Tesi: restauro di un Prezioso tabernacolo di "Antonio Scaletti"
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Restauro di un prezioso tabernacolo donato a Re
Vittorio Emanuele II, premiato all’Esposizione Nazionale di Firenze nel
1861.
Tesi di Martina Varinicorso 2015/16 per la qualifica di
Collaboratore restauratore di beni culturali.
Centro Europeo del Restauro.
Indice• Inquadramento storico Lo stile nell’Ottocento• Descrizione dell’opera Iconografia Il bassorilievo Tecniche costruttive• Osservazioni preliminari• Restauro virtuale• Intervento di restauro Integrazione delle lacune Incollaggio intagli Fermatura listra in ebano Incollaggio listra in pioppo Pulitura degli ottoni Pulitura del bassorilievo Stuccatura della cornice Antitarlo Lucidatura del bassorilievo Lucidatura del tempietto Ricostruzione monogramma• Dopo il restauro
Inquadramento storico : l’Unità d’Italia e l’Esposizione Nazionale di Firenze.
L’opera fu realizzata dall’intagliatore Antonio Scaletti nel 1861. Come ben
sappiamo,in quest’anno venne formata l’Unità d’Italia e Vittorio Emanuele II fu
proclamato Re. Nello stesso anno nacque la prima Esposizione Nazionale, che si tenne a
Firenze alla stazione Leopolda. L’ autore realizzò il tabernacolo, per essere
esposto alla manifestazione, nella quale ricevette un premio nella sezione scultura.
Lo stile nell’ Ottocento
L’Ottocento, fu un secolo nel quale, per diverse motivazioni di carattere storico – culturale, si sentì la necessità di un ritorno alle proprie origini. Intorno alla metà del
secolo la produzione manifatturiera era caratterizzata dalla fusione di stili ben definiti, e per quanto riguarda Firenze, le opere prodotte erano fortemente influenzate dallo
stile quattro/cinquecentesco. L’intagliatori dell’epoca avevano l’intento di trasformare l’intaglio in un’arte che potesse competere con le “arti maggiori”, grazie alle loro abilità
tecniche.
Descrizione dell’opera
30 cm53
cm
Visione frontale Visione posterioreCos’è il Tabernacolo
La cornice a tabernacolo nasce dall’imitazione
della facciata di un edificio, formata da un
basamento alle cui estremità si alzano due
colonne o due lesene che possono essere scanalate
o ornate da elementi decorativi, sulle quali si appoggia un architrave.
Le parole latine tabernaculum e taberna derivano da tabula, tavola
di legno e significavano capanna.
Descrizione dell’opera
Prospetto destroProspetto sinistro
Visione inferiore
Visione superiore
30cm
30cm53
cm
53cm
6cm
6cm
Oltre ad essere un’opera d’arte,
di elaborata e finissima
manifattura, il tabernacolo ha
anche una valenza religiosa.
Lo scultore ha ideato questo
gioiello nei minimi
particolari, anche dal punto di vista
iconografico. Il tempietto, infatti, e’ adorno di fregi
allegorici analoghi al
soggetto a cui fa corona.
Qui sotto sono rappresentati i due stemmi araldici presenti sui
fianchi del tabernacolo. Uno raffigura uno scudo col l’arma
sabauda, in onore al neo re Vittorio Emanuele II, mentre
nell’altro è inciso il giglio fiorentino.
Il bassorilievo : copia della tavola di Raffaello, “ La Madonna del passaggio”
Tecniche costruttive
Struttura è in legno di abete,listrata in legno di ebano. Al
corpo sono incollati, con colla a caldo, gli ornati in
legno di ebano massello; le
cornici,i due torniti e i due fregi ai
margini.All’interno un
piccolo telaio di dimensione ridotta,
che forma il riquadro al quale
viene fissato il bassorilievo.
Osservazioni preliminari e stato di conservazione
dell’opera.
•deposito di particellato atmosferico.• diverse mancanze negli elementi lignei intagliati, presenti sul fronte e sui lati.• intaglio rappresentante lo stemma sabaudo totalmente scollato.• residui di colla animale.• presenza di fessurazione fra il basso rilievo e il tabernacolo.
55 c
m
53 cm
Restauro virtuale
INTERVENTO DI RESTAURO
L’intervento previsto ha come obiettivo quello di effettuare operazioni mirate alla conservazione e alla manutenzione del manufatto, le operazioni che prevediamo di effettuare sono le seguenti:
• rimozione del particellato atmosferico.•integrazione degli elementi d’intaglio mancanti.• incollaggio degli intagli totalmente o parzialmente scollati.• stuccatura di una cornice in ebano.• incollaggio e fermatura della listra di ebano.• ringrosso della luce della cornice.• pulitura dell’appliques in ottone.• pulitura del bassorilievo.• trattamento antitarlo.• lucidatura del bassorilievo.• lucidatura del tempietto.• ricostruzione del monogramma mariano.
Firme d’autore
Integrazione delle parti mancanti
Sono state eseguite delle prove con tre diversi materiali : Balsite W,
Tenax, Araldite SV427.Ai composti è stato aggiunto del
pigmento nero avorio per raggiungere la tonalità dell’essenza
desiderata.Per creare gli stampi è stata usata una gomma siliconica, Silical 115,
Preparazione dei calchi
Una volta scelto il materiale più adatto, sono stati creati tutti gli stampi necessari per la
riproduzione delle parti mancanti. Per riprodurre la tonalità del legno di giuggiolo,
all’Araldite SV 427 sono stati aggiunti 3 diversi pigmenti. Gli stampi sono stati eseguiti
prendendo come esempio le copie intagliate degli elementi da ricostruire.
Stesso procedimento è stato attuato per riprodurre le decorazioni, mancanti, ai margini dell’arcata.
Grazie alla documentazione fotografica si poteva osservare che gli elementi mancanti erano della medesima forma e dimensione, di quelli presenti
nell’acroterio all’apice.
I calchi sono stati rifiniti con l’utilizzo di sgorbie.
Incollaggio delle parti totalmente o parzialmente scollate.
Incollaggio della listra parzialmente scollata con colla a caldo.
Ringrosso della luce della cornice
Pulitura delle appliques in ottone con sgrassatore per metalli
Pulitura del bassorilievo con emulsione grassa neutra
Trattamento antitarlo e pulitura del tabernacolo
Il trattamento antitarlo è avvenuto mediante l’utilizzo
del Per-xil 10 , tramite imbibizione a pennello e
iniezione a siringa.
Stuccatura delle rotture presenti sulla cornice in ebano.
Lucidatura del bassorilievo con cera in pasta naturale.
Lucidatura del tempietto.
Dopo aver pulito accuratamente la superficie, il
tabernacolo è stato lucidato con la gommalacca Brenn – matt (opaca), ideale per la
lucidatura di elementi intagliati. La gommalacca è
stata applicata con un pennello a setole morbide,
punteggiando la superficie.
Ricostruzione del monogramma mariano.
Dopo il restauro
Prospetto destroProspetto sinistroVisione superiore
Visione inferiore
Dopo il restauro