Settembre 2014
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49° uscita, Settembre 2014
Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010
LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !
Indice:
Pag. 1 Convegno Pag. 7 Voltaggio Pag. 13 Indicazioni utili
Pag. 2 Geo Andeira, Castellazzo Pag. 8 Convegno Pag. 14 Indicazioni utili
Pag. 3 …..Geo Andeira… Pag.9 Il figlio della luna….. Pag. 15 Geo Andeira
Pag. 4 …. Castellazzo B.da… Pag.10 conclusione: il figlio della L. Pag. 16 Presentazione Associazione
Pag. 5 Geo Andeira Castellazzo Pag.11 Casale
Pag. 6 Conclusioni Geo Andeira Pag. 12 Casale
www.andeira.it
……
Questa iniziativa è organizzata durante
il periodo del
GEO ANDEIRA/8 CASTELLAZZO BORMIDA
(ël Castlass an Bormia in piemontese)
By Riccardo Tornato
A conclusione di questo primo viaggio ( un secondo prenderà in esame alcune
caratteristiche di ogni paese ) attraverso le diverse realtà di Andeira vi vorrei parlare
di Castellazzo Bormida (l’antica Gamondio, il paese delle cento chiese) sede della
nostra associazione Andeira e grosso paesone alle porte di Alessandria noto per la
presenza del Santuario della Madonnina dei centauri è un comune di 4.714 abitanti in
provincia di Alessandria, nella pianura tra l'Orba e la Bormida. Il territorio di
Castellazzo Bormida ha una superficie di 45,19 km2. L'altezza del comune è
compresa tra 90 e 132 m s.l.m.. Il palazzo comunale è ad un'altezza di 104 m s.l.m.. Il
Comune ha un estensione territoriale molto vasta con molte cascine importanti ed una
sola frazione Fontanasse (nota per la coltivazione della rapa rossa). Il territorio è
costellato di grossi cascinali. Presenta sul territorio diverse aziende tra cui una che
produce cioccolato. La Giacometta cioccolata brevettata dal pasticcere Giacomo
Boidi. Castellazzo vanta anche la presenta di una radio denominata San Paolo della
Croce. La manifestazione principale è sicuramente il palio dell’oca ogni anno la III
domenica di settembre.
Si coltivano zucche, la barbabietola rossa, scorzonera (radice) e la produzione
cerealicola. Molti sono gli edifici di importanza storico-artistiche presenti sul
territorio comunale. L’edificio artisticamente più rilevante è la Chiesa romanica della
Santissima Trinità da Lungi, posta in aperta campagna, fondata dai canonici Regolari
di Santa Croce di Mortara, probabilmente intorno al 1130, la chiesa (priorato, ma
anche parrocchia) viene citata per la prima volta nel 1134. Di importanza romanica
rimangono oggi gran parte dell'abside, dei muri perimetrali e i capitelli, forse il
maggior segno di arte a Castellazzo. Oltre ad essa si trovano diverse altre chiesa tra
cui:
La chiesa di Santa Maria della Corte, viene citata per la prima volta in un istrumento
del 1005 che nomina la fondazione della chiesa "in curte regia Gamundii" (da cui il
suffisso della Corte) da parte di Maria figlia del re longobardo Adalberto. Fin
dall'inizio la chiesa è parrocchiale.
Nel 1443 la chiesa con annesso convento, costruito agli inizi del XV secolo, passa ai padri serviti.
La chiesa viene più volte demolita e ricostruita. Nel 1494, al termine della messa
dello Spirito Santo, si dà inizio alla solenne demolizione. La chiesa viene ricostruita a
tre navate, probabilmente in stile tardogotico. La consacrazione avviene il 2 febbraio 1534, il giorno dopo la consacrazione di San Martino appena ingrandita.
Inondata dalla Bormida nel 1647, e bruciata dai francesi nel 1651 della chiesa rimane
solo il campanile e un crocefisso dichiarato miracolato da papa Benedetto XV. Tra il
1665 e il 1717 la chiesa è ricostruita secondo il vecchio progetto per sfruttare le
fondamenta rimaste; i lavori sono affidati all'architetto alessandrino Guglielmo Trotti che però modifica l'aspetto interno.
Nel 1802 il Maire napoleonico dichiara sciolta la comunità di Santa Maria e nel 1807
i padri serviti abbandonano il convento che ritornerà nelle mani del clero secolare nel 1817. Il convento viene diviso tra la parrocchia e il municipio.
Nel 1894 vengono intrapresi i lavori di risanamento della pavimentazione e degli affreschi interni.
La chiesa di Santa Maria della Corte è la prima parrocchia del paese e si può vantare
del leone alato simbolo di Venezia, lasciato appunto dalla serenissima repubblica di Venezia.
La chiesa dei Santi Carlo e Anna, terza parrocchia del paese, venne costruita per
volontà testamentarie di Maddalena Trotti e nel 1631 venne posata la prima pietra. Le
guerre del periodo ritardano i lavori che vengono interrotti per mancanza da materiale
e mano d'opera (nel frattempo il titolo di parrocchia è tenuto dal vicinissimo oratorio
della Santissima Annunziata). Nel 1665 venne terminato il coro e nel 1714 venne
consacrata. Nel 1892 su progetto dell'ingegnere Crescentino Caselli, venne rialzato il
campanile.
Al suo interno è conservata una statua lignea della Madonna del Carmine (detta dai
castellazzesi della provvidenza) della bottega del Maragliano.
La Chiesa di San Martino è la chiesa più antica di Castellazzo, fondata sicuramente
prima del 1000. Il primo documento che la cita è un atto redatto nel 1106 nella piazza
attigua dove si trova anche l'indicazione di Gamondio libero comune “in locum
Gamundii, in platea S.Martini”.
La chiesa è parrocchiale da sempre, e trova una sua gemella costruita nella nuova
città di Alessandria. Dal 1264 la chiesa è retta dai Padri Agostiniani. Durante i vari
ampliamenti la facciata viene posta a meridione rispetto all'originale che era posta a
levante. La chiesa è ingrandita nel XIV secolo inglobando parte della primordiale
chiesa. Nel 1534 terminano i lavori spostando ulteriormente la facciata in avanti fino
ad inglobare la torre che era Albo Pretorio. Il 1º febbraio la chiesa viene consacrata
da Leonardo di Vercelli, vescovo di Betlemme. La facciata viene completata nel
1561. Nel 1895 prende fuoco il campanile posteriore. Viene ricostruito
sopraelevandolo di 15 metri sulle strutture del precedente dall'architetto Giuseppe
Boidi Trotti. Negli anni trenta la chiesa viene ristrutturata per riportarla al suo stato
iniziale, scrostando l'esterno che era colorato a rigoni orizzontali. La chiesa di San Martino è la seconda parrocchia del paese.
La chiesa di Santo Stefano "extra muros" ha un'origine certamente monastica per la
sua lontananza dall'abitato di allora. La fondazione risale all'incirca alla metà dell'XI
secolo dall'impronta romanica che l'edificio conserva: tre absidi (rimaneggiate nel
corso dei secoli) e la cripta. Le absidi trovano le loro gemelle nell'abbazia di Santa
Giustina a Sezzadio, dello stesso periodo, ma anche a Castellazzo si ha nella storia
un'altra chiesa con tre absidi: San Giovanni del Mortuzzo o delle rane. L'antica Santo
Stefano vede periodi di abbandono nel 500 e solo alla fine del secolo (1596-97)
vengono iniziati i lavori di restauro che si protrarranno fini alla metà del 1600. La
chiesa viene rialzata e la facciata completamente rifatta. La chiesa, oggi di proprietà
del comune, ha subito dei restauri nel 1997-98 che hanno portato alla luce che le
dimensioni in pianta dell'oratorio originale erano le stesse di quello giunto ai giorni
nostri.
