STUDIO GEOLOGICO MODELLAZIONE … · La prova MASW permette di determinare in modo dettagliato...
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GEO
LOGO SER
VETTINI LUCA V
ia Ponte Nestore 12, 06055 M
arsciano PG
Tel./fax 0758748631 – cell. 3282642117/3490609458 – e‐m
ail servettinilu
ca1976@lib
ero.it
c.f. SRV LCU 76S22 D653R ‐ P.I. 027478540
Oggetto dell’incarico
STUDIO GEOLOGICO
GEOMORFOLOGICO IDROGEOLOGICO
MODELLAZIONE GEOLOGICA
MODELLAZIONE SISMICA
Committente
GRASSINI MAURO
Titolo dell’incarico
PIANO ATTUATIVO PER LA DEMOLIZIONE DI UN ANNESSO E LA DELOCALIZZAZIONE DELLA S.U.C. ALL’INTERNO DI UNA ZONA V.P.R.
Località
Sant’Angelo di Celle ‐ Deruta
Mappale
FOGLIO 9 PARTICELLE 99‐520
Spazio timbro professionista Emissione/revisione
Settembre 2011
Spazio timbri
Grassini Mauro – Piano attuativo per la demolizione di un annesso e la delocalizzazione della S.U.C. all’interno di una zona V.P.R. – Sant’Angelo di Celle (DERUTA) – Settembre 2011
Geologo Servettini Luca ‐ Via Ponte Nestore 19, 06055 Marsciano (PG) Tel./Fax 0758748631 ‐ cell. 3282642117‐3490788996 ‐ e‐mail [email protected] c.f. SRV LCU 76S22 D653R ‐ P.I. 02742780543
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PREMESSA
L’incarico in oggetto è stato commissionato dal Sig. Grassini Mauro e riguarda lo studio geologico del piano
attuativo per la demolizione di un annesso e la delocalizzazione della S.U.C. all’interno di una zona V.P.R. in
località Sant’Angelo di Celle del comune di Deruta.
Il quadro normativo di riferimento comprende principalmente il D.M. 14/01/2008, e successive modifiche.
L’intervento in progetto è di modesta entità e prevede una ricostruzione edilizia futura.
L’area in esame è posta sul fondovalle percorso dal F.Tevere, ad ovest di Deruta, all’interno della C.T.R.
dell’Umbria ‐ Elemento 323011 ‐ in scala 1:5.000 ed è distinta in planimetria catastale al foglio n°9 particelle
n°99/520.
Le coordinate geografiche del sito sono: lat.=42.999° long.=12.398° (datum ED50) lat.=42.998° long.=12.397°
(datum WGS84).
Non ci sono vincoli che riguardano gli aspetti geologi riferiti alle carte PRG, PAI, IFFI, PTCP.
STUDIO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO E IDROGEOLOGICO
Il presente studio intende caratterizzare dal punto di vista geologico e sismico l’area interessata dall’intervento
descritto in premessa.
Al reperimento degli elaborati progettuali e della cartografia tematica del sito, sono seguiti il primo sopralluogo e
la raccolta delle notizie degli abitanti della zona; successivamente sono state ricercate le opportune indagini nelle
vicinanze e la stesura della presente relazione sulla base delle osservazioni compiute e dei risultati ottenuti.
Il sottosuolo appartiene alle alluvioni terrazzate antiche deposte dal F.Tevere, che costituiscono il ripiano dove si
ergono Sant’Angelo di Celle e San Nicolò di Celle per molte decine di metri in profondità dal p.c., al disopra del
substrato fluvio‐lacustre del Villafranchiano affiorante sulla collina di S.Valentino‐S.Enea.
Si tratta di depositi di origine alluvionale costituiti da facies argilloso‐limose e sabbioso‐ghiaiose disposte in strati
e lenti di variabile spessore e granulometria.
Il terreno in esame ricade al margine del ripiano terrazzato, alla base del quale sono presenti le alluvioni più
recenti deposte dal F.Tevere, ed è caratterizzato da una morfologia pianeggiante con lievi pendenze verso est.
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Non sono presenti dati sulla franosità storica dell’area, anche in considerazione della stabilità globale della
posizione di fondovalle.
La circolazione idrica del sottosuolo si sviluppa all’interno dei livelli sabbioso‐ghiaiosi più permeabili presenti
all’interno della successione alluvionale e forma falde acquifere sospese a diverse altezze stratigrafiche e
variamente comunicanti, a partire dal p.c..
Il terreno in esame ricade ad una quota di circa 171/172 m s.l.m., ed assume una pendenza naturale di pochi
punti percentuali verso est.
Non sono presenti movimenti in atto o latenti in grado di interferire con l’intervento in progetto, né lo stesso per
la sua entità e la sua posizione di fondovalle può ledere a tale stabilità globale.
Il reticolo idrografico non interessa la posizione rialzata del sito.
La circolazione idrica sotterranea più superficiale può essere posizionata a circa ‐4.0/4.5 m di profondità dal p.c.
ed è di buona entità, con una massima risalita nei periodi di morbida fino a circa ‐3 m dal p.c..
Le esondazioni fluviali, di qualsiasi entità e provenienza, non interessano la posizione rialzata del sito.
La cartografia sulla propensione ai dissesti (carta PRG, PAI, IFFI, PTCP) non riportano alcuna zona che possa
interessare il sito di studio.
Non ci sono vincoli di normativa derivanti dalla pericolosità idrogeologica e idraulica e di PRG.
MODELLAZIONE GEOLOGICA
Le indagini di riferimento, sufficienti in relazione alla tipologia dell’intervento in progetto, sono consistite in n°2
prove penetrometriche DPM e in n°1 prospezione geofisica MASW.
Si fa riferimento inoltre alle osservazioni sugli affioramenti superficiali ed alle notizie sulle perforazioni idriche
condotte nelle vicinanze.
L’ubicazione delle indagini è visibile nelle tavole in appendice; la tipologia e descrizione delle indagini sono
riportate di seguito.
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DPM
La strumentazione utilizzata è costituita da un penetrometro dinamico prodotto dalla Ditta Compac e
contraddistinto dalle seguenti caratteristiche:
‐ modello Penni 30, tipo DPM (medio), peso massa battente M = kg 30, altezza caduta libera H = cm 20, peso
sistema di battuta Pp = kg 12, diametro punta conica D = mm 35,70, area base punta conica A = cmq 10,00, angolo
apertura punta = 60°, lunghezza aste L = m 1,00, peso aste per metro P = kg 2,9, lunghezza tratto di infissione = cm 10;
I risultati in appendice riguardano:
‐ grafico Ndp‐profondità in funzione del numero di colpi ogni 10 cm;
‐ elaborazione statistica e parametri geotecnici;
e fanno riferimento a:
‐ resistenza dinamica alla punta Rpd (Formula Olandese): Rpd = M2 H / A e (M + P + Pp) [kg/cmq], M = Peso massa
battente [kg] H = Altezza caduta libera [cm], A = Area base punta conica [cmq] e = Infissione per colpo = 10/N
[cm], P = Peso aste per metro [kg/m] Pp = Peso sistema di battuta [kg];
‐ legenda parametri geotecnici: strati incoerenti Dr = Densità relativa [%], = Angolo attrito interno [°], y = Peso di volume [t/mc], M = Modulo di deformazione drenato [kg/cmq], E = Modulo di deformazione di Young [kg/cmq],
Go = Modulo di deformazione di taglio [t/mq], Vs = Velocità onde sismiche [m/s]; strati coesivi Ic = Indice di
consistenza, Cu = Coesione non drenata [t/mq], y = Peso di volume [t/mc], Ed = Modulo di deformazione non
drenato [kg/cmq], Go = Modulo dinamico di taglio [t/mq].
MASW
La prova MASW permette di determinare in modo dettagliato l’andamento della velocità delle onde sismiche di
taglio (o onde S) in funzione della profondità, attraverso lo studio della propagazione delle onde superficiali di
Rayleigh ed in particolare attraverso la conversione della curva velocità di fase‐periodo di tali onde (denominata
curva di dispersione).
Le onde di Rayleigh costituiscono un particolare tipo di onde superficiali che si propagano sulla superficie libera di
un corpo isotropo ed omogeneo ed hanno origine dell'interferenza tra le onde di compressione (P) e quelle di
taglio verticali (Sv). In un mezzo stratificato tali onde sono di tipo dispersivo e sono denominate pseudo‐Rayleigh.
La dispersione è la deformazione di un treno d'onde dovuta ad una variazione di velocità con la frequenza. Le
componenti a frequenza minore penetrano più in profondità rispetto a quelle con frequenza maggiore e
presentano normalmente velocità di fase più elevate.
La presente indagine è stata eseguita con il metodo attivo utilizzando la strumentazione classica per la sismica a
rifrazione con onde P. Le onde superficiali sono state generate attraverso una sorgente impulsiva (mazza)
disposta a piano campagna e registrate tramite uno stendimento lineare composto da 24 geofoni con una certa
frequenza di risonanza posti a breve distanza intergeofonica.
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Questo tipo di analisi produce dunque uno spettro di potenza rappresentato in un grafico f‐V nel quale è possibile
individuare visivamente le onde di Rayleigh sulla base del carattere dispersivo, della coerenza di fase e della
potenza significativa. Successivamente si costruisce una sequenza di strati caratterizzati da spessore e velocità tali
che la curva di dispersione calcolata per il suddetto modello si avvicini il più possibile a quella misurata nel grafico
f‐V. Il grado di corrispondenza fra la curva di dispersione misurata e quella calcolata è espresso dall’errore (Misfit
Value). Il modello sismo‐stratigrafico che si ottiene è mediato su tutto il volume di sottosuolo posto al di sotto
dello stendimento di acquisizione. La strumentazione utilizzata è la seguente:
Unità di acquisizione Sara Elettronic Instruments 24 canali – 24 bit
Sensori GS11D 4.5 Hz distanziati di 2 m
Energizzazione Mazza da 8 kg su piastra metalica – offset 2 m
Campionamento Lunghezza 2 s – Frequenza 1000 Hz – Periodo 1 mS
Programma di elaborazione Geopsy, Dinver
Da tali indagini di riferimento è stato possibile, oltre che definire la modellazione sismica, ricostruire il seguente
profilo stratigrafico‐geotecnico del sottosuolo dell’area in oggetto (modello geologico‐geotecnico), a partire dalla
quota del p.c.:
da 0.0 a 0.4/0.5 m terreno vegetale tenero (limo argilloso/sabbioso)
parametro simb Unità valore rilevato M1 v. caratter. M2 v. progett.
peso di volume naturale kN/m3 18.5 18.5 18.5
peso di volume saturo sat kN/m3 19 19 19
coesione non drenata ‐ tensioni totali cu kN/m2 7/8 7 5
coesione efficace ‐ tensioni effettive c’ kN/m2 ‐ ‐ ‐
angolo attrito non drenato ‐ tensioni totali u gradi ses. (°) 0 0 0
angolo attrito interno efficace ‐ ten. effettive ’ gradi ses. (°) ‐ ‐ ‐
coefficiente sottofondo (cost. di Winkler) K0 kg/cm3 ‐ ‐ ‐
grado di sovraconsolidazione OCR ‐ ‐ ‐ ‐
modulo di Poisson ‐ 0.4 0.4 0.4
modulo deformazione drenato (t.incoerenti) M kg/cm2
modulo deformazione Young (t.incoerenti) E kg/cm2
modulo deformazione di taglio (t.incoerenti) G0 t/m2
modulo deformazione non drenato (t.coesi.) Ed kg/cm2 4/6 4 4
modulo dinamico di taglio (t.coesivi) G0 t/m2 1300/1600 1300 1300
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da 0.4/0.5 a 1.5/2.0 m limo argilloso/sabbioso medio compatto
parametro simb Unità valore rilevato M1 v. caratter. M2 v. progett.
peso di volume naturale kN/m3 19 19 19
peso di volume saturo sat kN/m3 20 20 20
coesione non drenata ‐ tensioni totali cu kN/m2 80/150 80 57
coesione efficace ‐ tensioni effettive c’ kN/m2 ‐ ‐ ‐
angolo attrito non drenato ‐ tensioni totali u gradi ses. (°) 0 0 0
angolo attrito interno efficace ‐ ten. effettive ’ gradi ses. (°) ‐ ‐ ‐
coefficiente sottofondo (cost. di Winkler) K0 kg/cm3 2/4 2 2
grado di sovraconsolidazione OCR ‐ >1 >1 >1
modulo di Poisson ‐ 0.4 0.4 0.4
modulo deformazione drenato (t.incoerenti) M kg/cm2
modulo deformazione Young (t.incoerenti) E kg/cm2
modulo deformazione di taglio (t.incoerenti) G0 t/m2
modulo deformazione non drenato (t.coesi.) Ed kg/cm2 60/110 60 60
modulo dinamico di taglio (t.coesivi) G0 t/m2 9000/15000 9000 9000
oltre 1.5/2.0 m sabbie e ghiaie medio dense
parametro simb Unità valore rilevato M1 v. caratter. M2 v. progett.
peso di volume naturale kN/m3 18.5 18.5 18.5
peso di volume saturo sat kN/m3 20 20 20
coesione non drenata ‐ tensioni totali cu kN/m2 0 0 0
coesione efficace ‐ tensioni effettive c’ kN/m2 ‐ ‐ ‐
angolo attrito non drenato ‐ tensioni totali u gradi ses. (°) 35 35 29
angolo attrito interno efficace ‐ ten. effettive ’ gradi ses. (°) 35 35 29
coefficiente sottofondo (cost. di Winkler) K0 kg/cm3 6/8 6 6
grado di sovraconsolidazione OCR ‐ >1 >1 >1
modulo di Poisson ‐ 0.35 0.35 0.35
modulo deformazione drenato (t.incoerenti) M kg/cm2 200/350 200 200
modulo deformazione Young (t.incoerenti) E kg/cm2 400/500 400 400
modulo deformazione di taglio (t.incoerenti) G0 t/m2 17000/25000 17000 17000
modulo deformazione non drenato (t.coesi.) Ed kg/cm2
modulo dinamico di taglio (t.coesivi) G0 t/m2
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Il sito ricade in posizione pianeggiante per cui è del tutto stabile e non necessita di verifiche di stabilità specifiche
in relazione all’intervento in progetto; la modesta entità del suddetto intervento è tale da non determinare un
aggravio delle condizioni di stabilità attuali, confermate dalle notizie raccolte e dalle indagini effettuate di
riferimento.
MODELLAZIONE SISMICA
L’edificio ricade nella zona sismica di 2a categoria (grado di sismicità pari a 9), come individuato nella D.G.R. del
18 giugno 2003 n. 852 “Approvazione classificazione sismica del territorio regionale dell’Umbria” e seguita alle
disposizioni dell’Ordinanza del P.C.M. n°3274 del 20/03/2003.
Per la definizione dell'azione sismica di progetto si farà riferimento all’effettiva dimensione del fabbricato in
elevazione nella fase esecutiva.
Di supporto alla modellazione è stata presa come riferimento una prospezione geofisica MASW con stendimento
ubicato nella tavola in appendice, le cui caratteristiche strumentali e modalità d’esecuzione sono state
precedentemente indicate e con la quale è stato possibile definire la categoria “C” di sottosuolo, ossia “depositi di
terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti, con spessori
superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da
valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15<NSPT,30<50 nei terreni a grana grossa e 70<cu,30<250 KPa
nei terrebui a grana fina)”.
Per quanto riguarda la categoria topografica si può assegnare al sito in esame la categoria T1 ossia “superficie
pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i ≤ 15°”, visto la semplice morfologia
superficiale/sepolta e le basse pendenze del sito.
Nell'ambito della zona in esame non sono inoltre superficialmente rilevabili evidenti lineazioni morfologiche di
faglie sismogenetiche in grado di testimoniare fenomeni tettonici attivi.
Per quanto riguarda l’amplificazione si indicano:
‐ coefficiente di amplificazione stratigrafica SS compreso tra 1 ≤ 1.7‐0.6F0ag/g ≤ 1.5;
‐ coefficiente CC pari a 1.05 (TC)‐0.33;
‐ coefficiente di amplificazione topografica ST = 1.
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L’esclusione della verifica a liquefazione può essere omessa quando si manifesti almeno una delle circostanze
indicate nel punto 7.11.3.4 del DM 14.01.2008:
1. eventi sismici attesi di magnitudo M inferiore a 5;
2. accelerazioni massime attese al p. campagna in assenza di manufatti (condizioni di campo libero) minori di 0,1g;
3. profondità media stagionale della falda superiore a 15 m dal piano campagna …;
4. depositi costituiti da sabbie pulite …;
5. distribuzione granulometrica esterna alle zone indicate nella Figura 7.11.1 … .
Quando nessuna delle condizioni precedenti risulti soddisfatta e il terreno di fondazione comprenda strati estesi o
lenti spesse di sabbie sciolte sotto falda, occorre valutare il coefficiente di sicurezza alla liquefazione alle
profondità in cui sono presenti i terreni potenzialmente liquefacibili.
La valutazione in oggetto è stata effettuata con i metodi semplificati di “Seed e Idriss” e “To‐kimatsu e Yoshimi”
che si basano sul rapporto fra le sollecitazioni di taglio che producono liquefazione e quelle indotte dal terremoto;
hanno perciò bisogno di valutare i parametri relativi sia all'evento sismico sia al deposito, determinati questi
ultimi privilegiando metodi basati su correlazioni della resistenza alla liquefazione con parametri desunti da prove
in situ.
I risultati della valutazione riportati in appendice si riferiscono al livello acquifero posto a circa 3 m di profondità,
con presenza di acqua, ed escludono in definitiva la liquefazione del terreno in fase sismica.
CONCLUSIONI
Da un punto di vista geologico, si può concludere che non esistono controindicazioni alla realizzazione
dell’intervento in progetto in relazione alla sua tipologia ed, in particolare:
‐ i terreni del sottosuolo sono di natura alluvionale ed hanno buone caratteristiche geotecniche, non sono
suscettibili di liquefazione in fase di sisma e non hanno una disposizione eteropica significativa;
‐ il sito non è interessato da movimenti gravitativi in atto o latenti e da azioni morfogenetiche delle acque
superficiali, né tale stabilità può essere alterata dall’intervento stesso;
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‐ la falda idrica sotterranea interferisce con le fondazioni nel caso si spingano ad una profondità di oltre ‐3 m dal
p.c.;
‐ non esistono altre problematiche ambientali che possano essere di rilevante pericolosità.
L’indicazione sulle fondazioni e la loro verifica tipologica e dimensionale, insieme a quella degli stati limite, sarà
comunque valutata nella succesiva fase esecutiva, sulla base di quanto ipotizzato in fase di piano attuativo e da
verificare con opportune indagini dirette in sito.
Si consiglia di prevedere già in questa fase la migliore regimentazione delle acque superficiali ed ipodermiche
(primo sottosuolo) con la verifica della buona funzionalità o con la nuova realizzazione di drenaggi e scoline, per
evitare infiltrazioni pericolose soprattutto nella zona di monte dell’edificio; non è da escludere infatti la presenza
di falde temporanee sui livelli più superficiali del sottosuolo durante gli eventi piovosi più gravosi.
TAVOLE:
‐ corografia topografica, planimetria catastale, cartografia vincoli, cartografia geologica tematica, planimetria
progettuale, sezioni geologiche.
ALLEGATI:
‐ indagini geognostiche e geofisiche di riferimento;
‐ verifica alla liquefazione.
