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Fondazione Teatro Trivulzio
Piazza Risorgimento, 19 P.IVA 0546048096420066 Melzo (MI) www.teatrotrivulzio.it02.92278742 [email protected]
Teatro TrivulzioMelzo
STAGIONE SCUOLE2019
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ALLA CORTESE ATTENZIONEDEL DIRIGENTE SCOLASTICO E DEI DOCENTI
Teatro TrivulzioMelzo (MI)
STAGIONE SCUOLE9-2020
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ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E DEI DOCENTI
Teatro Trivulzio
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Gentile Dirigente scolastico, gentili docenti, con piacere Vi presentiamo gli spettacoli della Stagione Scuole di Teatro Trivulzio. Con il contributo e il sostegno dell’Amministrazione Comunale siamo certi che il teatro possa essere un significativo veicolo di valori che devono fare parte dell’educazione di un giovane studente.Ogni spettacolo vuole raggiungere un pubblico preciso (che troverete indicato nelle schede di ciascun evento) e tratta di svariate tematiche interessanti per lo sviluppo, la crescita e l’educazione degli studenti, dai più piccoli ai più grandi. Non c’è Società senza Cultura. Non c’è Cultura senza Arte. Non c’è Arte senza Teatro. Buona lettura.
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docenti,
con piacere Vi presentiamo gli spettacoli della Stagione Scuole di Teatro Trivulzio. Con il contributo e il sostegno dell’Amministrazione Comunale siamo certi che il teatro possa essere un significativo veicolo
ll’educazione di un giovane studente. Ogni spettacolo vuole raggiungere un pubblico preciso (che troverete indicato nelle schede di ciascun evento) e tratta di svariate tematiche interessanti per lo sviluppo, la crescita e l’educazione degli
più piccoli ai più grandi.
Presidente della Fondazione Teatro Trivulzio
Per richiedere informazioni sugli spettacoli, per prenotare e per organizzare una replica,
è possibile contattare la segreteria del teatro.
02.92.27.87.42
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con piacere Vi presentiamo gli spettacoli della Stagione Scuole di Teatro Trivulzio. Con il contributo e il sostegno dell’Amministrazione Comunale siamo certi che il teatro possa essere un significativo veicolo
Ogni spettacolo vuole raggiungere un pubblico preciso (che troverete indicato nelle schede di ciascun evento) e tratta di svariate tematiche interessanti per lo sviluppo, la crescita e l’educazione degli
Samuele Ferrarese Presidente della Fondazione Teatro Trivulzio
Per richiedere informazioni sugli spettacoli, per prenotare e per organizzare una replica,
è possibile contattare la segreteria del teatro. TEATRO TRIVULZIO
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SCUOLA DELL’INFANZIA
VOCI4 marzo 2020
di e con testo di scenografie di musiche dei cantante lirica luci di fotografie di
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SCUOLA DELL’INFANZIA
VOCI 4 marzo 2020 - in mattinata
di e con Claudio Milani Francesca Marchegiano
scenografie di Elisabetta Viganò, Armando Milanimusiche dei Sulutumana, Andrea Bernasconicantante lirica Beatrice Palumbo
Fulvio Melli fotografie di Paolo Luppino
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Elisabetta Viganò, Armando Milani Sulutumana, Andrea Bernasconi
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Lo spettacolo
In questa storia c’è una Principessa buona che nutre il suo bambino con il pane e con le favole, e una Principessa cattiva, che se lo vuole mangiare. Il bambino si chiama Pietro e ha una voce magica, ma la tiene chiusa in fondo alla gola. Sarà gall’insegnamento di un padre speciale, che Pietro troverà il coraggio di salvarsi dal pericolo e crescere, cantando al mondo la sua canzone. Una magica e toccante storia che insegna ai bambini, vita superando gli ostacoli e accettandone i doni, esprimendo, con coraggio e senza pregiudizi, la voce che ognuno ha nel cuore.
È fare tanto, tantissimo, con poco. È vedere quel che noi non siamo più abituati a vedere.E poi c’è la parola. La parola che incanta e disvela.Quello di Milani è il teatro del marchingegno.noi. Il teatro di Claudio Milani è teatro per tutti. Da vedere.
