Sistemi di controllo- Analisi economiche per le decisioni aziendali 2/ed R. N. Anthony, D. F....
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Direct costing,
Costi standard e
Analisi delle varianze
© The McGraw-Hill Companies, Inc., 2001
Sistemi di Controllo di Gestione
789
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Absorption Costing Slide 19-8Sistemi a costo pieno (full costing system)e a costo variabile (direct* costing system)
*Più raramente “variable costing", da una errata interpretazione di un articolo del 1936
Costo unitario:Materiali diretti € 8Manodopera diretta 7Costi generali di prod. variabili allocati 5Costi generali di prod. fissi allocati 10 Costo unitario totale € 30
Costo unitario:Materiali diretti € 8Manodopera diretta** 7Costi generali var. di prod. 5 Costo unitario totale € 20
Sistema a costi variabiliSistema a costi pieni
** se ritenuto un costo variabile
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• Materiali diretti• Manodopera diretta • Costi generali di produzione
(fissi e variabili)cost
i d
ip
rod
ott
o costi d
ip
rod
otto
cost
i d
ip
eri
od
o costi d
ip
erio
do
Sistemi a costi variabili Sistemi a costi pieni
• Materiali diretti• Manodopera diretta (*)• Costi generali variabili di
produzione
(*) se ritenuto un costo variabile
La configurazione del costo del prodotto nei due sistemi
• Costi generali fissi di produzione
• Costi commerciali, generali e amministrativi
• Costi commerciali, generali e amministrativi
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Ricavi (80 unità @ €50)……………………………… € 4.000Costo dei beni venduti:
Rimanenze iniziali………………………….. € 0Costo dei beni prodotti (100 unità x €30/unità) 3.000Beni disponibili per la vendita………………… 3.000meno: Rimanenze finali (20 unità x €30/unità)… -600
Costo dei beni venduti (80 unità x €30/unità)… 2.400Margine lordo……………………………………… 1.600meno: Costi di periodo:
Costi commerciali G & A…………………………... 1.400Utile ante imposte…………………………………… € 200
Absorption Costing Slide 19-9
Periodo 1Periodo 1Periodo 1Periodo 1
Sistema a costo pieno
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Ricavi (80 unità @ € 50)……………………….. € 4.000Costo dei beni venduti:
Rimanenze iniziali………………………..…… € 0Costo dei beni prodotti (100 unità x 20 €/unità).. 2.000Beni disponibili per la vendita………………… 2.000meno: Rimanenze finali (20 unità x 20 €/unità)... -400
Costo dei beni venduti (80 unità x 20 €/unità)….. 1.600Margine di contribuzione………………………….. 2.400 meno: Costi generali di produzione.. …………...€ 1.000
Costi commerciali A & G………………… 1.400 Tot. Costi di periodo: ………………………..… 2.400
Utile ante imposte…………………………………… € 0
Variable Costing Slide 19-12
Periodo 1Periodo 1Periodo 1Periodo 1
Sistema a costi variabili
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Ricavi (120 unità @ €50)…………………..………… € 6.000Costo dei beni venduti:
Rimanenze iniziali……………………… € 600Costo dei beni prodotti (100 unità x €30/unità) 3.000Beni disponibili per la vendita…………… 3.600meno: Rimanenze finali (0 unità)……… 0
Costo dei beni venduti (120 unità x €30/unità )… 3.600Margine lordo……………………………………..… 2.400meno: Costi di periodo:
Costi commerciali G & A…………………………... 1.400Utile ante imposte…………………………………… €1.000
Absorption Costing Slide 19-10
Periodo 2Periodo 2Periodo 2Periodo 2
Sistema a costo pieno
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Variable Costing Slide 19-13
Periodo 2Periodo 2Periodo 2Periodo 2
Ricavi (120 unità @ € 50)……………………….. € 6.000Costo dei beni venduti:
Rimanenze iniziali…………………………… € 400Costo dei beni prodotti (100 unità x €20/unità)... 2.000Beni disponibili per la vendita………………… 2.400meno: Rimanenze finali (0 unità)……………... 0
Costo dei beni venduti (120 unità x €20/unità)… 2.400Margine di contribuzione………………………….. 3.600meno: Costi generali di produzione fissi…………€ 1.000
Costi commerciali A & G…………………1.400 Tot. Costi di periodo: ………………… 2.400Utile ante imposte…………………………………... € 1.200
Sistema a costi variabili
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L’effetto sul Reddito del Periodo del Variable Costing e del Full Costing
Variable vs. Full Costing
Produzione = Vendite Uguale Reddito
Produzione > Vendite Minore Reddito
Produzione < Vendite Maggiore Reddito
La principale differenza risiede nella contabilizzazione delle rimanenze:
il costo pieno rimanda alcuni elementi di costo (CGPF) al periodo successivo
Costi di competenza del periodo attribuiti al conto economico:
CV: CF CP: CF/Qp x Qv Differenza CV-CP: CF/Qp x (Qp-Qv)
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Vantaggi dei sistemi a costo variabile rispettoai sistemi a costo pieno
• I costi fissi generali di produzione non sono allocati ai prodotti e pertanto: (1) non si utilizza il relativo coefficiente di allocazione e (2) non è necessaria la previsione del volume standard di produzione;
• La varianza dei costi generali fissi di produzione (CGFP) è una semplice differenza di costi di periodo;
• Vi è una netta separazione dei costi fissi da quelli variabili, informazione utile per il controllo;
• Il costo del venduto dipende solo dalle vendite del mese e non anche dal volume di produzione (nel costo pieno i CGFP sono incorporati nei costi di prodotto)
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Vantaggi dei sistemi a costo pieno rispettoai sistemi a costo variabile
• Si riduce il rischio di enfatizzare il margine di contribuzione e di trascurare la gestione dei costi non variabili (costi “impegnati”)
• MdC sempre meno rilevante a causa della minore incidenza nel tempo dei costi variabili rispetto ai costi totali (complessità, ecc.)
