Sistemi territoriali di gestione dei rischi nel trasporto di merci...
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ASSOAUTOMAZIONEASSOCIAZIONE ITALIANA AUTOMAZIONE E MISURA
Gianpietro Boniardi - Project Automation spaDirezione Innovazione Tecnologica ed Applicativa
Sistemi territoriali di gestione dei rischi nel trasporto di merci pericolose
Public Utilities International Forum 2007, Cernobbio 10-11 Ottobre
Definizioni di base
• Merci pericolose • Sono considerate merci pericolose le merci
classificate ai sensi dell’Art. 168 del Codice della Strada (“Disciplina del trasporto su strada dei materiali pericolosi”)
• “Ai fini del trasporto su strada sono considerati materiali pericolosi quelli appartenenti alle classi indicate negli allegati all’accordo europeorelativo al trasporto internazionale su strada di merci pericolose (ADR) di cui alla legge 12 agosto 1962, n 1839 e successive modificazioni.
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Modalità di identificazione delle mercipericolose: classificazione
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Numero Idendificativo Pericolo o Kemler : le cifre indicano il pericolo principale e secondario
Numero ONU : specifica il codice della materia trasportata secondo la numerazione ONU
Modalità di identificazione delle mercipericolose: codifica Kemler N.I.P, e ONU
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• Direttive Comunità Europea– Direttiva 2004/112/CE (Procedure uniformi di controllo dei trasporti
stradali di merci pericolose)• Direttive ONU
– ADR 2007 (Agrément Merchandises Dangerouses par Route)– ADR 2005– Direttiva 2004/111/CE (Adatta al processo tecnico la Direttiva
1994/55/CE per la 5°volta) – Direttiva 1994/55/CE (Riavvicinamento delle delle legislazioni degli stati
membri relative al trasporto delle merci pericolose su strada)• Leggi nazionali
– D.M. 03/09/2006 (Recepimento ADR2007)– D.M. 02/08/2005 (Recepimento ADR2005)– D.M. 02/09/2003 (Recepimento ADR2003)– Art. 168 del codice della strada– Legge n. 1839 12/8/1962 di ratifica dell’accordo ADR
Il quadro normativo – Trasporto su gomma
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• applicazione dell’ ADR
• Monitoraggio dei mezzi e delle merci pericolose in transito
• Identificazione degli obiettivi sensibili da tutelare
• Conoscenza degli itinerari utilizzati dai carichi che sono ripetitivi, perché destinati ad alimentare siti industriali o servizi
• Conoscenza della situazione di allarme per presenze ingiustificate o sospette
• Capacità di prevenire : allarmi preventivi e strumenti di previsione
• Capacità di mitigare gli effetti: segnalamento ed intervento rapido
• Stesura ed applicazione dei piani di sicurezza
Adempimenti per gli enti in tema di sicurezzarelativa alle merci pericolose
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Definizione ed esempi di ZTM
Una Zona a Transiti Monitorati Una Zona a Transiti Monitorati (ZTM) è un’area delimitata (ZTM) è un’area delimitata qualsiasi nella quale sono qualsiasi nella quale sono messe in atto misure di tipo messe in atto misure di tipo preventivo atte a mantenere il preventivo atte a mantenere il livello (indice) di rischio al di livello (indice) di rischio al di sotto di una soglia di sotto di una soglia di accettabilità. accettabilità.
Esempi:Esempi:–– Area UrbanaArea Urbana–– Tronco AutostradaleTronco Autostradale–– Area di sostaArea di sosta–– TunnelTunnel–– PortoPorto --InterportoInterporto
Le merci pericolose percorrono itinerari mirati a raggiungere sLe merci pericolose percorrono itinerari mirati a raggiungere siti industriali o iti industriali o servizi da alimentare. Qualora si trovino al di fuori di questi servizi da alimentare. Qualora si trovino al di fuori di questi itinerari la itinerari la presenza diventa una informazione sensibile ovvero non giustificpresenza diventa una informazione sensibile ovvero non giustificata dalla ata dalla necessitnecessitàà di alimentare servizi ubicati sul territorio.di alimentare servizi ubicati sul territorio.
