Stefano Bollani - Rotary Club Siena EstStefano Bollani organizzato per il 12 gennaio presso il...
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ROTARY INTERNATIONAL
Distretto 2071 Italia
Segreteria Telefonica h24:
348/8092099
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La Lizza, 1 — Siena
0577.382111
Conviviali
2° e 4° Martedì
altre riunioni
1° e 3° Martedì
n. 5
DICEMBRE 2017
ANNATA
2017 - 2018
noti
zie
Stefano Bollani
“Piano Solo”
2
Governatore 2017/2018 Distretto 2071: Giampaolo Ladu
Presidente: PAOLO FREZZOTTI
Vice Presidente: Raffaele Bonanni
Presidente Incoming: Silvia Trapassi
Past President: Steven Verhelst
Segretario: Nicola Ghini
Prefetto: Stefano Burroni
Tesoriere: Marco Fabbri
Consiglieri: Rodolfo Donzelli, Stefano Fabbri, Claudio Magagnoli, Alfredo Mandarini
Commissioni:
Amministrazione del Club: Claudio Magagnoli (Presidente), Marco Fabbri, Nicola Ghini
Sviluppo Effettivo: Paolo Nannini (Presidente), Curzio Mazzi, Ettore Pellegrini
Fondazione Rotary: Paolo Almi (Presidente), Piero Florio, Vincenzo Pagano Progetti: Stefano Fabbri (Presidente), Andrea Capotorti, Alessandro Gabbiai
Pubbliche Relazioni: Andrea Santini (Presidente), Antonio Cinotti, Rodolfo Donzelli, Claudio Giomini, Ettore Pellegrini
Redazione:
Antonio Cinotti - Rodolfo Donzelli - Claudio Giomini - Ettore Pellegrini - Andrea Santini
Fotografie: Claudio Giomini, Stefano Burroni, Silvia Trapassi
Impaginazione e grafica: Andrea Santini
in questo numero
2 Organigramma e indice
3 Lettera di Gennaio del Governatore Giampaolo Ladu
4, 5 Visita Mostra Ambrogio Lorenzetti e Conviviale 5 Dicembre
6 Riunione di caminetto del 12 Dicembre
7 Incontro con il R.C. Trieste Nord del 16 Dicembre
8, 9, 10 Cena degli Auguri del 19 Dicembre
11 Varie
12 “Le palle di Marignano” di Ettore Pellegrini
13 Il Banco Alimentare
14 “Il Taccola, l’Archimede da Siena” di Andrea Santini
15 Programma di Gennaio
4
5 Dicembre
Visita alla Mostra di Ambrogio Lorenzetti
Conviviale: Relatore il Dott. Daniele Pitteri, Diretore del S. Maria della Scala
Palazzo Squarcialupi - Complesso Museale S. Maria della Scala
Martedì 5 Dicembre ab-
biamo avuto una splen-
dida opportunità per
visitare la mostra di Am-
brogio Lorenzetti e di
visitare e “vivere” il Santa
Maria della Scala. La mo-
stra di Ambrogio Loren-
zetti è sicuramente
l’evento più importante
dell’anno per quanto
riguarda la vita culturale
cittadina, era probabil-
mente dal 2003, quando
ci fu l’indimenticabile mostra di Duccio di Buoninsegna,
che Siena non ospitava una mostra di questo spessore
artistico. Accompagnati da due operatrici preparatissi-
me che ci hanno guidato in un percorso unico abbiamo
potuto ammirare in via esclusiva molte delle opere
dell’artista che spesso viene ingiustamente ricordato
solo per “il Buon Governo” e che invece ha una produ-
zione di rilievo assoluto. Abbiamo così scoperto che il
Lorenzetti è stato il pittore ufficiale della città di Siena
durante il periodo del Governo dei 9 e che per questo
alla classica pittura sacra del periodo ha affiancato ope-
re civiche e politiche. La mostra ripercorre grazie al ri-
entro di molte opere oggi sparse in tutto il mondo, dal
Louvre alla National Gallery, il ciclo pittorico dell’artista
senese fino al 1348, anno in cui la Peste Nera uccise lui
e tutta la sua famiglia. Dopo la visita, che ha visto una
partecipazione molto nutrita ed interessata, il Direttore
del Santa Maria della Scala, Dottor Daniele Pitteri, ci ha
voluto concedere un grande onore; il Rotary Club Siena
Est ha infatti organizzato una Cena Conviviale
all’interno del Santa Maria della Scala, all'ultimo piano
del Palazzo Squarcialupi. E’ stata la prima cena organiz-
zata nella sala appena recuperata ed è quindi stata per
tutti un’occasione molto particolare. Durante la sua
dettagliata relazione, il Dottor Pitteri ci ha spiegato che
recuperare ambienti del complesso dell’antico Spedale
è molto complesso ma riserva grande soddisfazione.
Soddisfazione che è stata manifestata dai molti ospiti
della serata che hanno confermato di essere nati pro-
prio nell’ambiente che ci ha accolto, che faceva parte
del reparto di Ostetricia. L’appello del Direttore del
Complesso ai presenti alla Conviviale è stato quello di
far vivere il Santa Maria della Scala visitandolo e facen-
dolo conoscere, anche senza occasioni particolari; co-
me la mostra di Lorenzetti infatti gli ambienti sono un
formidabile bagaglio culturale della città ed anche un
vero e proprio spazio aperto che deve tornare ad ospi-
tare le persone ed i turisti ma anche i senesi, veri padro-
ni di casa dell’intera struttura. (A.C.)
OSPITI DEL CLUB: 1
OSPITI DI SOCI: 4
CONIUGI: 22
SOCI: 32
Riunione di caminetto del 12 Dicembre
“presentazione del viaggio”
Relatore Raffaele Bonanni
6
PRESENZE
SOCI: 19
Il caminetto del 12 dicembre è stato dedicato
alla presentaz6ione del viaggio del Club che si
terrà nella prossima primavera e precisamente
dal 25 al 28 aprile 2018. “Modena e Parma:
gastronomia,motori,arte e musica" è il titolo
con cui Raffaele Bonanni ha iniziato la sua pre-
sentazione: andremo in una terra famosa per il
Lambrusco, l'Aceto Balsamico, il Parmigiano, il
Culatello e tante altre prelibatezze, che ciaspet-
tano in ristoranti selezionati, con i propri me-
nù diversi e particolari. Il viaggio è stato inoltre
pensato per coniugare al soggiorno ed alla sco-
perta delle due città appuntamenti di notevole
interesse, quali: la visita al Museo Storico Fer-
rari a Maranello per provare con i simulatori
l'ebbrezza di guidare una formula uno; la me-
ravigliosa musica pucciniana della Tosca al Re-
gio di Parma, con il suo temutissimo loggione
storicamente il più terribile giudice delle per-
formances dei cantanti lirici, quali che ne sia il
nome e la fama. Dice Raffaele che quella che
visiteremo“ è una zona ricca di emozioni for-
ti, è la terra di Peppone e Don Camillo,con luo-
ghi meravigliosi come la Reggia di Colorno e il
Labirinto di Franco Maria Ricci: ci aspetta con la
speranza che il tempo ci consenta di vivere una
vacanza spensierata e da ricordare”. I parteci-
panti al caminetto hanno manifestato notevole
interesse per il viaggio, che è ancora in via di
definizione per gli ultimi dettagliche saranno
ufficializzati e diffusi quanto prima, per poi
passare alla fase della prenotazione da parte
dei partecipanti. Sarà un’esperienza importan-
te per vivere insieme, all'insegna dei valori ro-
tariani che ci accompagnano e con spirito di
vera amicizia, momenti caratterizzati dalla bel-
lezza, cultura, arte, musica, gastronomia ed ec-
cellenze dei luoghi che visiteremo. (C.G.)
Conviviale del 19 Dicembre
CENA DEGLI AUGURI OSPITI DEL CLUB: 22
OSPITI DI SOCI: 8
CONIUGI: 42
SOCI: 55
Un coro di voci
bianche, come
noto recente-
mente costitui-
to presso l'Ac-
cademia Chi-
giana con la
sapiente guida del Maestro Puccianti ed il contributo
economico anche del nostro sodalizio, ha accolto soci
ed ospiti nel salone d'ingresso del N.H. Hotel, riscaldan-
do i cuori con emozioni e sentimenti che i bambini im-
pegnati a dimostrare la loro bravura con pezzi brevi ma
impegnativi hanno suscitato. Tali favorevoli sensazioni
non sono state solo estemporanee ma hanno accompa-
gnato tutta la serata, rafforzate dalle parole del Presi-
dente che in più occasioni ha richiamato i valori rotaria-
ni, di amicizia e solidarietà, ampiamente presenti nel
nostro Club e che hanno trovato concreta estrinsecazio-
ne, tra l'altro, nell'intervento operato per la ricostruzio-
ne di una biblioteca nel territorio terremotato marchi-
giano di S.Ginesio, comune legato a Siena da una vicen-
da plurisecolare, esposta analiticamente in un libretto
distribuito ai soci. Il Presidente inoltre, ricordando che
la serata degli auguri segna il "giro di boa" del suo man-
dato ha invitato i soci ad adoperarsi per contribuire alla
migliore realizzazione di alcuni progetti qualificanti
dell'annata. Si è soffermato in concreto sul concerto di
Stefano Bollani organizzato per il 12 gennaio presso il
Teatro del Popolo di Colle Val d'Elsa, per il quale sono
disponibili biglietti, il cui gettito economico è indispen-
sabile per la realizzazione del progetto in favore dei cie-
chi ed ipovedenti. Frezzotti, infine ha indicato che nel
prossimo mese di marzo ricorre il quarantesimo anni-
versario dalla costituzione del nostro Club ed ha solleci-
tato le adesioni alla gita che verrà organizzata nella
prossima primavera. Un brindisi, un affettuoso abbrac-
cio e sinceri auguri per tutti i soci hanno concluso sere-
namente una bella serata. (R.D.)
