Strutture temporanee pellegrini ottobre 2014 sapienza
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Ing.Fabio Stefano Pellegrini 1
LA STATICA DEGLI ALLESTIMENTI TEMPORANEI PER EVENTI
QUADRO NORMATIVO E
PROCEDURE AMMINISTRATIVE
Roma, 10 ottobre 2014
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 2
INDICE
• CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE
• LA STATICA DEGLI A.T. NEL TULPS
• LA STATICA DEGLI A.T. NEL DLGS. 81/2008 SICUREZZA LAVORO
• LA STATICA DEGLI A.T. NELLE NTC 2008
• LA STATICA DEGLI A.T. NELLA LEGISLAZIONE ANTINCENDIO
• NORMATIVE EUROPEE
• PROGETTO NORMA UNI
• GIURISPRUDENZA
• CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
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TEMPORARY DEMOUNTABLE STRUCTURES
TDS
TEMPORANEO
PROVVISORIOPROVVISIONALE
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•LEGGEREZZA
• RAPIDITA’ DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO (IN MEDIA 4 GIORNI) UN VERO E PROPRIO CANTIERE CHE NASCE E SCOMPARE IN POCHISSIMI GIORNI
• LE STRUTTURE SONO FORMAT VALIDE PER TUTTO IL TOUR CHE TUTTAVIA SI DEVONO ADATTARE AL CONTESTO SPECIFICO
• STRUTTURE TIPOLOGICHE DA ADATTARE A CONDIZIONI DIFFERENTI PER MODALITA’ DI CARICO ( NEVE, VENTO, PORTANZA TERRENI ECC.)
• COSPICUE AZIONI ORIZZONTALI, VERTICALI, DINAMICHE
• IL MATERIALE SCENICO A VOLTE E’ PROGETTATO ALL’ESTERO E PRIVO DIMARCATURA CE
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• LAVORO IN ALTEZZA AD ALTA SPECIALIZZAZIONE
• USO DI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO DI ULTIMA GENERAZIONE
• IL PALCO NON PUO’ ESSERE ASSIMILATO AD UN’OPERA PROVVISIONALE
• NECESSITA’ DI PIANI CHE INDICHINO LA SUCCESSIONE DELLE FASI DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO
• SUCCESSIONE IN DETTAGLIO DELLE FASI ALLESTIMENTO
• IL PROPRIETARIO DELL’AREA NON E’ IL COMMITTENTE E IL COMMITTENTE NON HA LA DISPONIBILITA’GIURIDICA DEL LUOGO
• DIVERSI RESPONSABILI DEI LAVORI
• FINO A 30 IMPRESE IN CONTEMPORANEA
• GRANDI RISCHI INTERFERENZIALI
• LUOGHI NORMALMENTE ADIBITI AD UN ALTRO USO
• IL LAVORO VERO E PROPRIO E’ SVOLTO DA UNA SERIE DI PICCOLE IMPRESE CHE A VOLTE ASSUMONO LE VESTI DI COOPERATIVE
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STATICA
(NTC 2008,
EUROCODICI, NORMATIVE
VOLONTARIE,CIRCOLARI)
ORDINE PUBBLICO
(TULPS- RD 771/1931
REG.RD 631/1941)
ANTINCENDIO
SICUREZZA DEL LAVORO
(DLGS 81/2008
DIRETTIVA MACCHINE)
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 12
TULPS-RD 18 GIUGNO
1931,N.773
REGOLAMENTO TULPS-RD 16
MAGGIO 1940,N.635
ANTINCENDIO SICUREZZA LAVORO STATICA
ART.68
Art.69
Art.80
REGOLAMENTO
ART.140
ART.141
ART.141-BIS
ART.142
ART.143
ART.144
ART.145
-DM 18 MARZO 1996 NORME DI
SICUREZZA PER LA
PROGETTAZIONE ED ESERCIZIO
DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
-DM 19 SETTEMBRE 1996-
REGOLA TECNICA PER LA
SICUREZZA DEI LOCALI DI
SPETTACOLO:ART. 1 E TITOLO IX
-DM 18 MAGGIO 2007-NORME DI
SICUREZZA PER LE ATTIVITA DI
SPETTACOLO VIAGGIANTE
D.LGS 9 APRILE 2008,N.81 E
S.M.I.
-
Decreto Interministeriale 22 luglio
2014 ( G.U. N.183 8 agosto 2014)
DIRETTIVA MACCHINE
2006/42/CE
-GUIDA ALL’APPLICAZIONE
DELLA DIRETTIVA “MACCHINE
DPR 380/2001 E S.M.I.
-DM 14 GENNAIO 2008
-CIRC,N.619 DEL 2 FEBBRAIO
2009
CIRCOLARE MINISTERO
INTERNO N.1689 DEL 1^ APRILE
2011-LOCALI DI PUBBLICO
SPETTACOLO DI TIPO
TEMPORANEO O
PERMANENTE.VERIFICA DELLA
SOLIDITA E SICUREZZA DEI
CARICHI SOSPESI
NORME UNI
STANDARD INTERNAZIONALI
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 13
PRODUZIONE ARTISTICA
ENTOURAGE ARTISTA
PRODUZIONE LOCALE
DIRETTORE DI PRODUZIONE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 14
MAGGIORI CONTROLLI DI
SICUREZZA
PIU’ PERICOLITEMPORANEITA’
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 15
SAFETY
ovvero pianificazione e gestione della sicurezza
degli addetti ai lavori
SECURITY
ovvero organizzazione e gestione della
pubblica sicurezza, cioè dell’incolumità di
tutti gli utenti
EMERGENCY
gestione delle emergenze, cioè di eventi gravi ed improvvisi, come
incendi, piogge intense ecc.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 16
TULPS
R.D. 18 GIUGNO 1931, N. 773
REGOLAMENTO
R.D. 6 MAGGIO 1940,N.635
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 17
Art.80
L'AUTORITÀ di pubblica sicurezza non può concedere la LICENZA per L'APERTURA di unteatro o di un luogo di PUBBLICO SPETTACOLO, prima di aver fatto VERIFICARE da unaCOMMISSIONE TECNICA la SOLIDITÀ e la SICUREZZA dell'edificio e l'esistenza di uscitepienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 18
COMPITI COMMISSIONE ( art. 141 Reg)
ESPRIMERE IL PARERE SUI PROGETTI di nuovi teatrie di altri locali o impianti di pubblico spettacolo etrattenimento, o di sostanziali modificazioni a quelliesistenti ( PARERE DI FATTIBILITA’)
VERIFICARE le condizioni di SOLIDITA', di SICUREZZA e di IGIENE dei locali stessi o degli impianti (PARERE DI AGIBILITA’)
INDICARE LE MISURE E LE CAUTELE RITENUTE NECESSARIE sia nell'interesse dell'igiene sia della prevenzione degli infortuni ( CONDIZIONI DI ESERCIZIO)
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 19
RD 635/1940 ART.141
COMMA PRIMO Per i locali e gli impianti con CAPIENZA
COMPLESSIVA PARI O INFERIORE A 200 PERSONE, le verifiche e
gli accertamenti di cui al primo comma sono SOSTITUITI, ferme
restando le disposizioni sanitarie vigenti, da una RELAZIONE TECNICA
DI UN PROFESSIONISTA iscritto nell'albo degli ingegneri o, nell'albo
degli architetti o, nell'albo dei periti industriali o, nell'albo dei geometri
che ATTESTA LA RISPONDENZA DEL LOCALE O DELL'IMPIANTO
ALLE REGOLE TECNICHE stabilite con decreto del Ministro dell'Interno
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 20
RD 635/1940 ART.141
COMMA SECONDO Fuori dei casi di cui al comma precedente e di cui
all'articolo 141, secondo e terzo comma, LA VERIFICA DA PARTE DELLA
COMMISSIONE PROVINCIALE di cui al presente articolo E' SEMPRE
PRESCRITTA:
a) nella composizione di cui al primo comma, eventualmente integrata con gli
esperti di cui al secondo comma, per i locali cinematografici o teatrali e PER GLI
SPETTACOLI VIAGGIANTI DI CAPIENZA SUPERIORE A 1.300 SPETTATORI E
PER GLI ALTRI LOCALI O GLI IMPIANTI CON CAPIENZA SUPERIORE A 5.000
SPETTATORI;
b) con l'integrazione di cui all'articolo 141-bis, terzo comma, per I PARCHI DI
DIVERTIMENTO E PER LE ATTREZZATURE DA
DIVERTIMENTO MECCANICHE O ELETTROMECCANICHE che comportano
sollecitazioni fisiche degli spettatori o del pubblico partecipante ai giochi superiori
ai livelli indicati con decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro
della sanita'.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 21
Salvo quanto previsto dagli articoli 141-bis e 142 per l'esercizio dei controlli di cui
al primo comma, lettera e), e salvo che la natura dei luoghi in cui sono installati
gli allestimenti temporanei richiedano una specifica verifica delle condizioni di
sicurezza, NON OCCORRE UNA NUOVA VERIFICA PER GLI ALLESTIMENTI
TEMPORANEI che si ripetono periodicamente, per i quali la commissione
provinciale di cui all'articolo 142, nella stessa provincia, o quella comunale di cui
all'articolo 141-bis, nello stesso Comune, abbia gia' concesso l'agibilita' in data
NON ANTERIORE A DUE ANNI.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 22
Art. 141-bis
Possono altresì far parte, su loro richiesta, un rappresentante degli
esercenti locali di pubblico spettacolo e un rappresentante delle
organizzazioni sindacali dei lavoratori designati dalle rispettive
organizzazioni territoriali, tra persone dotate di comprovata e
specifica qualificazione professionale.