Marsciano, settembre 2011
IL GEOLOGO
Luca Servettini
DYNAMICA 2.0 by www.softrock.it
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n° 1Grafico Ndp - Profondità
GENERALITA'
Committente: Data: 1-1-0
Cantiere: Prof.tà prova: 200 cm
Località: S.Angelo di Celle di DERUTA Prof.tà falda: Falda non rilevata
Colpi per tratto di infissione (Ndp)
Prof.(cm)
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 340 350 360 370 380 390 400 410 420 430 440 450 460 470 480 490 500
Dott. Geol. LUCA SERVETTINIVia Ponte Nestore, 12 - 06055 Marsciano (PG) - Tel 075/8748631 - 328/2642117
DYNAMICA 2.0 by www.softrock.it
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n° 1
GENERALITA'
Committente: Data: 1-1-0
Cantiere: Prof.tà prova: 200 cm
Località: S.Angelo di Celle di DERUTA Prof.tà falda: Falda non rilevata
Elaborazione statistica e parametri geotecnici
ELABORAZIONE STATISTICA
Strato n° Profondità (m) Parametro minimo massimo media Nspt
1 da 0,00 a 0,50Ndp
Rpd (kg/cmq)
1
4,0
2
8,0
1,4
5,61,0
2 da 0,50 a 1,90Ndp
Rpd (kg/cmq)
5
20,0
35
131,8
22,5
85,422,5
3 da 1,90 a 2,00Ndp
Rpd (kg/cmq)
50
177,5
50
177,5
50,0
177,550,0
PARAMETRI GEOTECNICI
INCOERENTE COESIVO
STRATO Prof. (m) Dr (%) y (t/mc) M kg/cmq E kg/cmq Go (t/mq) Vs (m/s) Ic (-) Cu kg/cmq y (t/mc) Ed kg/cmq Go (t/mq)
1 0,50 ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- 0,07 0,07 1,48 4,9 1378
2 1,90 ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- 0,92 1,51 2,11 112,5 15879
3 2,00 100,0 42,4 2,04 355,0 504,9 25701 200,1 ----- ----- ----- ----- -----
Dott. Geol. LUCA SERVETTINIVia Ponte Nestore, 12 - 06055 Marsciano (PG) - Tel 075/8748631 - 328/2642117
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PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n° 2Grafico Ndp - Profondità
GENERALITA'
Committente: Data: 1-1-0000
Cantiere: Prof.tà prova: 250 cm
Località: S.Angelo di Celle di DERUTA Prof.tà falda: Falda non rilevata
Colpi per tratto di infissione (Ndp)
Prof.(cm)
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 210 220 230 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 340 350 360 370 380 390 400 410 420 430 440 450 460 470 480 490 500
Dott. Geol. LUCA SERVETTINIVia Ponte Nestore, 12 - 06055 Marsciano (PG) - Tel 075/8748631 - 328/2642117
DYNAMICA 2.0 by www.softrock.it
PROVA PENETROMETRICA DINAMICA n° 2
GENERALITA'
Committente: Data: 1-1-0000
Cantiere: Prof.tà prova: 250 cm
Località: S.Angelo di Celle di DERUTA Prof.tà falda: Falda non rilevata
Elaborazione statistica e parametri geotecnici
ELABORAZIONE STATISTICA
Strato n° Profondità (m) Parametro minimo massimo media Nspt
1 da 0,00 a 0,40Ndp
Rpd (kg/cmq)
1
4,0
2
8,0
1,8
7,01,2
2 da 0,40 a 1,40Ndp
Rpd (kg/cmq)
12
48,1
18
67,8
15,3
59,412,2
3 da 1,40 a 2,50Ndp
Rpd (kg/cmq)
20
75,3
50
177,5
32,7
118,832,7
PARAMETRI GEOTECNICI
INCOERENTE COESIVO
STRATO Prof. (m) Dr (%) y (t/mc) M kg/cmq E kg/cmq Go (t/mq) Vs (m/s) Ic (-) Cu kg/cmq y (t/mc) Ed kg/cmq Go (t/mq)
1 0,40 ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- 0,08 0,08 1,50 6,1 1640
2 1,40 ----- ----- ----- ----- ----- ----- ----- 0,66 0,82 2,02 61,2 9876
3 2,50 100,0 37,2 1,96 232,4 408,5 17256 186,0 ----- ----- ----- ----- -----
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INDAGINI SISMICHE TIPO MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) Fanciullata (DERUTA) – 9/01/2011
Dott. Geol. Luca Servettini ‐ Via Ponte Nestore, 12 – 06055 Marsciano (PG) Pag.1 Tel. 075/8748631 – Cell. 328/2642117 – Email [email protected]
Sismogramma acquisito e relativo spettro di velocità con ‘piccaggio’ curva di dispersione (distanza intergeofonica di 4.0 m con offset di 4.0 m per uno stendimento totale di 48 m)
INDAGINI SISMICHE TIPO MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) Fanciullata (DERUTA) – 9/01/2011
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Spettro di velocità e modello interpretativo della curva di dispersione Misfit Value
Profilo velocità onde sismiche di taglio
DIAGRAMMA NUMERICO DI VELOCITÀ Vs
Strato Spessore (m) Velocità Vs (m/s)
1 1.0 180
2 2.0 218
3 1.5 242
4 2.0 310
5 23.5 387
Vs,30=340 m/s