SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · liberi che si occupino della felicità di qualcuno. E Dio si...

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Una copia 2,00 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 38 - Anno 29º Domenica 2 novembre 2014 11 PAGINA S EDITORIALE EDITORIALE Verso le elezioni regionali del 23 novembre Sanità e ricostruzione questioni aperte Luigi Lamma ette candidati alla presidenza della Regione, soste- nuti da 12 liste: sono queste le forze i campo che si daranno battaglia fino a domenica 23 novembre per eleggere il presidente della Regione Emilia Romagna e i cinquanta consiglieri regionali previsti dalla nuova legge elettorale. I cittadini emiliani e romagnoli sono stati chiamati alle urne in anticipo di qualche mese per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto e portato alle dimissioni il Governatore Vasco Errani. Al di là dei numeri, anche se l’Emilia Romagna è pur sempre una regione con 4,4 milioni di abitanti, si tratta di un test politico importante rispetto alle vicende nazionali che interessano da una parte il Partito democratico e dall’altra l’evoluzione del centrodestra. Prima del dato politico c’è la realtà di una Regione che pur presentando eccellenze in diversi ambiti soffre criticità strutturali e immobilismo che si perpetuano da decenni come ad esempio nel campo della grande viabilità (la Cispadana è solo l’esempio a noi più vicino) oltre a rappresentare in ogni suo aspetto i sintomi della crisi economica che colpisce il tessuto economico e produttivo e come terminale ultimo le famiglie. SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI In caso di mancato recapito inviare al MO CDM per la restituzione al mittente previo pagamento resi Sanità Vestibologia 110 e lode Ausl e Coop L’accordo si tinge di rosso PAGINA Imprese Benvenuto al Fondo delle Fondazioni PAGINA 8 9 7 PAGINA PAGINA PAGINA Santi e defunti Vita Emergenza Ebola Legame d’eternità Legge 194 Obiezione un falso problema 12 4 16 Continua a pagina 19 Imprese Benvenuto al Fondo delle Fondazioni Sanità Vestibologia 110 e lode Grandi esempi PAGINA Da Carpi un aiuto per la Guinea Grandi esempi Ausl e Coop L’accordo si tinge di rosso Massiccia adesione delle scuole al concorso Mister Tred Day un’occasione per educare i bambini al rispetto dell’ambiente attraverso i piccoli gesti concreti della vita quotidiana Massiccia adesione delle scuole al concorso Mister Tred Day un’occasione per educare i bambini al rispetto dell’ambiente attraverso i piccoli gesti concreti della vita quotidiana Il gruppo della Scuola infanzia Agorà con il sindaco Alberto Bellelli

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Una copia 2,00Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 38 - Anno 29ºDomenica 2 novembre 2014

11PAGINA

S

EDITORIALEEDITORIALE

Verso le elezioni regionali del 23 novembreSanità e ricostruzione questioni aperte

Luigi Lamma

ette candidati alla presidenza della Regione, soste-nuti da 12 liste: sono queste le forze i campo che sidaranno battaglia fino a domenica 23 novembre pereleggere il presidente della Regione Emilia Romagna

e i cinquanta consiglieri regionali previsti dalla nuovalegge elettorale. I cittadini emiliani e romagnoli sono statichiamati alle urne in anticipo di qualche mese per levicende giudiziarie che hanno coinvolto e portato alledimissioni il Governatore Vasco Errani. Al di là deinumeri, anche se l’Emilia Romagna è pur sempre unaregione con 4,4 milioni di abitanti, si tratta di un testpolitico importante rispetto alle vicende nazionali cheinteressano da una parte il Partito democratico e dall’altral’evoluzione del centrodestra.Prima del dato politico c’è la realtà di una Regione che purpresentando eccellenze in diversi ambiti soffre criticitàstrutturali e immobilismo che si perpetuano da decennicome ad esempio nel campo della grande viabilità (laCispadana è solo l’esempio a noi più vicino) oltre arappresentare in ogni suo aspetto i sintomi della crisieconomica che colpisce il tessuto economico e produttivoe come terminale ultimo le famiglie.

S E T T I M A N A L E D E L L A D I O C E S I D I C A R P I

In caso di mancato recapitoinviare al MO CDM

per la restituzione al mittenteprevio pagamento resi

Sanità

Vestibologia110 e lode

Ausl e Coop

L’accordo sitinge di rosso

PAGINA

Imprese

Benvenutoal Fondodelle Fondazioni

PAGINA 8 97 PAGINA

PAGINAPAGINA

Santi e defunti Vita Emergenza Ebola

Legamed’eternità

Legge 194Obiezioneun falsoproblema 124 16

Continua a pagina 19

Imprese

Benvenutoal Fondodelle Fondazioni

Sanità

Vestibologia110 e lode

Grandi esempi

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Da Carpiun aiutoper laGuinea

Grandi esempi

Ausl e Coop

L’accordo sitinge di rosso

Massiccia adesione delle scuole al concorso Mister Tred Dayun’occasione per educare i bambini al rispetto dell’ambiente

attraverso i piccoli gesti concreti della vita quotidiana

Massiccia adesione delle scuole al concorso Mister Tred Dayun’occasione per educare i bambini al rispetto dell’ambiente

attraverso i piccoli gesti concreti della vita quotidiana

Il gruppo della Scuola infanzia Agorà con il sindaco Alberto Bellelli

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2 2 novembre '14

Solennità di Tutti i Santi

Ecco la generazioneche cerca il tuo volto, SignoreSabato 1 novembreLetture: Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3,1-3; Mt 5,1-12aAnno A – II Sett. Salterio

L’evangelista Matteo, Evangeliario di Ada (IX sec.)

In

Dal Vangelo secondo Matteo

quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: sipose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati ipoveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelliche hanno fame e sete della giustizia, perché sarannosaziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno miseri-cordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati glioperatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regnodei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguite-ranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voiper causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è lavostra ricompensa nei cieli».

Non ci stanchiamo mai diascoltare le nove beatitudi-ni, anche se le sappiamobene, anche se certi di noncapirle. Esse riaccendonola nostalgia prepotente diun mondo fatto di bontà, dinon violenza, di sincerità,di solidarietà. Disegnano un

modo tutto diverso di essereuomini, amici del genereumano e al tempo stesso ami-ci di Dio, che amano il cielo eche custodiscono la terra, se-dotti dall’eterno eppure inna-morati di questo tempo diffi-cile e confuso: sono i santi.La storia si aggrappa ai santi

profonda del mondo: chi ha ilcuore più limpido indica lastrada, chi ha molto piantovede più lontano, chi è piùmisericordioso aiuta tutti aricominciare.Dio interviene nella storia,annuncia e porta pace. Macome interviene? Lo fa attra-verso i suoi amici pacificatiche diventano pacificatori,attraverso gli uomini dellebeatitudini.Il Vangelo ci presenta nellebeatitudini la regola della san-tità; esse non evocano cosestraordinarie, ma vicende ditutti i giorni, una trama disituazioni comuni, fatiche,speranze, lacrime: nostro panequotidiano. Nel suo elenco cisiamo tutti: i poveri, i pian-genti, gli incompresi, quellidagli occhi puri, che non con-tano niente agli occhi impurie avidi del mondo, ma chesono capaci di posare unacarezza sul fondo dell’ani-ma, sono capaci di regalarti

un’emozione profonda evera. E c’è perfino la santitàdelle lacrime, di coloro chemolto hanno pianto, che sonoil tesoro di Dio.Le beatitudini compongo-no nove tratti del volto diCristo e del volto dell’uo-mo: fra quelle nove parolece n’è una proclamata e scrit-ta per me, che devo indivi-duare e realizzare, che ha insé la forza di farmi più uomo,che contiene la mia missio-ne nel mondo e la mia feli-cità. Su di essa sono chia-mato a fare il mio percorso,a partire da me ma non perme, per un mondo che habisogno di esempiraccontabili, di storie delbene che contrastino le sto-rie del male, di cuori puri eliberi che si occupino dellafelicità di qualcuno. E Diosi occuperà della loro: “Be-ati voi!”.Padre Ermes Ronchi

per non ritornare indietro, siaggrappa alle beatitudini. Beatii miti perché erediteranno laterra, soltanto chi ha il cuorein pace garantisce il futurodella terra, e perfino la possi-bilità stessa di un futuro. Nel-

l’immenso pellegrinaggioverso la vita, i giusti, coloroche più hanno sofferto con-ducono gli altri, li trascinanoin avanti e in alto. Lo vedia-mo dovunque, nelle nostrefamiglie come nella storia a cura di Virginia Panzani

quel tempo, Gesù disseai suoi discepoli:«Quando il Figliodell’uomo verrà nel-

la sua gloria, e tutti gli an-geli con lui, siederà sul tro-no della sua gloria. Davantia lui verranno radunati tuttii popoli. Egli separerà gliuni dagli altri, come il pa-store separa le pecore dallecapre, e porrà le pecore allasua destra e le capre allasinistra. Allora il re dirà aquelli che saranno alla suadestra: “Venite, benedetti delPadre mio, ricevete in ere-dità il regno preparato pervoi fin dalla creazione delmondo, perché ho avuto famee mi avete dato da mangia-re, ho avuto sete e mi avetedato da bere, ero straniero emi avete accolto, nudo e miavete vestito, malato e miavete visitato, ero in carce-

Giusto de Menabuoi,Paradiso (1375-76),

Padova

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

Chi spera in te, Signore,non resta delusoDomenica 2 novembreLetture: Is 25.6.7-9, Sal 24, Rm 8,14-23, Mt 25,31-46 (II Messa)Anno A – III Sett. Salterio

Duccio di Buoninsegna, Discesa di Cristoagli Inferi (1308-11), Siena

re e siete venuti a trovarmi”.Allora i giusti gli risponde-ranno: “Signore, quando tiabbiamo visto affamato e tiabbiamo dato da mangiare, oassetato e ti abbiamo dato dabere? Quando mai ti abbia-mo visto straniero e ti abbia-mo accolto, o nudo e ti abbia-mo vestito? Quando mai tiabbiamo visto malato o incarcere e siamo venuti a visi-tarti?”. E il re risponderàloro: “In verità io vi dico:tutto quello che avete fatto auno solo di questi miei fratel-li più piccoli, l’avete fatto ame”.Poi dirà anche a quelli chesaranno alla sinistra: “Via,lontano da me, maledetti, nelfuoco eterno, preparato peril diavolo e per i suoi angeli,perché ho avuto fame e nonmi avete dato da mangiare,ho avuto sete e non mi avete

dato da bere, ero straniero enon mi avete accolto, nudo enon mi avete vestito, malato ein carcere e non mi avetevisitato”. Anch’essi allora ri-sponderanno: “Signore, quan-do ti abbiamo visto affamatoo assetato o straniero o nudoo malato o in carcere, e non tiabbiamo servito?”. Allora eglirisponderà loro: “In veritàio vi dico: tutto quello chenon avete fatto a uno solo diquesti più piccoli, non l’ave-te fatto a me”. E se ne an-dranno: questi al supplizioeterno, i giusti invece allavita eterna».

“Non vogliamo, fratelli, cheignoriate la condizione diquelli che dormono nel Si-gnore, affinché non siate tri-sti come quelli che non hannosperanza” (l Ts 4,13). Cosìl’apostolo Paolo scrive allacomunità cristiana diTessalonica. Con questa me-

moria liturgica oggi la Chie-sa vuole sostenere la nostrasperanza. Se pensiamo a co-loro che sono morti, partico-larmente a quelli che sonopiù cari al nostro cuore, nonpossiamo non sentire la tri-stezza della separazione. Tut-tavia l’apostolo Paolo ci invi-ta a non dimenticare il futuroche è riservato ai figli di Dio.“Voi non avete ricevuto unospirito da schiavi per ricaderenella paura, ma avete ricevu-to uno spirito da figli... E sesiamo figli, siamo anche ere-di”, scrive Paolo ai Romani.Aggiunge: “Io ritengo che lesofferenze del momento pre-sente non sono paragonabilialla gloria futura che dovràessere rivelata in noi” (Rm8,15.18).Oggi, la santa liturgia schiu-de ai nostri occhi uno spira-glio di questa “gloria futura”.Per noi è futura; per i nostricari è svelata. Essi abitano su

quel monte alto ove il Signo-re ha preparato un banchettoper tutti i popoli. Il velo “checopre la faccia” e che fa ripie-gare su se stessi è statodefinitivamente strappato. Laliturgia ci dona oggi questavisione, perché sappiamo doveessi sono e dove noi andre-mo. La morte ci separa, èvero, e ne sentiamo tutta latristezza; eppure non ci al-lontana gli uni dagli altri, nonci fa uscire dalla famiglia diDio alla quale siamo statichiamati.E’ quanto il Signore Gesù cidice nel brano evangelico cheabbiamo ascoltato (Mt 25,31-46). Sì, l’unica cosa che con-ta nella vita è l’amore: l’uni-ca cosa che resta di tutto quel

che abbiamo detto e fatto,pensato e programmato, èl’amore. E questo è sempregrande: sebbene si manifestiin gesti piccoli come un bic-chiere d’acqua, un pezzo dipane, una visita, una paroladi conforto, una mano chestringe. L’amore è grandeperché è sempre una scintilladi Dio che infuoca e salva laterra. Beati noi, se seguire-mo poveramente ma decisa-mente il Vangelo. Ci sentire-mo dire al termine dei nostrigiorni: “Venite, benedetti delPadre mio, ricevete in ereditàil regno preparato per voi findalla fondazione del mondo”(Mt 25,34). Allora la nostragioia sarà piena.Monsignor Vincenzo Paglia

In

Dal Vangelo secondo Matteo

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32 novembre '14

Diocesi di Carpi Ufficio comunicazioni sociali – Ufficio per l’educazione

e la scuola – Commissione pastorale giovanile La Chiesa, internet e i social network

sfide culturali e operative

GGIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014 Sala del ‘600 - Via Santa Chiara, 20 - Carpi

I sessione, ore 17: laboratorio per insegnanti, educatori e capi scout, gruppi giovanili I giovani e la fede ai tempi dei social network Proposte educative per le sfide di oggi don Marco Sanavio, direttore UCS Diocesi di Padova

II sessione, ore 18.30: aperta a tutti Una fede da comunicare con gioia Intervento di Monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi

Ore 19.30: Apericena

III sessione, ore 20.30: 9° Incontro degli animatori della cultura e della comunicazione Cattolici sul web: ma come? don Marco Sanavio, direttore UCS Diocesi di Padova

A seguire, dibattito e conclusioni

I giovani emiliani si muovono con disinvolturasul web ma non sempre sono consapevoli di sé

Se incontrassi mio figlioin rete lo riconoscerei?

Tiziana Venturi

ltre l’80 per cento de-gli adolescenti emilianiutilizza internet per

dialogare sui social networke per scambiare messaggiistantanei (whatsapp); l’usodi internet è sempre piùindividualizzato, privatizzatoe mobile; i ragazzi utilizzanosocial network e chat preva-lentemente come strumenti perrappresentare se stessi, crea-re una propria identità on linee gestire i contatti con la pro-pria rete di conoscenze. Sonodati emersi dalla ricerca “Sti-li di vita online e offline degliadolescenti in EmiliaRomagna” (Corecom, 2014)che, insieme ad altri recentilavori, conferma che i social

media sono, anche per gli ado-lescenti, uno strumento perdefinire e controllare la pro-pria identità sociale in modospesso del tutto autonomo ri-spetto alla propria famiglia.Se incontrassi mio figlio inrete lo riconoscerei? La do-

manda può sembrare esage-rata ma, in realtà, quando sia-mo in rete, tutti noi possiamodecidere se rivelare noi stessio essere qualcun altro. Ciònon significa necessariamen-te nascondersi dietro una fal-sa identità, ma il fatto di pre-sentarci con il nostro nomenon ci impedisce di rappre-sentarci diversi da quello chesiamo. Quindi la domanda checome genitori ci dobbiamoporre è: quanto i nostri ragaz-zi sono consapevoli dell’im-magine che trasmettono suisocial?L’identità su un social si puòdefinire attraverso strumentiindividuali come i dati delprofilo personale: il nome, ladata di nascita, la città di resi-denza, ma anche i contenutiche postiamo come le foto-grafie, i video, i link a siti checi interessano. Poi vi sonostrumenti collettivi come i“gruppi”, che consentono allepersone di aggregarsi intornoad un interesse comune, glieventi ai quali si partecipa(concerti, feste…), le appli-

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frutto di libere scelte o dicondizionamenti.Sono comportamenti diffusi,siamo in una fase della vita incui l’omologazione ha la suaimportanza – provate a guar-dare le foto sui cellulari: tuttinelle stesse pose, tutte uguali– ma questo non tranquilliz-za. La nostra sfida allora èquella di aiutarli a far emer-gere la propria identità, unicae originale, e ad assaporare ilgusto della libertà, che non èesente dalla responsabilitàverso se stessi e verso gli al-tri.

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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

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Copertina

E adesso mi faccio un selfie

È stata presentata mercoledì 28 ottobre a Milano una ricercasui selfie, realizzata dal team del professor Giuseppe Riva,docente di Psicologia della comunicazione e di Psicologia enuove tecnologie della comunicazione presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuore, nonché autore di Nativi Digitali (IlMulino). Fenomeno diffuso ormai in modo virale, riguardan-te proprio l’identità della persona, nell’indagine sui selfieemergono la centralità dei vissuti emozionali e le molteaspettative rispetto all’uso dei social media. Perché le perso-ne si fanno i selfie? E cosa vogliono ottenere? I giovani“costruttori” di questa nuova forma di autoritratto hannorisposto nel 39% dei casi che lo fanno “per sentirsi apprezzatidagli altri”, il 30% lo fa “per vanità”, il 21% “per raccontareun momento della propria vita”, il 7% per “divertire/farridere” e soltanto il 3% “per sedurre”. “In Italia – spiega Giuseppe Riva, - abbiamo una relazione più affettivacon il mezzo tecnologico, pensiamo a quanto lo smartphonesia lo strumento principe per andare su internet e come diventiil centro della nostra vita affettiva/relazionale”.

B.B.

cazioni e i giochi che si utiliz-zano. Tutti questi elementitrasmettono agli altri un’ideadi chi siamo.I ragazzi e le ragazze si muo-vono con disinvoltura fra tut-ti questi strumenti ma nonsempre sono consapevoli del-l’immagine di loro stessi chetrasmettono agli altri.Per i giovanissimi il social èl’occasione per giocare conla propria identità, sperimen-tare come essere più “avan-ti”, dire cose che non si avrebbeil coraggio di dire di personao esprimere il proprio pensie-ro postando il link a una certa

canzone, video o articolo. Efaticano a capire che quelloche consegnano nelle manidella rete esce dal propriocontrollo e che quanto scri-vono oggi - loro o altri - po-trebbe non essergli graditodomani. Le ragazzine che siscattano foto in pose provo-canti il più delle volte lo fan-no per imitare immagini fem-minili stereotipate piuttostoche per la precisa volontà dirisultare provocanti. È quindiimportante riflettere insiemea loro su cosa leggono glialtri nelle nostre immagini ese quello che propongono è

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4 2 novembre '14

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

PER ISA(In memoria di Maria Luisa Salsi)

Cammina, cammina… ora non ti ostacola più il ginoc-chio dolorante che negli ultimi tempi ti aveva impedito dipartecipare al programma che tu stessa avevi ideato: ilCielo ti ha certamente accolto con piacere per premiarela tua devozione e l’impegno nel volontariato a favoredei più deboli, mentre noi piangiamo la tua prematurascomparsa.Eri entrata nell’FNP-CISL vignolese portando con tel’esperienza maturata sui campi del Volley, dove ti eridistinta per capacità atletiche e risultati agonistici, enell’attività socioassistenziale come assistente sociale.Giunta all’età della pensione, ed entrata nell’FNPvignolese, consapevole dell’importanza dell’attività fi-sica, volevi che gli anziani reagissero all’apatia e allasedentarietà che troppo spesso intervengono a peggio-rare le patologie tipiche dell’età avanzata e a deprimerel’umore di chi ha ancora troppe occasioni per rendersiutile. Questo del resto è lo spirito che anima tutti noidell’FNP-CISL di Vignola. Nel nostro gruppo hai trova-to la disponibilità e l’attenzione di cui avevi bisogno perla realizzazione del tuo progetto. Ottenuto l’incarico diResponsabile del Coordinamento Donne, hai promosso

l’iniziativa “Cammina per la salute”: si trattava di invita-re le signore (ma anche i signori) che, senza stimoli,finivano per trascorrere lunghe ore inattive fra le muradomestiche (i signori nei bar) , magari davanti alla TV,dopo aver esaurito le ripetitive e noiose faccende quoti-diane, ad uscire in compagnia per una salutare passeggia-ta all’aria aperta più volte alla settimana.Ebbene molte signore avevano risposto all’invito e sierano ritrovate all’inizio del Percorso Natura, realizzatoda volontari vignolesi sulla riva sinistra del fiume Panaro,per una camminata in compagnia, quindi senza preoccu-pazioni per la presenza di malintenzionati, chiacchieran-

do e scherzando, senza nemmeno accorgersi della pre-ziosa attività di prevenzione a cui si stavano sottoponen-do.Ancora oggi gli amici di allora continuano le “tue”passeggiate con un argomento in più nei loro dialoghi:il rimpianto di chi li ha lasciati troppo presto e lariconoscenza per chi ha offerto loro un’occasione perriempire utilmente le loro giornate, diventate più piace-voli, sane e luminose anche senza il sole.Continuiamo intanto, memori del tuo esempio, ad invi-tare iscritti e simpatizzanti a frequentare le nostre sediper trovare risposte ai loro problemi e per aiutarci adassicurare ascolto a tutti coloro che hanno bisogno, nonsolo per vincere solitudine e sedentarietà, ma anche peroffrire ogni possibile aiuto ai pensionati, per garantireservizi sempre più efficienti e articolati in ogni campo,in particolare in quelli in cui la nostra esperienzalavorativa ha fatto aumentare le nostre competenze, maanche in quelli che avremo la possibilità di sfruttaregrazie alla formazione garantita dal nostro sindacatoFNP-CISL.A Dio, Isa.

Vincenzo Vandelli

Sabato 1 novembreSolennità di Tutti i Santi

Chiesa del Cimitero di CarpiSante MesseOre 10.30 (Rosario alle 10)Ore 15.30 (Rosario alle 15)

Domenica 2 novembreCommemorazione dei fedeli defuntiChiesa del Cimitero di CarpiSante Messe per i defunti delle parrocchieOre 9: Cibeno e San GiuseppeOre 10: San Nicolò e San Bernardino RealinoOre 11: Cattedrale e San FrancescoOre 12: Corpus Domini e QuartiroloOre 15: Santa Messa per tutti i defunti

MirandolaPresso il cimitero urbano sarà celebrata la Santa Messa alle10.30, a cui seguirà la benedizione delle tombe. Queste lealtre Sante Messe secondo l’orario festivo: 9-10.30-12-18.30(centro di comunità via Posta); 17 (aula di Santa MariaMaddalena in via Luosi).

ConcordiaAlle 15.30 si terrà la benedizione delle tombe nell’areaagibile del cimitero. Le Sante Messe saranno tutte celebratenella nuova chiesa parrocchiale in orario festivo (8-9.30-11.15).

San PossidonioSanta Messa alle 15 nella cappella del cimitero e a seguirebenedizione delle tombe. Sempre al cimitero sarà celebratauna Santa Messa in suffragio di tutti i defunti sabato 1novembre alle 15.

NoviAlle 15.30 presso il cimitero recita del Rosario e benedizionedelle tombe. Le Sante Messe saranno tutte celebrate nellanuova chiesa parrocchiale con orario festivo (8.30-10-11.15-18).

Virginia Panzani

on sia turbato il vostrocuore. Abbiate fede inDio e abbiate fede an-che in me. Nella casa

del Padre mio vi sono moltedimore. Se no non vi avreimai detto: Vado a prepararviun posto?” (Gv 14,1-2). E’ inquesta prospettiva, illumina-ta dalla Resurrezione di Gesù,che la solennità di tutti i santie la commemorazione dei fe-deli defunti invitano i cristia-ni ad elevare lo sguardo dallerealtà terrene, scandite daltempo, alla vita eterna. Lericorrenze del 1° e del 2 no-vembre sono così strettamentecollegate, osserva don CarloGasperi, parroco diSant’Agata di Cibeno, “per-ché ci portano a riflettere suldopo la morte e a ricordarequanti hanno concluso il lorocammino terreno. Fra questivi sono i santi, che non sonosolo quelli riconosciuti dallaChiesa ma tutti coloro chehanno raggiunto la pienezzadella vita in Cristo. Vi sonopoi quanti, pur avendo lasciatoquesto mondo da ‘amici’ diDio, non possono ancora es-sere ammessi alla Sua visio-ne e per questo sono sottopo-sti, dopo la loro morte, ad unapurificazione”. Tale stato èquello del Purgatorio, unaverità di fede teologicamentecomplessa e oggi forse un po’dimenticata, ma che costitui-sce uno dei tre stadi ecclesia-li, come si legge nella costi-tuzione dogmatica LumenGentium: “alcuni dei suoi di-scepoli [di Cristo] sono pel-legrini sulla terra, altri, com-piuta questa vita, si purifica-no ancora, altri infine godo-no della gloria (...). Tutti però,

La vita eterna e la preghiera per i defunti: come prosegue il vincolodi carità con coloro che si sono “addormentati” nel Signore

Quel legame che non finisce

sebbene in grado e modo di-verso, comunichiamo nellastessa carità verso Dio e ver-so il prossimo e cantiamo alnostro Dio lo stesso inno digloria” (n. 49). E ancora, comericorda il Catechismo dellaChiesa cattolica, “fin dai pri-mi tempi della fede cristiana,la Chiesa terrena, riconoscen-do la comunione di tutto ilcorpo mistico di Gesù Cristo,ha coltivato con grande pietàla memoria dei defunti e haofferto per loro suffragi. Lanostra preghiera per i morti èquindi non solo utile ma ne-

cessaria, in quanto essa nonsolo li può aiutare ma rendeal contempo efficace la lorointercessione in nostro favo-re” (n. 958). “Mentre i santinon hanno bisogno della no-stra preghiera, ma siamo noiad affidarci alla loro - sottoli-nea don Gasperi - coloro chesi trovano in Purgatorio, nonpotendo pregare per se stessi,attendono che noi preghiamoper loro affinché possano giun-gere presto alla beatitudineeterna. Nello stesso tempo leanime del Purgatorio, pur nongodendo ancora della visione

di Dio, sono già salve e pos-sono rivolgersi a Lui interce-dendo per noi attraverso quellache si può definire una comu-nione di grazia”. Ed è questacomunione a costituire per icristiani motivo di speranza,seppure nel dolore della se-parazione “fisica” provocatadalla perdita delle personecare. “Oggi si assiste ad unprofondo cambiamento dellasensibilità religiosa riguardoal dopo la morte - osservadon Gasperi -. Spesso si notaun calo rilevante del numerodelle Messe celebrate in suf-fragio dei defunti, in parteperché è diminuita in genera-le la fede nella vita eterna, inparte perché talvolta si pensache sia sufficiente la preghie-ra in occasione delle esequie.E’ allora importante ribadire- conclude don Gasperi - chei nostri defunti ci sono vicininon soltanto nel ricordo macon una preghiera costante ereciproca, attraverso cui èpossibile continuare e man-tenere, per così dire, operantequel legame di amore che ciuniti in questo mondo”.

“N

A quest’ora, prima del tramonto, in questo cimitero ciraccogliamo e pensiamo al nostro futuro, pensiamo atutti quelli che se ne sono andati, che ci hanno precedutonella vita e sono nel Signore. (…) “Come sarà il miotramonto?”. Tutti noi avremo un tramonto, tutti! Loguardo con speranza? Lo guardo con quella gioia diessere accolto dal Signore? Questo è un pensiero cristia-no, che ci da pace. Oggi è un giorno di gioia, ma di unagioia serena, tranquilla, della gioia della pace. Pensia-mo al tramonto di tanti fratelli e sorelle che ci hannopreceduto, pensiamo al nostro tramonto, quando verrà.E pensiamo al nostro cuore e domandiamoci: “Dove èancorato il mio cuore?”. Se non fosse ancorato bene,ancoriamolo là, in quella riva, sapendo che la speranzanon delude perché il Signore Gesù non delude.(Omelia di Papa Francesco, Cimitero del Verano, Roma,1° novembre 2013)

Vita della Chiesa

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52 novembre '14

Con il patrocinio di In collaborazione con

Si ri

ngra

zia

pens

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t onl

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Anche le parole possono uccidere.No alla discriminazione. L’altro è come me.

#migliorisipuò

e parole possonouccidere”. Questo èil titolo della campa-

gna di sensibilizzazione sultema della lotta alla discri-minazione presentatagiovedì 23 ottobre a Roma,alla Camera dei Deputati.La campagna è realizzatada Famiglia Cristianaassieme ad Avvenire, allaFederazione ItalianaSettimanali Cattolici (Fisc)e all’agenzia di pubblicità“Armando Testa”.

Patrocinata dalla Camera deiDeputati e dal Senato dellaRepubblica, ha preso il via suAvvenire, Famiglia Cristia-na e sui 190 settimanalidiocesani d’Italia, attraversole edizioni cartacee e digitali,e sarà veicolata in forma dilocandine in un circuito di10mila parrocchie, oratori,scuole.Il linguaggio utilizzato è quellotipico della comunicazionepubblicitaria, che contemplacodici visivi e testuali parti-colarmente immediati e inci-sivi: si vedono alcuni volti“trafitti” da paroledenigratorie, frutto di pregiu-dizi, che assumono la formadi proiettili. Negro, terrori-sta, ladra e ciccione, queste lequattro parole utilizzate. Quat-tro insulti che colpiscono chili riceve come un colpo in

testa. E il messaggio finale è:“Anche le parole possonouccidere. No alla discrimina-zione. L’altro è come me”.L’immagine realizzata, neiprimi quattro soggetti, mo-stra il primo piano di un uomodi colore, di un uomo di etnia

araba, di una donna rom e diun giovane sovrappeso. Il lorocranio è perforato da quelloche può essere interpretatocome un proiettile, ma che inrealtà è una parola, che entrada sinistra e fuoriesce a de-stra, causando una frantuma-zione che evidenzia il poteredistruttivo dell’insulto, delpregiudizio razziale o dell’iro-nia discriminatoria.Famiglia Cristiana, Avveni-re, i settimanali Fisc appro-fondiranno il tema e sui sitiwww.famigliacristiana.it,www.avvenire.it, www.fisc.itdove sarà possibile sottoscri-vere l’iniziativa, lasciare unmessaggio o raccontare unapropria esperienza.

I commenti all’iniziativaParla del progetto MarcoTesta, presidente del Gruppo

Armando Testa: “Fin da quan-do è nata, l’Armando Testaha cercato di dare il propriocontributo volontario allacomunicazione sociale, soste-nendo progetti e associazio-ni. Fa parte della mission diun’agenzia di comunicazio-ne promuovere idee efficaciche, al servizio dei valori,diventano strumenti impor-tanti di cambiamento. Da quiè nato #migliorisipuò e l’am-bizioso progetto con Fami-glia Cristiana che, non soloha aderito all’idea, ma ha an-che lavorato per estenderlaad altri partner e per dargli unimportante supportoredazionale, un contributo dipensiero inestimabile.” Il di-rettore di Famiglia Cristiana,don Antonio Sciortino, hacommentato: “E’ molto co-mune essere oggi, nel nostro

Paese, oggetto di discrimina-zione. Basta essere immigra-ti, o anziani o donne. Se poi siè di religione musulmana,oppure obesi o di etnia rom,ancor di più. La cronaca èpurtroppo piena di episodi chesembravano scherzi ma sonotragedie. Un giornale, speciese cattolico, non può rimane-re inerte, mettere in cronacal’ennesimo episodio dibullismo, di discriminazionesessuale o di razzismo e pas-sare ad altro. Vogliamo farlocome battaglia di civiltà peril nostro Paese. Vogliamo farlocon i nostri lettori. Migliori sipuò. Diciamolo a voce alta”.Marco Tarquinio, direttoredi Avvenire, ha aggiunto:“Usiamo le parole come armi,

e questo viene detto con esplo-siva efficacia attraverso leimmagini costruite dall’Ar-mando Testa per la campa-gna che accomuna FamigliaCristiana, i settimanali catto-lici riuniti nella Fisc e il gior-nale Avvenire. Testate gior-nalistiche caratterizzate dapercorsi diversi e da stili in-formativi differenti, ma por-tatrici di una stessa cultura dibase e motivate da una condi-visa vocazione a stare dallaparte delle vittime, degli scon-fitti, degli emarginati, degliimperfetti, di quelli dei quali‘si dice ogni male’”. Infine ilpresidente della FederazioneItaliana Settimanali Cattolici(Fisc), Francesco Zanotti, hacommentato: “La campagnarealizzata assieme ha il gran-de merito di fare comprende-re con immediatezza la po-tenza della parola. Parole comepallottole: raggiungono lapersona e la distruggono, comele immagini molto eloquentidi Armando Testa mostranocon efficacia. A questo peri-colo si può rispondere solocon la responsabilità. Infine,sulle sinergie tra media catto-lici: “Mi pare un gran belsegnale, questa campagnarealizzata e attuata assieme:Famiglia Cristiana, Avveni-re e i settimanali diocesanidella Fisc. Mi limito a unaconsiderazione: basta voler-lo”.

“LUna campagna contro la discriminazione curata dall’agenziaArmando Testa ha preso il via su Avvenire, Famiglia Cristiana esui 190 settimanali diocesani d’Italia. Apparirà sulle edizionicartacee e digitali, e sarà veicolata in forma di locandine in uncircuito di 10mila parrocchie, oratori e scuole

Fermiamo insiemele parole che sono proiettili

Copertina

Francesco Zanotti

don Antonio Sciortino

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72 novembre '14CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

presidente della Fonda-zione Cassa di Rispar-mio di Carpi Giuseppe

Schena ha anticipato che an-che la nostra Fondazione ade-rirà con due milioni di euro a“Invest in Modena”, un fondoda 18 milioni di euro per so-stenere la ripresa produttivadelle imprese, con particolareattenzione a quelle colpite dalterremoto del 2012. Attual-mente partecipano alfondo Unicredit, che contribu-isce con 10 milioni dieuro, Fondazione Cassa diRisparmio di Modena (5 mi-lioni), Carimonte holding (unmilione), Fondazione Cassa diRisparmio di Mirandola (unmilione) e Fondazione diVignola (500 mila euro).Obiettivo del fondo “Invest inModena”, gestito da un teamdi Gradiente, società di priva-te equity, è fornire nuove ri-sorse finanziarie a sostegno diprogetti di sviluppo delle im-prese modenesi, con partico-lare attenzione agli investi-menti in corso di realizzazio-ne nelle aree colpite dal sisma.Rientrano in questo ambito iprogetti di espansione inter-nazionale; di innovazione tec-nologica e industriale; gliammodernamenti degli im-pianti industriali. La formaprincipale di investimento èl’aumento di capitale che per-mette piani di sviluppo in con-dizioni finanziarie equilibra-te, migliora il rating bancarioe di conseguenza facilita l’ac-cesso ai finanziamenti banca-ri. All’apporto di capitale siaggiunge la possibilità di fi-nanziare le imprese attraversol’emissione di obbligazioniconvertibili.Come ha sottolineato Schena,al momento possono aderireimprese che fatturano dai 10ai 50 milioni di euro. Una cifraalta, troppo alta, se si conside-rano le aziende del territorio.Cosa ne pensa il mondo im-prenditoriale locale?

Invest in Modena

Federico Poletti, presidenteprovinciale Lapam Moda,vede “Invest in Modena” in

maniera favorevole anche se,giustamente, precisa che, cosìstrutturato, è per “aziendegrandi, mentre sono le azien-de piccole a fare sempre piùfatica. E il nostro territorio èfatto da aziende di piccole epiccolissime dimensioni. Vi-sto così viene da pensare chesaranno soprattutto le multi-nazionali del biomedicale diMirandola ed eventualmentequelle meccaniche a poterneusufruire. A mio avviso le isti-tuzione devono dare opportu-nità anche alle aziende tipichecon 5- 12 dipendenti, che sonopoi quelle che costituiscono ilnostro tessuto imprenditorialee che hanno creato la ricchez-za dell’area. Ciò detto – conti-nua Poletti – l’idea mi sembrastraordinaria, bisognerebbesolo avere un target di accessopiù basso, diciamo dai cinqueai trenta milioni di euro, e sefosse ancora più basso, me-glio. Perché, vede, sono que-ste le imprese che vanno aiu-tate soprattutto in questa si-tuazione di crisi, in tante sononel momento dell’ultima pe-dalata. Se hai un aiuto ce la faie puoi andare avanti, altrimentifatichi e corri dei seri rischi. E,va da sé, anche l’occupazionerischia. Sono piccoli numeriche non fanno rumore, masommati insieme fanno gran-di realtà.Insomma – prosegue FedericoPoletti - il progetto merita unaulteriore messa a punto. D’al-tronde capisco non sia facile, èmolto più semplice dialogarecon aziende grandi, struttura-te, che con imprese di piccole

dimensioni. Il fondo, comun-que, è un’idea molto intelli-gente e mi auguro che gli im-prenditori l’accolgano con fa-vore”.

Carpi Fashion System

La Fondazione CrC intervie-ne direttamente anche in CarpiFashion System dedicato pre-valentemente alle piccole im-prese del tessile-abbigliamen-to. Poletti ne parla più chebene e sostiene che “in questitre anni ci sono stati alcuniproblemi da gestire, ma sonostati superati. L’esperienza èveramente positiva e sono cer-to che la Fondazione vorrà so-stenerla anche per il prossimotriennio, spero con un finan-ziamento ancora maggiore”.Per i piccoli diventa vitale co-municare meglio il prodotto,internazionalizzare, partecipa-re a fiere ed eventi di richiamoeuropeo quando non mondia-le. “Le grandi aziende – osser-va Poletti – hanno un sistemamarketing e commerciale al-l’interno e non hanno bisognodi altri supporti, noi piccolisì”.Anche la formazione continuaè un imperativo e conForModena, in cui è confluitoCarpiFormazione, va avanti inmaniera adeguata. Tra l’altro,come era stato promesso dal-l’assessore alle Politiche eco-nomiche Simone Morelli, laformazione per il tessile avreb-be dovuto svolgersi sempre aCarpi è così è stato. Almenofinora.I corsi più richiesti dalle im-prese sono quelli consueti:modellista, tecnico di tessitu-ra, struttura della maglia, tuttecose fortemente radicate nellenostre imprese anche se oggi,da un punto di vista tecnico, lecompetenze sono in calo. Al-tro corso gettonatissimo ri-guarda l’inglese. “Per il corsodi inglese tecnico – commentaPoletti – i partecipanti eranodavvero parecchi, adessoavremmo bisogno di un corsoper l’inglese parlato”. Poi oc-correrebbe un inglese più alto,diciamo per dialogare, più omeno alla pari, di affari. Maquesto lo possiamo rimanda-re, adesso ci sono cose più

urgenti a cui pensare e da fare.“La Fondazione conl’erogazione di un milione dieuro in tre anni – concludeFederico Poletti – ci è stata digrandissimo aiuto perché hamesso in movimento altre ri-sorse (Promec, Regione), senon ci fosse stata queste cosenon sarebbero mai partite, così,invece, siamo riusciti a fardecollare sul territorio variprogetti”.Internazionalizzazione, inno-vazione, informatizzazione, ladigitalizzazione legata al La-birinto della Moda che mettein evidenza il nostro saper faredi anni, anzi, di decenni. E’ unarchivio reale, non solo vir-tuale, di cosa abbiamo fatto, dicome eravamo bravi davvero.Se Carpi Fashion System devecontinuare, “Invest in Mode-na” deve partire. Come dicevaSchena il fondo potrà servireanche per agevolare il passag-gio generazionale che è anco-ra problematico. Lo pensa pureFederico Poletti anche se sot-tolinea che “lo era di più diecianni fa. Fermo restando che lenostre imprese devono passa-re, se non l’hanno già fatto,dalla cultura del fare a quelladel dover gestire. Noi impren-ditori dobbiamo essere consa-pevoli che i tempi sono cam-biati. Io, per esempio, sonopartito con un’esperienzaformativa fatta in una scuolaprofessionale, i miei figli po-tranno anche avere una laureanel settore, ma non farannomai quello che abbiamo fattonoi. E non certo per incapaci-tà, ma perché lo scenario èmutato radicalmente. Comun-que se questo fondo e altreiniziative analoghe riusciran-no a sostenere le imprese diproduzione e di moda in unmomento delicato come que-sto, avremo fatto Bingo. E peri prossimi dieci anni si potràancora parlare del nostro di-stretto”.