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Percorso Percorso regolareregolare
Percorso sospettoPercorso sospetto
ALARM
Caso ZTM : Area Urbana
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• Individuazione degli obiettivi sensibili • Individuazione dei percorsi legittimi perché
raggiungere siti industriali o servizi da alimentare• Individuazione dei punti di monitoraggio: principio di
localizzazione e di aderenza al percorso • Definizione delle politiche di accesso per fasce orarie
e/o tipologia di merce trasportata• Piani di sicurezza
Misure per la definizione di ZTM in ambito Misure per la definizione di ZTM in ambito urbanourbano
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Caso ZTM : Tronco Autostradale
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• Individuazione degli obiettivi sensibili lungo perco rso• Individuazione dei punti di monitoraggio: principi o di
localizzazione e di aderenza al percorso• Individuazione delle aree di sosta dedicate alla sos ta dei
mezzi trasportanti merci pericolose • Definizione delle politiche di accesso per fasce ora rie e/o
tipologia di merce trasportata• Piani di sicurezza
Misure per la definizione di ZTM in ambito Misure per la definizione di ZTM in ambito AutostradaleAutostradale
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ALARM
Caso ZTM : Tunnel
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• Controllo dei limiti di velocità• Distanze di sicurezza tra veicoli in marcia• Monitoraggio puntuale dello stato del traffico
(veicoli fermi, incidenti, code,…)• Monitoraggio puntuale delle condizioni operative
del tunnel• Definizione delle politiche di accesso per
tipologia di merce trasportata (rispetto fasce di interdizione tra merci incompatibili) e/o eventualmente per fasce orarie
• Piani di sicurezza
Misure per la definizione di ZTM in ambito Misure per la definizione di ZTM in ambito TunnelTunnel
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ProcedureCatastoMerci Pericolose
Proposta Scenari
Selezione scenario
Allarme
EventoValidazionee correlazione
Modelli di simulazione
Simulazione Eventi
Modulo di Monitoraggio
Proposta Procedure di
Segnalamento
Selezione segnalamento
Modulo di Segnalamento
Modulo di Gestione Allarme
Dati storici
Analisi StoricaAnalisi post-facto
Modulo di Gestione Banche DatiVarchi ContactCenter
Architettura funzionale e metodologia operativa
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Fase 1: Censimento dei Transiti• Veicoli : classe e numero• Targa• Codici Kemler
Fase 1: Censimento dei Transiti• Veicoli : classe e numero• Targa• Codici Kemler
Fase 2: Organizzazione dei Dati
• Obiettivi sensibili• Coreografia• Assetto circolatorio• Merci Pericolose
Fase 3: Analisi Tematiche
• Statistiche• Percorsi Critici• Scenari
Fase 3: Analisi Tematiche
• Statistiche• Percorsi Critici• Scenari
Fase 4: Azioni• Assetto circolatorio per Merci Pericolose • Infrastruttura per il Monitoraggio,la Gestione degli
Allarmi ed il Segnalamento• Organizzazione interna-esterna: Piano e procedure
di sicurezza
Fase 4: Azioni• Assetto circolatorio per Merci Pericolose • Infrastruttura per il Monitoraggio,la Gestione degli
Allarmi ed il Segnalamento• Organizzazione interna-esterna: Piano e procedure
di sicurezza
Banca dati
APPLICAZIONI ANALISI
SISTEMA
Varchi
Infr
astr
uttu
ra
Metodologia operativa di realizzazione
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Metodologia per la determinazione del livello di rischio nel trasporto di Merci Pericolose ad Alto Rischio
Grazie per l’attenzione
I concetti presentati sono l’estratto di una metodologia che Project Automation ha trasferito in un brevetto (deposito 2007) dal titolo: