signori - lorenzelli.org · Le opere dipinte da Signori prima, di questa mostra le ho conosciute...
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GALLERIA LORENZELLI
MILANO VIA MANZONI 20 TEL 795575
MAGGIO 1963
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signori
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Le opere dipinte da Signori prima, di questa mostra le
ho conosciute direi retrospettivamente, quando volli sa-
pere da che punto partì il giovane pittore. L'accento più
vivo e personale è il colore: vivo, schietto, acceso sui
vertici dei timbri più sonori, e tuttavia non sgargiante,
non stridente, tenuto sempre a bada dal tralignare in
dissonanze crude da un controllo assiduo di rapporti
cromatici e dalla rilegatura buia, minerale di un am-
biente di fondo quasi nero.
Mutate le immagini, la situazione è rimasta pressochè la
stessa a testimoniare una coerenza che è senz'altro cre-
sciuta di consapevolezza, ma che si palesa spontanea e
sincera fin dalle sue origini. Naturalmente è avvenuta
una maturazione, nel senso che da una fase d'istinto l'ar-
tista ha preso coscienza non solo di un valore cromatico
della tavolozza, quanto delle possibilità creative insite
nel colore stesso, che non è soltanto un mezzo per fin-
gere un'immagine, ma diviene immagine esso stesso
con tutta la sua esuberanza. Ed è su questo punto, più
che sul fatto che l'artista abbia avviato un discorso di ri-
ferimenti più astratti, che Signori è un artista contem-
poraneo. Cioè sul fatto che tra ispirazione, colore e com-
posizione non c'è una concordanza trovata per maestria
esteriore, manuale, ma invece per un impeto d'immedia-
tezza che fonde nella immagine i mezzi creativi discordi.
Ed è chiaro che, malgrado l'apparenza di una certa istan-
taneità creativa, il dipinto si è maturato anteriormente
nell'intelligenza dell'artista. Non si tratta, voglio dire, di
una pittura di « gesto », frenetica e sempre un po' occa-
sionale, come se sotto la furia l'artista operi « in trance ».
Non è questa la visuale da cui guardare alla pittura di
Signori. Ma di scarti per necessità di sintesi, per cui il
colore (grasso, carnoso e divenuto nel frattempo più lim-
pido anche se denso di una forza organica, quasi linfa
generante), compone strutture che possiamo ben dire
plastiche, anche per il chiaro senso architettonico che le
determina. E credo, sia il caso di insistere nel sottolineare
come in Signori queste immagini derivino da un riferi-
mento, sia pure traslato, con certe situazioni degli aspetti
reali del mondo: vi si possono persino scorgere nature
morte e paesaggi, cieli lividi di paesi nordici, luci catra-
mose da lande deserte e vulcaniche. È un pittore che ha
molte cose da dire e le sa dire con perentoria franchezza
pittorica.
MARCO VALSECCHI
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NOTE BIOGRAFICHE
Mario Signori è nato ad Albino (Bergamo) nel 1929. Allievo del-
l'Accademia Carrara sotto la direzione di Achille Funi ne uscì il
1952. Dal 1948 gli erano abituali frequenti contatti con Venezia
e le località lagunari. Nel 1952 prese parte ad una collettiva
nazionale e vi ottenne a Melzo un primo premio di pittura. Espose
lo stesso anno a Bergamo in una collettiva. Viaggiò a Parigi nel
1954 (anno in cui aveva conseguito altro premio a Melzo per le
acqueforti) e tenne l'anno seguente a Bergamo la sua prima per-
sonale (Galleria della Torre) esponendo dipinti ed acqueforti.
Nel 1956 alla stessa Galleria tenne la seconda personale di pit-
tura. Ritornato a Parigi ed in Bretagna negli anni 1956, '57 e '58
vi lavorò attivamente. L'ultima personale, alla Galleria Loren-
zelli, rifletteva appunto l'attività di quegli anni. Le opere ora
esposte appartengono al periodo 1959-'60-1961.
Gall. Lorenzelli, Bergamo - 1962
Espone inoltre a Milano in gruppo.
1961 - 1962
Sue opere in collezioni italiane e straniere.
Più che un fatto di gusto per il quale senza arbitri si po- trebbe partire dal nome di Gerolamo Bosch per giungere fino ad Ensor — Mario Signori documenta qui la sua natura di con-creto costruttore ed equilibratore di figure. La predilezione per l'acquafore risponde alla volontà di scavare a fondo le proprie creature, di inciderle, con perfetta e limpida grafia, in una indagine psicologica, agghiacciante e pure af-fettuosa. Signori potrà essere — se continuerà l'ultimo esempio, in ordine di tempo, d'una misteriosa analogia fondamentale fra artisti bergamaschi e fiamminghi, che sarebbe interessante ricer-care nei secoli, e alla quale non sfuggì, certo, il grande compa-triota del Signori, Giovambattista Moroni. Negli olii Signori tenta uno svincolo: nasce il dubbio che per superare la scuola egli rischi di non riconoscere se stesso: ma è troppo presto per attendersi una risposta definitiva: nelle sue tele una materia coraggiosa e più fresca su cui pensiamo sarebbe bene fermarsi con pacato esame.
LUCIANO GALLINA 1952
Mario Signori è tra i più preparati allievi usciti dalla Accademia Carrara in questi ultimi anni, artista quadrato, abilissimo; cui sono aperte le vie di un grafismo sorprendente e di una pittura angolosa e tutta intellettuale, una via difficile e spinosa sulla quale si sono avviati molti dei più nobili artisti contemporanei.
T. S. « L'eco di Bergamo » - 1952
Mario Signori è giovane, ma è già conosciuto ed apprezzato ed ha davanti a lui un fulgido avvenire. Gli amici lo chiamano « ALBINO » dal nome del suo luogo d'ori-gine e noi siamo lieti di additare all'ammirazione questo nostro concittadino che fa tanto onore alla sua terra.
DAVIDE CUGINI 1955
Con questa Mostra Signori ha ben raggiunto la sua maturità d'artista e un posto considerevole nella pittura contemporanea.
TITO SPINI « L'Eco di Bergamo » - 1958
La dimostrazione che l'attuale posizione di Signori è viva, è data dal fatto di aver trovato l'equilibrio perfetto tra la forma e colore, tale che fa essere ogni quadro una cosa a sé intensa-mente ricercata e raggiunta. E non si tratta di un caso fortunato; tutti i quadri testimoniano questa conquista che sa di ansietà aspettativa di qualcosa che nel quadro deve avvenire.
FANTINI « L'Eco di Bergamo » - 1959
Signori è un pittore di mezzi eccezionali, di esemplare modestia e di intransigente onestà: sulla severa strada che ha scelto può dunque fare molto cammino.
C. L. « L'Unità » - 1959
II soggiorno in Francia ha molto influito sul mondo pittorico di Signori. Ricordavamo i delicati e sottili reticolati delle sue acque-forti. Poi, i paesaggi bretoni, quasi drammatici. Oggi, con la nuova personale alla galleria Lorenzelli, l'artista appare ancor più mutato. Irruente nella pennellata grassa, sfrutta abilmente per tutti i suoi lavori i bleu di Parigi, lo smaltato rosso vermiglione, il giallo cromo. Sulla generale tonalità scura e sulle vaste ombre tragiche, gio-cano impetuosi raggi di luce, come squilli, abbaglianti. L'intelligente intelaiatura, la composizione equilibrata, danno no-biltà al lavoro di Mario Signori. Un ben definito pathos è trasmesso all'osservatore.
M. P.
«Giornale del Popolo» 1959
Nel '57 scrivevo di Signori: « Tutti i suoi quadri testimoniano una ansiosa aspettativa di qualcosa che nel quadro deve ancora Accadere ». Questa ansiosa aspettativa si trova ancora nei qua-dri del Signori, soltanto che ora è già tutto o quasi avvenuto; e se vi è un mistero, questo è il mistero dell'arte.
FANTINI
« La domenica del popolo » - 1959
« Giornale del Popolo » - 1959
Ma una mostra viva, eccitante nel suo spirito polemico, non può che essere chiarificatrice e animatrice di nuove ricerche e di nuove esperienze estetiche.
U. R. « L'Eco di Bergamo » - 1961
C'è un pittore nuovo al quale non è azzardato prevedere un bel avvenire sulla base di questo già sicuro e forte presente.
M. VALSECCHI Bergamo 1961
La pittura di Signori è possibile come arte, non come cronaca di fatti e fedele descrizione di luoghi, possibile nell'ordine delle interiorità, come rappresentazione riflessa di contrasti presenti nella realtà dello spirito, irragiungibile dalla ordinaria cono-scenza, come espressione di flussi di energia e di mestiere, come traccia di cose esteticamente desiderate, come notazione di rap-porti e relazioni, non tanto spaziali e temporali, quanto in ogni caso armoniche nel loro stridente contrapporsi: tenebre e silen-zio, luce e melodia, possibile come presagio di tragici eventi informulati eppure temuti... ... Si è detto qualcosa della pittura di Mario Signori, inconsape-volmente protesa ad una mediata originalità, coi suoi guizzi e le sue lingue di fuochi gialli venati di rosso, con le sue arrovel-lanti e inquietanti interrogazioni, con una diffusa terribilità sel-vaggia di ignota provenienza, con un discorso semplice di puro colore, semplice e appunto per ciò personale e profondo, sem-plice e appunto per ciò pressoché indefinibile.
ANGELO GEDDO
(Giornale di Bergamo - Aprile 1963)
1962 3 - Opera 40 - Olio su tela - cm. 60 x 70
1962 4 - Opera 41 - Olio su tela - cm. 25 x 30
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Opera 39 - Olio su tela - cm. 90 x 70 1962
6 - Opera 41 - Olio su tela - cm. 60 x 70 1962
7 - Opera 42 - Olio su tela - cm. 80 x 70 1962
8 - Opera 37 - - Olio su tela - cm. 80 x 100 1961-62
9 - Opera 44 - Olio su tela - cm. 30 x 40 1962
1961-62 10 - Opera 30 - Olio su tela - cm, 90 x 130
1962 11 - Opera 49 - Olio su tela - cm. 25 x 30
12 - Opera 45 - Olio su tela - cm. 40 x 50 1962
1962 13 - Opera 46 - Olio su tela - cm. 80 x 70
14 - Opera 35 - Olio su tela - cm. 25 x 30 1960-61
1962 15 - Opera 47 - Olio su tela - cm. 50 x 40
16 - Opera 49 - Olio su tela - cm: 30 x 40 1962
1961-62 17 - Opera 38 - Olio su tela - cm. 25 x 35
18 - Opera 50 - Olio su tela - cm. 25 x 30 1962
1962 19 - Opera 56 - Olio su tela - cm. 70 x 80
20 - Opera 53 - Olio su tela - cm. 25 x 30 1962
21 - Opera 57 - Olio su tela - 130 x 90 1962
22 - Opera 59 - Olio su tela - cm. 40 x 50 1962
23 - Opera 60 - Olio su tela - cm. 90 x 70 1962
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Mostre presentate dalla nostra galleria dal Novembre 1960 al
Maggio 1963
Novembre 1960 BEN NICHOLSON
Dicembre 1960 ECOLE DE PARIS
Gennaio 1961 GEORGES NOEL
Febbraio 1961 GERARD SCHNEIDER
Marzo 1961 GENEVIEVE ASSE
Aprile 1961 JORGE PIQUERAS
Maggio 1961 HANS HARTUNG
Giugno 1961 JEAN DEWASNE
Settembre 1961 OSVALDO LICINI
Ottobre 1961 PIERLUCA
Novembre 1961 MUSIC ZORAN
Dicembre 1961 MAESTRI DEL 900 ITALIANO
Gennaio 1962 VAN LEYDEN
Febbraio 1962 TAVERNARI VITTORIO
Marzo 1962 VASARELY
Aprile 1962 SEUPHOR MICHEL
Maggio 1962 MARIO RADICE
Maggio 1962 GUIDO STRAZZA
Giugno 1962 ARTURO BONFANTI
Settembre 1962 MAESTRI ASTRATTI
Ottobre-Nov. 1962 MARCOUSSIS JEAN
Dicembre 1962 MAGGINI-MORANDI
Marzo 1963 WILLY BAUMEISTER
Aprile 1963 EIELSON JORGE
Maggio 1963 MARIO SIGNORI
Copyright - Galleria Lorenzelli - Milano
Foto: Lini - Milano
Zinchi: Milanesi - Milano
SCHNEIDER - STRAZZA
TAVERNARI - BONFANTI
LICINI - RADICE - NOEL
DEWASNE - LATASTER
MUSIC - MAGNELLI - ASSE
EIELSON - MARCOUSSIS
BISSIER - VASARELY
NICHOLSON - SEUPHOR
SIGNORI - BERROCAL
RODRIGUEZ - RAGNI
VAN LEYDEN - NANGERONI
GALLERIA LORENZELLI
MILANO VIA MANZONI 20 TEL 7935:;)
FINITO DI STAMPARE
IL MESE DI APRILE 1963
COI TIPI DELLA STAMPERIA
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