Seminario: Yoga Psico-Fisico Anukalana

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Seminario di Yoga Alternativo: Anukalana Yoga Flow Indice: Chi sono Introduzione I. Anukàlana® Yoga II. Utilizzare Anukàlana® Yoga Flow come trattamento Conclusione Bibliografia

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Here a very useful presentation on Anukalana Yoga Teaching. Alternative Yoga Mastering Class for including Yoga basics with Tai Chi and Qi Gong Techniques for all level of Yoga

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Seminario di Yoga Alternativo: Anukalana Yoga Flow

Indice:

Chi sono

Introduzione

I. Anukàlana® Yoga

II. Utilizzare Anukàlana® Yoga Flow come trattamento

Conclusione

Bibliografia

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Chi sono

Luca Matteo Ruberto (in arte Siddharta), nasce il 2 Dicembre 1982 a Milano. La passione per le discipline orientali nasce già all'età di quattro anni, quando per gioco si destreggiava in verticali e posizioni del loto. Educato ad un alimentazione, fin da piccolo, naturalista ed a KM 0, a 12 anni inizia a praticare la danza della Capoeira, che lo porterà all'età di 20 anni a vivere per un anno in Brasile (Recife) dove approfondirà l'arte/danza e conseguirà diverse "corde di esperienza". Ciò che lo coinvolgeva era la musica, la ritmicità di questa disciplina che faceva fluire naturalmente il proprio corpo, che interiorizzava in maniera adeguata l'energia interna da

sfruttare durante le esibizioni e gli incontri. Ma l'incontro reale con lo Yoga stesso avvenne a 25 anni, dove per lavoro si traferisce per breve tempo a Bangalore (stato Karnataka). Qui inizia a conoscere vari personaggi indiani che lo invitano a conoscere ed approfondire una pratica millenaria che già da piccolo lo aveva "toccato": lo Yoga. In particolare inizia ad imparare e praticare l'Astangha Vinyasa Yoga come Tirumalai Krishnamachary aveva insegnato nella

seconda metà del 1900 allo Shri K. Pattabhi Jois, il quale quest'ultimo la diffuse in tutto il mondo. Ritornato in Italia, inizia ancor di più ad approfondire le pratiche di Ashtanga Vinyasa Yoga (Beginner Series) presso presso un allievo di Francesco Milito a Torino (http://www.ashtangayogariccione.it/doctor/francesco-milito/) dal quale apprende anche a seguire un'alimentazione senziente Vegana Crudista (si iscrive alla comunità di Vegani Crudisti Fruttalia). Ma non è abbastanza: gli stadi proposti millenni addietro da Patanjali dovevano essere rispettati appieno. E quindi, essendo arrivato allo stadio

del Pranayama, nel 2010 inizia a seguire assidamente pratiche di meditazione Vipassana Samatha e di Yoga Nidra (presso il Centro Dharma Cinisello (http://www.centrodharmayoga.it/) per focalizzarsi su Ritrazione dei Senzi e sviluppare la capacità di concentrazione per la meditazione. Nel 2012 conosce la comunità Ananda Marga la quale pratica uno Yoga basato sulla filosofia tantrica di elevazione spirituale. Iniziando ad ascoltare più profondamente il proprio corpo con la meditazione è riuscito a perfezionare anche la pratica a livello fisico con l’integrazione di una nuova tecnica di pratica denominata Anukala Yoga Flow. Finalmente inizia a perfezionare le tecniche di meditazione e riceve come "iniziazione" il nome spirituale di Siddharta (colui che raggiunge l'illuminazione attraverso l'obiettivo). Dopo aver conseguito due qualifiche come insegnante RTY di Yoga Integrale, ha insegnato presso lo Spazio Luce Milano per perfezionare le tecniche di concentrazione ed allenamento del gruppo di acrobati a Milano che praticano Acro-Yoga. Ha insegnato in estate presso la Città di Alassio per un'associazione Olistica ( http://www.essereyogaebenessere.com/) EssereebenessereYogaAlassio di modo da diffondere la pratica dell'Ashtanga Vinyasa Yoga e dello Yoga Nidra sia nel centro stesso che nelle spiagge.