• Bassa valorizzazione delle rimanenze e quindi possibile perdita di interesse del management a ridurre i livelli delle rimanenze
• Necessità di disporre comunque di informazioni di costo pieno (ad esempio per supporto alla definizione del prezzo normale)
• Impossibilità ai fini fiscali di valorizzare le rimanenze al solo costo variabile, con conseguenti differenze tra valori gestionali e di bilancio
I sistemi a costi variabili sono utilizzati da una minoranza di imprese
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Il costo standard
Caratteristiche del costo standard
•In genere, costo unitario
•Preventivo, non consuntivo
•Un riferimento condiviso
•Realistico: stimolante (efficienza) ma raggiungibile
•Soggetto ad aggiornamenti
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L’uso dei costi standard
• Base per il controllo della performance
• Utilità nel processo decisionale
• Misurazione razionale del costo dei prodotti
• Mezzo per ridurre le registrazioni contabili
Un sistema a costi std richiede comunque il calcolo dei valori standard
• Prezzi normali di vendita• Preventivi• …
Prodotti identici hanno lo stesso costo
Spesso non è conveniente rilevare i valori effettivi
Per confrontare, ad esempio, il costo complessivo effettivo di m.p. con quello programmato
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Terminologia
• Scheda del costo standard distinta base ciclo di lavorazione
• Costo standard dei materiali diretti
• Costo standard della manodopera diretta
• Scostamenti e valori di riferimento (benchmark)
• Dati economici interni
• Dati economici esterni
• Variabili non finanziarie
Costi programmati(unitari o totali)
• Costo standard
• Costo di budget
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Standard Cost Sheet Slide 19-1
Quantità Prezzo/costo Costo Descrizione Standard Standard totale
Materiale X 120 cm2 € 0,05 € 6,00Componente Y 6 unità 2,50 15,00Componente Z 1 unità 24,50 24,50 Costo std materiali diretti € 45,50
Distinta base:
Scheda dei costi standard
Tempo Costo h Costo Descrizione Standard Standard totale
Operazioni di trasformazione:
Lavorare il materiale X 0.60 ore € 12,50 € 7,50Lavorare il componente Y 0.20 ore 12,50 2,50Assemblare Y con Z 0.05 ore 9,00 0,45Controllare la qualità e confezionare 0.15 ore 9,00 0,35 Costo totale std mod 1.00 ora € 11,80Costi generali di produzione (1 ora x 17,70 €/h mod) 17,70 Costo unitario standard € 75,00
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Sistemi a costi standard
In un sistema a costi standard sono aggiunti i seguenti conti di rilevazione:
conti di scostamento o di varianza
Differenze tra valori effettivi e valori
programmati
• Varianza di prezzo dei materiali diretti
• Varianza di impiego dei materiali diretti
• Varianza di costo della manodopera diretta*
• Varianza dei costi generali di produzione**
• Varianza dei costi generali non di produzione
varianzadi costom
ateriali
* Si può anche scindere in varianza di prezzo e di impiego (o efficienza) di MdO
**Si può anche scindere in varianza di volume e di spesa
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Material Price Variance Slide 19-2
QE = quantità effettivaPE = prezzo effettivoPS = prezzo standard
QE = quantità effettivaPE = prezzo effettivoPS = prezzo standard
Varianza di prezzo m.d. = (QE x PS) - (QE x PE)
= QE x (PS -PE)
Un’impresa ha acquistato 2.500 kg di materiali a