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In questa storia c’è una Principessa buona che nutre il suo bambino con il pane e con le favole, e una Principessa cattiva, che se lo vuole mangiare. Il bambino si chiama Pietro e ha una voce magica, ma la tiene chiusa in fondo alla gola. Sarà grazie all’incontro con il bambino di carta, il bambino blu, e all’insegnamento di un padre speciale, che Pietro troverà il coraggio di salvarsi dal pericolo e crescere,
Una magica e toccante storia che insegna ai bambini, e ricorda agli adulti, l’importanza di affrontare la vita superando gli ostacoli e accettandone i doni, esprimendo, con coraggio e senza pregiudizi, la voce
Claudio Milani
Claudio Milani è attore per bambini. (I bambini sono ilpubblico più esigente). E come i bambini di una volta, il suo teatro non butta via nulla, inventa con poco. Ama la semplicità. Ricicla tutto. Porta in scena argomenti noti, scoprendo aspetti sempre nuovi. È riutilizzare ogni cosa, trovando in essa una funzione nuova.
È vedere quel che noi non siamo più abituati a vedere.E poi c’è la parola. La parola che incanta e disvela. È arte maieutica. Quello di Milani è il teatro del marchingegno. Un meccanismo che mette in mot
Il teatro di Claudio Milani è teatro per tutti. Da vedere.
Per informazioni e prenotazioni:
02.92.27.87.42
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In questa storia c’è una Principessa buona che nutre il suo bambino con il pane e con le favole, e una Principessa cattiva, che se lo vuole mangiare. Il bambino si chiama Pietro e ha una voce magica, ma la
razie all’incontro con il bambino di carta, il bambino blu, e all’insegnamento di un padre speciale, che Pietro troverà il coraggio di salvarsi dal pericolo e crescere,
e ricorda agli adulti, l’importanza di affrontare la vita superando gli ostacoli e accettandone i doni, esprimendo, con coraggio e senza pregiudizi, la voce
è attore per bambini. (I bambini sono il
E come i bambini di una volta, il suo teatro non butta via nulla, inventa con poco. Ama la semplicità. Ricicla tutto. Porta in scena argomenti noti, scoprendo aspetti sempre nuovi. È riutilizzare ogni cosa, trovando in essa una
È vedere quel che noi non siamo più abituati a vedere.
Un meccanismo che mette in moto quel che è dentro di
Biglietto € 7
Gratuità per insegnanti
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SCUOLA PRIMARIA
KANU5 FEBBRAIO 2020
con accompagnamentomusicale a cura di
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SCUOLA PRIMARIA
KANU 5 FEBBRAIO 2020 – in mattinata
Bintou Ouattara
ccompagnamento Mamadeni Coulibaly (voce, bara e calebasse)musicale Haruna Kuyateh (voce, kora, gangan)a cura di
Spettacolo vincitore del premioIn-Box Verde 2019
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Mamadeni Coulibaly (voce, bara e calebasse) Haruna Kuyateh (voce, kora, gangan)
del premio
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Lo spettacolo
KANU (amore in lingua bambarà) è uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano. Malinkè, per la precisione.Faso, accompagnano il racconto di Bintou Ouattara con kora, gangan, bara e calebasse. Il ricordo dei cantastorie d'Africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà, diventa uno spettacolo originale, brillante, con tratti di fine umorismo e paradossale comicità.La leggenda della nascita del fiume Niger procede al ritmo regolare e disteso della kora, il canto ci culla nell'attraversarlo, le anse e le svolte improvvise sono incarnate da Bintou con una narrazionesorprendente e luminosa. Una vecchia, un vitello, un segreto, un re, una ragazza, un mercante, una magia, una regina e una
famiglia troppo numerosa, l'amore, gli antenati, grasso di toro, viaggi, tabù, gioielli ashanti, marabutti,
indovini, ippopotami e coccodrilli... Il Niger è trasparente e affacciandoci dai bordi di una piroga
immaginaria possiamo intravedere le ombre dei personaggi di storie antiche, tramandate nel canto e
mai dimenticate. O forse, quello che vediamo, trasognati e avvolti dalla
superficie, lo specchio d'acqua del fiume, e il racconto si rivela essere solo l'immagine riflessa del nostro
volto e con il suo enigma antico e misterioso.
Kanu è la trasposizione teatrale di un racconto, di un immaginario simlegata a una cultura antica e misteriosa, dove il destino dell'uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Una cultura di cui sappiamo pochissimo, che oggi bussa alle nostre porte con la sua straripante vitalità, la sua voglia di raccontarsi, il suo orgoglio e la sua eleganza.