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Introduzione Da quando ho iniziato a studiare come utilizzare l’Anukàlana® Yoga frequentemente in un modo più

consapevole, e non solo occasionalmente ed inconsapevolmente, iniziavo anche a capire di più dei

dettagli del naturale comportamento nel mio corpo.

Nella mia vita sentivo tanti dettagli del mio corpo in un modo più raffinato e sensibile. Insomma,

seguivo ogni segnale che il mio corpo dava. Adesso so che così stavo perseguendo la strada

dell’Anukàlana® Yoga senza saperlo, anche prima che iniziassi a studiarlo. I movimenti che ho sempre

fatto senza pensare, solo perché sentivo di farli alla fine sono gli stessi movimenti usati nell’Anukàlana®

Yoga. Non facevo le Asanas standard anche se ho seguito un approccio Ashtangista, ma i movimenti

integrati in certe Asanas, fatti in un modo dove i muscoli non si muovono con forza ma con spontaneità,

seguendo un' energia cosmica nel corpo; eseguendo questi movimenti con una respirazione chiamata

dal fondatore Yogendra, Respirazione Articolare. Usando questo modo di respirare e di muoversi si

evince come il corpo chiede quello cui gli è necessario per vivere meglio.

Usando l’Anukàlana® Yoga è possibile ritrovare l’equilibrio in tutto il corpo e nella mente, sbloccando i

chakra (ruote di energia).

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I. Anukàlana® Yoga Secondo il fonadtore di questo stile, l’Anukalana Yoga Flow si definisce tramite “assiomi”:

1. Anukàlana® Yoga è uno stile dello yoga dove sono integrate sia lo stile di yoga tantrico, il qi-

gong ed il tai chi. Prendendo le caratteristiche di questi ultimi si ottiene un effetto immenso.

L'Anukàlana® Yoga offre la possibilità di utilizzare tutta l'energia possibile del corpo usando

movimenti fluidi, ricavati dall'energia cosmica. L'Anukàlana® Yoga non è solo uno stile dello

yoga per fare gli asana, ma anche per avere la possibilità di una crescita personale nei livelli

delle Asanas (Yoga), meditazione (Sadhana) ed elevazione spirituale (Marga).

Per chi ha problemi di schiena, con questa tipologia di Yoga si scopre e si adotta un particolare

modo di respirare e muoversi. Il fondatore chiama questo modo di respirare Respirazione

Articolare. Il movimento, invece, sincrono alla respirazione si chiama Onda Vertebrale.

Ma oltre alla parte fisica risultano sviluppati ulteriormente anche gli ambiti mentali e spirituali

nell’Anukàlana® Yoga.

2. Per capire meglio l'Anukàlana® Yoga gli importanti dettagli possono dare un' immagine più

chiara. Perché si chiama Anukàlana® Yoga?

Anukàlana significa integrazione in sanscrito e nell' Anukàlana® Yoga è integrato tutto per

vivere una vita davvero Yogica.

La respirazione articolare è una delle due più importante tecniche del Anukàlana® Yoga.È

un modo di respirare per prendere ed attivare più energia vitale nel corpo, il Prana, utilizzando

l’ energia cosmica tra il cielo e la terra. Durante la respirazione articolare si può sentire un

energia immensa attraversare tutto il corpo. Questa energia è l'energia cosmica che si muove

nel corpo, dopo qualche tempo attivando questa energia usando la respirazione articolare

diventa anche visibile per l'occhio. Se si guardano le palme delle mani si possono notare piccoli

punti bianchi e rossi. È anche possibile sentire il calore aumentare nelle stesse.