€ 1,95 al kg. Il costo standard è stato fissato in € 2,00/kg
Varianza di prezzo m.d. = 2.500 x (€ 2,00 - € 1,95)
Varianza favorevole di prezzo m.d. = € 125
La varianza di prezzo dei materiali diretti
Poichè l’impresa ha pagato i materiali meno del costo
programmato (costo std), si verifica una varianza
favorevole di € 125
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Material Usage Variance Slide 19-3
Varianza di impiego = (QS x PS) - (QE x PS)
= (QS - QE) x PS
Varianza di impiego = (2.000–1.950) Kg x 2 €/kg
Varianza favorevole = € 100
QE = quantità effettivaPE = prezzo effettivoPS = prezzo standardQS = quantità standard
QE = quantità effettivaPE = prezzo effettivoPS = prezzo standardQS = quantità standard
L’impresa ha utilizzato 1.950 kg per realizzare 1.000 unità di output. Ci si aspettava che
ciascuna unità richiedesse 2 kg di materiale. Il costo standard
è € 2,00/kg
La varianza di impiego dei materiali diretti
Poiché l’impresa ha impiegato50 grammi in meno di materiale per unità (1.950 vs. 2.000), si verifica una varianza
favorevole di € 100 (50 grammi/unità x 1.000 unità x 0,002 €/grammo)
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Le due varianze dei materiali diretti:rappresentazione geometrica
Costo effettivo:825 kg x € 5/kg
= € 4.125
Quantità effettiva
825
€ 5/kg
Pre
zzo
unita
rio
effe
ttivo
Pre
zzo
unita
rio
std
€ 4/kg
Quantità std900
Costo standard:900 kg x € 4/kg
= € 3.600
Input unitario standard (QSu): 9 kg per unitàPrezzo Standard (PS) € 4 per kgQuantità utilizzata effettiva (QE) 825 kgPrezzo effettivo (PE) € 5 per kgUnità prodotte (unità): 100
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Le due varianze dei materiali diretti:rappresentazione geometrica
Pre
zzo
unita
rio
Quantità
€ 4/kg
900
standard
standard
825
€ 5/kg
effettiva
effettivoVarianza di prezzo€ (1) x 825 = € 825 S
Varianza di impiego75 x € 4 = 300 F
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Diagramma delle varianze dei materiali diretti
Cambia l’input unitario Cambia il prezzo
Input unitario stdx q.tà di output effettiva
x prezzo std
Input unitario effettivo x q.tà di output effettiva
x prezzo std
Input unitario effettivo x q.tà di output effettiva
x prezzo effettivo
9 x 100 x 4 €= 3.600 €
8,25 x 100 x 4 € = 3.300 €
8,25 x 100 x 5 € = 4.125 €
Varianza totale = €525 S
Le variabili di colonne contigue sono modificate una alla volta
Varianza di impiego = €300 F
Varianza di prezzo = €825 S
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La varianza congiunta dei materiali diretti
Qe = q.tà effettiva Qst = q.tà std
Pe = prezzo effettivo Pst = prezzo std
Costo effettivo = Qe × Pe = (Qst + Q) × (Pst + P) =
= Qst × Pst + Pst × Q + Qst × P + Q × P
Varianza = Costo effettivo – Costo standard (Qst × Pst )
Varianza = Pst × Q + Qst × P + Q × P
Varianza diimpiego
Varianza diprezzo
Qe × PÈ responsabilità degli Acquisti comprare al prezzo std anche se la quantità è superiore a quella programmata
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Labor Rate Variance Slide 19-4
Varianza di mod = (Hs x Cos) – ( He x Coe)
Varianza di mod = (7.000 x 10) – (8.000 x 10,5)
Cos = costo orario standard
CoE = costo orario effettivo
He = ore effettiveHs = ore standard
Cos = costo orario standard
CoE = costo orario effettivo
He = ore effettiveHs = ore standard
Il costo orario std della mod è € 10/h. Le ore std sono 7000.
