Gli animali ci assomigliano molto a volte... Non hai capito che ti ho detto di chiudere la bocca?
Ti rivelerai tra due animali
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Transcript of Ti rivelerai tra due animali
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Copertina e tavole di Emanuela Schirone
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LLEEVVAANNTTEE EEDDIITTOORRII -- BBAARRII
Salvatore Schirone Rosario Scognamiglio
Ti rivelerai tra due animali
L’asino e il bue nella Tradizione cristiana
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ISB
N 9
78-8
8-7
949-5
94-3
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© 2011 - Tutti i diritti riservati
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INDICE GENERALE
Presentazione ……………………………………………… pag. 7
INTRODUZIONE Il “presepiaro” di S. Gregorio Armeno ……………… ” 11Uno, due, l’asino e il bue …………………………………… ” 12
CAPITOLO PRIMO: Un solido fondamento ………… ” 15I vangeli “segreti” …………………………………………… ” 15Il “protovangelo” di Giacomo …………………………… ” 17Il vangelo dello Pseudo-Matteo ………………………… ” 19Simbolismo biblico …………………………………………… ” 22
a) Bue …………………………………………………………… ” 23b) Bue e asino ………………………………………………… ” 26c) Asino ………………………………………………………… ” 28
L’iconografia dei primi secoli …………………………… ” 32
CAPITOLO SECONDO: I Padri della Chiesa …………… ” 43Asino e bue presso la mangiatoia ……………………… ” 44- Origene (�254) ……………………………………………… ” 44- Ambrogio (�397) …………………………………………… ” 48- I Cappadoci ………………………………………………… ” 51 - Gregorio di Nazianzo (�390) ………………………… ” 52- Gregorio di Nissa (�395) ………………………………… ” 53 - Cirillo di Alessandria (�444)…………………………… ” 56- Girolamo (�419) …………………………………………… ” 57- Agostino (�430) …………………………………………… ” 63- Gregorio Magno (�604) ………………………………… ” 67- Pietro Crisologo (�dopo il 450) ………………………… ” 71
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A prescindere dalla mangiatoia ………………………… pag. 75 - Simili ad animali privi di ragione! ……………… ” 75- Asini o cavalli? …………………………………………… ” 80- Asini sciolti? ……………………………………………… ” 82 - Sempre in coppia ………………………………………… ” 86
CAPITOLO TERZO: Una presenza ancora viva ……… ” 89- Innografia latina e bizantina ………………………… ” 89- Canti popolari ……………………………………………… ” 95- “La Notte Santa” di Gozzano ………………………… ” 104- Leggende popolari ……………………………………… ” 109- La parola a Benedetto XVI …………………………… ” 111
CONCLUSIONI: Messaggio di unità ………………… ” 117
BIBLIOGRAFIA ……………………………………………… ” 117- Vangeli apocrifi …………………………………………… ” 121- Natale e simbolismo dell’asino e del bue ……… ” 121- Iconografia e bassorilievi ……………………………… ” 122- Testi patristici ……………………………………………… ” 122- Innografia …………………………………………………… ” 123 - Altri testi ……………………………………………………… ” 123
Tavole Iconografiche - Tav. 1: Catacombe di Priscilla ………………………… ” 33- Tav. 2: Lastra funeraria di Severa …………………… ” 34- Tav. 3: Sarcofago Claudiano …………………………… ” 36- Tav. 4: Coperchio del Sarcofago detto di Stilicone ” 38- Tav. 5: Andrej Rublev (scuola di), Natività ……… ” 40
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Presentazione
Quello che colpisce maggiormente nella letturadi questo libretto sull’asino e il bue nella Tradizione(con la T maiuscola) cristiana è il mirabile insieme diamore, competenza professionale e umana delicatezzacon cui i due studiosi Salvatore Schirone e RosarioScognamiglio, già noti per altri pregevoli lavori incampo biblico-patristico, hanno curato e proposto,come lo scriba del Vangelo che, “diventato discepolodel regno dei cieli, è simile a un padrone di casa cheestrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt13,52).
Siamo soliti considerare il bue e l’asinello solodue graziosi accessori dei nostri presepi, messi lì pertradizione, ma non si sa bene perché, forse solo per ri-scaldare il bambino e la grotta; vengono alla mente,ad esempio, i versi conclusivi della celebre filastroccadi Guido Gozzano, La Notte Santa: “Quanta neve,quanta!” dice sgomento Giuseppe a Maria, ma ag-giunge: “Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue.Maria - conclude il poeta - già trascolora divinamenteaffranta.../ Il campanile scocca la Mezzanotte Santa”.
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Per riscaldare il bambino e la grotta... ma nulla dipiù...
Questo lavoro ci fa scoprire che c’è invece tantodi più. Ci fa scoprire quanta ricchezza i vangeli apo-crifi, i Padri della chiesa di oriente e di occidente, ilmedioevo e l’età moderna, fino a Benedetto XVI, ab-biano tratto dal bue e dall’asino del presepe, mettendoinsieme Antico e Nuovo Testamento, Parola e litur-gia, vita civile e vita della chiesa, dotti scritti e sem-plici canti popolari, parole di ogni tempo e immaginidi una preziosa iconografia natalizia.
È incredibile vedere quante riflessioni, quante in-tuizioni, quanti messaggi abbia suscitato il testo diIsaia (1,3): “Il bue conosce il proprietario e l’asino lagreppia del suo signore”, un testo ‘accomodato’ allaNatività; quante interpretazioni allegoriche e spiri-tuali abbiano avuto i due animali tra i quali, secondoun versetto del profeta Abacuc, il Signore “si ri ve-lerà” (cfr. Ab 3,2, LXX). Potrebbe sembrare quasiirriverente, ma, lo sappiamo, è il mistero abissale,inau dito, dell’abbassamento di un Dio che “apparsoin forma umana, umiliò se stesso facendosi obbedientefino alla morte, e alla morte di croce” (Fil 2,7-8).
Dalla mansuetudine del bue, dalla docilità del-l’asino impariamo anche noi l’umiltà e la mitezza, im-pariamo a mettere da parte anche la superbia di una
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dotta erudizione. Scrive Benedetto XVI: “nella stalla,dove è lui, non abitano le persone raffinate, lì sono dicasa appunto il bue e l’asino”.
Nasce dalla lettura di queste pagine un senso eun bisogno di adorazione del mistero del Dio fattouomo. Dice il presepiaro napoletano di San GregorioArmeno: “Il bue e l’asino sono inginocchiati perché,malgrado siano semplici animali, lo sanno che quelBambino è Figlio di Dio e come tale lo devono ado-rare. Non vi pare?”. Ad adorare le meraviglie di Diosiamo condotti per mano, mistagogicamente, attra-verso queste pagine.
GIUSEPPE MICUNCO
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