Simona Urso matr.232529 Alessia Tuzi matr. 232141.
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Simona Urso matr.232529Alessia Tuzi matr. 232141
La valutazione del portafoglio premi delle
aziende assicurative esercenti il ramo danni
Per le aziende di assicurazione che esercitano il ramo danni, il «portafoglio» premi costituisce il tipico bene immateriale e non strutturale.• Il valore del portafoglio premi è legato
alla capacità dell’azienda assicurativa di raccogliere in modo stabile e continuativo una certa massa di premi sul mercato.
Vari sono i metodi per stimare il valore economico del portafoglio premi. Esamineremo i seguenti:
• Metodo dei moltiplicatori dei premi individuati sulla base della capitalizzazione dei profitti o extraredditi attesi
• Metodo dei coefficienti calcolati sui prezzi di mercato desunti da operazioni di trasferimento di portafogli premi raccolti nel ramo danni
• Metodo dei moltiplicatori ricavati indirettamente dai prezzi di mercato
Si fonda sull’applicazione della formula che esprime il valore attuale di una rendita di durata illimitata. In maniera più precisa:
VPP= m x P
Il moltiplicatore m è calcolabile nel seguente modo:
m =
Metodo dei moltiplicatori dei premi individuati sulla base delle
capitalizzazione dei profitti o extraredditi attesi
Le caratteristiche di i:• È composto dal tasso risk-free e dal premio
per il rischio economico-finanziario• Deve rispettare il principio di coerenza tra
flusso da attualizzare e il tasso di sconto
Nella valutazione del portafoglio premi si fa riferimento a flussi reali e incerti, quindi si utilizza il saggio di attualizzazione (i) reale, il quale deve comprendere il premio per il rischio economico-finanziario. Per la stima del sovrarendimento della raccolta premi, si può applicare la seguente equazione:
sr = r- i
Il sovrarendimento è determinato per differenza tra il rendimento
netto tecnico-finanziario e la congrua remunerazione
VPP = m x P;
VPP =
VPP=
VPP=
VPP=
La metodologia di valutazione precedentemente analizzata è definita come sintetica ed è in
contrapposizione con una metodologia di stima di tipo
analitico. In formula:
VPP= h x Ph
Mh =
h indica che le grandezze non sono più
generiche ,ma riguardano uno specifico h-esimo ramo
danni
Il metodo analitico può assumere due diverse
formulazioni:
a) VPP = x P(h);
b) VPP = x P(h) – K’.
Per quanto riguarda il problema della determinazione delle variabili r(h) e P(h), i prospetti obbligatori
allegati al bilancio agevolano senza dubbio l’operato del valutatore.
Tuttavia, non va trascurato che la stima di certe grandezze
economico-patrimoniali esposte nei bilanci delle aziende assicurative
risente talvolta di un non indifferente margine di
discrezionalità.
La metodologia basata sull’utilizzo di coefficienti che traggono origine dai prezzi di mercato formatisi in operazioni di
trasferimento di portafogli tra compagnie di assicurazione rientra nell’alveo delle tecniche di tipo empirico. La seguente equazione è la stima del valore economico del portafoglio di
ciascun ramo danni:
Il metodo dei coefficienti calcolati sui prezzi di mercato desunti da operazioni
di trasferimento di portafogli premi raccolti nel ramo danni
Valore economico delPortafoglio h
=MoltiplicatoreEmpirico h
xVolumi premi medio normale atteso relativo al ramo h
Le principali fonti alla quali fare riferimento in occasione dell’applicazione di tale
metodologia sono le seguenti:•Studio del Lamonica;
• Comitato degli agenti di cambio della Borsa Valori di
Milano;•Studio del Guatri;
• Studio dello Jovenitti.
Studio del LamonicaRami Coefficiente %
Trasporti 5% -30%
Aviazione 30%
Incendio 80% -100%
Infortuni 35% -50%
Furti 10% -20%
R.C. Auto 0%
R.C. Diversi 10%
Cauzione e crediti 5%
Altri rami 5% -20%
Comitato degli agenti di cambio della Borsa Valori di Milano
Rami Coefficiente%
Infortuni 50%
Auto R.C. 25%
Incendio 60%
R.C. Diversi 10%
Cauzioni 20%
Furto 40%
R.C. Auto 10%
Altri Rami 10%
Contributo del GuatriRami Coefficiente %
Trasporti 35% -40%
Incendio 80% -100%
Furto 40%
Infortuni 10% -100%
R.C. Auto 35%
R.C. Diversi 35% -40%
Cauzioni 35% -40%
Studio dello jovenittiSinistri Coefficiente %
Aeronautica 30%
Cauzione e crediti 5% -20%
Furto 0% -40%
Incendio 60% -100%
Infortuni 35% -50%
R.C. Auto 0% -10%
R.C. Diversi 10%
Trasporti 5% -30%
Altri Rami 5% -20%
Coeff.