Nel periodo sono state impiegate 8.000 ore ad un costo orario effettivo di
€ 10,50/ora
Varianza sfavorevole = € -14.000
La varianza di costo della manodopera diretta
Dipende congiuntamente dalla differenza tra (1) COs vs. COe (2) Hs vs. He
Poiché il costo effettivo dellaMOD è maggiore del costo Std, allora lo
scostamento è sfavorevole
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Labor Rate Variance Slide 19-4
Cos = costo orario standard
CoE = costo orario effettivo
He = ore effettiveHs = ore standard
Cos = costo orario standard
CoE = costo orario effettivo
He = ore effettiveHs = ore standard
Il costo orario std della mod è € 10/h. Le ore std sono 7000. Nel
periodo sono state impiegate 8.000 h ad un costo orario effettivo di € 10,50/ora
*Varianza di prezzo e di impiego della MdO diretta
Varianza di tempo (eff.) = (Hs x Cos) – ( He x Cos)
Varianza di prezzo = (He x Cos) – ( He x Coe)
Varianza di tempo (eff.) = (7.000 x 10) – (8.000 x 10)
Varianza di prezzo = (8.000 x 10) – (8.000 x 10,5)
Varianza sfavorevole (eff.) = € -10.000
Varianza sfavorevole (prezzo) = € -4.000
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Varianza congiunta della manodopera diretta
He = ore effettive Hst = ore std
Ce = costo orario effettivo Cst = costo orario std
Costo effettivo = He × Ce = (Hst + H) × (Cst + C) =
= Hst × Cst + Cst × H + Hst × C + H × C
Varianza = Costo effettivo – Costo standard (Hst × Cst )
Varianza = Cst × H + Hst × C + H × C
Varianza diimpiego
Varianza dicosto orario
He × CÈ responsabilità del Personale retribuire al costo orario std anche se le ore sono superiori a quelle programmate
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CT = Costi generali di produzione totali
CTF = Costi generali fissi totali
CVU = Costo unitario variabile generale
X = Volume di produzione (unità)
CT = Costi generali di produzione totali
CTF = Costi generali fissi totali
CVU = Costo unitario variabile generale
X = Volume di produzione (unità)
CT = CFT + (CVU x X)
CT = € 500 + (€ 1 x 1.000)
CT = € 1.500
La dinamica dei costi generali di produzione
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Volume di produzione (X)
Cos
to to
tale
(C
T)
Volume standard (S)
La dinamica dei costi generali di produzione
Costi generali programmati e assorbiti
in corrispondenza del volume standard
Ca = Coefficiente allocaz.
(Cu vol std)
Costi assorbiti
CFT
CVU
Budget flessibile
La modalità di allocazione
trattano gli overhead come se fossero costi variabili,
mentre la dinamica effettiva degli overhead è quella di
costi semivariabili
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I costi fissi generali programmati sono 500 €, il
costo variabile generale programmato è 1€/unità e il
volume standard è di 1.000 unità.
I costi fissi generali programmati sono 500 €, il
costo variabile generale programmato è 1€/unità e il
volume standard è di 1.000 unità.
COEFFa = 1,50 €/u: costi generali per unità (come variabili)
L’assorbimento dei costi generali di produzione
500 € + (1€ x 1.000)
1.000COEFFa =
COEFFa =CFT + (CVu x Qs)
Qs
CFT
Qs= CVu +
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La varianza dei costi generali di produzione
La varianza dei costi generali di produzione
è la differenza fra i costi generali di produzione
effettivamente sostenuti
e quelli assorbiti, cioè allocati ai prodotti: se
positiva è sfavorevole (cioè un costo)
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Lo scostamento è nullo solo se Volume effettivo = Volume std
sotto
sovra
Valori programmati (stime) in corrispondenza di diversi volumi
Volume Budget Flessibile Assorbiti effettivo (X) [€ 500 + (€ 1 x X)] (€ 1.50 x X) Varianza
La varianza di volume di produzione:il budget flessibile
800 € 1.300 € 1.200 € - 100900 1.400 1.350 - 50
1.000 (std) 1.500 1.500 01.100 1.600 1.650 + 501.200 1.700 1.800 + 100
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Volume di produzione (X)
Cos
ti g
ener
ali d
i pro
d uzi
one
Volume effettivo
CVU
TFC
Linea del
budget
I costi generali di produzione
Costi di budget (costi assorbiti al volume
standard)
Volume standard (S)
Effettivi
Assorbiti
Bdg flessibile
Coeffa
Linea co
sti asso
rbiti
sottoassorbitisovrassorbiti
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Volume diproduzione (X)
Costi generalidi produzione
I costi generali di produzione
Linea
costi
ass
orbi
ti
Linea del budget
Effettivi
Assorbiti (allocatiai prodotti)
Budget flessibile
Varianza di volume: porzione di varianza totale determinata solo
dalla differenza tra volume standard e volume effettivo
S
Varianza di spesa: differenza tra il costo che
si sarebbe dovuto sostenere in corrispondenza del
volume effettivo e il costo effettivo
F
Varianza totale S
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Il calcolo della varianza degli overhead
1. La varianza totale è pari alla differenza tra i costi effettivi e i costi assorbiti (Vt = Ce – Ca)
2. La varianza di spesa è pari alla differenza tra i costi effettivi e i costi del budget flessibile sempre in corrispondenza del livello effettivo di volume (Vs = Ce – Cb)Questa varianza si può anche scomporre nelle due varianze di prezzo e di impiego relative ai singoli costi indiretti inclusi negli overhead
3. La varianza di volume è pari alla differenza tra i costi del budget flessibile e i costi assorbiti in corrispondenza del livello effettivo di volume (Vv = Cb – Ca)Questa varianza non dipende dai costi effettivi, ma solo dal fatto che si è ottenuto un volume effettivo diverso dal volume standard: se Qeff < Qstd, si hanno costi sotto-assorbiti e varianza sfavorevole (positiva), e viceversa
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Il calcolo della varianza degli overhead
Costi del budget flessibile al volume effettivo = € 500 + (€ 1 x 900) = € 1.400
Costi assorbiti in corrispondenza volume effettivo = € 1.50 x 900 = € 1.350
Varianza totale = Effettivi - Assorbiti = € 1.380 - € 1.350 = € 30 S
Varianza di spesa = Effettivi - Bdg fless. = € 1.380 - € 1.400 = € - 20 F
Varianza di volume = Bdg fless. – Assorbiti = € 1.400 - € 1.350 = € 50 S
• Il volume effettivo in un certo periodo è di 900 unità• I costi generali effettivi sono € 1.380 • I costi generali fissi programmati del periodo sono € 500• Il costo generale variabile unitario std è pari a € 1/unità• Il volume standard (normale) del periodo è di 1.000 unità• Il coefficiente di allocazione degli overhead è pari a € 1,5/unità
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Overhead assorbiti Overhead budget flessibile Overhead effettivi(volume effettivo x (budget flessibile (costi sostenuti) coeff. allocazione) al volume effettivo)
900 x € 1.50= € 1.350
500 + (€ 1 x 900)= € 1.400 € 1.380
Varianza totale (netta) = € 30 S
Il calcolo della varianza degli overhead
Varianza di spesa = € 20 F
Varianza di volume = € 50 S
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Il calcolo della varianza degli overhead
Il volume delle vendite del periodo
non svolge alcun ruolo nella contabilizzazione
dei costi generali di produzione
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Come si usano le varianze degli overheads
• I manager di produzione sono normalmente responsabili della varianza di spesa
• Concentrare l’attenzione su varianze di spesa significative in relazione ai singoli elementi di costo degli overheads
• Raramente il volume di un mese è 1/12 del volume std, sicché la varianza di volume è poco significativa su base mensile
• Possono i manager di produzione essere responsabili della differenza tra volume programmato e volume effettivo?
Non confondere il volume std di un mese con il
volume programmato del mese
La varianza di volume non dipende comunque dal volume programmato per quel mese,
ma dal volume std
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I costi della capacità inutilizzata
• Possibili basi di allocazione dei costi da capacità: Volume effettivo (ciò che abbiamo fatto) Volume di budget (ciò che pensiamo di fare) Volume della capacità pratica (ciò che potremmo fare)
• Evidenziare i costi di capacità inutilizzata attraverso un conto varianza di volume invece di nasconderli nei prodotti (uso della capacità pratica)
• Varianza della capacità inutilizzata: utile per la determinazione del prezzo dei prodotti, altrimenti distorto:
"avvitamento della domanda": bassi volumi di budget flex aumentano il Cu (Coeff.alloc.pred.) e quindi i prezzi prodotti
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L’analisi degli
scostamenti dei costi
non di produzione
Sistemi di Controllo di Gestione
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Come interpretare le variazioni del risultato economico
Risultato economico consuntivo
Risultato economico di budget
Varianza di risultato
300
450
- 150 Sfavorevole
La forma più sintetica di varianza del risultato economico dice soltanto che il reddito conseguito è 2/3 di quello atteso
La varianza dell’utile netto può essere scomposta in diverse componenti ciascuna riconducibile a uno specifico fattore
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Il processo analitico di scomposizione
Lo schema di scomposizione fa proprie le seguenti idee:
• Identificare i principali fattori (variabili causali) che influenzano l’utile e su questa base scomporre la varianza totale dell’utile netto
• Valutare l’effetto di ogni fattore modificando un fattore per volta (si assume che i fattori agiscano indipendentemente sul reddito)
• Accrescere il livello di analisi gradualmente e in sequenza
• Arrestare il processo quando i costi non giustificano i benefici - per complessità e affidabilità di un ulteriore livello di scomposizione
• Valutare sinteticamente tutte le varianze per trarre un giudizio significativo sulle performance manageriali
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Le tre principali varianze
Un possibile schema di scomposizione delle varianze
Varianze commerciali
Varianza dei costi G&A
Varianza dei costi di produzione2° livello
Varianza del Risultato Operativo
Varianza componenti accessorie, straordinarie e imposte sul reddito1° livello
Varianza totale = Reddito effettivo – reddito di budget
Varianza totale = Reddito effettivo – reddito di budget
Livello 0
Riconducibili ad altrettante aree di responsabilità
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Un possibile schema di scomposizione delle varianze
Varianze commerciali
Varianza dei costi G&A2° livello
Varianza del Risultato Operativo
Varianza componenti accessorie, straordinarie e imposte sul reddito1° livello
Varianza totale = Reddito effettivo – reddito di budgetVarianza totale = Reddito
effettivo – reddito di budgetLivello 0
Varianza costo h
Varianza efficienza
Varianzavolume
Varianzaspesa
Varianza prezzo
Varianzaimpiego4° livello
Varianza dei Mater. diretti
Varianza degli Overhead3° livello
Varianza della MOD
Varianza dei costi di produzione
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Varianza singole voci costi G&A
3° livello
Un possibile schema di scomposizione delle varianze
Varianze commerciali
Varianza dei costi G&A
Varianza dei costi di produzione2° livello
Varianza del Risultato Operativo
Varianza componenti accessorie, straordinarie e imposte sul reddito1° livello
Varianza totale = Reddito effettivo – reddito di budgetVarianza totale = Reddito
effettivo – reddito di budgetLivello 0
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Varianza volumedel settore
Varianza quotamercato5° livello
Var. singole voci costi commerciali
V. volume vendite
V. margine unitario
Var.Mix
4° livello
Un possibile schema di scomposizione delle varianze
Varianza dei costicomm. di periodo
Varianza delmargine lordo3° livello
Varianze commerciali
Varianza dei costi G&A
Varianza dei costi di produzione2° livello
Varianza del Risultato Operativo
Varianza componenti accessorie, straordinarie e imposte sul reddito1° livello
Varianza totale = Reddito effettivo – reddito di budgetVarianza totale = Reddito
effettivo – reddito di budgetLivello 0
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Slide 21-1I tre tipi principali di varianze
1. Varianze commerciali
(riconducibili alla funzione Commerciale)
2. Varianze dei costi generali & amministrativi
(riconducibili al Top Management e agli staff)
3. Varianze dei costi di produzione
(riconducibili alla funzione Produzione)
Risultato operativo < > Risultato di budget ?
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Schema di sintesi delle varianze
Varianze costi di produzione
Varianzacommerciale
Varianze dei costi amministrativi e generali
Varianza del
risultato operativo
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Le varianze dei costi A&G
Costi di periodo A&G: Budget Effettivo Varianze
Stipendi 34.000 33.000 -1.000 FConsulenze di direzione 8.000 8.500 500 SViaggi e trasferte 2.500 3.000 500 SSistema informativo 19.000 21.000 2.000 SCancelleria e telefoniche 3.500 3.200 -300 FAuto aziendali 4.000 3.800 -200 FAltri costi di periodo 1.000 1.000 0 FTotali 72.000 73.500 1.500 S
Si tratta di costi per lo più discrezionali, sicché l’importocorretto è una questione di giudizio. Non esiste alcun modo
automatico per valutare se maggiori o minori costi siano giustificati
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Varianza delrisultato operativo
Varianze costiamministrativi e generali
Varianze dei costi di produzione
Schema di sintesi delle varianze
Varianze commerciali
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Obiettivi tipici della funzione commerciale
1. Garantire il margine lordo di budget
2. Conseguire questo obiettivo compatibilmente con il vincolo di non superare i costi commerciali di periodo presenti nel budget
L’obiettivo è la generazione del margine lordo,
non l’aumento dei volumi!