Un fondo e altri progetti a sostegno delle imprese

Acchiappiamo il futuro

Confcommercio e Fam plaudono alprogetto “Valore Europa” di UnicreditLe associazioni: “Tassi di interesse contenuti eriduzione del compenso per le operazioni fattecon i Consorzi Fidi vanno nella giusta direzione diallargare le opportunità di credito per le Pmi”

Confcommercio e Famiglia Artigiana Modenese plaudono alprogetto “Valore Europa” messo in campo da Unicredit per ilcontributo che esso potrà dare alla crescita economica deinostri territori attraverso l’allargamento delle opportunità diaccesso al credito per le piccole e medie imprese modenesi.“E’ positivo - sottolineano le due associazioni – che nelprogetto particolare attenzione sia stata riservata alle piccoleimprese, che spesso devono ricorrere all’intervento dei Con-sorzi Fidi per potere avere garanzie sufficienti per poteraccedere al credito. In tal senso la riduzione del compenso perla garanzia dei Confidi - che la banca si accollerà in tutto o inparte – costituisce, assieme all’offerta di tassi di interessecontenuti grazie alla provvista di denaro fornita dalla BancaCentrale Europea, una leva importante per allargare le possi-bilità di ricorrere al credito bancario. Questi sinteticamente imotivi che ci spingono ad apprezzare il progetto ValoreEuropa, che vede l’adesione di Cofiter – che pressoConfcommercio ha una propria agenzia - e Unifidi, con cuiFam opera attraverso la propria agenzia finanziaria”.

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Confcommercio: corso di web marketing

Oltre 40 persone in rappresentanza di altrettante aziendehanno partecipato al corso di web marketing che si è tenutogiovedì sera presso la locale sede di Ascom Confcommercio.Il corso, della durata di due ore, tenuto dalla ditta carpigianaGlobe, è stato presentato e gestito da Alessandro Zocca.“E’ stato un incontro interessante che ha trattato gli stru-menti internet più utili a disposizione delle imprese”, ilcommento del direttore Confcommercio area Carpi Mas-simo Fontanarosa.

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8 2 novembre '14 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

tempi di crisi sarebbeda accogliere con favo-re l’iniziativa tra Coop

Estense e Ausl di Modena chehanno stipulato una nuova con-venzione che consente ai socidella cooperativa di accedere,a tariffe calmierate, alle presta-zioni erogate in libera profes-sione da medici e altri operato-ri dell’azienda sanitaria ade-renti all’iniziativa e che opera-no presso le strutture Ausl intutta la provincia di Modena.Abbiamo usato il condizionaleperché, se da una parte guar-diamo positivamente all’op-portunità che i cittadini possa-no spendere di meno per avereuna sanità in tempi accettabili,dall’altra parte la convenzioneci pare un favore, e non dapoco, alla Coop. Una promo-zione eccellente perché chiun-que, pagando la tesser Coop,potrà usufruire di prestazionidi livello e scontate. Il dubbiosarebbe cancellato se l’Auslstipulasse con altri soggetti, adesempio Esselunga, una con-venzione simile. Insomma,l’apparentarsi troppo tra simili– è evidente a tutti che la sanitàlocale è in mano al Pd – ci parefuori luogo e non ci piace ne-anche un po’.Anche se è più che positivo ilfatto che, come dicono CoopEstense e Ausl in un comuni-cato congiunto, “la nuova con-venzione risponde alla neces-sità del cittadino di rivolgersi,oltre al servizio pubblico na-zionale - che rimane il punto diriferimento principale - anchea un libero professionista difiducia, e di farlo a tariffecalmierate.

La convenzione riguarda in-fatti le visite specialistiche e leprestazioni sanitarie in regimeintramoenia, cioè erogate, afronte del pagamento da partedel paziente di una tariffa, al difuori del normale orario di la-voro dai professionisti dellestrutture sanitarie (ad esempio:ospedali, poliambulatori,consultori), nell’ambito dellemedesime strutture.Per rendere le visite speciali-stiche erogate in regime diintramoenia una scelta ancorpiù percorribile e accessibile,Azienda Usl e Coop Estensehanno deciso di stipulare que-sta importante convenzione,che consente agli oltre 292.000soci Coop della provincia diModena di scegliere il profes-sionista di fiducia, a condizio-ni più vantaggiose”. Vantag-giose, certo, per il cittadino/paziente, ma sai che affare perla Coop! Conad, Lidl,Eurospin, Famila, Sigma,Esselunga ringraziano.Sappiamo benissimo che, datempo, Ausl e Coop collabora-no fruttuosamente da anni an-che a favore del cliente e che ènormale rivolgersi ai partnerstorici per nuove iniziative. Maper fugare ogni dubbio su even-tuali privilegi a uno anzichéall’altro, per evitare che qual-cuno pensi male ritenendo que-sto un favore a un attore in unmercato in crisi, ci piacerebbe

che la collaborazione si esten-desse a tutti i supermercati eipermercati del territorio. Solocosì saremmo sicuri che l’ope-razione è stata pensata e realiz-zata a favore del cittadino. Almomento, il dubbio c’è. E ri-mane. Parla la Coop“Con questa convenzione -commenta Mario Zucchelli -Coop Estense aggiunge un im-portante tassello alla politicadi tutela dei Soci nell’ambitodella salute. Un ambito per ilquale stiamo costruendo unpercorso sempre più ricco edarticolato in termini di offerta,fuori e dentro i nostri negozi,consapevoli dei crescenti biso-gni delle persone.Coop Estense è stata la primainsegna in Italia ad aprireparafarmacie nei propri negozinel 2006. Oggi nella provincia

Ausl e Coop Estense: tariffe calmierateper i soci per visite e prestazioni sanitarie in libera professione

Un accordo che fa discutereIn

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SPIRITO LIBEROCartaCorrente

di Modena contiamo 10 repartiCoop Salute, che offrono alconsumatore la miglior conve-nienza possibile sui medicinalie tante possibilità di risparmiosul parafarmaco. Di recente ab-biamo esteso il nostro assorti-mento con prodotti ortopedici,sanitari e per il benessere, neltentativo, anche in questo caso,di rompere un mercato ancoraoggi molto chiuso. All’internodei reparti Coop Salute offria-mo, inoltre, un servizio moltoapprezzato dai consumatori, il“Cup alla Coop”, realizzato incollaborazione con le Ausl ter-ritoriali, che permette all’uten-te di prenotare le visite specia-listiche del servizio sanitariopubblico al banco del farmaci-sta. Allo stesso tempo, fuoridai negozi abbiamo all’attivonumerose convenzioni riserva-te ai soci - alcune delle qualistrette insieme alle Ausl terri-

toriali - che hanno l’obiettivodi rendere più accessibili lespese per l’assistenza sanita-ria”.

Parla l’Ausl“E’ un’ulteriore opportunità pertantissimi cittadini che posso-no scegliere, a tariffecalmierate, un professionistaper cui nutrono particolare fi-ducia e lo è anche per la stessaazienda sanitaria - affermaMariella Martini, direttoregenerale dell’Azienda Usl diModena -. Ricordo infatti chela normativa, nell’ambito del-la libera professione, tende afavorire i medici che scelgonodi esercitarla in regime diintramoenia, cioè all’internodella struttura pubblica, prin-cipalmente per motivi di tra-sparenza e tracciabilità. Percalmierare le tariffe e renderele visite in libera professioneuna scelta percorribile da piùpersone, l’Azienda Usl ha sti-pulato diverse convenzioni conassicurazioni private a cui orasi va ad aggiungere un sogget-to importante come CoopEstense, che ha la possibilità dioffrire il servizio a un elevatonumero di persone. Va sottoli-neato che l’azienda sanitariatrattiene per legge, oltre ad unaquota della tariffa necessariaper coprire i costi sostenuti,un’ulteriore quota che vienereinvestita per migliorare l’of-ferta complessiva e ridurre leliste di attesa. I vantaggi sonomolteplici e ricadono sull’in-tera comunità compresi i me-

Palazzo dei Pio, allestimentoaggiornato allo spazio BlumarineVisibile la stagione autunno/inverno nel percorsodel Museo della città

Dall’aprile scorso, nell’ambito del percorso del Museo dellaCittà di Palazzo dei Pio, è stato inaugurato uno spazio espositivopermanente dedicato a Blumarine. Fino ad oggi sono stati circa22mila i visitatori.L’allestimento di questo spazio, curato dalla direzione dei Mu-sei in coordinamento con Anna Molinari e Blumarine, è conce-pito per valorizzare la bellezza della composizione sartorialedegli abiti, la qualità materiale dei tessuti e la preziosità degliaccessori del marchio carpigiano.Da sabato 25 ottobre, lo spazio Blumarine è stato aggiornato conun allestimento che ripropone non solo creazioni realizzate perla stagione autunno/inverno 2014/15 dalla maison il cui diretto-re creativo è Anna Molinari, ma anche capi storici della collezio-ne della casa di mode.

dici, che difatti hanno accoltomolto favorevolmente l’accor-do con Coop. Quanto ai tempidi attesa per le prestazioni of-ferte in regime istituzionale,abbiamo lavorato per accor-ciarli e continueremo a metterein campo tutte le azioni utiliper migliorare l’attuale situa-zione”. Le tariffeLa convenzione prevede, perle visite, tariffe suddivise indue scaglioni, che corrispon-dono alle due fasce di prezzomediamente applicate in regi-me di libera professione daiprofessionisti Ausl.Per ognuna delle due fasce, laconvenzione riserva ai sociCoop Estense le seguenti tarif-fe calmierate:- 84 euro se il professionista hauna tariffa ordinaria in liberaprofessione superiore o ugualea 84 euro- 65 euro se il professionista hauna tariffa ordinaria in liberaprofessione compresa tra 65 e84 euroSono inoltre previste tariffeagevolate anche per le presta-zioni strumentali, come adesempio: ecografie, risonanze,endo-scopia, elettromiografia,prestazioni di radiologia.Ad oggi, sono 315 su un totaledi 380 i medici e altri operatorisanitari che lavorano in regimedi intramoenia e che hanno ade-rito all’iniziativa. L’elenco deimedici e delle strutture sanita-rie pubbliche in cui operano èconsultabile sul sito dell’AuslModena e sul sito di CoopEstense. PrenotazioniPer effettuare la prenotazioneè possibile chiamare il numerodell’Azienda Usl 059 2025805attivo dal lunedì al venerdì dal-le 8 alle 18 e il sabato dalle 8alle 13.

Mario ZucchelliMariella Martini

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92 novembre '14

Orientati all’eccellenza

CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

pettacolare. I quasi 400iscritti sono stati un re-cord su record. E’ statoun convegno molto par-

tecipato e fino all’ultimo mi-nuto di sabato i professionistisono rimasti inchiodati alleloro sedie. Davvero, meglio dicosì non poteva andare”, ilcommento a caldo di GiorgioGuidetti al termine della se-conda edizione del convegnonazionale, nonché undicesimaedizione del corso, “Aggior-namenti di Vestibologia”, unappuntamento scientifico digrande richiamo che riunisce imaggiori esperti dei disturbi

scelto questa specialità, lo hafatto mosso prevalentementedal suo aspetto“multidisciplinare che coin-volge ossa, articolazioni, mu-scoli, orecchio, occhio, cer-vello e anche la psiche”. Fortedelle sue conoscenze, del-l’esperienza maturata neglianni e di un innato talento,Guidetti, con la Società italia-na di Vestibologia che presie-de, ha dato vita al master bien-nale in Vestibologia clinicapresso l’Università di Pavia.Ovvio chiedersi perché Paviae non Modena; la risposta arri-va precisa: “La collaborazio-ne è stata possibile solo conPavia”. Sollecitato sul perché,il vestibologo di fama interna-zionale si limita ad affermare:“L’Università di Modena fafinta che questa materia nonesista”. Il tono è amaro, quasirassegnato. Personalmente ri-tengo che qualcuno non avreb-be dovuto permettere una si-mile perdita di competenze, laresponsabilità di qualcuno c’è,è evidente, però si fa finta diniente, nessuno – e penso an-che alla politica – che alzi undito per chiedere spiegazioni.La domanda sorge spontanea:abbiamo proprio qui, a Carpi,uno dei professionisti più ac-creditati d’Europa ed è comese non lo avessimo. E’ un pa-trimonio di competenze e re-lazioni dell’Azienda sanitariadi Modena eppure è come senon ci fosse. Ce lo invidianoin tanti, noi lo teniamo ai mar-gini. E quando Guidetti andràin pensione, cosa resterà dellanostra Vestibologia? Le paro-le non servono, contano i fattie di fatti, ahinoi, ne abbiamovisti pochi. Siamo alle solite.Troppe volte il merito, in que-sto Paese, viene umiliato.Ma forse non può essere di-versamente: come possono imediocri riconoscere le eccel-lenze?

A Modena un convegno nazionale sulle vertigini e sui disturbi dell’equilibrio organizzatodall’Unità operativa di Vestibologia del Ramazzini diretta da Giorgio Guidetti, presidentedella Società italiana di Vestibologia. A Pavia, e non a Modena, un master dedicato

IncontriBellelli, i primari del Ramazzini,Pesi e Martini

Positivo il fatto che il sindacoAlberto Bellelli, già apprezzatoassessore alle Politiche socio-sanitarie, abbia voluto incontrare iprimari del Ramazzini. L’incontroè previsto proprio in questi giornima temiamo non porterà grandirisultati e il perché è presto detto.Parteciperà anche Teresa Pesi, direttore sanitario delRamazzini. Scelta opinabile non per la Pesi, professionistaequilibrata e raccordo tra i medici e i dirigenti “modene-si”, ma perché la sua presenza chiama quella di altri pesimassimi della sanità provinciale. Alcune indiscrezioni,infatti, dicono che sarà presente anche Mariella Martini,direttore generale dell’Ausl provinciale. E ci sta che siautoinviti, se è stata invitata la Pesi in qualità di direttoresanitario del Ramazzini.Un’ingenuità di Bellelli senza dubbio, perché il sindaconon può non rendersi conto che, così, l’incontro diventapura forma.A questo punto ci chiediamo cosa diranno i primari inpresenza del “capo”. Difficilmente potranno essere liberidi raccontare cosa va, cosa potrebbe andare meglio ecosa, invece, proprio non funziona nel nostro ospedale.Così impostato, sembra più un incontro o scivolato dimano o organizzato tanto per dire che è stato fatto qualco-sa piuttosto che un momento chiarificatore di dialogo trasanitari e sindaco, il garante della salute dei cittadini.Se Bellelli vuole davvero essere un utile trait d’union trabisogni (primari) e necessità di risparmi (dirigenti),sarebbe opportuno che incontrasse le personeseparatamente. Altrimenti il nulla di fatto è pressochéassicurato.

Annalisa Bonaretti

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All’interno del congressodi Vestibologia il PremioModugno alla Comunica-zione è andato ad AngelaPira per gli studi sulla ca-pacità di orientamentospaziale in pazienti conpregressa malattialabirintica, uno studio incollaborazione tra Sassarie Carpi. Da sottolineare chequest’anno il Premio Nobelè stato vinto proprio per glistudi sul Gps cerebrale.

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Una buona presenza al Teatro Comunale per lo spettacolo diGiobbe Covatta e il giorno dopo, al Borgogioioso, 400schede compilate per le persone che hanno aderito all’inizia-tiva di Alice. Misurazioni di pressione, test per colesterolo eglicemia, ma soprattutto chiacchierate informative con infer-mieri e medici per saperne di più su come prevenire ecombattere l’ictus cerebrale.Quattro postazioni dalle 9 alle 19 di sabato 25 ottobre hannocoinvolto 16 infermieri, 8 medici e 12 volontari di Alice,l’Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale, presieduta da Mau-rizio Calestrini e con Gabriele Greco presidente onorario.Da notare che per la prima volta il protagonista dello spetta-colo al Teatro Comunale si è presentato il giorno successivonelle postazioni di Borgogioioso. Così facendo Giobbe Covattaha dimostrato una disponibilità e una signorilità degne dinota.

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dell’equilibrio.Venerdì 24 e sabato 25 ottobre(dalle 9 alle 18), presso la salaconvegni dell’Hotel Raffaelloa Modena, professionisti pro-venienti da tutta Italia hannoconfrontato le proprie compe-tenze per fare il punto su dia-gnosi e terapia delle vertigini.L’evento è stato organizzatodall’Unità Operativa diVestibologia dell’ospedaleRamazzini diretta da GiorgioGuidetti che è anche presiden-te della Società italiana diVestibologia.Tra i vari temi trattati, sonostati presentati i risultati di unostudio innovativo condotto conla collaborazione di importan-

ti sportivi. “Abbiamo avutocome ospiti il campione olim-pico nella specialità della sbar-ra Igor Cassina e la campio-nessa europea di volteggioequestre Silvia Stopazzini –racconta Guidetti -. Abbiamoavuto anche i migliori allievidella Panaro che praticano gin-nastica artistica. Il dato emer-so è che un allenamento speci-fico di alto livello per il con-trollo posturale statico e dina-mico e il meccanismo di fissa-zione visiva permettono di rag-giungere alte performance”.Generalmente i campioni han-no queste doti a livello natura-le, ma se vengono insegnaticontrollo posturale e fissazio-ne visiva tutti possono, se nondiventare fuoriclasse, certa-mente migliorare le proprieprestazioni in modo tale che lecapacità acquisite diventanodecisamente superiori alla nor-ma.“I risultati dello studio indica-no come particolari metodi diallenamento consentano, sindalla più giovane età, di otte-nere risultati decisamente su-periori alla normalità nelle di-scipline che richiedono parti-colari doti di equilibrio – sot-tolinea Guidetti -. Le stessestrategie di allenamento, con inecessari adattamenti, posso-no essere utilizzate in campoclinico per curare efficacemen-te le vertigini croniche ed idisturbi cronici dell’equilibrio.Con un allenamento specificopossiamo rieducare i nostripazienti alla normalità”.Affascinante e complessa lavestibologia, una disciplinanon conosciuta all’uomo dellastrada, ma dai mille risvolti eimplicazioni. A suo tempo,quando Giorgio Guidetti ha

Orientati all’eccellenzaGiorgio Guidetti e parte dello staff

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112 novembre '14

Lo scambio culturale come occasione di crescita umana escolastica. Questo lo scopo principale dell’iniziativa “Campidella gioventù/Scambi giovanili”, promossa dai Lions Clubdi Carpi.Aderendo per il secondo anno all’iniziativa promossa dalLions Club International in 202 Paesi, i Lions Carpi Host,Alberto Pio e Leo Carpi hanno organizzato per giovedì 6novembre, alle 17.15, presso l’aula magna del Meucci, unincontro con i genitori e gli alunni degli Istituti di scuolamedia superiore, per illustrare il progetto di assegnazionedelle borse di studio. Agli studenti, dai 16 ai 21 anni, vieneinfatti proposto un soggiorno estero gratuito di 10/15 giornipresso Campi denominati “della gioventù”, ed un soggiornogratuito di 7/14 giorni presso famiglie ospitanti.Alla riunione parteciperanno, oltre al coordinatore nazionaledel “Campi della gioventù/Scambi giovanili”, studenti egenitori che hanno già vissuto l’esperienza, e che porterannola loro testimonianza.Ampi gli scopi del progetto: consentire ai giovani di diversipaesi di conoscersi reciprocamente; favorire lo scambio diidee; promuovere la comprensione internazionale e lavorareverso il traguardo della pace tra i popoli; sviluppare le dotipotenziali di leadership in ogni giovane, sempre nel rispettodelle opinioni altrui.Inoltre, il programma prevede visite a luoghi di interesseindustriale, storico, educativo; seminari e presentazioni suargomenti di attualità internazionali; visita alle abitazionidelle famiglie ospitanti; discussioni tra i partecipanti ed ileaders del Lionismo, del commercio, dell’istruzione su ar-gomenti specifici.L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione dei cinqueistituti carpigiani, che in una turnazione quinquennale orga-nizzano un concorso per l’aggiudicazione della borsa distudio a copertura dei costi di viaggio dei vincitori.