Rami
Lamonica Comitato agenti di cambio
Guatri Jovenitti
Incendio 80% -100% 60% 80% -100% 60% -100%
Infortuni 35% -50% 50% 10% -100% 35%-50%
Furti 10% -20% 40% 40% 0% -40%
R.C. Auto 0% 10% 35% 0% -100%
R.C. Diversi 10% 10% 35% -40% 10%
I moltiplicatori illustrati sono da applicare al rispettivo
volume medio normalizzato dei premi afferenti ai singoli
rami danni. Il metodo trattato ha suscitato perplessità, legate
principalmente all’empirismo che caratterizza tale
procedimento.
Per rispondere alle critiche, la prassi valutativa si è orientata verso un coefficiente unico da applicare al
volume dei premi complessivo per stimare il valore dell’intero capitale
economico, tale coefficiente dovrebbe essere compreso tra 0,70 –
1,40.Il valore economico del portafogli
premi relativo all’esercizio dei rami viene così determinato:
VPP = c P – Portafoglio ramo vita – k’
Consiste nel determinare il valore dei moltiplicatori dei singoli rami apportando delle «correzioni» al moltiplicatore base. Queste correzioni vengono apportate in funzione della redditività differenziale e
della rischiosità differenziale esistente fra i singoli rami del portafoglio ed il ramo di
riferimento usato per il calcolo del moltiplicatore-base.
Il metodo dei moltiplicatori ricavati indirettamente dai prezzi
di mercato
Gli indicatori che si possono usare sono numerosi. I più significativi sono:
• redditività della gestione caratteristica= saldo tecnico/ premi netti;
• onerosità della rete distributiva= oneri acquisizione, produzione e organizzazione/ premi
netti;•congruità delle riserve tecniche= riserva sinistri
netti/ premi netti;• incidenza dei sinistri = sinistri di competenza/
premi di competenza;
•efficienza personale rete distributiva= premi di
competenza/organico rete di vendita;
•efficienza personale di struttura= premi di
competenza/ organico di struttura.
Il valore del moltiplicatore da applicare al volume dei
premi è dato dalla seguente formula:
MoltiplicatoreRamo danni
=Moltiplicatore Ramo base
x𝑝𝑢𝑛𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑎𝑚𝑜𝑑𝑎𝑣𝑎𝑙𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒
𝑝𝑢𝑛𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑎𝑚𝑜base
Il punteggio esprime un giudizio quantitativo relativo alla rischiosità/redditività del ramo. Se:
> 1
il ramo da valutare è «più appetibile» del ramo base;
< 1
il ramo da valutare è «meno appetibile» del ramo base.
Utilizzo del paradigma:
Razionalità-obiettività- neutralità- stabilità
I criteri valutativi possono considerarsi virtualmente neutrali, ma dipendono per la
maggior parte dal perito che effettua la valutazione.
Considerazioni critiche sulle metodologie di stima del valore economico del portafoglio premi di aziende assicurative esercenti
il ramo danni
Metodi dei moltiplicatori dei premi individuati sulla base della
capitalizzazione dei profitti o extraredditi attesi
•requisito della razionalità;
• stima teoricamente corretta dei moltiplicatori da applicare ai premi
raccolti.
Pregio= «calibra» i moltiplicatori in funzione di
ciascuna valutazione
Difetto= la redditività dei rami danni è soggetta a variazioni nel tempo.
Metodo dei coefficienti calcolati sui prezzi di
mercato per transazioni effettivamente realizzate
• minore razionalità rispetto al modello precedente;•I moltiplicatori empirici risultano più stabili dei moltiplicatori ricostruiti.
Metodi dei coefficienti ricavati indirettamente dai prezzi di
mercato• scarso impiego nella prassi
valutativa;• le difficoltà di applicazione risiedono nel «procedimento
di correzione»;•trasparenza.
La scelta della metodologia appropriata si può idealmente individuare sulla base del trade-off esistente fra requisito della
razionalità e quelli della stabilità-obiettività.
All’aumentare del livello di razionalità, la stima alla quale si perviene sembra
meno « stabile-obiettiva».
Emerge con chiarezza che la valutazione del portafoglio premi di
un’azienda assicurativa esercente ramo danni abbia natura aleatoria.
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE