Subacute polyradiculoneuropathy (PRN) revealing lupus in a ...
SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE. ACUTE CRONICHE SUBACUTE Patologie dovute allespansione di un clone...
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SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE
SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE
ACUTE
CRONICHE
SUBACUTE
Patologie dovute all’espansione di un clone linfocitario B, T o NK
SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE ACUTE
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA (B, T)
LINFOMA LINFOBLASTICO (B, T)
LINFOMA DI BURKITT (B)
LINFOMA IMMUNOBLASTICO (B,T)
LINFOMA CENTROBLASTICO (B)
LINFOMA A GRANDI CELLULE ANAPLASTICHE (B, T)
LINFOMA A CELLULE T PERIFERICHE POLIMORFE MEDIE/GRANDI
LINFOMA LINFOEPITELIOIDE (T)
LINFOMA SIMIL- ANGIOIMMUNOBLASTICO (T)
SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE SUBACUTE
LEUCEMIA PROLINFOCITICA (B, T)
LEUCEMIA A TRICOLEUCOCITI (B)
LINFOMA CENTROBLASTICO/CENTROCITICO, DIFFUSO (B)
LINFOMA CENTROBLASTICO/CENTROCITICO A MARCATA DIFFERENZIAZIONEPLASMACELLULARE (B)
LINFOMA CENTROCITICO (B)
LINFOMA DELLA ZONA T
LINFOMA A CELLULE T PERIFERICHE POLIMORFE PICCOLE
SINDROMI LINFOPROLIFERATIVE CRONICHE LEUCEMIA LINFATICA CRONICA LINFOMA CENTROBLASTICO/CENTROCITICO,
FOLLICOLARE o FOLLICOLARE DIFFUSO (B)
IMMUNOCITOMA LINFOPLASMOCITICO/LINFOPLASMOCITOIDE (B)
MICOSI FUNGOIDE e SINDROME di SEZARY (T)
GAMMAPATIE MONOCLONALI:
MIELOMA MULTIPLO/PLASMOCITOMA EXTRAMIDOLLARE (B) MALATTIA DI WALDENSTRÖM (B) CRIOGLOBULINEMIE
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA
DEFINIZIONE
Disordine proliferativo clonale neoplastico che origina da precursori linfoidi a livello midollare, timico, linfonodale.
ORIGINE
Linea linfocitaria B
Linea linfocitaria T
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA
INCIDENZA
80% 20%
bambini adulti
giovani < 15 anni
EZIOLOGIA
sconosciuta
RISCHIO
S. di Fanconi soggetti esposti a:
S. di Bloom - sostanze chimiche
Atassia teleangiectasica - citostatici
VIRUS
virus HTLV-1 : leucemia/linfoma a cellule T dell’adulto
virus di Epstein-Barr : linfoma di Burkitt
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA
CLASSIFICAZIONE FAB
L1
L2
L3
Dimensioni cellule piccole, di diametro omogeneo
Cromatina nucleare finemente dispersa
Forma del nucleo regolare, talvolta fissurato o incavato
Nucleoli non visibili, o piccoli
Quantità del citoplasma scarsa
Basofilia citoplasmatica debole o moderata
Vacuolizzazione citoplasmatica variabile
L1
L2
DIMENSIONI CELLULE GRANDI, DIAMETRO ETEROGENEO
CROMATINA NUCLEARE ETEROGENEA, o FINE o A BLOCCHI
FORMA del NUCLEO IRREGOLARE
NUCLEOLI UNO o PIU’, spesso GRANDI
QUANTITA’ CITOPLASMA VARIABILE
BASOFILIA CITOPLASMA VARIABILE
VACUOLIZZAZIONE CITOPLASMA VARIABILE
L3DIMENSIONI CELLULE GRANDI, OMOGENEE
CROMATINA NUCLEARE FINE ed OMOGENEA
FORMA NUCLEO REGOLARE
NUCLEOLI UNO o PIU’, PROMINENTI
QUANTITA’ CITOPLASMA MODERATAMENTE ABBONDANTE
BASOFILIA CITOPLASMA INTENSA
VACUOLIZZAZIONE CITOPLASMA FREQUENTEMENTE SPICCATA
QUADRO CLINICO LAL
- FEBBRE
ASTENIA
ARTRALGIE, MIALGIE
EMORRAGIE CUTANEE e MUCOSE
EPATOMEGALIA
SPLENOMEGALIA
ADENOMEGALIA ( in particolare mediastinica)
SEGNI NEUROLOGICI (cefalea, paralisi nervi cranici, più frequentemente del facciale per infiltrazione SNC)
INFILTRAZIONE TESTICOLARE o PAROTIDEA
ANEMIA NORMOCITICA, NORMOCROMICA
PIASTRINOPENIA (raramente < 30.000/mm3)
LEUCOCITOSI MODESTA
più raramente leucopenia
o leucocitosi > 100.000/mm3
NEUTROPENIA
mielobiopsia : 80% dei casi diagnostica
BOM : 20%
LABORATORIO LAL
DIAGNOSI
QUADRO MIDOLLARE LAL
INFILTRAZIONE LINFOBLASTICA CHE SOSTITUISCE DEL TUTTO O IN PARTE IL PARENCHIMA MIELOIDE
BOM : ESUBERANTE PRESENZA DI FIBRE RETICOLINICHE
CITOCHIMICA: PEROSSIDASI ed ESTERASI negative
LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA
FATTORI PROGNOSTICI NEGATIVI
età < 1 e > 9 anni ALTRI FATTORI
sesso maschile rapidità citoriduzione