Quando sono impiegate attrezzature da trattenimento, attrazioni o
giochi meccanici, elettromeccanici o elettronici e’ comunque
richiesta una relazione tecnica di un tecnico esperto, dalla quale
risulti la rispondenza dell'impianto alle regole tecniche di sicurezza
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 23
IN SINTESI
1. PARERE DEL PROGETTO ESPRESSO DALLA COMMISSIONE
COMUNALE IN TUTTI I CASI
2. VERIFICHE E CONTROLLI DELLA COMMISSIONE COMUNALE SUI
LUOGHI PER MANIFESTAZIONI CON CAPIENZA SUPERIORE ALLE 200
PERSONE
3. VERIFICHE E CONTROLLI,DA PARTE DI UN TECNICO ABILITATO, SUI
LUOGHI PER MANIFESTAZIONI CON CAPIENZA FINO A 200 PERSONE
4. VERIFICA DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER I LOCALI
CINEMATOGRAFICI O TEATRALI E PER GLI SPETTACOLI VIAGGIANTI DI
CAPIENZA SUPERIORE A 1.300 SPETTATORI E PER GLI ALTRI LOCALI O
GLI IMPIANTI CON CAPIENZA SUPERIORE A 5.000 SPETTATORI;
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 24
• PROGETTO + NULLA OSTA DI AGIBILITA’DELLA COMMISSIONE COMUNALEUNALE A SEGUITO DI SOPRALLUOGO
• SE E’ STATO EFFETTUATO SOPRALLUOGO DA PARTE DELLA COMMISSIONE IN DATA NON ANTERIORE A DUE ANNI- BASTA ASSEVERAZIONE
NUOVO IMPIANTO/ALLESTIMENTO
CON CAPIENZA SUPERIORE A 200
PERSONE TEMPORANEO O PERMANENTI
• PROGETTO + NULLA OSTA DI AGIBILITA’ DELLA COMMISSIONE PREFETTIZIA SEGUITO DI SOPRALLUOGO
LOCALI CINEMATOGRAFICI O TEATRALI E PER GLI
SPETTACOLI VIAGGIANTI DI CAPIENZA MAGGIORE
DI 1300 SPETTATORI E PER GLI ALTRI LOCALI O
IMPIANTI DI CAPIENZA MAGGIORE DI 5000
SPETTATORI
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DLGS 81/2008
Art.88-CAMPO DI
APPLICAZIONEALLEGATO XV CONTENUTI
MININI PSC E POS
Art. 90 OBBLIGHI DEL
COMMITTENTE O DEL
RESPONSABILE DEI LAVORI
ART. 26 OBBLIGHI
CONNESSI AI CONTRATTI DI APPALTO O DI
SOMMINISTRAZIONE
ALLEGATO XIX VERIFICHE DI
SICUREZZA DEI PONTEGGI
METALLICI FISSI
Art.112 IDONEITA’ DELLE OPERE PROVVISIONALI
ART.123 MONTAGGIO E SMONTAGGIO DELLE OPERE
PROVVISIONALI
ART. 15 MISURE
GENERALI DI TUTELA
ART.111 OBBLIGHI DEL
DATORE DI LAVORO
NELL’USO DI ATTREZZATURE PER LAVORI IN
QUOTA
ART.133 PROGETTO
PER PONTEGGI
ALLEGATO X ELENCO DEI
LAVORI EDILI O DI
INGEGNERIA CIVILE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 30
ALLEGATO X - ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE
1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento,ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse,permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali (…)
Art. 26. Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di
somministrazione
1. Il datore di lavoro verifica,l'idoneità tecnico professionale delle imprese
appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle
forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di
somministrazione
Art. 15. Misure generali di tutela
Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro sono:
C) l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 31
Art. 111. Obblighi del datore di lavoro nell'uso di attrezzature per
lavori in quota
4. Il datore di lavoro dispone affinché siano impiegati sistemi di accesso e
di posizionamento mediante funi alle quali il lavoratore è direttamente
sostenuto, soltanto in circostanze in cui, a seguito della valutazione dei
rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza
e l'impiego di un'altra attrezzatura di lavoro considerata più sicura non è
giustificato a causa della breve durata di impiego e delle caratteristiche
esistenti dei siti che non può modificare.
Lo stesso datore di lavoro prevede l'impiego di un sedile munito di
appositi accessori in funzione dell'esito della valutazione dei rischi ed, in
particolare, della durata dei lavori e dei vincoli di carattere ergonomico.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 32
Art. 123. Montaggio e smontaggio delle opere provvisionali
1. Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere
eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori
Art. 112. Idoneità delle opere provvisionali
1. Le opere provvisionali devono essere allestite con buon materiale ed a
regola d'arte, proporzionate ed idonee allo scopo; esse devono essere
conservate in efficienza per la intera durata del lavoro.
2. Prima di reimpiegare elementi di ponteggi di qualsiasi tipo si deve
provvedere alla loro verifica per eliminare quelli non ritenuti più idonei ai
sensi dell'allegato XIX-Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 33
ALLEGATO VI
DISPOSIZIONI CONCERNENTI L’USO DELLE ATTREZZATURE DI
LAVORO
3.1.5. Devono essere prese misure per impedire che i lavoratori sostino sotto i
carichi sospesi, salvo che ciò sia richiesto per il buon funzionamento dei lavori.
Non è consentito far passare i carichi al di sopra di luoghi di lavoro non protetti
abitualmente occupati dai lavoratori.
In tale ipotesi, qualora non sia possibile in altro modo il corretto svolgimento del
lavoro, si devono definire ed applicare procedure appropriate.
Durante uno spettacolo,sia esso in teatro o in altro luogo,vi è un’oggettiva difficoltà
ad interdire la permanenza di personale, soprattutto artistico, sotto carichi sospesi
o in movimento.
Si tratta quindi di definire procedure appropriate in maniera da gestire
correttamente i rischi che ne derivano
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 34
Art. 133. Progetto
1. I ponteggi di altezza superiore a 20 metri e quelli per i quali nella relazione di calcolo non
sono disponibili le specifiche configurazioni strutturali utilizzate con i relativi schemi di impiego,
nonché le altre opere provvisionali, costituite da elementi metallici o non, oppure di notevole
importanza e complessità in rapporto alle loro dimensioni ed ai sovraccarichi, devono essere
eretti in base ad un progetto comprendente:
a) calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell'autorizzazione
ministeriale;
b) disegno esecutivo.
2. Dal progetto, che deve essere firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge
all'esercizio della professione, deve risultare quanto occorre per definire il ponteggio nei riguardi
dei carichi, delle sollecitazioni e dell'esecuzione.
3. Copia dell'autorizzazione ministeriale di cui all’ articolo 131 e copia del progetto e dei disegni
esecutivi devono essere tenute ed esibite, a richiesta degli organi di vigilanza, nei cantieri in cui
vengono usati i ponteggi e le opere provvisionali di cui al comma 1.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 35
DLGS 27 GENNAIO 2010,N.17
DIRETTIVA MACCHINE 2006 /42/CE
1. Le norme del presente decreto legislativo si applicano ai seguenti prodotti, così come definiti
All’articolo 2:
a) macchine
b) attrezzature intercambiabili
c) componenti di sicurezza
d) accessori di sollevamento
e) catene, funi e cinghie
f) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica
g) quasi-macchine.