M.S.C.

I Lions Club di Carpi promuovono i Campi dellaGioventù per gli alunni degli Istituti superiori

Obiettivo internazionaleMaria Silvia Cabri

respirava un’aria difesta martedì 28 otto-bre all’auditorium

Loria. Oltre 150 alunni, inrappresentanza delle scuolevincitrici, da quelle d’infan-zia alle secondarie di primogrado, hanno partecipato allacerimonia di premiazione delconcorso “Mister tred day”.L’evento, concentrato nellagiornata del 5 ottobre, fina-lizzato a promuovere la rac-colta e il recupero delleapparecchiature elettriche edelettroniche fuori uso (RAEE),è stato realizzato da Tred,Aimag e Città di Carpi, con ilpatrocinio di Regione Emilia-Romagna e Provincia di Mo-dena, in collaborazione conCEAS Unione Terre d’Argi-ne, Riparte e Recuperandia, eil sostegno di Banca popolaredell’Emilia Romagna, Cobate Sinergas. Gli alunni e lefamiglie hanno risposto congrande entusiasmo al proget-to: sono state raccolte oltre 6tonnellate di RAEE, corrispon-denti a circa 4000 oggetti traphon, cellulari, ferri da stiro,stampanti, frullatori.Il concorso ha premiato novescuole che si sono distinteper le quantità conferite e/oper le famiglie coinvolte, perun montepremi complessivodi 3400 euro. La vincitrice inassoluto è la scuola d’infan-zia Agorà, che ha ricevuto unassegno di 700 euro da utiliz-zare per le attività didattiche.Seguono le prime tre classifi-cate per ogni ordine di scuo-la, con un premio di 500 eurociascuna: la materna Cadutiin Guerra, la primaria Giottoe le medie di Cibeno. Inoltreè stato assegnato il premio“Tutti per Mr Tred” di 300euro alla scuola d’infanziaAlbertario, per il maggiornumero di persone coinvolte,e due menzioni da 200 eurociascuna, sempre per la stes-sa categoria di premio, alleprimarie Anna Frank e Fanti.Infine, il premio “A tuttoRAEE”, del valore di 300 euro,è stato assegnato alla prima-ria Da Vinci per le maggioriquantità conferite, mentre unamenzione speciale di 200 euro

è stata riconosciuta alle ma-terne Berengario.Grande la soddisfazione de-gli insegnanti e degli orga-nizzatori e promotori che han-no ringraziato le scuole per la

partecipazione, e incitato igiovani a proseguire sulla stra-da della civiltà. Presenti, investe di premiatori, PalmaCosti, presidente della Re-gione Emilia Romagna, il sin-

Si

Grande successo per l’iniziativa “Mister tred day”

Nuova vita agli oggetti

daco Alberto Belleli, MircoArletti presidente di Aimag,Brenno Pinotti, presidentedi Tred Carpi, Simone Tosi,assessore all’ambiente,Adelmo Bonvicini presiden-te di Sinergas, Ermanno Losidella Banca Popolare, MicheleZilla, direttore generale diCobat, GiovanniRompianesi, direttore provin-ciale area territorio e ambien-te, Enrico Baraldi, ammini-stratore delegato della Tred.

Copertina Speciale

Scuola

Sorride soddisfatto il preside Tiziano Mantovani, dirigentedei due Comprensivi Carpi Nord e Carpi Tre. Delle novescuole premiate, ben sei rientrano sotto la sua dirigenza.“Sono molto orgoglioso di questo risultato - commenta -, edell’opera svolta dagli insegnanti in collaborazione con lefamiglie. Il mondo della scuola ha dimostrato di esseresensibile alle problematiche della città, come la raccoltadifferenziata e il recupero degli oggetti. Anche a fronte ditemi forti come questi - conclude -, la scuola ha confermatola sua vicinanza alla realtà, coinvolgendo gli alunni e diconseguenza le famiglie. Le azioni che partono dai giovanihanno una valenza profonda di insegnamento sugli adulti”.

Scuola primaria Fanti

Scuola primaria Anna Frank

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12 2 novembre '14

S

Un totale 1,4 aborti a settimana distribuiti sui medici non obiettori.E in Emilia Romagna per le donne in età fertilevi sono più punti ivg che punti nascita

Obiezione di coscienza, un falso problemaBenedetta Bellocchio

embra incredibile maè così, mentre anchequi da noi ci si preoc-cupa che le donne pos-

sano essere tutelate nel lorodiritto ad abortire, la relazio-ne ministeriale annuale sullaLegge 194 per la tutela socia-le della maternità e l’interru-zione di gravidanza (ivg) cidice che in Emilia Romagna iluoghi a disposizione delledonne per effettuare l’ivg sono,in un certo senso, di più ri-spetto a quelli in cui si puòpartorire: il dato numerico,infatti, se normalizzato ri-spetto alla popolazione fem-minile in età fertile, dice ladisponibilità di 3,3 punti na-scita e di 4 punti ivg ogni100mila donne tra i 15 e 49anni. Questo, incontrotendenza rispetto alrapporto tra nascite e ivg che,almeno per ora, è ancora net-tamente a favore delle prime.Dopo le polemiche sul tema,è stato reso pubblico il primomonitoraggio capillare, effet-tuato su tutto il territorio, suipunti ivg e l’obiezione di co-scienza. L’analisi, si nota nellarelazione sulla 194 a firmadel ministro BeatriceLorenzin, “conferma quantoosservato nella precedenterelazione al Parlamento: subase regionale non emergonocriticità nei servizi di ivg”.Tale considerazione si basasu dati inconfutabili: le inter-ruzioni sono possibili nel 64%delle strutture disponibili (inEmilia Romagna si effettuain 38 strutture su 39, di piùfanno solo Liguria e ValleD’Aosta col 100% ndr), ma ilnumero di ivg è pari a circa il20% del numero di nascite,per cui il numero dei puntiivg, paragonato a quello deipunti nascita, è di molto su-periore a quello che dovreb-be essere se si rispettassero leproporzioni fra le due presta-zioni. Confrontando poi pun-ti nascita e punti ivg non invalore assoluto, ma rispettoalla popolazione femminile

in età fertile (15-49 anni), siscopre che a livello naziona-le, ogni 4 strutture in cui sipartorisce, ce ne sono ben 3in cui si può effettuare unaivg. In particolare, come det-to, focalizzandosi sull’EmiliaRomagna (ma anche in Ligu-ria, Toscana, Umbria) vi è unnumero maggiore di punti ivgrispetto a punti nascita.Infine, osserva la relazione,considerando le ivg settima-nali a carico di ciascunginecologo non obiettore, eipotizzando 44 settimane la-vorative in un anno, a livellonazionale ogni non obiettorene effettua solamente 1,4 asettimana, un valore mediofra un minimo di 0.4 (Valled’Aosta) e 4.2 (Lazio). Sepure esistono delle variazio-ni sulle singole strutture, nonemergono criticità nell’acces-so al servizio, se non in dueregioni a causa dellariorganizzazione delle presta-zioni e non del numero degliobiettori. “Il numero dei nonobiettori nelle struttureospedaliere risulta quindicongruo rispetto alle ivg ef-fettuate” conclude la relazio-ne, aggiungendo infine che“il numero degli obiettori dicoscienza nei consultori, purnella non sempre soddisfa-cente copertura dei dati, èsensibilmente inferiore rispet-to a quello registrato nellestrutture ospedaliere”.

Benedetta Bellocchio

linea con il cammino della Chiesa che ha appenaconcluso Sinodo, il tema della famiglia è tra le atten-zioni che hanno animato l’inizio dell’anno pastorale

Diocesi a Carpi. Dopo aver avviato il rinnovamento dei corsiper i fidanzati, anche attraverso un incontro formativo per lecoppie che accompagnano i sacerdoti nella preparazione almatrimonio, sarà il Vescovo monsignor Francesco Cavina atenere, dal 31 ottobre prossimo e per il secondo anno conse-cutivo, il corso di morale famigliare presso la Scuola diformazione teologica diocesana.“Si tratta di un cammino che,con il precedente ciclo di le-zioni, ha raccolto un’ampiaadesione da parte delle perso-ne della Diocesi – spiega ilVescovo –. Gli stessi parteci-panti mi avevano richiesto diproseguire approfondendo al-cuni temi etici di grande attua-lità, per poter conoscere conmaggiore chiarezza la posizio-ne della Chiesa”. Punto di avvio sarà l’approfondimento delmatrimonio sia come istituzione naturale che come sacra-mento, ma anche nelle sue ricadute sociali e culturali sullarealtà di oggi; il Vescovo affronterà poi il tema dell’aborto,sia chirurgico che farmacologico, toccando gli aspetti moralima anche le conseguenze fisiche e psichiche sulla persona esulle relazioni con gli altri. Altri temi, la generazioneextracorporea e tutte le problematiche connesse alla procre-azione assistita, la contraccezione, la teoria del gender che,osserva monsignor Cavina, sta prendendo piede nelle scuolee nella mentalità comune.“C’è molta confusione su questi temi – commenta –, poichéspesso ci si lascia trasportare da alcuni casi limite riportati inmaniera sensazionalistica dai mezzi di comunicazione e chefanno perdere di vista la verità oggettiva sulla persona umana.Il corso risponde dunque a un bisogno formativo dei cristianiche ritengo estremamente urgente. Se non abbiamo benchiare le ragioni di fondo del nostro essere e del nostro agire,l’emotività e la soggettività prendono il sopravvento. Aicredenti invece è richiesto di annunciare con franchezza ladignità e la verità dell’uomo rivelate dal Signore Gesù”.

Alla Scuola di Teologia famiglia equestioni bioetiche sull’inizio vita

A lezione col Vescovo

A Vallalta un corso per future mammeAccompagnamento alla gravidanza e al parto

La parrocchia di Vallalta, nell’ambito del progetto ConcordiaInsieme, propone un corso di accompagnamento per le mam-me. A partire da novembre, presso la sede Caritas di Vallalta,si offre l’opportunità alle future mamme di partecipare a unapercorso di approfondimento della straordinaria e bellissimaesperienza che stanno vivendo.Nel corso degli incontri, che si terranno il giovedì mattina(possibilità di trasporto da Concordia e frazioni), sarannotrattati in maniera sem-plice ma precisa i di-versi aspetti della ma-ternità, a partire dal con-cepimento, per arriva-re al tempo della gra-vidanza, del parto,dell’allattamento, lacura del neonato e l’ali-mentazione. Il tutto inun contesto improntatoal dialogo e allacondivisione, in un cli-ma sereno e accoglien-te.Il progetto ConcordiaInsieme, nato conl’obiettivo di ricrearela coesione sociale efavorire il benessere dicomunità, è stato costituito dalle associazioni e dalle Caritasdi Concordia in collaborazione con la Consulta del volontariatoe con il patrocinio del Comune di Concordia.Per informazioni e iscrizioni: Gioconda 347 2150266, Annalisa333 2301970

Casini: la contraccezione d’emergenza puòimpedire l’annidamento dell’embrione

Con le pillole ritornal’aborto clandestinoLa relazione sulla 194 “si compia-ce per la diminuzione degli abortilegali, ma ignora che tale diminu-zione è causata anche da una enor-me riclandestinizzazione dell’abor-to, dovuta all’uso esteso di variepillole eventualmente abortive im-propriamente dichiarate esclusiva-mente contraccettive”. Così com-menta il testo Carlo Casini, presi-dente del Movimento per la vita(Mpv), denunciando che, se “se-condo informazioni giornalisticheannualmente sono vendute non menodi 400.000 confezioni”, la somma degli aborti “è tutt’oramolto più elevata di quello che sembra”.“C’è anche chi vorrebbe rendere clandestino anche ilconcepito sostenendo che egli non esiste fino al momentodell’impianto in utero, una settimana circa dopo lafecondazione”, chiarisce Casini ricordando che, se la co-siddetta contraccezione d’emergenza viene utilizzata afecondazione già avvenuta o nei due giorni che precedonol’ovulazione, questa impedisce l’annidamento dell’em-brione già formato.“I Cav hanno aiutato a nascere nel 2012 16mila bambini e17mila nel 2013 – conclude il presidente del Mpv –,sarebbe bello se la prossima Relazione ministeriale potes-se dirci non solo quanti bambini vengono abortiti ma anchequanti bambini sono stati salvati da uno Stato che, puravendo rinunciato a vietare e punire, non può e non deverinunciare a difendere i nascituri in alleanza con le loromadri”.

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132 novembre '14

Uno sguardo di tenerezza

Virginia Panzani

arlare della famigliacon le famiglie: ci haprovato la parrocchia

di Mirandola nella mattinatadi domenica 26 ottobre conl’incontro tenutosi fra lacanonica del Duomo e l’auladi Santa Maria Maddalena.Un tentativo che è andato abuon fine grazie alla parteci-pazione attiva degli sposi, inparticolare di quanti sonoimpegnati nei gruppi parroc-chiali, e all’intervento di Te-resa e Giordano Barioni delladiocesi di Ferrara-Comacchio,incaricati regionali per la Pa-storale familiare. Ai coniugiBarioni, che si sono formatipresso il Pontificio IstitutoGiovanni Paolo II all’Univer-sità del Laterano a Roma, ilcompito di stimolare i pre-senti con alcune riflessioniche hanno toccato la vita dicoppia e il rapporto con lacomunità. Più volte è statoposto al centro il tema delcambiamento inteso, hannospiegato Teresa e Giordano,come via per andare incontroall’altro: “Ci sono sposi lacui vita di coppia attraversada anni difficoltà eppure con-tinuano a stare insieme cosìcome hanno sempre fatto,senza affrontare i problemi,perché cambiare fa paura ecosta inoltre una grande fati-ca. Quante volte ciò accadenon solo nelle coppie ma an-che all’interno dei gruppi edelle parrocchie! Quando in-vece ci si sforza di cambiarepartendo da se stessi e dalproprio modo di vedere lecose, è possibile rimettersi acamminare insieme”. In que-sto senso è importante recu-perare una dimensione cheoggi sembra dimenticata, quel-la del saper chiedere aiuto.“Consideriamo noi stessi quasisempre come coloro che aiu-tano e raramente come colo-ro che hanno bisogno di aiu-to. Ci vuole infatti una gran-de umiltà - hanno sottolinea-

to i coniugi Barioni - per rico-noscere che siamo tutti per-sone ferite, piene di difetti,bisognose del sostegno deglialtri. Maturare questa consa-pevolezza è già un primo pas-so importante perché possacambiare la qualità delle no-stre relazioni di coppia, infamiglia, nella parrocchia enella società”. Si tratta in-somma di imparare a guarda-

re gli altri, hanno aggiuntoTeresa e Giordano, “con te-nerezza come ciascuno di noiè guardato da Dio con tene-rezza, uno sguardo che è ac-coglienza, che non giudica,ma che entra in comunione.Anche questo non è certa-mente facile da interiorizzaree presuppone un percorsoeducativo permanente,innanzitutto a livello perso-

nale”. Un’accoglienza che iconiugi Barioni hanno volu-to sintetizzare in modo signi-ficativo con i versi di unapoesia: “Dio ha fatto il mon-do come il mare ha fatto lariva: ritirandosi. E’ solo fa-cendo davvero spazio all’al-tro - hanno concluso - che sipuò dare vita a relazioni au-tentiche”.

Lavori di gruppoDopo l’intervento dei coniu-gi Barioni è seguito un mo-mento di confronto tra i pre-senti suddivisi in cinque grup-pi. Tanti gli aspetti emersi eportati all’attenzione di tuttialla fine dell’incontro. Il grup-po degli “anziani” haevidenziato l’importanza delruolo dei nonni, seppure nel-la difficoltà del dialogo tragenerazioni, nella testimonian-za e nella trasmissione dellafede e dei valori. La necessitàdi pensare alla famiglia nonsolo come destinataria di aiu-ti ma anche come risorsa in séda valorizzare, all’interno diuna rete solidale, è stata mes-sa in luce da quanti hannotrattato il tema del sostegnoalle famiglie. Anche i giova-ni sposi hanno fatto emergerel’esigenza di costruire una retedi relazioni, insieme ad unarichiesta rivolta in questo sensoalla parrocchia, osservandocome le difficoltà si affronti-no meglio se si può contaresulla vicinanza degli altri. Daparte sua il gruppo sulla spi-ritualità degli sposi ha sotto-lineato il valore di momentisignificativi condivisi nellafede per rinnovare il sì allavocazione al matrimonio,come, ad esempio, l’esperien-za della catechesi di coppia.Accoglienza da parte dellacomunità ecclesiale, infine, èstato il concetto al centro del-la riflessione del gruppo deiseparati e divorziati che han-no posto l’impegnativa do-manda su cosa sia possibilefare per loro a livello pastora-le.

E’ stato benedetto da don Gianni Zini sabato 25 ottobre inun’area pubblica in via Martiri di Belfiore a Mirandola ilcapitello votivo che custodisce una piccola statua della Ma-donna. Alla cerimonia hanno partecipato abitanti del quartie-re e amici che hanno pregato insieme e poi si sono trattenutiper un momento ricreativo. La costruzione del capitello èstata fortemente voluta da Ilaria Azzoni, che risiede appuntoin via Martiri di Belfiore e che è stata coadiuvata dal vicinodi casa Sodano Ruffoni. Ottenuta l’autorizzazione del comu-ne di Mirandola, il pilastrino è stato edificato - con criteriantisismici - su progetto dell’ingegner Candido Bertolaniper accogliere la statuadella Vergine acquistatada Ilaria Azzoni presso ilSantuario della Comuna diOstiglia. “Insieme aSodano Ruffoni - ha rac-contato la signora Ilaria -ci siamo ritrovati in stradail 29 maggio 2012 e ci èvenuta l’idea di porre quiun’immagine della Madon-na che fosse un invito pertutti alla preghiera. Siamoconvinti che sia stata lei aproteggerci perché se ilterremoto ha arrecato qual-che danno ai palazzi, haperò lasciato tutti gli abi-tanti illesi”. All’immagine sacra è stato così dato il nome diMadonna di Belfiore, unendo il nome della via alla simbologiadel fiore. “A lei - ha sottolineato Sodano Ruffoni - chiediamodi essere il fiore il cui profumo entra nelle nostre case, speciein quelle di chi soffre e di chi dice di non credere. A leichiediamo inoltre di allontanare tutto ciò che può provocaredivisione, invidie, incomprensioni fra le famiglie perché nelquartiere vi siano sempre pace e concordia”.

