Tempo n° 3

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 27 gennaio 2012 ANNO XIII N. 03 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di FRONTE UNITO SULLE LIBERALIZZAZIONI VARATE DAL GOVERNO MONTI. ANCHE I TASSISTI CARPIGIANI NON CI STANNO E ANNUNCIANO: “SE SI VA AVANTI COSì BLOCCHEREMO L’ITALIA”. SUL PIEDE DI GUERRA Ph Federico Spaggiari

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Su questo numero: Piscina Comunale: non c'è due senza tre; Silmar: generazioni di fotografi; Tassisti sul piede di guerra; Secchia: finiremo tutti sott'acqua; Un nuovo vescovo per Carpi; La farmacia Santa Caterina si è trasferita e ha ampliato ambienti e servizi; Carpi: il pericolo corre sulla strada; In via Rocca il degrado continua; Vigili troppo autoritari: non è una leggenda metropolitana; E dopo l'India per Alle Tattoo inizia una nuova avventura; Bruno Franciosi: Barista? No, artista; L'arte secondo Gianpaolo Sabbadini; L'angolo del dialetto con Massimo Loschi; Patriottismo senza confini; 150 e il diMostra. Quando il cinema fa la storia; Fantasia al potere con GiocaCarpi; Schiatti Car ha presentato la nuova Bmw Serie 3 Berlina; Tessile - Abbigliamento: parola d'ordine, resistere; Sweet: dove la dolcezza è di casa; La condanna della testimonianza: il ritratto di Edith Bruck in occasione della Giornata della Memoria; Grande weekend di pallavolo al PalaCasaModena

Transcript of Tempo n° 3

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

27 gennaio 2012 ANNO XIII N. 03attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

fronte unito sulle liberalizzazioni varate dal governo monti. anche

i tassisti carpigiani non ci stanno eannunciano: “se si va avanti cosìbloccheremo l’italia”.

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le tredici lune. la memoria occultata delle donne nei vangelidi maria soave buscemi“A partire dal mio corpo lunatico di donna, da tutti i nostri corpi lunatici di donne,

voglio scrivere dei racconti che riscattino le nostre voci ammutolite”.

Da gennaio è in libreria Le tredici lune, il nuovo libro di maria soave Buscemi che restituisce una storia, una personalità, una fede alle

Marie dei Vangeli e alle donne delle parabole. Il passaggio dalla memoria orale alla memoria scritta ha penalizzato il genere femminile ed è oggi tempo di riscoprire un tesoro troppo a lungo sepolto. L’au-trice ricostruisce la vita di Maria e delle altre donne basandosi sui dati della ricerca biblica, intrecciati – con prosa poetica - alla propria esperienza di vita e soprattutto con quella delle donne delle periferie del mondo. Maria come donna contestualizzata nel suo tempo e nel suo spazio: povera, di un paese oc-cupato dall’esercito romano, che parlava aramaico, la lingua degli impoveriti e degli impuri. Una donna vera che ha partorito il sogno dei poveri, il sogno fatto carne.Maria Soave Buscemi racconta come, per molti anni, ha visto appassirsi vite intente a cercare il sa-cro fuori da sé. Nei Vangeli troviamo donne cresciu-te nei duri codici patriarcali del mondo giudaico, dove la purezza e la sacralità abitavano solo il corpo rigido dei sacerdoti. Ma ancora oggi ci sono persone, e donne, educate a pensare che il sacro profumi di incenso, di tovaglie candide e tuniche candeggiate, di mani immacolate senza calli e che non stia in una cucina sporca, tra le pentole e i panni da lavare, con i da bambini da allevare, una terra da lavorare e sogni incalliti… Le vite di Ma-ria, Maddalena e delle altre donne dei Vangeli si incrociano, nei racconti, come trame di un tessuto, alla vita di Maria di Fatìma, operaia dello Stato di Santa Caterina; a Donna Bilù, che difende i diritti delle donne contadine a Bahia; ad Aparecida, madre vergine di sei figli e tante altre che Soave ha incontrato nel suo cammino. Perché, come dice il Vangelo di Tommaso, “il regno di Dio è come una donna”. Verità da ricordare agli uomini e anche all’apostolo Paolo, cui la lettera finale è indirizzata. Maria Soave Buscemi, da vent’anni è missionaria lai-ca fidei donum in Brasile, dove opera come educatrice e coordina la dimensione di studi di genere e di ermeneutiche femministe del Centro studi biblici.

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

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Chiuso in redazione il 25 gennaio 2012

TrA le rIghe...

lA FOTO dellA seTTImANA

Libri da non perdere!

FrAse dellA seTTImANA...

Nel Comune di Carpi il 73 per cento delle polveri sottili (Pm10) viene prodotto dal traffico, con un contributo rilevante dell’Autobrennero, il 19 per cento è dovuto al riscaldamento civile e il 6 per cento all’industria. Nel 2011 i superamenti delle polveri sottili a Carpi sono stati 86 contro i 35 consentiti per legge, in aumento rispetto al 2010.Dati Arpa Emilia Romagna.

scusate l’irriverenza ma, a noi, quella della piscina, sembra proprio una bar-zelletta. Di quelle brutte però, che a furia di sentirle raccontare, non fan più ridere nessuno. Sono oltre dieci anni che a Palazzo si discute dell’inadegua-

tezza della piscina comunale di Carpi. Giunta dopo Giunta, per la progettazione del nuovo impianto natatorio cittadino sono già stati spesi oltre 600mila euro. Una saga che pare proprio non volere regalarci il tanto sospirato happy end. Il Progetto definitivo per la ristrutturazione e l’ampliamento della piscina, dopo essere stato approvato dalla squadra Campedelli e dopo aver ricevuto il bene-placito del civico consesso, lo scorso anno, si è nuovamente arenato e i lavori di riqualificazione sono ancora un miraggio. L’Amministrazione Comunale infatti continua a prorogare i termini di presentazione delle offerte del bando di gara a procedura aperta per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione dell’impianto natatorio. Inizialmente il termine per la presentazione delle offerte era stato fissato al 7 dicembre, poi al 27 gennaio, ora al 2 marzo (presentazione) e al 14 marzo (apertura plichi). I più maliziosi penseranno che nessuno si sia fatto avanti e che, quindi, l’Amministrazione prenda tempo. In realtà la questione è ancor più divertente... Le proroghe infatti, in entrambi i casi, si sarebbero rese necessarie per dare chiarimenti tecnici alle imprese interessate che avrebbero posto alcuni quesiti (reperibili sulla Rete Civica Carpidiem, alla voce bandi). Avi-di di conoscere i nomi dei soggetti, (“Abbiamo avuto diverse manifestazioni di interesse”, ha infatti assicurato l’assessore a Sport e Benessere Alberto D’Addese) ci avventuriamo nelle pieghe di carpidiem.it per poi scoprire, amaramente, che i presunti soggetti sono stati “oscurati”. Consapevoli che non vi sia due senza tre, attendiamo con ansia la terza proroga dell’Amministrazione poiché, essendo il bando, evidentemente redatto in sanscrito, qualcuno, reale o immaginario che sia, avrà sicuramente altre domande da porre relativamente a un progetto tanto nebuloso quanto multimilionario. E intanto, a muovere ulteriormente le acque e a sollevare leciti dubbi, ci pensa anche Lamberto Menozzi, presidente di Albatros, cooperativa che attualmente gestisce l’impianto: “è ovvio che faticano a trovare delle ditte interessate e questo principalmente perché mancano 200mila euro all’anno di entrate. Sono stati conteggiati circa 350mila euro di introiti dalla vasca esterna quando noi, se va bene, ne facciamo 100mila”. Mica bruscolini...

Jessica Bianchi

non c’è due senza tre...

No, non è un fac simile della Stele di Rosetta nè, tanto meno, il dente più grande del mondo... ma allora cos’è questo lastrone apparso in un’area verde a ridosso di Via Nuova Ponente? Che sia un pezzo d’arte moderna?

slITTA ANcOrA Il bANdO dellA pIscINA cOmuNAleLeggi la notizia su:www.temponews.it

327.01.2012 n° 03

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Silmar, lo Studio che da oltre SeSSant’anni fotografa i carpigiani, ha ricevuto il premio aSSegnatogli dalla camera di commercio di modena, “per la fedeltà al lavoro e progreSSo economico”.

generazioni di fotografid

opo aver ricevuto il premio assegnato-gli dalla Camera di

Commercio di Modena, “per la fedeltà al lavoro e progresso economico”, grazie alla longe-vità dell’impresa, siamo andati a conoscere meglio i compo-nenti di Silmar, lo studio che da oltre sessant’anni fotografa i carpigiani. Il semiologo fran-cese Roland Barthes ne La camera chiara, uno dei più ce-lebri saggi sul significato del-la fotografia, scrive: “davanti all’obiettivo io sono contempo-raneamente quello che io credo di essere, quello che vorrei si creda io sia, quello che il foto-grafo crede io sia, e quello di cui egli si serve per far mostra della sua arte”. E guardando il ritratto che Mario Pergreffi, il capostipite di questa dinastia di fotografi, fece alla giovane moglie Silvana – che conobbe proprio in una camera oscura – riecheggiano nella mente le parole di Barthes. Mario ar-riva alla fotografia quasi per caso, appena dopo la Seconda Guerra Mondiale. “Ero tornato dalla Germania dove ero stato deportato in seguito all’8 set-tembre, scappando da solo e facendo tutto il tragitto a pie-di”. Tornato in Italia, finisce per diventare l’aiutante di un fotografo. “Aprii un primo stu-dio a Soliera, specializzandomi in ritrattistica – continua Ma-rio – ed è lì che conobbi quella

che sarebbe stata mia moglie. Eravamo entrambi fidanzati, ma lavorando fianco a fianco ci rendemmo conto di essere innamorati”. Da questo amore nasce anche il nome dello stu-dio fotografico: Silmar è, infat-ti, l’unione dei nomi Silvana e Mario. Ma la storia non finisce qui, anzi. Oltre al padre Ma-rio, anche i due figli Luciano

e Gianluca hanno abbraccia-to con lo stesso entusiasmo la professione, sino a trasformarla in arte, diventando rispettiva-mente fotografo di moda e de-signer. “A 10 anni mio padre, maniaco dell’attrezzatura, mi regalò una Rolleiflex biottica con la quale ho cominciato a respirare l’aria della fotogra-fia – racconta il primogenito

di Mario - immortalando tutto quello che catturava la mia at-tenzione”. Il piccolo Luciano si diverte a fotografare i com-mercianti della zona che, molto simpaticamente, gli comprano le foto per 10 lire. Un’abitu-dine che si trasforma in una passione, tanto da far crescere in lui la consapevolezza che, a quest’arte, avrebbe dedica-to la vita. “Negli Anni ’80 si cominciavano a fotografare le collezioni delle prime ditte che, sul territorio, producevano ab-bigliamento. Ed è stato proprio nell’ambito della moda che, a 17 anni, ho realizzato il mio primo servizio per la ditta Baro-ni”. Da quel momento Luciano inizia a lavorare per tutte le ditte d’abbigliamento carpigiane, realizzando spesso, oltre alle immagini, anche la campagna pubblicitaria. Nei primi Anni ’90 arrivano anche le collabo-razioni che porteranno i suoi scatti a comparire sulle pagi-ne delle più prestigiose riviste internazionali (Vogue, Vanity Fair, Elle, Madame Figaro) in-sieme alla collaborazione con alcuni stilisti del calibro di Ar-mani, Dior, Dolce&Gabbana e Gucci. Fino alla soddisfazione più grande: “lo scorso anno Vittorio Sgarbi ha invitato me e mio fratello a esporre una foto alla Biennale di Venezia”. Una vita da globe trotter che si avvicenda tra New York, Londra, Parigi e Carpi. Ma

anche nei luoghi più esotici del mondo, come un’isola sperduta del Mozambico dove, mentre stava realizzando un servizio, “sono stato riconosciuto da un carpigiano che era lì”. Il fratello Gianluca, dieci anni più gio-vane, non è da meno, avendo progettato - in occasione degli ultimi Mondiali di calcio - un biliardino in acciaio e cristallo, i volti dei giocatori scolpiti con le fattezze dei campioni di otto anni prima, opera esposta in via Montenapoleone – strada della moda per antonomasia - a Milano. Ma come si trasforma la fotografia, ora che, grazie alle attrezzature digitali, tutti si sentono un po’ fotografi? “Non concordo con i puristi che ritengono che il digitale abbia rovinato la qualità delle immagini e che rimpiangono i bei tempi andati che non torne-ranno più. Non bisogna dimen-ticare che la macchina è solo uno strumento e, come tale, è in continuo aggiornamento. La differenza tra una foto si-gnificativa e una mediocre sta nell’occhio e nella sensibilità di chi guarda nell’obiettivo. Col digitale c’è ancora spazio per buone fotografie”. Ma tra gli scatti di una vita, qual è l’immagine migliore che Lu-ciano ritiene di aver immorta-lato? “Quella che devo ancora scattare” risponde. D’altronde è stato proprio il desiderio di superare se stessi a consenti-re ai Pergreffi di percorrere la strada che ha trasformato un semplice studio fotografico in una vera e propria officina di talenti.

Marcello Marchesini

Ritratto diSilvana

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“Mi presenti

qualche tassista che ha la barca a vela o la casa in qualche luogo esotico. Non ce ne sono”.

fronte unito Sulle liberalizzazioni varate dal governo. anche i taSSiSti carpigiani non ci Stanno e annunciano: “Se Si va avanti coSì bloccheremo l’italia”.

tassisti sul piede di guerra

scatto di partenzaDiurno: 3,20 euroNotturno: 5,60 euroFestivo: 4,90 euroKm urbanoDa 0 a 5: 1,10 euroOltre i 5 chilometri: 1 euroKm extraurbanoextraurbano: 1,50 euroextraurbano progressivo (autostrada compreso): 1,65 euroSosta oraria: 24 euroBagaglio: 0,50 euro Corsa minima: 5,50 euro

Tariffe fisseDa Carpi centro all’aeroporto di Bologna, dalle 6 alle 21,30: 90 euroDa Carpi centro alla stazione ferroviaria di Modena, dalle 6 alle 21,30: 32 euroDa Carpi centro alla stazione ferroviaria di Modena, trasporto ollettivo con 4 persone: 28 euroSconto per corse da e per ospedale Ramazzini (partenza o destinazione Comune di Carpi): Sconto del 10%

TArIFFe TAXI A cArpI

e’ fermo il no che i tassisti carpigiani oppongono alla liberalizzazione

della loro categoria voluta dal Governo di Mario Monti. Abbiamo intervistato alcuni di loro mentre aspettavano i clienti nei parcheggi davanti alla Stazione dei Treni e in quelli a fianco del Duomo. Molte le ragioni che hanno elencato per giustificare il pro-prio malessere. Innanzitutto sottolineano come quello del tassista non sia affatto un me-stiere da nababbi. “Essendo degli artigiani, ci sono mesi nei quali guadagniamo 800 e altri 1.500 euro. Liberalizzare questo mercato non significa dare un’occupazione ad altre 20mila persone, come dice il Governo, ma rendere il lavoro impossibile ai 40mila tassisti che già ci sono in Italia” di-chiara Donato, che con la sua auto lavora a Carpi da circa quattro anni. “Mi presenti, se lo conosce, qualche tassista che ha la barca a vela o la casa in qualche luogo esotico. Non ce ne sono”. Non solo la cate-goria sostiene di non navigare nell’oro, ma tutti ci tengono a sottolineare come facciano parte dell’unico servizio pub-blico che non incide sulla co-munità: “Io nel 2010 ho avuto un rimborso sulle accise di 207 euro, ma il taxi e la licenza me li sono comprati con i rispar-mi di tutta una vita”. Sembra che a Carpi una licenza costi intorno ai 30-35mila euro. Sul nostro territorio operano due consorzi per 13 macchine: 11 del Cotamo e 2 di Area Taxi. “Guardate gli autobus: viaggiano vuoti per la mag-gior parte del tempo e costano soldi pubblici ogni anno. Ma noi non abbiamo soltanto la concorrenza dei mezzi pub-blici, ma anche quelli dei noleggi con e senza condu-cente”. Aniello, un tassista sul campo da sei anni, sostiene poi che a Carpi ci sia anche qualche abusivo, sottolinean-do come la torta da spartirsi sia più simile a un pezzo di pane raffermo. “Viviamo in un contesto di 70mila abitanti, ma se qualcuno aspettasse da-vanti alla stazione da mattina a sera, vedrebbe che, mentre in città c’è la fila di persone per prendere un taxi, qui, al contrario, si forma una fila di taxi in attesa di caricare un cliente. Nonostante ciò, a Carpi arriva prima un taxi che un’autoambulanza”. Carlo, di origini toscane, è il veterano dei tassisti carpigiani: 20 anni fa pagò la licenza 50 milioni di vecchie lire e ora è davve-

ro arrabbiato. “Oggi – ci dice alle 16, sventolandoci davanti agli occhi gli appunti di un taccuino - ho fatto sei corse da 52 euro totali: lordi. E que-sto dalle sette di stamattina. Mi dica lei se questo significa appartenere a una casta”. Un medio centro di provincia non è poi una grande città, e le attese possono essere molto lunghe. “Ho praticamente un ufficio nella mia macchina – continua Carlo – con giornali e fogli per scrivere qualcosa, altrimenti dovendo passare 13 ore in macchina impazzirei”. Lui, che la piazza la conosce bene, sostiene che a Carpi non c’è la mentalità del taxi: anche se la tipologia della clientela spazia dagli immigrati alle donne anziane, dai giovani a qualche imprenditore. “Lo prendono in pochi. Gli stessi uomini d’affari sono traspor-tati quasi tutti dalle ditte del tessile e, comunque, il crollo della maglieria certamente non ha aiutato. Ma se le libera-lizzazioni dovessero passare, nonostante le loro proteste?

“Ora ci sono sei taxi fermi in posteggio – dice Donato mostrandoci il display del computer di bordo - e uno in movimento. Pensi se Monti, da domani, desse una licen-za a tutti. Se fossimo in 26, io dovrei cambiare lavoro, perché non sarei più in grado di mantenere la mia famiglia. C’è solo un piccolissimo par-ticolare: ho speso tutti i miei risparmi per acquistare la licenza”. Ma allora come si risponde a chi sostiene che, aumentando la concorrenza, si abbasserebbero i costi, a tutto vantaggio del consumatore? “Il taxi nessuno lo prende per sfizio. Qui la corsa minima è 5.50 euro. Anche nelle giorna-te in cui, arrivando in stazione, piove a dirotto, nessuno sale. Allora non si creerebbero nuo-vi posti di lavoro, ma soltan-to un esercito di disoccupati.

Se vogliono che abbassiamo i prezzi – che in ogni caso sono stabiliti dai singoli Comuni, e che in quello di Carpi sono stati aggiornati dal 1° dicem-bre 2011, dopo sette anni – devono abbassarci i costi”. Tra le spese sostenute dalla categoria c’è infatti, oltre al carburante, anche il posteggio - 310 euro all’anno per ogni vettura - il commercialista e i contributi. L’adesione alla manifestazione di Modena della scorsa settimana è sta-ta pressoché unanime, perché tutti ci dicono che non si può accettare che venga ulterior-mente precarizzato un mestie-re già difficile. “Non facciamo nemmeno la pausa pranzo – ci spiega Carlo – e garantiamo un servizio 24 ore su 24”. Oltre al turno giornaliero dalle 7 alle 20 ve ne sono altri due: dalle 5 alle 13 e dalle 20 alle 24; dalle 6 alle 13 e dalle 20 alle 5 della mattina dopo. “Il lavoro del tassista poi è altissimo ri-schio: non si sa chi si carica e, a volte, si hanno anche brutte

sorprese, come clienti che ti minacciano, ubriachi o perso-ne che scappano senza pagarti la corsa” conclude Carlo, che nel proseguire l’elenco delle sue ‘buone ragioni per dire no’ ha palesato un’esasperazione sempre crescente. “Ma poi, se facciamo fatica ora a so-pravvivere con i margini che

abbiamo, come si potrebbe-ro abbassare ulteriormente i prezzi?” domanda Aniello. Sull’efficacia delle proteste i pareri sono discordanti. C’è chi pensa che, essendo quella dei tassisti una categoria che ha scarsa capacità di incidere sui luoghi dove vengono prese le decisioni importanti, nes-suna delle loro ragioni sarà accolta. Altri invece sono più combattivi. Tra loro, Danilo: “La situazione è nera, ma se questo Governo delle banche andrà avanti per questa strada, senza neppure un briciolo di concertazione e dimostrando una totale ignoranza su come

funziona il settore, per prima cosa bloccheremo l’Italia in-tera: porti, aeroporti, stazio-ni e autostrade. I tassisti, se vogliono, possono davvero fermare questo Paese e il Go-verno lo sa”. Secondo questo combattivo esponente della categoria, inoltre, la libera-lizzazione sarebbe nient’al-tro che un cavallo di Troia. “Sarebbe una legge fatta per far entrare nel settore i soliti noti – Montezemolo, Marce-gaglia – o le compagnie stra-niere, dato che l’Italia ormai è in svendita. Se passasse la norma per la quale fosse pos-sibile acquistare più licenze e non ci fosse più il legame con il territorio, in un futuro i grossi gruppi industriali entre-rebbero nel settore, mettendo a libro paga una manovalanza sfruttata”. “Ma dico – conti-nua – lo sapete che la polizza RC auto la paghiamo il 50% in più di un’auto normale, perché secondo le assicura-

zioni saremmo più a rischio, quando invece probabilmente è tutto il contrario?”. Insom-ma le ragioni per rispedire al mittente la prevista apertura del mercato sono, secondo gli operatori carpigiani, molte e diversificate. Va detto però che alla fine Donato, prima di salutarci, ci lascia con una convinzione. “Le liberalizza-zioni non vanno fatte a noi, ma dove realmente c’è il mo-nopolio: autostrade, energia, notai, farmacisti. Nel 2010 ho dichiarato poco più di 30mila euro lordi, e mi devo ritenere fortunato.In pratica percepia-mo lo stipendio di un operaio, con la differenza che abbiamo investito tutti i nostri soldi e lavoriamo il doppio. In Irlan-da ci sono stati 9 suicidi da quando hanno liberalizzato, e in Olanda – a Rotterdam – c’è la tariffa più alta d’Europa no-nostante la liberalizzazione. Quando hanno liberalizzato i bar, qualcuno ha per caso no-tato che sia diminuito il prezzo di una tazzina di caffè?”.