Il Santuario Beata Vergine della Creta ma più conosciuto come la Madonnina dei
Centauri
La prima costruzione avvenne intorno al XVII secolo come ringraziamento della
protezione durante l'epidemia di peste del 1630; la cappella venne demolita, per
incuria, nel 1764. Nel periodo 1802-1848 si ha la costruzione della nuova chiesa e
della cosiddetta "Rotonda" intorno al pilone, mentre l'inizio dell'edificazione
dell'odierno santuario avvenne sul finire del XIX secolo. Nel 1947 Pio XII conferì
alla "Madonnina" (chiamata così da tutti i Castellazzesi) il titolo di Patrona dei
Centauri. Sui muri del corridoio che conduce alla Rotonda e nella Rotonda stessa si
trovano molti ex voto a significare la grande devozione per la Beata Vergine della
Creta. All’interno del santuario si trova anche la cappella del motociclista. Ogni anno
si tiene il motoraduno Madonnina del centauri con la presenza di centauri da diverse
parti d’Europa, il percorso parte da Alessandria, attraversa Cantalupo e raggiunge
Castellazzo.
A Castellazzo oltre alle chiese principali vi sono diversi oratori sede di Confraternite
alcuni non più esistenti (S.Sebastiano, S.Antonio abate e la Pietà). Tra gli edifici
civili si ricordano il castello, il palazzo municipale, la sede SOMS che al suo interno
trova collocazione la fondazione centro per lo studio delle Società di mutuo
soccorso, alcuni palazzotti nel centro, la torre dell’orologio ed il torrione della
Gattara è ciò che rimane della struttura muraria difensiva quattrocentesca che formava un pentagono intorno al centro abitato.
Tra i personaggi illustri di Castellazzo ricordiamo
Giacomo Panizza (Castellazzo Bormida, 27 marzo 1803 – Milano, 1 maggio 1860) è
stato un compositore italiano. Nato in una famiglia agiata, apprese i primi rudimenti
delle lettere sotto la direzione di suo padre Francesco, proseguendo i suoi studi nel
collegio di Alessandria, dove si applicò allo studio della filosofia. Sin da piccolo
aveva nutrito una forte propensione per la musica. A quindici anni iniziò a studiare il
pianoforte con l'organista di San Martino. Poi studiò contrappunto con il maestro di
cappella della cattedrale di Alessandria, il quale convinse il padre a mandarlo in
Milano per proseguire gli studi. Trasferitosi a Milano nel 1823, non potendosi
iscrivere al Conservatorio, l'anno successivo iniziò a prendere lezioni dal maestro
Vincenzo Lavigna, maestro concertatore al Teatro alla Scala. Dal 1827 fu sostituto
onorario dello stesso Lavigna e divenne effettivo dal 1832. Nel 1848 fu scritturato in
qualità di maestro concertatore del teatro Covent Garden di Londra. Nel 1857 iniziò a
soffrire di una malattia cardiaca che limitò molto la sua attività di direttore.
Scritturato per il Teatro Regio di Torino nel 1859 avrebbe dovuto mettere in scena
l'Otello di Gioachino Rossini, ma ne fu impedito dalla malattia che, pochi mesi dopo
il suo ritorno in Milano, lo avrebbe condotto alla tomba. Fu maestro di canto e
compositore di alcune opere liriche; musicò anche numerosi balletti per la Scala. Tra
i suoi allievi ebbe tra gli altri Carlo Guasco.
Ugo Canefri, o Sant'Ugo da Genova (Castellazzo Bormida, 1148 – Genova, 8
ottobre 1233), fu un nobile crociato italiano che dedicò quasi tutta la sua vita alla cura
degl'infermi in Genova; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Canefri nacque
probabilmente nel 1148 dalla famiglia alessandrina dei conti Canefri, signori di Gamondio (l'attuale Castellazzo Bormida), Fresonara e Borgo Rovereto.
San Paolo della Croce, al secolo Paolo Francesco Danei (Ovada, 3 gennaio 1694 –
Roma, 18 ottobre 1775), è stato un presbitero italiano, fondatore della Congregazione
della Passione di Gesù Cristo e delle monache claustrali Passioniste: è stato
proclamato santo da papa Pio IX nel 1867. Nacque a Ovada, nel Monferrato, da Luca
Danei e Anna Maria Massari, entrambi ferventi cattolici il 3 gennaio 1694 e venne battezzato il 6 gennaio ricevendo il nome composto di Francesco Paolo.
Nel 1701 l'intera famiglia si trasferì a Castellazzo Bormida in una casa di loro
proprietà ed ancora oggi esistente, nell'attuale vicolo Daneo., ad esso è intitolata la radio del paese.
Ricevette la sua prima educazione da un sacerdote che teneva una scuola per ragazzi
a Cremolino.
Gregorio Maria Grassi, al secolo Pier Luigi (Castellazzo Bormida, 13 dicembre
1833 – Cina, 9 luglio 1900), è stato un religioso appartenente all'Ordine Francescano,
vescovo missionario in Cina, ucciso da rivoltosi durante la rivolta dei Boxer; è
venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica. Gregorio nacque il 13 dicembre
1833 a Castellazzo Bormida (Alessandria), da Giovan Battista Grassi e Paola
Francesca Moccagatta, onesti borghesi e possidenti; al battesimo fu chiamato Pier Luigi.
OSSERVARE GLI INSETTI. Quando il tempo è bello, d'estate, dopo la
pioggia, si trovano cose incredibili. Nei cortili, dove prima tutto era tranquillo, iniziano
ad uscire insetti dalle tane nel terreno, dal fogliame, dalle rocce e dai muri. Le farfalle
escono volando e cercano di deporre le uova. Le api cercano di posarsi sul nettare dei
fiori più odorosi. Perchè gli insetti sono belli se sono rari? Perchè mi sono sempre
sembrati interessanti per le loro capacità. A luglio ho trovato uno scarabeo nel cortile di
mia nonna ed era grossissimo, l'ho preso e l'ho messo dentro una bottiglia di plastica con
dei fori per l'aria. L'ho osservato e poi l'ho liberato nel mio cortile. Era più grande del
mio temperino!!!!! DEMARIA ENRICO
La Doppia Ombra di Voltaggio Frida Kahlo di Paola
Poesie di Stefano Merialdi
FRIDA KAHLO – “DIEGO NEI MIEI PENSIERI”
Frida Kahlo nacque in un sobborgo di Città del Messico. A causa di un grave incidente in bus, passerà molto tempo coricata a letto. Si iscrisse alla facoltà di medicina
e lì vide anche “La creazione” di Diego Rivera. Si iscriverà al Partito Comunista e lì conoscerà di persona Diego Rivera. Si innamorarono e nel 1929 si sposarono. Il dipinto che vedete è un suo “Autoritratto come Tehuana” o “Diego nei miei pensieri”. È del 1943. Nella sua fronte Frida dipinge Rivera come a significare che è sempre nei suoi pensieri. Tehuantepec è una regione sudoccidentale del Messico di tipo matriarcale. Le radici che confluiscono verso tutto il dipinto sono come ragnatele che vogliono stringere Diego a sé. Frida
nel 1954 si ammala di polmonite e muore il 13 luglio. Paola
Noi di Voltaggio
Siamo sempre noi,
quelli un po’ strani,
quelli,
un po’ folli,
un po’ artisti;
siamo sempre noi,
che abbiamo sbagliato,
abbiamo imparato;
siamo sempre noi,
con le nostre storie,
le nostre vite sospese;
i nostri sogni,
gli amori,
sentimenti;
siamo noi.
