Stafilo ch
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Health & Medicine
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INFEZIONI STAFILOCOCCICHE
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Infezioni suppurative superficiali poco pericolose
Gravi infezioni dei polmoni, spazio pleurico, endocardio, reni, ossa lunghe, etc.
Sindromi tossiche
La maggior parte delle infezioni stafilococciche gravi insorge
negli ambienti ospedalieri (20 % di tutte le infezioni acquisite in ospedale )
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ETIOLOGIA
genere micrococco
Gram +
anaerobi facoltativi
asporigeni
di forma sferica (1μm di diametro)
disposizione a grappolo
comuni terreni di coltura
caratteristica pigmentazione in agar solido
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SSTAPHILOCOCCUS AUREUS
giallo oro
infez. cute, tessuti molli, ossa, polmoni, sepsi, endocarditi, shock tossico, etc.
SSTAPHILOCOCCUS EPIDERMIDIS
bianco porcellana
endocarditi
SSTAPHILOCOCCUS SAPROPHITICUS
bianco porcellana
infezioni delle vie urinarie
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CARATTERI DIFFERENZIALI PIU' IMPORTANTI:
Staphilococcus aureus
produzione di coagulasi
fermentazione di mannitolo
Staphilococcus epidermidis e saprophiticus
non produzione di coagulasi
I differenti stipiti di stafilococco possono essere classificati in base alla loro sensibilità a particolari fagi.
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Principali sostanze esocellulari prodotte dallo Staphilococcus aureus:
stafilotossine
coagulasi
leucocidina
stafilochinasi
enterotossine (A-E)
tossine epidermolitiche (A e B)
tossina TSST – 1
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EPIDEMIOLOGIAGerme ubiquitario, normale abitante delle prime vie
aeree e dell' intestino dell' uomo, presente nel rinofaringe nel 70 - 90 % delle persone ed in modo relativamente costante nelle cavità nasali anteriori nel 20 - 30 % di esse.
Modalità di trasmissione più importante: contatto diretto interumano.
Particolarmente pericolosi i Portatori nasaliDà luogo a infezioni sporadiche, ma piccole epidemie
sono possibili (neonati prematuri, soggetti operati, traumatizzati, ustionati gravi, immunodepressi).
E’ uno dei principali responsabili delle infezioni ospedaliere, per la frequente selezione di ceppi antibiotico - resistenti.
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PATOGENESI (I)
INTOSSICAZIONI: attribuibili alla presenza di prodotti
secreti dal batterio, le tossine (gli aspetti clinici possono essere anche riprodotti, in presenza della tossina, anche in assenza del batterio);
comprendono → colonizzazione ad opera di ceppo tossigeno, produzione della tossina, assorbimento della tossina, intossicazione.
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PATOGENESI (II)
INFEZIONI: implicano la proliferazione batterica, l’invasione e la distruzione dei tessuti dell’ospite e danno risposte locali e sistemiche da parte dell’ospite;
comprendono → colonizzazione, invasione attraverso le barriere epiteliali o mucose, adesione a sostanze della matrice extracellulare, evasione o neutralizzazione delle difese dell’ospite, distruzione dei tessuti dell’ospite.
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PATOGENESI (III)
Invadono i tegumenti penetrando attraverso i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee. Nel punto di infezione l'attiva moltiplicazione microbica si accompagna a infiammazione del tessuto. I PMN invadono rapidamente la zona e fagocitano numerosissimi germi.
Si verifica trombosi dei capillari circostanti; alla periferia si deposita fibrina e in un secondo momento i fibroblasti creano una parete relativamente avascolare intorno all' area interessata.
A sviluppo terminato, la lesione stafilococcica consta di un nucleo centrale di germi e leucociti morti o moribondi, che gradualmente si lisano per formare il caratteristico pus denso, cremoso, circondato da una parete fibroblastica
Quando le difese dell' ospite sono incapaci di limitare l' infezione cutanea o sottocutanea, gli stafilococchi possono invadere il torrente circolatorio.
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INTOSSICAZIONISindrome da shock tossicoSindrome della cute “ustionata”
INFEZIONI
Infezioni superficiali
Miositi suppurative
Stafilococcie ossee
Infezioni respiratorie
Infezioni meningee
Infezioni genito – urinarie
Stafilococcie digestive
Sepsi ed endocarditi batteriche
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INFEZIONI SUPERFICIALI
Possono manifestarsi su cute integra oppure impiantarsi su una lesione di continuo.
Le più comuni infezioni cutanee da stafilococco sono:a) follicolite: infezione dell’ostio follicolare; pustola cupoliforme gialla, con ristretto margine di arrossamento (regressione spesso spontanea);b) foruncolo: processo suppurativo di un follicolo pilifero e della ghiandola sebacea annessa;
c) idrosadenite: infezione delle ghiandole sudoripare; d) sicosi: infezione dei follicoli piliferi della barba; e) favo: costituito da più focolai suppurativi vicini che si
estendono provocando emissione di pus; f) impetigine: si manifesta con diffuse lesioni bollose e
pustulose che si rompono e si coprono di croste grigiastre; g)paronichia: infezione delle pieghe laterali delle unghie. Le lesioni sottocutanee comprendono il comune ascesso, il
flemmone e la mastite.
