorifico di Jamchen Choje. All’epoca della
sua massima prosperità ospitava cinque collegi e circa 5.000 monaci, oggi i
monaci sono ridotti a poche centinaia. Nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 17.00, nel
cortile dei dibattiti si tengono spesso le colorite riunioni dei monaci. Pranzo
libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
15° giorno / Lhasa (la statua di Sakyamuni all’età di otto anni) Dopo la prima colazione ancora una mattinata da dedicare alla visita dei siti
d’interesse di Lhasa. Molto interessante il Tempio di Ramoche che può essere
considerato il tempio gemello del Jokhang, del quale è contemporaneo. Fu
costruito per ospitare la statua del Jowo Sakyamuni che ora si trova nel Jokhang.
Attualmente la statua più importante del tempio è quella di Mikyoba (rappresenta
Sakyamuni all’età di otto anni), portata in Tibet nel VII secolo come parte della
dote dalla moglie nepalese del re Songtsen Gampo, la principessa Bhrikuti.
Intorno alla metà del XV secolo il tempio divenne il Collegio Tantrico Superiore
di Lhasa. Pranzo libero. Pomeriggio a disposizione per il relax o attività di
interesse individuale. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
16° giorno / Lhasa – Drakyerpa - Lhasa Colazione in hotel e partenza verso Drakyerpa, una delle più importanti grotte di
meditazione di Lhasa,
Questa grotta sacra risale al VII secolo e, oltre a un ambiente mistico intriso di
spiritualità, offre una vista mozzafiato, grazie alla sua posizione un po’ più in alto
di Lhasa. Visitato almeno una volta nella vita dalla popolazione locale, questo sito
è sede di importanti rituali. Rientro a Lhasa, pranzo libero e resto del pomeriggio
a disposizione per il relax o attività di interesse individuale. Cena in ristorante
locale. Pernottamento in hotel.
17° giorno / Lhasa - partenza Colazione in hotel e in mattinata visita del Museo Tibetano di Lhasa. Pranzo
libero e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo di ritorno via
Pechino. Cena e pernottamento a bordo.
18° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.
Sistemazioni previste:
Lhasa: Four Point Hotel, 5* o similare (2 notti)
Tsetang: Tsetang Hotel, 3* o similare (2 notti)
Gyantse: Gyantse Hotel, 3* o similare (1 notte)
Shigatse: Shigatse Hotel, 3* o similare (1 notte)
Sakya: Manasarovar Hotel, 2* o similare (1 notte)
Shigatse: Shigatse Hotel, 3* o similare (1 notte)
Lhasa: Four Point Hotel, 5* o similare (1 notte)
Drigung Til: Shambala Source Hotel. 2* o similare (1 notte)
Tashi Do: Nam-Tso Guest-house (1 notte)
Lhasa: Four Point Hotel, 5* o similare (4 notti)
Attenzione: le fotografie del Dalai Lama, i testi sul Dalai Lama, gli articoli di
giornale a favore del Tibet, la guida dell’EDT (Lonely Planet) sul Tibet con
prefazione del Dalai Lama ecc. non possono essere introdotti in Tibet perché
ritenuti antigovernativi.
Altre informazioni:
Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi di diversi modelli e
dimensioni a seconda del numero di partecipanti. Guide locali di lingua inglese,
esperto accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti.
Pernottamenti – Hotel di categoria 5* a Lhasa, 3* a Tsetang, Gyantse e Shigatse,
2* a Sakya e Drigung Til. Una notte in semplice guest-house a Tashi Do in stanze
a più letti con servizi in comune. E’ inclusa la mezza pensione (tutte le cene) con
pasti consumati in ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture dove sono previsti
i pernottamenti.
Clima – Il periodo climatico migliore per effettuare un viaggio in Tibet va dalla
metà di Maggio alla fine di Settembre. Nei mesi di Luglio e Agosto la parte
meridionale del Tibet è soggetta al monsone e può pertanto essere interessata da
cielo coperto e piogge anche intense, generalmente durante la notte e al mattino.
L’escursione termica tra il giorno e la notte è elevata. Durante il giorno
l’irradiazione solare è molto forte (si raggiungono anche i 27°C-28°C) ma
possono verificarsi repentini abbassamenti di temperatura in presenza di vento o
annuvolamenti.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione.
Altimetria: Come specificato nel programma i pernottamenti si effettuano tra i
3.510 metri di Tsetang e i 4.730 metri del Lago Nam Tso. Pertanto è necessario
essere in buone condizioni di salute. Si consiglia una visita medica preventiva.
Mal di testa e sensazioni di malessere sono i sintomi che si possono manifestare
per qualche partecipante il primo giorno in quota, ma generalmente passano
nell’arco di un paio di giorni.
Formalità burocratiche – E’ necessario richiedere il visto Cina almeno 5
settimane prima della partenza in quanto solo dopo aver ottenuto il visto Cina si
possono richiedere i permessi di ingresso in Tibet (ci vogliono almeno 3 settimane
per l’ottenimento di tali permessi che verranno consegnati all’aeroporto di
Pechino). Necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di
partenza e con almeno 2 pagine libere.
Grado di difficoltà – Viaggio di grande interesse culturale e paesaggistico.
Itinerario non particolarmente impegnativo anche se bisogna tener conto delle
altitudini elevate. Due sistemazioni molto semplici presentano al necessità di
condividere camere e servizi. Alimentazione differente dalla nostra, ma di livello
accettabile.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
Partenze di gruppo:
€ 3.500 base 10-14 partecipanti, con guide locali e nostro accompagnatore
€ 3.720 base 8-9 partecipanti, con guide locali e nostro accompagnatore
Partenze individuali con guide di lingua inglese:
€ 3.450 base 4 partecipanti
€ 4.220 base 2 partecipanti
Da aggiungere:
- partenze da altre città su richiesta
- supplemento singola (14 notti): € 650
- (a) supplemento alta stagione aerea € 190
- tasse aeree e security surcharge € 420 (circa)
- copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto
- costo individuale di gestione pratica € 80
- visto consolare Cina € 160
--- Partenze individuali possibili tutti i giorni ---
Date di partenza di gruppo:
1) da sabato 7 a domenica 22 Luglio 2018
2) (a) da giovedì 9 a domenica 26 Agosto 2018 (alta stagione aerea)
3) da sabato 8 a domenica 23 Settembre 2018
Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all
inclusive”.
La quota comprende:
I voli internazionali di linea, l’accoglienza e i trasferimenti da/per l’aeroporto, i
pernottamenti in hotel in mezza pensione (tutte le cene), il trasporto con automezzi
tipo minibus, guide locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un
minimo di 8 partecipanti, gli ingressi ai siti di interesse, assicurazione come
specificato, il dossier culturale/informativo sul paese.
La quota non comprende:
Tutti i pranzi, le bevande ai pasti, le mance ai monaci e al personale locale, spese ed
extra personali, tutto quanto non espressamente specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”
- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di
viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità
permanente
Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese
accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo
dell’importo si evince dalla tabella che segue:
Quota totale fino a: Costo a passeggero*
€ 1.000,00 € 45
€ 2.000,00 € 80
€ 3.000,00 € 115
€ 4.000,00 € 150
€ 5.000,00 € 185
€ 7.000,00 € 255
€ 10.000,00 € 360
NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese
gestione pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.
Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a
€ 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di
€ 55,00, da specificare espressamente all’operatore.
Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro
sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,81
in vigore nel mese di Dicembre 2018. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a
20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.
Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.
Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli
interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea,
indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i
disservizi a esse correlati.
Milano, 08.02.2017 n. 2
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site: www.viaggilevi.com