8
11
LA N
AZIO
NE
2 Rita Capotorti
3 Claudio Magagnoli
4 Edoardo Rubegni
6 Marco Baglioni
7 Vincenzo Pagano e Tiziana Campi
10 Ilaria Paffetti
13 Tiziana Piccolomini e Annamaria Vaselli
15 Andrea Scanu
16 Ginevra Ghini
20 Marco Fabbri, Steven Verhelst
21 Gabriella De Munari
23 Duccio Cottini, Andrea Nannini, Niccolò Rossi
24 Marco Scanu
26 Alessandro Zani
28 Elisabetta Guasconi
30 Elena Santini
compiono gli anni... GENNAIO
10 Corrado e Claudia Versace
buon anniversario a...
12
Il 10 gennaio 1555, Gian-
giacomo Medici, detto il
Marignano, comandante
generale dell‟esercito im-
p er ia l e e med i ceo
all‟assedio di Siena, dette
ordine di bombardare la
sezione di mura, che in
uscita da Porta Ovile pro-
teggeva l‟area absidale del
complesso monastico di S.
Francesco. Già da molti
mesi tutto il settore setten-
trionale della città era
oggetto di micidiali canno-
neggiamenti prodotti dalle
bombarde piazzate sul
Prato di Camollia e molti
edifici, anche civili, erano
stati abbattuti, mentre il
borgo della Castellaccia,
che si estendeva tra
l‟omonima porta, il Tor-
razzo d i mezzo e
l‟Antiporto, era divenuto un desolato campo di battaglia oggetto
di scontri quotidiani. Tuttavia, malgrado la loro poderosa forza
d‟urto, le batterie degli assedianti non erano state capaci di ri-
volgere le sorti della guerra in loro favore; come, per altro, non
era riuscito alle poderose forze di fanteria dell‟ esercito asburgi-
co che stringevano in un blocco ermetico i difensori di Siena:
stremati ma decisi a non arrendersi fintanto che le fortificazioni
della città mostravano di poter resistere a qualsiasi tentativo di
attacco. Marignano, costretto a chiudere in fretta la guerra, il
cui perdurare cominciava a creare grossi problemi finanziari e
logistici anche al Duca fiorentino e all‟Imperatore, dovette stu-
diare un diversivo strategico per sferrare il colpo risolutore alle
difese senesi. Il nuovo piano d‟azione ordito dal Marignano con
il consenso di Cosimo de‟Medici prevedeva l‟impiego di un altro
consistente reparto di artiglieria al fine di aprire una breccia
nelle mura della città; attraverso questo varco i lanzichenecchi
imperiali avrebbero scatenato il loro inarrestabile assalto finale.