V. P.

Inaugurato il capitello votivoin via Martiri di Belfiore

Profumo di pace

All’incontro promosso dalla parrocchia di Mirandola l’interventodei coniugi Barioni incaricati regionali per la Pastorale familiare

P

Il dossierDurante l’incontro è stato distribuito un breve dossier sumatrimoni, famiglie e figli, separazioni e divorzi. La sche-da è stata redatta da Anna e Massimo Negrelli in collabo-razione con il diacono Stefano Zerbini e la parrocchia,sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio demograficodella Provincia di Modena e dall’Ufficio di stato civile diMirandola. Come si legge nel dossier, 24.035 sono gliabitanti nel territorio comunale e 10.141 le famiglie, com-poste mediamente da 2,34 persone. Quest’ultimo dato èpiuttosto omogeneo in tutta la Provincia, infatti nessuncomune raggiunge i 3 componenti per famiglia. Sempre aMirandola, è evidente il calo del numero di matrimoni (dai103 del 2000 ai 44 del 2013), dato che trova conferma anchea livello privinciale, regionale e nazionale. E’ inoltre evi-dente la diminuzione dei matrimoni religiosi (dagli 82 del2000 ai 9 del 2013) rispetto a quelli civili. Passando alterritorio della Provincia di Modena, dal 2002 al 2012 iltasso di natalità si è mantenuto all’incirca costante (9,5 natiogni 1.000 abitanti) anche se si è registrato un notevoleaumento dei figli nati da genitori non coniugati (dai 174 perogni 1.000 nati del 2002 ai 337 del 2012). Sempre a livelloprovinciale, l’aumento del numero delle coppie di fatto, deisingle di età centrale, delle separazioni, dei divorzi e delnumero di famiglie costituite da figli con un solo genitore,sembrano contribuire in modo significativo all’incrementocomplessivo del numero delle famiglie ed alla trasforma-zione della famiglia per numero di componenti.

Uno sguardo di tenerezza

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14 2 novembre '14

Festeggiato a Quartirolo il compleanno della colonia dei castorini

30 anni e non sentirlio scorso 7 ottobre, inun clima di raccogli-mento, è stata celebra-ta una Messa nell’aula

liturgica di Quartirolo, perricordare i 30 anni dalla fon-dazione della colonia deicastorini di Quartirolo, avve-nuta il 7 ottobre 1984. Laprima a Carpi, la seconda inItalia, dopo quella del Torino101, la colonia dei castorini aQuartirolo è stata voluta dalcompianto don Nellusco Car-retti, per rispondere all’esi-genza, chiara fin dal 1983, diaprire lo scautismo a bambinie bambine di 7 anni, che ve-devano i propri fratelli e so-relle giocare nell’associazio-ne mentre loro non potevano.I capi dei lupetti e coccinelledel Carpi 4° sentivano la ne-cessità di fare qualcosa e lamente di don Nellusco ha ini-ziato a lavorare ad un proget-to adatto, poi è venuto in soc-corso un articolo, sulla stam-pa associativa dell’Agesci, didon Aldo Bertinetti del Tori-no 101, che appunto parlavadella loro esperienza “under8”. Con l’aiuto di Maurizio,capo gruppo, si è giunti a chie-

dere e ricevere tutta la corposadocumentazione, e con tantapazienza, passione e capar-bietà si è iniziato a “speri-mentare” questo metodo.Erano tempi in cui l’Agesciera nettamente contraria aquesta esperienza, si dovevafare le cose quasi di nascosto,per non incorrere nelle ire deivertici. Ma non ci si è scorag-giati, i genitori e le famiglierispondevano positivamentee così si è continuato.

Poi nel 1987 è stata fondata,presso la parrocchia diQuartirolo, l’Associazioneitaliana castorini e si è inizia-ta l’espansione.Si sono rivisti tutta la docu-mentazione e i manuali e sicontinua ancora oggi ad ag-giornare e cambiare le nor-me, per renderle sempre piùconformi alla realtà delloscautismo internazionale.Il Bureau internazionale del-lo scautismo riconosce ormai

varie associazioni nazionaliche hanno al loro interno unabranca chiamata “beaver”.Lo stessa associazione ingle-se, culla dello scautismo mon-diale, ha al suo interno ibeaver… mentre in Italia an-cora ci si chiede se si può farescautismo a questo arco dietà.Evidentemente, o che io sono30 anni che non faccio piùscautismo, e come me tanticapi e ragazzi in tutto il mon-do sono fuorviati dalcastorismo, oppure un fondodi verità c’è. Si può farescautismo anche con i bam-bini/bambine da 5 a 7 anni!Ne è testimonianza la presen-za di tanti ex-beaver nellecomunità capi dei gruppi ita-liani che già hanno questabranca e nelle direzioni deigruppi di tutto il mondo.Questo è solo l’inizio dellecelebrazioni del 30° di fon-dazione della colonia diQuartirolo, intitolata, dal 2005,a don Nellusco Carretti.Altre attività sono previste inquesto anno scout 2014-15.

Maurizio Marani

L

La cerimonia del Patto, con i primi castorini, all’interno dellachiesa madre di Quartirolo

Il 23° jamboree mondialedegli scout si terrà dal 29luglio al 7 agosto 2015 inGiappone, a Kirara-Hama,Yamaguchi City, ad Ovestdi Honshu. Il tema sarà “Wa:a Spirit of Unity”, prenden-do ispirazione dal caratteregiapponese wa che rappre-senta l’essenza della culturanipponica e che ha diversisignificati: unità, armonia,cooperazione, amicizia epace. Anche l’Agesci, natu-ralmente, ha aderito a questo grande evento nell’ambito delcontingente organizzato dalla Federazione italiana delloscautismo (Fis). Per l’Emilia saranno 41 i partecipanti, fra cuiquelli della Zona di Carpi, ovvero una capo reparto, AnnaObici del Carpi 4, l’assistente ecclesiastico del Limidi 1 donAntonio Dotti, e i giovani Anna Ballestrazzi (Carpi 5),Emanuele Bonfiglioli (Carpi 6), Rebecca Garofalo (Carpi3), Francesco Pettenati (Carpi 1), Chiara Zanoli (Carpi 4).A loro si aggiungerà Paolo Vanzini, già capo del Carpi 5 ecapo-redattore della rivista associativa Scout Avventura. Ilgruppo emiliano si riunirà venerdì 31 ottobre e sabato 1novembre presso la parrocchia di Limidi per un importantemomento di preparazione al jamboree. Tante le attività inprogramma che consentiranno ai ragazzi di fare amicizia e diiniziare a riflettere su vari aspetti legati al tema del radunomondiale. Porteranno il loro saluto agli scout il sindaco diSoliera, Roberto Solomita, il responsabile della Zona diCarpi, Marco Bigliardi, e il capo contingente Fis jamboreeNicolò Pranzini. E’ previsto inoltre l’incontro con il Vesco-vo monsignor Francesco Cavina che sabato 1 novembre sifermerà a pranzo con i ragazzi.

V. P.

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A Limidi l’incontro dei partecipantiemiliani al jamboree in Giappone

Spirito di unità

Agesci

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Costruire il bene comune

n momento di incon-tro e di gioia quello didomenica 26 ottobre aCibeno, in cui tutta

l’Azione cattolica della Dio-cesi di Carpi si è riunita perl’assemblea di inizio anno.Diversi i volti nuovi tra gliassociati, tanti i giovani e gliadulti che hanno ascoltato l’in-tervento di Filippo Pizzolato,docente di Istituzioni di dirit-to pubblico presso l’Univer-sità degli studi di Milano-Bicocca, che ha proposto unariflessione sulla Dottrina so-ciale della Chiesa come stru-mento che orienta e sostienel’essere “Chiesa in uscita”,tema su cui l’associazione hagià iniziato a confrontarsi e ariflettere in occasione delladue giorni formativa di set-tembre.“A giugno scorso in occasio-ne della festa – chiarisce in-fatti il presidente diocesanoAlessandro Pivetti riprenden-do il percorso proposto ai socinei momenti unitari – abbia-mo affrontato il tema dellafraternità, del rapporto tradiritti universali dell’indivi-duo e l’idea di popolo, vistocome qualcosa da costruire”.L’Ac, con l’aiuto del professorUgo De Siervo e di monsignorGiancarlo Perego, ha appro-fondito il legame tra i dirittipersonali e la fraternità, a li-vello costituzionale e cultu-rale, cercando di individuarequale delle due istanze possaessere posta a fondamento del-la vita sociale. “Ai campi for-mativi estivi – prosegue Pivetti– abbiamo studiato i principiindicati dal Papa per la co-struzione di un popolo, inter-rogandoci su questo necessa-rio passaggio da semplici cit-tadini a ‘popolo’, appunto”.Il cammino è proseguito alladue giorni formativa incen-trata sul tema della Chiesa ‘inuscita’, infine, all’assembleadi inizio anno, al centro sonostate poste ‘alcune sfide delmondo attuale’ proposte dalPapa ai numeri 52-75 diEvangelii Gaudium. “Qui –chiarisce il presidentediocesano – viene tratteggia-ta la cultura dello ‘scarto’ eFrancesco indica l’esigenzadi rimettere al centro dellavita sociale il bene comune.Sottolinea con costante atten-zione la necessità di uno sfor-zo di mediazione per costru-ire un mondo civile più uma-no e inclusivo. Il professorPizzolato, esperto di dirittocostituzionale, ci ha segnala-to numerosi elementi di ri-flessione che tenteremo di tra-durre in stile cristiano nelnostro essere ‘in uscita’… noncome cristiani che improvvi-sano soluzioni in base ad ideesemplicemente personali, maalla luce dei principi e deivalori che la Chiesa ha saputocustodire e alimentare nelpatrimonio della sua dottrina

Gli appuntamentidel Settore adulti

Domenica 9 novembre, ore 16, parrocchia diQuartiroloUnità dei cristiani. Laboratorio sull’ecumenismoa partire dalle novità di Evangelii GaudiumA guidarlo sarà Brunetto Salvarani, docente di Teo-logia della Missione e del Dialogo alla Facoltàteologica dell’Emilia Romagna

Domenica 23 novembre, ore 15, parrocchia di Cibeno“Siate uomini fino in cima.Don Tonino Bello pastore di tutti e profeta di pace”Interviene Luigi Sparapano, direttore del settimana-le “Luce e vita” Diocesi di Molfetta

Sabato 13 dicembre, ore 17, parrocchia di Fossoli“La preghiera cristiana”Incontro dei coordinatori dei gruppi COA e presen-tazione del nuovo sussidio

Sabato 3 e domenica 4 gennaio, parrocchia di CibenoServirsi... o servi del denaro?Campo invernale adulti

Costruire il bene comune

Il 26 ottobre a Cibeno più di 200 soci di Acall’assemblea diocesana di inizio anno

gnore, attraverso un’esperien-za personale con lui, nellapreghiera, che non è uno sfo-go psicologico ma davveroun incontro autentico”.Solo se c’è amore per il Si-gnore, c’è amore vero per l’uo-mo, ha poi spiegato: “dob-biamo imparare da lui ad amarei fratelli, a capire qual è ilvero bene dei fratelli”. Unincontro, quello con Gesù,possibile solo nella Chiesa,nella comunità da lui voluta,perché “Gesù e la Chiesa cam-minano insieme”.Assieme al ringraziamento,la sollecitazione ai presentiad “amare sempre di più laChiesa, luogo in cui si fa espe-rienza vera della propria fede.So che la comunione col Ve-scovo e con i vostri pastori èun aspetto presente nel vo-stro cammino – ha detto –,siate sicuri dell’affetto, del-l’amore e della gratitudine delvostro Vescovo per tutto quel-lo che fate, per il dono chefate alla Chiesa della vostragiovinezza”.

U

Alessandro Pivettie Filippo Pizzolato

Cavina, che si è rivolto aipresenti riprendendo le paro-le della lettura breve, “Noirendiamo grazie a Dio pervoi, fratelli amati dal Signo-re”. Nel suo discorso, dun-que, tutta la gratitudine e l’af-fetto per l’Ac, che ha incon-trato più volte sia attraverso imomenti vissuti insieme aipresidenti parrocchiali e aigruppi di giovani, sia nelle

diverse occasione di visitanelle parrocchie: “voi sieteuna parte importante, essen-ziale, della Chiesa, grazie peril vostro servizio, la vostrapresenza, la vostra disponi-bilità. Incontrando tanti ra-gazzi e giovani – ha poi os-servato – mi rendo conto cheè necessario approfondire inmaniera viva, piena, vera lanostra comunione con il Si-

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sociale. Ogni tappa di questoviaggio all’interno di EvangeliiGaudium è stata molto inte-ressante ma il percorso inte-ro, visto nella sua logica e neisuoi passaggi, costituisce unguadagno dal punto di vistateologico e spirituale per l’in-tera associazione. Siamo dun-que chiamati a condividerlo

nei diversi Settori e spazi del-la vita associativa, con i soci– e non – che vivono e servo-no nelle parrocchie della Dio-cesi”.Al termine del pomeriggio, lachiusura dell’assemblea è stataaffidata al Signore nella pre-ghiera del Vespro presiedutada monsignor Francesco

Benedetta Bellocchio

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Aiutate il nostro PaeseBenedetta Bellocchio

ebola a 15 km da casa.Foulematou Mandycosì descrive la situa-

zione della sua famiglia, chevive in Repubblica di Guinea,a Coyah, cittadina a un’oradalla capitale Conakry. “Nonsi è mai visto un virus cosìpesante e così veloce – osser-va Matou –; siamo impreparatiad affrontarlo”.Sarà per questo che la Guinea,tramite l’ambasciata in Italia,ha inviato una lettera a tuttele associazioni guineane pre-senti nel nostro Paese per chie-dere di farsi carico della si-tuazione. Sono state adottatemisure per arrestare la conta-minazione – sensibilizzazione,norme igieniche, controllosanitario alle frontiere – scri-ve l’incaricato, ma “l’epide-mia si è diffusa in diversecittà del Paese, compresa lacapitale. Altri paesi vicinicome Liberia e Sierra Leonefronteggiano la stessa malat-tia con livelli di contamina-zione più alti”.Le direttive adottate sonoconformi alle prescrizionidell’Organizzazione mondialedella sanità, ma manca tutto,materiale igienico sanitarioe, ovviamente, i fondi. “Comecomunità della Guinea stia-mo facendo una colletta – rac-conta Matou – ognuno dàquello che può, e noi comepiccole associazioni sparse sulterritorio ci offriamo di farpervenire all’ambasciata ilmateriale che raccogliamo”.Matou è in Italia da 10 anni equi ha tutto: il maritoMohamed che vive nel no-stro Paese da più di 20 anni, equattro figli, ma il suo cuore– come la sua famiglia – è permetà in Guinea. “Il nostropaese sta passando un mo-mento molto difficile, e noiqui ogni notte ci addormen-tiamo con la paura di riceverequella telefonata da parte dei

nostri parenti”.Guinea, Sierra Leone e Libe-ria: è al crocevia di questi trepaesi che è scoppiato il foco-laio e poi si è diffuso. Mentrealcuni stati hanno chiuso deltutto le frontiere, per questiciò non è possibile: “Per en-trarvi non serve un visto –spiega la donna –, i commer-ci sono quotidiani e le fami-glie, spesso residenti in Paesidiversi, sono abituate ad at-traversare i confini per in-contrarsi. Nonostante ora icontrolli siano più rigidi, ciòha sicuramente contribuito alladiffusione del virus. Anchedove vivono i miei genitori cisono stati dei morti: una fa-miglia ha perso in pochi gior-ni 13 persone perché dallaSierra Leone è arrivato un

“Prigionieri di Ebola sì, inquesta parte del mondo chedeve accettare di viveregiorno per giorno e sola difronte al cielo. Sull’aereo ilgiovane che era sedutoaccanto a me mi ha detto:noi africani amiamo stareassieme, ora tutto stacambiando, abbiamo pauradell’altro, quello che eraamico sospettiamo possaportarci la morte. Da Ebolaun giorno forse usciremoma non saremo più noistessi…”

Domenico Quirico,reportage dalla Sierra Leone

La raccoltadi materiale

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L’

bambino contagiato”.Le aziende, per chi è fortuna-to e lavora, hanno attivatosistemi di protezione, ma lescuole sono chiuse, i medicihanno paura dei malati e imalati di qualsiasi tipo hannopaura di andare all’ospedaleper curarsi. Le conseguenzesulle attività economiche,sociali e culturali sono cata-strofiche, senza contare il bi-lancio di vite umane che nellasola Guinea corre verso i mil-le morti. Oltre al collasso deisistemi sanitari ed economicidi paesi fragili, appesantiti dadecenni di instabilità e con-flitti, la situazione si è aggra-vata a causa della quarantenacui sono sottoposti; agricol-tura, settore minerario, com-mercio e turismo sono fermi,ma non solo: il cibo scarseg-gia e aumenta di prezzo, per-ché i contadini non lavorano.Insomma le necessità mate-riali e finanziarie sono enor-mi ed è per questo che il pre-sidente della Repubblica diGuinea ha lanciato un appel-lo affinché, attraverso i com-patrioti immigrati nei variPaesi, si incentivasse ilcoinvolgimento di associazio-ni umanitarie, medici, ong,imprese, nella lotta al virus.“Si cerca di prendere tutte leprecauzioni, ma il Paese ècome immobilizzato. Viver-lo da lontano per noi è dolo-roso e spaventoso, anche là lavita deve continuare, occorreaiutare le persone ad andareavanti. Per questo – concludeFoulematou – facciamo ap-pello a tutti coloro che posso-no dare il proprio contribu-to”.

Aiutate il nostro Paese

L’appello di una famiglia della Guinea residente a Carpi:per contrastare l’ebola serve una catena di solidarietà

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Emergenza globale

Quasi 5000 i morti, fino a20mila contagi: è la stima diOms per l’epidemia di ebola,la più estesa mai registrata.Identificata non prima dimarzo 2014 proprio inGuinea, a tre mesi dal primocontagio, si è diffusa neivillaggi e nella capitaleConakry, che da sola ha piùdi un milione e mezzo diabitanti. Negli ospedalimancava tutto: acquacorrente, camici, guantiprotettivi; dottori e infermie-ri si sono ammalati e a lorovolta hanno contagiato altri.Rispetto alle precedentiepidemie non è stato effet-tuato un adeguato controllo eisolamento dei malati,mentre le tradizioni delluogo – ad esempio lepratiche funebri – e la paurahanno fatto il resto nelbloccare gli aiuti da unaparte e, dall’altra, favorire ladiffusione del virus. Tutte leorganizzazioni presenti sulcampo hanno ammesso dinon avere organico, forze,strumenti per fronteggiareun’emergenza di tale portata.La crisi legata all’ebola hamesso in evidenza, in unmondo globalizzato, le fallenel sistema di risposta alleepidemie. Lo denunciaanche una recente inchiestadel New York Times,osservando che l’Oms èormai indebolita dai tagli dibilancio, che hanno compro-messo la sua capacità diintervento; le unità specializ-zate sono state ridottedrasticamente, e i mediciprotagonisti delle passatebattaglie contro l’ebolahanno lasciato l’Oms senzaessere sostituiti. Il virus si èdiffuso per mesi perché iPaesi colpiti erano poveri eimpreparati: la Liberia adesempio è la quarta nazionepiù povera del mondo el’83% di 4 milioni di abitantivive con meno di un dollaroal giorno. In Sierra Leone leminiere di diamanti, bauxite,ferro sono chiuse, le societàche le sfruttano hanno fattopartire i dirigenti occidentali,e il prodotto interno lordo diuno dei Paesi più poveri èarretrato in questi mesi diquasi 10 punti.