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STAFILOCOCCIE OSSEE
Forma più importante: osteomielite acuta. Consegue alla batteriemia e colpisce quasi esclusivamente
bambini <12 anni; interessa in modo elettivo le diafisi delle ossa lunghe e sembra che ciò sia dovuto alla circolazione endoarteriale diafisaria.
Si manifesta con : febbre alta, brividi, leucocitosi, vomito, dolore, rifiuto a muovere l' arto; anemia se la malattia non è trattata.
Nell' adolescente o del giovane adulto colpisce invece le metafisi delle ossa lunghe; rara la spondilite. Molti pazienti lamentano un trauma nella sede colpita dall' infezione.
DIAGNOSI:Emocultura: positiva nel 50 - 60 % dei casi all' inizio della malattiaRadiografia: evidenzia rarefazione ossea e formazione di nuovo osso solo durante la II settimana
Scintigrafia: può essere alterata già durante la I settimana quando il quadro radiografico è normale
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INFEZIONI STAFILOCOCCICHE RESPIRATORIE
Vie aeree superiori → bronchiti
Parenchima polmonare → broncopneumopatie
Evoluzione suppurativa → ascesso polmonare
Estensione dell' infezione al cavo pleurico → empiema.
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INFEZIONI STAFILOCOCCICHE RESPIRATORIE
Polmonite stafilococcica (sporadica): rappresenta l' 1 % delle polmoniti batteriche extraospedaliere.
Nei bambini è primaria, nei giovani e negli adulti è preceduta da un' infezione respiratoria simil - influenzale (influenza, morbillo o altre virosi).
Sintomi: brividi ripetuti, febbre alta, dispnea, cianosi, tosse, dolore pleurico e collasso.
Rari i segni dell' addensamento, più frequenti i reperti obiettivi di fini crepitii e rantoli a grosse bolle o ronchi.
DIAGNOSI: leucocitosi ( > 15.000 )
esame colturale dell' espettorato
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INFEZIONI GENITO - URINARIEDi solito si realizzano per via
retrograda: cistiti e cistopieliti (manovre strumentali)ematogena: ascessi renali e pararenali
STAFILOCOCCIE DIGESTIVELa più frequente è l' intossicazione alimentare
INFEZIONI VARIECongiuntiviteOtiteSinusiteMastoiditePiodermiteInfezioni dell' orbitaAngiocoliteParatiroiditiTiroiditi
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INFEZIONI STAFILOCOCCICHE MENINGEE
Rappresentano il 2-8 % delle meningiti a liquor torbido
Possono insorgere in corso di sepsi oppure secondarie a traumi o complicanze di una pregressa infezione oto - mastoidea
Possono essere di origine iatrogena per interventi neurochirurgici
Raramente per contaminazione batterica durante una puntura lombare o un' anestesia rachidea
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SINDROME DA SHOCK TOSSICOIntossicazione acuta, pericolosa per la vita.
Causata da S. aureus appartenente al I gruppo fagico
produttore di una particolare tossina denominata TSST - 1 (Toxic shock syndrome toxin - 1), proteina di 24 Kda che agisce inducendo la sintesi e la liberazione di IL1, di TNF e IL2 da parte dei monociti, di CSF (fattore di crescita cellulare) e di γIFN da parte dei linfociti.
Frequenza di 1/100000.Inizialmente associata al flusso mestruale, circa la metà dei
casi si verifica in situazioni diverse (infezioni cutanee,infezioni di ferite chirurgiche,o post partum,ascessi sottocutanei,osteomieliti), in ambo i sessi ed in tutte le fasce d’età.
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SINDROME DA SHOCK TOSSICO (II)
Sintomatologia: febbre > 38,9 °C
pressione sistolica < 90 mmHg
esantema con successiva desquamazione
interessamento di ≥ 3 dei seguenti apparati
Gastroenterico → vomito, diarrea
Muscolare → mialgie importanti o incremento di 5 volte della CPK
Mucose → iperemia (vagina, congiuntiva, faringe)
Fegato → epatite (bilirubinemia e transaminasi > 2 volte la norma)
Emopoietico → piastrinopenia < 100.000 / mmc
Rene → azotemia e creatininemia > almeno 2 volte la norma
SNC → disorientamento senza segni neurologici focali
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SINDROME DELLA CUTE “USTIONATA”
Gamma di malattie cutanee di diversa gravità causate da un
ceppo di S.aureus produttore di tossina esfoliativa.
Esistono forme a diversa gravità, localizzate o generalizzata:
a) malattia di Ritter dei neonati;
b) necrosi epidermolitica tossica (età successive);
c) pemphigus neonatorum;
d) impetigine bollosa.
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DIAGNOSI
Esame batteriologico
Leucocitosi neutrofila
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TERAPIADrenaggio delle raccolte purulente:
“Ubi pus, ibi evacua” !a) Penicilline semisintetichemeticillina (8 - 12 g /die)oxacillina e simili
b) Cefalosporinacefalotina (4 - 6 g /die)
c) Altri antibioticieritrocinarifampicinavancomicina (2 g /die)teicoplanina (6 mg /die)
PREVENZIONE: LE MANI DELL’OPERATORE SANITARIO!!!