Considerate sia la notevole resistenza offerta delle difese setten-
trionali di Siena, dove la grande fortezza eretta per volere di
Carlo V era divenuta l‟invulnerabile perno del sistema difensivo
cittadino, sia le difficoltà insite nell‟attaccare con l‟ artiglieria le
altre sezioni delle mura, quasi tutte in posizione dominante verso
l‟esterno, il Marignano si era reso conto che solo le cortine eret-
te a Est di Porta Ovile rappresentavano un bersaglio inquadrabi-
le con buone probabilità di successo. Conosceva la loro capacità
di interdizione perché rappresentavano la tratta più moderno
dell‟intera cinta: costruito nella seconda metà del XV sec. al fine
di assecondare un desiderio di Papa Pio II Piccolomini e rinfor-
zato con torri rompi tratta dotate di postazioni per armi da fuo-
co; inoltre non erano passate inosservate le misure di consolida-
mento approntate in extremis per ordine di Blaise de Monluc - il
comandante dell‟esercito francese inviato da Enrico II in aiuto
dei senesi -, ma proprio in questa sezione le mura erano sormon-
tate dall‟antistante colle di Ravacciano ed era questa l‟unica
cortina della città assediata che presentava condizioni favorevoli
ad un attacco di artiglieria, la cui funzionalità, a metà Cinque-
cento, era ancora fortemente condizionata dalla morfologia del
terreno. E proprio sul colle di Ravacciano, il 10 gennaio 1555,
l‟esercito imperiale schierò oltre venti pezzi di artiglieria pesan-
te, che, entrati in azione alle prime luci dell‟alba sparando 9-10
colpi per salva, misero a dura prova la cortina bersagliata. Il
cronista Alessandro Sozzini descrive accuratamente il bombar-
damento, contando 265 cannonate esplose nella giornata contro
l‟obbiettivo, ma con scarso effetto, per essere quella sezione di
mura “più forte che sia in tutto il circuito della città” e perché
gli artiglieri imperiali “mandavano molte botte in terra” cer-
cando di colpire la base della cortina per indebolirne la staticità
e farle crollare. In realtà, già verso mezzogiorno, Monluc aveva
notato i primi cedimenti e temendo l‟ ormai imminente apertura
di una breccia decise una contromossa che si rivelò vincente.
Dopo aver verificato che dalle postazioni della Santa Croce, una
fortificazione laterale a Porta Camollia verso Est, si potevano
colpire di fianco i cannoni schierati a Ravacciano che erano
protetti solo con gabbionate frontali, dette ordine al comandante
dell‟artiglieria, Christophe de Bassompierre, di organizzare
un‟azione di controbatteria nell‟intento di ostacolare il fuoco
nemico. Mentre i genieri preparavano la piazzola di tiro sul ba-
stione meridionale del forte di Santa Croce, fu prelevato dalla
fortezza un grosso cannone, che però rimase bloccato per la
rottura di una ruota. Allora Bassompierre dovette ricorrere ad
una soluzione d‟emergenza, impiegando un altro pezzo
d‟artiglieria: un „mezzocannone‟ meno potente ma più preciso
dell‟altro, in dotazione ad un artigliere senese, che, dopo alcuni
tiri di assestamento della mira, iniziò a centrare il bersaglio.
L‟esito della controbatteria andò ben oltre l‟obbiettivo di una
semplice azione di disturbo, perché il bravo artigliere distrusse
sei cannoni e ne danneggiò molti altri, gettando lo scompiglio
tra gli addetti ai pezzi, che si rifiutarono di esporsi a tanto peri-
colo. La sua buona mira, favorita dalla possibilità di colpire il
fianco non protetto della batteria nemica, decretò il fallimento
della manovra ordita dal Marignano e costrinse gli imperiali a
ritirarsi precipitosamente, inseguiti dallo scherno dei senesi
accorsi sulle mura di Ovile: martoriate, ma rimaste in piedi. Fu
un episodio importante sotto vari aspetti, del quale, infatti, si
sono interessati sia gli storici di Siena, che salvò così la sua
libertà – dopo quattro mesi i suoi difensori sarebbero stati co-
stretti ad arrendersi per fame, ma non sconfitti in combattimento
-; sia i biografi del Monluc per evidenziarne la sagace conduzio-
ne di una strategia difensiva vincente; sia gli studiosi di architet-
tura militare e di storia della guerra: l‟impresa del cannoniere
senese costituisce probabilmente il primo successo del fuoco di
controbatteria attestato dalla descrizione di fonti autorevoli.
Infine è facile ipotesi ri-
condurre al bombardamen-
to imperiale il recente rin-
venimento di alcune palle
di cannone da parte dei
membri dell‟Ass.ne Amici
delle Mura proprio sotto le
cortine bersagliate in quel
lontano 10 gennaio. Come
suggerisce il Sozzini, po-
trebbe trattarsi delle
“botte andate in terra” nel
corso dell‟azione, che il
destino ha voluto restituire
alla documentazione stori-
ca della drammatica gior-
nata di guerra, quando le
fortificazioni di Siena det-
tero un‟ulteriore, significa-
tiva prova della loro invio-
labilità. (E.P.)