Copertina

Foulematou Mandy con la sua famiglia

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Con lo spirito di Mamma Nina

Magda Gilioli

uor Ambrogia Casa-menti, dopo aver su-perato bene un deli-cato intervento chirur-

gico presso una clinica di Ve-rona, è tornata per alcuni giornia Carpi per tre importantiappuntamenti.Il primo incontro è stato contutti i bambini di catechismodella parrocchia di Santa Croceche con molto interesse han-no ascoltato i suoi racconti evisto un breve filmato sullamissione di Touba. Nel salu-tarla l’hanno ringraziata do-nandole l’offerta di cento euro,frutto dei loro risparmi, perl’asilo nido “Mamma Nina”aperto quest’anno per ospita-re i bambini delle ragazze chefrequentano l’Istituto Profes-sionale Padre Leonardi.Nel corso delle celebrazionieucaristiche di domenica 26ottobre, presso la parrocchiadi San Bernardino Realino,ha incantato tutti con la suasemplicità, il suo entusiasmoe la grande fede che la sostie-ne. Ha dovuto attendere benventicinque anni prima di ot-tenere dalla sua Congrega-zione il permesso di partireper la missione. “Le parole diGesù ‘andate in tutto il mon-do’ - afferma suor Ambrogia

- mi venivano espresse dallavoce dei miei superiori perinviarmi nella sperduta mis-sione al Nord della CostaD’Avorio fra i musulmani edi mahou di religione animistache avevo amato ancor primadi conoscere”. Un amore quel-lo di suor Ambrogia appresoalla scuola di Mamma Ninache la accolse quando avevacinque anni nella Casa dellaDivina Provvidenza. Il suoesempio è sempre stato, persuor Ambrogia, il riferimen-

to unico e certo con cui vive-re ed affrontare le tante diffi-coltà che la vita in missionele crea. I bambini, le ragazzeed i ragazzi sono la sua pre-occupazione costante per que-sto è sempre impegnatanell’alfabetizzazione e nellapreparazione professionalecon i corsi di sartoria ed icorsi economia e commercioper dare loro (la maggior par-te sono musulmani), la possi-bilità di un lavoro. Poi c’èstata l’accoglienza gratuita dei

Suor Ambrogia Casamenti è in partenza per la Costa d’Avorio

Con lo spirito di Mamma Nina

piccolini all’asilo nido che lefanno dire: “Io sono stata amatacosì gratuitamente da Mam-ma Nina che non posso farediversamente con loro”.Il container destinato allamissione è stato caricato coni centotrenta scatoloni prepa-rati dai volontari del CentroMissionario ed è partito allavolta della Costa D’Avorio.Quando si è sparsa la voceche suor Ambrogia aveva uncontainer da riempire si è at-tivata una catena di solidarie-tà enorme: computer, mac-chine da cucire, tagliacuci,tessuti di vario tipo,passamanerie, bottoni, mate-riale scolastico, brandine peri bimbi dell’asilo, coperte,abbigliamento uomo, donna,bimbo, stampante ecc. ecc.sono stati raccolti ed imballa-ti. Tutto è stato possibile gra-zie alla disponibilità di trevolontari: Corrado, Giusep-pe e Allegro a cui va il piùsentito grazie.Suor Ambrogia tornerà inCosta D’Avorio il prossimo11 novembre per continuareil suo instancabile serviziomissionario e sorridendo am-mette: “Il Signore mi vuolemolto bene perché in tuttiquesti anni non sono mai sta-ta colpita dalla malaria”.

Il gruppo delle animatrici missionarie della parrocchia di SanBernardino Realino ha organizzato un mercatino missionarioil cui ricavato di 2000 euro è stato consegnato a suor Ambrogia.

Dal Mozambico Irene RattiAvanti con le adozioni a distanza

Carissimi del Centro Mis-sionario grazie per la nuo-va adozione a distanza delprogetto “Armandinho”.Meno male che le personedi coraggio non si lascianospaventare e continuano asostenere chi ha maggior-mente bisogno. Nel centroInfantile siamo sempre piùselettivi per cui abbiamocasi veramente impressio-nanti di povertà e abban-dono come sei bimbetti insituazione di estrema dimiseria. Due sono figli diuna ragazza psicolabile, che abbandona la casa della mammae se ne torna gravida; quando i bambini crescono se li trascinacon sé. La famiglia deve fare ricerche per sapere dove dorme,dove mangia e quando la trovano è insieme ai bambini chesono sporchi, affamati e malaticci. Uno zio ci ha chiesto diaiutarlo a trovare un orfanotrofio, ma per non traumatizzarliulteriormente, li abbiamo presi al Centro Infantile, dovevivono gioiosi, mangiando a più non posso: la bimba sichiama Zalia e il bimbo Moisés. Altri due sono Milton Paoloe Scelton Paolo, figli di una vedova che di figli ne ha otto. Lacasa, abbastanza grande, è tenuta in piedi da paletti contortie fragili e il tetto ha tutte le lamiere rotte e cadenti, per cui non“hanno dove posare il capo” durante le piogge e il freddo.Scelton quando è entrato al Centro, non faceva che piangere,interrogato, con dei bei lacrimoni grossi, come grandine, cirispose “ho fame”. Ti mando la foto in cui si vede che stamangiando, mischiando lacrime e sofferenza interiore.Da tre settimane siamo senz’acqua ed è un problema; avere ibimbi al Centro, cucinare, tenere a bada l’igiene dei bagni eil resto. Speriamo che tutto si risolva entro qualche giorno.Inoltre ho una bella bronchite, sono totalmente rauca con lafebbre. Comunque, grazie di tutto e un grande abbraccio,

Irene Ratti

S

Grazie alla generosità della ditta Speroni spa di Castelnovo diSotto (RE) e della ditta Giovanni Chierici di Maputo, è statopossibile inviare gratuitamente 20 scatoloni con materialescolastico, giocattoli ed abbigliamento nuovo per i bambiniche frequentano il centro Infantile Esperanza. Riconoscentedella generosità di tutti, Irene, ha inviato le foto della conse-gna del suddetto materiale.

Centri Missionari dell’Emilia RomagnaIncontro di formazione

Martedì 4 novembre, incontro di formazione presso laparrocchia del Cuore Immacolato di Maria a Bologna, iniziail cammino regionale di formazione organizzato da donFortunato Monelli, responsabile dei Centri Missionaridell’Emilia Romagna e rivolto a tutti gli operatori di uffici,parrocchie, associazioni che svolgono attività di animazionemissionaria. Il percorso di quest’anno parte affrontando ilPrimo Capitolo dell’Evangelii Gaudium “La trasformazionemissionaria della Chiesa” con il contributo della monacaLaura Gusella, che rifletterà in particolare sui numeri dal 20al 24, “Una Chiesa in uscita”.Programma: ore 9,15 arrivi; ore 9,30 preghiera ricordandoOlga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian, missio-narie di Maria-Saveriane uccise in Burundi tra il 7 e l’8settembre 2014; ore 10, introduzione e riflessione di LauraGusella, ore 11 pausa; ore 11,15 scambio in assemblea; ore12,30 comunicazioni varie; ore 13 pranzo e rientro.Per informazioni e adesioni telefonare in Centro Missio-nario Carpi 059 689525.

Dalla ThailandiaMadre GiovannaCatellani

Nei giorni scorsi madre Gio-vanna Catellani, per le ne-cessità del monastero di BangSeng Arun in Thailandia, haricevuto delle offerte da par-te del Centro Missionario, que-sti i suoi ringraziamenti.Carissimi, ho già ricevuto daalcuni giorni il vostro mes-saggio con l’avviso dell’of-ferta inviatami, ho atteso arispondere in quanto avevobisogno di andare in banca edora vi posso assicurare chel’offerta è già entrata sul no-stro conto. Vi ringrazio vera-mente tanto per la vostra bon-

tà e carità, vi sono tanto rico-noscente anche perché è unmomento in cui ne abbiamotanto bisogno. Anche qui c’ècrisi economica e gli aiuti sonopiuttosto pochi... ma la Prov-videnza è sempre grande e ne

ringrazio il Signore che nonmanca di ispirare le animebuone e generose. Spero diavere occasione di venire an-cora una volta in Italia perringraziarvi di persona.L’autobotte che mi avete do-

nato anni fa è sempre un grandee prezioso aiuto. Il Signorericompensi tutti, vi resto vi-cina con la preghiera e confraterno affetto nel Signore,

Suor M. Giovanna Catellani

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on il nuovo anno pa-storale, riparte e si rin-nova la proposta

educativa e ricreativa dell’Ora-torio cittadino Eden di Carpi.Questo, ricorda il direttoreSimone Ghelfi, “con tutti glispazi agibili e, dopo i lavoridi ristrutturazione post-sisma2012, decisamente più sicurie accoglienti che mai”. Am-bienti che sono certo impor-tanti ma non sono tutto per-ché, sempre nelle parole deldirettore “ciò che abbiamo,come ci ha recentemente ri-cordato il Vescovo, va vissu-to come un dono da far frutta-re, non solo per noi ma pertutti”. E’ necessario metterea servizio persone e strutturedell’Oratorio “per essere au-tentici annunciatori del Van-gelo ai bambini e ai giovani,in semplicità, con percorsi dicrescita nella fede belli e ar-ricchenti, in un clima real-mente accogliente e allegro”con una vocazione missiona-ria per “uscire da noi stessi eandare incontro al prossimoin modo creativo e appassio-nato”.Un modo per “uscire” è rap-presentato dalle attività par-rocchiali: come sempre, dopol’estate sono già ripresi i per-corsi dei gruppi di Azionecattolica e Agesci che fannocapo alla Cattedrale. I localidell’oratorio ospitano anchei percorsi di Iniziazione cri-stiana dei fanciulli: all’inter-no del cammino Acr, curatodall’Azione cattolica, e daquest’anno anche nel conte-sto di Lupetti e Coccinelle,attuando per la prima volta lasperimentazione in tal sensoautorizzata dal Vescovo dueanni fa.

La domenica mattina, nei lo-cali attigui del Cinema Cor-so, bambini, ragazzi e giova-ni della Cattedrale frequenta-no la Santa Messa che ha perloro una particolare attenzio-ne.L’oratorio proporrà poi spe-cifici percorsi di preghiera,per i tempi forti e nel mese dimaggio, a cui si affianca l’or-mai consolidata celebrazioneeucaristica del primo venerdìdel mese, particolarmente in-dirizzata agli educatori e ani-matori.Per quanto riguarda invece lascuola Sacro Cuore, sono ri-cominciate le attività scola-stiche dal nido alle medie.Ma le attenzioni pedagogi-che non terminano qui: siriattiva infatti anche quest’an-

no il Centro educativo “HipHop”, dedicato al supportoscolastico per bambini e ra-gazzi di elementari e medie, eil Centro “Up-Prendo”, perbambini e ragazzi con Dsa(Disturbi specifici dell’appren-dimento) con la presenza dieducatori e psicologi specia-lizzati. Entrambi i centri of-frono una proposta formativaa 360 gradi, organizzandoaccanto all’attività didatticae di supporto allo studio, an-che momenti ludici di grup-po, percorsi tematici e gite.Da Up-Prendo sono poi orga-nizzati laboratori brevi sia peri ragazzi con Dsa che per iloro genitori.Nei locali dell’Oratorio sisvolgeranno anche momentiformativi per educatori e in-

Domenica 26 ottobre si è celebrata presso la parrocchia diConcordia la giornata dell’associazione San Vincenzo DePaoli. La Conferenza della San Vincenzo, attiva a Concordiasin dal 1934, ha come scopo di aiutare le persone che sitrovano in condizioni di sofferenza morale e materiale. Nel-l’anno 2008 ha istituito un centro di primo ascolto, iniziandola distribuzione di alimenti e di abbigliamento usato allepersone e famiglie più bisognose. Attualmente ogni settima-na incontra una sessantina di famiglie, metà delle quali sonoitaliane, assistendo così un totale circa di 220 persone, allequali viene consegnato il pacco con generi alimentari diprima necessità.Il sostegno che si offre è tuttavia non solo economico, maanche umano: la Conferenza ha infatti aiutato mamme indifficoltà, bimbi con problemi scolastici, ha recentementeistituito un corso di cucito (con una quarantina di iscritti) checostituisce un momento di formazione umana e di aggrega-zione.La San Vincenzo avvicina ogni persona, soprattutto se èpovera materialmente o spiritualmente, con delicatezza edattenzione, cercando di superare le differenze di cultura, direligione, di mentalità, di colore per portare amicizia econdivisione, creando rapporti personali: i volontari nonperdono occasione per testimoniare l’amore di Gesù e dellaChiesa per ogni uomo.“Nel nostro piccolo e con i nostri limiti - afferma RosellaPrandini, responsabile parrocchiale - cerchiamo di metterein pratica l’insegnamento di Gesù: ‘quello che farete al piùpiccolo tra voi, l’avrete fatto a me’. Cerchiamo di amarcicome Lui ci ha amato e non è sempre facile. Noi desideriamoportare amore, speranza, condivisione per essere veri testi-moni di Gesù Cristo”.L’intera unità pastorale è sempre attenta alle esigenze deipoveri: anche quest’anno durante l’Avvento si chiederà aifedeli - che l’anno scorso hanno risposto con molta generosità- di portare a Messa generi di prima necessità da donare aipoveri vicini.

Silvia Pignatti

Concordia

La San Vincenzoin festa

È ricominciato l’anno pastorale, anche se l’attività educativa,l’animazione, la cura spirituale di bambini, ragazzi e giovaniall’Oratorio cittadino non si sono mai fermate

Pronti, partenza, via!

segnanti: sia nel solco dei varicammini associativi, sia incomune, con un incontromensile dedicato quest’annoal tema della comunicazione.Significative anche le attivitàdella scuola di musica “EdenMusic School”, che da que-st’anno interseca le proprieattività con la scuola SacroCuore, grazie a unasperimentazione musicale at-tivata su tutti gli ordini scola-stici che riguarderà l’uso distrumenti, la musica d’insie-me e il canto corale. L’atten-zione alla sfera musicale siallarga anche alla disponibi-lità di una sala prove per gruppimusicali e all’organizzazio-ne di concerti per giovani“band”.È poi dedicato un particolareriguardo al gioco sia fisico,con tornei sportivi per ragaz-zi in età medie, che “intellet-tuale”, con spazi per giochi diruolo.L’Oratorio cittadino ospiteràinfine anche vari momentiorganizzati da uffici e asso-ciazioni diocesane, come laPenitenziale Giovani e la “Pal-ma d’Oro”; il tradizionalecarnevale dei bambini e altrimomenti di festa.

Stefano Bellelli

Incontro deivolontaridelle Caritasparrocchiali“Amore chiedeAmore. SuorDanielangela,Poverella delPalazzolo”Mercoledì 12novembre, parrocchiadi Limidi

Vi aspettiamo per iniziare insieme il nuovo anno pastoralenella preghiera e nella convivialità.Programma: ore 19, Santa Messa; ore 20, Cena offerta dallaCaritas diocesana; ore 21: incontro con suor Linadele Canchinidelle Poverelle del Palazzolo. Testimonianza sulle sei suoremorte di ebola nel 1995 in Congo durante il servizio ai poveri,per cui è in corso il processo di beatificazione.Iscrizioni entro sabato 8 novembre ([email protected];339 6872175; 340 8285946)

C

Opportunità di crescita e formazione per i giovani dai 18 ai 29 anniAperto il bando per il servizio civileLa regione Emilia Romagna ha pubblicato in data 17 ottobreil nuovo bando del servizio civile regionale, opportunità dicrescita e formazione rivolta a tutti i giovani dai 18 ai 29 anni.Da quest’anno possono presentare domanda anche i giovanidi cittadinanza italiana, insieme ai ragazzi stranieri, a cui finoallo scorso bando era riservata la proposta.I posti a disposizione alla Caritas diocesana di Carpi sonodue, impegnati nella sede dell’associazione Porta Aperta. Iragazzi selezionati svolgeranno un servizio di venti ore setti-manali a fianco degli operatori e dei volontari, a sostegnodelle attività di accoglienza e ascolto delle persone in diffi-coltà che si rivolgono all’associazione.L’esperienza del servizio civile è un’occasione importanteper i giovani, che hanno l’opportunità di conoscere meglio ilterritorio in cui vivono, con i bisogni che lo abitano e lerisorse messe in campo.Il servizio è accompagnato da un percorso di formazione cheaiuta i ragazzi a rielaborare e contestualizzare il vissuto e ainserirlo in un quadro sociale ed economico più ampio. Conil servizio civile si gioca un’opportunità importante, che èquella di educare i giovani alla cura del proprio territorio,

all’attenzione all’altro. Un bagaglio esperienziale significa-tivo, da spendere non solo all’interno della sede e nei diecimesi di servizio, ma da trasferire nella vita di tutti i giorni, infamiglia come nei futuri luoghi di lavoro.

Benedetta RovattiLa domanda di servizio civile può essere presentata allaCaritas diocesana, in via Catellani 9, prendendo un ap-puntamento. Il termine ultimo per la presentazione è il 17novembre alle ore 14.00.Mail: [email protected]. 059 644352 - Cell. 339 6872175

Vita della Chiesa

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192 novembre '14

Enrico Bonzanini

uigi Della Rocca, l’at-taccante protagonistadella storica promozio-ne in serie B del Carpi

due stagioni orsono, ha rila-sciato a Notizie un’intervistaparlando del presente dellasquadra carpigiana prima inclassifica dopo la straripantevittoria di Pescara (0-5) e ri-cordando il suo passato conla maglia biancorossa.

E’ stato protagonista asso-luto della promozione delCarpi in serie B: che ricordiha di quel trionfo?Incredibili. Davvero mi vie-ne la pelle d’oca solamente apensarci. Resto ancora sba-lordito di come il pubblicocarpigiano mi abbia accoltoal mio arrivo a stagione incorso. La forza di quella squa-dra era non nei singoli, bensìin un gruppo forte fatto digente affamata di vittorie.

I tifosi ancora oggi la consi-derano uno dei più forti nu-meri 9 mai passati a Carpi…Lo vedo dalle tante testimo-nianze di affetto che mi arri-vano ancora oggi. Ho instau-rato tanti rapporti umani equelli non scompaiono nelmomento in cui cambi ma-glia. Poi, davvero commo-

Sul Carpi da primato parla l’ex Luigi Della Rocca ora a Lecce

Sempre legato ai colori biancorossivente lo striscione con il qua-le mi hanno voluto salutaregli ultras quando si è saputodel mio imminente passaggioalla Cremonese. Non lo scor-derò mai.

Quindi segue ancora le par-tite del Carpi per televisio-ne?Ovviamente, ma non da spet-tatore, ma da tifoso (e sorri-de). Sono felicissimo per que-sto primato in classifica, pie-namente meritato per una so-cietà che davvero si fa in quat-tro per allestire ogni annosquadre competitive basate suvalori importanti più che suinomi di grido.

A Lecce come sta andandola sua avventura?Bene, qui la pressione è altis-

sima e specialmente in que-sta stagione non ci è concessonessun altro risultato se nonla vittoria del campionato e laconseguente promozione inserie B.

Com’è stato l’impatto conlo stadio, il “Via del Mare”,nel quale ha ottenuto la pro-mozione in B con la magliadel Carpi dando una delu-sione immensa ai suoi at-tuali tifosi?Inizialmente mi ha fatto uncerto effetto, però i tifosi nonmi hanno mai rinfacciato nulla.Indossavo la maglia del Carpie ho fatto il mio dovere senzamancare di rispetto a nessu-no, quindi i tifosi non me nefanno una colpa, anzi sonomolto affettuosi con me”.

Insomma idolo anche aLecce?Questo non lo so, ovviamen-te ci spero. Quando entro incampo do il 101% poi sperosempre che il mio impegnopossa essere convertito in gioiaper chi ama questi colori.

Se dovesse tornare a Carpida avversario, in caso di golesulterebbe?No perché rispetto troppo unapiazza fatta di persone che mihanno dato tanto e che hacreduto in me in un periodonon brillantissimo della miacarriera. Saluto con affettotutti i tifosi del Carpi e augu-ro a loro di tagliare altriprestigiosi e storici traguar-di.

Dopo la roboante vittoria casalinga contro la Nuova EraCasalgrande, la Terraquilia Handball Carpi si prepara adaffrontare la temibile Ambra Poggio a Caiano, seconda inclassifica a quota 12 punti. La squadra di coach Serafini, nellavittoria nel derby contro i reggiani dell’ex Enrico Piccinini,ha letteralmente esaltato i tifosi accorsi a gremire il PalaVallauri con le prestazioni superlative del rientrante AndreaBasic, dell’ultimo acquisto del mercato Zeljko Beharevic esoprattutto del portiere-capitano Luigi Malavasi capace diparare in un tempo solo la bellezza di tre rigori su tre tentativi,annichilendo la resistenza reggiana e mandando la propriasquadra al riposo sul punteggio di 21-4. Ripresa di puragestione con i carpigiani che in scioltezza controllano lareazione d’orgoglio degli ospiti fino a chiudere la partita suldefinitivo 38-20.Quella di sabato sarà una partita completamente diversacontro una compagine molto competitiva, terza nelle finaleight di Coppa Italia nella passata stagione, anche se nelmercato estivo ha visto partire le due stelle Petras Raupenasin direzione Junior Fasano e il portiere Pierluigi Di Marcelloproprio in direzione Carpi. Trascinata dalle reti del terzinodestro Djorjevic la squadra di coach Morlacco, salvo il passofalso interno contro Imola, sta facendo il suo dovere incampionato e contro Carpi andrà alla ricerca dell’impresadavanti al proprio pubblico amico.

E.B.

Terraquilia Handball CarpiA Prato per proseguire la striscia vincente

Alla festa di vittorie delle squadre carpigiane dello scorsoweekend non è voluta mancare la Cec Universal Volley Carpiche ha liquidato con un netto 0-3 a domicilio l’UnimoreModena al Pala Panini tempio della pallavolo italiana. Partitasenza molta storia ben gestita in ricezione dai ragazzi di coachLuciano Molinari e capitalizzata al meglio dalla “manocalda” dell’opposto Francesco Renzetti, capace di mettere areferto ben diciotto punti. Con la netta vittoria di sabatoscorso la squadra carpigiana guida ora in coabitazione laclassifica del girone B di serie B1 a quota sei punti.

Cec Universal Volley Carpi: vittoria e primatoA questo punto arriva la prova del nove per la Cec con la sfidacasalinga, questo fine settimana, contro la lanciatissimaCanottieri Piacenza vittoriosa nelle prime due uscite stagio-nali infliggendo pesanti sconfitte da tre punti alla DiatecTrentino in casa, ma soprattutto a Motta contro una squadrache nella passata stagione ha perso il campionato solamenteall’ultima giornata.Sfida difficile ma al contempo stimolante dunque per l’UniversalVolley Carpi che vuole essere grande protagonista in questastagione e dare l’assalto alla serie A2. E.B.

L

Trasporti, viabilità e soste-gno all’economia sono tra leprincipali voci del bilancioregionale (12,6 miliardi in to-tale) ma appaiono briciole sesi confrontano con il volumedi risorse destinate alla sani-tà: 7,7 miliardi trasferiti nelriparto del fondo sanitario in-tegrati da altri 150 milionidalla Regione. A questo siaggiunge un’emergenza stra-ordinaria come la ricostru-zione dei territori colpiti dalsisma del 2012. Su sanità ericostruzione si giocano que-ste elezioni e, come dovrebbesempre avvenire, prima di tuttosi parte dal giudizio sull’ope-rato di chi fino ad ora ha am-ministrato, valutando se lescelte compiute hanno rispo-sto alle attese dei cittadini e

dei territori o piuttosto a logi-che centralistiche di gestionedel potere. Possiamo ritener-ci soddisfatti delle scelte inmateria di politica sanitariache hanno riguardato Carpi el’Area Nord della provinciadi Modena? Non appare evi-dente oggi a distanza di quasitre anni dal sisma la mancan-za di coraggio nel trasforma-re davvero una disgrazia inun’opportunità pensando adun unico ospedale? Unnosocomio nuovo, dotato dellemigliori e più innovative tec-nologie rispetto alle due strut-ture di Carpi e Mirandola ri-tenute da tutti gli esperti or-mai inadeguate e che prosciu-gano risorse per mantenerliad un livello minimo di effi-cienza? Senza tenere conto

delle inefficienze e delle pa-lesi lentezze operative nellarealizzazione del pronto soc-corso, nella messa in funzio-ne delle sale operatorie e delripristino della radioterapiaper quanto riguarda ilRamazzini.Il capitolo ricostruzione è unaltro nervo scoperto, allafarraginosa burocrazia mes-sa a punto dai tecnici dellaRegione si è aggiunto lo stopconseguente alle dimissionedel Commissario VascoErrani, con conseguente ral-lentamento dello sblocco diulteriori fondi per raggiunge-re nel più breve tempo possi-bile l’obiettivo del “com’erae dov’era” per quanto possi-bile o conveniente. Sul capi-tolo ricostruzione nessuno

meglio di chi ha subito dannie si è trovato nella condizio-ne di richiedere i contributi oridefinire soluzioni progettualialternative può esprimere ungiudizio.Sarà indispensabile alloravalutare i programmi dei can-didati e delle coalizioni a par-tire dai due ambiti della sani-

tà e della ricostruzione, senzadimenticare ciò che oggi ap-pare più a rischio di tagli eriduzioni di servizi come ilwelfare nel suo complesso, lepolitiche per fronteggiare lapovertà di singoli e famiglie.Sul piano politico quali sonoallora le novità? Poche in re-altà ma che possono rivelarsisignificative alla luce degliultimi avvenimenti naziona-li. Si conferma il quadro delleultime europee con la presen-za di un raggruppamento disinistra (Altra EmiliaRomagna) che potrebbe at-trarre i molti scontenti del Pde mandare così un messaggioal premier Renzi. Nell’areamoderata viene riproposta l’al-leanza centrista (Ncd e Udc)alternativa alla coalizione di

centrodestra (Forza Italia,Lega e FdI) con la precisascelta di contarsi piuttosto chedi indicare un’alternativa cre-dibile alla maggioranza delPd. Forse, dato in parte perscontato l’esito finale del voto,è proprio nell’area dell’op-posizione che si possono at-tendere i segnali più impor-tanti. Riuscirà ad imporsi uncentro popolare capace di at-trarre di nuovo l’elettorato che“turandosi il naso” pervent’anni ha subito unaleadership, quella di SilvioBerlusconi, dalla quale eradistante sia idealmente chenella prassi politica? Una ri-sposta positiva in EmiliaRomagna potrebbe rafforzarnele prospettive anche a livellonazionale.

Segue dalla primaSanità e ricostruzione...

Sport

Luigi Della Rocca

Cordoglio per Lyam Castillo

Appreso dai giornali della morte del piccolo Lyam Castillo,monsignor Francesco Cavina ha subito inviato una letteraai suoi famigliari e anche alla società nella quale il ragaz-zino giocava, il Carpi Football Club, che ha pubblicato ilmessaggio sul suo sito. “Un lutto gravissimo ha colpito lasua famiglia ma anche tutti voi che nel piccolo Lyamavevate intravisto le potenzialità di un ‘giovane campione’– scrive il Vescovo –. Sono certo che la partita di domani(martedì 28 ottobre, ndr) al Cabassi contro la Ternana saràdedicata a lui; da parte mia posso assicurare la mia preghie-ra per Lyam e i famigliari; a tutti voi la mia fraternavicinanza”.

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20 2 novembre '14

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Cultura e Società

La corrispondenza dei lettori va inviata a:Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi

Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]

sto dall’esterno. Essi vanno accolti ancora di più, ma nelprendersi cura di loro occorre fare attenzione a non scaderenel pietismo. Con questo non intendiamo contraddire leparole del Papa, ma solo osservare che non sarebbe auspicabilee idonea una struttura per anziani con dentro un asilo o unacomunità di bambini (vedi progetto di Vignola), proposta checi lascia perplessi.Mi sento personalmente chiamata in causa quando si parladi assistenza agli anziani perchè lavoro in un reparto diMedicina dell’ospedale e, in quanto infermiera di corsia, nonmi occupo tanto di burocrazia quanto del rapporto assisten-ziale tout court, fatto di contatto con la persona e, nella miaveste di soldato semplice combatto in prima linea e hosott’occhio quotidianamente la realtà dei fatti. Dovendo, noiospedalieri, destreggiarci spesso fra klebsiella, clostridium,legionella e infezioni nosocomiali varie, per non parlaredella scabbia, trovo assurdo pensare di collocare una comu-nità di bambini dentro ad un’altra comunità di anziani. Maforse mi sbaglio e sono troppo incline al fondamentalismoigienico.Grazie per l’attenzione. Salutiamo cordialmente, disponibiliai futuri dibattiti sempre nel rispetto dell’undicesimo coman-damento.

Silvia Caserio- CARPIFUTURA

Giovedì 23 ottobre monsignorFrancesco Cavina si è reca-to presso la sede nazionaledella onlus La CaramellaBuona a Reggio Emilia, as-sociazione che da quasi di-ciotto anni si occupa dellatutela dei minori e delle don-ne vittime di abusi.La Caramella Buona, costi-tuita nel 1997, dal 2003 vienericonosciuta Parte Civile neimaggiori processi penali neitribunali italiani ed ha vistonel corso degli anni l’apprez-zamento delle più importantiIstituzioni del nostro Paesetra cui in diverse occasionianche quello del Presidentedella Repubblica GiorgioNapolitano.Monsignor Cavina è statoaccolto con calore ed entu-siasmo dai volontari della sedeemiliana e dal presidente del-la onlus Roberto Mirabileche ha voluto ribadire comela visita e le parole di soste-gno del Vescovo di Carpi “si-ano fonte di enorme incorag-giamento nel continuare con

obiettività e trasparenza unamissione difficile contro lapedofilia, ad ogni livello essasi presenti”.Monsignor Cavina durante lavisita ha potuto raccogliere leparole dei volontari che han-no portato la loro testimo-nianza, raccontando alcunedelle situazioni drammaticheche si trovano a dover affron-tare ogni giorno tra mille dif-

ficoltà; ma che hanno ancheribadito l’importanza dellacostante sfida nel far sì che levittime possano riacquistarefiducia in una vita segnata daun male, in molti casi perpe-trato da quelle persone cheavrebbero invece dovute pro-teggerle.Prima di salutarsi il Vescovoha voluto ringraziare i pre-senti ribadendo come il loro

impegno a “tutela dei bambi-ni è da sostenere ed incorag-giare soprattutto perché è unimpegno rivolto alla ricercadella giustizia e non di unasterile vendetta nei confrontidi qualcuno e – ha aggiunto –in questa battaglia anche PapaFrancesco potrebbe sicura-mente essere un vostro soste-nitore”.

Nicola Pozzati

Monsignor Cavina in visita alla sede de La Caramella Buona

Tutelare i bambini

Vorrei rispondere all’editoriale sul progetto Cappuccina esulla necessità di dare una risposta al bisogno degli anzianie delle loro famiglie.Noi, opposizioni , abbiamo avuto il merito di riportare alcentro del dibattito la salvaguardia della Cappuccina, tutta-via non desideriamo suscitare polemiche sterili, bensì parte-cipare al dibattito cittadino su progetti ed approfondimenti disoluzioni idonee ad ospitare gli anziani nel nostro territorio.Va detto che la retorica del verde, nel senso becero deltermine, è scorretta e peraltro a noi non interessa e non è maiinteressata, così come è scorretta ogni altra retorica, anchequella dell’anziano. Senza dubbio gli anziani sono una ric-chezza per la comunità, una risorsa pedagogica e affettivaimportante e, in una parola, un DONO, così come lo èciascuno di noi secondo un’ottica cristiana che condividiamoin pieno. Ma come in tutti gli ambiti, non è lecito fare di tuttele erbe un fascio. E, in particolare, “non facciamo di tutte leerbe una Cappuccina”.Non tutte le persone anziane, purtroppo, sono in grado ditrasmettere saggezza e positività e, a volte,neppure amore.Non tanto perchè non siano più capaci di relazionarsi e diinteragire col mondo esterno, perchè in questi casi è comun-que molto istruttivo anche per un bambino osservare come unadulto si prende cura di persone completamente allettate enon più vigili: questo è sicuramente un messaggio di amore,di civiltà e di rispetto per la vita fino in fondo. Ma ci sonoanche anziani, ancora vigili, che non hanno alcuna intenzio-ne di relazionarsi positivamente con le persone e del restonon li si può obbligare ad uno scambio generazionale impo-

TRIGESIMO

ERMINIAPLACCHI

I Famigliari e i Volontari delCentro Missionario Diocesanoricorderanno Erminia Placchi neltrigesimo della scomparsa con

la Santa Messa di suffragioche sarà celebrata presso la

chiesa parrocchiale diQuartirolo giovedì 30 ottobre

alle ore 18,30.

1° ANNIVERSARIO

1-11-2013 1-11-2014

ELDARATTIGHIERI

ved. LUPPI

I figli, i nipoti e i parentitutti la ricordano con

immutato affetto.

La Santa Messa di suffragiosarà celebrata

sabato 1 novembrealle ore 18.30

presso la chiesadi San Giuseppe Artigiano

a Carpi.

Undicesimo: Non fare di tutte le erbe una...Cappuccina.

Parrocchia di Sant’Agata - CibenoPrimi sabati del mese

Sabato 1 novembrePresiede padre Ivano Cavazzuti

Guardiano del convento di San Nicolò a Carpi

“Le Beatitudini... sono la via della vera felicità”(Papa Francesco)

Tema della serata: “Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno consolati” (Mt 5,4)

Ore 20.45: Accoglienza e recita della Coroncina della DivinaMisericordia. A seguireSanto Rosario e Consa-crazione al Cuore Imma-colato di MariaOre 21.30: Santa Messa(secondo le intenzioni deipresenti)Esposizione e Adorazio-ne del Santissimo Sacra-mentoPreghiera di intercessio-ne per i malatiOre 23.00: BenedizioneeucaristicaSarà possibile accostarsial Sacramento della Ri-conciliazioneAnimano i gruppi di pre-ghiera del Rinnovamentonello Spirito Santo “Gesù Misericordioso” della parrocchiadi Sant’Agata (mercoledì ore 21) e “Mamma della Pace” dellaparrocchia di Gargallo (martedì ore 21). Info: Mircha tel.3894851147

Ecco si lasci da parte la retorica ambientalista e si entri nelmerito. I nostri anziani e le loro famiglie attendono risposteadeguate. Grazie per il Suo contributo.

L.L.

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212 novembre '14Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

La

APPUNTAMENTI

La ricorrenza del 4 novembre, anniversario della fine dellaprima guerra mondiale per l’Italia, si intreccia quest’annoalle commemorazioni per il centenario dello scoppio delconflitto, avvenuto il 28 luglio 1914 con la dichiarazione diguerra dell’Impero austro-ungarico alla Serbia. Come è noto,l’Italia in un primo tempo si mantenne neutrale ma successi-vamente, il 24 maggio 1915, entrò in guerra contro l’Austriain seguito al Patto di Londra firmato con i Paesi della TripliceIntesa. Anche l’Emilia Romagna, pur essendo molto lontanadal fronte - al riguardo però vale la pena di ricordare cheRimini, Ravenna e altri centri sulla zona adriatica furonointeressati da bombardamenti - si trovò ad essere pesante-mente coinvolta nella guerra. Solo per citare alcuni aspetti,altissimo fu il numero dei mobilitati, quasi 500 mila, cosìcome il numero dei caduti, oltre 50 mila, fra cui i 7.336 dellaProvincia di Modena. Dall’estate 1915 gli ospedali militari ecivili furono attivati per curare i feriti che non richiedevanointerventi sanitari d’urgenza e per accogliere i convalescenti.Nel territorio regionale furono inoltre accolti i profughiprovenienti dalle terre invase dal nemico, soprattutto dopo ladisfatta di Caporetto, mentre si creavano campi di prigioniaper i soldati degli Imperi centrali. Senza dimenticare leprofonde trasformazioni che gli effetti del conflitto portaronoin ambito sociale, economico, assistenziale e culturale. Unaguerra dunque solo apparentemente lontana da noi nellospazio e nel tempo, con un carico di vittime e uno strascico diconseguenze che ancora oggi ci interpellano e costituisconoun severo monito contro tutte le guerre. “Sopra l’ingresso diquesto cimitero - ha affermato Papa Francesco nella sua visitaal sacrario di Redipuglia lo scorso 13 settembre - aleggia ilmotto beffardo della guerra: ‘A me che importa?’. Tuttequeste persone, che riposano qui, avevano i loro progetti,avevano i loro sogni, ma le loro vite sono state spezzate.Perché? Perché l’umanità ha detto: ‘A me che importa?’. Concuore di figlio, di fratello, di padre, chiedo a tutti voi e per tuttinoi la conversione del cuore: passare da ‘A me che importa?’,al pianto. Per tutti i caduti della ‘inutile strage’, per tutte levittime della follia della guerra, in ogni tempo. Il pianto.Fratelli - ha concluso il Santo Padre - l’umanità ha bisogno dipiangere, e questa è l’ora del pianto”.