2. Sono esclusi dal campo di applicazione del presente decreto legislativo:
l) le macchine adibite allo spostamento di artisti durante le rappresentazioni;
LE MACCHINE TEATRALI DEVONO ESSERE MARCATE CE CORREDATE
DELLA RELATIVA DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA’
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 36
Titolo IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
Capo I - Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili
Art. 88. Campo di applicazione
2-bis. Le disposizioni di cui al presente titolo si applicano
• agli spettacoli musicali, cinematografici e teatrali
• alle manifestazioni fieristiche
tenendo conto delle particolari esigenze connesse allo svolgimento dellerelative attività, individuate con decreto del Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, di concerto con il Ministro della salute, sentita laCommissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro,che deve essere adottato entro il 31 dicembre 2013.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 37
Decreto interministeriale Lavoro–Salute 22 luglio 2014
Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2014,n.183
INDIVIDUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI CHE SI APPLICANO AGLI SPETTACOLI MUSICALI,CINEMATOGRAFICI E TEATRALI E ALLE
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE TENENDO CONTO DELLE PARTICOLARI ESIGENZE CONNESSE ALLO SVOLGIMENTO DELLE
RELATIVE ATTIVITA
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 38
DECRETO INTERMINISTERIALE LAVORO–SALUTE 22 LUGLIO 2014
CAPO PRIMO:SPETTACOLI MUSICALI,CINEMATOGRAFICI,TEATRALI CAPO SECONDO: MANIFESTAZIONI
FIERISTICHE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 39
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 40
NON SI APPLICA PER ATTIVITA’
CHE SI SVOLGONO AL DI FUORI DELLE FASI DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DI OPERE
TEMPORANEE DI CUI SOPRA
DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DI PEDANE DI ALTEZZA FINO AI 2 M RISPETTO AD UN PIANO STABILE, NON
CONNESSE AD ALTRE STRUTTURE O SUPPORTANTI ALTRE STRUTTURE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 41
NON SI APPLICA PER ATTIVITA’
DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DI TRAVI,SISTEMI DI TRAVI O GRATICCI SOSPESI A STATIVI O A TORRI
CON SOLLEVAMENTO MOTORIZZATO,IL CUI MONTAGGIO AVVIENE AL SUOLO O SUL PIANO DEL
PALCO E LA CUI ALTEZZA FINALE RISPETTO A UN PIANO STABILE,MISURATA ALL’ESTRADOSSO ,NON SUPERI 6 M NEL CASO DI STATIVI E 8 M NEL CASO
DI TORRI
DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DELLE OPERE TEMPORANEE PREFABBRICATE,REALIZZATE CON
ELEMENTI PRODOTTI DA UN UNICO FABBRICANTE,MONTATE SECONDO LE INDICAZIONI,LE
CONFIGURAZIONI E I CARICHI MASSIMI, PREVISTI DALLO STESO, LA CUI ALTEZZA COMPLESSIVA RISPETTO
AD UN PIANO STABILE, COMPRESI GLI ELEMENTI DI COPERTURA DIRETTAMENTE COLLEGATI ALLA STRUTTURA DI APPOGGIO,NON SUPERI 7 M
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 42
COMPRESENZA DI PIU IMPRESE ESECUTRICI NELLE AREE DI LAVORO, CON PERMANENZA DI DURATA VARIABILE
COMPRESENZA DI UN ELEVATO NUMERO DI LAVORATORI,AUTONOMI O DIPENDENTI NELLE AREE DI LAVORO, CON PERMANENZA DI DURATA VARIABILE E CON SVOLGIMENTO DI MANSIONI DIVERSE FRA LORO
FREQUENTE PRESENZA DI IMPRESE E LAVORATORI DI DIVERSE NAZIONALITA NELLE AREE DI LAVORO
NECESSITA’ DI REALIZZAZIONE DEI LAVORI IN SPAZI RISTRETTI
NECESSITA’ DI COMPLETAMENTO DEI LAVORI IN TEMPI BREVI,COMPATIBILI CON LO SVOLGIMENTO PROGRAMMATO DEGLI SPETTACOLI
POSSIBILITA DI OPERARE IN CONTESTI CARATTERIZZATI DA VINCOLI ARCHITETTONICI O AMBIENTALI
RISCHI DERIVANTI DALLE CONDIZIONI METEOROLOGICHE E AMBIENTALI IN RELAZIONE ALLE ATTIVITA’ DA SVOLGERSI IN LUOGHI APERTI.
ART. 2
PARTICOLARI ESIGENZE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 43
DEFINIZIONI
CANTIERE: LUOGO NEL QUALE DI SVOLGONO LE ATTIVITA’ COSI’ COME SOPRA DEFINITE
COMMITTENTE: SOGGETTO CHE HA LA TITOLARITA E CHE ESERCITA I POTERI DECISIONALI E DI SPESA, PER CONTO DEL QUALE VENGONO REALIZZATE LE ATTIVITA,INDIPENDENTEMENTE
DA EVENTUALI FRAZIONAMENTI DELLA REALIZZAZIONE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 44
DIMENSIONI DEL LUOGO DI INSTALLAZIONE DELL’OPERA TEMPORANEA ANCHE IN RELAZIONE ALLA MOVIMENTAZIONE IN SICUREZZA DEGLI ELEMENTI COSTITUENTI L’OPERA TEMPORANEA E LE RELATIVE ATTREZZATURE
PORTANZA DEL TERRENO O DELLA PAVIMENTAZIONE RELATIVA AL LUOGO DELL’INSTALLAZIONE IN RELAZIONE ALLE SOLLECITAZIONI INDOTTE DALL’OPERA TEMPORANEA
PORTATA DI EVENTUALI STRUTTURE GIA’ ESISTENTI O DI PUNTI DI ANCORAGGIO DA UTILIZZARE PER IL SOLLEVAMENTO DI AMERICANE O ALTRE ATTREZZATURE
PRESENZA DI ALBERI,MANUFATTI INTERFERENTI O SUI QUALI INTERVENIRE, LINEE AREE O CONTUTTURE SOTTERRANEE DI SERVIZI,VIABILITA
CARATTERISTICHE DI SICUREZZA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E DI MESSA A TERRA
INFORMAZIONI MINIME SULSITO DI INSTALLAZIONE DELL’OPERA TEMPORANEA
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 45
E’ pertanto necessario individuare le principali caratteristiche
tecniche del sito (dimensioni, pavimentazione, portate, possibilità di
ancoraggio o di installazione di impianti a soffitto, caratteristiche
degli impianti esistenti, condizioni climatiche come vento e neve,
ecc.), riportandole in un documento che dovrà essere predisposto
dal proprietario/gestore del sito e messo a disposizione del
committente.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 46
PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNICAMENTE IL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO REDATTO DAL COORDINATORE
NON FAR INDICARE I NOMINATIVI DI CSP E CSE NEL CARTELLO DI CANTIERE
VERIFICARE L’IDONEITA TECNICO PROFESSIONALE MEDIANTE L’ACQUISIZIONE DEL CERTIFICATO DI ISCRIZIONE ALLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA E ARTIGIANATO E DEL DURC CORREDATO DA AUTOCERTIFICAZIONE IN ORDINE AL POSSESSO DEGLI ALTRI REQUISITI PREVISTI DALL’ALLEGATO XVII
NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE STRANIERE LA VERIFICA DELL’IDONETTA’ TECNICO PROFESSIONALE PUO’ ESSERE DIMOSTRATA PER MEZZO DEL MODELLO DI CUI ALL’ALLEGATO II
ART.90 OBBLIGHI DEL COMMITTENTE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 47
CONTENUTI MINIMI DEL POS E DEL PSC
NON OPERANO
• i) PSS: il piano di sicurezza sostitutivo del piano di sicurezza e di coordinamento, di cui all'articolo 131,
comma 2, lettera b) del d.Lgs. 163/2006 e successive modifiche;
• i) la dislocazione degli impianti di cantiere;
• n) le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d'incendio o di esplosione.
• 2.2.3. In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole
lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed
effettua l'analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e alla organizzazione del cantiere, alle
lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell’attività dell’impresa,
facendo in particolare attenzione ai seguenti:
• b) al rischio di seppellimento da adottare negli scavi;
b-bis) al rischio di esplosione derivante dall'innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso
rinvenuto durante le attività di scavo;
• d) al rischio di insalubrità dell'aria nei lavori in galleria;
e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria;
f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione
siano definite in fase di progetto;
g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in
cantiere;
• l) al rischio rumore;
m) al rischio dall'uso di sostanze chimiche.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 48
CONTENUTI MINIMI DEL POS E DEL PSC
NON OPERANO
• 3.2.2. Ove non sia prevista la redazione del PSC, il PSS, quando
previsto, é integrato con gli elementi del POS.
• i costi d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva;
• la stima dei costi della sicurezza
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 49
CONTENUTI MINIMI DEL POS E DEL PSC
TROVANO APPLICAZIONE
• Il PSC é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti
della sicurezza, comprendenti almeno una planimetria
• L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla
definizione dei contenuti del PSC di cui al punto 2.1.2., è riportato
nell'allegato III.1
In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi
essenziali di cui all'allegato I in relazione:
a) alle caratteristiche dell'area di cantiere,
b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il
cantiere, con particolare attenzione:
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare
per l'area circostante.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 50
CONTENUTI MINIMI DEL POS E DEL PSC
• Il coordinatore per la progettazione effettua l'analisi delle interferenze
tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una
stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e
predispone il cronoprogramma dei lavori.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 51
PIANO SICUREZZA E COORDINAMENTO
DI CHE SI OCCUPA?
