SUPPORTO TECNICO ORGANIZZATIVO ALLE PARTI...
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SUPPORTO TECNICO ORGANIZZATIVO ALLE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI DEL PO
BASILICATA FSE 2007-13
Incontro per l’impostazione del lavoro inerente alla nuova
programmazione FSE 2014-2020
Potenza, 15 luglio 2013
1. Sintesi delle principali novità regolamentari della programmazione FSE 2014-2020
2. Stato della programmazione FSE Basilicata 2014-2020
3. Restituzione dei primi risultati dell’indagine sulle proposte delle PES per il 2014-2020
4. Definizione di un metodo di lavoro del partenariato per la nuova programmazione
Finalità dell’incontro
Gennaio 2013 - avviato dialogo informale con la CE sull’Accordo di Partenariato (AP)
Aprile 2013 - Bozza Preliminare di alcune sezioni dell’AP e sua presentazione alla CE
Giungo 2013 - DPS ha richiesto alle Autorità di gestione (AdG) indicazioni di massima sulle loro priorità
Luglio 2013 - approvazione del budget europeo, a seguire regolamenti e poi AP e PO
Prossimi passi: Presentazione nuova bozza di AP (fine Luglio 2013) e a seguire sua
discussione con la CE
Avvio negoziato formale dopo approvazione del Reg. Generale (intorno ottobre 2013)
Avvio negoziato formale e approvazione dell’AP e dei PO (tra gennaio e maggio 2014 nella migliore delle ipotesi)
Il processo di programmazione europeo
L’impianto strategico della programmazione della politica di coesione
Documenti regionali (ove presenti)
Documento nazionale di indirizzo
Position Paper della CE per l’Italia
Quadro Strategico Comune
Strategia Europa 2020
TRATTATO UE
Regolamenti generale e dei singoli fondi
Bilancio settennale UE
Accordo di partenariato
Programmi Operativi
Il QSC fornisce una fonte unica di orientamento strategico per tutti i fondi strutturali (FESR, FSE, FEASR, Fondo Coesione, FEAMP)
Contiene la gamma di azioni che possono essere realizzate per ciascun obiettivo tematico
L’obiettivo del documento è quello di rafforzare la coerenza fra programmazione e strategia Europa 2020
L’allegato I stabilisce, per gli 11 obiettivi tematici:
i principali scopi da perseguire
le azioni fondamentali
principi generali d’attuazione
Quadro Strategico Comune (QSC) 2014-2020
1) rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione
2) migliorare l'accesso alle tecnologie ICT, la loro utilizzazione e la loro qualità
3) rafforzare la competitività delle PMI, anche nel settore agricolo (FEASR) e nell'acquacoltura e pesca (FEAMP)
4) sostenere un'economia a basse emissioni di CO2 in tutti i settori
5) promuovere l'adattamento al cambiamento climatico e la prevenzione e gestione dei rischi
6) proteggere l'ambiente e promuovere l'uso razionale delle risorse
7) promuovere il trasporto sostenibile ed eliminare le strettoie nelle infrastrutture di rete fondamentali
8) promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità del lavoro
9) promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà
10)investire nell'istruzione, nelle competenze e nella formazione permanente
11)rafforzare la capacità istituzionale e l'efficacia della PA
Gli 11 obiettivi tematici
La ripartizione territoriale dei Fondi strutturali
Regioni meno sviluppate < 75% della media UE Regioni di transizione 75% - 90% Regioni più sviluppate > 90%
Proposta di Regolamento Generale fondi strutturali COM(2012) 496 Final
Basilicata regione in transizione, due possibilità:
• Phasing out dall’attuale obiettivo Convergenza
• Phasing in dall’attuale obiettivo Competitività e occupazione
Le finalità contenute nel Regolamento:
Concentrare le risorse sugli obiettivi della Strategia EU 2020
Assicurare una maggiore concretezza e attenzione ai dei risultati
Semplificare attraverso modalità di gestione e attuazione più coerenti con le finalità e i tempi della politica di coesione
Rafforzare il partenariato e la governance della politica di coesione
Proposta di Regolamento Generale fondi strutturali COM(2012) 496 Final
Strategia da articolare secondo gli 11 obiettivi tematici del QSC, di cui 4 sostenuti dal FSE
Contratto di partenariato tra CE e Stato Membro che stabilisce strategie, PO e regole di funzionamento della programmazione
Definizione ex-ante dei risultati (indicatori e target intermedi e finali) e loro verifica in itinere (con premialità) e finale
Condizionalità ex-ante da soddisfare in quanto precondizioni al finanziamento UE e ritenute necessarie al conseguimento dei risultati
Proposta di Regolamento Generale fondi strutturali COM(2012) 496 Final
Obiettivi tematici e priorità FSE OT 8 Promozione dell'occupazione e sostegno alla mobilità professionale
I. accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale;
II. l'integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che
III. non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni;
IV. l'attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese;
V. uguaglianza tra uomini e donne e conciliazione vita professionale e vita privata;
VI. l'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti;
VII. l'invecchiamento attivo e in buona salute;
VIII.modernizzazione e rafforzamento delle istituzioni del mercato del lavoro;
OT 9 Investimento in istruzione, competenze e formazione permanente
I. riducendo l'abbandono scolastico e promuovendo l'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità;
II. migliorando la qualità, l'efficacia e l'apertura dell'istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita;
III. aumentando le possibilità di accesso alla formazione permanente, aggiornando le abilità e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro;
Obiettivi tematici e priorità FSE
OT 10 Promozione dell'inclusione sociale e lotta contro la povertà
I. l'inclusione attiva
II. l'integrazione delle comunità emarginate quali i rom
III. la lotta contro la discriminazione basata sul sesso, l'origine razziale o etnica, la
religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età e l'orientamento sessuale
IV. un migliore accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, compresi i
servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale
V. la promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali
VI. le strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività
OT 11 Rafforzamento della capacità istituzionale e di un'amministrazione pubblica efficace
I. Investimento nella capacità istituzionale e nell'efficacia delle amministrazioni
pubbliche e dei servizi pubblici nell'ottica delle riforme, di una migliore
regolamentazione e di una buona governance
II. Rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nel settori
dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e
territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale
Accordo di partenariato in Italia
o Prende le mosse dal Position paper della CE e dal Documento “Metodi ed obiettivi” e dalla successiva discussione
o Analizza i fabbisogni di sviluppo
o Indica gli Obiettivi Tematici (OT) su cui l’Italia decide di concentrare le risorse
o Definisce i principali risultati attesi e le azioni per conseguirli
o Contiene la lista dei PO e la relativa allocazione finanziaria per ciascuno dei Fondi
Definizione e verifica dei risultati
o Sono stabiliti i risultati attesi e per ciascuno di essi vengono definiti uno o più indicatori
o Ciascun PO contiene, per ciascuna priorità prescelta, indicatori che permettano di valutare i progressi
o Vengono poi definiti dei target intermedi (cosiddetti milestone) e finali
o La CE, in cooperazione con gli SM, effettua una verifica nel 2017 e nel 2019 del conseguimento dei milestones a premialità
