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1 Ordine Architetti Direttore responsabile: Mario Conserva Aut. Trib. Civ. di Brescia n. 5/98 del 27 gennaio 1998 - Sped. in abb. post. -45% art. 2 comma 20/b L. 662/96 - Fil. di Brescia - Stampa: Tip. Mario Squassina (BS) www.bs.archiworld.it e-mail: [email protected] A NNO XII - N .2-A PRILE 2009 - 0,50 NOTIZIARIO DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA CONTIENE I.R. - I.P. SOMMARIO TAR LOMBARDIA Ristrutturazione edilizia 1 CULTURA Torri di San Polo appello ai colleghi (arch. Giorgio Borsoni) 5 Torri di San Polo (ing. Enzo Ragni) 6 DIPARTIMENTO FORMAZIONE CULTURA Iniziative dell’Ordine 9 Sostenibilità oltre la norma 9 DALL’ORDINE Contributo annuale di iscrizione all’Ordine degli Architetti per l’anno 2009 9 AGENZIA DEL TERRITORIO Attivazione del servizio di scarico on-line della cartografia tecnia della Valsabbia 10 CD-ROM Novità contenute nel cd-rom 10 RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA Anche il Tar Milano, dopo quello di Brescia, si è orientato in maniera definitiva a ritenere che negli interventi di demolizione-ricostruzione debba essere rispettata anche la sagoma e non solo il volume dell’immobile da ristrutturare (l.r. 12/05). La sentenza che spiega i motivi è la n. 153 del 2009. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA (Sezione II) Ha pronunciato la seguente sentenza sul ricorso R.G. n. 1383/2006, proposto da Adler s.p.a. in persona del legale rappresentante sig. Osvaldo Consonni, con sede in Biassono, via Libertà, 11, rappresentata e difesa dall’avv. Bruno Santamaria e con domicilio eletto presso il suo studio, in Milano, Galleria del Corso, 2 contro il Comune di Albiate, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Mario Bertacco e con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, corso Monforte, 39 per l’annullamento della comunicazione del responsabile dell’Ufficio tecnico prot. n. 3232 del 16.03.2006 con cui è stata inibita alla ricorrente l’esecuzione di opere edilizie di cui alla d.i.a. del 17.02.2006 per la ristrutturazione di edificio in via Lombardia. e per la condanna dell’amministrazione comunale resistente, ai sensi dell’art. 35 del D. Lgs. 80/1998, al risarcimento del danno ingiusto procurato alla società ricorrente, mediante equivalente monetario. VISTO il ricorso principale; VISTO l’atto di costituzione del Comune con i relativi allegati; UDITI nella pubblica udienza del 15.10.2008, relatore il dott. Alberto Di Mario, gli avvocati come da verbale d’udienza; Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue: FATTO La società ricorrente è proprietaria di un’area sulla quale era presente un edificio per il quale ha presentato la d.i.a. n. 86/2005 per opere di ristrutturazione edilizia. Il Comune, in data 19 dicembre 2005, ha rettificato la misura del contributo autoliquidato in sede di presentazione della d.i.a. mediante modifica dei volumi, nei quali è TAR LOMBARDIA

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1Ordine Architetti

Direttore responsabile: Mario ConservaAut. Trib. Civ. di Brescia n. 5/98 del 27 gennaio 1998 - Sped. in abb. post. -45% art. 2comma 20/b L. 662/96 - Fil. di Brescia - Stampa: Tip. Mario Squassina (BS)

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A N N O X I I - N . 2 - A P R I L E 2 0 0 9 - € 0,50

NOTIZIARIO DEGLI ARCHITETTI,PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI

DELLA PROVINCIA DI BRESCIAC

ON

TIE

NE

I.R.-

I.P.

S O M M A R I O

TAR LOMBARDIARistrutturazione edilizia 1

CULTURATorri di San Polo appello ai colleghi (arch. Giorgio Borsoni) 5Torri di San Polo (ing. Enzo Ragni) 6

DIPARTIMENTO FORMAZIONE CULTURAIniziative dell’Ordine 9Sostenibilità oltre la norma 9

DALL’ORDINEContributo annuale di iscrizione all’Ordine degli Architetti per l’anno 2009 9

AGENZIA DEL TERRITORIOAttivazione del servizio di scarico on-line della cartografia tecnia della Valsabbia 10

CD-ROMNovità contenute nel cd-rom 10

RISTRUTTURAZIONEEDILIZIAAnche il Tar Milano, dopoquello di Brescia, si èorientato in maniera definitivaa ritenere che negli interventidi demolizione-ricostruzionedebba essere rispettata anchela sagoma e non solo il volumedell’immobile da ristrutturare(l.r. 12/05). La sentenzache spiega i motiviè la n. 153 del 2009.

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLOITALIANOIL TRIBUNALEAMMINISTRATIVOREGIONALE PER LALOMBARDIA(Sezione II)

Ha pronunciato la seguentesentenza sul ricorso R.G. n.1383/2006, proposto da Adler s.p.a.in persona del legale rappresentantesig. Osvaldo Consonni, con sede inBiassono, via Libertà, 11,rappresentata e difesa dall’avv.Bruno Santamaria e con domicilioeletto presso il suo studio, inMilano, Galleria del Corso, 2contro il Comune di Albiate, inpersona del Sindaco pro tempore,rappresentato e difeso dall’avvocatoMario Bertacco e con domicilioeletto presso il suo studio in Milano,corso Monforte, 39

per l’annullamento dellacomunicazione del responsabiledell’Ufficio tecnico prot. n. 3232 del16.03.2006 con cui è stata inibitaalla ricorrente l’esecuzione di opereedilizie di cui alla d.i.a. del17.02.2006 per la ristrutturazione diedificio in via Lombardia.e per la condannadell’amministrazione comunaleresistente, ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. 80/1998, al risarcimento deldanno ingiusto procurato allasocietà ricorrente, medianteequivalente monetario.VISTO il ricorso principale;VISTO l’atto di costituzione delComune con i relativi allegati;

UDITI nella pubblica udienza del15.10.2008, relatore il dott. AlbertoDi Mario, gli avvocati come daverbale d’udienza;

Ritenuto in fatto e considerato indiritto quanto segue:FATTOLa società ricorrente è proprietariadi un’area sulla quale era presenteun edificio per il quale hapresentato la d.i.a. n. 86/2005 peropere di ristrutturazione edilizia. IlComune, in data 19 dicembre 2005,ha rettificato la misura delcontributo autoliquidato in sede dipresentazione della d.i.a. mediantemodifica dei volumi, nei quali è

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stata conteggiata anche lavolumetria espressa dal pianointerrato. A seguito di questarichiesta comunale, la ricorrente hapresentato la d.i.a. in variante n.8/2006 con la quale ha proposto larealizzazione di tre piani al posto didue mediante la redistribuzione delvolume comprensivo del pianointerrato. Senonchè il Comune hainibito l’esecuzione della d.i.a. inquanto nel volume recuperabile èstato indebitamente conteggiato ilpiano interrato adibito a cantinaaccessoria e come tale non avente ledestinazioni indicate all’art. 15comma 4 delle N.T.A. del P.R.G.vigente.Contro il provvedimentoimpugnato insorge la ricorrentesollevando i seguenti motivi in fattoed in diritto. Violazione e falsaapplicazione dell’art. 3 D.P.R.380/01 nonché dell’art. 27 dellaL.R. 12/2005. Eccesso di potere perillogicità ed ingiustizia manifeste;contrasto con la normativa tecnicadi attuazione del p.r.g.,contraddittorietà, erroneavalutazione dei presupposti di fattoe di diritto, carenza di istruttoria emotivazione. Secondo la ricorrenteil Comune prima ha conteggiato ilvolume del piano interrato ai finidel calcolo degli oneri diurbanizzazione e poi ha impeditoalla ricorrente di utilizzare talevolume incorrendo in eccesso dipotere per contraddittorietà. Ildivieto di realizzare tale volumetriasi pone in contrasto con l’art. 27della L.R. 12/2005 che, riprendendola definizione dell’art. 3 del D.P.R.380/01, ha ampliato l’ambito dellaristrutturazione edilizia omettendoil riferimento al rispetto dellasagome del precedente edificio. Neconsegue che in Lombardia sarebbelegittima la demolizione di un

edificio preesistente e la suaricostruzione con l’unico limite delrispetto della volumetriadell’edificio demolito.In secondo luogo l’art. 15 delleN.T.A. comunali prevede che nelconteggio della volumetria vadanocomputati anche i pianisemplicemente agibili di altezzasuperiore a m. 2,50, nei quali rientraanche il piano interrato. Neconseguirebbe l’irrilevanza del fattoche il numero dei piani econseguentemente la superficie utiledel fabbricato risulti superiore aquelli dell’edificio da recuperare. Daultimo la ricorrente denuncia che lamancata realizzazione di un pianodell’edificio le ha cagionato undanno non inferiore a 500.000,00euro.La difesa dell’amministrazioneafferma che non è possibileinterpretare la legge regionale n.12/05 nel senso che ammetta unaristrutturazione senza il rispettodella sagoma dell’edificio. Insecondo luogo il provvedimento ècorrettamente motivato in quanto lacomputabilità volumetrica dei pianiinterrati è subordinata, dal terzocomma dell’art. 15 delle N.T.A.,all’utilizzabilità della superficie perattività produttive, terziarie ocommerciali, con la conseguenzache il piano interrato oggetto delrecupero, destinato a dispensa ocella frigorifero di un ristorante,non ha i caratteri richiesti dallanorma per il recupero. In meritoalla domanda risarcitoria, nelladenegata ipotesi dell’accoglimentodella domanda di annullamento,afferma che non sussiste il requisitodella colpa grave in quantol’interpretazione della norma delleN.T.A. non è inconferente con ilcontesto normativo e con

l’intervento edilizio in questione.All’udienza del 15 ottobre 2008 lacausa è stata quindi trattenuta dalCollegio per la decisione.

DIRITTOIl ricorso è infondato. La ricorrentedenuncia la violazione e falsaapplicazione dell’art. 3 D.P.R.380/01 nonché dell’art. 27 dellaL.R. 12/2005. Eccesso di potere perillogicità ed ingiustizia manifeste;contrasto con la normativa tecnicadi attuazione del p.r.g.,contraddittorietà, erroneavalutazione dei presupposti di fattoe di diritto, carenza di istruttoria emotivazione per aver presentatouna d.i.a. in variante volta allaristrutturazione di un immobile conla redistribuzione del volumegenerato dal piano interrato,computato ai fini del pagamentodegli oneri di urbanizzazione, inaltre parti dell’immobile. Secondo laricorrente il divieto di realizzare talevolumetria si pone in contrasto conl’art. 27 c. 1 l. d) della L.R. 12/2005che, riprendendo solo in parte ladefinizione dell’art. 3 del D.P.R.380/01, ha ampliato l’ambito dellaristrutturazione edilizia omettendoil riferimento al rispetto dellasagoma del precedente edificio. Neconsegue che in Lombardia sarebbelegittima la demolizione di unedificio preesistente e la suaricostruzione, con l’unico limite delrispetto della volumetriadell’edificio demolito.Occorre in primo luogo rilevare chesi ritiene necessario scrutinare talemotivo di ricorso, benché non siriferisca ad un motivo di diniegocontemplato nel provvedimentoimpugnato, in quanto in materia did.i.a. il giudice amministrativo ha

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IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTIDELLA PROVINCIA DI BRESCIAPaolo Ventura, Presidente - Roberto Nalli, VicePresidenteGianfranco Camadini, Segretario - Luigi Scanzi, TesoriereStefania Annovazzi, Umberto Baratto, Franco Cerudelli, Laura Dalè,Antonio Erculiani, Paola Faroni, Franco Maffeis, Donatella Paterlini,Silvia Pedergnaga, Enzo Renon, Roberto Saleri Consiglieri.

CONSULENZE E SERVIZIConsulente legale: riceve, previo appuntamento da fissare tramite la SegreteriaConsulente fiscale: riceve, previo appuntamento da fissare tramite la Segreteriaquindicinalmente nella giornata di mercoledì dalle ore 16Consulente INARCASSA: riceve previo appuntamento da fissare tramite la SegreteriaConsulente parcelle: riceve previo appuntamento da fissare tramite la Segreteriadell’Ordine

DIRITTI DI SEGRETERIACertificato d’iscrizione: € 2,50 - Duplicato tessera iscrizione Ordine: € 10,00

Richiesta timbri: neo iscritti: gratuito; iscritti da oltre un anno: € 15,00; timbroportatile € 15,00 - Fotocopie: € 0,10 a pagina (formato A4) - Albo professionalepiù CD-rom: (per non iscritti e/o ditte private) € 30,00 - Indirizzario su etichetteadesive: € 60,00 - Liquidazione parcelle: € 100,00 (non restituibile) da versarsialla presentazione della pratica - Parere di congruità delle parcelle: diritto fisso €

52,00 - Esame del disciplinare d’incarico: diritto fisso € 52,00 - Esamepreventivo: diritto fisso € 50,00

SEGRETERIAVia Grazie 6 - Brescia - Tel. 0303751883 - Fax 0303751874indirizzo internet: www.bs.archiworld.itE-mail segreteria: [email protected] Ordine: [email protected]

CONSULTAZIONIPresso l’Ordine possono essere consultati I. Normativa Tecnica (Raccolta diLeggi, Decreti, Norme tecniche) - II. Domande di lavoro - III. Offerte di lavoro

La redazione di questo numero è stata chiusa il giorno 20 marzo 2009

giurisdizione esclusiva (Legge 7agosto 1990, n. 241 art. 19 c. 5),come tale estesa all’accertamentodel rapporto, ed in quanto taleaccertamento risulta necessario alcospetto di una domandarisarcitoria, il cui scrutinio, nel casoin questione, comporta la necessitàdi stabilire se la ristrutturazionerichiesta avrebbe potuto esserecomunque assentita, anche al di làdei motivi di diniego proposti dalComune. Il motivo non meritaaccoglimento.L’art. 27 c. 1 l. d) della L.R. 11marzo 2005, n. 12 prevede che“nell’ambito degli interventi diristrutturazione edilizia sonoricompresi anche quelli consistenti

dall’art. 3 comma 1 lettera d) delD.P.R. 380/01 costituiscaespressione di un principio generaleche orienti anche l’interpretazionedella legislazione regionale. Inprimo luogo occorre chiarire cheall’utilizzo a tale scopo dell’art. 3comma 1 lettera d) del D.P.R.380/01 non osta la suadisapplicazione ad opera dell’art.103 della legge regionale 11 marzo2005, n. 12, in quanto la norma inquestione è sicuramente, in tutto oin parte, norma di principi inquanto contiene le definizioni degliinterventi edilizi, che costituisconol’architrave di tutto l’impiantonormativo del D.P.R. 380/01 (vediT.A.R. Abruzzo, Pescara 14.04.2005

a) le ristrutturazioni che noncomportino demolizione ericostruzione, per le quali sonoammesse anche modifiche divolumetria e di sagoma (c.d.intervento conservativo);b) le ristrutturazioni condemolizione e ricostruzione,soggette al vincolo del rispetto delleprecedenti volumetria e sagoma(c.d. intervento ricostruttivo).In questo secondo caso il rispettodella sagoma è richiesto perché,eliminati tutti gli elementi materialidell’edificio preesistente, la sagomaè il solo elemento fisico chepermette di individuare quelcollegamento con l’edificioabbattuto che costituisce la ratiodella qualificazione di un interventocome di ristrutturazione edilizia.In secondo luogo il suoampliamento oltre i limiti delvolume e della sagomacomporterebbe il venir meno dellafinalità della normativa statale eregionale, che è quello del recuperodel patrimonio esistente mediante laliberalizzazione degli interventi sulpatrimonio immobiliare, al fine dimigliorare e ammodernare ifabbricati più vecchi e malridotti.Come chiarito dalla giurisprudenza,infatti, l’art. 3 del D.P.R. 380/01 c. 1l. d) ), così come modificato dall’art.1, D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 301,“è norma di principio [...], in basealla sua logica [...] che è quella difornire uno strumento per ilrecupero del patrimonio esistente:abbandonando il limite dellasagoma preesistente, tale obiettivonon verrebbe più raggiunto, nelsenso che si realizzerebbe un nuovoedificio di volume identico alpreesistente, che certo ne mantieneil carico urbanistico, ma non neconserva necessariamente alcunodei valori estetici e funzionali.Appare allora incongruo che taleesigenza possa venire accantonatasenz’altro dalla legislazioneregionale” (T.A.R. Lombardia,Brescia, 13 maggio 2008 n. 504).Ulteriori perplessità in ordineall’ampliamento del concetto diristrutturazione fino acomprendervi anche le modifiche disagoma, deriva dal regime giuridicoconnesso agli interventi diristrutturazione. Infatti è opinionecomune della giurisprudenza (Cass.civ., sez. II, 12 giugno 2001, n. 7909;T.A.R. Calabria, Reggio Calabria, 24

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nella demolizione e ricostruzioneparziale o totale nel rispetto dellavolumetria preesistente fatte salve lesole innovazioni necessarie perl’adeguamento alla normativaantisismica”. La norma tace inparticolare in merito al profilo dellasagoma lasciando il dubbio inmerito alla sorte di questo elemento.In considerazione del fatto che l’art.3 comma 1 lettera d) del D.P.R.380/01 stabilisce che nell’ambitodegli interventi di ristrutturazioneedilizia sono ricompresi anche quelliconsistenti nella demolizione ericostruzione purchè mantengano lastessa volumetria e sagoma di quellopreesistente, fatte salve le soleinnovazioni necessarie perl’adeguamento alla normativaantisismica.Occorre chiarire quindi se in caso didemolizione e ricostruzione ilrispetto della sagoma previsto

n. 185; T.A.R. Abruzzo, Pescara, 20dicembre 2002, n. 1182; T.A.R.Abruzzo, L’Aquila, 22 settembre2008 n. 1114 in materia diristrutturazione edilizia).Tali principi prevalgono sullanormativa regionale, così comeprevisto dal comma 1 dell’art. 2 delD.P.R. 6 giugno 2001, n. 380,secondo il quale “le regioniesercitano la potestà legislativaconcorrente in materia edilizia nelrispetto dei principi fondamentalidella legislazione statale desumibilidalle disposizioni contenute neltesto unico” (vedi in merito Cons.Stato, Adunanza Plenaria, sentenza7 aprile 2008 n. 2).Il D.P.R. 380/01 ha “positivizzato”la distinzione degli interventi diristrutturazione edilizia in duetipologie principali, sottoposte adifferente disciplina:

gennaio 2001, n. 36; Cons. Stato,sez. V, 14 novembre 1996, n. 1359;Puglia, Bari, sez. III, 22 luglio 2004n. 3210) che per la ristrutturazioneedilizia, anche mediantericostruzione dell’edificio demolito,restano ferme le normeurbanistiche vigenti al tempo in cuivenne rilasciato l’originario titoloedilizio, con la conseguenza chenon sono applicabili le prescrizionied i vincoli imposti dagli strumentiurbanistici sopravvenuti.La ratio di questa disciplina tipicadella ristrutturazione edilizia èquello di favorire l’attuazione ditutti quegli interventi miglioratividel patrimonio edilizio esistente chelasciano inalterato il tessutourbanistico ed architettonicopreesistente, ancorché difformidalle nuove norme che regolanol’attività di trasformazione delterritorio.La modifica senza alcun limite dellasagoma delle costruzioni èchiaramente elemento che modificafortemente il tessuto urbano e dàvita ad una trasformazione ediliziaed urbanistica del territorio che,secondo la legislazione statale (art. 3c.1 l. e) D.P.R. 380/01) e regionale(art. 27 c. 1 l. e) L.R. 12/05), èeffetto tipico delle nuovecostruzioni e richiede che siadisciplinato dalla normativaurbanistica ed edilizia vigente.E’ il caso, come quello in decisione,nel quale si verifica un aumento delcarico urbanistico. Infatti nelprogetto presentato dalla ricorrenteil volume che costituiva pianointerrato doveva essere utilizzatoper creare un nuovo piano fuoriterra, con conseguente aumento delcarico urbanistico. In tal casol’aumento del peso insediativocreato dall’immobile richiede lanecessaria valutazione dei servizi darealizzare e dell’impatto sul tessutourbanistico esistente, di competenzadegli strumenti di pianificazionecomunale.In quest’ottica, inoltre, ilsuperamento delle prescrizioni e deivincoli imposti dagli strumentiurbanistici sopravvenuti, costituisceun vulnus della competenzacomunale in materia urbanistica chedev’essere interpretatorestrittivamente, giustificando così,anche sotto questo aspetto,un’interpretazione della nozione diristrutturazione dettata in sede

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Il motivo non merita accoglimento.La norma regolamentare detta unadisciplina specifica per i pianiinterrati, che ne condiziona ilconteggio ai fini della volumetriaall’utilizzabilità per laboratori, uffici,magazzini, depositi, mense, saleriunioni e locali pubblici. Taleutilizzabilità, però, non è statasufficientemente provata dallaricorrente, in quanto è requisito dinatura edilizia e sanitaria, che non siconfonde con la sua utilizzazione difatto risultante da atti di censimentoprovenienti dall’affittuario dei locali.Inoltre, anche se tale volume fossecomputabile, non ne deriverebbe,come invece affermato dallaricorrente, la realizzabilità dellad.i.a. in variante respintadall’amministrazione, in quanto latraslazione del relativo volume sipone in contrasto con la normativain materia di ristrutturazione,comportando la modifica dellasagoma dell’edificio.La reiezione dei motivi diimpugnazione del ricorso comportaanche la reiezione della domandarisarcitoria.Le spese seguono la soccombenza esono liquidate come in dispositivo.

P.Q.M.Il Tribunale AmministrativoRegionale per la Lombardia, sede diMilano, Sezione, Seconda, cosìdefinitivamente pronunciando sulricorso in epigrafe, lo respinge.Condanna la ricorrente alpagamento delle spese ed onorari dicausa a favore della resistente cheliquida in via forfettaria in €4.000,00 (quattromila/00), oltreI.V.A. e C.P.A. come per legge.Demanda alla Segreteria per gliadempimenti di competenza.Ordina che la presente sentenza siaeseguita dall’autorità amministrativa.

Così deciso in Milano, dal T.A.R.per la Lombardia, Sezione II, nellaCamera di Consiglio del 15 ottobre2008 e del 18 dicembre 2008, conl’intervento dei signori magistrati:MARIO AROSIOPresidenteSILVANA BINIReferendarioALBERTO DI MARIORef. estensore

regionale in senso conforme aquella nazionale.Deve quindi ritenersi condivisibilela considerazione fatta ingiurisprudenza (T.A.R. Lombardia,Brescia, 13 maggio 2008 n. 504)secondo la quale “il concetto diristrutturazione previa demolizionecome intervento che rispetta sia ilvolume sia la sagoma dell’edificiopreesistente è ben fermo e ripetutodi frequente in giurisprudenza, sìche è poco credibile che illegislatore regionale, il qualeintendesse abbandonarlo perproporre una innovazione, lo abbiafatto per implicito, senza palesarecon termini espressi tale intento”.La ricorrente, inoltre, denuncial’illegittimità del provvedimentoimpugnato in quanto l’art. 15comma 2 delle N.T.A. comunaliprevede che nel conteggio dellavolumetria vadano computati anchei piani semplicemente agibili dialtezza superiore a m. 2,50, nei qualirientra anche nel comma 3 dellanorma in quanto era utilizzatocome deposito. Ne conseguirebbel’irrilevanza del fatto che il numerodei piani e conseguentemente lasuperficie utile del fabbricato risultisuperiore a quelli dell’edificio darecuperare.