MONTAGGIO DELLE SOLE STRUTTURE?
MONTAGGIO DELLE APPARECCHIATURE DI SCENA?
DEI SERVIZI ATTINENTI LO SPETTACOLO?
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 52
PIANO OPERATIVO SICUREZZA
• 3.2. - Contenuti minimi del piano operativo di sicurezza:INVECE DI
• d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere
provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli
impianti utilizzati nel cantiere;
• D) l’elenco degli apprestamenti e delle attrezzature utilizzati nel
cantiere.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 53
Allegato XV.1 - Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei contenuti del PSC di cui al
punto 2.1.2.
1. Gli apprestamenti comprendono:ponteggi; trabattelli;parapetti; passerelle; gabinetti; locali per lavarsi;spogliatoi; refettori; locali di ricovero e di riposo; recinzioni di cantiere.
2. Le attrezzature comprendono:autogrù; argani; elevatori; impianti elettrici di cantiere; impianti di terrae di protezione contro le scariche atmosferiche; impianti antincendio;impianti di adduzione di acqua, gas, ed energia di qualsiasi tipo;
ULTERIORI ADEMPIMENTI
1. COPIA DEL PSC E DEL POS DEVONO ESSERE MESSI A DISPOSIZIONEDEI RAPPRESENTANTI DELLA SICUREZZA PRIMA DELL ’ INIZIO DEILAVORI
2. SU INIZIATIVA DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LASICUREZZA DELLE IMPRESE ESECUTRICI DEVE ESSERE INDIVIDUATOTRA QUESTI UN RAPPRESENTANTE DEI LAVLORI PER LA SICUREZZADEL SITO PRODUTTIVO AL FINE DI REALIZZARE UN COORDINAMENTOTRA I RAPPRESENTANTI STESSI.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 54
VALGONO IN QUANTO APPLICABILI TENUTO CONTO DELLE PARTICOLARI ESIGENZE CONNESSE ALLE ATTIVITA COSI COME DEFINITE
LA COSTRUZIONE DELLE OPERE TEMPORANEE PUO’ ESSERE EFFETTUATA SENZA L’IMPIEGO DI OPERE PROVVISIONALI QUANDO LE OPERE TEMPORANEE COSTITUISCONO IDONEO SOSTEGNO PER I LAVORATORI
I LAVORATORI CHE IMPIEGANO SISTEMI DI ACCESSO E DI POSIZIONAMENTO MEDIANTE FUNI INCARICATI DELLE ATTIVITA DI CUI AL PRESENTE CAPO, FERMI RESTANDO GLI OBBLIGHI DI CUI ALL’ART. 116 DEL DLGS 81/2008 DEVONO RICEVERE DAL DATORE DI LAVORO UNA EVENTUALE ULTERIORE FORMAZIONE, INFORMAZIONE, ADDETRAMENTO ADEGUATI E SPECIFICI, TALI DA CONSENTIRE LO SVOLGIMENTO DI DETTE ATTIVITA IN MODO IDONEO E SICURO
I LAVORATORI INCARICATI DELLE ATTIVITA DI MONTAGGIO E SMONTAGGIO DI OPERE TEMPORANEE HANNO L’OBBLIGO DI FORMAZIONE DI CUI ALL’ALLEGATO XXI DEL DLGS81/2008
IL DATORE DI LAVORO PROVVEDE IAFFINCHE’ DETTI LAVORATORI RICEVANO UNA EVENTUALE ULTERIORE FORMAZIONE,INFORMAZIONE E ADDETRAMENTO ADEGUATI E SPECIFICI TALI DA CONSENTIRE LO SVOLGIMENTO DI DETTE ATTITITA’ IN MODO IDONEO E SICURO
Capo II - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 55
HEAD RIGGER
RIGGERGROUND RIGGER
UP RIGGER
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 56
2.4 VITA NOMINALE, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO
2.4.1 VITA NOMINALE
Le verifiche sismiche di opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono
omettersi quando le relative durate previste in progetto siano inferiori a 2 anni.
4.6 COSTRUZIONI DI ALTRI MATERIALI
I materiali non tradizionali o non trattati nelle presenti norme tecniche (
quali leghe di alluminio) potranno essere utilizzati per la realizzazione di
elementi strutturali od opere, previa autorizzazione del Servizio Tecnico
Centrale su parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
autorizzazione che riguarderà l’utilizzo del materiale nelle specifiche
tipologie strutturali proposte sulla base di procedure definite dal Servizio
Tecnico Centrale.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 57
9 COLLAUDO STATICO
9.1 PRESCRIZIONI GENERALI
Giudizio sul comportamento e le prestazioni delle parti dell’opera
che svolgono funzione portante.
Il collaudo statico, tranne casi particolari, va eseguito in corso d’opera
quando vengono posti in opera elementi strutturali non più ispezionabili,
controllabili e collaudabili a seguito del proseguire della costruzione.
Le opere non possono essere poste in esercizio prima dell’effettuazione
del collaudo statico.
Il collaudo statico di tutte le opere di ingegneria civile regolamentate dalle
presenti norme tecniche, deve comprendere i seguenti adempimenti:
a) controllo di quanto prescritto per le opere eseguite sia con materiali
regolamentati dal DPR 6.6.2001 n. 380, leggi n. 1086/71 e n. 64/74 sia
con materiali diversi;
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 58
b) ispezione dell’opera nelle varie fasi costruttive degli elementi strutturali ove il
collaudatore sia nominato in corso d ’opera, e dell ’opera nel suo complesso, con
particolare riguardo alle parti strutturali più importanti.
L’ispezione dell’opera verrà eseguita alla presenza del Direttore dei lavori e del
Costruttore, confrontando in contraddittorio il progetto depositato in cantiere con il
costruito.
Il Collaudatore controllerà altresì che siano state messe in atto le prescrizioni progettuali e
siano stati eseguiti i controlli sperimentali. Quando la costruzione è eseguita in procedura
di garanzia di qualità, il Collaudatore deve prendere conoscenza dei contenuti dei
documenti di controllo qualità e del registro delle non-conformità.
c) esame dei certificati delle prove sui materiali, articolato:
- Nell’accertamento del numero dei prelievi effettuati e della sua conformità alle
prescrizioni contenute al Cap. 11
- nel controllo che i risultati ottenuti delle prove siano compatibili con i criteri di
accettazione fissati nel Cap. 11 ;
d) esame dei certificati di cui ai controlli in stabilimento e nel ciclo produttivo,.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 59
e) controllo dei verbali e dei risultati delle eventuali prove di carico fatte
eseguire dal Direttore dei lavori.
f) Esame del progetto dell’opera, dell’impostazione generale, della
progettazione nei suoi aspetti strutturale e geotecnico, degli schemi di
calcolo e delle azioni considerate;
g) esaminare le indagini eseguite nelle fasi di progettazione e costruzione come
prescritte nelle presenti norme;
h) esaminare la relazione a strutture ultimate del Direttore dei lavori, ove richiesta;
Infine, nell’ambito della propria discrezionalità, il Collaudatore potrà richiedere:
i) di effettuare tutti quegli accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni e ricerche
utili per formarsi il convincimento della sicurezza, della durabilità e della
collaudabilità dell’opera, quali in particolare:
- prove di carico;
- prove sui materiali messi in opera, anche mediante metodi non distruttivi;
- monitoraggio programmato di grandezze significative del comportamento
dell’opera da proseguire, eventualmente, anche dopo il collaudo della stessa.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 60
9.2 PROVE DI CARICO
Ove ritenute necessarie dal Collaudatore, dovranno identificare la
corrispondenza del comportamento teorico e quello sperimentale. I
materiali degli elementi sottoposti a collaudo devono aver raggiunto le
resistenze previste per il loro funzionamento finale in esercizio.
Il programma delle prove, stabilito dal Collaudatore, con l’indicazione
delle procedure di carico e delle prestazioni attese deve essere
sottoposto al Direttore dei lavori per l’attuazione e reso noto al
Progettista e al Costruttore.
Le prove di carico si devono svolgere con le modalità indicate dal
Collaudatore che se ne assume la piena responsabilità, mentre, per
quanto riguarda la loro materiale attuazione, è responsabile il Direttore dei
lavori.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 61
9.2 PROVE DI CARICO
.
Le prove di carico sono prove di comportamento delle opere sotto le azioni di
esercizio.