Marcello Marchesini

Danilo

Donato Aniello

Carlo

TAssIsTI sul pIede dI guerrA: Leggi la notizia su:www.temponews.it

527.01.2012 n° 03

Si è svolto un incontro tra ente locale e operatori della media e grande distribuzione

il comune auspica una pianificazione sostenibileliberalizzazioni del com-mercio, il Comune di Carpi trova il consenso

degli operatori nel concertare una pianificazione sostenibile delle aperture festive e dome-nicali. Più che positivo è stato l’esito degli incontri che l’as-sessorato al Commercio del Comune ha avuto, mercoledì 18 gennaio, con gli operatori della distribuzione. Nel pieno rispetto delle libertà di cui

gli operatori del commercio dispongono oggi grazie alle misure varate dal Governo Monti, l’Amministrazione Co-munale ha ritenuto importan-te convocare i rappresentanti delle maggiori insegne della media e grande distribuzione carpigiana per conoscere gli indirizzi di ciascuna in

merito alle aperture dome-nicali e festive. L’assessore simone morelli ha lanciato la proposta di arrivare a un accordo volontario che eviti la deriva di “una competizione selvaggia”, ponendo dunque le basi per organizzare al meglio l’offerta su tutto il territorio carpigiano nell’arco

dell’intero anno. A fronte della possibilità di aprire 24 ore su 24, festivi e domeniche comprese, è stato proposto alla media e grande distribu-zione di rispettare la giornata di chiusura in occasione delle principali festività civili e reli-giose e di trovare un accordo su un calendario di aperture

domenicali a rotazione. “No-nostante la piena libertà di cui dispongono oggi gli opera-tori dopo i provvedimenti del Governo – spiega Morelli - ho colto con soddisfazione la volontà degli operatori della distribuzione di percorrere un sentiero che mira alla concertazione. Tutti, anche

le associazioni di categoria e i sindacati che ho incontrato, hanno ravvisato l’esigenza di una concertazione sul tema: tutti hanno colto il valore di una pianificazione il più pos-sibile condivisa, che punti a tutelare il servizio ai cittadini e la qualità del lavoro”. Presto verranno promossi dall’Am-ministrazione nuovi incontri per arrivare a una pianifica-zione delle aperture.

Andrea Silvestre

Massimo Pellacani

Claudio Losi

Ornella Raimondo

Giuseppe Ori Stefano Gasperi

Da sinistra Vaccari, il presidente del Circolo di Sozzigalli e Schena

grande accoglienza per anna finocchiaro a novi. almeno 150 persone hanno riempito la Sala civicaferraresi per assistere all’iniziativa con la capogruppo dei senatori del pd

“prima di tutto dobbiamo salvare l’italia”

una Sala civica Ferrare-si colma con oltre 150 persone ha accolto a

Novi la capogruppo del PD in Senato anna Finocchiaro. In apertura il segretario comu-nale del PD italo malagola ha ripercorso il cammino che ha condotto alla nascita del Governo Monti, sottolinean-do la scelta di responsabilità nazionale del Pd. “Avremmo potuto chiedere le elezioni che, come confermavano e

confermano tutti i sondaggi, ci avrebbero premiato – ha ricordato Malagola – ma ab-biamo messo davanti a tutto gli interessi del Paese”. Il sin-daco di Novi luisa turci ha invece sottolineato il pesante sacrificio che viene chiesto ai cittadini e ai Comuni con la recente Manovra, ma ha ribadito la volontà di difendere i servizi per i cittadini. “Siamo consape-voli della durezza di questa

Manovra, che avrà effetti pesanti anche sugli Enti Locali – ha affermato la Turci – ma non possiamo nascondere una differen-za decisiva rispetto ai tagli di trasferimenti ben più pesanti e alle manovre inique del governo Berlu-sconi. Mentre i tagli lineari punivano sempre i soliti e i più deboli e tagliavano le risorse ai Comuni, pensando solo agli interessi del capo

del governo e trascinando il Paese nel baratro, l’ese-

cutivo Monti ha realizzato una manovra che dà una prospettiva al nostro Pa-ese e riconsegna dignità internazionale all’Italia. Il vero cambiamento – ha concluso il sindaco – na-sce proprio dal fatto che finalmente c’è una visione che parte dall’interesse del Paese e non di un singolo imprenditore”. La senatrice Anna Finocchia-ro ha illustrato le proposte del Pd, l’impegno per il Paese e ha risposto alle

molte domande del pubbli-co, abbracciando tutti i temi

dell’agenda politica che ri-guardano pensioni, manovra, giovani, crescita, liberalizza-zioni. “Il Pd lavora quotidia-namente in Parlamento per rendere più eque le misure e per ammorbidirle, tutelando i più deboli – ha concluso la senatrice Pd - Abbiamo così contribuito a migliorare de-cisamente i provvedimenti di emergenza. Ci siamo assunti la responsabilità di soste-nere una Manovra che non risponde pienamente alle nostre proposte perché prima di tutto dobbiamo salvare l’Italia”.

Luisa Turci e Anna Finocchiaro

claudio ferrari, nominato amministratore delegato

un carpigiano ai vertici di seta, anche...

i l Consiglio di Ammini-strazione di seta spa ha deliberato all’unanimità la

nomina di claudio Ferrari ad amministratore delegato.

Ferrari ricopriva dal mese di luglio 2009 la stessa carica in atcm; la sua conferma alla guida del nuovo gestore unico del servizio di trasporto pub-

blico per i bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza rappresenterebbe una scelta di continuità e di apprezzamento per il lavoro

svolto finora. Carpigiano di nascita, ma da sempre residen-te a Correggio, Ferrari è stato sindaco del comune reggiano dal 1992 al 2004 per poi as-sumere la carica di assessore alla Pianificazione Territoria-le e alle Infrastrutture della

Provincia di Reggio. Dal 2007 ha assunto ruoli dirigenziali all’interno di Ferrovie emilia romagna srl, di cui è anche stato presidente. Attualmente ricopre l’incarico di direttore generale dell’azienda ferro-viaria regionale.

ClaudioFerrari

se NON sI meTTe mANO Al secchIA cI scAppA Il mOrTOLeggi la notizia su:www.temponews.it

EugenioCelestino

“Se non Si coStringe l’agenzia interregionale per il fiume po a fare in fretta gli interventi neceSSari Sul Secchia, prima o poi, potrebbe Scapparci il morto”: è queSto il timore eSpreSSo dagli agricoltori che operano lungo le Sponde del fiume e dai reSidenti di Sozzigalli

“finiremo tutti sott’acqua”“

Se non si costrin-ge Aipo (Agenzia Interregionale per il

fiume Po) a fare in fretta gli interventi necessari, finire-mo tutti sott’acqua e, prima o poi, potrebbe scapparci il morto”: è questo il timore espresso sia dagli agricoltori che operano lungo le sponde del Secchia che dai residenti di Sozzigalli, frazione di So-liera dove, giovedì scorso, si è svolta un’assemblea molto partecipata per discutere del fiume insieme al sin-daco Giuseppe Schena, all’assessore all’Ambiente Caterina Bagni e all’as-sessore provinciale Stefano Vaccari. Quest’ultimo ha ri-badito come il nodo centrale risieda nel comportamento dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po. “Nel 2010 Aipo – che sostituisce, dal 2003, il vecchio Magistrato per il Po - ha ricevuto, dopo 10 anni nei quali lo Stato non investiva un euro, 14 milioni da spendere nella tutela del fiume. La situazione di ritar-do da parte di Aipo nel met-tere a frutto risorse che già ci sono non è più tollerabile, come non è comprensibile né giustificabile la mancata partecipazione – verificatasi

in più di un’occasione – di un funzionario di questo Ente a riunioni con le auto-rità locali”. Sia Schena che Vaccari hanno garantito che continueranno a “stare col fiato sul collo” ai funzionari di Aipo fino al punto di chie-derne, ove l’atteggiamento di chiusura continuasse, la rimozione. Incredulità, rispetto al comportamento di un Ente che non rispon-de, è stata espressa anche da diversi agricoltori. Tra loro Andrea Silvestre: “ho parlato personalmente con un responsabile di Aipo, e mi è stato detto che l’uni-co compito dell’Agenzia è quello di tenere puliti gli argini. Ma allora a chi dobbiamo rivolgerci?”. La

preoccupazione è originata dal fatto che, a detta di tutti i presenti, il Secchia è a serio rischio. “Dal 2000 ho conta-to 9 esondazioni – racconta Giuseppe Ori, agricoltore che, accanto al fiume, pos-siede sei ettari di frutteto – e penso che il problema sia quello di trovare il punto

più critico e allargarlo. In ogni caso sto aspettando la prossima piena”. Ancor più perentorio Massimo Pella-cani: “nessuno avrebbe mai pensato che la Costa Con-cordia potesse affondare, invece è successo. Ecco, noi siamo come quelle persone intrappolate, al buio, in un

lussuoso salone. Oggi il livello del fiume è più alto di quello della campagna, quindi il problema non è tan-to quello di dragare, quanto di ripristinare gli argini”. Gli agricoltori chiedono che le loro competenze vengano ascoltate. C’è chi sostiene, per esempio, che la pulizia

coatta dell’argine esterno sia nefasta, poiché elimina piante come l’acacia che, col loro apparato radicale, con-tribuiscono a tenere insieme gli argini, quando invece piante come i pioppi tendo-no a creare smottamenti. “La nostra forza è l’unione – ha dichiarato Stefano Gasperi – soltanto così riusciremo a portare a casa qualche risultato, perché ad Aipo co-noscono molto bene il motto ‘divide et impera’”. Va detto che, in sala, era presente an-che una parte di residenti più critici verso l’Amministra-zione, i quali hanno lamen-tato la mancanza di risultati nel costringere l’agenzia a svolgere il proprio dovere. Per questo alcuni di loro, su proposta di Eugenio Cele-stino del Mab – Movimento Autonomo di Base - hanno deciso di inviare un esposto alla Procura, per verificare se esistano gli estremi per un’azione penale contro Aipo. Azione che trova l’ac-cordo di Ornella Raimon-do: “non si sono ottenuti risultati finora, quindi cosa si aspetta? E’ ora di agire in modo più incisivo”.

Marcello Marchesini

6 27.01.2012 n° 03

pozzi aimag di via aristotele a modena: il pd rimane alla finestra

Bocciato in Consiglio Comunale il nostro ordine del giorno che

chiedeva all’Amministrazione Comunale di far sentire la propria voce sul progetto di cementificazione del princi-pale campo acquifero della regione Emilia Romagna, sul quale aimag ha i pozzi che servono per dissetare mezza Provincia. E’ stato votato invece un ordine del giorno proposto da partito demo-

cratico e italia dei Valori che invita la Giunta a “monitora-re”. Come ci aveva detto sette mesi fa, l’assessore simone tosi, rispondendo alla nostra interrogazione sul tema, Carpi “monitora”, e lo fa così bene che, a venti giorni dal deposi-to del piano particolareggiato che prevede 400 apparta-menti, tutti inseriti nell’area di tutela dei pozzi Aimag, non ha ancora ricevuto da Modena i documenti relativi.

Stanno valutando se lo debba fare Aimag, oppure i 27 co-muni soci, oppure il primo che passa di lì. A una domanda semplice (“vi sembra logico costruire case su un’area di tutela di pozzi?”) Pd e IdV non rispondono, si trincerano dietro le procedure e millan-tano un “monitoraggio” che in realtà nessuno è in grado di fare e che non avrebbe alcun effetto, se fra qualche anno si scoprisse che quella cemen-

tificazione ha peggiorato la qualità delle acque. E allora, il principio di precauzione tanto sbandierato per due pali della telefonia qualche settimana fa in Consiglio Comunale, va a farsi benedire se si parla di acqua. Occorreva invece un segnale forte, politico, che potesse influire sulla Giunta di Modena (praticamente rimasta sola a difendere quel progetto, con un Partito de-mocratico modenese diviso e

con Sinistra ecologia e libertà e Italia dei Valori contrari), un segnale di reale preoccupazio-ne prima che le case vengano costruite, anche alla luce delle riserve espresse dagli organi di vigilanza sull’oppor-tunità di costruire in un’area tutelata. Si decide di stare alla finestra a guardare, perchè evidentemente, esprimersi per la difesa di quell’area, sulla quale Carpi, attraverso Aimag, ha un interesse diret-to, viola le regole di “buon vicinato “ con il Pd modenese

e non sia mai che una presa di posizione troppo netta possa complicare lo sviluppo futuro di qualche carriera di amministratore locale di Carpi e di tutta la Bassa, (che non stanno muovendo un dito su questa storia). Quindi, prima costruiamo, poi “monitorere-mo” (sempre che nel frat-tempo qualcuno si sia preso la briga di andare a Modena e provare a leggere almeno le carte) e i cittadini stiano tran-quilli, in fondo si tratta solo dell’acqua che beviamo.

enricol’INTerveNTO dI lOreNzO pAluAN, cONsIglIere cOmuNAle dI cArpI A 5 sTelle e rIFONdAzIONe cOmuNIsTA

consiglio comunale

hera inghiottirà aimag?

nel corso del Consiglio Comuna-le del 19 gennaio, il sindaco en-rico campedelli ha risposto a

un’interrogazione di lorenzo paluan (Carpi a 5 stelle-Prc)riguardante la va-riazione degli assetti societari di aimag prospettati da Hera. “In cosa consiste tale riorganizzazione? Quali sono le intenzioni dell’Ente Locale rispetto al futuro di Aimag? Vi è la volontà di ven-dere ulteriori quote di Aimag oppure si ritiene di preservarne l’autonomia rispetto a un soggetto il cui assetto è largamente in mano a soggetti privati e rispondente a logiche di mero pro-fitto e non di servizio al cittadino?”. Campedelli ha sottolineato che dal 2008 l’Amministrazione Comunale è al corrente del fatto che Hera vorrebbe consolidare la sua posizione in Aimag e che negli ultimi tempi l’amministratore delegato della multiservizi ha più volte ribadito tale intenzione. Ad oggi però non è stata avviata alcuna discussione istituzionale in merito. “In questo mo-mento c’è in campo il tema delle libera-lizzazioni e occorre tenere in considera-zione nel settore servizi pubblici locali i movimenti regionali e interregionali come, ad esempio, la possibile alleanza Milano-Bologna-Torino – ha concluso Campedelli – che potrebbe dar vita a una grande azienda pubblica”.La paventata riorganizzazione degli as-setti societari comunque, per diventare effettiva dovrà passare al vaglio dei Consigli comunali (le azioni di Aimag per il 65% sono di proprietà degli Enti Locali) e Carpi essendo il socio pubblico più importante, potrebbe fare la parte del leone. Le parole del sindaco non hanno però soddisfatto Paluan che auspica una posizione ben più netta da parte del Comune di Carpi, che, a suo parere, dovrebbe “fare una scelta di autonomia territoriale per Aimag, che eviti una fusione che porti a tariffe più basse e servizi di maggiore qualità. Dobbiamo garantirci più autonomia energetica nel nostro territorio”.

il cardinal bertone ha ordinato veScovo monSignor franceSco cavina

un nuovo vescovo per carpiO

rdinazione episcopale per monsignor Francesco Cavina, proclamato nuo-

vo vescovo di Carpi nella Basilica di Imola. L’ordinazione al monsi-gnore romagnolo è stata conferita dal cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, alla presenza dei vescovi delle Diocesi dell’Emilia Romagna, guidati dal cardinale Carlo Caffarra, arci-vescovo di Bologna e del Segre-tario per i Rapporti con gli Stati, e arcivescovo titolare di Sagona, Dominique Mamberti. Nella sua omelia, davanti a una basilica in festa e ai familiari di monsignor Cavina, il Segretario di Stato ha invitato il neo vescovo di Carpi ad adempiere il nuovo ministero nella “consapevolezza dell’amore misericordioso e potente di Dio”, oltre che nella consapevolezza “della riconoscenza e obbedienza

al mandato”. Nella sua nuova ve-ste di guida della Diocesi di Carpi, ancora, il cardinal Bertone ha esortato Cavina a “una gioia sem-

pre nuova anche nelle situazioni difficili. Sii davvero - ha aggiunto rivolgendosi a Cavina - il vescovo di tutti, nessuno ti senta lontano,

estraneo, ostile”. Cresciuto in Emilia Romagna, prima a Imola e successivamente a Bologna, mon-signor Cavina, 57 anni il prossimo 17 febbraio, ha poi trascorso un lungo periodo a Roma durante il quale ha ricoperto, sino ad ora, il compito di officiale della Segre-

teria di Stato della Santa Sede. Il nuovo vescovo farà il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Carpi il prossimo 5 febbraio.

domenica 29 gennaio, alle 16.30, al circolo arci Kalinka

prima convention per i giovani democratici di carpi

si terrà domenica 29 gennaio alle 16.30 la prima conven-tion del gruppo Giovani

Democratici carpi presso il Cir-colo Arci Kalinka. “In un periodo drammatico come quello che sta vivendo il nostro Paese e in una fase così delicata è fondamentale esserci ed essere in tanti a questo appuntamento”, dichiarano i giovani democratici carpigiani impegnati nell’organizzazione di questo importante appuntamen-to politico. Lo slogan scelto è un ritorno a Marx che guarda al futu-ro: “Groucho marx non Karl” ci tengono a precisare ironicamente

i ragazzi del PD, che hanno scelto la frase del celebre attore ameri-cano Il futuro mi interessa. E’ lì che passerò il resto della mia vita come slogan della Conven-tion. “Come giovani che si rico-noscono nel Centrosinistra, non possiamo sottrarci a un dovere essenziale, quello di partecipare, partendo dal nostro territorio, alla vita politica dell’Italia, consapevoli che sta a noi con costanza e serie-tà sollecitare il Paese a cambiare e che le nostre idee sono il mattone fondamentale per costruire tale cambiamento. Abbiamo valide motivazioni per chiedere di più

all’Italia – spiegano i giovani democratici - più equità per una generazione, la nostra, che finora è stata tenuta al margine del sistema economico, sociale e professionale; più dignità per una cittadinanza che deve smettere di invidiare qualcosa a quella dei propri genitori”. Jessica Vellani è la candidata unitaria alla guida dell’organizzazione giovanile del Centrosinistra carpigiano. La con-vention sarà aperta dagli interven-ti del sindaco enrico campedelli, del segretario del Partito demo-

cratico cittadino Davide Dalle ave e dell’Onorevole manuela Ghizzoni.

Jessica Vellani

MariaCleofeFilippi

il prossimo anno scolastico non vedrà cambiare l’assetto organizzativo delle autonomie scolastiche del territorio ma la partita non è ancora chiusa

esultanza con riserva

nel Comune di Carpi l’assetto organizzativo delle Autono-mie scolastiche del territorio

non cambierà. Almeno per quanto riguarda il prossimo anno scolastico. La lotta a difesa delle 5 autonomie - di cui 3 Comprensivi e 2 Circoli didattici - portata avanti da scuola Futura, sindacato scuola Flc/cgil e dai presidenti, vecchi e nuovi, dei Consigli di Circolo e di Istituto è stata infatti accolta dalla Giunta Regionale che ha concesso un anno di tempo per cercare una soluzione condivisa al problema del dimensionamento, “in attesa dell’evoluzione normativa e dell’esito degli accordi fra il nuovo

Ministro e le Regioni”. “La partita - scrive in una nota Scuola Futura - ovviamente non è ancora chiusa, perchè mantenere le 5 autonomie è funzionale alla qualità delle scuole e condizione necessaria perchè si affronti la sfida di rendere reale e virtuosa la verticalizzazione dei curri-coli. Occorre comunque esultare per questa vittoria”. Un riconoscimento secondo l’associazione dovrebbe andare anche all’assessore alle Politiche Scolastiche maria cleofe Filippi che, alla fine, “ha saputo fare un passo indietro per dar modo al dibattito di riprendere e al confronto di continuare, per arrivare alla mi-

gliore soluzione possibile per i nostri bambini”. Immediata la replica della Filippi che precisa di non aver compiuto alcun passo indietro. “La Conferenza regionale ha conferma-

to quanto deliberato dal Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine (lo scorso 23 novembre) e, potendo - in questo quadro normativo - destinare solo alle Province e non alle Unioni un accantonamento di autonomie sui CPIA (Centri territoriali perma-nenti per l’istruzione degli adulti) al fine di rispondere alla richiesta dell’Ente di mantenere sul territorio dell’Unione le attuali autonomie e disponibilità d’organico, ne congela l’applicazione in attesa dell’evolu-zione normativa e dell’esito degli accordi fra il nuovo Ministro e le Regioni”. Tradotto: se tutto pro-cederà secondo tabella di marcia, nel settembre 2013, le autonomie diventeranno quattro. La battaglia è stata vinta ma la guerra si prospetta ancora lunga...

venerdì 27 gennaio

l’eccidio di curva cattania, 67 anni dopoVenerdì 27 gennaio si tiene la manifestazione commemo-rativa del 67° anniversario

dell’eccidio di Curva Cattania, località poco fuori Carpi e dove nel 1945 i nazifascisti uccisero 32 persone detenute nel carcere di Sant’Eufe-mia a Modena, abbandonandone i cadaveri proprio all’altezza della curva che si trova sulla strada che porta al

capoluogo. Tra loro anche la Meda-glia d’Oro al Valor militare Giorgio Bortolomasi e il concittadino sergio manicardi. 17 vittime sono a tutt’og-gi sconosciute, rese irriconoscibili dalle sevizie e dalle torture subite. Il programma della giornata, curato dal

comune e del comitato comunale per la memoria, prevede alle 9.30 al cippo di Curva Cattania (in via Marx) la deposizione di una corona da parte del sindaco enrico campedelli alla presenza di una rappresentanza degli studenti della scuola secondaria

di primo grado Guido Fassi. Non mancheranno letture di brani tratti dai libri di luigi Borellini e un intervento del presidente del Consiglio Comu-nale Giovanni taurasi. Alle 10.15 poi al cimitero della frazione di Santa Croce verrà deposta una corona al Sacrario dei Martiri della Resistenza. Gli appuntamenti sono accompagnati dalla Banda cittadina.

727.01.2012 n° 03

I NumerI

comitati consultivi misti dell’azienda usl di modena

nuova carica per angelo flammia

i comitati consultivi misti dell’azien-da usl di modena

sono organismi formati da cittadini individuati dalle associazioni di vo-lontariato e da operatori dell’Usl, che danno ascolto agli utenti riguardo alla qualità dei servizi sanitari, ne verificano il buon funzionamento ed elaborano proposte per il loro mi-glioramento. I Ccm, operanti nei sette distretti sanitari della Provincia, sono stati rinnovati con l’elezione dei nuo-vi presidenti e dei componenti. Il neo presidente a Carpi è angelo Flammia della Consulta del Volontariato.

l’11 febbraio, anche a carpi, torna la giornata nazionale di raccolta del farmaco

dona un farmaco a chi ne ha bisogno

sabato 11 febbraio, si terrà in tutta Italia la XII Giornata Nazionale di Rac-colta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che espongono la locandina del Banco Farmaceutico, si potrà acquistare e donare un farmaco da banco

a chi oggi vive ai limiti della sussistenza. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione con la compagnia delle opere – opere sociali, si terrà in oltre 3.500 farmacie distribuite in 85 province e in più di 1.200 comuni, compreso Carpi. L’11 febbraio, nelle farmacie che esporranno la locandina, circa 10mila volontari spiegheranno l’iniziativa. Gli stessi farmacisti, rispetto alla domanda degli enti assistiti, consiglieranno il tipo di farmaco da banco di cui è maggiormente avvertita la necessità. A beneficiare dell’iniziativa saranno le oltre 450mila persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.390 enti caritatevoli convenzionati con il Banco Farmaceutico in tutta Italia.

l’avis provinciale di modena ha chiuso in maniera lusinghiera un altro anno di attività

donazioni di sangue: segno meno per carpi

l’avis provinciale di modena ha chiuso in maniera lusinghiera un altro anno di attività. Al 31

dicembre 2011 sono state effettuate 36.384 donazioni di sangue intero (+472 rispetto al 2010 con un incre-mento dell’1,31%) e 19.691 donazioni in aferesi (+132 rispetto al 2010 con un incremento dello 0,67%). In totale i prelievi effettuati sono stati 56.075, +604 rispetto al 2010. In crescita anche il numero di donatori che si è attestato a quota 29.144, 349 in più rispetto all’anno precedente. Dei sei territori in cui è divisa la realtà provinciale tre fanno registrare un incremento rispetto alla raccolta dello scorso anno: Mode-na (+386 donazioni), Sassuolo (+211 donazioni) e Vignola (+133 prelievi). Registrano invece un leggero calo Carpi

(-62 donazioni), Mirandola (-37 pre-lievi) e Pavullo (–27 prelievi). Il dato comune a tutte le zone è stato quello di mantenere per tutto il 2011 un costante andamento nella raccolta senza sbalzi nei vari mesi o in coinci-

denza di particolari condizioni come le influenze stagionali o il periodo estivo. Le linee appro-vate dal Piano Regionale San-gue per il triennio 2008/2010 da parte della Regione Emilia Romagna, riconfermate anche per l’anno 2011 e recepite nel-la convenzione sottoscritta con l’Azienda Ospedaliero Univer-sitaria Policlinico di Modena assegnava per il 2011 obiettivi di raccolta molto impegnativi fissando in 36.500 le donazioni

di sangue intero e in 19mila le aferesi. “Questi obiettivi – ha commentato il presidente dell’Avis provinciale di Modena, maurizio Ferrari – sono stati centrati e superati. Il dato del 2011 fa registrare il più alto numero

di sangue intero e plasmaferesi mai registrato nella nostra Provincia. Non possiamo però adagiarci sugli allori, in quanto le richieste di sangue sono in costante crescita. A tal fine occorrerà migliorare la capacità dimostrata dalle nostre Avis comunali di incrementare il numero dei donatori e delle donazioni raggiungendo e oltrepassando il para-metro di due donazioni per donatore effettivo all’anno”.Giudizio positivo viene espresso anche dal responsabile del Servizio Trasfusio-nale del Policlinico di Modena dottor Giuliano montagnani: “grazie alle unità di sangue e di plasma raccolte, il nostro servizio è stato in grado di fare fronte alle richieste delle strutture sanitarie della Provincia. E’ poi stato possibile inviare nelle zone carenti regionali ed extraregionali ben 3.389 unità di sangue con un incremento del 16% rispetto al 2011”.

Da sinistra Marina Colli, Paola Ganzerla e Stefania Bellelli

pronto Soccorso dell’ospedale ramazzini

lavori al via

nel 2011 il pronto soccor-so di carpi ha registrato un più 3,5 per cento degli

accessi rispetto all’anno preceden-te, passando da 43mila ingressi a oltre 45mila. La struttura, spesso utilizzata non in caso di emergen-za (sono stati ben 6.600 i pazienti che si sono recati al Pronto Soccor-so per malesseri perduranti e cura-bili dal medico di famiglia) è ormai al collasso e, di conseguenza, i tempi di attesa, soprattutto dei casi meno gravi, possono protrarsi per ore. Codici bianchi, per usare una terminologia tecnica, che ingolfano la struttura, facendone scricchiolare l’efficienza.

a febbraio dovrebbero prendere il via i lavori per la realizzazione

del nuovo pronto soccorso dell’ospedale ramazzini. Il contributo di 900mila euro della Fondazione cassa di risparmio di carpi e i fi-nanziamenti dell’ausl, ser-viranno a ristrutturare il re-parto che, da anni, denuncia l’inadeguatezza degli spazi a disposizione. Il progetto di ammoder-namento e riqualificazione prevede il raddoppio degli spazi a disposizione dei cittadini in attesa, che saliranno a 50. La sala sarà dotata anche di un migliore impianto di climatizzazione e non si esclude l’installazione di un

televisore per ingannare le lunghe attese. La ristrutturazione consentirà anche di creare una sala d’attesa per le Osservazioni Brevi, dotata di bagni, con 6 posti letto. Aumenterà anche di un’unità la dotazione di ambulatori che diventeranno quattro.

limidi di Soliera: 35 operai a spasso

progeny chiude lo stabilimento

i lavoratori della progeny di Li-midi hanno ricevuto conferma delle notizie che si rincorrevano

da tempo sul futuro dello stabili-mento. La proprietà ha infatti uf-ficializzato la volontà di chiudere la sede di Limidi per quanto riguarda il comparto produttivo che interessa 35 dei 45 addetti (mantenendo solo l’attività degli uffici commerciali). Da mesi la proprietà aveva ventilato lo spostamento di una parte della produzione nell’altro stabilimento di Ascoli Piceno, mentre ora inten-de spostarvi definitivamente tutta la produzione. L’azienda ha avanzato la volontà di attivare un anno di Cigs ma sindacati e lavoratori hanno criticato la scelta e chiesto l’estensione degli ammortizzatori sociali, almeno 2 anni di Cigs e l’uscita volontaria in mobilità. L’azienda si è impegnata ad estendere gli ammortizzatori e a pagare gli arretrati secondo date e scadenze precise.

la farmacia Santa caterina Si è traSferita ampliando i propri ambienti e raggiungendo una Superficie eSpoSitiva di 200 metri quadrati. l’inaugurazione ufficiale Si terrà Sabato 4 febbraio

più vicini ai cittadiniI

l 12 novembre 1931, il dottor Carlo Colli assume la titolari-tà della Farmacia del Giglio

in Piazza Martiri. Da allora sono passati 80 anni e la famiglia Colli ha continuato a esercitare questa professione sino ad arrivare ai giorni nostri. Oggi la dottoressa Marina Colli, titolare dal 1991 della Farmacia Santa Caterina di via Pezzana, aggiunge un tas-sello importante alla storia della propria famiglia: dallo scorso 23 gennaio ha infatti aperto la nuova sede della farmacia che, dal civico 67, si è trasferita al N° 82 ampliando i propri ambienti e raggiungendo una superficie espositiva di 200 metri quadrati. “E’ un grande traguardo – affer-ma entusiasta la dottoressa Colli – e per questo devo ringraziare soprattutto i miei colleghi senza i quali non sarei riuscita in questa enorme impresa, soprattutto in un momento complesso come quello attuale”. E, infatti, sul tema di cui

si discute in questi giorni, quello delle liberalizzazioni, la dotto-ressa Colli spiega: “è importante che queste riforme non vadano ad

aumentare il potere delle multi-nazionali – sostiene la dottoressa Marina Colli - ma che venga mantenuta l’indipendenza dei

farmacisti. E’ parere della Corte Europea di Giustizia che il siste-ma farmacie in Italia sia quello che più garantisce la tutela della

salute dei cittadini. Dare mag-giore potere alle multinazionali, permettendo loro di aprire cate-ne di farmacie, significherebbe trasformare il farmaco in un bene di consumo, allontanandolo dalla sua funzione di necessità contin-gente e aumentando il rischio di abusi e cattive prescrizioni. Più attenzione per la salute del singo-

lo: questo deve garantire la libera-lizzazione, unitamente alla pro-fessionalità dei farmacisti”. Ma, anche se i tempi sono difficili, la competenza della Farmacia Santa Caterina non cambia. “Proprio in funzione dei futuri cambiamenti nel settore – spiega la dottoressa Stefania Bellelli – la scelta è stata quella di potenziare l’impegno investendo in un ampliamento del locale. Ciò soprattutto perché crediamo nel nostro lavoro e nel fatto che la nostra clientela e il quartiere ne rimarranno soddi-sfatti. Oggi i servizi erogati dalle farmacie sono davvero molteplici e i clienti devono poter trovare un luogo nuovo, moderno, luminoso, accogliente, dove potersi sentire a loro agio e garantiti nel proprio bisogno di privacy”. Ecco allora che oltre allo spazio dedicato alle autoanalisi e al servizio di preno-tazione di visite specialistiche, la Farmacia Santa Caterina può con-tare da oggi su un ambiente riser-vato ai trattamenti estetici. Ampio spazio è infatti quello dedicato alla dermocosmesi e al reparto di prodotti naturali che possono contare sulla garanzia fornita dal marchio Apoteca Natura. La Far-macia Santa Caterina invita tutti all’inaugurazione ufficiale che si terrà sabato 4 febbraio.

Valeria Cammarota

8 27.01.2012 n° 03

Di Francesca ZanniLaureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso

la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna

Islam e dintorni...

sIcurezzA A cArpI - I FATTI dellA seTTImANA

condizioni sempre più dure per i migranti

nel nostro Paese è da poco stata approvata una legge che fa salire il prezzo per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per gli immigrati. Men-

tre fino a poco tempo fa si pagavano 72,12 euro, a questi verranno ora aggiunti ulteriori contributi, dagli 80 ai 200 euro, che saranno utilizzati anche per pagare le espulsioni dei migranti irrego-lari verso i loro paesi di origine. Da queste spese saranno esentati i minori e i richiedenti asilo politico. Purtroppo però, è doveroso ricordarlo, spesso, le richieste di asilo sono difficili da presentare senza un’adeguata conoscenza delle procedure; cono-scenza che, gli immigrati, non sempre hanno. Inoltre, questa manovra si rivolge proprio ai più svantaggiati, cioè a coloro che aspirano a ottenere il permesso di soggiorno per la prima volta o che rischiano l’espulsione se non lo rinnovano. Nel caso in cui avessero difficoltà economiche, finirebbero per aumentare le fila degli irregolari, esattamente quello che si vorreb-be evitare, dal momento che gli stranieri rappresentano una risorsa preziosa per la manodopera italiana. Se le condizioni di vita, in questo momento di gravissima crisi economica, sono dure per gli italiani, non si può certo dire che siano migliori per i migranti: pur rappresentando una fetta importante dell’economia del Paese infatti, sempre più spesso sono costretti a lavorare in nero o a non potersi regola-rizzare coi documenti. Ai migranti inoltre era già stato richiesto di superare un test di lingua italiana per il rilascio della ex carta di soggiorno oggi carta CE di lungo periodo. Questa richiesta, tanto propugnata da alcuni partiti politici - che affer-mavano quanto fosse importante la conoscenza della lingua per vivere in Italia - è però rivolta solo a una parte relativamente piccola di stranieri, cioè a coloro che sono in Italia da almeno cinque anni e che richiedono questo particolare docu-mento. Insomma, le contraddizioni che accompagnano il fenomeno migratorio nel nostro Paese sono numerose e portano a chiedersi se la possibilità di dialogo sia davvero mai stata presa in considerazione.

per ApprOFONdIreManodopera straniera in agricoltura: http://www.internazionale.it/?p=77367&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitterTassa sul permesso di soggiorno: http://www.immigrazioneoggi.it/daily_news/notizia.php?id=003740

bologna, arrestata una donna residente a carpi per furtoUna coppia di ladri specializzati nel derubare pelliccerie e negozi di abbi-gliamento di lusso sono stati arrestati dalla Polizia di Bologna. In manette per furto aggravato in concorso, ri-cettazione e possesso di un coltello sono finiti due serbi: una donna di 31 anni, regolare, residente a Carpi e già nota per reati analoghi, e un 48enne incensurato. Fingendosi normali clienti hanno tentato di rubare una pelliccia di cincillà da 8.500 euro da un nego-zio di Piazza Minghetti, nel centro di Bologna. Mentre la donna distraeva il negoziante provando un vestito, il

in via rocca il degrado non si arresta

in barba alle telecamere...

lo riconoscete? Sì, avete indovinato. Quel rivolo che scivola dalla colonna è proprio urina. E il portico in questione, non potevano esservi dubbi in merito, è proprio quello di via Rocca, di fronte all’hotel Da Giorgio. Questa foto ce

l’ha spedita una residente che l’ha scattata intorno alle 20,30, col proprio cellu-lare, al rientro a casa. Ormai non ci sono più parole per descrivere il degrado che interessa una zona centralissima della nostra città, a pochi passi da Piazza Martiri. I residenti sono esasperati: “ci sono bivacchi di persone che fanno i loro bisogni lungo la strada, a ogni ora del giorno. E’ una vergogna”. E, ancora, “è uno schifo, mi viene il vomito”. Purtroppo, l’installazione di telecamere, connesse al circuito di videosorveglianza cittadino, si è rivelata completamente inutile. Gli occhioni elettronici infatti, paiono non fungere affatto da deterrente...

dai dati dell’attività della polizia municipale dell’unione delle terre d’argine emergono coni d’ombra di indubbia gravità: l’aumento degli automobiliSti SorpreSi a circolare con il veicolo SprovviSto da aSSicurazione e l’aumento di SiniStri che vedono coinvolti cicliSti e pedoni

carpi: il pericolo corre sulla strada

carpigiani più poveri e... molesti

in aumento anche le sanzioni elevate per accattonaggio e questue (da 5 a 20), le sanzioni elevate per nettezza del suolo pubblico e decoro dei fabbricati (da 7 a 36) e le violazioni per divieto di balneazione presso i laghi Curiel di Cam-

pogalliano, che da 2 sono passate a 12. Numerosissime continuano a essere le segnalazioni e le richieste di intervento presentate dai cittadini agli agenti e che fanno parte di quelle attività di prossimità relative a problematiche di disturbo, degrado, liti tra vicini, viabilità, abbandono di rifiuti, animali, atti vandalici... Nel 2011 le segnalazioni ammontano a oltre 1.600. Più di 40mila le telefonate rice-vute dalla Centrale operativa. In notevole aumento poi le violazioni sull’uso dei documenti falsi che da 7 del 2010 sono passati a 18 nel 2011; in forte calo quelle sulle norme d’immigrazione che da 38 sono passate a 17.

dai dati relativi all’attività svolta nel 2011 dalla Poli-zia Municipale dell’Unio-

ne delle terre d’Argine emergono coni d’ombra di indubbia gravità. Come da tempo denunciato anche sulle colonne del nostro settimanale infatti, è in triste e costante aumen-to il numero degli automobilisti sorpresi a circolare con il proprio veicolo sprovvisto da assicurazio-ne (da 150 nel 2010 siamo passati a oltre 200 nel 2011), violazione sintomatica dei momenti di diffi-coltà economica che il nostro Paese sta vivendo e con notevoli riper-cussioni sulla eventuale possibilità risarcitoria in caso di sinistri. Una

tendenza che assume contorni ancora più preoccupanti se si pensa che la violazione al codice della strada più “nelle corde” dei carpi-giani è il passaggio col semaforo rosso. Tale mal costume, potenzial-mente pericolosissimo, è pratica-mente raddoppiato rispetto allo scorso anno (581 contro le 242). In diminuzione invece i condu-centi sorpresi a guidare in stato di

ebbrezza: oltre 16.500 gli automo-bilisti sottoposti al test alcolemico di cui 50 sanzionati penalmente e 13 sanzionati in via amministrativa. In calo anche il numero di patenti ritirate che da 339 nel 2010 sono

passate a 289 del 2011. A calare drasticamente, nonostante la pro-verbiale diligenza dei vigili, è inve-ce il numero di sanzioni relative al divieto di sosta: evidentemente, in tempo di magra, i carpigiani hanno imparato a parcheggiare meno selvaggiamente, risparmiando così molti quattrini (ricordiamo che una multa per divieto di sosta parte dai 33,60 euro). Purtroppo, a non essere centrato è stato invece uno degli obiettivi cardine dell’attività della Polizia Municipale: nonostan-te la campagna di sicurezza stradale relativamente al comportamento dei conducenti di biciclette sia stata la più importante dello scorso anno, purtroppo i risultati ottenuti sono ben lungi dall’essere quelli spe-rati e gli incidenti che hanno visto coinvolti i ciclisti, di fatto, non sono diminuiti. Dal 1° luglio al 31 dicembre 2011 sono stati sanzionati 216 conducenti di bici: 59 di loro transitavano al di fuori delle piste ciclabili, 39 circolavano controma-no, 33 non avevano i fanali accesi, 14 non hanno dato la precedenza e 11 hanno attraversato la carreggiata col rosso. Comportamenti pericolo-si che, sommati alla “spregiudica-tezza” di alcuni automobilisti e alla scarsa visibilità di taluni attraver-samenti ciclo-pedonali, hanno provocato un aumento nel numero

di ciclisti coinvolti in incidenti che è passato da 135 (2010) a 147 (2011). Nonostante nell’ultimo triennio i dati relativi agli incidenti siano di gran lunga i migliori dal 2005, nel 2011 il numero totale degli incidenti stradali è aumentato del 3% circa rispetto allo scorso anno, coinvolgendo, troppo spesso, le fasce più deboli della strada. In aumento sono infatti anche i pedoni coinvolti nei sinistri che da 27 del 2010 sono passati a 39 nel 2011. “Anche per il 2012 – ha sottoli-neato Luisa Turci, assessore alla Polizia Municipale dell’Unione - il corpo porterà avanti la campagna per il rispetto da parte degli auto-mobilisti delle strisce pedonali e quella rivolta ai ciclisti relativa al rispetto delle regole del Codice della strada”. Speriamo che tale impegno faccia raccogliere mag-giori frutti e che ciascuno di noi si impegni nel fare la propria parte per rendere le strade più sicure e a misura di cittadino, sia questo in bici, in auto o a piedi.

Jessica Bianchi

In aumento i pedoni coinvolti

nei sinistri: da 27 (2010) a 39 (2011).