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KANU (amore in lingua bambarà) è uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano. Malinkè, per la precisione. Haruna Kuyateh e Mamadeni Coulibaly, griotFaso, accompagnano il racconto di Bintou Ouattara con kora, gangan, bara e calebasse. Il ricordo dei cantastorie d'Africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà, diventa uno
, con tratti di fine umorismo e paradossale comicità. La leggenda della nascita del fiume Niger procede al ritmo regolare e disteso della kora, il canto ci culla nell'attraversarlo, le anse e le svolte improvvise sono incarnate da Bintou con una narrazione
Una vecchia, un vitello, un segreto, un re, una ragazza, un mercante, una magia, una regina e una
famiglia troppo numerosa, l'amore, gli antenati, grasso di toro, viaggi, tabù, gioielli ashanti, marabutti,
tami e coccodrilli... Il Niger è trasparente e affacciandoci dai bordi di una piroga
immaginaria possiamo intravedere le ombre dei personaggi di storie antiche, tramandate nel canto e
mai dimenticate. O forse, quello che vediamo, trasognati e avvolti dalla musica, altro non è che la
superficie, lo specchio d'acqua del fiume, e il racconto si rivela essere solo l'immagine riflessa del nostro
volto e con il suo enigma antico e misterioso.
Kanu è la trasposizione teatrale di un racconto, di un immaginario simbolico e di una sensibilità poetica legata a una cultura antica e misteriosa, dove il destino dell'uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Una cultura di cui sappiamo pochissimo, che oggi bussa alle
te con la sua straripante vitalità, la sua voglia di raccontarsi, il suo orgoglio e la sua eleganza.
Per informazioni e prenotazioni:
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KANU (amore in lingua bambarà) è uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un Haruna Kuyateh e Mamadeni Coulibaly, griot del Burkina
Faso, accompagnano il racconto di Bintou Ouattara con kora, gangan, bara e calebasse. Il ricordo dei cantastorie d'Africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà, diventa uno
La leggenda della nascita del fiume Niger procede al ritmo regolare e disteso della kora, il canto ci culla nell'attraversarlo, le anse e le svolte improvvise sono incarnate da Bintou con una narrazione sempre
Una vecchia, un vitello, un segreto, un re, una ragazza, un mercante, una magia, una regina e una
famiglia troppo numerosa, l'amore, gli antenati, grasso di toro, viaggi, tabù, gioielli ashanti, marabutti,
tami e coccodrilli... Il Niger è trasparente e affacciandoci dai bordi di una piroga
immaginaria possiamo intravedere le ombre dei personaggi di storie antiche, tramandate nel canto e
musica, altro non è che la
superficie, lo specchio d'acqua del fiume, e il racconto si rivela essere solo l'immagine riflessa del nostro
bolico e di una sensibilità poetica legata a una cultura antica e misteriosa, dove il destino dell'uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Una cultura di cui sappiamo pochissimo, che oggi bussa alle
te con la sua straripante vitalità, la sua voglia di raccontarsi, il suo orgoglio e la sua eleganza.
Biglietto € 7
Gratuità per insegnanti
Per informazioni e prenotazioni: TEATRO TRIVULZIO
02.92.27.87.42 - [email protected]
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SCUOLA PRIMARIA
LA FINTA SEMPLICE25 MARZO 2020
Opera buffa in Due Atti per sei voci e orchestradi Carlo Goldoni, musica di Michele Varriale
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SCUOLA PRIMARIA
LA FINTA SEMPLICE25 MARZO 2020 – in mattinata
Opera buffa in Due Atti per sei voci e orchestra di Carlo Goldoni, musica di Michele Varriale
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LA FINTA SEMPLICE
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Lo spettacolo
“La finta semplice” è la storia di 5 personaggi alle prese con l’amore: Giacinta e Fracasso, innamorati, si vogliono sposare ma sono osteggiati dai fratelli di lei, Cassandroserva Ninetta escogita il piano per superare l’ostacolo: far innamorare entrambi, e per questo coinvolge la baronessa ungherese Rosina, bella ma anche altezzosa. Rosina non solo seduce i due ma li mette l’uno contro l’altro. Il percorso formativo
Coinvolgere i ragazzi nell’allestimento
parola d’ordine. Il valore didattico è immenso: Goldoni fa parte del programma scolastico e in più si riesce ad avvicinare i ragazzi all’opera e al teatro, anche dietro le quinte. Il libretto di Goldoni è ancora legato alle maschere della commedia dell’arte, anche se i nomi sono cambiati. Fracasso è il capitano di brigata; i due fratelli, Cassandro e Polidoro, l’uno avaro e collerico, l’altro ingenuo; Giacinta, la bella e candida Colombina; Rosina, la scaltra seduttrice; Ninetta, cameriera furba dalle mille risorse. Si ricorda che Goldoni in questa opera è ancora a metà strada nel cammino dalla commedia di situazioni alla commedia di caratteri: egli tralascia qui la psicologia dei personaggi, pupazzi che escono da casse di legno e si animano con il procedere di musica e parole. Ritratti come maschere, hanno i volti dipinti di bianco e abiti coloratissimi.