Una seconda ragione risiede nellanecessità di constatare che lariabilitazione edilizia, architettonica,urbana, paesaggistica e, non ultimo,sociale del manufatto in questionenon è detto debba coincidere con lasua demolizione e/o sostituzione,bensì semmai con lavori dimanutenzione nel rispetto dellecaratteristiche tipologiche edarchitettoniche del manufatto.Così sono convinto che occorra unapiù responsabile riflessione sulvalore sociale di questo manufattoin rapporto proprio al programmaresidenziale dell’intero quartiere chelo ospita: va dunque contestato chistrumentalmente questo rapporto,questa relazione fa finta di nonvederli, evitando di prendererealisticamente in considerazione ilfenomeno abitativo del quartiere nelsuo insieme e, dentro questo, leparticolari prestazioni residenziali

della Torre, all’interno della quale sisono di fatto consolidate relazionisociali e modalità di utilizzosicuramente “differenziali” ma nonin contrasto irreversibile con quelle,anch’esse differenziate ed ibridatedel quartiere: tutte avviate da tempoverso un complesso ma sostenibileprocesso di integrazione.Si tratta dunque di realizzare inmodo compiuto il programmaabitativo della Torre consentendoledi mettere a disposizione del suocontesto immediato (il quartieresottostante) ed urbano (la centralitàdella ormai consolidata periferia estdella città) le sue risorse tipologicheed architettoniche in uninterscambio caratterizzato nonsolo da ragioni di contingentedisponibilità volumetrica ma anchedalla necessità sociale di darecontinuità all’offerta abitativa subitodisponibile per una societàdiversificata ma alla fine concordenell’uso collettivo e senza sprechidelle risorse: una continuità che nonva maltusianamente interrotta consgomberi in massa o peggiodemolizioni a tabula rasa.Certamente oggi nella torre si abitain maniera scomoda, malsana esgradevole, ma si abita! “Svuotarladai suoi abitanti ed abbatterla, osostituirla, è per tutti noi unaperdita di educazione, non unguadagno”*.

* Le considerazioni di cui sopra sonoparafrasate dall’interessante testo di DanieleVirgilio “Lo spazio degli abitanti nelrecupero dell’edilizia pubblica” contenuto inUrbanistica INFORMAZIONI 2008

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CULTURA

TORRIDI SAN POLOAPPELLOAI COLLEGHI

Arch. Giorgio Borsoni

Noto che sui pannelli per leaffissioni all’ingresso della sededell’Ordine in via Grazie è ancoraappeso il mio appello ai colleghi perla volontaria costituzione di uncomitato (un gruppo di amici)animato dalla buona volontà diopporsi con la forza degliargomenti ad un progetto disostituzione urbanistica aventecome oggetto la Torre Tintorettonel quartiere di S.Polo, quartiereprogettato ormai quasi quarant’annifa da Benevolo.Non mi risulta che il mio invitoabbia avuto seguito fra i colleghi enemmeno ho avuto notizie sullostato del progetto di sostituzione dicui sopra.Non mi rimane dunque cheaggiungere due righe alla presenteper dire le ragioni del mio invito inoggetto, nel caso che qualchecollega, avendo tale invito inqualche modo notato, lo considerisolo la solita battuta polemica diBorsoni.Premetto che raramente lecostruzioni in altezza (case alte,torri, grattaceli e simili…) hannosoddisfatto la mia curiosità diarchitetto soprattutto quando,trovandomi al cospetto di uno diquesti tipi di edifici, troppe volte hodovuto constatare che il medesimosi ergeva, nel panorama urbano onaturale, solitario, mostrandosi conpresunzione, senza guardarsiintorno e incurante del contesto.Questo non mi sembra sia il casodella torre in questione:frequentando da cittadino ilquartiere la percepisco insuccessione con le altre quattrotorri e tutte insieme “mi impattano”sempre come parte caratteristica edintegrante del volto del quartiere,porzione fisionomica del più vastoprofilo urbano ad est della città.

CULTURA

TORRIDI SAN POLOIng. Enzo Ragni*

Sono l’Ing. Enzo Ragni e operocome Te nel settore dell’edilizia; Tichiedo un momento di attenzioneper porti la stessa domanda che misono posto io sulla vicenda delleTorri di S. Polo: l’alternativa trademolizione e trasformazione delledue torri è un problema tantomarginale da non meritarel’attenzione di architetti, ingegneri,costruttori e di chiunque operi nelsettore?Non mi risulta che fino ad oggi siaapparso sulla stampa locale il pareredei nostri Colleghi.Ma non è sempre stato così!Quando negli anni ’80 l’ArchFedrigolli intervenne su alcuni temidi notevole interesse per il futurodella città: il recupero di S. Giulia,la sua proposta di espandere laresidenza di Brescia verso il colledella Maddalena e non verso le areeagricole di S. Polo, si innescòimmediatamente un dibattitoanimato tra i Colleghi che sitradusse in numerosi e documentatiinterventi sulla stampa locale.Quale è il significato oggi di questalatitanza? Sfiducia nel credere che sipossa migliorare tutti insieme laqualità della vita nella nostracomunità? Siamo cosi convinti cheil nostro ruolo nella società sia statomarginalizzato al punto che nonvalga più la pena di esprimere unalibera opinione?Torniamo alle Torri di S. Polo.Curioso che nessuno si sia postosulla stampa locale questaelementare domanda: è normale chein una città dove si recuperano eriusano edifici vecchi di secoli sidebba demolire o ristrutturarepesantemente edifici che hannosolo 25 anni. Per ognuna delle dueopzioni proposte “ballano”comunque decine di milioni didenaro pubblico. Mi sono fattodelle opinioni sulla vicenda delletorri di S. Polo, S. Polino, PianoSecchi e altro, che ho concretizzatoin uno scritto che è presente sul mioblog.Invito i Colleghi a visionarlo edesprime in assoluta libertà e

franchezza i propri commenti nellasperanza di attivare una discussionetra gli addetti ai lavori, contrastandola tendenza a restare semplicispettatori sulle vicende edilizieurbanistiche della città.Credo sia giunto il momento diovviare alla reticenza della stampalocale e tornare a discutere tra dinoi usando lo strumentoformidabile di internet.Proviamo a mettere in atto lademocrazia “in orizzontale” comehanno fatto con successo negli USAper la candidatura presidenziale enel nostro piccolo torniamo adibattere i nostri problemi sicuri chela realtà e le situazioni si possano,con volontà concorde, cambiare inmeglio.

* Già Presidente del SindacatoProvinciale Ingegneri Liberi Professionistidi Brescia; già Responsabile per l’Italia di:American Institute of ArchitectsEuropean Chapter

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CULTURA

Dal blog www.eragni.wordpress.com

A PROPOSITODELLE TORRI DI S. POLO...E ALTRO

La proposta di abbattimento delle torridi S. Polo “Tintoretto e Cimabue”presentata all’approvazione in Regionenel settembre scorso, ha trovato ilconsenso anche in alcuni esponentidell’opposizione. Questa opzione èstata confrontata nell’analisi costi/benefici con quella avanzata dallaprecedente Amministrazione cheprevedeva una pesante e costosaristrutturazione e sembra essererisultata quella più conveniente.Unica posizione pregiudizialmentecontraria è stata quella espressa dalpartito del “no perchè no” che nelleCircoscrizioni va ripetendo al NuovoGoverno della città la solita accusa discelte dilettantesche.Stupisce comunque che nella ampiainformazione fornita dalla stampa suquesta vicenda manchi qualunqueconsiderazione e giudizio di merito suquella che appare la scelta di minordanno tra due proposte altrettantocostose e traumatiche. Nè sia statasollevata questa elementare domanda: ènormale che in una città dove sirecuperano e riusano edifici che hannocentinaia di anni “debba” esseredemolito o pesantemente ristrutturatoun edificio vecchio di soli 25 anni?E se le due torri gemelle Tintoretto eCimabue, destinate a diventare ilsimbolo di un “11 settembre” dellanostra città, fossero il risultato di erroritecnici di progettazione allora non sidovrebbe chiedere ragione a chi le havolute, a chi le ha progettate erealizzate?A distanza di più di 20 anni dalla primavisita che feci alla Torre Tintoretto,insieme all’Arch. Fedrigolli (e di quellavisita ho ritrovato alcuni appunti ed inomi dei residenti che ci avevanofornito informazioni), sono ritornatorecentemente sul posto ricavandone lastessa sensazione di disagio, amplificataora dal degrado dei materiali, dalloscempio aggiuntovi dai graffitari.Unico fatto nuovo e positivo l’aggiuntadi un portinaio che fornisceinformazioni sugli inquilini senzaobbligare a cercare alla cieca supulsantiere di campanelli danneggiate.E’ stato detto e scritto tutto sullaurbanistica della città di S. Polo. Insintesi S. Polo è il risultato di undisegno urbano complessivo messo apunto dall’Urbanista Prof. Benevolobasato sulla replica per 5 volte di un

sottosistema urbano fatto di edifici inlinea, la schiera semplice e sovrapposta,che terminano con la forte emergenzadelle torri. Il traguardo che si eraprefisso l’urbanista di un paesaggiourbano ”tumulto nell’insiemeuniformità nei particolari” pareraggiunto.A parte la scelta incomprensibile dicollocare ben in vista sulla stradad’ingresso alla nuova città una serie diedifici artigianali eterogenei concortiletti pieni di tettoie che sembranopollai, la percezione visiva di insiemeche si ha arrivando in città dalleautostrade è gradevole. Una cittàcresciuta in modo ordinato per modulicoerenti offre una percezione visivamigliore di quella di una città che crescenel caos e nella disgregazione.In astratto la scelta di disegno urbanopare condivisibile; purtroppo è nelconcreto che le cose non tornano e,come dice il proverbio, è nel dettaglioche si nasconde il diavolo.Prima di tutto nella risposta alladomanda sociale le torri sono sbagliate.Sono sbagliate perché costringono 190nuclei famigliari a vivere stipati in unaconcentrazione claustrofobica.A Brescia e nella nostra provincia 190famiglie equivalgono agli abitanti di unquartiere, di una frazione, dove sipossono trovare una chiesaparrocchiale, un cimitero, una piazza,una osteria; qui gli abitanti si sentononon semplice aggregazione numericabensì cittadini partecipi di una comunitàche vive di rapporti sociali gratificanti,quelli che qui sono negati dalla strutturaconcentrazionale.Se non è dimostrato che una urbanisticaben fatta possa procurare la felicitàdella comunità urbana è comunquecerto che una urbanistica errata questafelicità la toglie rendendo maledetta lavita di ogni giorno.Il modo in cui sono state realizzate letorri non può essere imputato comeunico responsabile del disagio sociale dichi vi vive ed al quale si intende porrerimedio ma sicuramente ne è unaimportante concausa.La torre è costituita da due blocchi dicemento armato affiancati lunghi 40 mtlarghi 16 mt ed alti 17 piani. I dueblocchi sono identici e affiancati aformare un unico fronte di 80 mt. Ununico vano scale e due coppie diascensori contrapposti servono tutti ipiani. Ad ognuno dei piani un corridoiobuio lungo di quasi 80 mt., privo difinestre, serve sui suoi due lati glialloggi. Ognuno può immaginarsil’incubo degli inquilini di dover usciresul corridoio nella oscurità più totale incaso di uscita della corrente elettrica.Gli alloggi hanno le finestre solo da unlato quindi sono arieggiati poco e male.

Questo tipo edilizio, proibito dallenorme igienico sanitarie di molticomuni, è comunque pratica costruttivacorrente negli alberghi ed edifici similidove però un impianto centralizzato diestrazione forzata dell’aria o unimpianto di climatizzazione assicuranoil necessario ricambio d’aria degliambienti. Ma la torre di S. Polo non èdotata di questi impianti.Un’altra cosa che balza agli occhi per lasua violazione di elementari norme delbuon senso nel costruire sono gliascensori che si affacciano su unospazio angusto largo meno di 2 metridove non si può far girare una lettiga ,quando gli standards internazionaliimpongono una misura almeno doppiaper ascensori contrapposti.Nè credo sia stato eseguito unospecifico calcolo di traffico degliascensori come sarebbe obbligo peredifici alti. La loro velocità èinsufficiente per il numero di piani e lepersone servite; come risultato i tempidi attesa dei residenti nelle ore di puntasuperano i 20 minuti. Veramente nonesisteva la possibilità di una soluzionetecnica alternativa?Mi chiedo anche perchè sia stato fattoun unico vano scala con 4 ascensoriquando a parità di costo i due edificiaffiancati avrebbero consentito due vaniscala e due ascensori visto che i vaniscala della torre sono 3.Si sarebbe evitato di congestionarel’unico ingresso alla torre e si sarebbedimezzata la lunghezza del corridoioclaustrofobico. Del resto già ildocumento di rilascio della concessionechiedeva di aprire una finestra in fondoal corridoio.Cosa dire degli inquilini che sonocostretti a “accordarsi” con il propriodirimpettaio e aprirecontemporaneamente porte e finestreper poter ventilare gli alloggi?Ai piedi della torre sono realizzate daun lato l’ampio spazio alberato e ilgioco dei bimbi e al lato opposto unapiastra che riunisce spazi commerciali eun garage coperto.La scelta della gente di buon senso,dell’”ethos“ del buon padre di famiglia,sarebbe quella di collocare lo spazio deigiochi a sud ed i garage a nord.Invece il progetto fa l’esatto contrario: igarage a sud e campi per i giochi a norddove nei mesi invernali il ventotramontano che scende dalla ValTrompia, sommato all’ombra lunga cheproietta la torre alta 60 metri rendeinospitale il posto e perfettamenteadatto per far correre ed ammalare ibambini.Forse si capisce perchè il progetto dellatorre presentato dall’Istituto Autonomodelle Case Popolari nel lontano 1984ricevette dalla Commissione Edilizia

parere negativo. L’Assessore in carica loapprovò comunque motivando ladecisione con la necessità di nonperdere i finanziamenti.Ma chi è responsabile di queste carenzedel progetto delle torri di S. Polo? Ilprogetto porta la firma e quindi lapaternità dell’Arch. Prof. Benevolo.Oltre alla preoccupazione espressatempo fa nell’intervista su questoGiornale dal Prof. Benevolo, che laperdita di due delle cinque torri metta arischio “l’equilibrio urbanistico” di S.Polo, dallo stesso ci dovremmoaspettare una spiegazione ai rilievisollevati sulla correttezza del progetto.Il progettista di S. Polo ebbe il privilegioraro per un urbanista di tradurre nellapratica realizzativa una scelta strategicagià presente nel Piano Regolatore diBrescia che aveva redatto negli anniprecedenti.L’Amministrazione di allora avevaaffidato le scelte del futuro urbano diBrescia al Prof. Benevolo per la suareputazione di critico e storicodell’urbanistica di fama mondiale eaveva condiviso il suo progettoambizioso e rischioso di dirottare sullanuova città di S. Polo gran parte dellapotenzialità edificatoria di Brescia. Lascarsità di offerta di aree edificabiliriservate all’edilizia non convenzionata,produsse come conseguenza ladiminuzione della popolazioneresidente in città e lo spostamento dimolti bresciani verso i comuni dellaprima e seconda cintura intorno aBrescia.Benevolo aveva consegnato alla città unPiano Regolatore urbanistico innovativoper certi aspetti soprattutto perl’introduzione di spazi pubblici, chehanno trasformato negli anni Brescia inuna delle città meglio dotate da questopunto di vista del nostro paese.Il Suo Piano Regolatore è risultatofacile nella pratica applicazione enell’insieme migliore di quello che l’hapreceduto e del Piano Secchi che l’haseguito.Fu saggio affidare a Benevolo che eraconosciuto dal mondo come critico estorico dell’urbanistica il compito diprogettista unico dell’intera città di S.Polo?Perchè non fu affiancato nella fase direalizzazione di un piano cosìambizioso da progettisti di provataesperienza e competenza, che nonmancavano a Brescia,e che operavanocon risultati pregevoli in città, fuori eall’estero?Invece il Professore volle accanto a sèun team di giovani laureati impiegatidello IACP e del Comune privi diesperienza nella realizzazione di operecosì importanti, collaboratori che nonseppero prevenire gli errori del progetto

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delle due torri incriminate.Il metodo di chiamare da fuori ilprofessore di chiara fama al qualeassegnare un potere da “proconsole”sulle decisioni del futuro della città èstato usato più di una volta dai Sindacidelle passate Amministrazioni .Si è ripetuto con risultati disastrosianche col nuovo Piano Regolatore delProf. Secchi. L’urbanista ha consegnatoalla città, con compenso interamentepagato, un documento che a mio avvisosi sarebbe dovuto rifiutare perchèzeppo di errori formali (non lo dico iolo ha detto il TAR nella sua sentenza).Per rimediare a quegli erroril’Amministrazione dovettesuccessivamente metter mano al PianoRegolatore impiegando i tecnici delComune di Brescia per più di un anno;il costo ha finito col gravare sul bilanciodella città, quindi di tutti noi. Ma laCorte dei Conti non ha nulla da dire suquesto uso improprio del pubblicodenaro?Il prof. Secchi non ha inserito nel Pianoil Metrobus che invece era statodichiarato punto qualificante deldocumento programmaticodell’Amministrazione e lo sostituì conuna cervellotica linea di tramway che fupoi soppressa dai Tecnici Comunalilasciando comunque inalterato l’assettourbano previsto da Secchi come sebastasse cambiare sui disegni un nomeper passare da tramway a metrobus. Miricorda il teatro Elisabettiano dove sullascena, non potendosi realizzare ilbosco, si appendeva un cartello conscritto “bosco”.La rete che ha steso Secchi sulla città èuna rete a maglie troppo strette. E’ unarete fatta di un eccesso di interventipuntuali, di progetti di disegno urbano(Progetti Norma) troppoaffrettatamente decisi e troppovincolanti per la loro praticaapplicazione. Interventi che pretendonodi conoscere e governare ogni episodioinfinitesimo della città, divinandone ilfuturo, pietrificando con sceltedirigistiche ed irreversibili il futuro dellascelta dei cittadini.I Progetti Norma sono delle verebombe a tempo pronte a deflagraremano a mano che vengono realizzati.Quella deflagrata a S.Polino è sotto gliocchi di tutti.Anche per il Piano Regolatore di Secchiil team di lavoro è stato formatoreclutando architetti neolaureati: si diceche l’assenza di ingegneri nel team siastata una precisa richiesta del Prof.Secchi, forse perchè lui stesso ingegnereoltre che campione dell’ossimororiteneva gli ingegneri inadatti allo scopo.Magari ci fosse stato qualche tecnico afare di conto con semplici verifichearitmetico-urbanistiche sulla densità

costruttiva che si andava prefigurandonei suoi Progetti Norma. I 70.000 metricubi per ettaro del quartiere S. Polinohanno fatto ripiombare la città nelleconsuetudini del costruire dellapeggiore speculazione degli anni ’60 delsecolo scorso: quattro volte (!!!)superiori alla densità previstamediamente dal Piano Benevolo cheimponeva con buon senso un limite di15.000 metri cubi per ettaro per le zonedi espansione urbana.Il disastro è sotto gli occhi di tutti. Ilquartiere S. Polino è il risultato di unconcorso di architettura. I singoli edificisono in gran parte di alta qualità nellaloro innovazione stilistica enell’adeguamento ai canonidell’architettura internazionale piùattuale, ma sono violentemente costrettiin un disegno urbano rigidoprecodificato dal Progetto Norma deltutto insensato e ipertrofico (con 7 mcper metro quadrato è difficile se nonimpossibile fare buona urbanistica obuona architettura).Purtroppo vi è stato negli ultimi anniuna crescita esponenzialenell’architettura spettacolo. Architettisul proscenio che si sonoautoreferenziati con scambio reciprocodi saggi celebrativi sulle riviste disettore. “Star architects” sono chiamatequeste star del circo mediaticoarchitettonico. La cultura architettonicaè ormai globalizzata. Eccesso e accessofacile dell’informazione portano ad uneclettismo di stile, al gesto esibizionistae impudico e alla innovazione fallace. Illoro compito è quello di far sognare ilcommittente. ”Envisioning” è il bruttoneologismo inglese, letto spesso negliultimi anni: far sognare il committentecon modelli iperrealistici a computer eabbondanza di strumenti multimediali.Speriamo che dal sogno non si escatroppo bruscamente con la crisieconomica planetaria che stasgonfiando la bolla immobiliare.Oramai di tempo ne è passato inabbondanza per permetterci diverificare a opere finite quanto si èavverato delle intenzioni progettualiproclamate a voce alta.Verrebbe voglia di parafrasare ilproverbio cinese: siedi in riva al fiume evedrai passare il cadavere dellearchitetture promesse con grandispendio di parole ma nonentusiasmanti nei risultati.Se andate a Milano alla Bicocca poteteverificare la qualità delle realizzazionedell’Arch. Gregotti, il professore chenon volle dividere con nessun altroarchitetto italiano o straniero l’enormeincarico ricevuto. Chi era presente moltianni fa al Quadriportico allapresentazione dei due progetti finalistidella Bicocca non ha dimenticato lo

stridente contrasto tra la esposizionefatta dal vincitore e quella coltamisurata, ironica e autoironica delprogettista soccombente arch. Gabetti.Lo stesso Gregotti, complice la passataAmministrazione, realizzò la sede dellaBanca Lombarda facendo scempio delPiano Direttore dell’Arch. Ferrari delComune che imponeva, fra l’altro, unarretramento della linea degli edifici a20 mt dal ciglio della strada, disciplina acui tutti noi progettisti del Comparto diBrescia Due abbiamo aderito di buongrado. Il professore invece ha eliminatola fascia verde alberata di via Cefalonia,la pista ciclabile, il marciapiede e haprogettato un edificio di pregio astrapiombo sulla strada, calandolo sulterreno con la grazia di una lama dighigliottina.

Tornando alle torri che lezionericavarne per prevenire altri errori infuturo? Una idea, forse paradossalesarebbe di obbligare, chi può disporre asuo arbitrio di decidere la sorte abitativadi stivare quasi come colli di mercanzia1000 famiglie in 5 torri a condividerneil domicilio per un congruo numero dianni. Ad abitare nella “città radiosa”pensata per gli altri non sulle dolcipendici delle colline attorno a Brescia.Senza arrivare, ancora piùparadossalmente, alla proposta estremache secondo lo storico Gibbon eramessa in pratica in una Repubblica dellaMagna Grecia per i legislatori cheproponevano nuove leggi “innovative”(novatores si chiamavano). Erano tenutia presentarsi al voto dell’AssembleaLegislativa con il cappio al collo e se lalegge non raccoglieva il consensovenivano immediatamente strangolati.Scherzi a parte anche qui vale unaregola: è giusto e facile credere nellebuone intenzioni, è stolto credere nellaloro automatica efficacia.

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CULTURA

INIZIATIVEDELL’ORDINE

Il Dipartimento Formazione dell’Ordineorganizza per mercoledì 15 aprile, a partire dalleore 14 presso la Sala Convegni di RivaArredamenti (via Labirinto n. 29 Brescia - zonaCampo Grande), un Seminario Tecnico dal titolo:PROFESSIONISTI, SERVIZI TECNICIE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE -L’affidamento dei servizi di progettazionedopo il terzo decreto correttivo.Relatore unico dell’incontro sarà il Geom.Battista Bosetti dello Studio Bosetti & Gatti s.r.l..Il tema riguarderà l’affidamento dei servizi diprogettazione da parte delle Amministrazione edin particolare la preferenza per i concorsi e laprevalenza delle gare o degli affidamenti di terzi,l’affidamento dei servizi tecnici e le procedure.Verranno trattati, inoltre, i criteri di affidamentoe la coerenza tra progettazione e appalto deilavori.Al termine seguirà un dibattito.La partecipazione è gratuita(posti disponibili n. 80), previa iscrizione tramiteil modulo che trovate nella comunicazioneallegata o sul nostro sito.

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DIPARTIMEN

TOFO

RMAZIONEECULTURA

DIPARTIMENTO FORMAZIONE E CULTURA

DALL’ORDINE

SOSTENIBILITÀOLTRE LA NORMA

Nel corso dell’anno 2007 la Commissione Energia eSostenibilità ha organizzato un ciclo di incontri dal titolo“Percorsi Intorno alla Sostenibilità del Progetto” che, senzala pretesa di creare un insieme sistematico di conoscenze,sperimentava di offrire un contributo disciplinare creandospunti ed occasioni di tipo prevalentemente teorico.Ora la Commissione, nell’intenzione di entrare nellospecifico del territorio che riguarda la Provincia di Brescia eper capire lo “stato dell’arte” dell’Architettura Sostenibile,ha deciso di organizzare un nuovo ciclo di incontri, ma dinatura itinerante.Ogni incontro, infatti, avverrà presso i Comuni di Caino,Gargnano, Mazzano, Nave, Provaglio d’Iseo, e Rezzato,individuati dalla Commissione per alcune delle lorocaratteristiche sulla sostenibilità. In effetti il progetto partiràdallo spunto di alcune architetture sostenibili rintracciate nelComune ospitante, grazie anche alla presenza delprogettista, per trattare delle tematiche riferite allaSostenibilità.Gli interessati troveranno allegato a questo numero ilprogramma dell’iniziativa che, ricordiamo, prenderà avvio ilprossimo 8 aprile dalle ore 20.30 presso la Sala Consiliaredel Comune di Mazzano. La partecipazione è aperta a tutti.

CONTRIBUTO ANNUALEDI ISCRIZIONE ALL’ORDINEDEGLI ARCHITETTIPER L’ANNO 2009

Si rammenta che lo scorso 17 febbraio è scaduto iltermine per il pagamento del contributo di iscrizioneall’Ordine che anche per l’anno 2009 è di € 150,00.Nel ricordare le modalità di pagamento per il contributoannuale d’iscrizione all’Albo professionale per l’anno2009 che sono:Bollettino Postale c/c 18784256 - codice IBANIT5800760111200000018784256. Causale: Quotad’iscrizione anno 2009. Il bollettino postale è dacompilarsi in tutte le sue parti specificando nome ecognome dell’iscrittoBonifico Bancario presso Banco di Brescia - CorsoMartiri della Libertà 14, Brescia - C/C 15891 - CodiceABI 3500 - Codice CAB 11200 CIN SIBAN IT41S0350011200000000015891 - Beneficiario:Ordine degli Architetti della Provincia di Brescia.

Ordinante: nome e cognome dell’iscritto.Causale: Quota d’iscrizione anno 2009.

Riportiamo alcuni pagamenti pervenuti edeffettuati in forma parziale o anonima:Pagamento tramite bonifico bancario, effettuati il:� 14/01/2009: ordinante: Studio Tecnico Architettura� 23/01/2009: ordinante: CGM ENGINEERING SRL� 13/02/2009: ordinante: Della Torre Maria Luisa Caterina

Pagamento tramite bollettino postale� € 150,00 versati il 05/02/09 presso l’ufficio postale diPilzone d’Iseo (Cod Cliente 9031012151030450)

ATTIVAZIONE DELSERVIZIO DISCARICO ON-LINEDELLACARTOGRAFIATECNICA DELLAVALLE SABBIA

Nel quadro del processo diinnovazione tecnologica che laComunità Montana e i Comunidella Valle Sabbia hanno intrapreso,si informa che dal giorno 1febbraio 2009 è attivo il serviziodi scarico della cartografiatecnica in formato vettoriale pertutti i Comuni valsabbini.Cogliamo qui l’occasione perricordare che le cartografie dellaValle Sabbia sono state realizzatesulla base di volo

aerofotogrammetrico dellaprimavera 2006 secondo lespecifiche dettate dall’intesa GISstato regioni.Successivamente abbiamo è stataimpostata con i Comuni unaprocedura per l’aggiornamentopuntuale e dinamico delle banchedati geografiche, attivata a partiredal 2009. In questo periodo è infase di realizzazione un volo diaggiornamento finalizzato alrecupero delle variazioni intercorsein questi due anni.Il sistema realizzato, oltre agarantire la qualità delleinformazioni, mira ad offrire unservizio efficace in termini di tempie di costi tanto per gli uffici quantoper i professionisti, che possonosenza spreco di tempo accedere dalproprio PC ad una vasta banca datiutile per la propria attività.L’accesso al Sistema InformativoTerritoriale avviene con l’utilizzo

della Carta Regionale dei Servizi ocon username e password. Gliinteressati devono registrarsidirettamente sul sito www.cmvs.itcliccando su “iscriviti al servizio discarico on line” (posizionato inhome page sotto il pulsante diaccesso al datawarehousegeografico). Tramite e-mail verràcomunicata l’avvenuta registrazionecon l’abilitazione all’utilizzo delsistema tramite Carta Regionale deiServizi e PIN e il rilascio dipassword per l’accesso semplice.Il servizio di scarico dellacartografia è accessibile dal portaledella Comunità Montana di ValleSabbia (www.cmvs.it) cliccando su“datawarehouse geografico”.Gli uffici Secoval (tel 800141500int. 2) sono a disposizione per ogniulteriore informazione e sul sitowww.secoval.it è disponibile ladescrizione completa delle modalitàdi accesso.

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AGEN

ZIADEL

TERRITORIO

/CD-ROM

AGENZIA DEL TERRITORIO

CD-ROM

NOVITÀCONTENUTENEL CD-ROM

L’albo professionale ed elenchispecialistici

È disponibile il nuovo alboprofessionale, aggiornato al 31gennaio 2009. È disponibile anche ilnuovo albo regionale di tutti icollaudatori opere strutturali dellaregione Lombardia, aggiornato al31/12/2008.

Informazioni dal nostro Ordine

È disponibile la relazione presentataall’assemblea ordinaria dell’Ordineche si è tenuta a Brescia lo scorso20/12/2008.

Pianificazione urbanistico-edilizia e tutela ambientale

Coma da comunicato pubblicatosulla G.U. n° 222 del 22/09/2008,

in data stessa è entrato in vigore ilD.M. 24/04/2008, recante“Modalità, anche contabili, e tariffeda applicare in relazione alleistruttorie ed ai controlli previsti dalD.Lgs. 18/02/2005, n° 59”.Sulla G.U. n° 265 del 12/11/2008 èstato pubblicato il D.M. 22/10/2008,recante “Semplificazione degliadempimenti amministrativi di cuiall’art. 195, comma 2, lettera s-bis),del D.Lgs. n° 152/2006, in materia diraccolta e trasporto di specifichetipologie di rifiuti”. Il testo deldecreto è riportato in calce al testodel D.Lgs. 03/04/2006, n° 152, allanota n° 194.Sempre con riferimento al D.Lgs. n°152/2006, sulla G.U. n° 303 del30/12/2008 è stata pubblicata laLegge 30/12/2008, n° 205(conversione, con modificazioni, delD.L. 03/11/2008, n° 171), che hainserito la lettera c-bis) al comma 4dell’art. 6, il comma 4-bis all’art. 193ed ha modificato la lettera d) delcomma 8 dell’art. 212.

Sulla G.U. n° 304 del 31/12/2008 èstato poi pubblicato il D.L.30/12/2008, n° 208, che hasostituito il comma 2-bis dell’art.170, e ha modificato la lettera e) delcomma 2 dell’art. 195. Si prestiattenzione, in quanto di interesse,alla nota n° 201, riportata in calce alprovvedimento, relativa all’art. 300.Sulla G.U. n° 2 del 03/01/2009 èstata infine pubblicata la Legge30/12/2008, n° 210 (conversione,con modificazioni, del D.L.06/11/2008, n° 172), che hainserito la lettera g-bis) al comma 4dell’art. 121, ha sostituito il comma3 dell’art. 107, ed ha ripristinato ilcomma 6 dell’art. 182. Si veda, inquanto di interesse, anche la nota n°203, riportata in calce alprovvedimento, relativa all’art. 181-bis, comma 2.Sulla G.U. n° 286 del 06/12/2008 èstata pubblicata, emanata dalMinistero per i beni e le attivitàculturali, la Direttiva 30/10/2008,recante “Interventi in materia

di tutela e valorizzazionedell’architettura rurale”.Sulla G.U. n° 295 del 18/12/2008 èstata pubblicata la deliberazione25/11/2008 che ha abrogato ladeliberazione 29/07/2008, recante“Criteri e requisiti per l’iscrizioneall’Albo nella categoria 1 per losvolgimento dell’attività di gestionedei centri di raccolta di cui aldecreto del Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare08/04/2008, di attuazione dell’art.183, comma 1, lettera cc), del D.Lgs.03/04/2006, n° 152, e successivemodificazioni e integrazioni”.Sulla G.U. n° 304 del 31/12/2008 èstato pubblicato, ed è entrato invigore il giorno stesso, il D.L.30/12/2008, n° 207, che hamodificato l’art. 159, comma 1, delD.Lgs. 22/01/2004, n° 42, recante“Codice dei beni culturali e delpaesaggio, ai sensi dell’art. 10 dellaLegge 06/07/2002, n° 137”. Nellospecifico, è stato prorogato fino al30/06/2009 il regime transitorioche disciplina il procedimentorivolto al rilascio dell’autorizzazionepaesaggistica.Sulla G.U. n° 1 del 02/01/2009 èstato pubblicato il D.M.18/12/2008, recante“Incentivazione della produzione dienergia elettrica da fonti rinnovabili,ai sensi dell’art. 2, comma 150, dellaLegge 24/12/2007, n° 244” checon effetto dal 03/01/2009 haabrogato e sostituito il D.M.24/10/2005.I testi dei suindicati provvedimenti,nuovi od aggiornati, sonoconsultabili nella sezione “Leggi edecreti”, sotto-sezione:“Pianificazione urbanistico-ediliziae tutela ambientale”.

