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Strumenti dell’Istat per una lettura consapevole dei dati per la misura del benessere nei territori Domenico Di Spalatro Pescara, 26-10-2015

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Strumenti dell’Istat per una lettura

consapevole dei dati per la misura del

benessere nei territori

Domenico Di Spalatro

Pescara, 26-10-2015

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Indice

Big Bang dell’informazione

Statistica e vita quotidiana

L’Istat – Organizzazione e attività

Il progetto BES

Il progetto 8milaCensus

Conclusioni

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Big Bang dell’informazione

Nel secolo scorso l’uomo ha assistito ad un

“Big Bang dell’informazione” con la sua “infosfera”

(termine coniato dal futurologo Alvin Toffler)

che si è gonfiata come un universo in espansione

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Big Bang dell’informazione

Pensiamo alle dimensioni della bolla mentale che circonda un neonato.

Lo spazio medio da cui riceve informazioni ha un raggio molto piccolo

Quando l’uomo diventa adulto la sua infosfera

si espande fino a comprendere l’intero pianeta.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Big Bang dell’informazione

L’uomo del Rinascimento (ad esempio un contadino) nella sua vita

oltre agli abitanti del suo villaggio incontrava non più di un centinaio di persone.

La sua geografia e la sua storia erano racchiuse nel raggio di una decina di

chilometri dal campanile del paese.

Voci e messaggi gli giungevano molto lentamente e in misura assai limitata.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Big Bang dell’informazione

L’uomo contemporaneo

• si proietta nello spazio e nel tempo attraverso strumenti che comprimono

entrambi (da Google Earth, Skype);

• si rapporta con gli altri attraverso i social network;

• cambia il metodo di ricerca delle informazioni, che avviene per parole

chiave e immagini

• gestisce una sovrabbondanza di informazioni proprie della sua epoca

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Statistica e vita quotidiana

Siamo bombardati da una miriade di informazioni che rendono spesso

complesse le nostre analisi e le nostre scelte.

Occorre perciò individuare degli strumenti capaci di

selezionarle

sintetizzarle

interpretarle

nel modo migliore.

In questo la statistica può aiutarci.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Statistica e vita quotidiana

Lo stesso «linguaggio» statistico negli ultimi anni è entrato in maniera

dirompente in ogni settore della conoscenza.

Un esempio è il termine "inflazione" che sta ad indicare un

aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche

diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta

(cit. Dizionario Treccani).

Il nome è la traduzione dell'inglese inflation, che, contrariamente al

vocabolo italiano, ha conservato anche l'originario significato di

"gonfiaggio", derivato dal latino "inflatio".

Il mondo scientifico ha usato questo termine per definire una delle più

importanti teorie cosmologiche.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Statistica e vita quotidiana

La teoria dell’inflazione prevede che l'universo, poco dopo il Big bang,

abbia subito una espansione rapidissima.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

La teoria è stata proposta nel 1981 da Alan Guth e Alexei Starobinski.

ed ha recentemente trovato numerose evidenze sperimentali dirette.

Il termine inflazione sembra sia stato «suggerito» dall’inflazione che ha

caratterizzato l’economia americana tra fine anni 70 e inizio anni 80.

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L’Istat – Organizzazione e attività

Le informazioni sono rilasciate gratuitamente sul sito web www.istat.it

sotto forma di comunicati stampa, pubblicazioni, tavole di dati, banche

dati e sistemi informativi.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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L’Istat – Organizzazione e attività

Banche dati e sistemi informativi

Le banche dati sono “magazzini” in cui l'utente può scegliere in base alle

proprie esigenze il tipo di dati e il loro livello di dettaglio e costruire le

tabelle in maniera personalizzata.

Le banche dati dell’Istat sono numerose e spaziano dall’economia alla

demografia ma sviluppano anche temi trasversali.

In particolare sul sito dell’Istat sono proposte numerose banche dati

suddivise in vari ambiti tematici.

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Nell’ambito di tutta l’attività svolta dall’Istat particolare attenzione è stata rivolta

negli ultimi anni alla misurazione del benessere.

Il tema della misurazione del benessere interessa politici, sociologi, economisti,

ecologisti e psicologi.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

Il progetto BES

Misurare il benessere permette di:

1) individuare delle azioni politiche per migliorare la qualità della vita

2) fornire servizi più adeguati in base alle necessità vigenti

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Socrate Platone Aristotele Seneca

Il progetto BES

Pensiamo innanzitutto a Socrate il quale disse un giorno: «L'esser contenti è

una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale».

Platone intendeva la felicità come astrazione dalla realtà e contemplazione

del mondo delle Idee contrapposta alla felicità aristotelica che si realizza nel

rapporto col prossimo e nella partecipazione del cittadino alla vita della polis.

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Per Aristotele l’obiettivo non può essere una crescita illimitata dei beni

materiali. Infatti l’ossessione per l’accumulo di denaro e ricchezze ci distrae dalla

ricerca di una “vita buona” che non è una ricerca individuale ma un

progetto collettivo. Compito del politico è perseguire un’economia “naturale”,

capace di generare la “vita buona” per i membri della comunità.

Dall’esito di questo confronto emerse poi il concetto di felicità che fu alla base

della teoria utilitarista e quindi del pensiero economico contemporaneo.

Chiudiamo con le celebri parole di Lucio Anneo Seneca il quale disse:

«Nego che la ricchezza sia un bene. Se così fosse farebbe gli uomini migliori…

Inoltre ammetto che si possa possedere la ricchezza, che essa è utile e porta

molti vantaggi alla vita. Presso l’uomo saggio la ricchezza è tenuta in servitù,

presso lo sciocco essa ha il sopravvento e diventa padrona.

«È grande chi sa essere povero nella ricchezza»

Il progetto BES

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Definizione di Benessere (cit. Vocabolario della lingua italiana Devoto Oli)

deriva dalla locuzione bene essere e indica

- uno stato armonico di salute, di forze fisiche e morali

- una condizione di prosperità garantita da un ottimo livello di vita e da

un’equa distribuzione della ricchezza: l’obiettivo del «buon governo»

Lo studio del benessere è multidimensionale e deve tener conto di aspetti:

- oggettivi rilevati indipendentemente da valutazioni personali (es. la

disoccupazione)

- soggettivi correlati a opinioni, giudizi e sentimenti delle persone.

Consentono di misurare il progresso della società perché danno informazioni

su aspetti che altri indicatori socio-economici non affrontano.

Il progetto BES

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Il progetto BES

Nella banche dati dell’Istat si possono

trovare molte informazioni riconducibili al

benessere.

L’Istat ha inoltre messo in campo nel

2010, insieme al Consiglio nazionale

dell’economia e del Lavoro (Cnel), uno

specifico progetto per la misurazione del

benessere in Italia anche a livello

territoriale: il progetto BES.

Il progetto BES ha identificato 12

dimensioni del benessere (basate su

134 indicatori), che possono definire il

benessere dei soggetti di una

popolazione.

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BES è acronimo di Benessere Equo e Sostenibile

EQUO perché il benessere deve essere distribuito a tutti i soggetti della

popolazione, senza distinzione e senza parzialità, in uguale misura a tutti;

SOSTENIBILE perché deve essere garantito anche alle future generazioni: il

benessere di oggi non deve influire negativamente sulle generazioni future.

www.misuredelbenessere.it

Il progetto BES

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Il progetto BES

La rilevazione degli aspetti soggettivi genera un alto valore informativo.

Le percezioni e le valutazioni infatti influenzano il modo in cui le persone

affrontano la vita e usufruiscono delle opportunità.

Gli indicatori soggettivi consentono di valutare le eventuali divergenze tra

ciò che le persone riferiscono e ciò che viene catturato dagli indicatori oggettivi.

Il concetto di benessere è articolato in letteratura in 2 macro dimensioni

(Michalos, 2008; Zapf, 1975, 1984):

1) condizioni di vita, che presenta sia aspetti oggettivi sia soggettivi;

2) benessere soggettivo.

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Il progetto BES

Il benessere soggettivo ha un carattere di trasversalità e può essere riferito

sia ad ambiti di vita specifici, sia alla vita nel suo complesso.

Il dominio “benessere soggettivo” proposto nel BES, riguarda le

valutazioni e le percezioni espresse direttamente dagli individui sulla loro

vita in generale, ma anche quelle riferite ad ambiti più specifici, che

afferiscono ai diversi domini del BES.

Alcuni degli indicatori individuati completano il quadro di questi domini,

come ad esempio l’indicatore sulla soddisfazione per le relazioni

familiari inserito nel dominio relazioni sociali.

Il gruppo tematico Benessere soggettivo ha collaborato con gli altri gruppi

per individuare le informazioni di tipo soggettivo che completano ogni area,

sia in termini di valutazione soggettiva delle condizioni di vita (opinioni,

fiducia, ecc.) sia in termini di benessere soggettivo (soddisfazione).

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Il progetto BES

Il concetto di benessere soggettivo è individuato da 2 dimensioni:

Dimensione cognitiva. Rappresenta il processo attraverso il quale

ciascun individuo valuta (in termini di “soddisfazione”) in modo

retrospettivo la propria vita, vista nel suo complesso.

Tale valutazione soggettiva viene fatta con riferimento a determinati

standard personali (aspettative, desideri, esperienze passate, ecc.).

Dimensione affettiva. Sta ad indicare le emozioni che i soggetti

sperimentano durante la loro vita quotidiana.

Al contrario della componente cognitiva, che implica una riflessione a

posteriori sulla propria vita fino ad un certo momento, la componente

affettiva è legata al presente, alla situazione attuale.

La ricerca sulla misurazione della componente “affettiva” è ancora in

progress, e dunque in questa fase la definizione degli indicatori

proposti al BES si riferisce solo alla componente cognitiva.