Stefano Merialdi
Amici di Voltaggio
Amici,
tante persone ,
tante facce, voltaggio;
chi parla,
chi tace,
chi ha un dolore segreto,
chi vuole tornare a casa;
amici,
tante facce,
diventano
un umanità di gente,
che vive,
che tira avanti,
sulla faccia del mondo
Stefano Merialdi
IL FIGLIO DELLA LUNA
Questa è la storia di un uomo coraggioso e testardo. Di una madre ancora
più coraggiosa e ancora più testarda. Di molte persone coraggiose e
testarde che non smettono di credere che non bisogna arrendersi, che
bisogna tentare, che bisogna insistere.
Che bisogna prendersi con cocciutaggine ciò che è nostro diritto avere e
che spesso ci viene negato.
Che bisogna andare avanti a testa alta contro chi ci vorrebbe con lo
sguardo basso in un angolo.
Questa è la storia di Fulvio Frisone, la storia di chissà quanti, una storia che ci insegna che, a volte,
l’ostinazione non è un difetto ma una virtù.
Un film di Gianfranco Albano, con Lunetta Savino, Antonio Milo, Paolo Briguglia, Sabrina Sirchia,
Alessandro Morace, Evelyn Famà, Alessandra Costanzo
Film TV - Italia 2006.
Lucia Frisone: SOLO FACENDO PARLARE DI LUI GLI DARANNO ATTENZIONE...
A LUI E A TUTTI GLI ALTRI NELLE SUE CONDIZIONI... CHI STA BENE SI PUÒ STARE ZITTO...
CHI HA BISOGNO DELL'AIUTO DELLO STATO, DELLE ISTITUZIONI... DEVE GRIDARE"
Carmelo e Lucia Frisone, entrambi siciliani, di modesta estrazione e di scarsa cultura - "io tengo solo
la quinta elementare" ricorda spesso la signora -, dopo due figlie, Palmira e Pinella, si ritrovano a dover
crescere - a causa di insipienza medica al momento del parto - un bimbo affetto da gravissime
menomazioni. La madre farà di tutto perché questo figlio, purtroppo leso nel fisico e nel linguaggio,
cresca e studi come tutti gli altri coetanei, arrivando addirittura a far modificare una legge che
prevedeva per i ricercatori universitari una "sana e robusta costituzione".
Per studiare e disegnare (le sue altre passioni oltre alla Fisica, sono la poesia e la pittura) Fulvio
adopera, con grandi sforzi, una sorta di casco dal quale pende un sottile braccio meccanico,
un'evoluzione del primo, artigianale, costruitogli dal padre Carmelo. La madre Lucia, oltre alle tante
battaglie per l'educazione, si è sempre mobilitata per la riapertura delle case chiuse, riuscendo
intanto a far avere al figlio menomato anche una normale attività sessuale. Ed ha ottenuto dallo stato
un'assistenza sociale di ventiquattro ore al giorno. Nessun politico alle spalle, nessun appoggio
istituzionale, solo una grande attenzione dei mass media che hanno portato agli onori di cronaca il
caso. E tutto ciò, grazie al coraggio, alla forza d'animo e alla tenacia di questa madre, la quale, a sua
volta, grazie alle difficoltà del figlio, è cresciuta, ha imparato tante nuove cose, ha tanto viaggiato e
ha vissuto esperienze che mai avrebbe immaginato.
Il film racconta questa storia partendo da un viaggio della famiglia a Melbourne, per un convegno
scientifico sulla Fisica Nucleare, e ripercorrendo, in flash back, le tappe di questo straordinario
percorso umano. Uno sguardo, dalla finestra dell'albergo, alla luna "australiana", la stessa luna tanto
amata e guardata la notte della nascita di Fulvio. Il dramma del parto e la rivelazione della malattia, le
umiliazioni ricevute dalla gente comune e dalle istituzioni, gli scoramenti superati, le invenzioni e gli
insegnamenti - grazie ad un intuitivo metodo della madre, Fulvio a quattro anni leggeva e, nonostante
le diagnosi dei medici, imparò, se non proprio a parlare correttamente, ad articolare dei suoni quasi
comprensibili. Le lotte per entrare nelle scuole pubbliche, le prime amicizie e i primi attestati di
accettazione e rispetto da parte della società, fino all'attenzione della stampa e al riconoscimento di
importanti diritti civili.