L’onda vertebrale è l'atra delle piú importante tecniche del Anukàlana® Yoga. È un modo

muoversi usando tutte le cellule nel corpo mentre si allunga tutta la schiena, dal bacino e

vertebra per vertebra fino alla testa. Quando si inspira usando la respirazione articolare si

inspira attraverso tutte le giunture e quando si espira si sblocca una giuntura dopo l'altra

iniziando dai piedi fino alle dita delle mani e la testa. Questo dà un effetto di pompa cosmica

energetica, un effetto che aiuta anche il cuore a portare l'ossigeno a tutte le cellule nel corpo

e poi tornare a ricaricarsi. Quando si utilizza l'onda vertebrale si riesce a trasportare

l'ossigeno nel sangue a tutte le cellule e non solo a qualcuna, perché tutte le parti del corpo

sono sbloccate. Se non si utilizza l'onda vertebrale si lasciano delle parti del corpo bloccate e

il sangue non riesce ad arrivare dappertutto in modo capillare. Così le cellule che non

ricevono l'energia dell'ossigeno dal sangue invecchiano e muoiono dopo poco tempo ed il

corpo comincia sentirsi male. È come quando si mette un piede su un tubo di gomma per

bloccare l'acqua dentro. L'acqua non riesce ad arrivare al fine del tubo così come anche

l'energia nel corpo non riesce ad arrivare a tutte le parti del corpo se ci sono dei blocchi.

3. Suryasana è invece un Asana è stata creata nell’Anukàlana® Yoga. Questa asana è importante

per sentire l'energia cosmica usando la respirazione articolare e l'onda vertebrale. Suryasana si

può fare in tre differenti modi. Per tutte le tre modalità si esegue la stessa inspirazione che

consta nel concentrarsi, nel prendere l'energia dalla pianta dei piedi e farla salire per il bacino la

schiena le spalle gomiti fino alle mani e immaginando che questa energia fuoriesca nello stesso

tempo dalle punta delle dita appunto e dal culmine della testa verso il cielo.

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Il primo tipo di espirazione si esegue catalizzando l'energia cosmica allo stesso tempo

dalle punta delle dita dei piedi e dal culmine della testa inziando i movimenti dal bacino

che si diffondono vertebra per vertebra fino alla nuca. Di seguito si sbloccano ginocchia

e gomiti, invertendo la lordosi lombare. In questo modo il corpo si rilassa senza

movimenti ampi prima della successiva inspirazione.

Questo tipo di espirazione si esegue qusi nello stesso modo ma proseguendo e

ampliando il movimento fino ad appoggiare i dorsi delle mani a terra.

L'ultimo tipo di espirazione per questa Asana viene eseguita mantenendo le ginocchia

quasi bloccate e l'allungamento della schiena, con anteversione del bacino, facendo in

modo di non avere compressione vertebrale e portando,prima le spalle, poi la testa

indietro mantenendo il mento verso il petto per avere il tratto cervicale allineato, fino

alla successiva inspirazione

4. Nell’Anukàlana® Yoga ci sono sei funzioni vitali che danno stimolo al corpo fisico usando

movimenti molto spirituali. Le sei funzioni vitali sono: radicamento, fluidità, dinamismo,

espanzione, espressione ed intuizione.

5. L’Anukàlana® Yoga può essere eseguita semplicemente da tutti. Gli studenti principanti

possono fare tutte gli Asanas senza Vinyasa, mentre per gli studenti avanzati é possibile fare le

Asanas con Vinyasa. Se si vuole entrare anche più in profondità nel Anukàlana® Yoga c'è anche

la meditazione e consigli per vivere una vita con l'Anukàlana® Yoga come una parte naturale del

quotidiano.

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II. Utilizzare Anukàlana® Yoga Flow come trattamento Si può dire che la pratica di Anukalana Yoga Flow ci viene in aiuto quando al corpo manca l’energia o

più in particolare quando è quasi impossibile migliorare la condizione di una lesione o guarire da altre

malattie. Per implementare l'energia di un corpo che sta già male sarebbe necessario muoversi in modo

dove la respirazione ed i movimenti sono integrati con se stessi in ogni dettaglio, come nel’Anukàlana®

Yoga.

I punti per un programma personalizzato di pratica sarebbero:

1. Concentrazione solo sulla Respirazione Articolare La Respirazione Articolare fornisce non solo

più ossigeno per tutte le cellule nel mio corpo, ma anche più energia sbloccando i chakra ed

altre parti del corpo e della mente. Ottimo per per ricollegare le connessioni sinaptiche perse e

per accelerare la comunicazione nelle fibre nervose del mio corpo.