di Ettore Pellegrini
14
Mariano di Iacopo
detto Taccola (1381-
1453 circa) o come
sembra amasse de-
finirsi lui stesso Ar-
chimede da Siena, i-
naugura la rinascita
della cultura tecnica
a Siena. Dalla fre-
quentazione della bottega di Iacopo della
Quercia trasse l’abilità di disegnatore. Con
Taccola - soprannome ereditato dal padre e
non a causa del suo naso aquilino - entra in
scena la figura nuova dell’ingegnere autore di
tecnologici illustrati dove le immagini sono
concepite come strumento fondamentale di
comunicazione. Ingegnere, scultore e scrittore
del Rinascimento, pubblica due opere De Inge-
neis e De Machinis, nelle quali anticipa disegni
e soluzioni poi riprese e sviluppate, successi-
vamente, dallo stesso Leonardo. Macchine da
guerra, fortificazioni, oggetti di uso più comu-
ne, fino ad arrivare al sogno di ogni uomo di
sempre , volare, con l’anticipazione del para-
cadute, ripreso poi da Leonardo, sono le
invenzioni/intuizioni di questo poliedrico per-
sonaggio senese che collaborrerà anche con
il Brunelleschi nell’ideazione dei macchinari
n e c e s s a r i a l l a c o s t r u z i o n e e
all’approvvigionamento delle materie prime
per il cantiere di Santa Maria del Fiore. Nel
1432 offrì i suoi servigi, come ingegnere idrau-
lico, all’Imperatore Sigismondo di Lussembur-
go, sostenitore della causa di Siena contro Fi-
renze. Dal 1434 prestò regolarmente i suoi
servizi per la Repubblica di Siena. Partecipò al-
la realizzazione del sistema di approvvigiona-
mento idrico della città curando in particolare
il tracciamento dei bottini. Si occupò anche di
pratiche subacquee, intese sia come recupe-
ro di oggetti sommersi, sia come possibilità
per l’uomo di galleggiare, nuotare e respirare
sott’acqua senza fatica. Per la Repubblica di
Siena si occupò anche di progetti di bonifica
delle paludi maremmane e delle attività mi-
nerarie. La rilevanza storica, riscoperta a fine
settecento, di Mariano di Iacopo, è da collega-
re alla sua capacità di interpretare, tra i primi
dell’età dell’umanesimo, il ruolo proprio di di-
vulgatore tecnico-scientifico, autore di trattati
in cui per la prima volta le immagini sono uno
strumento essenziale per la comprensione e
la comunicazione di un testo. La sua produ-
zione è da leggere come il primo serio tentati-
vo di superare la segretezza professionale ti-
pica delle corporazioni medievali e di incenti-
vare la libera circolazione del sapere tecnico,
tramandato, fino ad allora, solo oralmente o
tramite scritti approssimativi come i
“quaderni di bottega”. In alcune pagine dei
suoi trattati annotò persino la data ed il luogo
dell’esposizione delle sue invenzioni ad altri
esperti, riportan-
done i commenti,
le critiche e i sug-
gerimenti. Con
questo approc-
cio, i suoi testi fi-
nirono col diven-
tare dei veri ma-
nuali tecnici in
continuo aggior-
namento. (A.S.)
Il Taccola “Archimede da Siena”
di Andrea Santini
15
PROGRAMMA GENNAIO
Martedì 9 gennaio 2018 CONVIVIALE - NH HOTEL - 20:15 Il Tesoro del Duomo e del Santa Maria della Scala , in anteprima per il Rotary Club Siena Est. Relatori: Dott. Stefano Di Bello, Responsabile Siena Opera Civita e Don Enrico Grazzini, Storico dell'Arte
Ore 19,45 Aperitivo Ore 20,15 Cena
Venerdì 12 gennaio 2018 CONCERTO DI STEFANO BOLLANI - Teatro del Popolo di Colle Val d' Elsa - 21:30 Concerto del Maestro Stefano Bollani " Piano Solo " a supporto del Service " Siena tra le dita ".
Martedì 16 gennaio 2018 Riunione di Caminetto - NH HOTEL - 19:00 " Fondazione MPS oggi, meno vicino alla Banca e più alla Città " a cura di Silvia Trapassi Argomenti Rotariani e vita del Club Il Caminetto è aperto anche a Coniugi ed amici
Martedì 23 gennaio 2018 CONVIVIALE - NH HOTEL - 20:15 " L'innovazione nell'agroalimentare per lo sviluppo economico e sociale nel Mediterraneo" Relatore Prof. Angelo Riccaboni Presidente della Fondazione PRIMA - Partnership for Research and Innovation in the Mediterra-nean Area.
Ore 19,45 Aperitivo Ore 20,15 Cena
Martedì 30 gennaio 2018 Riunione di Caminetto - NH HOTEL - 19:00 " L' ultima cinta muraria di Siena, rapporti geometrici della città ", a cura di Stefano Fabbri. Argomenti Rotariani e vita del Club. Il Caminetto è aperto anche a coniugi ed amici.
Prenotazioni tramite la Segreteria telefonica 348 8092099 oppure inviando e-mail a
siena est