FONTE: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=56560
Fulvio Frisone, spastico distonico per un errore nel momento del parto, è considerato uno dei più brillanti fisici nucleari italiani. La sua vita potrebbe essere paragonata a quella di Stephen Hawkins, genio della fisica teorica e premio Nobel da decenni paralizzato e costretto su una sedia a rotelle. La madre, Lucia, detta “mamma ciclone”, lo ha stimolato riuscendo a farlo parlare, poi ha imposto il diritto allo studio del suo bambino vincendo una lunga battaglia contro le scuole di Siracusa. Il padre Carmelo ha poi inventato un casco con un'asta che consente a Fulvio di sfruttare - per scrivere e disegnare attraverso il pc –
gli unici movimenti coordinati del suo corpo: quelli della testa. Anche grazie a quel casco Frisone si è laureato nel 1989 in fisica nucleare con una tesi su “Le reazioni di fusione D-D in palladio deuterato”.
Fonte: http://www.fondazionefrisone.it/fulvio.htm
Vorrei segnalare anche il libro “La fortuna di avere un figlio spastico - La storia di Fulvio Frisone il fisico disabile conteso dai laboratori nucleari di tutto il mondo” (Laura Anello, Il pozzo di
Giacobbe, 2001 - 112 pagine)
ed il meraviglioso film “Il mio piede sinistro”, film
di Jim Sheridan (1989) tratto dal romanzo “my Left
Foot” di Christy Brown, che vede protagonista Daniel
Day – Lewis, oscar come miglior attore protagonista e David di Donatello 1990 per migliore produzione straniera. A Dublino nel 1932, Christy Brown, appena nato, è vittima di una paralisi che gli impedisce di parlare e di muoversi. Malgrado questo handicap, viene ben accettato da tutta la numerosa ma povera famiglia, composta dal padre muratore, dalla madre casalinga e da dodici fratelli. Con il trascorrere degli anni Christy sorprende i familiari per i suoi tentativi di comunicare con il piede sinistro, tramite il quale riesce a scrivere alcune parole e a dipingere. Successivamente, a diciassette anni, gli viene offerta l'occasione di essere curato dalla dottoressa Eileen Cole: con l'intervento di questa specialista Christy compie consistenti progressi che gli consentono di ottenere un notevole successo come pittore. Dopo un folle tentativo di suicidio, provocato dal matrimonio del suo amico Peter con Eileen, della quale si era perdutamente innamorato, Christy scrive la sua autobiografia, che viene pubblicata: entusiasta di questo libro l'infermiera Mary Carr accetta di sposarlo.
Fonte: http://www.comingsoon.it/film/il-mio-piede-sinistro/4723/scheda/
Grigliata a Ovada e
Sono felice di continuare la mia avventura ad
"Andeira " dopo un mese di stop, per le
vacanze di agosto, e di incontrare tutti i miei
amici che fanno parte del mio giornalino.
Il mio articolo è sulla bella giornata che ho
trascorso sabato 19 luglio, al " Zainetto " di
Ovada per festeggiare l' ultima stagione di
Andeira, dove è stata organizzata una
grigliata, e con me, di Casale c'erano anche le
mie due amiche di scrittura ( Luisa e Luana )
e un' ex di Andeira ( Luca ) accompagnati da
Marisa.
Siamo partiti al mattino e siamo arrivati ad
Ovada abbiamo incontrato altri gruppi dell'
alessandrino, dove c'erano due amici:
Riccardo e Laura, abbiamo iniziato a parlare
delle vacanze di agosto chi va via e chi resta a
casa.
Dopo sono iniziate le preparazioni per la
grigliata e , noi ragazzi , abbiamo aiutato ad
apparecchiare i tavoli.