Il perIcOlO cOrre sulle sTrAde cArpIgIANeLeggi la notizia su:www.temponews.it

complice ha nascosto il prezioso capo sotto il giubbotto. Ma la vittima si è insospettita dopo che nel dicembre scorso aveva subito un furto analogo e stavolta non si è lasciata derubare. Con l’aiuto di un cliente è infatti riu-scita a bloccare l’uomo con addosso la pelliccia.

ladri negli spogliatoi del club giardinoNon potendo utilizzare lo stadio Ca-bassi e annessi spogliatoi, a causa dei lavori in corso, i giocatori del Carpi si allenano al Club Giardino. Ed è proprio lì che un ladro si è introdotto facendo man bassa di tutto ciò che ha trovato. Rubati cardiofrequenzimetri e scarpette

nuove. Complessivamente l’entità del furto ammonta a circa mille euro.

cortile, recuperata una cassaforte con 10mila euro nel doppio fondoUna cassaforte forzata nella parte su-periore ma contenente ancora 10mila euro nel doppio fondo, tra documenti e gioielli, è stata recuperata dalla Polizia di Carpi in un casolare abbandonato della frazione di Cortile. Apparteneva a una famiglia di Soliera che aveva subito un furto nella propria villa circa un mese fa. La cassaforte è stata recuperata nei giorni scorsi con una gru e i valori an-cora al suo interno sono stati restituiti ai proprietari.

tratta modena-carpi-rolo, esito positivo dell’incontro promosso dalla regione

riconosciuta la validità degli abbonamenti annuali fino alla loro scadenza

Gli abbonamenti annuali emessi prima del 31 dicembre 2011 andranno a scadenza natu-

rale, mentre gli abbonamenti inte-grati mensili continueranno a essere rilasciati fino al 30 aprile 2012. E’ in sintesi l’esito dell’incontro promosso dalla regione emilia romagna con la provincia di modena, i comuni di modena e carpi, agenzia mobilità (AMo), trenitalia e società emiliana trasporti autofiloviari (Seta) sulla tratta ferroviaria Modena-Carpi-Rolo. Verranno quindi riconosciuti validi da Trenitalia e Seta sulla tratta in que-

stione tutti gli abbonamenti annuali emessi prima del 31 dicembre 2011 fino alla loro naturale scadenza. Gli utenti in possesso di questi abbona-menti dovranno munirsi alle bigliette-rie Seta di scontrino “ispezione carta” con data di scadenza dell’abbonamen-to e numero seriale dello stesso, con tanto di timbro della biglietteria. In questo periodo non verranno rila-sciati titoli annuali nuovi. Sempre in accordo con la Regione, enti locali e Amo, pur essendo decaduta la con-venzione per l’integrazione tariffaria Trenitalia-Atcm, dal 1° febbraio fino

al 30 aprile 2012 Trenitalia accetterà, sulla Modena-Carpi-Rolo, gli abbona-menti mensili Atcm-Seta (alle tariffe Seta del bacino provinciale di Modena) validi sulla tratta ferroviaria e per le zone servite in coincidenza con i treni. Per poter essere utilizzati anche sui treni Trenitalia, gli utenti in possesso di questi abbonamenti dovranno, a ogni rinnovo, munirsi alle biglietterie Seta di scontrino “ispezione carta”. Tutti gli altri titoli di viaggio Seta, Atcm card, biglietti corsa semplice, peraltro già sospesi, non sono più validi sulla tratta ferroviaria.

927.01.2012 n° 03

alle tattoo, il noStro World guinneSS record per la SeSSione più lunga di tatuaggi, la Settimana ScorSa è tornato in india, inSieme ad altri 120 oSpiti, Su invito dell’india booK of recordS per l’impegno profuSo a favore del paeSe, nel 2011

e dopo l’india, spunta l’everest...

l’istrionico Alle Tattoo, al secolo Alessandro Bonaccorsi, il nostro

amatissimo e vulcanico World Guinness Record per la ses-sione più lunga di tatuaggi, la settimana scorsa è tornato in India con la moglie Stefania Dotti, insieme ad altri 120 ospiti, su invito dell’India Book of Records per l’im-pegno profuso a favore del Pa-ese, nel 2011. L’estate scorsa infatti Alle, insieme ai suoi in-separabili collaboratori, la so-cia Mi, Davide e Sara, aveva partecipato a una Convention Internazionale di Tatuaggi a Nuova Dehli, sbaragliando tatuatori accorsi da ogni par-te del mondo e conquistando l’ambito riconoscimento Best in the show. La partecipazione alla convention però, gli ave-va dato la preziosa opportunità di dedicarsi alla solidarietà, attraverso l’associazione da lui fondata: Alle Tattoo E20. Alessandro e il suo staff infat-ti, grazie alla collaborazione con il Comitato della Croce Rossa di Carpi e a Baca onlus (Bikers Again Child Abuse), avevano raccolto materiale

due Guinness dei Primati, ma “noi - ride Alle - che non sia-mo avvezzi al risparmio, ne abbiamo fatti tre”. Alle ha così eseguito il maggior numero di tatuaggi colorati in 5 minuti, sulla pelle di un personaggio davvero particolare: l’uomo, infatti, è il detentore del mag-gior numero di Guiness dei Primati al mondo. Dopo di che si è svolta una sfida tra tatuatori per stabilire chi fosse in grado di eseguire il maggior numero di tatuaggi di dimen-sione prestabilita, in 5 minu-ti. “In questa gara - continua Alle - ho tatuato mia moglie e ho stabilito il guinness: 102 tatuaggi in 5 minuti. Stefania invece ha ricevuto un ricono-scimento per essere stata la persona che si è fatta fare il maggior numero di tattoo in un tempo limite”. Record a parte, anche questo viaggio è stato all’insegna della solidarietà. “Io e i ragazzi dell’Alle Tattoo Soliera World Guinness of Records in collaborazione con la Natalino Zen Founda-tion onlus, anche in questa occasione, abbiamo voluto portare un sorriso ai più bi-sognosi, consegnando di per-sona materiale didattico e abiti a orfanotrofi, scuole, ospedali e ad associazioni che operano sul territorio a favore dei più poveri”. A seguirli nelle con-segne un gruppo di giornalisti e troup televisive di tutto il mondo (Thailandia, Russia, Vietnam, Canada, Francia, In-dia...): “è stata una gioia per noi testimoniare che l’Italia è anche sinonimo di arte, be-neficenza e voglia di vivere, sfatando così i tanti pregiudizi che, spesso, accompagnano, il nostro Paese all’estero”. E ora, cosa accadrà? Cosa sta tramando il nostro impreve-dibile Alle Tattoo? “A breve decollerà un nuovo progetto, da matti ovviamente - assicura ridendo Alle - vogliamo scala-re l’Everest e cimentarci nella sessione di tattoo più alta al mondo”. Ad accompagnarlo in questa impresa e a essere tatuato sul tetto del mondo, a oltre 8mila metri, sarà il re-cordman Vittorio Brumotti. Se ne vedranno davvero delle belle...

Jessica Bianchi

natalino zen foundation onlus

la parola a giovanni gargano

la Fondazione natalino Zen onlus dedicata al mondo dei bambini e

dei ragazzi fino ai 17 anni, ha partecipato insieme ad alle tattoo alla prova del Guinness dei primati in India. “Nei giorni trascorsi in India - racconta il direttore generale Giovanni Gargano, accom-pagnato dalla consigliera roberta copelli - abbiamo potuto vedere alcune strut-ture dedicate al recupero e

alla cura dei bambini. A Dehli abbiamo visitato il pronto soccorso del nosocomio di Chacha Nehru Bal Chikitsa-laya, dove quotidianamente giungono circa 500 bambini con diverse patologie tutte riconducibili alle condizioni dell’ambiente in cui vivono. I locali dell’ospedale sono in pessime condizioni igieniche nonostante la struttura sia il riferimento dell’intera capitale per i bambini in età pediatrica.

Nella capitale abbiamo fatto visita anche a Prayas Chil-dren, un centro che raccoglie 250 bambini poverissimi garantendo loro sostegno e formazione scolastica. In que-sti centri abbiamo distribuito parte dei 130 chilogrammi di materiale didattico e vestiti. Infine ci siamo recati al centro di Madre Teresa di Calcutta ad Agra: un orfanotrofio in cui vivono centinaia di bambini di tutte le età, tra cui molti disabili. Bimbi ben curati malgrado la scarsità di mezzi a disposizione”.

didattico da donare a scuole, orfanotrofi e all’Associazione Madre Teresa di Calcutta.

L’India Book of Records ha proposto ai nostro prode ta-tuatore di cimentarsi in altri

l’avvocato davide bonfiglioli, difensore civico dell’unione delle terre d’argine ha presentato la prima relazione dell’attività svolta e ha svelato una “chicca” davvero gustosa

vigili troppo autoritari: non è una leggenda metropolitana

che i Vigili di Carpi non godano del titolo di “amici dell’anno” non

è certamente una novità, ma la loro proverbiale scrupolo-sità nell’elargire multe, senza se e senza ma, è leggenda metropolitana o corrisponde a realtà? Durante la seduta del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine, mercoledì 18 gennaio, il difensore civico dell’Ente, l’avvocato Davide Bonfiglioli (che ha preso il posto del difensore civico comunale, figura soppres-sa nella Finanziaria 2010) nel presentare la relazione della sua attività (svolta tra il secondo semestre 2010 e il primo semestre 2011) non ha dubbi: gli agenti della Polizia Municipale dell’Unio-ne sono troppo autoritari! Ma andiamo con ordine. Il difensore civico (la cui funzione è quella di tutelare i diritti e gli interessi legittimi a garanzia dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione) ha aperto 169 fascicoli, di cui 161 portati a compimento. Di questi, 133 sono stati aperti su richiesta di cittadini del Comune di Carpi, 23 del Comune di Soliera, 7 del Co-mune di Campogalliano e 6 del Comune di Novi. “Spesso

però - ha dichiarato l’avvoca-to - mi sono trovato a fornire indicazioni di carattere legale su procedure che vedevano coinvolti i cittadini, quasi sempre in condizioni econo-miche disagiate, in materie di diritto privato, che hanno riguardato in modo partico-lare le procedure di sfratto per morosità e i rapporti tra condomini”. Numerosi anche i cittadini che si sono rivolti al difensore per denunciare “at-teggiamenti eccessivamente autoritari, anziché autorevoli, da parte degli agenti della Polizia Municipale. Sulla que-stione - continua l’avvocato - la comandante susi tinti mi ha promesso che avrebbe affrontato il problema”. Tale dichiarazione ha ovviamente acceso il dibattito in aula e unito i consiglieri nell’affer-mare quanta strada si debba ancora fare sul terreno della conciliazione... Mediazione che dovrebbe farsi largo anche per sgravare del loro carico gli uffici giudiziari e migliorarne l’efficienza, soprattutto alla luce dell’in-debolimento della struttura del Giudice di Pace. “Nel 2012 - ha infatti “profetizza-to” Bonfiglioli - il mio ufficio avrà sicuramente molti più clienti”.

J.B.

previsto un intervento di riordino dell’area antistante il piazzale della Stazione ferroviaria

rastrelliere addio...

proseguono gli interventi riguar-danti l’area anti-

stante il piazzale della Stazione ferroviaria. A seguito di quanto de-ciso dalla commissio-ne traffico su questo tema, per migliorare la sicurezza della zona moderando la velocità dei veicoli e l’accessibilità pedonale nonché il decoro dell’arredo urbano, le rastrelliere porta-biciclette presenti sullo spazio pedonale prospiciente il fabbricato della Stazione ferroviaria e di quello degli annessi servizi igienici verranno eliminate. L’Ammi-nistrazione Comunale invita a utilizzare le altre aree di parcheggio a disposizione, debitamente attrezzate. L’intervento di rimozione delle rastrelliere, che si dovrebbe concludere la prossima settimana, sarà condotto sotto la supervisione della polizia municipale delle terre d’argine, di tecnici del settore lavori pubblici e grazie alla collaborazione degli assistenti civici.

uNA NuOvA AvveNTurA per Alle TATTOOLeggi la notizia su:www.temponews.it

10 27.01.2012 n° 03

bruno francioSi, titolare del bar le follie del paSticciere in viale peruzzi, oltre a creare buoniSSimi dolci dipinge, e lo fa con una paSSione e una dedizione davvero fuori dal comune

barista? no, artista!

sarà capitato a tutti, alme-no una volta nella vita, di definire la persona che

si ha di fronte in base al ruolo che svolge per guadagnarsi da vivere. Per semplicità, stanchez-za o indifferenza, quante volte abbiamo considerato un benzi-naio solamente come colui che ci riempie l’auto di carburante o una cassiera come colei che passa dei prodotti allo scanner a infra-rossi, e nient’altro? Senza mai provare a immaginare che, oltre a quel ruolo e a quella divisa, c’era una persona con una vita. E’ in base a tale considerazione che fa piacere accorgersi, a volte, che la realtà è ben più complessa. Come nel caso di Bruno Franciosi che, da alcuni anni, ha aperto il bar Le follie del pasticciere in viale Peruzzi a Carpi, di fronte al parcheggio del Liceo Fanti. Oltre a creare buonissimi dolci e torte infatti, Bruno dipinge, e lo fa con una passione e una dedizione davvero fuori dal comune. “Ho sempre amato dipingere, come mezzo per esprimere quello che sento. Girando per musei, poi, questa necessità non ha fatto che crescere”. Il vero colpo di

fase, più violenta, che si avvicina all’action painting di Jackson Pollock. “Mi sfogo attraverso il colore: lanciandolo, trattandolo male in un certo senso”. Le opere di questo periodo sono vere e proprie esplosioni di materia sul-

so”. Ed è lì che Bruno è entrato in contatto con la vivace scena artistica di San Francisco, in fer-mento per le battaglie per i diritti degli omosessuali di Harvey Milk: “lì ho respirato un concetto di tolleranza, libertà e altruismo che qui ancora sognamo”. Nei suoi quadri non emerge soltanto la forza di quel primitivo ameri-cano che fu Pollock, ma anche il surrealismo di Magritte e Dalì. Negli ultimi anni si è innamorato delle prospettive stranianti di Escher, cercando di conciliare un forte senso geometrico alla libertà espressiva del periodo precedente. “Cerco un equili-brio tra forma e colore e una loro fusione quasi alchemica”. Nelle sue tele – più di 150 in 30 anni – non c’è un soggetto: “non ancora almeno – aggiunge lui – comparirà se e quando sarà il momento”. Per il suo futuro Bru-no, che nel bar lavora con la sua insostituibile assistente Monica Severi, si sta guardando intorno e gli piacerebbe esporre. “Vorrei farmi conoscere un po’ di più, per potermi occupare soltanto di que-sto. Se gli ho dedicato metà della mia vita, d’altronde, un motivo ci sarà”. Bruno ha rinunciato a cellulare e automobile, da un lato per avere più tempo da indirizza-re alla sua passione e, dall’altro, per fare movimento e mettersi alla prova. “Per ora ci sto riu-scendo: è da un anno e mezzo che vengo in bici da Fossoli, estate e inverno, alle quattro di mattina”. E’ possibile vedere le sue opere all’indirizzo www.brunofrancio-si.it, o prendendo un caffè nel suo bar, i cui muri ne sono tappezzati.

Marcello Marchesini

fulmine scatta nella serigrafia di un vecchio amico. “Lì ebbi per la prima volta la possibilità di ‘abusare’ del colore, ed è da quel momento che ho sentito esplodere in me il desiderio di dipingere”. Da qui una prima

la tela, sensazioni che divengono strati di colore, grumi materici di significato. Dopo qualche anno, invece, Bruno è passato a una pittura più meditata. “Sono pezzi che richiedono, per essere ulti-mati, centinaia di ore di lavoro l’uno. Dipingere diventa quasi una disciplina, una sorta di sfida tra l’idea che hai in testa e la su-perficie bianca. Per me dipingere

è una medicina e pensare che quel che creo rimarrà anche dopo di me è una bella sensazione”. Negli Anni ’80 il viaggio negli Stati Uniti d’America. “Mi sen-tivo attratto da una dimensione più grande, da un mondo diver-

Bruno Franciosi

1127.01.2012 n° 03

anche il dialetto può e deve essere attento alle vicende odierne. non possiamo quindi trascurare il problema dei poveri migranti, in cerca di un mondo migliore e in balia del

mare e di trafficanti senza scrupoli.

Al mè dialètt...di Massimo Loschi

bÊrchI

Quant a vrèv, chi fusèn sól un quelche in un šdùndlêr alšér…

purtisn’a l’ônda šóvèn, mò tant inàmurèe, da n’capir

se al ciél sia d’sóvêr ó d’sòtà d’lór.Bêrchi, e a vrèv, vèdèrli… luntan

dêintr’un rag ed luna, côl pèscadórche da l’ônda léva rédi d’argint

ch’van a spcèrès, in un nòm piturèe a prua

un nòm… quèl dla dònà sua. Mô ai vèd puvrètì, e mišri, e tristi

tgnudi insèm dal preghiéri ed chi spéra;bêrchi, incrustêdi d’rùšni vêci d’an

e cùmè in ‘na réda trôp cicà… a vèdòm… cùmè mè, cùmè tè,

cùmè nuêtêr, e turmêint, e pauri, e... ôç stràlunèe, fìss a gl’i-ôndi scuri.

Chi mai, sê non al ciél psrà sintirn’i vêrs ch’sturlèn cl’ônda ch’a s’léva, ch’s’arbêlta e ôgni vôlta

vin a quaciêr šgnôl d’na bêrca môribònda; chi mai, psrà sintir frènèšìi d’man in lôta

in dl’inlušiôu ed vudêrn’al fònd,in dl’inlušiôu ed truvêr…

divêrs un mònd.Chi mai, in cór suo, in chi vêrs

psrà truvêr l’éco d’antighi nôstri stôrìi, sintirn’i stèss dulór, al stèsì pêini,

i stèss i traguêrd: pan, pan e dignitèe, strêda mistra d’ògnì pôvêr crist

per n’avgnir... ‘na libêrtèe.

bArche

Quanto vorrei, che fossero solo una cosache in un dondolare leggero…

portasse all’ondagiovani, ma tanto innamorati, da non

comprendere se il cielo sia sopra o sotto di loro.

Barche, e vorrei vederle… lontanedentro ad un raggio di luna, con il

pescatoreche dall’onda leva reti d’argento

che vanno a specchiarsi, in un nome dipinto a prua

un nome… quello della donna sua.Ma le vedo povere, e misere, e tristitenute insieme dalle preghiere di chi

spera;barche, incrostate da ruggini vecchie di

anni e come in una rete troppo piccola… vedo uomini… come me, come te,come noi, e tormenti, e paure, e…

occhi stralunati, fissi alle onde scure.Chi mai, se non il cielo

potrà udire le urla che urtano quell’ondache si leva, che si abbatte e ogni voltaviene a coprire i cigolii di una barca

moribonda;chi mai, potrà udire frenesie di mani in

lottanell’illusione di svuotarne il fondo,

nell’illusione di trovare… diverso un mondo.

Chi mai, in cuor suo, in quelle urlapotrà trovare l’eco di antiche nostre

storie, sentirne gli stessi dolori, le stesse pene, gli stessi traguardi: pane, pane e dignità, strada maestra di ogni povero cristo per un avvenire… una libertà.

nelle opere del pittore carpigiano gianpaolo Sabbadini la raffinatezza della tecnica Si fonde con un’ineSauribile fantaSia

tra sogno e realtàc

hi osserva per la prima volta le opere del pittore Gianpa-olo Sabbadini, carpigiano

classe 1953, viene istantaneamente attratto dal fascino magico che emanano i suoi soggetti, scelti tra amici, colleghi di lavoro e familiari, ma trasformati nell’abbigliamento, e traslati in un contesto che profu-ma di epico. Con la passione e il talento per l’arte pittorica inscritti nel Dna, Gianpaolo inizia la sua formazione artistica intorno ai vent’anni presso lo studio del com-pianto Aniceto Barbieri da cui, riferisce egli stesso, “ho appreso la tecnica della pittura a olio, e grazie al quale sono entrato in contatto con il simbolista Edi Brancolini che è stato per me un’importante fonte di arricchimento artistico”. Cresce frequentando la Scuola di Miglia-rina dei maestri Alberto Cova ed Enrica Melotti, finchè entra a far parte della Bottega di Pittura di Carpi. Attraverso numerosi studi sulla figura e sul colore, Gianpaolo giunge ben presto a sviluppare un proprio stile, unico e inconfondi-bile, in cui la realtà lascia spazio alla fantasia e a un fascino intriso di classicità rinascimentale. Grazie alle esperienze lavorative in qualità di disegnatore, prima presso la cele-bre azienda Panini a Modena e, in seguito, presso Centropunti, ditta specializzata in disegni e program-mi per ricami di Carpi, l’artista ha avuto l’opportunità di sviluppare e accrescere le proprie conoscenze e competenze nel campo delle arti visive, dando ulteriore linfa alle proprie opere, perchè come spiega egli stesso: “sono sempre desidero-so di sperimentare nuove tecniche e tematiche”. Nel 2000 è arrivata la consacrazione artistica, con la

vittoria del concorso indetto dalla Diocesi di Carpi in occasione del Giubileo dal titolo E voi chi dite che io sia, a cui Sabbadini ha partecipa-to con una suggestiva opera dalla reminiscenza metafisica. Il pittore carpigiano definisce la sua arte “figurativa e ispirata al reale, ma con l’aggiunta, di volta in volta, di elementi insoliti e surreali che pun-tualmente spiazzano l’osservatore”. E la sorpresa è proprio uno dei valori aggiunti dell’intera poetica di Sabbadini che subisce evidente-mente il fascino dei grandi maestri del Cinquecento come Caravaggio e Tiziano, ma dai quali si disco-sta per molti aspetti tipicamente moderni.

natori di trombe che non trovano armonia: ognuno paradossalmente non sente mai il proprio suono data la contorta e assurda conformazio-ne dei loro strumenti.E il paradosso è il protagonista evidente anche della tela Il muto disse al cieco che già dal titolo manifesta la sua natura contraddit-toria che viene sublimata dai colori e dalla luci dal sapore fiabesco. Pur involontariamente, le opere di Sabbadini sono ricche di metafore e allusioni come ne Il giudice dove la bilancia della giustizia è solo appa-rentemente in equilibrio, in quanto un giudice mistificatore abbigliato da pagliaccio solleva con il dito il piatto più pesante perchè ricolmo di denaro. All’interno della sua vasta produzione artistica non si può pre-scindere dal citare le serie La luna rubata e La creazione dei pianeti: entrambe permeate da un’aura mitica. Tra i prossimi progetti di Sabbadini ci sarà la partecipazione alla quarta edizione del Concorso di Pittura della Città di Carpi dal 27 aprile al 6 maggio 2012 presso la Sala Ex Poste di Palazzo Pio.

Chiara Sorrentino

Ne I musicisti emerge tutta la sua estrosità e ironia artistica, con la rappresentazione di quattro suo-

GianpaoloSabbadini

TrA sOgNO e reAlTà: l’ArTe secONdO sAbbAdINILeggi la notizia su:www.temponews.it

12 27.01.2012 n° 03

centocinquant’anni di Storia dell’unità del noStro paeSe non potevano reStare inoSServati dal cinema italiano, che ha prodotto numeroSe opere in occaSione di queSto importante anniverSario.

150 e li dimostra. Quando il cinema fa la storia

centocinquant’anni di storia dell’Unità del nostro Paese non

potevano restare inosservati dal cinema italiano, che giu-stamente ha prodotto opere di vario genere in occasione di questo importante anni-versario. La Rai ha trasmes-so, proprio a fine dicembre il bellissimo Noi credevamo, di Mario Martone. Il film, presentato a Venezia 2010, dove venne incredibilmen-te ignorato dalla Giuria, è un interessante affresco su aspetti poco frequentati del Risorgimento italiano. Quattro episodi intrecciati sulle vite di alcuni giovani cospiratori e rivoluzionari che mettono in gioco le loro vite per un ideale appena nato e ancora tutto da elabo-rare. Sorprende l’urgenza avvertita da questi giovani, figure di fiction ma ispirate a personaggi realmente esistiti di fronte alle esitazioni o agli impeti di figure storica-mente vere come Mazzini o la Contessa di Belgioioso. Il pregio maggiore del film è l’abilissimo rapporto col presente di un’Italia ancora divisa da profondi scompen-si sociali, politici ed econo-mici, che l’autore suggerisce continuamente anche con provocazioni figurative dav-vero dirompenti, come sca-lette e cancellate inesistenti all’epoca e scheletri di ce-mento armato di costruzioni mai finite, così frequenti al Sud. Il regista ha comin-ciato a immaginare il film sette anni fa e questo spiega quante possono essere state le difficoltà realizzative, ma è comunque significativo che la scadenza dell’anni-versario sia stato l’elemento

catalizzatore che ha portato a compimento l’opera. Altri registi invece hanno seguito strade diverse. Molto inte-ressante un documentario di Davide Ferrario, berga-masco, che proprio dalla sua città parte per un itinerario che ripercorre l’avventura dei Mille. Il regista defi-nisce il suo film un road-movie e come dargli torto se lui stesso è in scena e si muove lungo le strade dei garibaldini a incontrare il presente che su quei luoghi vive. L’aveva già fatto con un altro itinerario davvero inquietante e stupefacente: La strada di Levi portando la sua cinepresa lungo i bi-nari della Tregua del grande narratore di Se questo è un uomo. Oggi Ferrario cerca nel suo Piazza Garibaldi una risposta alla domanda cruciale: perché noi italiani non riusciamo più a imma-

ginarci un futuro? Così va in giro a chiederlo perché in ogni città e paese di questa nostra nazione c’è una Piaz-za Garibaldi, e ci sono gio-vani e vecchi che non sanno o che ricordano. Il racconto è puntellato da molta ironia e disincanto. Quando si pensa a un documentario lo si immagina serioso, invece questo è a tratti molto diver-tente e sempre accattivante. L’autore filma sempre sul filo di un equilibrio perfetto tra scoperta e conferma, rivelando aspetti intriganti di questa nostra toponoma-stica che nasconde storie e geografie imprevedibili che da Bergamo arrivano a Tea-no. Su altro registro, almeno formalmente, si muove Gianfranco Pannone con Ma che storia che utilizza materiali d’epoca, cine-giornali e documentari per

mostrarci un’Italia cinica e contraddittoria, dagli Anni Dieci agli Anni Ottanta. Un viaggio tragicomico sulla difficile costruzione di un’identità nazionale ancora in divenire dove si incontra-no naturalmente Garibaldi, Mazzini, Cavour, Verdi, ma anche l’indecifrabile difficoltà che ha impedito il formarsi di una storia condivisa che ancora lacera e consuma la comunità na-zionale. Ma la storia è fatta anche di aspetti più leggeri e “laterali” perché intanto la vita continua e il popolo o meglio gli individui, conti-nuano la propria esistenza tra alti e bassi, anche ascol-tando musica e cantando. Così desidero segnalare tre documentari molto diversi tra loro ma al cui centro resta la musica. Passione di John Turturro, Niente paura di Piergiorgio Gay e Questa storia qua di Alessandro Paris e Sibylle Righetti. Su quest’ultimo, che ripercorre l’avventura straordinaria di Vasco Rossi, abbiamo già scritto. Il film su Ligabue, presentato a Venezia 2010 è molto diverso da quello dal-la rock-star di Zocca. Qui la musica è fortemente intrec-ciata alla storia degli ultimi trent’anni. Gay fa parlare sì i fan, ma li interroga sul mon-do, sulla vita, sulle speranze

le rabbie, tiene un occhio costante sulle vicende di questo Paese, ne controlla l’umore, le paure. Ligabue del resto aveva già dato pro-va della sua forte coscien-za civile raccontando in Radiofreccia uno spaccato di vita di provincia davvero impressionante per la capa-cità di analisi e fedeltà a un mondo in così rapida evolu-zione. Infine Passione, atto d’amore smisurato di John Turturro per la canzone na-poletana, ma soprattutto un documento ineludibile sul legame tra musica e città, tra musica e persone, canzoni e individui. Un legame stretto e irriducibile, viscerale: un modo di essere. L’autore uti-lizza materiali d’epoca ma

poi va a cercare il presente, cantanti, canzoni, musicisti e poeti, Peppe Barra e… Fiorello! Se ci si vuole di-vertire è l’ideale. Qualcuno l’ha definito un viaggio al termine del più grande juke box del mondo: Napoli. In-fine un richiamo, sempre in tema su questa nostre storie italiane. Abbiamo già scritto di Pasta nera il documen-tario di Alessandro Piva che riguarda la vicenda dei bambini del Sud ospitati nei primi Anni ’50 da diverse famiglie delle nostre zone; ebbene sarà presentato il 7 marzo prossimo al Teatro Massimo Troisi di Nonanto-la, alla presenza del regista. Occasione imperdibile.

Ivan Andreoli

biblioteca il falco magico

l’unità d’italia sulle copertine dei libri per ragazzi

i libri per ragazzi che han-no fatto l’Italia è il titolo della mostra bibliografica su

libri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’immaginario italiano, curata dall’associazione Hamelin di Bologna, allestita presso la Biblioteca il Falco magico. L’iniziativa è un modo originale per rileggere la nostra storia dal 1861 agli anni 2000 e delineare il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di salgari, Gian Burrasca, Il Cor-riere dei Piccoli, fino ai grandi autori di oggi. Infatti, ancor più dei capolavori della letteratu-ra per adulti, i libri per ragazzi hanno avuto una diffusione e una presa tale sui lettori da aver lasciato un’impronta decisiva nell’immaginario collettivo di intere generazioni. Basterebbe citare Pinocchio o Cuore per rendere esplicito quanto certi testi abbiano contribuito alla formazione di un popolo, ma i riferimenti possibili sono davve-ro tantissimi: certe illustrazioni di copertina di romanzi o riviste, o la grafica di alcune collane storiche suscitano ancor oggi ricordi ben vivi nella memoria di molti; le fantasie di calvino o rodari hanno senza dubbio avuto dirette influenze sulla scuola e sulla didattica italiana; e del resto è sufficiente notare quanto la figura di Sandokan si sia sovrapposta a quella di

Garibaldi per avere una di-mostrazione di quanto storie immaginarie e la Storia siano collegate. La mostra è anche l’occasione per lanciare un concorso, Il Libro più amato della tua infanzia, grazie al quale chiunque potrà segna-lare il titolo che gli è rimasto nel cuore. Il 7 marzo è invece in calendario una performance di letture sceniche a cura di ste-fano cenci su Alice nel paese delle meraviglie. Il Falco magi-co esporrà poi libri d’epoca del Fondo antico della Biblioteca ragazzi e verrà allestito un vero e proprio Scaffale Nostalgia, con libri per ragazzi della Se-zione di conservazione a par-tire dagli Anni ‘40 sino ai ‘70 del secolo scorso. Fino all’11 marzo, nell’area narrativa del-la Loria verrà poi proposta una selezione di titoli scelti fra quelli che hanno più influenzato la cultura e l’immaginario dei let-tori di diverse età, da Pinocchio alle opere di tondelli.

domenica 5 febbraio, alle 12,30, presso il centro Sociale graziosi

pranzo di solidarietà

il comitato amici del parco di carpi, in collaborazione con il centro sociale Graziosi, organizza, domenica 5 febbraio, alle ore 12,30, nei locali del centro di via Sigonio, 25 un pranzo a

favore dell’unione sportiva Disabili carpi. Il menù della tradizione enograstronomica locale è a base di maltagliati e fagioli, cotechino con lenticchie e fagioli, purè di patate e polenta (oppure, in alter-nativa polenta e ragù), bensone con vino bianco dolce, lambrusco, acqua minerale e caffè. prezzo fisso: 15 euro. per prenotare: 349.1969617 - 333.2022767 - 059.690065.

Si è Svolta al circolo grazioSi di carpi la finale del concorSo canzoni patriottiche e non tra i centri

Sociali, nel 150° dell’unità, organizzata dal comitato amici del parco delle rimembranze

patriottismo senza confini

si è svolta nella serata di venerdì scorso, presso il Circolo

Graziosi di Carpi, la finale del concorso Canzoni pa-triottiche e non tra i centri sociali, nel 150° dell’Unità, organizzata dal Comitato Amici del Parco delle Rimembranze, in collabo-razione con l’Associazione Festival Tricolore di Reg-gio Emilia. Ed è proprio in questa città che, nel 1796, nacque per la prima volta la bandiera che sarebbe divenuta quella della futura nazione unita. Per questo ogni anno a Reggio si orga-nizza un concorso canoro molto partecipato. L’idea è stata quella di iniziare a esportarlo anche a Carpi, fa-cendo incontrare un gruppo di giovani talenti emergenti italiani con alcune voci straniere. Nella classifica finale degli italiani, il primo posto è stato guadagnato da Matteo Serra, seguito dalla giovanissima Ilenia Negri. Tra i ‘nuovi italiani’, a calcare il gradino più alto del podio è stata la ghanese Joanna Baidoo. Secondo posto per Cuo Gong, di na-zionalità cinese. Il concorso avrà un seguito in primave-ra/estate.

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università per adulti mario gasparini casari

corsi al via: dal cinema alla storia...

l’università per adulti mario Gasparini casari di carpi, in collaborazione con il liceo scientifico manfredo Fanti e il patrocinio del comune di carpi, organizza il ciclo di film:

Caleidoscopio - 5 film per pensare il presente, a cura di pietro marmiroli, presso la Sala Peruzzi. Organizza anche Simboli e Segreti nella Storia dell’Arte, corso di Storia dell’arte a cura dell’associa-zione artemisia, 4 conferenze, un laboratorio, una visita guidata, a cura di esperti per imparare a leggere un quadro, riconoscerne i temi ricorrenti,gli ambienti,i periodi storici, le idee sottese. Inizio 7 febbraio, alle 15,30, presso la Sala Bianca di Palazzo Corso, 89. L’Emilia alla conquista di Roma consta invece di due lezioni di archeologia sull’epoca romana, con particolare riguardo all’area modenese, più una visita guidata al Parco archeologico di Modena a cura di eleonora tommasini. Inizio 2 febbraio, alle 15,30 presso la Sala Bianca. Per informazioni e prenotazioni: 059.6550494.

martedì 7 febbraio a vignola, alle 20.30, presso la Sala dei contrari della rocca di vignola

integrazione: fondamento della crescita civile

il club rotary di Vignola, castelfranco emilia e Bazzano propone, nell’ambito delle iniziative 2011- 2012 denominate Il Rotary tra la gente, un incontro-dibattito su un tema di grande

attualità: L’integrazione - Fondamento della crescita civile. Le religioni del libro (Bibbia e Corano) a confronto. Ne discuteranno - presentati dal presidente del club, il carpigiano Giuseppe masel-lis - massimo Jasonni, professore ordinario di Diritto Canonico, alberto sermoneta, rabbino capo di Bologna, Hamid Buchri, islamologo musulmano e frate ignazio De Francesco, islamologo cattolico. “Un tema - ha sottolineato Masellis - di grande attualità che coinvolge tutti e che, negli ultimi tempi, ha avuto ampio spazio e risalto a livello mediatico. Dialogo tra le chiese e tra le religioni non significa perdita di identità, né cedimento a un facile sincretismo. Al contrario, senza confusione ma senza separazione, il dialogo risponde alle profonde ragioni della conoscenza. Il dialogo è un’arte di vivere nel nostro mondo frammentato e dispersivo. L’amicizia tra i credenti deve resistere alle ovvie difficoltà e alle differenze, nella consapevolezza che non c’è alternativa al dialogo”. Promuovendo questo incontro, il Rotary intende esprimere attenzione per l’azione di pacificazione, convivenza e reciproca conoscenza che può scaturire dal dialogo tra le grandi religioni monoteiste. Favorire l’amicizia e l’incontro fra i popoli di diversa cultura, attraverso l’educazione alla tolleranza e al dialogo, è requisito essenziale per la coesione sociale negli odierni Paesi europei interessati dal fenomeno del multiculturalismo e delle grandi migrazioni. La comunità, la gente, i cittadini, hanno bisogno di strumenti e di informazioni affidabili per orientarsi nelle piccole e grandi questioni del nostro tempo, hanno bisogno di elementi per inquadrare i problemi senza banalizzarli. La gente ha bisogno di partecipare, di dare il proprio contributo, di confrontarsi sui grandi temi riguardanti la nostra esistenza.

Sabato 18 febbraio, alle 16

alla scoperta del proprio corpo

il Corso di movimento ed espressione corporea, tenuto dalla carpigiana

Valentina maddalena lugli è indirizzato a coloro che voglio-no avvicinarsi alla conoscenza delle possibilità espressive del proprio corpo attraverso il mo-vimento e la danza. Il recupero della fluidità, della naturalezza del movimento e della relazione col proprio cor-po, sta alla base degli obiettivi del corso, in cui si lavorerà sul

contatto e sull’ascolto interiore legato all’ascolto musicale.Gli elementi basilari del mo-vimento espressivo saranno mutuati dalla danza (moder-na e contemporanea con ele-menti tratti anche dalle danze di folklore), dal Pilates e dal metodo Feldènkrais. Molto del contenuto del lavoro sarà anche il risultato di improvvisa-zioni guidate scaturite durante gli incontri. Le lezioni saranno strutturate in una fase iniziale

di riscaldamento e introduzio-ne agli elementi base di dan-za, ascolto di brani musicali e ricerca guidata dell’espressione corporea (lavoro individuale, in coppia e di gruppo), fase finale di rilassamento. Il corso prevede 12 incontri a partire da mar-tedì 28 febbraio dalle 19,30 alle 20,45. Per tutti i martedì successivi fino al 15 maggio nel medesimo orario. Iscrizioni presso l’associazione cultu-rale Buonavita: 059 644866. Per informazioni riguardanti il corso, potete contattare Valen-tina al 338.3995284.

dimensioni parallele teatro

un anno di stage e spettacoli

la compagnia solierese Dimensioni parallele teatro è una delle vinci-

trici del bando Teatro 2011, promosso da emilia roma-gna teatro Fondazione, in collaborazione con la Fonda-zione cassa di risparmio di modena. Il bando prevede la creazione di uno spettacolo che dopo nove mesi di gestazione debutterà nella rassegna Prime Visioni Ert in programma a ot-tobre. Il progetto ha come titolo Del Bene, del male. L’ideato-re, il carpigiano stefano cenci lo spiega con queste parole: “nell’epoca in cui viviamo tut-to sembra mediocre. Siamo mediocremente felici, medio-cremente tristi... E’ possibile vedere in che punto il bene e il male tornano a congiungersi, e il male diventa davvero pos-sibilità, la distruzione diventa creazione, conoscenza?”. Il percorso laboratoriale si svi-lupperà attraverso sei stage tea-trali a Modena, Sassuolo, Carpi e Soliera tenuti da Cenci e dalla compagnia tardito rendina, con la partecipazione di alcuni attori di Dimensioni Parallele Teatro e di chi prenderà parte ai laboratori. Il primo stage, con-dotto dalla Compagnia Tardito Rendina, si terrà nella scuola di danza sparkling project a Carpi dal 10 al 12 febbraio. Per info: 339.1379335.

Dimensioni Parallele

grande SucceSSo per la due giorni di giocacarpi

fantasia al potere!

una due giorni davvero fantastica quella tenu-tasi il 21 e 22 gennaio

presso la Polisportiva Doran-do Pietri in occasione di Gio-caCarpi 2012 – XIV edizione, evento interamente dedicato a chi, nel mondo fantasy, si muove completamente a pro-prio agio e a quanti si sono avventurati nella terra della magia e del divertimento per la prima volta. A cura del Club Treemme - con il patrocinio

della Città di Carpi – Gio-caCarpi ha raccolto tantissi-mi giocatori che, durante il fine settimana più favoloso dell’anno, si sono destreggiati tra tornei di gioco di ruolo, eventi narrativi, tornei di Warhammer, giochi di minia-ture storici, maratone di bo-ardgame e tanto altro ancora, complice un’atmosfera d’altri tempi. Spade, draghi, nani, ma anche la nuova frontiera del gioco di società: a questo si

dedica il Club TreEmme Car-pi da quasi vent’anni dedito alla diffusione della cultura del gioco intelligente. L’ex presidente dell’associazione, Pietro Suffritti, si entusiasma nel parlare dell’evento che ha raccolto tanti giovani prove-nienti da tutta Italia. “Gioca-Carpi viene organizzato da giocatori per altri giocatori una volta all’anno – spiega – e in questa edizione abbia-mo raggiunto il più bello degli scopi, ovvero veder giocare non solo gli esperti, ma anche i padri coi propri bambini. Il bilancio è positivo:tutti ormai conoscono quello che è dive-nuto un appuntamento atteso, consolidato e imperdibile. In futuro vogliamo rafforzare la nostra funzione sociale nei confronti delle famiglie e ra-dicarci ancor di più nel tessuto locale”.

Valeria Cammarota

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Schiatti car e calcio carpi fc 1909: realtà vincenti!

dinamicità e sportività insiemeg

iovedì 19 gennaio si è svolta l’ennesima grande serata firma-

ta Schiatti Car. L’occasione questa volta era la presen-tazione della nuova Bmw Serie 3 Berlina. L’evento si è svolto nello showroom della concessionaria a Carpi, dove un pubblico numeroso è accorso, curioso di vedere la nuova creazione del mar-chio bavarese e lo show della concessionaria carpigiana. I clienti sono stati accolti dal-le proiezioni, sulla facciata della concessionaria, di due palloni, in quanto la serata vedeva la partnership con la squadra di calcio Carpi FC 1909. All’interno sono state presentate tre vetture (circon-date da un gioco di luci pensa-to dall’Agenzia Gierre) le cui caratteristiche sono state spie-gate dal direttore commercia-le Andrea Schiatti. I presenti hanno potuto ammirare i tre allestimenti della nuova vet-tura gustando, al contempo, il ricco catering del Ristorante Puro di Modena. Questa nuova Bmw Serie 3 Berlina, con le proprie linee dinamiche e il look atletico, rappresenta la sesta genera-zione della vettura premium più venduta su scala mon-diale. La nuova Bmw Serie 3 Berlina è cresciuta rispetto alla precedente: l’attenzione

viene infatti attirata immedia-tamente dalla carreggiata più larga che conferisce un’im-magine più robusta sulla stra-da e un aumento di spaziosità nell’abitacolo. Inoltre è stata incrementata la lunghezza di 93 millimetri abbellendo così la silhouette slanciata e au-mentando anche il comfort dei passeggeri nella zona po-steriore. Per quanto riguarda l’aspetto esteriore, la nuova Bmw Serie 3 Berlina presenta tre linee di equipaggiamen-ti: Sport, Luxury e Urban, che permettono al cliente di conferire alla propria vettura un look espressivo che ne ri-flette le preferenze personali. La nuova Bmw ha prestazioni di guida eccellenti e ad alta efficienza, grazie ai potenti

motori e alla superiorità della tecnica del marchio bavare-se che esaltano ulteriormente il dinamismo di guida. La Bmw Serie 3 rafforza la pro-pria posizione come berlina più sportiva del segmento di appartenenza, aumentando notevolmente il comfort di guida. Nonostante l’aumento

delle prestazioni di guida è stato possibile ridurre i valori di consumo di carburante e delle emissioni rispetto alla generazione precedente. Attraverso l’utilizzo della tecnologia Bmw Efficien-tDynamics. I motori al lan-cio saranno quattro tutti Twin Power Turbo: Bmw 328i che

eroga 180 kW/245 CV, Bmw 335i da 225 kW/306 CV, 320d con 135 kW/184 CV Bmw 320d EfficientDynamic Edi-tion che combina la potenza massima di 120 kW/163 CV con un consumo medio nel ciclo di prova UE di solo 4,1 litri di diesel per 100 chilo-metri. Possibilità di cambio automatico a otto rapporti per tutti i modelli. Per presenta-re una berlina così dinamica e sportiva, Schiatti Car ha pensato a un’eccellenza della

realtà sportiva carpigiana: il Carpi Calcio FC 1909. Erano presenti i ragazzi della squa-dra di calcio accompagnati da mister Notaristefano e dal presidente Caliumi. Schiatti Car è sponsor di questa so-cietà che, dopo tanti anni, ha riportato il grande calcio a Carpi, e insieme si augurano un 2012 di grandi successi. Alla serata era presente anche il management Bmw, entusia-sta del successo dell’evento organizzato da Schiatti Car.

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parola d’ordine? resistere!

L’Angolo di Cesare Pradella

in via carlo marx, 70/a ha aperto SWeet - bomboniere, idee regalo e creazioni in libertà, della carpigiana monica marchi

sweet: dove la dolcezza è di casa...I

mmaginate di immerger-vi in un mare di schiuma rosa. Di addentare preli-

bati confetti ripieni di mor-bida e deliziosa frutta. E, ancora, di affondare le mani tra nuvole di panna monta-ta, crema e glasse colorate... In via Carlo Marx, 70/A ha spalancato i battenti un an-golo che ha il sapore di una pagina di Lewis Carroll. Una favola, in stile Alice nel paese delle Meraviglie, all’interno della quale ogni vostro capric-cio assumerà un dolcissimo color rosa confetto. Stiamo parlando di Sweet - Bombo-niere, idee regalo e creazioni in libertà, della carpigiana Monica Marchi. Varcare la soglia di Sweet significa essere travolti dall’energia e dall’entusiasmo di Monica che, con l’apertura di questo straordinario laboratorio cre-ativo, dall’atmosfera un po’ retrò, tipica delle pasticcerie americane Anni Cinquanta, ha finalmente concretizzato

il sogno di una vita. “Mi sono circondata di dolcezze: qui tutto ricorda torte, pasticcini, cupcake... le cose belle della vita”. Da Sweet, che ha inau-gurato il 7 gennaio scorso, potrete trovare bomboniere per tutte le tasche, “per poter così soddisfare i desideri di tutti”, spiega Monica, capace di trasformare ogni oggetto, anche il più piccolo, in un regalo prezioso e originale. Nascite, comunioni, cresime, matrimoni, ritrovata libertà dopo un divorzio, anniversa-ri... sono numerose le occa-sioni che ognuno di noi vuole fermare nel tempo, sigillan-dole con un dono da regalare a chi amiamo. Oggetti utili, a prezzi piccoli, come stampini

per soufflé, porta spezie, taz-ze Mug, profumatori in gesso per ambienti, saponette natu-rali, vasetti di miele fruttato oppure doni più importanti, dal sapore decisamente più classico, con bordature in oro zecchino... Oggetti accompa-gnati da sacchetti e scatoline di profumati e pregiati con-fetti dai mille ripieni: classici con la mandorla o al ciocco-

lato oppure, vero e proprio trend del momento, quelli con un morbido ripieno di frutta e non solo. Confetti al sapor di tiramisu, caffè, limoncello, champagne e, ancora, frutti di bosco, fragola, mela verde... delizie tutte da assaporare e prive di glutine. Lasciatevi stupire poi dai deliziosi e scenografici cofanetti, confe-zionati ad arte da Monica, per le confettate, che possono es-sere personalizzate secondo i gusti degli sposi e coordinate, seguendo lo stile e il colore su cui avrete voluto improntato il vostro ricevimento nuziale. Scatoline dalle mille fogge, traboccanti di composizioni formate da differenti tipolo-gie di confetti e una graziosa

bomboniera, per lasciare un dolce ricordo a tutti i vostri invitati. All’insegna della dolcez-za anche l’angolo dedicato ai piccini, dove animaletti segna posto, angioletti in porcel-lana, intramontabili carillon e ghirlande di nascita per il vostro bebè, completamente fatte a mano da Monica, si rincorrono. Ogni oggetto qui conserva un’anima zuccherina, gentile. Delicata. Come tutte le cose fat-te a mano. Irresistibili i piccoli cupcake, realizzati in pasta polimerica da Monica, i morbidi biscotti in pasta panna che pun-teggiano cuscini, scatoline e sacchetti. E, ancora, paion vere le rose di raso che ornano e impreziosiscono con una nota di colore le confezioni da regalare e regalarsi per rendere speciale San Valentino. Dovete organizzare una cena importante o un tè con le amiche?

Fatevi tentare dai segnaposti a forma di muffin... Ogni idea regalo qui è personalizzabile e troverete pezzi unici, spesso ricamati a punto croce, nati tra le mani di Monica, che proprio non pone freni alla sua fantasia. Monica, creati-va del Salotto delle Artiste, ha intenzione di far diventa-re Sweet un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che amano realizzare a mano oggetti di ogni sorta. Accanto alle sue bellissime creazioni, mese dopo mese, si uniranno anche quelle delle amiche del Salotto, a parti-re da Maristella Castagna con i suoi ginger man e i suoi piccoli manufatti in pasta di mais... Sweet è aperto tutti i pomeriggi, tranne il merco-ledì, dalle 15,30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19. Lasciatevi av-volgere dalle dolci tentazioni di Sweet e tuffatevi, almeno per un momento, in questa morbida nuvola rosa. Per un assaggio: www. sweetcrea-zioni.blogspot.com.

Monica Marchi

I saloni della moda di Pitti hanno prodotto un po’ di fiducia attorno alle sorti

del made in Italy, nonostante le brutte notizie provenienti dalla Borsa e dalle agenzie di rating. Abbiamo chiesto all’assessore agli interventi economici del Comune di Carpi, Simone Morelli, se anche l’industria carpigia-na della moda potrà risen-tire positivamente di questa eco favorevole, nonostante alcune dolorose cessazioni di attività produttive .“La nostra – risponde Mo-relli - continua a essere una situazione in chiaroscuro, ma le prospettive restano favorevoli, specialmente sul versante dell’export, sia per la maglieria che per la con-fezione, anche se non si può parlare, al momento, di un aumento degli ordini per le aziende carpigiane”. Per l’assessore all’economia

pare valere la parola magica ‘resistere’ al momento negati-vo che stiamo attraversando, in attesa di tempi migliori; senza dimenticare che il no-stro è un distretto importante e consolidato composto da 1.100 imprese di dimensio-ni medio-piccole con 7mila addetti e un export pari a 456 milioni di euro. Un settore, quello dell’abbigliamento, che è il secondo in Italia in quanto a esportazioni. Va an-che ricordato che una quindi-cina di queste mille aziende carpigiane rappresentano, con le loro griffe, eccellen-ze nazionali sul piano dello stile, della creatività e del posizionamento sulla fascia

medio-alta del mercato della moda, oltre a contribuire in maniera significativa all’oc-cupazione femminile.“Il distretto – prosegue Si-mone Morelli – dimostra an-che in questo inizio d’anno una incoraggiante capacità di reazione alle difficoltà economiche, soprattutto da parte delle imprese collocate su posizioni di eccellenza che rappresentano un valore ag-giunto per il nostro territorio e fungono da traino per l’indu-stria complessiva carpigiana. Per questo siamo impegnati come Amministrazione Co-munale a sostenere le imprese e le loro associazioni nella promozione e nell’interna-

zionalizzazione del made in Carpi, nella aggregazio-ne di reti di impresa, nella formazione rivolta a tutte le tipologie. Il salone di Moda-prima di Firenze del dicembre scorso ha permesso alle trenta ditte espositrici carpigiane di prendere possesso della nuo-va location alla Leopolda, una vecchia stazione ferroviaria dell’Ottocento e di accoglie-re in un ambiente molto sug-gestivo le migliaia di buyer provenienti da paesi di tutto il mondo”.Ma saranno sufficienti le risposte del ‘pubblico’ per cercare di arginare la crisi ed essere di aiuto alle mille ditte coi loro settemila dipen-

denti? “No – risponde Morelli - e sarà necessario accompagna-re questo sforzo con strumenti e azioni provenienti dal siste-ma provinciale e regionale. Abbiamo bisogno di fare si-stema col concorso del pri-vato e necessitiamo non solo degli interventi di Provincia e Regione ma anche di quelli dello Stato in materia di cre-dito e mercato del lavoro, con risposte coerenti ed efficaci. E’ necessario insomma che il Governo Monti passi alla seconda fase della sua azione, quella dello sviluppo e del rilancio, dopo quella dei tagli e della riduzione della spesa pubblica”.

Simone Morelli

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a San marino, presso il cinema ariston, domenica 29 gennaio, alle 20,30, proiezione del film una separazione di cartone di asghar faradi

un antidoto all’integralismo

simin vuole lasciare l’Iran con il marito Nader e la figlia Termeh. Nader, però, si rifiuta di lasciare

il padre malato di Alzheimer e questa decisione convince Simil a chiedere il divorzio e a tornare a vivere con i suoi genitori. Termeh sceglie di rimanere col padre e ingaggia una giovane donna, Razieh, che si prenda cura dell’uomo malato. Un drammatico evento porterà tutti i protagonisti di fronte al giudice, scatenando una dura lotta di classe e irreparabili conflitti familiari. Un film di grande umanità, di mirabile scrittura e quindi di altissima godibilità. Insomma un film appassionante nel senso più alto del termine, per spettatori adulti, capaci di divertirsi osservando sullo schermo il dipanarsi dell’umana commedia. Un cinema, quello di di asghar Faradi, come esercizio di pluralismo prospettico, come antidoto all’integralismo. Ma anche come parabola sulla difficoltà/impos-sibilità di giudicare. Perché un altro grande pregio del film è che riesce a farci capire e condividere le ragioni di tutti i personaggi, grazie a una sceneggiatura di ferro e a una squadra di attori formidabili.

martedì 31 gennaio, alle 20.30, presso il circolo gorizia, proiezione del capolavoro a spasso con daisy

una strana amicizia...

tra il 1953 e i primi Anni Settanta, in Georgia, si sviluppa il rapporto tra una bizzosa e burbera signora ebrea e il suo autista di colore, rapporto tra padro-

na riluttante e servitore saggio che si trasforma in un’amicizia solidale. In filigrana al racconto s’iscrive, con delicatezza, un discorso sul razzismo e sulle minoranze etniche negli Usa. Pur con un pizzico di melassa sentimentale, scritto da alfred uhry che adattò una sua pièce (Premio Pulitzer), è un buon film, intelligente, accurato. Ebbe 9 nomination e 4 Oscar (film, attrice protagonista, sceneggiatura e trucco per l’italiano manlio ronchetti). I protagonisti sono strepitosi, Dan aykroyd sorprende con una recitazione sopraf-fina sotto le righe, Jessica tandy ebbe l’Oscar a 80 anni e morgan Freeman è la solita conferma.

Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

a cura di clarissa [email protected]

spezziamo le catene!

Assiso lo s’issa

Sai mamma, dice Pierino, oggi abbiamo impa-rato tante parole che non conoscevamo!Bravi, ma come avete fatto?Abbiamo messo delle puntine sulla sedia del maestro.

palindromofrase (6 2 1’4)Lasciamolo seduto, e tiriamolo su

il 2 febbraio, alle 21.30, concerto di Joyce e. Yuille con un tributo alla vaughan, al baluardo di modena

Jazz al baluardo

l’incontro tra sandro Gibellini e la cantante afroamericana Joyce elaine Yuille ha prodotto un progetto speciale

in tributo a sarah Vaughan, una delle mag-giori interpreti della musica afroamericana del ‘900, che nella sua lunga e articolata carriera ha partecipato all’avventura del bebop, ha collaborato con il trombettista clifford Brown e ha cantato con l’orchestra di count Basie. Le doti vocali di Joyce Yuille, artista ed enter-tainer di alto livello, sono in grado di colpire anche lo spettatore più raffinato e di restituire al pubblico l’energia e la passionalità della grande Sassy.

il 28 e 29 gennaio alle 21, il 4 febbraio alle 21 e il 5 febbraio alle 16, al teatro Sted di viale muratori a modena

scritti, poesie e canzoni di pasolini

la straordinaria capacità di prevedere con lucidità i mutamenti sociali e politici negli scritti del grande poeta e intellettuale pier paolo pasolini riletti alla luce dell’attualità dal carpigiano Davide Bulgarelli; la vicenda privata e la

vita affettiva dell’uomo Pasolini nella danza di irina osadchaya; la poesia e la creatività dell’artista nelle canzoni da lui e per lui scritte nelle esecuzioni e nelle musiche dal vivo del musicista enrico mescoli: questa la fusione di linguaggi che troverete nello spettacolo teatrale, ideato e diretto da Bulgarelli, a metà strada tra l’happening e il recital, tra il concerto e l’esposizione di arte visiva, come sigillo etico all’impegno costante che il teatro, voce necessaria e contemporanea, deve avere nel proprio tempo. Tra canzoni di Battiato e De Gregori cantate dal vivo, tra coreografie simboliche e movimenti scenici, si innestano testi di Pasolini che parlano di recessione, droga, violenza, linguaggio e televisione, di politica e potere, con lucidità e ironia, scritti da un autore spesso detestato, poco conosciuto, che ha saputo prevedere i mutamenti storici, spesso peggiorativi, dell’ Italia contem-poranea, e che forse ci aiuterà a guardare noi stessi con sincerità e rabbia.

Da sinistra Irina Osadchaya, Enrico Mescoli e Davide Bulgarelli

per me, che ho perso una figlia di 3 anni in oncoema-tologia pediatrica e so cosa significhi, so che iter com-porti, ricevere un sms sul telefono con una di quelle catene che annunciano la ricerca di sangue per bambini malati di leucemia. sapendo che è tutto falso è un colpo al cuore. ma cosa fare?

ingrid

cara Ingrid, una signora ha telefonato in lacrime in Radio martedì mattina.

Anche a lei è arrivato un sms sul telefono: “Giralo per favore. Bim-bo di 17 mesi necessita sangue Gruppo B positivo per leucemia fulminante. Fai girare sms è ur-gente. Mi fido di te, inviala a tutti i tuoi numeri, è importantissimo”. L’sms era a nome dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio; la signora ha perso il marito 4 mesi fa dopo una breve malattia. Si è attivata immediatamente, ha fatto telefonate, è andata a chiedere ai vicini, tanto ha fatto che ha trovato una persona col gruppo sanguigno giusto pronta a donare. L’ospedale è caduto dalle nuvole, non sapeva nulla e mai ha utilizzato sms per questo tipo di finalità. Sono catene messe in giro

da stupidi, contenti di vedere la propria iniziativa idiota propagar-si. Qualcuno, purtroppo, ci cade e, se si trova in una situazione emotiva come quella della signo-ra che ha chiamato la Radio, pian-ge per due giorni e non ci dorme la notte, tradita dalla buonafe-de in un momento delicatissimo, pensava di aiutare un bambino. O c’è chi, come te Ingrid, è costretto a scuotere la testa davanti alla superficialità di chi usa addirit-tura un finto bambino malato per propagare catene. Vale la pena ri-cordarlo una volta in più: ci sono l’Avis e l’Admo se volete donare, potete anche solo andare a infor-marvi sulle loro attività presso le sedi delle associazioni. Il sangue necessita di donatori controllati e

non si dona da un giorno all’altro dopo un sms, queste sono sempre bufale da cancellare e dimenticare o segnalare alla Polizia Postale, se si individua chi le ha ideate. E ag-giungo: su Facebook tanti, un po’ per ingenuità, un po’ per scarsa consapevolezza, diffondono ca-tene messe in piedi da altri imbe-cilli: fotografie di bambini visi-bilmente malati o menomati con scritto “condividi e doni 1 cent al bambino”. O foto di bambini pieni di lividi, picchiati, perchè così si “combatte la violenza”. E’ roba da sadici ed è irrispettoso per i bimbi, oltre al fatto che, chiara-mente, nessun cent va a nessuno e non si combatte la violenza mostrando un faccino pieno di ematomi. Pensateci su.

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI

“Questa vita è una prova. E’ soltanto una prova. Se fosse stata una vita vera avremmo ricevuto ulteriori istruzioni su dove andare e cosa fare”.

mercoledì 1° febbraio, alle ore 21, al comunale di carpi, arriva la galleria dei perSonaggi più famoSi di antonio albaneSe. teSti di michele Serra e albaneSe; lo Spettacolo è Stato Scritto con piero guerrera, enzo Santin e giampiero Solari

tutti pazzi per albaneseteatrocarpi29 gennaio - ore 17L’ultima notte di BonhoefferDi e con Pino PetruzzelliAl termine incontro con l’autoreEvento in occasione del Giorno della Memoria Ingresso gratuitoTeatro Comunale

1° febbraio - ore 21Antonio Albanese Personaggi Testi di Michele Serra e Antonio Albanese Scritto con Piero Guerrera, Enzo Santin, Giampiero Solari Teatro Comunale

mostrecarpiFino al 3 marzoI Libri per Ragazzi che Hanno Fatto L’Italia Mostra bibliografica e documentaria dal 1861 agli anni 2000curata dall’Associazione Culturale HamelinLibri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’iimaginario italianoUn modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova, il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, fino ai grandi autori e protagonisti di oggiBiblioteca Il falco magico

Fino al 29 gennaioAd Hoc. Francesco Nonino. Il testimoneSala dei Nomi Museo del Deportato

Fino al 29 gennaioMario Cresci. Dentro le coseLoggia di Palazzo dei Pio

Fino al 29 gennaioOreste BaccoliniE ha piombo dentro la cannaSecondo appuntamento del ciclo di mostre Ad HocA cura di Luca PanaroPalazzo Pio

Fino al 31 gennaioL’umorismo ai tuoi piediPersonale di Pietro VanessiO&A Centro Affari

Fino al 5 febbraioNuvole. Personale di Marco DemisSpazio Meme

Fino al 12 febbraioImmagini dal silenzio A cura di Marzia Luppi ed Elisabetta RuffiniSala Ex Poste di Palazzo dei Pio

dal 31 gennaio al 2 febbraio, al teatro Storchi di modena, il protagoniSta è neri marcorè, in uno Spettacolo tratto dalle opere di giorgio gaber, Sandro luporini e pier paolo paSolini

eretici e corsari

il 28 e 29 gennaio allo Storchi di modena va in Scena nunSenSe di dan goggin. adattamento di fabrizio angelini e gianfranco vergoni

irriverente comicità

una carriera folgorante quella di Antonio Alba-nese, comico eclettico e

ben attento a indirizzare la sua satira ai problemi della società odierna, con personaggi costruiti sullo stampo di figure emblema-tiche prese a prestito dalla nutri-ta fauna sociale dei nostri tempi. Dal palcoscenico dello Zelig di Milano e della Zanzara d’oro a Bologna, al Maurizio Costanzo Show, la vera esplosione comica di Albanese avvenuta all’interno della trasmissione Mai dire gol, condotta dalla Gialappa’s Band è stata la diretta conseguenza della messa a punto di una serie di caratteri già presentati in precedenza: il gentile Epifanio, l’aggressivo Alex Drastico, il telecronista-ballerino Frengo e

Stop, il giardiniere gay e interi-sta di casa Berlusconi Pier Piero. A questi ne sono succeduti molti altri: Pier Peter, strampalato eco-nomista innamorato del calciato-re del Milan Gennaro Gattuso, il filosofo Mino Martinelli cocai-nomane presuntuoso, Cetto La Qualunque, politico calabrese corrotto e depravato e Alain Tonné, cuoco stravagante. E proprio dalla parodia politica di Cetto traiamo alcune amare constatazioni sull’Italia di oggi che ci fanno non solo sorridere ma anche riflettere. Due su tutte: “La battaglia per l’occupazione passa attraverso l’assunzione dei figli dei miei elettori. Tu mi voti, io ti dò un posto” o, ancora, “Liberté, im-punité… elezioni anticipè”.

Originale commedia che dichiara fin dal titolo – un gioco di parole fra

nun, suora, e nonsense - la sua forte cifra ironica ed esilarante, Nunsense vede in scena cinque suore, uniche sopravvissute fra 52 sorelle alla fatale zuppa al fi-nocchio servita per cena da Suor Giulia: non avendo a disposizio-ne denaro sufficiente per seppel-lirle tutte, le cinque protagoniste sono costrette a conservare quattro sorelle nel congelatore. Ma le amiche di Maria non si danno per vinte e si cimentano nella danza, nel canto e nel teatro per mettere in scena uno spetta-colo con uno scopo ben preciso e a tratti funereo: raccogliere il denaro necessario per la sepoltu-ra delle quattro sorelle. Un’esi-larante spettacolo stile Sister Act, vincitore di numerosi premi fra cui quello di miglior musical off – Broadway e rappresentato con-tinuativamente in scena per otto anni, che divertirà il pubblico con l’intraprendenza e la comicità delle sue protagoniste.

eretici e Corsari è uno spetta-colo colorato che vede la presenza sul palcoscenico

di due straordinari intrattenitori come Neri Marcorè, qui attore e cantante, e Claudio Gioè, impe-

gnati a far rivivere monologhi, articoli, canzoni, frammenti di interviste di due artisti e intellet-tuali come Pier Paolo Pasolini e Giorgio Gaber, poeti d’op-posizione che ci svelano che il futuro è già finito. L’indagine su due intellettuali mai allineati si traduce in una radiografia impie-tosa di un’epoca, gli Anni ’70, che rivive attraverso gli Scritti Cor-sari pasoliniani e che trova eco in alcune canzoni di Giorgio Gaber come L’appartenenza, Gli oggetti, II grido, II successo, II cancro, La festa, fino addirittura a lo se fossi Dio. L’analisi lungimirante di un sistema che fonda il proprio potere

su una ipnotica promessa di como-dità e benessere, ma che in realtà sta trasformando il cittadino in un “uomo che solo consuma”. Lo spettacolo sfrutta una cornice nar-rativa costruita sulla lunga intervi-sta a Pasolini, che l’allora giovane Furio Colombo raccolse proprio poche ore prima che Pasolini fosse ucciso. Mancano 5 ore all’assas-sinio e in quelle stesse ore Gaber si prepara ad andare in scena, è in quella stagione 1975-76 che presenta infatti il suo spettacolo antologico Giorgio Gaber-Recital. “L’intervista di Colombo – dice il drammaturgo e regista Giorgio Gallione - è un lavoro profondo che è diventato un testamento spi-rituale tenendo conto che mentre Colombo la stende, Pasolini è già morto. Molte delle frasi in essa contenute suonano profetiche come per esempio “sento che il futuro è già morto”.

1927.01.2012 n° 03

AppuNTAmeNTIAppuNTAmeNTIAppuNTAmeNTIAppuNTAmeNTI

fino al 29 febbraio, moStra fotografica di luca Setti dedicata al regiSta aKira KuroSaWa ai fuSorari cibi&viaggi, in piazzale torti a modena

giappone in bianco&nero

Fino al 26 febbraioLa casa dei suoniSala Estense di Palazzo dei Pio

eventicarpi 27 gennaio - ore 20.30La miglior parola è quella che non si dice...Spettacolo di solidarietà con la Compagnia Anna & the HospitalistsPresenta Dino DrusianiAutori: A V. Ciardullo, G. Ricci, I. Tosi e G. ValliIngresso: 7 euroA cura di Alice, Associazione per la Lotta all’Ictus Celebrale sezione di CarpiCircolo Graziosi

27 gennaio - ore 22 Perturbazione in concertoAseguire Dj WhyKalinka Arci Club

27 gennaio - ore 23Melody Matta presents Gopher aka King BlesoGopher aka King BlesoMattatoio Culture ClubDa venerdì 27 gennaio a domenica 5 febbraioCirco Darix Togni Zona Fieristica

28 gennaio - ore 22Africa’n’roll Serata di musica e solidarietà per il CuammCon: Tange’s Time, Padre Gutierrez, Gianluca Magnani, Simone Magnani, Dieu, Il Crema, Cocco, Jd Froz,Elisabetta Lelli, Luca Signorelli, Mario Sehtl, Sebastiano Fagnani, Dj CarlosKalinka e Medici con l’Africa Modena - Reggio Emilia vi aspettano per una serata di musica e solidarietà per promuovere il progetto Salute materno infantile del Cuamm, presso l’ospedale di Mikumi in TanzaniaKalinka Arci Club

28 gennaio - ore 23.30Neiv live!Dark Wave da BergamoMattatoio Culture Club

28 gennaio - ore 15Medicina naturale: la via naturale alla saluteTecniche di massaggioAlimentazione naturaleAttività fisicaEquilibrio veglia-sonnoRelatore: Daniele Alberini, naturopata e riflessologodel Centro Internazionale del massaggio di BondenoPalestra La patria

28 gennaio - ore 16Arriva Giulio Coniglio Con Nicoletta Costa e Febe SillaniIn collaborazione con Franco Cosimo PaniniPer bambini da da 4-7 anniCastello dei ragazzi

29 gennaio - ore 16.30Presentazione del volume Perchè nulla vada perdutoVolume a cura dello storico

Alessandro Albertazzi dedicato all’episcopato di Monsignor Elio Tinti a CarpiChiesa di Sant’Ignazio

29 gennaio - ore 16.30Giulio Coniglio e gli amici per sempreDi N. Costa Teatro d’attore, pupazzi e video animatiTeatro dell’Archivolto GenovaPer bambini da 3-7 anniAuditorium San Rocco

29 gennaio - ore 15.30Un brott scherz Spettacolo presentato dallaCompagnia Dialettale Bolognese I FelsineiCommedia in 3 atti dei FelsineiTratti da un’idea di Bruno DellosRegia di Ezio MaselliCinema Teatro AristonSan Marino

31 gennaio - ore 20.30 Proiezione del film:A spasso con Daisy Regia di Bruce BeresfordCon Jessica Tandy, Morgan Freeman e Dan AykroydCircolo Gorizia

31 gennaio - ore 14.30I martedì del TheMusicoterapia Centro Sociale Gorizia

venti fotografie compongo-no l’esposizione Giappone in Bianco&Nero, esordio

dell’autore Luca Setti e racconto del suo primo viaggio nel paese del Sol Levante nell’estate del 2009. Una terra scoperta e amata da principio grazie al cinema. Di qui la scelta di stampare in bianco & nero, un omaggio esplicito al regista Akira Kurosawa, la cui influenza è riscontrabile nella rigorosa composizione di alcune delle fotografie in mostra. Un’au-tomobile lowrider in mezzo al traffico di Shibuya, un gruppo di

cipressi secolari intorno al villag-gio buddista del Monte Koya, luo-ghi e soggetti differenti, ma con un elemento comune: il profondo fascino di un paese che avvolge l’autore con la bellezza dell’ar-chitettura tradizionale (come il Castello di Himeji), con la grazia di due maiko (giovani ragazze che studiano per diventare geisha) che passeggiano per i vicoli di Kyoto, ma anche con la solitudine di una figura anziana che vaga per la strada deserta in un villaggio di campagna, con la desolazione dei sobborghi cementificati di Tokyo.

ivan andreoli e fauSto ciuffi, Su Sollecitazione della fondazione villa emma di nonantola, hanno realizzato il film-documentario dove vi portano gli occhi - a colloquio con edith brucK

la condanna della testimonianzaI

l volto che lo schermo ci rimanda è quello intenso della scrittrice Edith Bruck. Un viso segnato

il suo, nel quale ogni piccola ruga della pelle racconta un mosaico di storie. A volte terribili. Nella sua casa, annidata nel cuore di Roma, Edith fa riaffiorare i ricor-di. Lentamente. Ma ricordare è una condanna, la più lacerante. La con-danna di ogni sopravvissuto. Edith Bruck era solo una bambina quan-do, a dodici anni, venne deportata dall’Ungheria ad Auschwitz con la sua famiglia di origine ebrai-ca. Un inferno, quello vissuto da questa donna, sfuggita alle marce della morte e alle selezioni del dot-tor Mengele e sopravvissuta alle atrocità di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen che viene ripercor-so, in punta di piedi, con rispetto e delicatezza, dal modenese Ivan Andreoli e Fausto Ciuffi che, su sollecitazione della Fondazione Villa Emma di Nonantola, han-no realizzato il film-documentario Dove vi portano gli occhi - A collo-quio con Edith Bruck. Il documen-tario ci restituisce, tra ieri e oggi, un ritratto di donna complesso, sfaccettato. Che si interroga, con-tinuamente, e non solo col passato e una delle pagine più macabre del Novecento. “Andate dove vi por-tano gli occhi, questo ci dissero dopo averci liberate dal lager, ma io e mia sorella non sapevamo dove andare. Non c’era una parola buo-na per noi. Morì la speranza che nutrivamo, ovvero che il mondo ci chiedesse scusa per l’immenso e indimenticabile disastro che aveva-mo vissuto. Siamo state totalmente abbandonate a noi stesse”. Così Edith Bruck descrive il ritorno nel piccolo villaggio ungherese dove era nata: “fummo quasi cacciate poiché la nostra casupola era stata occupata”. E allo spaesamento si somma l’indifferenza del mondo: “ci dicevano che anche loro aveva-no avuto fame e freddo. Come se tutti i freddi fossero uguali. Come se tutte le sofferenze fossero ugua-li. Trovammo solo orecchie sorde: nessuno voleva ascoltarci, alcuni per complicità, altri per difesa, al-tri ancora per non turbare la loro

povera vita”. Il mondo non voleva sapere. “Spesso pensai che sareb-be stato meglio morire nei campi piuttosto che sopravvivere a quella indifferenza”. Costretta al silen-zio, negata due volte, la scrittura diventa salvifica: “raccontare era un bisogno incontenibile, quel che avevo dentro mi avvelenava il san-gue, dovevo gridarlo”, farlo uscire. E intanto Edith sente con urgenza di doversi ritagliare un posto nel mondo, di ricostruire la propria esistenza e fugge, dapprima in Ce-coslovacchia e poi in Israele. “Ero nella Terra promessa, il sogno di tutti gli ebrei, ma assomigliava più a un incubo. Gli ebrei nati in Israele erano violenti coi sopravvissuti, ci incolpavano di non aver lottato. Non avevano ancora capito che lottare contro l’Europa nazifasci-sta era impossibile. Israele era un paese appena nato allora. In guerra. Aveva bisogno di braccia armate, non aveva tempo di accarezzare le nostre ferite”. Ed è in Italia, a Roma, che Edith, per la prima vol-ta, sente di poter ricominciare a vivere. Un’immagine la scrittrice ci restituisce con nitidezza, quel-la di alcuni operai che le offrono pane e pomodoro: “quelle mani

tese verso di me mi hanno fatta sentire viva, mi hanno restituito un corpo. E allora ho pensato: questo è il mio paese”. Un Paese nel quale rinascere, che il documentario ci restituisce in bianco e nero, quasi a ripercorrere i chiaroscuri dell’ani-mo di Edith. Un animo tormentato, segnato, tanto quanto il corpo. Un corpo sopravvissuto, maltrattato. Condannabile e “pieno di senso di colpa”. Un corpo che gli uomini “usavano con disprezzo o, al con-trario, santificavano”. “Per anni ho lottato per non avere un figlio, vivendo malissimo la mia sessua-lità poi, quando finalmente, sono riuscita a trovare un po’ di quiete e ho incontrato mio marito, Nelo Risi, non potevo più averne”. Un uomo sul quale Edith ha riversato “tutto il proprio amore e tutto il proprio vuoto. Troppo per le sue fragili spalle di poeta. Troppo per chiunque”. E allora ecco che il po-tere straniante e terapeutico della scrittura si riaffaccia con prepo-tenza: “scrivere per me è pane. Ossigeno. E’ una necessità fisica. Un dovere civile”. Ma quanto è importante ricordare? “Io scrivo per gli altri: per quelli che sono morti e per chi deve ancora nascere.

Io devo testimoniare fino alla fine. Devo dare un senso alla mia so-pravvivenza”. E allora la scrittura diventa operazione necessaria per mantenere una promessa, quella fatta a chi, nei lager, ha perduto la vita, schiacciata dall’orrore nazista. “Scrivo per i morti e per i vivi, anche se ricordare è fatico-so”. “Il peso della testimonianza è una punizione terribile ma noi sopravvissuti non demordiamo, per paura che ancora oggi qualcuno non sappia o non conosca l’orrore che si è consumato”. “La mia salvezza deve essere servita a qualcosa”. Dopo l’anteprima che si è tenuta a Nonantola, mercoledì 25 gennaio, al Teatro Cinema Troisi, il docu-mentario approda, in occasione del-la Giornata della Memoria, venerdì 27 gennaio a Roma, a Palazzo Va-lentini, in presenza di Edith Bruck. Una donna straordinaria che Dove vi portano gli occhi ci restituisce in tutta la sua autenticità.

Jessica Bianchi

Edith Bruck

20 27.01.2012 n° 03

Ternana 44 Taranto* (-1) 43 carpi 36Sorrento (-2) 35Pro Vercelli 34Tritium 29Benevento (-6) 28Foggia* (-1) 28Como* (-1) 28Avellino 28Lumezzane 28Pisa 26Reggiana (-2) 22Spal* (-2) 17Viareggio (-1) 14Monza 14Foligno (-4) 11Pavia 9

* Su Taranto, Foggia Como e Spal pendono deferimenti della Procura Federale su segnalazione Co.Vi.Soc. per inadempienze e violazioni alle disposizioni relative ai pagamenti degli emolumenti, delle ritenute Irpef, e dei contributi Enpals.

domenica 29/1/2012, ore 14.30, 21a giornata.

carpi-pavia; Avellino-Viareggio; Benevento-Foligno; Como-Reggiana; Monza-Foggia; Pisa-Pro Vercelli; Spal-Tritium; Taranto-Sorrento; Ternana-Lumezzane.

virtus di fretta, il gonzaga si scansa

con i riflettori puntati sul match clou di Cop-pa, la Virtus di Mister caleffi, impegnata con un Gonzaga che tra le mura amiche

si rivelò ostico, fa saltare l’ostacolo mantovano senza eccessivi patemi, ispirata da un Guidi (in foto) taumaturgo, capace di curare le amnesie virtussine, e da un Grazioli che, con accortez-za chirurgica, spegne in due iniezioni i sussulti ospiti. L’avvio gialloblù, come più volte accaduto, è da mani nei capelli, tanto che la prima rete a scuotersi sta alle spalle di accomando. Incas-sato il gancio ospite la Virtus si sveglia, e Guidi, ricevuta palla, dapprima avanza con diplomazia cartesiana quasi a dire, con fare disinteressato, “ci gioco un po’, ma tranquilli che non la metto in porta”, per poi accelerare improvvisamente e infilare il proditorio pari nel fianco scoperto degli ospiti. Nella ripresa è Grazioli a suscitare a sé i riflettori: da applausi la segnatura del vantaggio casalingo, quando, su palla scaraventatagli addosso dallo stesso Guidi, il bomber virtussino non si lascia colpire dall’amica sferica che invece impatta di prepotenza, beffando, per tempi di coordinazione, anche la fisica. Il sigillo del 3-1 conclusivo reca la firma dello stesso 14 gialloblù che, a tu per tu con l’estremo ospite, opta per la stoccata di punta e consegna l’epilogo del match al compiaciuto accanimento verbale del pubblico casalingo sulla compagine ospite ormai stremata. Archiviata la pratica di campionato si accingono fatiche di Coppa; in quel di san Felice sarà battaglia, ma niente levate di scudi, Virtus: la storia di una stagione si fa a viso aperto.

Federico campedelli

clAssIFIcA

prOssImO TurNO

regIONAlI – correggese e solierese imbattute

cAlcIO A cINque - vIrTus S.g. la patria 1879

la madonnina sorride a longagnani

atleti biancorossi protagoni-sti nella 35 edizione della Classica della Madonnina,

gara su strada competitiva della lunghezza di 12 chilometri svoltasi domenica 22 gennaio nell’omoni-mo quartiere modenese. Primo tra i carpigiani targati la patria 1879 è stato il bravissimo andrea longa-gnani che ha chiuso 85° assoluto con l’ottimo tempo di 44’52”. Un buon risultato considerato l’alto livello competitivo: la vittoria al foto-finish è andata all’azzurro dell’Aero-nautica Militare Domenico ricatti, sull’azzurro Denis curzi. Prova di rilievo anche per marco medici (123° in 46’31”) e cristian luppi (126°) divisi all’arrivo da soli 6”. La gara è stata anche un test utile per valutare la condizione attuale degli altri portacolori carpigiani in vista delle importanti gare primaverili. Valerio luppi (170°), alberto pratizzoli (177°), rodolfo rupi (218°) e Glauco romagnoli (290°) sapranno così prepararsi al meglio ai prossimi importanti appuntamenti.

Andrea Longagnani

Cristian Luppi

La gara si è aperta con la prima Mini Classica della Madonnina riservata alle categorie giovanili. Tra i parteci-panti anche alcuni giovani atleti della Patria. Si sono distinti, nella categoria Ragazzi, mattia mantovani e nella categoria Cadette, Giorgia luppi.

Giorgia Luppi

Suggestivo incrocio di grandi “ex”

La 21esima propone un’agenda ricchissima d’incroci al vertice: la Ternana attende il Lumezzane; il Taranto ospita il Sorrento (squadra più in forma del 2012: 3 vittorie su 3); il Pisa sfida la Pro Vercelli in uno scontro tra convalescenti. È dunque una domenica d’alta quota, da cui il Carpi può trarre beneficio. Sempre ammesso che non scivoli sull’avversario più scontato (dunque estremamente sdrucciolevole). Pur senza handicap, il pavia è disperato. Domenica debutterà il quarto allenatore stagionale. Giorgio roselli arriva dopo Domenicali (cacciato) pergolizzi (dimesso) e sangiorgio (subentrato da secondo), per risollevare una squadra che agonizza all’ultimo posto d’un campionato ribassato dalle penalizzazioni comminate al 50% delle contendenti. I numeri ne sono una condanna anticipata: è la squadra che ha perso più partite (13; 9 delle ultime 10), e ne ha vinte di meno (appena una: il 3-0 al Foligno del lontanissimo 9 Ottobre; da allora ben 12 ko su 14). Segna sostanzialmente un gol a domenica (19 totali), ma ne incassa il doppio (36). La partita nella partita è il suggestivo confronto di attaccanti dai destini incrociati. A tre settimane dall’arrivederci, il Carpi ritrova cesca, avvelenato e desideroso di farsi rimpiangere. Il Pavia si ritrova di fronte gli alfieri del miglior passato recente: eusepi e Ferretti, grandi artefici dell’ultima sudata salvezza con ben 16 reti di coppia. E potrebbe esserci pure un ex mancato: Filippo Falco - detto il Messi del Salento - a lungo (e tuttora) inseguito da Giuntoli. Ha le valigie in mano, un procu-ratore abile (Cattoli, lo stesso di Scialpi) e molte pretendenti (oltre ai biancorossi: Juve Stabia e Taranto). Da Natale è in rottura con la società. La sua presenza al Giglio non è affatto sicura: Domenica scorsa, è rimasto fuori a causa di un problema fisico (per molti diplomatico).

e.G.

calcio – il carpi pareggia in extremiS a lumezzane e mantiene il terzo poSto: 1-1

un passo indietro e un punto avantipoco gioco, Squadra lunga. ma il riSultato è prezioSiSSimo. domenica c’è il pavia di ceSca. poi la reSa dei conti con ternana e taranto

Il Carpi fallisce l’appuntamento con la quarta vittoria consecutiva, che in C1 manca dall’anno dei

sogni infranti (‘96/’97, ciclo 13esima-16esima: Spezia-Saronno-Prato-Co-mo da cui maturò il titolo d’inverno). Ma rimane imbattuto, e transita due punti oltre la propria storia: dopo 20 giornate, infatti, De Canio ne contò 34 (…subito dopo venne il memorabile 2-1 del Braglia). Ricorre inevitabile il paragone con i predecessori che si fer-marono ad un gol dalla serie B, quasi a scandire i tempi della corsa. Rimarrà solido riferimento fino al traguardo. All’epoca di oggi, la società aveva già venduto i gioielli più pregiati ed il gruppo dava l’impressione d’aver fatto vedere quasi tutto. Oggi, al con-trario di allora, il mercato di Genna-io porta addizioni significative, non semplici somme algebriche. Mentre i crescendo di risultati ed autostima legittimano l’auspicio che il meglio debba ancora venire…LUMEZZANE - La salita in Val Gobbia è stata rispettosa delle pre-visioni: faticosa e complicata. Il Lu-mezzane s’è confermato avversario di rango: ottima mescolanza tra ve-terani top (Diana, Giosa, Malagò) e prospetti futuribili (Brignoli, Luciani, più soprattutto Baraye e Inglese). Ha sopperito al cattivo momento con ec-cellente arguzia tattica. L’assenza di Cioffi ha pesato poco sugli equilibri complessivi, moltissimo nei dettagli: non per caso lo svantaggio è maturato su palla inattiva. Il Carpi ha comun-que subito la partita. Non ha tenuto distanze giuste, è stato ghigliottinato in trequarti. E’ mancato soprattutto per controllo e serenità. Sono difficol-tà fisiologiche, piccoli dazi da pagare alla fase di transizione: la squadra in ricostruzione ha fretta d’impara-re a velocizzare il proprio calcio. E’ un’urgenza che traduce scompensi di gestione. Notaristefano sta diluendo i suoi concetti primari: la verticale ve-loce va progressivamente sostituendo il palleggio orizzontale e democrati-co. Vengono coinvolti meno giocatori nel possesso, in modo da accorciare i tempi. La rinuncia ai ritmi anestetici è la soluzione necessaria ad assecon-dare le individualità più decisive.

montare gli svantaggi (prima volta in stagione), e a recuperare le partite nei finali, dopo avervi perso molti pun-ti (Sorrento, Pisa, Foligno). Il Carpi adesso è sospeso tra certezze e speran-ze. Si consolida tra le realtà playoff. Aspetta gli ultimi rinforzi (Melara, e un centravanti categoria extra-lusso: Cipriani, Arma o Bruno). Gli resta da capire fino a quanto è remota la possibilità di riaprire il cam-pionato e conquistarvi il governo. Domenica comincia il trittico della verità ultima. Il Pavia è l’avversa-rio più povero, dunque anche il più difficile da incontrare. Ternana e Taranto, invece, si preparano da sole. Produrranno un exit-poll molto attendibile. La resa dei conti è vicina. Tra tre settimane sapremo come con-verrà progettare la volata di regular season.

Enrico Gualtieri

Sono ricominciati i campionati di Eccellenza e Promozione. Domenica prossima, meteo permettendo, tornano in campo anche Prima Seconda e Terza. Correggese. Inizia bene il 2012 dei ragazzi di Belletti, imbattuti dopo 2 gare. Dopo l’importantissimo successo d’apertura con il Crociati Noceto (1-0, gol di negri), Mazzocchi e compagni tornano indenni (e con qualche rammarico) dalla difficile trasferta di S.Nicolò (quarta forza del campionato): 1-1. Apre Ferrarini, poi omenaka stampa il raddoppio sulla traversa. Infine, i padroni di casa pareggiano in inferiorità numerica. Domenica il derby con il Rolo.Solierese. La solierese riparte in modo pirotecnico, con due pareggi di rimon-ta, e le prodezze del suo golden-boy tornato grande protagonista. Nell’overture infrasettimanale, i gialloblu riacciuffano la Rubierese proprio grazie alla doppietta di pezzella (2-2). Poi, nella sfida alla capolista, si riconfermano capaci di tutto. Ancora in doppio svantaggio, è di nuovo pezzella a rimediare (gol e assist) tra-scinando i compagni al vantaggio momentaneo, svanito nel finale (3-3). Prossima tappa: Fabbrico.

e.G.

SINGOLI - Ora esiste una coppia capace d’attaccare correttamente la profondità. Eusepi ha ritrovato fi-nalmente un rompighiaccio in gra-do d’allargargliela. Ferretti non ha ancora gamba per resistere, ma ne conosce a memoria i movimenti e sa riprodurne quelli complementa-ri. Gli incroci generano spazi rapidi: Memushaj è assaltatore esatto per approfittarne a rimorchio. E’ stata sua, nel finale, l’invenzione che ha sistemato le cose. Ha lucrato di gran mestiere un penalty fiscale, generoso, ma comunque legittimo. Lo ha tra-sformato di forza nella rabbia di tutto

lo stadio (anche di Eusepi, scavalcato nella gerarchia dei rigoristi). Un sin-tomo di conclamata personalità: il fante da guerriglia è ormai promosso a generale condottiero in capo alla truppa. PRESENTE E FUTURO - Dal punto di vista della prestazione, il passo indietro è netto. Il pareggio però vale tantissimo. Alimenta la classifica. Distanzia una contender pericolosa. Corrobora la rincorsa e mantiene l’inerzia. Dice anche qual-cosa di nuovo: cioè che la squadra sta imparando a limitare i danni quando non riesce a imporsi. Nonché a ri-

prOssImO AvversArIO: pAvIA

2127.01.2012 n° 03

cec - pAllAvOlO mAschIle

cec batte bergamo 3 a 2

una bella cec torna subito al successo, mettendosi alle spalle il derby e imponendosi

al quinto set su una diretta concor-rente per i play-off come la temibile caloni Bergamo. Se sabato scorso la sorpresa era stata l’assenza di Za-ghi, questa volta le novità sono due: Busato siede indisponibile in tribuna, in panchina c’è allora paolo Guer-rieri, opposto classe 1979 di scuola Panini prelevato in settimana da Potenza e sbarcato a Carpi solo nella mattinata del match con Bergamo. In campo, opposto al regista pedron, c’è allora niki “Jimmy” Hendriks, per una diagonale tutta classe 1992. A completare con loro lo starting seven i martelli lirutti e De marco, i centrali piccinini e spiga e il libero trentin. Bergamo risponde con reggio-Daolio, romolo-Galbuse-

ra, milesi-alborghetti e pesenti. La Cec è carica, c’è voglia di metter-si alle spalle il derby e tornare alla vittoria e la partenza è sprint, sulle ali di Hendriks e De Marco, con l’8-4 che arriva con l’errore dell’opposto ospite Daolio. E’ grande pallavolo al PalaFerrari, Bergamo si conferma squadra di lignaggio ma è Piccinini con un primo tempo vincente a rimandare tutti a sedere per il 16-14. Al rientro “Piccio” difende e De Mar-co con un smanacciata da beacher regala alla Cec un nuovo +3 (17-14); Lirutti ci mette l’ace del +4 (20-16) e i biancoblu volano verso la conquista di un primo set chiuso da De Marco (25-19). Secondo set. Bergamo si ricompatta e al primo stop è avanti 7-8, ma la Cec c’è e al secondo comanda 16-13 grazie al gioco al centro, dove Piccinini e Spiga fanno

la differenza. Sul 18-14 arriva anche il momento di Guerrieri per Hendri-ks, ma punto dopo punto Bergamo risale e soprattutto col muro impatta a quota 20 prima di spuntarla nello sprint finale (22-25) nonostante un nuovo avvicendamento Guerrieri-Hendriks. Terzo set. Bergamo è da-

vanti 5-6 quando molinari si rifugia nel suo primo time-out ma i lombardi scappano 6-10 con il turno di servizio di Daolio. Nelle file Cec si inceppa qualcosa nel meccanismo offensivo (8-12), ci scappa qualche errore di troppo, cosa che invece non succede nella metàcampo bergamasca. A suonare la carica è allora Spiga con due muri-meraviglia che riportano Carpi a -1 (11-12). Alla seconda sosta sono però ancora gli ospiti a guidare (14-16), che poi allungano fino al 17-21 quando Molinari richiama tutti in panchina. Bergamo però non molla un filo e la Cec si trova sotto (21-25). Quarto set. C’è di nuovo Hendriks in campo per Guerrieri e la Cec parte forte (4-1). Il gap si allarga quando al servizio va “aceman” De Marco che con una serie di missili porta Carpi 12-3, break sufficiente a garantire senza problemi la conquista del tie-break (25-19 il finale).

Tie-break. Dove la Cec strappa subito, con Piccinini e un muro di Hendriks su Salmaso, con lo stesso Hendriks che va poi a scaraventare a terra anche il 4-1 propiziato da una difesa di Lirutti. Sul 5-2, Carpi spreca la free-ball del potenziale 6-2 e in un batter di ciglio si trova 5-4 dopo la murata di Romolo su Hendriks. Pedron rende però il favore allo schiacciatore bergamasco mettendo a segno il muro del 7-4 e poi tocca a Lirutti mettere giù l’8-4 che porta al cambio campo. Pedron si affida ai centrali e al capitano, mentre Bergamo poggia sempre su Daolio che riavvicina i suoi sul 10-9 prima di sparare sul nastro il pallone del 12-9 che rimanda la Cec a +3. Quando Hendriks difende a una mano e De Marco mette giù il 13-8 il PalaFerrari tira fuori dal frigo lo champagne, che stappa - e chi sennò - “aceman” De Marco col servizio vincente del 15-11.

Coach Molinari

handball carpi

aspettando il campionato

sono arrivate indicazioni importanti e un terzo posto finale per la Han-dball carpi al Torneo 80° anniversario Asd Cronometristi di Ferrara cui i biancorossi hanno partecipato lo scorso fine settimana, in prepara-

zione alla ripresa del Campionato di A1. Nella semifinale, Carpi è stata piegata dal romagna Handball, capolista dell’altro girone di A1, per 24-23 dopo essere andata a riposo avanti 14-10 e dopo essere stata anche sul +6. Nel finale di gara mister serafini ha dato spazio a tutti, anche ai giovani, e il Romagna si è imposto di una sola rete. Nella finalina giocata domenica 22 gennaio i bianco-rossi hanno invece piegato 30-19 il cellini padova, squadra di A2 battuta da Ferrara nell’altra semifinale, conquistando così il terzo posto. Ora i biancorossi proseguono il lavoro verso il ritorno in campo di sabato 4 febbraio e in program-ma ci sono altre amichevoli probabilmente contro Bologna. BaBY. Bella vittoria a Ravarino per l’under 20 biancorossa che si è imposta 32-27, mentre sono state sconfitte sia l’under 16 (54-30 a Rubiera col Secchia) che l’under 14 (29-18 in casa con Casalgrande).

Questa volta giocheranno sul prato di casa i Falchetti del rugby carpi. Per il

sodalizio nato nel 2009 è finalmente arrivato il momento di ospitare un

minirugby: domenica 29 gennaio, per la prima volta, un concentramento regionale alla corte dei pio

alla scoperta del rugby!

concentramento regionale sul cam-po dove i piccoli rugbysti si allenano: il comunale di Santa Croce in via Don Natale Marri. Ospiti del torneo saranno alcune società provenienti

da diverse località della Regione.“Siamo molto contenti di ospitare per la prima volta un evento ufficiale che rientra nel calendario giovanile del minirugby dell’Emilia Roma-gna qui a Carpi – spiega matteo casalgrandi, coordinatore del Rugby Carpi – lo vogliamo conside-rare come un premio all’impegno dei nostri bambini, dei genitori che credono in questo sport e dello staff che si prodiga per insegnarlo e farlo conoscere. Invitiamo tutti i carpigiani appassionati e curiosi, a non lasciarsi sfuggire l’occasione di vedere i bam-bini giocare e divertirsi”.L’appuntamento è alle 10, domenica 29 gennaio, al campo comunale di Santa Croce.

la liu Jo volleY modena Si gioca la coppa italia

grande weekend di pallavolo al palacasamodena

Il prOgrAmmA: semIFINAlI sAbATO 28 geNNAIO Prima Semifinale ore 16 (diretta Rai Sport 1) Seconda Semifinale ore 18.30 (diretta Rai Sport 1) FINAlIdOmeNIcA 29 geNNAIO Finale 3° - 4° posto ore 15 Finale 1° - 2° posto ore 17.30 (diretta Rai Sport 1) prezzI bIglIeTTIAbbonamento 2 giorni sabato e domenica 40 euro - Parterre intero 25euro - Parterre ridotto 25 euro - Gradinata intero 15 euro - Gradinata ridotto Biglietto giornaliero 25 euro- parterre intero 15 euro - parterre ridotto 15 euro - gradinata intero 10 euro - gradinata ridotto I tesserati FIPAV potranno usufruire del biglietto e/o abbonamento ridotto. Per gli Under 9 l’ingresso è gratuito, gli Under 16 e Over 65 hanno diritto al ridotto.

Il primo storico momento per la Liu Jo Volley Modena del presidente Rino Astarita è

arrivato. Le tigri bianconere, nelle giornate di sabato 28 e domenica 29, si giocheranno al PalaCasaMo-dena il loro primo grande trofeo: la Coppa Italia di Serie A1. E’ tutto pronto per una due giorni di grande spettacolo: 3 avversarie che rappre-sentano il meglio della pallavolo italiana, 4 sfide totali in program-ma e 2 vittorie che separano ogni pretendente dalla gioia finale. C’è grande carica e voglia di mettere alle spalle un momento difficile sia tra le ragazze, sia in società. Proprio la voglia di rivincita della squadra può essere un’arma in più con cui affrontare le avversarie, ma anche il pubblico modenese potrà rappresentare un fattore impor-tante. A chiamare tutti a raccolta, come sempre, è il presidente Astarita che, inoltre, ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la disputa di questo prestigioso evento in quel di Modena. “Saluto e ringrazio tutti coloro che ci hanno permesso di ospitare questo evento di rilevanza nazionale. Ringrazio personalmente il sindaco di Mode-na, l’Assessorato allo Sport del Comune di Modena, la FIPAV, la Master Group Sport, l’organo amministrativo della Lega Palla-volo Serie A Femminile, la Rai, gli addetti della carta stampata, tutti i media, gli sponsor, i club che con le loro squadre partecipano alla manifestazione e tutti i miei colle-ghi dirigenti. Ospitare tutte queste persone all’interno di quello che viene definito da sempre “il tempio della pallavolo italiana”, è per me e per la società che ho l’onore di rappresentare, motivo di grande orgoglio. A stento riesco a nascon-dere la mia emozione, quando ho iniziato il mio percorso all’interno dell’Universal Volley, non avrei mai immaginato che un giorno la mia società avrebbe ospitato un

evento così prestigioso. Aspetto al PalaCasaModena il meraviglioso pubblico di Modena, auguro a tutti buon divertimento e, da presidente delle mie tigri bianconere, adesso grido: Forza Liu Jo”.Il direttore generale Pierluigi Vigo, invece, vuole sottolineare la portata mediatica dell’evento. “Tutto è pronto, domani si inizia: 4 gare, 3 dirette RaiSport, oltre 70 richieste di accrediti giornali-sti e oltre 100 persone coinvolte nell’evento tra ente organizzatore e società ospitante. Tra poco vedre-mo i frutti del nostro lavoro che nelle ultime 3 settimane non ha concesso pause. Le 4 squadre che partecipano alla fase finale sono in grado di esprimere un tasso tecni-co di altissimo livello. Mi aspetto tanto popolo del volley in arrivo da fuori e una grande partecipazione dal territorio modenese. Sono certo che lo spettacolo e le emozioni non mancheranno”.Il direttore generale Patrizio Ginelli, infine, ringrazia a sua volta: “sono contento che questo evento sia a Modena. Da dirigente dell’Universal e da consigliere di Lega, ringrazio tutti coloro che hanno collaborato nella prepa-razione della manifestazione. Si assisterà certamente a una grande pallavolo, sul rettangolo di gioco si potranno ammirare le gesta di indiscusse campionesse di fama internazionale e vi posso garantire che le famiglie che decideranno di passare il weekend con noi non se ne pentiranno. Sono in programma sorprese e attrazioni: il divertimen-to non mancherà”.

Andrea Lolli

Da sinistra Ginelli, Astarita e Vigo

22 27.01.2012 n° 03

Sabato 28 gennaio, a partire dalle ore 13, la paleStra la patria 1879 oSpita la faSe interregionale del campionato italiano JunioreS di peSiStica maSchile e femminile. Sette i ragazzi carpigiani che parteciperanno, guidati dall’iStruttore federale alberto cavicchioli

pesistica protagonista alla corte dei pios

abato 28 gennaio, a partire dalle 13,30, presso il Pala Patria

di Carpi si disputerà la fase interregionale del Campio-nato italiano Juniores di Pesistica maschile e fem-minile. Una cinquantina gli atleti, dai 18 ai 20 anni, che parteciperanno alle gare, di cui una decina di ragazze, provenienti da società di Emilia Romagna e Toscana. A tenere alti i colori della Corte dei Pio saranno sette atleti, allenati da Alberto Cavicchioli, istruttore federale di Pesistica presso il centro fitness e agonismo La Patria 1879: Valerio Bertazzi (categoria 50 chili), Davide Matteotti (categoria 69 chili), Davi-de Guaitoli (categoria 77 chili), Fabio Ventriglia (categoria 105 chili), Lo-renzo Rossetto (categoria +105 chili), Luca Malpighi (categoria 77 chili) e Mar-

la scheda

il campione modenese an-drea rovatti ha aggiunto il massimo trofeo al suo

già invidiabile palmares che annovera anche il titolo europeo conquistato il 15 settembre scorso, otto titoli italiani, un decimo e un undi-cesimo posto ai Campionati Europei Assoluti, un quinto posto in Coppa Europa oltre alla partecipazione a diversi campionati mondiali assoluti da dove è sempre tornato a testa alta. Cam-pione mondiale Master nella categoria +105 chili, nonchè primatista mondiale Master nella sua categoria, Rovatti, fiore all’occhiello della poli-sportiva sacca di modena, nonostante i suoi 42 anni, non ha alcuna intenzione di mollare. “Mi dedico a questo sport da vent’anni precisi”, racconta. “Ogni giorno, dopo il lavoro, vado in palestra e mi alleno. Come in ogni disciplina sportiva, spesso le aspettative sono deluse ma, poi, ecco arrivare qualche soddisfazione che ti

co Franchini (categoria 77 chili). Durante il pome-riggio di sport, La Patria consegnerà anche una targa al modenese Andrea Ro-vatti, in forze alla Polispor-tiva Sacca della Città della

Ghirlandina, laureatosi, il l 4 novembre scorso, a Cipro, Campione mondiale Master nella categoria +105 chili, nonchè primatista mondiale Master nella sua categoria.

ripaga di ogni sacrificio e ti fa andare avanti. Quel che mi spinge a perseguire sempre nuovi obiettivi nell’ambito della pesistica - sto infatti va-lutando di partecipare anche quest’anno al Campionato

mondiale che dovrebbe tenersi in Ucraina - è la motivazione. Fino a quando mi sentirò motivato e il mio fisico, ad oggi perfettamente integro, mi seguirà, io andrò avanti”.

Alberto Cavicchioli

il maeStro onn loh ha portato anche a carpi il qi gong, la millenaria arte della reSpirazione e del movimento che aumenta la vitalità

Questione di energia...p

ilastro della medicina tradizionale cinese, con secoli di storia

alle spalle, il Qi Gong - che il maestro malesiano Onn Loh insegna presso il Kine-si Sport Center (affiliato a Carpi 3000) - è una forma di meditazione che si esegue attraverso movimenti lenti del corpo che vengono guidati dalla concentrazione sull’energia vitale. Il ma-estro Loh, istruttore qua-lificato da più di quindici anni anche di Oki do Yoga e Meiso Shiatsu, spiega che “Qi, in cinese, significa sia respiro, energia che forza vitale, mentre la parola Gong si può tradurre con le parole abilità, arte, colti-vare. Il termine completo si riferisce quindi a una tecnica del respiro applicata al movimento che consente di realizzare una perfetta armonia tra il corpo e la mente”. Il Qi Gong è inoltre parente stretto del Tai Chi Chuan, una forma lenta di combattimento. “Nel Qi Gong - prosegue Onn Loh - l’individuo, attraverso il controllo del corpo, della mente e del respiro raggiunge il rilas-samento dei muscoli, la stabilità dello spirito e la quiete della mente. Si tratta di una pratica che fa entrare in pieno gioco le energie soggettive del paziente, rinforzando-ne anche la capacità di resistenza alle malattie. I miglioramenti si mani-festano ad ampio raggio a livello del sistema car-diovascolare, dell’appa-rato digestivo e dell’ap-parato respiratorio. Il Qi Gong favorisce infatti la circolazione sanguigna e chiunque lo pratichi

può trarne giovamento. Attraverso la respirazione addominale inoltre, gli organi digestivi sono come massaggiati in modo da fa-vorire la peristalsi gastroin-

testinale, e migliorare così le funzioni digestive”. Studi scientifici hanno dimostrato che gli esercizi di Qi Gong possono indurre il metaboli-smo fisiologico a un nuovo

equilibrio. E a testimoniare i benefici del Qi Gong sono gli stessi allievi del maestro. Fiorella frequenta il corso dello specialista malesiano da più di quattro anni e non

può più farne a meno: “da quando pratico il Qi Gong non soffro più di dolori alla schiena - spiega - e mi sento più distesa ed equilibrata. Mi bastano due lezioni alla

settimana per sciogliere le tensioni e allontanare lo stress. Inoltre, Onn Loh, rinnovando costantemente il programma degli esercizi, mantiene sempre alta in noi l’attenzione e la moti-vazione”. Per Eddie non solo sono cessati i dolori articolari ma come raccon-ta: “ho anche imparato ad avere maggiore consapevo-lezza del mio corpo e della mia postura per trovare un migliore bilanciamento. Inoltre, grazie ai preziosi suggerimenti di Onn Loh ho cambiato il mio approc-cio alla vita, cercando di vivere con meno ansia e frenesia e adottando un regime alimentare più sano ed equilibrato”. Per Ceci-lia e Gabriella il Qi Gong è l’esercizio psicofisico ideale, poiché “pur senza affaticarsi troppo, si ottiene una maggior flessibilità e tonicità del corpo e si esce dalla lezione col sorriso, riacquisendo energia e po-

sitività”. Marinella che è venuta a conoscenza del corso da un’amica racconta: “prima ero più ansiosa e tendevo a somatizzare i problemi quotidiani, mentre ades-so sono decisamente più serena”. Alessandra e Andrea trovano nelle lezioni di Qi Gong l’oc-casione per ritagliarsi un po’ di spazio tutto per sé, rilassandosi e ri-generandosi. Le lezioni si svolgono sia in pausa pranzo che alla sera, chi fosse interessato a

provare la disciplina può rivolgersi alla segreteria di Carpi 3000, telefonando allo 059.695045. La prima lezione di prova è gratuita.

Chiara Sorrentino

Maestro Onn Loh

2327.01.2012 n° 03