Il ruolo della musica
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“La finta semplice” è la storia di 5 personaggi alle prese con l’amore: Giacinta e Fracasso, innamorati, si vogliono sposare ma sono osteggiati dai fratelli di lei, Cassandro e Polidoro, che detestano le donne. La serva Ninetta escogita il piano per superare l’ostacolo: far innamorare entrambi, e per questo coinvolge la baronessa ungherese Rosina, bella ma anche altezzosa. Rosina non solo seduce i due ma li mette
Coinvolgere i ragazzi nell’allestimento: questa la parola d’ordine. Il valore didattico è immenso: Goldoni fa parte del programma scolastico e in più si riesce ad avvicinare i ragazzi all’opera e al teatro, anche dietro le quinte. Il libretto di Goldoni è ancora legato alle
dia dell’arte, anche se i nomi sono
Fracasso è il capitano di brigata; i due fratelli, Cassandro e Polidoro, l’uno avaro e collerico, l’altro ingenuo; Giacinta, la bella e candida Colombina; Rosina, la scaltra
ba dalle mille risorse.
Si ricorda che Goldoni in questa opera è ancora a metà strada nel cammino dalla commedia di situazioni alla commedia di caratteri: egli tralascia qui la psicologia dei personaggi, pupazzi che escono
con il procedere di musica e parole. Ritratti come maschere, hanno i volti dipinti di bianco e abiti coloratissimi.
Sarà la musica, con una partitura che accosta citazioni da Mozart, Rossini e Puccini ad armonie più contemporanee, a dare vita ai personaggi della parodia, sospesa tra tradizione e modernità. al cinema e agli spot pubblicitari nella convinzione
che sia necessario proporre un lavoro che rimandi a
qualcosa di conosciuto e che ascolti oggi
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“La finta semplice” è la storia di 5 personaggi alle prese con l’amore: Giacinta e Fracasso, innamorati, si e Polidoro, che detestano le donne. La
serva Ninetta escogita il piano per superare l’ostacolo: far innamorare entrambi, e per questo coinvolge la baronessa ungherese Rosina, bella ma anche altezzosa. Rosina non solo seduce i due ma li mette
Si ricorda che Goldoni in questa opera è ancora a metà strada nel cammino dalla commedia di situazioni alla commedia di caratteri: egli tralascia qui la psicologia dei personaggi, pupazzi che escono
con il procedere di musica e parole. Ritratti come maschere, hanno i
Sarà la musica, con una partitura che accosta citazioni da Mozart, Rossini e Puccini ad armonie più
a dare vita ai personaggi della parodia, sospesa tra tradizione e modernità. La musica si ispira
al cinema e agli spot pubblicitari nella convinzione
che sia necessario proporre un lavoro che rimandi a
qualcosa di conosciuto e che ascolti oggi.
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Il compositore si richiama alla musica classica una musica dalle strutture riconoscibili, unendole ad ispirazioni contemporanee (il cinema ed il musical). La musica dona profondità ai personaggi trasftorneranno nelle casse da dov’erano usciti, come fossero stati aperti dei bauli in una vecchia soffitta. Il percorso di preparazione
Per i ragazzi verso cui si rivolge la proposta “operistica“ (scuola Primaria e Secondaria di 1° grado) possibilità di imparare a cantare ed eseguire con flauti
e strumenti a percussione alcune parti dello
spettacolo anche durante le recite dell’opera
proposta sarà inoltre arricchita da una storia illustrazioni a colori da parte dell’autore, con la quale stimolare la fantasia dei ragazzi nel “ricreare” gli episodi scenici sia a livello musicale (l’esecuzione) che teatrale. Le illustrazioni, come anche la musica, riprendono la tradizioalle esperienze e ai gusti del compositore Michele Varriale. Nel libretto sono inclusi tre pezzi (per canto e pianoforte, eseguibili anche con il flauto), delle “suggestioni” musicali per evocare negli alunni riarmonie conosciuti (il valzer viennese, la ninnacapacità esecutive, sia a livello di ritmo che a livello espressivo e varietà di linee melodiche polifoniche.
(ingresso allo spetta
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ompositore si richiama alla musica classica - dalla gavotta al minuetto - per avvicinare il pubblico ad una musica dalle strutture riconoscibili, unendole ad ispirazioni contemporanee (il cinema ed il musical). La musica dona profondità ai personaggi trasformandoli in persone. Al termine dell’opera essi torneranno nelle casse da dov’erano usciti, come fossero stati aperti dei bauli in una vecchia soffitta.