Prima di iniziare ci hanno servito l'aperitivo (
focaccia e frittata ) e alle 12:30 è cominciata
la grigliata: oltre alla carne ci hanno dato la
pasta al pesto e, infine, abbiamo sparecchiato
e pulito. Dopo abbiamo visitato il centro
diurno " Lo Zainetto " dove anche loro fanno
parecchie attività e, più tardi, si siamo
divertiti giocando a calcetto: io con Luca e le
avversarie erano Luisa e Luana ( abbiamo
vinto noi maschi ).E' stata una bella giornata e
mi sono divertito.
Passeggiata
a Balzola
Venerdi 18, il giorno prima, presso le ore 21
,sempre con Marisa,Yanes e Maurizio del
centro diurno " L'albero in fiore " siamo
andati a fare una passeggiata a Balzola, un
paesino vicino a Casale, c'era anche la mia
amica Roberta con sua mamma.
Abbiamo iniziato con gli abitanti del paese,
dove hanno organizzato una fiaccolata per
beneficenza: è stato stupendo vedere tutte
quelle torce infuocate che illuminavano la
notte.
Al ritorno, ci hanno offerto l'anguria e l'acqua:
anche se sono stato morsicato dalle zanzare,
sono stato bene e mi piacerebbe fare ancora
queste passeggiate. David Cavallo
E poi sono anche andato in gita con
il Ceat. A….incontrare gli asinelli
INCIDENTE IN VOLO
Parecchi giorni fa, ho appreso dal
telegiornale di un incidente che si è
verificato
nei cieli delle MARCHE : della
collisione tra due tornado (aerei da
combattimento).
I due tornado erano partiti da BRESCIA e
stavano facendo un volo di ricognizione,
a bordo vi erano 4 piloti esperti ( tre
uomini e una donna ). Come è possibile
che si sia verificato un incidente simile :
lo scontro in volo tra due aerei .
Le ricerche sono partite immediatamente
, e dopo giorni di ricerca sono stati
localizzati i resti degli aerei , in seguito le
scatole nere , più difficile la ricerca dei
piloti che purtroppo sono stati trovati morti
Si è chiesto come è possibile che piloti
esperti come loro possono avere
commesso un errore fatale ed essersi
scontrati mentre erano in volo ?.
LUISA
VACANZA MARE 2014
Anche quest'anno sono andata al mare a
MARINA DI MASSA nella colonia
"TORRE MARINA ". Mi ha piacere
rivedere il posto e le persone che avevo
gia conosciuto . Siamo stati fortunati che
per tutto il periodo della vacanza abbiamo
avuto delle belle giornate. Al mattino dopo
colazione si decideva se andare a fare un
giro in paese oppure si andava in spiaggia
o in piscina . Non mancavano i momenti
di svago :si ballava nel gazebo vicino alla
piscina: a coppie o in gruppo, oppure nel
teatro dove si facevano dei giochi a
squadre. Ma c'erano anche le gite, infatti
sono andata a visitare LA SPEZIA e
PISA due splendide città. A LA SPEZIA
mi è piaciuto molto il porto dove vi
erano tantissime barche e navi, a PISA
ho ammirato la torre, ho visitato la
cattedrale e il battistero. Le gite erano
divertenti perchè si visitava posti nuovi, e
immancabilmente un pulmino si perdeva
sulla strada del ritorno. Grazie ad un' amica
ho fatto amicizia con delle persone che
venivano da BOLOGNA , ci divertivamo a
giocare a bocce in spiaggia . Con due
animatori si faceva ginnastica sulla
spiaggia o in acqua, ma facevano anche
dei giochi tutti insieme. Come l'anno
passato PAOLO FARONI ha preparato
uno spettacolo molto velocemente : infatti
ideato il giorno prima e il giorno dopo
andavamo già in scena, la scenetta è
piaciuta molto al pubblico che è venuto a
vederci . Il venerdì ultimo giorno prima del
ritorno a casa, abbiamo fatto la corrida
dove a scelta si poteva: cantare o fare un'
imitazione, alla fine il pubblico esprimeva
il proprio giudizio alzando il pollice . Ha
vinto il gruppo dove c'era ANDREA e
altri ragazzi, io ho fatto l'imitazione
dell'ubriaca e sono arrivata seconda, però
è stato divertente e si è divertito anche il
pubblico .