Virginia Panzani

Si commemora il centenariodello scoppio della grande guerra

L’ora del pianto

Foto Centro Ricerca EtnograficaComune di Carpi

Dal 31 ottobre eper tutto ilweekend labuona cucina incentro storicoCarpi aTavolaDal 31 ottobre al 2novembre tra PiazzaGaribaldi e PiazzaMartiri oltre trentaespositori selezionatipresenteranno le miglio-ri produzioni gastrono-miche artigianaliitaliane. 16 le regionirappresentate nellapiazza antistante ilCastello dei Pio, occa-sione per conosceresapori e tradizionilontane. Oppure si puòriscoprire la nostra terrain Piazza Garibaldi,dove troveranno spazioin modo particolare leaziende locali e iprodotti di qualità. Afare da cornice una seriedi appuntamenticollaterali, quali cene,degustazioni e aperitivi,con la collaborazionedei locali del centrostorico.E l’appuntamento conl’eccellenza gastrono-mica non finisce qui,perché il weekendsuccessivo, dal 7 al 9novembre, torna Cioc-colato in Piazza, l’even-to che porta in centromaestri artigiani ecioccolatieri provenientida tutta Italia, con leloro prelibatezze.Orari di apertura Carpia Tavola: dalle 9 alle 20con orario continuato ead entrata libera egratuita.

terza edizione di “Edu-care con l’arte”, pro-mossa dal gruppo di

artisti carpigiani “Arte inmovimento”, ha raccolto que-st’anno ben diciassette artistiche, dal 31 ottobre all’8 no-vembre, proporranno una se-lezione delle proprie operenella saletta espositiva dellaFondazione Cassa di Rispar-mio di Carpi in corso Cabassi.Assieme a questi lavori, acommento dell’attività degliartisti, verranno esposti an-che i 42 elaborati degli stu-denti delle scuole di Carpi,Mirandola e Concordia chehanno preso parte all’inizia-tiva che intendeva suscitarein loro valutazioni critiche sultema affrontato dagli artisti,“La famiglia, speranza e fu-turo della società”.Sono sette gli istituti scola-stici che hanno aderito allaproposta di Arte in movi-mento - i comprensivi CarpiCentro, Carpi 2, Carpi 3,Mirandola, Concordia e gliIstituti “Sordastre” di SantaCroce e Sacro Cuore di Carpi– e 250 le opere realizzate dacirca 370 studenti. In occa-sione dell’inaugurazione dellamostra, venerdì 31 ottobrealle 17 alla presenza dimonsignor FrancescoCavina, saranno premiati 20studenti, mentre altri 22 sonostati “segnalati” per l’inte-resse dei rispettivi elaborati(brevi componimenti, dise-

Venerdì 31 ottobre inaugurazionedella mostra e premiazione degli studenti

Educare con l’arte è possibile

Una collaborazione tra SCUOLA E ARTISTI

EDUCARE CON L’ARTE

Espongono

Giuseppe Andreoli

Nuccia Andreoli

Sandra Andreoli

Nicolò Arioli

Renza Bolognesi

Sergio Bigarelli

Campo'S

Giuseppe D'Italia

Sandra Campostrini

Mariella Gualtieri

Siriano Masetti

Paola Pellacani

Romano Pelloni

Carlo Rigoglioso

Tamidi's

Rosanna Zelocchi

Oto Covotta

GALLERIA LA FONDAZIONE - Corso Fanti, CARPI(g.c)

tutti i giorni 10/13 e 15/19

INAUGURAZIONE VENERDI’ 31 OTTOBRE 2014 ore 17

3ª Edizione 31 ottobre - 9 novembre

Le opere si cedono a favore del

“CENTRO NUTRIZIONALE DELLE MISSIONI DI GRAMSH IN ALBANIA, DELLE SUORE DELLA CARITA' DI SAN VINCENZO DE' PAOLI”.

ingresso libero info: 339 1604865 - 340 4986954CENTRO

MISSIONARIO

DIOCESANO

CARPImissio

UFFICIO DIOCESANO

PER L’EDUCAZIONE

E LA SCUOLA

CARPI

MOSTRA DELLE OPEREaffiancate dai commenti degli studenti

Ospiti

Cecilia Capelli

Eleonora Pagiusco

studenti presso

l'Istituto d'arte

Venturi di Modena

gni e commenti critici).“La mostra – spiegano dal-l’associazione – avrà ancheun intento benefico poiché leopere esposte verranno of-ferte dagli artisti per sostene-re il centro nutrizionale dellamissione di Gramsh in Alba-

nia, seguito dalle suore dellacarità di San Vincenzo de’Paoli e che rientra nel quadrodelle iniziative per l’ottobremissionario proposte dal Cen-tro Missionario Diocesano diCarpi”.

B.B.

Gli artisti che prendono parte all’iniziativa sono Giuseppe Andreoli, Nuccia Andreoli,Sandra Andreoli, Nicolò Arioli, Renza Bolognesi, Sergio Bigarelli, Campo’s SandraCampostrini, Giuseppe D’Italia, Mariella Gualtieri, Siriano Masetti, Romano Pelloni,Carlo Rigoglioso, Tamidi’s Oto Covotta, Rosanna Zelocchi, Cecilia Capelli (ospite),Eleonora Pagiusco (ospite).

RICORDANDO LA GRANDE GUERRAMartedì 4 NovembreCarpi – Sedi varieAlle 10.30, nella cripta della cappella del cimitero, deposi-zione di una corona d’alloro a ricordo dei caduti di tutte leguerre. Alle 11.00 ritrovo delle autorità e dei cittadinidavanti al Municipio e deposizione di corone. Saluto delsindaco Alberto Bellelli e discorso ufficiale del senatoreStefano Vaccari. La cerimonia sarà accompagnata dallaFilarmonica Città di Carpi con la partecipazione del coro deibambini delle scuole Verdi. In caso di maltempo si terrànella sala consiliare. Alle 12, presso la Sagra, Santa Messacelebrata da monsignor Rino Bottecchi.

TRIONFI - AMORE,MORTE, FAMA, TEMPODomenica 2 novembreCarpi - Musei di Palazzo deiPioSecondo appuntamento con levisite guidate con performance.Alle 17 la direttrice dei Musei

Manuela Rossi guiderà i visitatori in un percorso storicoartistico dal titolo “Il trionfo della Morte (e dell’Eternità)”.Partecipazione gratuita. In collaborazione con Istituto Vec-chi-Tonelli, Teatro Comunale e laboratori Fare Teatro eCantiere dell’Anima. Info 059/649955 - [email protected]

I DOLORI DELL’ANZIANO:PREVENIRLI O CURALI?Martedì 4 novembreCarpi - Centro di Promozione Sociale Gorizia (Via Cuneo, 51)Alle 14.30 Massimo Albuzza, medico fisiatra della Medici-na riabilitativa dell’ospedale di Carpi, spiegherà come leabitudini quotidiane influenzano in maniera straordinaria laqualità e la durata della vita. In particolare osservare unasana e corretta alimentazione e mantenersi in movimentosono due presupposti fondamentali per vivere a lungo ed inbuona salute. Ingresso libero e gratuito. Info 059/652320

QUEEN’SSYMPHONIESMartedì 4 novembreCarpi – Teatro ComunaleUn affascinante viaggio tra

storia, rock e sinfonia dedicato ai Queen e al loro leaderFreddie Mercury. Alle 21 saliranno sul palco il tenoreMatteo Macchioni, l’orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro,il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini di Fano, e laband Zero Crossing - Accademia di Musica. La serata,promossa dal Lions Club Alberto Pio, in collaborazione conCefac, Banca Generali - Private Banking e Comune, èfinalizzata a raccogliere fondi a favore della campagna divaccinazione della Lions Club International Foundation.Per info 059/654977

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22 2 novembre '14

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Settimanale della Diocesi di Carpi

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

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Vita della Chiesa

Festiva: 11.15 (centro di comunità)

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 16.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 11.00

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.00Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLOFeriale: 18.30 (centro di comunità)Sabato prima festiva: 18.00 (centro di comunità)Festiva: 9.00, 11.00 (centro di comunità)

SAN GIACOMO RONCOLE (sala parrocchiale)Feriale: 20.00Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 10.00-11.30

SANTA GIUSTINA VIGONA(presso la ditta Acr Reggiani in via Valli 1 a Quarantoli)Festiva: 9.45

TRAMUSCHIO (Salone parrocchiale)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIONel nuovo Centro di ComunitàFeriale: lunedi, mercoledì e giovedì 18.30; martedì evenerdì 9.00Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 9.30-11.30

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (chiesa nuova)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 8.00 - 9.30 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30Festiva: 9.30

VALLALTAFeriale: 17.30Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 9.00-11.00

LIMIDIFeriali: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.00, 10.00

PANZANOFeriale: venerdì 20.30 - Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, (18.00 Rosario con lettura della Parola epossibilità di Comunione Eucaristica)Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 10.45, 12.00, 18.00 nella chiesa della Sagra;9.30 presso il cinema Corso

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30 (cappella)Sabato pref: 19.00 (chiesa di San Bernardino da Siena)Festive: 9.30, 11.00, 19.00 (chiesa di San Bernardino daSiena)

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Alle ore 10 nei giorni feriali: Messa seguita dall’AdorazioneEucaristica fino alle ore 12 (sospesa dal 16/7 al 14/9)Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30

CORPUS DOMINIFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.30, 10.00, 11.30

QUARTIROLOFeriale: 18.30Sabato pref: 19.00Festiva: 8, 9.45, 11.15, 18.30

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 9.30, 11.00, 17.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30, 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.15

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

SAN BERNARDINO DA SIENAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.15

CIMITEROFestiva: ore 10.30 (ore 10.00 Rosario)

OSPEDALE RAMAZZINI (presso la cappella)Feriali e sabato pref: ore 19Festiva: ore 9Dal lunedì al venerdì dalle 18.30 alle 19, recita del SantoRosario. A seguire, la celebrazione della Santa Messa.

CASE PROTETTE - Tenente Marchi festiva ore 9

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00

Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: mercoledì 20.30Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINA (centro di comunità di Budrione)Feriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00

SAN MARINO (Salone parrocchiale)Feriale: lunedì e mercoledì 20.30Festive: 8.00, 11.00

FOSSOLI (Salone parrocchiale)Feriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 10.00, 11.30

CORTILEFeriali e sabato prima festiva: 19.00Festive: 11.00

SAN MARTINO SECCHIAFeriali: 18.00 (dal lunedì al venerdì)Sabato e prefestive: 8.30Festive: 9.30-18.00I frati sono disponibili per le confessioni tutti i giorni (ore 8-12, 15-19.30 tranne che durante la messa feriale)

ROLOFeriale: lunedì 20.30, mercoledì, giovedì 19.00; martedì, vener-dì 8.30Sabato pref: ore 18.00Festive: 9.30, 11.15

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 11.15, 18.00Tutte le messe sono celebrate presso la nuova chiesa MariaStella dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 8.30, 10.00 e 11.15

SANT’ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀFeriale: 7.00-8.30-18.30 (aula Santa Maria Maddalena); 9.00al mercoledì (casa di riposo)Sabato prima festiva: 17.00 (casa di riposo); 17.00 (aulaSanta Maria Maddalena), 18.30 (centro di comunità viaPosta)Festiva: 7.30 (ospedale); 9.00-10.30-12.00-18.30 (centro dicomunità via Posta); 17.00 (aula Santa Maria Maddalena)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festiva: 10.00 (tensostruttura)

QUARANTOLIFeriale: dal lunedì al venerdì 18.00 (cappella dell’asilo)Sabato prima festiva: 18.00 (ditta Acr Reggiani in via Valli 1)

Si invitano i parroci e le segreterie parrocchiali a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti degli orari delle Sante Messe.

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Info e iscrizioni presso parrocchia di San Francesco via TrentoTrieste 8 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 334 2395139 -

[email protected]

Ore 14: partenza da Carpi (Stazione delle Corriere)Incontro con Padre Sebastiano Bernardini e con il fratello MonsignorGermano, Vescovo emerito di Smirne, che parleranno dei lorogenitori (i coniugi Bernardini) avviati alla causa di BeatificazioneOre 16: Santa MessaCena in Ristorante

8 DICEMBREFESTA

DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

Santuario di PUIANELLONello spirito del Sinodo sulla Famiglia

Parrocchie di Cortile e San Martino SecchiaCircolo Anspi “Perla” di Cortile

Pellegrinaggioa Sassello (Savona)

alla scopertadella Beata Chiara Luce Badano

Domenica 23 novembrePrenotazioni entro il 16 novembre.

Info: tel. 059 662639 (ore pasti)

Page 23: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · liberi che si occupino della felicità di qualcuno. E Dio si occuperà della loro: “Be-ati voi!”. Padre Ermes Ronchi per non ritornare indietro,

232 novembre '14

Il quotidianodei cattolici

Agenda

Frequenza per la diocesiFM 90,2

La Tvdell’incontro

Digitale terrestre 28Sky Canale 140

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Tel: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Telefono: 059 686048

Curia VescovileSede e recapiti

via Trento Trieste 48/a a Carpi

Benedetta Bellochio

un regalo che ci fac-ciamo tutti, quello dipoter vivere per alcuni

giorni ad una profondità di-versa”. Così Claudio Vagnini,direttore del Distretto sanita-rio di Carpi, commenta il viag-gio ad Assisi, dal 12 al 14ottobre scorso, di un affiatatogruppo di pellegrini che, conl’accompagnamento dimonsignor FrancescoCavina, periodicamente si or-ganizza per vivere un mo-mento di riflessione, di stac-co dalla frenesia della vitaquotidiana, attraverso la pre-

ghiera e la visita a luoghi dispiritualità. Dal primo viag-gio in Terra Santa è ormaipassato qualche tempo mal’interesse non è venuto meno,e così dopo San Cerbone eLucca, eccoli nella città delSanto Patrono d’Italia, a visi-tare le bellezze di Assisi e inparticolare la basilica di SanFrancesco, sapientemente il-lustrata dalla guida, FrateEgidio.“Abbiamo un gruppo ormaicollaudato – osserva Vagnini– e lo scambio tra di noi èsempre molto arricchente; ilVescovo ci ha aiutato molto,le sue omelie sono state sti-

molanti e ci hanno fatto ri-flettere sulle parole del Van-gelo. Tutto questo credo siaimportante perché aiuta a ra-gionare su quel che si fa e sivive tutti i giorni. Per chi nonfrequenta la Chiesa, poi, èoccasione per intraprendereun percorso nuovo e diver-so”. Forse anche per questomolto apprezzato dai parteci-panti che hanno già deciso diproseguire: “stiamo parlandodel cammino di Santiago”.Sganciarsi dalla propria real-tà, per qualche giorno, è dun-que un dono, come raccontaanche Pantaleo Orlando,referente del Dipartimento diEmergenza-urgenza dell’Ausldi Modena. “È un’esperienzamolto bella che riunisce, tragli altri, un gruppo di colle-ghi. Per quanto mi riguarda, èun’occasione per stare insie-me al di là dell’ambito lavo-rativo e per vivere il confron-to, anche tra credenti e noncredenti”.Tra le suggestioni lasciate dalviaggio, ha colpito molto l’ideadi semplicità incarnata da SanFrancesco, la sua vita comemetro di confronto rispettoalle proprie scelte quotidia-ne: “credo sia un punto degnodi attenzione, che andrebbeportato alla riflessione di tut-ti – commenta Claudio

Vagnini –. La semplicità puòdivenire un percorso per ilnostro tempo in cui viviamole complicazioni e lesovrabbondanze che sono unpo’ la cifra della nostra epo-ca”. Le bellezze artistichehanno fatto da cornice aimomenti di preghiera e rac-coglimento e, osserva Orlan-do, “grazie alla guida, ci han-no permesso di cogliere i di-versi aspetti della vita di SanFrancesco: corriamo tutti comematti e avere degli spunti diriflessione, il tempo di poterpensare alle ricadute sullapropria vita, è molto impor-tante. Il confronto all’internodi un gruppo così eteroge-neo, poi, è davvero arricchen-te”. Anche la testimonianzadella vita claustrale portatada una monaca di Santa Chia-ra è stata occasione preziosaper una verifica su di sé: “scelteche sembrano pazzesche,ancor di più al giorno d’oggiin cui rinunciare a qualcosapuò apparire doloroso. Nonmi era mai capitato – conclu-de Vagnini – di parlare conuna clarissa e la luce che que-sta donna emanava era qual-cosa di incredibile. Si fa fati-ca a comprendere questi per-corsi eppure parlando con loroè possibile scoprire che que-sta è una scelta di gioia”.

Ad Assisi insieme al Vescovo

Dialogo arricchente

“E’

Ad Assisi insieme al Vescovo

Dialogo arricchente

UFFICI DIOCESANIGiovedì 30 ottobre alle 18.30 presso l’Oratorio CittadinoEden monsignor Cavina interviene all’incontro per gli opera-tori della comunicazione e della cultura con una relazione sultema “Una fede da comunicare con gioia”. Venerdì 31 ottobrealle 17 è presente all’inaugurazione della mostra “Educarecon l’arte” promossa dall’Ufficio per l’educazione e la scuolae da Arte in movimento.

SCUOLA DI TEOLOGIAVenerdì 31 ottobre alle 20.30 in Seminario prima lezione diMorale Familiare del Vescovo, nel corso della quale verràpresentato e consegnato il libretto predisposto dalla PastoraleFamiliare per i corsi di preparazione al matrimonio.

PELLEGRINAGGIO VOCAZIONALESabato 1 novembre alle 6.30 presso la parrocchia del CorpusDomini pellegrinaggio vocazionale a piedi fino al Santuariodella Madonna dell’Aiuto a Santa Croce dove si celebra laSanta Messa.

ASSOCIAZIONISabato 1 novembre alle 12.30 monsignor Francesco Cavinaè a Limidi per il pranzo con gli scout che partecipano alJamboree. Sabato 8 novembre alle ore 15 presso la parroc-chia di Budrione interviene all’Assemblea di zona dei capidell’Agesci.

CRESIMEIl Vescovo amministra il sacramento della Cresima: sabato 1novembre alle 17 a Sant’Antonio in Mercadello; domenica 9novembre alle ore 11.30 alla parrocchia Corpus Domini.

BENEDIZIONI E INAUGURAZIONIMartedì 4 novembre il Vescovo inizia le benedizioni nelleaziende a partire dalle 9.30 presso le ditte: Stellatex, RossoPerla, Gios, Anna Falk; alle ore 15 presso la Banca Popolaredell’Emilia Romagna in Piazza Martiri – Area e Uffici.Sabato 8 novembre alle ore 17 presso il Club Giardino diCarpi, inaugurazione e benedizione dei nuovi locali.

PARROCCHIE E SACERDOTIMercoledì 5 e giovedì 6 novembre monsignor Cavina parte-cipa alla due giorni del clero a San Zeno di Montagna (Vr).Sabato 8 novembre alle ore 20. 30 a Rovereto, Santa Messadi apertura della Missione Popolare con consegna del croci-fisso ai missionari. Domenica 9 novembre alle ore 17 a SanMartino Carano celebra la Santa Messa per la Festa delpatrono.

INCONTRIDa giovedì 6 a sabato 8 novembre monsignor Cavina è aRoma per partecipare ad un evento nazionale promosso dalGruppo ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Ita-liane), all’interno del programma è previsto l’incontro con ilSegretario di Stato S.Em. Cardinale Pietro Parolin.

Pratica Penitenzialedei Primi sabati del mesePellegrinaggio penitenziale per chiedere

al Signore il dono di Vocazioni sacerdotali e religioseguidato da S. E. Monsignor Francesco Cavina,

Vescovo di Carpi

La partenza è prevista alle ore 6.30 del mattino dalla Chiesadel Corpus Domini a Carpi per raggiungere il santuario

della Beata Vergine dell’Aiuto di Santa Croce.Durante il pellegrinaggio si reciterà il Santo Rosario.

La pratica si concluderà con la celebrazione della Santa Messa.

I FEDELI DELLA DIOCESI SONO INVITATI APARTECIPARE, IN PARTICOLARE GIOVANI E FAMIGLIE

Sabato 1 novembre

Schola Cantorum della CattedraleLa Schola Cantorum della Cattedrale diretta da AlessandroDallari accompagnerà la Santa Messa nella solennità di Tuttii Santi sabato 1 novembre alle 10.45 nella chiesa della Sagra.

Parrocchia di QuartiroloTutto il Vangelo di Marco

La parrocchia della Madonna della Neve di Quartirolo orga-nizza per giovedì 13 novembre alle 21 nella nuova aulaliturgica la lettura di tutto il Vangelo secondo Marco. Saràun’occasione per ascoltare la bella notizia di Gesù “dal vivo”attraverso una lettura suggestiva arricchita dalla proiezionedi immagini d’ambientazione. La conclusione è prevista perle 22.30 (non occorre portare né la Bibbia né il Vangelo).L’incontro è aperto a tutti.

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AGENZIA ONORANZE FUNEBRI

SALVIOLISRL

Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

Filiale di Limidi di Solieravia Carpi Ravarino, 427 - Tel. 059.652799

Filiale di BastigliaPiazza della Repubblica, 40 - Tel. 059.652799

Filiale di ModenaViale Verdi 84 - Tel. 059.244124

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Attenzione e rispetto per la sensibilitàreligiosa dei nostri clienti