Per i ragazzi verso cui si rivolge la proposta “operistica“ scuola Primaria e Secondaria di 1° grado) vi sarà la
possibilità di imparare a cantare ed eseguire con flauti
e strumenti a percussione alcune parti dello
spettacolo anche durante le recite dell’opera. La proposta sarà inoltre arricchita da una storia corredata di illustrazioni a colori da parte dell’autore, con la quale stimolare la fantasia dei ragazzi nel “ricreare” gli episodi scenici sia a livello musicale (l’esecuzione) che teatrale.
Le illustrazioni, come anche la musica, riprendono la tradizione dei fumetti e della cultura “pop”, legata alle esperienze e ai gusti del compositore Michele Varriale. Nel libretto sono inclusi tre pezzi (per canto e pianoforte, eseguibili anche con il flauto), delle “suggestioni” musicali per evocare negli alunni riarmonie conosciuti (il valzer viennese, la ninna-nanna, la marcia nuziale ecc.) e migliorare le loro capacità esecutive, sia a livello di ritmo che a livello espressivo e varietà di linee melodiche polifoniche.
(ingresso allo spettacolo + materiale audio per la preparazione in classe)
Per informazioni e prenotazioni:
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per avvicinare il pubblico ad una musica dalle strutture riconoscibili, unendole ad ispirazioni contemporanee (il cinema ed il musical).
ormandoli in persone. Al termine dell’opera essi torneranno nelle casse da dov’erano usciti, come fossero stati aperti dei bauli in una vecchia soffitta.
ne dei fumetti e della cultura “pop”, legata alle esperienze e ai gusti del compositore Michele Varriale. Nel libretto sono inclusi tre pezzi (per canto e pianoforte, eseguibili anche con il flauto), delle “suggestioni” musicali per evocare negli alunni ritmi ed
nanna, la marcia nuziale ecc.) e migliorare le loro capacità esecutive, sia a livello di ritmo che a livello espressivo e varietà di linee melodiche polifoniche.
Biglietto € 10 colo + materiale audio per la preparazione in classe)
Gratuità per insegnanti
Per informazioni e prenotazioni:
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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
PER 27 NOVEMBRE 2019
di con regia scene costumi produzione
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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
PER LA STRADA 27 NOVEMBRE 2019 – in mattinata
Bruno Stori Dadde Visconti, Rossella Rapisarda, Filippo Ughi
Fabrizio Visconti, Bruno Stori Paride Pantaleone
ostumi Vittoria Papaleo roduzione Eccentrici Dadarò
Premio Eolo Awards Migliore spettacolo italiano per ragazzi
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Dadde Visconti, Rossella Rapisarda, Filippo Ughi
Migliore spettacolo italiano per ragazzi
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Lo spettacolo
L’esigenza di trovare un senso, il proprio senso di esistere: questo il tema dello spettacolo.Uno spettacolo dedicato ai Maestri, che inventano strade che prima non c’erano.Ai padri, che disegnano strade per i figli.Ai figli, che ne tracciano di nuove. Lo dedichiamo al “Maestro Fellini” ed al suo film, “La strada”, che racconta di gente che un po’ ci assomiglia. Lo dedichiamo ai nostri padri, che hanno passato tanto tempo ad immaginarsi pfuturo che poi non abbiamo seguito. Lo dedichiamo a tutti quei ragazzi che all’apparire dell’adolescenza hanno voglia di sollevare la polvere delle strade per cercare la propria strada; alla cosiddetta “età difficile”, “l’età irrequieta”, quando staccarsi da casa comincia a diventare irrinunciabile, ma è ancora troppo presto. È così che abbiamo immaginato la storia di tre ragazzi in fuga da casa verso il mare, in attesa di una nave che forse non arriverà: come quell’occasione di crescere che si sè la storia di una notte di iniziazione all’età più adulta, con un epilogo da “adulti”, che comprendono che crescere significa saper anche aspettare di essere cresciuti. Ma in questa notte sono successe molte cose che non saranno dimenticate. Per la strada è uno spettacolo in cui tre attori, chiusi in un Teatro, ci raccontano quel desiderio di andare per la strada… e poiché la strada è una fonte inesauribile di occasioni, lungo il cammino dello spettacolo incontreranno Fellini, i ricordi della loro “età inquieta” e il sapore di tutte quelle scelte difficili che non puoi non fare.
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L’esigenza di trovare un senso, il proprio senso di esistere: questo il tema dello spettacolo.Uno spettacolo dedicato ai Maestri, che inventano strade che prima non c’erano.
disegnano strade per i figli.
Lo dedichiamo al “Maestro Fellini” ed al suo film, “La strada”, che racconta di gente che un po’ ci Lo dedichiamo ai nostri padri, che hanno passato tanto tempo ad immaginarsi p
Lo dedichiamo a tutti quei ragazzi che all’apparire dell’adolescenza hanno voglia di sollevare la polvere delle strade per cercare la propria strada; alla cosiddetta “età difficile”, “l’età irrequieta”, quando staccarsi da casa comincia a diventare irrinunciabile, ma è ancora troppo presto.
così che abbiamo immaginato la storia di tre ragazzi in fuga da casa verso il mare, in attesa di una nave che forse non arriverà: come quell’occasione di crescere che si sogna e si teme allo stesso tempo.
la storia di una notte di iniziazione all’età più adulta, con un epilogo da “adulti”, che comprendono che crescere significa saper anche aspettare di essere cresciuti. Ma in questa notte sono successe molte
Per la strada è uno spettacolo in cui tre attori, chiusi in un Teatro, ci raccontano quel desiderio di andare per la strada… e poiché la strada è una fonte inesauribile di occasioni, lungo il cammino dello
llini, i ricordi della loro “età inquieta” e il sapore di tutte quelle scelte difficili
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L’esigenza di trovare un senso, il proprio senso di esistere: questo il tema dello spettacolo. Uno spettacolo dedicato ai Maestri, che inventano strade che prima non c’erano.
Lo dedichiamo al “Maestro Fellini” ed al suo film, “La strada”, che racconta di gente che un po’ ci Lo dedichiamo ai nostri padri, che hanno passato tanto tempo ad immaginarsi per noi un
Lo dedichiamo a tutti quei ragazzi che all’apparire dell’adolescenza hanno voglia di sollevare la polvere delle strade per cercare la propria strada; alla cosiddetta “età difficile”, “l’età irrequieta”, quando staccarsi da casa comincia a diventare irrinunciabile, ma è ancora troppo presto.
così che abbiamo immaginato la storia di tre ragazzi in fuga da casa verso il mare, in attesa di una ogna e si teme allo stesso tempo.
la storia di una notte di iniziazione all’età più adulta, con un epilogo da “adulti”, che comprendono che crescere significa saper anche aspettare di essere cresciuti. Ma in questa notte sono successe molte
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SCUOLA SECONDARIA
C’ERA UNA VOLTA
HOLLYWOOD19 FEBBRAIO 2020
di e con Spettacolo con big band dal vivo
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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
C’ERA UNA VOLTA
HOLLYWOOD 19 FEBBRAIO 2020 – in mattinata
Michele Varriale Spettacolo con big band dal vivo
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C’ERA UNA VOLTA
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Lo spettacolo
Dal pop di Whitney Houston e Norah Jones ai temi tratti dai film romantici degli anni '90 (Moulin Rouge, Notting Hill), dal musical a Elton John a Ray Charles e i ritmi latini, “CIAK, SI FA MUSICA!” vuole accompagnare i giovani ascoltatori tra le più melodie di film e musical che hanno fatto la storia musicale degli ultimi decenni del secolo scorso, dando a ciascuno gli strumenti per poterne comprendere il senso, la bellezza, il ruolo all’interno della produzione cinematografica. Il percorso formativo
Coinvolgere i ragazzi nell’allestimento:musica nasce da ispirazioni contemporanee tratte dalla cultura "pop" (cinema e spot pubblicitari) nella convinzione che, se i ragazzi si riconosl'entusiasmo nell'avvicinarsi ai gusti di una cultura "di massa" che veicola messaggi positivi come l'amore e l'amicizia. Comprendere il messaggio musicale per poter scegliere in maniera consaquale musica ascoltare, per divenire fruitori attivi di un prodotto sempre più alla portata di chiunque, per cercare il “il bello musicale” attorno a sé: questi gli obiettivi didattici del percorso.
Il percorso di preparazione
Il progetto elementare e delle scuole medie con lo scopo di stimolare una pratica musicale attiva che vedrà gli alunni stessi impegnati a suonare arrangiamenti di celebri temi accompagnati da un'orchestra sinfonica. Gli arrangiamenti dei pezzi saranno adattati al livello musicale delle classi coinvolte e agli strumenti disponibili nelle scuole (flauto dolce e strumenti a percussione). Gli alunni studieranno i pezzi proposti durante l'anno, che verranno poi eseguiti nedall'orchestra.
(ingresso allo spettacolo + materiale audio per la preparazione in classe)
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P.IVA 05460480964 www.teatrotrivulzio.it [email protected]
Dal pop di Whitney Houston e Norah Jones ai temi tratti dai film romantici degli anni '90 (Moulin Rouge, Notting Hill), dal musical a Elton John a Ray Charles
, “CIAK, SI FA MUSICA!” vuole accompagnare i giovani ascoltatori tra le più celebri melodie di film e musical che hanno fatto la storia musicale degli ultimi decenni del secolo scorso, dando a ciascuno gli strumenti per poterne comprendere il senso, la bellezza, il ruolo all’interno
Coinvolgere i ragazzi nell’allestimento: questa la parola d’ordine. Il valore didattico è immenso: musica nasce da ispirazioni contemporanee tratte dalla cultura "pop" (cinema e spot pubblicitari) nella convinzione che, se i ragazzi si riconoscono nei film e nei video che vengono proiettati, sarà maggiore l'entusiasmo nell'avvicinarsi ai gusti di una cultura "di massa" che veicola messaggi positivi come
Comprendere il messaggio musicale per poter scegliere in maniera consaquale musica ascoltare, per divenire fruitori attivi di un prodotto sempre più alla portata di chiunque, per cercare il “il bello musicale” attorno a sé: questi gli obiettivi didattici del percorso.
Il percorso di preparazione
Il progetto coinvolgerà gli alunni delle classi quarta e quinta elementare e delle scuole medie con lo scopo di stimolare una pratica musicale attiva che vedrà gli alunni stessi impegnati a suonare arrangiamenti di celebri temi accompagnati da un'orchestra sinfonica. Gli arrangiamenti dei pezzi saranno adattati al livello musicale delle classi coinvolte e agli strumenti disponibili nelle scuole (flauto dolce e strumenti a percussione). Gli alunni studieranno i pezzi proposti durante l'anno, che verranno poi eseguiti nedall'orchestra.
(ingresso allo spettacolo + materiale audio per la preparazione in classe)
Per informazioni e prenotazioni:
02.92.27.87.42
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d’ordine. Il valore didattico è immenso: la musica nasce da ispirazioni contemporanee tratte dalla cultura "pop" (cinema e spot pubblicitari) nella
cono nei film e nei video che vengono proiettati, sarà maggiore l'entusiasmo nell'avvicinarsi ai gusti di una cultura "di massa" che veicola messaggi positivi come
Comprendere il messaggio musicale per poter scegliere in maniera consapevole quale musica ascoltare, per divenire fruitori attivi di un prodotto sempre più alla portata di chiunque, per cercare il “il bello musicale” attorno a sé: questi gli obiettivi didattici del percorso.
coinvolgerà gli alunni delle classi quarta e quinta elementare e delle scuole medie con lo scopo di stimolare una pratica musicale attiva che vedrà gli alunni stessi impegnati a suonare arrangiamenti di celebri temi accompagnati da un'orchestra sinfonica. Gli arrangiamenti dei pezzi saranno adattati al livello musicale delle classi coinvolte e agli strumenti disponibili nelle scuole (flauto dolce e strumenti a percussione). Gli alunni studieranno i pezzi proposti durante l'anno, che verranno poi eseguiti nel concerto finale
Biglietto € 10 (ingresso allo spettacolo + materiale audio per la preparazione in classe)
Gratuità per insegnanti
Per informazioni e prenotazioni:
TEATRO TRIVULZIO 02.92.27.87.42 - [email protected]
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Fondazione Teatro Trivulzio
Piazza Risorgimento, 19 P.IVA 0546048096420066 Melzo (MI) www.teatrotrivulzio.it02.92278742 [email protected]
SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
NELSON29 GENNAIO 2020
testo e regia con organizzazioneproduzione
sostenuto da
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SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO
NELSON 29 GENNAIO 2020 – in mattinata
esto e regia Giuseppe Di Bello Marco Continanza
rganizzazione Michele Ciarla roduzione "Progetto ConTatto
Trame riparative nelle comunità".ostenuto da Fondazione Cariplo
Programma: “Welfare in Azione”
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comunità".