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Il progetto BES

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Il progetto 8milaCensus

L’Istat ha realizzato un secondo interessante progetto che permette di

approfondire alcuni aspetti correlati al benessere e non solo con una

partizione territoriale più «fine» che considera tutti i comuni d’Italia

Si tratta della piattaforma per la diffusione dei dati censuari territoriali:

http://ottomilacensus.istat.it/

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Il progetto 8milaCensus

8milaCensus

• è una piattaforma di accesso ai dati censuari sulla popolazione, che

attraverso un'ampia selezione di indicatori in serie storica,

• valorizza il patrimonio informativo riferito al territorio,

• per favorire una lettura dei cambiamenti del Paese dal 1951 al 2011

• in una prospettiva spazio-temporale

• al servizio delle esigenze di conoscenza di cittadini e amministratori locali

e a supporto delle attività di analisi e programmazione.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Il progetto 8milaCensus

8milaCensus è orientato alla semplificazione nella fruizione dei dati:

• a partire dalla scelta da parte dell'utente dei temi o territori da analizzare,

• sino all'approfondimento sul significato degli indicatori e/o sulle

metodologie adottate.

I 99 indicatori presentati

• sono tratti dai censimenti generali della popolazione e delle abitazioni

• e sono riferibili ad otto ambiti tematici strutturati in 15 sottotemi

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Il progetto 8milaCensus

TEMI

SOTTOTEMI

Popolazione

- Dinamica demografica e territorio

- Struttura della popolazione

Integrazione degli stranieri

- Indici di presenza ed integrazione

Famiglie

- Struttura familiare

- Struttura delle famiglie giovani

- Struttura delle famiglie anziane

Condizioni abitative ed insediamenti

- Patrimonio abitativo

- Condizioni abitative

Istruzione

- Istruzione per classi di età

- Livello generale di istruzione

Mercato del lavoro

- Attività della popolazione

- Disoccupazione

- Occupazione

Mobilità

- Spostamenti quotidiani

Vulnerabilità materiale e sociale

- Potenziali difficoltà materiali e sociali

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Il progetto 8milaCensus

I dati consultabili on line sono relativi a due periodi.

1) Periodo 1991-2011

Il confronto è facilitato dalla ricostruzione delle serie ai confini del 2011

per i comuni che hanno subito variazioni territoriali nel trentennio precedente,

neutralizzando quindi l'effetto delle trasformazioni che nel tempo ne hanno

cambiato la dimensione in seguito a scissioni, aggregazioni etc.

2) Periodo 1951-2011

una selezione analoga di indicatori riferita ai singoli comuni italiani considerati ai

confini storici è disponibile tramite download in pacchetti suddivisi per regione.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

Sviluppi futuri

1) presentazione di dati a livello subcomunale;

2) ricostruzione ai confini attuali (1951-1981).

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Il progetto 8milaCensus

I 99 indicatori permettono di tracciare un profilo del territorio attraverso

• la rielaborazione di indicatori semplici tradizionali, resi confrontabili

in serie storica, grazie alla ricostruzione dei dati di base;

• la costruzione indicatori complessi già noti in letteratura (come

esempio l’indice di deprivazione materiale (IDM), l’indice di deprivazione

sociale (IDS) utilizzando gli indicatori elementari già presenti sulla

piattaforma;

• l’utilizzo di indicatori originali complessi (già disponibili sulla

piattaforma), come ad es. l’indice di vulnerabilità sociale e

materiale.

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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Il progetto 8milaCensus

L’indice di vulnerabilità sociale e materiale è costruito attraverso la sintesi

di 7 indicatori che sintetizzano le 2 dimensioni “materiale” e “sociale”

Media aritmetica corretta dei valori normalizzati dei seguenti 7 indicatori:

1. incidenza percentuale della popolazione di 25- 64 anni analfabeta e alfabeta

senza titolo di studio;

2. incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico;

3. incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale;

4. incidenza percentuale della popolazione in affollamento grave;

5. incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti;

6. incidenza percentuale di famiglie monogenitoriali giovani e adulte;

7. incidenza percentuale di giovani di 15-29 anni non attivi e non studenti.

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Il progetto 8milaCensus

Indice di vulnerabilità materiale e sociale 1991 e 2011. Quartili di popolazione residente

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Il progetto 8milaCensus

Indice di vulnerabilità materiale e sociale 1991 e 2011. Quartili di popolazione residente

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Il progetto 8milaCensus

Esempio di consultazione – La provincia di Pescara

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Il progetto 8milaCensus

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Il progetto 8milaCensus

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Il progetto 8milaCensus

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Il progetto 8milaCensus

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Conclusioni

Molti degli strumenti messi a diposizione dall’Istat (BES, 8milaCensus etc

sono orientati alla produzione di DATI che permettono di:

«leggere» in maniera consapevole aspetti legati al benessere del territorio

in un’ottica spazio-temporale multidimensionale (INFORMAZIONE);

facilitando l’individuazione di potenziali aree di criticità (CONOSCENZA);

in un contesto funzionale all’azione di governo locale (DECISIONE) .

Domenico Di Spalatro - Pescara, 26 ottobre 2015

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8milaCensus