localizzazione al SNC durante chemioterapia
localizzazione mediastinica di induzione
leucocitosi > 35.000/mm3
citotipo L3 tempo necessario per
fenotipo B raggiungere la remissione
cariotipo pseudodiploide
cromosoma Philadelphia
LDH elevata
forma atipica
fenotipo T (nell’adulto)
SOPRAVVIVENZA
lunghi sopravviventi ( > 10 anni)
bambini 50% adulti 20%
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
Definizione
Disordine linfoproliferativo cronico acquisito, di natura monoclonale, caratterizzato dall’espansione di piccoli linfociti maturi che si accumulano nel sangue periferico, nel midollo osseo, nella milza, nel fegato e, occasionalmente, in altre sedi linfatiche o extralinfatiche
EZIOLOGIA
sconosciuta
EPIDEMIOLOGIA
Predisposizione famigliare
Incidenza paesi occidentali industrializzati
Soggetti di età compresa tra 50-70 anni
Rapporto M/F 2:1
FISIOPATOLOGIA
L’evento leucemogeno colpisce i B-LINFOCITI in uno stadio di precoce maturazione, quando esprime Immunoglobuline di superficie a bassa densità di tipo IgM e/o IgD (riarrangiamento clonale del gene per la sintesi delle Ig)
IMMUNOFENOTIPO
95% dei casi: tipo B
5% : tipo T-linfocitario
CINETICA
attività proliferativa molto bassa
produzione giornaliera di linfociti aumentata di 10 volte
il 90% dei linfociti permane in circolo per oltre 1 anno
lo scambio di linfociti del sangue periferico con gli organi secondari e primari è parzialmente alterato
QUADRO CLINICO
stadio 0 : asintomatica
stadi I e II: adenopatie polidistrettuali asimmetriche, epato-
splenomegalia
stadi III-IV: anemia, piastrinopenia, emorragie muco-cutanee
infiltrazione linfocitaria midollare
complicanze autoimmuni (anemia e/o piastrinopenia)
complicanze neurologiche
localizzazioni viscerali e cutanee
astenia, calo ponderale, prurigo, febbricola
dispnea da sforzo
sintomi da ingombro splenico
LABORATORIO LLC
Anemia normocromica, normocitica, moderata, raramente severa
LEUCOCITOSI(10.000-150.000/mm3)
LINFOCITOSI PERIFERICA : prevalenza di piccoli linfociti, con sottile rima citoplasmatica, a cromatina nucleare addensata e, talora con evidente nucleolo; ombre di Gumprecht (linfociti che nello striscio si rompono)
neutropenia (< 1500/mm3)
Piastrinopenia: raramente al di sotto di 50.000/mm3 (13%)
Ipogammaglobulinemia (30%)
LLC
MIELOBIOPSIA
INFILTRAZIONE LINFOIDE MIDOLLARE > 30% (40-100%)
• nodulare
• interstiziale
• diffusa
• mista
CITOGENETICA
+12
14q+
6q-
alterazioni strutturali del cromosoma 13
IMMUNOFENOTIPO
Tipo B
95%
Tipo T
5%
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
Classificazione in stadi secondo RAI
Stadio 0 Aumento di linfociti nel sangue (> 15.000/mm3) e nel midollo (> 40%)Stadio I come stadio 0 + linfoadenomegaliaStadio II come stadio 0 + epatosplenomegalia + o – linfoadenomegaliaStadio III come stadio 0 + anemia + o – epato-spleno-linfoadenomegaliaStadio IV come stadio 0 + piastrinopenia (< 100.000/mm3), + o – anemia, + o – epato-splenomegalia + o - linfoadenomegalia
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
SUDDIVISIONE IN GRUPPI PROGNOSTICI SECONDO LA CLASSIFICAZIONE del National Cancer Institute - Sponsored Working Group for CLL
GRUPPO PROGNOSTICO STADIO
BASSO RISCHIO 0
RISCHIO INTERMEDIO I e II
ALTO RISCHIO III e IV
CLINICA LLC
Età media 63 anni
Sesso maschile (60%)
Quadro clinico
Esordio:
- 25-30% riscontro casuale
- 65-70% linfoadenomegalia stazioni superficiali: linfonodi indolenti, di consistenza non dura, mobili sui piani superficiali e profondi, senza alcuna tendenza a confluire in pacchetti o a fistolizzare
- epatomegalia e/splenomegalia frequenti
- infezioni recidivanti (immunodeficit, neutropenia)
- possibile anemia emolitica autoimmune , all’esordio, più frequente nel decorso della malattia
PROGNOSI
• sopravvivenza: da pochi mesi ad alcuni decenni
• cause di morte: legate all’età avanzate (60-70%)
complicanze infettive (20%)
secondi tumori (5%)
leucemia acuta mieloide (0,3%)
leucemia acuta linfoide (0,1%)