Ruoloe limiti nella relazione con il paziente
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Health & Medicine
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Transcript of Ruoloe limiti nella relazione con il paziente
RUOLO E LIMITI NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
Danila Maculotti
L’INFERMIERE ENTEROSTOMISTA
“ il prendersi cura del paziente è fatto del 30% di
conoscenze, competenze, tecnica, ausili…
eper il 70% di relazioni autentiche , di comunicazione vera e buona…”
….Un paziente
APPROCCIO PATERNALISTICO
“IO infermiere ti assisto,, IO paziente sono nelle tue mani
I bisogni dei malati sono spesso definiti a priori
(atteggiamento di invadenza presunzione di conoscerli a
priori)
I pazienti sono OGGETTI della relazione terapeutica
CENTRALITA’ DELLA PERSONA
Il paziente al centro dell’intervento assistenziale
Reciprocità della relazione:•Atteggiamento di apertura
•Ascolto attivo•Dialogo bidirezionale
•Rispetto
I pazienti diventano SOGGETTI di cura
MALATTIAMALATTIA DELLA PERSONADELLA PERSONA
PERSONA PERSONA CON UNA MALATTIACON UNA MALATTIA
TO CURETO CURE
TO CARETO CARE
L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA
SPIRITUALE
SOCIALE
BUROCRATICA
PSICOLOGICAFISICA
LA SOFFERENZADEL MALATO
LA RELAZIONE SIMBIOTICA
Alla richiesta di aiuto del paziente corrisponde una presa in carico onnipotente ed eccessiva dell’operatore
Infermiere e paziente formano una persona sola: L’operatore onnipotente
Pensa e decide per il paziente
Impedisce al malato di utilizzare le sue risorse
LA RELAZIONE ASSENTE
L’Operatore si rifugia nella tecnica, nell’assistenza lasciando il paziente emotivamente solo
Utilizzo di vocaboli tecnico\scientifico di alto livello
Comunicazione diretta asettica e arida
RELAZIONE D’AIUTO o COUNSELLING
Condivisione di bisogni, pensieri ed emozioni
Rispetto del timore del malatoAscolto delle sue paure
Spazio per l’elaborazione delle emozioniInformazione chiara ma delicata
Il paziente si vede cambiato, si rende conto chè è diverso, e non lo accetta, ha paura e non sa con chi parlarne. Vorrebbe farlo con i parenti, a volte, ma il dolore che essi provano e che legge nei loro occhi non appena prova a farlo lo frenano; con i medici si sente generalmente in soggezione, allora scruta lo sguardo attento, quando la malattia gli e lo permette, la persona che lavora su di lui, che lo assiste, che lo medica, che lo educa e sembra chiedergli aiuto in modo silenzioso, ma chiaro e con gli occhi lo prega di non lasciarlo solo…
L’EMPATIA
CAPACITA’ DI COGLIERE I SENTIMENTI DELL’ALTRO
CONDIVISIONE EMOTIVA
“…il ponte tra interno ed esterno, tra me e gli altri, è il moto coscienziale verso la scoperta e la conoscenza dell’altro…”
Husserl e Stein
COMPETENZA SPIRITO DI GRUPPO
MOTIVAZIONE
PROFESSIONALITA’ INFERMIERISTICA .
Teoriche
� Approccio olistico ai bisogni PZ\FAMIGLIA� Cura delle complicanze � Individuazione dei problemi emozionali� Educazione all’ascolto� Conoscenza del processo del morire� Comunicazione malato\famiglia� Problematiche etiche e spirituali� Monitoraggio costante e continuo degli interventi� Educazione sanitaria continua� ………………………………………………………..� Saper fare…senza provocare sofferenze aggiuntive...
COMPETENZA
CONOSCENZEPratiche
COMPETENZA
•Creativa•Dinamica
•Aperta all’interazione con parenti, pazienti e colleghi
RIMOTIVAZIONE CONTINUA
SPIRITO DI GRUPPO
SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO
condivisione delle responsabilita’
COINVOLGIMENTO EMOTIVO
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
TO CARE
MOTIVAZIONE
SPIRITO DI GRUPPO
COMPETENZA
VALORE UMANO E PROFESSIONALE
E’ giusto non confondere i SOGNI con la REALTA’Ma è giusto mantenere un SOGNO al quale
cercare di adeguare la REALTA’
… un progetto…
Altrimenti lo stato di cose presente diventa un alibi, spesso pure comodo,per non cambiare un tubo…
G. Grassi