Condizionalità generali: aspetti trasversali della programmazione (p.es. regole contro la discriminazione)
Condizionalità tematiche: priorità d’investimento selezionate dagli Stati Membri (es. inclusione sociale, Ricerca e Sviluppo)
Le tappe:
Stati Membri: auto-valutazione delle condizionalità
Commissione: verifica adeguatezza condizionalità
Se le condizioni ex ante non sono soddisfatte: possibile sospensione dei pagamenti ad interim
Condizionalità ex ante
Condizionalità ex ante del FSE
OT 8 Occupazione e mobilità
8.1 Politiche attive del lavoro in linea con LG europee su economia e occupazione
SPI capaci di servizi personalizzati, consulenza di opportunità di lavoro e avviati meccanismi di cooperazione con gli stakeholder
8.2 Strategia nazionale per il sostegno allo start up in linea con il Small Business Act e le LG europee su economia e occupazione
Un quadro politico-strategico per il sostegno allo start up che contiene misure per ridurre i tempi e le procedure amministrative
8.3 Istituzioni del MdL moderne e rafforzate in linea con le LG europee su economia e occupazione, precedute da strategia e valutazione ex ante
Azioni per riformare i SPI, al fine di offrire servizi personalizzati e misure attive e preventive che privilegino i più svantaggiati
8.4 Invecchiamento attivo e in buona salute
Azioni per far fronte a questo tema con il coinvolgimento delle parti interessate
8.5 Adattamento di lavoratori, imprese e imprenditori
Strumenti per le PES e le autorità pubbliche di supporto per sviluppare approcci proattivi al cambiamento
8.6 Integrazione sostenibile dei giovani 15-24 nel MdL
Esistenza di una quadro globale d’azione strategica per il pacchetto sui giovani e in particolare lo youth guarantee
Condizionalità ex ante del FSE
OT 9 COMPETENZE, ISTRUZIONE E FORMAZIONE CONTINUA
9.1 Strategia nazionale riduzione abbandono scolastico
Sistema di raccolta e analisi di dati sugli ESL che fornisce informazioni per sviluppare e monitorare le politiche
9.2 Strategia nazionale per l’istruzione in linea con la comunicazione della CE
Un quadro nazionale o regionale di politica strategica per l’istruzione superiore con misure per aumentare la partecipazione dei gruppi a basso reddito e la partecipazione degli adulti
9.3 Quadro nazionale per la formazione continua in linea con i principi europei
Un quadro nazionale o regionale di politica strategica che contiene misure a sostegno dell’apprendimento permanente
OT 10 POVERTA’ E INCLUSIONE SOCIALE
10.1 Strategia per la povertà in linea con le Raccomandazioni CE su inclusione e lavoro
Un quadro politico strategico nazionale per la riduzione della povertà che coinvolge i soggetti interessati alla lotta alla povertà
10.2 Strategia inclusione ROM Esistenza di una strategia nazionale d’inclusione dei ROM
10.3 Migliorare l’accesso a un sistema sanitario sostenibile e di qualità
Un quadro nazionale o regionale di politica strategica per la salute con misure coordinate per migliorare l’accesso ai servizi sanitari
OT 11. CAPACITA’ AMMINISTRATIVA
11.1 Efficienza amministrativa degli Stati membri
Un quadro strategico per migliorare l’efficienza amministrativa con i seguenti elementi in essere o in fase di attuazione: analisi e pianificazione strategica delle azioni di riforma legali e/o procedurali, lo sviluppo delle competenze a tutti i livelli
Principio di concentrazione:
i. Almeno il 20% del FSE per l’OT “inclusione sociale e la lotta alla povertà”
ii. 60% o 70% di risorse su un massimo di 4 delle priorità d’investimento
Coinvolgimento dei partner (Art.6):
Può assumere la forma di sovvenzioni globali;
AdG garantiscono che un adeguato volume delle risorse FSE sia destinato a formazione, rafforzamento dialogo sociale e ad attività intraprese dalle PES;
AdG garantiscono che un volume adeguato di risorse sia destinato alle ONG.
Proposta di regolamento del FSE COM(2011) 607 final 2
1. Sviluppo di un ambiente produttivo favorevole all’innovazione
2. Realizzazione di infrastrutture più efficienti e gestione efficiente delle risorse naturali
3. Aumento partecipazione al MdL, inclusione sociale e miglioramento della qualità del capitale umano. Aumento concentrazione dei Fondi su queste aree, in particolare sull’area dell’inclusione sociale attiva
4. Qualità, efficacia e efficienza della PA – in particolare:
1. Ridurre gli oneri amministrativi delle imprese
2. Promuovere l’e-procurement e l’e-government
3. Garantire l’efficienza del sistema giudiziario
4. Rafforzare la capacità degli organismi di gestire i FS
Il Position paper dei servizi della CE: 4 priorità per l’Italia
7 innovazioni di metodo:
1. Risultati attesi, obiettivi stabiliti sottoforma di risultati attesi
2. Azioni, i PO contengono indicazioni circostanziate sulle azioni necessarie a conseguire i risultati
3. Tempi previsti e sorvegliati, associati ad ogni azione
4. Apertura, trasparenza e diffusione delle informazioni in formati standard nazionali
5. Partenariato mobilitato, coinvolto in tutte le fasi e non limitato alle PES
6. Valutazione di impatto, consolidamento dei nuclei e centralità dell’analisi del funzionamento delle azioni
7. Forte presidio nazionale, regole per tutti non negoziabili e co-progettazione strategica di alcuni interventi
3 opzioni strategiche: Mezzogiorno, città, aree interne
Documento “Metodi e obiettivi”
Art. 5 delle Disposizioni Comuni:
partenariato con autorità locali e altre autorità pubbliche competenti, le PES, gli organismi della società civile
Regioni attori chiave dove assetto decentrato
Partner coinvolti:
Preparazione del contratto di Partenariato e dei PO
Comitati di Sorveglianza dei programmi
Selezione dei progetti
Presentazione delle relazioni sull’esecuzione dei PO e nella valutazione
Linee guida sul partenariato (Doc. Lavoro Comm. SWD (2012) 106 final)
Avanzamento del processo
Gen 2013: Evento annuale FSE e avvio del percorso interdipartimentale di consultazione
Feb - Mar 2013: Consultazioni dei dipartimenti interessati alla complementarietà con il FSE
Mar - Apr 2013: Compilazione di 23 schede “Proiezioni in FSE” di interventi di competenza degli altri Dipartimenti
Mar - Giu 2013: 3 momenti di restituzione ai Dipartimenti coinvolti
Mag 2013: rielaborazione proposte da parte della AdG FSE
Giu 2013: “Proposta di quadro di principi e metodi per la redazione del PO FSE 2014-20” e restituzione al CdS
Avanzamento del processo
Gen 2013: Evento annuale FSE e avvio del percorso interdipartimentale di consultazione
Feb - Mar 2013: Consultazioni dei dipartimenti interessati alla complementarietà con il FSE
Mar - Apr 2013: Compilazione di 23 schede “Proiezioni in FSE” di interventi di competenza degli altri Dipartimenti
Mar - Giu 2013: 3 momenti di restituzione ai Dipartimenti coinvolti
Mag 2013: rielaborazione proposte da parte della AdG FSE
Giu 2013: “Proposta di quadro di principi e metodi per la redazione del PO FSE 2014-20” e restituzione al CdS
Il futuro PO FSE Basilicata
Futuri assi del programma:
Creazione e sviluppo dell’occupazione
Competenze di base e successo formativo: accrescere fortemente le competenze di base (di cittadinanza e professionali) come precondizione delle politiche attive
Inclusione sociale attiva: integrazione della riduzione dell’esclusione e della lotta alla povertà con l’occupazione
Strategia di innovazione: innovazione economica e sociale investendo in ambiti chiave
Altre caratteristiche salienti:
Intervento sulla capacità amministrativa e istituzionale (comprendente gli attori dei territori) per accompagnare le politiche
Mix tra interventi puntuali e interventi integrati
La griglia delle priorità OT 8
Promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori
TOTALE
Competenze di base e successo
formativo
Creazione e sviluppo occupazion
e
Inclusione sociale attiva
Strategia di innovazion
e
Capacità istituzional
e
08.1 Accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di un impiego e le persone inattive, comprese le iniziative locali per l'occupazione, e il sostegno alla mobilità professionale
08.2 Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni (NEET)
08.3 Attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese
08.4 Uguaglianza tra uomini e donne e la conciliazione tra vita professionale e vita privata
08.5 Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti
08.6 Invecchiamento attivo e in buona salute 08.7 Modernizzazione e rafforzamento delle istituzioni del
mercato del lavoro, comprese azioni volte a migliorare la mobilità professionale transnazionale.
>10%
10%-5%
<5%
La griglia delle priorità OT 9
Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà
>10%
10%-5%
<5%
PESO ALLOCATO IN IPOTESI
Competenze di base e successo
formativo
Creazione e sviluppo
dell’occupazione
Inclusione sociale attiva
Strategia di innovazione
Capacità istituzionale
e amministrati
va
9.1
inclusione attiva 9.2 integrazione delle comunità emarginate quali i
rom 9.3 lotta contro la discriminazione basata sul sesso,
l'origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale
9.4 miglioramento dell'accesso a servizi abbordabili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale
9.5 promozione dell'economia sociale e delle imprese sociali
9.6 strategie di sviluppo locale realizzate dalla collettività
La griglia delle priorità OT 10
Investire nelle competenze , istruzione e apprendimento permanente
>10%
10%-5%
<5%
TOTALE
Competenze di base e successo
formativo
Creazione e sviluppo
dell’occupazione
Inclusione sociale attiva
Strategia di innovazion
e
Capacità istituzional
e e amministra
tiva 10.1 riduzione dell'abbandono scolastico precoce e promozione
dell'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità
10.2 migliorare la qualità, l'efficacia e l'apertura dell'istruzione superiore e di livello equivalente al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita
10.3 migliorare l'uguaglianza di accesso alla formazione permanente, aggiornando le attitudini e le competenze della manodopera e migliorando l'utilità dei sistemi d'insegnamento e di formazione per il mercato del lavoro
La griglia delle priorità OT 11
Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una PA efficiente
>10%
10%-5%
<5%
TOTALE
Competenze di base e
successo formativo
Creazione e
sviluppo dell’occupazione
Inclusione sociale
attiva
Strategia di
innovazione
Capacità istituzion
ale e amminist
rativa 11.1 investimento nella capacità istituzionale e
nell'efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance
11.2 rafforzamento delle capacità delle parti interessate che operano nei settori dell'occupazione, dell'istruzione e delle politiche sociali; patti settoriali e territoriali di mobilitazione per una riforma a livello nazionale, regionale e locale
Le risorse sono concentrate sulle seguenti priorità: Accesso all'occupazione per le persone alla ricerca di
un impiego e inattive, comprese le iniziative locali (8.1) Inclusione sociale attiva (9.1) Promozione economia sociale e imprese sociali (9.2) Qualità, efficacia e apertura dell’istruzione superiore
(10.2)
Queste priorità sono in discontinuità con il 2007-13: p.es. riduzione risorse “accesso occupazione” a favore di forte enfasi su “inclusione attiva” ed “economia sociale”
Ancora manca un’analisi puntuale dei problemi del mercato del lavoro e delle relative politiche a sostegno delle decisioni future in relazione alle priorità del FSE
Primi esiti della definizione del POR FSE 2014-2020
Invecchiamento, spopolamento e bassa attrattività della Basilicata per persone (tra cui immigrati stranieri) e imprese
Eccessiva dipendenza dalla domanda pubblica, crisi del settore dei servizi e mancato sviluppo dei servizi alle imprese e delle filiere
Mancanza di figure professionali altamente qualificate richieste da settori competitivi (es. estrazioni)
Carenza di servizi e diffuso lavoro irregolare nei servizi alla persona
Problemi di crescita e sviluppo regionale
Tornano a crescere le forze lavoro dopo il calo dei primi anni della crisi (da 213 a 216mila) e nonostante il deficit demografico
L’aumento degli attivi ha determinato un aumento del tasso di disoccupazione per la carenza strutturale di posti di lavoro
Riprende il calo dell’occupazione (-11mila dall’inizio della crisi), concentrata nelle fasce di età più giovani
Progressivo invecchiamento delle forze lavoro
Tendenze del mercato del lavoro 1
Pur non essendoci studi aggiornati, vi è la percezione di effetti occupazionali limitati
Gestione poco efficace delle politiche connesse agli AA.SS. in deroga
Formazione e servizi al lavoro non al passo con l’evoluzione del mercato e poco innovativi
Scarso uso delle informazioni disponibili su politiche del lavoro e fenomeni occupazionali (es. attraverso le COB)
Interventi formativi ridondanti e poco innovativi
Interventi sovradimensionati e poco efficienti (es. spesa eccessiva pro capite)
Scarsa integrazione e sincronizzazione degli interventi
Istituzioni del mercato del lavoro ancora deboli (Centri per l’impiego, Agenzie provinciali)
Scarsa capacità progettuale degli Enti locali
Un bilancio delle criticità 2007-2013
Diffuso consenso sulla validità del credito d’imposta, anche se ci sono posizioni contrarie e il reale valore aggiunto è da approfondire
Giudizio positivo sul sostegno all’apprendistato (a breve la Regione chiamerà le PES per discutere il nuovo avviso)
Positiva la formazione continua a sportello (SPIC) con specifiche modalità
Molto positivo il giudizio sulla definizione dei profili professionali e l’individuazione delle competenze
Alcuni elementi positivi del 2007-2013
Agroindustria
Supporto allo sviluppo di alcune filiere (es. indotto dei grandi “player” come Barilla e Norda, che si approvvigionano su mercati extraregionali)
Sviluppo di consorzi e filiere collegate a produzioni di qualità
Settore energetico ed estrattivo (petrolio)
Politiche formative in funzione dei fabbisogni del settore e dei grandi “player”
Accompagnare l’apertura di nuovi impianti e gli investimenti nella ricerca
Formazione capitale umano energie rinnovabili
Automotive
Sviluppo indotto riducendo dipendenza dalla domanda proveniente dalla Fiat
Sviluppare la ricerca di prodotto nei materiali innovativi in collegamento con il CRF
Settori strategici secondo le PES
Servizi alla persona e socio-sanitari
Sviluppare sistemi e servizi socio-sanitari innovativi attraverso la cooperazione sociale e l’introduzione delle TIC
Migliorare le capacità di programmazione e gestione degli EE.LL. e sviluppare strategie locali
Favorire la crescita dell’imprenditoria sociale
Turismo e cultura
Attrarre investimenti e capacitazione degli attori coinvolti negli interventi regionali
Settori strategici secondo le PES
Prime indicazioni di policy delle PES
Potenziare le politiche attive (maggiori servizi, interventi più innovativi, più risorse, ecc.)
Riproporre percorsi articolati per i giovani, ma dopo un approfondito bilancio delle esperienze fatte per correggere le inefficienze (es. “Un ponte verso l’occupazione”) e migliorare la finalizzazione occupazionale
Investire nel welfare e nell’inclusione sociale attiva, anche per compensare le ripercussioni sociali delle trasformazioni in atto (proposta reddito d’inserimento)
Promuovere lo sviluppo di servizi alla persona e socio-sanitari innovativi e sviluppare il welfare come fattore di attrattività
Prime indicazioni di policy delle PES
Individuare filiere e cluster di servizi strategici che possono essere strutturati con il sostegno pubblico (Legacoop e UIL già impegnate in questo compito)
Rivedere e potenziare il ruolo dei Centri per l’impiego come “snodo” delle politiche attive (verso imprese, agenzie formative e INPS, per le politiche passive)
Riformare il sistema della formazione, introducendo standard di qualità (es. efficacia occupazionale) e con partenariati guidati da imprese e scuole tecniche/professionali
Indirizzare meglio alcune politiche (internazionalizzazione: puntare sulle imprese con reali potenzialità)
Accompagnare le politiche di sviluppo con la “capacitazione” (p.es. attori della cultura, cooperazione sociale, EE.LL.)
Presentare un documento strategico delle PES entro settembre
A questo scopo:
Ismeri riassume le posizioni delle PES in una bozza
Primi (o fine agosto) si condivide la bozza in un incontro interno (dopo la sua circolazione)
Ismeri aiuta la redazione finale e le PES presentano la proposta
Si può utilizzare l’evento di lancio del progetto come sede di discusisone publbica
I prossimi passi