Lavori pubblici

Sulla G.U. n° 228 del 29/09/2008 èstata pubblicata, emanatadall’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, la deliberazione10/09/2008, recante “Regolamentoconcernente l’accesso ai documentiformati o detenuti stabilmentedall’Autorità”.Sulla G.U. n° 264 dell’11/11/2008 èstato pubblicato il D.M. 24/10/2008,recante “Determinazione, per ilperiodo 01/01/2007 - 31/12/2007,della misura del tasso di interesse dimora da applicare ai sensi e per gli

effetti dell’art. 30 del Capitolatogenerale d’appalto dei lavoripubblici, approvato con il D.M.19/04/2000, n° 145”.Sulla G.U. n° 273 del 21/11/2008 èstata pubblicata, emanatadall’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, la determinazione08/10/2008, n° 5, recante “Utilizzodel criterio dell’offertaeconomicamente più vantaggiosanegli appalti di lavori pubblici”.L’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, ha emanato il parere23/10/2008, n° 232, recante“Istanza di parere ex art. 6, comma7, lettera n), del D. Lgs. n°163/2006, presentata dallaComunità montana Valceresio (VA)- Formazione elenco soggettiqualificati ad assumere incarichi exart. 91 del D. Lgs. n° 163/2006,nonché di supporto tecnico-amministrativo alle attività delresponsabile del procedimento e deldirigente competente allaformazione del programmatriennale dei lavori pubblici relativi aprestazioni di importo superiore a20.000 € ed inferiore a 100.000,00 €- S.A. Comunità montanaValceresio (VA)”.L’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, ha emanato il comunicato15/10/2008, n° 54, recante “Criteriinterpretativi per l’applicazione delD.Lgs. n° 152/2008, terzo decretocorrettivo del Codice dei contrattipubblici”.Sulla G.U. n° 295 del 18/12/2008 èstata pubblicata, emanatadall’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, la determinazione08/10/2008, n° 6, recante“Dichiarazione di “buon esito”contenuta nel certificato diesecuzione dei lavori (art. 22,comma 7, del D.P.R.25/01/2000, n° 34)”.Sulla G.U. n° 298 del22/12/2008 è stata pubblicatala Legge 22/12/2008, n° 201(conversione, conmodificazioni, del D.L.23/10/2008, n° 162), che haapportato alcune modifiche alD.Lgs. 12/04/2006, n° 163,recante “Codice dei contrattipubblici relativi a lavori, servizie forniture in attuazione delle

direttive 2004/17/CE e2004/18/CE”. Nello specifico, èstato modificato l’art. 92, comma 5,è stato inserito il comma 7-bisall’art. 122 ed è stata disposta (siveda la nota n° 336 in calce alprovvedimento) una deroga aquanto riportato all’art. 133, commi1-bis, 4, 5, 6, 6-bis e 7.Sulla G.U. n° 22 del 28/01/2009 èstata pubblicata, emanatadall’Autorità per la vigilanza suicontratti pubblici di lavori, servizi eforniture, la determinazione14/01/2009, n° 1, recante“Linee guida sulla finanza diprogetto dopo l’entrata in vigore delc.d. «terzo correttivo»(D.Lgs. 11/09/2008, n° 152)”.I testi dei suindicati provvedimenti,nuovi od aggiornati, sonoconsultabili nella sezione “Leggi edecreti”, sotto-sezione: “Lavoripubblici”.

Sicurezza e prevenzioneinfortuni nei cantierie sui luoghi di lavoro

Sulla G.U. n° 304 del 31/12/2008 èstato pubblicato, ed è entrato invigore il giorno stesso, il D.L.30/12/2008, n° 207, che hamodificato il D.Lgs. 09/04/2008, n°81, recante “Attuazione dell’art. 1della Legge 03/08/2007, n° 123, inmateria di tutela della salute e dellasicurezza nei luoghi di lavoro“.Nello specifico, è stata prorogata al16/05/2009 l’entrata in vigore delledisposizioni di cui agli articoli 18,

CD-ROM

11Ordine Architetti

comma 1, lettera r), 41, comma 3,lettera a), e 28, commi 1 e 2.Il testo, aggiornato, del suindicatoprovvedimento è consultabile nellasezione “Leggi e decreti”, sotto-sezione: “Sicurezza e prevenzioneinfortuni nei cantieri e sui luoghi dilavoro”.

Sicurezza impiantie prevenzione incendi

Sulla G.U. n° 304 del 31/12/2008 èstato pubblicato, ed è entrato invigore il giorno stesso, il D.L.30/12/2008, n° 207, che hamodificato l’art. 1, comma 2, delD.P.R. 24/10/2003, n° 340, recante“Regolamento recante disciplina perla sicurezza degli impianti didistribuzione stradale di G.P.L. perautotrazione”. Nello specifico, è statoprorogato al 31/12/2009 il termineultimo per l’adeguamento degliimpianti esistenti di distribuzionestradale di GPL per autotrazione, lacui capacità complessiva resti limitatafino a 30 mc.Il testo, aggiornato, del suindicatoprovvedimento è consultabile nellasezione “Leggi e decreti”, sotto-sezione: “Sicurezza impianti eprevenzione incendi”.

Normative della RegioneLombardia

Sul B.U.R.L. - 1° suppl.straordinario al n° 15 del08/04/2008, è stata pubblicata laD.G.R. 12/03/2008, n° 8/6777,recante “Determinazioni in meritoalla prevenzione sanitaria dal rischiodi esposizione a fibre d’amianto eaggiornamento delle «Linee guidaper la gestione del rischio amianto»di cui alla D.G.R. n° 36262/1998“.Sul B.U.R.L. - 2° suppl.straordinario al n° 24 del12/06/2008, è stata pubblicata laD.G.R. 28/05/2008, n° 8/7374,recante “Aggiornamento dei «Criteried indirizzi per la definizione dellacomponente geologica,idrogeologica e sismica del Piano diGoverno del Territorio, inattuazione dell’art. 57, comma 1,della L.R. 11/03/2005, n° 12»,approvati con D.G.R. 22/12/2005,n° 8/1566“.Con sentenza 24/10/2008, n° 350,la Corte Costituzionale hadichiarato l’illegittimitàcostituzionale della L.R.03/03/2006, n° 6, recante “Norme

per l’insediamento e la gestione dicentri di telefonia in sede fissa“.Sul B.U.R.L. - 3° suppl.straordinario al n° 48 del27/11/2008, è stata pubblicata laD.G.R. 19/11/2008, n° 8/8456,recante “Schema di convenzionetipo per la realizzazione e gestionedi interventi destinati a serviziabitativi a canone convenzionato(art. 2, comma 2, della L.R.13/07/2007, n° 14)”.Sul B.U.R.L. n° 49 del 01/12/2008è stata pubblicata la D.G.R.05/11/2008, n° 8/8355, recante“Disposizioni per l’esercizio, ilcontrollo, la manutenzione el’ispezione degli impianti termici nelterritorio regionale“.Sul B.U.R.L. n° 50 del 09/12/2008è stata pubblicata la D.D.G.18/11/2008, n° 13237, recante“Approvazione del «Protocollo per

la valutazione dello stato diconservazione delle coperture incemento amianto» e contestualeabrogazione dell’algoritmo per lavalutazione delle coperture esternein cemento amianto di cui allaD.G.R. 04/10/2000, n° 7/1439“.Sul B.U.R.L. - 1° suppl. ordinario aln° 50 del 10/12/2008, è statapubblicata la L.R. 05/12/2008, n°31, recante “Testo unico delle leggiregionali in materia di agricoltura,foreste, pesca e sviluppo rurale“.Sul B.U.R.L. - 1° suppl. ordinario aln° 50 del 10/12/2008, è statapubblicata la L.R. 05/12/2008, n°31, recante “Testo unico delle leggiregionali in materia di agricoltura,foreste, pesca e sviluppo rurale“.A seguito della pubblicazione, suibollettini Ufficiali della regioneLombardia delle leggi regionali05/12/2008, n° 31, 23/12/2008, n°

12Ordine Architetti

CD-ROM

si è tenuto il 29/10/2008 aCremona.Sono altresì disponibili anche gli attidi un seminario dal titolo “Il D.Lgs.n° 81/2008 - Titolo IV - Capo I° -Cantieri temporanei o mobili” chesi è tenuto il 22/11/2008 a Lecco.Sono disponibili, redattedall’ANCE, le linee guida perl’attuazione di un sistema digestione della sicurezza sul lavoro(SGSL) per le imprese dicostruzioni.È disponibile, redatta dal GSE, larelazione sulle attività settembre2007 - agosto 2008 diincentivazione degli impiantifotovoltaici.Consultate la sezione “ Linee guida,atti di indirizzo di enti ed istituzionivarie, dispense”.

Informazioni da Inarcassa

Con decreto interministeriale del30/10/2008 è stata approvata lamodifica dell’art. 3, comma 5, dellostatuto di Inarcassa, così comedeliberata dal Comitato Nazionaledei delegati nelle sedute del 04-05/10/2007. La modifica riguardala fissazione del limite massimo delgettito del contributo integrativoper le attività di promozione esviluppo della libera professione.Consultate la sezione “Informazionida Inarcassa”.

Informazioni dall’agenzia delterritorio: software DOCFA

Sono disponibili gli archivi delleprovince e gli archivi del catastoterreni aggiornati al 20/01/2009.

Informazioni dall’agenzia delterritorio: software DOCTE

Sono disponibili gli archivi delleclassi prevalenti di ogni provincia egli archivi comuni terreni aggiornatial 25/11/2008.

Informazioni dall’agenzia delterritorio: software PREGEO

È disponibile la versione 10.00,comprensiva del Service Pack 1, delsoftware PREGEO.

Informazioni dai comuni dellanostra provincia

È disponibile la modulisticatecnico-amministrativa aggiornatadel comune di Brescia.

Siti internet

Aggiornata ed ulteriormenteampliata la sezione dedicata ai sitiinternet. Consultate la sezione “Sitiinternet”, sotto-sezione: “Altri sitiinteressanti”.

Aziende di settore e di servizi

Numerose altre aziende hannoinserito o aggiornato i propricataloghi di prodotti, referenze, etc.Se all’interno del loro spazio trovateil richiamo ad un depliant o ad unabrochure, cliccatevi sopra con ilmouse per aprire e consultare ilcatalogo (in formato PDF).Se volete un elenco delle aziendeche hanno inserito i loro cataloghi,attivate il motore di ricerca eindicate a piacere le parole chiavedepliant oppure brochure.

La Vostra collaborazioneè preziosa

Ci attendiamo, soprattutto dai nostriiscritti, numerose proposte, consiglie suggerimenti che verrannoattentamente valutati per lapubblicazione della prossimaedizione. Per informazioni e/ochiarimenti è possibile contattare lasegreteria dell’Ordine (tel.030.37.51.883) o l´ArchitettoMarcello Mori (tel. 030.22.51.01 -030.22.51.02 - e-mail:[email protected]).

13Ordine Architetti

DIPARTIMEN

TOPR

OFESSIONE|FO

RUM

33, e 30/12/2008, n° 36, segnaliamol’abrogazione della L.R. 08/06/2007,n° 10, recante “Disciplina regionaledell’agriturismo”, l’abrogazione dellaL.R. 16/06/2003, n° 7, recante“Norme in materia di bonifica eirrigazione”, nonché modifiche e/ointegrazioni alle seguenti leggiregionali:- L.R. 05/12/2008, n° 31, recante“Testo unico delle leggi regionali inmateria di agricoltura, foreste, pescae sviluppo rurale“;- L.R. 08/11/2007, n° 27, recante“Criteri generali per ladeterminazione dei canoni perl’edilizia residenziale pubblica enorme sulla valorizzazione erazionalizzazione del patrimonio diedilizia residenziale”;- L.R. 05/01/2000, n° 1, recante“Riordino del sistema delleautonomie in Lombardia.Attuazione del D. Lgs. 31/03/1998,n° 112 (Conferimento di funzioni ecompiti amministrativi dallo Statoalle regioni e agli enti locali, inattuazione del Capo I della Legge15/03/1997, n° 59)”;- L.R. 14/08/1999, n° 16, recante“Istituzione dell’Agenzia Regionaleper la Protezione dell’Ambiente -ARPA”;- L.R. 05/12/1983, n° 91, recante“Disciplina dell’assegnazione e dellagestione degli alloggi di ediliziaresidenziale pubblica“, ed infine- L.R. 31/03/1978, n° 34, recante“Norme sulle procedure dellaprogrammazione, sul bilancio esulla contabilità della regione”.Sul B.U.R.L. - 2° suppl.straordinario al n° 2 del15/01/2009, è stata pubblicata laD.G.R. 22/12/2008, n° 8/8745, cheha integralmente sostituito ledisposizioni inerenti all’efficienzaenergetica in edilizia allegate allaD.G.R. 26/06/2007, n° 8/5018(allegati A-D).I testi dei suindicati provvedimenti,nuovi od aggiornati, sonoconsultabili nella sezione“Normative della RegioneLombardia“, sotto-sezione:“Pianificazione urbanistico-ediliziae tutela ambientale”.