2. Si aggiunge l’onda vertebrale, che sblocca i chakra anche di più parti del corpo e della mente,

ma sopratutto per aiutare i muscoli a riattivare la comunicazione tra di loro

3. Iniziare con le Asanas a terra:

(1) Savasana. Si può utilizzare sia la respirazione articolare che l’onda vertebrale nel modo

migliore. Questo fornisce più energia al corpo e nello stesso tempo sblocca anche di più la parte

corporale e mentale.

(2) Pavanmuktasana e Apasana con Kumbhaka. Questi movimenti aiutano normalmente a

migliorare la digestione, ma in questa situazione credo che potrebbero aiutare anche a

sbloccare la schiena e migliorare la respirazione pigra e passiva in un modo in cui potrebbe

diventare più energetica ed attiva, in modo molto profondo con un’equilibrio più forte.

(3) Jathara Parivartanasana. Questo asana potrebbe distendere la schiena di più per migliorare

il collegamento ed la comunicazione nei nervi nella schiena.

(4) Bhujangasana. Eseguendo un allungamento della schiena usando l’onda vertebrale.

Espirando allungando una gamba per volta per allungare la schiena dal bacino alla fine delle

gambe, inspirando eseguendo l’onda vertebrale per allungare la schiena dal bacino fino alle

testa. Poi espirando ci si alza nella posizione di Baby Cobra ed inspirando ancora Bhujangasana.

In questo modo per diamo la possibilità a tutto il corpo di sbloccarsi. Così più energia potrebbe

attraversare il corpo e trasportare l’ossigeno a tutte cellule per rivitalizzarlo.

(5) Balasana. Quest’Asana permette di sentire i movimenti sottili in maniera fluida dalla nuca al

cervello.

(6) Diirga Pranam. Un buon inizio per muoversi in piccoli passi usando la Respirazione Articolare

e l’Onda Vertebrale. Per iniziare allungare e sbloccare la schiena e per migliorare l’equilibrio

nella nuca tra la testa ed il resto del corpo.

(7) Simhasana. Per migliorare la comunicazione tra i neuroni, ma sopratutto per gli occhi per

migliorare la vista.

(8) Gomukha Vajrasana. Per liberare ed attivare l’energia in tutta la schiena dalla base fine al

cervello e stimolare tutti i chakra. Allunga la schiena e migliora la respirazione.

(9) Ardha Navasana e Vavasana. Per l’equilibrio tra le parte superiore ed inferiore del corpo e

per attivare i muscoli addominali. Prima si pratica Ardha Navasana e poi, quando imuscoli

addominali risultano più tonici e un equilibrio stabile si avanza a Navasana.

(10) Janusirsasana e Pascimottanasana. Per allungare la schiena per aprire proprio il spazio per i

nervi dentro la schiena, così da poter mandare tutti i messaggi neuronali in tutto il corpo senza

essere bloccati. Aiuta anche per alleviare il dolore nell’area dorsale

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(11) Urdhva e Adho Mukha Majrasana. Allungano la schiena e sbloccano tutti i Chakra. Anche

queste Asanas alleviano il dolore dei dorsali e riattivano efficientemente la respirazione.

(12) Goasana. Mettendo un braccio d’avanti e la gamba opposta indietro lavorando per trovare

e mantenere un equilibrio attraverso tutto il corpo. Questa attiva la comunicazione tra tutti i

nervi, i muscoli addominali e migliorano la respirazione.

(13) Ustrasana semplice. Per migliorare l’equilibrio e la comunicazione tra le differenti parti del

cervelletto e la corteccia, ma sopratutto per cercare a trovare l’equilibrio.

4. Proseguire con le Asanas in piedi:

(1) Suryasana. Per prendere l’energia cosmica in tutte le cellule del corpo

perché con Suryasana si sbloccano tutti i chakra. Quest’Asana lo trovo migliore da fare in piedi

in quanto dà più energia integralmente in tutto il corpo che è possibile usare in vari modi. È

efficace sia per le persone che non riescono a fare grandi movimenti che per le persone che già

sono sane e riescono a fare quasi tutti i movimenti che vogliono. È un Asana che può essere

molto morbida e lenta, ma anche davvero energica: dipende com’è eseguita.

Credo che sia ottima asana per iniziare la pratica in piedi soprattutto dopo una lesione o una

malattia, perché è morbida per il corpo ed è possibile eseguirla in modi modesti con movimenti

impercettibili passando poi a modi più attivi ed energici.

(2) Utthita Trikonasana. Per aprire il petto, allungare la schiena, migliorare l’equilibrio,

migliorare la concentrazione in tutte le parti del corpo simultaneamente ed attivare tutti i

muscoli.

(3) Virabhadrasana B/2. Per ottenere più concentrazione e forza della mente, per

mantenere salda la volontà migliorarsi anche nei tempi più difficile e duri. Utile anche per

ricostruire la funzionalità di tutti i muscoli oltre che aiutare a respirare meglio.

(4) Vkrasana. Ottima per migliorare il equilibrio, per ritrovare l’equilibrio tra i due lati del

corpo, sinistro e destro. Eseguirlo solo con un piede più giù ed poi più alto fino al “cavallo”. Le

mani prima in Namastè Mudra, poi sopra la testa con i palmi delle mani verso l’altro, ed infine

sopra la testa con le braccia più distanti.

(5) Ardha Chandrasana con entrambi i piedi e le mani uniti. Per migliorare l’equilibrio da un

lato verso l’altro e per ricostruire controllo dei piccoli ma forti movimenti laterali dalla schiena

fino alla testa.

(6) Ardha Padottanasana. Quest’Asana dà la stessa possibilità di seguire l’onda vertebrale in

un modo molto profondo come in Suryasana e raccoglie molto energia fluida nella schiena.

E’ bellissima da eseguire per sentire la fluidità e l’energia nella schiena e nel nostro corpo. Se è

fatto corettamente è facile entrare in un stato meditativo usando la Respirazione Articolare e

l’Onda Vertebrale

(7) Adho Mukha Svanasana. Per accendere la comunicazione tra tutte le parte del corpo e i

nervi. Questo é possibile sopratutto quando abbinato con un Vinyasa.

(8) Ardha Matsyendrasana. Allunga in modo ottimo la schiena, migliora la respirazione, aiuta

gli occhi e la comunicazione tra i neuroni e la funzionalità dei nervi.

(9) Parivritta Trikonasana. Non solo per aprire il petto, allungare la schiena, migliorare

l’equilibrio e concentrazione, ma anche per ottenere il migliore effetto nella comunicazione tra

i nervi.

(10) Namaskara Parivritta Parsvakonasana.Ottima per migliorare l'allungamento della schiena,

l’equilibrio, la concentrazione, la vista, la comunicazione tra i nervi e la respirazione.

(11) Urdhva Mukha Parivritta Uttanasana. Apre il petto, aiuta a respirare meglio e più in

profondità, dà concentrazione ed equilibrio, allunga i dorsali ed lascia la tensione nel bacino

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Dopo un pò di dimestichezza è utile partire con 3 serie di Surya Namaskar (saluto al sole)

Suryanamaskar. Questo per aiutare tutte le parti del corpo a svegliarsi piano per poi

continuare con il programma di pratica esposto precedentemente.

Aggiungerei alla sequenza, ancora più in stadio avanzato, una sequenza di Vinyasa tra un’Asana ed un

altra, per dare più dinamicità e fluidità.

Per la frequenza del programma di pratica si consiglia di praticare quotidianamente.

Credo che la pratica di Anukàlana® Yoga come trattamento potrebbe portare molti benefici per tante

persone. Per qualcuno servirebbero naturalmente anche altri tipi trattamenti, come un dottore o

medicinali, ma per altre cose potrebbe bastare l’Anukàlana® Yoga.

Conclusione Con Anukàlana® Yoga si sviluppa una buona comunicazione tra i neuroni ed i nervi. Non è una ovvietà

nel mondo terapeutico e tanti trattamenti non offrono questo. Se manca la comunicazione tra questi

non offrono la stessa possibilità di progredire per le persone o clienti. Nel’

Anukàlana® Yoga si trova l'autoguarigione. Usando la respirazione articolare assieme con l’onda

vertebrale, con e senza fare altri Asana, si allunga la schiena con ciò si da più spazio per i nervi tra le

vertebre che così possono comunicare meglio con tutte le parti del corpo senza blocchi. Questo dà la

possibilità al corpo di guarirsi più presto contrariamente se sono presenti blocchi in parte dei nervi. Non

solo io ho sentito questo nel mio stesso corpo, ma anche un mio cliente ha affermato che ha sentito la

grande differenza tra la non comunicazione e la comunicazione dei nervi nelle varie parte del corpo

rispetto a prima e dopo che ha iniziato a praticare l’Anukàlana® Yoga. La cosa che mi sorprende di più di

questo è che sono i più piccoli esercizi e movimenti che danno i più grandi benefici per avere un

migliore equilibrio. Se avessi usato solo altri tipi di Yoga per guarirmi credo che non avrei avuto un

miglioramento nello stato psico-fisico.

L’Anukàlana® Yoga ha una peculiarità non solo affrettare, ma anche aiutare la guarigione da lesioni

o malattie.

Gli alimenti che danno l'energia giusta alla persona non sono sempre facili da trovare perché ci sono

tante scelte e ci vuole tempo mettere insieme una dieta personalizzata.

Sarebbe ottimo se si riuscisse a prendere l'alimenti biologici. Questi hanno all'incirca 50 % in più

nutrizione che l'altri e non solo danno al corpo più energia, ma aiutano anche a mantenerlo più sano. Se

si mangiano invece alimenti non biologici non solo manca l'alimento giusto, ma il corpo deve anche

utilizzare più energia per espellere le tossine contenute ancora negli alimenti. Insomma se si mangia

non biologico il corpo non accoglie basta energia e invece di usare l'energia degli alimenti per guarirsi

deve usarla per espellere le tossine. Ma se si mangia biologico c'è 100 % energia negli alimenti ed il

corpo riesce a utilizzare tutto per se stesso per guarirsi e non per espellere tossine. L'Acqua è anche

molto importante. Il corpo e´ formato da circa 70-80 % d'acqua, anche l'osso. Per mantenere l'osso in

forma e per ricaricare l'energia fluida nel' osso e nelle altre parti del corpo ci vuole circa tra due e

quattro litri acqua quotidianamente, dipende dalla situazione della persona e dall'ambiente.

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Bibliografia

Libri

Muktibodhanananda, Swami. 2009. Hatha Yoga Pradipika. 3rd ed. New Delhi: Thomson Press (India)

Kaminoff, Leslie. 2007. Yoga Anatomy. Champaign, Illinois: Human Kinetics.

Jenkins, Nicky and Brandon, Leigh. 2010. Anatomy Of Yoga For Posture And Health. London: New

Holland Publishers (UK) Ltd.

Al-Chamali, Gabriella Cella. 2012. Il Grande Libro Dello Yoga. Terza edizione. Milano: Rizzoli Libri, RCS

S.p.A.

Brown, Christina. 2009. The Yoga Bible. London: Godsfield Press, a division of Octopus Pubishing Group

Ltd.

Mercier, Patricia. 2009. The Chakra Bible. London: Godsfield Press, a division of Octopus Pubishing

Group Ltd.

Siti utili

www.formazioneyoga.it

www.anukalanayoga.com

www.yogafirenze.it

www.facebook.com/samadhi.yogaintegrale

www.youtube.com/watch?v=u5fxkDeslvw(Jacopo Ceccarelli: Anukàlana® Yoga)

www.youtube.com/watch?v=aUgtMaAZzW0(Sri K. Pattabhi Jois: Ashtanga Vinyasa, primary series)

www.ContinuumMovement.com