Queste devono essere, in generale, tali da indurre le sollecitazioni massime di
esercizio per combinazioni caratteristiche (rare). In relazione al tipo della
struttura ed alla natura dei carichi le prove possono essere convenientemente
protratte nel tempo, ovvero ripetute su più cicli.
Il giudizio sull’esito della prova è responsabilità del Collaudatore.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 62
9.2 PROVE DI CARICO
L’esito della prova va valutato sulla base dei seguenti elementi:
- le deformazioni si accrescano all’incirca proporzionalmente ai carichi;
- nel corso della prova non si siano prodotte fratture, fessurazioni, deformazioni o
dissesti che compromettono la sicurezza o la conservazione dell’opera;
- la deformazione residua dopo la prima applicazione del carico massimo non
superi una quota parte di quella totale commisurata ai prevedibili assestamenti
iniziali di tipo anelastico della struttura oggetto della prova. Nel caso invece che tale
limite venga superato, prove di carico successive devono indicare che la struttura
tenda ad un comportamento elastico.
- la deformazione elastica risulti non maggiore di quella calcolata.
Le prove statiche, a giudizio del Collaudatore e in relazione all’importanza
dell’opera, possono essere integrate da prove dinamiche e prove a rottura su
elementi strutturali.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 63
EUROCODICE 1-BASI DI CALCOLO ED AZIONI SULLE STRUTTURE
PARTE 2-4:AZIONI SULLE STRUTTURE- AZIONI DEL VENTO
PER STRUTTURE TEMPORANEE CHE SONO
•STRUTTURE DURANTE LA COSTRUZIONE ( CONSTRUCTION WORK), CHE POSSONO
RICHIEDERE CONTROVENTI TEMPORANEI;
•STRUTTURE IL CUI TEMPO DI VITA E’ NOTO E MINORE DI UN ANNO;
•UNA RIDUZIONE DELLA VELOCITA’ DEL VENTO DI RIFERIMENTO PUO’ ESSERE CONCESSA IN
DIPENDENZA
•DELLA DURATA DELLA SITUAZIONE
•DELLA POSSIBILITA’ DI PROTEZIONE O RAFFORZAMENTO DURANTE LA TEMPESTA DI VENTO
•DEL TEMPO NECESSARIO A PROTEGGERE O RAFFORZARE LA STRUTTURA
•DELLA PROBABILITA’ CON CUI SI VERIFICANO LE TEMPESTE DI VENTO
•DELLE CONDIZIONI SPECIFICATE NELL’APPENDICE A .
IL FATTORE TEMPORANEO Ctem SECONDO LA FORMULA
Vref= Cdir x Ctem x Calt x Vref,0
BASANDOSI SU PROBABILITA DI ECCEDENZA DIVERSE DA 0,02 E/O SU SPECIALI SITUAZIONI
CLIMATICHE LOCALI
STRUTTURE TRASPORTABILI CHE POSSONO ESSERE SMONTATE E RICOSTRUITE PIU’ VOLTE
IN UN ANNO NON SONO CONSIDERATE COME STRUTTURE TEMPORANEE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 64
Meccanica superiore
È l'insieme delle macchine e delle attrezzature che vengono installate nella torre scenica per la sospensione e la
movimentazione dall'alto gli elementi decorativi dello..
Tiri scenici motorizzati
Americane luci
Tiri contrappesati e tiri manuali
Piani graticciati
Ballatoi e strutture tecniche
Sistemi per la variazione dell’acustica
Sipari di sicurezza tagliafuoco
Sipari di boccascena
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 65
Meccanica inferiore
-Palcoscenici mobili e piattaforme orchestrali
-Carri mobili
Piattaforme girevoli
Palcoscenici botolati
Pavimentazioni tecniche
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 66
Gli impianti luci e audio nonché gli altri materiali scenografici vengono
sollevati ed appesi alla copertura o altro per mezzo di una travatura
reticolare denominata “ americana ” ,generalmente costituita in
alluminio,con possibilità di movimentazione in senso verticale.
La pedana può anche essere semovente ovvero dotata di ruote (detto
“rolling stage”) per consentire la contemporaneità di più fasi di lavoro.
Questo sistema è utilizzato in ambienti indoor e permette di separare
l’area di appendimento delle strutture dall’area di allestimento della
pedana e degli strumenti.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 67
Americana luci fissa
È l’applicazione più comune e tradizionale, che prevede una distribuzione
fissa delle americane luci di palcoscenico.
La barra di carico, cablata con tutti i circuiti luce scenica, è movimentata in
direzione verticale per mezzo di un tiro motorizzato a velocità fissa,
installato nella stessa area in cui sono collocati gli altri tiri motorizzati di
scena.
Americana luci spostabile
accessorio che viene fissato al di sotto della barra comunemente utilizzata
per il sollevamento delle scene. La posizione delle americane luci diviene
quindi flessibile in quanto può coincidere con quella di un qualunque tiro
scenico.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 68
CIRCOLARE N.1679/2011Locali di pubblico spettacolo di tipo temporaneo o permanente. Verifica della solidità e sicurezza dei carichi sospesi.
CARICO SOSPESO FISSO
Vincolato ad uno o piùpunti di una strutturasuperiore od inferiore ivicomprese funi, tiranti,catene e staffe
CARICO SOSPESO AD UNORGANO DISOLLEVAMENTOVincolato tramite unelemento mobile siaesso fune, catena,cinghia e/o banda aduna macchina ovvero adun sistema complesso disollevamento
CARICO SOSPESO DINAMICO
Vincolato o tramite unorgano movimentato dauna macchina o tramiteun sistema complesso disollevamento in grado dimuoversi nello spazio inuna o più direzioni
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 69
Nella prassi, un fattore di criticità nella verifica degli elementi in discorso, può essere
rappresentato dalla distanza temporale intercorrente, in taluni casi, fra la fase di
progettazione iniziale e il momento di effettiva realizzazione dell'allestimento, e dalla
possibilità di disporre di una documentazione tecnica completa e aggiornata sulle
modifiche intervenute fino all'ultimazione dell'allestimento medesimo. …
Muovendo dalla descrizione delle tipologie più ricorrenti di carichi sospesi, si ritiene utile
fornire le seguenti indicazioni, al fine di assicurare, anche sul piano della completezza
documentale, l'ottimizzazione dei controlli concernenti la sicurezza e la solidità di tali
elementi strutturali, a garanzia dell'incolumità del pubblico e del personale addetto
Per tali elementi scenotecnici e/o di arredo (p.e. televisioni, schermi, proiettori, corpi
illuminanti, casse audio, americane, pedane per sollevamento scene o artisti, ecc.), diversi
dagli elementi costruttivi descritti e dimensionati nel progetto strutturale e quindi già
verificati in sede di collaudo statico, occorre dunque garantire la idoneità statica delle
strutture fisse o temporanee di ancoraggio, l'adeguatezza delle condizioni di
ancoraggio e la pianificazione e attuazione degli interventi di manutenzione.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 70
CIRC. 1689/2011
DOCUMENTAZIONE TECNICA illustrativa la PRESENZA, la TIPOLOGIA e la CONSISTENZA dei carichi sospesi, a firma di tecnico qualificato;
SCHEMI dei sistemi di sospensione/appendimento EVIDENZIANTI, ove presenti, i SISTEMI COMPLESSI (p.e. struttura di sostegno a sua volta sospesa ad altra struttura), i CARICHI DINAMICI(carichi che si muovono o possono farlo durante lo spettacolo), e gli eventuali MOTORI, a firma di tecnico qualificato;
CERTIFICAZIONE sulla IDONEITÀ STATICA DEL SISTEMA COMPLESSIVO DEI CARICHI SOSPESIeffettivamente in opera, a firma di tecnico qualificato, CORREDATA dalla DOCUMENTAZIONE CERTIFICATIVA DEI SINGOLI COMPONENTI DEL SISTEMA,
ATTESTAZIONE DI CONOSCENZA E OSSERVANZA delle condizioni di ESERCIZIO e delle VERIFICHE periodiche (con relative modalità attuative) FISSATE IN AMBITO PROGETTUALE e/o PREVISTE dalla normativa vigente (p.e. quelle sui motori) NONCHÉ DEI TERMINI DI UTILIZZO DI COMPONENTI SOGGETTI A SCADENZA quali fasce, funi o altro, a firma del responsabile della attività/manifestazione.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 71
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 72
A:STRUTTURA DI SOSTEGNO
Certificazione di idoneità statica con evidenziata la massima portata utile della struttura nei punti di
ancoraggio, a firma di tecnico abilitato
B:VINCOLO DI COLLEGAMENTO FRA STRUTTURA E COLLEGAMENTO PRINCIPALE:
Certificato del sistema di aggancio del produttore e/o di tecnico abilitato
C:COLLEGAMENTO PRINCIPALE
Certificazione della portata utile del produttore e/o di tecnico abilitato
D:COLLEGAMENTO DI SICUREZZA
Certificazione della portata utile (superiore a quella del collegamento principale) del produttore e/o di tecnico
abilitato e verifica annuale del sistema estensibile
E:MOTORE/PARANCO (EVENTUALE)
Marcatura CE con relativa dichiarazione di conformità; stralcio del libretto di uso e manutenzione con indicato il
carico utile e collaudo (annuale) in corso
F:VINCOLO DI COLLEGAMENTO FRA MOTORE/COLLEGAMENTO PRINCIPALE E IL CARICO
Certificazione del sistema di aggancio (p.e. gancio, golfare, occhiello) del produttore e/o di tecnico abilitato
G: CARICO
Certificazione del sistema di aggancio (p.e. gancio, golfare, occhiello) del produttore e/o di tecnico abilitato
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 73
…Al fine di verificare la solidità e la sicurezza di un locale di pubblico
spettacolo in relazione ai carichi sospesi e alle strutture fisse o temporanee
destinate all'ancoraggio degli stessi, può farsi riferimento a quanto disposto
dalle norme sulla sicurezza delle costruzioni (in particolare, dal D.M. 14 gennaio
2008) e dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.lgs
81/2008 e s.m.i.).
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 74
Attività 65: Locali di spettacolo e trattenimento in genere,impianti e
centri sportivi,palestre,sia a carattere pubblico che privato,con capienza superiore a 100 persone,ovvero di
superficie lorda al chiuso superiore a 200 mq.
Sono escluse le manifestazioni temporanee di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti
al pubblico
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 75
DM 19 AGOSTO 1996 PROGETTAZIONE,COSTRUZIONE
ED ESERCIZIO DEI LOCALI DI INTRATTENIMENTO E DI PUBBLICO SPETTACOLO
DM 18 MAGGIO 2007
NORME DI SICUREZZA PER LE ATTIVITA’ DI SPETTACOLO
VIAGGIANTE
DM 18 MARZO 1996 NORME DI SICUREZZA PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO
DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
CIRCOLARE N.1689 DEL 1^ APRILE 2011
VERIFICA DELLA SOLIDITA’ E SICUREZZA DEI CARICHI
SOSPESI
ANTINCENDIO
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 76
DM 19 AGOSTO 1996
APPROVAZIONE DELLA REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE,COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DEI LOCALI DI INTRATTENIMENTO E DI
PUBBLICO SPETTACOLO
LUOGHI ALL’APERTO,OVVERO LUOGHI IN DELIMITATI SPAZI
ALL’APERTO ATTREZZATI CON IMPIANTI APPOSITAMENTE DESTINATI A SPETTACOLI O INTRATTENIMENTI E CON
STRUTTURE APPOSITE PER LO STAZIONAMENTO DEL PUBBLICO
SPETTACOLI VIAGGIANTI E PARCHI DI DIVERTIMENTI: LUOGHI DESTINATI AD ATTIVITA’
SPETTACOLARI,TRATTENIMENTI O ATTRAZIONI,ALLESTITI MEDIANTE
ATTREZZATURE MOBILI, ALL’APERTO OVVERO IN PARCHI
PERMANENTI
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 77
TITOLO VII- CIRCHI, PARCHI DI DIVERTIMENTO E SPETTACOLI VIAGGIANTI
PUNTO 7.7 DOCUMENTAZIONE E VERIFICHE TECNICHE
I progetti delle strutture dei tendoni dei circhi e delle attività spettacolari, dei trattenimenti e
delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, devono essere
• approvati, precedentemente al loro primo impiego, ai sensi della legge 337/1968
• prevedere eventuali limitazioni d'impiego incluse quelle relative alle condizioni
atmosferiche (neve, vento).
• corredati di planimetrie indicanti la distribuzione dei posti per il pubblico e le vie di uscita
e di documentazione relativa alla conformità degli impianti e dei materiali
• devono essere tenuti a disposizione degli organi di controllo locali, unitamente ad una
dichiarazione di corretta installazione e montaggio delle strutture e degli impianti, redatta
di volta in volta dall'esercente, autorizzato all'esercizio dell'attività ai sensi della legge
337/1968
Con periodicità annuale ogni struttura deve essere oggetto di una verifica da parte di tecnico
abilitato sulla idoneità delle strutture portanti, apparati meccanici, idraulici ed elettrici. Gli
esiti di detta verifica dovranno essere oggetto di apposita certificazione da tenere a
disposizione degli organi di controllo locali. Non sono ammesse coperture di tipo
pressostatico.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 78
TITOLO VIII- TEATRI TENDA E STRUTTURE SIMILARI
8.5 Documentazione e verifiche tecniche.
I progetti relativi a teatri tenda e strutture similari, approvati dall'autorità competente,
corredati di planimetrie indicanti la distribuzione dei posti per il pubblico e le vie di
uscita, e di documentazione relativa alla conformità degli impianti e dei materiali,
devono essere tenuti a disposizione degli organi di controllo, locali unitamente ad una
dichiarazione di corretta installazione e montaggio delle strutture e degli impianti,
redatta di volta in volta dall'esercente, autorizzato all'esercizio dell'attività ai sensi delle
vigenti disposizioni di legge.
Con periodicità annuale ogni struttura deve essere oggetto di una verifica da parte di
tecnico abilitato sulla idoneità delle strutture portanti, apparati meccanici, idraulici ed
elettrici.
Gli esiti di detta verifica dovranno essere oggetto di apposita certificazione da tenere a
disposizione degli organi di controllo locali.
Non sono ammesse coperture di tipo pressostatico.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 79
Titolo IX LUOGHI E SPAZI ALL'APERTO
L'installazione all'aperto, anche provvisoria, di strutture destinate ad
accogliere il pubblico o gli artisti deve essere rispondente alle
disposizioni di cui al presente decreto.
L'eventuale installazione di tribune deve essere conforme alle vigenti
disposizioni sugli impianti sportivi.
Per i luoghi e spazi all'aperto, utilizzati occasionalmente ed esclusi dal
campo di applicazione del presente decreto in quanto prive di specifiche
attrezzature per lo stazionamento del pubblico, è fatto obbligo di
produrre, alle autorità competenti al rilascio della licenza di esercizio, la
idoneità statica delle strutture allestite e la dichiarazione d'esecuzione a
regola d'arte degli impianti elettrici installati, a firma di tecnici abilitati,
nonchè l'approntamento e l'idoneità dei mezzi antincendio.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 80
Titolo X LOCALI MULTIUSO
Le disposizioni del presente decreto si applicano anche ai locali
multiuso, fatto salvo quanto previsto da specifiche norme di
prevenzione incendi.
Nel caso di utilizzo di impianti sportivi per lo svolgimento
occasionale di intrattenimenti e spettacoli, si applicano le
disposizioni del DM 18 marzo 1996 per quanto attiene la
distribuzione del pubblico sulle tribune, mentre per la sistemazione
nell’area destinata all’attività sportiva si applicano le disposizioni
del DM 19 agosto 1996.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 81
DECRETO MINISTERIALE 18 marzo 1996
Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio degli impianti
sportivi
ART. 12 MANIFESTAZIONI OCCASIONALI
E' ammessa l'utilizzazione degli impianti sportivi anche per lo svolgimento di
manifestazioni occasionali a carattere non sportivo, a condizione che vengano rispettate le
destinazioni e le condizioni d'uso delle varie zone dell'impianto, secondo quanto
previsto ai precedenti articoli. Nel caso in cui le zone spettatori siano estese alla zona di
attività sportiva o comunque siano ampliate rispetto a quelle normalmente utilizzate per
l’impianto sportivo, la capienza, la distribuzione interna e il dimensionamento delle vie di
uscita devono rispondere alle prescrizioni di cui ai precedenti articoli per gli impianti
all’aperto, mentre per gli impianti al chiuso la capacità di deflusso delle diverse zone
dell’impianto deve essere commisurata ai parametri stabiliti dalle disposizioni vigenti per i
locali di pubblico spettacolo. Per manifestazioni sportive occasionali non allestite in impianti
sportivi permanenti la scelta dell'ubicazione deve perseguire l'obiettivo di garantire la
sicurezza degli spettatori e dei praticanti l'attività sportiva secondo i principi stabiliti nel
presente decreto. Il progetto relativo alla sistemazione della zona spettatori e della zona
di attività sportiva deve essere sottoposto dal titolare dell'attività al parere preventivo degli
organi di vigilanza,secondo quanto previsto dall'art. 3.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 82
D.M. 18 maggio 2007
Norme di sicurezza per le attività di spettacolo viaggiante.
Attività di spettacolo viaggiante: attività spettacolari, trattenimenti e attrazioni, allestite
mediante attrezzature mobili, o installate stabilmente, all'aperto o al chiuso, ovvero in
parchi di divertimento.
Tali attività sono quelle classificate per tipologia con decreto del Ministro per i beni e le
attività culturali, ai sensi dell'art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337
L. 18 marzo 1968, n. 337
Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante
”Spettacoli viaggianti”: le attività spettacolari, trattenimenti e le attrazioni allestiti a
mezzo di attrezzature mobili, all'aperto o al chiuso, ovvero i parchi permanenti,
anche se in maniera stabile, con esclusione dalla disciplina di cui alla presente
legge gli apparecchi automatici e semi-automatici da trattenimento.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 83
DECRETO INTERMINISTERIALE 23 APRILE 1969 E S.M.I.
• SEZIONE I –PICCOLE, MEDIE E GRANDI ATTRAZIONI
• SEZIONE II –BALLI A PALCHETTO E BALERE
• SEZIONE III – TEATRI VIAGGIANTI
• SEZIONE IV- CIRCHI EQUESTRI
• SEZIONE V –ESIBIZIONI MOTO-AUTO ACROBATICHE
• SEZIONE VI-SPETTACOLO DI STRADA
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 84
Art. 3 REQUISITI TECNICI DELLE NUOVE ATTIVITA DI SPETTACOLO
VIAGGIANTE
Ogni nuova attività di spettacolo viaggiante,fatti salvi gli adempimenti
previsti da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi, deve essere,
ai fini della sicurezza, progettata ,costruita, collaudata e utilizzata secondo
quanto previsto dalle norme di buona tecnica emanate dagli organismi
di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza, da standard di
buona tecnica di riconosciuta validità
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 85
Art. 6 DICHIARAZIONE DI CORRETTO MONTAGGIO
1.Il montaggio,lo smontaggio e la conduzione di ogni attività devono essere effettuati
secondo le istruzioni fornite dal costruttore nel manuale di uso e manutenzione
2.Il corretto montaggio di ciascuna attività deve essere attestata con una specifica
dichiarazione del gestore, purché in possesso dei requisiti di cui al comma 3, oppure da
tecnico abilitato.
3.Al fine della legittimazione a firmare la dichiarazione di corretto montaggio di cui sopra,
il gestore dell’attività deve frequentare, con esito positivo, un apposito corso di
formazione teorico-pratica, le cui modalità di svolgimento sono stabilite con DM 16
GIUGNO 2008
Modula a – per gestori esperti
Modulo b – per gestori non esperti
b1- nozioni teoriche
montaggio e messa in servizio. scelta del sito. valutazione dei carichi.movimentazione delle parti. attrezzature di sollevamento. imbrachi.movimentazione manuale dei carichi. verifiche di stabilita’.altre verifiche econtrolli ( es. controlli visivi saldature).
b2 nozioni pratiche da acquisirsi con tirocinio in affiancamento ad esercentespettacoli viaggianti che abbia conseguito labilitazione alla certificazione delcorretto montaggio delle attrazioni
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 86
Art. 7 VERIFICHE PERIODICHE
Ogni attività,successivamente al primo utilizzo, deve essere oggetto
delle verifiche previste nel manuale di uso e manutenzione e,in ogni
caso,di almeno una verifica annuale da parte di tecnico abilitato o di
un organismo di certificazione sulla idoneità delle strutture
portanti,degli apparati meccanici, idraulici ed elettrici/elettronici e di
ogni altro aspetto rilevante ai fini della pubblica e privata incolumità.
I risultati delle verifiche devono essere riportati, a cura del gestore, sul
libretto dell’attività.Il manuale di uso e manutenzione e il libretto
dell’attività devono essere a disposizione degli organi di controllo
locali.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 87
UNI EN 13782:2006
Requisiti di sicurezza da osservare nella progettazione, nel calcolo, nella
costruzione, nell’ installazione, nella manutenzione, nella gestione, nelle
verifiche e nelle prove di tende installate in maniera itinerante,
temporanea con superficie coperta maggiore di 50 m2,destinate ad
essere installate e smontate ripetutamente senza alterazioni sostanziali,
temporaneamente e per breve o lungo periodo in ogni sito e per molteplici
scopi.
E ammesso un calcolo semplificato per le tende tradizionali con pali e funi
con una luce massima di 12 m ed una capienza massima di 300 persone.
Il campo di applicazione della norma copre tutte le tipologie di strutture
temporanee di copertura.
La norma riguarda anche le tende montate per un periodo temporaneo e
smontate per essere utilizzate altrove in fiere e parchi di divertimento.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 88
GRUPPO DI LAVORO UNI U500114 – SICUREZZA DELLE MACCHINE E DELLE
ATTREZZATURE PER PUBBLICO SPETTACOLO
IL PROGETTO E’ DIVISO IN TRE PARTI:
PARTE 1: MACCHINE ADIBITE ALLA MECCANICA SUPERIORE CHE OPERANO IN
AMBIENTE CHIUSO
PARTE 2:MACCHINE ADIBITE ALLA MECCANICA INFERIORE CHE OPERANO IN
AMBIENTE CHIUSO
PARTE 3: MACCHINE SPECIALI CHE OPERANO IN AMBIENTE CHIUSO
PROGETTO U5001A881 SICUREZZA DEL MACCHINARIO- MACCHINE E ATTREZZATURE
PER PUBBLICO SPETTACOLO 1:MACCHINE ADIBITE ALLA MECCANICA SUPERIORE
CHE OPERANO IN AMBIENTE CHIUSO ” --RIGUARDA TUTTI QUEGLI ASPETTI
CONNESSI CON I RISCHI DERIVANTI DALLA SOSPENSIONE E MOVIMENTAZIONE DEI
CARICHI SOPRA LE PERSONE E IL CAMPO DI APPLICAZIONE RISULTA PERTANTO
ESTESO A TUTTE QUELLE MACCHINE/APPLICAZIONI PER I QUALI SUSSISTONO
QUESTI RISCHI
PROGETTO U500114 SICUREZZA DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE PER
PUBBLICO SPETTACOLO- “SPECIFICHE PER LA PROGETTAZIONE,LA FABBRICAZIONE
E L’UTILIZZO DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI IN ALLUMINIO,ACCIAIO O ALTRA LEGA”
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 89
- U5001B530
Sistemi per pubblico spettacolo - Specifiche per la progettazione, la fabbricazione e
l'utilizzo degli elementi strutturali in alluminio, acciaio o altra lega -
Specifica i requisiti per la progettazione, il calcolo, la fabbricazione, l’installazione e la
manutenzione di travature, torri e di ogni elemento ad essi associabili, costruiti in
alluminio, acciaio o altra lega per impiego nel pubblico spettacolo. Strutture composte
da questi elementi possono anche avere forma complessa tramite l’utilizzo di elementi
angolari, archi o combinazioni di altri elementi speciali che non siano travi lineari.
U5001A881
Sicurezza del macchinario - Macchine e attrezzature per pubblico spettacolo - Parte 1:
Macchine adibite alla meccanica superiore che operano in ambiente chiuso
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 90
LE NORME NELLO SVILUPPO DELLA PARTE 1 SONO
INNANZITUTTO TUTTE LE NORME ARMONIZZATE ALLA DIRETTIVA
MACCHINE E CHE RISULTANO QUI APPLICABILI, QUALI
-EN ISO 12100:2010 SICUREZZA DEL MACCHINARIO-PRINCIPI DI
PROGETTAZIONE VALUTAZIONE DEL RISCHIO E RIDUZIONE DEL
RISCHIO
EN 13135-1:2003+A1:2010 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO-
ATTREZZATURA-PARTE 1:APPARECCHIATURA ELETTROTECNICA
EN 13135-2:2004+A1:2010 APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO-
ATTREZZATURA-PARTE 1:ATTREZZATURA NON ELETTROTECNICA
EN-ISO 13849-1:2008 E EN ISO 13849-1:2008/AC:2009 SICUREZZA
DEL MACCHINARIO. PARTI DEI SISTEMI I COMANDO LEGATE ALLA
SICUREZZA-PARTE 1:PRINCIPI GENERALI PER LA
PROGETTAZIONE
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 91
EN 62061:2005 E EN 62061:2005/AC 2010:SICUREZZA DEL
MACCHINARIO-SICUREZZA FUNZIONALE DEI SISTEMI DI
COMANDO E CONTROLLO ELETTRICI, ELETTRONICI ED
ELETTRONICI PROGRAMMABILI CORRELATI ALLA SICUREZZA
EN 60204-32:2008 SICUREZZA DEL MACCHINARIO-
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE. PARTE
32:PRESCRIZIONI PER LE MACCHINE DI SOLLEVAMENTO
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 92
REGLEMENT ERP
ETABLISSEMENTSRECEVANT DU PUBLIC
NOR 8020-10:2006
SS 767 15 01-2
SQ P2 D8 PLUS
•FRANCIA
•OLANDA
•SVEZIA
•GERMANIA
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-DIN 56950:2012 ENTERTAINMENTE TECHNOLOGY-MACHINERY INSTALLATIONS-PART
1:SAFETY REQUIREMENTS AND INSPECTIONS
-BS 7905-1:2001 LIFTING EQUIPMENT FOR PERFORMANCE, BROADCAST AND SIMILAR
APPLICATIONS.SPECIFICATION FOR THE DESIGN AND MANUFACTURE OF ABOVE
STAGE EQUIPMENT ( EXCLUDING TRUSSES AND TOWERS).
-FEM 9.756:2004 HAND-OPERATED AND POWER DRIVEN HOISTS FOR SPECIAL
PURPOSES
-CWA 15902-1:2008 LIFTING AND LOAD BEARING EQUIPMENT FOR STAGES AND
OTHER PRODUCTION AREA WITHIN THE ENTERTAINMENT INDUSTRY-PART 1:
GENERAL REQUIREMENT ( EXCLUDING ALUMINIUM AND STEEL TRUSSES AND
TOWERS)
QUEST’ULTIMO COSTITUISCE IL PRIMO TENTATIVO EFFETTUATO DA AZIENDE ED
ASSOCIAZIONI EUROPEE DI CREARE UN DOCUMENTO UNICO E CONDIVISO, DA
POTER ESSERE ELETTO A NORMA EN, VALIDA QUINDI IN TUTTO IL TERRITORIO
EUROPEO.
EUROPA
CEN- WORKSHOP AGREEMENT 15902-1/2 LIFTING AND LOAD BEARING EQUIPMENT
FOR STAGES AND OTHER PRODUCTION AREAS WITHIN THE ENTERTAINMENT
INDUSTRY
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 94
Cass. sent. 13 marzo 2012, n. 3951.
Gli obblighi di vigilanza attribuibili al Comune derivano dalla seguente
normativa: artt. 80 ss R.D. 773/1931 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica
Sicurezza, TULPS).
Il Comune ha un obbligo di custodia sui luoghi pubblici (in cui tutti
possono accedere liberamente, come una piazza o una villa) e sui luoghi
aperti al pubblico di proprietà comunale (in cui l’accesso sia subordinato
per esempio al pagamento di un biglietto, come uno stadio comunale).
In virtù di quest’obbligo l’ente pubblico, se non prova che sia successo
qualcosa di imprevedibile e inevitabile, è sempre responsabile dei danni
subiti dai cittadini in questi luoghi.
Ai sensi dell’art. 2051 c.c. si presume infatti che a causare questi danni
sia proprio l’insufficiente opera di vigilanza del Comune.
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 95
Dunque, è alla luce della normativa e dei principi suesposti che il
giudice di merito deve esser accertare se il Comune ha osservato i
suddetti obblighi specifici e cogenti e quello generale del neminem
laedere, adottando tutte le misure preventive e protettive onde
prevenire rischi e scongiurare pericoli per l’incolumità e la sicurezza
pubblica sia all’atto dell’autorizzazione di allestire il palco per lo
spettacolo canoro controllando
• la fase di progettazione ed esecuzione dell’opera,
• le scelte tecniche, dei materiali e della loro predisposizione a
regola d’arte,
sia durante lo spettacolo
Ing.Fabio Stefano Pellegrini 96
Se l’ente pubblico proprietario della pubblica piazza su cui è stata
realizzata un’impalcatura per consentire al pubblico di assistere ad
una manifestazione canora di rilievo, quale custode della piazza e
dell’opera sulla stessa realizzata, oltre a garantire la stabilità delle
opere realizzate e procedere al loro preventivo collaudo, è tenuto,
anche a motivo del regolare svolgimento della manifestazione da lui
organizzata, a garantire che la struttura sia preservata da una
anomala sua utilizzazione e ad apprestare quelle misure tecniche e
logistiche idonee a garantire la sicurezza ed il sereno andamento
della manifestazione canora, dovendo, altrimenti rispondere ex art.
2051 c.c. e/o ex art. 2043 c.c., del risarcimento dei danni causati dal
crollo della impalcatura e se per esimersi da detta responsabilità
altrimenti su di lui ricadente, debba dare rigorosa prova del caso
fortuito cui si colleghi in toto l’accadimento
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AGIBILITA’
SOLIDITA’ E SICUREZZA
DICHIARAZIONE DI CORRETTO
MONTAGGIO
IDONEITA’ DELLE STRUTTURE PORTANTI
COLLAUDABILITA’ STATICA
ADEGUATEZZA
LA LEGGE ITALIANA
FRAMMENTARIA E’APERTA A MOLTE
INTERPRETAZIONI
CASISTICHE PARTICOLARI
CHE RICHIEDONO
L’INTERVENTO DI ALTRE
LEGGI PER AGIRE NEL
RISPETTO DELLA
NORMATIVA
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IN ASSENZA DI UN DIRETTORE DEI LAVORI E
SOPRATTUTTO DI UN DIRETTORE DEI LAVORI OPERE
STRUTTURALI, IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA FINO
A CHE PUNTO SI SPINGE RISPETTO ALLA SICUREZZA
STRUTTURALE?
UN COORDINATORE PUO ’ ENTRARE NEGLI ASPETTI
STRUTTURALI E TECNICI?
CHI ORDINA LO SMONTAGGIO DEGLI APPENDIMENTI IN
CASO DI EVENTI ATMOSFERICI LOCALI CRITICI?
QUAL E’ IL RAPPORTO FRA COMMISSIONE DI VIGILANZA E
COORDINATORE?
QUALI SONO I RAPPORTI CON IL PROGETTISTA DELLE
STRUTTURE?
E CON IL DIRETTORE DI PRODUZIONE?
E CON I FORNITORI DI SERVIZI COMPRESENTI?
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• PIU RIGORE NELLA PROGETTAZIONE, NELLE ISTRUZIONI PER IL CORRETTO
MONTAGGIO, USO E SMONTAGGIO
• LE COMMISSIONI PREFETTIZIA E/O COMUNALE DEVONO POTER VALUTARE LA
CORRETTEZZA DEL PROGETTO RICEVUTO, QUALORA SIA RICHIESTA LA COMPETENZA
DI UN COLLAUDATORE ( TECNICO STRUTTURISTA) ,PER I PROGETTI PIU’ COMPLESSI,
SAREBBE NECESSARIO UN TECNICO SCELTO IN UN ALBO SPECIALE (CHARTERED
ENGINEER): NON PUO’ ESSERE IL PROGETTISTA O UN REFERENTE DELLA DITTA
RICHIEDENTE
• DEVE ESSERE SEMPRE PRESENTE IN FASE DI MONTAGGIO UN DIRETTORE DEI
LAVORI PER OPERE STRUTTURALI CHE DEVE ESSERE INTERPELLATO IN CASO DI
OGNI MODIFICA DI MONTAGGIO E LA SUA AUTORIZZAZIONE IN TAL SENSO DEVE
ESSERE FORMALE E CONSERVATA A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZA
• I LAVORATORI DEVONO ESSERE FORMATI E IDENTIFICABILI
• MOLTO CRITICO LO STUDIO DELLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE LOCALI ( VENTO,
PIOGGIA, PIOGGE INTENSE ED IMPROVVISE) E TUTTE LE CONDIZIONI LOCALI AL
CONTORNO
• PARTICOLARE ATTENZIONE ALLE STRUTTURE FONDAZIONALI
• IL PROGETTISTA DEVE REDIGERE UNA CHECK LIST RIFERITA ALLO SPECIFICO SITO E
SE IL SITO NON E’ ADATTO SI DEVE CAMBIARE
• INDIVIDUAZIONE DELLA CATENA DI COMANDO E DELLE RESPONSABILITA‘
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E’ QUANDO I CARICHI NON SONO UNIFORMEMENTE E
PROGETTUALMENTE DISTRIBUITI SU UNA STRUTTURA STABILE
CHE PUO’ AVVENIRE IL COLLASSO DI UN ELEMENTO
ISTANTANEAMENTE SOVRACCARICATO A CAUSA DI UNA NON
CORRETTA PROCEDURA DI MONTAGGIO
DURANTE IL MONTAGGIO DELLE AMERICANE LA VERTICALITA’
DELLE TORRI O LA COMPLANARITA’ DEI VARI ELEMENTI E ’OTTENUTA A VOLTE A FORZA CON MARTELLATE SUI RELATIVI
SPINOTTI
SAGRE PAESANE ED EVENTI MINORI: STRUTTURE MONTATE DA
VOLONTARI!!!