Linee guida, atti di indirizzodi enti ed istituzioni varie,dispense

Sono disponibili gli atti di unseminario sugli appalti pubblici che

14Ordine Architetti

CER

CASI/OFFRESI

CERCASI/OFFRESI

Questo spazio è dedicato alle richieste e alle offerte dilavoro (esclusivamente di carattere e professionale),allo scambio e alla vendita di strumenti e attrezzatureprofessionali. Le segnalazioni dei colleghi dovrannoessere contenute, massimo 40 parole, e il nome dovràessere sempre indicato dato che non sarannopubblicati annunci anonimi. Gli avvisi appariranno sulprimo numero raggiungibile, compatibilmente con leesigenze di spazio, per un massimo di due uscite delNotiziario. I colleghi interessati potranno richiedere ilmodulo per l’inserzione alla Segreteria dell’Ordine.

Offerte di lavoro

1133//0033//0099:: Studio di progettazione cerca collaboratori per atti-vità di progettazione; conoscenza autocad; disponibilità mme-diata e tempo pieno (basso Lago di Garda). CCoonnttaattttaarree:: DavideDott.Arch. Maffietti; tel. 030.9133505; fax: 030.220061; e-mail: [email protected]

0033//0022//0099:: Studio di progettazione paesaggistica in Bresciacerca architetto o ingegnere civile con esperienza. Buonaconoscenza lingua inglese per coordinamento gruppo di lavoroufficio del Cairo (Egitto) con trasferta di durata non inferiore aquattro settimane. CCoonnttaattttaarree:: Paolo Dott.Arch. Spaziani; tel.030.2428261; fax: 030.220061; e-mail: [email protected]

2200//0011//0099:: UNO PIU’ azienda leader nella vendita e progetta-zione di arredo e strutture per esterni, cerca, per la filiale diCastenedolo, due tecnici commerciali. CCoonnttaattttaarree:: UNOPIU’S.p.A.; tel. 030.2732967; fax: 030.2731682; e-mail: [email protected]

1144//0011//0099:: Società di ingegneria seleziona collaboratori/tricifull-time. Si richiede esperienza di progettazione architettonicae conoscenza programma archicad per macintosh. CCoonnttaattttaarree::Tekno Project s.r.l.; tel.: 030.6824388; fax: 030.6824388; e-mail: [email protected]

0077//0011//0099:: Società di progettazione cerca giovani architetti peattività di progettazione architettonica. Si richiede disponibilitàimmediata, tempo pieno e conoscenza autocad. programmi digrafica e 3D. Si prega di inviare curriculum e piccolo portfolio.CCoonnttaattttaarree:: Bardelli arch. Francesco; tel.: 030.3099371; fax:030.3387225; e-mail: [email protected]

Richieste di lavoro

1166//0033//0099:: Architetto, laureato presso il politecnico di Milano(n.o. 3+2), cerca impiego a tempo pieno. Conoscenze: allplan2008, archicad11, autocad, accaprimus e pacchetto office.Esperienza presso studi. Zona di riferimento Brescia centro-est.CCoonnttaattttaarree:: Giovanni Dott.Arch. Torosani; tel/fax 030.2692329;cell.: 333.5710033; e-mail: [email protected]

1133//0033//0099:: Studio di progettazione cerca collaboratori per atti-vità di progettazione; conoscenza autocad; disponibilità mme-diata e tempo pieno (basso Lago di Garda). CCoonnttaattttaarree:: DavideDott.Arch. Maffietti; tel. 030.9133505; fax: 030.220061; e-mail: [email protected]

1111//0033//0099:: Laureata in architettura presso universtà IAUV diVenezia (v.o. 5 anni), con un anno di esperienza lavorativa,cerca impiego in studio di progettazione. Buona conoscenzaautocad 2d e pacchetto office. CCoonnttaattttaarree:: FrancescaDott.Arch. Maccarinelli; cell. 349.7623153; e-mail:[email protected]

0066//0033//0099:: Architetto, partita iva, dieci anni di esperienza inprogettazione, elaborazioni grafiche 3d fotorealistiche, ottimoarchicad, c4d, Photoshop, autocad, offre la propria collabora-zione a studi professionali, imprese ed aziende che si occupa-no di progettazione e realizzazione di immobili, arredamenti,allestimenti fieristici e mostre. CCoonnttaattttaarree:: Fabio Dott.Arch.Francesconi; cell. 328.2795861; e-mail: [email protected]

0033//0033//0099:: Neo laureata presso il Politecnico di Milano cercaesperienza lavorativa. Disponibilità immediata. Conoscenzapacchetto office, adobe (Photoshop, illustrator), autocad.CCoonnttaattttaarree:: Laura Dott.in Arch. Baronio; cell. 339.3457557; e-mail: [email protected]

2277//0022//0099:: Laureata in ingegneria, abilitata alla professione,con esperienza, conoscenza lingua inglese, spagnolo ed italia-no, offre collaborazione nel settore. Fortemenete motivata ecollaborativa. Conoscenza di autocad e pacchetto office.CCoonnttaattttaarree:: Iliana Dott.Ing. Rodriguez; cell. 333.1536253; e-mail: [email protected]

1166//0022//0099:: Architetto, laureato nel 2008 (n.o. 3+2) presso ilPolitecnico di Milano, cerca impiego presso studio di architet-tura in Brescia e provincia. Buona conoscenza di autocad 2 e3D e pacchetto office. Invio curriculum su richiesta.CCoonnttaattttaarree:: Gianni Dott. Volpini; cell. 349.6041344; e-mail: [email protected]

1133//0022//0099:: Architetto, laurea 2007 presso Politecnico diMilano, cerca impiego full-time presso studio in area bassogarda o Brescia. Ampia conoscenza di autocad 2D, office,Photoshop, revit, archicad. Automunita. Invio curriculum surichiesta. CCoonnttaattttaarree:: Ketty Dott.Morale; cell. 328.4529180; e-mail: [email protected]

1111//0022//0099:: La società Sfera Design, specializzata in interiordesign, offre la propria collaborazione a studi professionali intutta Italia. CCoonnttaattttaarree:: Barbara Scevola; tel/fax 035.2924031;e-mail: [email protected]

0022//0022//0099:: Neo laureata in pianificazione urbana e politiche ter-ritoriali (ls – ottobre 2008 – Politecnico di Milano). Abilitataalla professione. Esperienze lavorative presso studi di architet-tura ed urbanistica e di pianificazione dei trasporti. Buonaconoscenza di autocad, illustrator e del pacchetto office. Offrecollaborazioni full-time. Disponibilità immediata. CCoonnttaattttaarree::Elisa Dott. Tomasini; cell. 338.8558470; e-mail: [email protected]

0022//0022//0099:: Architetto, con maturata esperienza nel settore delrestauro, offre consulenza e collaborazione per la redazione diprogetti di restauro e conseguimento di relative autorizzazioni

15Ordine Architetti

CER

CASI/OFFRESI

degli uffici competenti. CCoonnttaattttaarree:: Silvia Dott.Arch. Dabrazzi;cell. 338.8748407; e-mail: [email protected]

3300//0011//0099:: Neo laureata in architettura al Politecnico di Milanocerca impiego a tempo pieno o part-time presso studio diarchitettura a Brescia e provincia. Buona conoscenza autocad2D, Photoshop, pacchetto office. Base archicad, vectorwordks, illustrator. Invio curriculum a richiesta. CCoonnttaattttaarree::Marta Dott. Vitali; cell. 328.1291306; e-mail: [email protected]

2299//0011//0099:: Architetto, laureato nel 2008 con la votazione di98/110 presso Politecnico di Milano, cerca impiego a tempopieno o part-time presso studio di architettura in Brescia e pro-vincia. Ottima conoscenza di autocad 2 e 3D, pacchetto officeed altri software. Automunito invio curriculum su richiesta.CCoonnttaattttaarree:: Mario Dott.Arch. Colombi; cell. 338.4106154; e-mail: [email protected]

2277//0011//0099:: Geometra iscrittoall’Albo offre collaborazione perrilievi, stesura elaborati grafici (autocad), computi metrici, con-tabilità lavori, sicurezza cantieri (abilitato al coordinamento),certificazioni energetiche. CCoonnttaattttaarree:: Tomas Geom. Contrini;cell. 346.5750660; e-mail: toma [email protected]

2255//0011//0099:: Architetto con varie esperienze lavorative pressostudi, imprese di costruzioni e aziende offresi come collabora-tore presso studi professionali ed imprese, buona conoscenzadei seguenti programmi: autocad 2 e 3D, archicad, atlanti stu-dio per i render, Photoshop, solidworks e pacchetto office.CCoonnttaattttaarree:: Michele Dott.Arch. Laruffa; cell. 320.9383829; e-mail: [email protected]

2222//0011//0099:: Architetto, attualmente collaboratore come projectarchitect dello studio Matteo Thun & Partners, dieci anni diesperienza in progettazione, elaborazioni grafcihe 3D foto rea-listiche, ottimo Archicad, C4D, Photoshop, offre la propria col-laborazione esterna o presso la vostra sede a partire dal mesedi febbraio. CCoonnttaattttaarree:: Fabio Dott.Arch. Francesconi; cell.328.2795861; e-mail: [email protected]

2200//0011//0099:: Ingegnere edile – architetto laureato nel 2008 con lavotazione di 100/110, esperienza biennale in un piccolo studiodi architettura, conoscenza inglese e francese, offr collabora-zione full time nel ruolo di progettista o direttore del cantiere.

Invio curriculum e portfolio. CCoonnttaattttaarree:: Marco Dott. Venosta;cell. 333.2962399; e-mail: [email protected]

1166//0011//0099:: Neolaureato in architettura, politecnico di Milano,cerca impiego a tempo pieno o part-time presso studio diarchitettura, design o interni in Brescia e provincia. Ottimaconoscenza archicad, autocad 2D, pacchetto office ed altrisoftware. Automunito, serie ed affidabile. Invio curriculum surichiesta. CCoonnttaattttaarree:: Alessandro Dott. Masina; cell.340.2590136; e-mail: [email protected]

0077//0011//0099:: Laureata in Architettura presso università di Venezia– v.o. 5 anni – abilitata alla professione con esperienza lavora-tiva di due anni, accreditato certificatore energetico, cercaimpiego part-time o collaborazione esterna presso studio diprogettazione. Fortemente motivata e collaborativa.Conoscenze autocad, base archicad, base arcview e pacchettooffice. CCoonnttaattttaarree:: Besenzoni arch. Anna; cell.: 338.3077544;e-mail: [email protected] varie

0055//0033//0099:: Architetto offre postazione in ufficio in Milano, piaz-za Luigi di Savoia (a lato stazione Centrale) con disponibilitàADSL, stampante, plotter, sala riunioni, portineria. Ottimo perappoggio organizzativo in Milano, canone da definire in basealle possibilità di collaborazione. CCoonnttaattttaarree:: Roberto Dott.Arch. Fusari; tel. 02.97067894; cell. 347.4688997; e-mail:[email protected]

2244//0022//0099:: SezioneArchitettura offre la propria esperienza eprofessionalità nella realizzazione di arredamenti su misura e diserie. CCoonnttaattttaarree:: Giacomo Dott.Arch. Tritto; tel. 030.3700334;cell. 333.2703074; e-mail: [email protected]

2200//0022//0099:: Studio di consulenza acustica esegue relazioni di valu-tazione dei requisiti acustici passivi degli edifici, collaudi in operadegli stessi, valutazioni previsionali di impatto e clima acustico,progettazione acustica. CCoonnttaattttaarree:: Duellestudio; tel.030.2003874; cell. 348.4440394; e-mail: [email protected]

1188//0022//0099:: Cedesi-vendesi attività commerciale. Negozio fran-chising arredamento, illuminazione, complementi di arredo eoggetti regalo. Spazio ad uso studio progettazione. CCoonnttaattttaarree::Elsa Foletti; cell. 347.7762752

Viaggio culturale organizzato da IN/ARCH sezione di Brescia

quota di

partecipazione500 euro

quota riservata

ai soci350 euro

GIORNO 1 - sabato 30 maggio Brescia, Roquebrune Cap Martin , NizzaPartenza da Brescia (Piazzale della Stazione h 6.45). Cabanon, étoile de mer, unités de camping, di Le Corbusier, cimitero di Saint-Pancrace di Marc Barani. Pernottamento a Nizza.

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PER ADESIONE______________________ PER RICEVUTA ______________________

Servizi compresi nella quota di partecipazione:· Viaggio di A/R e spostamenti in loco con pullman GT.· Pernottamenti con prima colazione, in hotel ***/**** e all’Hotel Le Corbusier di Marsiglia (all’interno dell’Unitè d’Habitation).· Assicurazione medico sanitaria e bagaglio: Mondial Assistance.· Ingressi ai musei e visite guidate in programma.· Dossier di viaggio redatto da IN/ARCH Brescia. Supplementi:· Camera singola 100,00 euro· Assicurazine per rinuncia 10,00 euro

MODULO ISCRIZIONE VIAGGIO IN/ARCH MAGGIO-GIUGNO 2009Da compilare e consegnare dal lunedì al venerdì dalle ore 17.30 alle ore 18.30, entro il 24/04/09, presso la sede IN/ARCH Brescia, via Massimo d'Azeglio 23, 25128 Brescia, tel. 030 381610, o inviare via fax allo 030 382210, unitamente alla quota di iscrizione oppure alla ricevutra di versamento della quota di iscrizione sul conto corrente postale n°15383250 .

INFO:sede IN/ARCH Brescia

via Massimo d'Azeglio 23 25128 Bresciatel. 030 381610

GIORNO 2 - domenica 31 maggio Nizza, Mouans Sartoux.Centro intermodale di Nizza accompagnati dall’autore Marc Barani. Espace de l’Art Concret a Mouans Sartoux.Pernottamento a Mouans Sartoux.

GIORNO 3 - lunedì 01 giugnoMouans Sartoux, Aix en Provence, MarsigliaCentre chorégraphique national di Rudy Ricciotti, nuovo teatro di Vittorio Gregotti a Aix-en-Provence .Pernottamento a Marsiglia (nell’Unité d’habitation di LC).

GIORNO 4 - martedì 02 giugnoMarsiglia, Alessandria, BresciaCasa per gli impiegati della Borsalino, dispensario antitubercolare di Ignazio Gardella ad Alessandria.Arrivo a Brescia (Piazzale della Stazione h 21.00).

30 maggio -

02 giugno

Consulta il programmacompleto sul sito

www.inarchbrescia.it

IN VIAGGIO CON LE CORBUSIER

NOTA: il programma è suscettibile di variazioni in base alle disponibilità.

IL VIAGGIO SI EFFETUERA' CON IL RAGGIUNGIMENTO

DI ALMENO N°30 ISCRITTI.

SE NON VERRA’ RAGGIUNTO IL

NUMERO MINIMO IL VIAGGIO VERRA' ANNULLATO ED

ENTRO 30 GIORNI VERRANNO

RESTITUITE LE QUOTE

D'ISCRIZIONE.

La quota di iscrizione non comprende pranzi e cene, mance, e qualsiasi voce non inserita in “servizi compresi nella quota di partecipazione”.

ISCRIZIONI ENTRO VENERDI’

24 APRILE.

il versamento della quota associativa IN/ARCH 2009

può essere effettuato contestualmente al

pagamento della quota di iscrizione al viaggio.

Viaggio culturale organiz

VIAGGIO CONIN

Viaggio culturale organiz

CORBUSIE LE LE CORBUSIE VIAGGIO CON

zato Viaggio culturale organiz02 giugno

30 maggio R CORBUSIE

02 giugno-

30 maggio

di Le CorbusierCabanon, étoile de mer

artenza da Brescia (Piazzale della Stazione h 6.PBrescia, Roquebrune Cap MarGIORNO 1 - sabato 30 maggio

da IN/ARCH sezione di Bres

ancrace di Ma-P, cimitero di Saintdi Le Corbusier, unités de camping, Cabanon, étoile de mer

artenza da Brescia (Piazzale della Stazione h 6.tin , NizBrescia, Roquebrune Cap Mar

GIORNO 1 - sabato 30 maggio

da IN/ARCH sezione di Bres

rc ancrace di Ma, unités de camping,

45). artenza da Brescia (Piazzale della Stazione h 6.zatin , Niz

par

cia da IN/ARCH sezione di Bres 02 giugno

500 eurotecipazionepar

di quota

02 giugno

ernottamento a Nizza.Barani. Pdi Le Corbusier

Mouans SarGIORNO 3 - lunedì 01 giugno

ernottamento a Mouans Sartoux.PMarc Barani. Espace de l’Art Concret a Mouans SCentro intermodale di Nizza accompagnati dall’a

za, Mouans SarNizGIORNO 2 - domenica 31 maggio

ernottamento a Nizza.ancrace di Ma-P, cimitero di Saintdi Le Corbusier

, Aix en Provence, MarsigliatouxMouans SarGIORNO 3 - lunedì 01 giugno

ernottamento a Mouans Sartoux.Marc Barani. Espace de l’Art Concret a Mouans SCentro intermodale di Nizza accompagnati dall’a

.touxza, Mouans SarGIORNO 2 - domenica 31 maggio

rc ancrace di Ma

350 euro

riser

, Aix en Provence, Marsiglia

artoux.Marc Barani. Espace de l’Art Concret a Mouans Sutore Centro intermodale di Nizza accompagnati dall’a

GIORNO 2 - domenica 31 maggio

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350 euroai soci

vatariserquota

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Arrivo a Brescia (Piazzale della Stazione h 21.00).antitubercolare di Ignazio Gardella ad AlessandriCasa per gli impiegati della Borsalino, dispensarMarsiglia, Alessandria, BresciaGIORNO 4 - mar

ernottamento a Marsiglia (nell’Unité d’habitation Pteatro di Vittorio Gregotti a AixCentre chorégraphique national di Rudy RicciottiMouans Sar

Arrivo a Brescia (Piazzale della Stazione h 21.00).antitubercolare di Ignazio Gardella ad AlessandriCasa per gli impiegati della Borsalino, dispensarMarsiglia, Alessandria, Brescia

tedì 02 giugnoGIORNO 4 - marernottamento a Marsiglia (nell’Unité d’habitation

-en-Provence .teatro di Vittorio Gregotti a AixCentre chorégraphique national di Rudy Ricciotti

, Aix en Provence, MarsigliatouxMouans Sar

via Massimo d'Azeglio 23 sede IN/ARCH Brescia

Arrivo a Brescia (Piazzale della Stazione h 21.00).a.antitubercolare di Ignazio Gardella ad Alessandriio Casa per gli impiegati della Borsalino, dispensar

Marsiglia, Alessandria, Brescia

di LC).ernottamento a Marsiglia (nell’Unité d’habitation -en-Provence .

, nuovo Centre chorégraphique national di Rudy Ricciotti, Aix en Provence, Marsiglia

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· Assicurazine per rinuncia · Camera singola Supplementi:· Dossier di viaggio redatto da IN/ARCH Brescia. · Ingressi ai musei e visite guidate in programma.· Assicurazione medico sanitaria e bagaglio: Mondial Assistance. Le Corbusier di Marsiglia (all’interno dell’Unitè d’Habitation).

ernottamenti con prima colazione, in hotel ***/**** e all’Hotel · P· Viaggio di A/R e spostamenti in loco con pullman GServizi compresi nella quota di partecipazione:

-GIUGNO 2009O ISCRIZIONE VIAGGIO IN/ARCH MAGGIO

10,00 euro100,00 euro

· Dossier di viaggio redatto da IN/ARCH Brescia. · Ingressi ai musei e visite guidate in programma.· Assicurazione medico sanitaria e bagaglio: Mondial Assistance. Le Corbusier di Marsiglia (all’interno dell’Unitè d’Habitation).

ernottamenti con prima colazione, in hotel ***/**** e all’Hotel .TT.· Viaggio di A/R e spostamenti in loco con pullman G

Servizi compresi nella quota di partecipazione:

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partecipazione”.compresi nella quota di non inserita in “servizi mance, e qualsiasi voce comprende pranzi e cene, La quota di iscrizione non

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Massimo via Brescia, IN/ARCH sede la lunedì dal re consegnae re compilaDa

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.iscrizione sul conto corrente postale n°15383250 ricevutra alla oppure iscrizione di quota

030 tel. Brescia, 25128 23,d'Azeglio Massimo ore alle 30 17.ore dalle venerdì al lunedì

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Il Dipartimento Formazione dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia

organizza un SEMINAR ECNICO dal titolo: IO T

PROFESSIONISTI, SERVIZI TECNICI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

L'affidamento dei servizi di progettazione dopo il terzo decreto correttivo

relatore Geom. Battista Bosetti

MERCOLEDI 15 APRILE 2009

Sala Convegni Riva Arredamenti Via Labirinto n. 29 Brescia (zona Campo Grande) - possibilità di parcheggio interno

PROGRAMMA

ore 14,00 Presentazione Dott. Arch. Laura Dalè Coordinatore del Dipartimento Formazione Ordine Architetti, P., P. e C. della Provincia di Brescia

ore 14,15 La preferenza per i concorsi e la prevalenza delle gare o degli affidamenti di terzi; criticità Geom. Battista Bosetti (Studio Bosetti e Gatti) L’affidamento dei servizi tecnici I servizi tecnici diversi da quelli connessi ai lavori pubblici - I servizi tecnici connessi ai lavori pubblici (art. 50 del d.P.R. n. 554 del 1999); la determinazione dei corrispettivi; le soglie di importo (le soglie assolute, le opzioni) Le procedure La procedura aperta, la procedura ristretta, la procedura negoziata - Distinzioni in materia di forme di pubblicità e termini (incarichi di rilievo comunitario, incarichi di rilievo nazionale) I requisiti I requisiti professionali, i requisiti economico-finanziari, I requisiti tecnico-organizzativi, i requisiti nel periodo transitorio (fino al 31 dicembre 2010) - I raggruppamenti temporanei e i consorzi - L’avvalimento dei requisiti

ore 16,00 Coffee break

ore 16,10 I criteri di affidamento Offerta di solo prezzo (aspetti critici dell’offerta di solo prezzo, offerte anomale, esclusioni e giustificazioni) - Offerta economicamente più vantaggiosa (aspetti critici dell’offerta tecnica, aspetti critici dell’offerta economica, l’attribuzione dei pesi e l’analisi di sensitività, offerte con sintomi di anomalia e giustificazioni)

La coerenza tra progettazione e appalto dei lavori I livelli di progettazione e le fattispecie contrattuali (art. 53, commi 2 e 3, del Codice) - Le Relazioni - Il Capitolato Speciale d’appalto (l’individuazione delle categorie e delle classifiche, l’individuazione della tipologia contrattuale: a corpo e a misura, l’esposizione degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza) - L’elenco prezzi, il computo metrico, il computo metrico estimativo, la “Lista ex art. 90”

ore 18,00 Dibattito e chiusura

- La conclusione dei lavori è prevista per le ore 18,30 LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA PREVIA ISCRIZIONE (posti disponibili n. 80)

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MODULO DI ISCRIZIONE - Da compilare ed inviare al n. di fax 030.3751.874 TITOLO COGNOME E NOME CITTÀ VIA TEL. CELL. E-MAIL

Privacy: Il partecipante dà atto di aver preso visione dell’informativa e, con la sottoscrizione della presente, esprime il consenso al trattamento dei dati personali per l’adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti e per la gestione del presente rapporto.

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(Timbro e firma per accettazione)