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La varianza dei costi commerciali di periodo
Varianza delle singole vocidei costi di periodo
commerciali
Varianza dei costicommerciali
Varianza delmargine lordo
Varianzecommerciali
Varianza divolume delle
vendite
Varianza delmargine unitario
Varianza di
mix
Varianza di volumedel settore
Varianza di quotadi mercato
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La varianza dei costi commerciali di periodo
Costi di periodo commerciali: Budget Effettivo Varianze
Costi promozionali 20.000 22.000 2.000 SCosti di pubblicità 35.000 37.000 2.000 STrasferte 12.000 10.000 -2.000 FVisite agli agenti 11.000 9.000 -2.000 FMeeting annuale 18.000 17.500 -500 FFiere 27.000 29.000 2.000 SAltri costi di periodo 3.000 3.300 300 STotali 126.000 127.800 1.800 S
Si tratta di costi per lo più discrezionali, sicché l’importocorretto è una questione di giudizio. Non esiste alcun modo
automatico per valutare se maggiori o minori costi siano giustificati
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Schema di sintesi delle varianze
Varianza delmargine lordo
Varianza dei costicommerciali di periodo
Varianza commerciale
Varianza delle singole vocidei costi commerciali
di periodo
Varianza divolume delle
vendite
Varianza delmargine lordo
unitario
Varianza delmix
Varianza di volumedel settore
Varianza di quotadi mercato
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Il Commerciale non è responsabile dei costi
produzione
Componenti della varianza del margine lordo
Effettivo Programmato Differenza
Volume di vendita (q.tà) 900 1.000 -100Prezzo di vendita (€) 33 32 + 1Costo standard unitario (€) 22 22Margine unitario (€) 11 10
Margine lordo (€) 9.900 10.000 -100
La varianza del Margine lordo è la differenza tra MgL programmato e
MgL effettivo entrambi calcolati
utilizzando il costo std del prodotto
Il commerciale non è responsabile del costo del venduto e pertanto il margine
lordo viene calcolato – nell’ambito dell’analisi delle varianze – come
differenza tra ricavi e costi standard*
*Nei sistemi direct costing, al posto del margine lordo si considera il margine di contribuzione
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Perché non scomporre la varianza del MGL nelle singole varianze di ricavo e di costo del venduto?
La varianza del solo ricavo sopravvaluta necessariamente l’impatto sul reddito della contrazione dei volumi poiché:
questa varianza viene in realtà parzialmente compensata dalla varianza favorevole del costo del venduto
Valori unitari (*)
Unità Valori totali
Unità Valori totali
Varianza
Ricavi da vendite 25 1.000 25.000 800 20.000 5.000 S
Costo del venduto 15 1.000 15.000 800 12.000 3.000 F
Margine lordo 10 10.000 8.000 2.000 S
(*) Valori unitari programmati coincidenti con i valori effettivi
Programmati Effettivi
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Schema di sintesi delle varianze
Varianza delle singole vocidei costi commerciali
di periodo
Varianza divolume delle
vendite
Varianza delmargine lordo
unitario
Varianza delmix
Varianza delmargine lordo
Varianza dei costicommerciali di periodo
Varianze commerciali
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Componenti della varianza del margine lordo
Varianza del margine unitario Varianza del margine unitario
Margine unitario x Volume effettivo = Varianza del margine unitario
€ 1 x 900 = € 900 F
Volume x Margine unitario di budget = Varianza di volume
(100) x € 10 = € 1.000 S
Varianza di volume delle vendite Varianza di volume delle vendite
Varianza del margine lordo Varianza del margine lordo
Margine lordo effettivo - Margine lordo di budget = Varianza netta € 900 - € 1.000 = € 100 S
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Varianza margine unitario = varianza prezzo di vendita?
Varianza margine unitario = Margine unitario x Volume effettivo
Margine unitario = (PrezzoEff – CostoEff) – (Pbdg – Costostd)
Varianza margine unitario = Varianza Prezzo
Attenzione all'inflazione!
se: CostoEff = Costostd
(Cstd invariato)
allora:
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Uno schema per strutturare la scomposizione
Volume programmato x Volume effettivo x Volume effettivo x margine unit. programm. margine unit. programm. margine unit. effett. (VPMP) (VEMP) (VEME)
1.000 x € 10= € 10.000
900 x € 10= € 9.000
900 x € 11 = € 9.900
Varianza del margine lordo = € 100 S
Varianza di margine unitario = € 900 F
Varianza di volume€ 1.000 S
cambia una solavariabile alla volta
cambia una solavariabile alla volta
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Schema di sintesi delle varianze
Varianza delle singole vocidei costi commerciali
di periodo
Varianza divolume delle
vendite
Varianza delmargine lordo
unitario
Varianza delmix
Varianza di volumedel settore
Varianza delmargine lordo
Varianza dei costicommerciali di periodo
Varianze dei costicommerciali
Varianza di quotadi mercato
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Ulteriore scomposizione della varianza di volume
Varianza di volume del settore Varianza di volume del settore
Volume di settore x Quota di mercato programmata x Margine unitario programmato
Varianza di quota di mercato Varianza di quota di mercato
Quota di mercato x Volume effettivo del settore x Margine unitario programmato
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Ulteriore scomposizione della varianza di volume
Varianza di volumedel settore = € 500F
Varianza di quotadi mercato = € 1.500S
Varianza volume = € 1.000 S
Volume settore di budgetx
Quota di budgetx
Margine di budget
Volume settore effettivox
Quota di budgetx
Margine di budget
Volume settore effettivox
Quota effettivax
Margine di budget
10.000x
10%x
10
10.000
10.500x
10%x
10
10.500
10.500x
8,6%x
10
9.000
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La varianza del margine lordo
La varianza complessiva non ha un grande significato:
prestazioni positive e negative possono compensarsi tra di loro
Mercato
Linee di prodotto
Filiale
Agente …
VA
RIA
NZ
E
1. : varianza +2. : varianza -
varianza = ?
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Schema di sintesi delle varianze
Varianza delle singole vocidei costi commerciali
di periodo
Varianza divolume delle
vendite
Varianza delmargine lordo
unitario
Varianza delmix
Varianza di volumedel settore
Varianza di quotadi mercato
Varianza delmargine lordo
Varianza dei costicommerciali di periodo
Varianze commerciali
Scostamento del margine lordo
determinato dalla differenza tra mix
ipotizzato ed effettivo
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Varianza di mix relativa al prodotto i-esimo
=
La varianza del mix delle vendite
Differenza tra quantità venduta e quantità
programmata
Prodotto i-esimo:
Volume di vendita effettivo (q.tà) 900Mix % programmato sul volume di vendita 30Mix % effettivo sul volume di vendita 20Margine unitario programmato 9
Varianza di mix del prodotto i-esimo ([0.3-0.2] x 900 x 9) 810 S
(Mix % programmato – Mix % effettivo) x Volume effettivo x
Margine programmato
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La varianza del mix delle vendite
Prodotto Mix (%) Unità Unitario Totali Prodotto Mix (%) Unità 0 Unitario Totali
A 30% 300 9,0 2.700 A 20% 180 9,5 1.710B 40% 400 10,0 4.000 B 40% 360 11,0 3.960C 30% 300 11,0 3.300 C 40% 360 11,8 4.230
100% 1.000 10,0 10.000 100% 900 11,0 9.900
Volume Margine
Valori programmati (budget) Valori effettivi
Volume Margine
Varianza divolume
Varianza delmix delle vendite
Varianza dimargine unitario
Varianza totale
Volume programmatox
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine effettivo
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La varianza del mix delle vendite
Prodotto Mix (%) Unità Unitario Totali Prodotto Mix (%) Unità 0 Unitario Totali
A 30% 300 9,0 2.700 A 20% 180 9,5 1.710B 40% 400 10,0 4.000 B 40% 360 11,0 3.960C 30% 300 11,0 3.300 C 40% 360 11,8 4.230
100% 1.000 10,0 10.000 100% 900 11,0 9.900
Volume Margine
Valori programmati (budget) Valori effettivi
Volume Margine
1.000 900 900 90030% 30% 20% 20%
9,0 9,0 9,0 9,52.700 270 S 2.430 810 S 1.620 90 F 1.710
A
B …. …. C …. ….
Volume programmatox
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine effettivo
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La varianza del mix delle vendite
Varianza divolume (1.000 S)
Varianza delmix delle vendite (180 F)
Varianza dimgl. unit. (720 F)
Varianza totale = 100 S
Volume programmatox
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix programmato x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine programmato
Volume effettivo x
mix effettivo x
margine effettivo
30% 30% 20% 20%9,0 9,0 9,0 9,5
2.700 270 S 2.430 810 S 1.620 90 F 1.710
1.000 900 900 90040% 40% 40% 40%10,0 10,0 10,0 11,0
4.000 400 S 3.600 0 F 3.600 360 F 3.960
1.000 900 900 90030% 30% 40% 40%11,0 11,0 11,0 11,8
3.300 330 S 2.970 990 F 3.960 270 F 4.230
10.000 1.000 S 9.000 180 F 9.180 720 F 9.900
A
B
C
1.000 900 900 900
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*Margine totale diviso il numero di unità dei prodotti [(9x180+10x360+11x360)/900 – 10.000/1.000] x 900 = (10,2 – 10) x 900 = 180 F
Questa formula semplificata non rileva il contributo di
ciascun prodotto
La varianza del mix delle vendite (formula semplificata)
Varianza di mix
=
(Margine medio programmato* in corrispondenza del mix effettivo -
Margine medio programmato* in corrispondenza del mix progr.)x
Volume effettivo
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I limiti dell’analisi della varianza
• Sebbene l’analisi identifichi “dove” le varianze si manifestano, non dice niente sulle cause che hanno determinato gli scostamenti, né su come intervenire per migliorare la situazione
• I reports mostrano ciò che avviene, ma non gli effetti futuri delle decisioni. Ad esempio, ridotti costi di formazione producono, nel breve, varianze positive, ma l’effetto nel lungo periodo può essere negativo
• Non esiste una modalità generale per distinguere le varianze significative da quelle insignificanti
• Al crescere della sintesi dei report, vengono compensate varianze con significato diverso: possibili errori interpretativi