Ho stretto amicizia con un gruppo di
ragazze che venivano da TORINO, e
come dice PIERO : ho fatto pubbliche
relazioni e spero di rivederle anche l'anno
prossimo per continuare e mantenere
l'amicizia .
LUISA
.
RAFTING SUL PO
A luglio sono andata a fare RAFTING
sul po’, siamo partiti da Verrua savoia
e siamo arrivati a Coniolo. Doo pranzo
siamo andati a vedere il Mulino a
Fontanetto Po’. Ci hanno fatto vedere
come si lavorava il riso,, da quando
viene raccolto a quando viene poi
venduto. Abbiamo visto anche un video
con le immagini del percorso di
lavorazione del riso, una signora invece
c i ha accompagnati durante la visita
Luana Rota
E POI SONO ANDATA
con la mia famiglia
ALL’ISOLA D’ELBA
SONO ANDATA AL RISTORANTE
HO FATTO LE PASSEGGIATE
HO FATTO IL BAGNO
Luana Rota
Alessandria
Direttore: dott. Mauro TINELLA, Istituto "Luigi Patria" - Sede del Distretto
Indirizzo: Via Pacinotti 38, 15121 Alessandria, Telefono: 0131 306111
Fax: 0131 307400, Email: [email protected]
Vi diamo qualche indicazione utile
Acqui Terme Direttore: dott.ssa Daniela BALESTRINO, Indirizzo: via Alessandria 1, 15011 Acqui Terme Telefono: 0144.777.111, Fax: 0144.777.666 - 0144.777.202 E-mail: [email protected]
Casale Monferrato Distretto di Casale Monferrato, Direttore medico: Dott. Roberto STURA Direttore amministrativo: Dott. PierLuigi Vanni, Indirizzo: via Palestro 41 15033 Casale Monferrato AL Telefono: 0142.434.569 - 0142.434.571 - 0142.434.565 - 0142.434.568 Fax: 0142.434.571, E-mail: [email protected]
Novi Ligure Direttore: dott.ssa Maria Antonietta VASSALLO Indirizzo: via Papa Giovanni XXIII 15067 Novi Ligure, Telefono: 0143 332600 Fax: 0143 332650, Email: [email protected]
Ovada Direttore: dott.ssa Loredana COMERI, Indirizzo: via XXV Aprile, 22 15076 Ovada, Telefono: 0143.826.650, Fax: 0143.826.689 Email: [email protected]
Tortona
Direttore: dott. Claudio Camillo SASSO
Indirizzo: via Milazzo, 1 (ex Caserma Passalacqua) - 15057 Tortona
Telefono: 0131 865215, Fax: 0131 865773
E-mail: [email protected]
Valenza Direttore: dott. Guglielmo DAZZI, Indirizzo: viale Santuario 67/69 15048 Valenza, Telefono: 0131 959111 Fax: 0131 941169, Email: [email protected]
ASL AL Sede legale: Viale Giolitti 2 - 15033 Casale Monferrato (AL).
Telefono: 0142 434111 / Fax: :0142-434361. Codice Fiscale - Partita IVA: 02190140067
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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad
un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.
Consiglio direttivo:
Giuseppe Ravetti – Presidente
Michele Rolla – Vice Presidente
Elisa Regaglio - Segretario
Maddalena De Silvestro – Consigliere
Luisa Miselli – Consigliere
“Andeira”
Direttore Responsabile: Mimma Caligaris
Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073
Castellazzo Bormida (AL)
Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]
Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]
Sostenete il progetto “Andeira”: Banco posta – n. di C/C: 4892762 – Iban: IT21 Q076 0110 4000 0000 4892 762