Programma: “Welfare in Azione”
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Fondazione Teatro Trivulzio
Piazza Risorgimento, 19 P.IVA 0546048096420066 Melzo (MI) www.teatrotrivulzio.it02.92278742 [email protected]
Lo spettacolo
Dov'è quell'angolo del nostro cervello o del nostro cuore dove nascono le idee “buone”.È davvero un mistero, soprattutto se si considera una vita come quella di nazione oppressa dal razzismo, dalla violenza che questo ha generato e dal suo “evolversi” interribile regime che è stato Apartheid.Questo sistema, privo di pietà, che ha vessato lui, la sua famiglia e il suo popolo e che rinchiuso in un carcere su una piccola isola in mezzo all'oceano solo per le sue idee; in una cella dimetri per due per 27 anni, non solo non è riuscito a piegarlo, ma cosa più incredibile sembraofferto l'opportunità di maturare una profonda umanità, cosa che lo porterà attraverso laad elevarsi tra i grandi spiriti della storia dell'uomo. Attraverso il racconto torneranno alla memoria o si racconteranno a chi non li conosce, i momentisalienti della vita di quest'uomo e dei mondi in cui ha vissuto: la sua infanzia, la sua adozione, dopomorte del padre, da parte del re della sua tribù, gli anni della scuola e la presa di coscienza, gliterrorismo, la condanna al carcere a vita, le stragi nei ghettPresidente della Nazione, fino a quel capolavoro umano che è stata l'istituzione dellala Verità e la Riconciliazione. Il racconto, sostenuto dalla partecipata e potente narrazione di Marco Continasentimenti e si muove a ritmo sostenuto in un crescendo di emozioni fino a farci provare lada quel senso di rabbia e di odio che monta sin dalle sue prime parole e facendoci cosìpotenza del perdono, della pace e della fratellanza perché “…nessuno nasce odiando uncolore della sua pelle, la sua storia o la sua religione.Le persone debbono imparare ad odiareE se possono imparare ad odiare allora può essere loro insegnato anche ad amare.Perché per la natura umana l’amore è un sentimento più naturale dell’odio.”
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Dov'è quell'angolo del nostro cervello o del nostro cuore dove nascono le idee “buone”.È davvero un mistero, soprattutto se si considera una vita come quella di Nelson Mandela, nato innazione oppressa dal razzismo, dalla violenza che questo ha generato e dal suo “evolversi” interribile regime che è stato Apartheid. Questo sistema, privo di pietà, che ha vessato lui, la sua famiglia e il suo popolo e che rinchiuso in un carcere su una piccola isola in mezzo all'oceano solo per le sue idee; in una cella dimetri per due per 27 anni, non solo non è riuscito a piegarlo, ma cosa più incredibile sembra
una profonda umanità, cosa che lo porterà attraverso laad elevarsi tra i grandi spiriti della storia dell'uomo.
Attraverso il racconto torneranno alla memoria o si racconteranno a chi non li conosce, i momentiquest'uomo e dei mondi in cui ha vissuto: la sua infanzia, la sua adozione, dopo
morte del padre, da parte del re della sua tribù, gli anni della scuola e la presa di coscienza, gliterrorismo, la condanna al carcere a vita, le stragi nei ghetti, e poi la sua liberazione,Presidente della Nazione, fino a quel capolavoro umano che è stata l'istituzione della
Il racconto, sostenuto dalla partecipata e potente narrazione di Marco Continanza, evoca immagini esentimenti e si muove a ritmo sostenuto in un crescendo di emozioni fino a farci provare lada quel senso di rabbia e di odio che monta sin dalle sue prime parole e facendoci così
e della fratellanza perché “…nessuno nasce odiando uncolore della sua pelle, la sua storia o la sua religione. Le persone debbono imparare ad odiare. E se possono imparare ad odiare allora può essere loro insegnato anche ad amare.
r la natura umana l’amore è un sentimento più naturale dell’odio.”
Per informazioni e prenotazioni:
02.92.27.87.42
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Dov'è quell'angolo del nostro cervello o del nostro cuore dove nascono le idee “buone”. Nelson Mandela, nato in una
nazione oppressa dal razzismo, dalla violenza che questo ha generato e dal suo “evolversi” in nel
Questo sistema, privo di pietà, che ha vessato lui, la sua famiglia e il suo popolo e che infine lo ha rinchiuso in un carcere su una piccola isola in mezzo all'oceano solo per le sue idee; in una cella di due metri per due per 27 anni, non solo non è riuscito a piegarlo, ma cosa più incredibile sembra avergli
una profonda umanità, cosa che lo porterà attraverso la compassione,
Attraverso il racconto torneranno alla memoria o si racconteranno a chi non li conosce, i momenti quest'uomo e dei mondi in cui ha vissuto: la sua infanzia, la sua adozione, dopo la
morte del padre, da parte del re della sua tribù, gli anni della scuola e la presa di coscienza, gli anni del i, e poi la sua liberazione, l'elezione a
Presidente della Nazione, fino a quel capolavoro umano che è stata l'istituzione della Commissione per
nza, evoca immagini e sentimenti e si muove a ritmo sostenuto in un crescendo di emozioni fino a farci provare la liberazione da quel senso di rabbia e di odio che monta sin dalle sue prime parole e facendoci così sentire la
e della fratellanza perché “…nessuno nasce odiando un altro per il
E se possono imparare ad odiare allora può essere loro insegnato anche ad amare.
Biglietto € 7
Gratuità per insegnanti
Per informazioni e prenotazioni: TEATRO TRIVULZIO
02.92.27.87.42 - [email protected]