Sguardi incrociati. Letteratura transculturale italofona e...

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Forschungsprojekt: Literarische Realität, literarische Identät. Postkoloniale bzw. transkulturelle italophone AutorInnen und ihre Wahrnehmung in der medialen Öffentlichkeit Projektleiterin/Betreuung (Dissertaon): Jun.Prof. Dr. Stephanie Neu-Wendel, Literatur- und Medienwissenschaſt, Universität Mannheim Keywords autori albanesi italofoni; prossimità della distanza; traieorie di sguardi; de-colonizzare l’immaginario Zusammenfassung Die Ankunſt in Bari (1991) des menschenüberladenen Frachters Vlora stellt für Italien den Anfang einer neu- en Ära dar, die mit radikalen Umwandlungen der Ge- sellschaſt, des öffentlichen Diskurses und der Wahrneh- mung des Anderen verbunden ist. Der Literaturbetrieb sieht sich bald mit Werken transkultureller italophoner Autoren konfronert, unter denen jene aus Albanien den Schwerpunkt dieses Dissertaonsprojektes bil- den. Die Textanalyse soll neue Blickbahnen ermögli- chen, im Sinne einer Neu- betrachtung des heugen Italiens, eines Überdenkens der historischen Ereignisse sowie einer Entkoloniali- sierung orientalissch ge- prägter Vorstellungen von Albanien. Premessa movazionale I rappor tra la penisola italica ed il suo vicino d’oltremare hanno radici profonde e conoscono picchi di grande intensità, che di volta in volta hanno ridoo od esteso la prossimità della distanza tra loro. La considerazione di quei rappor e la percezione dell’Albania sono state finora appannaggio di traieorie di sguardi unidirezionali. Obievi e ulità Appare opportuno decentrare la prospeva tramite un’indagine delle voci albanesi narran in italiano, che ambisca ad una rileura della memoria storica e dell’aualità italiana, a decolonizzare un immaginario orien- talizzato (E. Said) ed a svincolare dal mero autobiografismo l’approccio a ques autori. Basi teoriche e metodologia d´indagine L’analisi testuale, in chiave comparava ed intergenerazionale (F. Durante), oltre agli avviamen crici rientran- nel dibato intorno alla leeratura anche dea migrante, si avvale – ai fini di un’interpretazione contestu- alizzata nella dimensione discorsiva pubblica – anche di approcci teorici verten sui conce, ad es., di campo leerario/postura (J. Meisoz), traieorie di sguardi (G. Makaping), passing, nonché di studi di seore, ad es. di sociologia dell’immigrazione (R. Devole) e di strategie e linguaggio mediaci (C. Maltone). Corpus testuale La prosa di (prima generazione) A. Dedja, E. Dones, L. Guaci, A. Ibrahimi, R. Kuba, I. Kur, A. Spanjolli, O. Vorpsi e di (seconda) I. Hoxhvogli, G. Kaci, D. Levani, L. Ndoci, et al. Dissertaonsprojekt für das Fach Romanische Literatur- und Medienwissenschaſt Sguardi incrocia. Leeratura transculturale italofona e autori albanesi: ciadinanza leeraria, rimeditazio- ne postcoloniale e discorso pubblico Maria Giacobina Zannini M.A. Romanisches Seminar, Abteilung Literatur- und Medienwissenschaſt Universität Mannheim Il fenomeno degli scriori albanesi verrà inquadrato nel vivace dibato della crica sulla leeratura transculturale italofona, facente uso delle categorie classificatorie più disparate. Defini i disnguo imprescindibili per un approccio adeguato ai singoli autori, si procede ad evidenziare le specificità caraerizzan la produzione albanese nella faspecie. L’assenza, ad es., di una fase propriamente migrante spinge a ribalta- re un approccio interpretavo altrimen focalizzato sull’autobiografismo. Le specifici- tà emergono anche alla luce del dibato sul postcoloniale italiano. L’analisi testuale intende ricercare le tracce di quella che fu piuosto una missione intesa dal fascismo come civilizzatrice, in assenza di quell’ immaginario razzializzante che segna invece la produzione degli autori italofoni originari delle ex-colonie africane. L’opportunità di ri-leura della storia va ben oltre il postcoloniale: gli scri tesmoniano di rappor tra le due sponde dalle radici lontane. La reciproca rappresentazione dell’altro co- nosce uno sconvolgimento epocale nel 1991, con lo sbarco a Bari della Nave dolce. La produzione e la ricezione leeraria degli autori albanesi italofoni si esaminano anche alla luce delle ripercussioni avutesi nel discor - so pubblico italiano a parre da quella cesura, come ad es. la sgmazzazione dell’immigrato albanese ad opera di strategie discorsive me- diache e poliche, ma anche il ribaltamento di tendenza dovuto a faori apparentemente estranei, quali l’entrata della Romania nell’UE e al nuovo stereopo creato dalla TV commerciale berlusconiana. Viste queste premesse, l’obievo della ricerca consiste in un’analisi testuale mirante a decentrare la prospeva fornendo nuove traieorie di sguardi: quelli che l’altro si sente addosso – sia in patria da parte degli organi di vigilanza e della comunità d’appartenenza, che in migrazione dal popolo ospitante – e quelli che egli rivolge in prima persona – in loco, da fuori o nella memoria – alle varie Albanie ed Italie, vissute o immaginate. Si ene conto, altresì, del tropo del mare, onnipresente nei tes, sia come confine liquido e quindi misura della prossimità della distanza (D. Comberia/E. Bond) che come locus del passing. Si rivela opportuno un approccio analico comparavo intergenerazionale. Agli au- tori albanesi tesmoni della diatura in Albania, che in diaspora assumono posture ben definite sia nei confron del campo leerario lasciato in patria che del discorso pubblico italiano, si sta affiancando una secon- da generazione mossa da tu’altre esperienze e formata in gran parte su modelli discorsivi occidentali. L’indagine è inoltre estesa alla va- lenza personale aribuita dagli autori alla lin- gua italiana e alle movazioni della scelta/non scelta di una doppia ciadinanza leeraria. Primi risulta e desiderata Le prime leure confermano le ipotesi di ricerca iniziali circa le potenzialità offerte da un’analisi testuale, condoa in chiave comparava ed intergenerazionale, della produzione narrava in italiano di autori albanesi, nel senso di una riconsiderazione della quesone albanese secondo nuove traieorie di sguardi. Tra i desiderata si annoverano: un’analisi analoga in riferi- mento alla produzione poeca; un confronto con la leera- tura allogloa di autori albanesi avi in altri contes nazi- onali; un’analisi linguisca deagliata dei tes in rapporto alle eventuali edizioni in albanese curate dagli autori stessi; il monitoraggio dell’evoluzione del fe- nomeno alla luce della recente emi- grazione italiana in Albania. Grundbibliographie Bond, E./Comberia, D. (Hrsg.) (2013): Il confine liquido: rappor leerari e interculturali tra Italia e Albania. Nardò: Besa. Da Lio, G. (2013): “Narrare l’Albania in italiano: dalla leeratura di migrazione al colonialismo dell’immaginazione”. In: El- Ghibli, Anno 10/42. Kleinhans, M./Schwaderer, R. (Hrsg.) (2013): Transkulturelle italophone Literatur. Würzburg: Königshausen & Neumann. Sinopoli, F. (Hrsg.) (2013): Postcoloniale italiano tra leeratura e storia. Aprilia: Novalgos. Documentazione inerente il Convegno: Leeratura albanese migrante in lingua italiana. Tirana, gennaio 2014. Maria G. Zannini *1973 Studium (M.A.) der italienischen Philo- logie und Geschichte an der Universität Potsdam [email protected] Die Struktur und Vorlage dieses Posters wurde freundlicherwei- se vom Projekt open & networked philology, geleitet von Jun. Prof. Dr. Elton Priſti und Prof. Dr. Dr. H. c. Wolfgang Schweickard, bereitgestellt. Erstellt im April 2015; Überarbeitung im November 2016 Bearbeitung: C. Bücheler; E. Treer Ipotesi e percorsi di ricerca

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Forschungsprojekt: Literarische Realität, literarische Identität. Postkoloniale bzw. transkulturelle italophone AutorInnen und ihre Wahrnehmung in der medialen Öffentlichkeit

Projektleiterin/Betreuung (Dissertation): Jun.Prof. Dr. Stephanie Neu-Wendel, Literatur- und Medienwissenschaft, Universität Mannheim

Keywordsautori albanesi italofoni; prossimità della distanza;traiettorie di sguardi; de-colonizzare l’immaginario

ZusammenfassungDie Ankunft in Bari (1991) des menschenüberladenen Frachters Vlora stellt für Italien den Anfang einer neu-en Ära dar, die mit radikalen Umwandlungen der Ge-sellschaft, des öffentlichen Diskurses und der Wahrneh-mung des Anderen verbunden ist. Der Literaturbetrieb sieht sich bald mit Werken transkultureller italophoner Autoren konfrontiert, unter denen jene aus Albanien den Schwerpunkt dieses Dissertationsprojektes bil-den. Die Textanalyse soll neue Blickbahnen ermögli-chen, im Sinne einer Neu-betrachtung des heutigen Italiens, eines Überdenkens der historischen Ereignisse sowie einer Entkoloniali-sierung orientalistisch ge-prägter Vorstellungen von Albanien.

Premessa motivazionaleI rapporti tra la penisola italica ed il suo vicino d’oltremare hanno radici profonde e conoscono picchi di grande intensità, che di volta in volta hanno ridotto od esteso la prossimità della distanza tra loro. La considerazione di quei rapporti e la percezione dell’Albania sono state finora appannaggio di traiettorie di sguardi unidirezionali.

Obiettivi e utilitàAppare opportuno decentrare la prospettiva tramite un’indagine delle voci albanesi narranti in italiano, che ambisca ad una rilettura della memoria storica e dell’attualità italiana, a decolonizzare un immaginario orien-talizzato (E. Said) ed a svincolare dal mero autobiografismo l’approccio a questi autori.

Basi teoriche e metodologia d´indagineL’analisi testuale, in chiave comparativa ed intergenerazionale (F. Durante), oltre agli avviamenti critici rientran-ti nel dibattito intorno alla letteratura anche detta migrante, si avvale – ai fini di un’interpretazione contestu-alizzata nella dimensione discorsiva pubblica – anche di approcci teorici vertenti sui concetti, ad es., di campo letterario/postura (J. Meisoz), traiettorie di sguardi (G. Makaping), passing, nonché di studi di settore, ad es. di sociologia dell’immigrazione (R. Devole) e di strategie e linguaggio mediatici (C. Maltone).

Corpus testualeLa prosa di (prima generazione) A. Dedja, E. Dones, L. Guaci, A. Ibrahimi, R. Kubati, I. Kurti, A. Spanjolli, O. Vorpsi e di (seconda) I. Hoxhvogli, G. Kaci, D. Levani, L. Ndoci, et al.

Dissertationsprojekt für das Fach Romanische Literatur- und Medienwissenschaft

Sguardi incrociati. Letteratura transculturale italofona e autori albanesi: cittadinanza letteraria, rimeditazio-

ne postcoloniale e discorso pubblicoMaria Giacobina Zannini M.A.

Romanisches Seminar, Abteilung Literatur- und Medienwissenschaft Universität Mannheim

Il fenomeno degli scrittori albanesi verrà inquadrato nel vivace dibattito della critica sulla letteratura transculturale italofona, facente uso delle categorie classificatorie più disparate. Definiti i distinguo imprescindibili per un approccio adeguato ai singoli autori, si procede ad evidenziare le specificità caratterizzanti la produzione albanese nella fattispecie. L’assenza, ad es., di una fase propriamente migrante spinge a ribalta-re un approccio interpretativo altrimenti focalizzato sull’autobiografismo. Le specifici-tà emergono anche alla luce del dibattito sul postcoloniale italiano. L’analisi testuale intende ricercare le tracce di quella che fu piuttosto una missione intesa dal fascismo come civilizzatrice, in assenza di quell’ immaginario razzializzante che segna invece la produzione degli autori italofoni originari delle ex-colonie africane. L’opportunità di ri-lettura della storia va ben oltre il postcoloniale: gli scritti testimoniano di rapporti tra le due sponde dalle radici lontane. La reciproca rappresentazione dell’altro co-nosce uno sconvolgimento epocale nel 1991, con lo sbarco a Bari della Nave dolce. La produzione e la ricezione letteraria degli autori albanesi italofoni si esaminano anche alla luce delle ripercussioni avutesi nel discor-so pubblico italiano a partire da quella cesura, come ad es. la stigmatizzazione dell’immigrato albanese ad opera di strategie discorsive me-diatiche e politiche, ma anche il ribaltamento

di tendenza dovuto a fattori apparentemente estranei, quali l’entrata della Romania nell’UE e al nuovo stereotipo creato dalla TV commerciale berlusconiana. Viste queste premesse, l’obiettivo della ricerca consiste in un’analisi testuale mirante a decentrare la prospettiva fornendo nuove traiettorie di sguardi: quelli che l’altro si sente addosso – sia in patria da parte degli organi di vigilanza e della comunità d’appartenenza, che in migrazione dal popolo ospitante – e quelli che egli rivolge in prima persona – in loco, da fuori o nella memoria – alle varie Albanie ed Italie, vissute o immaginate. Si tiene conto, altresì, del tropo del mare, onnipresente nei testi, sia come confine liquido e quindi misura della prossimità della distanza (D. Comberiati/E. Bond) che come locus del passing. Si rivela opportuno un approccio analitico comparativo intergenerazionale. Agli au-tori albanesi testimoni della dittatura in Albania, che in diaspora assumono posture ben definite sia nei confronti del campo letterario lasciato in patria che del discorso

pubblico italiano, si sta affiancando una secon-da generazione mossa da tutt’altre esperienze e formata in gran parte su modelli discorsivi occidentali. L’indagine è inoltre estesa alla va-lenza personale attribuita dagli autori alla lin-gua italiana e alle motivazioni della scelta/non scelta di una doppia cittadinanza letteraria.

Primi risultati e desiderataLe prime letture confermano le ipotesi di ricerca iniziali circa le potenzialità offerte da un’analisi testuale, condotta in chiave comparativa ed intergenerazionale, della produzione narrativa in italiano di autori albanesi, nel senso di una riconsiderazione della questione albanese secondo nuove traiettorie di sguardi. Tra i desiderata si annoverano: un’analisi analoga in riferi-mento alla produzione poetica; un confronto con la lettera-tura alloglotta di autori albanesi attivi in altri contesti nazi-onali; un’analisi linguistica dettagliata dei testi in rapporto alle eventuali edizioni in albanese curate dagli autori stessi;

il monitoraggio dell’evoluzione del fe-nomeno alla luce della recente emi-grazione italiana in Albania.

GrundbibliographieBond, E./Comberiati, D. (Hrsg.) (2013): Il confine liquido:

rapporti letterari e interculturali tra Italia e Albania. Nardò: Besa.

Da Lio, G. (2013): “Narrare l’Albania in italiano: dalla letteratura di migrazione al colonialismo dell’immaginazione”. In: El-Ghibli, Anno 10/42.

Kleinhans, M./Schwaderer, R. (Hrsg.) (2013): Transkulturelle italophone Literatur. Würzburg: Königshausen & Neumann.

Sinopoli, F. (Hrsg.) (2013): Postcoloniale italiano tra letteratura e storia. Aprilia: Novalgos.

Documentazione inerente il Convegno: Letteratura albanese migrante in lingua italiana. Tirana, gennaio 2014.

Maria G. Zannini *1973

Studium (M.A.) der italienischen Philo-logie und Geschichte an der Universität

Potsdam

[email protected]

Die Struktur und Vorlage dieses Posters wurde freundlicherwei-se vom Projekt open & networked philology, geleitet von Jun.Prof. Dr. Elton Prifti und Prof. Dr. Dr. H. c. Wolfgang Schweickard, bereitgestellt.

Erstellt im April 2015; Überarbeitung im November 2016Bearbeitung: C. Bücheler; E. Tretter

Ipotesi e percorsi di ricerca